renault twingo rav 4: tra passato e presente

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renault twingo rav 4: tra passato e presente
ANNO 3 - n° 3 - 06 FEBBRAIO 2015 - € 1,OO
20
FIAT
500X
LE PROVE:
RENAULT TWINGO
4-7
RAV 4:
TRA PASSATO
E PRESENTE
16-18
INTERVISTA:
PAOLO LANZONI
(RESP COMUNICAZIONE MERCEDES
BENZ ITALIA) IN ESCLUSIVA
AI NOSTRI MICROFONI
(PAG 12-14)
TUTTI I MERCOLEDI E VENERDI SU 177 DTT
canale 177
0003_LEX_CT_406x283_Professione_Motori.indd 1
02/02/15 10.58
LE PROVE
Renault
Twingo
Più corta di 10 cm rispetto alla versione precedente
I tratti distintivi sono la trazione posteriore
oltre ad un raggio di sterzata record
di FILIPPO GHERARDI
[email protected]
Renault Twingo (Foto Archivio)
Ad undici anni di distanza dal lancio
del primo modello Renault è tornata,
prepotentemente, ad aggredire il
mercato delle city car con la terza
generazione della Twingo. La nostra
redazione ha avuto modo di provare,
nelle ultime settimane, la piccola
francese e di confrontarsi con le sue
tante novità. Iniziamo come piace fare
a noi dalle dimensioni, da sempre
contenute nel caso della Twingo ed in
questo caso specifico addirittura ridotte
rispetto al passato. La lunghezza, infatti,
è diminuita di 10 centimetri rispetto ai
modelli che l’hanno preceduta, con un
totale di 3,6 metri completati, sempre
in termini numerici, da un’altezza di
1,55 metri e da una larghezza di 1,66
metri. Contenuta anche la capienza
del bagagliaio che misura, appena,
188 litri. Rimanendo sempre su
4
Volante, in pelle, comodo e maneggevole (Foto Archivio)
LE PROVE
Interni curati nel dettaglio, pratici e funzionali (Foto Archivio)
forme e dimensioni, dimenticate
la “classica” versione tre porte
che ha caratterizzato il passato di
questa vettura, la nuova Twingo,
malgrado l’accesso alle sedute
posteriori rimanga piuttosto stretto,
è rigorosamente a cinque porte.
Le novità non mancano nemmeno
da un punto di vista tecnico, con
motore e trazione posteriori capaci
di consegnare alla piccola francese
un maggior piacere di guida ed
una maneggevolezza oltre moto
accentuata. Ecco, appunto, è la
maneggevolezza il vero punto forte
della nuova Twingo, con un volante
leggerissimo e la capacità di girarsi
praticamente in un fazzoletto, con
un raggio di sterzata, record, di 4,3
metri. Una macchina adattissima,
insomma, per il traffico cittadino,
predisposta per evitare in un
tempo di reazione minimo ostacoli
presenti lungo il percorso e
comodamente funzionale in fase di
parcheggio, anche nelle condizioni
più difficili. Altro punto forte della
nuova Twingo la comodità del posto
di guida, rialzato rispetto alla media
e caratterizzato da sedute comode
ed avvolgenti che caratterizzano
entrambe le postazioni anteriori,
mentre lo spazio a disposizione delle
sedute posteriori, come accennato
anche qualche rigo più su, rimane
limitato e meno confortevole.
Maniacale, ma assolutamente ben
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riuscita, la cura dei dettagli estetici
sia per quel che concerne gli
interni che la carrozzeria esterna.
Nel primo caso troviamo una
brillante alternanza cromatica tra
rosso (Red) e nero, con “chicche”
quali le maniglie (interne) degli
sportelli posteriori, la cornice che
avvolge la plancia e i bocchettoni
dell’aria condizionata che meritano
di non passare inosservati, tanto
quanto le numerose vasche porta
oggetti arricchite, nella loro totalità,
dall’originale cassetto in tessuto
estraibile e che diventa un’inedita
borsetta. Il modello provato da noi
di Professione Motori, versione
Energy con motore benzina 0.9
TCE da 90 CV e Start & Stop di
serie, presenta anche pedaliera in
alluminio e cambio (cinque marce
manuale ndr) con pomello Sport.
All’esterno carrozzeria White dove
non mancano, anche in questo
caso, inserti color rosso ed una
vistosa, ma tutto sommato discreta,
Climatizzatore automatico (Foto Archivio)
La nuova Renault Twingo diventa cinque porte (Foto Archivio)
Specchietti laterali in tinta RED (Foto Archivio)
barra decorativa color nero sulla
fiancata. Rossi, invece e come detto,
tanto gli specchietti retrovisori,
quanto la sottile decorazione
della griglia anteriore e il logo
riportato al centro dei cerchi, con
quest’ultimi da 16” e rigorosamente
in lega. Chiusura dedicata alla
tecnologia, che nel caso della
Renault Twingo è riconducibile
all’ormai
consolidato
sistema
multimediale R-Link, attraverso il
quale è possibile controllare tutte
le funzioni principali grazie ad un
interfaccia touch screen da 7 pollici,
con bluetooth, navigatore integrato
e Parking camera.
L’inedito cassetto portaoggetti si estrae e diventa una comoda Sistema multimediale R-Link con schermo touch da 7 pollici
borsetta (Foto Archivio)
(Foto Archivio)
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HIGHTECH
Waze mette in pericolo...
gli agenti di polizia?
