Maggio 2012

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Maggio 2012
Quindicinale
Indipendente
d’Informazione
del IV Municipio
[
ANNO XXVII - N. 4 - MAGGIO/GIUGNO 2012 - COPIA GRATUITA
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“DIGNITÀ PER MONTESACRO”:
È BOOM SULLE ORME DI GRILLO
Ispira simpatia e fiducia il
movimento in difesa dei quartieri del IV Municipio (a pagina 2 alcune linee generali del
programma), l’ipotesi di una
lista civica costituita direttamente da gente comune che
per competenza, passione ed
esperienza, con un progetto
ben definito e la costituzione
di un autority municipale di
controllo, già sta raccogliendo
consensi in tutti i quartieri;
nel nostro sito (laquartaonline.it) il sondaggio elettorale
la dà addirittura in testa.
LA CASA DEL SIGNOR
NESSUNO
[di Luca Coniglio]
[Riccardo De Cataldo]
rillo docet, la gente
ormai abbandona
la politica dei partiti
quando essi non sono in
grado di dare risposte convincenti alle esigenze cittadine. Ma pur con questo
vento che l’astensione e il
Movimento Cinque Stelle
stanno raccogliendo in
tutta Italia, nessuno si
sarebbe mai immaginato
che l’idea di mettere in
campo una lista civica di
progetto per le amministrative 2013, slegata da
qualsiasi forza politica,
ma costituita da persone
che vivono il nostro territorio quotidianamente a
contatto con le reali esigenze di questa città
nella città di trecento mila
G
ignori, oramai è evidente, nel IV
Municipio le case non si vendono neanche a calci nel sedere. Il
mercato immobiliare di zona è in una
crisi senza precedenti e il valore degli
immobili di nuova edificazione, da
Porta di Roma, a Rione Rinascimento
I,II,III,IV,V,VI,VII,VIII ecc. Passando
per Giardini di Faonte, sta letteralmente crollando. Nessuno ha i soldi
per comprare in queste lussuose cattedrali nel deserto e chi li ha, o semplicemente riesce a prendere un
mutuo, si dirige verso quartieri più
centrali, dove i prezzi sono più alti,
ma non così più alti rispetto ad
esempio ai torrioni di Via Niccodemi.
Basta fare un giro in macchina per i
quartieri
periferici
del
nostro
Municipio e notare una incredibile
quantità di cartelli con scritto:
“Rinascimento vende”, “Porta di
Roma affittasi”. L’invenduto poi è talmente tanto che persino i più audaci
costruttori attivi nel nostro martoriato quartiere stanno iniziando a farsi
qualche domandina sull’utilità del
cemento a tavoletta. Casa 24 Plus
sostiene in un articolo che solo a
Porta di Roma negli ultimi quattro
anni i prezzi sono scesi del 18 per
cento. Preparatevi, è solo l’inizio del
melt down immobiliare.
S
abitanti, definita IV Municipio,
avrebbe raccolto un così
ampio consenso, al punto
che, nel sondaggio che
ormai da due mesi è sul
nostro sito, anche prima
delle amministrative, nelle
prime cinquecento schede
dei cittadini incredibilmente proprio Dignità per
Montesacro è in testa.
La politica locale sembra
quindi sotto pressione,
legata ancora ai vecchi
schemi, arrogante e poco
SEGUE A PAG. 2
POLITICA LOCALE
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CONTINUA DA PAG. 1
a contatto con le realtà delle varie
comunità cittadine. Un esempio:
all’assessore alla mobilità del Municipio, Rizzo, abbiamo chiesto quando sarebbe entrata in funzione la linea B1. Il nostro amministratore
competente ci ha risposto: “non lo so” e quando gli abbiamo fatto
presente che erano state disegnate le strisce blu per i parcheggi a
pagamento, nella zona intorno alla metro, senza aver consultato la
cittadinanza e senza aver messo in sicurezza le strade con il rifacimento dell’asfalto, abbiamo avuto ancora una volta un lapidario: “in
tutta Roma ci sono e non dipende da noi”, come risposta ai cittadini
Maggio / Giugno 2012
da parte di chi è delegato proprio in questo settore.
Non c’è da meravigliarsi quindi che con amministrazioni di vario colore che si sono succedute alla guida del Comune di Roma e che
hanno promesso la metro nel 2010 e ancora non la realizzano a
metà del 2012, pur con una stazione di meno, i cittadini possano
rivolgersi, partecipando direttamente e non delegando, ad un
nuovo soggetto che sappia mettere in campo progetti realmente in
sintonia con le tante emergenze del nostro territorio. Fidene,
Montesacro, Talenti e tutti i nostri quartieri meritano, appunto,
dignità.
ECCO DIGNITA’ PER MONTESACRO
PRIMA DI TUTTO UNA LISTA DI PROGRAMMA
Una lista di programmi piu’ che di candidati, cosi’ si presenta ai cittadini
del IV MUNICIPIO, il movimento “DIGNITA’ PER MONTESACRO” e per i suoi quartieri.
Prevalenza della territorialita’ da Settebagni a Talenti, da Cinquina a Montesacro
A ottobre la prima Assemblea Costituente in vista delle prossime amministrative del 2013
LE PRIME INDICAZIONI
PROGRAMMATICHE DEI CITTADINI
4. Bonifica, ristrutturazione e rilancio dei
quartieri assediati dalle cantierizzazione o
abbandonati all’ isolamento e al degrado.
1. Ogni decisione capitolina deve tener presente l’esigenze specifiche di ogni quartiere.
Tutela dell’identita’ e della vivibilita’, sociale,
5. Rilancio del piccolo commercio di strada,
attraverso iniziative aggregative di carattere
gastronomico, culturale e sportivo.
CARTELLONI SELVAGGI E PERICOLOSI
ambientale e culturale delle singole comunita’ locali.
2. Stop alle nuove cementificazioni residenziali e commerciali.
3. Rilancio delle risorse naturali, storiche,
culturali ,archelogiche e architettoniche del
nostro territorio.
I GIARDINI DELLE NOSTRE SCUOLE
IL NOSTRO SONDAGGIO:
ALLE PROSSIME ELEZIONI
MUNICIPALI CHI VOTERAI?
LISTA CIVICA
DIGNITA’ PER MONTESACRO
6. Mettere in atto una
operazione denominata
LA
NOSTRA
SCUOLA, volta a restituire agli ambienti educativi il loro naturale
riferimento con il proprio
territorio.
Monitoraggio costante
degli ambienti scolastici, sostegno delle
iniziative socioculturali
e sportive quale motore e volano del quartiere. Gli oneri accessori delle imprese operanti nel territorio
dovranno finanziare in primis le esigenze
prioritarie dei singoli plessi scolastici.
7. Attenzione e sostegno delle categorie
deboli, anziani, disabili, indigenti ecc. Uno
sportello dedicato all’ascolto, con un numero
verde di facile utilizzo per tutte le questioni
legate alle loro esigenze attraverso informazioni e consigli di ogni
genere.
8. Costituzione di un’
AUTORITY esterna e indipendente competente per
territori o singoli temi, di cui
potranno far parte singoli
cittadini, che per esperienza, competenza, passione
ed autorevolezza, sia riconosciuta
ufficialmente
quale organo consultivo,
collaborando attivamente
all’amministrazione
del
Municipio.
NUMERO DI VOTANTI: 512
SONDAGGIO SU
www.laquartaonline.it
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METRO
Maggio / Giugno 2012
PROLUNGAMENTO B1: L’AUTORITA’ DI VIGILANZA VUOLE VEDERCI CHIARO
La strada della linea Metro verso Porta di Roma appare subito piena di ostacoli. Necessario un maggior controllo
[Luca Coniglio]
entre Conca D’Oro dovrebbe finalmente aprire i battenti a inizio
giugno, la questione del prolungamento della stessa linea B1 si
fa sempre più complessa. Ci eravamo lasciati il mese scorso
con il dossier che l’unione dei comitati del nostro territorio aveva inviato
all’ AVCP (Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi
e Forniture) esprimendo le numerose perplessità riguardo l’utilità dell’opera in questi termini. Ebbene la risposta dell’ Autorità è arrivata e non mancano le sorprese. Se infatti non si evincono abusi o irregolarità da parte
del Comune e di Romametropolitane nella parte riguardante l’ottenimento delle autorizzazioni e della valutazione di impatto ambientale, l’AVCP
esprime invece fondate perplessità riguardo le modalità di finanziamento
dell’opera. “Dagli accertamenti eseguiti si è riscontrato come l’amministrazione comunale abbia previsto che la parte prevalente della spesa sia
coperta con ricorso al trasferimento di beni immobiliari della stessa amministrazione capitolina che non assolvono più a funzioni di pubblico interesse.” Sostanzialmente l’autorità sta dicendo che il Comune per poter pagare la metro con il cemento deve dichiarare le aree in questione non più di
pubblica utilità e per farlo deve dare fondate motivazioni. Per ora il
Comune, nonostante le mirabolanti illustrazioni del progetto tramite
slide e audiovisivo, non ha fatto nulla di tutto questo: “Tali proprietà
immobiliari devono essere individuate dai competenti Uffici di Roma
M
Capitale, come citato
dall’ ordinanza[.]Ad
oggi, tali beni non
sono ancora stati
individuati.” Dulcis in
fundo la stoccata
finale dove l’ Autorità,
pur riconoscendo di
non poter intervenire
fino a quando il procedimento e soprattutto il progetto non
saranno più chiari,
richiama delle preoccupanti analogie con
la famigerata Linea
D, definitivamente bloccata per motivi simili: “Al riguardo si richiamano in analogia, pur nella diversità del caso, le osservazioni già formulate dall’a Autorità relativamente alla procedura di realizzazione della
Linea D, confermando l’esigenza di una preliminare valutazione, con
approfondito grado di conoscenza, fin dal bando, circa i beni da trasferire all’affidatario.” Onestamente, allo stato attuale delle cose,
questo approfondito grado di conoscenza da parte del Comune e di
Romametropolitane, non si vede. Noi aspettiamo fiduciosi.
I SINDACATI DENUNCIANO SISTEMA AUTOMATIZZATO INADEGUATO!!!!
INAUGURAZIONE LINEA B1 A RISCHIO; FORSE L'ENNESIMO RINVIO
La nuova stazione metro di piazza Conca d'Oro e la linea b1 in direzione piazza Bologna
dovrebbe partire il 2 giugno, ma problemi tecnici sembrano interporsi con l’inaugurazione prevista
[da Leggo]
na lettera densa, riga dopo riga, di problemi e criticità. I maggiori sindacati del trasporto pubblico hanno scritto ai vertici Atac per chiedere
un incontro urgente. Il motivo? «La nuova linea B1 non funziona come
dovrebbe».
I dubbi erano stati sollevati nei giorni scorsi anche da alcuni consiglieri comunali dell’opposizione, dopo i ripetuti guasti che hanno messo in ginocchio la
linea B (4 stop in sei giorni) proprio in concomitanza col rodaggio della B1.
Ora Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporti hanno messo nero su bianco tutto. Indicando proprio nel nuovo collegamento (la diramazione che unirà
Bologna a Conca d’Oro: inaugurazione prevista per il 2 giugno) la fonte di
ogni male. Nel dettaglio la lettera, in possesso di Leggo ed inviata proprio ieri,
indica come «nella diramazione è stata riscontrata la mancanza di comandi
importantissimi in un sistema di telecomando del traffico. Detti comandi non
U
IL PONTE CICLOPEDONALE DEI “SOSPIRI”, SULL’ANIENE
possono essere gestiti dalla DCT di Garbatella (il centro controllo generale
della B, ndr) ma solamente da Conca d'Oro». E via l'elenco dei sistemi di controllo remoto assenti: «Tasto tbs, utilizzato per far entrare un treno in stazione, tasto TE utilizzato in caso di perdita del controllo dei deviatori (scambi,
ndr); tasto TM (tasto manovra) usato per effettuare manovre in emergenza».
I sindacati fanno poi riferimento alla sicurezza di passeggeri e lavoratori, spiegando come «il presercizio previsto per legge è stato più volte interrotto da
problemi tecnici, riducendo il monte ore finale». E ancora: «Il collegamento
radio tra i treni e la sala controllo è talmente rumoroso da rendere incomprensibili le comunicazioni».
Insomma una serie di presunte criticità che, se dimostrate, farebbero venire i
brividi. Le sigle sindacali chiedono un incontro urgente con Atac e Ansaldo (il
produttore dei sistemi di scambio e controllo). Il che a due settimane dal via
ufficiale aumenta le probabilità di un ennesimo rinvio del’inaugurazione della
tratta. La risposta dell’Atac: «Tutte le questioni riguardanti l’esercizio della B1
sono all’attenzione del tavolo tecnico (composto tra gli altri da Atac, Roma
metropolitane e dall’Ati) che sta conducendo il pre-esercizio, tale attività ha lo
scopo di individuare e risolvere evenutali criticità e ottenere il nullaosta da
parte della commissione di agibilità».
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METRO
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IL PRIMO TRENO DOVREBBE MUOVERSI
CON I PASSEGGERI IL DUE GIUGNO
Nessun segnale di fumo per l’inaugurazione della nuova stazione metro di piazza Conca d’Oro.
Parcheggi assenti ingiustificati. Strisce blu improvvisate e senza alcun intervento sul manto stradale
[Silvia Badolati]
a a parte la piazza letteralmente sventrata il cui giardino originario è solo un lontano ricordo, il servizio metro parte in clamoroso ritardo sulla tabella prevista (meta’ 2010), con una stazione falcidiata (Nomentana),con costi amplificati, senza il ponte ciclopedonale sull’Aniene e i parcheggi promessi.
Ma in questi ultimi giorni due questioni si sono aggiunte alla pressappochezza di questa stazione metro.
Il sindaco Alemanno ha fatto visita ai residenti di VIa Conca d’Oro che,
mantenuta a senso unico anche al termine dei lavori, sta subendo un isolamento residenziale ma soprattutto commerciale senza precedenti. La
risposta di Alemanno è stata un generico “vedremo”. D’altra parte la viabilita’ con i relative opere sono tarate per il senso unico, cambiarle sarebbe un’opera troppo onerosa per le esigue casse capitoline. Sarebbe
come decidere di costruire una casa per poi abbatterla dopo pochi mesi.
Occorre prendere atto che l’assessore Aurigemma e l’agenzia alla mobilita’ hanno deciso di mantenere il senso unico, con il divieto di svolta
verso Conca d’Oro, esprimendo una linea progettuale ben definita e a
questo punto, per motivi politico econimici, immodificabile. Pensate solo
se lo facessero. In questa guerra prelettorale romana le opposizioni di
centro sinistra attaccherebbero Alemanno per aver gettato al vento denari pubblici.
Se si voleva ridare vivibilita’ e fruibilita’ alla strada ridandole il doppio
senso originale, occorreva muoversi in tempo mettendo a disposizione
l’associazione Conca d’Oro per un sostegno alla battaglia che da tempo
La Quarta sta conducendo per un tavolo di concertazione con le istituzioni capitoline e municipali. Purtoppo qualcuno si è logorato in un’ inutile
raccolta firme senza coinvolgerci in un’azione comune mediatico e cittadina. Risultato: via Conca d’Oro restera’ a senso unico.
Seconda questione, le striscie blu che improvvisamente senza consultazione e preavviso i commercianti di viale TIrreno/Valli si sono visti recapitare davanti ai loro negozi. Parliamo di parcheggio a pagamento, esclusi i residenti ( ci mancherebbe altro! ), ma che , frutto della cattiva
coscienza di chi promette nuove aree sosta attigue alla metro e poi non
le realizza, costituira’ la mazzata definitiva per le aziende che insistono
M
nelle aree interessate dalle striscie
blu, la cui sosta
sara’ resa ancora
piu’ ardua, con
tanto di ennesimo
regalo per i centri
commerciali.
