Il punto sul campionato ALPS • Un calendario da sballo
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Il punto sul campionato ALPS • Un calendario da sballo
>n.12 luglio 2014 l l l l Il punto sul campionato ALPS Un calendario da sballo L’uomo nuovo: Matevos Isaakyan Clio Cup e il duello Iacone/Nogues Il cammino di De Vries Il cammin 2 Il trittico di gare disputate a Pau, Spielberg e Spa ha esaltato il giovane pilota olandese del programma Junior McLaren, ma si è dovuto guardare dai sempre più sorprendenti rookie Isaakyan e Leclerc o di De Vries 3 D Dopo la gara inaugurale di Imola, la Formula Renault 2.0 ALPS ha inanellato una serie di tre appuntamenti ravvicinati che hanno cominciato a delineare i tratti della classifica. Pau, Spielberg e Spa-Francorchamps sono le piste sulle quali la categoria propedeutica per eccellenza, ha cominciato ad avere un elenco di nomi che andranno a giocarsi il titolo. Tre circuiti prestigiosi che, grazie alle loro caratteristiche selettive, hanno messo in evidenza chi ha mostrato capacità superiori agli altri. Spa e Spielberg sono due nomi che hanno fatto la storia della F.1. Sui loro nastri di asfalto i più grandi piloti del motorsport hanno scritto pagine memorabili proprio perché le difficoltà intrinseche hanno reso possibili imprese epiche. Per i giovani correre su questi circuiti ha significato accumulare esperienze che saranno utili per il futuro, ovvero quando torneranno a correrci con monoposto più potenti e contesti più complessi. Spa ha fatto venire i brividi con la salita dell'Eau Rouge e la sequenza di curve in discesa che culmina a Puhon dove è necessario saper trovare il ritmo giusto ed avere una buona dose di coraggio. Spielberg invece, con le sue continue variazioni di pendenza non è stata da meno. Una serie di allunghi e ripartenze 4 che hanno imposto ai piloti inventiva se volevano passare l'avversario. Anche per il circuito austriaco non sono mancati i punti da brivido. Le vecchie curve intitolate a Jochen Rindt, oggi divenute la curva otto e la curva nove, ovvero due pieghe in discesa raccordate fra loro che in pratica costituiscono una unica virata, hanno messo a dura prova le capacità dei piloti che dovevano percorrerle nella maniera più veloce possibile rispettando i limiti della pista. Una cosa che non è riuscita a tutti, tanto che in molti sono poi dovuti passare dalla direzione gara per ricevere ufficialmente la penalizzazione. Ma prima di questi due circuiti della F.1 attuale, l'ALPS è passata da Pau. Un circuito cittadino che impone la massima concentrazione visto l'altissimo grado di difficoltà. Uscire di traiettoria significa quasi sicuramente sbattere e compromettere il risultato. Senza contare gli imprevisti e le continue e snervanti neutralizzazioni con safety-car che fanno perdere il ritmo. Insomma ai piloti viene chiesto uno sforzo psico-fisico non indifferente. Un po' le condizioni che un giorno potrebbero ritrovare a Monaco che, pur essendo diverso, offre difficoltà per certi aspetti similari. La classifica di campionato Dario Capitanio 1 – Nyck de Vries 2 – Matevos Isaakyan 3 – Charles Leclerc 4 – George Russell 5 – Simon Gachet 6 – Dario Capitanio 7 – Alessio Rovera 8 – Sebastien Morris 9 – Luke Chudleigh 9 – Alex Bosak 11 – Andrew Tang 12 – Benjamin Barnicoat 12 – Denis Korneev 14 – Akash Nandy 15 – Philo Paz Patric Armand 16 – Hugo De Sadeleer 17 – Martin Kodric 18 – Marek Boeckmann 19 – Semen Evstigneev 20 – James Allen 20 – Dennis Anoschin 22 – Matteo Gonfiantini 180 104 80 77 62 33 32 31 28 28 24 22 22 21 19 15 12 7 6 2 2 1 Alessio Rovera 5 De Vries detta le regole a Pau E proprio sul circuito ai piedi dei Pirenei, Nyck de Vries ha continuato il lavoro di demolizione degli avversari iniziato ad Imola. L'olandese della Koiranen Grand Prix ha dapprima ottenuto la doppia pole position e poi la doppia vittoria mostrando una velocità ed una concentrazione indiscutibile. Il pilota del programma Junior della McLaren è stato