Fondo - Passo Mendola
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Fondo - Passo Mendola
Una Banca a Responsabilità Sociale... la tua Banca per il Territorio e la Comunità ag. nitida immagine - gennaio 2004 www.cr-tuenno.net LA VOSTRA BANCA LA VOSTRA SICUREZZA Santuario S. Romedio Itinerario km Rumo 15 Revò 22 Sanzeno 25 S. Romedio Rumo (944 m.s.l.m.) Si percorre la S.P. fino al bivio di Scanna (Livo) Revò (723 m.s.l.m.) Centro con economia prevalentemente frutticola. Essendo la zona esposta a mezzogiorno, è favorita da un clima mite Sanzeno (656 m.s.l.m.) Da Revò si percorre la S.P. 74 passando davanti alla chiesa di S. Biagio S. Romedio (732 m.s.l.m.) Si percorre la strada che attraversa la gola incisa dal rio S. Romedio Il Santuario di S. Romedio è stato definito tra i più caratteristici d’Europa. Si tratta di un complesso di costruzioni che si arrampicano pittoricamente sulla vetta di un obelisco roccioso alto 70 metri e posto nel mezzo di una selvaggia forra, isolato e lontano dai centri abitati. In vetta allo sperone roccioso si rifugiò attorno all’anno 1000 un eremita di nome Romedio. 115 scalini risalgono la serie di fabbricati costituiti da 4 cappelle, all’interno di una delle quali sono custodite le reliquie di S. Romedio. Da Sanzeno, diverse sono le vie del ritorno: da Revò, da Cles e da Fondo. Val di Peio Itinerario km Rumo 11 Mostizzolo 21 Malé 27 Mezzana 37 Peio Fonti Rumo (944 s.l.m.) S.P. che al bivio di Scanna (Livo) si collega con Mostizzolo Mostizzolo (594 s.l.m.) Confine con la val di Sole dove l’omonimo ponte sovrasta il Noce a circa 85 metri di altezza Malé (738 s.l.m.) E’ il centro politico-amministrativo-culturale ed economico della valle di Sole Mezzana (940 s.l.m.) Il paese antico è adagiato sulla parte mediana della valle di Sole Peio Fonti (1397 s.l.m.) Da Fucine si imbocca il bivio per la valle di Peio percorrendo la S.P. 87 Posto sulle pendici sud orientali del Vioz, in uno spettacolare paesaggio alpino, Peio è il centro abitato più elevato del Trentino. Lo stabilimento di Peio Terme sorge in una splendida conca di prati, ai piedi del colosso del Cevedale, nel Parco Nazionale dello Stelvio. E’ una celebre località idrominerale. L’acqua infatti è una delle più leggere: ha un’azione diuretica favorevole sull’attività epatica ed è indicata negli stati di convalescenza. La zona oltre ad essere una località turistica estiva è dotata di impianti di risalita che raggiungono quota 2300 metri. Fondo - Passo Mendola Itinerario km Rumo 12 Revò 24 Fondo 35 Passo Mendola Rumo (944 s.l.m.) Si percorre la S.P. fino al bivio di Scanna (Livo) Revò (723 s.l.m.) Centro esposto a mezzogiorno, è una banconata sul lago di S. Giustina e sulla valle di Non Fondo (988 s.l.m.) E’ il capoluogo e il centro culturale ed economico dell’Alta Anaunia Passo Mendola (1363 s.l.m.) Da Fondo si prosegue sulla S.S. 42 per Ronzone, Ruffré e quindi al Passo Mendola La posizione di Fondo è invidiabile: un verde altopiano terrazzato, movimentato da colline boscose che si affaccia sulla Valle di Non e con sullo sfondo le Dolomiti di Brenta, le Maddalene e le Mandrie. Mendola è chiamato il passo tra i monti Roen e Penegal che dividono la val d’Adige dalla val di Non. Dal passo si gode un panorama vastissimo, la val di Non, le Dolomiti di Brenta, Ortles Cevedale, Marmolada e val d’Adige. Una funicolare, costruita nel 1902, mette in diretto contatto il passo con Caldaro, compiendo un dislivello di 1318 metri. Il passo Mendola rappresenta anche una base di partenza per numerose escursioni. Lago di Tovel Itinerario km Rumo 11 Mostizzolo 16 Cles 20 Tuenno 