L’atto è stato votato
all’unanimita’ dal
Consiglio del IV
municipio a marzo:
striscie blu, esclusi i
residenti, con tariffazione a pagamento. Pochi giorni
dopo il presidente
Bonelli in un’intervista affermava “Con
le striscie blu abbiamo voluto garantire
una maggiore facilita’ di sosta in zone
che verranno prese
d’assalto
dagli
utenti della nuova
linea metro, rendendo un’ utile servizio per residenti e commercianti”.
Peccato che nell’atto bipartisan di cui sopra, di sosta gratuita per i commercianti non si vede neanche l’ombra!
Quindi riepilogando, se volete andare a prendere la metro a piazza
Conca d’Oro, sappiate che non troverete un parcheggio nell’area di un
chilometro quadrato intorno alla stazione. Così se provenite da Talenti o
Serpentara o Vigne Nuove, dovete svegliarvi presto, lasciare in garage la
vostra auto e pazientemente attendere il vostro autobus, salire sul medesimo, farvi tutte le fermate, arrivare alla stazione metro e scendere verso
il treno per la vostra destinazione finale.
Tutti i giorni andata e ritorno: buon viaggio e.... benvenuta metro!
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MADRID CHIAMA IV MUNICIPIO
Maggio / Giugno 2012
MOBILITA’, CON NOI, UN CONFRONTO IMPARI
Dalla metropolitana alla rete ferroviaria al traffico, la capitale spagnola dimostra che è possibile rendere
più vivibile una capitale con tre milioni di abitanti, potenziando il trasporto pubblico e le infrastrutture viarie
[Dal nostro inviato: Lorenzo Pasqualini]
Nello scorso numero de “la Quarta” (consultabile al sito www.laquartaonline.it) abbiamo aperto una nuova rubrica chiamata “Madrid chiama IV Municipio”, dove vengono confrontate diverse realtà del nostro
Municipio con un suo omologo spagnolo, il distretto di Moratalaz, a Madrid.
Nel precedente numero abbiamo parlato delle differenze nella gestione del
verde pubblico, sottolineando come in un quartiere periferico e popolare come
quello di Moratalaz si sia costruito facendo attenzione a lasciare giardini e
parchi, oltre a costruire marciapiedi ampi e spaziosi. Il
tutto rende la periferia più
piacevole e vivibile. L’area
di Madrid, come tutta la
Spagna, è stata letteralmente saccheggiata dai
palazzinari negli anni scorsi,
ed è soprattutto per questo
che il paese si trova oggi in
ginocchio. Tuttavia l’urbanizzazione ha seguito delle
regole, nelle quali lo spazio
al verde era uno dei punti
cardine. Nel nostro municipio invece, assistiamo a un
progressivo riempimento
dei pochi spazi di verde residui e solo la lotta dei comitati locali è riuscita fino
ad oggi a strappare un po’ di verde al cemento.
In questo numero parleremo di un altro punto fondamentale nel funzionamento di una città: la mobilità. Su questo punto Madrid, con le sue 12 linee di
metropolitana e la capillare rete di ferrovie batte Roma di gran lunga. Dodici
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linee metro, per un totale di quasi 300 km di rotaia, 238 stazioni, molte delle
quali di scambio fra una linea e l’altra, permettono di muoversi da un capo
all’altro della città senza mai risalire in superficie, grazie a un sistema di connessioni su scala mobile e tapis roulant molto sviluppato. Inoltre le stazioni
sono generalmente ampie, luminose e pulite.
Anche il distretto di Moratalaz è dotato di metropolitana. La linea 9 lo attraversa da un capo all’altro, servendolo con ben 4 stazioni. Sono le fermate
“Estrella”, “Vinateros”, “Artilleros” e “Pavones”, dalle quali si raggiunge il centro (Puerta del Sol, Gran Via, El Prado) in circa venti minuti.
Da ogni punto del quartiere di Moratalaz, non si è mai lontani più di un quarto d’ora di cammino dall’entrata di metro più vicina. Nonostante la metropolitana permetta di raggiungere rapidamente ogni punto di Madrid, si può optare anche per l’autobus. Esistono diverse linee che collegano il distretto con il
centro e con i quartieri periferici vicini. La frequenza va dai 4 ai 10 minuti, ed
è molto difficile trovare una vettura piena, proprio per l’effetto di compensazione che offre la metro, la quale assorbe la maggior parte dei pendolari.
Anche nella metro però, è difficile arrivare a situazioni come quelle a cui
siamo ben abituati a Roma, con porte impossibili da chiudere e totale schiacciamento dei passeggeri.
Oltre alla metro, un mezzo molto usato a Madrid è la rete delle Cercanias,
cioè la rete ferroviaria. A Madrid è costituita da ben 9 linee, paragonabili con
le nostre FR (ferrovie regionali) che la collegano anche con i dintorni, permettendo di raggiungere la capitale in meno di un’ora anche a chi vive nei paesini dell’hinterland.
Nel distretto di Moratalaz non sono presenti stazioni del treno, anche se si
possono raggiungere le vicine stazioni di Vicalvaro e Vallecas (due quartieri
confinanti con Moratalaz, fra i più poveri della città) e quella di Santa Eugenia,
tristemente famosa per essere uno dei punti in cui esplosero le bombe degli
attentati dell’11 marzo 2004, con centinaia di morti.
Raggiungerle però richiede uno spostamento più lungo, non molto comodo.
Per i fortunati che si trovano vicini alle stazioni tuttavia, il servizio è ottimo. I
treni madrilegni sono molto frequenti, dai finestrini si riesce a vedere l’esterno (cosa rara nei treni della FR nostrani), ed i ritardi sono piuttosto rari.
Infine resta l’opzione automobile. Madrid è una delle città più inquinate
d’Europa, e le condizioni atmosferiche spesso non aiutano ad allontanare lo
smog. Tuttavia grazie alla presenza di ampie strade che la percorrono in
lungo e in largo, viali dotati di numerose corsie e la presenza di molti tunnel
sotterranei, è davvero difficile che si creino paralisi e ingorghi “alla romana”.
Inoltre il manto stradale è in buone condizioni. Il rischio più grosso viene dal
furto di tombini (pratica presenta anche a Roma), che lascia buchi sui marciapiede o sulle strade secondarie di periferia mettendo a rischio i passanti o
eventuali ciclisti, ma ciò avviene raramente.
Dal punto di vista del traffico Moratalaz è molto tranquilla. Il distretto confina
infatti con due autostrade cittadine, la M-40 e la M-23, che smaltiscono il traffico proveniente da fuori Madrid.
Esattamente ciò che manca al IV municipio, che è invece una porta d’accesso obbligata per chi viene da fuori, e che per la presenza di strade strette e
non adeguate si paralizza in continuazione. Il privilegio di Madrid è stato certamente quello di disporre di una superficie ben più ampia di quella romana,
e l’urbanizzazione ha potuto concedersi strade ampie e quartieri spaziosi
espandendosi a macchia d’olio. Inoltre il sottosuolo privo di rilevanti insediamenti archeologici ha certamente facilitato le cose. Tuttavia risulta assurdo
che a Roma, di fronte all’assenza di una rete metropolitana e ferroviaria adeguata e di arterie stradali ampie, si sia continuato a costruire come se nulla
fosse, come accaduto nella periferia del IV municipio, e che le intenzioni siano
di continuare, in un delirio di cemento che porterà inevitabilmente a un ulteriore deterioro della vivibilità e a seri problemi sociali.
Maggio / Giugno 2012
AMBIENTE E TERRITORIO
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A CASAL BOCCONE SI GIOCA A MONOPOLI: GRATTACIELI
SALVA-DEBITI A CANCELLARE L’AGRO-ROMANO
Report svela nuove magagne in un progetto evidentemente non disegnato per il bene della cittadinanza
[Alessandro Ceravolo]
ome nelle peggiori telenovele sudamericane, la vicenda di Casal
Boccone sembra acquisire ogni giorno nuove sfaccettature e personaggi, mettendo alla luce i sospetti per un progetto voluto da pochi
ma, stranamente, sostenuto da molti. Prima il tanto sollecitato parere municipale contrario e la richiesta d’incontro con l’Assessore Corsini. Poi il servizio
di Report e la Guardia di Finanza a far visita agli uffici del Monte Paschi
Siena. Oltre 220 mila metri cubi di residenziale accanto alla riserva naturale
della Marcigliana; un cambio di destinazione d’uso sospetto, a pieno vantaggio dei costruttori, già gratificati da piani regolatori scellerati; un quartiere già
duramente colpito dalle
recenti cementificazioni
con fogne e sistema
viario vicini al collasso;
4 grattacieli di 17 piani
che sacrificheranno l’ultimo agro romano dentro il raccordo per salvare un imprenditore
indebitato e una banca
mal gestita. A vederla
così, la questione appare chiara e, in effetti, sul
territorio in molti avevano fiutato l’oscurità dell’operazione: la nostra
testata che, da subito,
ha mostrato netta opposizione all’intervento cementificatorio; il blog de “Il
Talentuoso” che ha raccolto tutte le magagne economico-finanziarie dei protagonisti della vicenda; il Coordinamento Parco Talenti e il Comitato Casal
Boccone che hanno chiesto a gran voce la protezione di un verde che potrebbe essere salvato con l’annessione alla Riserva della Marcigliana; il Comitato
Serpentara che, con una pressante serie di esposti, ha destato il Municipio
da un immobilismo che cozzava con le dichiarazioni anti-cemento del proprio
Presidente ma che, probabilmente, ben rispondeva alle necessità del «palazzo». Arriva quindi, con una unanimità bipartisan, il parere negativo dell’ente
territoriale e, in allegato, la richiesta di colloquio con l’Assessore all’urbanistica Corsini. Se l’amministrazione ascoltasse la cittadinanza la faccenda si
sarebbe chiusa qui e, invece, dal Campidoglio (e dalla neonata
“Commissione grattacieli”) nessuna risposta. Silenzio squarciato dalla messa
in onda di “Report” e dalla sua inchiesta sul Monte Paschi Siena. L’ottimo
Paolo Mondani spiega, con dovizia di particolari, come la banca in questione,
tra le altre opinabili operazioni finanziarie, è diventata creditrice e debitrice di
se stessa per rilevare il faraonico progetto immobiliare “Casal Boccone” dalla
fallimentare Imco di Salvatore Ligresti. Così gli 80 milioni di debito dell’imprenditore vengono barattati con il diritto a costruire. Per salvarsi dai suoi
debiti, la MPS rileva concessioni e debiti altrui, mettendo in campo la
Sansedoni S.p.a. e lo studio Urb.a.m. per creare gli utili necessari e tirarsi
fuori dal baratro. Un gioco di scatole e trasferimenti dall’enorme valore in cui,
però, ci sono tanti debiti e pochi soldi… Anche la Guardia di Finanza vuole
vederci chiaro e le successive visite agli uffici della banca senese tenteranno
C
di comprendere la legittimità di questa e altre operazioni sospette. Intanto,
mentre finanza, imprenditoria e politica si dilettano con “soldi di carta” e
“casette di legno” come in un enorme Monopoli, sul tavolo ci sono gli inermi
cittadini, stanchi di sacrificare le proprie scelte di vita alle ragioni di un mondo
economico allo sbando. Il IV municipio non è «Parco della Vittoria». È giunto
il momento di dire basta! Ne va della credibilità dei nostri decisori. Sacrificare
ancora il nostro quartiere per fare un regalo al mondo della finanza sarebbe
un errore imperdonabile. Speriamo che anche Sindaco e Giunta comprendano la gravità della situazione e scelgano di salvare Casal Boccone, rinnegando un’assurda autorizzazione al cambio di destinazione, opponendosi con i
fatti agli scorsi, scellerati piani regolatori e ampliando la Riserva Naturale
della Marcigliana.
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DAI NOSTRI QUARTIERI
Maggio / Giugno 2012
IL CAMPIDOGLIO DI MONTESACRO
Breve storia del Palazzo Pubblico di Piazza Sempione ora sede del Consiglio del IV Municipio
un ideale connubio fra il civile e il religioso, fra
don Camillo e Peppone, come a voler suggerire che l’amore e il rispetto del prossimo passano anche per un buon governo e viceversa.
A tal proposito, ci auguriamo, ora che il
Palazzo si può considerare il “Campidoglio”
del IV Municipio, che la condotta
dell’Amministrazione sia sempre orientata
alla corretta gestione della cosa pubblica,
ricreando effettivamente gli aspetti positivi di
un libero comune del medioevo, facendo
vivere ai cittadini, come titola un affresco di
Ambrogio Lorenzetti, gli “effetti del Buon
Governo in città”
[Daniele Di Clementi]
uno dei simboli di
Montesacro ed ora è
ancora più noto ai residenti, essendo, da Marzo
2010, la sede principale del
Quarto Municipio. Stiamo parlando del Palazzo Pubblico di
Piazza Sempione, compreso
fra l’ufficio postale e la Chiesa
degli Angeli Custodi.
L’edificio, opera dell’architetto
Innocenzo
marchigiano
Sabbatini nel triennio 19211923, si inseriva nel quadro della realizzazione
della Città Giardino Aniene, durante il periodo di
collaborazione con il suo progettista, l’architetto
Gustavo Giovannoni, sodalizio che si espresse
anche fuori dai confini municipali nella costruzione
della Borgata Giardino della Garbatella.
Il Palazzo si integra con le altre costruzioni della
piazza in un, come affermano alcuni Autori, “continuum” edilizio; quasi a voler suggellare fisicamente tale continuità, esso si abbraccia con gli edifici
adiacenti tramite due fornici, uno alla sua destra,
l’altro alla sua sinistra.
Sabbatini adottò lo stile barocchetto e neomedioe-
È
vale, riprendendo le forme dell’architettura civile dell’epoca, quali, ad
esempio, i tratti del Palazzo
Pubblico di Siena, nell’intento di
ricreare una piazza di un comune di
quel periodo.
Ciò si può riscontrare nella presenza
dei portici e nello stile della torre
campanaria con l’orologio.
Quest’ultima si slancia verso il cielo,
quasi dialogando, a distanza di
pochi metri, con la cupola della succitata Chiesa degli Angeli Custodi, in
PIAZZA VINCI: IL “PARCO AURORA”
E IL MISTERO DELLA CAPANNINA…
Al nuovo Salario un gadzebo di legno vorrebbe essere un punto
di aggregazione per bambini ed anziani. Difficile però averne cura
L’INSOLUTO CASO DEL GIARDINO
DI LARGO VAL SABBIA
La costruzione dei Pup avrebbe dovuto
garantire la riapertura dell’area,
chiuso oramai da oltre due anni
[Alessandro Oricchio]
embra essere una telenovela senza fine quella del
giardino di largo Val Sabbia il cui ingresso continua
ad essere interdetto ai cittadini. Ripercorriamo in
breve la storia del parco, un tempo luogo di incontro per
mamme e bambini del quartiere. Già, perché sono trascorsi ben due anni da quando le famiglie di largo Val Sabbia e
dintorni avevano ancora la possibilità di fruire di questa
area verde a ridosso dell’Aniene di proprietà dei salesiani.
L’incuria delle persone però, che ridusse il giardino in una
grave condizione di degrado, costrinse la proprietà a recin-
S
[Silvia Badolati]
A giugno dell’anno scorso, Il sindaco di Roma
Gianni Alemanno, inaugurava l’inizio dei lavori di riqualificazione della piccola area verde a
Piazza Vinci vicino Piazza Filattiera. Alla presenza
del presidente del IV municipio Cristiano Bonelli, il
sindaco spiegava il progetto dell’associazione
Anagramma di realizzare un giardino per persone
disabili che doveva chiamarsi “Parco Aurora”. Nel piccolo parco si sarebbe costruito un percorso verde con
aiuole, piante aromatiche e laboratori per lavorare il
legno e altri materiali. A dicembre improvvisamente
venne aggiunta la costruzione di un gazebo, unico nel
suo genere, perché invece di essere tutto in legno e rimovibile, ha la base in cemento. Alcuni cittadini si chiesero allora come si potesse costruire una cosa stabile in
un’area verde visto le leggi in materia, denunciarono i lavori alle autorità competenti
in quanto mancavano anche le autorizzazioni necessarie e inoltre gli operai stavano lavorando senza nessuna protezione. Ma alla fine i cittadini non vennero ascoltati e la capannina venne completata in pochi giorni e ora è lì sotto gli occhi di tutti.
