Anno VII Aprile 2014 mensile - Associazione Culturale Orizzonti Via
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Anno VII Aprile 2014 mensile - Associazione Culturale Orizzonti Via
Anno VII Aprile 2014 mensile - Associazione Culturale Orizzonti Via G. Di Vittorio, 25 - 51035 Lamporecchio (PT) “POSTE ITALIANE S.p.A. Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB PISTOIA” 2 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 PARLIAMO DI... EDITORIALE Ci avviciniamo al giorno delle elezioni amministrative in programma domenica 25 maggio. Una competizione elettorale importante, dalla quale uscirà fuori il nome del primo cittadino, che governerà il comune per cinque anni. Il Mensile Orizzonti darà spazio a tutte le forze politiche che si presentano nei comuni di Lamporecchio e Larciano. Daremo a ciascuna lista elettorale uno spazio di una pagina, che sarà Il Direttore dalla stessa gestita. Orizzonti desidera mettersi al loro servizio, perchè possa diventare un utile struMassimo mento informativo e di confronto politico. Mancini In questo mese abbiamo dedicato la copertina alla delegazione, che si è recata alla città di Liverpool, dove è stata accolta dal sindaco della città inglese. Nell’occasione si è parlato del Montalbano, di Larciano, Lamporecchio e dei prodotti nostri caratteristici e con una puntina di orgoglio anche del nostro mensile Orizzonti. Un’ottima promozione per il nostro territorio. L’onorificenza conferita a Marco Breschi può fare da apripista verso uno scambio culturale e turistico verso la grande città di Liverpool. Merita una particolare attenzione il gesto, compiuto dell’amministrazione comunale di Larciano, che ha dato un contribuito di tremila euro alla scuola Ferrucci, utilizzato per la visita, che i ragazzi della scuola media hanno fatto al campo di concentramento di Dachau, in Germania. Tutto rientra in un progetto, bene spiegato nelle pagine all’interno del mensile. Complimenti all’amministrazione comunale di Larciano. Per concludere una piccola nota per la manifestazione del 12 aprile, gestita dalla Comunità Solidale Lamporecchio, (riportata in questo numero) che ha visto la collaborazione veramente di tante persone, associazioni in nome della solidarietà. IN COPERTINA: Marco Breschi ha appena ricevuto il certificato di cittadino onorario dal sindaco di Liverpool. Iniziando dal basso: il sindaco di Liverpool Gary Millar, Marco Breschi, Caterina Ruggiero, Mara Fadanelli, Giulia Breschi, Francesca Zucconi, Maurizio Zucconi, Massimo Mancini, Rossella Petrucci, Alice Ferri e Ivo Ferri. - art. a pag. 42 e 43 IN QUESTO NUMERO: Parliamo di: • pag. 2 - Associazione Nuoto Valdinievole • pag. 3 - L’Editoriale del Direttore Massimo Mancini *** Sommario • pag. 4 - “È davvero facile “vincere facile”? - di Maddalena Mirandi • pag. 5 - «1 maggio: tutti alla “Fierucola di San Baronto» - a cura della Pro Loco di San Baronto *** La Meridiana Agenzia Immobiliare • pag. 6 - Barco Reale Vinoteca • pag. 7 - Rubrica: Libri e dintorni. Recensioni librarie. “Io ho visto”- Autore: Pier Vittorio Buffa - a cura di Marzia Buonamici • pag. 8/9/10 - L’Agenda di Orizzonti • pag. 11 - «Una stanza tutta per “me”» - di Valentina Fiorineschi • pag. 12/13 - Le pagine di Ferruccio Ubaldi: “Ciclismo” *** “Rubrica culinaria XII” *** pag. 13 - Il Canniccio: apertura giardino esterno con Pallicche e Pippolo • pag. 14/15 - “1° concorso fotografico 1,2,3... foto”- Classifica e Foto dei bimbi - a cura di Foto Nucci e Orizzonti. • pag. 16 - “Moda capelli primavera/estate 2014” di Rebecca Spinelli *** Fiori di... Larciano • pag. 17 - Rubrica a cura dello Studio Legale “Nicolin-Fagni”: “Quando la Banca “spolpa” illegittimamente i clienti (3): la commissione di massimo scoperto” *** Mosquito Travels: viaggi in promozione • pag. 18 - Agraria Montalbano: “Una nuova stagione di lavori in campagna” - a cura di Dario Bechini • pag. 19 - “Il futuro sostenibile degli enti gestori dei servizi” - di Sandro Bonaccorsi • pag. 20 - Rubrica: “ Viaggiare che passione. California e Oregon (USA)” - a cura di Stefania Tielli • pag. 21 - Due nuove pubblicazioni dell’Associa- • pag. 37 - “Croce Verde Lamporecchio: un nuovo consiglio e 1000 iniziative!!” • pag. 38 - “Tradizione e innovazione si incontrano in cucina: Il 13 aprile é stata inaugurata l’Osteria Enoteca Bellavista a San Baronto” • pag. 39 - “Uno stornello di altri tempi ... recitato da Armando Volpi” - a cura di Stefano Ferrali • pag. 40 - “Cittadini in movimento” - a cura degli Attivisti 5 stelle Lamporecchio & Larciano -------------------------------------------------• pag. 41 - “PD Lamporecchio: Un cambio di pasLamporecchio: so concreto e condiviso” • pag. 24/25 - Le interviste del Direttore Massi- ------------------------------------------------------mo Mancini: «Giuseppe Chiaramonte fa il bilancio dei suoi cinque anni da “primo cittadino” di Larciano: • pag. 42/43 - “Marco Breschi ha ricevuto la cittadiLamporecchio». • pag. 26/27 - L’angolo della solidarietà: «Sabato nanza onoraria dalla città di Liverpool” - di Massi12 aprile, alla manifestazione organizzata dalla mo Mancini *** “A volte i sogni diventano realtà” comunità solidale, ha vinto la cultura del dono» - - di Marco Breschi • pag. 44/45 - “Educare alla pace - 2014. Dachau – a cura del Consiglio direttivo della CSL • pag. 28 - Nik Luck abbigliamento uomo donna Peißenberg” - autori vari • pag. 29 - “Le pillole” - Rubrica di Marzio Venturini • pag. 46/47 - “Coop di Larciano, 90 anni di Coo• pag. 30/31 - Rubrica «Mani creative, idee ope- perativa Operaia di Consumo” - di Matteo Grasso rose III Puntata: Enrica e la sua “officina”» - di • pag. 48/49 - “Il nonno racconta: il frantoio di Cecina” - di Fabrizio Fedi *** pag. 49: “10 anni di Michela Cammilli attività per il negozio Estetica Dania” • pag. 32/33 - “L’antica pieve di Santo Stefano e l’attuale grande chiesa monumentale” - di De- • pag. 50 - Monti Lepanto - Autosalone Caruso siderio (Dero) Desideri *** pag. 33: “Mastro- • pag. 51 - “Rinnovo consiglio direttivo Pro Loco marco: le iniziative di solidarietà di un rione del Larciano 2014/2017” *** Blu Estetica -------------------------------------------------nostro paese” - di Sabrina Bizzarri • pag. 34 - “Campagna di sensibilizzazione sulla Sport & Salute sicurezza durante il trasporto di bambini sui veicoli • pag. 52 - Estetica Silvia: prepararsi al mare a motore” - a cura del Comandante della Polizia • pag. 53 - Un defibrillatore per l’Asd Volley LampoMunicipale Romani Dott. Federico recchio *** Bar, Pasticceria, Pizzeria Carpe Diem • pag. 35 - Rubrica: “La Posta di Orizzonti” • pag. 54 - “Artino trionfa al Rally del Ciocco” • pag. 36 - Rubrica: notizie dalla tu@ biblioteca.“La di Virginia Calugi biblioteca questo mese presenta ... Nati per legge- • pag. 55 - Ciclismo: “Il Gran Premio Industria e re” - a cura della responsabile Serena Marradi Artigianato larcianese si svolgerà sabato 26 luglio *** “Un affettuoso ricordo di Vincenzo Ruggirello” 2014” - a cura dell’Unione Ciclistica Larcianese zione Culturale Orizzonti - appuntamento il 10 e 15 maggio (Libro AVIS Lamporecchio e libro Tommaso Rubino) • pag. 22/23 - “Sulla presunta fine delle ideologie divagazioni sul film Good bye, Lenin” - a cura di Roberto Aureli socio EcceBombo Cineclub *** pag. 23: “Il laboratorio di riciclo” - a cura di “Raggio di sole, Orbignano” Associazione Culturale Orizzonti: Registrazione Tribunale di Pistoia n. 7/2008 del 11/11/2008 Direttore Responsabile: Massimo Mancini - Responsabile pubblicità: Matteo Grasso Fotografie: “Foto Nucci” - Lamporecchio / “Foto Immagini” - Lamporecchio / “Foto Alex” - Larciano Sede: Via G. Di Vittorio, 25 - Lamporecchio (PT) - Tel./Fax 0573/803029 e.mail : [email protected] ** [email protected] Stampa e Grafica: Tipolito2000 srl - Via della Formica, 708/a - San Concordio - LUCCA Tel. 0583/418783-550727 - Anno VII - Aprile 2014 Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 3 PARLIAMO DI... È DAVVERO FACILE “VINCERE FACILE”? R di Maddalena Mirandi agazze bellissime e sorridenti ci fanno l’occhietto dalla tv e ci introducono nel mondo tutto luci e colori del gioco: molte pubblicità sono costruite in questo modo per reclamizzare il gioco on line e gli altri giochi tradizionali come il lotto, il superenalotto e chi più ne ha più ne metta. Poco importa se, alla fine, viene inserito – giustamente, come sollievo dai sensi di colpa ma soprattutto a tutela legale – lo slogan (che più che slogan non si può chiamare) “gioca responsabilmente”. È la stessa mossa che qualche genio ha fatto scrivere sui pacchetti di tabacchi e sigarette “il fumo uccide, il fumo può nuocere al tuo bambino... ” e varie ed eventuali. La roulette è la stessa: i tabagisti sono in aumento, i giocatori compulsivi... pure. Anche perché l’attenzione del povero spettatore ignaro e spesso inconsapevole è catturata dalla donna maliziosa e accattivante, dallo scintillio delle luci e del mondo dorato che si lascia immaginare dietro la porta del casinò e non, certamente, dalla voce maschile impersonale e ovattata a conclusione dello spot. Hic et nunc. Il dramma è che il gioco, definito da molti specialisti del settore come “dipendenza senza sostanza” miete tante vittime quante quelle delle dipendenze tradizionali come l’eroina, la cocaina e l’alcool. Qualcuno lo ha definito, con un tragico gioco di parole “il giogo del gioco” ed è effettiva- RE AL mente così: il meccanismo proTÀ vocato nel giocatore compulsivo è esattamente lo stesso che si verifica nel tossicodipendente in astinenza; il bisogno di sostanza è sostituito dal bisogno di giocare. Che si giochi per vincere, poi, è tutto da vedere. Tutti noi razionalmente sappiamo, con una minima infarinatura scolastica, che tutti i numeri hanno la stessa probabilità di uscire o di essere estratti e che non esistono numeri speciali: eppure tutti noi sentiamo parlare di numeri anticipatari 4 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 o ritardatari, aspettiamo – talvolta – quel numero che non esce da tanto e dunque deve uscire per forza! Pensiero magico, delirio collettivo, chiamiamolo come vogliamo: fatto sta che, a un certo punto, s’innesca nella mente un meccanismo tale che si gioca per giocare e non più per vincere. La soddisfazione è data dall’abbassare la manopola della slot, ipnotizzati dalla musica e dai numeri che si muovono velocemente decretando il verdetto: che sia vincitore o perdente non SO importa perché se vinco gioco GN per aumentare tale vincita ma O se perdo devo recuperare perché ho un conto in sospeso con quei numeri. La vittoria del giocatore compulsivo sta nell’atto stesso del grattare fantomatici “gratta e vinci” da decine di euro, nell’attesa dei numeri speciali, nelle scommesse domenicali. Il craving, l’astinenza si placa in quell’azione del giocare che rinforza così quel giogo che diventa necessario per vivere le proprie emozioni. Ci si “giocano” la famiglia, gli affetti, il lavoro, le proprietà: un conto salato, che i giocatori compulsivi non esitano a pagare sull’unghia, spesso senza protestare. Lo Stato ad oggi, incassa dal gioco la stessa cifra che paga per recuperare – o tentare di farlo – i giocatori compulsivi: il meccanismo delle lobbies è pensato per fare immensi giri di denaro facendo incassare allo Stato il meno possibile e al gioco il più possibile. E udite ... udite: non ci sono vincoli di aperture per quanto riguarda le aperture di Sale Gioco o Sale Slot; la varietà induce il bisogno e il bisogno porta a spendere chi varca quelle porte. E allora pensiamoci signori: si può davvero giocare responsabilmente? Io credo di no! PARLIAMO DI... Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 5 PARLIAMO DI... 6 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 PARLIAMO DI... LIBRI E DINTORNI RECENSIONI LIBRARIE a cura di Marzia Buonamici Titolo: “Io ho visto” Autore: Pier Vittorio Buffa - Edizioni: Nutrimenti - aprile 2013 - Prezzo: € 19,80 hanno testimoniato ai vari processi o ho visto è un libro di interviper le stragi in cui erano coinvolti. ste, raccoglie le voci di 30 perMolti si sono impegnati per promuosone che hanno visto con i loro vere una cultura di pace, affinché le occhi, perché protagonisti degli ecvicende che loro hanno vissuto non cidi nazisti, dal sud al nord Italia. siano dimenticate e non accadano Tra il 1943 e il 1945, sono state tra più. le dieci e le quindicimila, le vittime civili italiane dell’esercito tedesco. È un libro “duro” da leggere com’è Questa cifra è uno degli elementi stato sicuramente molto difficile per conclusivi del lavoro della Comgli intervistati, raccontare quelle missione italo-tedesca istituita per esperienze. Perché si riaprono ferite, “esaminare il comune passato di orrori non dimenticati, si costringoguerra” e che ha terminato i suoi no a domandarsi di nuovo il perché. lavori nel 2012. Vittime civili, per Molti di loro, alcuni bambini, altri lo più donne, bambini, anziani non adolescenti, pochi giovani adulti ai belligeranti. E adesso, gli storici tempi di queste tragedie, non sono parlano di “terza guerra” da colloriusciti a parlare di quello che avecarsi accanto alla guerra contro gli vano vissuto per anni, nemmeno in alleati e quella contro i partigiani. famiglia. Guerra condotta con assoluto diVorrei citare una sola testimonianza, sprezzo dei trattati internazionali, anche se tutte sono terribili da legcon particolare crudeltà e con atti gere. Tosca, nata a Monsummano, pianificati per terrorizzare ed anaveva 5 anni il 23 agosto del ’44 ed nientare la popolazione civile colera con la famiglia sfollata nel Papevole, anche quando i partigiani dule di Fucecchio, quando la 26ma Dinon erano presenti, di essere “ostili”. visione corazzata nazista massacrò 175 Per molte delle stragi di uomini, doncivili. ne, bambini, non si conoscono i colpeAll’arrivo dei tedeschi, la madre mise lei voli e quando se ne sono accertate le e il fratellino piccolissimo in un tronco responsabilità, le tante omertà hanno cavo e il suo corpo tra la pianta e i mitra impedito le doverose condanne penali. tedeschi, sacrificandosi. Tosca, ha perso Anche dopo la scoperta, nel 1994, di nella strage i nonni, che ha visto feriti e un mobile – “l’armadio della vergopoi bruciati vivi, la madre, il fratellino gna” – nella Procura militare di Roma, e una zia. Dice di sé “Io non sono stata chiuso per 50 anni con 695 fascicoli neanche un giorno della mia vita, veracontenenti nomi, testimonianze, fatti mente felice”. raccolti nell’immediato dopoguerra da Di fronte a parole come queste, sempliautorità civili e militari italiane e non. ci, dignitose e insieme terribili, l’unica “Io ho visto” non entra nel merito di L’orrore della guerra negli occhi di querisposta è il silenzio del rispetto. questi temi con analisi storiche, anche sto bambino minacciato con le armi da: www.comune-info.net se alcune delle persone intervistate I Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 7 PARLIAMO DI... L’AGENDA DI ORIZZONTI Il 16° compleanno di Virginia Lazzeretti Apparita (Vinci) - Grande festa in casa Lazzeretti. Il 1 aprile Virginia ha compiuto 16 anni!! Il babbo Piero, la mamma Cristina e la nonna Nunziatina, le fanno tanti auguri di buon compleanno. Agli auguri della famiglia, si aggiungono anche quelli della Redazione di Orizzonti. Auguri!!! Franco Biondi e Giulia Manetti 50 anni insieme! Lamporecchio Il 12 aprile scorso, Franco Biondi e Giulia Manetti hanno festeggiato le loro nozze d’oro. Tanti auguri dai figli Simonetta e Giovanni, dai nipoti Francesca e Alberto, da parenti e amici. Tanti auguri anche dalla nostra Redazione. La prima candelina di Aurora Gavazzi Lamporecchio - Anche gli angioletti crescono: il 16 aprile Aurora Gavazzi ha spento la sua prima candelina. “Sono passai 365 giorni di amore e coccole, dodici mesi di sorrisi e pianti ed un anno di gioia e felicità”. Tanti auguri piccola principessa dalla mamma Mila, babbo Nico, ed il fratellone Tommaso. Tantissimi auguri anche dalla nonna, dagli zii e dalla nostra Redazione. Splendidi i 73 anni di Rolando Romani Tanti.... Tanti..... Auguri a Rolando Romani che il 15 aprile ha compiuto 73 anni !!! Un bacio e un abbraccio da tutta la famiglia!!! Tanti Auguri anche dalla Redazione di Orizzonti. Buon compleanno a Luca e Alyssia “Auguri mamma per i tuoi meravigliosi 30 anni!!” Lamporecchio - La piccola Viola vuole festeggiare la sua mamma Alessandra Maccioni, che il 7 aprile scorso ha compiuto 30 anni. Si uniscono a lei i genitori Roberta e Sandro, la sorella Martina e i nonni. La Redazione di Orizzonti approfitta dell’occasione per inviare i migliori auguri ad Alessandra per i suoi splendidi 30 anni! 8 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 Lamporecchio - Tanti Auguri di Buon Compleanno a Luca, che ha compiuto 9 anni il 3 aprile, e Alyssia, 3 anni compiuti il 18 marzo, dai genitori Italo e Stefania, i nonni, gli zii e i cugini. Ad entrambi giungano i migliori Auguri da parte della nostra Redazione. PARLIAMO DI... Alice Peloni ha festeggiato il suo 12° compleanno Lamporecchio - Il 6 aprile scorso, Alice Peloni, neo collaboratrice di Orizzonti, ha festeggiato il suo 12° compleanno! Tanti Auguri dai genitori Maurizio e Vanessa e da tutta la nostra Redazione. Il 13° compleanno di Martina Francesca Lamporecchio Il 13 marzo scorso, Martina Francesca ha festeggiato 13 anni! Tanti auguri dal babbo Domenico, dalla mamma Luisa, dal fratello Matteo e dagli amici di famiglia Rosetta e Silvano. Tanti Auguri anche dalla nostra Redazione. 80 candeline per Dino Neri Larciano - Il 30 marzo scorso, Dino Neri (detto Frescura) ha festeggiato il suo 80° compleanno insieme ai parenti ed agli amici più cari che gli hanno espresso gli auguri più affettuosi. La Redazione di Orizzonti si unisce ad amici e parenti ed invia un caloroso augurio al nostro amico Dino. Buon compleanno a Simone e Giada Gamenoni Lamporecchio Festa di compleanno doppia per la famiglia Gamenoni. Il 20 di aprile, Simone, ha compiuto 22 anni, mentre Giada, ha compiuto 16 anni il 23 di aprile. Gli fanno gli auguri la mamma Sabrina, il babbo Giacomo, le nonne, gli zii e i cugini. Auguri anche da parte di tutta la Redazione di Orizzonti! Auguri !!! Il 60° compleanno di Rossano Benigni Lamporecchio/Mastromarco - Il 9 aprile scorso Rossano Benigni ha compiuto 60 anni! La moglie Serenella, la sorella Maura, la suocera Silia, i cognati, la cognata ed i nipoti gli fanno Tanti Auguri! Tanti Auguri anche da tutta la Redazione di Orizzonti. Ricordiamo che le richieste di pubblicazione nella Rubrica “L’Agenda di Orizzonti”, devono arrivare presso la nostra Redazione entro il 10 del mese. 10 candeline per Agnese Portorelli Lamporecchio Il 9 aprile scorso Agnese Portorelli ha festeggiato il suo 10° compleanno! Questa la dedica dei genitori: “Auguri per il tuo decimo compleanno da mamma, babbo, Matteo e i nonni”. Tantissimi Auguri anche dalla Redazione di Orizzonti. Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 9 PARLIAMO DI... 7/4/1945 - 7/4/2014: UGO MEOZZI ED ERSILIA BORCHI HANNO FESTEGGIATO 69 ANNI DI MATRIMONIO Lamporecchio - Il 7 aprile scorso, Ugo Meozzi ed Ersilia Borchi hanno festeggiato 69 anni insieme. Ersilia ci ha inviato questa bellissima lettera che pubblichiamo con piacere: “Molte primavere sono passate. Il profumo della giovinezza. Ora ognuno raccoglie le umane miserie dell’altro che nel cuore si trasformano in perle di tenerezza. Abbiamo creduto nel Sacramento del matrimonio. L’abbiamo vissuto uno per l’altro, goduto le stesse gioie, pianto insieme lo stesso dolore. È bello vivere nell’intesa della fede e ci presenteremo nella Casa Celeste, mano nella mano, così come abbiamo vissuto la nostra vita”. Ugo Meozzi e Ersilia Borchi Auguri dalla Redazione di Orizzonti!! 22/04/1954 - 22/04/2014: Le Nozze di Diamante di Averardo e Ilva Lamporecchio - È stato un giorno veramente speciale lo scorso 22 aprile, quando Averardo Leporatti e Ilva Mancini hanno festeggiato 60 anni di matrimonio! Una bella festa insieme alle persone più care dove hanno ricevuto gli auguri dei figli Remo e Paola, della nuora Varinia e del genero Sauro e degli amatissimi nipoti Maurizio, Francesca, Denny e Chiara. La Redazione di Orizzonti si unisce virtualmente alla festa ed invia i più sinceri Auguri a questa bellissima coppia. QUANTA STORIA C’È IN QUESTA FOTO!! B ellissima questa foto inviataci da Francesco Venturini, ma di proprietà di Alessandro Santini! Chi sono questi due calciatori? Tutti li conoscono a Lamporecchio, ma non tutti sanno che nel campionato di calcio 1964/65, questi erano due veri campioni. Si tratta di Romano Morosi e Raffaello Vescovi, fotografati rispettivamente con le maglie di Perugia e Cagliari. Molto bello e significativo, l’abbraccio prima della partita. Ringraziamo gli amici Francesco e Alessandro per questo “regalo” ai lettori di Orizzonti ... e non è finita, nel prossimo numero pubblicheremo altre due chicche che ci hanno inviato! Nella foto da sinistra: Romano Morosi (Perugia), Raffaello Vescovi (Cagliari) e nel riquadro a destra il calciatore del Perugia Moratelli 10 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 PARLIAMO DI... UNA STANZA TUTTA PER “ME” R di Valentina Fiorineschi ileggendo un saggio di Virginia Woolf “A room of one’s own”del 1929 (N.d.R. nella foto sotto), ho in qualche modo ripercorso la storia della donna come figura sociale e intellettuale. Ognuno di noi ha sempre sognato e immaginato idealmente di avere una stanza tutta per sé ove custodire i propri sogni e desideri, le paure e la propria identità. Secondo le parole della scrittrice la donna ha per secoli vissuto una cultura patriarcale che l’ha resa vittima silenziosa e impassibile. A quel silenzio a cui è stata relegata per anni, la Woolf contrappone una presa di coscienza nella prospettiva femminile in cui venga messa fine a quell’invisibilità. Credo fortissime e assolutamente veritiere le parole di Virginia poiché la donna deve avere una libertà intellettuale che le consenta di vivere in piena coscienza ciò che sente e vede e ciò che quotidianamente vive. La donna con la D maiuscola che sa porsi un dubbio, compiere una riflessione e dare una propria opinione. Anche nella nostra società troppo spesso le donne sono vittime di un mondo che sembra appannaggio maschile: in ambito professionale, ma tristemente anche domestico, purtroppo. Il neologismo “femminicidio” risuona da molto tempo nelle nostre menti e la donna sembra che debba per forza sottostare ad una violenza cieca e irrazionale che a volte si esteriorizza o a volte colpisce a livello psicologico. La stanza a cui allude la Woolf è la nostra anima, la nostra coscienza che deve farci sentire parte attiva della società, della famiglia, del mondo in cui viviamo. Una stanza in cui deve entrare la luce e che quell’illuminazione corrisponda al rispetto e alla dignità. Non mi ritengo una femminista perché gli estremismi sono ciechi, a mio avviso, ma ritengo da donna e persona che le donne, le figure femminili abbiano da sempre contribuito al progresso della nostra società. Personalmente quando mi confronto con una realtà maschilista, cerco di combatterla col pensiero e con le parole e ripenso a tutte le donne che hanno accompagnato i miei studi e che da sempre hanno affascinato l’arte e la vita. Ripercorrendo un po’ di letteratura mi torna in mente la donna-angelo dantesca, una Beatrice che “è portatrice di beatitudine” e che nobilita e ingentilisce chi la guarda e la saluta. Ripenso anche alle donne dannunziane, creature sensuali con cui il poeta entrava in contatto con la Natura in una fusione panica. E poi non dimentichiamoci le figure femminili montaliane che campeggiano nei desolati e aspri paesaggi liguri: donne che ricordano le figure angelicate dello Stilnovo e che, al tempo stesso, sono strumenti di riscatto per gli uomini. La donna che eleva e che riconferisce dignità all’uomo. Tutto questo per dire che la donna è mente pensante, è creatura da proteggere, difendere e amare. Blake affermava che “senza contrari non c’è progresso”; la” differenza” non deve essere disparità ma crescita: interiore. Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 11 PARLIAMO DI... Q LE PAGINE DI FERRUCCIO UBALDI Ciclismo uesta volta mi rivolgo soprattutto ai miei amici gita più lunga del solito, sono arrivato ciclisti. Data la ceramica che porto all’anca a Pontedera e al ritorno avevo nelle e il femore in titanio, uniti alla mia obesità, i mie vecchie gambe una quarantina di medici mi hanno prescritto di praticare lo sport della chilometri abbondanti. Stavo scalando con tanta fatica, bicicletta dal momento che per me sono assolutamente quasi con pena il “Lazzeretto”, che in quel momento per sconsigliabili corsa o lunghe passeggiate a piedi. In me era lo Stelvio, quando sulle “rampe” mi si affiancò principio è stato un sacrificio più un ragazzo di una ventina d’anni e: che notevole, ma adesso se appena il -Forza, forza, su andiamo!- Io subito tempo lo consente mi faccio almeno risposi: una ventina di chilometri al giorno e -Fermati un momento figliolo, anzi la cosa è diventata gradevole. nipote. Ho già fatto più di quaranta Ho due biciclette, una sportiva con chilometri, devo portare in cima la doppia moltiplica e cambio a sei bicicletta, quasi un “quintale d’omo” velocità, l’altra è un’anzianotta bici e settantott’anni, se ti par poco!- e non da corsa alla quale ho cambiato il parlai della gamba matta. manubrio e i pedali. La prima la uso - Tu ha’ ragione, ma ce la fai?- -Si, ma principalmente per fare la spesa e co’ mi’ tempi, come posso...alternarla con l’altra quando il tempo si rimette e non ho ancora allenata Con questo voglio dire che sono quella parte che poggia sulla sella. tutt’altro che ostile ai ciclisti e invito (Di que’ patiri da principio!) tutti i miei amici di bicicletta a non ostruire le strade, di andare in fila Ho provato ad andare assieme a indiana come prescrive il codice della qualche amico, ma poi mi sono risolto strada e come vedo fare a lunghe file a pedalare sempre da solo per diversi di ciclisti tedeschi e olandesi che motivi. Prima cosa ho il difetto di vanno ordinatamente uno dietro l’altro Il monumento dedicato a San Baronto, tenere alla puntualità e m’innervosisce patrono dei ciclisti toscani. per dare il minimo impedimento agli il ritardo agli appuntamenti, seconda foto Gerry Sena© automobilisti. Questa è anche una cosa se la mia andatura è inferiore a misura prudenziale, visto l’alto numero quella dell’amico, questo fa uggia a di vittime della strada su due ruote. lui, se invece sono io ad andare di più, questo fa uggia a me. Inoltre non voglio assolutamente procedere con le Mi è capitato in auto di stare per chilometri dietro ad biciclette affiancate in modo da occupare tutta la mezzeria un plotone di cicloamatori e quando detti un modesto e far sacramentare gli automobilisti, spesso costretti a colpetto di clacson, venni appellato col motto di star dietro a causa di curve o del traffico. Normalmente Beppe Grillo, ossia m’invitarono ad adottare pratiche non mi manca la chiacchiera, ma evito accuratamente le sodomitiche passive, ma con una moglie, quattro figli e conversazioni che impongono l’affiancamento. Infine ho data la mia tenera età sarebbe stato davvero impensabile da una vita passione per la fotografia e quando mi piglia un cambiamento così radicale delle mie preferenze l’uzzolo di fare qualche scatto, mi fermo e fotografo da sessuali. diverse posizioni con la calma, ciò che la ripresa merita. Ragazzi, per la vostra incolumità e la sanità del fegato In un anno sono riuscito a perdere una quindicina di chili degli automobilisti non occupate tutta la strada e se col moto e con varie dolorose astinenze nelle cibarie, qualche malcapitato dà una sonatina di clacson, non lo ma sono sempre sopra i 90 chili, però mi sento molto mandate subito “affa’ l’erba al treno”. meglio. A proposito di questo, mi è capitato un giorno di fare una Dio come sono stato pudico! 12 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 PARLIAMO DI... RUBRICA CULINARIA XII S di Ferruccio Ubaldi tavolta voglio comunicarvi una ricetta che ho parzialmente inventato qualche giorno fa e che è riuscita ghiottissima e facile. Per 4 persone munirsi di una bella vaschetta di fegatini di pollo, benissimo se ci sono anche i cuoricini, 4 cucchiai d’olio, una noce di burro, ½ bicchiere di porto o di marsala secca, in mancanza va abbastanza bene il vino rosso, 1 cipolla rossa o 3 scalogni (io li preferisco), 4 foglie di salvia, sale e pepe. Togliere ai fegatini il grasso ed eventuali nervetti, il gatto ve ne sarà grato. Lavarli e poi asciugarli con lo Scottex. Tagliare la cipolla o gli scalogni a fettine fini e saltarle in padella antiaderente con l’olio. Aggiungere il burro e la salvia più i cuoricini tagliati a metà e cucinare a fuoco medio per due minuti, aggiungere i fegatini a pezzi e cuocere per altri 2 minuti. Salare e pepare, poi unire il vino e farlo sfumare a fuoco vivo. Quando il vino è sfumato versare ½ bicchiere d’acqua, coprire e abbassare molto il fuoco. Dopo una decina di minuti scoprire e fare evaporare l’acqua, ma lasciate che ci sia un po’ di sugo, aggiustare pepe e sale. Si accompagna a quest’appetitosissimo manicaretto del purè di patate, ma la sua morte è il riso pilaf, io l’altro giorno ho fatto così. RISO PILAF. Ci sono vari modi per realizzarlo, io ve ne insegno uno facilissimo e svelto. Questa è una ricetta orientale e sarebbe consigliabile il riso indiano “Basmati” (foto sopra) , ma si può usare anche riso italiano Arborio o Carnaroli. Il riso indiano ha semi lunghi e cuociono in poco più della metà tempo dei risi italiani. È consigliabile usare un tegame di pirex con coperchio, specialmente se si usa il forno a microonde. Si prendono due dadi di brodo ai funghi, oppure vegetale e se ne scalda la stessa quantità di brodo o poco più. Per intendersi, se userete una tazza di riso, occorrerà anche una tazza di brodo. Spargete il riso nel tegame e pareggiatelo, unite il brodo bollente, coprite il riso e mettete tutto in forno già scaldato nella griglia di mezzo. Regolate il forno a 180 gradi e cuocete il riso per 20 – 25 minuti a secondo il tipo. Se userete il tipo “Basmati”, ne basteranno una quindicina. In caso di uso del microonde, basterà cuocere il riso per 7 minuti alla massima potenza e 8 a 500 watt. Levate il riso dal forno e con i rebbi di una forchetta lavoratelo in modo che i chicchi non rimangano appiccicati, è pronto. IMPIATTARE. Ho tagliato un barattolo di latta in cima e in fondo e ne ho fatto un tubo. Ho limato i bordi perché non fossero taglienti, poi l’ho lavato, l’ho unto leggermente all’interno. L’ho poggiato nel piatto e l’ho riempito di riso compattandolo, l’ho sfilato ed ho ottenuto un cilindro, che poi ho guarnito il sopra con olive tagliate disposte come i petali di un fiore. Ho disposto i fegatini da una parte e l’ho servito come piatto unico. È stato un successo. Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 13 PARLIAMO DI... 1° CONCORSO FOTOGRAFICO Emma Vescovi Gioele Ferrara Isabel Ciaramella Gabriel Xhixha Aurora Cuccu Giada Ciantellini Si è conclusa la prima tappa del concorso fotografico riservato ai bambini da 0 a 14 anni che ha riscosso da subito un grandissimo successo, testimoniato dalle foto pubblicate in queste due pagine. Nella pagina successiva la classifica provvisoria del primo mese di votazioni. Ricordiamo che c’è ancora tempo per iscriversi e partecipare prima della fine della seconda tappa che sarà il 20 Maggio, e che le votazioni possono essere fatte cliccando “mi piace” sulle foto direttamente sulla pagina FACEBOOK di ORIZZONTI. Il concorso terminerà il 31 Maggio con la proclamazione dei vincitori. Marta Trinci Luigi Guarisa via Verdi 29 LAMPORECCHIO T. 0573803228 14 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 PARLIAMO DI... 1° CONCORSO FOTOGRAFICO CLASSIFICA Vescovi Emma 141 Ferrara Gioele 107 Xhixha Gabriel 95 Ciaramella Isabel 94 Trinci Marta 70 Guarisa Luigi 68 Ciantellini Giada 64 Cuccu Aurora 57 Cuccu Asia 57 De Luca Mattia 57 Russi Marta 38 Bruno Celeste 30 Bruno Mia 27 Cardinale Alice 26 Iacopini Andrea 19 Bargi Lorenzo 12 Nannetti Giorgia 9 Aurora Cuccu Mattia De Luca Celeste Bruno Alice Cardinale Mia Bruno Andrea Iacopini Marta Russi Lorenzo Bargi Giorgia Nannetti via Verdi 29 LAMPORECCHIO T. 0573803228 Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 15 PARLIAMO DI... MODA CAPELLI PRIMAVERA/ESTATE 2014 di Rebecca Spinelli F inalmente è arrivata la primavera, stagione di profumi e colori che vengono illuminati dal sole e portano con sé la voglia di cambiare look. Biondi, rossi o castani non importa, ciò che conta è scegliere la tonalità più adatta alla propria carnagione e alla propria personalità. È il momento di osare, rame, biondi chiarissimi, mèches tridimensionali ed effetti luce. La colorazione più gettonata è il degradè, che a differenza del colore tradizionale viene effettuata in verticale, riuscendo a creare effetti sfumati e brillanti per un look fresco e contemporaneo. Per chi desidera i capelli lunghi niente paura, sono sempre un must. Anche per questa primavera-estate potete osare con le onde, ce ne sono tanti tipi, da quelle raffinate, ideali per una cerimonia o una serata di gala a quelle più sbarazzine. Per chi ama i capelli raccolti si può spaziare dalle trecce ad acconciature di ogni tipo, dando largo agli accessori. Per chi non ha tempo da dedicare ai capelli, può scegliere tagli corti, spaziando da quelli asimmetrici e linee definite con movimenti resi ancora più trendy da colori come il rosa e il fucsia, oppure puoi optare per un look naturale e spettinato. Di grande tendenza i PIXIE CUT, ispirati ad Audrey Hepburn in “vacanze romane” di cui ne fu protagonista nel 1953, dopodiché è stato rivisitato e riproposto con ciocche scolpite dal colore. Come tutti i tagli anche il Pixie deve essere personalizzato a seconda della forma del viso, quindi non vi resta che scegliere il look più adatto a voi per sentirvi fantastiche. 16 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 PARLIAMO DI... I CONSIGLI DELL’AVVOCATO - RUBRICA A CURA DELLO STUDIO LEGALE “NICOLIN-FAGNI” Quando le banche spolpano i clienti (3): la commissione di massimo scoperto D opo aver illustrato cosa sono e come si possono combattere i fenomeni dell’applicazione degli interessi ultralegali e l’anatocismo bancario (ovvero la prassi di applicare gli interessi sugli interessi) concludiamo il nostro percorso all’interno delle prassi bancarie più “odiate” dai correntisti, con l’analisi della famosa “commissione di massimo scoperto”. Si definisce tale la controprestazione dovuta dal cliente della banca per un contratto di apertura di credito (c.d. fido bancario) calcolata al tasso convenuto fra le parti sulla massima esposizione (accordata o effettivamente utilizzata) in un dato periodo. Dopo alcune sentenze che l’avevano messa in dubbio, la CMS ha subito un duro colpo dalla L. 2 del 29.01.2009 che ha stabilito la nullità delle clausole contrattuali che prevedono l’applicazione della commissione se il saldo del conto corrente risulti a debito per un periodo continuativo inferiore a 30 giorni. Allo stesso modo, la legge ha previsto la nullità della CMS quando si prevede un compenso della Banca per la sola messa a disposizione di un fido, indipendentemente dall’utilizzo dello stesso. Poi è intervenuto il D.L. 1/2012 che ha previsto la “nullità di tutte le clau- a cura dell’Avvocato Alessandro Fagni L’avv. Alessandro Fagni sole che prevedessero commissioni a favore delle banche a fronte della concessione di linee di credito, della loro messa a disposizione, del loro mantenimento...” ecc. Infine, la L. 24.03.2012, n. 29 ha limitato la portata del D.L. 1/2012, anche se è rimasta la nullità per molte forme di CMS. La conseguenza in termini concreti è tuttavia molto vantaggiosa per coloro che si sentono (o sono) vittima delle banche, soprattutto le aziende di qualunque dimensione: i compensi riscossi dalle banche sotto forma di commissione di massimo di scoperto o di altre dubbie commissioni da molti anni a questa parte (spesso per oltre 10 anni, fino al 2009 ma anche fino al 2011) sono stati introitati dalle banche illegittimamente e dunque i clienti (o ex clienti) delle stesse (soprattutto le imprese che spesso lavorano con fidi bancari) possono agire per recuperare tali somme che, non di rado, sono anche molto consistenti e che permettono anche di ridurre grandemente le esposizioni. Come nei casi dell’anatocismo e degli interessi ultralegali, prima di agire giudizialmente, andranno visionati gli estratti conto ed effettuato un conteggio del “peso” di tali oneri da parte di un tecnico (contabile o commercialista). Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 17 AGRARIA MONTALBANO DOVE PUOI COLTIVARE LA TUA PASSIONE L «UNA NUOVA STAGIONE DI LAVORI IN CAMPAGNA» a Primavera è arrivata. Infatti, è il momento di eseguire numerosi lavori in tutti i comparti agricoli: si possono trapiantare le piantine da orto, anticipare i trattamenti per la pre-fioritura dell’olivo (all’AGRARIA MONTALBANO potete trovare gli appositi prodotti SCAM, Certis, Manica, Bayer, Basf, Zapi), si iniziano molto presto i trattamenti sulla vite, specialmente sulla varietà Sangiovese e in particolare nelle zone più esposte, dove si registrano già le condizioni per i primi trattamenti e anche per queste esigenze, abbiamo i prodotti delle migliori marche. Inoltre, esistono le condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo di funghi sia nella coltura dell’olivo (occhio di pavone, rogna), sia nella vite (peronospora, oidio); per queste necessità colturali ricordiamo che mettiamo a disposizione il nostro Agronomo, Dr A. Parigi, per visite in campo e assistenza tecnica, oltre che per la compilazione della parte burocratica dei numerosi adempimenti che ormai gravano su tutti gli agricoltori. Gli orticoltori, da noi possono trovare, oltre ai fitosanitari per qualsiasi tipo di trattamento, anche nylon (da serre, da tunnel) con 3 anni di garanzia, seminiere, torbe, concimazioni mirate per ogni coltura, bombi impollinatori, tunnel, ecc. Per gli allevatori di animali da cortile, proponiamo una SPECIALE OFFERTA CEREALI MULTIFIOK PETRINI CONIGLI Invece che € 12,00, offerta a € 9,70 Con un risparmio di € 11,50 a quintale MISTO POLLI POLLI Invece che € 12,50, offerta a €10,00 Con un risparmio di € 10,00 a quintale Dario Bechini - Perito Agrario - 18 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 Vita quotidiana in campagna Aprile: Torta di bietole Questo è il periodo delle verdure a foglia verde come la Bietola, adatta per fare una torta salata. Prendete pasta sfoglia, fresca o congelata; sbollentate la parte verde delle bietole in pochissima acqua, poi ripassatele in padella per asciugarle insieme con aglio tritato e, se vi piacciono, dadini di prosciutto cotto. In una terrina, sbattete 4 uova con una manciata di parmigiano grattugiato; unite – quando sono fredde - le bietole e mescolate accuratamente il tutto. In una teglia da forno, imburrata e infarinata, stendete la sfoglia, bucherellate con la forchetta, la sfoglia, mettete il composto di uova e bietole dentro la sfoglia e livellate bene. Ponete in forno a 180° fino a che non vedrete una leggera crosticina dorata. Le Buone Pratiche: La tisana di tarassaco Il Tarassaco, detto anche soffione o piscialletto, è una comunissima erba spontanea che spesso viene aggiunta alle insalate. È molto popolare per le sue proprietà diuretiche. Le foglie e le radici sono toniche e depurative, in particolare nei confronti dei reni, fegato e cistifellea. Per preparare il decotto, usate 50 grammi di radici e foglie tagliate in 1 litro di acqua. Bollite per 5 minuti e lasciate riposare. Bevetene 3 tazze al giorno, prima dei pasti. Personalmente, preferisco usare la pianta fresca. PROVERBIO: Aprile, è di marzo fratello, ora brutto, ora bello! Per le esigenze di ognuno, siamo a disposizione per sopralluoghi in azienda e per consulenze personalizzate presso la nostra sede in via P. Togliatti, 334 - Mastromarco - Lamporecchio PARLIAMO DI... IL FUTURO SOSTENIBILE DEGLI ENTI GESTORI DEI SERVIZI O di Sandro Bonaccorsi ggi si parla molto di sostenibilità come valore da garantire alle modifiche del territorio o dei prodotti lavorati. Ma cosa si intende veramente per sostenibilità e per quale motivo c’è questo bisogno oggi? Il concetto di sostenibilità o futuro sostenibile indica un equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze presenti senza la compromissione delle possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie. In pratica più l’attività antropica sull’ambiente o sui sistemi è in grado di assicurare longevità a questi, più queste trasformazioni saranno considerate sostenibili. Risulta quindi di fondamentale importanza adattare il consumo umano entro i limiti che l’ambiente è in grado di supportare affinchè i processi naturali di rigenerazione siano mantenuti in equilibrio. Detto questo, con molto dispiacere vedo sempre più spesso come la definizione di sostenibilità sia adottata come termine per legittimare decisioni e politiche tutt’altro che sostenibili. Negli ultimi anni il futuro sostenibile lo stiamo ( noi cittadini tutti ) garantendo agli enti gestori dei servizi e non ai nostri figli. Stiamo raccogliendo piatto dopo piatto i rifiuti organici per destinarli nell’apposito contenitore marrone. Impazziamo per definire cosa è considerato imballaggio e cosa no … ma la plastica non è sempre plastica anche se non è stata usata come imballaggio? Mah … Stiamo raccogliendo l’olio in contenitori che poi conferiamo ai centri, stiamo raccogliendo pannolini e pannoloni, bottiglie in vetro, vasetti, contenitori e oggetti di ogni genere assicurandoci che ognuno venga conferito come rifiuto nel suo apposito contenitore colorato. Abbiamo obbligato anziani a doversi inventare il modo per portare rifiuti non recuperabili nei centri di smistamento posti a 10-15 Km dalle loro abitazioni. Anziani o persone con difficoltà motorie. Ripeto, anziani o persone con difficoltà. Quegli stessi anziani che hanno lottato affinchè ognuno potesse avere dignità e condizioni di vita migliori. L’acqua corrente nelle abitazioni, ad esempio. Chilometri di linee sotterranee che accompagnano l’acqua potabile all’interno delle case affinchè nessuno dovesse più recarsi fuori a prenderla. Un servizio essenziale. E oggi cosa stiamo facendo? Stiamo ringraziando gli enti gestori di aver creato un fontanello pubblico e li eleggiamo come salvatori della cittadinanza … (?) Stiamo ringraziando ogni mattina gli operatori che vengono di casa in casa con camion Mercedes nuovi a svuotare i nostri (loro) contenitori colorati. Ma a fronte di cosa li ringraziamo? Cosa abbiamo fatto (noi cittadini) per migliorare la nostra vita nell’immediato e renderla sostenibile per le future generazioni? Abbiamo sicuramente pagato più tasse ma i nostri figli non ci ringrazieranno per questo. Con molta più semplicità sarebbe stato sufficiente migliorare l’acqua e le condutture che già esistevano cosicché gli anziani, ripeto gli anziani, potessero prendersela in cucina l’acqua anziché doversi recare con le bottiglie su e giù per strade e scale. Ma noi siamo sostenibili, i nostri volantini sono colorati di “verde greenpower”e anche le nostre bollette sono in carta riciclata… sicuramente un bell’esempio per le future generazioni. E vogliamo parlare dei rifiuti? A fronte di un maggior incomodo dei cittadini ci si sarebbe aspettato almeno una bolletta meno cara, ma credo che nessun cittadino abbia in realtà risparmiato da questa scelta del porta a porta. Dov’è l’interesse del cittadino in queste scelte? Qualcuno ci ha pensato? Chi ha pensato agli anziani quando ha firmato gli atti di gestione dei servizi? Un ultimo esempio ce l’abbiamo con il nuovo impianto di teleriscaldamento a biomasse che è stato realizzato in località Centocampi (foto sopra). Certo il costo è stato finanziato da Regione e Publiambiente… certo il costo del terreno per il Comune è stato di soli 10000 euro… certo il Comune riceverà un canone di 10000 euro… certo abbiamo assicurato 3 acquirenti di energia che sono la Piscina Intercomunale, la palestra EsseClub e l’Oleificio Cooperativo Montalbano ma mi domando in fondo a queste constatazioni, saremo stati bravi anche questa volta ad aver garantito un futuro sostenibile al nostro ENTE GESTORE? Ed invece ai nostri figli? Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 19 PARLIAMO DI... 20 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 PARLIAMO DI... Due nuove pubblicazioni dell’Associazione Culturale Orizzonti - appuntamento il 10 e 15 maggio N el mese di maggio, la nostra associazione culturale, pubblica, promuove e presenta due libri. Il primo, realizzato dalla locale AVIS, è una raccolta di temi, svolti dai ragazzi dell’Istituto comprensivo di Lamporecchio. Parlano della figura di Giulietta Ferrero, presidente e giovane volontaria dell’AVIS, recentemente scomparsa. Si tratta del primo premio letterario, dedicato alla sua memoria. È stato un concorso che avrà il suo ultimo atto finale, la mattina di sabato 10 maggio, quando ci saranno le premiazioni, coordinate dal presidente AVIS Giancarlo Palamidessi. L’altro libro, è stato scritto dal nostro collaboratore Tommaso Rubino. Il volume sarà presentato, giovedì 15 maggio, all’interno della saletta della Croce Verde. S’intitola “Vivere ai tempi del Medioevo Libro quasi serio di Tommaso Rubino”. Lo stesso autore, in questa pagina, presenta il suo lavoro. VI PRESENTO IL MIO LIBRO a cura di Tommaso Rubino Il libro è stato realizzato dalla comunale AVIS di Lamporecchio e pubblicato dalla nostra associazione culturale. Sarà presentato la mattina di sabato 10 maggio, dalle 10:00 alle 12:00, presso il Teatro comunale. Il libro scritto dal dr. Tommaso Rubino e pubblicato dalla nostra associazione culturale, sarà presentato giovedì 15 maggio, all’interno della saletta della Croce Verde. Si tratta di un libro che parla della vita quotidiana del tempo medievale, una pubblicazione un po’ diversa dalle altre, trattandosi di un libro di storia scritto in modo semi-serio (del tutto serio, proprio non mi riesce…). Non si parla della solita storia che si trova anche nei libri di scuola, scritta con la S maiuscola, che tratta dei grandi avvenimenti fatti dai grandi uomini, bensì di quella che narra delle piccole cose dalla gente comune, con il loro vivere di tutti i giorni descrivendo ad esempio cosa o come mangiavano i nostri antenati di quel tempo, oppure come si lavavano i denti o che concezione avessero del sesso o ancora che succedeva quando arrivava il dottore a casa se si era malati… È la cosiddetta storia nazional-popolare, quella che non insegnavano alla scuola dei miei tempi e che solo alcune concezioni politico culturali, forse strumentalmente, facevano balenare. In pochi libri, in genere riservati agli addetti ai lavori, queste cose sono riportate e soprattutto, quando questo avviene, come accade nei testi di antropologia o di economia medievale che ho dovuto consultare, il linguaggio con cui i fatti sono narrati non risulta immediatamente comprensibile dal lettore comune… il mio compito è stato pertanto quello di cercare - come mia abitudine - di esporvi invece questi eventi in maniera semplice e comprensibile. Non si tratta di ricerca storica ma di traduzione di fatti scritti da altri dal linguaggio erudito a quello semplice di tutti i giorni, quindi di giornalismo storico. Mio padre diceva che qualsiasi cosa si scrive per essere capita da tutti, deve poter essere letta in bagno (lui diceva - scusate il francesismo… sulla tazza del cesso…) e che chi ha capito veramente un concetto sa anche spiegarlo agli altri, quasi a voler indicare che chi ha compiti divulgativi dovrebbe assumere una modalità narrativa meno scientifica e più giornalistica, per poter meglio tradurre e divulgare i fatti dal linguaggio colto in quello della gente comune… questo cerco di fare in molte delle mie pubblicazioni e in questo libro in particolare. Dal punto di vista grafico invece il libro mi piace poco perché, essendo il mio modo di scrivere usualmente pieno di cambi rapidi di modalità di testo, oppure di corsivi, grassetti e sottolineature, come uso nei miei articoli per Orizzonti per meglio enfatizzare i concetti che esprimo, è invece accaduto che in questa pubblicazione, per merito di qualcuno che vedendo le bozze si è GIUSTAMENTE messo le mani nei capelli per tutti gli elzeviri stilistici che avevo usato, si sono dovute levare tutte queste amene peculiarità a vantaggio di una veramente bella presentazione del prodotto finito. Devo pertanto solo ringraziare chi si è adoperato per abbellire la grafica del testo rendendolo come i libri normali… ben presentati ed asettici… anche se ho paura che tale normalità non sia per me confacente… Si tratta tuttavia di un libro, come ho scritto nella pagina che precede la prefazione, riservato a “menti morbide” per cui se siete un po’ durotti ed ignorantotti abituati SOLO a parlare di brigidini e berlingozzi oppure della Lampo… non compratelo, non fa comunque per voi… anche se in tal modo penso - in parte - di essere venuto meno a quello scopo divulgativo che in origine mi ero prefissato… ma un po’ di razzismo culturale a volte è il sale della vita… Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 21 PARLIAMO PARLIAMO DI... DI... LA VOCE DELLA LUNA (a cura di EcceBombo Cineclub) Sulla presunta fine delle ideologie divagazioni sul film Good bye, Lenin di Roberto Aureli socio EcceBombo Cineclub “Perché le idee sono come farfalle che non puoi togliergli le ali, perché le idee sono come le stelle che non le spengono i temporali, perché le idee sono come voci di madri che credevamo di aver perso e sono come il sorriso di Dio in questo sputo di universo” dalla canzone “Chiamami ancora amore” di Roberto Vecchioni Il film del regista tedesco Wolfgang Becker, uscito nel 2003, narra le vicende di due figli che, all’indomani del crollo del muro di Berlino, tentano disperatamente di preservare la madre Christiane, convinta comunista nella Germania dell’Est, dal tramonto degli ideali in cui crede. Alexander ed Ariane, attorniati dagli altri co-protagonisti del film, cercheranno di creare un mondo fittizio con finti telegiornali di partito, rievocazione di eventi politici etc, sino all’epilogo esilarante dove faranno credere alla madre che le masse di persone, riunite per festeggiare l’unificazione della Germania, stanno in realtà fuggendo dall’Ovest per approdare nell’Est causa il fallimento del Capitalismo. La pellicola, record d’incassi in Germania, oltre a narrare di un atto d’amore di un figlio nei confronti della propria madre, legge le vicende storiche dell’epoca caratterizzate dall’euforia collettiva di allora per la fine di un’epoca, il fallimento del Comunismo storico novecentesco - con una vena d’inquietudine per il futuro che si dischiudeva – le magnifiche sorti e progressive del Capitalismo. Da allora i maestri cantori della società di mercato iniziarono tronfi a proclamare la fine dell’epoca delle ideologie, la fine della storia e l’avvento dell’ultimo uomo con il trionfo oramai incontrastato e incondizionato del liberismo, della democrazia e di quell’entità astratta, che tutto risolve chiamata mercato. Siamo proprio sicuri che le cose stanno realmente così ? Noi di Eccebombo, “cacadubbi” come sempre, avremmo qualcosa da eccepire. L’uomo è l’unico animale che ha la consapevolezza della propria finitudine, ovvero, contrariamente agli altri animali, sa di dover morire e tende per questo ad attribuire un senso alla propria limitata esistenza. A questa 22 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 domanda di senso si può ovviare con il credere in un qualcosa di soprannaturale (religioni) o con la costruzione di una grande narrazione (ideologia) capace di prefigurare gli scenari possibili e di operare per il raggiungimento di questi. Non potranno quindi mai scomparire le ideologie perché noi appartenenti al genere umano abbiamo bisogno, per dirla con il filosofo Althusser, di raccontar(ci) delle storie in cui credere. Chi afferma quindi che le ideologie sono oramai inservibili e che la storia sia giunta alla fine lo fa in cattiva fede, perché intende preservare l’unica vera terribile ideologia vigente ovvero l’assenza di alternative allo stato di cose esistente, con la conseguente neutralizzazione della possibilità di progettare società alternative. Questo è quello che viene definito il pensiero unico fondato sul concetto del primato dell’economia sulla politica, dell’importanza del giudizio dei mercati su ogni altra cosa. Una politica portata avanti da un governo, può essere considerata positiva solo se tiene conto del giudizio dei mercati, delle agenzie di rating (tutte consociate, guarda caso, con le più grandi banche d’affari). Insomma il verbo principale professato dal pensiero unico è quello che predica la necessità di adeguare contratti, salari, condizioni di lavoro e quindi di vita al dio mercato. Si predica il concetto del sempre meno stato e più mercato come toccasana di tutti i mali, la privatizzazione dei servizi, la svendita del patrimonio pubblico, etc. Tutto ciò ripetuto ossessivamente dagli intellettuali di regime, dagli organi d’informazione, dai politici senza alcuna distinzione tra destra e sinistra, conferisce una tale forza d’intimidazione capace di soffocare qualsiasi tentativo di dissidenza o riflessione libera al punto di arrivare ad assuefarsi ai PARLIAMO LAMPORECCHIO DI... 19 milioni di disoccupati in ambito europeo, al disastro ed il dissesto socio-morfologico dei territori, alla precarizzazione del lavoro, al saccheggio dell’ambiente, all’inquinamento, al ritorno degli integralismi religiosi dei razzismi alla marea montante degli esclusi. Niente critiche questo è il migliore dei mondi possibile ! Noi, contrariamente a Christiane la protagonista del film, non viviamo nell’illusione di un passato fallimentare che non potrà più tornare, ma non per questo crediamo nell’ineluttabilità di questo mondo. Ci dispiace veramente per tutti coloro che, più o meno disinteressatamente, cercano di convincerci della bontà dell’odierno ordine liberista, I dell’assenza di alternative credibili a questo stato di cose, pena il ripetersi delle grandi tragedie novecentesche dei gulag e di Auschwitz, come se l’idea di un altro ordine producesse necessariamente quelle tragiche realtà concentrazionarie. No, noi continuiamo a pensare e ad usare un nostro metro di giudizio, convinti come siamo, da fieri partigiani del pensiero critico e ribelle, che sia ancora possibile seguire un’idea esplosiva quella dell’emancipazione universale, con buona pace dei tanti, troppi pifferai magici che cercano di farti annegare non in un fiume come nella favola dei fratelli Grimm, ma nel cattivo infinito di un mondo senz’anima ridotto a merce. IL LABORATORIO DI RICICLO l Centro Socio Riabilitativo “Raggio di Sole” di Orbignano (Lamporecchio) in collaborazione con la Ditta LIS di Borgo a Buggiano effettua da alcuni mesi una