2 - Lega B

Transcript

2 - Lega B
B MAGAZINE
Anno III
n2-2016
63
DOSSIER
promossi
dalla B alla A
Il Grande
Salto
FEDERICO
RICCI
“A UN PASSO
DAL SOGNO”
ROBERTO
BOSCAGLIA
BRESCIA,
PROGETTO
GIOVANI
www.legab.it
MASSIMO
MACCARONE
“MI PIACCIONO
IL CROTONE
E LAPADULA”
VIAREGGIO CUP
CIAK SI GIOCA
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SOMMARIO
Serie B ConTe.it
Il calendario
ANNO III - N° 2 / 2016
Gino Corioni
Il presidente che amava il calcio
Cesare Barbieri
10 Intervista a Massimo Maccarone
L’amore per Empoli: galeotta fu la B
10
Gianluca Prudenti
16 Dossier
I giocatori promossi in A
Cesare Barbieri
24 Attualità
Un campionato da record?
Gianluca Prudenti
30 Il calciatore: Federico Ricci
A due passi dal sogno
Gabriele Noli
16
38 L’allenatore: Roberto Boscaglia
Brescia, progetto giovani
Cesare Barbieri
46 Viareggio Cup
Ciak si gioca
Gabriele Noli
In copertina
54 Il gol del mese
Stefano Sensi del Cesena
Francesco Tavano
Carlo Tarantini
55 Attualità
ReWind del campionato
66 Abodi scrive a Tavecchio
Apriamo il calco alla tecnologia
Alberto Monguidi
70 Assemblea Lega B
Le date play off e play out
Alberto Monguidi
73 Progetto nelle scuole
30
Al via il campionato dell'etica
Alberto Monguidi
76 A memoria d’uomo - Il ritratto
Stromberg un angelo biondo per la Dea
Emanuele Giulianelli
84 Lo spettacolo dei tifosi
All you need is... B
www.legab.it
38
Luca Pranzini
3
EDITORE
LEGA NAZIONALE
PROFESSIONISTI B
via Rosellini 4, 20124 Milano
tel. 02/69910271
www.legab.it
e-mail: [email protected]
DIRETTORE RESPONSABILE
Andrea Abodi
REDAZIONE
Cesare Barbieri, Emanuele
Giulianelli, Alberto Monguidi,
Gabriele Noli, Gianluca
Prudenti, Carlo Tarantini
PROGETTO GRAFICO
Luca Pranzini
Il provider che ospita
il giornale è Infracom
Autorizzazione Tribunale di Milano
n.251 del 8/9/2015
B MAGAZINE
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12 Mar 2016
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19 Apr 2016
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13 Feb 2016
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3 Ott 2015
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7 Nov 2015
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30 Apr 2016
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27 Feb 2016
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2 Apr 2016
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19 Dic 2015
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7 Mag 2016
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8° GIORNATA
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15 Nov 2015
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12 Dic 2015
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5 Dic 2015
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2° GIORNATA
16 Gen 2016
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1 Mar 2016
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9 Apr 2016
LIVORNO
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14 Mag 2016
V. ENTELLA
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5 Mar 2016
CROTONE
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28 Nov 2015
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ASCOLI
AVELLINO
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16 Apr 2016
TRAPANI
PERUGIA
CAGLIARI
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V. ENTELLA
PRO VERCELLI
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LATINA
21° GIORNATA
27 Dic 2015
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Rinv.
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BRESCIA
CAGLIARI
CESENA
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MODENA
PERUGIA
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V. ENTELLA
V. LANCIANO
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20 Mag 2016
SPEZIA
TERNANA
PRO VERCELLI
AVELLINO
SALERNITANA
PESCARA
NOVARA
VICENZA
BARI
CROTONE
LIVORNO
Gino
CORIONI
calcio
il presidente che amava
il
Testo di Cesare Barbieri
Foto LaPresse
B MAGAZINE
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www.legab.it
www.legab.it
7
È stato il numero uno del
Brescia dal 1992 al 2014
e, alle “Rondinelle”, ha
regalato campioni come
Baggio, Guardiola e Hagi.
Non ha mai trascurato
il settore giovanile, nel
quale sono cresciuti Pirlo,
Bonazzoli e Baronio.
Con un rimpianto:
poteva acquistare Kaka
B MAGAZINE
per un fantasista capace di incendiare la fantasia di
tifosi di mezza Europa. Hagi, comunque, se andò da
Brescia dopo aver alzato la coppa del “Torneo AngloItaliano”, una manifestazione molto sentita negli Anna
Settanta, che successivamente fu riservata alle squadre
che chiudevano al vertice il campionato della B. In molti
dimenticano l’acquisto di Dorin Mateut: il romeno arrivò
dal Real Saragoza, ma due anni prima con la maglia
della Dinamo Bucarest aveva segnato 44 reti in una
stagione, con le “Rondinelle” le presenze furono 4, meno
del numero di infortuni che ne preclusero il rilancio.
Dopo undici stagioni al Barcellona, Pep Guardiola, simbolo
del club e della Catalogna, lasciò i blaugrana e scelse
Brescia. Quella che doveva essere un’avventura sportiva, si
è trasformata in qualcosa di più. Molto di più: Guardiola
è rimasto legatissimo alla famiglia Corioni, le visite alla
villa del presidente, malgrado gli impegni in panchina con
Barcellona e Bayern, non si contano. E, più di una volta Pep
è stato al Rigamonti, a seguire la sua ex squadra, finita in B.
Q
uando Marcello Lippi mise alle strette Massimo Moratti
chiedendogli la cessione di Roberto Baggio, Gino Corioni,
presidente del Brescia ci pensò un’estate. L’idea sembrava
folle, ma la vita va vissuta anche sognando. E il sogno si trasformò in
realtà il 14 settembre 2000. Roberto Baggio, il giocatore più amato
dai tifosi d’Italia e più conosciuto nel mondo era del Brescia.
Ma Gino Corioni, imprenditore di successo,
con l’amore per il calcio e l’hobby della Tv,
non è solo il presidente che portò Baggio
(e Guardiola) a Brescia. Corioni è l’uomo
delle grandi intuizioni, perché quando era il
numero uno dell’Ospitaletto, località a pochi
chilometri da Brescia alla quale è sempre stato
legato, scelse come allenatore Gigi Maifredi,
con il risultato di stravincere la C2. Già
proprio così, Corioni fu tra i primi a scegliere
un allenatore che aveva sposato la zona e
rifiutato le marcature a uomo e, quando decise di acquistare il Bologna
volle con lui il suo allenatore. Non solo, dalla provincia, dall’Orceana,
arrivò pure il “Mitico Villa”, che divenne prima titolare, poi simbolo
e capitano dei rossoblù. Un’altra intuizione, l’ennesimo successo.
B MAGAZINE
“Prendiamo Kaka”
GINO CORIONI,
con i due campioni più amati:
ROBERTO BAGGIO e PEP GIARDIOLA
Si potrebbe scrivere di Pirlo, Hamsik, Matuzalem, Appiah,
Toni, Diamanti, Eder, con la certezza di dimenticare
qualche grande giocatore che è passato dal “suo” Brescia.
Non tutti però sanno di quella volta che Corioni ricevette
una telefonata di Gianluca Nani, il direttore sportivo,
che dal Brasile gli diceva: “Ho visto un fenomeno, si
chiama Kaka, dobbiamo prenderlo subito”. Era il 2001
e la richiesta del San Paolo fu molto alta, Corioni
era disposto ad assumersi la metà del rischio, chiese
all’Associazione industriali di Brescia di coprire l’altro
50% dell’operazione. Gli dissero di no: da lì a poco Kaka
divenne campione del Mondo e scrisse la storia del Milan.
Da Hagi a Guardiola
“Io non sono ricco, ma…”
Nel 1992, Corioni divenne presidente del Brescia, la sua voce, in Lega,
era tra le più ascoltate. Le “Rondinelle” fecero la spola tra la A e la B, ma
questo poco importa, perché al pubblico regalò calciatori straordinari.
Uno di questi era George Hagi, prelevato dal Real Madrid e due anni
più tardi passato al Barcellona, nel bel mezzo 61 presenze e 15 gol,
Ma se fino a ora si è parlato del presidente,
dell’appassionato di calcio, è bello chiudere con una frase
che mi disse dopo la messa che faceva celebrare nell’hotel
di Coccaglio, dove il Brescia andava in ritiro: “Io non sono
ricco, ma chi è ricco ha il dovere di far felici gli altri”.
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www.legab.it
www.legab.it
9
B MAGAZINE
INTERVISTA /
MASSIMO
MACCARONE
L’amore per Empoli :
galeotta fu la
Testo di Gianluca Prudenti - Foto LaPresse
Serie B
69 GOL
www.legab.it
www.legab.it
72 GOL
11 GOL
U
ndici reti in ventisei
partite e l’energia di
un ragazzino… Trentaseienne, che a Empoli sembra aver scoperto l’elisir di eterna giovinezza. Dopo
la promozione di tre stagioni fa
i biancoazzurri hanno spazzato via tutti i dubbi e con il gruppo storico che ha conquistato
quella promozione, prima con
Maurizio Sarri e ora con Marco Giampaolo, si sono candidati a essere una delle sorprese del
campionato. Sempre con la certezza di poter puntare su Massimo Maccarone…
A 36 anni è il miglior marcatore
stagionale dell’Empoli in Serie
A, ma la sua storia d’amore
con la città toscana è nata nel
2000 ai tempi della B, quando
debuttò in Nazionale maggiore
senza aver mai giocato
in A. Segue il campionato
con grande interesse e la
favola del Crotone gli ricorda
quella del Leicester.
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Serie A
Under 21
MASSIMO
MACCARONE
B MAGAZINE
B
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B MAGAZINE
INTERVISTA /
MASSIMO MACCARONE
«MI CHIAMÒ
IL PRESIDENTE,
PERCHÉ
L’EMPOLI DA
QUALCHE
ANNO NON SE
LA PASSAVA
BENE E STAVA
LOTTANDO
PER NON
RETROCEDERE
DALLA B
ALLA PRIMA
DIVISIONE.»
Massimo secondo anno consecutivo in Serie A con l’Empoli e hai già migliorato il
tuo score... Fino a dove vuoi
arrivare?
«Fino a dove riesco! Sarebbe
bello superare il mio record di
gol in una stagione, mi farebbe piacere batterlo in uno dei
miei ultimi anni di carriera.»
MASSIMO MACCARONE
in azioe con l’Empoli
DALL’EMPOLI
ALLA NAZIONALE
Tu in realtà sei di Oleggio, in
Piemonte... Da piccolo per
chi tifavi?
Empoli per te è come una seconda casa, da qui hai spiccato il volo e qui sei tornato. Cosa rappresentano per
te questa squadra e questa
città?
«Sono partito da qui tanti
anni fa, ho avuto la possibilità di confrontarmi per la prima volta con il grande calcio.
La B dell’epoca era tosta e
importante. Poi sono andato
via, ma ho sempre mantenuto
i contatti con gli amici che mi
sono fatto e ho sempre pensato che sarei potuto tornare.
Quindi, essere qui oggi e avere trascorso anni importanti
come gli ultimi quattro è un
piacere doppio. Empoli è una
città a cui sono legato e qui
mi fermerò a vivere.»
B MAGAZINE
«Ho sempre simpatizzato per
il Napoli perché mio padre
era tifoso del Napoli ai tempi di Diego Armando Maradona e mi ha trasmesso questa passione.»
«L’INGHILTERRA
È STATA
UN’ESPERIENZA
IMPORTANTE.
MI SONO
CONFRONTATO
CON UNO DEI
CAMPIONATI PIÙ
BELLI D’EUROPA.»
12
A proposito di numeri 10:
nel 2001/02 in B hai giocato con Totò Di Natale. Non
male come coppia d’attacco...
«Non eravamo proprio una
coppia perché spesso giocavamo a tre in avanti. Giocare
con Totò è stato bellissimo.
Anche per lui era una delle
prime occasioni importanti, ma si vedeva che avrebbe
www.legab.it
avuto una grande carriera!»
E proprio quella stagione ti
ha aperto le porte della Nazionale maggiore. La storia
ormai la conoscono tutti. Ce
la racconti dal tuo punto di
vista?
«Qui a Empoli non feci un
gran campionato, ma ogni
volta che giocavo in Under 21 facevo bene e segnavo. Probabilmente anche per
quello avevo attirato le attenzioni dell’allora CT Giovanni
Trapattoni. Ho avuto un po’
di fortuna. Diciamo che ho
sfruttato al massimo una serie di coincidenze: ero in Inghilterra per un amichevole
dell’Under, si infortunò Vieri,
ma io stavo giocando e chia-
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ramente non lo sapevo. A fine
primo tempo della mia partita il mister Claudio Gentile mi comunicò che avrebbe
dovuto sostituirmi e io al momento ci rimasi male. Poi mi
spiegò che Trapattoni mi voleva in ritiro con la Nazionale maggiore dal giorno dopo.
La rabbia si trasformò in una
gioia infinita…»
PROTAGONISTA
IN INGHILTERRA
L’Inghilterra era nel tuo destino. Sei stato uno dei primi a cercare un’avventura all’estero nel pieno della
carriera... Lo rifaresti?
«Certo, è stata un’esperienza importante. Mi sono confrontato con uno dei campio-
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nati più belli d’Europa. Ho
avuto alti e bassi, ma è stata un’esperienza importante
per la mia vita e la mia carriera, quindi lo rifarei sicuramente.»
Li è nato il tuo soprannome
“Big Mac”, che ti sei anche
tatuato sulla pelle…
«Sì, è un soprannome che mi
porto dietro da tanti anni: mi
piace, lo sento mio…»
Con il Middlesbrough hai
sfiorato anche la vittoria
della Coppa Uefa...
«Sì, come dicevo sono stati
anni bellissimi. Abbiamo vinto anche una Coppa di Lega,
quelli rimangono ricordi indelebili!»
B MAGAZINE
INTERVISTA /
MASSIMO MACCARONE
ITALIA
2
Poi sei rientrato in Italia: Siena, Palermo e Sampdoria e
infine ancora Empoli... Cosa
ti ha convinto a tornare?
«Mi chiamò il presidente
perché l’Empoli da qualche
anno non se la passava bene
e stava lottando per non retrocedere dalla B alla Prima
Divisione. Io gli dissi che ero
già in parola con il Siena e
che non potevo tirarmi indietro. Ma la prima scelta, qualora fossi andato via, sarebbe
stata Empoli. E così è stato.
Sono stato il primo a essere
felice di essere tornato. Forse
se non fossi venuto qui avrei
già smesso di giocare.»
TIFO CROTONE
E LAPADULA
Segui ancora la B? Chi ti
«CERTO CHE LA SEGUO
LA B! QUEST’ANNO
MI PIACE MOLTO IL
CROTONE. NESSUNO
SI ASPETTAVA CHE
AVREBBE FATO COSÌ
BENE E INVECE LOTTA
PER LA PROMOZIONE.
MI PIACCIONO
LE COSE IMPOSSIBILI.»
B MAGAZINE
PRESENZE
LA CARRIERA
MASSIMO
MACCARONE
piace?
«Certo che seguo la B! Quest’anno mi piace molto il
Crotone. Nessuno si aspettava che avrebbe fato così bene
e invece lotta per la promozione. Mi piacciono le cose
impossibili , un po’ come il
Leicester in Inghilterra…»
Vedi un nuovo Maccarone
pronto a esplodere?
«Ci sono tanti di giocatori interessanti. Uno è sicuramente Gianluca Lapadula del Pescara, un attaccante che segna tanto e fa molto movimento.»
Hai 36 anni e sei ancora al
top. Qual è il tuo segreto di
giovinezza?
«L’ambiente fa tantissimo.
Essere tornato mi ha dato
grandi stimoli e in più sono
in un gruppo pieno di ragazzi giovani e di qualità che si
divertono e mi fanno divertire. Mi aiutano a farmi sentire
più giovane. E poi credo sia
fondamentale la cura dei dettagli. Più vai avanti con l’età,
più devi curare tutti i dettagli, non solo fisici, per rendere al meglio.»