Oggi visitando il giardinetto si vedono pochi anziani come Massimo, Milena e
Miranda sulla sedia a rotelle accompagnati dalle loro simpatiche badanti straniere
che si incontrano tutti i pomeriggi lì e si siedono su quelle panchine per prendere un
po’ d’aria e chiacchierare. Massimo il più giovane dice che non hanno saputo più
nulla del gazebo, non sanno a cosa serve né se verranno successivamente a finirlo
e spera che ci mettano almeno dei tavoli per giocarci a carte. Anche Luda la badante più giovane del gruppo dice che due volte a settimana i volontari vengono a pulire il giardino, alcuni sono vestiti normalmente altri li ha visti con la divisa della protezione civile, hanno i cavalli e l’erba tagliata la portano a loro. Massimo si ricorda che
un volontario gli ha detto che i cavalli vanno matti per la malva, l’unica erba medica,
spontanea, che per ora cresce nel giardino, ma viene tagliata tutta. Anche le altre
signore Elena e Sonia sono d’accordo nel dire che finalmente hanno ripulito tutto lo
schifo che c’era ma a parte il taglio dell’erba, le panchine per sedersi e la misteriosa
capanna, il “Parco Aurora”, così come era stato annunciato, non è mai partito.
A
tare il terreno, fino a cederlo successivamente all’ingenier
Roberto Rosso che decise di costruirvi dei box auto su due
livelli. Nella clausola d’acquisto, tuttavia, il Municipio chiese
all’ingeniere la risistemazione e riqualificazione dell’area
esterna, in modo tale che oltre alla zona parcheggio libero,
fosse garantita anche un’area parco. Ultimati i lavori di
costruzione, tali parcheggi sono stati venduti ai privati che,
avendo acquistato l’area box, avrebbero dovuto garantire
anche la manutenzione dell’area verde, ripristinando pertanto il servizio pubblico del giardino. Questo però non è ancora accaduto, in quanto nessuno ha voluto prendersi tale
responsabilità. Ed il risultato è che da ben due anni il giardino è off limits per i residenti, che sono rimasti semplici spettatori dell’ennesima situazione irrisolta sul nostro territorio.
L’ultima proposta del municipio, che prevede l’assegnazione ai privati di alcuni punti verdi ristoro strategici, potrebbe
permettere al giardino di riaprire i battenti. Potrà essere
questa la soluzione adottata dal municipio per far sì che il
parco torni ad essere a disposizione della cittadinanza?
Maggio / Giugno 2012
DAI NOSTRI QUARTIERI
Pagina 9
VIGNE NUOVE… TERRA DI CONFINE CON PORTA DI ROMA
Uno sguardo alle ultime questioni che turbano i cittadini del quartiere popolare a nord di Valmelaina
[Alessandra Pieroni]
come tutti i quartieri romani … a ognuno il suo (problema)! Questa
volta ci vogliamo soffermare sulle spinose questioni che riguardano la zona di Vigne Nuove, per il quale si sta già impegnando il
comitato del suddetto quartiere. Innanzitutto c'è un evidente degrado
della piazza principale che avrebbe bisogno di essere ripulita e risistemata, motivo per il quale il comitato sta cercando di ottenere l'autorizzazione per avviare un progetto di rivalutazione autofinanziato in modo da
provvedere alla costruzione di una recinzione e di un chiosco. I cittadini
del quartiere risentono molto di una sorta di squilibrio di opportunità nella
sfera dei trasporti pubblici che esiste tra la loro zona e quelle circostanti;
infatti rispetto ai quartieri limitrofi i collegamenti sono minori e male organizzati e si sta cercando di proporre un nuovo piano di trasporti pubblici
che possa tenere conto anche delle necessità dei residenti di Vigne
Nuove. Forse ricorderete inoltre della questione trattata già in un precedente numero riguardante il progetto della stazione di servizio a largo fratelli Lumier che occuperà un area di 3500 mq; ebbene i cittadini lamentano l'improvvisa presenza di tutte queste aree di servizio visto che ne
hanno viste sorgere altre due recentemente vicino alla nuova scuola, constatando che mentre prima non ce ne era nessuna adesso ce ne sono fin
E
troppe. E' stato poi indetto un piano di recupero urbano vicino alla chiesa
di S. Alberto Magno che però è stato bloccato per il ritrovamento di alcuni reperti archeologici; non è la prima volta che ultimamente insorgono
questioni relative al recupero di monumenti antichi che,o vengono insabbiati ed eliminati,o bloccano i lavori per anni... insomma non si riesce a
trovare un modo rapido ed efficiente che, da un lato assicuri la salvaguardia di questi beni preziosi e dall'altro che rendano possibile un normale
procedere della viabilità romana. Per concludere un breve accenno alle
condizioni di degrado delle case ater delle quali strutture avrebbero bisogno ristrutturazioni a livello architettonico. Queste dunque sono le ultime
difficoltà che affliggono i residenti di questa zona, messe in luce dall' attivista politico Luigi Recchiuto e per il quale il comitato Vigne Nuove sta
cercando una soluzione nel più breve tempo possibile, contando anche
sulla collaborazione e l'educazione dei cittadini riguardo alla pulizia delle
strade e dei luoghi pubblici.
DI NOTTE A VIA COCCO ORTU. FOLLI CORSE E MUSICA “A PALLA”
Nella strada, abbandonata a se stessa, nel weekend via libera a corse, schiamazzi e notti "brave"
[Micaela Marfiana]
lcune segnalazioni, fanno sapere che il
tratto di via Cocco Ortu di fronte ai
Salesiani, all'altezza dell'incrocio con via
Zirardini, è particolarmente "movimentato" nelle
notti del weekend, soprattutto il venerdì. Da più di
un anno spesso, infatti, accade che macchine con
musica a tutto volume o gruppi di ragazzi a piedi,
a volte ubriachi, stazionino davanti ai cassonetti
dando sfogo con urla, risate, colpi e tonfi non
meglio specificati, al loro malessere, dopo aver
trascorso la serata a qualche festa o magari in
discoteca.
Ciclicamente il fenomeno sembra scomparire per
poi ricominciare.
Un folto gruppo di giovani è stato visto, per esempio, incamminarsi con una specie di spranga, verso piazza Fradeletto.
Anche recentemente qualcuno ha provato a segnalare la cosa mentre
accadeva, evidenziando anche che probabilmente una ragazza era in difficoltà, che forse stava male o era ubriaca, ma il riscontro da parte delle
autorità sembra non esserci stato.
A
Spesso il rettilineo permette alle
auto di lanciarsi in corse smodate,
anche in pieno giorno, nonostante ci
sia una scuola elementare a due
passi (risale all'anno scorso la mobilitazione del comitato di quartiere
per la messa in sicurezza dell'incrocio e per la segnalazione adeguata
dell'attraversamento di bambini).
E ancora, una signora che aveva
lasciato una sera la macchina regolarmente parcheggiata, l'ha ritrovata
la mattina dopo completamente
sfondata da una vettura che a tutta
velocità le ha sbandato contro
durante la notte per poi scappare
senza lasciare traccia di sé.
Un problema che si ripete negli anni, a via Cocco Ortu o poco più su, a
via Suvereto.
Come possono essere tranquilli i cittadini della zona, lasciando le proprie macchine in strada o dovendo rientrare a loro volta dopo una serata fuori casa?
Maggio / Giugno 2012
DAI NOSTRI QUARTIERI
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AREE VERDI E CEMENTIFICAZIONE. SU MINUCCIANO
E CASAL BOCCONE, ECCO IL BONELLI – PENSIERO
Il Presidente del IV Municipio ci illustra i tentativi di opposizione all’ondata edificatoria sul nostro territorio
[Alessandro Ceravolo]
residente Bonelli, riguardo la tristemente nota colata di cemento nel
nostro Municipio, lei ha recentemente fatto importanti dichiarazioni contro
ulteriori interventi edificatori. Due questioni in particolare, credo, necessitino di
qualche chiarimento dopo le ultime novità
venute a galla. Partiamo dall’accordo di
programma Casal Boccone. A quando l’annunciato incontro con l’Assessore
all’Urbanistica Corsini?
Abbiamo avuto la disponibilità dell’incontro
con l’Assessore entro la fine del mese.
Che forza potrà avere in Campidoglio l’atto con parere negativo approvato con l’unanimità in Municipio?
Impossibile prevedere i risultati di una vera e propria campagna che la
maggioranza di centro destra del Municipio ha lanciato contro tale intervento. Le posso assicurare che siamo fortemente intenzionati a bloccarlo nonostante il Piano regolatore, voluto dalla Giunta Veltroni, prevedeva
già l’intervento urbanistico a Casal Boccone. Questo per chiarire che noi
non abbiamo mai autorizzato nulla.
Le novità sollevate da “Report” e la visita della Guardia di Finanza
negli uffici della Monte Paschi potrebbero influire sul processo di
realizzazione di un’opera dalla storia finanziaria così travagliata?
Report? Siamo di fronte a vicende importanti che però prescindono dalle
questioni così locali.
Il possibile ampliamento della Riserva Naturale della Marcigliana
non solo a Parco Talenti ma anche all’area di Casal Boccone potrebbe rappresentare la strada più percorribile per “blindare” l’area
verde in questione. Realizzabilità e stato di avanzamento della trattativa.
Ho chiesto, ormai molti mesi fa, di integrare alla riserva della Marcigliana
anche il parco Talenti; sono al corrente di una proposta per una ulteriore
integrazione (quella di Casal Boccone) anche se, come ho già detto, in
quell’area il PRG autorizza le costruzioni.
Passiamo alla spinosa faccenda di Piazza Minucciano. Nella sua
recente intervista a RomaToday, il Parco della Torricella veniva elencato tra le aree a verde da blindare. Anche la collina dietro
Minucciano è storicamente riconosciuta come parte integrante di
questo Parco. L’area è, inoltre, sottoposta a vincolo archeologico (per
P
l’ipogeo romano). Sottolineare questo
vincolo potrebbe salvare questo verde?
Come è stato possibile autorizzarne la
cementificazione?
Infatti, per l’area del Parco della
Torricella, la maggioranza di centro
destra in consiglio municipale ha presentato un atto volto a tutelarla anche per il
futuro. Quanto alle autorizzazioni: mi lasci
dire che nell’intervista rilasciata al sito
web ho detto anche che con noi al governo del Municipio non c’è stato neanche
un cm cubo autorizzato per nuove costruzioni, tutto quello che è in corso e che
vedremo costruire è il risultato di quel
famoso PRG votato appena qualche
mese prima delle passate elezioni.
Come la mettiamo allora con i 6 palazzi abitativi di Bonifaci, risultato di un Cambio di Destinazione d’uso fortemente sostenuto dal
Campidoglio?
Quanto a Bonifaci e piazza Minucciano, il cambio di destinazione d’uso
noi lo abbiamo contrastato e, comunque, non è stato sostenuto dal
Campidoglio tutto ma dal PD in Campidoglio con un ben noto Ordine del
Giorno.
Lei ha pubblicamente sostenuto che, in presenza di autorizzazione a
costruire, l’unica questione sul tavolo rimane quella degli oneri concessori. Come spiega, allora, il già stilato elenco di interventi presenti in commissione urbanistica?
Sugli oneri concessori, da parte nostra, abbiamo attivato un tavolo con i
residenti per chiedere loro cosa è più utile realizzare e non procedere più
come avvenuto in precedenza. Solo in questo modo si può parlare di partecipazione. Ripeto, l’avessero fatto prima…
In troppi casi sembra di trovarci di fronte ad un iter già scritto su cui
nessuno può mettere mano… La cittadinanza è stanca di veder decidere sopra le proprie teste… Il suo parere sulla questione.
Come ho appena detto, stiamo provando a mettere in campo tutte le
nostre forze. Ma vorremmo andare oltre. Vogliamo continuare a tutelare l’area di via Capuana di proprietà dell’Inps e quella adiacente di
via Sannazzaro. Vogliamo insomma avere la certezza che, aldilà di
chi governerà il Municipio in futuro, ci sia la certezza che il verde presente rimanga tale e che il sacco fatto negli anni passati non possa più
accadere.
IL MUNICIPIO INIZIA LA BONIFICA DI PIAZZA MINUCCIANO
È il primo “contentino” in attesa dei cantieri di Bonifaci?
[Alessandro Ceravolo]
residenti reclamavano da mesi per le
condizioni di degrado in cui versava
l’area verde al centro di piazza
Minucciano. Una giungla di erba incolta
da cui sbucava solo immondizia. «Siamo
intervenuti con forza in una situazione
che non è di nostra competenza – ha
dichiarato il consigliere di maggioranza
Jessica De Napoli (Pdl) – abbiamo restituito un bene comune ai residenti, creato
una zona d’ombra grazie al montaggio di
un gazebo e a breve installeremo panchine e area giochi per bambini».
Tutto giusto. Peccato che la trascuratezza del giardino era stata denunciata con forza diversi mesi fa e, invece, l’intervento è arrivato solo ora
che si è concluso il processo “poco” partecipativo per la cantierizzazione
I
dei 6 palazzi abitativi di Bonifaci. Il timore dei residenti è che, mentre si risistemerà la piazza, inizieranno i lavori di sbancamento della collina e del
parco retrostante. La battaglia comunque non è
ancora terminata e cittadini e comitati di quartiere
non si sono arresi a dover semplicemente discutere gli oneri concessori (le opere aggiuntive che
il costruttore edificherà in cambio della destinazione d’uso residenziale “gentilmente” concessa dal
Comune). In Municipio è stato preparato un atto
per preservare il verde del Parco della Torricella,
anche in virtù dei vincoli archeologici derivati dalla
presenza dell’ipogeo romano. A ben guardare,
però, anche la collina di Minucciano farebbe parte della medesima area
verde. Chissà se si riuscirà a preservare anche questa… Oppure il taglio
dell’erba nella piazza sarà solo il prodromo dell’arrivo di altre ruspe ben
più ingombranti…
Maggio / Giugno 2012
MOBILITA’
LARGO VAL SABBIA:
IL CAPOLINEA DELLA LINEA 80 L
Con la nuova linea metro B1 il piazzale vicino via Val
d’Ala punto di partenza verso il centro di Roma
Pagina 13
BUS 93: LO RIMPIANGEREMO?
Test di percorrenza sulla linea più rilevante tra quelle
che verranno soppresse. Tra un mese vedremo…
[Alessandro Oricchio]
[Stefano Casini]
avanti al giardino
incustodito di Largo
Val Sabbia, si trova
il neo nato capolinea della
linea Atac 80 L, che ha
subito modificazioni in
seguito alla pedonalizzazione di piazza San
Silvestro. Tale linea è
un’ottima alternativa all’80,
che parte da piazza
Vimercati e conclude la sua corsa a Lungotevere, precisamente a piazza
Monte Savello, per arrivare nella zona di
piazza Venezia. La linea 80 L, il cui percorso è stato prolungato, garantisce ben
ventisei partenze giornaliere, dalle 7:05
della mattina fino alle 20:07 della sera,
con almeno tre corse per fascia oraria tra
le sette e le undici, e tra le diciassette e le
venti: in pratica, il collegamento è garantito, e quindi intensificato, per gli spostamenti nelle fasce orarie lavorative. L’80 L
è in funzione anche il sabato, con qualche corsa in meno (venti), mentre la
domenica il servizio è sospeso.
a riforma Tocci del 1999 introdusse una linea che di fatto era il surrogato
della linea B1, la 93. Allora partiva da viale Lina Cavalieri, poi fu prolungata ai capolinea di Pampanini e successivamente si adeguò alla gloriosa tradizione delle “linee-ghirigoro” andando a Largo Monte San Giusto, Colle Salario;
senza curarsi troppo del fatto che tornava quasi a via Bettini percorrendo inutilmente più di un km senza fermate. Di colpo nel ‘99 il quartiere Serpentara, fino
ad allora servito dal famigerato 333 con frequenza media di 15 minuti e capolinea
via Val Di Lanzo, si ritrovò con 4 linee verso il centro: 36, 90, 92, e 93.
