Anno VII Aprile 2014 mensile - Associazione Culturale Orizzonti Via

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Anno VII Aprile 2014 mensile - Associazione Culturale Orizzonti Via
Anno VII Aprile 2014 mensile - Associazione Culturale Orizzonti Via G. Di Vittorio, 25 - 51035 Lamporecchio (PT) “POSTE ITALIANE S.p.A. Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB PISTOIA”
2 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 PARLIAMO DI...
EDITORIALE
Ci avviciniamo al giorno delle elezioni amministrative in programma domenica 25 maggio. Una competizione elettorale importante, dalla quale uscirà fuori il nome del primo cittadino, che governerà il comune
per cinque anni. Il Mensile Orizzonti darà spazio a tutte le forze politiche che si presentano nei comuni
di Lamporecchio e Larciano. Daremo a ciascuna lista elettorale uno spazio di una pagina, che sarà
Il Direttore
dalla stessa gestita. Orizzonti desidera mettersi al loro servizio, perchè possa diventare un utile struMassimo
mento informativo e di confronto politico.
Mancini
In questo mese abbiamo dedicato la copertina alla delegazione, che si è recata alla
città di Liverpool, dove è stata accolta dal sindaco della città inglese. Nell’occasione si è parlato
del Montalbano, di Larciano, Lamporecchio e dei prodotti nostri caratteristici e con una puntina
di orgoglio anche del nostro mensile Orizzonti. Un’ottima promozione per il nostro territorio.
L’onorificenza conferita a Marco Breschi può fare da apripista verso uno scambio culturale e
turistico verso la grande città di Liverpool.
Merita una particolare attenzione il gesto, compiuto dell’amministrazione comunale di Larciano, che ha dato un contribuito di tremila euro alla scuola Ferrucci, utilizzato per la visita,
che i ragazzi della scuola media hanno fatto al campo di concentramento di Dachau, in Germania. Tutto rientra in un
progetto, bene spiegato nelle pagine all’interno del mensile. Complimenti all’amministrazione comunale di Larciano.
Per concludere una piccola nota per la manifestazione del 12 aprile, gestita dalla Comunità Solidale Lamporecchio, (riportata in questo numero) che ha visto la collaborazione veramente di tante persone, associazioni in nome della solidarietà.
IN COPERTINA: Marco Breschi ha appena ricevuto il certificato di cittadino onorario dal sindaco di Liverpool. Iniziando
dal basso: il sindaco di Liverpool Gary Millar, Marco Breschi, Caterina Ruggiero, Mara Fadanelli, Giulia Breschi, Francesca
Zucconi, Maurizio Zucconi, Massimo Mancini, Rossella Petrucci, Alice Ferri e Ivo Ferri. - art. a pag. 42 e 43
IN QUESTO NUMERO:
Parliamo di:
• pag. 2 - Associazione Nuoto Valdinievole • pag. 3 - L’Editoriale del Direttore Massimo
Mancini *** Sommario
• pag. 4 - “È davvero facile “vincere facile”? - di
Maddalena Mirandi
• pag. 5 - «1 maggio: tutti alla “Fierucola di San
Baronto» - a cura della Pro Loco di San Baronto
*** La Meridiana Agenzia Immobiliare
• pag. 6 - Barco Reale Vinoteca
• pag. 7 - Rubrica: Libri e dintorni. Recensioni librarie. “Io ho visto”- Autore: Pier Vittorio Buffa - a
cura di Marzia Buonamici
• pag. 8/9/10 - L’Agenda di Orizzonti
• pag. 11 - «Una stanza tutta per “me”» - di
Valentina Fiorineschi
• pag. 12/13 - Le pagine di Ferruccio Ubaldi: “Ciclismo” *** “Rubrica culinaria XII” ***
pag. 13 - Il Canniccio: apertura giardino esterno
con Pallicche e Pippolo
• pag. 14/15 - “1° concorso fotografico 1,2,3...
foto”- Classifica e Foto dei bimbi - a cura di Foto
Nucci e Orizzonti.
• pag. 16 - “Moda capelli primavera/estate 2014” di Rebecca Spinelli *** Fiori di... Larciano
• pag. 17 - Rubrica a cura dello Studio Legale “Nicolin-Fagni”: “Quando la Banca “spolpa” illegittimamente i clienti (3): la commissione di massimo scoperto” *** Mosquito Travels: viaggi in promozione
• pag. 18 - Agraria Montalbano: “Una nuova stagione
di lavori in campagna” - a cura di Dario Bechini
• pag. 19 - “Il futuro sostenibile degli enti
gestori dei servizi” - di Sandro Bonaccorsi
• pag. 20 - Rubrica: “ Viaggiare che passione. California e Oregon (USA)” - a cura di Stefania Tielli
• pag. 21 - Due nuove pubblicazioni dell’Associa-
• pag. 37 - “Croce Verde Lamporecchio: un nuovo
consiglio e 1000 iniziative!!”
• pag. 38 - “Tradizione e innovazione si incontrano
in cucina: Il 13 aprile é stata inaugurata l’Osteria
Enoteca Bellavista a San Baronto”
• pag. 39 - “Uno stornello di altri tempi ... recitato
da Armando Volpi” - a cura di Stefano Ferrali
• pag. 40 - “Cittadini in movimento” - a cura degli
Attivisti 5 stelle Lamporecchio & Larciano
-------------------------------------------------• pag. 41 - “PD Lamporecchio: Un cambio di pasLamporecchio:
so concreto e condiviso”
• pag. 24/25 - Le interviste del Direttore Massi- ------------------------------------------------------mo Mancini: «Giuseppe Chiaramonte fa il bilancio dei suoi cinque anni da “primo cittadino” di Larciano:
• pag. 42/43 - “Marco Breschi ha ricevuto la cittadiLamporecchio».
• pag. 26/27 - L’angolo della solidarietà: «Sabato nanza onoraria dalla città di Liverpool” - di Massi12 aprile, alla manifestazione organizzata dalla mo Mancini *** “A volte i sogni diventano realtà”
comunità solidale, ha vinto la cultura del dono» - - di Marco Breschi
• pag. 44/45 - “Educare alla pace - 2014. Dachau –
a cura del Consiglio direttivo della CSL
• pag. 28 - Nik Luck abbigliamento uomo donna Peißenberg” - autori vari
• pag. 29 - “Le pillole” - Rubrica di Marzio Venturini • pag. 46/47 - “Coop di Larciano, 90 anni di Coo• pag. 30/31 - Rubrica «Mani creative, idee ope- perativa Operaia di Consumo” - di Matteo Grasso
rose III Puntata: Enrica e la sua “officina”» - di • pag. 48/49 - “Il nonno racconta: il frantoio di Cecina” - di Fabrizio Fedi *** pag. 49: “10 anni di
Michela Cammilli
attività per il negozio Estetica Dania”
• pag. 32/33 - “L’antica pieve di Santo Stefano
e l’attuale grande chiesa monumentale” - di De- • pag. 50 - Monti Lepanto - Autosalone Caruso
siderio (Dero) Desideri *** pag. 33: “Mastro- • pag. 51 - “Rinnovo consiglio direttivo Pro Loco
marco: le iniziative di solidarietà di un rione del Larciano 2014/2017” *** Blu Estetica
-------------------------------------------------nostro paese” - di Sabrina Bizzarri
• pag. 34 - “Campagna di sensibilizzazione sulla Sport & Salute
sicurezza durante il trasporto di bambini sui veicoli • pag. 52 - Estetica Silvia: prepararsi al mare
a motore” - a cura del Comandante della Polizia • pag. 53 - Un defibrillatore per l’Asd Volley LampoMunicipale Romani Dott. Federico
recchio *** Bar, Pasticceria, Pizzeria Carpe Diem
• pag. 35 - Rubrica: “La Posta di Orizzonti”
• pag. 54 - “Artino trionfa al Rally del Ciocco” • pag. 36 - Rubrica: notizie dalla tu@ biblioteca.“La di Virginia Calugi
biblioteca questo mese presenta ... Nati per legge- • pag. 55 - Ciclismo: “Il Gran Premio Industria e
re” - a cura della responsabile Serena Marradi Artigianato larcianese si svolgerà sabato 26 luglio
*** “Un affettuoso ricordo di Vincenzo Ruggirello” 2014” - a cura dell’Unione Ciclistica Larcianese
zione Culturale Orizzonti - appuntamento il 10 e
15 maggio (Libro AVIS Lamporecchio e libro
Tommaso Rubino)
• pag. 22/23 - “Sulla presunta fine delle ideologie
divagazioni sul film Good bye, Lenin” - a cura di
Roberto Aureli socio EcceBombo Cineclub
*** pag. 23: “Il laboratorio di riciclo” - a cura di
“Raggio di sole, Orbignano”
Associazione Culturale Orizzonti: Registrazione Tribunale di Pistoia n. 7/2008 del 11/11/2008
Direttore Responsabile: Massimo Mancini - Responsabile pubblicità: Matteo Grasso
Fotografie: “Foto Nucci” - Lamporecchio / “Foto Immagini” - Lamporecchio / “Foto Alex” - Larciano
Sede: Via G. Di Vittorio, 25 - Lamporecchio (PT) - Tel./Fax 0573/803029 e.mail : [email protected] ** [email protected]
Stampa e Grafica: Tipolito2000 srl - Via della Formica, 708/a - San Concordio - LUCCA Tel. 0583/418783-550727 - Anno VII - Aprile 2014
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 3
PARLIAMO DI...
È DAVVERO FACILE “VINCERE FACILE”?
R
di Maddalena Mirandi
agazze bellissime e sorridenti ci fanno l’occhietto
dalla tv e ci introducono nel mondo tutto luci e
colori del gioco: molte pubblicità sono costruite
in questo modo per reclamizzare il gioco on line e gli altri giochi tradizionali come il lotto, il superenalotto e chi
più ne ha più ne metta. Poco importa se, alla fine, viene
inserito – giustamente, come sollievo dai sensi di colpa
ma soprattutto a tutela legale – lo slogan (che più che
slogan non si può chiamare) “gioca responsabilmente”.
È la stessa mossa che qualche genio ha fatto scrivere sui
pacchetti di tabacchi e sigarette
“il fumo uccide, il fumo può nuocere al tuo bambino... ” e varie ed
eventuali. La roulette è la stessa:
i tabagisti sono in aumento, i giocatori compulsivi... pure. Anche
perché l’attenzione del povero
spettatore ignaro e spesso inconsapevole è catturata dalla donna
maliziosa e accattivante, dallo
scintillio delle luci e del mondo
dorato che si lascia immaginare
dietro la porta del casinò e non,
certamente, dalla voce maschile
impersonale e ovattata a conclusione dello spot. Hic et nunc. Il
dramma è che il gioco, definito
da molti specialisti del settore
come “dipendenza senza sostanza” miete tante vittime quante
quelle delle dipendenze tradizionali come l’eroina, la cocaina e
l’alcool. Qualcuno lo ha definito,
con un tragico gioco di parole “il
giogo del gioco” ed è effettiva- RE
AL
mente così: il meccanismo proTÀ
vocato nel giocatore compulsivo
è esattamente lo stesso che si verifica nel tossicodipendente in astinenza; il bisogno di
sostanza è sostituito dal bisogno di giocare. Che si giochi per vincere, poi, è tutto da vedere. Tutti noi razionalmente sappiamo, con una minima infarinatura scolastica,
che tutti i numeri hanno la stessa probabilità di uscire
o di essere estratti e che non esistono numeri speciali:
eppure tutti noi sentiamo parlare di numeri anticipatari
4 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 o ritardatari, aspettiamo – talvolta –
quel numero che non esce da tanto e
dunque deve uscire per forza! Pensiero
magico, delirio collettivo, chiamiamolo come vogliamo: fatto sta che, a un
certo punto, s’innesca nella mente un
meccanismo tale che si gioca per giocare e non più per
vincere. La soddisfazione è data dall’abbassare la manopola della slot, ipnotizzati dalla musica e dai numeri che si muovono velocemente decretando il verdetto:
che sia vincitore o perdente non
SO
importa perché se vinco gioco
GN
per aumentare tale vincita ma
O
se perdo devo recuperare perché
ho un conto in sospeso con quei
numeri. La vittoria del giocatore
compulsivo sta nell’atto stesso
del grattare fantomatici “gratta e vinci” da decine di euro,
nell’attesa dei numeri speciali,
nelle scommesse domenicali. Il
craving, l’astinenza si placa in
quell’azione del giocare che rinforza così quel giogo che diventa necessario per vivere le proprie emozioni. Ci si “giocano” la
famiglia, gli affetti, il lavoro, le
proprietà: un conto salato, che i
giocatori compulsivi non esitano
a pagare sull’unghia, spesso senza protestare. Lo Stato ad oggi,
incassa dal gioco la stessa cifra
che paga per recuperare – o tentare di farlo – i giocatori compulsivi: il meccanismo delle lobbies
è pensato per fare immensi giri
di denaro facendo incassare allo
Stato il meno possibile e al gioco
il più possibile. E udite ... udite: non ci sono vincoli di
aperture per quanto riguarda le aperture di Sale Gioco o
Sale Slot; la varietà induce il bisogno e il bisogno porta
a spendere chi varca quelle porte.
E allora pensiamoci signori: si può davvero giocare responsabilmente? Io credo di no!
PARLIAMO DI...
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 5
PARLIAMO DI...
6 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 PARLIAMO DI...
LIBRI E DINTORNI
RECENSIONI LIBRARIE
a cura di Marzia Buonamici
Titolo: “Io ho visto”
Autore: Pier Vittorio Buffa - Edizioni: Nutrimenti - aprile 2013 - Prezzo: € 19,80
hanno testimoniato ai vari processi
o ho visto è un libro di interviper le stragi in cui erano coinvolti.
ste, raccoglie le voci di 30 perMolti si sono impegnati per promuosone che hanno visto con i loro
vere una cultura di pace, affinché le
occhi, perché protagonisti degli ecvicende che loro hanno vissuto non
cidi nazisti, dal sud al nord Italia.
siano dimenticate e non accadano
Tra il 1943 e il 1945, sono state tra
più.
le dieci e le quindicimila, le vittime
civili italiane dell’esercito tedesco.
È un libro “duro” da leggere com’è
Questa cifra è uno degli elementi
stato sicuramente molto difficile per
conclusivi del lavoro della Comgli intervistati, raccontare quelle
missione italo-tedesca istituita per
esperienze. Perché si riaprono ferite,
“esaminare il comune passato di
orrori non dimenticati, si costringoguerra” e che ha terminato i suoi
no a domandarsi di nuovo il perché.
lavori nel 2012. Vittime civili, per
Molti di loro, alcuni bambini, altri
lo più donne, bambini, anziani non
adolescenti, pochi giovani adulti ai
belligeranti. E adesso, gli storici
tempi di queste tragedie, non sono
parlano di “terza guerra” da colloriusciti a parlare di quello che avecarsi accanto alla guerra contro gli
vano vissuto per anni, nemmeno in
alleati e quella contro i partigiani.
famiglia.
Guerra condotta con assoluto diVorrei citare una sola testimonianza,
sprezzo dei trattati internazionali,
anche se tutte sono terribili da legcon particolare crudeltà e con atti
gere. Tosca, nata a Monsummano,
pianificati per terrorizzare ed anaveva 5 anni il 23 agosto del ’44 ed
nientare la popolazione civile colera con la famiglia sfollata nel Papevole, anche quando i partigiani
dule di Fucecchio, quando la 26ma Dinon erano presenti, di essere “ostili”.
visione corazzata nazista massacrò 175
Per molte delle stragi di uomini, doncivili.
ne, bambini, non si conoscono i colpeAll’arrivo dei tedeschi, la madre mise lei
voli e quando se ne sono accertate le
e il fratellino piccolissimo in un tronco
responsabilità, le tante omertà hanno
cavo e il suo corpo tra la pianta e i mitra
impedito le doverose condanne penali.
tedeschi, sacrificandosi. Tosca, ha perso
Anche dopo la scoperta, nel 1994, di
nella strage i nonni, che ha visto feriti e
un mobile – “l’armadio della vergopoi bruciati vivi, la madre, il fratellino
gna” – nella Procura militare di Roma,
e una zia. Dice di sé “Io non sono stata
chiuso per 50 anni con 695 fascicoli
neanche un giorno della mia vita, veracontenenti nomi, testimonianze, fatti
mente felice”.
raccolti nell’immediato dopoguerra da
Di fronte a parole come queste, sempliautorità civili e militari italiane e non.
ci, dignitose e insieme terribili, l’unica
“Io ho visto” non entra nel merito di
L’orrore della guerra negli occhi di querisposta è il silenzio del rispetto.
questi temi con analisi storiche, anche
sto bambino minacciato con le armi
da:
www.comune-info.net
se alcune delle persone intervistate
I
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 7
PARLIAMO DI...
L’AGENDA DI ORIZZONTI
Il 16° compleanno
di Virginia
Lazzeretti
Apparita (Vinci) - Grande festa in casa Lazzeretti.
Il 1 aprile Virginia ha compiuto 16 anni!!
Il babbo Piero, la mamma
Cristina e la nonna
Nunziatina, le fanno tanti
auguri di buon compleanno.
Agli auguri della famiglia,
si aggiungono anche quelli
della Redazione di Orizzonti.
Auguri!!!
Franco Biondi e Giulia Manetti
50 anni insieme!
Lamporecchio Il 12 aprile scorso,
Franco Biondi e
Giulia Manetti
hanno festeggiato le
loro nozze d’oro.
Tanti auguri dai
figli Simonetta e
Giovanni, dai
nipoti Francesca e
Alberto, da parenti
e amici. Tanti auguri anche dalla nostra
Redazione.
La prima
candelina di
Aurora Gavazzi
Lamporecchio - Anche gli
angioletti crescono: il 16
aprile Aurora Gavazzi ha
spento la sua prima candelina. “Sono passai 365 giorni
di amore e coccole, dodici
mesi di sorrisi e pianti ed un
anno di gioia e felicità”.
Tanti auguri piccola principessa dalla mamma Mila,
babbo Nico, ed il fratellone
Tommaso. Tantissimi auguri
anche dalla nonna, dagli zii e
dalla nostra Redazione.
Splendidi i 73 anni
di Rolando Romani
Tanti.... Tanti..... Auguri a Rolando
Romani che il 15 aprile ha compiuto 73 anni !!!
Un bacio e un abbraccio da tutta la
famiglia!!! Tanti Auguri anche dalla
Redazione di Orizzonti.
Buon compleanno a
Luca e Alyssia
“Auguri mamma per i tuoi
meravigliosi 30 anni!!”
Lamporecchio - La piccola Viola vuole festeggiare la sua mamma Alessandra Maccioni, che
il 7 aprile scorso ha compiuto 30 anni.
Si uniscono a lei i genitori Roberta e Sandro, la
sorella Martina e i nonni.
La Redazione di Orizzonti
approfitta dell’occasione
per inviare i migliori auguri
ad Alessandra per i suoi
splendidi 30 anni!
8 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 Lamporecchio - Tanti Auguri di
Buon Compleanno a Luca, che ha
compiuto 9 anni il 3 aprile, e Alyssia,
3 anni compiuti il 18 marzo, dai
genitori Italo e Stefania, i nonni, gli
zii e i cugini. Ad entrambi giungano i
migliori Auguri da parte della nostra
Redazione.
PARLIAMO DI...
Alice Peloni ha
festeggiato il suo
12° compleanno
Lamporecchio - Il 6 aprile
scorso, Alice Peloni, neo
collaboratrice di Orizzonti, ha festeggiato il suo 12°
compleanno! Tanti Auguri dai genitori Maurizio e
Vanessa e da tutta la nostra
Redazione.
Il 13° compleanno
di Martina Francesca
Lamporecchio Il 13 marzo scorso,
Martina Francesca
ha festeggiato 13 anni!
Tanti auguri dal babbo Domenico, dalla
mamma Luisa, dal
fratello Matteo e dagli
amici di famiglia
Rosetta e Silvano.