Chi vince il campionato?
Tra 10 anni come e dove ti
vedi?
«Credo che nonostante il periodo difficile che sta attraversando la squadra favorita
sia il Cagliari. Possono capitare a tutti settimane no!»
«Onestamente non so cosa
farò domani, è difficile dirti
cosa farò tra dieci anni. Posso però dire sarò qui a Empoli, sicuramente!»
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Massimo Maccarone, è nato a
Oleggio, in provincia di Novara, il
6 settembre del 1979. A 13 anni è
entrato nel settore giovanile del Milan
ed è arrivato fino alle porte della
prima squadra, con la quale, però, non
è riuscito a esordire. Da li comincia
una serie di prestiti che lo portano
a giocare con le maglie di Modena,
Prato e Varese.
Nel 2000/01 arriva a Empoli dove
segna 16 gol in 35 partite che
lo rendono uno dei giovani più
interessanti del momento. L’anno
successivo esordisce addirittura
in Nazionale maggiore senza mai
aver giocato in Serie A (evento che
non accadeva dai tempi di Raffaele
Costantino, che aveva indossato per
la prima volta l’azzurro nel 1929, e
che si è ripetuto nel 2012 con Marco
Verratti), procurandosi anche il calcio
di rigore della vittoria nella partita
amichevole contro l’Inghilterra.
L’improvvisa popolarità attira
l’interesse del Middlesbrough che
acquista Maccarone e lo conferma
fino al 2007 permettendogli di alzare
una Coppa di Lega e di arrivare in
finale di Coppa Uefa. Poi il ritorno in
Italia: quattro anni a Siena, mezza
stagione a Palermo e un anno alla
Sampdoria.
Dal gennaio 2012 è tornato a
indossare la maglia dell’Empoli.
B MAGAZINE
DOSSIER /
CALCIATORI
Testo di Cesare Barbieri – Gabriele Noli - Foto LaPresse
*STEFANO SABELLI
21 presenze 1 gol Bari
stagione 15/16
FILIPPO PORCARI
21 presenze nel Bari
stagione 15/16
EMANUELE SUAGHER
0 presenze nell’Atalanta
stagione 15/16
GAETANO LETIZIA
36 presenze 2 gol
RICCARDO GAGLIOLO
34 presenze 5 gol
RAFFAELE BIANCO
36 presenze 2 gol
ANTONIO DI GAUDIO
36 presenze 8 gol
FABRIZIO POLI
22 presenze 1 gol Novara
stagione 15/16
KEVIN LASAGNA
30 presenze 5 gol
MARCO CRIMI
39 presenze 2 gol Latina
I GIOCATORI
PROMOSSI
IN A
LORENZO PASCIUTI
34 presenze 3 gol
LORENZO LOLLO
35 presenze 3 gol
SIMONE ROMAGNOLI
32 presenze 3 gol
RAPHAEL MARTINHO
20 presenze 4 gol Catania
JERRY MBAKOGU
30 presenze 15 gol
Sono 63 i calciatori che, nel mercato estivo
2015 o in quello invernale appena concluso,
sono passati dalla B alla A. È la dimostrazione
della bontà di un campionato nel quale i
valori tecnici sono in costante ascesa.
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B MAGAZINE
DOSSIER /
CALCIATORI
I
l campionato entra
nel vivo e la lotta per
la promozione, diretta
o attraverso i play-off,
è sempre più interessante, ma scorrendo le rose
della Serie A ci sono 63 calciatori che la promozione
l’hanno già conquistata. Durante il calciomercato estivo
e in quello invernale.
LE CONFERME
Evidente, come sempre,
che il maggior numero dei
“promossi” sia nei club che
sono stati promossi lo scorso anno: così a Bologna si
sono meritati la riconferma
in 10, mentre a Frosinone
sono ben 12 i calciatori sui
quali la società e Stellone
hanno puntato nuovamente. Differente il discorso del
Carpi, che ne ha confermati 11 in estate, mentre in inverno è andato a riprendersi Emanuele Suagher, Fabrizio Poli e Filippo Porcari dopo sei mesi rispettivamente con Atalanta (a
fare riabilitazione da un infortunio), Novara e Bari.
L’elevato numero di conferme, soprattutto di Frosinone e Carpi, all’interno delle
rose, serve a far comprende-
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MASSIMO ZAPPINO
25 presenze, 23 subiti
ANGELO DA COSTA
13 presenze e 10 gol subiti
in tutto da gennaio 2015
MIRKO GORI
29 presenze, 1 gol
MARKOS OIKONOMOU
33 presenze
LEONARDO BLANCHARD
35 presenze, 3 gol
ARCHIMEDE MORLEO
25 presenze
ALESSANDRO FRARA
28 presenze, 2 gol
FRANCO ZUCULINI
28 presenze e 3 gol
ROBERT GUCHER
34 presenze, 3 gol
IBRAHIMA MBAYE
11 presenze e 1 gol
DANIEL CIOFANI
41 presenze, 13 gol
*ROBERT ACQUAFRESCA
23 presenze e 4 gol
DANILO SODDIMO
29 presenze, 4 gol
DOMENICO MAIETTA
39 presenze e 1 gol
MATTEO CIOFANI
29 presenze, 1 gol
ALEX FERRARI
13 presenze
*LUCA PAGANINI
29 presenze, 4 gol
ADAM MASINA
28 presenze e 1 gol
MASSIMILIANO CARLINI
28 presenze, 3 gol
DANIELE GASTALDELLO
12 presenze
FEDERICO DIONISI
36 presenze, 14 gol
PAOLO SAMMARCO
12 presenze, 1 presenze da
gennaio a giugno 2015
A BOLOGNA si sono meritati la
riconferma in 10, mentre
a FROSINONE sono ben 12 i
calciatori sui quali si e’ puntato
nuovamente. A CARPI in estate
ne hanno confermati 11, mentre
in inverno ne sono tornati 3.
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re come si sia deciso di affrontare la A con una base
solida, quella che si era imposta in B. E la salvezza non
è poi così lontana.
Il Bologna, che ha budget
e aspettative differenti (oltre a una storia gloriosa con
7 scudetti), invece ha implementato la rosa con Destro,
Giaccherini e Floro Flores
per puntare a una stagione
tranquilla.
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UN ANNO PER
CRESCERE
A credere e pescare nel campionato di B sono stati ben
14 club, solo: Inter, Sampdoria, Fiorentina, Lazio, Udinese e Torino non
si sono rivolte al campionato cadetto, nel quale comunque hanno mandato a maturare prospetti interessanti in attesa di riportarli alla
19
base al termine della stagione. Già perché gli esempi di Federico Bernardeschi, Khouma el Babacar
e Danilo Cataldi (come gli
acquisti di Baselli e Zappacosta dopo una stagione in
A) non sono stati assolutamente dimenticati.
C’è poi chi ha pescato in B,
lasciando i giocatori nel loro
ambiente a terminare l’annata. Una scelta giusta, per-
B MAGAZINE
DOSSIER /
CALCIATORI
ché cambiare avrebbe potuto minare il rapido processo
di crescita della prima parte di stagione. Di chi parliamo? Di Stefano Sensi
e Rolando Mandragora
che la Juventus che ha lasciato a Cesena e Pescara,
dove continueranno a essere
i registi, i punti di riferimento e di Luca Mazzitelli che
la Roma ha ceduto al Sassuolo, con gli emiliani che
lo hanno lasciato alle cure
di Roberto Boscaglia che lo
ha aiutato a sbocciare nella
*STEFANO
SENSI
resta al Cesena
sino a fine
stagione
ANTONIO
DONNARUMMA
25 presenze, 35 gol
subiti nel Bari
*RICCARDO
FIAMOZZI
15 presenze nel
Pescara 15/16
ROLANDO
MANDRAGORA
resta al Pescara
prima parte di annata.
Poi c’è Andrea Petagna:
Adriano Galliani lo ha sempre definito uno degli attaccanti più interessanti della
“nouvelle vague”, ma nelle
scorse annate non era riuscito a dimostrare tutto il suo
valore, imprigionato in un
fisico potentissimo, che non
sempre gli era d’aiuto. Ora il
Milan lo ha ceduto all’Atalanta (che in estate aveva
già acquistato Monachello
dalla Virtus Lanciano) e la
società di Percassi (che in B
*GABRIEL
39 presenze,
23 gol subiti
nel Carpi nel
14/15
Stefano SENSI e Rolando MANDRAGORA, ora della
Juventus, sono rimasti a Cesena e Pescara, dove
continueranno a essere i punti di riferimento del
centrocampo e Luca MAZZITELLI e’ stato ceduto
dalla Roma al Sassuolo, con gli emiliani che lo hanno
lasciato a Brescia. L’Atalanta ha acquistato PETAGNA
dal Milan, ma terminera’ la stagione ad Ascoli.
vide sbocciare Bonaventura) lo ha lasciato dov’era, ad
Ascoli per la gioia di Devis
Mangia e non solo.
*DIEGO FALCINELLI
39 presenze e
14 gol nel Perugia
KARIM LARIBI
42 presenze,
8 gol col Bologna
MATTEO POLITANO
46 presenze e
6 gol col Pescara
MARCELLO TROTTA
20 presenze, 8 gol con
l’Avellino
ANDREA
CONTI
24 presenze col
Lanciano
LUCA SILIGARDI
31 presenze,
10 gol con il Livorno
MATTEO BIANCHETTI
12 presenze, 1 gol dallo
Spezia da gennaio 2015
GAETANO
MONACHELLO
35 presenze, 8 gol col
Lanciano
*FEDERICO VIVIANI
31 presenze,
8 gol Latina
*ANDREA
PETAGNA
resta all’Ascoli
fino a fine stagione
FERDINANDO
COPPOLA
30 presenze, 22 gol
subiti con il Bologna
LUCA MAZZITELLI
acquistato dal Brescia,
vi rimane fino a giugno
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GOL DALLA
PRIMAVERA
Non è semplice redigere la
classifica di chi abbia impressionato maggiormente fino a
oggi (la valutazione è molto
soggettiva), ma i due gol segnati da Umar Sadiq con
la maglia della Roma sono
due “spot” non solo per la
B, ma per i settori giovanili
che oltre a produrre giocatori
per la categoria, sono in grado di sfornare elementi (qua-
B MAGAZINE
DOSSIER /
CALCIATORI
*NICOLA
RIGONI
39 presenze
3 gol nel Cittadella
si) pronti per il grande salto.
Eh sì, perché Umar Sadiq lo
scorso anno ha impressionato nella Primavera dello Spezia, ma i gol contro Genoa e
Chievo lo hanno fatto conoscere a tutti i tifosi.
*RODRIGO
ELY
30 presenze
nell’Avellino
nel 14/15
ROBERTO
INGLESE
26 presenze
6 gol nel Carpi
*NORBERT
GYOMBER
8 presenze col
Catania
UMAR SADIQ
Primavera Spezia
AL TOP
Tra i “promossi” per rendimento, ci sono Roberto Inglese del Chievo (era
a Carpi), Edoardo Goldaniga del Palermo (era a
Perugia) e Adam Masina
del Bologna, vera rivelazio-
ne della A. Inglese si è dimostrato un buon attaccante,
segna e combatte, se il Chievo ha ceduto Paloschi è anche perché ripone molto fiducia in questo esordiente.
Goldaniga, invece, è un difensore centrale che si è fatto apprezzare sia nella difesa a tre, sia quando l’allenatore ha preferito schierare la
squadra a quattro, una vera
rivelazione, perché oltre a
essere molto valido in chiusura e sull’uomo ha pure dimostrato di “vedere la porta”, dote importante, perché
un difensore che segna può
fare la differenza.
Poi c’è Adam Masina: il suo
è un crescendo continuo.
L’esterno sinistro del Bologna, lo scorso anno nel girone di ritorno ha “spinto” in
panchina Archimede Morleo, mentre in A ha inanellato una serie di prestazioni
più che positive, con Gigi Di
Biagio che lo ha chiamato in
Under 21.
VOGLIA
DI CRESCERE
*EDOARDO
GOLDANIGA
36 presenze,
4 gol nel Perugia
MICHELE
CAMPORESE
21 presenze
nel Bari
ACCURSIO
BENTIVEGNA
15 presenze
1 gol nel Como da
settembre a gennaio
LUCA
BITTANTE
35 presenze
e 1 gol
*RAFFAELE
MAIELLO
38 presenze e
3 gol nel Crotone
GASTON BRUGMAN
24 presenze e
2 gol nel Pescara
ALJAZ STRUNA
34 presenze,
1 gol nel Carpi
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Poi c’è Marcello Trotta, attaccante, che ad Avellino ha
dimostrato di meritare ampiamente la Serie A. La società, a malincuore, lo ha lasciato partire, perché gli irpini sono in piena bagarre per
centrare una delle prime otto
posizioni, e un attaccante di
23 anni, da 13 gol in 36 partite fa sempre comodo. Trotta, però, voleva subito la A,
parecchie le offerte, ha scelto quella del Sassuolo (una
vecchia conoscenza della B)
che in estate aveva puntato
anche su Matteo Politano e
Diego Falcinelli.
B MAGAZINE
ATTUALITÀ
da
Record?
Un Campionato
Con meno
di un terzo
della stagione
regolare
ancora da
giocare, si
possono
già fare
proiezioni
sullo
scoppiettante
finale di
campionato:
noi di
“BMagazine”
ci abbiamo
provato...
ATTUALITÀ
Sta per cominciare la volata finale. Con dodici giornate e trentasei punti ancora da
assegnare è tempo di dare
un’occhiata ai record che potrebbero essere battuti per
non arrivare impreparati al finale di campionato.
SFUMATA
QUOTA 100
Il record per il maggior numero di punti conseguiti in
un campionato a 22 squadre
(con 3 punti a vittoria) appartiene al Palermo che lo
ha fatto registrare nella stagione 2013-14: 86 punti, più
di chiunque altro nella storia della B. La Juventus nella stagione 2006/07 chiuse a
85, 94 al netto dei 9 di penalizzazione.
La frenata del Cagliari non
permetterà nemmeno in questa stagione di toccare quota
100. Potrebbe avvicinarsi il
Crotone, che vincendo tutte le rimanenti partite arriverebbe a 99, anche se è obiettivamente più alla portata il
record dei rosanero. Le due
squadre in vetta alla classifica
dovrebbero viaggiare da qui
alla fine a una media di due
punti a partita per riuscire a
superare i fatidici 86: esat-
B MAGAZINE
30esima giornata
DIAMO I NUMERI
IL RECORD DI PUNTI
CONSEGUITI IN
UN CAMPIONATO
A 22 SQUADRE È
DEL PALERMO CHE
NELLA STAGIONE
2013-14 NE HA
CONQUISTATI 86,
PIÙ DI CHIUNQUE
ALTRO. LA
JUVENTUS NELLA
STAGIONE 2006/07
CHIUSE A 85, 94
AL NETTO DEI 9 DI
PENALIZZAZIONE.
sopra
Andrea Schiavone (Livorno) e
Federico Melchiorri (Cagliari);
Dopo trenta giornate ci sono state
169 vittorie casalinghe, 90 pareggi
e 70 vittorie in trasferta. I risultati
più frequenti sono stati l’1-0, che si
è verificato 52 volte, seguito dall’11, 42 volte e dal 2-1, 34 volte. Solo in
31 occasioni le partite si sono concluse senza gol, con lo 0-0 finale.
Se si considerassero solo i risultati
a fine primo tempo la classifica non
cambierebbe gran che in testa con
il Crotone primo a 57 punti, seguito
dal Cagliari a 55 e dal Novara a 52.
Sorriderebbe decisamente di più il
Como che avrebbe 30 punti e ben
cinque squadre alle sue spalle: Salernitana, Ascoli, Vicenza, Livorno
e Lanciano, ultimo con 25 punti.
a sinistra
Riccardo Bosco (Latina) e
Pablo Andréz Gonzálesz (Novara)
tamente il rendimento che
sono riuscite ad avere fino a
questo momento del campionato: 2,06 punti a partita i
sardi, 2,1 punti i calabresi.
