Iniziative dell`ASL di Brescia nel 2013 per la

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Iniziative dell`ASL di Brescia nel 2013 per la
DIREZIONE GENERALE
SERVIZIO ATTIVITA’ SPERIMENTALI E MALATTIE RARE
Servizio Comunicazione
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CONFERENZA STAMPA
Iniziative dell’ASL di Brescia nel 2013 per la prevenzione delle
conseguenze del fumo da tabacco. Prosegue la collaborazione con
Federfarma per l'informazione nei confronti della popolazione
Il fumo di tabacco rappresenta, secondo l'Organizzazione Mondiale della
Sanità, rappresenta la principale causa delle morti evitabili nel mondo. Il
fumo di tabacco è coinvolto nella patogenesi di almeno otto tipi di cancro
(polmone, vie respiratorie, fegato, pancreas, esofago, stomaco, rene,
cervice uterina, leucemie) e di diverse altre malattie non tumorali quali la
broncopneumopatia cronica ostruttiva, le coronaropatie, gli accidenti
cerebrovascolari. Il fumo, inoltre, aumenta il rischio di aborti spontanei, di
gravidanze extrauterine, di scarso peso alla nascita, nonché di difetti
congeniti del nascituro. I danni causati dal fumo sono legati non solo alla
nicotina che, una volta inalata,
raggiunge e supera la barriera
ematoencefalica in pochi secondi (6-7 sec.), ma anche al catrame
(responsabile dei tumori), e alla presenza di oltre 4.000 sostanze nocive
contenute nel prodotto della combustione, come il monossido di carbonio.
Le più aggiornate rilevazioni epidemiologiche, nel territorio dell’ASL di
Brescia, stimano nell'anno 2011 un trend in aumento della mortalità
relativa al numero di decessi per tumore polmone-trachea-bronchi e ciò è
maggiormente rilevabile per entrambi i sessi rispetto ai due anni
precedenti. Infatti i tassi standardizzati rilevano per i maschi un tasso di
mortalità del 107.9 su 100.000 abitanti rispetto al 97 e 93 degli anni 2009
e 2010 e per le femmine un tasso di mortalità del 24.7 su 100.000
abitanti rispetto al 18.9 e 24.1 degli anni 2009 e 2010.
Secondo un’indagine conoscitiva effettuata dall’ASL di Brescia nel 2012
sugli stili di vita degli assistiti, la prevalenza di fumatori nella popolazione
bresciana è del 20,7% (il 26,3% tra i maschi e il 18,2% tra le femmine),
simile a quanto riscontrato dall’indagine Iss-Doxa 2012, che indica una
prevalenza di fumatori in Italia del 20,8% (il 24,6% uomini e il 17,2%
donne). Analizzando la distribuzione dei fumatori nelle diverse classi di età
è emerso che la proporzione di fumatori è più alta nei maschi rispetto alle
femmine in ogni fascia di età e che la percentuale di fumatori è più alta
nei giovani; tale percentuale in aumento rispetto a quanto rilevato nella
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stessa indagine compiuta nel 2010. Il numero medio di sigarette fumate
quotidianamente varia tra maschi e femmine ed è tendenzialmente
maggiore nelle classi di età più avanzate, con un picco nei maschi tra i 40
e i 59 anni.
Un altro elemento di analisi deriva dai dati raccolti dai Medici di Medicina
Generale nel 2011 nell’ambito del progetto Governo Clinico: su 276.607
assistiti per i quali è stato raccolto il dato sul loro comportamento
tabagico, è emerso che il 21,4% degli intervistati è fumatore e il 14,7 % è
ex-fumatore.
Considerato l’impatto di tale problematica sul benessere della popolazione
bresciana e, a lungo termine, sui costi sanitari, l’ASL di Brescia ha
realizzato interventi per la riduzione del numero di fumatori e iniziative
per la prevenzione delle conseguenze del fumo di tabacco.
A partire dal 2010 L’ASL ha attivato quattro Centri per il Trattamento del
Tabagismo che hanno sede a Brescia, Leno, Salò e Sarezzo presso le sedi
dei Nuclei Operativi Alcoldipendenza (NOA) afferenti al Servizio Alcologia.
I Centri si occupano della diagnosi e del trattamento terapeutico di
persone con dipendenza da nicotina. In questi Centri i cittadini trovano
equipe multiprofessionali composte da medici, psicologi, educatori ed
infermieri; il piano di trattamento è proposto e condiviso sulla base delle
caratteristiche del fumatore. Spesso la cura si avvale di un approccio
integrato, monitorato nel tempo, sul fronte farmacologico e psicologico
clinico. I costi, a carico del cittadino, sono quelli del ticket sanitario e
dell’eventuale supporto farmacologico.