A Los Angeles si chiede
di non segnalare la loro posizione
Waze, la app creata per fornire
agli utenti informazioni in tempo
reale sullo stato del traffico (fornite
dagli utilizzatori stessi) è finita
sotto la lente d’ingrandimento
della polizia americana. Sì perché
questa applicazione, acquistata
da Google nel 2013, permette di
situare in un determinato punto
la posizione di una pattuglia della
polizia. Oppor tunità che funge
principalmente
da
deterrente
per molti incauti alla guida ma
che, secondo Charlie Beck (capo
della polizia di Los Angeles),
compromette la sicurezza degli
agenti stessi. Beck ha fatto
notare che nei giorni precedenti
l’uccisione dei due agenti di
polizia Rafael Ramos e Wenjian
Liu il 20 dicembre, l’assassino
aveva
utilizzato
Waze
per
monitorare gli spostamenti dei
poliziotti. La risposta di Waze
non si è fatta attendere: in un
comunicato, la portavoce Julie
Mossler ha dichiarato che la app
è attualmente in uso presso molte
istituzioni, anche di pubblica
sicurezza. “Siamo sempre molto
attenti alla sicurezza e lavoriamo
in sinergia con molti dipartimenti di
polizia, fra cui quello di New York
e diversi dipartimenti dei trasporti
in tutto il mondo – si legge nella
nota – per aiutare le municipalità
Amministrazione
Via Carlo Emery, 47 - 00188 Roma
Tel./Fax 06.5000975
[email protected]
Reg. presso il Tribunale dell’Editoria Roma n° 38/2013
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Direttore Responsabile
Filippo Gherardi
[email protected]
di F. GRISOLI
a capire meglio cosa accade
nelle loro città in tempo reale. In
questo modo i cittadini sono più
sicuri e si evitano congestioni
nel traffico. I nostri partner della
polizia sostengono la possibilità
di riportare la loro posizione sulla
strada, perché molti automobilisti
guidano più attentamente quando
sanno che le forze di polizia
sono nelle vicinanze”. Poi, Beck
aggiunge che c’è unicamente la
possibilità di segnalare attraverso
un’icona sulla mappa la posizione
della polizia con uno scarto di
qualche decina di metri, e non
invece di tracciare spostamenti o
la posizione esatta della pattuglia.
In redazione
Delfina Maria D’Ambrosio,
Maurizio Elviretti
Leonardo Frenquelli
Federico Gianandrea de Angelis
Edoardo D’Angeli
[email protected]
Hanno collaborato
Flavio Grisoli
[email protected]
[email protected]
Realizzazione grafica
Elisabetta Di Paolo - [email protected]
MOTO
VERONA
MOTOR BIKE
Oltre 150mila visitatori nell’edizione 2015
Protagonisti del mondo custom e delle cafè racer
In vetrina anche le Harley-Davidson del Buffalo Chip
di M. ELVIRETTI
Il 2015 delle due ruote riparte alla
grande, soprattutto per gli appassionati
del mondo “custom”. Il Verona Motor
Bike di fine Gennaio, ha portato sotto i
riflettori, ancora una volta, la più grande
rassegna europea dedicata al mondo
della personalizzazione. In oltre 150
mila, divisi nei tre giorni, hanno sfilato
tra stand e padiglioni ammirando le
nuove creazioni di addetti ai lavori e non
solo. Tra gli ospiti di questa edizione le
creazioni uniche di Fred Kodlin (Fred
Kodlin Motorcycles), Winston Yeh
(Rough Crafts), Mike Rabideau (Majik
Mike), vincitore dell’Hot Bike Tour
2014, e Jody Perewitz (Perewitz Cycle
Fab). Progetto speciale quello di Danny
Schneider (HardNine Choppers) e
Chris Richardson (LA Speed Shop),
che hanno realizzato per la prima volta
una moto insieme. Come ampiamente
ipotizzabile,
visto
il
successo
riscosso nella precedente edizione
10
e al “movimento” in forte crescita, lo
spazio dedicato alle “cafè racer” è
stato raddoppiato. Le Case principali
hanno messo in vetrina i propri
modelli sia attraverso la competenza
dei preparatori più noti dello scenario
internazionale
sia
direttamente
attraverso i kit factory. Tra i primi nomi,
David Borras di El Solitario e Jason
Paul Michaels di Dime City Cycles. Ma
Personalizzazioni di ogni tipo (Foto Archivio)
Solito spettacolo in esterna al Verona Motor Bike 2015 (Foto Archivio)
anche le personalizzazioni proposte
dai marchi come Moto Guzzi con gli
accessori e i kit di personalizzazione.
O classici moderni come la rinata
Matchless con la Model X Reloaded.
Quest’anno il Motor Bike Expo è
anche diventato partner ufficiale di
Buffalo Chip, il più importante raduno
mondiale Harley-Davidson giunto alla
74a edizione e che si terrà dal 4 al
10 Agosto a Sturgis, negli States. Tra
conferenze sul mondo custom, area
dedicata all’usato ed esibizioni dal vivo,
c’è stato spazio anche per qualche
pilota: ospite allo stand Dainese il
centauro inglese Guy Martin, una
delle leggende inglesi delle corse su
strada. Allo stand Honda invece è stato
presentato il team Pata che correrà nel
mondiale SBK 2015 con il campione
del mondo Sylvain Guintoli e Michael
Van der Mark. Passando alle case
espositive, l’elenco dei marchi presenti
è molto interessante e comprende
il ritorno di Ducati che svelerà i primi
tre Scrambler “customizzati”, realizzati
da tre famosi preparatori italiani che
hanno reinterpretato le versioni Full
Throttle, Urban Enduro e Classic.
