renault twingo rav 4: tra passato e presente
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renault twingo rav 4: tra passato e presente
ANNO 3 - n° 3 - 06 FEBBRAIO 2015 - € 1,OO 20 FIAT 500X LE PROVE: RENAULT TWINGO 4-7 RAV 4: TRA PASSATO E PRESENTE 16-18 INTERVISTA: PAOLO LANZONI (RESP COMUNICAZIONE MERCEDES BENZ ITALIA) IN ESCLUSIVA AI NOSTRI MICROFONI (PAG 12-14) TUTTI I MERCOLEDI E VENERDI SU 177 DTT canale 177 0003_LEX_CT_406x283_Professione_Motori.indd 1 02/02/15 10.58 LE PROVE Renault Twingo Più corta di 10 cm rispetto alla versione precedente I tratti distintivi sono la trazione posteriore oltre ad un raggio di sterzata record di FILIPPO GHERARDI [email protected] Renault Twingo (Foto Archivio) Ad undici anni di distanza dal lancio del primo modello Renault è tornata, prepotentemente, ad aggredire il mercato delle city car con la terza generazione della Twingo. La nostra redazione ha avuto modo di provare, nelle ultime settimane, la piccola francese e di confrontarsi con le sue tante novità. Iniziamo come piace fare a noi dalle dimensioni, da sempre contenute nel caso della Twingo ed in questo caso specifico addirittura ridotte rispetto al passato. La lunghezza, infatti, è diminuita di 10 centimetri rispetto ai modelli che l’hanno preceduta, con un totale di 3,6 metri completati, sempre in termini numerici, da un’altezza di 1,55 metri e da una larghezza di 1,66 metri. Contenuta anche la capienza del bagagliaio che misura, appena, 188 litri. Rimanendo sempre su 4 Volante, in pelle, comodo e maneggevole (Foto Archivio) LE PROVE Interni curati nel dettaglio, pratici e funzionali (Foto Archivio) forme e dimensioni, dimenticate la “classica” versione tre porte che ha caratterizzato il passato di questa vettura, la nuova Twingo, malgrado l’accesso alle sedute posteriori rimanga piuttosto stretto, è rigorosamente a cinque porte. Le novità non mancano nemmeno da un punto di vista tecnico, con motore e trazione posteriori capaci di consegnare alla piccola francese un maggior piacere di guida ed una maneggevolezza oltre moto accentuata. Ecco, appunto, è la maneggevolezza il vero punto forte della nuova Twingo, con un volante leggerissimo e la capacità di girarsi praticamente in un fazzoletto, con un raggio di sterzata, record, di 4,3 metri. Una macchina adattissima, insomma, per il traffico cittadino, predisposta per evitare in un tempo di reazione minimo ostacoli presenti lungo il percorso e comodamente funzionale in fase di parcheggio, anche nelle condizioni più difficili. Altro punto forte della nuova Twingo la comodità del posto di guida, rialzato rispetto alla media e caratterizzato da sedute comode ed avvolgenti che caratterizzano entrambe le postazioni anteriori, mentre lo spazio a disposizione delle sedute posteriori, come accennato anche qualche rigo più su, rimane limitato e meno confortevole. Maniacale, ma assolutamente ben 6 riuscita, la cura dei dettagli estetici sia per quel che concerne gli interni che la carrozzeria esterna. Nel primo caso troviamo una brillante alternanza cromatica tra rosso (Red) e nero, con “chicche” quali le maniglie (interne) degli sportelli posteriori, la cornice che avvolge la plancia e i bocchettoni dell’aria condizionata che meritano di non passare inosservati, tanto quanto le numerose vasche porta oggetti arricchite, nella loro totalità, dall’originale cassetto in tessuto estraibile e che diventa un’inedita borsetta. Il modello provato da noi di Professione Motori, versione Energy con motore benzina 0.9 TCE da 90 CV e Start & Stop di serie, presenta anche pedaliera in alluminio e cambio (cinque marce manuale ndr) con pomello Sport. All’esterno carrozzeria White dove non mancano, anche in questo caso, inserti color rosso ed una vistosa, ma tutto sommato discreta, Climatizzatore automatico (Foto Archivio) La nuova Renault Twingo diventa cinque porte (Foto Archivio) Specchietti laterali in tinta RED (Foto Archivio) barra decorativa color nero sulla fiancata. Rossi, invece e come detto, tanto gli specchietti retrovisori, quanto la sottile decorazione della griglia anteriore e il logo riportato al centro dei cerchi, con quest’ultimi da 16” e rigorosamente in lega. Chiusura dedicata alla tecnologia, che nel caso della Renault Twingo è riconducibile all’ormai consolidato sistema multimediale R-Link, attraverso il quale è possibile controllare tutte le funzioni principali grazie ad un interfaccia touch screen da 7 pollici, con bluetooth, navigatore integrato e Parking camera. L’inedito cassetto portaoggetti si estrae e diventa una comoda Sistema multimediale R-Link con schermo touch da 7 pollici borsetta (Foto Archivio) (Foto Archivio) 7 HIGHTECH Waze mette in pericolo... gli agenti di polizia? A Los Angeles si chiede di non segnalare la loro