Tanti Auguri anche dalla nostra Redazione.
80 candeline
per Dino Neri
Larciano - Il 30 marzo
scorso, Dino Neri (detto
Frescura) ha festeggiato il suo 80° compleanno
insieme ai parenti ed agli
amici più cari che gli hanno espresso gli auguri più
affettuosi. La Redazione
di Orizzonti si unisce ad
amici e parenti ed invia un
caloroso augurio al nostro
amico Dino.
Buon compleanno a Simone e Giada Gamenoni
Lamporecchio Festa di compleanno doppia
per la famiglia Gamenoni.
Il 20 di aprile, Simone, ha
compiuto 22 anni, mentre Giada, ha compiuto 16
anni il 23 di aprile.
Gli fanno gli auguri la
mamma Sabrina, il babbo
Giacomo, le nonne, gli zii
e i cugini. Auguri anche da
parte di tutta la Redazione
di Orizzonti! Auguri !!!
Il 60° compleanno di
Rossano Benigni
Lamporecchio/Mastromarco - Il 9 aprile scorso Rossano Benigni ha compiuto
60 anni! La moglie Serenella, la sorella Maura, la suocera Silia, i cognati, la
cognata ed i nipoti gli fanno Tanti
Auguri!
Tanti Auguri anche da
tutta la Redazione
di Orizzonti.
Ricordiamo che le richieste di pubblicazione nella
Rubrica “L’Agenda di Orizzonti”, devono arrivare presso
la nostra Redazione entro il 10 del mese.
10 candeline per
Agnese Portorelli
Lamporecchio Il 9 aprile scorso
Agnese Portorelli
ha festeggiato il
suo 10° compleanno!
Questa la dedica dei genitori:
“Auguri per il tuo
decimo compleanno da mamma,
babbo, Matteo e i
nonni”. Tantissimi
Auguri anche dalla Redazione di
Orizzonti.
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 9
PARLIAMO DI...
7/4/1945 - 7/4/2014:
UGO MEOZZI ED ERSILIA BORCHI
HANNO FESTEGGIATO
69 ANNI DI MATRIMONIO
Lamporecchio - Il 7 aprile scorso, Ugo Meozzi ed Ersilia
Borchi hanno festeggiato 69 anni insieme. Ersilia ci ha inviato questa bellissima lettera che pubblichiamo con piacere:
“Molte primavere sono passate. Il profumo della giovinezza.
Ora ognuno raccoglie le umane miserie dell’altro che nel cuore si trasformano in perle di tenerezza. Abbiamo creduto nel
Sacramento del matrimonio. L’abbiamo vissuto uno per l’altro, goduto le stesse gioie, pianto insieme lo stesso dolore. È
bello vivere nell’intesa della fede e ci presenteremo nella Casa
Celeste, mano nella mano, così come abbiamo vissuto la nostra vita”. Ugo Meozzi e Ersilia Borchi
Auguri dalla Redazione di Orizzonti!!
22/04/1954 - 22/04/2014:
Le Nozze di Diamante
di Averardo e Ilva
Lamporecchio - È stato un giorno veramente
speciale lo scorso 22 aprile, quando Averardo
Leporatti e Ilva Mancini hanno festeggiato
60 anni di matrimonio!
Una bella festa insieme alle persone più care dove
hanno ricevuto gli auguri dei figli Remo e Paola,
della nuora Varinia e del genero Sauro e degli
amatissimi nipoti Maurizio, Francesca, Denny e
Chiara. La Redazione di Orizzonti si unisce virtualmente alla festa ed invia i più sinceri Auguri a
questa bellissima coppia.
QUANTA STORIA C’È
IN QUESTA FOTO!!
B
ellissima questa foto inviataci da
Francesco Venturini, ma di proprietà di Alessandro Santini! Chi
sono questi due calciatori? Tutti li conoscono a Lamporecchio, ma non tutti sanno che nel campionato di calcio 1964/65,
questi erano due veri campioni. Si tratta
di Romano Morosi e Raffaello Vescovi,
fotografati rispettivamente con le maglie
di Perugia e Cagliari. Molto bello e significativo, l’abbraccio prima della partita. Ringraziamo gli amici Francesco e
Alessandro per questo “regalo” ai lettori
di Orizzonti ... e non è finita, nel prossimo
numero pubblicheremo altre due chicche
che ci hanno inviato!
Nella foto da sinistra: Romano Morosi (Perugia), Raffaello Vescovi (Cagliari)
e nel riquadro a destra il calciatore del Perugia Moratelli
10 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 PARLIAMO DI...
UNA STANZA TUTTA PER “ME”
R
di Valentina Fiorineschi
ileggendo un saggio di Virginia Woolf “A room of
one’s own”del 1929 (N.d.R. nella foto sotto), ho in
qualche modo ripercorso la storia della donna come
figura sociale e intellettuale. Ognuno di noi ha sempre sognato e immaginato idealmente di avere una stanza tutta
per sé ove custodire i propri sogni e desideri, le paure e
la propria identità. Secondo le parole
della scrittrice la donna ha per secoli vissuto una cultura patriarcale che
l’ha resa vittima silenziosa e impassibile. A quel silenzio a cui è stata relegata per anni, la Woolf contrappone
una presa di coscienza nella prospettiva femminile in cui venga messa fine
a quell’invisibilità. Credo fortissime
e assolutamente veritiere le parole di
Virginia poiché la donna deve avere
una libertà intellettuale che le consenta di vivere in piena coscienza ciò che
sente e vede e ciò che quotidianamente vive. La donna con la D maiuscola
che sa porsi un dubbio, compiere una riflessione e dare una
propria opinione. Anche nella nostra società troppo spesso
le donne sono vittime di un mondo che sembra appannaggio maschile: in ambito professionale, ma tristemente anche domestico, purtroppo. Il neologismo “femminicidio”
risuona da molto tempo nelle nostre menti e la donna sembra che debba per forza sottostare ad una violenza cieca
e irrazionale che a volte si esteriorizza o a volte colpisce
a livello psicologico. La stanza a cui allude la Woolf è la
nostra anima, la nostra coscienza che deve farci sentire
parte attiva della società, della famiglia, del mondo in cui
viviamo. Una stanza in cui deve entrare
la luce e che quell’illuminazione corrisponda al rispetto e alla dignità. Non mi
ritengo una femminista perché gli estremismi sono ciechi, a mio avviso, ma ritengo da donna e persona che le donne, le figure femminili abbiano da sempre contribuito
al progresso della nostra società.
Personalmente quando mi confronto con una realtà maschilista,
cerco di combatterla col pensiero
e con le parole e ripenso a tutte le
donne che hanno accompagnato i
miei studi e che da sempre hanno
affascinato l’arte e la vita. Ripercorrendo un po’ di letteratura mi
torna in mente la donna-angelo
dantesca, una Beatrice che “è portatrice di beatitudine” e che nobilita e ingentilisce chi la guarda e
la saluta. Ripenso anche alle donne dannunziane, creature sensuali con cui il poeta entrava in contatto con la Natura in una fusione panica. E poi
non dimentichiamoci le figure femminili montaliane che
campeggiano nei desolati e aspri paesaggi liguri: donne
che ricordano le figure angelicate dello Stilnovo e che, al
tempo stesso, sono strumenti di riscatto per gli uomini. La
donna che eleva e che riconferisce dignità all’uomo. Tutto
questo per dire che la donna è mente pensante, è creatura da proteggere, difendere e amare. Blake affermava che
“senza contrari non c’è progresso”; la” differenza” non
deve essere disparità ma crescita: interiore.
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 11
PARLIAMO DI...
Q
LE PAGINE DI FERRUCCIO UBALDI
Ciclismo
uesta volta mi rivolgo soprattutto ai miei amici gita più lunga del solito, sono arrivato
ciclisti. Data la ceramica che porto all’anca a Pontedera e al ritorno avevo nelle
e il femore in titanio, uniti alla mia obesità, i mie vecchie gambe una quarantina di
medici mi hanno prescritto di praticare lo sport della chilometri abbondanti. Stavo scalando con tanta fatica,
bicicletta dal momento che per me sono assolutamente quasi con pena il “Lazzeretto”, che in quel momento per
sconsigliabili corsa o lunghe passeggiate a piedi. In me era lo Stelvio, quando sulle “rampe” mi si affiancò
principio è stato un sacrificio più
un ragazzo di una ventina d’anni e:
che notevole, ma adesso se appena il
-Forza, forza, su andiamo!- Io subito
tempo lo consente mi faccio almeno
risposi:
una ventina di chilometri al giorno e
-Fermati un momento figliolo, anzi
la cosa è diventata gradevole.
nipote. Ho già fatto più di quaranta
Ho due biciclette, una sportiva con
chilometri, devo portare in cima la
doppia moltiplica e cambio a sei
bicicletta, quasi un “quintale d’omo”
velocità, l’altra è un’anzianotta bici
e settantott’anni, se ti par poco!- e non
da corsa alla quale ho cambiato il
parlai della gamba matta.
manubrio e i pedali. La prima la uso
- Tu ha’ ragione, ma ce la fai?- -Si, ma
principalmente per fare la spesa e
co’ mi’ tempi, come posso...alternarla con l’altra quando il tempo
si rimette e non ho ancora allenata
Con questo voglio dire che sono
quella parte che poggia sulla sella.
tutt’altro che ostile ai ciclisti e invito
(Di que’ patiri da principio!)
tutti i miei amici di bicicletta a non
ostruire le strade, di andare in fila
Ho provato ad andare assieme a
indiana come prescrive il codice della
qualche amico, ma poi mi sono risolto
strada e come vedo fare a lunghe file
a pedalare sempre da solo per diversi
di ciclisti tedeschi e olandesi che
motivi. Prima cosa ho il difetto di
vanno ordinatamente uno dietro l’altro
Il monumento dedicato a San Baronto,
tenere alla puntualità e m’innervosisce
patrono dei ciclisti toscani.
per dare il minimo impedimento agli
il ritardo agli appuntamenti, seconda
foto Gerry Sena©
automobilisti.
Questa è anche una
cosa se la mia andatura è inferiore a
misura
prudenziale,
visto l’alto numero
quella dell’amico, questo fa uggia a
di
vittime
della
strada
su
due
ruote.
lui, se invece sono io ad andare di più, questo fa uggia
a me. Inoltre non voglio assolutamente procedere con le Mi è capitato in auto di stare per chilometri dietro ad
biciclette affiancate in modo da occupare tutta la mezzeria un plotone di cicloamatori e quando detti un modesto
e far sacramentare gli automobilisti, spesso costretti a colpetto di clacson, venni appellato col motto di
star dietro a causa di curve o del traffico. Normalmente Beppe Grillo, ossia m’invitarono ad adottare pratiche
non mi manca la chiacchiera, ma evito accuratamente le sodomitiche passive, ma con una moglie, quattro figli e
conversazioni che impongono l’affiancamento. Infine ho data la mia tenera età sarebbe stato davvero impensabile
da una vita passione per la fotografia e quando mi piglia un cambiamento così radicale delle mie preferenze
l’uzzolo di fare qualche scatto, mi fermo e fotografo da sessuali.
diverse posizioni con la calma, ciò che la ripresa merita.
Ragazzi, per la vostra incolumità e la sanità del fegato
In un anno sono riuscito a perdere una quindicina di chili
degli automobilisti non occupate tutta la strada e se
col moto e con varie dolorose astinenze nelle cibarie,
qualche malcapitato dà una sonatina di clacson, non lo
ma sono sempre sopra i 90 chili, però mi sento molto
mandate subito “affa’ l’erba al treno”.
meglio.
A proposito di questo, mi è capitato un giorno di fare una Dio come sono stato pudico!
12 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 PARLIAMO DI...
RUBRICA CULINARIA XII
S
di Ferruccio Ubaldi
tavolta voglio comunicarvi una ricetta che ho parzialmente inventato qualche giorno fa e che è riuscita
ghiottissima e facile. Per 4 persone munirsi di una bella vaschetta di fegatini di pollo, benissimo se ci sono anche
i cuoricini, 4 cucchiai d’olio, una noce di burro, ½ bicchiere
di porto o di marsala secca, in mancanza va abbastanza bene
il vino rosso, 1 cipolla rossa o 3 scalogni (io
li preferisco), 4 foglie di salvia, sale e pepe.
Togliere ai fegatini il grasso ed eventuali
nervetti, il gatto ve ne sarà grato. Lavarli e
poi asciugarli con lo Scottex. Tagliare la cipolla o gli scalogni a fettine fini e saltarle in
padella antiaderente con l’olio. Aggiungere
il burro e la salvia più i cuoricini tagliati a
metà e cucinare a fuoco medio per due minuti, aggiungere i fegatini a pezzi e cuocere
per altri 2 minuti. Salare e pepare, poi unire
il vino e farlo sfumare a fuoco vivo. Quando
il vino è sfumato versare ½ bicchiere d’acqua, coprire e abbassare molto il fuoco. Dopo una decina di minuti scoprire e
fare evaporare l’acqua, ma lasciate che ci sia un po’ di sugo,
aggiustare pepe e sale.
Si accompagna a quest’appetitosissimo manicaretto del
purè di patate, ma la sua morte è il riso pilaf, io l’altro giorno ho fatto così.
RISO PILAF.
Ci sono vari modi per realizzarlo, io ve ne insegno uno facilissimo e svelto. Questa è una ricetta orientale e sarebbe
consigliabile il riso indiano “Basmati” (foto sopra) , ma si
può usare anche riso italiano Arborio o Carnaroli. Il riso indiano ha semi lunghi e cuociono in poco più della metà tempo dei risi italiani. È consigliabile usare un tegame di pirex
con coperchio, specialmente se si usa il forno a microonde.
Si prendono due dadi di brodo ai funghi, oppure vegetale e
se ne scalda la stessa quantità di brodo o poco più. Per intendersi, se userete una tazza di riso, occorrerà
anche una tazza di brodo. Spargete il riso nel
tegame e pareggiatelo, unite il brodo bollente, coprite il riso e mettete tutto in forno già
scaldato nella griglia di mezzo. Regolate il
forno a 180 gradi e cuocete il riso per 20 –
25 minuti a secondo il tipo. Se userete il tipo
“Basmati”, ne basteranno una quindicina. In
caso di uso del microonde, basterà cuocere
il riso per 7 minuti alla massima potenza e
8 a 500 watt. Levate il riso dal forno e con i
rebbi di una forchetta lavoratelo in modo che
i chicchi non rimangano appiccicati, è pronto.
IMPIATTARE.
Ho tagliato un barattolo di latta in cima e in fondo e ne ho
fatto un tubo. Ho limato i bordi perché non fossero taglienti, poi l’ho lavato, l’ho unto leggermente all’interno. L’ho
poggiato nel piatto e l’ho riempito di riso compattandolo,
l’ho sfilato ed ho ottenuto un cilindro, che poi ho guarnito
il sopra con olive tagliate disposte come i petali di un fiore.
Ho disposto i fegatini da una parte e l’ho servito come piatto unico. È stato un successo.
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 13
PARLIAMO DI...
1° CONCORSO FOTOGRAFICO
Emma Vescovi
Gioele Ferrara
Isabel Ciaramella
Gabriel Xhixha
Aurora Cuccu
Giada Ciantellini
Si è conclusa la prima tappa del concorso fotografico
riservato ai bambini da 0 a 14 anni che ha riscosso da
subito un grandissimo successo, testimoniato dalle foto
pubblicate in queste due pagine. Nella pagina successiva la classifica provvisoria del primo mese di votazioni.
Ricordiamo che c’è ancora tempo per iscriversi e partecipare prima della fine della seconda tappa che sarà il
20 Maggio, e che le votazioni possono essere fatte cliccando “mi piace” sulle foto direttamente sulla pagina
FACEBOOK di ORIZZONTI. Il concorso terminerà il
31 Maggio con la proclamazione dei vincitori.
Marta Trinci
Luigi Guarisa
via Verdi 29 LAMPORECCHIO T. 0573803228
14 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 PARLIAMO DI...
1° CONCORSO FOTOGRAFICO
CLASSIFICA
Vescovi Emma
141
Ferrara Gioele
107
Xhixha Gabriel
95
Ciaramella Isabel
94
Trinci Marta
70
Guarisa Luigi
68
Ciantellini Giada
64
Cuccu Aurora
57
Cuccu Asia
57
De Luca Mattia
57
Russi Marta
38
Bruno Celeste
30
Bruno Mia
27
Cardinale Alice
26
Iacopini Andrea
19
Bargi Lorenzo
12
Nannetti Giorgia
9
Aurora Cuccu
Mattia De Luca
Celeste Bruno
Alice Cardinale
Mia Bruno
Andrea Iacopini
Marta Russi
Lorenzo Bargi
Giorgia Nannetti
via Verdi 29 LAMPORECCHIO T. 0573803228
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 15
PARLIAMO DI...
MODA CAPELLI PRIMAVERA/ESTATE 2014
di Rebecca Spinelli
F
inalmente è arrivata la primavera,
stagione di profumi e colori che
vengono illuminati dal sole e portano con sé la voglia di cambiare look.
Biondi, rossi o castani non importa, ciò
che conta è scegliere la tonalità più adatta alla propria carnagione e alla propria
personalità.
È il momento di osare, rame, biondi chiarissimi, mèches tridimensionali ed effetti luce. La colorazione più gettonata è il
degradè, che a differenza del colore tradizionale viene effettuata in verticale, riuscendo a creare effetti sfumati e brillanti
per un look fresco e contemporaneo.
Per chi desidera i capelli lunghi niente
paura, sono sempre un must. Anche per
questa primavera-estate potete osare con
le onde, ce ne sono tanti tipi, da quelle
raffinate, ideali per una cerimonia o una serata di gala a quelle più sbarazzine. Per chi ama i capelli raccolti si può
spaziare dalle trecce ad acconciature di ogni tipo, dando largo agli accessori. Per chi non ha tempo da dedicare ai capelli, può scegliere tagli corti, spaziando da quelli asimmetrici e linee definite con movimenti resi ancora più trendy
da colori come il rosa e il fucsia, oppure puoi optare per un look naturale e spettinato.
Di grande tendenza i PIXIE CUT, ispirati ad Audrey Hepburn in “vacanze romane” di cui ne fu protagonista nel
1953, dopodiché è stato rivisitato e riproposto con ciocche scolpite dal colore.
Come tutti i tagli anche il Pixie deve essere personalizzato a seconda della forma del viso, quindi non vi resta che
scegliere il look più adatto a voi per sentirvi fantastiche.
16 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 PARLIAMO DI...
I CONSIGLI DELL’AVVOCATO - RUBRICA A CURA
DELLO STUDIO LEGALE “NICOLIN-FAGNI”
Quando le banche spolpano i clienti (3):
la commissione di massimo scoperto
D
opo aver illustrato cosa sono e come si possono
combattere i fenomeni dell’applicazione degli interessi ultralegali e l’anatocismo
bancario (ovvero la prassi di applicare gli interessi sugli interessi) concludiamo il nostro
percorso all’interno delle prassi bancarie più
“odiate” dai correntisti, con l’analisi della famosa “commissione di massimo scoperto”.
Si definisce tale la controprestazione dovuta dal cliente della banca per un contratto di
apertura di credito (c.d. fido bancario) calcolata al tasso convenuto fra le parti sulla massima esposizione (accordata o effettivamente
utilizzata) in un dato periodo. Dopo alcune
sentenze che l’avevano messa in dubbio, la
CMS ha subito un duro colpo dalla L. 2 del 29.01.2009
che ha stabilito la nullità delle clausole contrattuali che
prevedono l’applicazione della commissione se il saldo del
conto corrente risulti a debito per un periodo continuativo
inferiore a 30 giorni. Allo stesso modo, la legge ha previsto
la nullità della CMS quando si prevede un compenso della
Banca per la sola messa a disposizione di un fido, indipendentemente dall’utilizzo dello stesso. Poi è intervenuto
il D.L. 1/2012 che ha previsto la “nullità di tutte le clau-
a cura dell’Avvocato
Alessandro Fagni
L’avv. Alessandro
Fagni
sole che prevedessero commissioni a favore delle banche
a fronte della concessione di linee di credito, della loro
messa a disposizione, del loro mantenimento...” ecc. Infine, la L. 24.03.2012, n. 29 ha
limitato la portata del D.L. 1/2012, anche se
è rimasta la nullità per molte forme di CMS.
