Iniziative dell`ASL di Brescia sulla prevenzione e

Transcript

Iniziative dell`ASL di Brescia sulla prevenzione e
DIREZIONE GENERALE
SERVIZIO ATTIVITA’ SPERIMENTALI E MALATTIE RARE
Servizio Comunicazione
viale Duca degli Abruzzi, 15 – 25124 Brescia
Tel. 030/3838315 Fax 030/3838280
E-mail: [email protected]
CONFERENZA STAMPA
Iniziative dell’ASL di Brescia sulla prevenzione e promozione della
salute in occasione della Giornata Mondiale senza tabacco
Giovedì 31 maggio 2012 ricorre la Giornata Mondiale senza tabacco, proposta
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e promossa dal Ministero della Salute,
Istituto Superiore di Sanità e Lega italiana per la lotta contro i tumori. In questa
occasione l’ASL di Brescia, da tempo impegnata nell’informazione e
sensibilizzazione della popolazione sui danni causati dal fumo e sui corretti stili di
vita, organizza un'iniziativa rivolta alla cittadinanza, finalizzata alla conoscenza
dei rischi correlati, alla prevenzione del comportamento tabagico e
all'informazione rispetto ai Centri per il Trattamento del Tabagismo attivati per la
cura della dipendenza da fumo di tabacco.
Nella giornata del 31 maggio la stazione mobile dell'ASL di Brescia sarà
posizionata in due Comuni secondo i seguenti orari:
• Comune di Salò, Piazza Vittorio Emanuele II, Fondo Fossa, dalle ore 9.30
alle ore 12.30
• Comune di Brescia, Corso Zanardelli, dalle ore 15.00 alle ore 18.00.
Gli operatori dell'Azienda Sanitaria Locale saranno a disposizione, oltre che per
dare informazioni sul tema del tabagismo e offrire brevi counselling
comportamentali, per somministrare questionari di autovalutazione nonché test
di rilevazione del monossido di carbonio (CO) sull’aria espirata, indicatori di
dipendenza tabagica e di intossicazione eventualmente in atto.
Sarà, inoltre, disponibile materiale cartaceo divulgativo in forma di opuscoli e
locandine.
Sarà approntata una scheda di rilevazione relativa al livello di conoscenza dei
servizi, del numero e del livello dei contatti avvenuti e dell'esito dei questionari
compilati.
Per l’Oms il fumo di tabacco rappresenta la seconda causa di morte nel mondo.
L'epidemia mondiale di tabacco uccide quasi 6 milioni di persone ogni anno, di
cui oltre 600.000 sono persone esposte a fumo passivo. Si stima che, se non
verranno messe in atto azioni di contrasto, l’epidemia mondiale di tabacco
ucciderà fino a 8 milioni di persone entro il 2030, di cui oltre l'80% di paesi a
basso e medio reddito. In Italia si registrano ogni anno circa 40.000 nuove
diagnosi di tumore al polmone. Dal recente rapporto anno 2011 redatto a cura
del Ministero della Salute si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco, in
Italia, dalle 70.000 alle 83.000 morti l'anno, più degli incidenti stradali, infortuni
sul lavoro e AIDS messi insieme. Oltre il 25% di questi decessi è compreso tra i
35 e i 65 anni di età. Un fumatore su due muore di una malattia correlata al
ASL di Brescia – Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 – 25124 Brescia
Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.aslbrescia.it - [email protected]
Posta certificata: [email protected]
Codice Fiscale e Partita IVA: 03436310175
tabagismo e la speranza di vita di un fumatore è di circa 8 anni inferiore a quella
dei non fumatori.
Nel territorio dell’ASL di Brescia, secondo i dati del Registro Tumori aggiornato al
triennio 2004-2006 si è assistito ad una mortalità per tumori fumo correlati (in
particolare tumori al polmone, trachea, bronchi) pari a 25,5 su 100.000 assistiti
in riferimento alla popolazione femminile, e a 89,9 su 100.000 assistiti in
riferimento alla popolazione maschile. Nei maschi, il tumore che ha causato il
maggior numero di decessi è stato di gran lunga quello del polmone con 1.426
decessi nel triennio. Nelle femmine nello stesso triennio si sono registrati 415
decessi per tumore al polmone. Rispetto al triennio 1999-2001 si registra un calo
della mortalità per tumori fumo correlati nei maschi e viceversa l’aumento della
stessa nelle femmine, dato parallelo alla tendenza dei tassi di incidenza (in calo
tra gli uomini e in aumento tra le donne); ciò è dovuto soprattutto ad una
crescente diffusione dell’abitudine al fumo di sigaretta tra le donne, in
controtendenza rispetto a ciò che si verifica tra gli uomini.