impeccabile, conducendo entrambe le gare (una asciutta e l'altra sul bagnato) senza commettere errori o sbavature. Una dimostrazione di superiorità netta che ha lasciato ben poche possibilità di replica agli avversari. Con questa doppietta, Nick ha praticamente centrato quattro vittorie su quattro gare. Un ruolino di marcia impressionante. In questa università del motore altri giovani si sono però messi in mostra. Matevos Isaakyan e Charles Leclerc si sono divisi il secondo posto nelle due gare. Isaakyan era al debutto nella serie dopo essere stato costretto a saltare la gara di apertura per questioni di età. Il pilota della JD Motorsport ha subito fatto capire di essere veloce e capace di mettere il sale sulla coda all'olandese. La sua è stata un'ottima piazza d'onore, figlia di prove eccellenti nelle quali ha ottenuto il miglior tempo del suo gruppo. Peccato che in gara due, mentre stava portando a casa un'altra medaglia d'argento, abbia commesso un errore a pochi chilometri dall'arrivo. Ad approfittarne è stato così l'altro debuttante, ovvero Charles Leclerc, che ha portato a termine una gara condotta con intelligenza e perizia. Forse la fortuna gli ha dato una mano visto che Isaakyan e George Russell si sono auto eliminati, ma questa non è certo una colpa del monegasco che invece ha guidato senza commettere errori. Sul podio sono poi saliti anche Simon Gachet terzo in gara uno e Hugo De Sadeeler in gara due. Belle le prestazioni di George Russell a ridosso dei primi nella prima frazione e ritirato in gara due dopo aver stallato al via del giro di ricognizione. Pau ha fatto capire che anche Alessio Rovera potrà dire la sua in questa stagione. In prova il pilota della Cram Motorsport si comportato molto bene ottenendo il secondo posto di gruppo a soli 10 millesimi da de Vries. Un debutto eccellente a cui però non hanno fatto seguito i risultati della gara. Alessio si è scontrato con la crudeltà di Pau che davvero non perdona nessuno. Ciò non toglie che il potenziale mostrato sia stato alto e che il futuro potrà riservargli delle belle cose. Nyck De Vries a Pau Simon Gachet 6 Alex Bosak Isaakyan a segno in Stiria Matevos Isaakyan con Russell e De Vries a Spielberg Martin Kodric Dal cittadino di Pau si è poi passati sui saliscendi del Red Bull Ring. La domanda che tutti si ponevano alla vigilia era se qualcuno fosse in grado di fermare la corsa di de Vries. Ebbene la risposta positiva c'è stata grazie a Matevos Isakyaan che questa volta si è calato nei panni del dominatore che non regala niente a nessuno. Con i suoi sedici anni compiuti da meno di un mese, il russo della JD Motorsport è diventato il più giovane vincitore di una gara della F.Renault 2.0. Matevos, ragazzo mite dal carattere schivo, in macchina si è trasformato. Prima ha realizzato la pole e poi è andato a vincere con autorevolezza entrambe le gare in Stiria. Ottima partenza in entrambi i casi e poi le prime fasi a difendersi dagli attacchi dei rivali e quindi, una volta mantenuto il comando, l'acquisizione di un vantaggio che desse una certa tranquillità fino all'arrivo per primo sotto la bandiera a scacchi. L'unica incertezza è arrivata nella prima frazione. Una sbavatura che ha fatto avvicinare de Vries. L'olandese ha attaccato, ma il russo ha tenuto molto bene andando così a vincere. Nella prima gara il secondo posto è andato ad un ottimo George Russell, già in evidenza nelle prove libere. L'inglese per tutta la gara ha guardato gli scarichi di de Vries, poi quando il suo compagno di squadra ha rallentato per il mancato sorpasso a Isaakyan, ne ha approfittato portando a termine un bel sorpasso che lo ha mandato sul podio. Terzo quindi de Vries che comunque ha raccolto buoni punti. In gara due sotto i riflettori, oltre al vincitore, si è messo Alessio Rovera che ha capitalizzato quanto di buono fatto vedere nelle prove. Il varesino in gara uno forse ha peccato di astuzia terminando sesto davanti alla wild card Ignazio D'Agosto. In gara due però, non si è fatto intimorire da nessuno. Anzi, in partenza con grinta ha tenuto giù il piede, prendendosi il secondo posto che ha conservato fino alla fine. Sotto la bandiera a scacchi ha preceduto il leader del campionato de Vries che così ha archiviato quello che a oggi resta il suo peggior fine settimana. In Austria bene anche Charles Leclerc capace di due quarti posti, Luke Chudleigh quinto in gara uno e Alex Bosak in netta crescita con la vettura della Prema. Dario Capitanio con la Tatuus BVM ha chiuso con due ottavi posti. 