La conseguenza in termini concreti è tuttavia
molto vantaggiosa per coloro che si sentono
(o sono) vittima delle banche, soprattutto le
aziende di qualunque dimensione: i compensi
riscossi dalle banche sotto forma di commissione di massimo di scoperto o di altre dubbie commissioni da molti anni a questa parte (spesso per oltre 10 anni, fino al 2009 ma
anche fino al 2011) sono stati introitati dalle
banche illegittimamente e dunque i clienti (o ex clienti)
delle stesse (soprattutto le imprese che spesso lavorano con
fidi bancari) possono agire per recuperare tali somme che,
non di rado, sono anche molto consistenti e che permettono
anche di ridurre grandemente le esposizioni. Come nei casi
dell’anatocismo e degli interessi ultralegali, prima di agire
giudizialmente, andranno visionati gli estratti conto ed effettuato un conteggio del “peso” di tali oneri da parte di un
tecnico (contabile o commercialista).
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 17
AGRARIA MONTALBANO
DOVE PUOI COLTIVARE LA TUA PASSIONE
L
«UNA NUOVA STAGIONE DI LAVORI IN CAMPAGNA»
a Primavera è arrivata. Infatti, è il momento di eseguire numerosi lavori
in tutti i comparti agricoli: si possono trapiantare le piantine da orto,
anticipare i trattamenti per la pre-fioritura dell’olivo (all’AGRARIA
MONTALBANO potete trovare gli appositi prodotti SCAM, Certis,
Manica, Bayer, Basf, Zapi), si iniziano molto presto i trattamenti sulla vite,
specialmente sulla varietà Sangiovese e in particolare nelle zone più esposte,
dove si registrano già le condizioni per i primi trattamenti e anche per
queste esigenze, abbiamo i prodotti delle migliori marche. Inoltre, esistono
le condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo di funghi sia nella coltura
dell’olivo (occhio di pavone, rogna), sia nella vite (peronospora, oidio); per
queste necessità colturali ricordiamo che mettiamo a disposizione il nostro
Agronomo, Dr A. Parigi, per visite in campo e assistenza tecnica, oltre
che per la compilazione della parte burocratica dei numerosi adempimenti
che ormai gravano su tutti gli agricoltori. Gli orticoltori, da noi possono
trovare, oltre ai fitosanitari per qualsiasi tipo di trattamento, anche nylon
(da serre, da tunnel) con 3 anni di garanzia, seminiere, torbe, concimazioni
mirate per ogni coltura, bombi impollinatori, tunnel, ecc.
Per gli allevatori di animali da cortile, proponiamo una SPECIALE
OFFERTA CEREALI
MULTIFIOK PETRINI
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Dario Bechini - Perito Agrario -
18 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 Vita quotidiana in
campagna
Aprile: Torta di bietole
Questo è il periodo delle verdure a foglia
verde come la Bietola, adatta per fare
una torta salata. Prendete pasta sfoglia,
fresca o congelata; sbollentate la parte
verde delle bietole
in pochissima acqua, poi ripassatele in padella per
asciugarle insieme
con aglio tritato e,
se vi piacciono,
dadini di prosciutto cotto. In una
terrina, sbattete 4
uova con una manciata di parmigiano
grattugiato; unite – quando sono fredde
- le bietole e mescolate accuratamente il
tutto. In una teglia da forno, imburrata e
infarinata, stendete la sfoglia, bucherellate con la forchetta, la sfoglia, mettete
il composto di uova e bietole dentro la
sfoglia e livellate bene. Ponete in forno
a 180° fino a che non vedrete una leggera crosticina dorata.
Le Buone Pratiche:
La tisana di tarassaco
Il Tarassaco, detto anche soffione o
piscialletto, è una comunissima erba
spontanea che spesso viene aggiunta
alle insalate. È molto popolare per le
sue proprietà diuretiche. Le foglie e
le radici sono toniche e depurative, in
particolare nei confronti dei reni, fegato e cistifellea. Per
preparare il decotto, usate 50 grammi di
radici e foglie tagliate in 1 litro di acqua.
Bollite per 5 minuti e lasciate riposare.
Bevetene 3 tazze al giorno, prima dei
pasti. Personalmente, preferisco usare
la pianta fresca.
PROVERBIO: Aprile, è di marzo
fratello, ora brutto, ora bello!
Per le esigenze di ognuno, siamo a disposizione per sopralluoghi in azienda e per
consulenze personalizzate presso la nostra
sede in via P. Togliatti, 334 - Mastromarco
- Lamporecchio
PARLIAMO DI...
IL FUTURO SOSTENIBILE DEGLI ENTI
GESTORI DEI SERVIZI
O
di Sandro Bonaccorsi
ggi si parla molto di sostenibilità come valore
da garantire alle modifiche del territorio o dei
prodotti lavorati. Ma cosa si intende veramente
per sostenibilità e per quale motivo c’è questo bisogno
oggi?
Il concetto di sostenibilità o futuro sostenibile indica un
equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze presenti
senza la compromissione delle possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie. In pratica più l’attività
antropica sull’ambiente o sui sistemi è
in grado di assicurare longevità a questi, più queste trasformazioni saranno
considerate sostenibili. Risulta quindi
di fondamentale importanza adattare
il consumo umano entro i limiti che
l’ambiente è in grado di supportare
affinchè i processi naturali di rigenerazione siano mantenuti in equilibrio.
Detto questo, con molto dispiacere
vedo sempre più spesso come la definizione di sostenibilità sia adottata
come termine per legittimare decisioni e politiche tutt’altro che sostenibili.
Negli ultimi anni il futuro sostenibile lo stiamo ( noi
cittadini tutti ) garantendo agli enti gestori dei servizi
e non ai nostri figli.
Stiamo raccogliendo piatto dopo piatto i rifiuti organici
per destinarli nell’apposito contenitore marrone. Impazziamo per definire cosa è considerato imballaggio e cosa
no … ma la plastica non è sempre plastica anche se non
è stata usata come imballaggio? Mah … Stiamo raccogliendo l’olio in contenitori che poi conferiamo ai centri,
stiamo raccogliendo pannolini e pannoloni, bottiglie in
vetro, vasetti, contenitori e oggetti di ogni genere assicurandoci che ognuno venga conferito come rifiuto nel
suo apposito contenitore colorato. Abbiamo obbligato
anziani a doversi inventare il modo per portare rifiuti non
recuperabili nei centri di smistamento posti a 10-15 Km
dalle loro abitazioni. Anziani o persone con difficoltà
motorie. Ripeto, anziani o persone con difficoltà. Quegli
stessi anziani che hanno lottato affinchè ognuno potesse
avere dignità e condizioni di vita migliori.
L’acqua corrente nelle abitazioni, ad esempio. Chilometri di linee sotterranee che accompagnano l’acqua potabile all’interno delle case affinchè nessuno dovesse più
recarsi fuori a prenderla. Un servizio essenziale.
E oggi cosa stiamo facendo? Stiamo ringraziando gli enti gestori di aver creato un fontanello
pubblico e li eleggiamo come salvatori della cittadinanza
… (?)
Stiamo ringraziando ogni mattina gli operatori che vengono di casa in casa con camion Mercedes nuovi a svuotare i nostri (loro) contenitori colorati. Ma a fronte di
cosa li ringraziamo? Cosa abbiamo
fatto (noi cittadini) per migliorare la
nostra vita nell’immediato e renderla
sostenibile per le future generazioni?
Abbiamo sicuramente pagato più tasse
ma i nostri figli non ci ringrazieranno
per questo.
Con molta più semplicità sarebbe stato
sufficiente migliorare l’acqua e le condutture che già esistevano cosicché gli
anziani, ripeto gli anziani, potessero
prendersela in cucina l’acqua anziché
doversi recare con le bottiglie su e giù
per strade e scale.
Ma noi siamo sostenibili, i nostri volantini sono colorati
di “verde greenpower”e anche le nostre bollette sono in
carta riciclata… sicuramente un bell’esempio per le future generazioni.
E vogliamo parlare dei rifiuti? A fronte di un maggior
incomodo dei cittadini ci si sarebbe aspettato almeno una
bolletta meno cara, ma credo che nessun cittadino abbia
in realtà risparmiato da questa scelta del porta a porta.
Dov’è l’interesse del cittadino in queste scelte? Qualcuno ci ha pensato? Chi ha pensato agli anziani quando ha
firmato gli atti di gestione dei servizi?
Un ultimo esempio ce l’abbiamo con il nuovo impianto
di teleriscaldamento a biomasse che è stato realizzato in
località Centocampi (foto sopra). Certo il costo è stato finanziato da Regione e Publiambiente… certo il costo del
terreno per il Comune è stato di soli 10000 euro… certo
il Comune riceverà un canone di 10000 euro… certo
abbiamo assicurato 3 acquirenti di energia che sono la
Piscina Intercomunale, la palestra EsseClub e l’Oleificio Cooperativo Montalbano ma mi domando in fondo a
queste constatazioni, saremo stati bravi anche questa volta ad aver garantito un futuro sostenibile al nostro ENTE
GESTORE? Ed invece ai nostri figli?
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 19
PARLIAMO DI...
20 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 PARLIAMO DI...
Due nuove pubblicazioni dell’Associazione
Culturale Orizzonti - appuntamento il 10 e 15 maggio
N
el mese di maggio, la nostra associazione culturale, pubblica, promuove e presenta due libri. Il primo, realizzato
dalla locale AVIS, è una raccolta di temi, svolti dai ragazzi dell’Istituto comprensivo di Lamporecchio. Parlano
della figura di Giulietta Ferrero, presidente e giovane volontaria dell’AVIS, recentemente scomparsa. Si tratta
del primo premio letterario, dedicato alla sua memoria. È stato un concorso che avrà il suo ultimo atto finale, la mattina
di sabato 10 maggio, quando ci saranno le premiazioni, coordinate dal presidente AVIS Giancarlo Palamidessi.
L’altro libro, è stato scritto dal nostro collaboratore Tommaso Rubino. Il volume sarà presentato, giovedì 15 maggio,
all’interno della saletta della Croce Verde. S’intitola “Vivere ai tempi del Medioevo Libro quasi serio di Tommaso
Rubino”. Lo stesso autore, in questa pagina, presenta il suo lavoro.
VI PRESENTO IL MIO LIBRO
a cura di Tommaso Rubino
Il libro è stato realizzato dalla
comunale AVIS di Lamporecchio e
pubblicato dalla nostra associazione
culturale. Sarà presentato la mattina
di sabato 10 maggio, dalle 10:00 alle
12:00, presso il Teatro comunale.
Il libro scritto dal dr. Tommaso
Rubino e pubblicato dalla nostra
associazione culturale, sarà
presentato giovedì 15 maggio,
all’interno della saletta della Croce
Verde.
Si tratta di un libro che parla della vita quotidiana del tempo medievale, una pubblicazione un po’ diversa dalle altre, trattandosi di un libro
di storia scritto in modo semi-serio (del tutto serio, proprio non mi
riesce…). Non si parla della solita storia che si trova anche nei libri di
scuola, scritta con la S maiuscola, che tratta dei grandi avvenimenti fatti dai grandi uomini, bensì di quella che narra delle piccole cose dalla gente comune,
con il loro vivere di tutti i giorni descrivendo ad esempio cosa o come mangiavano
i nostri antenati di quel tempo, oppure come si lavavano i denti o che concezione
avessero del sesso o ancora che succedeva quando arrivava il dottore a casa se si era
malati…
È la cosiddetta storia nazional-popolare, quella che non insegnavano alla scuola dei
miei tempi e che solo alcune concezioni politico culturali, forse strumentalmente,
facevano balenare. In pochi libri, in genere riservati agli addetti ai lavori, queste cose
sono riportate e soprattutto, quando questo avviene, come accade nei testi di antropologia o di economia medievale che ho dovuto consultare, il linguaggio con cui i fatti
sono narrati non risulta immediatamente comprensibile dal lettore comune… il mio
compito è stato pertanto quello di cercare - come mia abitudine - di esporvi invece
questi eventi in maniera semplice e comprensibile. Non si tratta di ricerca storica ma
di traduzione di fatti scritti da altri dal linguaggio erudito a quello semplice di tutti i
giorni, quindi di giornalismo storico.
Mio padre diceva che qualsiasi cosa si scrive per essere capita da tutti, deve poter
essere letta in bagno (lui diceva - scusate il francesismo… sulla tazza del cesso…)
e che chi ha capito veramente un concetto sa anche spiegarlo agli altri, quasi a voler
indicare che chi ha compiti divulgativi dovrebbe assumere una modalità narrativa
meno scientifica e più giornalistica, per poter meglio tradurre e divulgare i fatti dal
linguaggio colto in quello della gente comune… questo cerco di fare in molte delle
mie pubblicazioni e in questo libro in particolare.
Dal punto di vista grafico invece il libro mi piace poco perché, essendo il mio modo
di scrivere usualmente pieno di cambi rapidi di modalità di testo, oppure di corsivi,
grassetti e sottolineature, come uso nei miei articoli per Orizzonti per meglio enfatizzare i concetti che esprimo, è invece accaduto che in questa pubblicazione, per merito
di qualcuno che vedendo le bozze si è GIUSTAMENTE messo le mani nei capelli per
tutti gli elzeviri stilistici che avevo usato, si sono dovute levare tutte queste amene
peculiarità a vantaggio di una veramente bella presentazione del prodotto finito. Devo
pertanto solo ringraziare chi si è adoperato per abbellire la grafica del testo rendendolo come i libri normali… ben presentati ed asettici… anche se ho paura che tale
normalità non sia per me confacente…
Si tratta tuttavia di un libro, come ho scritto nella pagina che precede la prefazione,
riservato a “menti morbide” per cui se siete un po’ durotti ed ignorantotti abituati
SOLO a parlare di brigidini e berlingozzi oppure della Lampo… non compratelo, non
fa comunque per voi… anche se in tal modo penso - in parte - di essere venuto meno
a quello scopo divulgativo che in origine mi ero prefissato… ma un po’ di razzismo
culturale a volte è il sale della vita…
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 21
PARLIAMO
PARLIAMO
DI...
DI...
LA VOCE DELLA LUNA (a cura di EcceBombo Cineclub)
Sulla presunta fine delle ideologie
divagazioni sul film Good bye, Lenin
di Roberto Aureli socio EcceBombo Cineclub
“Perché le idee sono come farfalle che non puoi togliergli le ali, perché le idee sono come le stelle che
non le spengono i temporali, perché le idee sono come voci di madri che credevamo di aver perso e sono
come il sorriso di Dio in questo sputo di universo”
dalla canzone “Chiamami ancora amore” di Roberto Vecchioni
Il film del regista tedesco Wolfgang
Becker, uscito nel 2003, narra le vicende di due figli che, all’indomani
del crollo del muro di Berlino, tentano
disperatamente di preservare la madre
Christiane, convinta comunista nella
Germania dell’Est, dal tramonto degli
ideali in cui crede. Alexander ed Ariane, attorniati dagli altri co-protagonisti
del film, cercheranno di creare un mondo fittizio con finti telegiornali di partito, rievocazione di eventi politici etc,
sino all’epilogo esilarante dove faranno credere alla madre che le masse di
persone, riunite per festeggiare l’unificazione della Germania, stanno in realtà fuggendo dall’Ovest per approdare
nell’Est causa il fallimento del Capitalismo. La pellicola, record d’incassi in
Germania, oltre a narrare di un atto d’amore di un figlio
nei confronti della propria madre, legge le vicende storiche dell’epoca caratterizzate dall’euforia collettiva di
allora per la fine di un’epoca, il fallimento del Comunismo storico novecentesco - con una vena d’inquietudine
per il futuro che si dischiudeva – le magnifiche sorti e
progressive del Capitalismo.
Da allora i maestri cantori della società di mercato iniziarono tronfi a proclamare la fine dell’epoca delle ideologie, la fine della storia e l’avvento dell’ultimo uomo
con il trionfo oramai incontrastato e incondizionato del
liberismo, della democrazia e di quell’entità astratta, che
tutto risolve chiamata mercato. Siamo proprio sicuri che
le cose stanno realmente così ? Noi di Eccebombo, “cacadubbi” come sempre, avremmo qualcosa da eccepire. L’uomo è l’unico animale che ha la consapevolezza
della propria finitudine, ovvero, contrariamente agli altri
animali, sa di dover morire e tende per questo ad attribuire un senso alla propria limitata esistenza. A questa
22 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 domanda di senso si può ovviare con
il credere in un qualcosa di soprannaturale (religioni) o con la costruzione
di una grande narrazione (ideologia)
capace di prefigurare gli scenari possibili e di operare per il raggiungimento di questi. Non potranno quindi mai
scomparire le ideologie perché noi
appartenenti al genere umano abbiamo bisogno, per dirla con il filosofo
Althusser, di raccontar(ci) delle storie
in cui credere. Chi afferma quindi che
le ideologie sono oramai inservibili e
che la storia sia giunta alla fine lo fa in
cattiva fede, perché intende preservare
l’unica vera terribile ideologia vigente
ovvero l’assenza di alternative allo stato di cose esistente, con la conseguente neutralizzazione della possibilità di
progettare società alternative. Questo è quello che viene
definito il pensiero unico fondato sul concetto del primato dell’economia sulla politica, dell’importanza del
giudizio dei mercati su ogni altra cosa. Una politica portata avanti da un governo, può essere considerata positiva solo se tiene conto del giudizio dei mercati, delle
agenzie di rating (tutte consociate, guarda caso, con le
più grandi banche d’affari). Insomma il verbo principale
professato dal pensiero unico è quello che predica la necessità di adeguare contratti, salari, condizioni di lavoro
e quindi di vita al dio mercato. Si predica il concetto
del sempre meno stato e più mercato come toccasana
di tutti i mali, la privatizzazione dei servizi, la svendita del patrimonio pubblico, etc. Tutto ciò ripetuto ossessivamente dagli intellettuali di regime, dagli organi
d’informazione, dai politici senza alcuna distinzione tra
destra e sinistra, conferisce una tale forza d’intimidazione capace di soffocare qualsiasi tentativo di dissidenza
o riflessione libera al punto di arrivare ad assuefarsi ai
PARLIAMO
LAMPORECCHIO
DI...
19 milioni di disoccupati in ambito
europeo, al disastro ed il dissesto
socio-morfologico dei territori, alla
precarizzazione del lavoro, al saccheggio dell’ambiente, all’inquinamento, al ritorno degli integralismi
religiosi dei razzismi alla marea
montante degli esclusi. Niente critiche questo è il migliore dei mondi
possibile !
Noi, contrariamente a Christiane la
protagonista del film, non viviamo
nell’illusione di un passato fallimentare che non potrà
più tornare, ma non per questo crediamo nell’ineluttabilità di questo mondo. Ci dispiace veramente per tutti
coloro che, più o meno disinteressatamente, cercano di
convincerci della bontà dell’odierno ordine liberista,
I
dell’assenza di alternative credibili a questo stato di cose, pena
il ripetersi delle grandi tragedie
novecentesche dei gulag e di Auschwitz, come se l’idea di un altro
ordine producesse necessariamente quelle tragiche realtà concentrazionarie. No, noi continuiamo a
pensare e ad usare un nostro metro
di giudizio, convinti come siamo,
da fieri partigiani del pensiero critico e ribelle, che sia ancora possibile seguire un’idea esplosiva quella dell’emancipazione universale, con buona pace dei tanti, troppi pifferai
magici che cercano di farti annegare non in un fiume
come nella favola dei fratelli Grimm, ma nel cattivo
infinito di un mondo senz’anima ridotto a merce.