Le indagini dell’ASL sulla diffusione dell’abitudine al fumo e le iniziative
di prevenzione e promozione della salute
Nell’ambito del Processo di Governo Clinico realizzato con la regia dell’ASL di
Brescia i Medici di Medicina Generale effettuano la rilevazione sistematica degli
stili di vita adottati dagli assistiti, tra cui anche l’abitudine al fumo. In base ai dati
raccolti dai Medici nel 2011, su 276.607 assistiti per i quali è stato raccolto il dato
sul loro comportamento tabagico, è emerso che il 21,4% degli intervistati è
fumatore e il 14,7 % è ex-fumatore.
Il Piano Integrato Locale degli Interventi di Promozione della Salute è lo
strumento di programmazione annuale dell’ASL delle azioni finalizzate alla
promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute. Al suo interno è
presente uno specifico Piano Aziendale per la prevenzione del tabagismo, tra cui
spiccano i seguenti progetti:
• Stili di vita e ambienti di lavoro – Aziende senza fumo
• Mamme libere dal fumo
• Scuole senza fumo. Una scelta consapevole
• Adolescenti, alcol, fumo e dintorni
• Valorizzazione del ruolo del farmacista per promuovere l’adozione
responsabile e sostenibile di comportamenti favorevoli alla salute.
Attraverso questi progetti è possibile conoscere informazioni importanti sulle
abitudini tabagiche e sviluppare interventi mirati. Per ogni progetto l’ASL si può
avvalere anche alla collaborazione di Enti, Istituzioni, Associazioni, Aziende, UST,
Scuole e altri soggetti del territorio.
Aziende senza fumo
Il posto di lavoro è una delle sedi dove è possibile intervenire con successo per
promuovere sani stili di vita (Dichiarazione di Lussemburgo, 2007) e il datore di
lavoro può svolgere un ruolo attivo nella promozione della salute tra i propri
dipendenti attraverso una politica del personale che incorpori attivamente le
ASL di Brescia – Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 – 25124 Brescia
Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.aslbrescia.it - [email protected]
Posta certificata: [email protected]
Codice Fiscale e Partita IVA: 03436310175
tematiche della promozione della salute, prevedendo misure rivolte ai singoli ed
all’ambiente lavorativo.
In particolare rispetto alla prevenzione del tabagismo, iniziative condotte
nell’ambiente di lavoro permettono di agire per evitare esposizione a fumo
passivo, per favorire una maggiore conoscenza dei danni per la salute, limitare il
numero di sigarette consumate e promuoverne la cessazione.
Alla luce dei dati epidemiologici ed alle prove di efficacia, l’ASL di Brescia ha
avviato nel 2011 un progetto di prevenzione del tabagismo rivolto in modo
particolare alle lavoratrici di aziende di produzione/servizi. Il progetto è stato
recepito da tre aziende: Istituto Clinico San Rocco Gruppo ospedaliero San
Donato, Centro San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli – Istituto di Ricovero e
Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), RODEL S.p.A. Industria di Confezioni, per le
quali sono state previste iniziative in collaborazione con il datore di lavoro e le
figure della prevenzione aziendali. Dopo una prima analisi di contesto, è stato
somministrato un questionario a tutti i lavoratori per individuare i fumatori e
raccogliere informazioni sui loro comportamenti tabagici e sugli stili di vita, quali
alimentazione e attività fisica. Complessivamente hanno risposto ai questionari
832 persone: 239 lavoratori dell’IRCCS (79,8% del totale), 194 della Rodel
(86,2% del totale), 399 dell’Istituto San Rocco (75,8%). Il 73,1% del personale
delle tre aziende intervistato è di sesso femminile. L’età prevalente è quella tra i
40-59 anni (58,5%) seguita da quella tra i 25-39 anni (34,6%), mentre l’età
media è di 43,2 anni (41,7 per le femmine e 47,6 per i maschi). L’azienda Rodel
presenta una popolazione più anziana rispetto alle 2 aziende sanitarie oggetto
d’indagine.