posizione Waze, la app creata per fornire agli utenti informazioni in tempo reale sullo stato del traffico (fornite dagli utilizzatori stessi) è finita sotto la lente d’ingrandimento della polizia americana. Sì perché questa applicazione, acquistata da Google nel 2013, permette di situare in un determinato punto la posizione di una pattuglia della polizia. Oppor tunità che funge principalmente da deterrente per molti incauti alla guida ma che, secondo Charlie Beck (capo della polizia di Los Angeles), compromette la sicurezza degli agenti stessi. Beck ha fatto notare che nei giorni precedenti l’uccisione dei due agenti di polizia Rafael Ramos e Wenjian Liu il 20 dicembre, l’assassino aveva utilizzato Waze per monitorare gli spostamenti dei poliziotti. La risposta di Waze non si è fatta attendere: in un comunicato, la portavoce Julie Mossler ha dichiarato che la app è attualmente in uso presso molte istituzioni, anche di pubblica sicurezza. “Siamo sempre molto attenti alla sicurezza e lavoriamo in sinergia con molti dipartimenti di polizia, fra cui quello di New York e diversi dipartimenti dei trasporti in tutto il mondo – si legge nella nota – per aiutare le municipalità Amministrazione Via Carlo Emery, 47 - 00188 Roma Tel./Fax 06.5000975 [email protected] Reg. presso il Tribunale dell’Editoria Roma n° 38/2013 8 Direttore Responsabile Filippo Gherardi [email protected] di F. GRISOLI a capire meglio cosa accade nelle loro città in tempo reale. In questo modo i cittadini sono più sicuri e si evitano congestioni nel traffico. I nostri partner della polizia sostengono la possibilità di riportare la loro posizione sulla strada, perché molti automobilisti guidano più attentamente quando sanno che le forze di polizia sono nelle vicinanze”. Poi, Beck aggiunge che c’è unicamente la possibilità di segnalare attraverso un’icona sulla mappa la posizione della polizia con uno scarto di qualche decina di metri, e non invece di tracciare spostamenti o la posizione esatta della pattuglia. In redazione Delfina Maria D’Ambrosio, Maurizio Elviretti Leonardo Frenquelli Federico Gianandrea de Angelis Edoardo D’Angeli [email protected] Hanno collaborato Flavio Grisoli [email protected] [email protected] Realizzazione grafica Elisabetta Di Paolo - [email protected] MOTO VERONA MOTOR BIKE Oltre 150mila visitatori nell’edizione 2015 Protagonisti del mondo custom e delle cafè racer In vetrina anche le Harley-Davidson del Buffalo Chip di M. ELVIRETTI Il 2015 delle due ruote riparte alla grande, soprattutto per gli appassionati del mondo “custom”. Il Verona Motor Bike di fine Gennaio, ha portato sotto i riflettori, ancora una volta, la più grande rassegna europea dedicata al mondo della personalizzazione. In oltre 150 mila, divisi nei tre giorni, hanno sfilato tra stand e padiglioni ammirando le nuove creazioni di addetti ai lavori e non solo. Tra gli ospiti di questa edizione le creazioni uniche di Fred Kodlin (Fred Kodlin Motorcycles), Winston Yeh (Rough Crafts), Mike Rabideau (Majik Mike), vincitore dell’Hot Bike Tour 2014, e Jody Perewitz (Perewitz Cycle Fab). Progetto speciale quello di Danny Schneider (HardNine Choppers) e Chris Richardson (LA Speed Shop), che hanno realizzato per la prima volta una moto insieme. Come ampiamente ipotizzabile, visto il successo riscosso nella precedente edizione 10 e al “movimento” in forte crescita, lo spazio dedicato alle “cafè racer” è stato raddoppiato. Le Case principali hanno messo in vetrina i propri modelli sia attraverso la competenza dei preparatori più noti dello scenario internazionale sia direttamente attraverso i kit factory. Tra i primi nomi, David Borras di El Solitario e Jason Paul Michaels di Dime City Cycles. Ma Personalizzazioni di ogni tipo (Foto Archivio) Solito spettacolo in esterna al Verona Motor Bike 2015 (Foto Archivio) anche le personalizzazioni proposte dai marchi come Moto Guzzi con gli accessori e i kit di personalizzazione. O classici moderni come la rinata Matchless con la Model X Reloaded. Quest’anno il Motor Bike Expo è anche diventato partner ufficiale di Buffalo Chip, il più importante raduno mondiale Harley-Davidson giunto alla 74a edizione e che si terrà dal 4 al 10 Agosto a Sturgis, negli States. Tra conferenze sul mondo custom, area dedicata all’usato ed esibizioni dal vivo, c’è stato spazio anche per qualche pilota: ospite allo stand Dainese il centauro inglese Guy Martin, una delle leggende inglesi delle corse su strada. Allo stand Honda invece è stato presentato il team Pata che correrà nel mondiale SBK 2015 con il campione del mondo Sylvain Guintoli e Michael Van der Mark. Passando alle case espositive, l’elenco dei marchi presenti è molto interessante e comprende il ritorno di Ducati che svelerà i primi tre Scrambler “customizzati”, realizzati da tre famosi preparatori italiani che hanno reinterpretato le versioni Full Throttle, Urban Enduro e Classic. Presenti anche le più belle special su base Moto Guzzi, realizzate dalle grandi firme della customizzazione italiana. In omaggio alla filosofia della manifestazione, è stata la stessa casa di Mandello del Lario a presentare le proposte per la personalizzazione delle sue bicilindriche sulla base della nuovissima gamma V7 II nelle tre versioni Stone, Special e Racer. Yamaha ha lanciato un contest per la migliore personalizzazione della sua XV950, riservato alle concessionarie ufficiali. Il fiore all’occhiello in casa Suzuki è rappresentato dalla gamma sportiva, con le nuove GSX-S1000 ABS, GSX-S1000F ABS e GSX-R1000 ABS sugli scudi. Presente anche la nuova V-Strom 650 ABS, proposta nelle due versioni XT e City, che arriva nelle concessionarie Suzuki proprio in questi giorni. La prima costa 8.190 euro, la seconda 8.590 euro, ma ha cavalletto centrale, paramani e altri dettagli specifici. Oltre alle novità, ci saranno le Suzuki “special” preparate da Nuova Moto Felix, come la “piccola” RV 125 Van che diventa Maverick, una gioiosa fun bike nella sua colorazione giallo limone/perla. La naked bicilindrica Gladius Mat Black diventa Motorcyclopes e acquista una forte identità per il doppio faro anteriore poliessoidale, lo scarico Yoshimura e vari altri dettagli specifici. Davvero esclusive sono le due V-Strom 1000 ABS allestite dalla Nuova Moto Felix: Comanche e Apache i loro nomi. Nella prima versione, la Enduro sportiva diventa una vera dominatrice della strada, merito delle borse laterali Trekker e del bauletto Trekker Outback. Anche la Apache ha l’indole turistica rafforzata, basti dare uno sguardo agli pneumatici artigliati, alle taniche laterali e alle borse e bauletto TrekkerOutback. Yamaha e non solo, protagonista all’ultima edizione del Verona Motor Bike (Foto Archivio) 11 AUTOMOTIVE CLASSE MERCEDES Un NAIAS da protagonista con GLE Coupé Un mercato da copertina con Classe B e Smart Mercedes rilancia, in attesa di Ginevra e della AMG GT di D.M. D’AMBROSIO TOP Foto Presentazione Mercedes GLE Coupé all’ultimo Salone di Detroit (Foto Archivio) La scorsa settimana è tornato a trovarci nei nostri studi Paolo Lanzoni Responsabile Comunicazioni Mercedes Benz Italia. Tanti gli argomenti trattati all’interno dell’intervista, a cominciare dalle tante novità che il 2015 ha portato in casa Mercedes, come la GLE Coupé: “Si tratta di una delle novità che arriveranno sul mercato quest’anno, in Italia precisamente il prossimo luglio e la lanceremo quindi in autunno. È un nuovo SUV con il quale festeggiamo i nostri 30 anni di trazione integrale quattro matic, abbiamo la gamma SUV davvero più ampia di tutte. Si tratta di un SUV coupé particolarmente sportivo in due motorizzazioni diesel e benzina che crediamo possa piacere in Italia visto che il nuovo corso del nostro design e la sportività che oggi Mercedes racconta in ogni gamma sono perfette per i gusti del mercato italiano. Dal punto di vista tecnico i punti di forza sono quattro matic, la trazione integrale e tutta la competenza che troviamo proprio nel nome, nella G, noi con classe G abbiamo fatto scuola nel mondo del fuoristrada. Troviamo quindi la trazione integrale permanente e queste grandi prestazioni, a cui oggi riusciamo ad abbinare un 12 design, un confort e un’abitabilità incredibili perché abbiamo un cambio 7 marce doppia frizione integrato nella trazione integrale e risparmiamo spazio e peso, mantenendo i consumi bassi e garantendo comunque ottime prestazioni. Il desig, inoltre, cambia completamente, portiamo tutto il nuovo stile che abbiamo visto dalla Classe A su tutta la gamma SUV così come abbiamo fatto con Classe C e Classe S”. Altre novità sono rappresentate da CLA Shooting Brake e Classe C 350 Plug-in Hybrid: “Sono due prodotti completamente diversi con CLA andiamo a completare questa nostra offensiva nel segmento delle compatte e andiamo a inventare anche in questo caso un segmento perché Shooting Brake non è altro che Station Wagon veramente sportiva, la prima di Mercedes. Ricordiamo che tutti gli interni di questa vettura sono disegnati in Italia, a Como, e noi oggi riusciamo a garantire 600 litri di bagagliaio in 4,60 metri con un design mozzafiato. Quanto alle prestazioni, i motori quattro cilindri diesel, 136 e 177 cavalli, la rendono Paolo Lanzoni (Resp Comunicazione Mercedes Italia) nei nostri studi televisivi (Foto Archivio) perfetta per il nostro mercato. Quando parliamo invece di Classe C, dobbiamo ricordare che già oggi a listino in vendita abbiamo 11 modelli ibridi quindi davvero un’offerta vastissima, perché per noi il futuro ibrido. La Classe C 350 Plug-in Hybrid è una vettura mossa