IL LABORATORIO DI RICICLO
l Centro Socio Riabilitativo
“Raggio di Sole” di Orbignano
(Lamporecchio) in collaborazione con la Ditta LIS di Borgo a Buggiano effettua da alcuni mesi una
raccolta di tappi in sughero destinati
al recupero.
Tale raccolta organizzata dai ragazzi
nel laboratorio artigianale del centro, prevede l’utilizzo di scatole di
cartone a loro volta portate nei vari
bar, ristoranti ed enoteche della Valdinievole .
Una volta alla settimana il gruppo
di ragazzi ed operatori incaricati ritirano i tappi raccolti negli esercizi
e, raggiunto un certo quantitativo, li
portano alla suddetta ditta specializzata che li trasforma in pannelli isolanti per bioedilizia.
Questo progetto si propone di sensibilizzare ciascuno su un utilizzo
o ri-utilizzo più consapevole delle
risorse e si avvale anche della collaborazione delle Scuole dell’Istituto Comprensivo di Lamporecchio. Al momento, la buona riuscita del progetto ci
incoraggia e... saremmo felici di trovare ulteriori collaborazioni con nuove strutture e realtà della zona per questa
raccolta!
Per info e contatti CRS Raggio di Sole: Tel/fax: 0573 81484 - E.Mail: [email protected]
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 23
LAMPORECCHIO
LE INTERVISTE DEL DIRETTORE
Giuseppe Chiaramonte fa il bilancio dei suoi
cinque anni da “primo cittadino” di Lamporecchio
S
di Massimo Mancini
ta per concludersi il mandato di sindaco per Giuquando mi sono insediato avevamo un
seppe Chiaramonte. Cinque anni da primo cittadisaldo di cassa simile, ma con debiti di
no che lo hanno visto impegnato in prima persona
parte investimenti nei confronti dei fornell’affrontare diversi problemi complessi a cui va inconnitori per circa 1.800.000,00. Oggi i debiti di parte intro un’amministrazione pubblica, tenendo però sempre
vestimenti al 31 dicembre 2013 sono praticamente poco
bene presente l’interesse primario del cittadino di Lampiù di 100.000 euro. Sul bilancio ci sono partite, che se
porecchio. Giuseppe Chiaramonte, coltivatore diretto,
sbloccano il patto di stabilità, possono essere spese, oltre
nelle elezioni a sindaco, prese 2383 voti, più del 50% dei
ad un consistente risultato di amministrazione positivo
votanti. Ha sempre fatto politica. Una sua grande passiodi circa 700.000,00 da poter utilizzare. Mezzo milione di
ne coltivata fin da ragazzo. La prima tessera del Partito
euro sono già impegnati nella sistemazione del palazzo
Comunista l’ha presa nel 1972, quando aveva sedici anni.
comunale e nell’allestimento di un rotonda a MastromarPrima di diventare sindaco a Lamporecchio
co. È difficile, quasi impossibile, governare
ha avuto importanti incarichi nel mondo sinin una situazione così pesante dal punto di
dacale agricolo. Vanta un’esperienza imporvista economico. Noi sindaci viviamo in
tante nel mondo amministrativo e politico.
prima persona e quotidianamente il disagio
In tanti pensavano che avrebbe fatto un’altra
dei nostri cittadini, ai quali, spesso, non ho
legislatura.
potuto dare delle risposte che avrei voluto
dare. Comunque sono contento di questi
Come mai non ti sei ricandidato?
cinque anni che, nonostante tutto, mi hanno
Quando fui eletto sindaco, dissi subito che
reso una persona più aperta e competente.
avrei fatto solo un mandato. Quando prendo
Ho avuto una buona squadra di assessori,
un impegno cerco sempre di rispettarlo. Una
ai quali faccio i miei ringraziamenti.
scelta fatta con ponderazione e senza alcun
Un fiore all’occhiello da mettere in morimpianto. Nessuno avrebbe potuto farmi
stra di questi cinque anni.
cambiare idea
Su temi importanti, quali il servizio raccolGiuseppe Chiaramonte
Puoi fare un bilancio di questi cinque anni
fino al prossimo 25 maggio...
ta rifiuti, il servizio acqua, la polizia mudi attività da sindaco?
sindaco di Lamporecchio
nicipale ed altri ho mantenuto,
Dopo qualche mese che fui
seppure nelle mille difficoltà e
eletto, l’Italia è stata investita
contrasti, una posizione chiapesantemente dalla grave crisi
ra, precisa, che andava nell’ineconomica che tutti purtroppo
tesse sempre del cittadino di
conosciamo. Questo ha signifiLamporecchio. La mia ammicato continui tagli al bilancio e
nistrazione ha lavorato tenentante risorse in meno a disposido presente queste tre parole:
zione. Inoltre il patto di stabicoerenza, coraggio e traspalità ha molto limitato l’attività
renza. Inoltre ho favorito la
della legislatura, anche quando
nascita sul territorio delle assi sarebbe potuto trovare qualsociazioni di volontariato, che
che risorsa e nonostante un sallavorassero nell’intesse della
do in banca di circa due milioni
comunità.
di euro, depositati su un conto
corrente in Banca d’Italia. Vor- Giuseppe Chiaramonte consegna la cittadinanza onoraria di Alla luce della tua esperienza, quale consiglio puoi dare
Carlo Pedretti, al suo fianco anche il
rei fare presente che nel 2009, Lamporecchio al prof.
prof. Piero Angela
24 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LAMPORECCHIO
motivo, ma non mi avevano
al futuro sindaco.
accettato come sindaco. Poi
Sono sicuro che il nuovo primo
con il passare del tempo il
cittadino sarà all’altezza della
rapporto è migliorato. I consisituazione e non avrà bisogno
glieri dell’opposizione hanno
dei miei suggerimenti. Posso
capito quanto lavorassi per il
solo dire che deve vivere quel
bene di Lamporecchio.
momento da sindaco con granMi puoi indicare un aspetto
de passione, volontà e spirito di
positivo ed uno negativo del
sacrificio. Essere sindaco è una
tuo essere stato sindaco?
grande responsabilità. La gente
ti ha eletto perché ha fiducia nel
Come aspetto positivo postuo operato, devi cercare di non
so dire che con il passare del
deluderla.
tempo riesco ad ascoltare,
Giuseppe Chiaramonte in mezzo agli anziani dell’RSA
nel senso vero della parola,
A Lamporecchio ci sono staMinghetti di Spicchio
le persone. Quello negativo
te le primarie del partito deè stato che in certi periodi,
mocratico, che hanno visto la
soprattutto nella fase finale
partecipazione di tre candidadel mio mandato, sono stato
ti. Un momento di acceso dimeno decisionista. Mi sono
battito, ma anche di profonde
affievolito e questo per un
e laceranti divisioni. Cosa ne
sindaco non è certamente popensi ?
sitivo.
Personalmente ero e sono conVuoi fare un saluto ai tuoi
trario alle primarie fatte in quecittadini?
sto modo, senza precise regole.
Ho la tessera del partito dal
Certamente. Spero di non
1972 e avrei voluto maggiore
averli delusi. Lascio l’incaririspetto nei confronti di quelle
co consapevole di aver dato il
persone che hanno aderito al
meglio delle mie possibilità.
partito da tempo. Le primarie
Ringrazio tutti coloro che mi
fatte in questo modo, dove tutti Giuseppe Chiaramonte a Pratola Peligna (AQ), a fianco del hanno sostenuto. Un grazie
sindaco di Pratola Antonio De Crescentiis e gli industriali
possono partecipare, sono aperanche ai componenti della
abruzzesi della famiglia Colaiacovo (Colacem).
te a sorprese e sicuramente han- Dietro si riconosce una delegazione della Banda musicale di Giunta e a tutti coloro che laLamporecchio
no come conseguenza la canvorano quotidianamente per
cellazione del modello partito,
il difficile funzionamento del
come ho sempre inteso. A Lamporecchio ha vinto Alessio
meccanismo che muove la macchina amministrativa del
Torrigiani. Ha vinto di poco, ma è stato il candidato che
Comune. Infine faccio un auguro di buon lavoro per il
ha ottenuto più voti, quindi è legittimato a candidarsi.
nuovo sindaco.
Attualmente che rapporto hai con il Partito DemocraNota di Redazione: Orizzonti è nato pochi mesi prima
tico?
dell’elezione di Giuseppe Chiaramonte a sindaco. Con lui
abbiamo trascorso cinque anni di buon rapporto, basato
Sono in “aspettativa”. Vivo un momento di pausa e di prosul reciproco rispetto, confronto e critica costruttiva da
fonda riflessione. Non ho compreso alcune scelte e deciparte nostra che siamo un giornale. Chiaramonte ha capisioni prese sia livello nazionale che locale. Voglio vedere
to quanto fosse importante l’informazione (spesso mi solcome si sviluppano certe situazioni. Dopodichè prenderò
lecitava a mettere in evidenza problemi di precarietà, di
le mie decisioni.
povertà di diversi nostri cittadini) e la promozione della
Tornando ai cinque anni di sindaco, come è stato il
cultura sul nostro territorio. Per questo motivo è sempre
rapporto con l’opposizione consigliare?
stato presente alle nostre iniziative. La Redazione lo rinHo avuto un inizio decisamente brutto. Non ho capito il
grazia e lo saluta.
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 25
LAMPORECCHIO
L’ANGOLO
DELLA SOLIDARIETÁ
a cura del Consiglio direttivo della CSL
SABATO 12 APRILE,
ALLA MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA
DALLA COMUNITÀ SOLIDALE, HA VINTO LA CULTURA DEL DONO
I
l successo della manifestazione di sabato 12 apri- Gli studenti sono stati colpiti dalle storie di Giorgio, Gale, organizzata dalla Comunità Solidale Lamporec- briele e Laura, tanto si che li hanno travolti di domande,
chio, con il patrocinio del Comune di Lamporec- perché volevano capire le loro paure, emozioni e che cosa
chio, è stato il risultato della collaborazione di tante li ha aiutati a superare le difficoltà. Massimo Mancini,
persone: ha vinto la cultura del dono.
direttore di Orizzonti, ha spiegato agli studenti l’importanza della partita che si sarebbe svolta nel poLa mattina, alle ore 10, al Teatro Comunale
meriggio fra la Nazionale Calcio Trapiantati e
c’erano gli studenti della scuola secondaria
la rappresentativa della CSL, sottolineando il
dell’Istituto Comprensivo di Lamporecvalore, per la storia del
chio, accompagnati
calcio, di giocatori che
dai docenti, e cittadini
sarebbero stati presendel territorio. Dopo i
ti come Enzo Giorgio
saluti del Presidente
e Giancarlo Antognodella Comunità Solini.
dale Mara Fadanelli
che ha introdotto la
Alla fine dott. Tommagiornata, e i saluti da
so Rubino, dell’Asparte di Simone Marsociazione Medica
tini, a nome dell’AmMontalbano, che ha
ministrazione Comuvoluto fortemente la
nale, è stata spiegata
realizzazione di quel’importanza della dosta giornata, e Giannazione degli orgacarlo Palamidessi,
ni, del sangue e del
presidente dell’AVIS
midollo osseo, dai
sezione di LampoLa rappresentativa della Comunità Solidale di Lamporecchio
rappresentanti delle
recchio (entrambi asrelative associazioni
sociazioni che fanno
a livello regionale e
parte della CSL) hanprovinciale (ADMO, AVIS, AIDO,
no consegnato un dono agli ospiti ofCentro trasfusionale ospedale di
ferto dalla ditta Bianchini.
Pescia). Il momento più emozionante
I giocatori di entrambi le squadre hanè stato quando tre persone, che hanno pranzato all’ex-asilo della Parrocno avuto un trapianto d’organo, hanchia di Lamporecchio, il tutto gestito
no raccontato la loro storia di vita, la
dai volontari. L’ottimo pranzo è stato
loro “rinascita”. Giorgio Enzo, ex
fatto dal “cuoco” Daniele Tronci, a tegiocatore della Serie A, trapiantato
stimonianza della sempre presenza attidi fegato, oggi giocatore della Nava della Croce Verde.
zionale Calcio Trapiantati. GabrieAlle 15 tutti al campo sportivo. Di fonle Marrucci (dell’Ass. Vite onlus)
damentale importanza è stato l’aiuto
trapiantato di rene, oggi componente
dell’Associazione Sportiva Lampo,
della Nazionale Trapiantati di Nuoin modo particolare di Carlotta Doto. Laura Montesano, trapiantata di
randi, Emiliano Pasquetti, Gabriele
midollo osseo. Nella sala c’era anche
Giannellini e Marco Giannoni (PreNicoletta Giancarli, volontaria fedesidente della Lampo) e dei volontaIl capitano della nazionale trale della CSL, testimone di un doppio
piantati: l’ex giocatore di serie A
ri dell’Associazione “Tennis Club I
trapianto della cornea.
(Torino, Ascoli, Lecce...) Giorgio
Giardinetti”. Nella prima ora e mezzo
Enzo, insieme a Carlo Panati
26 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LAMPORECCHIO
è stato giocato un torneo tra le scuole calcio del Monsummano Calcio, Via Nova, Montalbano Calcio, Casalguidi, Vinci. Torneo che ha visto il campione Giancarlo Antognoni dare il calcio d’inizio. Per la presenza di Giancarlo
Antognoni si devono ringraziare i fratelli Ortigni. Ad Antognoni è stato donato una confezione regalata dalla ditta
Bianchini. Alla fine del torneo ai bambini è stata data una gustosa merenda preparata da Marco Valentini e da Paola
Gennai. La mitica bandina di Lamporecchio ha allietato il torneo e ha suonato il l’inno di Mameli prima dell’inizio
della partita degli adulti.
La squadra della Comunità Solidale (vedi foto) è stata guidata dal grande mister Panati Carlo mentre
la squadra della Nazionale Calcio Trapiantati aveva come mister Giacomo Minacciati. La squadra
della Comunità Solidale, che ha avuto l’onore di
avere tra le proprie fila Luciano Spalletti, indossava le magliette offerte generosamente dalla “TUA
ASSICURAZIONI” di Antonio Caruso. I giocatori della squadra ospite provenivano da diverse
città italiane (Perugia, Siracusa, Mantova, Verona,
La Spezia, Treviso, Firenze e Pisa), il giocatore più
giovane era di Cerreto Guidi, Araneo Giovanni,
un bambino di circa 10 anni , trapiantato di midollo osseo. La partita, terminata con un pareggio, è
stata arbitrata da Meozzi Andrea. Ci ha allietato
con la sua presenza, anche il “nostro” campione
Andrea Tafi. Alla fine del primo tempo sono stati
assegnati tre premi al pubblico perché ai numeri
dei biglietti era associata una lotteria. Come primo
Da sinistra: il dott. Tommaso Rubino, il grande Giancarlo
premio c’era un quadro offerto dal pittore Lorenzo
Antognoni e il presidente della Comunità Solidale di
Buchignani, come secondo e terzo premio c’eraLamporecchio Mara Fadanelli
no due confezioni di prodotti tipici. Alla fine della
partita a tutti i giocatori è stata consegnata, da Mara
Risultato finale 4-4
Fadanelli, da Mario Favilla e da Giancarlo Palamidessi, Rappresentativa Comunità Solidale Lamporecchio:
una confezione di dolci offerta dalla ditta Rinati.
Giraldi, Desideri, Marangoni, Alderighi, Bianconi,
Ciattini, Borselli, Ballanti, Mazzeo, Tarabusi,
Pezzimenti, Scinto, Rubino, Freccia, Caccia,
Domenichini, Spalletti, Verdiani.
Nazionale Trapiantati: Bimbi, Selva, Caia, Boscarino,
Diavolio, Muccacaro, Stellata, Benmbarek, Corazzali,
Buosi, Finozzi, Ciarfella, Mussi, Enzo, Arameo.
Arbitro: Andrea Meozzi
Da sinistra: il noto allenatore di fama internazionale
Luciano Spalletti, Mara Fadanelli e il presidente della
comunale AVIS di Lamporecchio Giancarlo Palamidessi
SI RINGRAZIANO per aver contribuito alla realizzazione della manifestazione, oltre a tutti coloro che
sono stati citati nel testo dell’articolo, le seguenti
aziende: Sel Electric, l’oleificio Montalbano, l’autosalone Fratelli Caruso, Stamp Foil, Fass, Fabo, Spival,
albergo ristorante Antico Masetto di Valter Maccioni,
Vescovi Renzo, Lovito Calzature, Venturini Bibite, Giraldi Saverio, Bar La Perla e tutti gli esercizi e i bar che
ci hanno aiutato nella pre-vendita dei biglietti.
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 27
LAMPORECCHIO
28 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LAMPORECCHIO
LE PILLOLE DI MARZIO VENTURINI
1)
La
prima
considerazione riguarda le primarie del Pd.
Ha vinto contrariamente ad ogni
previsione Alessio Torrigiani supportato solo da alcuni amici che
non hanno usufruito né dell’aiuto dei maggiorenti storici del partito né dell’aiuto di altre associazioni presenti sul territorio.
Spero e credo convintamente che
Torrigiani riuscirà a mettere ordine nel nostro Comune
che ne ha veramente bisogno.
2) Partita amichevole scapoli/ammogliati (26-03-1959)
con Trinci Giuseppe detto Primo segnalinee per gli
ammogliati. Si prega chi conosce il risultato finale, le
formazioni precise e le segnature di comunicarlo alla redazione del giornale. (N.d.R. foto sotto)
tire per lungo tempo
gli sportivi di Lamporecchio a cominciare da me.
E ricordo anche
Cino Cipollini che si
rivolgeva a lui chiamandolo Maestro
seduto su di una ceppa di castagno dalla parte del parco al campo sportivo.
Sono di quei tempi i grandi ed appassionati presidenti quali i F.lli Baronti, Leopoldo Talini,
Dante Cerboni, Vescovi Renzo, Cresti Stelvio e Walter
Maccioni senza far torto a nessuno per eventuali dimenticanze.
4) Ho visto a teatro Peter Pan della Compagnia Sganzisgatto... opera difficile da tradurre in pièce teatrale ma
che la compagnia, con Benedetta Bruno in testa, è riuscita a trasformare al meglio.
È stata una bella serata e mi auguro nel futuro che ce ne
possano essere tante altre anche con le compagnie locali come quelle di Adelaide e Robertino e la Compagnia
della Mezzanotte.
3) In questo periodo in cui ho avuto molto tempo per
ripensare al passato, mi è venuta in mente una formazione dell’US Lampo con Tassini, Cambi, Campionini,
Pedretti, Vai, Reggianini, Oberti, Panati, Markovina,
Innocenti, Guidi che militava nel
girone unico di Promozione Toscana dal quale poi si passava alla
IVserie.
Si ricordano alcune partite giocate
sui campi di Poggibonsi, Cortona
Camucia, Follonica, Piombino,
Volterra, Massa Marittima, Portoferraio e Castiglione della Pescaia dove nel tentativo di portare la
Lampo in vantaggio il centravanti
Umberto Markovina abbatté
una gabbia di canarini di una casa
adiacente al campo sportivo.
A quei tempi la Lampo era il terrore delle squadre maremmane e
non solo.
Mi ricordo con affetto di Umberto, mio grandissimo amico, che
dal Casalguidi passò alla Lampo.