Presenti anche le più belle special
su base Moto Guzzi, realizzate dalle
grandi firme della customizzazione
italiana. In omaggio alla filosofia della
manifestazione, è stata la stessa casa
di Mandello del Lario a presentare le
proposte per la personalizzazione
delle sue bicilindriche sulla base
della nuovissima gamma V7 II nelle
tre versioni Stone, Special e Racer.
Yamaha ha lanciato un contest per la
migliore personalizzazione della sua
XV950, riservato alle concessionarie
ufficiali. Il fiore all’occhiello in casa
Suzuki è rappresentato dalla gamma
sportiva, con le nuove GSX-S1000
ABS, GSX-S1000F ABS e GSX-R1000
ABS sugli scudi. Presente anche la
nuova V-Strom 650 ABS, proposta
nelle due versioni XT e City, che arriva
nelle concessionarie Suzuki proprio
in questi giorni. La prima costa 8.190
euro, la seconda 8.590 euro, ma ha
cavalletto centrale, paramani e altri
dettagli specifici. Oltre alle novità, ci
saranno le Suzuki “special” preparate
da Nuova Moto Felix, come la “piccola”
RV 125 Van che diventa Maverick, una
gioiosa fun bike nella sua colorazione
giallo
limone/perla.
La
naked
bicilindrica Gladius Mat Black diventa
Motorcyclopes e acquista una forte
identità per il doppio faro anteriore
poliessoidale, lo scarico Yoshimura
e vari altri dettagli specifici. Davvero
esclusive sono le due V-Strom 1000
ABS allestite dalla Nuova Moto Felix:
Comanche e Apache i loro nomi. Nella
prima versione, la Enduro sportiva
diventa una vera dominatrice della
strada, merito delle borse laterali
Trekker e del bauletto Trekker Outback.
Anche la Apache ha l’indole turistica
rafforzata, basti dare uno sguardo agli
pneumatici artigliati, alle taniche laterali
e alle borse e bauletto TrekkerOutback.
Yamaha e non solo, protagonista all’ultima edizione del Verona Motor Bike (Foto
Archivio)
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AUTOMOTIVE
CLASSE
MERCEDES
Un NAIAS da protagonista con GLE Coupé
Un mercato da copertina con Classe B e Smart
Mercedes rilancia, in attesa di Ginevra e della AMG GT
di D.M. D’AMBROSIO
TOP Foto Presentazione Mercedes GLE Coupé all’ultimo Salone di Detroit (Foto Archivio)
La scorsa settimana è tornato a trovarci
nei nostri studi
Paolo Lanzoni
Responsabile Comunicazioni Mercedes
Benz Italia. Tanti gli argomenti trattati
all’interno dell’intervista, a cominciare
dalle tante novità che il 2015 ha portato
in casa Mercedes, come la GLE Coupé:
“Si tratta di una delle novità che
arriveranno sul mercato quest’anno, in
Italia precisamente il prossimo luglio e la
lanceremo quindi in autunno. È un nuovo
SUV con il quale festeggiamo i nostri 30
anni di trazione integrale quattro matic,
abbiamo la gamma SUV davvero più
ampia di tutte. Si tratta di un SUV coupé
particolarmente sportivo in due
motorizzazioni diesel e benzina che
crediamo possa piacere in Italia visto
che il nuovo corso del nostro design e la
sportività che oggi Mercedes racconta
in ogni gamma sono perfette per i gusti
del mercato italiano. Dal punto di vista
tecnico i punti di forza sono quattro
matic, la trazione integrale e tutta la
competenza che troviamo proprio nel
nome, nella G, noi con classe G abbiamo
fatto scuola nel mondo del fuoristrada.
Troviamo quindi la trazione integrale
permanente e queste grandi prestazioni,
a cui oggi riusciamo ad abbinare un
12
design, un confort e un’abitabilità
incredibili perché abbiamo un cambio 7
marce doppia frizione integrato nella
trazione integrale e risparmiamo spazio
e peso, mantenendo i consumi bassi e
garantendo
comunque
ottime
prestazioni. Il desig, inoltre, cambia
completamente, portiamo tutto il nuovo
stile che abbiamo visto dalla Classe A
su tutta la gamma SUV così come
abbiamo fatto con Classe C e Classe S”.