da un motore 4 cilindri benzina da 211 cavalli a cui aggiungiamo 82 cavalli elettrici, quindi questi cavalli hanno da un lato l’effetto di non far entrare l’auto nel superbollo o addirittura non pagarne il bollo, visto che per 82 cavalli non pagheremo tasse di proprietà ma solo le spese di gestione. Se andiamo a calcolare i consumi, nel ciclo di omologazione vengono considerati anche i cavalli in elettrico e questo è l’ultimo aspetto perché Plug-in vuol dire che possiamo ricaricare l’auto alle colonnine elettriche e possiamo fare 30km puri in elettrico, quindi non pagare l’ecopass ad esempio a Milano o le strisce blu a Roma e riuscire a girare in elettrico puro nel centro urbano e andare poi con il motore a benzina fuori. Tecnicamente fa 47km/l”. Negli ultimi mesi è arrivata sul mercato la nuova Mercedes Classe B, impossibile non chiedere a Paolo Lanzoni com’è stato l’impatto: “Classe B è la più adatta all’Italia perché è un monovolume per la donna e per la piccola famiglia ed è piaciuta da subito . Noi, negli anni, abbiamo accompagnato la donna dalla prima generazione della Classe A fino alla Classe B e oggi abbiamo un posizionamento molto marcato anche sul mercato femminile, un cliente su due di Classe B è donna e noi siamo molto contenti. Abbiamo riportato il nuovo design Mercedes negli esterni, abbiamo migliorato la qualità degli interni, abbiamo aggiunto tanti equipaggiamenti per la sicurezza. Stiamo, infatti, portando tanti sistemi di serie come, l’Attention Assist, il radar anticollisione, il sistema che legge i cartelli stradali e i limiti di velocità e li riporta sulla plancia, anche sulle vetture diciamo basso di gamma. Classe B sta piacendo tanto in Italia e siamo sicuri che anche nei prossimi mesi riusciremo a conquistare tanti italiani. La Classe B ha, inoltre, la gamma più ampia di tutte, nasce infatti trazione anteriore ma abbiamo da poco presentato la trazione integrale; nasce con i motori a combustione interna ma oggi abbiamo presentato la versione a metano con nuove bombole molto più leggere e che quindi ci permettono di Mercedes Classe C, inserita tra le finaliste dell’Auto dell’Anno 2015 (Foto Archivio) non appesantire la vettura anche se tutto il peso è sotto il pianale perché la seduta di guida è alta, e riusciamo a garantire tanti chilometri puliti e addirittura la B è 100% elettrica, riusciamo a fare 230km puri elettrici”. Una delle più grandi novità è stata la nuova Smart, profondamente rinnovata: “Indubbiamente è stato un po’ uno shock, perché gli italiani provano un sentimento che va oltre il normale possedere una vettura, c’è un grande affetto per quest’auto. La Smart era totalmente innovativa quando è nata nel 1998, mi sembra quasi di rivivere quei momenti quando bisognava abituarsi a vederla. Ormai ha compito quindi anni e dovevamo cambiarla tutta e l’abbiamo fatto ascoltando le esigenze dei nostri clienti. Doveva rimanere corta e non ha preso un cm in più, ci dicevano che era un po’ rigida è l’abbiamo allargata per renderla più confortevole e stabile sulle strade dissestate della nostra città. Un altro suggerimento riguardava il cambio automatico, sapevamo che il cambio di prima era robotizzato e un po’ lentino nel cambio marcia. Abbiamo quindi da una parte investito su un cambio automatico incredibile, doppia frizione, che non si era mai visto in questo segmento e su una city car, e dall’altra abbiamo messo un manuale che avevamo già perché nel segmento della Forfour i clienti vogliono il cambio manuale e quindi l’abbiamo introdotto sulla ForTwo con un solo vantaggio: il costo inferiore di mille euro. Chi è attento al costo oggi sicuramente può scegliere una ForTwo col cambio manuale. Sono solo alcuni esempi di come siano stati ascoltati i suggerimenti ed eliminati i difetti di gioventù. Oggi Smart, anche la ForFour, si presenta con lo stesso desingn , con la stessa gamma di versioni, 5 versioni, con le motorizzazioni complete, 60, 71,90cv, motori compatti che consumano poco. Siamo andati a lavorare su tutto quello che i nostri clienti ci dicevano da anni”. A marzo si terrà il Salone di Ginevra, nel quale ci sarà l’elezione dell’auto dell’anno, Mercedes tra le sette finaliste con la Classe C: “E’ da tanto tempo che manchiamo perché Mercedes AMG GT, pronta al debutto sul mercato (Foto Archivio) 13 LE PROVE ultimamente si sono preferite spesso vetture di volume, quindi marchi generalisti, mentre in altri anni si è optato per auto innovative, come le elettriche 100%, che però a volte non hanno avuto riscontri sul mercato. Quest’anno ci siamo con Classe C, è la classe C più bella di sempre, completamente rinnovata come fosse una piccola Classe S; è un piacere guidare le nostre automobili, l’ho provato io stesso venendo da Torino a Roma, e posso dire che