32 Lago di Tovel Rumo (944 s.l.m.) S.P. che al bivio di Scanna (Livo) si collega con Mostizzolo Mostizzolo (594 s.l.m.) Confine con la val di Sole posto sulla gola del fiume Noce Cles (656 s.l.m.) Capoluogo della Valle che oltre ad essere centro commerciale, possiede importanti testimonianze delle civiltà passate, come la Tavola Clesiana e il Castel Cles Tuenno (630 s.l.m.) Uno dei più importanti centri agricoli della valle Lago di Tovel (1178 s.l.m.) Si raggiunge in poco tempo dal centro abitato di Tuenno Il lago di Tovel, o Lago Rosso, è la gemma dei numerosi laghi alpini esistenti nel Parco Adamello Brenta e giace nell’omonima valle di Tovel che per ricchezza e varietà di flora, maestosità di foreste, eccezionalità di ambienti desertici come le marocche, è considerata fra le più belle dell’intero arco alpino. Il lago è racchiuso in una conca boscosa a quota 1178 metri; è lungo circa 1000 metri, largo 570 e profondo 39. Di forma irregolare, la sua origine è dovuta a “sbarramento di frana su bacino glaciale”. L’arrossamento del lago, che ormai non si verifica più da parecchi anni, era dovuto alla presenza di un’alga: il Glenodium Sanguineum. S. Michele all’Adige Itinerario km Rumo 16 Cles 40 Mezzolombardo 45 S. Michele a/A Rumo (944 s.l.m.) S.P. che al bivio di Scanna (Livo) si collega con Mostizzolo Cles (656 s.l.m.) Borgata posta al centro dell’ampio anfiteatro anaune su un verde terrazzo in sponda destra del lago di S. Giustina Mezzolombardo (226 s.l.m.) Centro enologico tra i più noti del Trentino S. Michele all’Adige (227 s.l.m.) Importante centro vitivinicolo, frutticolo e industriale A S. Michele all’Adige si trova il Museo Provinciale degli Usi e Costumi fondato nel 1968 su idea e con materiali raccolti dal professor Sebesta. Il museo comprende una settantina di sale della parte vecchia dell’ex convento agostiniano opportunamente restaurato, onde porre in risalto le originali strutture architettoniche. Nella sua specializzazione il museo è il più vasto e completo in linea assoluta in Italia. Il nucleo principale odierno è raggruppato nelle quattro ali che contornano la corte d’ingresso. All’interno del museo troviamo diverse sezioni: molitura, metallurgica, filatura, alpeggio del legno, del vino, ceramica, costume popolare e cucina-cibo. Nel museo è stata costruita un’enorme segheria veneta ottocentesca recuperata a Rumo. Per informazioni: tel. 0461/650314 Segonzano Itinerario km Rumo 16 Cles 40 Mezzolombardo 50 Lavis 62 Albiano 71 Segonzano Rumo (944 s.l.m.) S.P. che al bivio di Scanna (Livo) si collega con Mostizzolo Cles (656 s.l.m.) Importante nodo stradale, centro commerciale, culturale, industriale e agricolo delle valli del Noce Mezzolombardo (226 s.l.m.) Centro enologico tra i più noti del Trentino Lavis (234 s.l.m.) Grossa borgata che sorge sulla riva destra del fiume Avisio Albiano (643 s.l.m.) Centro di produzione, lavorazione e commercializzazione del porfido Segonzano (664 s.l.m.) Non è nome di paese, ma della zona disposta sulle pendici del Dosso di Segon zano Di notevole interesse le piramidi di terra di Segonzano, localmente detti “Omeni de Segonzan”. Si tratta di uno dei più conosciuti e studiati fenomeni di erosione delle acque dilavanti in una coltre morenica coperta da sfasciume detritico tra il quale numerosi sono le lastre e i blocchi di porfido. Molte sono le piramidi a forma classica alte fino a 20 metri, dall’esile stelo protetto alla sommità dal curioso “cappello” di pietra di porfido. Alcuni “cappelli” sono di dimensioni impressionanti e raggiungono anche il peso di una decina di tonnellate. Val d’Ultimo