raccolta di tappi in sughero destinati al recupero. Tale raccolta organizzata dai ragazzi nel laboratorio artigianale del centro, prevede l’utilizzo di scatole di cartone a loro volta portate nei vari bar, ristoranti ed enoteche della Valdinievole . Una volta alla settimana il gruppo di ragazzi ed operatori incaricati ritirano i tappi raccolti negli esercizi e, raggiunto un certo quantitativo, li portano alla suddetta ditta specializzata che li trasforma in pannelli isolanti per bioedilizia. Questo progetto si propone di sensibilizzare ciascuno su un utilizzo o ri-utilizzo più consapevole delle risorse e si avvale anche della collaborazione delle Scuole dell’Istituto Comprensivo di Lamporecchio. Al momento, la buona riuscita del progetto ci incoraggia e... saremmo felici di trovare ulteriori collaborazioni con nuove strutture e realtà della zona per questa raccolta! Per info e contatti CRS Raggio di Sole: Tel/fax: 0573 81484 - E.Mail: [email protected] Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 23 LAMPORECCHIO LE INTERVISTE DEL DIRETTORE Giuseppe Chiaramonte fa il bilancio dei suoi cinque anni da “primo cittadino” di Lamporecchio S di Massimo Mancini ta per concludersi il mandato di sindaco per Giuquando mi sono insediato avevamo un seppe Chiaramonte. Cinque anni da primo cittadisaldo di cassa simile, ma con debiti di no che lo hanno visto impegnato in prima persona parte investimenti nei confronti dei fornell’affrontare diversi problemi complessi a cui va inconnitori per circa 1.800.000,00. Oggi i debiti di parte intro un’amministrazione pubblica, tenendo però sempre vestimenti al 31 dicembre 2013 sono praticamente poco bene presente l’interesse primario del cittadino di Lampiù di 100.000 euro. Sul bilancio ci sono partite, che se porecchio. Giuseppe Chiaramonte, coltivatore diretto, sbloccano il patto di stabilità, possono essere spese, oltre nelle elezioni a sindaco, prese 2383 voti, più del 50% dei ad un consistente risultato di amministrazione positivo votanti. Ha sempre fatto politica. Una sua grande passiodi circa 700.000,00 da poter utilizzare. Mezzo milione di ne coltivata fin da ragazzo. La prima tessera del Partito euro sono già impegnati nella sistemazione del palazzo Comunista l’ha presa nel 1972, quando aveva sedici anni. comunale e nell’allestimento di un rotonda a MastromarPrima di diventare sindaco a Lamporecchio co. È difficile, quasi impossibile, governare ha avuto importanti incarichi nel mondo sinin una situazione così pesante dal punto di dacale agricolo. Vanta un’esperienza imporvista economico. Noi sindaci viviamo in tante nel mondo amministrativo e politico. prima persona e quotidianamente il disagio In tanti pensavano che avrebbe fatto un’altra dei nostri cittadini, ai quali, spesso, non ho legislatura. potuto dare delle risposte che avrei voluto dare. Comunque sono contento di questi Come mai non ti sei ricandidato? cinque anni che, nonostante tutto, mi hanno Quando fui eletto sindaco, dissi subito che reso una persona più aperta e competente. avrei fatto solo un mandato. Quando prendo Ho avuto una buona squadra di assessori, un impegno cerco sempre di rispettarlo. Una ai quali faccio i miei ringraziamenti. scelta fatta con ponderazione e senza alcun Un fiore all’occhiello da mettere in morimpianto. Nessuno avrebbe potuto farmi stra di questi cinque anni. cambiare idea Su temi importanti, quali il servizio raccolGiuseppe Chiaramonte Puoi fare un bilancio di questi cinque anni fino al prossimo 25 maggio... ta rifiuti, il servizio acqua, la polizia mudi attività da sindaco? sindaco di Lamporecchio nicipale ed altri ho mantenuto, Dopo qualche mese che fui seppure nelle mille difficoltà e eletto, l’Italia è stata investita contrasti, una posizione chiapesantemente dalla grave crisi ra, precisa, che andava nell’ineconomica che tutti purtroppo tesse sempre del cittadino di conosciamo. Questo ha signifiLamporecchio. La mia ammicato continui tagli al bilancio e nistrazione ha lavorato tenentante risorse in meno a disposido presente queste tre parole: zione. Inoltre il patto di stabicoerenza, coraggio e traspalità ha molto limitato l’attività renza. Inoltre ho favorito la della legislatura, anche quando nascita sul territorio delle assi sarebbe potuto trovare qualsociazioni di volontariato, che che risorsa e nonostante un sallavorassero nell’intesse della do in banca di circa due milioni comunità. di euro, depositati su un conto corrente in Banca d’Italia. Vor- Giuseppe Chiaramonte consegna la cittadinanza onoraria di Alla luce della tua esperienza, quale consiglio puoi dare Carlo Pedretti, al suo fianco anche il rei fare presente che nel 2009, Lamporecchio al prof. prof. Piero Angela 24 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LAMPORECCHIO motivo, ma non mi avevano al futuro sindaco. accettato come sindaco. Poi Sono sicuro che il nuovo primo con il passare del tempo il cittadino sarà all’altezza della rapporto è migliorato. I consisituazione e non avrà bisogno glieri dell’opposizione hanno dei miei suggerimenti. Posso capito quanto lavorassi per il solo dire che deve vivere quel bene di Lamporecchio. momento da sindaco con granMi puoi indicare un aspetto de passione, volontà e spirito di positivo ed uno negativo del sacrificio. Essere sindaco è una tuo essere stato sindaco? grande responsabilità. La gente ti ha eletto perché ha fiducia nel Come aspetto positivo postuo operato, devi cercare di non so dire che con il passare del deluderla. tempo riesco ad ascoltare, Giuseppe Chiaramonte in mezzo agli anziani dell’RSA nel senso vero della parola, A Lamporecchio ci sono staMinghetti di Spicchio le persone. Quello negativo te le primarie del partito deè stato che in certi periodi, mocratico, che hanno visto la soprattutto nella fase finale partecipazione di tre candidadel mio mandato, sono stato ti. Un momento di acceso dimeno decisionista. Mi sono battito, ma anche di profonde affievolito e questo per un e laceranti divisioni. Cosa ne sindaco non è certamente popensi ? sitivo. Personalmente ero e sono conVuoi fare un saluto ai tuoi trario alle primarie fatte in quecittadini? sto modo, senza precise regole. Ho la tessera del partito dal Certamente. Spero di non 1972 e avrei voluto maggiore averli delusi. Lascio l’incaririspetto nei confronti di quelle co consapevole di aver dato il persone che hanno aderito al meglio delle mie possibilità. partito da tempo. Le primarie Ringrazio tutti coloro che mi fatte in questo modo, dove tutti Giuseppe Chiaramonte a Pratola Peligna (AQ), a fianco del hanno sostenuto. Un grazie sindaco di Pratola Antonio De Crescentiis e gli industriali possono partecipare, sono aperanche ai componenti della abruzzesi della famiglia Colaiacovo (Colacem). te a sorprese e sicuramente han- Dietro si riconosce una delegazione della Banda musicale di Giunta e a tutti coloro che laLamporecchio no come conseguenza la canvorano quotidianamente per cellazione del modello partito, il difficile funzionamento del come ho sempre inteso. A Lamporecchio ha vinto Alessio meccanismo che muove la macchina amministrativa del Torrigiani. Ha vinto di poco, ma è stato il candidato che Comune. Infine faccio un auguro di buon lavoro per il ha ottenuto più voti, quindi è legittimato a candidarsi. nuovo sindaco. Attualmente che rapporto hai con il Partito DemocraNota di Redazione: Orizzonti è nato pochi mesi prima tico? dell’elezione di Giuseppe Chiaramonte a sindaco. Con lui abbiamo trascorso cinque anni di buon rapporto, basato Sono in “aspettativa”. Vivo un momento di pausa e di prosul reciproco rispetto, confronto e critica costruttiva da fonda riflessione. Non ho compreso alcune scelte e deciparte nostra che siamo un giornale. Chiaramonte ha capisioni prese sia livello nazionale che locale. Voglio vedere to quanto fosse importante l’informazione (spesso mi solcome si sviluppano certe situazioni. Dopodichè prenderò lecitava a mettere in evidenza problemi di precarietà, di le mie decisioni. povertà di diversi nostri cittadini) e la promozione della Tornando ai cinque anni di sindaco, come è stato il cultura sul nostro territorio. Per questo motivo è sempre rapporto con l’opposizione consigliare? stato presente alle nostre iniziative. La Redazione lo rinHo avuto un inizio decisamente brutto. Non ho capito il grazia e lo saluta. Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 25 LAMPORECCHIO L’ANGOLO DELLA SOLIDARIETÁ a cura del Consiglio direttivo della CSL SABATO 12 APRILE, ALLA MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA DALLA COMUNITÀ SOLIDALE, HA VINTO LA CULTURA DEL DONO I l successo della manifestazione di sabato 12 apri- Gli studenti sono stati colpiti dalle storie di Giorgio, Gale, organizzata dalla Comunità Solidale Lamporec- briele e Laura, tanto si che li hanno travolti di domande, chio, con il patrocinio del Comune di Lamporec- perché volevano capire le loro paure, emozioni e che cosa chio, è stato il risultato della collaborazione di tante li ha aiutati a superare le difficoltà. Massimo Mancini, persone: ha vinto la cultura del dono. direttore di Orizzonti, ha spiegato agli studenti l’importanza della partita che si sarebbe svolta nel poLa mattina, alle ore 10, al Teatro Comunale meriggio fra la Nazionale Calcio Trapiantati e c’erano gli studenti della scuola secondaria la rappresentativa della CSL, sottolineando il dell’Istituto Comprensivo di Lamporecvalore, per la storia del chio, accompagnati calcio, di giocatori che dai docenti, e cittadini sarebbero stati presendel territorio. Dopo i ti come Enzo Giorgio saluti del Presidente e Giancarlo Antognodella Comunità Solini. dale Mara Fadanelli che ha introdotto la Alla fine dott. Tommagiornata, e i saluti da so Rubino, dell’Asparte di Simone Marsociazione Medica tini, a nome dell’AmMontalbano, che ha ministrazione Comuvoluto fortemente la nale, è stata spiegata realizzazione di quel’importanza della dosta giornata, e Giannazione degli orgacarlo Palamidessi, ni, del sangue e del presidente dell’AVIS midollo osseo, dai sezione di LampoLa rappresentativa della Comunità Solidale di Lamporecchio rappresentanti delle recchio (entrambi asrelative associazioni sociazioni che fanno a livello regionale e parte della CSL) hanprovinciale (ADMO, AVIS, AIDO, no consegnato un dono agli ospiti ofCentro trasfusionale ospedale di ferto dalla ditta Bianchini. Pescia). Il momento più emozionante I giocatori di entrambi le squadre hanè stato quando tre persone, che hanno pranzato all’ex-asilo della Parrocno avuto un trapianto d’organo, hanchia di Lamporecchio, il tutto gestito no raccontato la loro storia di vita, la dai volontari. L’ottimo pranzo è stato loro “rinascita”. Giorgio Enzo, ex fatto dal “cuoco” Daniele Tronci, a tegiocatore della Serie A, trapiantato stimonianza della sempre presenza attidi fegato, oggi giocatore della Nava della Croce Verde. zionale Calcio Trapiantati. GabrieAlle 15 tutti al campo sportivo. Di fonle Marrucci (dell’Ass. Vite onlus) damentale importanza è stato l’aiuto trapiantato di rene, oggi componente dell’Associazione Sportiva Lampo, della Nazionale Trapiantati di Nuoin modo particolare di Carlotta Doto. Laura Montesano, trapiantata di randi, Emiliano Pasquetti, Gabriele midollo osseo. Nella sala c’era anche Giannellini e Marco Giannoni (PreNicoletta Giancarli, volontaria fedesidente della Lampo) e dei volontaIl capitano della nazionale trale della CSL, testimone di un doppio piantati: l’ex giocatore di serie A ri dell’Associazione “Tennis Club I trapianto della cornea. (Torino, Ascoli, Lecce...) Giorgio Giardinetti”. Nella prima ora e mezzo Enzo, insieme a Carlo Panati 26 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LAMPORECCHIO è stato giocato un torneo tra le scuole calcio del Monsummano Calcio, Via Nova, Montalbano Calcio, Casalguidi, Vinci. Torneo che ha visto il campione Giancarlo Antognoni dare il calcio d’inizio. Per la presenza di Giancarlo Antognoni si devono ringraziare i fratelli Ortigni. Ad Antognoni è stato donato una confezione regalata dalla ditta Bianchini. Alla fine del torneo ai bambini è stata data una gustosa merenda preparata da Marco Valentini e da Paola Gennai. La mitica bandina di Lamporecchio ha allietato il torneo e ha suonato il l’inno di Mameli prima dell’inizio della partita degli adulti. La squadra della Comunità Solidale (vedi foto) è stata guidata dal grande mister Panati Carlo mentre la squadra della Nazionale Calcio Trapiantati aveva come mister Giacomo Minacciati. La squadra della Comunità Solidale, che ha avuto l’onore di avere tra le proprie fila Luciano Spalletti, indossava le magliette offerte generosamente dalla “TUA ASSICURAZIONI” di Antonio Caruso. I giocatori della squadra ospite provenivano da diverse città italiane (Perugia, Siracusa, Mantova, Verona, La Spezia, Treviso, Firenze e Pisa), il giocatore più giovane era di Cerreto Guidi, Araneo Giovanni, un bambino di circa 10 anni , trapiantato di midollo osseo. La partita, terminata con un pareggio, è stata arbitrata da Meozzi Andrea. Ci ha allietato con la sua presenza, anche il “nostro” campione Andrea Tafi. Alla fine del primo tempo sono stati assegnati tre premi al pubblico perché ai numeri dei biglietti era associata una lotteria. Come primo Da sinistra: il dott. Tommaso Rubino, il grande Giancarlo premio c’era un quadro offerto dal pittore Lorenzo Antognoni e il presidente della Comunità Solidale di Buchignani, come secondo e terzo premio c’eraLamporecchio Mara Fadanelli no due confezioni di prodotti tipici. Alla fine della partita a tutti i giocatori è stata consegnata, da Mara Risultato finale 4-4 Fadanelli, da Mario Favilla e da Giancarlo Palamidessi, Rappresentativa Comunità Solidale Lamporecchio: una confezione di dolci offerta dalla ditta Rinati. Giraldi, Desideri, Marangoni, Alderighi, Bianconi, Ciattini, Borselli, Ballanti, Mazzeo, Tarabusi, Pezzimenti, Scinto, Rubino, Freccia, Caccia, Domenichini, Spalletti, Verdiani. Nazionale Trapiantati: Bimbi, Selva, Caia, Boscarino, Diavolio, Muccacaro, Stellata, Benmbarek, Corazzali, Buosi, Finozzi, Ciarfella, Mussi, Enzo, Arameo. Arbitro: Andrea Meozzi Da sinistra: il noto allenatore di fama internazionale Luciano Spalletti, Mara Fadanelli e il presidente della comunale AVIS di Lamporecchio Giancarlo Palamidessi SI RINGRAZIANO per aver contribuito alla realizzazione della manifestazione, oltre a tutti coloro che sono stati citati nel testo dell’articolo, le seguenti aziende: Sel Electric, l’oleificio Montalbano, l’autosalone Fratelli Caruso, Stamp Foil, Fass, Fabo, Spival, albergo ristorante Antico Masetto di Valter Maccioni, Vescovi Renzo, Lovito Calzature, Venturini Bibite, Giraldi Saverio, Bar La Perla e tutti gli esercizi e i bar che ci hanno aiutato nella pre-vendita dei biglietti. Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 27 LAMPORECCHIO 28 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LAMPORECCHIO LE PILLOLE DI MARZIO VENTURINI 1) La prima considerazione riguarda le primarie del Pd. Ha vinto contrariamente ad ogni previsione Alessio Torrigiani supportato solo da alcuni amici che non hanno usufruito né dell’aiuto dei maggiorenti storici del partito né dell’aiuto di altre associazioni presenti sul territorio. Spero e credo convintamente che Torrigiani riuscirà a mettere ordine nel nostro Comune che ne ha veramente bisogno. 2) Partita amichevole scapoli/ammogliati (26-03-1959) con Trinci Giuseppe detto Primo segnalinee per gli ammogliati. Si prega chi conosce il risultato finale, le formazioni precise e le segnature di comunicarlo alla redazione del giornale. (N.d.R. foto sotto) tire per lungo tempo gli sportivi di Lamporecchio a cominciare da me. E ricordo anche Cino Cipollini che si rivolgeva a lui chiamandolo Maestro seduto su di una ceppa di castagno dalla parte del parco al campo sportivo. Sono di quei tempi i grandi ed appassionati presidenti quali i F.lli Baronti, Leopoldo Talini, Dante Cerboni, Vescovi Renzo, Cresti Stelvio e Walter Maccioni senza far torto a nessuno per eventuali dimenticanze. 4) Ho visto a teatro Peter Pan della Compagnia Sganzisgatto... opera difficile da tradurre in pièce teatrale ma che la compagnia, con Benedetta Bruno in testa, è riuscita a trasformare al meglio. È stata una bella serata e mi auguro nel futuro che ce ne possano essere tante altre anche con le compagnie locali come quelle di Adelaide e Robertino e la Compagnia della Mezzanotte. 3) In questo periodo in cui ho avuto molto tempo per ripensare al passato, mi è venuta in mente una formazione dell’US Lampo con Tassini, Cambi, Campionini, Pedretti, Vai, Reggianini, Oberti, Panati, Markovina, Innocenti, Guidi che militava nel girone unico di Promozione Toscana dal quale poi si passava alla IVserie. Si ricordano alcune partite giocate sui campi di Poggibonsi, Cortona Camucia, Follonica, Piombino, Volterra, Massa Marittima, Portoferraio e Castiglione della Pescaia dove nel tentativo di portare la Lampo in vantaggio il centravanti Umberto Markovina abbatté una gabbia di canarini di una casa adiacente al campo sportivo. A quei tempi la Lampo era il terrore delle squadre maremmane e non solo. Mi ricordo con affetto di Umberto, mio grandissimo amico, che dal Casalguidi passò alla Lampo. Giocatore eclettico e di grandi 26-03-1959 - Scapoli/Ammogliati mezzi tecnici che ha fatto diver- Stadio dei Giardinetti di Lamporecchio - Squadra degli ammogliati Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 29 LAMPORECCHIO MANI CREATIVE, IDEE OPEROSE Q III PUNTATA: ENRICA E LA SUA “OFFICINA” uesto mese, continuando le interviste a ragazzi che si sono messi in gioco con l’artigianato, ho incontrato una ragazza che porta avanti, con determinazione e preparazione, un progetto di alto livello qualitativo. Enrica Mirandi, sorella della nostra collaboratrice Maddalena, è una ragazza che trasmette senza dubbio la consapevolezza di “saper fare” e una passione profonda per la scelta fatta. Il progetto di Enrica, “L’Officina”, si è concretizzato nel febbraio del 2013. Dopo alcune esperienze nel settore della moda, ha deciso di muoversi da sola in un ambiente composto da piccoli e grandi squali: disegna, produce, distribuisce e promuove una linea di accessori in pelle, in gran parte borse, completamente prodotte in Toscana. di Michela Cammilli riere toscane, la Boemos di Fucecchio, che lavora per Jimmy Choo, D&G, Pirelli, Burberry, Pollini e molte altre. Da loro ho imparato tantissimo e ho raggiunto la consapevolezza di essere una capace modellista. Enrica Mirandi - Qual è stato il passo successivo? Come è arrivata l’idea del tuo progetto? - Dopo un anno di stage, ha prevalso la voglia di mettermi in gioco in prima persona e ho fatto la scelta di aprire una ditta individuale. “L’Officina” è nata il 1 febbraio dello scorso anno, nel giorno del mio compleanno. Ho iniziato allestendo, tutto da sola, uno studio nell’ex magazzino di mio padre. Il nome è venuto spontaneo, suggerito proprio dal fondo dove mi ero sistemata; ho pensato “sembra proprio un’officina...”