la Classe C ti aiuta: legge la corsia e ti tiene in carreggiata, regola la velocità di crociera, mantiene la distanza di sicurezza dalla vettura che ci precede, e addirittura in curva il volante si muove automaticamente, per 30 secondi, o ancora se stiamo andando troppo veloci l’auto frena da sola. La macchina parla con l’esterno e con le altre auto, stiamo entrando nel mondo della guida autonoma, degli oggetti che si parlano tra loro grazie alla tecnologia; la classe C, con tutte queste innovazioni, con le motorizzazioni ibride, va detto che siamo gli unici ad offrire diesel e benzina ibridi in quel segmento, ha tutte le carte in regola per vincere quest’anno”. Tante le novità con cui sarà presente Mercedes a Ginevra, ecco qualche anticipazione: “E’ il primo salone europeo,quindi troveremo tutte le anteprime del vecchio continente: abbiamo la GLE Coupè,la GLA Shooting Brake, e porteremo due anteprime mondiali importanti, come la nuova Classe S in versione Pullman. Quest’ultima festeggia l’anniversario della versione Pullman e si presenta quindi come una versione della Classe S ancora più lunga, magari in Italia non avremo molti clienti ma avrà un ruolo incredibile nell’immagine di marca. Infine, ci sarà anche il concept di una Classe S Cabrio”. La Classe S è stata la world premier d’eccellenza per Mercedes nella scorsa stagione, e quest’anno sarà ancora la protagonista dello stand di Ginevra: “Stiamo semplificando le nostre gamme, lavoriamo con Classe A, Classe B, Classe C, Classe E e Classe S. Nell’ambito di ognuna di queste vedremo diverse versioni, e addirittura porteremo, per adesso solo a livello di show car, una Classe S Cabrio meravigliosa, perfetta per l’Ocean Drive americana”. Impossibile non parlare della Mercedes AMG GT che sarà introdotta sul mercato 14 subito dopo il Salone di Ginevra: “E’ la nostra prima vera Gran Turismo, infatti anche nella denominazione è molto semplice, GT, ed è firmata da Mercedes AMG.AMG è il marchio di alte prestazioni che ha sede ad Affalterbach di casa Mercedes,nasce da due ingegneri usciti da Mercedes tanti anni fa e d è in seguito stata acquisita dalla stesso gruppo Mercedes. La GT è completamente progettata dai tecnici di Affalterbach e porta il meglio della tecnologia disponibile: vettura leggerissima, poco più di 1500 chili; telaio in alluminio e tanto magnesio; lubrificazione a carter secca che permette di mettere il motore in posizione ancora più bassa e di abbassare il baricentro; distribuzione dei pesi praticamente perfetta, 50 sul posteriore e 50 sull’anteriore; cambio transaxle quindi sull’asse posteriore; motore completamente nuovo: da un 4.0 litri riusciamo a tirar fuori fino a 510 cavalli di potenza. I motori, inoltre, sono tutti nella tradizione AMG che va sotto il motto “one man one engine”, cioè il motore viene realizzato dall’inizio alla fine dallo stesso tecnico specializzato che poi lo firma; siamo gli unici ancora che hanno questo livello di artigianalità con i numeri AMG, pari a oltre 30.00 unità vendute all’anno. La vedremo in Italia a Marzo, prima nella versione GTS con 510 cavalli e poi ne uscirà un’altra con qualche cavallo in meno; da un lato siamo contenti ma dall’altro quasi mi dispiace dire che le vetture destinate all’Italia nel 2015 le abbiamo già tutte assegnate ai concessionari, a confermare che gli italiani amano le vetture belle e sportive e sicuramente l’AMG GT è una di queste”. Il 23 gennaio scorso Mercedes ha festeggiato i 40 anni di attività in Italia, riassunti da una serie di foto molto belle che raccontano la storia dell’Italia legata a Mercedes, una storia che ha in qualche modo Smart Fortwo (Foto Archivio) fatto diventare italiana la casa tedesca: “Mercedes è diventata tanto italiana negli ultimi anni, Mercedes Benz Italia nasce per importare i veicoli industriali parallelamente ad importatori di vetture che hanno continuato a gestire le auto fino ai primi anni 80; è un’azienda che si è radicata subito sul territorio, ancora oggi abbiamo dei fornitori in Italia, abbiamo delle partecipazioni in aziende italiane come la MV Augusta, la casa di moto, abbiamo scambi commerciali perché forniamo motori AMG ad Horacio Pagani, abbiamo tante relazioni e fatto tante iniziative sul territorio, dalla cultura all’arte allo sport.” Al CES 2015 di Las Vegas è stata presentata la F015 Luxury in Motion, una concept car che ci proietta nel futuro: “Questa è una visione sicuramente, non anticipa una vettura nello specifico: ci sono tante situazioni in cui guidare non è più un piacere, e proprio qui la tecnologia ci verrà in aiuto e ci potrà sostituire, permettendoci di coltivare nel mentre le nostre passioni. Bisognerà lavorare ancora molto a livello culturale e soprattutto di legislazione, però la tecnologia