Per intenderci, il Palermo
dei record girò a quota 59
punti dopo 30 giornate (a
più nove sull’Empoli, a più
undici sul Lanciano e più tredici sul Cesena, poi promosso ai playoff), rispettivamente tre e quattro punti in meno
rispetto alle due squadre in
fuga quest’anno.
26
HABEMUS
POST SEASON
Pochi dubbi, a meno di clamorosi sconvolgimenti, per
quanto riguarda la disputa
dei playoff. Anche per questa stagione è stata confermata la formula con gli spareggi promozione che si disputano a sei squadre se il distacco fra terza e quarta non
è superiore ai 9 punti e se
quello fra terza e ottava non
è maggiore di 14 (in pratica
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27
chi tra quarta, quinta, sesta,
settima e ottava ha meno di
15 di distacco dalla terza accede ai play off, n.d.a.).
Con queste regole, dopo la
trentesima giornata di campionato, sono addirittura 12
le squadre potenzialmente interessate. Con ogni probabilità resterà un unicum il campionato 2006/07, l’unico in
cui la Serie B non ha vissuto il post season con la promozione diretta di Juventus, Napoli e Genoa, terza
B MAGAZINE
DOPO 30 GIORNATE
IL CAGLIARI PUÒ
VANTARE IL MIGLIOR
ATTACCO DELLA
STAGIONE CON 54
RETI, ANCORA MOLTO
DISTANTE DAL
RECORD ASSOLUTO
DELLA SPAL CHE
NELLA STAGIONE
1949/50 CHIUSE CON
L’INCREDIBILE CIFRA
DI 95 GOL ALL’ATTIVO.
ATTUALITÀ
classificata e a più dieci sul
Piacenza quarto alla fine della regular season.
In ogni caso mai dire mai,
perché nel 2006/07 allo stesso punto di questa stagione,
dopo la trentesima giornata,
il Genoa terzo aveva solo due
punti in più del terzetto composto da Rimini, Piacenza e
Bologna tutte a 50 punti...
I playout saranno giocati dalla diciottesima e dalla diciannovesima classificata al termine della stagione se il distacco tra le due squadre è inferiore a 5 punti (altrimenti la
diciannovesima retrocederà
automaticamente).
Anche in questo caso difficile prevedere un crollo delle
squadre impegnate nella lot-
IL RECORD DI VITTORIE
CONSECUTIVE
IN UN SINGOLO
CAMPIONATO
APPARTIENE A TRE
SQUADRE: TORINO NEL
2000/01, JUVENTUS
NEL 2006/07 E HELLAS
VERONA 2011/12, CON
OTTO VITTORIE DI FILA.
B MAGAZINE
Abderràazzak Jadid (Virtus Entella) e Moussa Koné (Cesena)
ta per non retrocedere. Nella storia della Serie B in due
sole occasioni non ci fu bisogno di disputare lo spareggio
retrocessione: nel 2007/08
l’Avellino, quart’ultimo in
classifica, chiuse con 9 punti
in meno del Treviso, quintultimo classificato, e fu dunque
retrocesso direttamente nella nascente Lega Pro; mentre
nel 2012/13 il Vicenza, diciannovesimo, chiuse a meno
sei dalla Virtus Lanciano diciottesima.
RECORD
DI VITTORIE
Il record di vittorie consecutive in un singolo campionato
appartiene a tre squadre: To-
28
rino nel 2000/01, Juventus
nel 2006/07 e Hellas Verona 2011/12, con otto vittorie di fila. Crotone e Cagliari in questo campionato si sono fermate a cinque e
alla vigilia della trentunesima
giornata l’unica squadra con
una striscia aperta è il Perugia con due vittorie consecutive, a meno sei dal filotto eccezionale.
Con 12 partite da giocare, però, tutto potrebbe accadere. Nessuna squadra, finora, ha concluso un campionato di B senza sconfitte.
Ci si è avvicinato il Perugia
1984/85 con una sola gara
persa in 38 giornate (campionato a 20 squadre).
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PRIME
VOLTE STORICHE
Né Cagliari, né Crotone, invece hanno mai vinto
un campionato di B. Se dovessero prevalere i calabresi si tratterebbe della prima
promozione in Serie A della
loro storia e sarebbe la prima vittoria di un campionato, dal 1999/2000, quando
gli squali si aggiudicarono il
campionato di C1. I sardi, invece, arrivando davanti a tutti
quest’anno potrebbero entrare nel ristrettissimo club delle
squadre che hanno vinto almeno un’edizione dei campionati a cui hanno partecipato, come già successo a
Roma, Milan e Juventus.
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UNA QUESTIONE DI GOL
Dopo 30 giornate il Cagliari può vantare il miglior attacco della stagione con 54 reti segnate,
ancora molto distante
dal record assoluto della
Spal che nella stagione
1949/50 chiuse con l’incredibile cifra di 95 gol all’attivo. Dando un’occhiata
agli ultimi campionati, invece spiccano i 78 gol del
Sassuolo 2012/13, gli 83
della Juventus 2006/07
e i 90 segnati dal Pescara di Zdenek Zeman che
dopo trenta giornate nella stagione 2011/12 aveva
però già realizzato la bellezza di 63 gol, per intenderci, solo sei in meno del
miglior attacco dell’anno
scorso, a fine stagione,
quello del Pescara con 69
gol totali.
29
Non verrà invece battuto
nemmeno in questa stagione il record negativo
del Bari che nel 1973/74
segnò appena 12 gol.
È del Crotone, invece la
difesa meno perforata
del campionato con 23
gol al passivo; numeri
nemmeno paragonabili a
quelli del Genoa stagione 1988/89 capace di subirne solo 13. I calabresi,
però (insieme a Novara e
Cesena che hanno subito
24 reti) potrebbero provare a migliorare il record
degli ultimi anni che appartiene a Carpi e Palermo, che nelle ultime due
stagioni hanno incassato
28 gol a testa. Insomma:
ultimamente chi prende
meno gol, vince il campionato.
B MAGAZINE
IL CALCIATORE /
FEDERICO RICCI
Testo di Gabriele Noli - Foto LaPresse
A DUE PASSI
DAL
SOGNO
FEDERICO RICCI
A Crotone, nell’aria, c’è profumo
di Serie A. La squadra dopo aver
disputato un’ottima andata si sta
ripetendo nel girone di ritorno.
Federico Ricci, esterno d’attacco,
cresciuto nella Roma, alla seconda
stagione in Calabria, è uno dei
giocatori più interessanti.
Il rapporto con Matteo, il
gemello che gioca a Pisa.
B MAGAZINE
9 GOL
in campionato
30
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31
B MAGAZINE
«ARRIVARE IN A
È IL NOSTRO PIÙ
GRANDE DESIDERIO.
NON C’È STATO UN
MOMENTO PRECISO
IN CUI ABBIAMO
CAPITO CHE
POTEVAMO LOTTARE
PER UN TRAGUARDO
COSÌ IMPORTANTE,
I PRIMI MESI NON
GUARDAVAMO LA
CLASSIFICA, ADESSO
UN OCCHIO CE LO
BUTTIAMO.»
IL GIOCATORE /
FEDERICO RICCI
N
ell’arancione che
diventa blu c’è
il passaggio da
adolescenza
a
gioventù, nel rosso che tale
resta, la continuità. I colori
delle maglie di Roma e Crotone per spiegare l’evoluzione di Federico Ricci.
Roma e la Roma nel suo
passato e forse nel suo futuro. Secondo molti quel “forse” è superfluo. Il domani
non rientra nella sfera delle
certezze, il presente sì. Eccolo, il blu, l’altra metà del rosso. Nell’estate di quasi due
anni fa Ricci ha lasciato il
club per cui faceva il tifo da
bambino, col quale è cresciuto debuttando pure in Serie
A. Ha detto addio, o chissà,
arrivederci, "rotolando verso
sud", citando i Negrita. Crotone lo ha accolto a braccia
aperte, come ha fatto con tutti quelli che venivano ritenuti
aspiranti campioni e che poi
campioni lo sono diventati
davvero. Florenzi, Bernardeschi e Cataldi sono i casi più
B MAGAZINE
Alcune immagini di Federico Ricci
con la maglia del Crotone e,
qui a destra, con quella
dell'Under 21 e della Roma
Una stagione, sua e del Crotone, da protagonisti. Dica
la verità: se l’aspettava?
«Ci speravo. Immaginare è
una cosa, riuscire è un’altra.
C’è differenza. Che la squadra fosse forte lo sapevamo,
abbiamo dei valori e soprattutto la giusta mentalità.»
IL DESIDERIO
A questo punto nascondersi è impossibile...
eclatanti, certamente non gli
unici.
La prima stagione di Ricci
in Calabria non è stata indimenticabile, lo sa anche lui.
Per il direttore sportivo Ursino, però, la storia d’amore tra il biondissimo esterno
mancino e il Crotone non
poteva e non doveva terminare così. E allora se l’è ripreso. Ha avuto ragione, notando cosa Ricci sta riuscendo a fare in un campionato,
quello attuale, che una vol-
32
ta giunto al termine potrebbe vedere la squadra di Juric festeggiare la prima storica promozione in Serie A.
In città tutti ci sperano, pur
incrociando le dita. Ma con
un Ricci così sognare non è
pura follia.
«Arrivare in Serie A è il nostro più grande desiderio,
questo è chiaro. Non c’è stato un momento preciso in
cui abbiamo capito che potevamo lottare per un traguardo così importante, l’umiltà
è stata la nostra forza. I primi mesi non guardavamo la
classifica, adesso è normale
che un occhio ce lo buttiamo. Ci impegneremo al massimo per centrare la promozione.»
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B MAGAZINE
IL GIOCATORE /
FEDERICO RICCI
Mettiamola così: chi
pensava che il
Crotone sarebbe crollato nel
girone di ritorno si sbagliava
di grosso...
sensazioni positive già dal
ritiro estivo.
«Il direttore sa vederci lungo,
se ha detto questo vuol dire
che ne era convinto e ha avuto ragione. Io a lui devo molto.»
«La costanza di
rendimento è
stato uno dei
nostri segreti.
Ripartire bene
nel 2016 era
fondamentale, confermarsi
non è mai semplice. Nel girone di ritorno abbiamo ottenuto
vittorie pesanti, che ci
hanno dato qualcosa in
più.»
GRAZIE URSINO
In un’intervista rilasciata a
“B-Magazine” il ds Ursino
affermò di aver maturato
Poi lei col 3-4-3 va a nozze...
Perché?
«Nell’estate 2015 cercavo
una squadra che mi desse fiducia dopo una stagione per
me non semplicissima. Ursino mi ha rivoluto fortemente, io ho accettato volentieri.
E ora sono felice.»
Com’è il suo rapporto con
Juric?
«Ottimo, è un allenatore con
cui mi trovo bene. C’è feeling
sia in campo sia fuori.»
«É un modulo che esalta le
«IL 3-4-3 È UN MODULO CHE ESALTA
LE MIE CARATTERISTICHE, MA NOI
ATTACCANTI SIAMO CHIAMATI A UN
CONTINUO LAVORO DI SACRIFICIO.
CORRIAMO MOLTO. DIFENDIAMO E
RIPARTIAMO. CONTINUAMENTE.»
B MAGAZINE
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Ancora Federico Ricci in azione.
Qui sopra il direttore sportivo del Crotone
Giuseppe Ursino
«NELL’ESTATE 2015 CERCAVO UNA SQUADRA
CHE MI DESSE FIDUCIA DOPO UNA STAGIONE
PER ME NON SEMPLICISSIMA. URSINO MI HA
RIVOLUTO FORTEMENTE, IO HO ACCETTATO
VOLENTIERI. E ORA SONO FELICE.»
mie caratteristiche, ma noi
attaccanti siamo chiamati a
un continuo lavoro di sacrificio. Corriamo molto. Difendiamo e ripartiamo. Continuamente. Se perdo palla il
mio primo pensiero deve essere riconquistarla immediatamente.»
Ma un obiettivo in termini
di gol se l’è posto?
«Sinceramente non ci ho mai
pensato. Il mio compito non
è solo cercare di segnare, ma
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anche mettere i compagni
nelle condizioni ideali per
farlo. Ovviamente a me piace concludere, vedo la porta
e quando posso tiro.»
La rete più bella?
«Quella con l’Avellino. Mi è
piaciuta tanto perché era voluta, non casuale.»
Il futuro quanto spazio occupa nella sua mente?
«Nei miei pensieri c’è posto
solo per il presente, sogni ne
35
ho tanti e ci sarà il tempo per
realizzarli. Ora voglio provare a salire in Serie A col Crotone. Il pubblico non sta nella pelle, ha capito che questo
potrebbe essere l’anno buono per raggiungere un traguardo storico.»
Cosa le suscitano i continui
paragoni con Florenzi?
«Emularlo sarebbe bello, non
mi nascondo. Gli rivolgo i
complimenti, ma io penso al
mio percorso. A Crotone tutti ricordano i grandi giocatori che di recente hanno indossato questa maglia.»
IO E IL MIO GEMELLO
Lei al Crotone e Matteo, il
suo fratello gemello, a Pisa.
Come è vissuto il calcio in
B MAGAZINE
IL GIOCATORE /
FEDERICO RICCI
LA CARRIERA
FEDERICO
RICCI
famiglia?
«Io e lui ci sentiamo ogni
giorno, sappiamo che per
entrambi può essere una stagione ricca di soddisfazioni.
Ci confrontiamo, siamo consapevoli di poter far bene.
Da bambini in molti ci confondevano, ma adesso siamo
cresciuti. Abbiamo caratteristiche diverse. Gattuso (allenatore del Pisa, n.d.a.) può
insegnare tantissimo a Matteo così da valorizzarlo.»
E i vostri genitori?
«Ci hanno trasmesso la fede
B MAGAZINE
romanista. E ora vengono a
seguire sia me sia Matteo.»
Il Crotone partecipa per la
prima volta alla “Viareggio
Cup”, torneo che anche lei
ha disputato per due anni
con la Roma. Quali sono i
suoi ricordi?
«In quelle due settimane si
respira un’aria particolare.
C’era un’attesa febbrile prima dell’inizio del torneo,
non vedevamo l’ora di giocare, volevamo sfruttare una
così bella opportunità per
farci vedere. A Crotone viene
36
vissuto come un evento storico, lo staff e la società se lo
meritano.»
Quanto ha contato per lei
Alberto De Rossi, suo allenatore alla Primavera della
Roma?
«I suoi consigli sono stati
preziosi, quelli tecnici, ma
soprattutto quelli sul piano
umano, quasi fosse un padre. Inizialmente con lui trovavo poco spazio, poi ha
puntato su di me e ho capito perché prima mi impiegava meno.»
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Federico Ricci, nato a Roma
il 27 maggio 1994, è cresciuto
nella società giallorossa e
proprio con la Roma ha esordito
in Serie A. Dapprima, dicembre
2013, Garcia lo ha portato in
panchina contro l’Atalanta,
poi, nel maggio 2014, lo ha fatto
entrare in campo a Genova
nella gara persa 1-0 con il
Genoa. Nell’estate successiva,
Federico è stato ceduto in
prestito al Crotone, con Drago
che lo ha schierato già in Coppa
Italia contro la Casertana,
mentre in campionato Ricci
è stato impiegato 21 volte e
ha segnato una rete (contro il
Frosinone). In questa stagione,
nelle prime 30 giornate,
Federico è letteralmente
esploso ed è andato a segno
ben 9 volte!
�
INTERVISTA /
ROBERTO BOSCAGLIA
Testo di Cesare Barbieri - Foto LaPresse
LA NUOVA DIRIGENZA
HA COSTRUITO UNA SQUADRA
CON MOLTI GIOVANI DI TALENTO
E I RISULTATI SONO POSITIVI.
IL LAVORO DELL’ALLENATORE
PER FAR CRESCERE I SINGOLI E IL
GRUPPO. E C’È GIÀ CHI È STATO
“PROMOSSO” IN SERIE A.