Il 7 maggio, lunedì di pioggia, che poi si è scoperto “giornata di passione” per il
traffico a causa di un incidente sul raccordo vicino la Tiburtina, abbiamo fatto un
test del trasporto di superficie partendo da piazza Benti Bulgarelli, destinazione
piazzale delle Provincie.
Ore 8.45: il display delle attese ci indica che i prossimi 93 arriveranno tra 8 e 10
minuti. Non è un bell’inizio, indica un’anomalia del servizio, che si chiama “accodamento”. E’ grave indice di irregolarità specie se in prossimità del capolinea di
partenza, il traffico non c’entra. Alla fermata ci sono una dozzina di persone.
Ore 8.47: Giunge un 90, non annunciato dal display. Poco male, ci carica tutti e
conviene prenderlo. Ci sono 25 persone a bordo. Nel proseguire si possono vedere alle fermate quanti aspettano il 93, solo 1 persona a via Talli, a Vimercati (8:51)
12 persone, a via Monte Cervialto 3 alla prima, 8 a quella della curva di via
Gualterio, scendiamo alla fine della via, quasi 30 persone in attesa.
Ore 8.53: arriva subito un 80, salgono 8 persone. Un signore alza la voce con l’autista perché non lo ha fatto salire prima fuori fermata, gli altri passeggeri parlando tra loro danno ragione al conducente che ha fatto il suo dovere. L’autobus ha
i sedili occupati e una ventina di persone in piedi.
Ore 8.56, Val Melaina: 9 persone alla fermata, ne salgono 5.
All’inizio di viale Tirreno ci sono 6 persone ad attendere.
Alle 8.59 arriviamo al cantiere di Conca D’Oro. Alla fermata ci sono 18 persone,
e salgono tutte. Il bus è pieno ma non troppo.
Il Ponte delle Valli è pieno di auto. Di fronte a noi un 88 semivuoto. Sulla preferenziale 3 auto, tra cui un BMW: di un “furbo”, probabilmente.
Alle 9.03 siamo su viale Libia, salgono altre 20 persone. La preferenziale è ingombra, un camioncino ha bloccato tutto.
Alle 9.05 siamo all’altezza della fermata della Metropolitana. Cinque minuti per
l’equivalente di una fermata. Vedremo se con la metro ci si mette di meno.
Alle 9.07 siamo a piazza Sant’Emerenziana, ci sono 10 persone che salgono ma
6-7 ne scendono
Alle 9.10 siamo a Piazza Annibaliano, fermi per il traffico. E’ l’unico tratto veramente trafficato, cinque minuti per fare 200 metri. Da notare che prima dei lavori
della metro il 93 tagliava per via Annibaliano, risparmiando i semafori di piazza
Istria.
Alle 9.15 scendiamo alla fermata di piazza Istria. Sulla palina, un cartello integrativo scritto a vernice risalente forse all’inizio dei cantieri della metro per la “deviazione provvisoria” del 93. Dall’altra parte della piazza, la fermata del 310 è affollata da una qundicina di persone.
Alle 9.23 passa il 93. Ci sono 35 persone in piedi e 20 sedute.
Passiamo la Nomentana alle 9.26.
Alle 9.29 siamo a Piazza Bologna, e l’autobus si svuota delle persone che devono andare a prendere la metropolitana.
Alle 9.34, si attraversa piazzale delle Province.
Ricapitolando: pur in condizioni non certo ideali (accodamenti, traffico etc.) il
tempo totale da piazza Bulgarelli, Serpentara, a piazzale delle Province è di tre
quarti d’ora abbondanti. Non è il famigerato Ponte delle Valli a rallentare la corsa,
ma auto e camion in sosta irregolare a piazzale Annibaliano e dintorni. Se il 93
avesse seguito il vecchio itinerario di via Annibaliano, chiuso da anni per i cantieri, ci avremmo messo poco più di mezz’ora. Si vedrà, a metro funzionante, nelle
stesse condizioni, quanto ci si mette per lo stesso tragitto, e quanto influenzeranno i tempi necessari per raggiungere le profonde banchine di fermata. Sarà anche
un modo per testare la nuova rete di superficie.E’ assolutamente anomalo il fenomeno degli accodamenti; rifacendo il percorso più volte e controllando i passaggi
degli autobus provenienti in senso contrario ci sono quasi sempre due vetture
accodate o a un minuto tra loro e poi buchi di oltre dieci minuti, quando si potrebbe avere una frequenza di cinque minuti o meno con le stesse risorse. Uno spreco inutile, che suona come una beffa rispetto agli aumenti delle tariffe.
D
L
Maggio / Giugno 2012
DAI NOSTRI QUARTIERI
IV MUNICIPIO: DE NAPOLI (PDL), APPROVATO
L’ATTO PER LA SALVAGUARDIA DEL PARCO
DELLA TORRICELLA.
[Alessandra Pieroni]
ra i quartieri di Nuovo Salario e Serpentara e la linea ferroviaria esiste
una grande area verde denominata Parco della Torricella. Questa area
con l’approvazione del nuovo piano regolatore generale è stata destinata a verde pubblico e servizi pubblici di livello locale, e quindi risulta potenzialmente edificabile. “Abbiamo ritenuto di fondamentale importanza portare
in aula consiliare un ordine del giorno che potesse essere un primo step per
la tutela di un’area verde che rappresenta un importante polmone verde per
tutto il Municipio ed in particolare per i residenti dei quartieri limitrofi, con una
peculiare natura geologica e ambientale da proteggere. Inoltre all’interno dell’area vi sono degli importanti ritrovamenti archeologici, che andrebbero tutelati e valorizzati come patrimonio della collettività” dichiara Jessica De Napoli,
T
Consigliere del IV Municipio, nonché firmataria e proponente dell’atto insieme al Presidente del Municipio Cristiano Bonelli.
Una parte dell’area verde è stata oggetto della concessione alla realizzazione di un intervento edilizio privato (intervento privato n. 8 del PRU Fidene Val
Melaina) con vivo rammarico dei residenti.
“Con questo atto - aggiunge la De Napoli - depositiamo un’ulteriore tutela
all’area, proteggendola in tutti i modi dall’eventualità che in futuro possa
essere ulteriormente urbanizzata dato che la sua destinazione urbanistica,
non dà garanzie rispetto alla possibilità che al suo interno vengano realizzate nuove edificazioni con le più svariate tipologie edilizie rientranti nella classificazione dei servizi pubblici di livello locale. Per questo oggi in aula abbiamo approvato all’unanimità un atto che chiede a tutti gli organi competenti di
Comune e Regione la preservazione dell’area verde, scongiurando l’eventualità che questa possa essere edificata, e che si attivi una procedura affinché l’area possa essere assoggettata definitivamente alle tutele dei Parchi
Regionali. Da parte della Giunta Bonelli è in corso la stessa procedura di
tutela verso il Parco Talenti, Sannazzaro e Capuana”.
Pagina 15
AFFISSIONI SELVAGGE?
E ORA DI DIRE BASTA
Tante parole e pochi fatti, e intanto
l’attacchinaggio abusivo lascia il nostro
territorio in una estrema condizione di degrado
[Alessandro Oricchio]
l IV municipio vuole dire basta alle affissioni abusive,
piaga che da tempo ormai colpisce il nostro territorio.
Già, perché le affissioni abusive non solo vanno ad inficiare il decoro e l’immagine della città, ma generano anche
un’ingente quantità di rifiuti cartacei che riducono il nostro
territorio ad una grande discarica all’aperto. Questa problematica è stata più discussa che affrontata concretamente
da chi avrebbe dovuto fermare questo meccanismo: nonostante, infatti, l’Italia sia uno dei paesi con più leggi del
mondo (circa 200mila emanate), il rispetto delle regole
sembra non andare di pari passo con l’emanazione delle
stesse. Come ad esempio nel caso della legge che regolamenta le affissioni dei manifesti elettorali o di propaganda,
che da sempre viene sistematicamente aggirata tramite le
sanatorie parlamentari. Qualcosa forse cambierà in vista
delle prossime elezioni comunali del 2013, dato che il
governo Monti ha cancellato la sanatoria obbligando i partiti a pagare le sanzioni. Ma questo non è solo un discorso
che riguarda le multe non saldate. Stupisce il comportamento di quelle associazioni, di quei partiti che fanno proclami sull’importanza del decoro cittadino, sulla salvaguardia dell’ambiente, e poi sporcano costantemente le mura
cittadine per farsi propaganda, dimostrando una notevole
maleducazione. La questione è senza dubbio curiosa, visto
che dovrebbero essere loro i primi a trasmettere senso civico alla cittadinanza. Ed invece così non è, e la città soccombe sotto i colpi degli attacchini che riducono il nostro territorio in un grande cartellone abusivo. Qualcuno riuscirà a fermare definitivamente questa macchina produttrice di degrado?
I
Pagina 16
IL TUTTOQUARTIERE DEL TUO BAMBINO
Maggio / Giugno 2012
Tornei di calcetto, animazioni, truccabimbi, cinema baby,
sculture di palloncini, tornei di pallavolo, basket e maestri
di tennis a vostra disposizione, tutto gratis per voi
30 MAGGIO ORE 16.00 E’ LA VOSTRA FESTA!
GENITORI E BAMBINI DAI 0 A 11 ANNI VENITE
A RITIRARE AL CIRCOLO SPORTIVO ITALIA
DI VIA DELLA BUFALOTTA, 120
“IL TUTTOQUARTIERE DEL TUO BAMBINO”
LA GUIDA PER FACILITARE LA VITA QUOTIDIANA
CON I LUOGHI DEDICATI ALL’INFANZIA
[Ilaria Faraoni]
amme, è arrivato... “ non
certo l’arrotino, come qualche volta ancora si può
sentire, ma “Il Tuttoquartiere del tuo bambino 2012”, la pubblicazione che costituisce una guida utilissima per ogni tipo di
necessità dei bambini di età compresa
tra 0 e 11 anni.
Per presentarla verrà organizzato un
evento, il giorno 30 maggio, presso il
Circolo Sportivo Italia di via della
Bufalotta, 120 nei pressi di piazza Monte
Gennaro, dove con l’occasione i bambini
si potranno divertire con le tante animazioni e i tornei sportivi. La redazione de
“La Quarta” sarà presente per distribuire
le copie gratuitamente e, con l’occasione,
parlare con i cittadini.
Nella pubblicazione sono indicate, relativamente al IV Municipio, tutte le scuole e
i corsi (artistici e non) che i piccoli possono seguire e inoltre gli sport e le attività
motorie, i servizi sanitari, e ancora ci
sono le sezioni dedicate al tempo libero,
agli eventi e a tutti i negozi che possono
sempre servire.
Ma non è tutto: “Il Tutto Quartiere del tuo
bambino” non è un semplice elenco di
attività e strutture, ma vi si trovano tutti i
consigli pratici e le istruzioni del caso, dai
documenti che servono in ogni circostanza (quali, come e dove farli) alla scelta
del medico, passando per i consigli sull’alimentazione, fino alle procedure per il
battesimo o la prima comunione.
Insomma; una guida da tenere sempre a
portata di mano, interamente a colori e
molto facile da consultare, patrocinata da
Roma Capitale Municipio IV in collaborazione con la Asl Roma II distretto.
Per chi non potesse essere presente si
ricorda che le copie potranno essere ritirate anche presso le scuole, i centri sportivi, i pediatri e i negozi interessati.
“M
SOCIETA’
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Maggio / Giugno 2012
AMORE PROIBITO ALLA MEDIA “CECCO ANGIOLIERI” A TALENTI.
IL MITO DI PETER PAN TRASCINA NEI GUAI UN 61ENNE
Condannato per molestie ad un’alunna, un professore: le inviava 50 sms al giorno
[R.D.C.]
Q
uell’alunna non era solo la sua pupilla. Era come una fidanzatina. La giovanissima a cui raccontare smanie e aspettative. Da tempestare con quaranta, cinquanta messaggi al giorno, come accade tra quindicenni. Solo
che lui, professore di tecnica, di anni ne aveva 61, e lei 13, ancora studentessa di
seconda media. Ieri, però, lagiustizia ha presentato il conto al professore Marco
Vitali, fino al 2010 docente alla Cecco Angiolieri, a Talenti: la V sezione penale lo
ha condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione per violenza sessuale su una minorenne. Aggiungendo una pena accessoria che ha tranquillizzato prima di tutto i
genitori dell’alunna, ma anche l’ambiente scolastico: l’interdizione perpetua dall’insegnamento. Ed ancora lo ha condannato a cinque anni di interdizione dai pubblici uffici e dagli istituti di curatela e tutela. Il pm Vittoria Bonfanti, che nel marzo
2011 aveva fatto scattare anche una misura cautelare, con gli arresti domiciliari,
ne aveva chiesti sei di anni di carcere. Agli occhi della giustizia, insomma, il professor Vitali si è dimostrato inaffidabile. E anche un po’ pericoloso.
Fortunatamente l’alunna non ha subìto violenze (una visita l’ha escluso), ma è
stata per mesi al centro della sua attenzione morbosa con telefonate fiume, sms,
inviti, incontri nella sala teatro, per strada. Con qualche carezza di troppo. «Sei
molto importante per me», le scriveva. E la ragazzina, che l’adulava, si compiaceva. Il prof tra tutte aveva scelto lei. In tre mesi, dall’ottobre 2010 ai primi di gennaio 2011, la polizia aveva registrato 2700 messaggini. Tanto che per bloccare l’insegnante impazzito si è dovuti arrivare alla sospensione dall’incarico. E a nulla è
valso, perché in aula come a scuola, la giustificazione del professore Vitali è stata:
«Lei si era invaghita di me. Ho cercato solo di contenere questo innamoramento
adolescenziale. Mi sentiva come suo punto di riferimento. Mi sono permesso di
concederle degli appuntamenti solo perché lei non stava bene, soffriva del respin-
I dentI deI nostrI
bambInI
G
li elementi dentari sono un
patrimonio di ognuno di noi e
per questo vanno curati e
valorizzati fin dalla tenera età.
L’odontoiatria pediatrica si occupa
della salute orale dei piccoli
pazienti dalla nascita sino all’adolescenza.
In questo ambito si include la prevenzione, l'istruzione e la motivazione all' igiene orale, la terapia
conservativa dei denti decidui e
permanenti, l'ortodonzia con le sue
correlazioni sulla fonazione, respirazione, deglutizione e postura.
Il dentista pediatrico, detto anche
pedodontista, grazie alla sua preparazione culturale e psicologica è
in grado di instaurare un buon rapporto di fiducia e collaborazione
con i giovani pazienti. Compito specifico del pedodontista è curare e
prevenire la diffusione della carie
dentale che altrimenti causerebbe
la distruzione degli elementi dentari con la necessità di costose riabilitazioni odontoprotesiche in età
adulta ed anche motivare ed insegnare le corrette tecniche di pulizia ed igiene orale, inoltre di verificare che tutti i presidi di prevenzione siano attivi (fluoro, sigillanti), prevenire e trattare malocclu-
sioni, abitudini viziate, e traumi dentali.
