La collusione orale
Transcript
La collusione orale
04/05/2013 * lo psiconalista di coppia dovrebbe avere sempre a mente la relazione come atteggiamento mentale di fondo. * Il concetto stesso di relazione implica l'ampliamento dello spazio psichico: non ci troviamo solo a che fare con lo spazio psichico individuale interno, ma con uno spazio "immaginario", psichico, dove la relazione si svolge ed i mondi interni, con i loro oggetti, le emozioni, si incontrano e si intrecciano. * Il triangolo sembra la figura geometrica che meglio si presta a descrivere alcune delle strutture fondamentali della relazione di coppia e permette di seguirne poi i mutamenti e le dinamiche . * La capacità di tollerare il legame tra i genitori offre al bambino la possibilità di iniziare ad imparare che vi sono differenti tipologie di relazioni, da alcune delle quali si sarà sempre esclusi, in altre inclusi ed alcune che possiamo creare ex-novo. Sul versante adulto i partner di una coppia dipendono emotivamente non solo dal contenimento reciproco che pariteticamente si offrono ma anche dallo stato della relazione che insieme contribuiscono a creare il Senso del Noi * In questa prospettiva si potrebbe pensare ad un triangolo coniugale come "creato da ciascuno dei due partner e dalla loro relazione come terzo elemento", nel senso che la relazione può avere la propria identità in aggiunta a quella dei suoi membri. * D’altra parte il triangolo coniugale può presentarsi come sbilanciato a scapito di uno dei due membri della coppia, oppure la valorizzazione della intimità della relazione coniugale può essere sostituita dalla funzione affidata a un figlio dell’essere una sorta di amalgama della coppia. 11 04/05/2013 * Il senso della triangolarità può inoltre oscillare nel ciclo vitale di una coppia: quando due sono in una relazione affettiva significativa paritetica può crearsi una situazione geometrica più complessa di quella lineare uno ad uno. * Possiamo avere così triangoli equilateri o scaleni a secondo della posizione e distanza dei due vertici, ossia i partner, rispetto ad un vertice di riferimento R (la relazione). * L’organizzazione psichica di coppia, può essere all’insegna di una dimensione armonica (‘equilaterale’) in cui sono riconosciute le differenze ed il senso reciproco d’appartenenza, oppure si instaura una ‘dimensione scalena’ dove l'uno o l'altro dei membri della coppia può dominare o controllare la relazione rispetto all'altro che, inconsciamente, può colludere, ma ugualmente soffrirne e tutto il sistema della relazione diventare squilibrato e carico di sofferenza. * Infine l’altro possibile terzo è il terapeuta di coppia: anche nei suoi confronti può essere temuta una dipendenza nella sua funzione di "testimone e garante" di questa triangolarità. Il timore ed il rischio è che lo psicoanalista non assicuri quella funzione "equanime" che garantisce un senso di parità e di riconoscimento individuale. (Ruszczynski, Fisher 1995; Fisher 1999) * Lo stile interpretativo adottato cercherà, come strategia di fondo, di ricondurre ciascuno alle ragioni profonde delle proprie tematiche identificative personali, sia di rendere più consapevoli i due coniugi delle tematiche interne dell'altro. * La tecnica di interpretazione deve cogliere il doppio aspetto dato dalle dimensioni "condivise" e dalle dimensioni più legate alle dinamiche dei singoli e permettere di elaborare un'interpretazione incrociata che colga le dinamiche della collusione e dell'identificazione proiettiva reciproca. * Bisogna rispettare una logica di fondo (funzione di equilateralità) in cui si tenga in mente la relazione (transfert). In questa direzione il controtransfert è l’elemento fondamentale per il mantenimento del setting, o, se se si preferisce, il setting interno è il luogo del controtransfert. 