Itinerario km Rumo 8 Proves 11 Tunnel 15 Val d’Ultimo La Val d’Ultimo è una bella e caratteristica Valle montuosa e boschiva che si estende per circa 40 km. Lungo la valle si trovano i paesi di S. Pancrazio (735 m.s.l.m.), Santa Valburga, S. Nicolò e Santa Gertrude. Alle porte dell’abitato di quest’ultima frazione, si può ammirare il monumento naturale arboreo più imponente dell’Alto Adige: i larici millenari della Val d’Ultimo che hanno più di 2000 anni. Il più poderoso dei tre larici ha una circonferenza di fusto di ben 8,m. per un’ altezza di 28 m. A San Nicolò si può invece visitare il museo della Valle che fornisce una particolareggiata descrizione del patrimonio culturale contadino e dell’artigianato artistico locale. Una gran varietà di strumenti mobilio ed altro testimoniano del passato, un passato che deve rimanere sempre vivo ed inalterato nelle menti delle generazioni presenti e future. Il museo offre inoltre un quadro completo della fauna locale. La Val d’Ultimo è un vero paradiso anche per gli amanti dello sci che possono usufruire di 18 km. di meravigliose discese ben innevate. Bolzano Museo del Similaun Itinerario km Rumo 12 Revò 24 Fondo 35 Passo Mendola 50 Bolzano Rumo (944 s.l.m.) Si percorre la S.P. fino al bivio di Scanna (Livo) Revò (723 s.l.m.) Centro esposto a mezzogiorno, è una banconata sul lago di S. Giustina e sulla valle di Non Fondo (988 s.l.m.) E’ il capoluogo e il centro culturale ed economico dell’Alta Anaunia Passo Mendola (1363 s.l.m.) Da Fondo si prosegue sulla S.S. 42 per Ronzone, Ruffré e quindi al Passo Mendola Bolzano (262 m.s.l.m.) è il capoluogo dell’Alto Adige, situato a sud della Val d’Adige, in una stupenda conca e gode di un clima mite. Fra le cose notevoli dal punto di vista architettonico e artistico meritano la Chiesa Parrocchiale gotica e il Palazzo mercantile; nei dintorni si trovano molti castelli ancora visitabili e interessanti dal punto di vista artistico. A Bolzano troviamo il Museo Archeologico dell'Alto Adige (via Museo, 43), nuova dimora dell’uomo venuto dal ghiaccio, la mummia di circa 5300 anni rinvenuta sul ghiaccio del Similaun. La mummia è conservata negli spazi riservati all’età del bronzo; nelle vetrine climatizzate vengono inoltre esposti gli accessori ritrovati assieme all’Uomo venuto da ghiaccio. Per informazioni: 0471/980107 - 0471/982576 I giardini di Castel Trauttmansdorff - Merano Itinerario km Rumo 8 Proves 11 Tunnel 15 Val d’Ultimo 38 Merano Rumo (944 s.l.m.) Si percorre la strada provinciale e poi quella statale fino a Revò Revò(723 s.l.m.) Centro rurale il cui rione nuovo si è oramai riunito a Romallo Fondo (988 s.l.m.) Frequentata località turistica Passo Palade (1512 s.l.m.) Punto che per oltre due millenni collegò l’Anaunia e il lago di Garda con la Baviera Merano (320 s.l.m.) Situata in una bella conca alla confluenza dell’Adige con il torrente Passirio, è definita la capitale turistica dell’Alto Adige Fin dalla metà dell'Ottocento giungevano a Meano ospiti da tutta l'Europa per ritrovare il benessere. Addirittura l'imperatrice Elisabetta scelse questa cittadina, in particolare Castel Trauttmansdorff, come sua residenza invernale. Proprio intorno a tale importante costruzione si estende oggi un Giardino Botanico di dodici ettari che ospita al suo interno il nuovo Museo Provinciale del turismo. Il giardino è visitabile a pagamento e solo su prenotazione quasi tutto l'anno, ad esclusione del periodo invernale. Fondo - Canyon Rio Sass Itinerario km Rumo 12 Revò 24 Fondo Rumo (944 s.l.m.) Si percorre la S.P. fino al bivio di Scanna (Livo) Revò (723 s.l.m.) Importanti dal