Altre novità sono rappresentate da CLA
Shooting Brake e Classe C 350 Plug-in
Hybrid:
“Sono
due
prodotti
completamente diversi con CLA
andiamo a completare questa nostra
offensiva nel segmento delle compatte e
andiamo a inventare anche in questo
caso un segmento perché Shooting
Brake non è altro che Station Wagon
veramente sportiva, la prima di
Mercedes. Ricordiamo che tutti gli
interni di questa vettura sono disegnati
in Italia, a Como, e noi oggi riusciamo a
garantire 600 litri di bagagliaio in 4,60
metri con un design mozzafiato. Quanto
alle prestazioni, i motori quattro cilindri
diesel, 136 e 177 cavalli, la rendono
Paolo Lanzoni (Resp Comunicazione Mercedes Italia) nei nostri studi televisivi
(Foto Archivio)
perfetta per il nostro mercato. Quando
parliamo invece di Classe C, dobbiamo
ricordare che già oggi a listino in vendita
abbiamo 11 modelli ibridi quindi davvero
un’offerta vastissima, perché per noi il
futuro ibrido. La Classe C 350 Plug-in
Hybrid è una vettura mossa da un
motore 4 cilindri benzina da 211 cavalli a
cui aggiungiamo 82 cavalli elettrici,
quindi questi cavalli hanno da un lato
l’effetto di non far entrare l’auto nel
superbollo o addirittura non pagarne il
bollo, visto che per 82 cavalli non
pagheremo tasse di proprietà ma solo le
spese di gestione. Se andiamo a
calcolare i consumi, nel ciclo di
omologazione vengono considerati
anche i cavalli in elettrico e questo è
l’ultimo aspetto perché Plug-in vuol dire
che possiamo ricaricare l’auto alle
colonnine elettriche e possiamo fare
30km puri in elettrico, quindi non pagare
l’ecopass ad esempio a Milano o le
strisce blu a Roma e riuscire a girare in
elettrico puro nel centro urbano e andare
poi con il motore a benzina fuori.
Tecnicamente fa 47km/l”. Negli ultimi
mesi è arrivata sul mercato la nuova
Mercedes Classe B, impossibile non
chiedere a Paolo Lanzoni com’è stato
l’impatto: “Classe B è la più adatta
all’Italia perché è un monovolume per la
donna e per la piccola famiglia ed è
piaciuta da subito . Noi, negli anni,
abbiamo accompagnato la donna dalla
prima generazione della Classe A fino
alla Classe B e oggi abbiamo un
posizionamento molto marcato anche
sul mercato femminile, un cliente su due
di Classe B è donna e noi siamo molto
contenti. Abbiamo riportato il nuovo
design Mercedes negli esterni, abbiamo
migliorato
la qualità degli interni,
abbiamo aggiunto tanti equipaggiamenti
per la sicurezza. Stiamo, infatti, portando
tanti sistemi di serie come, l’Attention
Assist, il radar anticollisione, il sistema
che legge i cartelli stradali e i limiti di
velocità e li riporta sulla plancia, anche
sulle vetture diciamo basso di gamma.
Classe B sta piacendo tanto in Italia e
siamo sicuri che anche nei prossimi
mesi riusciremo a conquistare tanti
italiani. La Classe B ha, inoltre, la gamma
più ampia di tutte, nasce infatti trazione
anteriore ma abbiamo da poco
presentato la trazione integrale; nasce
con i motori a combustione interna ma
oggi abbiamo presentato la versione a
metano con nuove bombole molto più
leggere e che quindi ci permettono di
Mercedes Classe C, inserita tra le finaliste dell’Auto dell’Anno 2015 (Foto Archivio)
non appesantire la vettura anche se
tutto il peso è sotto il pianale perché la
seduta di guida è alta, e riusciamo a
garantire tanti chilometri puliti e
addirittura la B è 100% elettrica,
riusciamo a fare 230km puri elettrici”.
Una delle più grandi novità è stata la
nuova Smart, profondamente rinnovata:
“Indubbiamente è stato un po’ uno
shock, perché gli italiani provano un
sentimento che va oltre il normale
possedere una vettura, c’è un grande
affetto per quest’auto. La Smart era
totalmente innovativa quando è nata nel
1998, mi sembra quasi di rivivere quei
momenti quando bisognava abituarsi a
vederla. Ormai ha compito quindi anni e
dovevamo cambiarla tutta e l’abbiamo
fatto ascoltando le esigenze dei nostri
clienti. Doveva rimanere corta e non ha
preso un cm in più, ci dicevano che era
un po’ rigida è l’abbiamo allargata per
renderla più confortevole e stabile sulle
strade dissestate della nostra città. Un
altro suggerimento riguardava il cambio
automatico, sapevamo che il cambio di
prima era robotizzato e un po’ lentino nel
cambio marcia. Abbiamo quindi da una
parte investito su un cambio automatico
incredibile, doppia frizione, che non si
era mai visto in questo segmento e su
una city car, e dall’altra abbiamo messo
un manuale che avevamo già perché
nel segmento della Forfour i clienti
vogliono il cambio manuale e quindi
l’abbiamo introdotto sulla ForTwo con un
solo vantaggio: il costo inferiore di mille
euro. Chi è attento al costo oggi
sicuramente può scegliere una ForTwo
col cambio manuale. Sono solo alcuni
esempi di come siano stati ascoltati i
suggerimenti ed eliminati i difetti di
gioventù. Oggi Smart, anche la ForFour,
si presenta con lo stesso desingn , con
la stessa gamma di versioni, 5 versioni,
con le motorizzazioni complete, 60,
71,90cv,
motori compatti che
consumano poco. Siamo andati a
lavorare su tutto quello che i nostri clienti
ci dicevano da anni”. A marzo si terrà il
Salone di Ginevra, nel quale ci sarà
l’elezione dell’auto dell’anno, Mercedes
tra le sette finaliste con la Classe C: “E’
da tanto tempo che manchiamo perché
Mercedes AMG GT, pronta al debutto sul mercato (Foto Archivio)
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LE PROVE
ultimamente si sono preferite spesso
vetture di volume, quindi marchi
generalisti, mentre in altri anni si è
optato per auto innovative, come le
elettriche 100%, che però a volte non
hanno avuto riscontri sul mercato.