BRESCIA
B MAGAZINE
38
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PROGETTO
GIOVANI
R
oberto Boscaglia aveva accettato la
proposta del
Brescia a prescindere dalla categoria. Proprio così, ad affascinare l’allenatore erano la piazza e
il progetto. E a distanza di
qualche mese, Boscaglia è
sempre più convinto di quella scelta che lo ha portato per
la prima volta a lasciare la Sicilia, dove è nato, ha giocato
e allenato. Nella nostra chiacchierata partiamo proprio da
qui, dall’esperienza lontano
da casa…
«Mi piace Brescia, quando
posso passeggio per la città,
percepisco l’affetto dei tifosi per la nostra squadra. Ho
scoperto tante belle località, con mia moglie che viene spesso a trovarmi amo visitare la zona del Lago. Uscire, stare in mezzo alla gente
da una parte è un modo per
capire come la città vive il calcio, dall’altra è una forma di
INTERVISTA /
ROBERTO BOSCAGLIA
A fianco la squadra saluta
il pubblico dopo una gara.
A destra Luca Mazzitelli,
centrocampista classe 1995
relax, che aiuta a stare meglio
con sé stessi, ad avere la testa
sgombra. Poi…»
Poi?
«Mia figlia studia a Milano, è
al secondo anno di Università, ci vediamo spesso. Da padre cosa posso chiedere di
più?»
IL FUTURO
E da allenatore?
«Sono un allenatore felice,
quando sono stato contattato l’anno scorso, all’amministratore delegato Rinaldo Sagramola e al direttore sportivo Renzo Castagnini, ho subito detto “sì”.»
Perché?
«Sono professionisti competenti e sono stati chiari: “Facciamo una squadra con qualche giocatore esperto e tanti
giovani di qualità”. Sono stati di parola!»
Una bella sfida…
«Certamente, ma questo è il
futuro se si vuole che i conti di un club siano sempre in
ordine. Una squadra che ha
9-10 elementi tra i 28 e i 32
B MAGAZINE
anni più qualche giovane o
vince il campionato oppure è
zavorrata dai costi. Se si manca la promozione, l’anno successivo cosa succede?»
Meglio non pensarci…
«No, bisogna pensarci…
Vede noi qui abbiamo puntato su molti ragazzi che hanno intorno ai vent’anni, alcuni sono di proprietà e altri sono in prestito: l’intento è chiaro, la loro valorizzazione. La cessione di un giocatore a un club di A, non è
un evento traumatico, l’affermazione di un giovane va vista come un successo, una vittoria della società, dello staff
e pure dei compagni, che saranno spronati a dare ancora di più.»
1#ª
stagione con
il brescia
«QUESTO È IL FUTURO SE SI VUOLE CHE I
CONTI DI UN CLUB SIANO IN ORDINE. UNA
SQUADRA CHE HA 9-10 ELEMENTI TRA
I 28 E I 32 ANNI PIÙ QUALCHE GIOVANE
O VINCE IL CAMPIONATO OPPURE LA
SOCIETÀ È ZAVORRATA DAI COSTI.
SE SI MANCA LA PROMOZIONE,
LA STAGIONE DOPO COSA SUCCEDE?»
40
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Luca Mazzitelli terminerà
l’anno con voi, ma a gennaio è stato acquistato dal
Sassuolo…
«Questa è la dimostrazione
che sei hai le qualità, se sei
un ragazzo serio che ha voglia di crescere, la B è fonda-
mentale. Luca, che era di proprietà della Roma, aveva giocato l’anno scorso una ventina di partite in LegaPro, non
era conosciutissimo dal pubblico, ma gli sono bastati pochi mesi per dimostrare quanto vale.»
«MAZZITELLI È STATO ACQUISTATO DAL
SASSUOLO, IL PALERMO HA FATTO UN
SONDAGGIO PER RIPRENDERSI EMBALO: È
UN ATTESTATO DI STIMA PER IL BRESCIA.
PERSONALMENTE, RITENGO GIUSTO CHE
QUESTI RAGAZZI TERMININO QUI L’ANNO.
CON NOI SONO PROTAGONISTI, SI PRENDONO
DELLE RESPONSABILITÀ E GIOCANO.»
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41
IN CAMPO
Come lavora sui giovani?
«Gli allenamenti sono molto intensi, le correzioni le rimandiamo a dopo la seduta e
se ci sono lacune particolari o
se si vuole effettuare qualche
lavoro specifico aggiungiamo
un allenamento solo per alcuni calciatori. Il giovane deve
giocare e deve sbagliare, la
correzione va fatta quando
commette l’errore, solo così
si può sbagliare meno...»
Prosegua…
«Si lavora sul singolo, poi
sul reparto, quindi sull’intera
squadra e poi si ritorna al particolare, al singolo, perché l’er-
B MAGAZINE
INTERVISTA /
Sotto a sinistra
mister Roberto
Boscaglia.
ROBERTO BOSCAGLIA
Qui a fianco un colpo di
testa in area di Gejio e
Andrea Caracciolo
rore individuale, che sia tecnico o tattico, va a inficiare tutto
ciò che fa la squadra.»
parte, tutti gli altri sono alla
prima vera stagione di Serie
B, direi che vivere l’annata
completa sia importante: 2025 presenze sono meglio della panchina in A.»
Quali sono i consigli che ha
dato alla sua squadra?
«Ho detto che è fondamentale
rivedere la partita, noi come
staff ogni settimana proponiamo una sintesi di 8 minuti, nella quale commentiamo le giocate più importanti e gli errori da non ripetere,
ma ai più giovani ho chiesto
di rivedere i 90’. Dal campo,
GIOCO OFFENSIVO
è normale, molte cose possono sfuggire.»
«Non lo dica al mio portiere…»
Come è andata?
«Le prime gare le abbiamo viste insieme in sede, la mattina
presto prima dell’allenamento, poi ognuno le guarda a
casa. Sa cosa mi piace di questo gruppo di calciatori? Che
vengono da me e dicono: “Mister, in quella situazione forse
avrei dovuto fare una giocata
diversa…” Al primo anno non
sempre si capisce fino in fondo il momento della partita.»
Quando spingere e quando
rallentare?
«Proprio così, c’è il momento nel quale tenere la posizione, abbassare il ritmo e quello nel quale spingere. Per un
gruppo giovane questa non è
una difficoltà da poco, è una
sensibilità che non si può
B MAGAZINE
Roberto Boscaglia è un allenatore che, scegliendo, preferisce vincere 4-3?
avere immediatamente, ma
noi siamo qui per questo. Per
correggere gli errori.»
42
Diciamo che ha una predilezione per il gioco offensivo…
L’esperienza si fa, non si
compra…
«Certo, a Modena, tra le due
squadre, sommando l’età di
chi era in campo, c’erano 53
anni di differenza: vuol dire,
che in media, ogni nostro avversario aveva giocato cinque
campionati in più.»
LIBERI DI GIOCARE
Quali sono state le prime
parole che ha detto alla
squadra?
«Che avremmo fatto calcio
in spensieratezza e in libertà
mentale, ma con delle regole
ferree date da me e dal gruppo per rispetto e disciplina.»
Cosa intende per libertà
mentale?
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«Per esempio in allenamento cerco sempre di proporre
esercitazioni divertenti, cerco di far faticare con il sorriso sulle labbra; come gruppo,
abbiamo anche il piacere di
trascorre insieme qualche serata. Sul campo abbiamo giocate codificate, ma chi ha fantasia e talento, senza stravolgere il contesto tattico, deve
inventare.»
Il massimo per chi si affaccia
al professionismo?
«Lo ripeto, per la B questo è
il futuro: far crescere i giovani, che siano di proprietà del
club o in prestito. Se le socie-
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tà di Serie A vedono che in
un certo contesto i giocatori
migliorano, l’anno successivo ne prestano volentieri degli altri.»
A gennaio il Palermo avrebbe voluto riprendersi Embalo…
«Questo è un altro attestato
di stima per il Brescia, però è
giusto che questi ragazzi terminino qui l’anno. Con noi
sono protagonisti, si prendono delle responsabilità e giocano, non avrebbe senso anticipare il salto di sei mesi e
magari finire in panchina.
Morosini, Coly e Minelli a
43
«Non amo speculare, voglio
che la mia squadra giochi e
costruisca, che faccia la partita. Però anche noi lavoriamo parecchio sulla fase difensiva, una fase alla quale partecipano tutti e dieci i giocatori di movimento. Anche gli attaccanti hanno dei compiti, il
primo è indirizzare le giocate
dei difensori avversari.»
Altre indicazioni?
«Ci sono allenatori che preferiscono attendere gli avversari nella propria metà campo
e recuperare palla bassi, altri,
come me, che tentano di recuperarla alta, il più possibi-
B MAGAZINE
INTERVISTA /
ROBERTO BOSCAGLIA
EvoPower 2.1
Michele Arcari sono ragazzi intelligenti, professionisti
esemplari. Avere in attacco
Caracciolo e Geijco è una garanzia, sono giocatori che nei
momenti di difficoltà vogliono la palla, aiutano il compagno in difficoltà. Nello spogliatoio, poi, non fanno mai
mancare una bella parola, un
consiglio.»
«CI SONO
ALLENATORI CHE
PREFERISCONO
ATTENDERE
GLI AVVERSARI
NELLA PROPRIA
METÀ CAMPO E
RECUPERARE PALLA
BASSI, ALTRI, COME
ME, CHE TENTANO DI
RECUPERARLA ALTA,
IL PIÙ POSSIBILE
VICINO ALLA PORTA
AVVERSARIA.»
B MAGAZINE
le vicino alla porta avversaria. Sono due filosofie rispettabili e vincenti, ovviamente
ognuna ha dei vantaggi e degli svantaggi.»
Ancora?
«Noi scappiamo, in pratica arretriamo, solo su palla libera,
cioè quando l’avversario ha il
tempo e lo spazio per giocare
la palla indisturbato.»
I SENATORI
Fino a ora abbiamo parlato di giovani, ma i giocatori d’esperienza sono straordinari…
«Andrea Caracciolo, Alexandre Geijo, Paolo Castellini e
44
Come si mantiene l’equilibrio? Voi avete perso 4-0 a
Perugia e nella gara successiva ne avete fatti 4 al Cagliari… Come sono trascorsi quei sette giorni?
«Ritengo che il dialogo sia
fondamentale: a nessuno piace fare una figuraccia, perciò
se si perde 4-0 bisogna analizzare la partita, capire gli errori
e correggerli. Il secondo tempo con il Cagliari e le partite
contro Pescara e Cesena sono
le migliori della stagione.»
Mister un’ultima cosa: lei è
interista…
«Certo e quando posso vado
a San Siro. Ho visto le partite con Atalanta, Verona, il
derby vinto… Vedere l’Inter
è un’emozione, mi fa tornare
indietro nel tempo, quando a
casa tifavo con mio padre!»
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IL PALLONE
DEL CAMPIONATO DEGLI ITALIANI
Lega Nazionale Professionisti B
VIAREGGIO CUP
Testo di Gabriele Noli
CIAK
SI GIOCA
P
uò bastare un numero per descrivere una relazione. Per sette volte la
Primavera di un club della B ha vinto la “Viareggio Cup”. L’ultima, il
Genoa, nel 2007. E sette, su 32, sono pure
le formazioni del nostro campionato al via
dell’edizione numero 68.
ASCOLI e PERUGIA si
sono aggiunte a CAGLIARI,
CROTONE, LIVORNO,
SPEZIA e VIRTUS ENTELLA,
saranno così sette le società
della B rappresentate alla
manifestazione. E tutte
puntano a superare la fase a
gironi. Il torneo inizia lunedì
14 marzo e si concluderà
mercoledì 30.
B MAGAZINE
LE PROTAGONISTE
Dovevano essere cinque inizialmente (Cagliari, Crotone, Livorno, Spezia e Virtus
Entella), ma a causa delle defezioni dei belgi del Bruges e dei nigeriani dell’Hearts sono
subentrate anche Ascoli e Perugia. Si mescolano storie diverse, di chi partecipa per
la prima volta, di chi torna dopo un periodo di assenza e di chi negli ultimi anni c’è
sempre stato. Si trova una formazione del-
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la B quasi in tutti i gironi, fanno eccezione
solo un paio.
CONTRO I CAMPIONI
Lo Spezia proverà a ripetere lo splendido risultato del 2015 quando si fermò ai quarti,
battuto dalla Fiorentina. Le possibilità di passare il turno sono alte - agli ottavi approdano
le prime due di ogni raggruppamento - anche
se la squadra di Fabio Gallo troverà sul suo
cammino l’Inter campione in carica. Lo Spezia se la giocherà con i macedoni dell’Akademija Pandev, formata proprio dall’attaccante
del Genoa, e gli australiani dell’A.P.I.A. Leicchardt, si tratta di due avversarie da non sottovalutare, ma neppure da temere.
L’adrenalina della prima volta contagia ogni
giorno di più il Crotone, attesa febbrile ai
www.legab.it
47
limiti dell’insostenibile complice l’urna che
ha inserito i ragazzi di Parisi nello stesso girone della Juventus, oltre che degli argentini del Deportivo Camioneros e degli americani del L.I.A.C. New York. Se l’ansia del debutto non giocherà brutti scherzi, l’avventura del Crotone potrebbe protrarsi oltre la prima fase.
A oltre un decennio di distanza si ripresenta a Viareggio il Perugia, che nel 1979 giunse a un passo dalla conquista della “Coppa
Carnevale”, superato in finale dalla Fiorentina. Allora sulla panchina degli umbri sedeva Aldo Agroppi. C’è poi l’epoca dorata degli Anni ’90, quando con la maglia bianca
e rossa del “Grifo” al “Viareggio” si facevano
notare Gennaro Gattuso e Cristiano Lucarelli. Le rivali si chiamano Empoli, Sassuolo e
B MAGAZINE
VIAREGGIO CUP
IL LIBRO
Pumas.
TRADIZIONE E NOVITÀ
Nel girone 5 si assisterà a uno scontro tra
Primavera di club di B: Cagliari e Ascoli.
Per i rossoblù di Canzi - che sino a qui in
campionato hanno viaggiato a folle velocità prima apparizione al Torneo nel terzo millennio (l’ultima partecipazione è datata 1999).
E anche il Picchio è un gradito ritorno. Saranno entrambe opposte al Milan e all’Ujana, formazione della Repubblica del Congo
tutta da scoprire.
La Virtus Entella incrocerà la Fiorentina,
TORNEO DI VIAREGGIO
confronto che promette scintille, ricordando il 3-3 della sfida di campionato. Completano il girone 6 gli argentini del Belgrano, già presenti lo scorso anno e i nigeriani dell’Abuja.
E poi c’è il Livorno, inserito in un raggruppamento, l’8, a forti tinte nostrane, con Torino, Rappresentativa Serie D e, unica eccezione, i danesi dell’Helsingor. Nei due incontri di campionato i toscani contro i granata
hanno perso due volte su due. Ma alla “Viareggio Cup”, si sa, è tutto diverso. Un torneo
nel quale le sorprese sono la regola, non l’eccezione.
2004-2015
VERSO UNA NUOVA ERA
La copertina del libro
TORNEO DI VIAREGGIO
2004-2015.
Verso una nuova era.
Edizioni “Il Molo”
DOVE SI GIOCA
S
i chiama “Viareggio Cup”, ma è un torneo che abbraccia tante città, quelle grandi e quelle piccole, quelle rinomate e quelle sconosciute ai più. Toscana e Liguria sono
le due regioni che ospitano gli incontri della sessantottesima edizione. La Rai, da anni fedele
compagna della manifestazione, trasmette quelli
che si disputano a Viareggio e La Spezia.