Per quanto riguarda la distribuzione per titolo di studio e azienda di provenienza,
si osserva che il 37,6% degli intervistati ha una laurea (probabilmente perché
buona parte del campione proviene dall’ambito sanitario), seguito da un 29,2%
che ha un diploma elementare o di scuola media inferiore. Come atteso, si nota
una differenza statisticamente significativa tra le tre aziende: coloro che
provengono dalla Rodel (industria di confezioni) dichiarano un titolo di studio
inferiore rispetto a chi opera nelle due aziende sanitarie.
La mansione maggiormente rappresentata è quella dell’operaio e altro (33,3%),
seguita dagli infermieri (26,6%) e dal personale tecnico e dal socio-sanitario
(18,1%).
Abitudine al fumo
Degli 832 intervistati 827 dichiarano la loro condizione relativamente all’abitudine
tabagica e si distribuiscono secondo il seguente grafico:
ASL di Brescia – Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 – 25124 Brescia
Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.aslbrescia.it - [email protected]
Posta certificata: [email protected]
Codice Fiscale e Partita IVA: 03436310175
NON FUMATORI
1,9%
16,7%
FUMATORI
56,8%
24,6%
EX FUMATORI > 1
ANNO
EX FUMATORI < 1
ANNO
Si è notata innanzitutto una maggiore frequenza di fumatori nelle aziende
oggetto di studio rispetto alla popolazione generale (24,6 % VS 20,7%; fonte:
Indagine stili di vita assistiti e attività di promozione da parte degli operatori
sanitari dell'ASL di Brescia - anno 2010).
Non si osservano differenze significative per la distribuzione della variabile
FUMATORE-NON FUMATORE nelle tre aziende oggetto d’indagine, per sesso o età
(probabilmente dato dal fatto che la numerosità campionaria è bassa).
Con una differenza statisticamente significativa i non fumatori si distribuiscono
con maggiore frequenza nelle categorie sottopeso e obeso. Ciò si differenzia
rispetto ai dati riferiti alla popolazione generale nella quale si osserva una
correlazione statisticamente significativa tra stato di fumatore e un basso Indice
di Massa Corporea (fonte: Indagine stili di vita assistiti e attività di promozione
da parte degli operatori sanitari dell'ASL di Brescia - anno 2010). Inoltre si è
riscontrato che le categorie con una maggiore frequenza all’abitudine tabagica
sono l’infermiere e l’operaio, mentre il personale amministrativo è la categoria
con meno fumatori.
In particolare, si osserva quanto di seguito riportato:
DISTRIBUZIONE DEL CAMPIONE PER CATEGORIA PROFESSIONALE E ABITUDINE TABAGICA
PERSONALE
PERSONALE
OPERAIO
TECNICO
e
AMMINISTRATIVO
INFERMIERE
MEDICO
e ALTRO*
SOCIO**
***
SANITARIO
NON FUMATORE
(comprende
NON 72,7%
85,7%
78,5%
71,0%
80,2% (77/96)
FUMATORI ed EX- (197/271)
(72/84)
(117/149)
(154/217)
FUMATORI)
FUMATORE
*
**
***
27,3%
(74/271)
14,3%
(12/84)
21,5% (32/149)
29,0%
(63/217)
19,8% (19/96)
La categoria OPERAIO e ALTRO aggrega ADDETTI ALLE PULIZIE, OPERAIO, MODELLISTI e ALTRO
La categoria AMMINISTRATIVO aggrega AMMINISTRATIVI, IMPIEGATI e CENTRALINISTI
La categoria TECNICO e SOCIO-SANITARIO aggrega i CAPI REPARTO, ASSISTENTE SOCIALI,
EDUCATORI, FKT, PSICOLOGI, RICERCATORI, TECNICO DELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA,
TECNICO SANITARIO. OTA, OSS e i TIROCINANTI
Dall’analisi descrittiva sui dati riportati dai fumatori, emerge che l’azienda in cui
si è iniziato fumare prima è la Rodel (con una media di 16,9 anni), seguita
ASL di Brescia – Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 – 25124 Brescia
Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.aslbrescia.it - [email protected]
Posta certificata: [email protected]
Codice Fiscale e Partita IVA: 03436310175
dall’IRCCS (con un’età media di 17,3 anni) e infine l’Istituto Clinico San Rocco
(con un’età media di 18,1 anni). La Rodel è anche l’azienda in cui si fumano più
sigarette: 11,2 sigarette/die (mentre all’IRCCS si fumano 10 sigarette/die, e
all’Istituto Clinico San Rocco 8,5).