Giocatore eclettico e di grandi
26-03-1959 - Scapoli/Ammogliati mezzi tecnici che ha fatto diver-
Stadio dei Giardinetti di
Lamporecchio - Squadra degli ammogliati
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 29
LAMPORECCHIO
MANI CREATIVE, IDEE OPEROSE
Q
III PUNTATA: ENRICA E LA SUA “OFFICINA”
uesto mese, continuando le interviste a ragazzi che si sono messi in gioco con l’artigianato, ho
incontrato una ragazza che porta avanti,
con determinazione e preparazione, un
progetto di alto livello qualitativo. Enrica Mirandi, sorella della nostra collaboratrice Maddalena, è una ragazza che
trasmette senza dubbio la consapevolezza di “saper fare” e una passione profonda per la scelta fatta. Il progetto di Enrica, “L’Officina”, si è concretizzato nel
febbraio del 2013. Dopo alcune esperienze nel settore della moda, ha deciso
di muoversi da sola in un ambiente
composto da piccoli e grandi squali: disegna, produce, distribuisce e
promuove una linea di accessori in
pelle, in gran parte borse, completamente prodotte in Toscana.
di Michela Cammilli
riere toscane, la Boemos
di Fucecchio, che lavora
per Jimmy Choo, D&G,
Pirelli, Burberry, Pollini e molte altre. Da
loro ho imparato tantissimo e ho raggiunto la consapevolezza di essere una capace
modellista.
Enrica Mirandi
- Qual è stato il passo successivo?
Come è arrivata l’idea del tuo progetto?
- Dopo un anno di stage, ha prevalso la
voglia di mettermi in gioco in prima persona e ho fatto la scelta di aprire una ditta individuale. “L’Officina” è nata il 1
febbraio dello scorso anno, nel giorno del mio compleanno. Ho iniziato
allestendo, tutto da sola, uno studio
nell’ex magazzino di mio padre. Il
nome è venuto spontaneo, suggerito
proprio dal fondo dove mi ero sistemata; ho pensato “sembra proprio
un’officina...”.
- Partiamo dagli inizi: qual è stata la
tua formazione?
- Cosa c’è stato tra il dire “ci provo” e
- Dopo il Liceo artistico a Empoli,
il proporre le tue prime borse ai negoho deciso di iscrivermi a Marketing,
Spring/Summer
2014,
Eos
bag
zi di abbigliamento?
non avendo ancora le idee molto
- Sulle scarpe mi ero fatta una buochiare sul mio futuro. Parallelamenna
esperienza,
ma
non
avevo mai avuto a che fare con le
te ho iniziato uno stage da Yohji Yamamoto, noto stilista
borse...
Ho
iniziato
a
fare
dei modelli, realizzare da sola
giapponese, a Prato. Ero una figura jolly, intermediaria
alcuni
campioni
con
i
materiali
e gli strumenti lasciati da
tra lo stilista, il product manager e coloro che erano
mio padre. Il primo passo è stata una cartella, semplice,
addetti alle vendite. È stata un’esperienza bellissima
pulita; da lei è iniziato un susseguirsi di forme e colori,
che mi ha aiutata molto, soprattutto ad aprire la mente:
fino ad arrivare a un primo campionario di sei pezzi. Li
c’era l’influenza francese (lo stilista ha base a Parigi),
ho proposti a un’amica, titolare di un negozio di abbigiapponese, milanese, toscana... Lo stage mi ha portagliamento a Pistoia. A lei son piaciute subito, ha deciso
ta a capire che quello che avevo scelto all’università
di metterle in negozio e la vendita è andata subito piuttonon mi piaceva fino in fondo e ho deciso di fare il test
sto bene. Il negozio di Pistoia rimane oggi uno dei punti
di ammissione per il Polimoda, presso Villa Strozzi a
vendita in Toscana che propongono la mia linea ed è tra
Firenze. Ho frequentato tre anni in Fashion Marketing,
quelli che mi danno maggiori soddisfazioni.
ottenendo poi sia il diploma che la laurea in Marketing internazionale. Nel dicembre successivo ho parte- Quali sono le linee guida che caratterizzano i tuoi procipato a un bando di concorso della Regione Toscana,
dotti?
che metteva a disposizione una borsa di studio per un
- Il vintage è ciò in cui mi rivedo in pieno. Allo stesso temmaster in Design di calzature. Dopo il master, sei mesi
po è fondamentale che modelli, linee e dettagli seguano il
intensissimi, ho fatto un secondo stage, stavolta come
gusto e le esigenze delle donne di oggi. Faccio molta rimodellista, presso una delle più grandi aziende calzatu-
30 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LAMPORECCHIO
cerca nei mercatini, dove prendo borse che
mi colpiscono e che talvolta costituiscono
fonte di ispirazione. Seguo le riviste del settore (Harper, per esempio) e mi i ispiro molto anche alle forme geometriche.
- Cosa ci puoi dire della materia prima, degli accessori e della manodopera di cui ti
avvali?
- Per quanto riguarda la pelle, mi reco personalmente nelle concerie della zona (Empoli o Santa Croce), dove scelgo i pellami.
Lavorando con il pronto-moda, parto sempre da mazzi di pellami che mi permettono
di realizzare dalle cinque alle dieci borse
con ciascuno, non di più. L’acquirente compra non un pezzo unico, ma quasi; ho notato
che questa caratteristica piace molto. Faccio molta attenzione anche alla scelta della
fodera; prediligo i cotoni stampati, da quelli
coloratissimi e optical a quelli più classici
come i damascati. Per quanto riguarda gli
accessori, invece, all’inizio lavoravo con il
pronto, mentre adesso mi appoggio a una
ditta di Montemurlo che produce direttamente e che quindi può realizzarmi pezzi personalizzati in forme e finiture. Per il taglio e
il cucito mi affido a manodopera del posto,
con esperienza decennale; lavoro soltanto
con persone italiane e tutto questo, ovviamente, ha dei costi... Credo però che non si
possa svendere la professione dell’artigiano
e la qualità del suo prodotto. Vedo intorno
a me molte altre esperienze simili alla mia,
molte porte aperte verso il ritorno al vero
Made in Italy. Bisogna far capire
che si può e si deve cambiare in
quella direzione.
- Curi personalmente i rapporti con
i punti vendita?
- Riesco a farlo direttamente solo
con i negozi di Pistoia e Pietrasanta; lo scorso settembre ho iniziato la collaborazione con uno
showroom di Sesto Fiorentino che
lavora sul pronto-moda. Mi hanno
dato molta fiducia e con l’autunno
è uscita la mia prima vera collezione, quella A/I 2013. Trasmetto loro
Il modello Dike con frange
Il modello Dike con inserti
in stoffa Kilim
modelli, cartella colori e varianti accessori,
che propongono ai punti vendita; i negozianti ordinano i pezzi ai quali sono interessati, senza ordinativo minimo, lo showroom
passa subito l’ordine a me e metto in moto
la produzione. È fondamentale entrare in
sintonia con il negoziante, sia che presenti
il prodotto io, sia che lo faccia il rappresentante dello showroom; è il negoziante che
deve credere per primo nel prodotto, per
far capire la mia filosofia di produzione al
cliente. A volte mi è successo che negozianti
o clienti richiedessero dei dettagli specifici:
vuoi la tracolla, vuoi gli accessori, le tasche, i divisori centrali... Tutto ciò è possibile dal momento che mi occupo personalmente della modelleria. Anche se lavorare
su richiesta non è esattamente la mia linea
guida di lavoro, cerco di andare incontro
alle richieste dei clienti e dei negozianti;
credo che questo sia importante in un prodotto artigianale come il mio.
- Come possono contattarti e dove possono
trovare la tua linea le nostre lettrici... ma anche lettori?
- Mi trovate sia sulla piattaforma
Istangram che su Facebook (L’Officina Fashion Room). La mia sede “fisica” è a
Lamporecchio, al numero 38/A di via Aldo
Moro, e potete contattarmi tramite e-mail
([email protected]) oppure telefonicamente (335 8109927). Per il momento i
punti vendita che tengono la mia linea sono:
Maison 22 a Pistoia; Fonderia a Firenze;
Lenci a Lucca; Corte Palla a Pietrasanta; Palagi a Pontremoli;
Il Cortile a Genova.
La Ebe bag, disponibile in fuxia, bluette,
arancio e verde
Enrica spera, con la nuova collezione P/E 2014, di raggiungere i
venti punti vendita in Toscana; è
un traguardo ambizioso, ma la sua
determinazione e il suo istinto son
sicura che continueranno a guidarla bene in questa avventura.
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 31
LAMPORECCHIO
L’ANTICA PIEVE DI SANTO STEFANO
E L’ATTUALE GRANDE CHIESA MONUMENTALE
M
di Desiderio Desideri
Tornando alla descrizione dell’antica
ia nonna Palmira Giraldi nata nel 1866, spoPieve, mia nonna raccontava che erasata con mio nonno Desiderio Desideri nato
no presenti affreschi in vari punti: nella
a Lamporecchio nel 1864, mi portava fin da
navata e nell’abside, che all’interno ci potevano entrare
bambino alla messa, di mattina, al vespro nel pomefino a 500 o più persone ma che per la popolazione in
riggio e tutte le domeniche, o quasi, fino alla sua morte
crescita era piccola a suo parere.
nel 1954.
All’inizio della Chiesa vicino all’acquasantiera di destra,
Mi raccontava sempre com’era la vecchia chiesa demoentrando nella nuova chiesa c’era la lastra tombale di una
lita per far posto all’attuale.
suora, zia di Silvio Tesi, nonno di Giorgio Tesi (chi non
L’antica Pieve di Santo Stefano a Lamporecchio fu
lo conosce!!!) ma ce n’erano
costruita nel 1400 e si pretante altre dentro e fuori sotto
sentava a un’unica aula con
il loggiato.
abside e portico sulla facDell’antica Pieve non so dirvi
ciata con sei colonne che si
altro, quindi passo a descrivetrovano murate nel palazzo
re la nuova chiesa.
all’inizio di via Ventura Vitoni n°5 dove attualmente si
La sua prima pietra fu posata
trova la ferramenta Bruni; si
nell’anno 1900 dopo la devedono bene anche ora se si
molizione della Pieve e per le
osserva bene perché affiorafunzioni domenicali e feriali
no dai muri.
rimase il locale della compagnia e il campanile sotto
Nell’abside dell’antica pieve
di lato sinistro era rimasto il
si ergeva l’altare maggiore
fonte battesimale, ingrandito
in legno dorato con un tabere abbellito da Don Sabatino
nacolo grandioso. Suddetto
Ferrali quando era proposto
altare è ora collocato nella
Ipotetica ricostruzione della vecchia Chiesa di Lamporecchio
di Lamporecchio.
compagnia, dove si svolge demolita
nel 1900 - da “Percorsi nella storia e nell’arte di un
paese del Montalbano: LAMPORECCHIO”- 1997 l’Adorazione
Eucaristica,
I materiali in parte venivano
Valerio Bonfanti - edizioni CRT
inoltre erano presenti altri
raccolti dai ragazzi e dalla poquattro altari laterali dedicati
polazione nei torrenti dopo la
uno alla Madonna, uno al Crocifisso, uno a Santo SteSanta Messa.
fano l’altro, a sinistra dell’entrata, era l’altare dei Della
Mio padre, dopo il catechismo, raccontava lui, facevano
Robbia.
i fioretti come tutti i ragazzi della sua età e andavano a
Mia nonna e le sue coetanee mi raccontavano che
raccogliere sassi e pietre mentre i mattoni venivano propresso l’attuale altare del Crocifisso c’era il cosiddetto
dotti nella Fornace di Mastromarco con stampi rotondi
“limbo” ovvero una fossa comune coperta da una lapide
fatti per le colonne e la cupola. I lavori andavano avanti
dove venivano messi i bambini morti. A tal proposito
bene, ma pochissimi anni prima dell’inaugurazione, la
mia nonna mi raccontava un episodio un po’ macabro
cupola finita crollò a causa di un terremoto; i quattro
accaduto negli anni ’90 del 1800 quando in occasione
pilastri che la sorreggevano erano troppo deboli e così
di un funerale fatto ad una bambina morta di peste, vide
anche i quattro archi erano deboli per reggere tamburo
aprire questa botola e gettare la piccola vestita di biane cupola.
co con una Ghirlandina di fiori in testa dentro al “limL’architetto Bernardini di Pescia, che aveva realizzato i
bo” e tutti i presenti sconvolti perché videro la bimba
progetti, dovette aggiungere dodici colonne e sei conriaffiorare dall’acqua tutta sporca.
trafforti grandiosi.
32 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LAMPORECCHIO
Fu terminata nel 1920 e fu inaugurata
e benedetta dal Vescovo di Pistoia.
La chiesa fu poi abbellita nel 1942
quando il proposto Sabatino Ferrali
fece terminare la facciata. Nel 1948
per il Congresso Eucaristico zonale,
fu abbellito anche l’interno con l’aggiunta di tutti i finestroni con vetri
colorati che rappresentavano i santi.
I capitelli, furono resi in stile barocco e aggiunte quattro nicchie
per San Giuseppe a sinistra
entrando, Santa Teresa del
Bambin Gesù a destra, nel
transetto di sinistra per San
Francesco d’Assisi e a destra
a Santa Rita da Cascia. Inoltre sopra a ciascuna nicchia
furono appesi grandi quadri,
donati dalla famiglia Rospigliosi, altri due quadri furono
appesi poi nel coro, uno sopra la porta della sacrestia e
l’altro di fronte, quest’ultimo
del famoso pittore cinquecentesco Giovanni Bilivert.
Purtroppo fu ripreso dalle
Belle Arti di Firenze con la
promessa che avrebbero fornito una copia che però non è
mai arrivata.
Interno della Chiesa
di Santo Stefano
L’attuale Chiesa di Santo Stefano
da: da httpwww.valdinievolepost.com
Sulla controfacciata fu installato l’organo della vecchia chiesa e nel 1948
fu posto nel coro dietro l’altare maggiore.
Dal 1948 la chiesa non presenta nessun cambiamento.
Ciò che ho raccontato e che risale a
prima del 1950, è stato visto e “fotografato” da occhi di persone semplici, senza una cultura specifica, perché
come ben sappiamo nell’’800
e agli inizi del ‘900 solo i signori potevano studiare, tutto
il resto delle persone lavorava i campi, solo i più fortunati, figli di contadini, potevano
arrivare al massimo alla terza
elementare.
Ho voluto raccontare questa
breve storia di Lamporecchio, perché come avveniva
una volta, non si perdano in
futuro i racconti dei nostri
avi, dei nostri nonni.
Un grazie speciale va a mia
nonna Palmira, ai miei zii e
a mio babbo Giulio che hanno tramandato a me queste
conoscenze e mi hanno dato
così l’opportunità di tramandarle alle future generazioni.
MASTROMARCO:
le iniziative di solidarietà di un rione
di Sabrina Bizzarri
del nostro paese
Q
uando in un paese, esistono vivaci e operose comunità come quella della frazione di Mastromarco, non possiamo altro che trarne tutti dei benefici. Infatti, da un po’ di tempo, complice
il “traghettatore” e Presidente del rione Mastromarco,
Graziano Ponziani, questa comunità, è riuscita e sta riuscendo
ad organizzare simpatiche iniziative, le quali, oltre a coinvolgere e far divertire, grandi e piccoli, con una parte dei proventi,
delle varie feste organizzate nel
rione, gli organizzatori, riescono, grazie ad un animo solidale,
a fare delle donazioni di grande
utilità, alle scuole dell’infanzia
di Mastromarco, San Baronto e
Borgano. Il due di marzo, a Mastromarco, è stato organizzato il
Scuola dell’infanzia di Mastromarco
Scuola dell’infanzia di San Baronto
carnevale per tutti i bambini delle scuole dell’infanzia del nostro
comune e complice una bella giornata di sole, c’è stata molta affluenza di intere famiglie con tanti nonni al seguito.
Con una parte dei ricavi di questa festa, sono stati comprati svariati articoli di cancelleria: risme di carta, pennarelli, album da disegno, gomme per cancellare, appuntalapis e penne, i quali sono stati consegnati personalmente da
Graziano Ponziani, la mattina del dieci marzo, alle scuole di Mastromarco e San Baronto, come donazione da parte
dell’intera comunità di Mastromarco. Questa è la dimostrazione di come, anche una piccola frazione, possa riuscire
a realizzare piccoli/grandi gesti di solidarietà per i propri abitanti.
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 33
LAMPORECCHIO
CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE SULLA SICUREZZA
DURANTE IL TRASPORTO DI BAMBINI SUI VEICOLI A MOTORE
a cura del Comandante della Polizia Municipale Romani Dott. Federico
a Polizia Municipale ha iniziaPolizia Municipale, vedrà la distrito un ciclo d’incontri con gli
buzione ad ogni genitore di un apstudenti delle Scuole primarie
posito opuscolo informativo relativo
e secondarie di Lamporecchio in cui,
alle basilari norme di comportamenin collaborazione con la Direzione
to e sicurezza durante il trasporto di
Scolastica, saranno affrontati vari
bambini a bordo dei veicoli a mototemi relativi alla sicurezza durante
re. Lo scopo è quello di informare i
la circolazione in strada. All’interno
genitori sui rischi legati al trasporto
del ciclo di formazione, che durerà
inadeguato dei minori a bordo dei
fino al prossimo Maggio, è stata inpropri veicoli, creare nei ragazzi una
serita per la prima volta a Lampocultura alla legalità ed alla sicurezza
recchio la “campagna di sensibilize, non meno importante, prevenire
zazione sulla sicurezza durante il
attraverso l’istruzione, potenziali
trasporto di bambini sui veicoli a
pericoli per l’incolumità dei nostri
Il Comandante della Polizia Municipale di
Lamporecchio, Dott. Romani Federico
ragazzi.
motore” che oltre alle lezioni tenute
dal personale del locale Comando di
L
34 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LAMPORECCHIO
LA POSTA DI ORIZZONTI: la voce dei lettori
1) Risposta a “Il decoro del paese” - “I collaboratori scolastici della Scuola Primaria (elementare) di Lamporecchio rispondono al sig. Giordano Bartolini in riferimento alla lettera “ Il decoro del paese!”,
pubblicata sul numero 60 di Orizzonti del mese di Marzo 2014. Fanno a tal proposito presente
che il contenitore dell’organico viene da loro portato fuori, secondo la richiesta dei preposti, il
sabato alla fine dell’orario di servizio (ore 14.00) perché la raccolta viene fatta il lunedì mattina
intorno alle 6.00. Il contenitore svuotato va ritirato dai Collaboratori alle 8.00, cioè al momento
che gli stessi riprendono il servizio. Il sig. Bartolini, cittadino responsabile e molto attento, dovrebbe sapere che questo servizio viene svolto ormai da anni, da quando cioè è iniziata la raccolta differenziata. Data la sensibilità dimostrata per il fenomeno, si suggerisce al sig. Bartolini
di provvedere lui stesso alla vigilanza dei contenitori al fine di poter individuare i responsabili
(volontari o accidentali), di eventuali atti vandalici che potranno così essere comunicati alle
forze dell’ordine. Fiduciosi in un’attenzione sempre maggiore, inviamo i nostri più cordiali saluti.
- I collaboratori scolastici della scuola Primaria di Lamporecchio 2) Lo sfogo di Giuseppina - “Non capisco perché vogliono ostacolare il mio lavoro, il mio sudore,
il mio sacrificio, le mie notti perse a studiare e a faticare; sono fiera di essere arrivata fin qui senza
il bisogno e l’aiuto di nessuno.