7 De Vries a Spa torna in cattedra Archiviato il Red Bull Ring, la Formula Renault 2.0 ALPS si è trasferita sul leggendario tracciato di SpaFrancorchamps. E Nick de Vries ha voluto ribadire che la mancata vittoria in Austria andava messa nella casella degli episodi che possono capitare. Sul circuito belga, il pilota della Koiranen GP è stato straripante. Doppia pole, ottime partenze e doppia vittoria senza se e senza ma. Nessun errore, nessuna incertezza, ma solo tanta velocità pura che lo hanno reso imprendibile per tutti. Agli altri non è rimasto che lottare per le posizioni di rincalzo. Ancora una volta lo sfidante più accreditato di de Vries si è rivelato Matevos Isaakyan autore di due secondi posti. Il suo risicato distacco in gara uno non deve però trarre in inganno. E' frutto di una safety-car che ha ricompattato il gruppo e lo ha riavvicinato al leader. Alla ripartenza il giovane russo ci ha provato a sorpassare Nyck, ma l'olandese è rimasto freddo tenendosi ben stretta la leadership meritatamente conquistata. Ciò non toglie il fatto che Isaakyan abbia disputato una gran bella gara replicata poi nella seconda frazione. Due volte terzo anche Charles Leclerc che prosegue nella sua crescita. Il debuttante monegasco della Fortec Motorsport sta imparando sempre di più ad ogni gara ed è facile immaginare che da qui alla fine della stagione possa ottenere di più del secondo o terzo posto. I due podi del Belgio hanno in pratica mostrato i valori attuali del campionato. La classifica, dopo quattro appuntamenti, è quella dell'ordine di arrivo delle gare di Spa con de Vries che comanda con 76 punti di vantaggio su Isaakyan. Più di tre vittorie. A Spa sono andati bene anche Luke Chudleigh bravo, ma non sempre costante, Akash Nandy, Sebastien Morrris, Ben Barnicoat e Raoul Owens. Ottimo il sesto posto di Dario Capitanio in gara due. La Formula Renault 2.0 ALPS adesso passa a Monza il 5-6 luglio per scrivere un'altra pagina spettacolare della sua storia su una pista altrettanto leggendaria. Pietro Peccenini 8 Akash Nandy Pietro Fittipaldi De Vries e Barnicoat George Russell 9 Un calendario I circuiti scelti da Fast Lane Promotion per la stagione 2014 esaltano le qualità dei piloti perché tecnici, difficili, presentano variabili interessanti e contribuiscono alla crescita dei giovani che hanno scelto l’ALPS come primo passo internazionale nel mondo delle formule U Una delle peculiarità della Formula Renault 2.0 ALPS è senza dubbio il calendario. Lo snodarsi della stagione attraverso circuiti di fama internazionale, impegnativi e selettivi spesso determina o meno il successo di una categoria. Da questo punto di vista, l'ALPS non teme paragoni visto che proprio il calendario è uno dei suoi punti di forza, evidenziato nel paddock da team e piloti. Basta dare un occhiata alla lista per intuire facilmente l'alta qualità dei posti che vengono visitati. Circuiti come Imola, Pau, SpaFrancorchamps, Monza, giusto per citarne alcuni, fanno capire immediatamente di cosa si sta parlando. Tracciati che sono scelti secondo una logica ben precisa e cioè la loro utilità in chiave futura cercando di adattarsi a quelle che sono le esigenze del motorsport, spesso dettate dalla F.1. In parole povere, la Formula Renault 2.0 ALPS, correndo sui circuiti calcati dalla F.1, consente ai ragazzi di fare un'esperienza che poi tornerà utile nel proseguo della carriera. E' quello che vogliono i piloti e le squadre ed è la ragione