In generale, gli uomini sembrano fumare in media 2,2 sigarette in più rispetto
alle donne.
Il 28,2% del totale dei fumatori dichiara di aver tentato di smettere negli ultimi
12 mesi (57/202 fumatori), percentuale superiore rispetto alla popolazione
generale (il 24% dei fumatori ha asserito di aver tentato di interrompere
l’abitudine tabagica - fonte: Indagine stili di vita assistiti e attività di promozione
da parte degli operatori sanitari dell'ASL di Brescia - anno 2010).
Anche per quanto riguarda l’intenzione di smettere, la popolazione di Aziende
senza fumo risponde in maniera più positiva rispetto alla popolazione bresciana;
infatti il 43,0% (86/200) degli intervistati, contro il 40,2% della popolazione
generale, dichiara di aver intenzione di smettere e il 36,5% (73) di volerlo fare in
futuro rispetto al 33,7% della popolazione di riferimento.
Opinioni sul fumo
Per quanto riguarda l’opinione concernente il fumo, l’86,3% pari a 713 persone
dichiara che è molto dannoso; il 12,7% (105 persone) dichiara che è abbastanza
dannoso; per l’88,3% (702 persone) il fumo passivo è sempre dannoso; per
l’8,1% (64) lo è ad alti livelli di esposizione.
Coloro che sono intenzionati a smettere sembrano considerare il fumo più
dannoso rispetto a chi vorrebbe interrompere l’abitudine tabagica in futuro e
ancor più rispetto a coloro che non hanno intenzione di smettere. Si è inoltre
rilevato che la porzione di fumatori che considera il fumo molto dannoso decresce
in corrispondenza della volontà di smettere. Il 51,5% degli intervistati crede di
essere in grado di interrompere autonomamente l’abitudine tabagica, il 29,5%
non sa, mentre il rimanente 19,0% dichiara di non essere in grado di farlo.
Correlando l’opinione riguardante la possibilità di interrompere l’abitudine
tabagica autonomamente con la variabile età, si osserva che chi ha meno di 25
anni è più propenso a credere di poter smettere da solo (80,0%): tale senso di
autoefficacia diminuisce con l’aumentare dell’età.
Le domande del questionario toccavano anche le altre abitudini di vita tra cui
l’attività fisica. Per quanto riguarda il tempo libero dedicato all’attività fisica e
sportiva, escludendo quindi l’attività lavorativa, i partecipanti sono così suddivisi:
•
20,9%: nessuna attività fisica (o comunque meno di mezz’ora la
settimana);
•
27,4%: attività fisica occasionale (da 30 minuti a 3 ore la
settimana);
•
40,0%: attività fisica regolare moderata (più di 3 ore la settimana,
ma meno di due ore a livello intenso);
•
11,7%: attività fisica intensa regolare (più di 3 ore la settimana, di
cui almeno 2 a livello intenso).
ASL di Brescia – Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 – 25124 Brescia
Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.aslbrescia.it - [email protected]
Posta certificata: [email protected]
Codice Fiscale e Partita IVA: 03436310175
Partendo dalla consapevolezza che i due campioni sono diversi e che la
popolazione di “Aziende senza Fumo” è composta da lavoratori (sono quindi
escluse le classi più giovani e quelle più anziane), emerge che quest’ultima è
meno sedentaria rispetto alla popolazione generale (20,9% VS 25,7%) e che
pratica con minore frequenza attività fisica regolare più intensa (11,7% VS
14,2%). Secondo quanto riportato dagli intervistati, si osserva che il genere
maschile pratica sia sport che attività fisica regolare con maggiore frequenza
rispetto al genere femminile (rispettivamente per l’attività regolare 47,8% vs
37,5%, per lo sport 24,9% vs 7,6%). Come atteso, dall’analisi multivariata
emerge anche che la pratica dell’attività fisica diminuisce all’aumentare dell’età.
