Come far amare la Parola di Dio
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Come far amare la Parola di Dio
Rispondete voi A CURA DI GIANNI FRIGERIO Come far amare la Parola di Dio Molti hanno risposto a Chiara, desiderosa di far fare ai suoi ragazzi un’esperienza diversa dalla sua. «Come far amare la Parola di Dio?», domanda Chiara. «A me la ficcavano in testa e la cosa non mi piaceva». La lettera di Chiara «Sono Chiara, una giovane catechista... Ecco, vorrei far fare ai ragazzi un’esperienza diversa dalla mia. Quando frequentavo il catechismo, da piccola, mi ficcavano in testa la Parola di Dio e la cosa non mi piaceva. Ora che mi trovo io a fare catechismo, vorrei aiutare i bambini a non subire la Parola di Dio, ma ad appassionarsi a essa. Come posso fare?» (Chiara). Maria Paola da Bolsena: «Non siamo a scuola». Dopo tanti anni trascorsi con i bambini e i ragazzi, ho capito che la cosa più importante è amare tanto questi figli, far sentire loro che gli vogliamo bene: la nostra non deve essere una lezione come nella scuola, ma un incontro tra amici. Il nostro compito è seminare la parola di Dio con semplicità. Il resto poi lo farà Lui. Rosaria dalla Sicilia: «Tu devi semplicemente testimoniare». Quando andavo a catechismo io, negli anni 60, si imparavano a memoria domanda e risposta. Ricordo con tanta gioia e amore la mia catechista e i Dossier Catechista 10 Nelle illustrazioni sono presentati alcuni sussidi biblici per la catechesi dei ragazzi (vedi pag. 65). padri Carmelitani. Vero è che si dovevano imparare a memoria le domande e le risposte, ma la catechista diceva sempre: «Spiega con parole tue... Cosa hai capito? Cosa significa per te? Come vorresti vivere quello che Gesù insegna?». Quando tu eri piccola ti hanno «ficcato» in testa la Parola di Dio... come in uno zaino! Io, nello zaino, ficco l’essenziale per poterlo usare nei momenti giusti. Vorresti aiutare i bambini a non subire la Parola di Dio. In che condizioni ti trovi? La Parola di Dio, tu l’assimili o la subisci? Per le prediche, bastano i sacerdoti: tu devi semplicemente «testimoniare», devi porgere la Parola di Dio con la tua vita. Buona avventura giovane catechista! Settembre-Ottobre 2010 ventata catechista! Sono sicura che l’amore e i semi che regalerai porteranno un abbondante raccolto. Buon lavoro con tanta gioia nel Signore. Rosa Rizzato da S. Tecla in Este (Padova): «Se è luce per te, sarà facile». Come appassionarsi alla Parola di Dio. È possibile, se si riesce a far sì che i nostri ragazzi incontrino prima di tutto Dio come persona. Una persona che li ha conosciuti per primo, prima dei loro genitori, che li ha chiamati all’esistenza e per nome, una persona disponibile a camminare al loro fianco. E non è poco, credimi ! Poi se tu, Chiara, come persona e come credente sei convinta che la Parola di Dio sia Luce per te, per il tuo quotidiano, sarà facile far capire come la parola di Dio possa guidare anche i passi dei tuoi ragazzi. Se pensi che per te la Parola di Dio sia forza incoraggiante anche nei momenti difficili, lo diventerà anche per i tuoi ragazzi; se pensi che la parola di Dio sia liberante, anche i tuoi ragazzi respireranno alla «scuola di Gesù» e alla sua parola di vita e di libertà. Con tanti auguri per il tuo cammino a fianco dei ragazzi. Elena da Cremona: «Diventa tu per prima appassionata della Parola». di catechismo (18 anni). Sei sulla strada giusta quando scrivi che vorresti aiutare i bambini a non «subire» la Parola di Dio, ma ad appassionarsi a essa. Condivido a pieno la tua idea: noi catechiste dobbiamo essere portatrici di gioia nell’incontro di catechismo, manifestando a loro che Gesù è nostro Grande Amico e con lui possiamo giocare, cantare, urlare, pregare e fare silenzio. Forse agli occhi di tante catechiste sono troppo «giocosa», ma a me piace giocare con loro (con giochi a tema ovviamente) e se sono più grandicelli anche sentire e analizzare testi di canzoni dei loro cantanti preferiti (tutto questo grazie a Dossier Catechista). Il gioco e la felicità che provano durante l’incontro di catechismo sono come fertilizzante per quel piccolo seme di fede che trasmettiamo e che sicuramente (come dicono i miei don) prima o dopo darà frutto. Pensa un po’... la parola che ti hanno «ficcato» in testa e che non ti piaceva ha dato un bellissimo frutto: sei di- Vilma da Gallo di Grinzane (Cuneo): «Sei diventata catechista!». Sono una catechista «anzianotta» di età (ho quasi 50 anni) e Dossier Catechista 11 Carissima Chiara, sono anch’io una giovane catechista, non tanto dal punto di vista anagrafico, ma perché questo per me è il quinto anno di catechismo. Non ho