principale di una 10 categoria propedeutica. Avviare e preparare i ragazzi a circuiti e situazioni che poi dovranno affrontare più avanti con macchine più potenti e contesti più complessi. Nel calendario dell'ALPS c'è tutto. Imola è una pista tecnica che impone ai piloti un approccio particolare grazie ad un intensa varietà di curve, varianti, salite e frenate in discesa. Pau è la Monaco dell'ALPS. Un tracciato cittadino che non ha bisogno di presentazioni e impone una grande concentrazione. Poi, i saliscendi del Red Bull Ring dove è tornata a gareggiare la F.1, i veloci rettifili di Monza e le curve da apnea di Spa. E ancora, le difficoltà del Mugello e di Jerez. Circuiti universalmente riconosciuti fra i più importanti per la formazione e la selezione di chi vuole davvero andare forte ed emergere in questo sport. In questa edizione del magazine analizzeremo i primi quattro circuiti affrontati dall'ALPS, facendoceli raccontare dagli stessi protagonisti. Come li hanno vissuti, cosa evocano per loro e quali sono state le loro emozioni. Ecco allora cosa pensano i piloti di Imola, Pau, Spielberg e Spa-Francorchamps. o da sballo 11 Charles Leclerc (Fortec Motorsport) – Pau Per noi piloti è una grande esperienza “Pau è un circuito cittadino completamente diverso da tutti gli altri. Mi piace, ma è realmente molto difficile. Non si possono fare test durante l'anno e affrontarlo per la prima volta mette i brividi visto che le barriere ti corrono davvero vicino e non ci sono vie di fuga che possono perdonarti qualche errore. Occorre saper essere veloci fin dai primi metri, ma cosa ancora più importante bisogna farlo senza commettere errori perché si potrebbe compromettere subito il weekend o addirittura porvi fine. E' considerata una sorta di università dell'automobilismo dove non si può barare. Devi guidare bene e basta. Per noi è una grande esperienza in quanto è simile a Monaco almeno dal punto di vista della preparazione e per la concentrazione che richiede. Dal punto di vista tecnico non saprei dire se ci sono delle similitudini perché, pur vivendoci, non ho mai guidato a Monaco. In ogni caso, Pau ti insegna un approccio che sicuramente tornerà utile. Ho dei buoni ricordi di quella pista. Vi ho ottenuto il mio primo podio in auto ed ho portato a termine un fine settimana davvero molto soddisfacente”. 12 Alessio Rovera (Cram Motorsport) – Imola Dalle Acque alla Piratella un tratto da emozioni vere “Imola è sempre stata presente nella mia vita. Ovviamente se ne parlava maggiormente per la Formula 1 e tutto quello che la riguardava. Un circuito storico che ho avuto modo di assaggiare per la prima volta nel 2013. E' stata una bella sensazione perché ho calcato lo stesso asfalto in cui hanno corso tutti i più grandi. Ora anche io posso dire di aver fatto la mia parte. E' un circuito particolare. Molto veloce e tecnico. Se il feeling con la pista è buono fin dalle prime battute, allora si può pensare di andare forte, se invece si ha qualche problema nell'approccio, diventa più difficile progredire. Amo molto il tratto che va dalle Acque Minerali alla Piratella. Molto veloce e tutto saliscendi. E' un circuito che insegna, molte delle curve che ci sono in riva al Santerno le ritrovi in fotocopia anche in altri circuiti. Poter girare su queste variazioni di pendenza permette poi di affinare dei dettagli nella guida e abitua a gestire meglio le situazioni al limite”. 13 Nick de Vries (Koiranen GP) – Spa Una pista tecnica tutta da memorizzare “Abito a tre ore mezza da Spa, perciò se vogliamo è una sorta di gara di casa per me. Quando ero più giovane vi andavo per girare con i kart sulla pista vicino a Stavelot e poi ci sono tornato con auto più probanti e sulla pista vera. Spa è un circuito considerato molto speciale da tutti e lo è davvero. Io penso che sia molto bella, ma onestamente non l'ho mai considerata così straordinaria rispetto ad altri circuiti. Ovviamente l'Eau Rouge è fantastica così come sono fantastiche ed impegnative le sue sequenze di curve. E' una pista molto tecnica specialmente in alcuni settori dove ci sono curve da affrontare ad alta velocità. Puhon ne è l'esempio perfetto. Una doppia a sinistra curva che amo davvero. La prima volta che si gira su questa pista la si trova molto difficile. E' lunga e bisogna memorizzarla bene per trovarvi il giusto ritmo e carpirne i segreti. Ma questo è parte del suo fascino”. 