Per quanto riguarda la correlazione con la professione svolta, la categoria più
sedentaria è quella degli “OPERAI E ALTRO”, mentre chi pratica maggiormente
attività sportiva regolare è il personale tecnico e socio-sanitario.
Mamme libere dal fumo
Ricerche sul campo e studi basati sull’osservazione mostrano che i fondamenti
della salute degli adulti hanno radici nella prima infanzia e che le abitudini
associate alla buona salute, quale l’alimentazione consapevole, l’attività fisica e il
non fumare sono spesso associate agli esempi avuti in famiglia.
Per questo motivo l’ASL di Brescia ha scelto di aderire, nel 2010, al programma
nazionale “Mamme libere dal fumo” e, a partire da questo programma, ha
sviluppato un progetto più ampio finalizzato a favorire la sospensione del fumo
tra le donne che si rivolgono ai consultori e a sostenerle nella scelta di smettere
di fumare.
Nel 2011 le ostetriche impegnate sia in consultorio sia sul programma di
screening e le assistenti sanitarie dei consultori hanno effettuato
sistematicamente colloqui motivazionali per la riduzione del tabagismo con le
donne che accedono a prestazioni relative alle aree della contraccezione, della
prevenzione oncologica, della gravidanza e del dopo parto. Sono stati realizzati
colloqui motivazionali con 13.070 donne: di queste, 102 sono state incontrate
per un secondo colloquio di monitoraggio e 6 per un terzo colloquio. Per ognuna
delle donne incontrate è stata compilata una scheda per monitorare nel tempo gli
atteggiamenti e le scelte verso il fumo delle donne incontrate e per raccogliere
alcuni dati circa l’abitudine tabagica delle donne dell’ASL di Brescia.
Dall’analisi di queste schede è emerso che 10.405 donne non hanno mai fumato,
1.717 fumano da 1 a 10 sigarette, 797 fumano da 10 a 20 sigarette e 151
fumano più di 21 sigarette.
Delle donne fumatrici incontrate la maggior parte non hai mai pensato di
smettere di fumare: sono 343 donne (pari al 12.9%) quelle che hanno dichiarato
la volontà di intraprendere un percorso di disassuefazione al fumo. A queste
donne sono state fornite tutte le informazioni necessarie in merito ai Centri per il
Trattamento del Tabagismo attivati dall’ASL, è stato fornito sostegno in merito
alle fasi dell’abbandono dell’abitudine tabagica e sono state concordate con loro
le modalità del monitoraggio a distanza.
ASL di Brescia – Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 – 25124 Brescia
Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.aslbrescia.it - [email protected]
Posta certificata: [email protected]
Codice Fiscale e Partita IVA: 03436310175
Adolescenti, alcol, fumo e dintorni
La scelta di sviluppare iniziative finalizzate alla prevenzione del tabagismo nella
seconda infanzia e nei giovani è scaturita da indagini effettuate a livello locale
dalle quali è emerso che le percentuali più elevate di fumatori si registravano
nelle fasce d’età più giovani.
Inoltre le evidenze scientifiche confermano che l’efficacia di programmi in ambito
scolastico è determinata non solo dal numero degli interventi, ma anche dalla
continuità nel tempo e dall’utilizzo di un approccio globale che comprende una
serie di attività coordinate, rivolte a tutte le componenti scolastiche (docenti,
personale non docente e genitori) ed anche all’intera comunità territoriale.
