CDJ (musica)

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CDJ (musica)
CDJ (musica)
2 Pioneer CDJ-200 (senza controllo diretto)
Il termine CDJ nasce dalla contrazione di CD (compact disc) e DJ (disc jockey), e sta ad indicare un lettore
CD dotato di alcune funzioni in più (rispetto ai comuni lettori) che sono utili per il lavoro del DJ.
Funzioni
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Il pitch control (come sui giradischi da DJ), che regola la velocità di rotazione del CD velocizzandolo o
rallentandolo e mette quindi a tempo il brano che si vuole inserire (mixandolo) con quello attualmente in
esecuzione.

La jog wheel è stata creata perché, mentre sui giradischi si può toccare con mano il disco o il piatto per
velocizzare o rallentare il disco (prima di muovere il pitch control), non si può, per evidenti motivi, fare la
stessa cosa con i CD: ecco quindi che la jog wheel permette di intervenire per il momento in cui la si gira sulla
velocità del disco, ruotandola in senso orario per aumentarne la velocità, in senso antiorario per diminuirla.
Questo permette di avere un controllo più immediato sulla velocità di rotazione rispetto a quanto si possa fare
con il pitch control e compiere piccoli aggiustamenti momentanei nella velocità del brano. Nei CDJ
denominati digital turntable (vedi sotto) è possibile, sempre tramite la Jog wheel, avere un controllo diretto sul
CD proprio come avviene con un piatto analogico tradizionale. Si può fermare il brano o effettuare
lo scratch in tempo reale con risultati variabili (in qualità di resa sonora) più o meno validi a seconda della
qualità del processore di segnale (DSP) integrato nel CDJ. In alcuni lettori CDJ è presente anche un DSP che
permette l'applicazione di effetti in tempo reale al brano in esecuzione ed in questo caso la Jog Wheel serve
anche per applicare gli effetti: selezionato l'effetto si può ruotare la Jog Wheel in senso orario o antiorario, più
o meno veloce, per dosare l'ampiezza dell'effetto e la sua caratteristica. Tra gli effetti che possono essere
gestiti con la Jog si citano: Jet (tipico effetto di sovrapposizione della stessa traccia più volte con un leggero
ritardo che da la sensazione audio di un aereo jet che decolla), Flanger e Phaser (simili al Jet ma più
sofisticati), Phase (alternanza di taglio di frequenze), Zip (accelero o rallento fino a stop il brano), Wah (taglio
ed elimino le frequenze alte per dare un effetto di rimbombo oppure le frequenze basse per dare l'effetto di
musica che esce da una radio anni 50).
Ad esempio, se i due brani da mixare sono già messi sullo stesso tempo, ma uno dei due sta finendo fuori
tempo perché è troppo veloce rispetto all'altro, si può dare mezzo giro di jog in modo da abbassare
velocemente la velocità e riportare i brani a tempo; a quel punto, si abbassa anche di 0.05 o 0.1 (la risoluzione
dipende dal modello) il pitch control in modo da mantenere nel tempo quella velocità.
La jog wheel può anche avere altre funzioni, come quella di dosare la quantità di effetti applicati oppure quella
di emulare un vero e proprio disco in vinile quando viene usato l'effetto di scratch del CD.
Un'altra funzione è quella di regolare il punto di CUE, cioè il frame (nei lettori CD per DJ, un secondo non è
diviso in decimi, centesimi o unità più piccole, ma in 74 frame, per mantenere la compatibilità con gli apparati
video e sincronizzarli di conseguenza) dal quale si vuol far partire il pezzo. Solitamente il CUE viene impostato
sul primo frame del primo colpo di cassa, è da qui che viene fatto il lancio del brano: generalmente si aspetta il
primo colpo di un 4/4 in modo da far andare i due pezzi a tempo sul 4/4 appunto, e far risultare i due brani in
esecuzione mixata più piacevole e quindi corretta.

Il master tempo, permette tramite la processazione del suono di non modificare la tonalità del brano con
il cambiare del tempo: dato che rallentando la registrazione di una voce otterremo un tono più basso, e al
contrario aumentandola si avrà una tonalità più alta, questo renderebbe percettibile a tutti il cambio di velocità
necessario alla messa a tempo; con questo sistema, invece, anche grosse variazioni di velocità non sono
quasi percepibili in quanto il tono del brano non varia.
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L'indicatore di count down permette al DJ di vedere quanto tempo manca alla fine del brano e sapere
quindi quando arriverà l'altro e quindi il momento di mixare i 2 brani.
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Il tasto CUE, che permette di ascoltare il brano dal punto di CUE per il tempo in cui questo viene
mantenuto premuto, come lo si rilascia il lettore si riposiziona sul punto di cue; questa funzione serve per
ascoltare temporaneamente l'intro del brano e fare la messa a tempo.