Il mio cambiamento di sede fu dovuto a una profonda agevolazione sul prezzo dell’affitto in questa
zona di Lamporecchio, mentre a Larciano, nonostante abbia cercato più locali, gli affitti rimanevano piuttosto elevati. Vorrei chiarire che il mio negozio lavora esclusivamente su carta fotografica,
garantita a vita, e non su cartoncino, sul quale, dopo pochi anni, la foto si scolorisce. Ringrazio chi
mi dà fiducia e chi crede in me. - Foto Alex di Naso Giuseppina 3) Un successo la raccolta alimentare a Lamporecchio - “La Comunità Solidale Lamporecchio ringrazia tutti coloro che hanno dato il loro contributo (i volontari, i dipendenti della coop e
tutti coloro che hanno acquistato i prodotti) per la realizzazione della raccolta alimentare di sabato 22 marzo, alla coop di Lamporecchio.Sono stati raccolti: tot.1180,765 kg di prodotti a lunga
conservazione (tonno, pasta, riso, farina, carne in scatola, pomarola, caffè, biscotti, pastine...) , 438,2
litri di prodotti di cui 382 litri di latte, 11 kg olio, succhi di frutta...Le famiglie che vengono aiutate
dalla CSL sono 30 per un totale di 105 persone Questa è la dimostrazione che se si uniscono le
forze i risultati si ottengono. Grazie ancora a tutti!!!” - Il direttivo della CSL di Lamporecchio 4) Più rispetto, più sicurezza - “Una mamma di Mastromarco, mi ha autorizzata a scrivere queste
righe di protesta, verso quelle persone, le quali, comportandosi senza rispetto alcuno, si sono rese
responsabili di un gesto irresponsabile. L’inciviltà e la maleducazione nei confronti degli altri e
dell’ambiente, ha fatto si, che suo figlio, che ancora frequenta le scuola materne, (quindi, molto
piccolo!) si sia ferito con i vetri di una bottiglia rotta di birra, mentre giocava nei giardini di Mastromarco. Il bambino è stato portato al Pronto Soccorso. Il mio appello, (ma penso sia un appello
di tutti!) è quello di rivolgermi a quelle persone che non hanno rispetto dei nostri spazi pubblici e
che mettono in pericolo l’incolumità di chi frequenta questi luoghi per svagarsi un po’ con i propri figli o con i nipoti.
Più rispetto da parte di tutti ! Grazie”. - Sabrina Bizzarri per conto di una mamma di Mastromarco 5) Il ringraziamento di Giorgio Enzo - “In merito alla manifestazione svoltasi sabato 12/4/2014
a Lamporecchio per divulgare la sensibilizzazione alla donazione di organi sangue e midollo, voglio ringraziare tutte le persone, amici,compaesani, associazioni Comunità Solidale Lamporecchio,
AIDO, ADMO e AVIS, per l’organizzazione e la riuscita di questo evento. Un ringraziamento particolare all’ideatore di tutto questo il dott Tommaso Rubino ... grazie!”
- Giorgio Enzo Nazionale Calcio Trapiantati -
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 35
LAMPORECCHIO
NOTIZIE DALLA TU@ BIBLIOTECA
La biblioteca questo mese presenta ... Nati per leggere
A
partire da quale età posso venire in
biblioteca per leggere e prendere in
prestito un libro?
Se sei fortunato puoi entrare in biblioteca
fin da quando sei ancora nel pancione della mamma che può prendere in prestito tanti
libri di fiabe, ninne nanne, filastrocche e storie, da leggere ad alta voce accarezzandosi
il pancione. Gli “esperti” li chiamano “libri
di mediazione” e dicono che il feto è in grado di percepire la voce materna e, una volta
nato, la distingue e la preferisce rispetto a
quella di altre donne, riconoscendo e amando melodie e filastrocche cantate dalla mamma durante gli ultimi mesi di gravidanza. Per
TOSC
questo è importante che la comunicazione,
prima fra mamma e feto, poi fra genitori e
bambini, sia arricchita dal piacere della lettura che aiuta a veicolare sensazioni ed emozioni,
rafforzando il legame affettivo fra chi legge e chi
ascolta e che consente di sviluppare meglio e più
precocemente la comprensione del linguaggio e la
capacità di lettura.
A questo scopo in biblioteca sono arrivati, con la
collaborazione della rete documentaria pistoiese,
i materiali di “Nati per leggere”, un progetto rivolto ai
bambini fra i sei mesi e i sei anni di età e che coinvolge
bibliotecari e pediatri nel promuovere la lettura come elemento centrale nella vita del bambino fin dalla nascita:
brochure in italiano, albanese, romeno e arabo e segnalibri personalizzati per fasce di età che guidano i genitori
nelle tappe di avvicinamento ai libri e alla lettura dei loro
bambini, con suggerimenti sul tipo di libri da scegliere, su
come usarli e indicazioni sulla lettura ad alta voce.
Ti piace Orizzonti?
Con soli 20€ diventi nostro socio
per un anno e potrai riceverlo
direttamente a casa tua! Telefona
per informazioni al 0573 803029,
oppure recati in via G. Di Vittorio
n. 25 a Lamporecchio, ogni
pomeriggio dalle 15.30 alle 19.00.
Possibilità di ritiro anche presso
le edicole di Lamporecchio e
Larciano dove potrete sottoscrivere
l’abbonamento annuale.
“Nati per leggere” sfata il luogo comune
che in biblioteca i bambini piccoli non entrino, che ci si vada quando si sa già leggere mentre ci sono libri speciali che suonano, che si sfiorano, che si toccano, libri di
sole immagini, con racconti di poche parole, cartonati, libri di forme strane perchè
i piccolissimi non sanno ancora leggere le
parole ma sanno leggere le immagini e i
loro colori e le espressioni sul viso di chi
legge per loro.
La biblioteca ti aiuterà nella scelta dei libri
e ti metterà gratuitamente a disposizione
per il prestito i titoli migliori.
Per approfondire: il sito di “Nati per legA N A gere” <http://www.natiperleggere.it/index.
php?id=5> e il sito della biblioteca <http://
biblio.comune.pistoia.it/library/Lamporecchio/>.
Notizie dalla rete documentaria pistoiese: martedì 6 maggio, ore 15.30-18.30 - Biblioteca comunale Eden, Casalguidi, “Storie a voce alta: contro
i sintomi del mal di lettura”, laboratorio gratuito
per genitori ed educatori a cura di Alessia Canducci, attrice e promotrice della lettura, con esercizi
pratici sulla lettura ad alta voce per la fascia di età 0-6
anni. Tutte le informazioni presso la biblioteca comunale di Lamporecchio (contatti: 0573/81281; biblioteca@
comune.lamporecchio.pt.it e <http://biblio.comune.pistoia.it/library/Lamporecchio/>).
Serena Marradi, bibliotecaria (Promocultura)
Biblioteca comunale “Don Siro Butelli”
di Lamporecchio
UN AFFETTUOSO RICORDO
DI VINCENZO RUGGIRELLO
Vincenzo Ruggirello - 25/04/2013 - 25/04/2014
“Ad un anno dalla tua scomparsa ti ricordiamo
con tanto affetto.
La moglie Tanina, il figlio Giancarlo, la nuora
Stefania ed il nipote Jonathan”.
Nell’occasione vogliamo ringraziare la Croce Verde di Lamporecchio e la Dott.ssa Anna Trassi.
36 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LAMPORECCHIO
CROCE VERDE LAMPORECCHIO:
un nuovo consiglio e 1000 iniziative!!
I
IL NUOVO CONSIGLIO DELLA
CROCE VERDE
LA CROCE VERDE
A “SQUOLA”
l C.d.a. della Croce Verde
e la Commissione Formazione, ringraziano i suoi
formatori per l’impegno, la
passione e la dedizione con
cui hanno portato a termine il
progetto “La Croce Verde a
squola”, progetto formativo
e informativo dedicato agli
alunni delle Scuole dell’Infanzia di Lamporecchio.
Un grazie di cuore a tutti:
Alessandro, Daniele, Francesca, Raissa, Sabrina, Vanessa……e un grazie speciale anche ai nostri piccoli
soccorritori in erba che mostrano sempre interesse e attenzione!!!!
S
Domenica 13 aprile scorso, si sono tenute le elezioni per il rinnovo del consiglio d’amministrazione della Croce
Verde di Lamporecchio. Hanno votato 175 soci. Il candidato più votato
è stato Alberto Tesi che ha ricevuto
103 preferenze. A seguire Fernando Cappelli 96, Simone Martini 83,
Luciana Venturini 82, Mauro Ciacci
66, Mario Favilla 55, Raissa Baronti
51, Novarro Baronti 48, don Andrea
Mati 44, Luigi Giannini 43, Maddalena Mirandi 42, Vanessa Malgieri
41, Angelo Prinzivalli 40, Giancarlo
Palamidessi 36, Mario Ferri 34, Manuel Bartoletti 33. Questi sono i primi
sedici classificati, su una rosa di venticinque candidati, che entrano a fare
parte del nuovo consiglio d’amministrazione, in carica fino all’anno 2017.
i è da poco concluso il progetto di educazione
alla salute: “Croce Verde, un volontario come
amico” per i bambini di 5 anni della Scuola
dell’Infanzia di Mastromarco.
È fondamentale conoscere fin dai primi anni di vita
l’importanza del ruolo del volontario sul territorio, ma
soprattutto essere a conoscenza dei pericoli che si possono incontrare quotidianamente, come si possono evitare e come si possono risolvere.
I volontari della Croce Verde di Lamporecchio, durante questi incontri (3), hanno spiegato ai bambini, tramite racconti illustrati, conversazioni e schede, i
vari comportamenti da tenere in ogni occasione: quando qualcuno si fa male, quando esce
il sangue dal naso, cosa si deve fare in caso di
necessità in famiglia e il numero telefonico da
fare in qualsiasi emergenza: il 118. I bambini
hanno visitato l’ambulanza, hanno visto gli
strumenti e i materiali necessari ai medici e ai
volontari quando devono accompagnare qualcuno all’ospedale.
È stata un’esperienza molto positiva per tutti
i bambini, che hanno partecipato con entusiasmo e soddisfazione a tutti gli incontri previsti con il personale esperto. Le insegnanti Da
Gragnano Daniela e Donnadio Adelina, che
hanno seguito il Progetto, ringraziano tutto il
personale della CROCE VERDE per la disponibilità e la pazienza che hanno rivolto ai nostri
piccoli “interlocutori” (foto a lato).
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 37
LAMPORECCHIO
TRADIZIONE E INNOVAZIONE SI INCONTRANO IN CUCINA:
L
Il 13 aprile é stata inaugurata
l’Osteria Enoteca Bellavista a San Baronto
’idea è di quelle ottime e nasce da due certezze: un’attività storica e
affermata, e un posto incantevole. Partiamo da quest’ultimo, ovvero le
colline del Montalbano, il crinale che divide naturalmente la provincia
di Pistoia da quella di Firenze e su cui si trova il piccolo villaggio di San
Baronto, punto di partenza ideale per visitare le più importanti città d’arte
della Toscana.
In questa incantevole e pittoresca cornice s’insedia una delle realtà storiche
del posto, l’Hotel Bellavista, nato nei primi anni del Novecento e da sempre
gestito da una famiglia che ha fatto dell’ottima accoglienza e della ristorazione i propri cavalli di battaglia. L’albergo, con le sue 28 camere dotate di ogni
comfort e la piscina con vista panoramica sulla valle che unisce Firenze al
mare, è da sempre un punto di riferimento per chi abbia intenzione di godersi
il relax unico che può offrire la campagna della Toscana, e anche per chi partendo da lì intenda visitarne le suggestive bellezze artistiche.
È da queste solide basi che nasce l’idea della giovane ristoratrice Rachele
Dami e della sua famiglia, un’idea che si è concretizzata lo scorso
13 aprile con l’inaugurazione dell’Osteria Enoteca Bellavista. Un
ambiente storico e una gestione giovane, da qui nasce la consapevolezza che tradizione e innovazione possono benissimo incontrarsi e miscelarsi sui fornelli.
Quando si parla della Toscana e della sua cucina, infatti, la certezza è quella di imbattersi in sapori antichi come la storia di questa
bellissima terra, e “cucina tipica” e “menù tradizionale” sono sicuramente i più classici dei modi per definire ciò che un ristorante
può offrire.
L’intenzione di Rachele e della sua famiglia è quella di iniziare
da questa realtà per offrire di più, partendo sì dalla migliore cucina tipica toscana, per arrivare ad un menù rivisitato che con una
perfetta antitesi potremmo definire “classico e innovativo” in un
sol colpo. L’eccellenza, con queste prerogative, è facile da raggiungere: menù sia di carne che di pesce con una predilezione per
i prodotti che ogni splendida stagione di questa terra può offrire.
Attenzione e cura per i prodotti da utilizzare in cucina, attenzione
e cura per la clientela, nel menù dell’Osteria Enoteca Bellavista,
infatti, si sottolinea la presenza di alcuni piatti destinati alle persone celiache e vegetariane.
Quando si parla di Toscana, oltre all’ottima cucina, viene subito in
mente l’ottimo vino; ed è grazie alla competenza di Matteo Dami,
fratello di Rachele ed enologo di professione, che l’Osteria Enoteca Bellavista sarà fornita di una cantina ricercata e variegata, e la
sua carta dei vini, com’è ovvio legata al territorio, sarà in costante
evoluzione grazie alla grande passione che Matteo mette nel
suo lavoro.
È con queste ottime prerogative che è partito questo progetto,
con la serata inaugurale dello scorso 13 aprile. Oscar Wilde diceva di non sopportare le persone
che non prendevano seriamente
il cibo e la cucina,
all’Osteria Enoteca Bellavista,
questo è certo, si
sarebbe trovato
benissimo.
38 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LAMPORECCHIO
UNO STORNELLO DI ALTRI TEMPI
... recitato da Armando Volpi
a cura di Stefano Ferrali
in dalla sua nascita, Orizzonti ha sempre cercato di recuperare tutto quel patrimonio di cultura popolare fatto
anche di testi e filastrocche, commedie, canti, poesie e stornelli cantati o recitati dal nostro popolo, spesso anche
soltanto in forma orale. Tempo fa mi è capitato di parlare con Armando Volpi, da tutto conosciuto e apprezzato
per aver svolto per tantissimi anni la professione di barbiere a Lamporecchio. Mi ha recitato un simpatico stornello
che ho registrato con il cellulare e successivamente riscritto. Non ci è dato sapere chi sia l’autore e nemmeno il periodo in cui è stato composto ... approssimativamente credo sia opera di un cantastorie di fine 1800 che ci narra di un
suo viaggio a Firenze dove incontra due personaggi particolari. Grazie Armando per la tua prodigiosa memoria!
F
Il fiorentino e il contadino
C – I contadini biasimar tu vuoi, ma
dal fresco spino viene il buon rosaio,
Ero a Firenze per combinazione, in
se leggi il libro degli antichi eroi
una trattoria a desinare, dove c’eran
troverai che Giotto era un pecoraio …
di molte persone e due cominciarono
prese la lastra bianca e poi su quella ...
a litigare. Nacque, tra loro due una
dipinse la figura dell’agnella!
questione, che più di un’ora la fecen
F – Senti quel grullo cosa mi favella
durare, due che sedevan a me vicino,
che di parlà di Giotto un ti conviene
un di Firenze e l’altro del Casentino.
quello che ha fatto lui non si cancella,
F - Come tu puzzi - disse il fiorentino
quello che ha fatto lui sta tutto bene.
al campagnol - e la testa clina … tu
Natura gli donò la virtù bella … non
mi fai ributtar il pane e il vino, la
era mica un grullo come te … con chi
nzuppa, la braciola e la tacchina…
ti paragoni montanaro, tu non sei bono
eppure l’acqua a casa ce l’avrai..o
a dà da bé al somaro!
sudicione un ti lavi mai?
C - Certo non son capace e non
Il nostro amico Armando Volpi
C - E te … con tutto il tuo lavare
imparo poiché il ciuco non è la mia
che ti fai con quell’acqua di crusca e
compagnia ma l’ho trovato oggi qui
saponetta, tu non sei bono a regge la Giannetta (N.d.R.
per caso raro venendo a desinare in questa trattoria.
inteso come nome di una donna), ti manca pure il fiato
Oste vieni qua prendi il denaro gli lascio il posto libero
per parlare … dimmi cosa ti conta il tuo lavare!
e vò via … di molte miglia c’ho da fa di strada, dai bere
al ciuco quando un’ha più biada!
F - Se fossi la giustizia vorrei fare dei contadini tutti
una bracciata e al porto di Livorno li vorrei portare …
F - O contadino bada, io metterò d’accordo i fiorentini
al porto dove giunge ogni fregata e vorrei buttar giù
… ci metterem alla porta con la spada e proibirem
finché il mare un’è pieno ... senza rimorso di coscienza
l’ingresso ai contadini e poi ne veda come vada ... sian
in seno!
di pianure monti o valle destineremo loro campi prati e
stalle....
C - Per pietà fiorentino parli di meno, già vedo ben che
l’hai perso il cervello, il contadino lavora il terreno ...
C - (N.d.R. il contadino interrompe il fiorentino mentre
custodisce la pecora e l’agnello. L’arte del contadino l’è
parla) ... e quando avrem pieni quei barili, sacchi e
un talento che serve a procurarti il nutrimento.
balle e pure il frutto di ogni seme … ogni raccolto che
al contadino preme … quei prosciutti e quelle spalle
F – Coi contadini non mi ci cimento, il contadino quando
… le belle pesche saporite e gialle … fra noi villani
parla pecca, se gli metto la mano sotto il mento … in
mangeremo insieme tutti quei tacchin, polli e pollastre
quei tre peli di barba c’ha una zecca. Da più fastidio
e te a Firenze mangerai le lastre!!
dell’inverno il vento … guardalo con la lingua il piatto
lecca, a quella mensa che mangiate voi … ci mangiano
i maiali, vacche e buoi!
(N.d.R. Legenda: F= fiorentino - C= contadino)
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 39
LAMPORECCHIO
CITTADINI IN MOVIMENTO
a cura degli Attivisti 5 Stelle Lamporecchio & Larciano
I
l mese trascorso è stato denso di eventi per il gruppo
di attivisti 5 stelle di Lamporecchio & Larciano. La
prima buona notizia riguarda la certificazione della
lista di candidati che si presenteranno alle elezioni
comunali di Lamporecchio.
I candidati sono: Cinzia Benvenuti, Dario Francesconi,
Benedetta Sorvillo, Alessandro Giannoni, Micol
Michelini, David Scalzo, Daniele Graniero, Adolfo
Ferreri, Antonino Santoro, Evita Verdiani, Ivana
Gamenoni.
Per chi non lo sapesse il MoVimento 5 Stelle certifica liste
elettorali i cui candidati non sono iscritti ad alcun partito
politico, non devono aver riportato sentenze di condanna
in sede penale, anche non definitive e non devono aver
assolto in precedenza più di un mandato elettorale a
livello centrale o locale. Inoltre ogni candidato deve
risiedere nella circoscrizione del Comune per il quale
intende avanzare la propria candidatura. Ogni candidato
si impegna a rimettere il mandato elettorale ricevuto, nel
caso in cui, nel corso del suo svolgimento perda o si
dimostri non abbia posseduto fin dall’origine uno o più
dei requisiti minimi sopra descritti. Poche regole ma che
segnano una differenza determinate tra il MoVimento 5
Stelle e gli altri soggetti.
La lista di candidati di Lamporecchio si unisce alle altre
presenti in tutta la Toscana come potete vedere dalla foto
riportata. L’immagine parla da sola: è un movimento
vero e proprio, un cambiamento dei rapporti tra cittadini
e politica, una scossa al sistema che è arrivata anche
nelle comunità più piccole ma non per questo meno
importanti.
La seconda notizia che vogliamo riportare è l’incontro
pubblico con la senatrice 5 stelle Elena Fattori (foto
sotto) che si è tenuto il 29 marzo presso l’area verde
di Mastromarco allestita per l’evento. La nostra
“dipendente” ( i datori di lavoro sono i cittadini italiani)
fa parte della Commissione Agricoltura in Senato e nel
confronto diretto di sabato 29 ha parlato e dibattuto
con i partecipanti su coltivazione diretta, ambiente,
salvaguardia del territorio, punto 5 del programma
europeo del Movimento 5 stelle, la questione dei cibi
OGM e di molti vari argomenti.