Dieci le gare nella città del Carnevale, tra cui
quella inaugurale e la finalissima, che torna così
nel suo habitat naturale. Nel 2015, infatti, l’ultimo atto del torneo (Inter-Hellas Verona 2-1)
era andato in scena a Pisa. Da Viareggio basta
spostarsi di pochi chilometri per individuare le
altre località coinvolte: nella sola Versilia, Lido
di Camaiore, Seravezza e Strettoia. Restando nella provincia di Lucca, ma lasciandoci il
mare alle spalle, troviamo Altopascio. E con-
B MAGAZINE
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tinuando a percorrere l’autostrada A11 (Firenze Mare) in direzione del capoluogo toscano,
si possono raggiungere Pistoia e Quarrata.
Confermata anche Badesse (nel senese). “Viareggio Cup” protagonista nella provincia pisana, con Larderello (frazione del comune di Pomarance, nota per i soffioni boraciferi) e Santa Croce sull’Arno. Riavvicinandosi alla costa, ecco Stagno, alle porte di Livorno. Ancora
più a sud, nel grossetano, Paganico e Monterotondo. Da queste parti la “Viareggio Cup” è
tutt’altro che una novità.
Toscana cuore pulsante della manifestazione,
ma il ruolo della Liguria non è certo marginale.
Nello specifico, quello della provincia di La Spezia. Oltre al capoluogo, il torneo interessa anche
Sarzana e Levanto. Chiavari (provincia di Genova) è l’estremo nord dell’edizione 2016.
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Chiavari
Levanto
La Spezia
Sarzana
Lido di Camaiore
Viareggio
Stagno
Strettoia - Seravezza
Pistoia
Altopascio
Santa Croce sull’Arno
Badesse
Larderello
Monterotondo
Paganico
www.legab.it
M
ario Balotelli e Ciro Immobile
sono uno di fianco all’altro nella
copertina di “Torneo di Viareggio
2004-2015. Verso una nuova era” (edizioni
“Il Molo”), libro che ripercorre le ultime
dodici edizioni della più celebre e antica
competizione mondiale di calcio giovanile.
Balotelli e Immobile, nel segno della continuità:
“Supermario” porta in trionfo l’Inter nel 2008,
Ciro fa altrettanto nei due anni seguenti con la
Juventus eguagliando il record assoluto di reti (14)
di Renzo Cappellaro, bomber del Vicenza degli
Anni ’50. Scritto da Simone Ferro, Gabriele
Noli e Simone Pierotti (la prefazione è curata
da Cristiano Piccinelli, giornalista Rai), il testo
racconta la metamorfosi da giovani promesse a
campioni affermati dei vari Bonaventura, Eder, El
Shaarawy, Giovinco, Icardi, Perin, Romagnoli. E
lo fa attraverso le loro confessioni, un vorticoso
intreccio di gioie, delusioni, emozioni.
Sempre in tema di ricordi, assumono un valore
speciale quelli di Marcello Lippi, viareggino doc,
che il torneo della sua città lo ha vissuto, con la
Sampdoria, da giocatore prima e da allenatore
poi. Ci sono anche le foto dei protagonisti, le
curiosità, gli aneddoti e gli approfondimenti,
oltre al resoconto dettagliato di ogni edizione.
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B MAGAZINE
VIAREGGIO CUP
Ascoli
La prima volta
I
CETTE DI MASCIO
Siamo orgogliosi
di poter partecipare
alla Viareggio Cup.
La affronteremo con uno
spirito sano, vogliamo
capire quanta strada
ancora dobbiamo
percorrere prima di
diventare un settore
giovanile di livello
assoluto.
B MAGAZINE
talenti che ha scoperto sono le sue
credenziali: uno su tutti, Marco Verratti. Nello sconfinato panorama del
calcio giovanile, Cetteo Di Mascio è un
decano. Risultati dentro e fuori dal campo ottenuti grazie a esperienza, passione e competenza. E ora una nuova sfida:
la “Viareggio Cup”. Al posto del Bruges,
infatti, subentra l’Ascoli (sale così a sei
il numero delle formazioni Primavera le
cui prime squadre partecipano alla Serie
B ConTe.it) guidato proprio da un tecnico abile come pochi a scovare i prospetti più interessanti, coltivarli e farli approdare tra i professionisti. «Siamo orgogliosi di poter partecipare a questo torneo.
Lo affronteremo con uno spirito sano ammette -, vogliamo capire quanta strada ancora dobbiamo percorrere prima di
diventare un settore giovanile di livello
assoluto. Stiamo attraversando una fase
di ricostruzione, manifestazioni come la
“Viareggio Cup” ci permettono di valutare i progressi compiuti.»
L’Ascoli è pronto a mettersi alla prova
con l’entusiasmo di chi è libero da qualsiasi pressione: «È una competizione che
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ha un nome e un prestigio. Tutti i ragazzi ambiscono a parteciparvi. Ci scontreremo contro il Milan, il cui potenziale
non lo scopro certo io, il Cagliari che
sta facendo cose egregie in campionato
e l’Ujana che sarà composto da giocatori fisicamente ben strutturati. Ci saranno sicuramente formazioni più forti di
noi, ma vorremo fare una bella figura».
Cetteo Di Mascio conosce perfettamente la differenza tra il guidare una prima
squadra e una Primavera: «Quando alleni i ragazzi devi puntare alla loro crescita individuale, servono dei valori di
partenza interessanti per garantire una
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formazione di qualità. I risultati aiutano, ma da soli non bastano per creare
una mentalità vincente. Sono un mezzo,
non un fine».
Per Di Mascio quella alla “Viareggio
Cup” sarà una prima volta assoluta.
Non lo ha mai disputato da giocatore,
né da allenatore. Emozione e curiosità
lasceranno presto spazio alla voglia di
stupire.
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B MAGAZINE
VIAREGGIO CUP
Perugia
L’entusiasmo
C
VALERIANO RECCHI
Guardavo in tv
e leggevo gli articoli
sui giornali, sarei partito
da Norcia a piedi
pur di affrontare
le super squadre.
E mi auguro che
i miei giocatori affrontino
questa competizione
con lo stesso spirito
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’è ancora speranza quando il
calcio abbinato al concetto di
felicità non è soltanto uno slogan, ma un “modus vivendi”.
«I ragazzi hanno saputo che avrebbero partecipato alla “Viareggio Cup” due
ore prima di una partita di campionato, è stata dura tenere a freno il loro entusiasmo», confessa Valeriano Recchi,
tecnico della Primavera del Perugia che
prende il posto dei nigeriani dell’Hearts nel girone 4 composto anche da Empoli, Sassuolo e i messicani del Pumas.
Notizie che cambiano la giornata di un
calciatore e magari pure la sua carriera.
Perché la durata del torneo è inversamente proporzionale al numero di addetti ai lavori (dirigenti, scout, procuratori, osservatori) intenti a scovare i
campioni del domani.
«In generale i ragazzi sono soggetti a
troppe pressioni, fardelli che non aiutano. Io voglio invece che scendano
in campo liberi, che provino a giocare spensierati, che assaporino il gusto
delle partite, che si divertano». Carriera strana, quella di Recchi, approdato
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tra i professionisti a “soli”, si fa per dire,
25 anni. Motivo per cui il “Torneo di
Viareggio” non l’ha disputato da calciatore (da allenatore sì, col Siena): «Lo
guardavo in tv e leggevo gli articoli sui
giornali, sarei partito da Norcia a piedi
pur di affrontare le super squadre. E mi
auguro che i miei giocatori affrontino
questa competizione con lo stesso spirito». Un girone temibile (“L’Empoli lo
conosco bene, il Pumas meno ma lo sto
studiando, il Sassuolo ha qualità notevoli”), tre avversarie da sfidare in sette
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giorni con una rosa giovanissima.
«Sarà un’irripetibile occasione per confrontarci con altre realtà, siamo molto
curiosi", afferma Recchi. Che ammette di trovare la personale gratificazione nell’approdo in prima squadra (o
nei top club) dei talenti più abbaglianti del vivaio del Perugia: «Penso a Drole, Zebli, Pozzebon, Didiba e non solo
a loro. Sono contento perché quando li
rincontro, li trovo sereni. Io metto sempre al primo posto i miei ragazzi, lavoro con coscienza per farli crescere».
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B MAGAZINE
LA VIGNETTA
IL GOL
LA PERLA DI
TAVANO
28 giornata
Avellino-Livorno 2-1
ReWind DEL CAMPIONATO
La vignetta e’ opera di CARLO TARANTINI
disegnatore sportivo. [email protected]
FRANCESCO TAVANO
attaccante dell’Avellino in campionato ha segnato 3 reti
B MAGAZINE
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www.legab.it
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B MAGAZINE
a
25
BARI-CROTONE 2-3
Reti: 3’ Martella (C), 53’ Maniero (B), 65’ rig. De
Luca (B), 85’ rig. Torromino (C), 87’ Budimir (C)
Partita bellissima, con il Crotone in vantaggio
in apertura di partita e immediata reazione del
ASCOLI-LATINA 0-0
CAGLIARI-VIRTUS ENTELLA 1-0
LIVORNO-TERNANA 1-0
NOVARA-AVELLINO 4-1
Rete: 77’ rig. Farias
Il Cagliari vince pur non giocando la miglior
partita dell’anno. La Virtus Entella chiude tutti
i corridoi, concede poco alla fantasia degli at-
Rete: 75’ Biagianti
Decide un gol di Biagianti alla mezz’ora del
secondo tempo. Per Panucci, tornato sulla panchina del Livorno, è la seconda vittoria conse-
Reti: 18’ Nadarevic (N), 35’ e 37’ Evacuo
(N), 43’ rig. Gonzalez (N), 65’ Gavazzi (A)
Poker del Novara dopo quattro sconfitte consecutive. Partita già decisa al termine del primo
tere le difese, le squadre si accontentano del
pareggio, utile a muovere la classifica. Il Latina
cerca tranquillità, mentre all’Ascoli il punto serve in chiave salvezza.
taccanti di casa e blocca la partita. La squadra
di Rastelli tiene palla, ma non crea occasioni,
così la partita si risolve con un intervento di
Iacobucci su Melchiorri: calcio di rigore; Farias
lo trasforma e il Cagliari mantiene il primato.
Con questo successo, sono 12 su 13 partite le
vittorie interne dei sardi.
cutiva, un successo che rianima una squadra in
crisi di gioco e risultati. Nel Livorno bene Vantaggiato, Vajushi e Pinsoglio, che nel finale ha
salvato il risultato su Ceravolo. La Ternana ha
giocato una partita attenta, ma è stata trafitta
a poco dalla fine.
tempo: vantaggio di Nadarevic al 18’, doppietta
di Evacuo (35’ e 37’) e rigore di Gonzalez (43’),
nella prima parte di gara c’è spazio anche per
un penalty fallito da Evacuo e per l’espulsione
per proteste di Tesser (ex allenatore dei padroni
di casa). Nella ripresa, l’Avellino in dieci, segna
con Gavazzi.
SALERNITANA-PESCARA 2-2
VICENZA-V. LANCIANO 0-2
MODENA-CESENA 0-0
Il pareggio accontenta tutti. Ascoli e Latina provano a giocare, soprattutto nel primo tempo,
ma una volta compreso che sarà difficile bat-
GIORNATA
Classifica
Cagliari
Crotone
Pescara
Novara
Bari
Brescia
Cesena
Avellino
Virtus Entella
Perugia
Spezia
55
54
47
41
39
38
38
35
34
34
34
Trapani
Latina
Livorno
Ternana
Vicenza
Ascoli
Pro Vercelli
Modena
Salernitana
Virtus Lanciano
Como
33
32
30
30
28
27
27
26
24
24
20
PERUGIA-SPEZIA 0-0
Al “Curi” lo Spezia in 10 per più di un tempo
(rosso a Pulzetti), non subisce reti e guada-
gna, con un po’ do fortuna, un punto. Anzi, a
inchiodare la gara sullo 0-0 è Rosati con una
super parata su Sciaudone. Perugia opaco nel
primo tempo e in crescita nella ripresa, grazie
all’ingresso di Aguirre e Ardemagni, che hanno
vivacizzato il gioco, ma non hanno mai impensierito Chichizzola.
B MAGAZINE
Bari che attacca e segna due volte nei primi 20’
del secondo tempo. Sotto 2-1 il Crotone riparte
e trova il pareggio su rigore, calciato da Torromino contro Maniero (che ha preso il posto di
Guarna espulso). La squadra di Juric attacca
ancora e vince con una rete di Budimir; per il
bari una sconfitta che sa di beffa.
PRO VERCELLI-BRESCIA 2-1
Reti: 3’ Mazzitelli (B), 6’ Bani (PV), 64’
Mustacchio
Dopo 5 sconfitte consecutive la Pro Vercelli torna
Reti: 17’ rig. Coda (S), 25’ Lapadula (P), 69’
Verde (P), 84’ Donnarumma (S)
Torna Menichini sulla panchina della Salernita-
Reti: 52’ Di Francesco, 63’ Ferrari
Tre punti d’oro per la Virtus Lanciano che gioca meglio del Vicenza. Primo tempo con poche
alla vittoria. Inizio di gara più che vivace con due
gol nei primi 6’: Mazzitelli segna su punizione,
Bani pareggia di testa su azione d’angolo. Cresce
la Pro che con Castiglia sfiora due volte il 2-1, ma è
pericoloso anche il Brescia con Andrea Caracciolo.
Ripresa con Mustacchio decisivo: l’attaccante prima colpisce il palo, poi segna la rete della vittoria
su cross di Mammarella, migliore in campo.
na e la squadra di casa ottiene un punto importante. Buon primo tempo della Salernitana
che mette in difficoltà il Pescara reduce da 7
vittorie consecutive: rigore di Coda, poi gol numero 15 per Lapadula. Partita vivace e squadre
in dieci contro dieci dal 62’: segna Verde, ma
non è finita perché la Salernitana prima fallisce
un rigore, poi pareggia con Donnarumma.
emozioni: è Ferrari a sfiorare in gol del vantaggio. Vicenza in difficoltà anche in apertura del
secondo tempo e Lanciano in vantaggio con una
splendida rete di Federico Di Francesco, che 10’
più tardi offre a Ferrari la palla del 2-0. Per il
Vicenza una sconfitta che obbliga a riflettere,
perché la classifica inizia a farsi preoccupante.
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Il derby finisce senza reti. Partita non bella, giocata su ritmi blandi, con la squadra di Crespo che ha
provato ad accelerare. Due le occasioni che hanno
caratterizzato la gara: un salvataggio sulla linea
di Lucchini su pallonetto di Stanco e una traversa
colpita di Crecco con Gomis battuto sono le uniche,
grandi occasioni di una partita dove il Cesena si è
nascosto dietro una migliore classifica rispetto ad
un Modena che doveva fare per forza di cose la
partita. Alla fine il punto serve a poco ad entrambe.
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TRAPANI-COMO 2-2
Reti: 27’ Pettinari (C), 54’ Ganz (C), 59’ Montalto (T), 89’ Scozzarella (T)
Ancora una volta il Como spreca due punti. In
vantaggio di due gol, la squadra di Festa che
sembrava aver in mano la partita ha subìto la
rete di Montalto che ha letteralmente trasformato il Trapani. Dopo l’1-2 la reazione è stata
veemente e si è giocato soprattutto nella metà
campo degli ospiti: meritato il pareggio di Scozzarella su punizione dal limite.