“Adolescenti, alcol, fumo e dintorni” è un progetto realizzato sul territorio della
Direzione Gestionale Distrettuale 4, ha coinvolto personale ASL e ha interessato
18 plessi di Scuola Secondaria di primo grado (da 15 Istituti Comprensivi),
sviluppandosi in due direzioni: da un lato gli insegnanti formati dagli operatori
ASL negli anni precedenti hanno realizzato interventi specifici con gli alunni e,
dall’altro, gli operatori ASL hanno messo in campo azioni per favorire
l’integrazione in rete tra le scuole e gli Enti Locali. Sono stati coinvolti 1700
alunni in interventi finalizzati a promuovere atteggiamenti più consapevoli verso i
rischi collegati all'uso di alcol e fumo di tabacco. Al termine dei percorsi formativi,
la maggior parte dei ragazzi coinvolti, oltre ad aver aumentato le informazioni in
possesso, ha dichiarato di aver acquisito una maggior consapevolezza dei rischi
connessi all’uso di alcol e fumo di tabacco ma, allo stesso tempo, ha dichiarato di
aver acquisito maggior coscienza anche della forza della pressione dei pari, dei
propri limiti e dell’incapacità, a volte, a dire di no.
Parallelamente a queste attività è continuato il lavoro sviluppato negli anni con 4
Dirigenti Scolastici con i quali si sta cercando di costruire un linguaggio e una
cultura condivisi per la promozione della salute al fine di integrare le diverse
iniziative proposte e giungere ad una crescita complessiva dei ragazzi nei vari
ambiti (sana alimentazione, promozione attività fisica, benessere relazionale,
ecc), e studiando ipotesi per il coinvolgimento attivo e diretto della comunità
locale e degli Amministratori Locali. A tal fine nel 2011 sono stati coinvolti e
incontrati gli Amministratori Locali, i rappresentanti delle Associazioni di
volontariato, culturali, sportive, i Rappresentanti dei genitori delle scuole, i
Rappresentanti di Oratori/Parrocchie dei Comuni di Iseo, Paratico, Erbusco,
Coccaglio e Cazzago San Martino.
Scuole senza fumo. Una scelta consapevole.
Il Progetto “Scuole senza fumo: una scelta consapevole”, è il risultato di una
progettazione condivisa tra ASL di Brescia, ASL della Vallecamonica-Sebino e
Ufficio Scolastico Provinciale di Brescia. Nell’anno scolastico 2011/2012 22
scuole, dalla primaria alla secondaria di secondo grado, hanno partecipato al
progetto.
Seppur con differenze tra le diverse scuole, le Istituzioni scolastiche coinvolte
hanno attivato un gruppo di lavoro misto, con rappresentanti del personale della
scuola (dirigente, docenti, personale Amministrativo, Tecnico, Ausiliario della
scuola, studenti), dei genitori, dell'ASL, dell'Ente locale, di eventuali associazioni
o altri possibili portatori di interesse. Ogni gruppo di lavoro ha sviluppato
un’autoanalisi iniziale della situazione della scuola così da definire obiettivi,
ASL di Brescia – Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 – 25124 Brescia
Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.aslbrescia.it - [email protected]
Posta certificata: [email protected]
Codice Fiscale e Partita IVA: 03436310175
indicatori per la valutazione e strategie per l’attivazione delle varie iniziative.
Sono stati inoltre attivati progetti diversificati con i ragazzi.
Valorizzazione del ruolo del farmacista per promuovere l’adozione responsabile e
sostenibile di comportamenti favorevoli alla salute
Regione Lombardia si è fatta promotrice nel febbraio del 2012 di un Accordo che
ha coinvolto la Federazione degli Ordini Provinciali dei Farmacisti, Federfarma,
Assofarma e la Società Italiana di Tabaccologia e che prevede un piano di azioni
che vedono la farmacia come punto strategico di gestione ed erogazione di
servizi al cittadino.
Ciò è in linea con il Decreto Legislativo 3 ottobre 2009, n. 153, che individua le
farmacie come punto di erogazione di servizi e di partecipazione a programmi di
educazione sanitaria e prevenzione.
In tale contesto, e coerentemente a quanto previsto nei vigenti atti di
programmazione regionale (Programma Regionale di Sviluppo della IX
legislatura, Piano Socio Sanitario Regionale 2010 - 2014, Piano Regionale della
Prevenzione 2010-2012), un obiettivo prioritario è quello di sostenere il ruolo dei
Farmacisti nella promozione di stili di vita favorevoli alla salute ed in particolare
nell’attività di counselling motivazionale breve su cessazione tabagica,
alimentazione, attività fisica.