12 04/05/2013 * Interpretare il transfert di coppia nella relazione terapeutica permette non solo di mostrare ai partner come ciascuno stia risperimentando nella relazione situazioni affettive frustranti già vissute nell’infanzia, ma stia giocando anche un ruolo attivo, seppure inconsciamente, presso il coniuge, spingendolo proprio a diventare quell’oggetto frustrante che vorrebbe invece evitare. * Ognuno si rende complice dell’altro nel creare le condizioni relazionali che riattualizzano proprio quei sentimenti di rifiuto già sperimentati in passato, ritrovandosi incapaci a gestire la situazione e creando i presupposti per la collusione di coppia * L’INTERVENTO CLINICO CON LE COPPIE * LA COLLUSIONE = cum ludere (giocare insieme e ingannare) Autoinganno inconsapevole: fantasia su di sé confermata, alimentata e rinforzata altrettanto inconsapevolmente dall’altro * LA CONNIVENZA = chiudere gli occhi acconsentendo passivamente * COLLUSIONE E CONNIVENZA nella coppia determinano un incastro psicologico di tipo inconscio che vede ciascun partner fungere da contenitore degli aspetti scissi e proiettati dall’altro, in una sorta di accordo difensivo basato sui meccanismi di idealizzazione, scissione, identificazione proiettiva. Viene affidata una parte scissa e negata di sé all’altro, che ne diviene portatore e garante. Si crea l’illusione di una complementarietà «perfetta» (fenomeno chiave-serratura) che non può garantire funzionalità alla relazione allorquando diviene rigida e stereotipata 13 04/05/2013 * L’INTERVENTO CLINICO CON LE COPPIE * Willi (1987), descrive quattro modelli di collusione inconscia tra i partner, che si organizzano intorno a quattro tematiche che riprendono i conflitti vissuti nei confronti dei genitori nelle fasi di sviluppo infantile COLLUSIONE NARCISISTICA: “tema dell’amore come fusione” COLLUSIONE ORALE: “tema dell’amore come sollecitudine reciproca” COLLUSIONE SADICO-ANALE: “tema dell’amore come appartenenza reciproca totale” COLLUSIONE EDIPICO-FALLICA: “tema dell’amore come conferma virile” * In una «relazione sana» entrambi i partner sperimentano in maniera elastica gli aspetti progressivi e regressivi della collusione * Nelle «relazioni disturbate» ciascun partner sviluppa un atteggiamento difensivo unilaterale e si fissa in maniera rigida su una posizione estrema * Nella Collusione di Coppia, conservare e preservare modalità di relazioni abituali senza tradire il modello condiviso (anche se disfunzionale), viene preferito all’angoscia di sperimentarsi in una relazione nuova con caratteristiche sconosciute ed imprevedibili anche se più adeguate * Si definisce «sana» quella coppia che vive tutte e quattro le fasi alternativamente, senza fissarsi su una di esse: vive cioè un tipo di fase a seconda del momento esistenziale della coppia, della situazione, o dello stato psicologico momentaneo di un membro della coppia (ad es. una condizione di “protagonismo” o di successo dell’altro, una sofferenza per malattia di uno dei due, etc). * La coppia diventa «disfunzionale» quando realizza una fissazione in una sola delle fasi esaminate, senza potersi nel tempo muovere nelle restanti fasi. L’esito a cui va incontro molto frequentemente tale relazione è l’irrigidimento dei ruoli generando dolore e sofferenza alla coppia. 14 04/05/2013 * Viene bloccata la possibilità di evoluzione della personalità dei partner e vengono mantenuti inconsci i loro conflitti personali irrisolti. Per uscire da queste dinamiche paralizzanti, la soluzione elettiva è rappresentata dallla psicoterapia di coppia e/o individuale. * La logica dell’intervento presuppone un superamento della lettura meramente individuale assumendo quello che è stato chiamato lo stato mentale di coppia (Morgan, 2001) che, a sua volta, presuppone l’assunto che il paziente è la relazione (Rusczynski, 1993) * L’unità da percepire e da studiare è per Dicks la coppia interagente. L’attenzione ai legami inconsci consente di individuare, intorno alla coppia, un confine congiunto dell’io (o membrana diadica). Cambia di conseguenza anche la valutazione della psicopatologia: non più attribuita a «una singola figura contro lo sfondo, ma alla relazione di una figura con l’altra, anche se queste figure sono soltanto reciproche fantasie interne». * «Nell’incastro tra i due mondi interiori», Dicks rintraccia l’essenza del processo collusivo: la reciproca attribuzione di sentimenti inconsciamente condivisi. La collusione in un matrimonio è l’espressione della persistenza di coinvolgimenti irrisolti con relazioni oggettuali del passato che bloccano la crescita e la maturità. * La realtà infrange