L’altra notizia che vogliamo riportare è la partecipazione
del nostro gruppo alla giornata di sabato 5 Aprile
di “Fiuto per il Rifiuto” organizzata dal Comune
di Lamporecchio. Siamo rimasti davvero increduli
dalla quantità di rifiuti abbandonati nei boschi e nel
circondario. Contrariamente a quello che si può pensare,
la maggioranza del materiale raccolto è differenziabile
come vetro, ferro, plastica. Molti di noi sono convinti
che sarà sempre più importante organizzare eventi del
genere sia per sensibilizzare i cittadini sia per la quantità
dei rifiuti abbandonati in punti diversi e a volte non
agevoli. La vocazione turistica della nostra comunità e
il buon senso non possono accettare un simile scempio
del nostro territorio.
Il gruppo di attivisti sta inoltre lavorando su vari fronti:
abbiamo creato un gruppo aperto su Facebook (attivisti
5 stelle Lamporecchio), siamo in continuo contatto
con il gruppo omologo della Valdinievole (http://www.
valdinievole5stelle.it/comuni/lamporecchio/), abbiamo
intenzione di organizzare vari incontri in tutte le frazioni
del Comune per farci conoscere e stiamo preparando un
programma di governo attingendo idee e proposte dai
gruppi di lavoro.
Chiunque volesse iniziare ad “attivarsi” ci contatti
poiché ogni piccolo aiuto è molto importante per noi.
La Toscana a “5 stelle”
40 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 PD LAMPORECCHIO:
L
LAMPORECCHIO
Un cambio di passo concreto e condiviso
FOTO di LUCA GORI ©
’art. 49 della Costituzione recita: Tutti
Il punto di partenza sono le linee programi cittadini hanno diritto di associarsi
matiche stilate in occasione delle elezioni
liberamente in partiti per concorrere
primarie, attualmente in fase di elaboraziocon metodo democratico a determinare la
ne da parte del partito e del candidato sindapolitica nazionale.
co per divenire il programma elettorale del
PD di Lamporecchio. Al suo interno, l’espePoche righe per spiegare cosa è il PD. Un
rienza di un partito solido, le esigenze del
partito che, anche se strutturato e colmo di
territorio e le idee innovative portate dalle
contraddizioni, non rinuncia a mettersi in
numerose competenze presenti nei gruppi
discussione, cercando di essere aperto e
di
lavoro, si fondono in un documento che
partecipato.
sarà
il
copione
principale al quale Alessio Torrigiani,
Riprendendo le parole dei padri costituzionalisti, far
in
caso
di
vittoria,
dovrà attenersi per interpretare il
concorrere il cittadino con metodo democratico non
ruolo di primo cittadino.
è solo dargli l’occasione di aderire ad un movimento,
Il programma, pur nella consapevolezza della ristretma è coinvolgerlo nelle scelte rendendolo parte intetezza economica alla quale sono sottoposti gli enti
grante di un progetto che adotta la democrazia anche
locali, non rinuncia alla progettualità e all’innovazioall’interno dei propri statuti
ne.
e regolamenti.
Tra i punti fondamentali
Con questo principio, il
il tentativo di vivacizzaPartito Democratico ha
re, per quanto possibile,
adottato le primarie come
l’economia, con lo svimetodo di selezione delluppo e la messa a “sistele proprie figure verticima” di risorse pubbliche
stiche ad ogni livello, a
e private a sostegno delle
partire da Matteo Renzi
imprese locali.
segretario nazionale PD,
fino ad arrivare alla deterLa cura del territorio, sominazione del candidato a
prattutto nella zona alta,
Sindaco di comuni piccoli
e l’implementazione delcome il nostro.
le infrastrutture tecnologiche, fondamentali allo
A Lamporecchio, in occasviluppo di un altro settosione delle primarie del 9
re importante: il turismo.
marzo, hanno partecipato
La scuola e la cultura,
alla votazione in quasi
intese come fucina fon1800 cittadini, dato che
damentale per i cittadini
supera le più rosee preDa sinistra: il deputato PD Edoardo Fanucci, il candidato
sindaco
del
Pd
di
Lamporecchio
Alessio
Torrigiani,
la
deputata
visioni e che consegna, al PD Caterina Bini, il segretario provinciale PD Marco Niccolai e di domani e come forma
vincitore Alessio Torrigia- Cristina Volpi componente della nuova segreteria regionale. espressiva e caratterizzante di un comune che
ni, una legittimazione che
possiede uno dei teatri
nessun direttivo di partito
più
belli
e
importanti
della
provincia
e varie altre asavrebbe potuto dargli.
sociazioni
musicali
e
di
spettacolo.
L’attenzione
per
Adesso la sfida più grande … vincere le elezioni amle
fasce
deboli
e
la
salute
dei
cittadini
con
la
collaministrative e governare il comune per 5 anni.
borazione sinergica tra comune, società della salute e
La partita è molto dura e gli attivisti che hanno partecomunità solidale.
cipato alla campagna elettorale ne sono consapevoli.
La ricerca di forme associative con gli altri comuni, in
Incontrando la popolazione, nelle numerose iniziative
modo tale da godere delle agevolazioni e degli sgravi
pubbliche, sono emersi il malcontento e la frustrafiscali previsti dalla legge, e da avere maggior peso e
zione verso una situazione socio-economica molto
possibilità di determinare verso enti derivati e terzi.
difficile, terreno fertile per il seme dell’antipolitica
Saranno inoltre realizzati interventi di modesta entità
e del populismo. Il partito democratico può e deve
sugli spazi comuni e alla viabilità con lo scopo di ririspondere a queste istanze d’aiuto che provengono
solvere problematiche presenti nel capoluogo e nelle
soprattutto da parte delle classi sociali più a rischio
frazioni che, come sostenuto dal candidato Torrigiani,
con concretezza e rinnovamento, due aspetti fondanti
saranno la vera opera pubblica per i prossimi 5 anni.
degli intenti programmatici del PD.
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 41
LARCIANO
MARCO BRESCHI HA RICEVUTO
LA CITTADINANZA ONORARIA DALLA CITTÀ DI LIVERPOOL
A
desso è ufficiale. Marco Breschi ha ricevuto
la cittadinanza onoraria dalla città di Liverpool. La
cerimonia si è svolta, lunedì 7
aprile, all’interno dello storico
palazzo comunale ed è stata
condotta dal sindaco della città inglese (The Lord Major),
Gary Millar.
La delegazione italiana, guidata da Marco Breschi era composta da dieci persone. Oltre
all’autore erano presenti Mara
Fadanelli, Caterina Ruggiero, Rossella Petrucci, Ivo
Ferri, Giulia Breschi, Francesca Zucconi, Alice Ferri,
Massimo Mancini e Maurizio Zucconi. Con cordialità ed
ospitalità la delegazione è stata
accolta nella sala del Palazzo
Comunale dal sindaco Gary
Millar, il quale dopo aver fatto
un breve saluto di benvenuto,
ha motivato la scelta di dare la
massima onorificenza della città a Marco Breschi. “Con il suo
libro, intitolato “Ci sono luoghi che non dimenticherò.
Io, Liverpool e i Beatles”ed
in particolare con la poesia,
“Ode a Liverpool” che si
trova all’interno, l’autore ha
promosso con emozioni e descrizioni le bellezze naturali
ed artistiche della città. Un
gesto d’amore nei confronti del posto, dove sono nati
e cresciuti i Beatles che ha
qualcosa di straordinario e
che merita un riconoscimento. Per questo motivo - ha
di Massimo Mancini
Marco Breschi premiato
dal “Lord Major” di Liverpool Gary Millar
Marco con la figlia Giulia nella mitica “Penny Lane”
Il dopo cerimonia, da sinistra: il cavaliere Mario Bordi, il
console onorario Nunzia Bertali, Marco Breschi,
il consigliere Nick Small e Nick Owen Obe del “Order of
British Empire”
42 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 concluso il primo cittadino di
Liverpool - la
città ha il piacere di conferire a
Marco Breschi
la massima onorificenza, che si può dare ad un
cittadino straniero”.
La consegna dell’onoreficenza
è avvenuta sulla scalinata, adiacente alla sala del sindaco.
La cerimonia è proseguita nella
serata, dove al ristorante Casa
Italia, locale ubicato nei pressi
del mitico locale Cavern Club,
Marco Breschi è stato accolto
dal console onorario di Liverpool Nunzia Bertali, dal cavaliere
Mario Bordi, proprietario della
catena dei ristoranti Casa Italia,
dall’assessore Nick Small e da
una ventina di studenti inglesi,
che stanno studiando la lingua
italiana. Gli stessi che hanno
tradotto il lavoro in lingua inglese.
Tutta la manifestazione, compresa la premiazione, è stata
curata da lavoro eccellente
del professore Gerry Murphy, colui che ha promosso
e reso famoso il libro nella
città inglese.
Durante tutta la permanenza
a Liverpool, durata quattro
giorni, la delegazione italiana è stata seguita da una
troupe televisiva, che ha
confezionato un interessante
documentario, che verrà trasmesso su un’emittente della
città inglese.
LARCIANO
(Ode, in versi molto liberi, a Liverpool)
A te, città amica, che scorri dentro di me.
A te, che il tempo non invecchierà mai,
chiedo di cullarmi nel grande fiume
che ancora oggi canta la tua musica (2).
Portami sulle ali del vento sopra il cancello dal dolce
color di fragola (3).
Portami nella brezza del mattino o nella tiepida aria
della sera a far parte dai tuoi cieli suburbani (4).
O grande città senza tempo, che niente hai chiesto e
niente volevi, potrò mai fare parte di te, come vorrei.
Apri le tue grandi braccia, e stringi ci forte a te
facci sentire il profumo dei tuoi verdi prati,
il dolce rumore delle tue acque, il tuo orgoglio
di padre e madre della leggenda (5).
Il tuo Sergente dal cuore solitario ( 6)
ci ha portato infiniti colori in un mondo sbiadito.
Il tuo Sergente dal cuore solitario
ci ha accompagnato con la sua fanfara
nei luoghi del culto (7).
Il tuo Sergente dal cuore solitario
ci ha fatto sognare in un momento difficile.
Quando giunge la sera i gabbiani in stormo volano
cantando la tua gloria.
Davanti a te mi sento tanto piccolo
e nello stesso tempo tanto grande da ammirarti.
Sei stata scelta per la nascita del mito e
sembra che il cielo ti benedica con la sua pioggia,
sembra che il vento gelido del nord diventi tiepido quando
passa nei sobborghi che tu sai (8).
Lo zampillo che sgorgò il talento,
lo custodisci con amore
come ogni madre da sempre fa.
Ogni giorno tutti noi ti accarezziamo con il pensiero
ricordando la leggenda che fu e la leggenda che sarà.
Tu sei una piccolissima parte di universo, ma brilli di una luce
che mai si spegnerà.
2 Mersey Sound (il sound Beat degli anni 60 che
prese il nome dal fiume che attraversa Liverpool)
3 Strawberry Field
4 Penny Lane
5 Beatles mania
6 Album (1967 )Sgnt Peppers Lonely Heart Club band
7 Cavern Club - Casbah - Jacaranda
8 Woolton(John) - Allerton(Paul ) - Wavetree(George) Admiral Grove(Ringo) - West Derby (Pete Best)
Written by Marco Breschi (October 2011)
A VOLTE I SOGNI
DIVENTANO REALTÀ
A
di Marco Breschi
ncora non riesco a credere come certi sogni possono diventare realtà, ma è proprio
quello che mi è accaduto.
Esprimere le emozioni che provo, non è semplice,
forse perché l’evento si appena concluso, e non
sono ancora rientrato nella vita di tutti i giorni.
Avere ricevuto quest’onorificenza, dopo un percorso che parte da molto lontano, fin dalla mia
adolescenza, è avere realizzato un sogno di tutta
una vita. Citazione di John Lennon: “Non dire che
i sogni sono inutili, perché inutile è la vita di chi
non sa sognare”. Come Lord Major, il Sindaco,
Gary Millar mi ha detto, questo riconoscimento
non è solo un pezzo di carta ma rappresenta la risposta all’affetto che io ho mostrato verso la città,
scrivendo questo piccolo racconto e in particolare
la Poesia che ha colpito il professor Gerald Murphy, al quale casualmente avevo donato il libro
durante una visita al Casbah, dove egli era stato
chiamato come interprete. Da lì la diffusione, nei
vari circoli culturali della città, e la successiva
traduzione in lingua Inglese da parte dei suoi studenti, che ad oggi hanno anche tradotto tutto il
libro. Uno speciale ringraziamento va alla Sig.ra
Ornella Masi e Sig. Lustri Graziano e a tutta l’amministrazione della Coop di Larciano, per avermi
elargito un contributo a sostegno di questo mio
progetto, per il quale avevo richiesto fondi ad altri enti e amministrazioni che non hanno potuto o
voluto darmeli.
Ringrazio profondamente Massimo Mancini, direttore del mensile Orizzonti nonché reporter del
quotidiano la Nazione, per i suoi accurati articoli
e per essersi unito al gruppo delle persone che mi
hanno accompagnato a Liverpool.
A questo proposito mi piace sottolineare che i
componenti del gruppo, così eterogeneo per età,
interessi ed attività, hanno subito familiarizzato
tra di loro e con il nuovo ambiente. Mi hanno sostenuto moralmente e si sono lasciati coinvolgere dalla mia passione per i Beatles e la loro città,
sebbene alcuni di loro non fossero fans dei “Fab
Four”.
Per concludere dico quanto sia straordinario che
alcune cose nate così senza pretese, possono raggiungere mete inaspettate, cito ancora una bella
frase di John Lennon “La vita è quello che ti accade, mentre sei occupato a fare altri progetti”.
Marco nel centro di
Liverpool. Alle sue
spalle una gigantografia
di (da sinistra) John
Lennon, Ringo Starr,
Paul McCartney e
George Harrison ...
The Beatles!
-------Il console Nunzia
Bertali rende omaggio
a Marco Breschi
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 43
LARCIANO
EDUCARE ALLA PACE - 2014
L
Dachau – Peißenberg
a Pace è un tema chiave attorno al quale costruire
sessore Valentina Picchi di Cerreto Guidi, dove si trova il
un percorso formativo per i ragazzi che frequentano
Museo della Memoria Locale, presso il quale verrà presenl’Istituto secondario di primo grado “F. Ferrucci”
tato e conservato il documento audio-video che testimonierà
di Larciano. Una pace che trova nella conoscenza dei fatti
il lavoro svolto nell’ambito del progetto Educare alla Pace
storici e nella conservazione della memoria degli strumen2014, hanno scelto di deporre una corona al monumento
ti chiave per accompagnare gli studenti nella loro crescita
ai caduti nel Campo facendo un minuto di raccoglimento e
umana e civile. La scuola per perseguire al meglio questo
l’assessore Picchi ha dichiarato che ogni persona che visita
obiettivo di educazione alla pace, inserito all’interno dei suoi
luoghi come il campo di Dachau si carica di una responsapercorsi di contenuto discibilità: “Noi come voi ragazzi
plinare, ha accolto l’invito
siamo titolari di una conodell’amministrazione coscenza che non è quella di
munale di Larciano di effettutti…da questo momento in
tuare una visita al Campo di
poi voi siete come le persoconcentramento di Dachau
ne che hanno vissuto questa
in Germania ed ha ricevurealtà e gli eventi accaduti in
to per questo un contributo
questi campi” e ha continuato
finanziario di 3000 euro.
“chi vi ha portato qui, le istituzioni da una parte e la scuoNei giorni 3-4-5 aprile, ben
la dall’altra, l’ha fatto perché
70 alunni delle classi terze
voi foste cittadini del domani
sono stati accompagnati a
responsabili” e ha concluso
visitare Dachau, Monaco e
con un appello ai ragazzi “La
Peissenberg, tre luoghi con
conoscenza. Voi dovete essesignificati particolari e imre titolari della conoscenza
portanti per motivi diversi.
Il gruppo completo di ragazzi e insegnanti dell’Istituto
secondario di primo grado “F. Ferrucci” di Larciano
dei fatti, soltanto essendo a
Il campo di Dachau apparconoscenza dei fatti potrete
tiene ad un capitolo doloessere
liberi
di
scegliere,
e
questo
vale in ogni campo della
roso della seconda guerra mondiale poiché in esso si sono
vita”.
verificati avvenimenti atroci e può essere risultata una visita
“A voi giovani spetta di ricordare e avere memoria di tutper certi versi triste e faticosa a dei giovani studenti di 13-14
to ciò - ha continuato l’assessore Falasca - ma soprattutto
anni ma questo è il modo più efficace e reale di conoscere e
tocca a voi il compito di continuare a costruire un’Europa
non dimenticare gli errori del passato. Nel diario di viaggio
socialmente giusta in cui tutti sono cittadini liberi di attraun’alunna ha scritto: “Io avevo letto sui libri di storia cosa
versarla, in ogni paese che la costituisce. Ora, dopo il dolore
fossero i campi di concentramento ma solo quando ci sono
vissuto attraversando insieme questo campo dell’orrore, nei
entrata dentro ho capito veramente come erano fatti e quale
vostri occhi vorrei non solo leggere la tristezza, ma anche
fosse lo stato di umiliazione e sofferenza degli internati” Un
la speranza di chi sogna un’Europa dove poter camminare
altro ha espresso così il suo pensiero: ”Non credevo potesinsieme senza paure”.
sero gli uomini comportarsi in modo tanto mostruoso verso
altri uomini e, ad essere sincero, non ho capito come sia
La conoscenza, la memoria devono essere strumenti di
potuto accadere senza che nessuno li fermasse prima”.
pace, non strumenti di odio e rancore. L’assessore Falasca
ha tenuto a sottolineare: “Oggi in questa società dove tutto
Riflessioni semplici ma molto profonde che rendono chiaro
si pesa con il denaro, c’è ancora qualcosa che nessuno può
il valore educativo e formativo di questo viaggio della meacquistare: la pace. Un bene inestimabile per ogni popolo
moria.
del pianeta, a voi, a noi e a tutti quelli che vogliono un PaeAl termine della visita guidata, gli alunni guidati dall’assesse dove poter vivere nella concordia spetta il compito della
sore Fabrizio Falasca di Larciano accompagnato dall’asmemoria di ciò che è accaduto e operare fattivamente per la
44 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LARCIANO
fratellanza degli uomini.
e rendendo omaggio alle sue vittime. L’amministrazione
comunale insieme a quelle dei comuni vicini, a fianco dei
La novità che è stata inserita all’interno di questo viaggio
familiari, si è costituita parte civile nei procedimenti penali
è stato il soggiorno a Peissenberg, voluto dal sindaco Anaffinché fossero individuati e colpiti i responsabili materiali
tonio Pappalardo con lo scopo di far nascere un rapporto
di quegli atti, per verità, giustizia e dignità”. La ricostruzione
di amicizia e collaborazione tra i due Comuni a seguito di
dei fatti è necessaria e deve essere strumento a disposizione
una serie di scambi che da alcuni anni
per l’avvio di un cammino di riconciliaavvengono tra le due corali e di un gezione. Tale percorso è stato avviato il 18
sto, unico nel suo genere, fatto un anno
novembre 2008 quando, in una dichiafa dal sindaco Vanni di Peissenberg e
razione congiunta rilasciata a Trieste in
da una rappresentanza di cittadini teseguito alla visita al museo del campo
deschi, di deposizione di una corona
di concentramento nazista della Risiera
al monumento di Castelmartini alle
di San Sabba, i Ministri Esteri italiano e
vittime dell’eccidio del Padule di Futedesco ribadirono la condivisione degli
cecchio e ai caduti di tutte le guerre.
“ideali di riconciliazione, solidarietà e
Il sindaco Antonio Pappalardo ha
integrazione che sono alla base del procosì pensato di voler ricambiare il gecesso di costituzione dell’Europa.
sto andando a Peissenberg a rendere
Da allora, come esito di quel rapporomaggio ai loro morti in guerra. Si è
to, Italia e Germania hanno avviato un
svolta una cerimonia al monumento
cammino che, senza dimenticare o giudei caduti della prima e della seconda
Dachau: da sinistra Fabrizio Falasca (in
guerra mondiale di Peißenberg, duran- rappr. del comune di Larciano), Valentina stificare e mantenendo fermo il ricordo
(in rappr. del comune di Cerreto Guie la condanna delle stragi di innocenti,
te la quale il sindaco Vanni ha dichia- Picchi
di) e la prof.ssa Letizia Venturini (in rappr.
intende lavorare per riconciliare e prorato: “Il nostro obiettivo è di coltivare
dell’Istituto “F. Ferrucci” di Larciano)
seguire nel cammino di pace indicato
l’amicizia tra le città di Larciano e di
dai padri fondatori l’Unione Europea.