14 Marek Boeckmann (Jenzer Motorsport) Spielberg Un circuito che ti costringe a inventare “Personalmente è un circuito che amo perché alterna tratti molto veloci a curve lente. E' necessario restare concentrati per tutta la durata del giro. Uscire dalla traiettoria ideale significa perdere tanto tempo ed inoltre bisogna rispettare i limiti della pista. Molti piloti infatti sfruttano le vie di fuga per essere più veloci. La cosa però viene spesso punita, quindi occorre prestare la massima attenzione. A me è successo. Per quanto riguarda la pista ritengo che le due curve prima di quella che immette sul traguardo siano veramente molto belle e impegnative. Vi si arriva ad alta velocità e per effettuarle al meglio non bisogna frenare troppo. Devi credere molto in te stesso e nella macchina e tenere giù il piede. E' un circuito utile per i giovani proprio perché è un mix di parti veloci e lente. La parte aerodinamica della vettura lavora molto e quando segui qualcuno non è molto facile sorpassare in quanto le auto essendo tutte uguali hanno prestazioni simili. Bisogna quindi inventarsi qualcosa di diverso per farlo e questo indubbiamente aumenta l'esperienza di un pilota che tornerà utile nei vari salti di categoria”. 15 “Proverò a vin 16 Il russo al debutto nella categoria, punta di diamante della JD Motorsport, è secondo in campionato ed è la rivelazione della stagione avendo già vinto due corse a Spielberg ed essendosi sempre piazzato sul podio quando ha visto l’arrivo. Scopriamo chi è Intervista a Matevos Isaakyan ncere il titolo” 17 C Con i suoi sedici anni compiuti il 17 aprile, Matevos Isaakyan e diventato il più giovane vincitore della Formula Renault 2.0 ALPS. Lo scorso maggio, sul circuito austriaco di Spielberg, il moscovita in forza alla italiana JD Motorsport e parte del programma piloti SMP, si è posto all'attenzione di tutto il paddock grazie alla doppia vittoria che ha interrotto la striscia vincente di Nyck de Vries. Due risultati eccellenti arrivati dopo il secondo posto ottenuto a Pau al quale hanno fatto poi anche seguito le piazze d'onore a Spa. Risultati che di colpo lo hanno fatto entrare nella lista dei favoriti per la lotta al campionato nonché lo sfidante numero uno dell'olandese. Un ruolo che lui per ora rifugge. Vedremo come andrà, ma di sicuro Matevos è diventato la sorpresa della prima parte del campionato grazie a dei risultati che forse in pochi si aspettavano. Lui per primo. A questo punto della stagione ti aspettavi di vincere due gare consecutivamente? “Per essere onesto devo dire che fin dalle prime fasi della mia carriera in monoposto non sono mai stato troppo lento. E' stata dura, ma ho imparato molto a gestire le cose sia nella F.4 Academy in Francia sia nella Formula Toyota in Nuova Zelanda. Questo però, è un campionato diverso e conquistare la doppia pole position e la doppia vittoria al secondo appuntamento è stata una cosa davvero incredibile. Non me lo aspettavo di certo”. Eppure non era iniziata nel migliore dei modi. Perché ad Imola dopo aver fatto le prove libere hai dovuto rinunciare alle gare per questioni di età. Che sensazioni hai avuto in quei momenti? “Fondamentalmente sapevo che non essendo ancora sedicenne non avrei potuto correre. Nei programmi vi era l’idea 18 di partecipare alle sole prove libere per vedere a che punto erano gli avversari e capire come era il livello della serie. Poi però, mi hanno detto che si poteva correre. E' stata una sorpresa ed ero veramente felice, ma alla fine hanno cambiato di nuovo idea ed è stata una delusione. E' stato