I genitori dovrebbero portare il
bambino dal dentista per una prima
visita all’età di 1
anno, a meno che il
pediatra non ritenga necessaria
una visita precedentemente.
Successivamente i bambini dovranno essere controllati dal dentista
pediatrico ogni 6 o 12 mesi in modo
tale da monitorare l’igiene orale, la
dieta e lo sviluppo dell’intera
bocca. E’ consigliabile che la prima
esperienza del bambino dal dentista non coincida con la necessità di
eseguire un trattamento.
Un giro sulla sedia del dentista, in
un ambiente dedicato, con cartoni
animati e musiche per bambini,
possono rendere la prima visita un
momento piacevole e vissuto senza
paura.
Mantenere i denti dei bambini sani
vuol dire regalare al proprio figlio
un “SORRISO”.
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Dott. Gian Luca Carlesi
Odontoiatra
Via Gorgona, 8 tel. 06 87 188 603
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gimento» Una tesi che non ha convinto gli investigatori. Pm e giudici hanno letto
gli sms. E su quelli si sono basati. Lui propone una passeggiata al centro commerciale: «Ti servono due o tre ore, di pomeriggio». Per non parlare di un messaggio
ancora più compromettente: «Ho fatto pensieri irraccontabili su di te», ha ricordato in aula la baby sitter. Al processo hanno parlato anche le compagne di classe:
«La portava spesso in sala teatro». La polizia ha riferito di incontri fuori dalla scuola, in un parcheggio. Ma era per darle il regalino di Natale, si è giustificato lui. Ora
il professore dovrà risarcire la famiglia della ragazzina con 60 mila euro senza
poter far più conto sullo stipendio. «I genitori e la tredicenne sono molto contenti,
soprattutto per l’interdizione assoluta dall’insegnamento e anche per il riconoscimento del danno», ha riferito l’avvocato di parte civile, Teresa Manente. «Il mio
assistito continua a dirsi innocente - ha dichiarato il legale del docente, l’avvocato
Michele Arditi di Castelvetere - C’era un’attrazione fatale che andava valutata con
attenzione: lei minacciava atti autolesionistici. Il diario conferma la dipendenza
della ragazza. Pagine e pagine con su scritto: amore, ti amo, Marco ti amo». Viene
sfogliato anche davanti ai giudici. Su una pagina si legge: «L’ho baciato». «Un
bacio da lei rubato - è la conclusione dell’avvocato Arditi - Faremo appello». Gli
alunni avevano dedicato a quel prof amicone di tutti e, in particolare di quella studentessa, un profilo Facebook: «Onore e gloria a Marco Vitali». Anche se lui, per
ora, resterà ai domiciliari.
Maggio / Giugno 2012
SCUOLA
SCUOLA ATTIVA: DOVE
IL PROTAGONISTA È IL BAMBINO
Da Settembre al via anche servizi di consulenza
ed ascolto per le famiglie
[Daniele Di Clementi]
onsiderare il bambino non come contenitore passivo da riempire di nozioni, ma come portatore di contenuti, a partire dai
quali impostare i programmi di lavoro.” In questa affermazione unanime del corpo insegnante è contenuto l’obiettivo educativo della
“Scuola Attiva” di via Col di Rezia 3, articolata nel nido-scuola dell’infanzia e nella scuola primaria. Intendere il bambino attore principale vuol
dire stimolare la sua creatività e capacità ed in questo senso si orientano le attività svolte, quali, ad esempio, per i più piccoli, bricolage, pittura
( non fotocopie da colorare ! ), presa di contatto ed esperienza con materiali di vario tipo, gioco euristico ( della scoperta ). In questo modo i bambini si sentono protagonisti di quanto viene realizzato e iniziano ad acquisire abilità e
conoscenze,
che costituiscono un piccolo bagaglio
da utilizzare
nel loro avvenire, scolastico e lavorativo.
Queste ultime,
e, quindi, lo
sviluppo del
mondo interiore del bambino, passano
inevitabilmente attraverso
un modo efficace di “fare
lezione”. Un paradigma esemplificativo è, come afferma la nostra interlocutrice, “sfogliare un libro vivo” come “l’albero armonico”, una pianta di
cachi presente nel giardino della scuola, grazie alla quale i bambini,
vedendone de visu le trasformazioni stagionali, riscontrano quanto scritto
sui testi cartacei, e, contemporaneamente, vengono educati al rispetto,
all’armonia, appunto, con la natura.
Nella scuola primaria, ancor prima della riforma, Scuola Attiva ha introdotto la lingua inglese, insegnata, con modalità ludiche, fin dalla materna, che si affianca all’educazione motoria e musicale e, ultima nata,
anche qui pionieristicamente, il piccolo circo, in cui i bambini svolgono
attività di giocoleria. Al termine dell’anno scolastico vengono organizzati
centri estivi, nei quali i bambini possono nuotare, giocare a calcetto e trascorrere il proprio tempo in allegria.
Come sottolineato dall’insegnante, la scuola, ospitata in un villino d’epoca, mira a far sentire il bambino “come a casa”, instaurando un rapporto
amichevole, caratterizzandosi come un naturale prolungamento della
famiglia, in un’epoca in cui quest’ultima, avendo sempre meno momenti di
vita in comune, tende a delegare parzialmente i compiti educativi alle istituzioni formative. Tuttavia Scuola Attiva non esaurisce il suo compito con
la sola offerta didattica, ma vuole operare oltre i banchi di scuola, fornendo, anche agli esterni, un supporto alle esigenze e bisogni del quotidiano
delle famiglie.
In quest’ottica va inquadrato il servizio, che vedrà il varo nel mese di
Settembre, con cui, a prezzi convenzionali, si offre uno “sportello” di consulenza legale e risoluzione dei conflitti di vario genere ( condominio,
fisco, assicurazione … ) e di counseling, che merita un cenno particolare. Quest’ultimo è un servizio di ascolto professionale, con il quale un
soggetto qualificato (councelor ) aiuta, in un breve cammino di incontri, a
ricercare soluzioni nel proprio io a disagi ( ad esempio gelosie, svogliatezza nello studio ) che non richiedono una terapia psicologica ( come
invece anoressie ecc. ). Volendo curare anche la formazione di figure
qualificate in counseling, si organizzano corsi triennali con rilascio di un
attestato riconosciuto.
In conclusione, volendo sintetizzare in prospettiva la missione della scuola si potrebbe affermare: “frequentare la Scuola attiva per costruire una
società attiva.
“C
Pagina 19
GLI “ANGELI” VOLANO
A “LA QUARTA”
I bambini del laboratorio di documentazione del Teatro Gabrielli
della scuola “Angeli della città” visitano la redazione del nostro
giornale. L’impegno degli insegnanti ed entusiasmo a mille
“Con grande piacere ho accolto i bambini della scuola elementare
Angeli della Città del Tufello. Hanno dimostrato attenzione
ed interesse per il giornale. Grande stima per questa iniziativa promossa dagli insegnanti. Ecco la loro cronaca della visita a La Quarta”
Riccardo De Cataldo
o scorso 15 Maggio abbiamo visitato la redazione del giornale
“La Quarta”, il quindicinale che racconta avvenimenti e problematiche del IV Municipio.
Al nostro arrivo,siamo stati calorosamente accolti dal direttore, Riccardo
De Cataldo, che ci ha illustrato le caratteristiche del giornale e i diversi
momenti che portano alla sua realizzazione e pubblicazione.
Nel corso della visita abbiamo potuto rivolgere le nostre domande al direttore, che ci ha ascoltati e ci ha risposto in maniera esauriente.
Non e’ mancata anche una “prelibata” sorpresa: la redazione ha infatti preparato per noi una buonissima merenda, che abbiamo mangiato con
gusto!
L’esperienza che abbiamo vissuto ci e’ molto piaciuta, oltre a essere stata
veramente utile, perche’, pur essendo noi giornalisti “in erba”, abbiamo
avuto la possibilita‘ di visitare una vera redazione e conoscere i segreti per
la realizzazione di un giornale. Ci siamo sentiti anche un po‘ più grandi, e
pensiamo che diventare dei bravi
giornalisti sia proprio emozionante.
Faremo tesoro dei consigli che ci
sono stati dati, e vi invitiamo a visitare anche la nostra redazione
“telematica”, andando sul sito , su
cui pubblicheremo l’intervista integrale al direttore de Cataldo”.
“L
I bambini della redazione
del laboratorio di documentazione
AL VIA LA “FESTA DI PRIMAVERA”
AL NUOVO SALARIO
Giovedì 31 Maggio, nel parco di piazza Gallani,
avrà luogo la prima edizione della “Festa di primavera”,
già prevista per il 24 Maggio
[Daniele Di Clementi]
La manifestazione è organizzata
dall’asilo “Il Girasole” e dal
Comitato di Quartiere Nuovo
Salario, con il contributo degli
esercenti di zona ed il supporto
della stessa Angelo Mauri.
È essenzialmente una festa dedicata ai bambini, che potranno
cimentarsi in gare di corse con i
sacchi, sperimentare dal vero ed
accrescere le loro conoscenze con
attività di laboratorio, ballare e stupirsi davanti ad esibizioni di magia.
Non mancherà spazio per la solidarietà: grazie all’apporto dei
negozianti e di quanti intenderanno unirsi, si finanzieranno le attività di un’associazione operante nel
trattamento e sostegno ai bambini
autistici.
Sugli avvenimenti della giornata
sarà svolto ampio reportage nel
prossimo numero del giornale.
Pagina 20
Maggio / Giugno 2012
“VILLA VERDE” LA STORIA DEL QUARTIERE
Presente da sessantasei anni in via di Vigne Nuove, il ristorante è una straordinaria
testimonianza dei cambiamenti del Tufello nel corso degli anni. Le foto dell’epoca
[Alessandra Pieroni]
asce nell’estate
del 1946, subito
dopo la seconda
guerra, nel cuore del
quartiere Monte Sacro,
precisamente in via delle
Vigne Nuove 106 poco
distante dal cinema
Aureo.
I fondatori furono la Sora
Jole ed il Sor Carlo,
moglie e marito con al
seguito uno stuolo di ben
13 figli, i quali ebbero la
brillante idea di mettere
su un’osteria, la famosa
“Trattoria della Sora
Jole”, quale luogo di ritrovo per gli abitanti del
quartiere amanti del buon
vino “casereccio” e della
cucina tradizionale romana.
Nell’ampio giardino nel
quale sorgeva erano
disposte lunghe tavolate
e panche di legno, pronte
ad accogliere tutti i clienti
animati dall’intenzione di
trascorrere qualche ora in
allegria e spensieratezza,
in un clima amichevole e
gioviale, nel quale l’impressione era di sentirsi a casa propria. Non era
necessario consumare quanto di appetitoso offriva l’ospitale padrona di
casa; chi voleva poteva infatti portare con sé viveri e quant’altro, da innaffiare con il buon vino della casa. Il tutto accompagnato da stornelli romaneschi, balli e dal sottofondo musicale della fisarmonica. Il locale era
infatti dotato di una pista da ballo dove, tra una pietanza e l’altra, i com-
N
mensali potevano scatenarsi a ritmo di musica.
Nel 1949 avvenne il “passaggio di consegne” della gestione dai fondatori
ad una delle figlie, la Sora Fernanda, aiutata dal marito Alfredo ed in
seguito dai tre figli, Cleofe, Roberta e Claudio. La signora era la regina
indiscussa dei fornelli, il marito il pizzaiolo, le due figlie le cameriere, pronte ad intrattenere i clienti con qualche cantata romanesca, ed il più piccolo si aggirava dietro il bancone delle pizze pronto ad imparare dal papà i
trucchi del mestiere,
ignaro che negli anni li
avrebbe messi a frutto.
Nel corso degli anni
venne conservata così
Claudio Ciccone rinnova la tradizione con iniziative che coinvolgono clienti
la gestione rigorosamente familiare dell’atdi tutte le età e per i bambini la sorpresa di un giorno tutto per loro
tività e non solo, ciò
che
rimase invariato fu
e proprie feste a tema, scegliendo come
di Alessandra Pieroni
soprattutto la passione
protagonista ogni volta un personaggio
e dedizione per questo
diverso, da spiderman a pippi calzelunlaudio Ciccone è colui che dal
ghe, che susciterà l’entusiasmo dei più
1990 gestisce il Villa Verde e
mestiere, tramandate
piccoli grazie a esibizioni di diverso
una delle storie che ricorda con
di generazione in genegenere. Con l’avvento della bella stail sorriso ascoltata dai racconti dei
razione e tuttora esigione la parte esterna poi viene trasfornonni sono i 13 zii che da bambini nel
stenti. L’abilità di quemata in un esplosione di colori, pallonciperiodo fascista erano “costretti” a
sta famiglia fu di capire
ni, giochi gonfiabili su cui poter saltare e
vestirsi da balilla. Certo che ne è pasche per mantenere l’atvengono chiamati anche dei truccatori
sato di tempo da quei giorni difficili
tività al passo con i
per i bambini, tutto questo
eppure questo ristorante è ancora qui
mentre i genitori possono godersi la loro
nel quartiere, ha mantenuto le sue
tempi era opportuno
cena sereni del fatto che i loro figli stanprincipali peculiarità e allo stesso
apportare delle trasforno passando del tempo in maniera partitempo si è reso disponibile a continue
mazioni; in particolare,
colarmente piacevole. L’entusiasmo dei
innovazioni. Il locale dispone di un
la “trattoria” venne traampia zona esterna e diverse sale interne, la cucina propone piat- clienti è la prova che c’è un grande apprezzamento per l’impegno,
sformata
in una pizzeti tipicamente romani, con grande attenzione per tutte le speciali- l’organizzazione, e soprattutto la cucina di questa famiglia così
ria, la cui pizza, da
tà diverse di carne alla brace. Un evento molto amato è il family legata al quartiere; Claudio è certo che il successo della sua attisempre cotta a legna,
day che si tiene ogni venti giorni,dove la sala al piano di sotto vità sia dovuto alla profonda passione che tutti i membri della famiviene adibita interamente al gioco del bambino. Gli animatori infat- glia hanno verso il loro lavoro, il loro locale e soprattutto il loro
era ed è tuttora molto
ti si occupano del divertimento dei ragazzi organizzando delle vere quartiere.
apprezzata
dagli
amanti della pizza
“IL FAMILY DAY” E’ IL NOSTRO PEZZO FORTE
C
Maggio / Giugno 2012
romana, sottile e “scrocchiarella”. Il segreto della ricetta sta senz’altro
nella genuinità e semplicità dei prodotti, oltre che nell’attenzione e cura
con cui viene realizzata.
E’ in quegli anni che il nome del locale venne modificato nell’attuale Villa
Verde, in considerazione dell’ampio spazio all’aperto di cui gode, molto
apprezzato soprattutto nelle calde serate estive ed in particolar modo
dalle famiglie con bimbi al seguito, i quali possono “scorrazzare” indisturbati nel vasto giardino a loro disposizione.
Alla fine degli anni ’80 il locale venne rilevato dall’ultimogenito Claudio, il
quale decise di accompagnare alla pizzeria la ristorazione, offrendo piatti tipici della cucina romana quali tonnarelli a cacio e pepe, bucatini
all’amatriciana o rigatoni alla gricia, sapientemente realizzati grazie all’uti-
Pagina 21
lizzo di ingredienti semplici e genuini. Inoltre, per non lasciare insoddisfatti gli amanti della buona carne vennero introdotte nel menu
prelibate grigliate di carne danese ed argentina di primissima scelta, cotte alla brace sotto gli occhi dei clienti! E’ così che, nato come
una sorta di “fraschetta”, questo locale è diventato negli anni un
ristorante capace di incontrare i gusti di tutti, grandi e piccini, amanti della pizza, della pasta o della carne.
