Paesi Arabi - Istituto Comprensivo Spinea 1

Transcript

Paesi Arabi - Istituto Comprensivo Spinea 1
Piano Territoriale per l'integrazione – Azioni di integrazione sociale e scolastica
Conferenza dei Sindaci U.L.S.S.13 – Azienda U.L.S.S.13 –
Cooperativa Giuseppe Olivotti di Mira
PAESI ARABI
Aspetti socio-culturali
Dott.ssa Fairus Souliman
I Paesi Arabi
I paesi arabi sono 22, si dividono in paesi del Maghreb e paesi del Mashreq.
La lingua ufficiale è l'arabo moderno standard, ma esistono numerose parlate locali
dialettali.
La religione più diffusa è l'Islam, è presente anche il cristianesimo con cattolici, copti,
maroniti, ortodossi, con percentuali diverse.
Il Marocco
• La popolazione è formata principalmente da Arabi (60-70%) e Amazigh
(Berberi). A sud si trova la popolazione Sahrawi.
• Le lingue più diffuse sono l’arabo marocchino e
il berbero nel parlato, l’arabo moderno e
il francese per lo scritto e per le comunicazioni
ufficiali.
• La religione è l’Islam.
• L’analfabetismo è molto diffuso e raggiunge
il 60% della popolazione nelle zone rurali
La lingua araba
• La lingua ufficiale dei paesi arabi è l'arabo moderno
standard o lingua Fusha
• E' la lingua appresa in tutte le scuole del mondo arabo, è
la lingua dei mass-media, delle amministrazioni, dei libri,
dei telegiornali.
• Vi sono poi numerose parlate locali o dialetti, che
vengono utilizzati nella quotidianità, nella versione orale
e che si discostano più o meno profondamente dalla
lingua standard.
La lingua araba – L’alfabeto
• L’alfabeto è composto di 28 lettere, che non si scrivono in un unico
modo, ma in quattro modi diversi a seconda che siano isolate, iniziali,
mediane o finali all'interno della parola.
• Ci sono tre vocali, “A”,”I”,”U” che possono essere lunghe o brevi.
• Si scrive e si legge da destra verso sinistra.
La scuola nei paesi arabi
• In alcuni paesi del mondo arabo l’analfabetismo è ancora molto
diffuso, in particolare nelle zone rurali e riguarda soprattutto le
donne. (in Marocco, nelle zone rurali arriva al 50%)
• Nella maggior parte delle scuole le classi sono affollate (40 alunni).
• La tecnica di “imparare a memoria” è molto utilizzata e non è
considerata negativa da parte degli insegnanti.
• Durante l’anno sono previste verifiche scritte e orali.
• I genitori delegano alla scuola tutti gli aspetti che riguardano
l’istruzione dei figli.
• Raramente sono previste riunioni scuola-famiglia, i genitori vengono
convocati solo se il figlio ha causato qualche problema.
Il sistema scolastico in Marocco
• L’insegnamento prescolare non è obbligatorio, dura due anni :
•
scuole coraniche gratuite
•
scuole materne private
• L’insegnamento obbligatorio dura nove anni ed è suddiviso in:
•
Scuola primaria: dura sei anni, si inizia all’età di 6 anni.
•
Scuola secondaria: dura tre anni , dai 12 ai 14 anni di età.
• La scuola secondaria superiore : dura tre anni e prevede tre possibilità:
• Orientamento classico – Scientifico - Tecnico.
• E’ prevista anche la formazione professionale che si può intraprendere
a partire dall’ottavo anno di scuola.
Il sistema scolastico in Marocco
Ritardo e abbandono scolastico:
o Nella scuola primaria la percentuale di alunni bocciati è del 13%.
o Nella scuola secondaria di primo grado la percentuale di alunni
respinti all’esame finale è del 30%.
o Il 13% degli alunni abbandona lo studio durante la scuola
secondaria di primo grado.
o In ambito urbano frequentano la scuola primaria il 95% dei
bambini, la scuola secondaria di primo grado l’87%.
o In ambito rurale l’85% dei bambini frequenta la scuola primaria e
solo il 50% la scuola secondaria di primo grado.
Scuola primaria in Marocco
materie disciplinari
Anno /
Materia
1
2
3
4
5
6
Arabo
11
11
6,5
6,5
6
6
Matematica
5
5
5
5
5
5
Religione
4
4
3
3
3
3
Francese
-
-
8
8
8
8
Studi sociali
(storia-geografia)
-
-
-
-
1,5
1,5
Ed. artistica
4,5
4,5
2
2
1
1
Scienze
1,5
1,5
1,5
1,5
1,5
1,5
Ed. Fisica
2
2
2
2
2
2
Totale
28
28
28
28
28
28
Scuola secondaria di primo grado in Marocco
materie disciplinari
Materia / anno
1
2
3
Arabo
4
4
4
Matematica
5
4
5
Religione
2
2
2
1° lingua straniera
4
4
4
2° lingua straniera
-
-
2
Scienze sociali
3
3
3
Scienze
2
2
2
Fisica e chimica
2
2
2
Ed. fisica
2
2
2
Ed. artistica
2
2
-
Ed. musicale
2
2
2
Informatica
-
2
2
Totale
28
29
30
Diverse Culture
• Le culture sono modi di vedere e concettualizzare il mondo,
l’organizzazione della vita quotidiana, i rapporti sociali, l’istruzione.