Quest’anno ci siamo con Classe C,
è la classe C più bella di sempre,
completamente rinnovata come
fosse una piccola Classe S; è un
piacere guidare le nostre automobili,
l’ho provato io stesso venendo da
Torino a Roma, e posso dire che la
Classe C ti aiuta: legge la corsia e ti
tiene in carreggiata, regola la velocità di
crociera, mantiene la distanza di
sicurezza dalla vettura che ci precede, e
addirittura in curva il volante si muove
automaticamente, per 30 secondi, o
ancora se stiamo andando troppo veloci
l’auto frena da sola. La macchina parla
con l’esterno e con le altre auto, stiamo
entrando nel mondo della guida
autonoma, degli oggetti che si parlano
tra loro grazie alla tecnologia; la classe
C, con tutte queste innovazioni, con le
motorizzazioni ibride, va detto che siamo
gli unici ad offrire diesel e benzina ibridi
in quel segmento, ha tutte le carte in
regola per vincere quest’anno”. Tante le
novità con cui sarà presente Mercedes a
Ginevra, ecco qualche anticipazione: “E’
il primo salone europeo,quindi troveremo
tutte le anteprime del vecchio continente:
abbiamo la GLE Coupè,la GLA Shooting
Brake, e porteremo due anteprime
mondiali importanti, come la nuova
Classe S in versione Pullman.
Quest’ultima festeggia l’anniversario
della versione Pullman e si presenta
quindi come una versione della Classe
S ancora più lunga, magari in Italia non
avremo molti clienti ma avrà un ruolo
incredibile nell’immagine di marca.
Infine, ci sarà anche il concept di una
Classe S Cabrio”. La Classe S è stata la
world premier d’eccellenza per
Mercedes nella scorsa stagione, e
quest’anno sarà ancora la protagonista
dello stand di Ginevra: “Stiamo
semplificando le nostre gamme,
lavoriamo con Classe A, Classe B,
Classe C, Classe E e Classe S.
Nell’ambito di ognuna di queste
vedremo diverse versioni, e addirittura
porteremo, per adesso solo a livello di
show car, una Classe S Cabrio
meravigliosa, perfetta per l’Ocean Drive
americana”.
Impossibile non parlare della Mercedes
AMG GT che sarà introdotta sul mercato
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subito dopo il Salone di Ginevra: “E’ la
nostra prima vera Gran Turismo, infatti
anche nella denominazione è molto
semplice, GT, ed è firmata da Mercedes
AMG.AMG è il marchio di alte prestazioni
che ha sede ad Affalterbach di casa
Mercedes,nasce da due ingegneri usciti
da Mercedes tanti anni fa e d è in seguito
stata acquisita dalla stesso gruppo
Mercedes. La GT è completamente
progettata dai tecnici di Affalterbach
e porta il meglio della tecnologia
disponibile: vettura leggerissima, poco
più di 1500 chili; telaio in alluminio e
tanto magnesio; lubrificazione a carter
secca che permette di mettere il motore
in posizione ancora più bassa e di
abbassare il baricentro; distribuzione
dei pesi praticamente perfetta, 50 sul
posteriore e 50 sull’anteriore; cambio
transaxle quindi sull’asse posteriore;
motore completamente nuovo: da un
4.0 litri riusciamo a tirar fuori fino a 510
cavalli di potenza. I motori, inoltre, sono
tutti nella tradizione AMG che va sotto
il motto “one man one engine”, cioè il
motore viene realizzato dall’inizio alla
fine dallo stesso tecnico specializzato
che poi lo firma; siamo gli unici ancora
che hanno questo livello di artigianalità
con i numeri AMG, pari a oltre 30.00
unità vendute all’anno. La vedremo
in Italia a Marzo, prima nella versione
GTS con 510 cavalli e poi ne uscirà
un’altra con qualche cavallo in meno;
da un lato siamo contenti ma dall’altro
quasi mi dispiace dire che le vetture
destinate all’Italia nel 2015 le abbiamo
già tutte assegnate ai concessionari,
a confermare che gli italiani amano le
vetture belle e sportive e sicuramente
l’AMG GT è una di queste”. Il 23 gennaio
scorso Mercedes ha festeggiato i 40
anni di attività in Italia, riassunti da una
serie di foto molto belle che raccontano
la storia dell’Italia legata a Mercedes,
una storia che ha in qualche modo
Smart Fortwo (Foto Archivio)
fatto diventare italiana la casa tedesca:
“Mercedes è diventata tanto italiana
negli ultimi anni, Mercedes Benz Italia
nasce per importare i veicoli industriali
parallelamente ad importatori di vetture
che hanno continuato a gestire le auto
fino ai primi anni 80; è un’azienda che
si è radicata subito sul territorio, ancora
oggi abbiamo dei fornitori in Italia,
abbiamo delle partecipazioni in aziende
italiane come la MV Augusta, la casa
di moto, abbiamo scambi commerciali
perché forniamo motori AMG ad
Horacio Pagani, abbiamo tante relazioni
e fatto tante iniziative sul territorio, dalla
cultura all’arte allo sport.” Al CES 2015
di Las Vegas è stata presentata la F015
Luxury in Motion, una concept car che
ci proietta nel futuro: “Questa è una
visione sicuramente, non anticipa una
vettura nello specifico: ci sono tante
situazioni in cui guidare non è più un
piacere, e proprio qui la tecnologia
ci verrà in aiuto e ci potrà sostituire,
permettendoci di coltivare nel mentre
le nostre passioni. Bisognerà lavorare
ancora molto a livello culturale e
soprattutto di legislazione, però la
tecnologia intelligente, l’intelligent drive,
ci aiuterà in tante situazioni. Questo
concept ha i sedili che danno le spalle
alla strada, a dimostrazione di come
in futuro gli interni delle auto saranno
molto più puliti, ci saranno molti meno
pulsanti e più touch screen, potremo
controllare i vetri elettrici e le altre
funzioni semplicemente toccando le
pareti interne della vettura. Penso che
da qui a cinque anni potremo vedere
un’evoluzione della guida autonoma in
autostrada, poi ci vorrà un altro decennio
per vedere parcheggio automatico ed
altre situazioni del genere, però ricordo
che a noi di Mercedes piace guidare le
automobili, quindi toglieremo tutta la noia
e il brutto che c’è solo in determinate
situazioni, traffico, code o parcheggi”.
