Biografia_e_note

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NOBILTA' E BELLEZZA DELLA FLORA OROBICA
Mostra fotografica di Giovanni Cavadini
Sede: Palamonti Durata: da 9|4|16 al 26|4|16 Orari d'Ufficio
Avrei voluto aggiungere al titolo della mostra una ulteriore aggettivazione "rarità", ma non l'ho
fatto innanzitutto per non appesantirlo e poi perche "rarità" si contrappone ad "abbondanza",
una ulteriore caratteristica che la nostra flora, essendo connotata da una notevole biodiversità,
egualmente si merita. La rarità è dovuta alla presenza di importanti endemismi, specie floreali
ospitate da ristretti areali e presenti solo sulle nostre montagne. Ridottissimo è il loro numero, per
cui se ne rende necessaria almeno la menzione: Primula albenensis, Linaria tonzigii, Gallium
montis-arerae, Moehringia concarenae, Moehringia dielsiana, Sanguisorba dodecandra, Viola
comollia, Asplenium presolanensis. L'abbondanza, che si esprime come biodiversità, è ascrivibile
all'incredibile numero di specie floreali presenti sul nostro territorio; fortunata condizione
testificata anche dalle nostre pubblicazioni più significative (finalizzate al censimento floristico),
dico nostre perche realizzate grazie alla miriade di segnalazioni dei soci del F.A.B. (Flora alpina
bergamasca), benemerito gruppo di floristi, a cui io stesso appartengo. Ne citerò solo alcune:
Orchidee spontanee della Provincia di Bergamo (edito nel 2001), che segnalava la presenza di ben
54 specie di orchideacee (numero oggi accresciutosi), Flora vascolare della Lombardia centroorientale (edito nel 2012), opera monumentale e superspecialistica, che ha censito nell'areale
floristico bergamasco -bresciano (Provincia di Bergamo + Provincia di Brescia) circa tremila specie
floreali, Flora spontanea della città di Bergamo (edito nel 2015), lavoro recentissimo che evidenzia
una enorme biodiversità anche delle zone urbane, segnalando la presenza in Bergamo e nella sua
periferia di quasi novecento specie diverse.
Nel 2000, presso la vecchia sede del CAI, avevo allestito una mostra fotografica dalla tematica
affine, si intitolava: Flora delle Alpi e delle Prealpi orobiche; ma da allora molte cose sono
cambiate: le tecniche fotografiche e soprattutto le attrezzature dopo l'avvento del digitale sono
nettamente migliorate, sono nati corsi fotografici finalizzati all'apprendimento di specifiche abilità
nella realizzazione della foto naturalistica e dell'ambiente alpino. Io stesso ho continuato a
fotografare ed a vagabondare per le nostre montagne, perche la passione per questo tema è in me
compulsiva. Dalla selezione dei nuovi materiali nasce questa mostra che privilegia le specie d'alta
quota, scegliendo tra le più rare e le più belle. Più non mi dilungo, vi fornirò alcune curiosità
botaniche durante la proiezione.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Curriculum di Giovanni Cavadini: Socio CAI da più di trent'anni è membro della Commissione culturale.
Fondatore e Presidente del Circolo culturale fotografico Bergamo77, ha realizzato più di 15 mostre
fotografiche individuali e 30 mostre collettive. Socio F.A.B. (Flora alpina bergamasca) da venticinque anni.
Socio accademico dell'Ateneo d i S.L.A. di Bergamo dal 1997, svolge attività di divulgazione e di ricerca.
Socio del Gruppo italiano di scrittori di montagna.