IUI [pdf - 63,79 KB] - Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli

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IUI [pdf - 63,79 KB] - Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli
Azienda per l’Assistenza Sanitaria
n. 5 “Friuli Occidentale”
Via della Vecchia Ceramica, 1 – 33170 Pordenone
C.F. e P.I. 01772890933 – PEC [email protected]
Presidio Ospedaliero di Pordenone - Sacile
Via Montereale 24 - Pordenone
S.S.D. di Fisiopatologia della Riproduzione Umana e Banca del Seme e degli Ovociti
Responsabile: Dott. Francesco Tomei
IUI
L’Inseminazione IntraUterina (IUI) è una tecnica di procreazione assistita che consiste
nell’inserimento in utero di un campione di liquido seminale dopo opportuna preparazione,
attraverso un apposito catetere. La IUI vieneproposta in caso di infertilità inspiegata,
problemi di eiaculazione, lievi problemi di fertilità maschile, disordini ovulatori ed
endometriosi lieve in presenza di almeno una tuba pervia. Può essere eseguita su ciclo
naturale o stimolato.
Presso la nostra Struttura, viene prevalentemente effettuata a seguito di una stimolazione
ormonale: si procede all’induzione della crescita follicolare multipla con somministrazione
giornaliera di gonadotropine. Controlli ecografici ed ormonali effettuati nel corso della
terapia permettono di modificare la dose di gonadotropine per ottimizzare la risposta
ovarica e personalizzare il trattamento. Quando uno/due massimo tre follicoli hanno
raggiunto le dimensioni di 17-18mm, l’ovulazione viene indotta con l’iniezione della
gonadotropina corionica umana (hCG) e 24-36 ore dopo viene inserito attraverso il canale
cervicale il catetere precaricato ed seme opportunamente preparato in laboratorio viene
depositato nella cavità uterina.
Trascorsi 14 giorni dall’inseminazione, deve essere eseguito il dosaggio plasmatico della
beta-hCG per valutare l’esito del trattamento.
Risultati:
La IUI è una tecnica poco invasiva. D’altro canto non ha lo stesso tasso di successo della
fecondazione in vitro, non dà informazioni sulla qualità degli ovociti e degli embrioni e deve
esserci almeno una tuba funzionante e una qualità di sperma accettabile.
Il successo di questa tecnica dipende dall’età materna e dalla qualità del liquido seminale.
I risultati positivi aumentano se si decide di eseguire una stimolazione ovarica invece di
sfruttare il ciclo naturale.
Secondo l’ultima relazione del Ministro della Salute (30/06/2014) relativa ai dati dell’anno
2012, i risultati in termini di gravidanze ottenute su cicli di IUI effettuate sono pari al 14,5%
nelle pazienti con età inferiore ai 34 anni, mentre nelle pazienti con più di 42 anni la
percentuale scende al 2,9%.