LE PROVE
TOYOTA RAV4
20TH ANNIVERSARIO
Forme compatte ma al tempo stesso eleganti
Il bagagliaio raggiunge una capienza di 1846 litri
Motore 2.0 D-4D da 124 CV, sistema Toyota Touch 2
di FILIPPO GHERARDI
[email protected]
Toyota RAV4 20th Anniversario (Foto Archivio)
Vent’anni di un mito, vent’anni di RAV
4. Nel 2014 Toyota ha celebrato con
una versione ad hoc e commemorativa
il ventennale, appunto, del debutto sul
mercato del primo modello di quello
che sarebbe diventata una vettura di
riferimento tanto della sua gamma
quanto, e soprattutto, dell’intero
segmento dei SUV. La RAV4 2014,
provata dalla nostra redazione nelle
ultime settimane, si contraddistingue
innanzitutto, e come prevedibile, per
le sue forme generose e massicce.
Lunga 4.5 metri, larga 1.8 ed alta 1.6,
la RAV 2014 20th Anniversario è un
concentrato di tecnologia inserito in
un contesto, come è solito di casa
Toyota, dalle forme sobrie e dal profilo
funzionale. Funzionalità che fa rima
in una vettura di queste dimensioni
soprattutto con capacità interna,
quella del bagagliaio, azionabile
elettricamente, varia dai 647 ai 1846
16
Coda massiccia ma tutto sommato dinamica (Foto Archivio)
Logo Toyota che domina al centro del muso (Foto Archivio)
litri mentre le sedute, sia anteriori
che posteriori, rimangono comode
ed avvolgenti. La guida rialzata,
al pari della trazione integrale, del
servosterzo elettrico e del cambio
manuale a sei rapporti (almeno
per quel che riguarda la vettura a
nostra disposizione) completano una
combinazione efficace che esalta il
piacere di guida. Per quel che riguarda
i motori, il modello provato dalla nostra
redazione montava un 2.0D-4D da
124 cavalli, capace di raggiungere
una velocità massima di 180 km/h e
di registrare un’accelerazione da 0 a
100 in 11 secondi esatti. Il diametro
di sterzata è compreso tra i 10,6 e gli
11,2 metri. In situazioni extraurbane la
macchina esprime il meglio di se, con
una tenuta di strada all’altezza delle
aspettative, mentre in contesti cittadini,
al contrario e come prevedibile, rimane
leggermente rigida. Da un punto di
vista estetico, come anticipato, la
RAV4 2014 si caratterizza per forme
compatte ma comunque eleganti:
paraurti, maniglie e specchietti
retrovisori (quest’ultimi regolabili e
ripiegabili elettronicamente) sono
in tinta con la carrozzeria, i gruppi
ottici con luci diurne al LED hanno
dimensioni generose che ben si
integrano con il robusto muso delle
vettura, e non passano inosservati
neanche i cerchi in lega da 18” che
con la loro vernice metallizzata
consegnano un’azzeccata variazione
cromatica alla carrozzeria all black del
modello che abbiamo avuto in prova.
Nero è anche il colore dominante degli
interni, con ampie parti in tessuto
(sedili in primis) che trovano leggere
interferenze da inserti in pelle (volante
e pomello del cambio) e sottili trame
stilistiche (tunnel centrale e porte).
Non mancano i vani portaoggetti,
come quello custodito sotto al
bracciolo anteriore. Il climatizzatore
è automatico e bi-zona, mentre il
sistema multimediale Toyota Touch 2,
con bluetooth, navigatore integrato,
Logo Toyota che domina al centro del muso (Foto Archivio)
71
AUTOMOTIVE
Interni sobri ma anche completi e funzionali (Foto Archivio)
lettore CD, iPod Ready, display da 6” e
ben 6 altoparlanti, riassume in pieno la
componente tecnologica della vettura.
Disponibile, naturalmente, anche
un computer di bordo moltifunzione,
mentre in tema di sicurezza la RAV4
2014 si contraddistingue per 7 airbag
SRS, ABS, sistema di monitoraggio
della pressione dei pneumatici,
assistenza alla partenza in salita,
barre anti-intrusione nelle portiere,
controllo elettronico della stabilità
e della trazione, oltre che sistema
antislittamento in discesa. Il prezzo,
chiavi in mano, del modello provato da
noi di Professione Motori è di 33.000
euro.