A distanza di ben 66 anni da quell’estate del 1946 in cui il grande cancello dell’ingresso fu per la prima volta aperto al pubblico, l’accoglienza riservata alla clientela è rimasta la stessa. La signora Fernanda, oggi ottantacinquenne, e sul suo esempio i suoi familiari che da lei hanno appreso
non solo il mestiere ma anche le buone maniere, sono soliti offrire un
caloroso benvenuto a chiunque entri nel locale, sia esso un cliente affezionato da anni o visto per la prima volta. Si avverte, in modo quasi palpabile, un clima affabile e bonario, tale da riuscire a far sentire la clientela a proprio agio.Si sono così avvicendate tre generazioni le quali hanno
saputo tramandarsi la dedizione per la ristorazione, la qualità e cortesia,
rendendo negli anni Villa Verde un’”istituzione del quartiere Monte Sacro.
IL MERCATO DI VALMELAINA
ANCORA SENZA GARANZIE
[Silvia Badolati]
già trascorso un anno dalla rivolta degli operatori del mercato di Val
Melaina quando appresero la notizia che sarebbero dovuti sloggiare
anche dalla seconda sistemazione di Via Giovanni Conti, dopo l’addio a
Via Scarpanto, più di dieci anni fa. Un addio doloroso quello di allora, dopo
decenni in cui “in piazza” si era abituati a trovare tutto, dai prodotti alimentari,
ai vestiti e persino c’erano le mercerie ambulanti che ora in zona sembrano proprio una rarità. Era caotico, è vero, perché le bancarelle lentamente si erano
allargate piazzandosi fino a Via Gran Paradiso e poi giù fino a Viale Ionio ma
era il caro vecchio mercato di tutti, dove il pesce buono venivano a comprarlo
dagli altri quartieri. Con la scusa poi della costruzione del parcheggio sotterraneo e delle nuove leggi sulle norme igieniche, nel nuovo millennio, Val melaina ebbe un nuovo sito e tutti i circa novanta banchi fissi furono trasferiti con
tante difficoltà. Marco, uno dei proprietari, ricorda che fu un gran caos e dovettero rimanere chiusi per un bel po’ di tempo. L’anno scorso poi la notizia che a
Via Conti, all’altezza del mercato, dovevano costruire una fermata della Metro
B1. Tutti allora si chiesero che necessità ci fosse a meno di 500 m da quella di
Piazzale Ionio. I proprietari dei banchi dopo giorni di scioperi e lotte ottennero
la risposta da Roma Metropolitane che in realtà non era necessario costruire la
fermata proprio lì e l’allarme del nuovo trasloco rientrò. Ebbero inoltre la promessa da parte degli assessori Aurigemma e Bordoni che non solo il mercato
rimaneva allo stesso posto ma che il comune avrebbe acquistato l’area. A tutt’oggi però, secondo quanto affermato dalla presidentessa della cooperativa di
Val Melaina la sig.ra Franca Luzi, i soci non si sentono tranquilli, perché quanto promesso un anno fa non è ancora avvenuto né è stato messo nero su
bianco. Il 10 maggio, durante la riunione della cooperativa del mercato, dovevano essere presenti anche I due assessori del IV municipio ma la sig.ra
Franca ha detto che non si è fatto più niente e che aspetta una data da loro
per stabilire un nuovo incontro e risolvere definitivamente la questione.
L’acquisto dell’area da parte del comune permetterebbe la costruzione del parcheggio che porterebbe via il traffico e le macchine in doppia e tripla fila su Via
È
Conti durante le ore mattutine. Si potrebbe rifare la pavimentazione e finalmente
ristrutturare i banchi che ormai sono vecchi e non più a norma. Cesserebbe il problema della sosta più o meno lunga dei
camper degli zingari che a mercato chiuso
il pomeriggio bivaccano incontrollati nell’area libera adiacente il mercato. La stessa area , la mattina è invece affollata di
bancarelle, quelle in regola si mischiano
con quelle abusive e grazie ai lavori di rifacimento si potrebbe creare uno spazio più
idoneo e controllato agli ambulanti in
regola. Purtroppo la mattina proprio lì si
assiste, racconta ancora la presidentessa, a discussioni e a volte a vere e proprie
risse. Situazioni spiacevoli che bisogna
fermare soprattutto in presenza di persone anziane e di mamme con i bambini
che vanno con tranquillità a fare la spesa . Ogni tanto la Polizia municipale fa
dei blitz ma un po’ tutti sono concordi nel dire che gli “interessati” lo sanno
prima. Inoltre gli abusivi lo spazio lo trovano forse anche perché qualche regolare quando si trova in altri mercati affitta il suo spazio a Val Melaina a più bancarelle piccole. Diversa è la situazione dentro l’area coperta e recintata
dove dice con orgoglio la Sig.ra Luzi tutti sono soci della cooperativa anche
quelli più nuovi, fra cui ci sono degli stranieri e tutto fila liscio. Molti degli
esercenti si conoscono da tanti anni, le decisioni vengono prese tutti insieme e si vive in modo sereno una convivenza civile. In effetti entrando dal
cancello principale con i banchi disposti come erano una volta, sembra quasi
di tornare indietro nel tempo ed è sempre un piacere fare acquisti nel mercato rionale più economico di Roma che rappresenta una ricchezza storica
del quartiere, una realtà buona che va preservata e migliorata. Un eredità che
viene dal anni ’40 e come tute le cose che si amano va mantenuta nel futuro
per tutta la comunità.
CON LA COMPIACENZA DI SINDACO E GIUNTA L’AZIENDA AUMENTA I BIGLIETTI
E ABOLISCE GLI ABBONAMENTI MENSILI. DA GIUGNO SOLO TESSERE ANNUALI
CORATTI (PD): L’ATAC RIPIANA
I SUOI DEBITI SULLA PELLE ANCHE
DI STUDENTI, ANZIANI E DISABILI
già grave che, in un periodo così acuto di
crisi economica, l’Atac abbia pensato di
“sistemare” i suoi bilanci mettendo le mani
nelle tasche dei romani. Ma è intollerabile che questo avvenga anche sulla pelle di studenti, anziani e
disabili. Questa storia delle tessere mensili abolite
dalla fine di maggio ha davvero dell’incredibile.
Soprattutto perché finisce per colpire soprattutto
le fasce più deboli della popolazione (appunto invalidi, anziani e studenti) quelle che più di altri, in questi tempi di forti rincari generalizzati, soffrono le
conseguenze dell’attuale, difficile momento.
Un conto infatti è pagare ogni mese l’abbonamento di 4 o 18 euro a seconda dei casi, altra cosa
anticipare in un’unica soluzione, con il nuovo piano
tariffario, l’importo annuale della tessera. Non
tutti se lo possono permettere. Penso in particolare alle categorie più povere, costrette comunque
da esigenze di lavoro, o da altri impegni giornalieri,
ad utilizzare il mezzo pubblico per spostarsi da una
parte all’altra della città. Molti di costoro non hanno
un’auto propria o, se ce l’hanno, la tengono ferma
per l’alto costo del carburante, divenuto davvero
proibitivo. E in questa situazione l’Atac che fa? Dal
25 maggio aumenta il biglietto giornaliero e decide
che invalidi e pensionati sociali, over 65, giovani e
studenti non potranno più rinnovare l’abbonamento
mensile agevolato. Chi vuole continuare a fruire
delle agevolazioni, dovrà acquistare una tessera
annuale.
Senza considerare che con il nuovo sistema, si finirà, in definitiva, per pagare anche per i mesi in cui
le famiglie riducono l’utilizzo del mezzo pubblico. Gli
studenti, per esempio, in estate quando le scuole e
l’Università sono chiuse; gli anziani che, quando
stanno male, per uno o più mesi non possono uscire di casa e quindi non utilizzano gli autobus. Ho
fatto solo alcuni esempi tra quelli che mi sembrano
i più eclatanti. Ma altri se ne potrebbero fare e
sono pronto a recepire su questo Giornale, facendomene carico, i suggerimenti dei cittadini.
Evidentemente, lo “scienziato” che ha avuto questa
bella “pensata” non ci ha dormito la notte e “qualcuno” forse, come è già avvenuto in altre occasioni, presto lo promuoverà a più alti incarichi.
E’
L’imperativo
per
l’Atac è solo quello di
fare cassa. Ed è
grave che Sindaco e
Giunta abbiano agevolato, e poi fatto
passare sotto silenzio, questa decisione
folle dell’Azienda. Ma
è bene, a questo
punto, chiamare i
responsabili con il
loro nome e cognome in modo che i
romani sappiano chi
ringraziare.
Che ne dice, ad
esempio, l’assessore • MIRKO CORATTI
alla
mobilità
Antonello Aurigemma? Come spiega ai romani che
il nuovo regime tariffario peserà soprattutto sulle
tasche dei più poveri? Perché il deficit dell’Atac, e i
suoi sperperi, lo debbono pagare sempre i cittadini?
E che in Campidoglio, al riguardo, si abbiano le idee
un po’ confuse, lo dimostra il fatto che non tutti
sembra la pensino allo stesso modo. Per esempio
il vicesindaco Sveva Belviso, che qualche giorno fa
annunciava che “tutto tornerà come prima”, smentita immediatamente dal solito Aurigemma per il
quale invece “la delibera non sarà modificata”.
E’ chiaro, per parte nostra, che non siamo d’accordo: i biglietti non vanno aumentati e gli abbonamenti mensili per anziani, studenti e disabili vanno
ripristinati. Su questo l’opposizione del Partito
Democratico sarà durissima e siamo pronti a portare la nostra protesta, che poi è quella dei cittadini, in ogni sede.
Chiediamo che Alemanno e la sua Giunta rivedano
la delibera, invitando l’Atac a bloccare l’aumento dei
biglietti e ripristinare al più presto le tessere mensili con le relative agevolazioni per gli utenti più bisognosi.
MirKo Coratti
PAGINA PROMOZIONALE
Maggio / Giugno 2012
LOCANDINA EVENTI
Pagina 23
SPETTACOLI E NON SOLO - Gli appuntamenti del mese
Musica, Teatro, iniziative sociali e aggregative nel IV Municipio
[Claudio Catalano]
N
asce un Polo culturale ricreativo nei dintorni di
Piazza Sempione? Stando a molti segnali sembra di si ed è un fatto importante per noi. In Via
Valsola 177, da tempo abbiamo il CineTeatro un interessante centro di produzione e didattica della scena,
ad Aprile scorso scrivemmo della seconda annata del
Deriva in Largo Valsola, più volte vi abbiamo illustrato
le attività del circolo ippico il Ranch in Viale Tirreno 13
(praticamente sull’altro lato dell’Aniene), in Via
Valchisone 33 c’è Spazioincontro una poliedrica
associazione culturale della quale spesso riferiamo gli
appuntamenti mentre a Corso Sempione 27 vi è un
- CINeTeATRo
Martedì 5 Giugno ancora Open Space: per tutti incontro Teatro Aperto e cena gratis. Una sede, dal 2006,
di Ricerca / Formazione / Produzione Teatrale e
Cinematografica.
Ci sembra di capire che qui professionisti si prestano
anche ad insegnare competenze che rimangono, a
dispetto di apparenze modaiole, base per mestieri
artigiani che solo se affiancano perizia ed idea possono diventare arte. Speriamo cioè di avere intuito un
posto dove non troviamo, viceversa, dei mercanti
vestiti da artisti. La creatività non si vende ne si compra e l’estro al più si tramanda in quanto, con forma e
contenuto, si cerca di trasmetterne lo spirito.
Info ViaValsolda177 - 06.8175275: 346.6805928
[email protected] www.cineteatro.it
- SCUoLA SeCoNDARIA e. MAjoRANA
il 26 Maggio ecco la consueta, apprezzata, Festa di
Fine Anno,
Giornata dove musica sport arte letteratura didattica
volontariato ed impegno civile coesistono: una koiné,
ovvero una comune ma determinata scuola mostra il
suo nobile e decisivo scopo. Grazie.
Info Scuola Majorana P.za Minucciano 33 – Tel/Fax
06.8124398 www.scuolamajorana.it
- DeFRAG
Via delle Isole Curzolane 75 Associazione culturale e di
promozione sociale. Aperto dal Lunedì al Venerdì 16.00
- 21.00; Venerdì e Sabato 22.00 - 2.00.
Info Via delle Isole Curzolane 75 - Tufello City:
www.associazionedefrag.net Tel: 320.0486439.
- BIBLIoTeCA eNNIo FLAIANo
La (unica ) biblioteca nel nostro quartiere di 250.000
abitanti.
CoNTINUANo INIZIATIVe e PRoIeZIoNe DI FILM;
TUTTo CoN CURA e GRATIS.
Info Via M.te Ruggero 39 - 06.45460431/4
www.comune.roma.it /istituzioni culturali – Mailing
List.
- TeATRo VIGANÒ
Piazza Fradelletto 17, N. Salario; Sala bella e attiva
unita alla Parrocchia.
- TeATRo 33
adiacente alla Parrocchia di Val Melaina; nonostante
è un fu Cinema storico situato vicino al fu Campo del
Tirreno speriamo… risorga.
Info: Via del Gran Paradiso 33 (in cima !).
- SPAZIoINCoNTRo
luogo di dibattito intellettuale, il Circolo Culturale
Montesacro. In Viale Adriatico 1 la Torrefazione
Bertini ha i giusti criteri per essere posto di cultura,
all’angolo tra Viale Adriatico e Via Peralba ecco il
Locale, vicinissimo all’Antares, l’unico cinema sopravvissuto del IV Municipio (s’è aggiunto il Multisala di
Porte di Roma) ed infine lo storico centro sociale di tendenza Zoobar è in Via Nomentana all’altezza di Via
Bencivenga.
In questa zona, inoltre, non pochi bar chioschi e punti
ristoro sono aperti fino a notte alta.
Parliamo dunque, per quanto detto, di rediviva zona in
fermento che gravita intorno al nucleo di Città Giardino
e la faccenda esprime sintomi positivi: vitalità occupa-
zione e fiducia giovanile anche nel nostro mortificato
territorio. Non c’importa analizzare, ci piacerebbe che
siano semi portatori di progetti, idee, svago e serenità
creativa, rimanendo pronti a fare la nostra parte di
informazione locale; anzi ci spingiamo a pensare ad
incontri, un coordinamento che faccia rete tra le varie
realtà presenti affinché ci sia un piano per ottimizzare
intenti e sviluppo. Chissà, intanto la cosa è degna di
nota; vedremo se crescerà bene e se contagia anche
le tante zone municipali oramai ridotte a depressi dormitori perché da Nuovo Salario a Fidene, da
Valmelaina a Settebagni passando per Cinquina fino
alla stessa Talenti, tutto – e ci aiuta il buon Goya – è un
lungo… sonno della ragione.
Associazione Culturale - Via Val Chisone, 33.
Info: Via Val Chisone, 33 (zona ex Cinema Espero )
tel. 0687192030 [email protected]
-ToRReFAZIoNe BeRTINI,
Viale Adriatico, 1
VIAGGI & CONOSCENZA ATTRAVERSO TRADIZIONI CIBO E VINI RAFFINATI: CON PASSIONE.
Info Francesco, Viale Adriatico 1, Tel: 06.87192734.
Info: e prenotazioni www.salariasportvillage.it Via S.
Gaggio, 5 (Settebagni) - Tel 06.885616.
- CIRCoLo CULTURALe
MoNTeSACRo
Corso Sempione, 27 Associazione Culturale
“Alta” e quarantennale; incontri e dibattiti su temi rilevanti,
con competenza intellettuale.
Info www.circoloculturalemontesacro.it - [email protected]
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Pagina 24
EMERGENZE TERREMOTI
OBIETTIVO SANT’EUSANIO. PROSEGUE LA
RICOSTRUZIONE E LA NOSTRA SOLIDARIETA’
[Alessandra Pieroni]
na dinamica efficace è stata quella intrapresa attraverso gli organismi tecnicoamministrativi del comune aquilano di
Sant’Eusanio Forconese. Una procedura che ha
dato frutto a numerosi nuovi interventi di ricostruzione, i quali si sommano a quelli già iniziati da
vario
tempo.
