La politica estera

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La politica estera
Martedì, 20 gennaio 2009
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La politica estera
La politica estera
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Europa
La politica estera della Francia si basa su una tradizione diplomatica ormai secolare e su alcuni principi fondamentali: diritto dei
popoli al libero arbitrio, rispetto dei diritti dell'Uomo e dei principi democratici, rispetto dello Stato di diritto e cooperazione tra le
nazioni. In quest'ambito, la Francia si è impegnata a salvaguardare la sua indipendenza nazionale operando al contempo per lo
sviluppo della costruzione europea e delle solidarietà regionali e internazionali.
La costruzione europea
La bandiera europea di fronte all'edificio Berlaymont a Bruxelles
Europa
Dal 1945, la costruzione europea è al centro della politica estera francese. Importanti ragioni spiegano questa scelta: ripristinare la
pace e garantire la sicurezza degli Stati, consacrare la forma democratica di governo e costruire uno spazio economico e monetario
unito in grado di garantire la prosperità dei popoli europei.
Da allora, la Francia ha lavorato incessantemente per la concretizzazione e lo sviluppo di questa base comune europea, per farne
una potenza economica e una zona politica rispettata.
Forte dei suoi ventisette paesi, l'Unione europea forma il terzo gruppo del pianeta con il 3 % delle terre emerse, il 7,6 % degli
abitanti e un quarto della ricchezza mondiale. Con un PIL di 10.817 miliardi di euro, l'Unione europea supera gli Stati Uniti e
l'Asia.
La sicurezza internazionale
In ambito di sicurezza, gli anni della guerra fredda e l'instabilità che ne è conseguita hanno provocato il gravare di importanti
responsabilità sulle nazioni democratiche nonché sulla Francia. Paese firmatario del trattato del Nord Atlantico (NATO), la Francia
è anche membro dell'Organizzazione per la Sicurezza e per la Cooperazione in Europa (OSCE) e del Corpo europeo.
Inoltre, facendo parte, insieme alla Gran Bretagna, agli Stati Uniti, alla Russia e alla Cina, delle cinque potenze nucleri mondiali, la
Francia garantisce il mantenimento e l'adeguamento della sua forza di dissuasione rispetto alle nuove realtà strategiche e intende
tenere conto della dimensione europea della sua difesa, operando per il divieto totale delle prove nucleari e impegnandosi in favore
del controllo degli armamenti e del disarmo.
L'azione come membro dell' ONU
L'ONU
Ministero degli Affari esteri ed europei, F. de La Mure
La politica estera della Francia è condotta nel rispetto degli scopi e dei principi dell'Organizzazione delle Nazioni Unite. Dal 1945,
la Francia difende questa organizzazione di cui è il quinto contributore finanziario, con un importo di 81,36 milioni di euro, nel
2005, versati al bilancio ordinario dell'Organizzazione e 79,89 milioni di euro stanziati per le istituzioni specializzate del sistema
dell'Onu.
Membro permanente del Consiglio di Sicurezza, la Francia ha partecipato direttamente a numerose operazioni di mantenimento
della pace (Medio Oriente, Cambogia, ex Yugoslavia, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia-Eritrea, Liberia, Costa d'Avorio,
Haiti, Libano...).
Nel 2006, l'importo dei contributi francesi versati per le operazioni di mantenimento della pace ammontava a 240 milioni di Euro.
La Francia sostiene l'azione dell'Organizzazione anche in materia di aiuto allo sviluppo, soprattutto tramite i contributi e l'aiuto
tecnico che fornisce ai principali programmi per la lotta contro la povertà (PNUS), per la protezione dei bambini (Unicef) o per la
lotta contro le droghe (PNUCID).
Missione della Francia in presenza delle Nazioni Unite (FR)
La cooperazione internazionale
La politica di cooperazione internazionale francese si basa su due strumenti: l'influenza e la solidarietà.
La DGCID (Direzione generale della cooperazione internazionale e dello sviluppo) attua questa politica imperniata su quattro assi
principali:
Sostenere lo sviluppo tramite la cooperazione
Pannelli solari
Ministero degli Affari esteri ed europei, F. de La Mure
La Francia intende rimanere solidale nei confronti dei paesi più poveri e nel 2007 dovrebbe stanziare 9,1 miliardi di euro per l'aiuto
pubblico allo sviluppo. Tale somma rappresenta lo 0,5 % del reddito nazionale lordo francese ed è una tappa verso l'obiettivo dello
0,7 %, fissato per il 2012.
La parte più rilevante dei fondi francesi di sostegno allo sviluppo è destinata all'aiuto bilaterale che le amministrazioni francesi o i
loro operatori apportano direttamente ai paesi beneficiari.
Nel 2007, lo sviluppo dell'Africa resta una priorità della politica estera francese. La parte del sostegno bilaterale apportato all'Africa
sub-sahariana è stata del 53 %.