Interni comodi e luminosi (Foto Archivio)
RAV4 PRIMO MODELLO:
LA NASCITA DELLO
SPORT UTILITY VEHICLE
di F. GIANANDREA DE ANGELIS
Nel 1986, Masakatsu Nonaka, chief engineer di
un team di sviluppo Toyota, viene quasi schernito
nel momento in cui presenta la sua idea: unire un
fuoristrada ed una berlina sotto il nome di Rav Four.
Presentata al Salone di Ginevra del 1994 e messa
in commercio lo stesso anno, con il suo aspetto e
assetto da off road coadiuvato alla spaziosità interna
di una berlina, con la sua capacità di andare fuori
strada e di essere allo stesso tempo agile nel traffico,
la Rav4 introduce nella società il concetto di SUV.
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Motorsport, ExpoTech Modena (Foto Archivio)
TUTTI I MERCOLEDI E VENERDI
177 DTT
canale 177
AUTOMOTIVE
FIAT
500X
Arriva sul mercato il nuovo crossover Fiat
Disponibile in cinque allestimenti diversi
Quattro le motorizzazioni, tre le trazioni
di F. GIANANDREA DE ANGELIS
Fiat 500X (Foto Archivio)
Dalla prima volta che fu avvistata al
Salone di Parigi 2014 sono passati poco
più di tre mesi, ma ora l’attesa è finita
e finalmente potremo veder sfrecciare
la nuova Fiat 500 X anche nelle strade
d’Italia. Per celebrare il suo arrivo nelle
concessionarie italiane, il 25 e il 26
gennaio scorsi in tutti gli showroom
è stato avviato il week end del “porte
aperte”, con stand allestiti sotto il segno
della X ed ovviamente la possibilità di
avere tutte le informazioni e di provare
la nuova 500X. Quando si dice Fiat
500, viene naturale pensare alla prima
utilitaria creata dalla casa degli Agnelli
e a tutte le sue recenti evoluzioni, ma
qui parliamo di un’auto completamente
diversa, perché la 500 X è in tutto e
per tutto un crossover. Il prezzo di
base è di 17.500 euro, quello del top di
gamma è di 30.650 euro, la differenza
dipende dagli optional e soprattutto
dall’allestimento, sono cinque quelli
20
che Fiat mette a disposizione: Pop,
Pop Star, Lounge, Cross e Cross Plus.
Il primo è quello basilare ed è dotato di
cerchi in acciaio con copri cerchi da 16”
lucidi di color argento, ABS, ESD, cruise
control, airbag anteriori e laterali, vetri
elettrici anteriori e posteriori, proiettori
anteriori con funzione DLR e sedile di
guida regolabile in altezza. Andando
sullo scalino superiore troviamo la
Pop Star, costa 20.000 euro con il 1.6
benzina e 22.750 con il 1.6 diesel, ha
cerchi in lega da 17”, climatizzatore
manuale, sistema Uconnect radio
con display touchscreen ed USB,
proiettori antinebbia con funzione
cornering, comandi radio e volante
con inserti in tecno pelle. Il terzo, il
Lounge, ha cerchi in lega da 18” con
finitura argento lucido, fari allo Xeno,
vetri oscurati, climatizzatore bizona,
quadro strumenti con display TFT
a colori e interni in ecopelle, tutto
ad un prezzo di 24.400 euro se si
sceglie il 1.4 benzina o di 25.250 per
il 1.6 diesel. La 500X Cross fornisce
paraurti specifici e scudi di protezione,
terminale di scarico cromato, barre sul
tetto e trazione anteriore con sistema
Traction Plus. Concludiamo con la
versione top: l’allestimento Cross Plus
costa 30.650 euro con il 2.0 diesel,
ha la dotazione off-road e tutte le
comodità della Lounge. Al di fuori degli
allestimenti appena descritti, sulla
500X è possibile avere tanti accessori
ed optional, mentre se passiamo alle
motorizzazioni ne troviamo quattro: 1.4
Turbo MultiAir II da 140 Cv, 1.6 E-torQ
da 110 Cv, 1.6 Multijet II da 120 Cv e
2.0 Multijet II da 140 Cv. I tipi di cambio
invece sono tre, manuale a cinque e
sei marce o automatico a nove, e lo
stesso numero vale per la trazione,
che può essere anteriore, anteriore
con sistema Traction Plus e integrale.
IL NUOVO MODO DI VEDERE LO SPORT
TUTTI I GIORNI DALLE 20 ALLE 22
FORMAT
APPROFONDIMENTI
INTERVISTE
TUTTO SU LEGA PRO E SERIE D
POLITICA SPORTIVA
IL CAMPIONATO DI CALCIO FEMMINILE
IN DIRETTA OGNI SETTIMANA
BANDIERAASCACCHI
YAMAHA
YZR M1
Telaio alleggerito di 2kg rispetto al 2014
Migliorati sistema frenante e stabilità
La sfida a Marquez e alla Honda è cominciata
di L. FRENQUELLI
Rossi e Lorenzo in posa davanti alla nuova YZR M1 (Foto Archivio)
Negli ultimi due anni di MotoGP
il dominatore è stato uno solo, e
guidava una Honda. In casa Yamaha
si sono dovuti accontentare di due
secondi posti, con Lorenzo prima e
con Rossi poi. Nonostante Marquez
abbia chiuso ancora una volta
davanti a tutti, grazie ad un inizio
di campionato a ritmi pazzeschi, le
ultime gare del Motomondiale 2014
hanno lasciato trasparire qualche
spiraglio di speranza per il Dottore ed
il suo compagno di squadra. Dopo il
lavoro estivo svolto dai tecnici, il 28
gennaio è stata svelata la nuova YZR
M1 del Movistar Yamaha Moto GP
Team e, per tutti, l’obiettivo è soltanto
uno: colmare il gap con la Honda.