Dalla loro apertura i Centri hanno seguito 252 pazienti (138 maschi, 114
femmine), con un’età media di 50 anni (dato al 31 dicembre 2012). Sul
totale delle persone prese in carico, a fine trattamento il 64% (pari a 162
pazienti) ha sviluppato la completa astensione da fumo di tabacco. I
pazienti sono seguiti a distanza di 3, 6, 12 mesi dalla fine della terapia,
per il sostegno al mantenimento dell’astensione dal fumo. Il follow up a 6
mesi dalla fine del trattamento, relativo ai pazienti che mantengono
l’astensione da fumo è del 63%. Accanto all’attività clinica, l’ASL di Brescia
attiva ogni anno numerose collaborazioni con le strutture del Sistema
Sanitario Regionale e gli altri soggetti del territorio in tema di promozione
alla salute, fondamentali per il raggiungimento dell’obiettivo della
riduzione del consumo di tabacco nella popolazione.
Nel 2012 le farmacie hanno rappresentato un valido aiuto per promuovere
l’adozione responsabile e sostenibile di comportamenti favorevoli alla
salute, in particolare nell’attività di counselling motivazionale breve
(“minimal advice”) sulla cessazione tabagica. I farmacisti di 19 farmacie
del territorio hanno partecipato ad un percorso formativo, volto ad
implementare le abilità di counselling motivazionale breve. I farmacisti
così formati hanno poi effettuato nei confronti dei loro clienti brevi
interventi motivazionali rispetto alla cessazione dal fumo.
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Nel 2013 Federfarma collaborerà al progetto dell’ASL “Grazie, non fumo
più", che coinvolge anche i Medici di medicina generale e i Medici e gli
infermieri dell’Azienda Ospedaliera di Desenzano-Leno-Manerbio dei
reparti di Cardiologia, Pneumologia, Medicina Interna, Otorino, Ginecologia
nella gestione del counselling breve.
Il progetto è rivolto
• ai cittadini che accedono alle farmacie
• agli assistiti dei Medici di Medicina Generale che riceveranno un
counselling motivazionale da parte del medico e materiale
informativo circa la possibilità concreta di cessare l’abitudine al fumo
• a pazienti ricoverati nelle divisioni di Cardiologia, Pneumologia,
Medicina Interna, Otorino, Ginecologia dell’Azienda Ospedaliera di
Desenzano che riceveranno interventi di counselling breve
• a donne che accedono ai consultori familiari per la contraccezione e
per l’assistenza in gravidanza e nel dopo parto, che aderiscono al
programma di screening per la prevenzione del cervico-carcinoma, o
che accedono ai punti nascita delle strutture del Sistema Sanitario
Regionale.
Gli obiettivi dell’iniziativa che l’ASL realizzerà con la collaborazione di
Medici di Medicina Generale, ospedale e farmacie sono
• orientare gli uomini e donne che accedono alle farmacie verso la
scelta di non fumare
• orientare gli assistiti dei Medici di Medicina Generale ed i ricoverarti
dell’Azienda Ospedaliera di Desenzano verso la scelta di non fumare,
fornendo informazioni rispetto i Centri per il Trattamento del
Tabagismo
• orientare le donne che accedono ai consultori familiari per la
contraccezione e il percorso nascita verso la scelta di non fumare
• orientare le donne che aderiscono al programma di screening per la
prevenzione del cervico-carcinoma verso la scelta di non fumare
• orientare le donne che hanno smesso di fumare durante la
gravidanza a mantenere la loro scelta.
Progetto “La rete delle aziende bresciane che promuovono salute”
Rispetto alla prevenzione del tabagismo, iniziative condotte nell’ambiente
di lavoro permettono di agire per evitare esposizione a fumo passivo, per
favorire una maggiore conoscenza dei danni per la salute, limitare il
numero di sigarette consumate e promuoverne la cessazione.
Per questo motivo nel corso del 2013 l'ASL di Brescia, in continuità con il
progetto “Aziende senza fumo”, avvia il progetto “La rete delle aziende
bresciane che promuovono salute” che prevede un focus specifico sulla
cessazione del fumo da tabacco, con il coinvolgimento dei medici del
lavoro.
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Il progetto è finalizzato inoltre a incoraggiare l’assunzione, da parte delle
aziende, di un ruolo attivo nella promozione della salute, in particolare
della prevenzione delle conseguenze da fumo di tabacco.
Per i lavoratori che si dichiareranno motivati ad intraprendere un percorso
di disassuefazione l'ASL programmerà incontri mirati in azienda.
30.01.2013
Ufficio Stampa ASL Brescia
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