intelligente, l’intelligent drive, ci aiuterà in tante situazioni. Questo concept ha i sedili che danno le spalle alla strada, a dimostrazione di come in futuro gli interni delle auto saranno molto più puliti, ci saranno molti meno pulsanti e più touch screen, potremo controllare i vetri elettrici e le altre funzioni semplicemente toccando le pareti interne della vettura. Penso che da qui a cinque anni potremo vedere un’evoluzione della guida autonoma in autostrada, poi ci vorrà un altro decennio per vedere parcheggio automatico ed altre situazioni del genere, però ricordo che a noi di Mercedes piace guidare le automobili, quindi toglieremo tutta la noia e il brutto che c’è solo in determinate situazioni, traffico, code o parcheggi”. LE PROVE TOYOTA RAV4 20TH ANNIVERSARIO Forme compatte ma al tempo stesso eleganti Il bagagliaio raggiunge una capienza di 1846 litri Motore 2.0 D-4D da 124 CV, sistema Toyota Touch 2 di FILIPPO GHERARDI [email protected] Toyota RAV4 20th Anniversario (Foto Archivio) Vent’anni di un mito, vent’anni di RAV 4. Nel 2014 Toyota ha celebrato con una versione ad hoc e commemorativa il ventennale, appunto, del debutto sul mercato del primo modello di quello che sarebbe diventata una vettura di riferimento tanto della sua gamma quanto, e soprattutto, dell’intero segmento dei SUV. La RAV4 2014, provata dalla nostra redazione nelle ultime settimane, si contraddistingue innanzitutto, e come prevedibile, per le sue forme generose e massicce. Lunga 4.5 metri, larga 1.8 ed alta 1.6, la RAV 2014 20th Anniversario è un concentrato di tecnologia inserito in un contesto, come è solito di casa Toyota, dalle forme sobrie e dal profilo funzionale. Funzionalità che fa rima in una vettura di queste dimensioni soprattutto con capacità interna, quella del bagagliaio, azionabile elettricamente, varia dai 647 ai 1846 16 Coda massiccia ma tutto sommato dinamica (Foto Archivio) Logo Toyota che domina al centro del muso (Foto Archivio) litri mentre le sedute, sia anteriori che posteriori, rimangono comode ed avvolgenti. La guida rialzata, al pari della trazione integrale, del servosterzo elettrico e del cambio manuale a sei rapporti (almeno per quel che riguarda la vettura a nostra disposizione) completano una combinazione efficace che esalta il piacere di guida. Per quel che riguarda i motori, il modello provato dalla nostra redazione montava un 2.0D-4D da 124 cavalli, capace di raggiungere una velocità massima di 180 km/h e di registrare un’accelerazione da 0 a 100 in 11 secondi esatti. Il diametro di sterzata è compreso tra i 10,6 e gli 11,2 metri. In situazioni extraurbane la macchina esprime il meglio di se, con una tenuta di strada all’altezza delle aspettative, mentre in contesti cittadini, al contrario e come prevedibile, rimane leggermente rigida. Da un punto di vista estetico, come anticipato, la RAV4 2014 si caratterizza per forme compatte ma comunque eleganti: paraurti, maniglie e specchietti retrovisori (quest’ultimi regolabili e ripiegabili elettronicamente) sono in tinta con la carrozzeria, i gruppi ottici con luci diurne al LED hanno dimensioni generose che ben si integrano con il robusto muso delle vettura, e non passano inosservati neanche i cerchi in lega da 18” che con la loro vernice metallizzata consegnano un’azzeccata variazione cromatica alla carrozzeria all black del modello che abbiamo avuto in prova. Nero è anche il colore dominante degli interni, con ampie parti in tessuto (sedili in primis) che trovano leggere interferenze da inserti in pelle (volante e pomello del cambio) e sottili trame stilistiche (tunnel centrale e porte). Non mancano i vani portaoggetti, come quello custodito sotto al bracciolo anteriore. Il climatizzatore è automatico e bi-zona, mentre il sistema multimediale Toyota Touch 2, con bluetooth, navigatore integrato, Logo Toyota che domina al centro del muso (Foto Archivio) 71 AUTOMOTIVE Interni sobri ma anche completi e funzionali (Foto Archivio) lettore CD, iPod Ready, display da 6” e ben 6 altoparlanti, riassume in pieno la componente tecnologica della vettura. Disponibile, naturalmente, anche un computer di bordo moltifunzione, mentre in tema di sicurezza la RAV4 2014 si contraddistingue per 7 airbag SRS, ABS, sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici, assistenza alla partenza in salita, barre anti-intrusione nelle portiere, controllo elettronico della stabilità e della trazione, oltre che sistema antislittamento in discesa. Il prezzo, chiavi in mano, del modello provato da noi di Professione Motori è di 33.000 euro. Interni comodi e luminosi (Foto Archivio) RAV4 PRIMO MODELLO: LA NASCITA DELLO SPORT UTILITY VEHICLE di F. GIANANDREA DE ANGELIS Nel 1986, Masakatsu Nonaka, chief engineer di un team di sviluppo Toyota, viene