Non ci sono grandissime novità dal
punto di vista estetico, con la livrea blu
elettrico ormai classica ed i sempre più
numerosi sponsor a farla da padrone
attorno al logo del diapason, fin sotto al
22
codone posteriore. Le vere differenze
riguardano le specifiche tecniche,
a partire dal telaio: la tecnologia
scelta è sempre quella dell’alluminio
DELTABOX ma per attenersi ai
regolamenti 2015, la M1 peserà 158
chilogrammi, due in meno rispetto a
quella che ha portato Rossi al secondo
posto della classifica generale. È
proprio su suggerimento del numero
46, ed ovviamente anche di Jorge
Lorenzo, che in Yamaha hanno scelto
di studiare e produrre due assetti
differenti, uno più “morbido” per lo stile
di guida di Rossi, l’altro più “rigido” per
le caratteristiche del maiorchino. Subito
operativa nelle prime giornate di test
invernali a Sepang, la nuova creazione
di casa Yamaha ha cominciato a dare i
suoi primi feedback positivi. Il sistema
frenante,
rigorosamente
targato
Brembo, è migliorato e sembrano
essere risolti anche i problemi legati alla
stabilità che preoccupavano i piloti nella
stagione passata, grazie alla scelta di
applicare un forcellone in alluminio,
garantendo così un miglior ingresso
in curva, anche a ritmi piuttosto alti. I
piloti già dal giorno della presentazione
hanno dimostrato di avere le idee
chiare e di non avere nessuna
intenzione di lasciare al numero 93 il
titolo, per quella che sarebbe la terza
stagione consecutiva. Rispetto al 2014
però, sarà fondamentale per la M1
garantire una costanza di rendimento
maggiore, anche in condizioni non
ottimali ed infatti, già dalle prime
tornate in Malaysia, ci si è concentrati
sull’efficacia della moto nel momento
più difficile, quando le gomme sono
finite, per non ritrovarsi a perdere il
lavoro svolto soltanto agli ultimi giri, e
rimanere ai ritmi infernali di Marquez
& co. per riportare il titolo in casa
Yamaha.
Telaio abbassato nell’anteriore
Nuovo muso più piatto e più largo
Rivista la cinematica delle sospensioni
di F. GHERARDI
BANDIERAASCACCHI
FERRARI
SF15-T
Ferrari SF15-T (Foto Archivio)
Giornata di presentazione ufficiale
(seppur online) lo scorso 30
Gennaio per la nuova SF15-T,
la monoposto con cui la Ferrari
disputerà il mondiale di Formula
1 2015 e della quale, fino a quel
momento, era noto soltanto il
nome. Nuova macchina ma anche,
e soprattutto, nuovi protagonisti,
con
l’ultima
rivoluzione
di
Maranello
che
ha
portato
avvicendamenti
praticamente
in tutti i settori: dirigenziale
(Marchionne nuovo presidente al
posto di Montezemolo), gestionale
(Maurizio
Arrivabene
nuovo
team principal dopo l’annata
Domenicali-Mattiacci),
tecnico
(non ci sono più ne il progettista
Nicholas Tombazis e ne il
motorista Luca Marmorini) oltre
che naturalmente sportivo (Vettel
nuova prima guida in coppia con
Raikkonen, con Alonso accasatosi
alla McLaren). Entrando più nel
dettaglio della vettura, da un
punto di vista cromatico rimane
praticamente identica a quella
dello scorso anno, se non fosse
per il color nero che caratterizza
la coda, ciò che cambia invece
da un punto di vista strettamente
stilistico è la forma del musetto,
più schiacciato e più largo, oltre
ad un telaio abbassato sempre
nella parte anteriore, un retrotreno
nel posteriore molto più compatto,
condotti dei freni anteriori e
posteriori rimodellati tanto quanto
è stata rivista la cinematica delle
sospensioni anteriori e posteriori
per consentire un migliore utilizzo
delle gomme Pirelli. Da casa Ferrari
fanno sapere che per realizzare
questa SF15-T sono state utilizzate
cento diverse leghe metalliche e
300 aziende provenienti da ben 15
Paesi diversi, ma anche un totale
di 1500 ore di tempo trascorse,
meticolosamente, nella galleria
del vento che abbinate a 250.000
ore di studio fanno di questa
nuova monoposto un concentrato
di tecnologia. Ora toccherà ai
piloti in primis, ma anche all’intera
formazione di meccanici, riuscire
a tirarne fuori il massimo, ma se è
vero che il buongiorno si vede dal
mattino allora i risultati ottenuti,
proprio con la nuova SF15-T, da
Vettel e Raikkonen nei test di
inizio mese a Jerez fanno davvero
sperare in un cambio di rotta
significativo, soprattutto in termini
di risultati, per la Rossa rispetto
alle ultime deludenti stagioni.
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