• La cultura fa riferimento ad un concetto di identità non statica, ma
dinamica e mobile, grazie alle interazioni e agli scambi continui tra
differenti culture. Non considerare le culture “altre” come scatole
chiuse preconfezionate
• Le conoscenze in merito alle diverse culture vanno considerate come
coordinate che possono facilitare l’incontro e la comunicazione.
L’Islam
•
Islam significa “sottomissione” e il musulmano è colui che si sottomette alla
volontà di Dio (Allah).
•
La religione islamica poggia su cinque precetti fondamentali ( pilastri ) : - la
professione di fede - la preghiera 5 volte al giorno - il pellegrinaggio alla
Mecca - il digiuno durante il mese di
•
Ramadan - l'elemosina.
Il luogo di culto per i musulmani è la moschea, ma si può pregare anche in
casa, in ufficio, il venerdì è il giorno in cui tutti sono invitati a riunirsi in
moschea .
•
Nell’Islam non esistono sacerdoti, gli Imam sono solo coloro che guidano la
preghiera
L’Islam
•
Il mese di Ramadan (nono mese secondo il calendario lunare
musulmano) è il mese del digiuno, che è obbligatorio dall'alba al
tramonto, per gli adulti.
•
Alla fine del mese di Ramadan si festeggia la festa “Aid al-saghir”
o “ Aid al Fitr ”.
•
Un’altra festa religiosa importante è “Aid al-kabir” (“la Grande
Festa”) che si festeggia circa due mesi dopo la fine di Ramadan.
La famiglia – I Ruoli
L'osservanza religiosa e l'educazione religiosa della prole hanno grande
importanza nell'Islam e
tutto il sistema dei rapporti familiari ne è
influenzato.
La famiglia non è «nucleare», vengono mantenuti rapporti molto stretti
con la famiglia «allargata», il ruolo della parentela è importantissimo.
La responsabilità di sostenere economicamente la famiglia è a carico
del padre.
Il ruolo della donna è soprattutto legato al suo essere moglie e madre, a
suo carico è la responsabilità di conservare la tradizione e allevare i figli.
La famiglia - I valori
•
La famiglia ed in particolare la madre, ha la responsabilità di allevare i
figli nel rispetto dei valori della religione islamica.
La conoscenza della lingua araba è ritenuta indispensabile a fini
religiosi, perché i bambini imparino a leggere il Corano.
E’ fondamentale per i figli il rispetto e l’obbedienza verso i genitori e gli
anziani.
Per buona parte dei genitori l’uso delle punizioni fisiche è sentito come
normale.
Il sostegno ed il mantenimento dei genitori sono doveri religiosi, gli
anziani godono di una posizione privilegiata all’interno della famiglia.
Il matrimonio
•
•
•
Per il diritto musulmano il matrimonio è un contratto.
In quasi tutti i paesi arabi, il limite d'età per il matrimonio è fissato a 18 anni .
La dote è necessaria per sposarsi, appartiene solamente alla moglie che ne
può disporre come vuole e in qualsiasi momento.
•
Un uomo musulmano può sposare una donna indipendentemente dalla
religione che lei segue, mentre una donna musulmana può sposare solo un
musulmano.
•
I matrimoni poligamici sono ammessi in tutti i paesi arabi, fatta eccezione per
la Tunisia, ma non sono diffusi.
•
Se la donna rimane vedova, torna dal padre o dai fratelli che sono obbligati a
prendersene cura, salvo eventuali nuove nozze.
La famiglia e la migrazione
Le famiglie straniere, a seguito della esperienza migratoria, vivono spesso
difficoltà legate all’indebolimento delle funzioni genitoriali ed educative .
La capacità di porsi come guida nei confronti dei figli, può essere indebolita
anche dalla svalutazione del loro ruolo compiuta dalla società di accoglienza
e dagli stessi figli che misurano il grado di adeguatezza dei genitori al nuovo
contesto.
Può succedere che un figlio piccolo o adolescente si faccia carico di ruoli e
responsabilità tipici dell’età adulta e questa inversione di ruoli sminuisce la
coppia genitoriale.
La famiglia e la migrazione
I figli tendono ad integrarsi più facilmente, mentre i genitori rimangono più
legati alle tradizioni e agli usi del paese d’origine.
I figli che nascono in Italia o che vi arrivano molto piccoli, non possiedono
riferimenti così chiari, così ben radicati nella cultura di origine dei genitori e
costruiscono la propria identità secondo valori e modelli appartenenti alle
due culture.
I genitori li vorrebbero più legati alle tradizioni del paese d’origine e questo
può causare qualche conflitto soprattutto rispetto alle figlie.
Difficoltà relazionali famiglie - scuola
Non sempre siamo consapevoli che le differenze culturali non
riguardano solo la lingua, ma anche gli atteggiamenti ed i valori.
Spesso i problemi interculturali nascono da modelli culturali in
conflitto, da modi diversi di interpretare la realtà, dalla diversità delle
aspettative che ognuno nutre.
Difficoltà relazionali famiglie - scuola
I genitori immigrati sono assenti, poco partecipativi.
I genitori non seguono i figli a casa nei compiti.
A casa si parla solo la lingua di origine.
La scuola materna non è frequentata.
I bambini non partecipano alle attività extrascolastiche.
Difficoltà relazionali famiglie - scuola
Non fingere che non esistano diversità tra persone, popoli e culture e
che queste diversità non generino problemi di incontro.
L'incontro con la diversità può risultare faticoso, ma anche
arricchente.
Trovare i diversi elementi che accomunano e che separano e lavorare
su somiglianze e differenze per trovare un punto d’incontro e di
scambio.
nella quotidiana ricerca di dialogo.