un peccato perché sapevamo di avere la velocità giusta a Imola ed una buona macchina. Invece, ho iniziato la stagione con 50 punti di svantaggio con tutto quello che ne consegue”. Poi è arrivata Pau. La tua stagione è cominciata e subito hai dimostrato che potevi stare con i primi. “A Pau avevo già corso con la F.4 e non era andata bene, avevo sbattuto. Questa volta però, fin dalle prove libere abbiamo visto che eravamo veloci. In qualifica abbiamo tolto mezzo secondo e ottenuto la pole di gruppo. Questo mi ha consentito di partire in seconda posizione in quanto l'altro gruppo era stato più veloce. A Pau sorpassare è praticamente impossibile e te la giochi tutta in qualifica così in gara 1 è arrivata una piazza d’onore comunque molto positiva. In gara 2 invece, ho commesso un errore a tre giri dalla fine mentre ero secondo ancora una volta. Un peccato, ma nell'occasione abbiamo fatto vedere di essere veloci sia sull'asciutto sia sul bagnato e soprattutto su un circuito difficile e pieno di insidie”. In Austria è poi arrivata la doppia vittoria. Tutto è girato per il verso giusto. Mentre a Spa hai collezionato altri due secondi posti. “Senza dubbio ottimi risultati. A Spa, dopo il buon passo mostrato nelle gare della Eurocup Renault pensavo di potermela giocare. Così è stato, ma Nick de Vries è andato più forte. In gara 1 ho tentato il sorpasso per la vittoria proprio all'ultimo giro, ma non c'è stato verso. In gara 2 invece, la lotta con Barnicoat mi ha tagliato fuori dalla lotta per la vittoria. Il nostro duello ha fatto si che Nyck si allontanasse e divenisse imprendibile”. A questo punto i tuoi obiettivi stagionali sono cambiati? “No. Il mio obiettivo era ed è quello di crescere sempre di più ad ogni gara. Chiaro che proverò a vincere il titolo, ma questa eventualmente sarà una conseguenza della crescita. In ogni caso sarà molto dura. Nyck ha un passo eccezionale e se non commette errori sarà davvero difficile farcela. Io però ci proverò fino in fondo”. Che idea ti sei fatto di questo campionato? “Personalmente lo trovo molto valido. Ci sono tanti ragazzi forti e questo fa si che ci sia una bella competizione. Per emergere devi essere sempre veloce e migliorarti ogni giorno. Inoltre, il fatto di poter fare test consente di accumulare molta esperienza. In questo modo si è pronti anche per l'Eurocup. Direi che all’ALPS non manca proprio nulla vista anche la qualità dei circuiti sui quali si corre”. Abbiamo conosciuto il Matevos Isaakyan pubblico. Ma nella vita privata cosa fai, come vivi e che progetti hai per il futuro? “Vivo a Mosca e attualmente sto studiando. Ho appena finito la scuola dell'obbligo e a breve avrò degli esami. Poi andrò alla High School per studiare Sport Management e mi piacerebbe venire a studiare in Europa occidentale. Per il resto, penso di condurre una vita normale. Quella di una ragazzo di sedici anni. Studio, ascolto musica, mi piace praticare sport. Con gli amici andiamo sui kart o sui pattini. Poi ovviamente devo curare la forma fisica quindi vado in palestra. Una vita come tutti”. 19 Più bastone che carote Le ultime gare della Clio Cup Italia, al di là dell’agonismo puro, hanno mostrato qualche eccesso che in più di una occasione è sfociato in scorrettezze di cui non si sentiva la necessità. Un modo di correre, quello adottato da alcuni piloti, che non è in linea con lo stile della Clio Cup Italia e degli organizzatori della Fast Lane Promotion, già intervenuti in maniera pesante in un recente passato contro coloro che interpretano il regolamento sportivo in maniera del tutto individuale. In pista serve lo spettacolo, ma deve rimanere nei confini della massima sportività. Quando si supera tale limite, allora è meglio che l’arbitro cominci a distribuire qualche cartellino giallo se non rosso. Da Monza non ci saranno più concessioni, le carote non saranno portate nel paddock dell’autodromo brianzolo, ma solo il bastone. Chi ha buone orecchie per intendere… 20 DUEL Iacone e Nogues