l’illusione di ritrovare la relazione con le figure genitoriali e riaffiora l’ambivalenza verso l’oggetto d’amore: «meno l’individuo è stato capace di risolvere la sua prima fase di sviluppo più queste strutture interne sono caricate al massimo e basta una lieve provocazione che si verifica il comportamento regressivo» (Teruel, 1966). * La collusione offre, attraverso la costruzione di uno spazio psichico condiviso, un’illusoria soluzione di un conflitto intrapsichico percepito come irrisolvibile; si comprende così la persistenza nel tempo di unioni altamente conflittuali e disturbate. * Le qualità rifiutanti, censuranti e persecutorie si ritrovano vicendevolmente: è come se, nel loro contendere, l’oggetto cattivo facesse la spola dall’uno all’altro, in un processo continuo di proiezioni incrociate. 15 04/05/2013 *La collusione narcisistica : l’amore come fusione e conferma di sé * E’ * * * * forse la più patologica perché si instaura tra due individui che non hanno una chiara definizione del Sé e della propria identità. Per questi soggetti il rapporto di coppia è funzionale alla ricerca di una conferma del proprio valore e della propria autostima attraverso il partner. E’ un tipo di unione che si instaura di solito tra una personalità di tipo narcisistico (cd. Overt) - che cerca un compagno che lo ammiri e che gli rimandi un’immagine di Sé idealizzata- e un partner narcisista (cd. Covert), con scarsissima stima di sé, che ha bisogno dell’altro per confermare il proprio valore. Per il narcisista l’altro non esiste come essere autonomo, ma viene concepito soltanto come prolungamento, estensione di sé. Si rivolge al partner perché vuole essere ammirato come oggetto d’amore. Il partner complementare, con scarsa autostima, può finalmente brillare di luce riflessa. Cerca di mutuare dall’altro un Sé idealizzato. Nessuno dei due in questa relazione cresce e matura: il narcisista non affronta la tematica inconscia e repressa relativa alla difficoltà di trovare l’autostima in se stesso senza aver bisogno di continue conferme da parte dell’altro, il partner dipendente nega a se stesso il bisogno di sviluppare il proprio Sé in modo autonomo Il conflitto di coppia nasce quando entrambi si rendono conto che lo stato di fusione simbiotica idealizzata non si può raggiungere: emergono nei due partner rabbia e delusione nel momento in cui il partner narcisista si sente «penetrato e condizionato», dipendendo completamente dall’immagine idealizzata del p. complementare e quest’ultimo si sente ingannato nelle sue speranze ed aspettative di vedere incarnato nel partner il suo Sé idealizzato *La collusione orale: amore come cura e sollecitudine reciproca * Nasconde l’idea che l’amore significa dedizione assoluta e materna all’altro * Si instaura tra un partner che, negando i propri bisogni di dipendenza dagli altri, tenta disperatamente di salvare e aiutare il compagno bisognoso, proprio come se fosse una madre accudente ed amorevole nei confronti del suo bambino. * Il partner che riceve tutte le attenzioni, senza nulla dare in cambio, si pone invece nella posizione regressiva di poppante bisognoso di cure che non può e non vuole contraccambiare ciò che gli è offerto, negando le proprie potenzialità di autonomia e indipendenza. * Anche in questo caso entrambi si negano una possibilità evolutiva: il partner in posizione materna nega a se stesso la possibilità di esprimere e manifestare la propria debolezza, fragilità e dipendenza; il compagno-bambino si preclude la possibilità di diventare un adulto autonomo, che non solo riceve, ma che può anche dare in un rapporto. * Il conflitto di coppia nasce quando nel partener poppante si insinua il dubbio di poter essere deluso ed il timore che le sue aspettative di avere una madre idealizzante vengano disattese (il partner sia una cattiva madre) e quindi diventa sempre più esigente e il partner madre all’inizio totalmente identificata con un’immagine idealizzata finisce per sentirsi impotente ed invidiosa del partner (questo è il ringraziamento per tutto quello che faccio per lui!!) 16 04/05/2013 *La collusione anale: l'amore come possesso e dominio sull’altro * Nasconde l’idea che amare significhi possedere e controllare