Nel corso del 2012 ASL di Brescia, su indicazione della Direzione Generale Sanità,
condurrà una sperimentazione semestrale affinché sia valutata la fattibilità
dell’iniziativa.
Hanno aderito i farmacisti di 19 farmacie del territorio dell’ASL di Brescia, che
stanno partecipando ad un percorso formativo, che terminerà il prossimo luglio,
volto ad implementare le abilità di counselling motivazionale breve.
I farmacisti così formati potranno effettuare nei confronti dei loro clienti, brevi
interventi motivazionali (“minimal advice”) rispetto alla cessazione dal fumo,
attività fisica, sana alimentazione. Gli interventi effettuati saranno monitorati, per
numerosità ed efficacia.
L’ASL di Brescia, attraverso le articolazioni della Direzione Generale e della
Direzione Sanitaria coordinerà a livello locale il progetto fornendo supporto ai
farmacisti aderenti per gli aspetti organizzativi e operativi del progetto;
facilitando la creazione di una rete tra gli operatori delle farmacie coinvolte, in
connessione con Medici di Medicina Generale, ed altre reti del territorio;
organizzando iniziative di informazione per la popolazione generale sull’iniziativa
e sui vantaggi ottenuti dall’adozione responsabile e sostenibile di comportamenti
salutari.
I Centri per il trattamento del tabagismo dell’ASL di Brescia
Il tabagismo è una vera e propria dipendenza. La nicotina, una volta inalata,
raggiunge e supera la barriera ematoencefalica in pochi secondi (6-7 sec.). Alla
nicotina vanno aggiunti i danni derivati dalla combustione, tra queste ci sono
sostanze irritanti come il catrame e intossicanti come monossido di carbonio.
ASL di Brescia – Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 – 25124 Brescia
Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.aslbrescia.it - [email protected]
Posta certificata: [email protected]
Codice Fiscale e Partita IVA: 03436310175
Un ruolo importante per aiutare le persone a smettere di fumare è svolto dai
Centri per il Trattamento del Tabagismo. L’ASL ha attivato, dal 2010, quattro
Centri per il Trattamento del Tabagismo che hanno sede a Brescia, Leno, Salò e
Sarezzo presso le sedi dei Nuclei Operativi Alcoldipendenza (NOA) afferenti al
Servizio Alcologia. I Centri si occupano della diagnosi e del trattamento
terapeutico di persone con dipendenza da nicotina. E’ possibile accedere ai CTT in
forma diretta o su invio del medico di Medicina Generale. In questi Centri i
cittadini trovano equipe multiprofessionali composte da medici, psicologi,
educatori ed infermieri, per una corretta valutazione della gravità della propria
dipendenza, un supporto motivazionale attivo ed un programma di cura
personalizzato. Questo piano di trattamento viene proposto e condiviso sulla
base delle caratteristiche del fumatore. Spesso la cura si avvale di un approccio
integrato, monitorato nel tempo, sul fronte farmacologico e psicologico clinico. I
costi, a carico del cittadino, sono quelli del ticket sanitario e dell’eventuale
supporto farmacologico.
Dati dei Centri dall'avvio:
Dall'avvio dei Centri di Brescia e Leno (Dicembre 2010) e dei Centri di Valtrompia
e Valle Sabbia, sono stati trattati 132 pazienti tabagisti:
Maschi: 77; età media: 48 anni
Femmine: 55; età media: 47 anni
La percentuale d'efficacia a conclusione trattamento è risultata dell'81,5% per
completa dismissione dal fumo per trattamento di gruppo (104 soggetti) e del
70% per trattamento individuale (28 soggetti). Nel follow up disponibile a sei
mesi la percentuale di astensione è del 70% omnicomprensiva. Il trattamento
farmacologico è stato utilizzato nel 70% dei trattati in gruppo e nel 67% dei
trattati individualmente.
Brescia, 30/05/2012
Ufficio Stampa ASL Brescia
ASL di Brescia – Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 – 25124 Brescia
Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.aslbrescia.it - [email protected]
Posta certificata: [email protected]
Codice Fiscale e Partita IVA: 03436310175