Incoraggiare gli scambi culturali e l'uso del francese
La Francia dispone di 144 istituti culturali francesi in 90 paesi e di una rete che comprende 283 scuole di lingua Alliances
françaises.
La politica di promozione del francese riguarda 110 milioni di studenti in 130 paesi e si basa su un corpo di 850.000 professori.
L'Agenzia per l'insegnamento del francese all'estero coordina le attività dei 252 istituti scolastici francesi nel mondo.
Promuovere la cooperazione scientifica e universitaria
La Francia intende al contempo sostenere l'internazionalizzazione della ricerca francese ed estendere l'informazione ai sistemi
scientifici dei paesi partner.
L'Osservatorio delle scienze e delle tecniche e i 28 centri francesi di ricerca situati all'estero garantiscono l'attuazione di questi
obiettivi.
In materia di cooperazione universitaria, la Francia gestisce più di 200 indirizzi universitari francofoni nel mondo e si concentra in
particolare sulle relazioni con partner quali la Germania e gli Stati Uniti. Gli studenti stranieri accolti in Francia sono sempre più
numerosi e se ne contano oggi 250.000.
Il programma Campus France, patrocinato dal Ministero degli Affari esteri ed europei e dal Ministero della Pubblica itruzione, è
volto a promuovere le formazioni universitarie francesi all'estero, ad agevolare l'accoglienza in Francia di studenti e ricercatori
stranieri e ad attuare partnership con le università straniere.
Garantire la presenza del francese nel paesaggio audiovisivo mondiale
La presenza audiovisiva francese all'estero si rafforza e il sostegno agli operatori più importanti del settore, quali il canale
francofono TV5, Radio France Internationale (RFI) e France 24, è ormai una priorità del governo. France 24, che trasmette in
francese, inglese e arabo, è stata lanciato nel dicembre 2006. È il primo canale francese d'informazione internazionale non stop e
apporta uno sguardo, di sensibilità francese, sull'attualità mondiale.
La Francia sostiene inoltre la diffusione del cinema e del documentario francese.
L'azione umanitaria
L'azione umanitaria occupa un posto di rilievo nellla politica estera francese, coerente con i valori di cui questa nazione è stata
ispiratrice. La Francia ha, infatti, un ruolo essenziale nello sviluppo dell'azione umanitaria e del diritto umanitario internazionale.
La Delegazione per l'Azione umanitaria del Ministero degli Affari esteri ed europei si occupa di organizzare gli interventi di aiuto
umanitario di emergenza all'estero decisi dal governo. A questo fine, coordina l'azione dei vari partner istituzionali (Protezione
civile, Salute, Ministero della Difesa) e anima una partnership con le ONG di medicina d'urgenza e con le aziende impegnate
nell'azione umanitaria.
I fondi riservati a queste azioni sono stati di 8,8 milioni di euro nel 2006 (più di 12 milioni se si contano i fondi supplementari
ottenuti per la crisi del Libano). Di questa somma, il 75 % circa è stato versato in forma di sovvenzioni destinate alle ONG francesi
che operano all'estero.
In questo campo, la Francia sostiene inoltre le attività delle organizzazioni multilaterali. Nel 2006, sono stati stanziati circa 50
milioni di euro per i programmi delle organizzazioni internazionali e delle varie agenzie umanitarie dell'ONU: Alto Commissariato
per i Rifugiati (HCR), Fondi delle nazioni unite per l'infanzia (Unicef), Programma Alimentare Mondiale (PAM), Organismo delle
Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi Palestinesi del Medioriente (UNRWA), Comitato internazionale della
Croce Rossa (CICR) ecc.
Per concludere, il contributo francese ai programmi umanitari attuati nell'ambito europeo ammonta a più di 100 milioni di Euro.
Attraverso l'ECHO, l'Ufficio per gli aiuti umanitari dell'Unione europea, la Francia apporta il suo aiuto ai paesi e ai popoli
bisognosi vittime di calamità naturali o di crisi politiche.
La lotta contro il terrorismo
Vittima del terrorismo internazionale nel suo territorio e all'estero, la Francia si dimostra da parecchio tempo determinata a
combattere il terrorismo in tutte le sue forme, chiunque ne sia l'autore.
La Francia, secondo cui la lotta senza concessioni contro il terrorismo deve essere condotta nel rispetto dei diritti dell'Uomo e delle
Libertà pubbliche, è dotata di una legislazione antiterrorista specifica.
Le risoluzioni delle Nazioni Unite, adottate in seguito agli attentati dell'11 settembre 2001 negli Stati Uniti, hanno rafforzato la
cooperazione internazionale contro il terrorismo.
La Francia partecipa attivamente ai lavori del Comitato contro il terrorismo (CCT) delle Nazioni Unite.
Fonte: Ministero degli affari esteri ed europei
Ultimo aggiornamento: 01.08.2008