L’attività
avviata
dall’Amministrazione presieduta dal Sindaco
Berardinangelo, dall’Architetto Di Biase responsabile dell’Ufficio Tecnico e da tutto il comparto
amministrativo del piccolo comune, sta dando
frutti evidenti e di notevole importanza per la
comunità. Un riferimento di grande interesse
anche per tutto il panorama nazionale, il quale si
trova periodicamente a fare i conti con queste
calamità. Di sicuro un buon esempio da seguire:
numerosi sono appunto gli edifici classificati “E”,
ovvero oggetto di ricostruzione pesante, già
“cantierizzati”. I primi li avevamo indicati negli
scorsi numeri. A questi se ne sono aggiunti
numerosi altri, preludio al successivo intervento
di recupero del centro storico, già pianificato in
sede di conferenza di servizi tenutasi alla fine del
mese di marzo. Un’operazione importante, preludio alla presentazione dei progetti connessi
ovvero ai veri interventi strutturali, volti ai numerosi aggregati in cui il centro storico è stato suddiviso. Il notevole impegno tecnico-amministrativo, unitamente ad una necessaria comune
Maggio / Giugno 2012
ULTIMA ORA
E ORA AIUTIAMO CAVEZZO
ALLA SUA RICOSTRUZIONE
UNO DEI COMUNI DEL MODENESE,
DEVASTATO DAL SISMA DEL 20 MAGGIO
U
opo il gemellaggio solidale con il Comune
di Sant’Eusanio Forconese, che comunque prosegue ancora oggi da parte del
nostro giornale, vogliamo intraprendere un
nuovo percorso basato su un nuovo gemellaggio atto all’aiuto di una comunità devastata dall’ultimo evento sismico del 20 maggio scorso in
Emilia Romagna.
Abbiamo deciso di intraprendere iniziative a
favore del Comune di Cavezzo in provincia di
Modena, partendo già dal 30 maggio, giorno in
cui ci sarà la prensetazione del “Tuttoquartiere
del tuo bambino - anno 2012”: una cerimonia in
cui vi sarà la partecipazione dei bambini in primis e della quale forniremo dettagli ini questi
prossimi giorni.
In tale occasione inizieremo una prima raccolta
fondi in favore di questa comunità provata dall’evento.
Per questo motivo chiediamo a voi cittadini una
forte partecipazione solidale, come sempre
avete fatto.
A.P.
D
volontà di intenti degli stessi proprietari, porterà
di certo a meravigliosi risultati preludio di rinascita di questo meraviglioso borgo.
informazioni
attinenti,
sul
sito
Le
http://www.comune.santeusanio.aq.it/index.php
oppure attraverso il link sulla colonna destra del
nostro giornale on-line.
POTETE SEMPRE AIUTARE IL PICCOLO
BORGO, VERSANDO UN CONTRIBUTO SUL
C/C CARISPAQ NR. 8715 - IBAN:
IT92Z0604040770000000155805 - INTESTATO
AL COMUNE DI SANT’EUSANIO FORCONESE
VIA DEL MUNICIPIO SNC - 67020 SANT’EUSANIO FORCONESE (AQ). CAUSALE: “LA QUARTA” PER L’ABRUZZO.
Maggio / Giugno 2012
CULTURA
Pagina 25
Le vie di talenti dedicate ai nostri letterati
BERNARDO DAVANZATI,
IL SILENTE DEL CINQUECENTO
Di straordinaria attualità i trattati monetari del letterato fiorentino
[Ilaria Faraoni]
ernardo Davanzati: quanti a sentirne il nome associano a tale scrittore qualche ricordo scolastico o universitario, a meno che non ne abbiano
fatto oggetto di studi approfonditi? Eppure
l’importanza di questo letterato fiorentino
del Cinquecento assume una sfumatura
molto attuale, visti i tempi che stiamo
vivendo: si parla di Banche Centrali, di
monete, di euro si e di euro no (come vorrebbe Beppe Grillo)...
Con Davanzati, infatti, cui Talenti dedica la
tranquilla strada che congiunge via Tosatti
e via Fucini, siamo davanti all’uomo che
con i suoi trattati come “Lezione delle
monete” (1588) o “Notizia de’ cambi” (1581), oltre 500 anni fa già precorreva molti concetti del moderno concetto delle Banche Centrali o della
teoria quantitativa della moneta. Cominciò a dedicarsi agli studi economi-
B
ci (oltre a quelli letterari e storici) dopo
aver tentato l’attività mercantile per
necessità: suo padre (di origini nobili),
era stato infatti dichiarato ribelle dopo la
restaurazione medicea a Firenze e
allontanato dalla città.
Ma il suo è un altro di quei casi in cui
sulle storie della letteratura si trova poco
e niente: viene ricordato soprattutto per
aver tradotto in prosa volgare toscana gli
“Annales” di Tacito, inserendosi in quella corrente che viene definita “tacitismo”,
in bilico tra l’esaltazione della tirannide e
la sua totale condanna.
Entrò a far parte dell’Accademia degli
Alterati (di cui fu anche reggente) con il
nome di “Silente” e qui i seguaci della
saga di Harry Potter forse sorrideranno; la sua insegna fu un cerchio di
botte con il motto “strictius arctus”, che si riferiva al suo stile oratorio, conciso, ma non privo di significati.
DIAZ-NON PULIRE QUESTO SANGUE
In uscita nelle sale una mera ricostruzione documentaristica per qualcosa che meritava di più
Genere: Drammatico
Regia: Daniele Vicario
Cast: Claudio Santamaria, Jennifer Ulrich, Elio Germano, Davide Iacopini,
Ralph Amoussou.
Fabrizio Rongione, Renato Scarpa, Mattia Sbragia, Antonio Gerardi, Paolo
Calabresi, Francesco Acquaroli, Alessandro Roja, Eva Cambiale, Rolando
Ravello, Monica Birladeanu, Emilie De Preissac, Ignazio Oliva, Camilla
Semino, Aylin Prandi, Michaela Bara, Sarah Barecek, Lilith Stanghenberg,
Christian Blümel, Christoph Letkowski, Ester Ortega, Pietro Ragusa, Gerry
Mastrodomenico
Durata: 120 min - Produzione: Ita 2012
[Flavio Artusi]
L
uca è giornalista della gazzetta di Bologna che vuole vedere più da vicino la realtà degli scontri, Alma è un’ anarchica tedesca che ha partecipato agli scontri di Genova, Nick manager francese giunto a Genova
per seguire un seminario dell’economista Susan Gorge, Anselmo è un anziano militante della cgil, Bea e Ralf cercano solo un posto dove dormire, Max è
vicequestore aggiunto che cerca di evitare il più possibile inutili scontri.
Queste e tante altre sono le diverse entità che si incontreranno all’interno
della scuola Diaz la notte del 21 luglio. La storia è questa fine, non c’è molto
da raccontare, dopo una breve presentazione dei personaggi si viene immediatamente gettati nella narrazione dei fatti di quella notte per poi trasferirsi a
Bolzaneto dove i ragazzi e ragazze arrestate subiscono i peggiori trattamenti
dai poliziotti.
Vicari si limita a descrivere semplicemente i fatti senza esporsi e senza andare oltre la cronaca dettagliata di quei momenti terribili.
Ogni scena(dall’irruzione della polizia in poi) mostra i fatti in modo crudo e
reale, tanto che in sala verrebbe quasi da urlare “basta” molto prima che il
vicequestore Max Flamini(Claudio Santamaria) lo urli ai suoi, le violenze con-
tinuano e sono sempre peggio ma
più a fondo di questo il film non racconta. Non c’è il delirio di Genova
nei giorni precedenti e successivi, i
personaggi non sembrano avere un
passato prima dell’inizio del film
sembrano un po’ delle figurine
messe lì a far parte di questa grande tragedia, indubbiamente la violenza dei momenti mostrati nel film
basta e avanza per indignare lo
spettatore anche la freddezza con
cui si decide di irrompere nella
scuola e il sadismo di alcuni poliziotti ma si rischia di cadere in stereotipi;il buono, il cattivo, il poliziotto bravo, il poliziotto delinquente, il
black block e chi si trova lì per sbaglio e chi per curiosità. Ogni personaggio sembra rappresentare più
una categoria di persone che delle
persone vere e proprie, quasi delle
maschere drammatiche partecipanti a questa rappresentazione della violenza.
Una storia così andava raccontata e per fortuna la si può raccontare(questo
dimostra che la libertà ancora esiste) ma si è persa l’occasione di fare un
grande film di inchiesta che avrebbe potuto competere con i grandi del passato(Rosi, Lizzani).
L’unica percezione che si ha dal film è l’insensatezza di un gesto così
efferato che mai nessuno potrà giustificare in nessun modo e cha mai
si dovrà ripetere.
CULTURA
Pagina 26
Maggio / Giugno 2012
MONTESACRO, AMICI PELOSI
SFRUTTATI PER ACCATTONAGGIO
Cagnolina requisita ad una donna in Via Ojetti. “Adottiamo Lisa” è l’appello dell’ Enpa
[Aldo Cecconi]
nnesimo intervento dell’Ente Nazionale Previdenza Animali di Roma
per reprimere lo sfruttamento di animali per accattonaggio. Dopo numerose segnalazioni di cittadini indignati le Guardie Zoofile dell’Enpa, alla
fine di marzo, sono intervenuti in Via Ugo Ojetti per strappare dalle mani della
sua aguzzina una volpina, interrompendo così la pratica illegale.
Non è il primo caso nel nostro Municipio. Una donna romena di
41 anni, di un vicino campo Rom, è stata sanzionata, colpevole
di sfruttamento di animali per accattonaggio. La cagnolina, ribattezzata Lisa dai volontari, è stata requisita e posta sotto sequestro amministrativo. La piccola vittima, una cucciola di volpino
bianca e nera, è stata portata presso l’ospedale veterinario della
Asl RmD per essere sottoposta ai controlli di routine. Non si
E
esclude
che
abbia
subito
ripetuti
maltrattamenti.
Successivamente è stata affidata alle cure dell’Associazione
Volontari Canile di Porta Portese che gestisce le attività di cura
ed adozione del Canile Comunale della Muratella. La pratica dell’accattonaggio con animali a Roma è vietata dal 1997 da un’ordinanza sindacale, divieto poi recepito dal regolamento comunale a tutela degli animali nel 2005. I cuccioli vengono usati per intenerire i passanti, ma una volta cresciuti e non più funzionali allo
scopo, hanno spesso un futuro incerto. Per questo l’Enpa rivolge
un appello a tutti i cittadini di non lasciare denaro affinché non si
alimenti questa pratica illegale. Gli sfruttatori, spesso e volentieri,
non si arrendono e tentano di rientrare in possesso degli animali, costringendo i volontari ad una vigilanza rigorosa e ad un pro-
tocollo di affidamento molto scrupoloso. Ora Lisa è in attesa di una famiglia,
vera, che l’accolga con affetto e che l’aiuti a dimenticare il passato di maltrattamenti che ha vissuto. Chiunque fosse interessato può rivolgersi al Canile
Comunale di Via della Magliana 856/H, tel. 0667109550 – 3493686973,
facendo riferimento alla matricola 424/12 della cagnetta Lisa. Per segnalare
pratiche di sfruttamento [email protected] oppure 0670307099.
Maggio / Giugno 2012
BREVI
GIARDINO DA SOGNO
IN VIA MAIELLA
Gli abitanti del lotto del cuore di Montesacro, con il
sostegno dell’emittente La7, danno un esempio di
condivisione sociale e di amore per gli spazi comuni
[Annalisa Anibali]
L’
L’erba del vicino è un nuovo programma che entra nei cortili dei
condomini italiani per rinverdirne fiori e piante.
La presentatrice Lucia Loffredo affiancata da due esperti, Vittorio Chia,
giardiniere di professione e Olivier Gerard, esteta del giardinaggio, si
occuperà
di
ravvivare
e
ristrutturare le
aree verdi cittadine
molto
spesso abbandonate, spente
o sopraffatte
dallo smog. Ma
tutto
questo
non potrà avvenire
senza
l’aiuto
degli
stessi abitanti
dei condomini.
A loro, infatti, si Le super nonne di via Maiella
offrirà una grande opportunità: fiori, piante, alberi, orti e prati gratuiti da scegliere e, in
tre soli giorni, piantare sotto l’occhio vigile dei due esperti giardinieri e
di Lucia. Attraverso vere e proprie lezioni di giardinaggio in cui Vittorio e
Il nuovo giardino di via Maiella
Olivier spiegheranno e mostreranno come scegliere, piantare, invasare,
annaffiare e curare alberi, piante, fiori e cespugli di rose, si cercherà di
ripristinare anche la socializzazione e la convivialità nei condomini
diventati sempre più micromondi litigiosi o inclini all’indifferenza.
Lucia Loffredo e gli esperti giardinieri di L’erba del vicino andranno in
condomini urbani antichi e moderni, in città o al mare, di periferia e centrali, e si occuperà anche di terrazze condominiali da rimettere completamente a nuovo per il recupero di spazi verdi in stato di abbandono o
mai utilizzati.
L’erba del vicino si propone di far capire che la cura delle piante e degli
spazi verdi non è un impegno gravoso, ma al contrario una grande occasione di benessere e di rapporto positivo con l’ambiente in cui si vive. E’
sicuramente una forma di lotta allo stress quotidiano e soprattutto un
modo efficace di socializzazione e condivisione.
IN ONDA SU LA7 DAL 9 GIUGNO
Pagina 27
VIA GRAN PARADISO SI BLOCCA
PER LA SOSTA SELVAGGIA
I lavori metro hanno reso la strada che da Val
Melaina conduce a via Scarpanto e viceversa,
per un suo lungo tratto a lungo senso.
Ma nei pressi del semaforo automobilisti incivili
parcheggiano senza preoccuparsi di una
circolazione che in alcuni casi diventa impossibile
Maggio / Giugno 2012
SPORT
ALLIEVI 1995 SPES MONTESACRO:
UN ALTRO ANNO DI ELITE
Obiettivo centrato per i ragazzi di mister Ronconi,
per il quale competenza tecnica ed organizzazione della
società sono i requisiti determinanti per il settore giovanile
[Daniele Di Clementi]
a vittoria sulla Libertas Centocelle ha sancito la permanenza nel campionato degli Allievi di Elite della Spes Monte Sacro. Missione compiuta, quindi,
per i gialloverdi di Marcello Ronconi, allenatore con esperienze precedenti
nei pari età di sodalizi primari quali Savio e Monterotondo. Parallelamente al raggiungimento della tranquillità – afferma il tecnico – l’obiettivo è anche formare giocatori da impiegare in categorie superiori quali serie D, Eccellenza e Promozione.
“Al mio arrivo alla Spes , a dicembre 2011, ho trovato una squadra preparata, dal
L
gioco apprezzabile, che già conoscevo per averla precedentemente visionata, la
quale non era, purtroppo, ripagata dai risultati.”
In questa squadra militano calciatori che hanno iniziato il loro percorso sportivo
dai “primi calci” e sono giunti agli Allievi Elite: una notevole soddisfazione per tutto
lo staff. Proprio il curriculum di tutto rispetto, ha permesso al tecnico di apprendere e perfezionare le tecniche di gestione del gruppo, la strategie e la tattica di
gioco, ivi incluso anche il modulo. “Quando ero al Savio, allenavo in coppia con
Fabio Branchini, a mio giudizio uno dei migliori trainer per il settore giovanile, e mi
sono appassionato al suo 4-4-2 che ho avuto modo di approfondire osservando
alla Borghesiana gli allenamenti dell’Italia di Arrigo Sacchi. Questo modulo lo
applico anche alla Spes, perché lo considero il più adatto per raggiungere serenamente l’obiettivo prefissato dalla Società, sebbene le abilità della squadra, nel
caso specifico dei centrocampisti e degli attaccanti, si prestino anche all’adozione di altri schemi. I fatti stanno dando ragione al mister perché, sotto la sua guida,
la squadra si è gradualmente lasciata alle spalle il vortice della bassa classifica progredendo verso posizioni più tranquille, fino all’avvenuto raggiungimento della permanenza nel torneo. I giallo-verdi sono gruppo anche fuori dal campo, ingrediente
indispensabile per partire con un gol in più ancor prima di iniziare la partita.