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PESCARA-VICENZA 1-1
AVELLINO-BARI 1-1
CESENA-PERUGIA 2-1
COMO-NOVARA 1-1
CROTONE-PRO VERCELLI 1-1
Reti: 73’ Signori (V), 93’ Lapadula (P)
Il Pescara pareggia al 93’ contro un Vicenza che
gioca un’ottima partita. Ospiti meritatamente in vantaggio al 73’, con Signori; il Pescara
Reti: 19’ Maniero (B), 23’ Insigne (A)
Pareggio beffardo per l’Avellino, che fallisce un
rigore e non concretizza 50’ di superiorità numerica. Al 19’ Bari in vantaggio con un’acroba-
Reti: 54’ Ardemagni (P), 78’ Falco (C), 89’
Ciano (C)
Cesena più intraprendente nel primo tempo con
Ciano che su punizione dal limite impegna Ro-
Reti: 76’ Ganz (C), 81’ Galabinov (N)
Primo tempo soporifero fra Como e Novara, con
il solo Ganz a provarci. Molto vivace, invece, la
ripresa: al 64’ Nadarevic e Lanzafame vanno vi-
Reti: 10’ aut. Budimir (C), 80’ Budimir (C)
Pro Vercelli in vantaggio in apertura di partita
con un’autorete di Budimir, sfortunato a deviare
nella propria porta un corner di Mammarella.
potrebbe pareggiare su rigore a 5’ dalla fine
ma Memushaj calcia fuori. Al 92’ capolavoro
di Lapadula: splendida sforbiciata acrobatica
dopo combinazione con Cocco (sedicesimo gol
in stagione). Dalla squadra di casa era lecito
attendersi qualcosa in più.
zia di Maniero, che segna in rovesciata. Con gli
ospiti in controllo della gara, l’arbitro concede
un rigore all’Avellino ed espelle Cissokho; Castaldo sbaglia. Da qui in poi, l’Avellino domina
e pareggia con Insigne su sponda di Castaldo.
sati. Partita bloccata, ma al 42’ viene espulso
Prcic e il Perugia è in dieci. A sorpresa al 54’
passano gli umbri con colpo di testa di Ardemagni (settimo gol). Reazione del Cesena che
nel finale segna due volte con Falco e Ciano.
Bravo il Cesena a crederci, Perugia penalizzato
dall'espulsione.
cini al vantaggio per il Novara, ma è il Como a
segnare: cross di Brillante, stacco di Ganz e gol
del vantaggio. Pareggio immediato del Novara
con Galabinov in campo da poco. Esaltanti i minuti finali con un’occasione per parte: traversa
di Viola all’86' e rovesciata di Gerardi da distanza ravvicinata.
I piemontesi giocano bene e pur in dieci per
l’espulsione di Bani al 34’, sfiorano il raddoppio con Legati e Mustacchio. La ripresa è un
monologo del Crotone (si gioca praticamente
in una metà campo) con Pigliacelli battuto solo
nel finale.
GIORNATA
Classifica
Cagliari
Crotone
Pescara
Cesena
Novara
Bari
Brescia
Virtus Entella
Spezia
Avellino
Perugia
58
55
48
42
42
40
39
37
37
36
34
Trapani
Ternana
Latina
Livorno
Vicenza
Pro Vercelli
Ascoli
Virtus Lanciano
Modena
Salernitana
Como
33
33
32
30
29
28
28
26
26
24
21
LATINA-CAGLIARI 1-3
TERNANA-SALERNITANA 4-0
VIRTUS ENTELLA-TRAPANI 4-0
V. LANCIANO-MODENA 2-1
SPEZIA-LIVORNO 3-0
BRESCIA-ASCOLI 2-2
Reti: 47’ Munari (C), 53’ Melchiorri (C), 57’
Mariga (L), 58’ Melchiorri (C)
Nel primo tempo il Cagliari ha almeno un paio
Reti: 9’ Furlan, 30’ Ceravolo, 39’ Meccariello, 91’ Falletti
Il primo tempo si chiude sul 3-0, difficile in que-
Reti: 16’ Jadid, 55’ rig. Troiano, 67’ rig. Di
Carmine, 85’Costa Ferreira
Terza vittoria casalinga consecutiva per la Vir-
Reti: 9’ aut. Vastola (VL), 49’ Di Francesco
(VL), 87’ Bonazzoli (VL)
Il Lanciano, in svantaggio per un colpo di testa
Reti: 13’ e 22’ Calaiò, 59’ Situm
Primo tempo dominato dallo Spezia con Calaiò
protagonista assoluto: dapprima sfiora il gol
Reti: 11’ rig. And. Caracciolo (B), 41’ e 73’
Petagna (A), 83’ Lancini (B)
Parte forte l’Ascoli, ma è il Brescia a segnare
di occasioni per segnare, ma le fallisce (anche
per la bravura di Ujkani), così i gol arrivano tutti
nella ripresa. Gli ospiti si portano sul 2-0, ma il
Latina (che gioca una buona partita) reagisce
con Mariga, ma Melchiorri sembra chiuderla.
La squadra di Somma ci prova ancora, ma le
speranze svaniscono sul rigore fallito da Corvia.
ste condizioni ipotizzare una rimonta della Salernitana. Partitona della squadra di Breda, con
un Ceravolo ispiratissimo. Vantaggio con Furlan
al 9’, poi è Ceravolo al 30’ davanti al portiere a
segnare il 2-0; quindi viene dimenticato Meccariello: 3-0. Al 50’ si fa espellere Gabionetta
in campo da 5’… Per la Salernitana un sabato
da dimenticare.
tus Entella, un successo netto contro il Trapani
in 10 per gran parte del primo tempo e in nove
nella ripresa per il rosso a Perticone (salvataggio con le mani sulla riga di porta). Questi, per
la squadra di Aglietti sono tre punti fondamentali in chiave play-off.
di Vastola nella propria porta, rimonta il Modena e centra il secondo successo consecutivo. I
gol della squadra di casa sono segnati da Di
Francesco (sempre protagonista) e da Bonazzoli
(prima rete tra i professionisti). Il Modena, ancora una volta, ha mostrato dei limiti nelle gare
in trasferta.
su punizione, poi mette a segno una doppietta
che spiana la strada allo Spezia. Il Livorno si
vede solo nel finale di tempo con Vantaggiato,
troppo poco. Panucci prova a cambiare assetto
alla squadra, ma lo Spezia segna al 59’ e a questo punto la partita non ha più storia (anche se
Baez colpisce un palo).
su rigore. La squadra di Mangia non si scompone e continua a giocare, così al 41’ arriva il
gol del pareggio di Petagna. Con il Brescia in
superiorità numerica e alla ricerca del gol del
vantaggio, Petagna raddoppia (fanno 6 in stagione). È il difensore Lancini, durante il forcing
finale, a salvare un Brescia che non riesce più a
esprimersi sui livelli di un mese fa.
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27
BARI-LATINA 0-0
ASCOLI - COMO 1-0
CAGLIARI - PESCARA
2-1
LIVORNO - CESENA 1-1
MODENA - BRESCIA 1-0
Bari a caccia di punti playoff e Latina che vuole continuare a navigare a centroclassifica. La
squadra di casa vuole vincere e lo dimostra già
nei primi minuti con Rosina e Defendi, ma è De
Rete: 53’ Petagna
Vittoria importantissima per l’Ascoli, mentre il
Como rimane sul fondo della classifica. Ospiti intraprendenti in apertura di partita, con
Reti: 2’ Torreira (P), 61’ Farias (C), 67’ aut.
Lapadula (P)
Partita bellissima, con il Pescara che domina il
primo tempo, il Cagliari resiste e alla seconda pal-
Reti: 21’ Ceccherini (L), 56’ Kone (C)
Un punto e un tempo per parte. Parte bene il
Livorno che segna al 21’ con Ceccherini: calcio
d’angolo, sponda di Vantaggiato e gol del difen-
Rete: 69’ Luppi
Dopo 5 giornate il Modena torna a vincere,
mentre per il Brescia prosegue il periodo sfortunato. Partita condizionata dalla tensione e
Luca a fine primo ad andare vicino al gol (Bruscagin recupera con l’attaccante solo davanti a
Ujkani). Ripresa su ritmi più blandi: Dumitru a
sfiora il gol per il Latina, mentre negli ultimi minuti è Sansone a mettere in difficoltà il portiere
dei laziali.
Addae che sfiora l’autogol e Lanni che salva,
poi ci prova Pettinari. Nella ripresa, dopo una
traversa colpita da Mitrea, l’Ascoli passa con
la settima rete stagionale di Petagna; il Como
reagisce con Ganz che sfiora il pareggio, ma
è l’unica occasione per pareggiare, nel finale è
l’Ascoli a sfiorare il raddoppio.
la-gol trova il pareggio. A decidere è l’autorete di
Lapadula che devia nella propria porta una respinta
del portiere Aresti. Ora il Cagliari ha 13 punti di
vantaggio sulla terza in classifica e vede la A. Subito in vantaggio il Pescara che ha altre occasioni per
segnare, ma spreca e viene punito nella ripresa. La
partita si decide tra il 61’ e il 67’ con Rastelli che
inserisce Giannetti e passa al 4-2-3-1.
sore, quindi gli amaranto sfiorano il raddoppio
al 25’ con Vajushi (Gomis a devia in angolo).
Il pareggio del Cesena arriva in apertura di
secondo tempo, con un’incursione di Kone, gli
ospiti giocano meglio e all’88’ è Pinsoglio a salvare il Livorno su colpo di testa di Djuric. Per il
Livorno un punto importante, il Cesena rimane
in zona play-off.
nei primi 30’ non accade praticamente nulla.
Il Modena ci prova solo nei minuti finali con
Granoche, senza esito. Nella ripresa, nel momento migliore del Brescia, il Modena sblocca
il risultato con Luppi (quarto gol in stagione).
Boscaglia opera tre cambi, il Brescia attacca,
ma il palo colpito da Rosso fa capire che per
fare punti bisogna attendere tempi migliori.
PRO VERCELLI - V. ENTELLA 2-3
SPEZIA - VIRTUS LANCIANO 2-0
VICENZA - AVELLINO 0-0
SALERNITANA - CROTONE 1-1
GIORNATA
Classifica
Cagliari
Crotone
Pescara
Cesena
Novara
Bari
Virtus Entella
Spezia
Brescia
Avellino
Ternana
61
56
48
43
42
41
40
40
39
37
36
Trapani
Perugia
Latina
Livorno
Ascoli
Vicenza
Modena
Pro Vercelli
Virtus Lanciano
Salernitana
Como
36
34
33
31
31
30
29
28
26
25
21
NOVARA - TERNANA 1-2
Reti: 33’ Falletti (N), 84’ Meccariello (T), 89’
aut. Meccariello
La Ternana, reduce dal 4-0 alla Salernitana,
Reti: 24’ Scavone (PV), 26’ Malonga (PV),
54’ Di Carmine (VE), 66’ rig. Troiano (VE),
69’ Di Carmine (VE)
Reti: 7’ Nenè, 86’ Acampora
Vittoria fondamentale per lo Spezia di Di Carlo
che supera la Virtus Lanciano reduce da due
Avellino alla caccia della vittoria per inserirsi
in zona play-off, mentre il Vicenza ha come
vince sul campo del Novara e punta il centroclassifica. Falletti prima ci prova al 16’, poi segna al 33’: contropiede innescato da Ceravolo
e l’uruguaiano dal limite batte Da Costa. Il Novara reagisce solo nella ripresa, nei primi 15’ la
coppia Evacuo-Galabinov potrebbe pareggiare,
ma Mazzoni è bravo. Finale emozionante con
Meccariello che all’84’ segna il 2-0, ma 5’ dopo
riapre la gara con un’autorete.
Al termine del primo tempo i tre punti era della
Pro Vercelli, ma nella ripresa tutto è cambiato. Pro
in vantaggio 2-0, tra il 24’ e il 26’, con Scavone e
Malonga. La reazione dell’Entella arriva nella ripresa
dopo che la Pro si vede negare il terzo gol da Iacobucci. Di Carmine segna il 2-1 al 54’, poi Pigliacelli si
fa espellere per fallo sullo stesso attaccante. Troiano
pareggia su rigore e 3’ più tardi è ancora Di Carmine,
su tiro di Masucci, a segnare il gol della vittoria.
successi consecutivi. Le reti di Nenè e Acampora sono il suggello a una vittoria meritata, che
poteva avere margini anche più ampi, infatti lo
Spezia ha colpito la traversa di Nenè e il palo
con Situm. Due occasioni anche per la Virtus
con Di Francesco e Marilungo che sull’1-0 hanno messo in apprensione il “Picco”.
obiettivo allontanarsi dalla zona pericolosa
della classifica. L’occasione più importante per
gli ospiti è il palo colpito da Tavano al 22’, che
nel secondo tempo non sfrutta a dovere una
punizione di seconda in area. Per il Vicenza il
giocatore più pericoloso è Giacomelli, ma la
sua girata termina fuori.
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PERUGIA - TRAPANI 0-2
Reti: 21’ Stoian (C), 42’ Coda (S)
Gioca bene la Salernitana, che però al 21’ è
in svantaggio per il gol di Stoian, reagisce la
Reti: 76’ Coronado, 80’ Torregrossa
Con due reti segnate negli ultimi minuti, il Trapani vince a Perugia e sorpassa gli umbri in
squadra di Menichini, che prima della fine del
tempo pareggia con Coda. Se il Crotone ha ottenuto un punto, gran parte del merito è di Cordaz,
semplicemente straordinario in almeno quattro
occasioni. La partita si conclude con i padroni
di casa in affanno, espulso Terracciano tra i pali
ci va Ceccarelli. Per la Salernitana il pareggio è
un’iniezione di fiducia per il futuro, mentre il Crotone guadagna un punto sul Pescara terzo.
classifica. Il primo tempo non è spettacolare: il
primo a provarci è Molina al 37’. Nella seconda
parte di gara ci prova Petkovic, Volta salva; al
70’ testa di Ardemagni che da buona posizione
mette fuori. Quando lo 0-0 sembra ineludibile,
al 76’ Petkovic serve Torregrossa, tocco per Coronado, diagonale e gol. E 4’ più tardi Petkovic
lancia Torregrossa che entra in area solo, dribbla Rosati e segna a porta vuota.
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NOVARA - PRO VERCELLI 1-1
CESENA - CAGLIARI 2-0
AVELLINO - LIVORNO
2-1
BRESCIA - COMO
2-1
CROTONE - VICENZA
2-0
Reti: 3’ Scavone (PV), 5’ Corazza (N)
Tutte le emozioni sono concentrate nei primi
minuti di partita, con il vantaggio della Pro Vercelli con Scavone (destro nel “sette”) e il pa-
Reti: 57’ Sensi, 79’ Djuric
Dopo un primo tempo nel quale il Cagliari ha fallito un calcio di rigore con Giannetti (per Gomis è
il terzo parato in stagione), il Cesena gioca un se-
Reti: 44’ Tavano (A), 54’ Vergara (L), 59’
Mokulu (A)
L’Avellino torna a vincere dopo 5 giornate di
digiuno. Nel primo tempo attacca soprattutto il
Reti: 28’ Morosini (B), 62’ Ganz rig. (C), 75’
Morosini (B)
Il Brescia vince il derby con il Como e conquista
l’ottava posizione. Il protagonista della gara è
Reti: 39’ Ricci, 95’ rig. Budimir
Ritmi altissimi allo “Scida” con gli ospiti aggressivi, ma è il Crotone ad avere le occasioni
migliori. Dopo un errore di Budimir, al 39’ Ricci
reggio del Novara con Corazza (testa in tuffo).
Da qui in poi, la sarà il Novara a fare la partita
ed è soprattutto Gonzalez a rendersi pericoloso,
mentre la Pro Vercelli controlla a centrocampo
e si accontenta di un pareggio che muove la
classifica.
condo tempo praticamente perfetto e interrompe
la striscia di cinque vittorie consecutive della capolista. Meritato il vantaggio al 57’: cross di Ciano nell’area piccola e Sensi di ginocchio segna.
Il Cesena è padrone del campo, Storari salva su
Djuric e Falco, ma deve arrendersi all’attaccante
bosniaco (gol di testa su cross di Renzetti).
Livorno e Frattali è protagonista con tre super
parate, che precedono il gol straordinario di Tavano (un ex da 54 reti in 138 partite), su cross
da sinistra di Visconti. Il secondo tempo si apre
con due gol: pareggia il Livorno, ma l’Avellino
rimette subito le cose a posto e avvicina la zona
play off.
Morosini, autore di una doppietta (la seconda
quest’anno) e sfortunato per il palo colpito in
apertura di gara. Vantaggio Brescia e il Como
si divora l’occasione per pareggiare con Ganz
(solo davanti alla porta). Rigore per gli ospiti al
62’ e fuga di Morosini al 75’: il fantasista dribbla Scuffet e segna.
ruba palla e calcia dal limite, palla all’incrocio.