quasi schernito nel momento in cui presenta la sua idea: unire un fuoristrada ed una berlina sotto il nome di Rav Four. Presentata al Salone di Ginevra del 1994 e messa in commercio lo stesso anno, con il suo aspetto e assetto da off road coadiuvato alla spaziosità interna di una berlina, con la sua capacità di andare fuori strada e di essere allo stesso tempo agile nel traffico, la Rav4 introduce nella società il concetto di SUV. 18 Motorsport, ExpoTech Modena (Foto Archivio) TUTTI I MERCOLEDI E VENERDI 177 DTT canale 177 AUTOMOTIVE FIAT 500X Arriva sul mercato il nuovo crossover Fiat Disponibile in cinque allestimenti diversi Quattro le motorizzazioni, tre le trazioni di F. GIANANDREA DE ANGELIS Fiat 500X (Foto Archivio) Dalla prima volta che fu avvistata al Salone di Parigi 2014 sono passati poco più di tre mesi, ma ora l’attesa è finita e finalmente potremo veder sfrecciare la nuova Fiat 500 X anche nelle strade d’Italia. Per celebrare il suo arrivo nelle concessionarie italiane, il 25 e il 26 gennaio scorsi in tutti gli showroom è stato avviato il week end del “porte aperte”, con stand allestiti sotto il segno della X ed ovviamente la possibilità di avere tutte le informazioni e di provare la nuova 500X. Quando si dice Fiat 500, viene naturale pensare alla prima utilitaria creata dalla casa degli Agnelli e a tutte le sue recenti evoluzioni, ma qui parliamo di un’auto completamente diversa, perché la 500 X è in tutto e per tutto un crossover. Il prezzo di base è di 17.500 euro, quello del top di gamma è di 30.650 euro, la differenza dipende dagli optional e soprattutto dall’allestimento, sono cinque quelli 20 che Fiat mette a disposizione: Pop, Pop Star, Lounge, Cross e Cross Plus. Il primo è quello basilare ed è dotato di cerchi in acciaio con copri cerchi da 16” lucidi di color argento, ABS, ESD, cruise control, airbag anteriori e laterali, vetri elettrici anteriori e posteriori, proiettori anteriori con funzione DLR e sedile di guida regolabile in altezza. Andando sullo scalino superiore troviamo la Pop Star, costa 20.000 euro con il 1.6 benzina e 22.750 con il 1.6 diesel, ha cerchi in lega da 17”, climatizzatore manuale, sistema Uconnect radio con display touchscreen ed USB, proiettori antinebbia con funzione cornering, comandi radio e volante con inserti in tecno pelle. Il terzo, il Lounge, ha cerchi in lega da 18” con finitura argento lucido, fari allo Xeno, vetri oscurati, climatizzatore bizona, quadro strumenti con display TFT a colori e interni in ecopelle, tutto ad un prezzo di 24.400 euro se si sceglie il 1.4 benzina o di 25.250 per il 1.6 diesel. La 500X Cross fornisce paraurti specifici e scudi di protezione, terminale di scarico cromato, barre sul tetto e trazione anteriore con sistema Traction Plus. Concludiamo con la versione top: l’allestimento Cross Plus costa 30.650 euro con il 2.0 diesel, ha la dotazione off-road e tutte le comodità della Lounge. Al di fuori degli allestimenti appena descritti, sulla 500X è possibile avere tanti accessori ed optional, mentre se passiamo alle motorizzazioni ne troviamo quattro: 1.4 Turbo MultiAir II da 140 Cv, 1.6 E-torQ da 110 Cv, 1.6 Multijet II da 120 Cv e 2.0 Multijet II da 140 Cv. I tipi di cambio invece sono tre, manuale a cinque e sei marce o automatico a nove, e lo stesso numero vale per la trazione, che può essere anteriore, anteriore con sistema Traction Plus e integrale. IL NUOVO MODO DI VEDERE LO SPORT TUTTI I GIORNI DALLE 20 ALLE 22 FORMAT APPROFONDIMENTI INTERVISTE TUTTO SU LEGA PRO E SERIE D POLITICA SPORTIVA IL CAMPIONATO DI CALCIO FEMMINILE IN DIRETTA OGNI SETTIMANA BANDIERAASCACCHI YAMAHA YZR M1 Telaio alleggerito di 2kg rispetto al 2014 Migliorati sistema frenante e stabilità La sfida a Marquez e alla Honda è cominciata di L. FRENQUELLI Rossi e Lorenzo in posa davanti alla nuova YZR M1 (Foto Archivio) Negli ultimi due anni di MotoGP il dominatore è stato uno solo, e guidava una Honda. In casa Yamaha si sono dovuti accontentare di due secondi posti, con Lorenzo prima e con Rossi poi. Nonostante Marquez abbia chiuso ancora una volta davanti a tutti, grazie ad un inizio di campionato a ritmi pazzeschi, le ultime gare del Motomondiale 2014 hanno lasciato trasparire qualche spiraglio di speranza per il Dottore ed il suo compagno di squadra. Dopo il lavoro estivo svolto dai tecnici, il 28 gennaio è stata svelata la nuova YZR M1 del Movistar Yamaha Moto GP Team e, per tutti, l’obiettivo è soltanto uno: colmare il gap con la Honda. Non ci sono grandissime novità dal punto di vista estetico, con la livrea blu elettrico ormai classica ed i sempre più numerosi sponsor a farla da padrone attorno al logo del diapason, fin sotto al 22 codone posteriore. Le vere differenze riguardano le specifiche tecniche, a partire dal