ricette preconfezionate da passarti, ma posso suggerirti di diventare tu per prima un’appassionata della Parola, solo così potrai trasmetterla ai tuoi ragazzi. Se ti sembra che quando tu frequentavi il catechismo la Parola di Dio ti sia stata solo inculcata, allora prova a riprenderla in mano, leggendo ad esempio giorno dopo giorno il Vangelo del giorno, oppure leggendo i diversi brani della Scrittura che dovrai proporre al tuo gruppo. Non pensare troppo al tuo cammino... erano altri tempi. Chiediti sempre che cosa la Parola ha da dire a te, ma soprattutto ai tuoi ragazzi e scoprirai, come ho scoperto io, che davvero è Parola viva che dà vita. Anche i brani più lontani dalla nostra realtà geografica sono adattabili alla nostra esperienza quotidiana. Buon cammino. Settembre-Ottobre 2010 Suor Rosetta da Vercelli: «La Parola prima di trasmetterla va ruminata». Carissima Chiara, ti risponde una catechista che, per la sua età non fa più catechismo ai bambini, ma cerca di lasciarsi catechizzare per essere ancora catechista con la sua vita. Affinché i bambini non subiscano la Parola di formatizzata parlare della Bibbia è diventato difficile. Se ti può essere utile la mia esperienza, quando devo parlare della Sacra Scrittura, cerco sempre, illuminata dallo Spirito Santo, di trovare un collegamento con i santi (Madre Teresa, Padre Pio) o i volontari (Unicef, Croce Rossa, Medici senza frontiere), o con missionari non troppo distanti dai nostri anni che hanno dato o danno la vita per gli altri. Margherita: «Un consiglio da una catechista “grande”». Dio, devono riceverla da una che la ama, che l’ha già fatta sua. Noi non siamo esseri ruminanti, ma la Parola prima di trasmetterla va ruminata, insaporita, gustata. Perché i bambini possano appassionarsi (prendo le tue parole) alla Parola, devono riceverla da una persona «appassionata». Il momento catechistico va preparato con cura, mai all’ultimo minuto, di fretta e con la preghiera allo Spirito Santo, è Lui che in Maria ha dato carne al Verbo di Dio. L’incontro catechistico deve trasformarsi anche in preghiera. Perché questa Parola è viva, anzi è una persona viva: è Gesù! Coraggio! Tu semina e irriga e sii sicura che il resto lo fa Lui! (1Cor 3,6-7). Carissima, rispondo alla tua domanda. L’unica cosa che sento e mi permetto quindi di suggerirti è quella di appassionarti per prima alla Parola di Dio. Rileggila, studiala e vivila, sono sicura che ne scoprirai tutta la bellezza. Sentirai anche che il tempo in cui questa Parola ti sembra di averla subìta, ti aiuterà a trovare il modo più bello e interessante per trasmetterla ai tuoi fortunati ragazzi. Credimi, questo consiglio ti viene da una catechista molto molto grande (capisci vero ciò che intendo per grande?). Ciao, buon lavoro. Angela: «Mi rifaccio ai santi di ieri e di oggi». Sono una catechista di anni 33, carissima Chiara, e come ti capisco! In questa società così inDossier Catechista 12 Cristina: «Io faccio così». Carissima Chiara, non ci sono ricette ideali. Ti posso suggerire quello che finora ho usato per appassionare i bambini alla Parola di Dio. Prima di tutto quando metti le basi per un’ora di catechesi, devi cercare una Parola di Dio adatta a loro. Le parabole, per esempio, vanno bene per qualsiasi età. Dalla Parola di Dio scelta, devi trovare la parola chiave, il messaggio. Faccio un esempio: nella parabola del «figliol prodigo» la parola chiave è «amore misericordioso» e il soggetto è il Padre. La puoi sviluppare anche sotto forma di PowerPoint. Ma per trasmettere la Parola di Dio puoi preparare una caccia al tesoro, o un gioco dell’oca in cui le caselle siano frasi della Parola di Dio. Per appassionarli devi cercare di usare qualche volta alcune tecniche di cui sono grandi consumatori: tv, computer, cellulare... Ma ci si può servire del mimo, del canto. Non scoraggiarti mai; tante volte per preparare un’ora di catechesi ci impieghi magari anche più giorni e poi ti ritrovi che loro non ti danno l’attenzione che vorresti. Adotta qualche libro-sussidio sulla Bibbia, impara nuovi giochi anche da internet. Leggi la Parola di Dio, cogli il messaggio che ha per te. Aiuta i ragazzini a fare un momento di preghiera, ma che lo facciano con il cuore, non solo con le solite formule. Un suggerimento che ho per te e per tutte le tue compagne di viaggio: chiedete e partecipate a corsi di formazione. È importante la formazione perché la Parola di Dio diventi qualcosa di personale. Il Signore ti saprà ricompensare della testimonianza che dai. Il tuo «sì» è prezioso ai Suoi occhi. Ricordandoci quotidianamente nella preghiera. Ti mando un grosso :-), ciao. Settembre-Ottobre 2010