stanno animando la stagione con la nuova 1.6 RS Turbo ed in classifica sono al comando con gli stessi punti Iacone e Nogues ai ferri corti 21 Pegoraro e Puccetti U Uno spettacolo assoluto. Se si vorrebbero sintetizzare gli ultimi due appuntamenti della Clio Cup Italia, le parole da usare sarebbero proprio queste. Sia a Spielberg sia ad Adria infatti, la nuova arma messa in campo da Renault Sport Technologies ed usata nella Clio Cup Italia è stata l'indiscussa protagonista. L'auto che ha permesso gare tirate, dense di sorpassi e che hanno divertito il pubblico per i loro duelli. Le squadre, dopo averla conosciuta nei test e nelle prime due gare di Imola, hanno affinato la loro cognizione con una vettura più complessa rispetto alla precedente. La Clio 1.6 RS Turbo consente infatti una maggiore quantità di regolazioni e richiede una più frequente e approfondita interazione fra ingegneri e pilota. Entrambi devono sapersi scambiare le giuste informazioni per rendere al meglio e sfruttare questa vera auto da corsa al massimo. Non è un caso quindi che siano stati i piloti più esperti ad emergere. Coloro i quali hanno saputo coniugare al meglio la loro velocità e l'esperienza cercando nel contempo di sbagliare il meno possibile. Questo 22 almeno è quello che dice la classifica che vede al comando a pari merito i due grandi mattatori della stagione, ovvero Simone Iacone e Oscar Nogues in forza rispettivamente alla debuttante Essecorse e alla rientrante Rangoni Corse. Due piloti e due squadre che si sono divisi vittorie e podi in maniera diversa. Un mescolamento dei fattori che però al momento sta dando gli stessi risultati. Iacone può vantare tre vittorie al suo attivo. Nogues due, ma qualche piazzamento migliore rispetto al rivale. Al terzo posto Lorenzo Nicoli che ha come migliori risultati un secondo e un terzo posto mentre al quarto c'è Michele Puccetti che può vantare un bel successo nella corsa di apertura ad Imola. Altri nomi sono però pronti a calcare la ribalta. Piloti come Ivan Pulic, Simone Melatini, Massimo Ferraro, Luciano Gioia e Cristian Ricciarini vogliono e possono ritagliarsi il loro spazio di gloria. E' chiaro che nelle prossime gare anche loro sono attesi fra i protagonisti e c'è da giurare che faranno realmente di tutto per non deludere le attese. La classifica di campionato 1 – Simone Iacone 1 – Oscar Nogues 3 – Lorenzo Nicoli 4 – Michele Puccetti 5 – Ivan Pulic 6 – Simone Melatini 7 – Massimo Ferraro 8 – Luciano Gioia 9 – Lorenzo Pegoraro 9 – Enrico Bettera 9 – Cristian Ricciarini 12 – Daniele Pasquali 13 – Marco Cassarà 14 – Zeliko Cumurdzic 15 – Massimiliano Danetti 110 110 67 61 56 52 51 29 16 16 16 13 10 5 2 Gryazin e Pulic 23 Massimo Ferraro Iacone e Nogues 1-1 in Austria Dopo la gara di Imola la Clio Cup Italia si è trasferita sulle dolci colline della Stiria in Austria. Sui saliscendi del Red Bull Ring, la Clio RS 1.6 Turbo si è adattata a meraviglia mandando alle stampe due gare ricche di emozioni. Proprio su quelle curve è cominciato il dualismo fra Iacone e Nogues con lo spagnolo capace di prendersi in maniera perentoria la pole position. Una partenza al palo a cui fatto seguito la prima vittoria stagionale. Il pilota della Rangoni Corse ha sudato nei primi minuti di gara per contenere un arrembante Iacone che, proprio nelle prime curve ha fatto di tutto per passarlo. Lo spagnolo ha tenuto giù il piede e, dopo aver mantenuto la leadership, si è costruito un vantaggio che gli ha consentito di vincere in relativa tranquillità. Alle sue spalle un ottimo Lorenzo Nicoli capace di 24 districarsi al meglio dai duelli infuocati dei primi giri e raggiungere così il podio per una doppietta della Rangoni Corse. Terzo posto per Massimo Ferraro con la Clio della Melatini-Veregra che ha chiuso davanti a Ivan Pulic della Lema. Iacone invece, ha dovuto accontentarsi della quinta posizione dopo problemi al differenziale. La seconda gara non ha lesinato emozioni. Dopo la sfortuna della prima frazione, Simone