telaio: la tecnologia scelta è sempre quella dell’alluminio DELTABOX ma per attenersi ai regolamenti 2015, la M1 peserà 158 chilogrammi, due in meno rispetto a quella che ha portato Rossi al secondo posto della classifica generale. È proprio su suggerimento del numero 46, ed ovviamente anche di Jorge Lorenzo, che in Yamaha hanno scelto di studiare e produrre due assetti differenti, uno più “morbido” per lo stile di guida di Rossi, l’altro più “rigido” per le caratteristiche del maiorchino. Subito operativa nelle prime giornate di test invernali a Sepang, la nuova creazione di casa Yamaha ha cominciato a dare i suoi primi feedback positivi. Il sistema frenante, rigorosamente targato Brembo, è migliorato e sembrano essere risolti anche i problemi legati alla stabilità che preoccupavano i piloti nella stagione passata, grazie alla scelta di applicare un forcellone in alluminio, garantendo così un miglior ingresso in curva, anche a ritmi piuttosto alti. I piloti già dal giorno della presentazione hanno dimostrato di avere le idee chiare e di non avere nessuna intenzione di lasciare al numero 93 il titolo, per quella che sarebbe la terza stagione consecutiva. Rispetto al 2014 però, sarà fondamentale per la M1 garantire una costanza di rendimento maggiore, anche in condizioni non ottimali ed infatti, già dalle prime tornate in Malaysia, ci si è concentrati sull’efficacia della moto nel momento più difficile, quando le gomme sono finite, per non ritrovarsi a perdere il lavoro svolto soltanto agli ultimi giri, e rimanere ai ritmi infernali di Marquez & co. per riportare il titolo in casa Yamaha. Telaio abbassato nell’anteriore Nuovo muso più piatto e più largo Rivista la cinematica delle sospensioni di F. GHERARDI BANDIERAASCACCHI FERRARI SF15-T Ferrari SF15-T (Foto Archivio) Giornata di presentazione ufficiale (seppur online) lo scorso 30 Gennaio per la nuova SF15-T, la monoposto con cui la Ferrari disputerà il mondiale di Formula 1 2015 e della quale, fino a quel momento, era noto soltanto il nome. Nuova macchina ma anche, e soprattutto, nuovi protagonisti, con l’ultima rivoluzione di Maranello che ha portato avvicendamenti praticamente in tutti i settori: dirigenziale (Marchionne nuovo presidente al posto di Montezemolo), gestionale (Maurizio Arrivabene nuovo team principal dopo l’annata Domenicali-Mattiacci), tecnico (non ci sono più ne il progettista Nicholas Tombazis e ne il motorista Luca Marmorini) oltre che naturalmente sportivo (Vettel nuova prima guida in coppia con Raikkonen, con Alonso accasatosi alla McLaren). Entrando più nel dettaglio della vettura, da un punto di vista cromatico rimane praticamente identica a quella dello scorso anno, se non fosse per il color nero che caratterizza la coda, ciò che cambia invece da un punto di vista strettamente stilistico è la forma del musetto, più schiacciato e più largo, oltre ad un telaio abbassato sempre nella parte anteriore, un retrotreno nel posteriore molto più compatto, condotti dei freni anteriori e posteriori rimodellati tanto quanto è stata rivista la cinematica delle sospensioni anteriori e posteriori per consentire un migliore utilizzo delle gomme Pirelli. Da casa Ferrari fanno sapere che per realizzare questa SF15-T sono state utilizzate cento diverse leghe metalliche e 300 aziende provenienti da ben 15 Paesi diversi, ma anche un totale di 1500 ore di tempo trascorse, meticolosamente, nella galleria del vento che abbinate a 250.000 ore di studio fanno di questa nuova monoposto un concentrato di tecnologia. Ora toccherà ai piloti in primis, ma anche all’intera formazione di meccanici, riuscire a tirarne fuori il massimo, ma se è vero che il buongiorno si vede dal mattino allora i risultati ottenuti, proprio con la nuova SF15-T, da Vettel e Raikkonen nei test di inizio mese a Jerez fanno davvero sperare in un cambio di rotta significativo, soprattutto in termini di risultati, per la Rossa rispetto alle ultime deludenti stagioni. 23 NUOVO NISSAN QASHQAI VIVI AL MASSIMO LA CITTÀ TUO DA € 18.500* A € 179 AL MESE ** TAN 4,99% TAEG 6,59% NissanConnect con radio DAB Tecnologia Nissan Safety Shield Sistema di assistenza al parcheggio Sistema di controllo del telaio *NISSAN QASHQAI VISIA DIG-T 115 A € 18.500 (PREZZO CHIAVI IN MANO, IPT E CONTRIBUTO PNEUMATICI FUORI USO ESCLUSI). LISTINO € 20.500 (IPT ESCL.) 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MESSAGGIO PUBBLICITARIO CON FINALITÀ PROMOZIONALE. LE IMMAGINI INSERITE SONO A SCOPO ILLUSTRATIVO. LE CARATTERISTICHE E I COLORI POSSONO DIFFERIRE DA QUANTO RAPPRESENTATO. L’OFFERTA È VALIDA, SALVO ESAURIMENTO DELLO STOCK, FINO AL 28/02/2015. VALORI MASSIMI CICLO COMBINATO: CONSUMI 6 l/100 km; EMISSIONI CO2 138 g/km. 263_15_A_NISSAN_QQ_ProfMotori_22x31,5.indd 1 03/02/15 12.21