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Relazione finale soggiorno Erasmus Nome Cognome Federica Pallante Corso di Laurea Chimica e Tecnologie Farmaceutiche Annualità in cui si è svolto l'Erasmus 2012-2013 Periodo di soggiorno Ottobre 2012 – Marzo 2013 Piano di studi Tesi sperimentale in farmacologia (relatore in Italia: Roberto Fantozzi) Meta scelta Parigi Università e facoltà ospitanti: Université Paris V - Descartes, Facultè De Pharmacie Indirizzo 4 Avenue Observatoire 75006 Paris Metro: Port Royal, RER B Contatti Ufficio Erasmus: Segreteria: Sabrina BRISSONNEAU Adjointe de la Chef du Service de Scolarité Bureau des Relations Internationales Faculté des Sciences Pharmaceutiques et biologiques Université Paris Descartes Service Scolarité 4, avenue de l’Observatoire 75270 PARIS Cedex 06 Téléphone: + 33 1 70 64 94 17 Télécopie: + 33 1 53 73 95 08 Courriel: [email protected] [email protected] Contatto responsabile Erasmus: Prof. Marie-Josè Foglietti Chef du Service de Scolarité Bureau des Relations Internationales 4, avenue de l’Observatoire 75270 PARIS Cedex 06 [email protected] Link alla modulistica: www.pharmacie.parisdescartes.fr/ Informazioni : Ho svolto la tesi sperimentale per 6 mesi ne laboratorio di Farmacologia della circolazione cerebrale. L'orario di lavoro (minimo) è dalle 9 alle 18, come credo in tutti i laboratori di ricerca. Durante la tesi mi sono occupata di lavorare in vivo e di applicare tecniche biochimiche e istologiche nella richerca di alcuni merkers dell'infiammazione. Poiché la correzione della tesi veniva effettuata dalla mia relatrice francese, ho svolto la tesi in iglese, lingua in comune tra i due stati. L'altrenativa sarebbe stata scriverla in francese e poi tradurla in italiano...a mio avviso lavoro doppio e inutile, tanto più che imparare a scrivere una tesi in inglese lo reputo importante soprattuto nel mondo scientifico. Per quanto riguarda le tecniche che ho imparato sono più che soddisfatta, anche se bisogna essere preparati al fatto che si è spesso lasciati da soli e non si è seguiti costantemente, né durante la parte pratica, né durante la stesura della tesi. Nonostante ci siano momenti di difficoltà, ritengo che questo modo di lavorare insegni molto, anche a livello caratteriale, perchè si impara, volenti o nolenti, a superare le difficoltà e imparare a fare affidamento su noi stessi. Informazioni sull'abitazione: Avevo fatto domanda per accedere alla residenza universitaria messa a disposizione dall'università. Tuttavia per mancanza di posti non sono stata presa. Ho trovato tramite una ragazza che lavorava nel laboratorio a Parigi una camera in “colocation” a 450 euro spese comprese in zona Place Denfert Rochereau (14éme arrondissement). Sono stata molto fortunata, perchè trovare una camera a quel prezzo (basso per lo standard di Parigi) in una zona cosi centrale non è affatto facile. Per questo sconsiglio di partire dall'italia senza aver prima trovato una sistemazione. Parigi è una città molto cara e molto richiesta. Trovare un appartamento non è facile, a meno di non essere disposti a pagare 1000 euro/mese per un piccolo monolocale. Vista la mia esperienza positiva, se non trovate posto in una residenza, consiglio, a parità di prezzo, la “colocation” in un appartamento piuttosto che vivere da soli in uno studio da 12 m2. Come quartieri sconsiglio la zona: chateau rouge - port de la chapelle - barbes rochechuart in quando, la sera soprattutto, vi è un elevato tasso malavitoso. Anche se si lavora a Parigi, si può comunque prendere in considerazione di vivere nelle banlieue, che sono facilmente raggiungibili da metropolitana e bus. In questo caso eviterei le banlieue del nord (per intenderci, i paesi oltre Gare du Nord, guardando la linea della rer B) poiché molto mal frequentate. Eventuali corsi di lingua seguiti: Non ho seguito nessun corso di lingua. Però la facoltà organizza dei corsi di lingua a metà settembre e metà febbraio per gli studenti stranieri che arrivano. La conoscenza della lingua è necessaria per interagire con chiunque. Anche un livello cosiddetto di “sopravvivenza” va bene e poi il resto lo si impara direttamente lì. Consiglio però di partire con qualche base di francese perchè, pur essendo tutti molto disponibili e gentili, l'inglese lo parlano poco. Conoscere, almeno un po', la lingua francese è essenziale nella vita quotidiana (aprire un conto bancario, comprare una sim francese, andare al supermercato ecc...) ma anche per fare amicizia con gli altri ragazzi. Informazioni sulla città Parigi è una città maglifica, che offre moltissimo, soprattutto ai giovani: tutto l'anno ci sono continuamente manifestazioni, spettacoli, mostre e musei ( spesso gratuite o a costi ridotti per studenti e minori di 26 anni) e ogni giorno c'è qualcosa di diverso che non si è mai visto o un posto dove non si è mai andati. Posso dire che vivere a Parigi “dà dipendenza” e una volta partiti non si vorrebbe mai più tornare. Il lato negativo è indubbiamente il costo della vita, enorme, rispetto a Torino. Affitti, mezzi pubblici, cinema o anche un semplice pub. Abitando vicino all'università io non ho usufruito di un abbonamento ai mezzi, che si può comunque richiedere sul sito www.ratp.fr . Per chi non ha un abbonamento, esistono il sabato, la domenica e i giorni festivi i “tiket jeunes” che consentono di viaggiare con un solo biglietto per tutto un giorno. Inoltre, poiché l'uso della carta di credito/carta bancomat in Francia è molto richiesto, può essere utile aprirsi un conto corrente bancario francese. Quasi tutte le banche offrono conti agli studenti a costo zero o con incentivi economici. Il conto per esempio viene richiesto per l’attivazione di un eventuale piano telefonico, dell’abbonamento ai mezzi pubblici. Per l’apertura del conto in banca e per l’abbonamento ai mezzi pubblici, è necessario disporre anche del certificato d’iscrizione all’università, che vi verrà rilasciato al momento della registrazione in segreteria. Autovalutazione finale Posso dire senza dubbio che ad oggi è stata l'esperienza più bella della mia vita. E' stata un'esperienza che mi ha dato moltissimo sia dal punto di vista formativo/professionale sia dal punto di vista personale: ho imparato ad essere indipendente e responsabile, ho imparato una nuova lingua, ho conosciuto ragazzi di tutto il mondo e ho stretto delle amicizie sincere e speciali con delle persone che diversamente non avrei potuto incontrare. Attraverso queste amicizie ho imparato a confrontarmi con culture diverse, a criticare talvolta il mio paese ma anche ad amarlo e a farlo conoscere agli altri. La cosa migliore, è che al termine di questa esperienza ho capito che si può viaggiare e vivere ovunque, che si può essere davvero felici anche nel paese che non è il proprio e che ovunque ci sono persone speciali da conoscere. L'esperienza in laboratorio è stata altrettanto bella e stimolante. Sicuramente si incontrano momenti di stress o di sconforto, ma quello fa parte di qualunque lavoro. Il modo di lavorare all'estero mi ha reso più autonoma nelle scelte e più sicura di me: si impara a prendersi le proprie responsabilità, a riconoscere i propri limiti ma anche i propri meriti e i punti di forza. Credo di essere tornata a Torino con una marcia in più, e con tanta voglia di ripartire. Per qualunquei informazione contattatemi: [email protected]