MADAGASCAR Formazione degli Animatori: “Ambohibosco”
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MADAGASCAR Formazione degli Animatori: “Ambohibosco”
MADAGASCAR Formazione degli Animatori: “Ambohibosco” Breve presentazione del contesto sociale in cui si lavora Il Madagascar é un’isola situata nella zona occidentale dell’oceano Indiano, la cui città capitale é Antananarivo. È separata dall’Africa dal canale del Mozambico, distante 415 km. È per estensione una delle cinque più grandi isole del mondo, con una superficie di 587.295 km². La popolazione é di oltre 20 milioni di abitanti, la cui provenienza, millenni or sono, è ancora incerta (Africa, Asia, Arabia, India e soprattutto Indonesia). La lingua malgascia è comune a tutti gli abitanti della grande isola, nonostante la presenza di molte varianti dialettali delle circa 18 etnie diverse che compongono la popolazione malgascia. Il francese è la seconda lingua officiale, anche se è usata e parlata solo da coloro che riescono a raggiungere gli studi superiori o universitari. Il popolo malgascio ha un profondo senso religioso ed è molto accogliente. La moneta nazionale è lo ariary. Un salario minimo è di 130.000 ariary. La gente in genere non ha acceso diretto all’acqua, che deve essere comprata alle pompe pubbliche. Il primo Governo malgascio iniziò il 10 ottobre 1958. Nel 1960 il Madagascar divenne indipendente dalla Francia. A causa della crisi mondiale, dei cambiamenti geo-climatici e delle conseguenti, devastanti e periodiche calamità naturali, dell’instabilità e transizione politica frequente, c’è una povertà crescente molto pesante su gran parte del Paese. Le FMA sono presenti nell’isola del Madagascar sin dal 1986 e si sono ormai stabilite in sette comunità svolgendo una Pastorale giovanile plurale nelle presenze, oratoriana e missionaria. In particolare da un buon numero di anni si è stabilita la tradizione di animare le vacanze scolastiche con campi e attività oratoriane, che necessitano la presenza di giovani animatori malgasci, preparati e motivati. Nella comunità di Betafo si organizza la formazione degli animatori, in particolare di quelli provenienti dalle zone più rurali. La formazione viene portata avanti da FMA e SDB che sono le coordinatrici e i coordinatori dei vari ambienti educativi salesiani dell’isola, insieme ad un buon gruppo di giovani animatori che hanno già completato i due anni di formazione ed hanno ora una certa bella esperienza oratoriana. Descrizione dell’esperienza Obiettivi Offrire ai giovani animatori delle opere salesiane (SDB e FMA) una formazione cristiana, umana e salesiana più solida A chi è diretta Ai/alle giovani animatori e animatrici dai 18 anni in su, provenienti dalle opere FMA e SDB di tutta l’isola, che abbiano almeno due anni di esperienza nell’animazione giovanile. Da chi è coordinata Dai Coordinatori nazionali di Pastorale giovanile FMA e SDB Tempo di durata Due anni di esperienza di animazione giovanile con una settimana intensiva di formazione ogni anno Descrizione del come si comunica ai giovani la visione cristiana della vita La formazione offerta ai/alle giovani animatori e animatrici fa sempre riferimento all’esperienza che essi hanno di animazione di giovani e bambini nei loro centri. La vita dei bambini e giovani loro affidati durante l’animazione dei gruppi giovanili, dell’oratorio, delle iniziative sportive, musicali, teatrali, ecc., viene posta al centro di tutta la formazione che viene proposta loro come giovani animatori-educatori quasi dei loro coetanei. La riflessione sul mondo giovanile, le varie problematiche adolescenziali, la fede e i giovani, i valori e gli atteggiamenti cristiani… tutto aiuta i giovani animatori a scoprire la propria vita, ricca di doni e possibilità, perché voluta e amata da Dio. In particolare negli interventi formativi viene presentata la realtà della vita come dono e chiamata di Dio, che ha bisogno di una risposta personale. Inoltre si approfondiscono tutti gli aspetti della Spiritualità giovanile salesiana (SGS). Per quanto riguarda i contenuti della formazione come animatori, nel 1° anno si approfondiscono alcune conoscenze di base, dal punto di vista cristiano, umano e salesiano: Introduzione alla Liturgia, alla vita di preghiera e alla liturgia giovanile; Catechesi post-sacramento della Confermazione; Sacra Scrittura con particolare attenzione ai Vangeli sinottici; elementi di Psicologia dell’adolescenza (conoscenza di sé, relazioni, affettività, ecc.); identità dell’animatore del gruppo giovanile e dell’animatore in stile salesiano; approfondimento pedagogico e spirituale del Sistema preventivo; Dinamiche di gruppo e Tecniche di animazione. Nel 2° anno sono questi i contenuti approfonditi soprattutto attraverso laboratori esperienziali di Liturgia, animazione pastorale, giornalismo, preparazione, animazione e invenzione di giochi interattivi, Diritti umani e dei minori. Altri approfondimenti del secondo anno riguardano la Catechesi dei giovani, il Sistema preventivo, quale metodologia educativa e spiritualità, il Vangelo di Giovanni, Comunicazione e comunicazione interpersonale. Punti di forza e di debolezza dell’esperienza Punti di forza Punti di debolezza Grande accoglienza della formazione da parte dei/delle giovani così come delle coordinatrici della Pastorale giovanile di ogni opera e presenza FMA. Impegno personale per comunicare l’esperienza a compagni e amici dei propri centri giovanili. Scoperta e approfondimento di una visione della vita nuova, ricca, piena di opportunità, gioia e speranza. Esperienza di rafforzamento delle proprie competenze giovanili, soprattutto animando altri giovani e bambini loro affidati. Non c’è tanta continuità di coloro che hanno già frequentato il primo anno del campo di formazione. Per svariati motivi alcuni giovani frequentano il secondo anno di formazione solo dopo qualche anno. È fragile l’accompagnamento dei giovani animatori sia nella loro famiglia che nelle comunità FMA. Testimonianze di alcuni giovani animatori Questa formazione mi ha aiutato nella mia esperienza personale di crescita, in particolare ad aprirmi di più agli altri. Hajasoa Patrick Ho capito che devo approfondire sempre più la mia fede: sento che la mia vita si è aperta a Dio e agli altri. Jn Donné Sento che ho bisogno di pregare di più. È stato molto bello vedere che siamo riusciti a dimostrare ai bambini che vogliamo loro bene. Personalmente devo riflettere di più su tutto ciò che faccio nella giornata, e perché lo faccio, lo scelgo, ecc. Non posso più fare le cose per abitudine. Felana La formazione con altri giovani mi ha aiutato a pensare più in profondità a ciò che devo fare, prima di farlo. Mi ha aiutato ad amare la preghiera e assumere le mie responsabilità con serenità. Inoltre mi ha aiutato a crescere nell’amore che già avevo per i bambini e i giovani. Parfait