interamente l’altro e che scendere a compromessi rappresenti la perdita della propria autonomia. Il conflitto centrale è l’ambivalenza tra dipendenza e autonomia. Le collusioni sono quelle relative alle coppie antitetiche e complementari di dominante e dominato, sadico e masochista, infedele e geloso, che sfociano nella lotta per il potere nella coppia finalizzata all’appartenenza reciproca totale. Il partner in posizione progressiva rinfaccia all’altro la mancanza di indipendenza ed autonomia, rinforzando nei fatti la dipendenza. Il partener regressivo nel momento in cui cerca di guadagnare l’autonomia, viene colpevolizzato. * Nella collusione dominante/dominato il primo cercherà di sottomettere ed assoggettare il compagno cercando persino di controllarne i pensieri. Il partner complementare rivestirà passivamente il ruolo di soggiogato e succube. Egli delegherà al partner i propri bisogni inconfessati di autonomia perché essere indipendenti e autonomi, significa inconsciamente mettere a rischio il legame ed andare incontro alla temuta esperienza dell’abbandono. Spesso però chi accetta il ruolo passivo lo fa solo in apparenza: per ritrovare la propria autonomia rinnegata ma al tempo stesso agognata, terrà nascosti al partner conti bancari segreti o relazioni extraconiugali. Il dominante, per la propria inconscia paura di essere sottomesso e dipendente, riverserà sul partner un maggior controllo, dispotismo e tirannia. Il conflitto si evidenzierà quando questi tratti verranno esasperati * La collusione sado-masochistica è una forma esasperata della precedente “dominante e dominato”, aggravata da una maggiore aggressività, dalla perversione sessuale e dalla patologia caratteriale di entrambi i partner. *La collusione anale: l'amore come possesso e dominio sull’altro * Nella collusione simmetrica rappresentata dalla lotta per il potere, entrambi i partner aspirano alla posizione dominante e intendono assumere il controllo dell’altro. Per questa coppia il conflitto è l’unica forma di relazione. Entrambi i partner, nello scontro incessante ed estenuante, percepiscono l’unica forma di soluzione al loro comune conflitto inconscio relativo alla dipendenza e sottomissione dai propri genitori. La lotta coniugale consente loro sia la piacevole esperienza della simbiosi con il partner (senza temerla), sia l’affermazione della propria autonomia e indipendenza dalle figure parentali. * Nella collusione infedeltà – gelosia, il tema centrale è sempre il desiderio di autonomia e l’angoscia di separazione. L’infedele, dietro i propri continui tradimenti, cela un conflitto personale relativo al bisogno di autonomia e indipendenza e la paura di essere totalmente dipendente dall’altro. Quest’ angoscia di dipendenza infantile viene proiettata sul compagno che così incarna e manifesta le sue stesse paure. Il partner complementare - attraverso la propria gelosia - esprime la sua angoscia di separazione e la paura dell’abbandono e trasferisce sul compagno le proprie fantasie di infedeltà e desideri di emancipazione. * Nella Collusione Anale il conflitto di coppia nasce quando i tratti complementari si esasperano e uno dei due tenta o minaccia di comportarsi in modo libero ed autonomo (minaccia l’appartenenza reciproca totale) 17 04/05/2013 *La collusione edipico-fallica: l'amore come conferma maschile * Nella collusione fallica il conflitto centrale è su chi debba ricoprire il ruolo maschile nella coppia. Si instaura generalmente tra un uomo debole e passivo e una donna che inconsciamente brama caratteristiche maschili di emancipazione, autonomia, aggressività. L’uomo, spodestato della sua virilità dalla compagna, presto svilupperà disturbi nella potenza sessuale e la donna lo umilierà e lo offenderà per la sua impotenza, proprio perché ambisce ella stessa ad essere il maschio della coppia. * Nella collusione edipica si ha la tendenza, per conflitti inconsci o irrisolti con i propri genitori, * a scegliere un compagno che assomiglia al genitore di sesso opposto o che non gli somigli affatto. Nel primo caso si sarà attratti, ad esempio, da partner molto più grandi per età, cercando di riprodurre nel rapporto di coppia la relazione padre-figlia o madre- figlio. Nel secondo