Peißenberg. Ciò presuppone tuttavia
Ed ecco che il gesto fatto dal sindaco
un sincero confronto con i fatti del
Antonio Pappalardo si colloca proprio
passato che gravano sui nostri rapall’interno di tale percorso, come ha
porti, al fine di superare ogni conflitto
dichiarato durante la cerimonia a Peislatente ancora presente e di dar forma
senberg: “Un gesto che, condannando
insieme a un futuro libero da rancori
e ripudiando la guerra, vuol dimostrare
e pregiudizi. Stimolando nelle nostre
la mia riconoscenza e la mia gratitudicittà il ricordo degli orrori della guerra
ne per quello che, esattamente un anno
desideriamo quindi porre le basi di un
fa, avete sentito di compiere in onore e
futuro comune di pace, caratterizzato
ricordo dei nostri caduti. Un gesto che
da sentimenti duraturi di amicizia e
rispetto”. Ha continuato poi descri- Peißenberg: il sindaco di Larciano Antonio non vuole ne dimenticare ne giustificare
vendo il significato del gesto che i due Pappalardo, insieme ai ragazzi delle scuole chi materialmente si è macchiato di tali
crimini efferati ma allo stesso tempo,
sindaci stavano facendo: “deponendo
non vuole condannare chi non ha nessuna colpa di quegli
oggi questa corona di alloro, vogliamo far sì che il passato
atti”.
con i suoi orrori non venga rimosso e dimenticato, vogliamo che non si dimentichi mai cosa significa la guerra e che
Rassicurando che Larciano continuerà a lavorare per il rifonte di distruzione, disperazione e di dolore essa sia per gli
cordo e la condanna di quei fatti e di chi li ha compiuti, non
uomini. Un tale oblio potrebbe, infatti, portare nuovamente
per odio ma per dignità, giustizia e verità, il sindaco Pappaa considerare la guerra come possibile soluzione di conflitti.
lardo ha concluso dicendo: “Che sia di stimolo a tutti per
L’amicizia tra comuni di Paesi diversi è senz’altro anche un
far si che si lavori per la pace fra i popoli e l’amore fra gli
piccolo contributo a un futuro di pace in Europa”.
individui, affinché a questi giovani che oggi sono qui con
noi in questo viaggio della memoria condivisa, possiamo
Il sindaco Antonio Pappalardo ha risposto affermando con
essere di esempio positivo e lasciare in loro la speranza che
forza che Larciano e la sua comunità da sempre mantenqueste tragedie non si ripetano mai più”.
gono viva la memoria di quei fatti ricordandone il dolore
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 45
LARCIANO
Coop di Larciano, 90 anni di
Cooperativa Operaia di Consumo
di Matteo Grasso
13 maggio 1920: nella piazza
principale del paese di Larciano
sorgeva la prima sede della
cooperativa, nata grazie alla
volontà di 13 possidenti e
artigiani. Erano tutti abitanti
della zona, alfabetizzati e di
chiara ispirazione socialista,
che dettero vita a una società
avente come scopo “di fornire
ai Soci i generi alimentari ed
altri di consumo domestico,
acquistandoli in quanto sia
possibile direttamente dai
produttori per poi rivenderli
esclusivamente ai propri soci
al minor prezzo possibile, e a
pronto contanti e di rendere in tal
modo migliori le loro condizioni
economiche e morali”.
L’avvento
del
fascismo
comportò una svolta nella
gestione dell’azienda che subì
modifiche sostanziali, in primo
luogo la fine della democrazia
interna; inoltre, nel 1929, la
sede fu spostata nel luogo in
cui rimase anche in seguito alla
seconda guerra mondiale.
Con la fine del conflitto e la liberazione d’Italia, la cooperativa riassunse una gestione libera
da costrizioni e vennero aperti
due spacci, uno a Castelmartini
e uno a Biccimurri, per “rendere più comodo e più vicino l’approvvigionamento dei generi
alimentari” a quei soci che per
1
2
3
arrivare
alla sede
percorrevano due o tre chilometri a
piedi o in bicicletta.
Il lavoro era frenetico, gli
articoli
venivano
ritirati
presso i produttori pistoiesi
e immediatamente venivano
messi in vendita; persino il
petrolio era distribuito dal
negozio a tutta la popolazione
del Montalbano. Momenti
di alti e bassi si alternarono
nel corso degli anni ’50, con
annate chiuse in perdita e altre
in pareggio di bilancio, anche a
causa delle alte tasse da pagare,
una situazione denunciata
più volte dal presidente. Per
rimediare a questa situazione
fu istituito il bollino-sconto
per i consumatori, consegnato
in base agli acquisti effettuati:
in cambio dei bollini, poi,
venivano dati dei buoni da
spendere in acquisti presso la
cooperativa.
Nel 1956 i soci iscritti erano
in numero ancora ridotto,
solamente 207; importanti
cambiamenti
avvennero
quell’anno con l’acquisto di un
magazzino e la ristrutturazione
degli spacci, mentre l’anno
seguente fu aperta una nuova
struttura a San Rocco per la
macellazione e il commercio di
Foto 1 – Sede vecchia Coop
Foto 2 – Inaugurazione sede Coop 1981 – (nel centro da sinistra a destra): Graziano Lustri, Guido Cipollini (accanto Graziano, con gli
occhiali), don Vincenzo Lemmetti, Romano Ventavoli (con la maglia bianca), Grazia Pinochi (con il vestito blu).
Foto 3 – Gruppo con lavoratori e simpatizzanti 1981 – (in piedi, da sinistra a destra): Antonio Monti, Grazia Pinochi, Marcella Mazzei,
Antonio Bargi, Grazia Menichetti, Romano Ventavoli, Giancarlo Palamidessi, Daniele Neri. (a sedere, da sinistra a destra):
Roberto Monti, Gennarino Del Bino, Francesco Iuorio, l’indimenticato e simpaticissimo Andrea Severino.
46 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LARCIANO
carne.
Oltre ai generi alimentari, l’azienda vendeva anche elettrodomestici, prodotti da merceria e profumeria.
Nel 1963 aderì al Consorzio Interprovinciale delle Cooperative di Consumo di Firenze e già in quel periodo si alzavano voci per una possibile fusione con la Cooperativa del
Popolo di Lamporecchio, un’idea mai trasformata in realtà.
Durante questi anni, la cooperativa elargì importanti contributi in favore delle popolazioni colpite da catastrofi naturali:
alluvione del 1966, terremoto in Friuli del 1976, terremoto
in Irpinia nel 1980.
Nel 1965 gli incassi superarono per la priva volta i 100 milioni
di lire e nel 1968 l’ampliamento dei locali nel centro-vendita
di Larciano permise di vendere per la prima volta i surgelati.
Fu in questo periodo che il consiglio d’amministrazione
prese importanti decisioni per lo spaccio: la trasformazione
in Supercoop e l’inserimento nella Coop Italia.
Gli anni ’70, con la crisi energetica, portarono numerosi
problemi all’interno dell’azienda che incontrò difficoltà
a pareggiare i costi e che dovette prendere alcuni
provvedimenti per risanare le casse. Il negozio, grazie allo
spirito di sacrificio dei dipendenti e del personale, ha saputo
sistemarsi e riorganizzarsi, diventando una realtà di fiducia e
di sicurezza durante l’ultimo secolo.
Nel 1981 il CdA deliberò la costruzione di una nuova
struttura per la cooperativa, inaugurata alla presenza di un
nutrito gruppo di clienti; la sede si è assestata là fino al 2007,
quando il 14 marzo venne aperto al pubblico il nuovo locale
in via Enrico Berlinguer.
Fonte: Marco Francini (a cura di), 1945-1995 Gli anni della
nostra storia, Unione cooperative della Valdinievole, Firenze,
1995.
Foto 4 – Inaugurazione nuova sede coop 2007 (nel centro
da sinistra a destra): Luigi Iacopini, Ornella Masi (attuale
presidente), Roberta Beneforti (sindaco dell’epoca).
Foto 5 – Gruppo lavoratrici Coop 2007 (da sinistra a destra):
Vera Cappelli, Daniela Felloni, Salvatore Bianco, Grazia
Pinochi, Isabella Meacci, Valentina Baldi.
Un ringraziamento particolare a Graziano Lustri per il
reperimento delle fonti e delle foto.
Aprile 2014 - n. 61 - Orizzonti - 47
LARCIANO
IL NONNO RACCONTA:
“Il frantoio di Cecina”
E
di Fabrizio Fedi
infatti qui si faceva l’olio
ro ancora bambino quando s’andava
di sansa. Dal frantoio attraa fare l’olio al frantoio di Cecina, cosi
verso una porta si accede
preso da questi ricordi mi sono chiead una struttura divisa in diversi locali dove
sto: ma questo posto sarà ancora in piedi?
si vedono grovigli di tubi, valvole, giganSono andato a vedere accompagnato da uno
teschi manometri e altrettanto giganteschi
dei proprietari e praticamente ho fatto un
serbatoi in ferro. Qui si lavorava sia la sansa
salto nella storia di questo nostro bel terriche veniva dall’attiguo frantoio che quella
torio.
1. Tassello in pietra con
proveniente da frantoi di tutta la provincia.
data 1813
In origine, circa 200 anni fa (foto 1), era un
La sansa veniva spinta dentro ad una
mulino ad acqua, poi subito dopo-guercoclea da qui attraverso una catena
ra, metà anni 40 è stato trasformato. Il
con tazze (foto 8-9) era introdotta denfrantoio ha lavorato fino alla metà degli
tro ad un gigantesco tubo ruotante di
anni 90 di conseguenza ha subìto lavoun metro di diametro lungo una deciri di ristrutturazione nel tempo (foto
na di metri dove veniva essiccata con
2). All’interno tutto è rimasto come
un vortice di aria calda proveniente da
congelato a 20 anni fa, si sente ancora
un forno (alimentato pensate un po’ a
l’odore dell’olio e della sansa. La lavosansa), la corsa proseguiva attraverrazione avveniva con il vecchio sisteso altre coclee e catene a tazze fino
ma a freddo,fanno ancora bella mostra
ad un deposito in cima alla struttu2.
Facciata
del
frantoio
di sé le macine e le presse (foto 3-4). La
ra dove successivamente era
cucina è ancora come la ricorattinta per essere introdotta
davo, essenziale ma priva di
in speciali depositi chiamaniente (foto 5-6). Scendendo
ti estrattori (foto 10-11). Qui
qualche scalino si accede al
s’introduceva
la trielina, la
magazzino dell’olio con una
sansa
miscelata
con la trielina
decina di vecchi coppi in terrilasciava
una
certa
quantità
racotta tutto sommato ancora
di
olio,
questa
miscela
veniin buono stato (foto 7).
va travasata in altri depositi
Se ci si ferma un attimo si
3. Le macine
3. Le presse
dove grazie al vapore, provepuò ascoltare il rumore del
niente da una mega-caldaia
rio di Cecina che scorre lì di
(foto 12) alimentata, indovinate voi
fianco, infatti essendo nato come
come: l’olio si separava dalla trielina
mulino ad acqua quest’ultima era
ed era pronto per essere immagazziindispensabile come fonte di enernato in una cisterna mentre la trielina
gia, il bottaccio è ancora visibitornava da capo al suo giro. La sansa
le, all’inizio anche le macine del
invece una volta estratto l’olio venifrantoio erano azionate dalla turbiva espulsa a pressione dagli estrattori
na ad acqua, poi col tempo è stato
attraverso bocche esterne (foto 13),
montato un motore elettrico.
questa manovra provocava uno spetQui la visita sarebbe finita se non
tacolo particolare infatti oltre a una
fosse che in questa struttura si
nuvola di vapore, faceva anche un bel
eseguiva un’altra lavorazione debotto che era udito da tutti i Cecinesi
6. La cucina
5. La cucina
gli scarti delle olive. Fino al 1983
48 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LARCIANO
e si diceva “e vai il mulino ha fatto il busso!!”.
La struttura, ora di proprietà degli eredi di Dami Adolfo, è in evidente stato di decadimento e nonostante un loro interessamento per cercare di preservare i locali le cose non sono andate a buon fine per solite questioni burocratiche.
Un vero peccato.
Un particolare grazie a Giorgio Dami che mi ha accompagnato e illustrato questo interessante viaggio nel tempo.
8. Coclea
10. Estrattori
7. Coppi in terracotta
9. Catena a tazze
11. Deposito trielina
F
12. La caldaia alimentata a sansa
13. Bocche di espulsione sansa
esausta
10 anni di attività per il negozio
“Estetica Dania”
esteggia i primi dieci anni di attività il negozio larcianese “Estetica
Dania”, nato da un’idea delle sorelle Stefany e Dania Ferradini,
da poco mamma. L’attività venne inaugurata il 4 aprile 2004,
grazie all’aiuto fondamentale del fratello Daniele e dei genitori Franca
e Massimo. Le titolari vogliono cogliere l’occasione per ringraziare,
attraverso la rivista Orizzonti, i clienti che nel corso degli anni sono
rimasti affezionati e hanno permesso di raggiungere questo
importante e storico traguardo. Dando loro un caloroso
saluto, per tutto il periodo estivo troveranno all’interno
del negozio numerose promozioni.
Il 29 marzo 2014 è nata Greta Ringressi! Tanti auguri ai
genitori Dania e Massimo dai nonni, dagli zii e da tutti i parenti.
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50 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 LARCIANO
RINNOVO CONSIGLIO DIRETTIVO PRO LOCO LARCIANO 2014/2017
I
n data 1 marzo si sono tenute le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo della Pro Loco di Larciano,
che resterà in carica per un triennio fino al 2017.
Consiglieri effettivi: Andrea Neri, Sara Sostegni, Valter Viti, Alessandro Neri, Fausto Alderotti,
Simone Belvedere, Giorgio Giraldi, Sandra Giovannelli, Paola Monti, Luca Guerra, Stefano Baldi,
Monica Ballanti, Vassilios Androutsopulos, Mirko Stefanelli.
A seguito della riunione, che si è tenuta il giorno 3 marzo, sono stati nominati le seguenti cariche:
Presidente Andrea Neri. Vicepresidente Valter Viti. Segretaria Sara Sostegni. Cassiere Monica Ballanti.
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SPORT & SALUTE
52 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 SPORT & SALUTE
UN DEFIBRILLATORE PER l’ASD VOLLEY LAMPORECCHIO
Sarà a disposizione dei ragazzi di Lamporecchio e Larciano che giocano
a pallavolo e degli studenti dell’Istituto comprensivo di Lamporecchio
L
’ASD Volley Lamporecchio è finalmente riuscita ad acquistare un defibrillatore grazie ai contributi ricevuti
da parte di negozi e aziende del territorio, sia di Lamporecchio che di Larciano. Questo defibrillatore, che
adesso è in dotazione alla palestra di Lamporecchio, sarà a disposizione (nel malaugurato caso si presentasse
la necessità) anche della scuola media e
dell’attigua scuola elementare. Il suo utilizzo sarà possibile grazie alla presenza
di tecnici della società pallavolistica e
di insegnanti della scuola che hanno frequentato l’apposito corso di formazione
di primo intervento. L’importanza della
presenza di un defibrillatore, negli impianti dove si pratica attività sportiva, è
emersa nella cronaca nazionale in seguito a recenti fatti eclatanti, primo fra tutti
quello che ha coinvolto il calciatore del
Livorno Piermario Morosini. Avere un
defibrillatore a disposizione è una bella
sicurezza per tutti ... non bisogna rimanere impreparati quando le cose malauguratamente accadono, a volte bastano
pochi minuti per salvare una vita.
L’ASD Volley Lamporecchio “...è soddisfatta - riporta una breve nota del sodaNella foto la formazione under 14 femminile insieme ai due allenatori
lizio - di questo bel traguardo raggiunto
Attilio Magnani e Sandra Alderotti (che mostra il defibrillatore appena
e del fatto che, nel nostro piccolo, siamo
acquistato). La squadra attualmente si trova al secondo posto in
riusciti a fare una cosa così importanclassifica alla fine del girone d’andata del Torneo Primavera
te”.
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SPORT & SALUTE
ARTINO TRIONFA AL RALLY DEL CIOCCO
È
di Virginia Calugi
stato un inizio di stagione davvero sorprendente
quello che ha visto protagonista Luca Artino, il
pilota di rally di Lamporecchio.
Un ottimo risultato l’ha ottenuto proprio disputando la
prima gara dell’anno, nella splendida cornice di Livorno,
al “Rally Liburna Asfalto”, lo scorso 2 febbraio, dove si
è piazzato 3° assoluto salendo così sul
podio, per la prima volta in carriera,
preceduto da due piloti molto blasonati. Luca, affiancato dal navigatore
lucchese Giuseppe Tricoli su Skoda
Fabia Super2000 ufficiale (Race Art
Technology), afferma: «È stata una
gara difficile, dominata dalle avverse condizioni meteo. Siamo riusciti a
non commettere errori e a rimanere
per tutta la durata della corsa in 3°
posizione».
Equipaggio e vettura non sono
cambiati neanche per il “Rally Il
Ciocco e Valle del Serchio”, valido per il trofeo rally nazionale,
disputatosi il 14-15 marzo.
Luca, nell’entroterra garfagnino,
è stato il vero protagonista. Nessuno si sarebbe aspettato che il
giovane pilota (26 anni) riuscisse a dominare una gara alquanto
difficile. Vincere il Ciocco, su un
palcoscenico così importante, è
un’impresa per molti ma non per
tutti.
A precisa domanda Artino aveva
preferito non rispondere: «No,
non voglio nemmeno pensarci. È
troppo presto per farlo, mancano
ancora troppi chilometri all’arrivo». Respingendo così al mittente le ipotesi di chi, classifica alla
mano, gli stava pronosticando la
prima vittoria in carriera alla terza
apparizione su Skoda Fabia.
Trentaquattro partenti; centoventi
54 - Orizzonti - n. 61 - Aprile 2014 i chilometri di tratti cronometrati; dodici
le prove che l’hanno visto sempre leader;
sei i primati conquistati, di cui cinque
consecutivi.
La strategia di gara è stata studiata nei
minimi particolari fin dall’inizio permettendo un notevole vantaggio, gestito
anche nella seconda parte di giornata.
«La gara è stata tutt’altro che facile, il
ritmo è stato alto e comunque la Skoda
devo ancora capirla a modo. Non pensate che sia semplice gestire una vettura con 310 cavalli e soprattutto portarla in fondo senza graffi su percorsi così
difficili».
Il prossimo appuntamento è previsto
il 26-27 aprile al “Rally della Valdinievole”, in scena a Larciano.
«Come ogni gara anche questa
non sarà facile vista la presenza
di numerosi avversari, ma dalla nostra avremo il vantaggio di
giocare in casa; quindi cercheremo di dare il massimo fin da
subito sperando di migliorare il
quarto posto assoluto dello scorso anno».
Il programma prevede sei prove
speciali, di cui due avranno luogo a Larciano il sabato sera, dove
ci saranno anche la partenza e
l’arrivo. Luca, in quest’occasione, tornerà in coppia con Fulvio
Felicioni, sempre a bordo della
Skoda Fabia Super2000 di nazionalità svizzera.
Venerdì 25 aprile, infine, sarà
esposta la vettura ufficiale presso il bar “La Perla del Bosco“ di
Lamporecchio e per l’occasione verrà organizzato un piccolo
buffet.
Vi aspettiamo numerosi!!!
SPORT & SALUTE
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