punto di vista storico-culturale sono: Casa Campia e la Pieve di S. Stefano Fondo (988 s.l.m.) Paese conosciuto come protagonista della "Ciaspolada", famosa gara con racchette da neve che ormai da più di trent'anni è appuntamento fisso di inizio anno Dal centro di Fondo parte la "Passeggiata del Burrone" che, lungo uno spettacolare orrido lungo 300 metri, tra ponti e passerelle, porta al lago Smeraldo. A continuazione di questo percorso, sempre con partenza dal centro paese, è possibile visitare il Canyon Rio Sass che taglia in due la borgata di Fondo. Una passerella di 348 gradini lungo tutto il Canyon rende fattibile il suo completo attraversamento, possibile però solo con guida preventivamente prenotata alla Cooperativa Smeraldo, gestore di questa meraviglia naturale. Castel Malgolo 3 - Castel Malgolo. Anche se rifatto con lo spirito romantico dell’800, questo castello è legato alla torre originaria (Torre grande, 1425), attorno alla quale ruota l’intera sua storia. Appartenne ai de Concini di Casez, quindi ai Betta che ampliarono la fortificazione (XVI sec.). Attualmente è dei Conti Premoli che dal 1922 hanno effettuato restauri, opere di consolidamento tocchi di decoro, donandogli un aspetto del tutto particolare. - Chiuso non visitabile - 4 - Castel Bragher. (Taio) La preziosità delle strutture e degli ambienti, rivelano senza incertezze una storia trascorsa nella relativa tranquillità dei suoi proprietari. I primi Bragherio o Bracherio di Coredo lo ricevettero in feudo (XIII sec.). Con i secoli lo sviluppo fortificato si estese fino a coprire l’intera spianata, mentre la torre venne a confondersi anche in altezza con i rappresentativi edifici residenziali. - Chiuso non visitabile Castel Bragher Castel Valer 5 -Castel Valer (Tassullo). Una serie di successive cinte murarie attorno al fulcro della torre ottagonale contraddistingue questo prezioso complesso castellano. La fantasia congiunta alla leggenda vuole la sua origine romana (Valerius?), ma è più attendibile il suo riferimento a S. Valerio - culto frequente in Trentino - a cui è dedicata la cappella. Panoramico e imperioso sulla valle di Non lungo un’antica strada romana, appare tra i meglio conservati sul territorio. - Chiuso non visitabile - 6 - Castel Nanno. E’ forse la residenza castellana più italiana, più rinascimentale del Trentino. Voluta nelle forme attuali dalla famiglia di principi vescovi Madruzzo, verso la metà del Cinquecento, era destinata a piacevoli soggiorni estivi. La disposizione quadrata, con le quattro torri agli angoli, racchiude la semplice torretta che si eleva dal tetto. All’interno una scala a chiocciola, in pietra rossa e poi in legno raccorda i piani. - Chiuso non visitabile Castel Nanno Castel Thun 7 - Castel Thun (Vigo di Ton). Tante sono le sfaccettature stilistiche, cronologiche e funzionali che caratterizzano castel Thun che riassumerle è impresa assai ardua. Torrette angolari e torri massicce, bastioni e camminamenti, il fossato delle prigioni e il ponte levatoio, gli spalti e infine il vero palazzo, imponente, senza timore ormai di nessuna scalfitura. E poi ancora, un arioso loggiato e dentro la magia dell’arredamento, della storia. Non mancano ovviamente la cappella, dedicata a S. Giorgio, l’archivio, la quadreria. - E’ uno dei pochi castelli visitabili, proprietà della Provincia di Trento - CONSORZIO TURISTICO “LE MADDALENE” - VAL DI NON 38020 RUMO (TN) - Italy Tel. 0463.530310 - fax 0463.531200 www.maddalene.it [email protected] Tipografia QUARESIMA - Cles (TN) Consorzio Turistico tra le Pro Loco di Bresimo, Cagnò, Cis, Livo, Revò, Romallo e Rumo