. - Partiamo dagli inizi: qual è stata la tua formazione? - Cosa c’è stato tra il dire “ci provo” e - Dopo il Liceo artistico a Empoli, il proporre le tue prime borse ai negoho deciso di iscrivermi a Marketing, Spring/Summer 2014, Eos bag zi di abbigliamento? non avendo ancora le idee molto - Sulle scarpe mi ero fatta una buochiare sul mio futuro. Parallelamenna esperienza, ma non avevo mai avuto a che fare con le te ho iniziato uno stage da Yohji Yamamoto, noto stilista borse... Ho iniziato a fare dei modelli, realizzare da sola giapponese, a Prato. Ero una figura jolly, intermediaria alcuni campioni con i materiali e gli strumenti lasciati da tra lo stilista, il product manager e coloro che erano mio padre. Il primo passo è stata una cartella, semplice, addetti alle vendite. È stata un’esperienza bellissima pulita; da lei è iniziato un susseguirsi di forme e colori, che mi ha aiutata molto, soprattutto ad aprire la mente: fino ad arrivare a un primo campionario di sei pezzi. Li c’era l’influenza francese (lo stilista ha base a Parigi), ho proposti a un’amica, titolare di un negozio di abbigiapponese, milanese, toscana... Lo stage mi ha portagliamento a Pistoia. A lei son piaciute subito, ha deciso ta a capire che quello che avevo scelto all’università di metterle in negozio e la vendita è andata subito piuttonon mi piaceva fino in fondo e ho deciso di fare il test sto bene. Il negozio di Pistoia rimane oggi uno dei punti di ammissione per il Polimoda, presso Villa Strozzi a vendita in Toscana che propongono la mia linea ed è tra Firenze. Ho frequentato tre anni in Fashion Marketing, quelli che mi danno maggiori soddisfazioni. ottenendo poi sia il diploma che la laurea in Marketing internazionale. Nel dicembre successivo ho parte- Quali sono le linee guida che caratterizzano i tuoi procipato a un bando di concorso della Regione Toscana, dotti? che metteva a disposizione una borsa di studio per un - Il vintage è ciò in cui mi rivedo in pieno. Allo stesso temmaster in Design di calzature. Dopo il master, sei mesi po è fondamentale che modelli, linee e dettagli seguano il intensissimi, ho fatto un secondo stage, stavolta come gusto e le esigenze delle donne di oggi. Faccio molta rimodellista, presso una delle più grandi aziende calzatu- 30 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LAMPORECCHIO cerca nei mercatini, dove prendo borse che mi colpiscono e che talvolta costituiscono fonte di ispirazione. Seguo le riviste del settore (Harper, per esempio) e mi i ispiro molto anche alle forme geometriche. - Cosa ci puoi dire della materia prima, degli accessori e della manodopera di cui ti avvali? - Per quanto riguarda la pelle, mi reco personalmente nelle concerie della zona (Empoli o Santa Croce), dove scelgo i pellami. Lavorando con il pronto-moda, parto sempre da mazzi di pellami che mi permettono di realizzare dalle cinque alle dieci borse con ciascuno, non di più. L’acquirente compra non un pezzo unico, ma quasi; ho notato che questa caratteristica piace molto. Faccio molta attenzione anche alla scelta della fodera; prediligo i cotoni stampati, da quelli coloratissimi e optical a quelli più classici come i damascati. Per quanto riguarda gli accessori, invece, all’inizio lavoravo con il pronto, mentre adesso mi appoggio a una ditta di Montemurlo che produce direttamente e che quindi può realizzarmi pezzi personalizzati in forme e finiture. Per il taglio e il cucito mi affido a manodopera del posto, con esperienza decennale; lavoro soltanto con persone italiane e tutto questo, ovviamente, ha dei costi... Credo però che non si possa svendere la professione dell’artigiano e la qualità del suo prodotto. Vedo intorno a me molte altre esperienze simili alla mia, molte porte aperte verso il ritorno al vero Made in Italy. Bisogna far capire che si può e si deve cambiare in quella direzione. - Curi personalmente i rapporti con i punti vendita? - Riesco a farlo direttamente solo con i negozi di Pistoia e Pietrasanta; lo scorso settembre ho iniziato la collaborazione con uno showroom di Sesto Fiorentino che lavora sul pronto-moda. Mi hanno dato molta fiducia e con l’autunno è uscita la mia prima vera collezione, quella A/I 2013. Trasmetto loro Il modello Dike con frange Il modello Dike con inserti in stoffa Kilim modelli, cartella colori e varianti accessori, che propongono ai punti vendita; i negozianti ordinano i pezzi ai quali sono interessati, senza ordinativo minimo, lo showroom passa subito l’ordine a me e metto in moto la produzione. È fondamentale entrare in sintonia con il negoziante, sia che presenti il prodotto io, sia che lo faccia il rappresentante dello showroom; è il negoziante che deve credere per primo nel prodotto, per far capire la mia filosofia di produzione al cliente. A volte mi è successo che negozianti o clienti richiedessero dei dettagli specifici: vuoi la tracolla, vuoi gli accessori, le tasche, i divisori centrali... Tutto ciò è possibile dal momento che mi occupo personalmente della modelleria. Anche se lavorare su richiesta non è esattamente la mia linea guida di lavoro, cerco di andare incontro alle richieste dei clienti e dei negozianti; credo che questo sia importante in un prodotto artigianale come il mio. - Come possono contattarti e dove possono trovare la tua linea le nostre lettrici... ma anche lettori? - Mi trovate sia sulla piattaforma Istangram che su Facebook (L’Officina Fashion Room). La mia sede “fisica” è a Lamporecchio, al numero 38/A di via Aldo Moro, e potete contattarmi tramite e-mail ([email protected]) oppure telefonicamente (335 8109927). Per il momento i punti vendita che tengono la mia linea sono: Maison 22 a Pistoia; Fonderia a Firenze; Lenci a Lucca; Corte Palla a Pietrasanta; Palagi a Pontremoli; Il Cortile a Genova. La Ebe bag, disponibile in fuxia, bluette, arancio e verde Enrica spera, con la nuova collezione P/E 2014, di raggiungere i venti punti vendita in Toscana; è un traguardo ambizioso, ma la sua determinazione e il suo istinto son sicura che continueranno a guidarla bene in questa avventura. Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 31 LAMPORECCHIO L’ANTICA PIEVE DI SANTO STEFANO E L’ATTUALE GRANDE CHIESA MONUMENTALE M di Desiderio Desideri Tornando alla descrizione dell’antica ia nonna Palmira Giraldi nata nel 1866, spoPieve, mia nonna raccontava che erasata con mio nonno Desiderio Desideri nato no presenti affreschi in vari punti: nella a Lamporecchio nel 1864, mi portava fin da navata e nell’abside, che all’interno ci potevano entrare bambino alla messa, di mattina, al vespro nel pomefino a 500 o più persone ma che per la popolazione in riggio e tutte le domeniche, o quasi, fino alla sua morte crescita era piccola a suo parere. nel 1954. All’inizio della Chiesa vicino all’acquasantiera di destra, Mi raccontava sempre com’era la vecchia chiesa demoentrando nella nuova chiesa c’era la lastra tombale di una lita per far posto all’attuale. suora, zia di Silvio Tesi, nonno di Giorgio Tesi (chi non L’antica Pieve di Santo Stefano a Lamporecchio fu lo conosce!!!) ma ce n’erano costruita nel 1400 e si pretante altre dentro e fuori sotto sentava a un’unica aula con il loggiato. abside e portico sulla facDell’antica Pieve non so dirvi ciata con sei colonne che si altro, quindi passo a descrivetrovano murate nel palazzo re la nuova chiesa. all’inizio di via Ventura Vitoni n°5 dove attualmente si La sua prima pietra fu posata trova la ferramenta Bruni; si nell’anno 1900 dopo la devedono bene anche ora se si molizione della Pieve e per le osserva bene perché affiorafunzioni domenicali e feriali no dai muri. rimase il locale della compagnia e il campanile sotto Nell’abside dell’antica pieve di lato sinistro era rimasto il si ergeva l’altare maggiore fonte battesimale, ingrandito in legno dorato con un tabere abbellito da Don Sabatino nacolo grandioso. Suddetto Ferrali quando era proposto altare è ora collocato nella Ipotetica ricostruzione della vecchia Chiesa di Lamporecchio di Lamporecchio. compagnia, dove si svolge demolita nel 1900 - da “Percorsi nella storia e nell’arte di un paese del Montalbano: LAMPORECCHIO”- 1997 l’Adorazione Eucaristica, I materiali in parte venivano Valerio Bonfanti - edizioni CRT inoltre erano presenti altri raccolti dai ragazzi e dalla poquattro altari laterali dedicati polazione nei torrenti dopo la uno alla Madonna, uno al Crocifisso, uno a Santo SteSanta Messa. fano l’altro, a sinistra dell’entrata, era l’altare dei Della Mio padre, dopo il catechismo, raccontava lui, facevano Robbia. i fioretti come tutti i ragazzi della sua età e andavano a Mia nonna e le sue coetanee mi raccontavano che raccogliere sassi e pietre mentre i mattoni venivano propresso l’attuale altare del Crocifisso c’era il cosiddetto dotti nella Fornace di Mastromarco con stampi rotondi “limbo” ovvero una fossa comune coperta da una lapide fatti per le colonne e la cupola. I lavori andavano avanti dove venivano messi i bambini morti. A tal proposito bene, ma pochissimi anni prima dell’inaugurazione, la mia nonna mi raccontava un episodio un po’ macabro cupola finita crollò a causa di un terremoto; i quattro accaduto negli anni ’90 del 1800 quando in occasione pilastri che la sorreggevano erano troppo deboli e così di un funerale fatto ad una bambina morta di peste, vide anche i quattro archi erano deboli per reggere tamburo aprire questa botola e gettare la piccola vestita di biane cupola. co con una Ghirlandina di fiori in testa dentro al “limL’architetto Bernardini di Pescia, che aveva realizzato i bo” e tutti i presenti sconvolti perché videro la bimba progetti, dovette aggiungere dodici colonne e sei conriaffiorare dall’acqua tutta sporca. trafforti grandiosi. 32 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LAMPORECCHIO Fu terminata nel 1920 e fu inaugurata e benedetta dal Vescovo di Pistoia. La chiesa fu poi abbellita nel 1942 quando il proposto Sabatino Ferrali fece terminare la facciata. Nel 1948 per il Congresso Eucaristico zonale, fu abbellito anche l’interno con l’aggiunta di tutti i finestroni con vetri colorati che rappresentavano i santi. I capitelli, furono resi in stile barocco e aggiunte quattro nicchie per San Giuseppe a sinistra entrando, Santa Teresa del Bambin Gesù a destra, nel transetto di sinistra per San Francesco d’Assisi e a destra a Santa Rita da Cascia. Inoltre sopra a ciascuna nicchia furono appesi grandi quadri, donati dalla famiglia Rospigliosi, altri due quadri furono appesi poi nel coro, uno sopra la porta della sacrestia e l’altro di fronte, quest’ultimo del famoso pittore cinquecentesco Giovanni Bilivert. Purtroppo fu ripreso dalle Belle Arti di Firenze con la promessa che avrebbero fornito una copia che però non è mai arrivata. Interno della Chiesa di Santo Stefano L’attuale Chiesa di Santo Stefano da: da httpwww.valdinievolepost.com Sulla controfacciata fu installato l’organo della vecchia chiesa e nel 1948 fu posto nel coro dietro l’altare maggiore. Dal 1948 la chiesa non presenta nessun cambiamento. Ciò che ho raccontato e che risale a prima del 1950, è stato visto e “fotografato” da occhi di persone semplici, senza una cultura specifica, perché come ben sappiamo nell’’800 e agli inizi del ‘900 solo i signori potevano studiare, tutto il resto delle persone lavorava i campi, solo i più fortunati, figli di contadini, potevano arrivare al massimo alla terza elementare. Ho voluto raccontare questa breve storia di Lamporecchio, perché come avveniva una volta, non si perdano in futuro i racconti dei nostri avi, dei nostri nonni. Un grazie speciale va a mia nonna Palmira, ai miei zii e a mio babbo Giulio che hanno tramandato a me queste conoscenze e mi hanno dato così l’opportunità di tramandarle alle future generazioni. MASTROMARCO: le iniziative di solidarietà di un rione di Sabrina Bizzarri del nostro paese Q uando in un paese, esistono vivaci e operose comunità come quella della frazione di Mastromarco, non possiamo altro che trarne tutti dei benefici. Infatti, da un po’ di tempo, complice il “traghettatore” e Presidente del rione Mastromarco, Graziano Ponziani, questa comunità, è riuscita e sta riuscendo ad organizzare simpatiche iniziative, le quali, oltre a coinvolgere e far divertire, grandi e piccoli, con una parte dei proventi, delle varie feste organizzate nel rione, gli organizzatori, riescono, grazie ad un animo solidale, a fare delle donazioni di grande utilità, alle scuole dell’infanzia di Mastromarco, San Baronto e Borgano. Il due di marzo, a Mastromarco, è stato organizzato il Scuola dell’infanzia di Mastromarco Scuola dell’infanzia di San Baronto carnevale per tutti i bambini delle scuole dell’infanzia del nostro comune e complice una bella giornata di sole, c’è stata molta affluenza di intere famiglie con tanti nonni al seguito. Con una parte dei ricavi di questa festa, sono stati comprati svariati articoli di cancelleria: risme di carta, pennarelli, album da disegno, gomme per cancellare, appuntalapis e penne, i quali sono stati consegnati personalmente da Graziano Ponziani, la mattina del dieci marzo, alle scuole di Mastromarco e San Baronto, come donazione da parte dell’intera comunità di Mastromarco. Questa è la dimostrazione di come, anche una piccola frazione, possa riuscire a realizzare piccoli/grandi gesti di solidarietà per i propri abitanti. Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 33 LAMPORECCHIO CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE SULLA SICUREZZA DURANTE IL TRASPORTO DI BAMBINI SUI VEICOLI A MOTORE a cura del Comandante della Polizia Municipale Romani Dott. Federico a Polizia Municipale ha iniziaPolizia Municipale, vedrà la distrito un ciclo d’incontri con gli buzione ad ogni genitore di un apstudenti delle Scuole primarie posito opuscolo informativo relativo e secondarie di Lamporecchio in cui, alle basilari norme di comportamenin collaborazione con la Direzione to e sicurezza durante il trasporto di Scolastica, saranno affrontati vari bambini a bordo dei veicoli a mototemi relativi alla sicurezza durante re. Lo scopo è quello di informare i la circolazione in strada. All’interno genitori sui rischi legati al trasporto del ciclo di formazione, che durerà inadeguato dei minori a bordo dei fino al prossimo Maggio, è stata inpropri veicoli, creare nei ragazzi una serita per la prima volta a Lampocultura alla legalità ed alla sicurezza recchio la “campagna di sensibilize, non meno importante, prevenire zazione sulla sicurezza durante il attraverso l’istruzione, potenziali trasporto di bambini sui veicoli a pericoli per l’incolumità dei nostri Il Comandante della Polizia Municipale di Lamporecchio, Dott. Romani Federico ragazzi. motore” che oltre alle lezioni tenute dal personale del locale Comando di L 34 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LAMPORECCHIO LA POSTA DI ORIZZONTI: la voce dei lettori 1) Risposta a “Il decoro del paese” - “I collaboratori scolastici della Scuola Primaria (elementare) di Lamporecchio rispondono al sig. Giordano Bartolini in riferimento alla lettera “ Il decoro del paese!”, pubblicata sul numero 60 di Orizzonti del mese di Marzo 2014. Fanno a tal proposito presente che il contenitore dell’organico viene da loro portato fuori, secondo la richiesta dei preposti, il sabato alla fine dell’orario di servizio (ore 14.00) perché la raccolta viene fatta il lunedì mattina intorno alle 6.00. Il contenitore svuotato va ritirato dai Collaboratori alle 8.00, cioè al momento che gli stessi riprendono il servizio. Il sig. Bartolini, cittadino responsabile e molto attento, dovrebbe sapere che questo servizio viene svolto ormai da anni, da quando cioè è iniziata la raccolta differenziata. Data la sensibilità dimostrata per il fenomeno, si suggerisce al sig. Bartolini di provvedere lui stesso alla vigilanza dei contenitori al fine di poter individuare i responsabili (volontari o accidentali), di eventuali atti vandalici che potranno così essere comunicati alle forze dell’ordine. Fiduciosi in un’attenzione sempre maggiore, inviamo i nostri più cordiali saluti. - I collaboratori scolastici della scuola Primaria di Lamporecchio 2) Lo sfogo di Giuseppina - “Non capisco perché vogliono ostacolare il mio lavoro, il mio sudore, il mio sacrificio, le mie notti perse a studiare e a faticare; sono fiera di essere arrivata fin qui senza il bisogno e l’aiuto di nessuno. Il mio cambiamento di sede fu dovuto a una profonda agevolazione sul prezzo dell’affitto in questa zona di Lamporecchio, mentre a Larciano, nonostante abbia cercato più locali, gli affitti rimanevano piuttosto elevati. Vorrei chiarire che il mio negozio lavora esclusivamente su carta fotografica, garantita a vita, e non su cartoncino, sul quale, dopo pochi anni, la foto si scolorisce. Ringrazio chi mi dà fiducia e chi crede in me. - Foto Alex di Naso Giuseppina 3) Un successo la raccolta alimentare a Lamporecchio - “La Comunità Solidale Lamporecchio ringrazia tutti coloro che hanno dato il loro contributo (i volontari, i dipendenti della coop e tutti coloro che hanno acquistato i prodotti) per la realizzazione della raccolta alimentare di sabato 22 marzo, alla coop di Lamporecchio.Sono stati raccolti: tot.1180,765 kg di prodotti a lunga conservazione (tonno, pasta, riso, farina, carne in scatola, pomarola, caffè, biscotti, pastine...) , 438,2 litri di prodotti di cui 382 litri di latte, 11 kg olio, succhi di frutta...Le famiglie che vengono aiutate dalla CSL sono 30 per un totale di 105 persone Questa è la dimostrazione che se si uniscono le forze i risultati si ottengono. Grazie ancora a tutti!!!” - Il direttivo della CSL di Lamporecchio 4) Più rispetto, più sicurezza - “Una mamma di Mastromarco, mi ha autorizzata a scrivere queste righe di protesta, verso quelle persone, le