BPM counter, un'utile informazione per il DJ è data dalla lettura sul display del CDJ della velocità del
brano in esecuzione in termini di battiti per minuto. Ogni brano ha una sua caratteristica velocità (BPM) che
dipende anche dal genere di musica a cui si riferisce (esempio: musica House da 124 a 128 Bpm, Techno da
128 a 132 Bpm, R&B da 90 a 110 Bpm, ecc.). In questo modo il DJ può avere agevolmente sotto controllo tale
parametro mentre tramite il pitch control (vedi sopra) aumenta o diminuisce la velocità del brano da mixare
mettendolo così a tempo con l'altro.
Loop utile strumento che consente di riprodurre determinati punti della canzone, ad esempio se vogliamo far
ripetere un determinato punto ad una canzone scegliamo il punto di Loop iniziale (in) e Quello Finale (Out) in
questo modo il lettore farà ripetere sempre quel pezzo della canzone fino a quando non decideremo di continuare
normalmente
Effetti La maggior parte di CDJ oggi hanno una sezione dedicata agli effetti, il piu comune è il flanger ma
ovviamente ogni casa editrice gli attribuisce il nome che vuole, poi c'è il reverbero e il reverse, alcuni lettori sono in
grado di avere fino a 9 effetti mentre altri ne tengono solamente 3,ad esempio nei CDJ 400 vi sono 6 effetti, 3
normali e 3 scratch
Tipologie
Un Pioneer CDJ-400 (con controllo diretto)
La discriminante principale è, come già accennato anche sopra, il tipo di controllo offerto dalla tecnologia del CDJ:
abbiamo quindi piatti che offrono ilcontrollo diretto (cfr. esempio in fig. 1) e quelli senza controllo diretto (cfr.
esempio in fig. 2).
Con controllo diretto (denominati anche digital turntable e direct cd): di norma la Jog Wheel (vedi sopra) è più
larga ed anatomica sia nella parte laterale che in quella superiore per offrire una presa più sicura e un feeling più
sensibile al DJ nelle fasi di scratch, stop, rilascio, ecc. ha una meccanica mediamente più robusta proprio perché
più soggetta a manipolazione da parte del Dj. I Cdj a controllo diretto hanno un processore di segnale ed una
meccanica potenziati e quindi più veloci nell'applicare l'impulso analogico esercitato alla Jog Wheel dalle mani del
DJ al brano in lettura sul CD in esecuzione.
Senza controllo diretto: in questo caso la jog wheel è più piccola di diametro e più semplice
come ergonomia proprio perché il DJ non ha necessità di usarla se non per trovare il punto esatto di taglio (CUE)
e rallentare o accelerare momentaneamente con piccoli colpi il brano in esecuzione per aggiustare al volo la
sincronia tra le canzoni in fase di mixaggio. Per i CDJ che ne hanno la funzionalità la Jog Wheel permette anche
l'applicazione in tempo reale di effetti. I CDJ senza controllo diretto, di norma, hanno una maggiore sensibilità
della Jog Wheel per trovare i punti di CUE.
La scelta se usare un tipo di CDJ invece di un altro non dipende strettamente dal considerare uno la versione
povera dell'altro ma dai gusti personali del DJ e dal fatto se questi ha nella propria console in dotazione anche
piatti tradizionali e quindi praticare scratch e altre manipolazioni diretta tramite questi.
Formati e supporti di riproduzione
La costante evoluzione in campo tecnologico vede ormai una costante convergenza tra computer (chip, CPU,
memorie, processori di segnale) e apparati elettronici musicali. I DJ moderni utilizzano ormai nei propri djset
numerosi dispositivi insieme ai CDJ ed ai giradischi tradizionali: iPod, mini disc, DSP per filtri ed effetti,
compressori, ecc.
Ai supporti musicali tradizionali, CD Rom e dischi in vinile, si aggiungono schede di memoria e computer veri e
propri. Questo perché i formati audio digitali che vengono usati sono, oltre al tradizionale cda (cd audio), i
formati mp3, wma, ecc. I lettori Cdj più moderni gestiscono quindi oltre al tradizionale formato cda anche e
soprattutto mp3 (campionati in buona qualità per ovvie ragioni: da 192 a 320 Kbps).
La scelta di utilizzare musica in formato mp3 è dettata soprattutto dalla ridotta dimensione del file che contiene il
brano. In media un pezzo salvato in formato wav (qualità cd) occupa uno spazione di memoria digitale di circa
40/50 MB, mentre lo stesso brano salvato in formato mp3 320 Kbps ne occupa solo 10/14 MB. Se si rapporta
questo alla quantità di memoria che un Cd Rom tradizionale può archiviare (700 MB) si arriva a capire che su un
Cd Rom si possono archiare mediamente 10/20 brani in formato wav a seconda della loro lunghezza contro circa
100 in formato mp3 (anche in questo caso a seconda della lunghezza e della qualità di campionamento scelta). È
facile intuire quindi che per un DJ poter archiviare e organizzare il proprio djset in formato mp3 si traduce in
minore peso da gestire e portare in giro tra i vari club (mobile dj). Semplificando, utilizzare un Cdj compatibile con
file mp3 significa poter gestire uno o più djset su 2/10 Cd Rom al massimo contro i tradizionali 80/100.
Numerose case produttrici, come ad esempio Numark o Pioneer, hanno iniziato a commercializzare CDJ che
gestiscono non solo supporti Cd Rom e file di tipo wav o mp3, ma anche supporti di tipo DVD che possono
arrivare ad archiviare oltre 4 Gb di memoria con tutti i benefici in termini di gestione e trasporto connessi.
È importante rilevare che questi apparati sono sempre più spesso dotati di interfacce USB per il collegamento a
supporti di memoria molto capienti (iPod, hard disk portatili, computer portatili) ed avere così accesso ad archivi di
file praticamente infiniti.
Gli ultimi modelli lanciati sul mercato dalla Pioneer, il CDJ-400, il CDJ-900 e il CDJ-2000, permettono anche
l'utilizzo del dispositivo come controller HID/MIDI, così da permettere operazioni ancora più sofisticate tramite
opportuni software di missaggio dal vivo.