Club Alpino Italiano
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Club Alpino Italiano Sezione di Firenze GEEO - Gruppo Escursionistico “Emilio Orsini” Via del Mezzetta 2/M – 50135 Firenze 13 MARZO 2016 ASCIANO-SANT’ALBERTO-ASCIANO Nella ideazione e preparazione di questa escursione è stata usata la guida “A piedi in Toscana, vol. 3-Guide Iter- di Cinzia Pezzatini e Sergio Grillo. La mappa usata è “Crete Senesi” 1:25.000 Ed. Multigraphic. Si raggiunge Asciano percorrendo prima il raccordo FI-SI e poi il raccordo Siena-Bettolle fino ad incontrare le indicazioni per Asciano. Si parcheggiano le auto nei pressi della Stazione Ferroviaria, di fronte alla Coop. Dal parcheggio Coop si imbocca via Palmiro Togliatti ed in breve arriviamo ad un sottopasso della ferrovia. Dopo la ferrovia ci immettiamo in una stradella che, a destra, transita davanti alle case di Campo Grottoli, ad un antico mulino, ed arriva alla strada asfaltata principale (190 m). Si svolta su questa strada asfaltata a sinistra e, dopo 200 metri, la si lascia per salire a sinistra ancora sulla prima pista sterrata (segnavia). Si passa così nei pressi del Podere Volpaie, in parte ridotto a rudere, e quindi si giunge al Podere Dolda (251 m). Si passa sul fianco destro del podere per poi continuare sulla pista per trattori che si mantiene su un panoramico crinale, offrendo ottimi scorci su Asciano e sui franosi e instabili rilievi circostanti. Oltre le case di Montepollini la viuzza sale più decisamente sul Poggio Rabatta (319 m), oltre il quale si trova, sulla destra, un laghetto. Al laghetto, contrariamente a quanto dice la nostra guida, per difficoltà ad individuare il sentiero, proseguiamo diritti fino alla strada asfaltata, in località Oliviera. Qui prendiamo a destra sulla strada asfaltata fino a prendere ancora a destra una sterrata che ci riporta a ritrovare il sentiero della guida. Proseguendo passiamo di fronte alla villa Montalceto e più su, lasciandosi sulla destra la pista per il Podere Ripa, si svolta a sinistra sulla via che, in breve, porta ad un quadrivio dove si trova il solo basamento in mattoni di quella che, un tempo, era una croce. In quest'area sono rintracciabili i resti delle mura dell'antica città etrusca che sorgeva sul colle soprastante, da molti studiosi ritenuta l'antica Asciano. Al quadrivio si gira a destra, in salita, e ci si tiene sulla traccia principale fino ad entrare nel prato di crinale. Se ci si tiene sulla destra del prato è facile individuare la via (segnavia bianco-rossi) che porta ai ruderi dell'antica chiesa dedicata a Sant'Alberto, ormai seminascosta dalla vegetazione. Altrimenti si svolta a sinistra, tenendosi sulla via principale e risalendo il crinale. Si prosegue fino all'altipiano su cui si innalza l'alta Torre di Sant'Alberto, fortilizio di origine medievale (485 m). Tutt'intorno alla torre è facile individuare file di sassi e resti di laterizi che fanno comprendere come, un tempo, qui doveva sorgere un villaggio di ampie dimensioni, che ricopriva tutto l'altipiano ed alcune terrazze sottostanti. Superata la torre si scende nel bosco di lecci (che porta ad una bella Croce con un bel panorama di cui la guida, però, non parla.) e, incontrata un'ampia traccia, si va a destra, nel fitto bosco che, a tratti, sembra impedire il passaggio. In effetti l’imbocco é completamente coperto da vegetazione. Scendiamo, arriviamo ad una traccia più marcata, e, sulla sinistra, nei pressi di alcune pozze di acqua e fango (cinghiali), prendiamo una sterrata che, a destra, porta alla Via Lauretana (360 m). Siamo di nuovo all’incrocio tra la Chiesa e la Torre di Sant’Alberto. A questo punto ripercorriamo un pezzo di sentiero da cui eravamo arrivati, prendiamo a destra una larga sterrata, oltrepassiamo la pista che proviene dall’alto (dalle pozze di cui prima), e arriviamo sulla via Lauretana. Seguiamo l'asfalto a sinistra, lasciamo a destra il Podere Violante (da qui partono, a destra, i segnavia n. 535 che portano a Serre di Rapolano), e si giunge al punto dove si lascia l'asfalto per prendere, a sinistra, la pista sterrata (segnavia) che si sviluppa nella campagna portando tra le poche case di Poggio Pinci (323 m), con la bella villa e la piccola chiesa. Ora, andando a sinistra sulla sterrata principale, in breve si è al bivio di quota 304 m da dove, con la via dell'andata, si torna ad Asciano . Programma dell’Escursione Difficoltà: E Tempo di percorrenza: ore 6,30 circa escluse soste. Dislivello: m 650 in salita, e discesa Pranzo a sacco Viaggio: auto proprie con posti condivisi, con costi e rimborsi in accordo al regolamento CAI. In particolare il costo totale del viaggio (considerato pari a 0,30 €/km per ogni auto) verrà diviso in parti uguali fra tutti i partecipanti, ad esclusione di accompagnatori ed autisti. Il ricavato sarà poi suddiviso in parti uguali fra tutti gli autisti. Partenza: ore 7.30 da Piazza Libertà, lato Fondiaria Equipaggiamento: Scarponi alti con suola scolpita (tipo Vibram ), abbigliamento adatto all’ambiente montano. Procurarsi i bastoncini da trekking per chi non li possiede. Quota di adesione: soci CAI € 4, non soci CAI € 11 La quota comprende: la copertura assicurativa (per i non soci), l’assistenza organizzativa e gli accompagnatori. Informazioni ed iscrizioni: presso la sede CAI di Firenze,Via del Mezzetta 2/m dal lunedì al Venerdì (ore 16/19) Venerdi anche (9/13) Oppure: per e mail [email protected], per tel. 055-6120467. Chi si iscrive per e mail dovrà comunicare: Nome e Cognome e, se non socio CAI, per l’assicurazione, la data di nascita, un riferimento telefonico. Accompagnatori: P. Parcesepe (cell. 338-54.06.169) E. Fontanelli (cell. 339-349.27.49) Per il Regolamento gite della sezione fiorentina consultare: www.caifirenze.it menù: Escursionismo-Gruppo Esc. E. Orsini Gli accompagnatori si riservano di modificare o annullare l’Escursione a loro discrezione dopo la verifica delle condizioni ambientali, qualora si presentassero situazioni di rischio per la sicurezza dei partecipanti o per altri motivi.