quali, comportandosi senza rispetto alcuno, si sono rese responsabili di un gesto irresponsabile. L’inciviltà e la maleducazione nei confronti degli altri e dell’ambiente, ha fatto si, che suo figlio, che ancora frequenta le scuola materne, (quindi, molto piccolo!) si sia ferito con i vetri di una bottiglia rotta di birra, mentre giocava nei giardini di Mastromarco. Il bambino è stato portato al Pronto Soccorso. Il mio appello, (ma penso sia un appello di tutti!) è quello di rivolgermi a quelle persone che non hanno rispetto dei nostri spazi pubblici e che mettono in pericolo l’incolumità di chi frequenta questi luoghi per svagarsi un po’ con i propri figli o con i nipoti. Più rispetto da parte di tutti ! Grazie”. - Sabrina Bizzarri per conto di una mamma di Mastromarco 5) Il ringraziamento di Giorgio Enzo - “In merito alla manifestazione svoltasi sabato 12/4/2014 a Lamporecchio per divulgare la sensibilizzazione alla donazione di organi sangue e midollo, voglio ringraziare tutte le persone, amici,compaesani, associazioni Comunità Solidale Lamporecchio, AIDO, ADMO e AVIS, per l’organizzazione e la riuscita di questo evento. Un ringraziamento particolare all’ideatore di tutto questo il dott Tommaso Rubino ... grazie!” - Giorgio Enzo Nazionale Calcio Trapiantati - Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 35 LAMPORECCHIO NOTIZIE DALLA TU@ BIBLIOTECA La biblioteca questo mese presenta ... Nati per leggere A partire da quale età posso venire in biblioteca per leggere e prendere in prestito un libro? Se sei fortunato puoi entrare in biblioteca fin da quando sei ancora nel pancione della mamma che può prendere in prestito tanti libri di fiabe, ninne nanne, filastrocche e storie, da leggere ad alta voce accarezzandosi il pancione. Gli “esperti” li chiamano “libri di mediazione” e dicono che il feto è in grado di percepire la voce materna e, una volta nato, la distingue e la preferisce rispetto a quella di altre donne, riconoscendo e amando melodie e filastrocche cantate dalla mamma durante gli ultimi mesi di gravidanza. Per TOSC questo è importante che la comunicazione, prima fra mamma e feto, poi fra genitori e bambini, sia arricchita dal piacere della lettura che aiuta a veicolare sensazioni ed emozioni, rafforzando il legame affettivo fra chi legge e chi ascolta e che consente di sviluppare meglio e più precocemente la comprensione del linguaggio e la capacità di lettura. A questo scopo in biblioteca sono arrivati, con la collaborazione della rete documentaria pistoiese, i materiali di “Nati per leggere”, un progetto rivolto ai bambini fra i sei mesi e i sei anni di età e che coinvolge bibliotecari e pediatri nel promuovere la lettura come elemento centrale nella vita del bambino fin dalla nascita: brochure in italiano, albanese, romeno e arabo e segnalibri personalizzati per fasce di età che guidano i genitori nelle tappe di avvicinamento ai libri e alla lettura dei loro bambini, con suggerimenti sul tipo di libri da scegliere, su come usarli e indicazioni sulla lettura ad alta voce. Ti piace Orizzonti? Con soli 20€ diventi nostro socio per un anno e potrai riceverlo direttamente a casa tua! Telefona per informazioni al 0573 803029, oppure recati in via G. Di Vittorio n. 25 a Lamporecchio, ogni pomeriggio dalle 15.30 alle 19.00. Possibilità di ritiro anche presso le edicole di Lamporecchio e Larciano dove potrete sottoscrivere l’abbonamento annuale. “Nati per leggere” sfata il luogo comune che in biblioteca i bambini piccoli non entrino, che ci si vada quando si sa già leggere mentre ci sono libri speciali che suonano, che si sfiorano, che si toccano, libri di sole immagini, con racconti di poche parole, cartonati, libri di forme strane perchè i piccolissimi non sanno ancora leggere le parole ma sanno leggere le immagini e i loro colori e le espressioni sul viso di chi legge per loro. La biblioteca ti aiuterà nella scelta dei libri e ti metterà gratuitamente a disposizione per il prestito i titoli migliori. Per approfondire: il sito di “Nati per legA N A gere” <http://www.natiperleggere.it/index. php?id=5> e il sito della biblioteca <http:// biblio.comune.pistoia.it/library/Lamporecchio/>. Notizie dalla rete documentaria pistoiese: martedì 6 maggio, ore 15.30-18.30 - Biblioteca comunale Eden, Casalguidi, “Storie a voce alta: contro i sintomi del mal di lettura”, laboratorio gratuito per genitori ed educatori a cura di Alessia Canducci, attrice e promotrice della lettura, con esercizi pratici sulla lettura ad alta voce per la fascia di età 0-6 anni. Tutte le informazioni presso la biblioteca comunale di Lamporecchio (contatti: 0573/81281; biblioteca@ comune.lamporecchio.pt.it e <http://biblio.comune.pistoia.it/library/Lamporecchio/>). Serena Marradi, bibliotecaria (Promocultura) Biblioteca comunale “Don Siro Butelli” di Lamporecchio UN AFFETTUOSO RICORDO DI VINCENZO RUGGIRELLO Vincenzo Ruggirello - 25/04/2013 - 25/04/2014 “Ad un anno dalla tua scomparsa ti ricordiamo con tanto affetto. La moglie Tanina, il figlio Giancarlo, la nuora Stefania ed il nipote Jonathan”. Nell’occasione vogliamo ringraziare la Croce Verde di Lamporecchio e la Dott.ssa Anna Trassi. 36 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LAMPORECCHIO CROCE VERDE LAMPORECCHIO: un nuovo consiglio e 1000 iniziative!! I IL NUOVO CONSIGLIO DELLA CROCE VERDE LA CROCE VERDE A “SQUOLA” l C.d.a. della Croce Verde e la Commissione Formazione, ringraziano i suoi formatori per l’impegno, la passione e la dedizione con cui hanno portato a termine il progetto “La Croce Verde a squola”, progetto formativo e informativo dedicato agli alunni delle Scuole dell’Infanzia di Lamporecchio. Un grazie di cuore a tutti: Alessandro, Daniele, Francesca, Raissa, Sabrina, Vanessa……e un grazie speciale anche ai nostri piccoli soccorritori in erba che mostrano sempre interesse e attenzione!!!! S Domenica 13 aprile scorso, si sono tenute le elezioni per il rinnovo del consiglio d’amministrazione della Croce Verde di Lamporecchio. Hanno votato 175 soci. Il candidato più votato è stato Alberto Tesi che ha ricevuto 103 preferenze. A seguire Fernando Cappelli 96, Simone Martini 83, Luciana Venturini 82, Mauro Ciacci 66, Mario Favilla 55, Raissa Baronti 51, Novarro Baronti 48, don Andrea Mati 44, Luigi Giannini 43, Maddalena Mirandi 42, Vanessa Malgieri 41, Angelo Prinzivalli 40, Giancarlo Palamidessi 36, Mario Ferri 34, Manuel Bartoletti 33. Questi sono i primi sedici classificati, su una rosa di venticinque candidati, che entrano a fare parte del nuovo consiglio d’amministrazione, in carica fino all’anno 2017. i è da poco concluso il progetto di educazione alla salute: “Croce Verde, un volontario come amico” per i bambini di 5 anni della Scuola dell’Infanzia di Mastromarco. È fondamentale conoscere fin dai primi anni di vita l’importanza del ruolo del volontario sul territorio, ma soprattutto essere a conoscenza dei pericoli che si possono incontrare quotidianamente, come si possono evitare e come si possono risolvere. I volontari della Croce Verde di Lamporecchio, durante questi incontri (3), hanno spiegato ai bambini, tramite racconti illustrati, conversazioni e schede, i vari comportamenti da tenere in ogni occasione: quando qualcuno si fa male, quando esce il sangue dal naso, cosa si deve fare in caso di necessità in famiglia e il numero telefonico da fare in qualsiasi emergenza: il 118. I bambini hanno visitato l’ambulanza, hanno visto gli strumenti e i materiali necessari ai medici e ai volontari quando devono accompagnare qualcuno all’ospedale. È stata un’esperienza molto positiva per tutti i bambini, che hanno partecipato con entusiasmo e soddisfazione a tutti gli incontri previsti con il personale esperto. Le insegnanti Da Gragnano Daniela e Donnadio Adelina, che hanno seguito il Progetto, ringraziano tutto il personale della CROCE VERDE per la disponibilità e la pazienza che hanno rivolto ai nostri piccoli “interlocutori” (foto a lato). Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 37 LAMPORECCHIO TRADIZIONE E INNOVAZIONE SI INCONTRANO IN CUCINA: L Il 13 aprile é stata inaugurata l’Osteria Enoteca Bellavista a San Baronto ’idea è di quelle ottime e nasce da due certezze: un’attività storica e affermata, e un posto incantevole. Partiamo da quest’ultimo, ovvero le colline del Montalbano, il crinale che divide naturalmente la provincia di Pistoia da quella di Firenze e su cui si trova il piccolo villaggio di San Baronto, punto di partenza ideale per visitare le più importanti città d’arte della Toscana. In questa incantevole e pittoresca cornice s’insedia una delle realtà storiche del posto, l’Hotel Bellavista, nato nei primi anni del Novecento e da sempre gestito da una famiglia che ha fatto dell’ottima accoglienza e della ristorazione i propri cavalli di battaglia. L’albergo, con le sue 28 camere dotate di ogni comfort e la piscina con vista panoramica sulla valle che unisce Firenze al mare, è da sempre un punto di riferimento per chi abbia intenzione di godersi il relax unico che può offrire la campagna della Toscana, e anche per chi partendo da lì intenda visitarne le suggestive bellezze artistiche. È da queste solide basi che nasce l’idea della giovane ristoratrice Rachele Dami e della sua famiglia, un’idea che si è concretizzata lo scorso 13 aprile con l’inaugurazione dell’Osteria Enoteca Bellavista. Un ambiente storico e una gestione giovane, da qui nasce la consapevolezza che tradizione e innovazione possono benissimo incontrarsi e miscelarsi sui fornelli. Quando si parla della Toscana e della sua cucina, infatti, la certezza è quella di imbattersi in sapori antichi come la storia di questa bellissima terra, e “cucina tipica” e “menù tradizionale” sono sicuramente i più classici dei modi per definire ciò che un ristorante può offrire. L’intenzione di Rachele e della sua famiglia è quella di iniziare da questa realtà per offrire di più, partendo sì dalla migliore cucina tipica toscana, per arrivare ad un menù rivisitato che con una perfetta antitesi potremmo definire “classico e innovativo” in un sol colpo. L’eccellenza, con queste prerogative, è facile da raggiungere: menù sia di carne che di pesce con una predilezione per i prodotti che ogni splendida stagione di questa terra può offrire. Attenzione e cura per i prodotti da utilizzare in cucina, attenzione e cura per la clientela, nel menù dell’Osteria Enoteca Bellavista, infatti, si sottolinea la presenza di alcuni piatti destinati alle persone celiache e vegetariane. Quando si parla di Toscana, oltre all’ottima cucina, viene subito in mente l’ottimo vino; ed è grazie alla competenza di Matteo Dami, fratello di Rachele ed enologo di professione, che l’Osteria Enoteca Bellavista sarà fornita di una cantina ricercata e variegata, e la sua carta dei vini, com’è ovvio legata al territorio, sarà in costante evoluzione grazie alla grande passione che Matteo mette nel suo lavoro. È con queste ottime prerogative che è partito questo progetto, con la serata inaugurale dello scorso 13 aprile. Oscar Wilde diceva di non sopportare le persone che non prendevano seriamente il cibo e la cucina, all’Osteria Enoteca Bellavista, questo è certo, si sarebbe trovato benissimo. 38 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LAMPORECCHIO UNO STORNELLO DI ALTRI TEMPI ... recitato da Armando Volpi a cura di Stefano Ferrali in dalla sua nascita, Orizzonti ha sempre cercato di recuperare tutto quel patrimonio di cultura popolare fatto anche di testi e filastrocche, commedie, canti, poesie e stornelli cantati o recitati dal nostro popolo, spesso anche soltanto in forma orale. Tempo fa mi è capitato di parlare con Armando Volpi, da tutto conosciuto e apprezzato per aver svolto per tantissimi anni la professione di barbiere a Lamporecchio. Mi ha recitato un simpatico stornello che ho registrato con il cellulare e successivamente riscritto. Non ci è dato sapere chi sia l’autore e nemmeno il periodo in cui è stato composto ... approssimativamente credo sia opera di un cantastorie di fine 1800 che ci narra di un suo viaggio a Firenze dove incontra due personaggi particolari. Grazie Armando per la tua prodigiosa memoria! F Il fiorentino e il contadino C – I contadini biasimar tu vuoi, ma dal fresco spino viene il buon rosaio, Ero a Firenze per combinazione, in se leggi il libro degli antichi eroi una trattoria a desinare, dove c’eran troverai che Giotto era un pecoraio … di molte persone e due cominciarono prese la lastra bianca e poi su quella ... a litigare. Nacque, tra loro due una dipinse la figura dell’agnella! questione, che più di un’ora la fecen F – Senti quel grullo cosa mi favella durare, due che sedevan a me vicino, che di parlà di Giotto un ti conviene un di Firenze e l’altro del Casentino. quello che ha fatto lui non si cancella, F - Come tu puzzi - disse il fiorentino quello che ha fatto lui sta tutto bene. al campagnol - e la testa clina … tu Natura gli donò la virtù bella … non mi fai ributtar il pane e il vino, la era mica un grullo come te … con chi nzuppa, la braciola e la tacchina… ti paragoni montanaro, tu non sei bono eppure l’acqua a casa ce l’avrai..o a dà da bé al somaro! sudicione un ti lavi mai? C - Certo non son capace e non Il nostro amico Armando Volpi C - E te … con tutto il tuo lavare imparo poiché il ciuco non è la mia che ti fai con quell’acqua di crusca e compagnia ma l’ho trovato oggi qui saponetta, tu non sei bono a regge la Giannetta (N.d.R. per caso raro venendo a desinare in questa trattoria. inteso come nome di una donna), ti manca pure il fiato Oste vieni qua prendi il denaro gli lascio il posto libero per parlare … dimmi cosa ti conta il tuo lavare! e vò via … di molte miglia c’ho da fa di strada, dai bere al ciuco quando un’ha più biada! F - Se fossi la giustizia vorrei fare dei contadini tutti una bracciata e al porto di Livorno li vorrei portare … F - O contadino bada, io metterò d’accordo i fiorentini al porto dove giunge ogni fregata e vorrei buttar giù … ci metterem alla porta con la spada e proibirem finché il mare un’è pieno ... senza rimorso di coscienza l’ingresso ai contadini e poi ne veda come vada ... sian in seno! di pianure monti o valle destineremo loro campi prati e stalle.... C - Per pietà fiorentino parli di meno, già vedo ben che l’hai perso il cervello, il contadino lavora il terreno ... C - (N.d.R. il contadino interrompe il fiorentino mentre custodisce la pecora e l’agnello. L’arte del contadino l’è parla) ... e quando avrem pieni quei barili, sacchi e un talento che serve a procurarti il nutrimento. balle e pure il frutto di ogni seme … ogni raccolto che al contadino preme … quei prosciutti e quelle spalle F – Coi contadini non mi ci cimento, il contadino quando … le belle pesche saporite e gialle … fra noi villani parla pecca, se gli metto la mano sotto il mento … in mangeremo insieme tutti quei tacchin, polli e pollastre quei tre peli di barba c’ha una zecca. Da più fastidio e te a Firenze mangerai le lastre!! dell’inverno il vento … guardalo con la lingua il piatto lecca, a quella mensa che mangiate voi … ci mangiano i maiali, vacche e buoi! (N.d.R. Legenda: F= fiorentino - C= contadino) Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 39 LAMPORECCHIO CITTADINI IN MOVIMENTO a cura degli Attivisti 5 Stelle Lamporecchio & Larciano I l mese trascorso è stato denso di eventi per il gruppo di attivisti 5 stelle di Lamporecchio & Larciano. La prima buona notizia riguarda la certificazione della lista di candidati che si presenteranno alle elezioni comunali di Lamporecchio. I candidati sono: Cinzia Benvenuti, Dario Francesconi, Benedetta Sorvillo, Alessandro Giannoni, Micol Michelini, David Scalzo, Daniele Graniero, Adolfo Ferreri, Antonino Santoro, Evita Verdiani, Ivana Gamenoni. Per chi non lo sapesse il MoVimento 5 Stelle certifica liste elettorali i cui candidati non sono iscritti ad alcun partito politico, non devono aver riportato sentenze di condanna in sede penale, anche non definitive e non devono aver assolto in precedenza più di un mandato elettorale a livello centrale o locale. Inoltre ogni candidato deve risiedere nella circoscrizione del Comune per il quale intende avanzare la propria candidatura. Ogni candidato si impegna a rimettere il mandato elettorale ricevuto, nel caso in cui, nel corso del suo svolgimento perda o si dimostri non abbia posseduto fin dall’origine uno o più dei requisiti minimi sopra descritti. Poche regole ma che segnano una differenza determinate tra il MoVimento 5 Stelle e gli altri soggetti. La lista di candidati di Lamporecchio si unisce alle altre presenti in tutta la Toscana come potete vedere dalla foto riportata. L’immagine parla da sola: è un movimento vero e proprio, un cambiamento dei rapporti tra cittadini e politica, una scossa al sistema che è arrivata anche nelle comunità più piccole ma non per questo meno importanti. La seconda notizia che vogliamo riportare è l’incontro pubblico con la senatrice 5 stelle Elena Fattori (foto sotto) che si è tenuto il 29 marzo presso l’area verde di Mastromarco allestita per l’evento. La nostra “dipendente” ( i datori di lavoro sono i cittadini italiani) fa parte della Commissione Agricoltura in Senato e nel confronto diretto di sabato 29 ha parlato e dibattuto con i partecipanti su coltivazione diretta, ambiente, salvaguardia del territorio, punto 5 del programma europeo del Movimento 5 stelle, la questione dei cibi OGM e di molti vari argomenti. L’altra notizia che vogliamo riportare è la partecipazione del nostro gruppo alla giornata di sabato 5 Aprile di “Fiuto per il Rifiuto” organizzata dal Comune di Lamporecchio. Siamo rimasti davvero increduli dalla quantità di rifiuti abbandonati nei boschi e nel circondario. Contrariamente a quello che si può pensare, la maggioranza del materiale raccolto è differenziabile come vetro, ferro, plastica. Molti di noi sono convinti che sarà sempre più importante organizzare eventi del genere sia per sensibilizzare i cittadini sia per la quantità dei rifiuti abbandonati in punti diversi e a volte non agevoli. La vocazione turistica della nostra comunità e il buon senso non possono accettare un simile scempio del nostro territorio. Il gruppo di attivisti sta inoltre lavorando su vari fronti: abbiamo creato un gruppo aperto su Facebook (attivisti 5 stelle Lamporecchio), siamo in continuo contatto con il gruppo omologo della Valdinievole (http://www. valdinievole5stelle.it/comuni/lamporecchio/), abbiamo intenzione di organizzare vari incontri in tutte le frazioni del Comune per farci conoscere e stiamo preparando un programma di governo attingendo idee e proposte dai gruppi di lavoro. Chiunque volesse iniziare ad “attivarsi” ci contatti poiché ogni piccolo aiuto è molto importante per noi. La Toscana a “5 stelle” 40 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 PD LAMPORECCHIO: L LAMPORECCHIO Un cambio di passo concreto e condiviso FOTO di LUCA GORI © ’art. 49 della Costituzione recita: Tutti Il punto di partenza sono le linee programi cittadini hanno diritto di associarsi matiche stilate in occasione delle elezioni liberamente in partiti per concorrere primarie, attualmente in fase di elaboraziocon metodo democratico a determinare la ne da parte del partito e del candidato sindapolitica nazionale. co per divenire il programma elettorale del PD di Lamporecchio. Al suo interno, l’espePoche righe per spiegare cosa è il PD. Un rienza di un partito solido, le esigenze del partito che, anche se strutturato e colmo di territorio e le idee innovative portate dalle contraddizioni, non rinuncia a mettersi in numerose competenze presenti nei gruppi discussione, cercando di essere aperto e di lavoro, si fondono in un documento che partecipato. sarà il copione principale al quale Alessio Torrigiani, Riprendendo le parole dei padri costituzionalisti, far in caso di vittoria, dovrà attenersi per interpretare il concorrere il cittadino con metodo democratico non ruolo di primo cittadino. è solo dargli l’occasione di aderire ad un movimento, Il programma, pur nella consapevolezza della ristretma è coinvolgerlo nelle scelte rendendolo parte intetezza economica alla quale sono sottoposti gli enti grante di un progetto che adotta la democrazia anche locali, non rinuncia alla progettualità e all’innovazioall’interno dei propri statuti ne. e regolamenti. Tra i punti fondamentali Con questo principio, il il tentativo di vivacizzaPartito Democratico ha re, per quanto possibile, adottato le primarie come l’economia, con lo svimetodo di selezione delluppo e la messa a “sistele proprie figure verticima” di risorse pubbliche stiche ad ogni livello, a e private a sostegno delle partire da Matteo Renzi imprese locali. segretario nazionale PD, fino ad arrivare alla deterLa cura del territorio, sominazione del candidato a prattutto nella zona alta, Sindaco di comuni piccoli e l’implementazione delcome il nostro. le infrastrutture tecnologiche, fondamentali allo A Lamporecchio, in occasviluppo di un altro settosione delle primarie del 9 re importante: il turismo. marzo, hanno partecipato La scuola e la cultura, alla votazione in quasi intese come fucina fon1800 cittadini, dato che damentale per i cittadini supera le più rosee preDa sinistra: il deputato PD Edoardo Fanucci, il candidato sindaco del Pd di Lamporecchio Alessio Torrigiani, la deputata visioni e che consegna, al PD Caterina Bini, il segretario provinciale PD Marco Niccolai e di domani e come forma vincitore Alessio Torrigia- Cristina Volpi componente della nuova segreteria regionale. espressiva e caratterizzante di un comune che ni, una legittimazione che possiede uno dei teatri nessun direttivo di partito più belli e importanti della provincia e varie altre asavrebbe potuto dargli. sociazioni musicali e di spettacolo. L’attenzione per Adesso la sfida più grande … vincere le elezioni amle fasce deboli e la salute dei cittadini con la collaministrative e governare il comune per 5 anni. borazione sinergica tra comune, società della salute e La partita è molto dura e gli attivisti che hanno partecomunità solidale. cipato alla campagna elettorale ne sono consapevoli. La ricerca di forme associative con gli altri comuni, in Incontrando la popolazione, nelle numerose iniziative modo tale da godere delle agevolazioni e degli sgravi pubbliche, sono emersi il malcontento e la frustrafiscali previsti dalla legge, e da avere maggior peso e zione verso una situazione socio-economica molto possibilità di determinare verso enti derivati e terzi. difficile, terreno fertile per il seme dell’antipolitica Saranno inoltre realizzati interventi di modesta entità e del populismo. Il partito democratico può e deve sugli spazi comuni e alla viabilità con lo scopo di ririspondere a queste istanze d’aiuto che provengono solvere problematiche presenti nel capoluogo e nelle soprattutto da parte delle classi sociali più a rischio frazioni che, come sostenuto dal candidato Torrigiani, con concretezza e rinnovamento, due aspetti fondanti saranno la vera opera pubblica per i prossimi 5 anni. degli intenti programmatici del PD. Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 41 LARCIANO MARCO BRESCHI HA RICEVUTO LA CITTADINANZA ONORARIA DALLA CITTÀ DI LIVERPOOL A desso è ufficiale. Marco Breschi ha ricevuto la cittadinanza onoraria dalla città di Liverpool. La cerimonia si è svolta, lunedì 7 aprile, all’interno dello storico palazzo comunale ed è stata condotta dal sindaco della città inglese (The Lord Major), Gary Millar. La delegazione italiana, guidata da Marco Breschi era composta da dieci persone. Oltre all’autore erano presenti Mara Fadanelli, Caterina Ruggiero, Rossella Petrucci, Ivo Ferri, Giulia Breschi, Francesca Zucconi, Alice Ferri, Massimo Mancini e Maurizio Zucconi. Con cordialità ed ospitalità la delegazione è stata accolta nella sala del Palazzo Comunale dal sindaco Gary Millar, il quale dopo aver fatto un breve saluto di benvenuto, ha motivato la scelta di dare la massima onorificenza della città a Marco Breschi. “Con il suo libro, intitolato “Ci sono luoghi che non dimenticherò. Io, Liverpool e i Beatles”ed in particolare con la poesia, “Ode a Liverpool” che si trova all’interno, l’autore ha promosso con emozioni e descrizioni le bellezze naturali ed artistiche della città. Un gesto d’amore nei confronti del posto, dove sono nati e cresciuti i Beatles che ha qualcosa di straordinario e che merita un riconoscimento. Per questo motivo - ha di Massimo Mancini Marco Breschi premiato dal “Lord Major” di Liverpool Gary Millar Marco con la figlia Giulia nella mitica “Penny Lane” Il dopo cerimonia, da sinistra: il cavaliere Mario Bordi, il console onorario Nunzia Bertali, Marco Breschi, il consigliere Nick Small e Nick Owen Obe del “Order of British Empire” 42 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 concluso il primo cittadino di Liverpool - la città ha il piacere di conferire a Marco Breschi la massima onorificenza, che si può dare ad un cittadino straniero”. La consegna dell’onoreficenza è avvenuta sulla scalinata, adiacente alla sala del sindaco. La cerimonia è proseguita nella serata, dove al ristorante Casa Italia, locale ubicato nei pressi del mitico locale Cavern Club, Marco Breschi è stato accolto dal console onorario di Liverpool Nunzia Bertali, dal cavaliere Mario Bordi, proprietario della catena dei ristoranti Casa Italia, dall’assessore Nick Small e da una ventina di studenti inglesi, che stanno studiando la lingua italiana. Gli stessi che hanno tradotto il lavoro in lingua inglese. Tutta la manifestazione, compresa la premiazione, è stata curata da lavoro eccellente del professore Gerry Murphy, colui che ha promosso e reso famoso il libro nella città inglese. Durante tutta la permanenza a Liverpool, durata quattro giorni, la delegazione italiana è stata seguita da una troupe televisiva, che ha confezionato un interessante documentario, che verrà trasmesso su un’emittente della città inglese. LARCIANO (Ode, in versi molto liberi, a Liverpool) A te, città amica, che scorri dentro di me. A te, che il tempo non invecchierà mai, chiedo di cullarmi nel grande fiume che ancora oggi canta la tua musica (2). Portami sulle ali del vento sopra il cancello dal dolce color di fragola (3). Portami nella brezza del mattino o nella tiepida aria della sera a far parte dai tuoi cieli suburbani (4). O grande città senza tempo, che niente hai chiesto e niente volevi, potrò mai fare parte di te, come vorrei. Apri le tue grandi braccia, e stringi ci forte a te facci sentire il profumo dei tuoi verdi prati, il dolce rumore delle tue acque, il tuo orgoglio di padre e madre della leggenda (5). Il tuo Sergente dal cuore solitario ( 6) ci ha portato infiniti colori in un mondo sbiadito. Il tuo Sergente dal cuore solitario ci ha accompagnato con la sua fanfara nei luoghi del culto (7). Il tuo Sergente dal cuore solitario ci ha fatto sognare in un momento difficile. Quando giunge la sera i gabbiani in stormo volano cantando la tua gloria. Davanti a te mi sento tanto piccolo e nello stesso tempo tanto grande da ammirarti. Sei stata scelta per la nascita del mito e sembra che il cielo ti benedica con la sua pioggia, sembra che il vento gelido del nord diventi tiepido quando passa nei sobborghi che tu sai (8). Lo zampillo che sgorgò il talento, lo custodisci con amore come ogni madre da sempre fa. Ogni giorno tutti noi ti accarezziamo con il pensiero ricordando la leggenda che fu e la leggenda che sarà. Tu sei una piccolissima parte di universo, ma brilli di una luce che mai si spegnerà. 2 Mersey Sound (il sound Beat degli anni 60 che prese il nome dal fiume che attraversa Liverpool) 3 Strawberry Field 4 Penny Lane 5 Beatles mania 6 Album (1967 )Sgnt Peppers Lonely Heart Club band 7 Cavern Club - Casbah - Jacaranda 8 Woolton(John) - Allerton(Paul ) - Wavetree(George) Admiral Grove(Ringo) - West Derby (Pete Best) Written by Marco Breschi (October 2011) A VOLTE I SOGNI DIVENTANO REALTÀ A di Marco Breschi ncora non riesco a credere come certi sogni possono diventare realtà, ma è proprio quello che mi è accaduto. Esprimere le emozioni che provo, non è semplice, forse perché l’evento si appena concluso, e non sono ancora rientrato nella vita di tutti i giorni. Avere ricevuto quest’onorificenza, dopo un percorso che parte da molto lontano, fin dalla mia adolescenza, è avere realizzato un sogno di tutta una vita. Citazione di John Lennon: “Non dire che i sogni sono inutili, perché inutile è la vita di chi non sa sognare”. Come Lord Major, il Sindaco, Gary Millar mi ha detto, questo riconoscimento non è solo un pezzo di carta ma rappresenta la risposta all’affetto che io ho mostrato verso la città, scrivendo questo piccolo racconto e in particolare la Poesia che ha colpito il professor Gerald Murphy, al quale casualmente avevo donato il libro durante una visita al Casbah, dove egli era stato chiamato come interprete. Da lì la diffusione, nei vari circoli culturali della città, e la successiva traduzione in lingua Inglese da parte dei suoi studenti, che ad oggi hanno anche tradotto tutto il libro. Uno speciale ringraziamento va alla Sig.ra Ornella Masi e Sig. Lustri Graziano e a tutta l’amministrazione della Coop di Larciano, per avermi elargito un contributo a sostegno di questo mio progetto, per il quale avevo richiesto fondi ad altri enti e amministrazioni che non hanno potuto o voluto darmeli. Ringrazio profondamente Massimo Mancini, direttore del mensile Orizzonti nonché reporter del quotidiano la Nazione, per i suoi accurati articoli e per essersi unito al gruppo delle persone che mi hanno accompagnato a Liverpool. A questo proposito mi piace sottolineare che i componenti del gruppo, così eterogeneo per età, interessi ed attività, hanno subito familiarizzato tra di loro e con il nuovo ambiente. Mi hanno sostenuto moralmente e si sono lasciati coinvolgere dalla mia passione per i Beatles e la loro città, sebbene alcuni di loro non fossero fans dei “Fab Four”. Per concludere dico quanto sia straordinario che alcune cose nate così senza pretese, possono raggiungere mete inaspettate, cito ancora una bella frase di John Lennon “La vita è quello che ti accade, mentre sei occupato a fare altri progetti”. Marco nel centro di Liverpool. Alle sue spalle una gigantografia di (da sinistra) John Lennon, Ringo Starr, Paul McCartney e George Harrison ... The Beatles! -------Il console Nunzia Bertali rende omaggio a Marco Breschi Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 43 LARCIANO EDUCARE ALLA PACE - 2014 L Dachau – Peißenberg a Pace è un tema chiave attorno al quale costruire sessore Valentina Picchi di Cerreto Guidi, dove si trova il un percorso formativo per i ragazzi che frequentano Museo della Memoria Locale, presso il quale verrà presenl’Istituto secondario di primo grado “F. Ferrucci” tato e conservato il documento audio-video che testimonierà di Larciano. Una pace che trova nella conoscenza dei fatti il lavoro svolto nell’ambito del progetto Educare alla Pace storici e nella conservazione della memoria degli strumen2014, hanno scelto di deporre una corona al monumento ti chiave per accompagnare gli studenti nella loro crescita ai caduti nel Campo facendo un minuto di raccoglimento e umana e civile. La scuola per perseguire al meglio questo l’assessore Picchi ha dichiarato che ogni persona che visita obiettivo di educazione alla pace, inserito all’interno dei suoi luoghi come il campo di Dachau si carica di una responsapercorsi di contenuto discibilità: “Noi come voi ragazzi plinare, ha accolto l’invito siamo titolari di una conodell’amministrazione coscenza che non è quella di munale di Larciano di effettutti…da questo momento in tuare una visita al Campo di poi voi siete come le persoconcentramento di Dachau ne che hanno vissuto questa in Germania ed ha ricevurealtà e gli eventi accaduti in to per questo un contributo questi campi” e ha continuato finanziario di 3000 euro. “chi vi ha portato qui, le istituzioni da una parte e la scuoNei giorni 3-4-5 aprile, ben la dall’altra, l’ha fatto perché 70 alunni delle classi terze voi foste cittadini del domani sono stati accompagnati a responsabili” e ha concluso visitare Dachau, Monaco e con un appello ai ragazzi “La Peissenberg, tre luoghi con conoscenza. Voi dovete essesignificati particolari e imre titolari della conoscenza portanti per motivi diversi. Il gruppo completo di ragazzi e insegnanti dell’Istituto secondario di primo grado “F. Ferrucci” di Larciano dei fatti, soltanto essendo a Il campo di Dachau apparconoscenza dei fatti potrete tiene ad un capitolo doloessere liberi di scegliere, e questo vale in ogni campo della roso della seconda guerra mondiale poiché in esso si sono vita”. verificati avvenimenti atroci e può essere risultata una visita “A voi giovani spetta di ricordare e avere memoria di tutper certi versi triste e faticosa a dei giovani studenti di 13-14 to ciò - ha continuato l’assessore Falasca - ma soprattutto anni ma questo è il modo più efficace e reale di conoscere e tocca a voi il compito di continuare a costruire un’Europa non dimenticare gli errori del passato. Nel diario di viaggio socialmente giusta in cui tutti sono cittadini liberi di attraun’alunna ha scritto: “Io avevo letto sui libri di storia cosa versarla, in ogni paese che la costituisce. Ora, dopo il dolore fossero i campi di concentramento ma solo quando ci sono vissuto attraversando insieme questo campo dell’orrore, nei entrata dentro ho capito veramente come erano fatti e quale vostri occhi vorrei non solo leggere la tristezza, ma anche fosse lo stato di umiliazione e sofferenza degli internati” Un la speranza di chi sogna un’Europa dove poter camminare altro ha espresso così il suo pensiero: ”Non credevo potesinsieme senza paure”. sero gli uomini comportarsi in modo tanto mostruoso verso altri uomini e, ad essere sincero, non ho capito come sia La conoscenza, la memoria devono essere strumenti di potuto accadere senza che nessuno li fermasse prima”. pace, non strumenti di odio e rancore. L’assessore Falasca ha tenuto a sottolineare: “Oggi in questa società dove tutto Riflessioni semplici ma molto profonde che rendono chiaro si pesa con il denaro, c’è ancora qualcosa che nessuno può il valore educativo e formativo di questo viaggio della meacquistare: la pace. Un bene inestimabile per ogni popolo moria. del pianeta, a voi, a noi e a tutti quelli che vogliono un PaeAl termine della visita guidata, gli alunni guidati dall’assesse dove poter vivere nella concordia spetta il compito della sore Fabrizio Falasca di Larciano accompagnato dall’asmemoria di ciò che è accaduto e operare fattivamente per la 44 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LARCIANO fratellanza degli uomini. e rendendo omaggio alle sue vittime. L’amministrazione comunale insieme a quelle dei comuni vicini, a fianco dei La novità che è stata inserita all’interno di questo viaggio familiari, si è costituita parte civile nei procedimenti penali è stato il soggiorno a Peissenberg, voluto dal sindaco Anaffinché fossero individuati e colpiti i responsabili materiali tonio Pappalardo con lo scopo di far nascere un rapporto di quegli atti, per verità, giustizia e dignità”. La ricostruzione di amicizia e collaborazione tra i due Comuni a seguito di dei fatti è necessaria e deve essere strumento a disposizione una serie di scambi che da alcuni anni per l’avvio di un cammino di riconciliaavvengono tra le due corali e di un gezione. Tale percorso è stato avviato il 18 sto, unico nel suo genere, fatto un anno novembre 2008 quando, in una dichiafa dal sindaco Vanni di Peissenberg e razione congiunta rilasciata a Trieste in da una rappresentanza di cittadini teseguito alla visita al museo del campo deschi, di deposizione di una corona di concentramento nazista della Risiera al monumento di Castelmartini alle di San Sabba, i Ministri Esteri italiano e vittime dell’eccidio del Padule di Futedesco ribadirono la condivisione degli cecchio e ai caduti di tutte le guerre. “ideali di riconciliazione, solidarietà e Il sindaco Antonio Pappalardo ha integrazione che sono alla base del procosì pensato di voler ricambiare il gecesso di costituzione dell’Europa. sto andando a Peissenberg a rendere Da allora, come esito di quel rapporomaggio ai loro morti in guerra. Si è to, Italia e Germania hanno avviato un svolta una cerimonia al monumento cammino che, senza dimenticare o giudei caduti della prima e della seconda Dachau: da sinistra Fabrizio Falasca (in guerra mondiale di Peißenberg, duran- rappr. del comune di Larciano), Valentina stificare e mantenendo fermo il ricordo (in rappr. del comune di Cerreto Guie la condanna delle stragi di innocenti, te la quale il sindaco Vanni ha dichia- Picchi di) e la prof.ssa Letizia Venturini (in