caso, il partner è stato scelto proprio perché non ha nulla in comune con il genitore di sesso opposto. Al genitore tuttavia si è legati in modo ambivalente. Quindi avviene che il partner dopo un un’iniziale attrattiva, nel corso del tempo non susciterà più alcun interesse. Una donna che ami e odi al tempo stesso il padre despota, dopo un po’ non proverà più alcune desiderio nei confronti del marito debole, perché ha bisogno di un compagno che in qualche modo le rimandi l’immagine paterna a cui è legata. Nella collusione edipica in genere in entrambi i partner troviamo un rapporto conflittuale con il ruolo maschile, con il genitore di sesso opposto ed una carente e difficile identificazione con il genitore dello stesso sesso. Può anche verificarsi che si preferiscano partner già impegnati sentimentalmente dei quali diventare amanti, covando inconsciamente il desiderio di rovinare le relazioni altrui. In questo caso il desiderio inconscio rimosso, conflittuale e simbolico, è quello di distruggere la relazione tra i propri genitori a causa di problematiche irrisolte nel rapporto con questi ultimi. Posizione regressiva e Posizione progressivo-attiva * 1. SENZA DI TE NON SONO NIENTE: la collusione narcisistica. Necessita continuamente di essere valorizzato dall’altro e ne diventa un’appendice annullando completamente sé stesso. L’altro cercherà sempre di non tradire le aspettative e di superare se stesso * 2. MI OCCUPERO’ DI TE QUALUNQUE COSA ACCADA: la collusione orale. Uno dei due partner si prende cura dell’altro, quasi fosse un bambino da accudire. “Devo occuparmi di te senza ricevere nulla in cambio”. * 3. QUI COMANDO IO! : la collusione anale. Ruota tutto attorno al tema del “potere” e a consegnarsi nelle mani dell’altro senza rivendicare autonomia per timore dell’abbandono, mentre l’altro dirige per timore di sottomettersi * 4. CHI PORTA I PANTALONI ?: la collusione fallico-edipica. Uno dei due partners si accontenta del ruolo passivo-femminile nella continua ricerca di approvazioni e conferme dall’altro, che fa il maschio alla continua ricerca della conferma del ruolo virile 18 04/05/2013 1. 2. 3. Conoscenza di se stessi Migliore conoscenza del partner Conoscenza della dinamica di coppia (collusione di coppia) * I quattro modelli di collusione si devono intendere come principi dinamici fondamentali che non configurano unità patologiche. Il conflitto coniugale in genere riguarda prevalentemente uno solo di questi temi, che devono servire essenzialmente da modello * Lo scopo non è quello di rendere inefficace la collusione ma di arrivare ad un equilibrio libero e flessibile e ridurre le rigidità di ruoli che hanno portato alla crisi * La finalità della terapia non è quella di salvare ad ogni costo il matrimonio, ma quella di sviluppare una dinamica di coppia libera e nuova che porti ad una chiarificazione del rapporto * I problemi sessuali della coppia si risolvono, se si aiuta la coppia ad uscire dalla situazione di stagnazione collusiva * Evidenziare la modalità di rapporto collusivo permette alla coppia di ritrovarsi («riescono a vedere che ciò che pensavano li divideva, in realtà li unisce») La tematica narcisistica se risolta porta alla conferma ed accettazione del partner come un Sé delimitato La tematica orale se risolta porta ad uno scambio reciproco di dare e ricevere nella relazione La tematica sadico – anale se risolta porta ad una solidarietà reciproca e non coatta La tematica fallica se risolta porta ad un completamento reciproco e complementare e ad una flessibilità dei ruoli, mantenendo la propria identità sessuale 19 04/05/2013 * DICKS H.V.: «Tensioni Coniugali – Studi clinici per una teoria psicologica dell’interazione», Ed. Borla ,1992 * EIGUER A. et al.: «Teoria Psicoanalitica della Coppia», Ed. Borla, 1986 * WILLI J.: « La Collusione di Coppia», Franco Angeli Ed., 1987 * NORSA d., ZAVATTINI G.C.: «Intimità e Collusione», Raffaello Cortina Ed., 1997 * KERNBERG O.F.: «Relazioni d’Amore: normalità e patologia», Raffaello Cortina Ed., 1995 * CLULOW C. (a cura di): «Sessualità e Psicoterapia di Coppia», Il Mulino Ed., 2012 * MONGUZZI F.: «Curare la Coppia. Processci terapeutici e fattori mutativi», Franco Angeli Ed., 2010 20