Bellomo, ad inizio ripresa, fallisce il gol del pareggio, poi il Ctone crea almeno cinque palle
gol. La rete della sicurezza arriva nel recupero.
Crotone secondo a +10 sul Pescara.
V.ENTELLA - PERUGIA 2-1
VIRTUS LANCIANO - BARI 1-0
GIORNATA
Classifica
Cagliari
Crotone
Pescara
Cesena
Spezia
Virtus Entella
Novara
Brescia
Bari
Avellino
Trapani
61
59
49
46
43
43
43
42
41
40
37
Ternana
Perugia
Latina
Modena
Ascoli
Livorno
Vicenza
Pro Vercelli
Virtus Lanciano
Salernitana
Como
LATINA - MODENA
36
34
33
32
32
31
30
29
29
26
21
0-1
PESCARA - ASCOLI
2-2
TERNANA - SPEZIA
1-2
TRAPANI - SALERNITANA 1-1
Reti: 18’ Luppi
Buon avvio del Latina, che spaventa il Modena
dapprima con Acosty, il risultato si sblocca dopo
Reti: 10’ Jankto (A), 61’ Lapadula (P), 66’
Cappelluzzo (P), 69’ Giorgi (A)
L’Ascoli segna al 10’ con Jankto e domina per
Reti: 23’ Piccolo (S), 53’ Nené (S), 65’ Ceravolo (T)
A Terni vince lo Spezia, che conquista tre punti
Reti: 74’ Pagliarulo (T), 84’ Coda (S)
La Salernitana continua a non vincere in trasferta, mentre il Trapani nel 2016 non ha an-
Reti: 7’ Masucci (VE), 87’ Prcic (P), 93’ rig.
Caputo (VE)
Dapprima Prcic ha segnato il gol del pareggio, ma
Reti: 62’ Ferrari
Bari sprecone nel primo tempo, con Nicola Ferrari
che lo punisce in apertura di ripresa. Il gol è splen-
poco: calcio d’angolo, testa di Bentivoglio e sulla riga Luppi spinge in rete. Il Latina reagisce,
spreca parecchio e cozza contro Manfredini in
giornata straordinaria: il numero uno del Modena para veramente tutto, compreso un rigore
di Boakye e sulla respinta blocca su Acosty. Per
la squadra di Hernan Crespo è la prima vittoria
esterna della stagione.
un’ora contro il Pescara: la chiave è la superiorità numerica a centrocampo, dove Mangia
piazza cinque giocatori. Il pareggio di Lapadula
e il vantaggio di Cappelluzzo, sembrano regalare i tre punti al Pescara, ma Giorgi impatta
subito. Gli ultimi 20’ sono un monologo della
squadra di casa che sbatte contro Lanni (tre
grandi salvataggi) e la traversa (Zampano).
per la zona playoff. La vittoria dei liguri è firmata da Piccolo, Nenè e Chichizola. Lo Spezia gioca bene per più di un’ora, ma quando la partita
sembra essere chiusa è Ceravolo a far sperare
la Ternana, che tenta senza successo l’assalto
finale. Da segnalare una traversa colpita da
metà campo da Catellani.
cora ottenuto successo interni. Primo tempo su
ritmi piuttosto blandi e secondo tempo molto
più vivace. Trapani in vantaggio su corner di
Scozzarella spinto in gol da Pagliarulo, mentre
il pareggio giunge su cross di Zito e tocco di
Coda (non gol).
Per conquistare la salvezza la Salernitana deve
cambiare ritmo.
6’ dopo, in pieno recupero ha steso in area Palermo, permettendo a Caputo di segnare la rete che
allunga la crisi del Perugia e spinge l’Entella sempre più in alto. Gara piacevole con i liguri subito
in vantaggio, sfortunato, invece, Spinazzola che
colpisce la traversa al 14’. Il Perugia continua ad
attaccare, con l’Entella attenta a non concedere
nulla. Poi gli ultimi 6’, con Prcic protagonista.
dido: destro a giro da 20 metri nel sette! Nel primo tempo il protagonista della gara è Cragno, che
chiude su Puscas e devia in corner una punizione
di Sansone e quando non ci arriva il portiere è la
traversa a salvare la Virtus. La partita si sblocca al
62’, ma il Bari malgrado giochi con quattro punte
non riesca a creare pericoli. Per la squadra di Camplone è una sconfitta pesante.
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CAGLIARI - NOVARA 0-1
ASCOLI - MODENA 2-1
BARI - TERNANA 4-0
BRESCIA - AVELLINO 1-0
COMO - VIRTUS LANCIANO 1-1
Reti: 36’ Gonzalez
Seconda sconfitta consecutiva per il Cagliari,
battuto dal Novara al “Sant’Elia”. Dopo 13
vittorie e un pareggio (Como), la squadra di
Reti: 23’Luppi (M), 39’ rig. e 60’ Cacia (A)
Ascoli reduce da 4 risultati utili; Modena da
due vittorie consecutive (non era mai successo
in stagione). La squadra di Crespo passa in van-
Reti: 16’ e 56’ Puscas, 70’ Dezi, 81’ Sansone
Il Bari, dopo la sconfitta di Lanciano, fa pace
con il bel gioco e segna 4 gol alla Ternana.
La squadra di Camplone ha giocato un’ottima
Reti: 37’ Ant. Caracciolo
Il Brescia vince e guadagna tre punti preziosi
nella corsa playoff. Nel primo tempo l’Avellino
pressa alto e impedisce agli avversari di af-
Reti: 33’ rig. Ganz (C), 70’ Bacinovic (VL)
Primo tempo dominato dal Como che colpisce
un palo con Pettinari e poi sblocca il match su
rigore conquistato da Ghezzal (fallo di Bacinovic)
Rastelli perde in casa e l’impresa è firmata dal
Novara e da Gonzalez al 36’: lancio di Viola,
controllo e tiro che sorprende Storari. Dopo la
rete, il Cagliari in dieci (espulso Fossati) spinge
con decisione, ma non riesce a segnare il gol
del pareggio, anzi è il Novara a fallire il raddoppio con Faraoni.
taggio al 23’ con Luppi che ruba palla ad Addae
e batte Lanni, poi sbaglia due volte la rete del
raddoppio con Nardini (traversa) e Granché. Al
38’ Gozzi atterra Cacia in area: espulsione e
rigore, che cambiano il corso della gara. Infatti, la squadra di raddoppia, sempre con Cacia
al 60’ e continua la corsa verso il centro della
classifica.
gara, mettendo in difficoltà gli avversari gi’ dai
primi minuti, il gol del vantaggio lo ha segnato Puscas (primo tra i professionisti) di testa.
Bari sempre in avanti e ospiti che creano una
sola palla-gol, in apertura di ripresa raddoppia
Puscas (cross di Di Noia), poi la vittoria diventa
extralarge con Dezi e Sansone. Finalmente un
bel Bari, dopo un periodo non semplice.
facciarsi dalle parti di Frattali. Il Brescia, però,
passa in vantaggio su punizione: il gol, in mischia, lo segna Antonio Caracciolo. Nella ripresa, Tesser per raggiungere il pareggio inserisce
Roberto Insigne e Mokulu, che collezionano un
paio di buone occasioni, ma non riescono a battere Minelli.
e trasformato da Ganz. La ripresa si apre con
la traversa colpita da Basha, poi la Virtus si fa
pericolosa con la conclusione di Vitale (bravo
Scuffet). Gli ospiti trovano il pareggio con una
conclusione dalla distanza di Bacinovic, quindi
il Como risponde con Ghezzal, ma è ancora una
volta la traversa a negare la rete. Il pareggio può
soddisfare la Virtus, ma non la squadra di casa.
GIORNATA
Classifica
Cagliari
Crotone
Pescara
Cesena
Novara
Brescia
Spezia
Virtus Entella
Bari
Avellino
Trapani
61
60
49
47
46
45
44
44
44
40
40
Perugia
Ternana
Ascoli
Latina
Livorno
Modena
Vicenza
Pro Vercelli
Virtus Lanciano
Salernitana
Como
37
36
35
33
32
32
31
30
30
27
22
LIVORNO - CROTONE 0-0
PERUGIA - LATINA 2-0
PESCARA - TRAPANI 1-2
SALERNITANA - V. ENTELLA 2-2
SPEZIA - CESENA 1-1
VICENZA - PRO VERCELLI
Buon inizio del Livorno, ma il colpo di scena
arriva al 20’ con l’espulsione diretta di Luci per
Reti: 2’ e 62’ Ardemagni
Decide Ardemagni, che non aveva mai segnato
nelle gare interne. Perugia subito in vantaggio
Reti: 14’ Citro (T), 89’ Fornasier (P), 93’ Eramo (T)
Il Pescara prova subito a passare in vantaggio,
ma Coronado salva sulla riga il tiro di Lapadula;
Reti: 20’ Troiano (VE), 29’ Colombo (S), 47’
Bus (S), 93’ Iacoponi (VE)
Partita emozionante nella quale l'Entella raggi-
Reti: 35’ Ragusa (C), 70’ Nené (S)
Primo tempo condotto sul filo dell’equilibrio, ma
nel momento migliore dello Spezia, il Cesena
Reti: 16’ Ebagua (V), 34’ Beretta (PV)
Vicenza senza vittorie da sei giornate, Pro Vercelli con un successo nelle ultime dieci; troppo
un durissimo intervento su Martella. Protesta
Panucci e viene allontanato. Il Livorno regge
bene l’assalto del Crotone fino alla fine del
tempo, quindi Pinsoglio si esalta a inizio ripresa
su Stoian e salva il risultato. Ancora un paio di
pericoli per la porta del Livorno, ma la squadra
toscana resiste e difende lo 0-0 guadagnando
un punto importantissimo.
con una mezza rovesciata del suo centravanti,
quindi la squadra di Bisoli (reduce da tre sconfitte consecutive) continua ad attaccare, ma
non trova il raddoppio. Ci prova Boakye servito
da Oliveira, nulla da fare… Nel secondo tempo, Chiappini (che ha preso il posto di Somma)
inserisce Corvia, ma la rete di Ardemagni al 62’
chiude la gara.
passano 5’ e Citro la spinge in rete dall’interno
dell’area piccola. Alla squadra di casa una vittoria servirebbe per puntare il secondo posto, ma
la supremazia è sterile e produce solo un paio
di tiri. Il Trapani, nel secondo tempo, si difende
con ordine e il Pescara non trova spazi per pareggiare. L’1-1 arriva al 90’ con Fornasier, ma 3’
più tardi Petkovic la mette per Eramo che solo
davanti al portiere segna il gol della vittoria.
unge il pareggio al 93’. La squadra di Menichini
subisce al 20’ il gol di Troiano, ma trova subito il
pareggio con Colombo. In avvio di ripresa prima
rete in Italia dell’attaccante rumeno Bus, che segna al termine di un’azione personale che porta sul
2-1 la Salernitana. Al 93’ colpo di testa di Iacoponi
che firma il definitivo 2-2. La Salernitana vede sfumare il possibile ritorno al successo e rimane al
penultimo posto: Entella in zona play-off.
segna in contropiede con Ragusa. I padroni di
casa faticano a reagire, ci riescono solo nella
ripresa dopo il cambio che vede l’ingresso di
Nené per Ciurria. L’attaccante brasiliano, in
campo da soli 3’ supera Gomis per il gol che
vale un punto. Pareggio prezioso per il Cesena,
mentre lo Spezia si augurava di ottenere qualcosa in più per continuare a risalire la classifica.
importante conquistare i tre punti. Così il Vicenza parte forte e segna subito con Ebagua, dopo
una ventina di minuti è Beretta a correggere di
testa una conclusione di Emanuello. Nella ripresa entra Galano che si procura un rigore, vorrebbe calciarlo, ma sul dischetto va Ebagua che si
fa parare il tiro. Distanze invariate in classifica
tra le due squadre.
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Testo di Alberto Monguidi - Foto LaPresse
Abodi scrive a Tavecchio
“APRIAMO IL CALCIO
ALLA TECNOLOGIA”
Il presidente della FIGC Carlo Tavecchio insieme ad Andrea Abodi presidente della Lega Nazionale Professionisti B
Innovazione a supporto delle decisioni arbitrali, ma anche della
Giustizia sportiva, degli staff tecnici e della salute degli atleti.
‘Figc e Leghe si assumano la responsabilità di modernizzare
il calcio senza snaturarlo. Sarebbe pericoloso chiudersi’.
N
ell’ultima Assemblea di Lega B,
facendo riferimento al piano di
trasformazione digitale che la
LNPB sta elaborando con prestigiosi partner nazionali e internazionali, si è prestata
grande attenzione anche al tema dell’implementazione tecnologica che è stato
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affrontato a 360 gradi: a supporto dell’attività arbitrale, delle decisioni del Giudice sportivo, della tutela della salute e delle
prestazioni degli atleti.
Proprio prendendo spunto da considerazioni e valutazioni raccolte durante il confronto con i Club, il presidente della Lega
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B Andrea Abodi ha preso carta e penna
per scrivere nuovamente sul tema al presidente federale Carlo Tavecchio, ribadendo la necessità di elaborare un progetto
‘figlio non solo della stretta attualità, ma
anche della consapevolezza di quanto sia
pericoloso chiudersi rispetto alla tecnologia, promuovendo un suo utilizzo equilibrato e rispettoso delle nostre caratteristiche e peculiarità sportive’.
LA GOAL LINE TECHNOLOGY
È ATTUALMENTE OGGETTO
DI UNA VALUTAZIONE
INTERNA ALLA LEGA B IN
RELAZIONE AL RAPPORTO
COSTI- BENEFICI, DALLA
QUALE SCATURIRÀ LA
DECISIONE DI UNA
EVENTUALE ADOZIONE NEL
PROSSIMO CAMPIONATO
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Tecnologia a supporto dell’arbitro
La Goal Line Technology è attualmente oggetto di una valutazione interna alla Lega
B in relazione al rapporto costi- benefici,
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LNPB
dalla quale scaturirà la decisione di una
eventuale adozione nel prossimo Campionato, ma fornisce risposte certe rispetto a
un numero limitato di episodi: ‘Risulta utile e necessario – si legge nella lettera – lavorare per ulteriori e più ambiziosi obiettivi’. E qui il riferimento è agli “Assistenti di Tribuna”, un progetto elaborato da
una società tecnologica italiana, la Wemblegg, collegata alla Virtus Lanciano, con
molti punti in comune con quello sperimentato della Eredivise - la principale lega
olandese - ‘che dopo una verifica interna
alla FIGC vorremmo diventasse una proposta della Federazione’ verso l’International Board. Un sistema semplice ed efficace, totalmente affidato alla gestione della "squadra" arbitrale, in grado di definire
in modo più puntuale falli in area e fuori
area, gol in fuorigioco o viziati da irregolarità, così come comportamenti violenti e
simulazioni.
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Tecnologia a supporto
del Giudice sportivo
La strategia non si ferma a un primo livello di applicazione a sostegno delle decisioni arbitrali, ma vuole aggiungere ‘nuovi strumenti e ulteriori opportunità di utilizzo della tecnologia, in campo e fuori dal
campo’.
Un altro ambito di applicazione è quello
della Giustizia sportiva. A questo proposito nella lettera si chiede una riflessione che
valuti l’introduzione, nel Codice di Giustizia Federale, della possibilità da parte del
Giudice sportivo di utilizzare anche le
immagini, oltre che il referto arbitrale e la
relazione della Procura Federale, nella valutazione degli episodi, in aggiunta ai casi
nei quali è già prevista la prova tv: ‘Ciò
consentirebbe di porre rimedio a eventuali errori arbitrali in alcune fattispecie che
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di utilizzare in tempo reale durante le partite i dati cinematici e fisici dei calciatori in campo. Altri sport li usano virtuosamente, scrive Abodi, ‘consentendo sempre più utili chiavi di lettura di una partita
e della prestazione di un singolo giocatore,
agevolando le scelte tecnico-tattiche e monitorando lo stato di salute dei calciatori’.