Iacone e la Essecorse sono tornati sul gradino più alto del podio dopo una gara nella quale il rivale Oscar Nogues ha rimediato un drive-through per un contatto con Simone Melatini. Lo spagnolo ha poi chiuso terzo dietro ad un ottimo Massimo Ferraro capace ancora una volta di salire sul podio grazie ad una gara accorta. Avrebbero potuto ottenere di più Pulic, Puccetti e Ricciarini, ma anche per loro sono arrivate delle penalizzazioni per contatti e per il mancato rispetto dei limiti della pista. Così il quarto posto è andato “all'ospite” Enrico Bettera autore di una gara fatta di bei duelli. Lorenzo Nicoli Ad Adria non cambiano i leader Archiviata l'Austria, i protagonisti della serie organizzata dalla Fast Lane sono rientrati in Italia. Ad Adria si sono infatti disputate le gare del terzo appuntamento stagionale. Oscar Nogues ha subito voluto chiarire quale fosse il suo ruolo in questo appuntamento. Senza troppi giri di parole è andato a caccia della seconda pole consecutiva. Cosa che ha ottenuto in maniera ancora perentoria. Al suo fianco il rientrante Nikolay Gryazin con la Clio della Composit Motorsport e già capace di mettersi in luce con la seconda posizione davanti a Iacone. In gara però, le cose sono andate in maniera diversa con Iacone che subito si è accodato a Nogues. La svolta è avvenuta dopo la safety-car entrata per permettere la rimozione delle vetture di Daniele Pasquali e del debuttante Massimiliano Danetti entrati in contatto fra loro. Alla ripartenza infatti, il pilota della Essecorse ha attaccato e passato quello di Rangoni Corse conquistando la leadership che ha tenuto fino alla bandiera a scacchi. Secondo Nogues e terzo un ottimo Lorenzo Nicoli che ha chiuso davanti a Melatini e Ricciarini. Anche in gara due non sono mancati gli attimi di suspence. Per ribadire il dualismo ormai accalorato, Oscar Nogues è andato a prendersi la vittoria precedendo sul traguardo Ivan Pulic e Nikolay Gryazin per una tripletta tutta estera. Drive-through per Iacone dopo un contatto con Cristian Ricciarini. Questo ha significato il nono posto per il pilota della Essercorse e il ritiro per quello della Composit Motorsport. Al quarto posto ha così chiuso Simone Melatini che ha preceduto Lorenzo Nicoli e Lorenzo Pegoraro al suo miglior piazzamento con la vettura dell'Oregon Team. Parità dunque e un duello spettacolare che si preannuncia già nel prossimo appuntamento di Monza sede del quarto appuntamento della serie. Le gare brianzole segneranno il giro di boa della stagione. Le tappe saranno sempre meno e da qui in avanti sbagliare avrà un peso maggiore. Che lotta sia allora. Cristian Ricciarini 25 Con Total Erg Emozioni in pista Anche ad Adria, come era già accaduto a Imola, è proseguita l’iniziativa che coinvolge Total Erg e gli organizzatori del campionato Clio Cup. Alcuni fortunati hanno infatti avuto la possibilità di salire al fianco di un pilota professionista su una Renault Megane Trophy e compiere dei giri del tracciato veneto. Una esperienza unica che riscuote sempre più successo e che sarà presto ripetuta. A Jerez il weekend su due giornate Sarà esteso su due giornate il weekend finale del campionato di F.Renault 2.0 ALPS. Sul circuito di Jerez infatti, con l’obiettivo di contenere i costi, prove libere, qualifica e gare saranno condensate tra sabato e domenica. Il programma ristretto non inficierà per nulla sulla durata consueta delle prove libere e della qualifica che si terranno il sabato, mentre le due gare si disputeranno la domenica DOMENICO PORFIRI Responsabile Organizzazione E-mail [email protected] BARBARA PETRIVELLI Coordinatrice E-mail [email protected] SABRINA ODUWOLE Segreteria Organizzativa E-mail [email protected] Fast Lane Promotion è presente su Twitter @flp_renault Ufficio Stampa: Dario Lucchese (Garage Group) E-mail [email protected] Emanuele Fasano (Garage Group) E-mail [email protected] A cura di: Dario Sala - Realizzazione grafica: Inpagina Srl - Bologna - Foto: Actualfoto