“I ragazzi – continua il mister - provengono per la maggior parte dal IV Municipio
ed alcuni di essi vanno anche a scuola insieme”.
L’aggregazione è un valore imprescindibile per andare avanti “a vele spiegate” nel
settore giovanile, il cui avvenire può realmente rappresentare il futuro del calcio,
poiché, ricorda Ronconi, formare l’atleta “in casa”, fino all’esordio in prima squadra, significa innanzitutto ridurre i costi, e poi incamerare proventi in caso di cessione del giocatore ad altro club, da reinvestire nella società e nella scuola calcio,
come carburante per ri-alimentare il ciclo, un ciclo virtuoso, come quello della
Spes Montesacro.
Pagina 29
POLISPORTIVA DON BOSCO:
QUI SUI PRATICA IL SANDA!
L’offerta sportiva del Don Bosco
va dal calcio alla pallavolo, passando
per la boxe cinese e il basket
[Alessandro Oricchio]
mpegnata da oltre quarant’anni nel dare l’opportunità
di praticare sport ai giovani del IV municipio, la
Polisportiva Don Bosco non sembra affatto sentire il
peso degli anni. Daniela Rippa, responsabile del settore
calcio, ci ha parlato a 360° delle iniziative del Don Bosco.
Nonostante siano passati tanti anni dalla sua fondazione
l’impegno del Don Bosco è rimasto immutato? “Sono pas-
I
sati ben 44 anni da quando un giovane coadiutore salesiano, Giuseppe Bertorello, attraverso lo sport iniziò ad
unire e a far crescere i ragazzi che popolavano il nostro
quartiere. Da allora molte cose sono cambiate ma non il
nostro impegno”. Quali sono le discipline più praticate
all’interno del Don Bosco? “Abbiamo un totale di circa 300
atleti che si dividono tra la pallavolo guidata da Gianluca
Iniziato, che si rivolge principalmente alle ragazze dall’under 14 fino ad una squadra femminile che gioca addirittura in serie D; il basket, seguito da Dario Beltrame, che
coinvolge i bambini delle elementari fino agli over 30; il
settore calcio seguito da me e Stefano Valentini che
abbraccia i piccoli del 2006 fino ad arrivare agli esordienti e una squadra di calcio a 5 maschile e femminile. Poi
abbiamo il sanda, meglio conosciuta come boxe cinese,
rivolto principalmente ai ragazzi delle medie e superiori”.
Il Don Bosco è anche molto impegnato nel sociale.
“L’impegno che viene quotidianamente profuso non
dimentica i meno fortunati: abbiamo curato con particolare attenzione l’inserimento nel settore pallavolo di un
gruppo di utenti del Dipartimento di Salute Mentale della
A.S.L. RM A, seguiti da un nostro tecnico, da volontari e
da medici dell’ASL, e l’integrazione nel settore calcio a 5
di alcuni giovani rifugiati politici afgani”. Quali eventi state
preparando per l’estate? “In vista dell’estate stiamo organizzando “Estate ragazzi”, il centro estivo dell’Oratorio
salesiano dove tra sport, escursioni e gite ai parchi acquatici certamente non c’è il tempo di annoiarsi. Non ci rimane che invitarvi a tutti i nostri appuntamente: siete tutti
benvenuti!”.
Filo diretto con i nostri esperti
PER LE PRIME INFORMAZIONI POTETE CONTATTARCI AL NUMERO VERDE: 800.199.008
SONO PARTE COMUNE?
VIGNE NUOVE DI GIUSEPPE ANANASSO
PROROGHE
Prorogato al 20 giugno il termine per la presentazione al CAF del
730/2012.
Prorogato anche il termine per il pagamento delle imposte IRPEF da
Unico 2012. Il 09 luglio sarà infatti l’ultimo giorno utile per il pagamento che potrà comunque essere eseguito anche entro il 20 agosto con
la maggiorazione dello 0,40%
IMU
C’è tempo fino al 18 giugno per il versamento dell’acconto IMU che va
calcolato con le aliquote base del 4x1000 e del 7,6x1000
Per il celcolo dell’imposta è bene avere una visura catastale aggiornata
VIA DELLE VIGNE NUOVE 44 - TEL. 06.88644648
E-MAIL [email protected]
Il restauro della facciata di un immobile solleva sempre dibattito tra i condomini. Così
Pierluigi ha chiesto aiuto per uno stabile d’epoca, Anno 1920, per il quale l’assemblea
ha deliberato lavori di ripristino di graffiti e stucchi, sabbiatura generale ecc... Nel regolamento si legge: sono comuni le facciate verso le vie, esclusi i serramenti e i balconi
delle singole proprietà. Problema: ripartizione spese frontalini. Alcuni proprietari hanno,
secondo il piano, di balconi con ringhiera, altri con ringhiera e finto granito, altri in finto
granito: «Ma i frontalini sono di proprietà comune o individuale?».
Risponde l’avvocato Renato Binello Vigliani: «Nulla essendo previsto dal regolamento di
condominio in merito ai "frontalini", occorre far riferimento ai principi generali. Secondo
la giurisprudenza occorre distinguere i balconi in senso stretto dagli elementi decorativi
dei medesimi. Mentre i primi sono pacificamente considerati un "prolungamento" della
unità immobiliare cui sono asserviti (e pertanto appartengono in via esclusiva al proprietario di questa che ne sopporta interamente gli oneri), i secondi (i cosiddetti frontalini)
devono considerarsi beni condominiali quando si inseriscano nel prospetto dell’edificio e
contribuiscano a renderlo esteticamente gradevole (così come i cosiddetti "pilastrini" e
la parte sottostante la soletta).
«La valutazione circa il fatto che determinate parti di un edificio servano all'uso e al godimento comune ai sensi dell’art.1117 n.3, non può quindi essere effettuata in astratto,
ma deve essere attuata caso per caso, individuando in concreto la funzione prevalente
di tali parti in rapporto alla proprietà esclusiva. Qualora nel caso specifico i frontalini
(nonché i pilastrini ed il "sottosoletta") svolgessero davvero la funzione prevalente di rendere architettonicamente gradevole l'intera facciata (invece che quello di servire come
elemento decorativo o strutturale del solo balcone), la spesa relativa al loro restauro
dovrà essere ripartita fra tutti i condomini in base ai mille
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Maggio / Giugno 2012
Pagina 31
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VIA UGo DeLLA SeTA
BeNZINAIo SI APPRoPRIA DeLL’AReA VeRDe
Spettabile redazione, a che titolo in data 20.5.2012
il benzinaio IP situato in via Ugo della Seta sta
recintando l'area verde limitrofa? Il fatto che i
lavori si svolgano di domenica non mi fa pensare niente di buono: se il "giardino" (improprio
chiamarlo così, è uno spazio non praticabile
pieno di piante cresciute alla rinfusa e mai curate, nonché di immondizia) è pubblico, si tratta di
un abuso che va represso, anche penalmente;
se è privato, il proprietario dovrebbe ripulirlo per
evitare rischi di incendio. Si tratta di una via ad
altissimo traffico, anche stavolta i Vigili Urbani si
gireranni dall'altra parte? Forse no, perché proprio
dal lato opposto della strada c'è il chiosco di un fioraio, anch'esso sorto in fretta e furia di domenica
una decina di anni fa: tutto in regola con l'occupazioen di suolo pubblico?
un lettore
VIA ADAMeLLo
PATRIMoNIo VeRDe A RISCHIo
Volevo segnalare situazione ALBERATURE STRADALI in via Adamello, IV Municipio inadeguatezza
della gestione del decoro urbano, e del verde:
a) NEGLI ULTIMI 2 ANNI sono stati abbattuti una
SERIE DI PINI MARITTIMI, su via Adamello e viale
Carnaro, perchè dichiarati pericolanti E NON
SONO STATI SOSTITUITI DA ALCUN ALBERO
LASCIANDO I TRONCHI MOZZI a far bella mostra
di sè.
b) L'ultimo PINO è caduto da solo a seguito della
nevicata del 2 febbraio 2012 (schiacciando una
macchina) e il tronco giace a terra DA QUELLA
DATA, ORMAI SONO 4 MESI, di fronte al civico 10
di via Adamello CON PARTE DELL'IMPIANTO
RADICALE CHE INGOMBRA IL MARCIAPIEDE
rappresentando anche elemento di pericolo per i
passanti.
c) Ad oggi, sempre in via Adamello, altri due pini di
grandi dimensioni (tra quelli ancora in piedi) risultano malati e quasi completamente secchi, come visibile a chiunque ad occhio nudo dato che la CHIOMA E' TUTTA MARRONE E SECCA E DA UN
MOMENTO ALL'ALTRO CON UN VENTO PIù
FORTE POTREBBERO CADERE RAMI O INTERE PARTI DELL'ALBERO....
Io come cittadina della capitale e come amante
degli alberi e del mio quartiere mi sono fatta portavoce anche degli altri residenti nel richiedere al
MUNICIPIO e agli uffici preposti un TEMPESTIVO
intervento per la salvaguardia del decoro e la sostituzione di ogni albero caduto e/o abbattuto, INDIVIDUANDO SPECIE ARBOREE PIù IDONEE AD
ESSERE UTILIZZATE COME ALBERATURE
Anno XXVII - n°4
Maggio / Giugno 2012
Direzione, Redazione
Reg. Trib. di Roma
n. 497/86 del 23/10/1986
Via Val Maggia, 32 - 00141 Roma
Telefono 06.88644518
Fax 06.88386992
STRADALI NON CI SONO STATE RISPOSTE Nè
INTERVENTI AL RIGUARDO MAGARI VOI COME
STRUMENTO DI INFORMAZIONE DEL QUARTIERE POTRESTE OCCUPARVI DELLA COSA,
PROMUOVENDO DEGLI INTERVENTI AL
RIGUARDO E COMUNQUE UNA GESTIONE
COMPLESSIVA DEL DECORO URBANO E
DELLE ALBERATURE STRADALI PIù EFFICIENTE E DECOROSA.
Cordiali saluti
dott.ssa Francesca Consoli
LA GIUNGLA DI VIA VeRGA
Gentile Redazione,
vorrei segnalare ancora una volta il pesante degrado di Via Giovanni Verga e Via Luigi Pirandello, in
particolare inviterei i rappresentanti del IV municipio a vedere il capolinea del 335 situato in prossimità di un ex area verde adesso completamente
ricoperta di erbacce altissime e forasacchi alla
quale qualcuno ha dato fuoco per disperazione.
Non c'è una pensilina, il marciapiede è completamente ricoperto di erbacce e pollini, qui infatti la
nettezza urbana non si vede, non ci sono panchine per sedersi e d'estate attendere l'autobus è
davvero impossibile per il caldo torrido.Dal
momento che la maggior parte delle persone che
prendono questa linea sono anziani il disagio è
ancora più grande.
Lo stesso discorso per l'area verde situata di fronte che avrebbe potuto compensare la mancanza di
parchi dopo la cementificazione operata da
Mezzaroma e che invece è un prato sporchissimo
e incolto con erbacce altissime e rifiuti anche in
prossimità del ciglio della strada.
Qui è stato addirittura collocato un bagno ecologico per gli autisti dell'Atac e devo dire che posto
peggiore non si poteva trovare.
Ognuno di noi avrebbe il sacrosanto diritto di vivere circondato dalla bellezza ma poichè questo a
Talenti ormai non è più possibile, chiediamo se non
altro di poter vivere in un ambiente decoroso.
Per non parlare di Via Giovanni Verga, dove ci
sono aiuole completamente ricoperte di rifiuti di
ogni tipo, la strada è piena di buche e all'incrocio
con Via Giacome Zanella troviamo quel che resta di
un' inutile scavo archeologico operato da
Edileuropa: una distesa di terra ammucchiata
davanti al vecchio centro commerciale.
Anche qui forse con un'altra mentalità si sarebbe
potuto creare un giardino invece che lasciare che
quello spazio si ricopra di rifiuti.
Vorrei sapere se siamo cittadini di serie b rispetto al
cosiddetto quartiere Rinascimento dove le strade
sono pulite e addirittura adesso non si può nemme-
E-mail:
[email protected]
www.laquartaonline.it
Coordinatore Relazioni
Pubbliche
Severino Catracchia
Direttore Editoriale
Riccardo de Cataldo
Rev. Grafica Miriam Tafuri
Direttore Responsabile
Luca Coniglio
Segreteria di Redazione
M. Grazia Sperandio
Marketing e Pubblicità
Flavio Brunelli
Tipografia Litosud srl
Via Carlo Pesenti, 130 - 00156 (Roma)
no più camminare con il cane perchè coloro che
abitano nei palazzi di Mezzaroma protestano,
come se anche il marciapiede fosse improvvisamente diventato di loro proprietà. Segnalo anche la
totale mancanza di cestini in tutte le strade del
quartiere e che invece sarebbero utilissimi per buttare carte e altri piccoli rifiuti.
Se il Presidente Cristiano Bonelli si degnasse
almeno una volta di guardare anche questa zona
del Quartiere Talenti si accorgerebbe che è completamente abbandonata a se stessa e dell'enorme
disparità di servizi tra questa parte che potremmo
definire "Il Medioevo" e il quartiere "Rinascimento".
Chiara
VIA SALARIA / AeReoPoRTo DeLL’URBe
UNA DISCARICA A CIeLo APeRTo
Gentile Redazione,
vi scrivo in merito al degrado della via Salaria.
La via Salaria, importante arteria cittadina, riversa
da anni in pessime condizioni. I canali di raccolta
dell'acqua, nel tratto di strada che va dall'aeroporto
dell'Urbe alla motorizzazione civile, sono otturati e
pieni di ogni cosa (bottiglie, tronchi, ombrelli, plastica, carte e 35 centrimetri d'acqua putrida).
D'inverno la strada, subito dopo la pioggia, si trasforma in un fiumiciattolo. D'estate diventa la dimora preferita di zanzare, mosconi e animali di ogni
tipo (i più dolci dei quali sono le lucciole dell'est
europeo). Gli unici soldi che si spendono sono
quelli per asfaltare e/o tappezzare, quasi annualmente, le strade (lavori politicamente più spendibili
per l'amministrazione e appaltati da imprese che
non vengono controllate a dovere).
Le modalità
sono sempre le stesse: si toglie
l'asfalto e si
gettano non
più di due
centimetri di
bitume (?),
che raffreddandosi si restringere e si sbriciola. Dopo poco la
strada torna peggio di prima ed è pronta per essere nuovamente "asfaltata". Ma poco importa, perché tutte le strade portano a Roma!
Spero di ricevere una vostra risposta ed in una
eventuale vostra presa di posizione.
Viringrazio in anticipo.
Cordialmente,
Raffaele Coniglio
Hanno collaborato:
Giuseppe Ananasso
Flavio Artusi
Silvia Badolato
Claudio Catalano
Roberto Ceccaglia
Aldo Cecconi
Alessandro Ceravolo
Luca Coniglio
Daniele Di Clemente
Ilaria Faraoni
Michele Lupo
Micaela Mariana
Elio Marcucci
Alessandro Oricchio
Stefania Orlando
Sergio Maria Ortolani
Lorenzo Pasqualini
Alessandra Pieroni