Il trasporto intermodale 1/1

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Il trasporto intermodale 1/1
fo cu s
modulo 10
I servizi di trasporto e assicurazione merci
lezione 111
Il trasporto aereo
Il trasporto intermodale
L’esame delle diverse modalità di trasporto merci e l’individuazione dei vantaggi e degli svantaggi propri di ciascuna di esse focalizzano l’esigenza di ottenere un servizio idoneo a minimizzare gli aspetti negativi e a massimizzare quelli positivi.
Per pervenire a tale obiettivo, è a volte possibile integrare i tipi di trasferimento, realizzando il cosiddetto trasporto intermodale, tramite il quale un’impresa si avvale di vari mezzi (terrestri, marittimi e aerei), per trasportare merci generalmente collocate in un unico contenitore caricato, di volta in volta, su un veicolo differente.
Il principale vantaggio del trasporto intermodale è rappresentato dalla limitazione delle cosiddette ‘‘rotture di carico’’, rappresentate da soste, trasbordi e cambiamenti di vettore normalmente necessari quando si passa da un
mezzo di trasporto a un altro; ciò consente, inoltre, di evitare le manipolazioni della merce.
Le più frequenti combinazioni del trasporto intermodale sono:
strada-ferrovia;
ferrovia-mare;
strada-mare;
strada-aereo.
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Il trasporto intermodale è notevolmente agevolato dall’utilizzo dei container, le cui dimensioni, standardizzate
a livello internazionale, facilitano il trasferimento da un mezzo all’altro.
Vi sono diversi tipi di container:
container-box, o chiusi, che hanno un’unica apertura, sul lato posteriore (la tipologia più diffusa);
container open-top, cioè a tetto aperto, con un’apertura anche in alto per consentire l’intervento di gru nelle
operazioni di carico e scarico;
container open-side, apribili anche lateralmente;
container cisterna, impiegati per il trasporto di merci liquide;
container termici, impiegati per le merci che richiedono una determinata temperatura (ad esempio, container
frigoriferi per il trasporto di derrate deperibili).
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Lo spostamento dei container da un mezzo di trasporto a un altro è reso possibile da particolari attrezzature
(gru semovente, gru a cavaliere, carrello con spreader, transtainer, ecc.).
Un altro strumento idoneo ad agevolare il trasbordo delle merci è il pallet, una piattaforma rettangolare costruita in assi di legno o plastica, sulla quale sono sistemati i materiali da trasferire.
Allo spostamento si provvede utilizzando speciali carrelli a forche, provvisti di pale di ferro che si inseriscono tra
le assi del pallet.
Il trasporto intermodale richiede, per le operazioni di trasbordo, apposite infrastrutture logistiche. Si tratta dei cosiddetti centri merci, o interporti, dotati delle strutture necessarie al coordinamento delle fasi di raccolta e
smistamento delle merci e a favorire l’integrazione dei diversi mezzi di trasporto.
Gli interporti sono localizzati in prossimità della confluenza di vie di grande comunicazione (autostrade, snodi
ferroviari, porti marittimi o fluviali, ecc.), alle quali sono collegati.
Per l’ulteriore potenziamento del trasporto intermodale è necessario approntare nuovi centri merci, di dimensioni idonee a soddisfare le esigenze dell’intermodalità nei trasferimenti nazionali e internazionali. Nel nostro Paese, circondato dal mare, lo sviluppo del trasporto intermodale potrà essere raggiunto rafforzando, in particolare,
le combinazioni strada-ferrovia e ferrovia-mare. Il raggiungimento di tale obiettivo consentirà, tra gli altri vantaggi, costi sociali di gran lunga minori rispetto a quelli attualmente determinati dal netto predominio del trasporto su gomma (notevolmente inquinante) sulle altre forme di spedizione di merci.
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