rappr. intende lavorare per riconciliare e prorato: “Il nostro obiettivo è di coltivare dell’Istituto “F. Ferrucci” di Larciano) seguire nel cammino di pace indicato l’amicizia tra le città di Larciano e di dai padri fondatori l’Unione Europea. Peißenberg. Ciò presuppone tuttavia Ed ecco che il gesto fatto dal sindaco un sincero confronto con i fatti del Antonio Pappalardo si colloca proprio passato che gravano sui nostri rapall’interno di tale percorso, come ha porti, al fine di superare ogni conflitto dichiarato durante la cerimonia a Peislatente ancora presente e di dar forma senberg: “Un gesto che, condannando insieme a un futuro libero da rancori e ripudiando la guerra, vuol dimostrare e pregiudizi. Stimolando nelle nostre la mia riconoscenza e la mia gratitudicittà il ricordo degli orrori della guerra ne per quello che, esattamente un anno desideriamo quindi porre le basi di un fa, avete sentito di compiere in onore e futuro comune di pace, caratterizzato ricordo dei nostri caduti. Un gesto che da sentimenti duraturi di amicizia e rispetto”. Ha continuato poi descri- Peißenberg: il sindaco di Larciano Antonio non vuole ne dimenticare ne giustificare vendo il significato del gesto che i due Pappalardo, insieme ai ragazzi delle scuole chi materialmente si è macchiato di tali crimini efferati ma allo stesso tempo, sindaci stavano facendo: “deponendo non vuole condannare chi non ha nessuna colpa di quegli oggi questa corona di alloro, vogliamo far sì che il passato atti”. con i suoi orrori non venga rimosso e dimenticato, vogliamo che non si dimentichi mai cosa significa la guerra e che Rassicurando che Larciano continuerà a lavorare per il rifonte di distruzione, disperazione e di dolore essa sia per gli cordo e la condanna di quei fatti e di chi li ha compiuti, non uomini. Un tale oblio potrebbe, infatti, portare nuovamente per odio ma per dignità, giustizia e verità, il sindaco Pappaa considerare la guerra come possibile soluzione di conflitti. lardo ha concluso dicendo: “Che sia di stimolo a tutti per L’amicizia tra comuni di Paesi diversi è senz’altro anche un far si che si lavori per la pace fra i popoli e l’amore fra gli piccolo contributo a un futuro di pace in Europa”. individui, affinché a questi giovani che oggi sono qui con noi in questo viaggio della memoria condivisa, possiamo Il sindaco Antonio Pappalardo ha risposto affermando con essere di esempio positivo e lasciare in loro la speranza che forza che Larciano e la sua comunità da sempre mantenqueste tragedie non si ripetano mai più”. gono viva la memoria di quei fatti ricordandone il dolore Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 45 LARCIANO Coop di Larciano, 90 anni di Cooperativa Operaia di Consumo di Matteo Grasso 13 maggio 1920: nella piazza principale del paese di Larciano sorgeva la prima sede della cooperativa, nata grazie alla volontà di 13 possidenti e artigiani. Erano tutti abitanti della zona, alfabetizzati e di chiara ispirazione socialista, che dettero vita a una società avente come scopo “di fornire ai Soci i generi alimentari ed altri di consumo domestico, acquistandoli in quanto sia possibile direttamente dai produttori per poi rivenderli esclusivamente ai propri soci al minor prezzo possibile, e a pronto contanti e di rendere in tal modo migliori le loro condizioni economiche e morali”. L’avvento del fascismo comportò una svolta nella gestione dell’azienda che subì modifiche sostanziali, in primo luogo la fine della democrazia interna; inoltre, nel 1929, la sede fu spostata nel luogo in cui rimase anche in seguito alla seconda guerra mondiale. Con la fine del conflitto e la liberazione d’Italia, la cooperativa riassunse una gestione libera da costrizioni e vennero aperti due spacci, uno a Castelmartini e uno a Biccimurri, per “rendere più comodo e più vicino l’approvvigionamento dei generi alimentari” a quei soci che per 1 2 3 arrivare alla sede percorrevano due o tre chilometri a piedi o in bicicletta. Il lavoro era frenetico, gli articoli venivano ritirati presso i produttori pistoiesi e immediatamente venivano messi in vendita; persino il petrolio era distribuito dal negozio a tutta la popolazione del Montalbano. Momenti di alti e bassi si alternarono nel corso degli anni ’50, con annate chiuse in perdita e altre in pareggio di bilancio, anche a causa delle alte tasse da pagare, una situazione denunciata più volte dal presidente. Per rimediare a questa situazione fu istituito il bollino-sconto per i consumatori, consegnato in base agli acquisti effettuati: in cambio dei bollini, poi, venivano dati dei buoni da spendere in acquisti presso la cooperativa. Nel 1956 i soci iscritti erano in numero ancora ridotto, solamente 207; importanti cambiamenti avvennero quell’anno con l’acquisto di un magazzino e la ristrutturazione degli spacci, mentre l’anno seguente fu aperta una nuova struttura a San Rocco per la macellazione e il commercio di Foto 1 – Sede vecchia Coop Foto 2 – Inaugurazione sede Coop 1981 – (nel centro da sinistra a destra): Graziano Lustri, Guido Cipollini (accanto Graziano, con gli occhiali), don Vincenzo Lemmetti, Romano Ventavoli (con la maglia bianca), Grazia Pinochi (con il vestito blu). Foto 3 – Gruppo con lavoratori e simpatizzanti 1981 – (in piedi, da sinistra a destra): Antonio Monti, Grazia Pinochi, Marcella Mazzei, Antonio Bargi, Grazia Menichetti, Romano Ventavoli, Giancarlo Palamidessi, Daniele Neri. (a sedere, da sinistra a destra): Roberto Monti, Gennarino Del Bino, Francesco Iuorio, l’indimenticato e simpaticissimo Andrea Severino. 46 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LARCIANO carne. Oltre ai generi alimentari, l’azienda vendeva anche elettrodomestici, prodotti da merceria e profumeria. Nel 1963 aderì al Consorzio Interprovinciale delle Cooperative di Consumo di Firenze e già in quel periodo si alzavano voci per una possibile fusione con la Cooperativa del Popolo di Lamporecchio, un’idea mai trasformata in realtà. Durante questi anni, la cooperativa elargì importanti contributi in favore delle popolazioni colpite da catastrofi naturali: alluvione del 1966, terremoto in Friuli del 1976, terremoto in Irpinia nel 1980. Nel 1965 gli incassi superarono per la priva volta i 100 milioni di lire e nel 1968 l’ampliamento dei locali nel centro-vendita di Larciano permise di vendere per la prima volta i surgelati. Fu in questo periodo che il consiglio d’amministrazione prese importanti decisioni per lo spaccio: la trasformazione in Supercoop e l’inserimento nella Coop Italia. Gli anni ’70, con la crisi energetica, portarono numerosi problemi all’interno dell’azienda che incontrò difficoltà a pareggiare i costi e che dovette prendere alcuni provvedimenti per risanare le casse. Il negozio, grazie allo spirito di sacrificio dei dipendenti e del personale, ha saputo sistemarsi e riorganizzarsi, diventando una realtà di fiducia e di sicurezza durante l’ultimo secolo. Nel 1981 il CdA deliberò la costruzione di una nuova struttura per la cooperativa, inaugurata alla presenza di un nutrito gruppo di clienti; la sede si è assestata là fino al 2007, quando il 14 marzo venne aperto al pubblico il nuovo locale in via Enrico Berlinguer. Fonte: Marco Francini (a cura di), 1945-1995 Gli anni della nostra storia, Unione cooperative della Valdinievole, Firenze, 1995. Foto 4 – Inaugurazione nuova sede coop 2007 (nel centro da sinistra a destra): Luigi Iacopini, Ornella Masi (attuale presidente), Roberta Beneforti (sindaco dell’epoca). Foto 5 – Gruppo lavoratrici Coop 2007 (da sinistra a destra): Vera Cappelli, Daniela Felloni, Salvatore Bianco, Grazia Pinochi, Isabella Meacci, Valentina Baldi. Un ringraziamento particolare a Graziano Lustri per il reperimento delle fonti e delle foto. Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 47 LARCIANO IL NONNO RACCONTA: “Il frantoio di Cecina” E di Fabrizio Fedi infatti qui si faceva l’olio ro ancora bambino quando s’andava di sansa. Dal frantoio attraa fare l’olio al frantoio di Cecina, cosi verso una porta si accede preso da questi ricordi mi sono chiead una struttura divisa in diversi locali dove sto: ma questo posto sarà ancora in piedi? si vedono grovigli di tubi, valvole, giganSono andato a vedere accompagnato da uno teschi manometri e altrettanto giganteschi dei proprietari e praticamente ho fatto un serbatoi in ferro. Qui si lavorava sia la sansa salto nella storia di questo nostro bel terriche veniva dall’attiguo frantoio che quella torio. 1. Tassello in pietra con proveniente da frantoi di tutta la provincia. data 1813 In origine, circa 200 anni fa (foto 1), era un La sansa veniva spinta dentro ad una mulino ad acqua, poi subito dopo-guercoclea da qui attraverso una catena ra, metà anni 40 è stato trasformato. Il con tazze (foto 8-9) era introdotta denfrantoio ha lavorato fino alla metà degli tro ad un gigantesco tubo ruotante di anni 90 di conseguenza ha subìto lavoun metro di diametro lungo una deciri di ristrutturazione nel tempo (foto na di metri dove veniva essiccata con 2). All’interno tutto è rimasto come un vortice di aria calda proveniente da congelato a 20 anni fa, si sente ancora un forno (alimentato pensate un po’ a l’odore dell’olio e della sansa. La lavosansa), la corsa proseguiva attraverrazione avveniva con il vecchio sisteso altre coclee e catene a tazze fino ma a freddo,fanno ancora bella mostra ad un deposito in cima alla struttu2. Facciata del frantoio di sé le macine e le presse (foto 3-4). La ra dove successivamente era cucina è ancora come la ricorattinta per essere introdotta davo, essenziale ma priva di in speciali depositi chiamaniente (foto 5-6). Scendendo ti estrattori (foto 10-11). Qui qualche scalino si accede al s’introduceva la trielina, la magazzino dell’olio con una sansa miscelata con la trielina decina di vecchi coppi in terrilasciava una certa quantità racotta tutto sommato ancora di olio, questa miscela veniin buono stato (foto 7). va travasata in altri depositi Se ci si ferma un attimo si 3. Le macine 3. Le presse dove grazie al vapore, provepuò ascoltare il rumore del niente da una mega-caldaia rio di Cecina che scorre lì di (foto 12) alimentata, indovinate voi fianco, infatti essendo nato come come: l’olio si separava dalla trielina mulino ad acqua quest’ultima era ed era pronto per essere immagazziindispensabile come fonte di enernato in una cisterna mentre la trielina gia, il bottaccio è ancora visibitornava da capo al suo giro. La sansa le, all’inizio anche le macine del invece una volta estratto l’olio venifrantoio erano azionate dalla turbiva espulsa a pressione dagli estrattori na ad acqua, poi col tempo è stato attraverso bocche esterne (foto 13), montato un motore elettrico. questa manovra provocava uno spetQui la visita sarebbe finita se non tacolo particolare infatti oltre a una fosse che in questa struttura si nuvola di vapore, faceva anche un bel eseguiva un’altra lavorazione debotto che era udito da tutti i Cecinesi 6. La cucina 5. La cucina gli scarti delle olive. Fino al 1983 48 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LARCIANO e si diceva “e vai il mulino ha fatto il busso!!”. La struttura, ora di proprietà degli eredi di Dami Adolfo, è in evidente stato di decadimento e nonostante un loro interessamento per cercare di preservare i locali le cose non sono andate a buon fine per solite questioni burocratiche. Un vero peccato. Un particolare grazie a Giorgio Dami che mi ha accompagnato e illustrato questo interessante viaggio nel tempo. 8. Coclea 10. Estrattori 7. Coppi in terracotta 9. Catena a tazze 11. Deposito trielina F 12. La caldaia alimentata a sansa 13. Bocche di espulsione sansa esausta 10 anni di attività per il negozio “Estetica Dania” esteggia i primi dieci anni di attività il negozio larcianese “Estetica Dania”, nato da un’idea delle sorelle Stefany e Dania Ferradini, da poco mamma. L’attività venne inaugurata il 4 aprile 2004, grazie all’aiuto fondamentale del fratello Daniele e dei genitori Franca e Massimo. Le titolari vogliono cogliere l’occasione per ringraziare, attraverso la rivista Orizzonti, i clienti che nel corso degli anni sono rimasti affezionati e hanno permesso di raggiungere questo importante e storico traguardo. Dando loro un caloroso saluto, per tutto il periodo estivo troveranno all’interno del negozio numerose promozioni. Il 29 marzo 2014 è nata Greta Ringressi! Tanti auguri ai genitori Dania e Massimo dai nonni, dagli zii e da tutti i parenti. Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 49 50 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LARCIANO RINNOVO CONSIGLIO DIRETTIVO PRO LOCO LARCIANO 2014/2017 I n data 1 marzo si sono tenute le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo della Pro Loco di Larciano, che resterà in carica per un triennio fino al 2017. Consiglieri effettivi: Andrea Neri, Sara Sostegni, Valter Viti, Alessandro Neri, Fausto Alderotti, Simone Belvedere, Giorgio Giraldi, Sandra Giovannelli, Paola Monti, Luca Guerra, Stefano Baldi, Monica Ballanti, Vassilios Androutsopulos, Mirko Stefanelli. A seguito della riunione, che si è tenuta il giorno 3 marzo, sono stati nominati le seguenti cariche: Presidente Andrea Neri. Vicepresidente Valter Viti. Segretaria Sara Sostegni. Cassiere Monica Ballanti. Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 51 SPORT & SALUTE 52 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 SPORT & SALUTE UN DEFIBRILLATORE PER l’ASD VOLLEY LAMPORECCHIO Sarà a disposizione dei ragazzi di Lamporecchio e Larciano che giocano a pallavolo e degli studenti dell’Istituto comprensivo di Lamporecchio L ’ASD Volley Lamporecchio è finalmente riuscita ad acquistare un defibrillatore grazie ai contributi ricevuti da parte di negozi e aziende del territorio, sia di Lamporecchio che di Larciano. Questo defibrillatore, che adesso è in dotazione alla palestra di Lamporecchio, sarà a disposizione (nel malaugurato caso si presentasse la necessità) anche della scuola media e dell’attigua scuola elementare. Il suo utilizzo sarà possibile grazie alla presenza di tecnici della società pallavolistica e di insegnanti della scuola che hanno frequentato l’apposito corso di formazione di primo intervento. L’importanza della presenza di un defibrillatore, negli impianti dove si pratica attività sportiva, è emersa nella cronaca nazionale in seguito a recenti fatti eclatanti, primo fra tutti quello che ha coinvolto il calciatore del Livorno Piermario Morosini. Avere un defibrillatore a disposizione è una bella sicurezza per tutti ... non bisogna rimanere impreparati quando le cose malauguratamente accadono, a volte bastano pochi minuti per salvare una vita. L’ASD Volley Lamporecchio “...è soddisfatta - riporta una breve nota del sodaNella foto la formazione under 14 femminile insieme ai due allenatori lizio - di questo bel traguardo raggiunto Attilio Magnani e Sandra Alderotti (che mostra il defibrillatore appena e del fatto che, nel nostro piccolo, siamo acquistato). La squadra attualmente si trova al secondo posto in riusciti a fare una cosa così importanclassifica alla fine del girone d’andata del Torneo Primavera te”. Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 53 SPORT & SALUTE ARTINO TRIONFA AL RALLY DEL CIOCCO È di Virginia Calugi stato un inizio di stagione davvero sorprendente quello che ha visto protagonista Luca Artino, il pilota di rally di Lamporecchio. Un ottimo risultato l’ha ottenuto proprio disputando la prima gara dell’anno, nella splendida cornice di Livorno, al “Rally Liburna Asfalto”, lo scorso 2 febbraio, dove si è piazzato 3° assoluto salendo così sul podio, per la prima volta in carriera, preceduto da due piloti molto blasonati. Luca, affiancato dal navigatore lucchese Giuseppe Tricoli su Skoda Fabia Super2000 ufficiale (Race Art Technology), afferma: «È stata una gara difficile, dominata dalle avverse condizioni meteo. Siamo riusciti a non commettere errori e a rimanere per tutta la durata della corsa in 3° posizione». Equipaggio e vettura non sono cambiati neanche per il “Rally Il Ciocco e Valle del Serchio”, valido per il trofeo rally nazionale, disputatosi il 14-15 marzo. Luca, nell’entroterra garfagnino, è stato il vero protagonista. Nessuno si sarebbe aspettato che il giovane pilota (26 anni) riuscisse a dominare una gara alquanto difficile. Vincere il Ciocco, su un palcoscenico così importante, è un’impresa per molti ma non per tutti. A precisa domanda Artino aveva preferito non rispondere: «No, non voglio nemmeno pensarci. È troppo presto per farlo, mancano ancora troppi chilometri all’arrivo». Respingendo così al mittente le ipotesi di chi, classifica alla mano, gli stava pronosticando la prima vittoria in carriera alla terza apparizione su Skoda Fabia. Trentaquattro partenti; centoventi 54 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 i chilometri di tratti cronometrati; dodici le prove che l’hanno visto sempre leader; sei i primati conquistati, di cui cinque consecutivi. La strategia di gara è stata studiata nei minimi particolari fin dall’inizio permettendo un notevole vantaggio, gestito anche nella seconda parte di giornata. «La gara è stata tutt’altro che facile, il ritmo è stato alto e comunque la Skoda devo ancora capirla a modo. Non pensate che sia semplice gestire una vettura con 310 cavalli e soprattutto portarla in fondo senza graffi su percorsi così difficili». Il prossimo appuntamento è previsto il 26-27 aprile al “Rally della Valdinievole”, in scena a Larciano. «Come ogni gara anche questa non sarà facile vista la presenza di numerosi avversari, ma dalla nostra avremo il vantaggio di giocare in casa; quindi cercheremo di dare il massimo fin da subito sperando di migliorare il quarto posto assoluto dello scorso anno». Il programma prevede sei prove speciali, di cui due avranno luogo a Larciano il sabato sera, dove ci saranno anche la partenza e l’arrivo. Luca, in quest’occasione, tornerà in coppia con Fulvio Felicioni, sempre a bordo della Skoda Fabia Super2000 di nazionalità svizzera. Venerdì 25 aprile, infine, sarà esposta la vettura ufficiale presso il bar “La Perla del Bosco“ di Lamporecchio e per l’occasione verrà organizzato un piccolo buffet. Vi aspettiamo numerosi!!! SPORT & SALUTE Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 55 www.sel-electric.com SEL s.p.a. - Via Amendola 51035 Lamporecchio (PT) Tel. 0573 80051 Fax 0573 803110