La lettera si conclude con un invito alla
Federazione a una condivisione di responsabilità sul tema della tecnologia,
nell'ambito di un "gioco di squadra"
al quale partecipino tutte le Componenti: ‘Sono sempre più convinto che i margini
di manovra per modernizzare il calcio, senza snaturarlo e salvaguardando le sue peculiarità, siano significativi e che il nostro
sistema, a partire dalle Leghe e con la regia
della Figc, debba assumersi la responsabilità di svolgere un ruolo forte anche a livello
mondiale, partendo dalle decisioni che può
assumere autonomamente fino ad arrivare
a proposte da sottoporre alla valutazione
internazionale’.
non impattano sul risultato della partita’.
Sempre nella missiva il presidente Abodi
propone al presidente Tavecchio di digitalizzare in modo integrato tutti i processi gestionali che riguardano i calciatori, partendo dal tesseramento, includendo
nel processo anche la creazione della cartella clinica digitale, fino ad arrivare alla
possibilità da parte degli arbitri di redigere
e spedire i loro referti con strumenti digitali, ‘con il massimo livello di protezione del dato’, invece che usare penna e fax
come avviene oggi.
Tecnologia a supporto dello staff
tecnico e della salute dell’atleta
Fra le proposte di integrazione tecnologica
anche la richiesta di modifica, da inoltrare
a FIFA e International Board, della regola
numero 4 che impedisce agli staff tecnici
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Testo di Alberto Monguidi
ASSEMBLEA LEGA B
Rapporto fra leghe, tecnologia,
riforma dei campionati e
DATE PLAY OFF
E PLAY OUT
Si inizia martedì 24 maggio e si chiude giovedì 9 giugno.
Sempre che le squadre qualificate alla fase finale siano sei
L
’Assemblea della Lega B, che si è tenuta oggi nella sede di via Rosellini a Milano, ha aperto con le tematiche di politica sportiva e di rapporto fra leghe: "Sotto la Serie A non ci sono pesi morti, ma soggetti vivi"
ha detto il presidente della Lnpb Andrea Abodi riferendosi a un confronto “che con la Lega A
abbiamo sempre cercato e a un rispetto che ci
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piacerebbe fosse reciproco. Nello specifico, pur
comprendendo la funzione del cosiddetto paracadute, il livello di incidenza di un suo allargamento sulla Serie B non può non essere valutato, per il necessario rispetto nei confronti dei Tifosi, di chi ha investito sul nostro Campionato e
della qualità della competizione. In altri Paesi il
sistema paracadute è mediato da un sistema di
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Paolo Bedin, Direttore Generale LNPB e Andrea Abodi, Presidente LNPB
mutualità”. Abodi si è augurato che la Federazione svolga un ruolo di garante di queste tematiche nei confronti del sistema: “Certe discussioni,
così come il confronto sulla riforma dei campionati, non devono avvenire in tavoli separati, ma
con una visione europea che determina una migliore e più positiva qualità delle relazioni tra le
varie leghe".
Uso della tecnologia
L’Assemblea ha dato mandato alla Lega di sviluppare un piano di fattibilità per adottare, in
collaborazione con Figc e Lega A, la Goal Line
Technology e inoltre per candidarsi nel testare,
nell’ambito delle normative dell’International
board, nuove tecnologie per valutare situazioni
a gioco fermo e che vedano sempre l’arbitro al
centro della valutazione, come il progetto degli
“Arbitri in tribuna”. Tecnologia anche a servizio
del Giudice sportivo, “chiederemo che possa utilizzare le immagini tv anche a discarico dei gio-
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catori e per valutare il reale comportamento dei
tifosi”, oltre che della salute dei giocatori, “vorremmo che i dati possano essere a disposizione
di staff tecnici e medici in tempo reale”.
Riforma dei campionati
Abodi ha parlato all’Assemblea della sua presenza al Direttivo della Lega Pro e di un percorso
ormai tracciato con il presidente Gabriele Gravina, che dovrà necessariamente prevedere anche
il coinvolgimento di quello federale Carlo Tavecchio e della Lnd Antonio Cosentino: “Vogliamo
chiudere entro la fine di marzo una riforma che
permetta in due stagioni alla Serie B di scendere a 20 squadre. A questo punto abbiamo il dovere di andare avanti – ha detto Abodi – e mi
auguro che possa diventare significativa e decisiva la convergenza con la Lega Pro. La nuova
presidenza di Gabriele Gravina ci permette finalmente di iniziare una relazione umana e sportiva normale”.
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LNPB
Play off
MERCOLEDÌ 25 MAGGIO 2016 - ORE 20,30
SEMIFINALI (andata e ritorno)
SABATO 28 MAGGIO 2016 - ORE 18,00
MARTEDÌ 31 MAGGIO 2016 – ORE 20,30
DOMENICA 29 MAGGIO 2016 - ORE 18,00
MERCOLEDÌ 1 GIUGNO 2016 – ORE 20,30
FINALE (andata e ritorno)
DOMENICA 5 GIUGNO 2016 – ORE 20,30
GARA DI ANDATA
GIOVEDÌ 9 GIUGNO 2016 – ORE 20,30
Play out
Al via il Campionato dell’Etica con gli alunni
del I e del II anno di 22 Istituti Superiori italiani
GIOVEDÌ 2 GIUGNO 2016 – ORE 20,30
INFINE IL CAMPIONATO 2016/17 PRENDERÀ IL VIA
SABATO 27 AGOSTO, CON L’OPEN DAY IN PROGRAMMA VENERDÌ 26.
Procedimenti di Cremona e Catania
noscere la verità e sapere chi ha tradito la propria
maglia e la propria dignità professionale”.
Si attende la decisione del Giudice per le indagini preliminari sull’ammissione come parte civile
della Lega B alla quale tutte le associate hanno
conferito mandato per rappresentare gli interessi patrimoniali nell'ambito del processo. Il presidente Abodi ha ribadito in Assemblea l’auspicio
“che l’attività della Procura della Repubblica di
Catania, che ringrazio per il lavoro e l'impegno,
chiuda il cerchio sulle responsabilità anche di chi
ha venduto, e non solo comprato, le partite dello scorso campionato. Noi, così come i tifosi del
Catania e tutti gli sportivi, abbiamo voglia di co-
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I SEMI
DELL’ETICA
GARA DI RITORNO
GIOVEDÌ 26 MAGGIO 2016 – ORE 20,30
Play off e play out
Ufficializzate infine anche date e orari di play off
e play out 2015/16 che, a differenza delle scorse stagioni, non prevedono orari diurni nei turni infrasettimanali in modo da garantire maggiore visibilità e più presenza di Tifosi. Confermata
comunque la formula con gli spareggi promozione che si disputano a sei squadre, se il distacco
fra terza e quarta non e' superiore ai 9 punti e se
quello fra terza e ottava non è maggiore di 14.
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Testo di Alberto Monguidi - Foto LaPresse
TURNO PRELIMINARE (gara unica)
MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 - ORE 20,30
LNPB
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I
l Progetto, promosso e organizzato
dalla Lega Nazionale Professionisti B, il MECS, Movimento per l’Etica, la Cultura e lo Sport e l’ACSI, Associazione Centri Sportivi Italiani, coinvolge 22 scuole Secondarie di Secondo
grado, “adottate” da altrettante squadre
della Serie B ConTe.it nei rispettivi territori di appartenenza. Gli studenti svolgeranno attività di vario tipo che permetteranno di sondare il grado di “cultura etica” presente tra i più giovani e
trasmettere loro valori quali la lealtà, la
solidarietà, la correttezza e la legalità
attraverso lo sport.
Il Progetto si articola in due fasi: la prima
è interna alle scuole e prevede la compi-
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lazione di un questionario sull’etica, la
realizzazione di un video e un quiz test
sulle regole del gioco del calcio; la seconda permetterà agli studenti di cimentarsi in un torneo di calcio a cinque e di
avviare momenti di incontro e confronto con le Società. Ogni competizione genererà un punteggio che determinerà la
classifica generale. Il punteggio complessivo sarà determinato dalla somma delle classifiche del mini spot sul fair play,
del quiz-test “Regoliamoci” e del torneo
di calcio. Le 4 scuole che otterranno il
punteggio maggiore potranno partecipare alle fasi finali del Campionato dell’Etica 2015 - 2016 che si terrà nel mese
maggio pv a Roma.
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I 22 ISTITUTI SUPERIORI PARTECIPANTI
ASCOLI
NOVARA
AVELLINO
PERUGIA
BARI
PESCARA
BRESCIA
VERCELLI
CAGLIARI
SALERNITANA
CESENA
SPEZIA
COMO
TERNANA
CROTONE
TRAPANI
LATINA
VICENZA
LIVORNO
VIRTUS ENTELLA
MODENA
VIRTUS LANCIANO
Liceo Scientifico Statale “Antonio Orsini”
Liceo Scientifico Statale “Alessandro Antonelli”
Istituto Tecnico Economico “Luigi Amabile”
Liceo Scientifico “Galileo Galilei”
Istituto Tecnico Tecnologico “Elena di Savoia”
Istituto Tecnico Statale “Aterno – Manthoné”
Istituto Salesiano “Don Bosco”
Istituto di Istruzione Superiore “Lagrangia”
Istituto di Istruzione Superiore "O. Bacaredda-S. Atzeni"
Istituto “Pareto”
Liceo Scientifico Sportivo ed Europeo “L. Almerici”
Liceo Classico “Lorenzo Costa”
Istituto “Matilde di Canossa”
Istituto Tecnico Commerciale “Casagrande – Cesi”
Liceo Scientifico Sportivo “Filolao”
Liceo Scientifico Sportivo “P. Ruggieri”
Istituto “Steve Jobs”
Istituto “G.A. Farina”
Liceo Scientifico Sportivo “Federigo Enriques”
Liceo Economico Sociale “Marconi Delpino”
Istituto di Istruzione Superiore “Fermo Coni”
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Liceo Scientifico “Galileo Galilei”.
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Il Giuramento
dei capitani, allenatori e presidenti
Testo
scritto in
collaborazione
con MOGOL
A
ll’inizio di ogni Campionato di Serie B, a partire dalla stagione sportiva 2012 -13, in occasione
della prima gara casalinga, il Capitano di ogni squadra accompagnato e affiancato dal proprio
Allenatore e dal Presidente, dichiarerà solennemente fedeltà alla maglia, alla società e ai tifosi,
attraverso la lettura del “Giuramento“:
Con la mano sul cuore e la mente trasparente, a nome della società e della squadra che
rappresentiamo, giuriamo di osservare le norme e le regole del calcio con correttezza e purezza
d’animo, seguendo i valori dello sport, dell’etica e del fair play.
Di fronte a voi, ci impegniamo a scendere in campo per conquistare la vittoria, rispettando
l’avversario e il suo valore, il corpo arbitrale e le sue decisioni, accettando comunque il verdetto
sportivo con dignità e onore.
Con questo solenne giuramento rinnoviamo il patto di lealtà e rispetto nei confronti dei nostri tifosi,
della nostra maglia, della storia del nostro Club e del suo futuri che deve essere garantito anche
contrastando ogni tipo di gesto e atto antisportivo, illecito o non rispettoso delle norme.
Consapevoli che il nostro comportamento sarà di esempio per tutti coloro, a partire dai bambini,
che guardano a questo sport con amore e ammirazione, giuriamo di non tradire le loro aspettative,
perché possano vivere le emozioni del calcio con spensieratezza.
A tutti gli appassionati,
Buon Campionato!
CAMPIONI SUI CAMPI DELLA B
L’ATALANTA del campionato di B 1987-1988
STROMBERG
UN ANGELO BIONDO
PER LA DEA
Testo di Emanuele Giulianelli
ARRIVA NEL 1984 DAL BENFICA E BEN PRESTO
DIVENTA L’OBIETTIVO DI MERCATO DEI GRANDI
CLUB, MA GLENN PETER STROMBERG NON LASCERÀ
MAI L’ATALANTA. IDOLO INCONTRASTATO DELLA
TIFOSERIA TRASCINERÀ, NELL’ANNATA DI B, LA
SQUADRA IN SEMIFINALE DI COPPA DELLE COPPE.
Alcuni paragrafi di questa storia sono tratti da “UN GIGANTE TRA I GIGANTI”,
dal mio libro “DALLUNOALLUNDICI” edito da Dudag
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D
ue Coppe di Svezia,
un campionato svedese e una Coppa
UEFA con l'IFK Goteborg,
una Coppa e un campionato in Portogallo con il Benfica, in entrambe le esperienze
sotto la guida tecnica di Sven
Goran Eriksson: questo l'invidiabile palmares con cui si
presenta ai nastri di partenza del campionato della Serie B 1987-88, con la maglia
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dell'Atalanta, il centrocampista scandinavo Glenn Peter
Stromberg.
Arrivato a Bergamo nell'estate del 1984 da campione portoghese, ceduto perché la società lusitana aveva necessità di fondi per costruire il
terzo anello dello Stadio Da
Luz, Stromberg mette in mostra da subito il suo innato talento, la sua straordinaria prestanza atletica e forza
77
fisica che ne fanno da subito uno dei calciatori stranieri migliori di un campionato
di Serie A che, in quel periodo, raccoglie il Gotha del calcio mondiale, da Zico a Maradona, da Falcao a Socrates,
passando per Junior , Briegel,
Elkjaer e Rummenigge.
Forse anche per la sua lunga
chioma bionda e per la notevole stazza, Stromberg spicca su tutti quando è in cam-
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CAMPIONI SUI CAMPI DELLA B
A sinistra
“I pirati d’Europa” così
titolava La Gazzetta
dello Sport per
presentare il match di
semifinale di Coppa
delle Coppe giocato
dall’Atalanta contro il
Malines.
A destra
durante
Atalanta-Lecce;
La stretta di mano
iniziale frai due
capitani MARADONA
e STROMBERG nella
partita Atalanta-Napoli.
po e diventa immediatamente il beniamino della tifoseria
orobica: con compagni come
il portiere Ottorino Piotti, la
giovane ala Roberto Donadoni e la guida dalla panchina del mister Nedo Sonetti. Il
primo anno è decimo posto,
il secondo ottavo. Nel 198687, però, arriva il penultimo
posto e la retrocessione.
La corte estiva del vecchio
maestro di Glenn è spietata: Eriksson vuole fare di lui
il cardine della mediana della
sua nuova Roma; ma Stromberg decide di non tradire i tifosi atalantini, quelli che ormai considera a tutti gli effetti i suoi tifosi per eccellenza:
da vero condottiero si pren-
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de sulle spalle la Dea per riportarla dove le compete, nell'Olimpo della Serie A.
ED È SERIE B
E COPPA DELLE COPPE…
Accetta di misurarsi con la
B, con campi a lui sconosciuti e piedi meno fini di quelli che calcano il massimo palcoscenico: l'esordio è datato
13 settembre 1987 e l'avversario che arriva a Bergamo è
la Triestina di Enzo Ferrari e
del bomber Edi Bivi. 1-1 il risultato finale, con il gol degli orobici firmato Eligio Nicolini.
Ma la testa di Stromberg e dei
suoi compagni è, inevitabilmente, già proiettata alla sfi-
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da di tre giorni dopo in Galles. Facciamo un passo indietro: nella stagione precedente,
alla delusione della retrocessione ha fatto da contraltare
la finale di Coppa Italia persa
contro il Napoli di Maradona. I partenopei, però, hanno
vinto lo scudetto, e l’Atalanta
è finita in Coppa delle Coppe che si trova, nella stagione
1987-88, caso raro, a disputare una competizione europea giocando nella seconda
divisione nazionale.
L’esperienza in campo continentale di Glenn Peter Stromberg è determinante per i successi europei dei bergamaschi
che superano, nell’ordine, i
dilettanti gallesi del Merthyr
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Forse anche per la sua lunga chioma
bionda e per la notevole stazza,
Stromberg spicca su tutti quando
è in campo e diventa immediatamente
il beniamino della tifoseria orobica
Tydfil con un pareggio 1-1 in
trasferta e una vittoria per 2-0
tra le mura domestiche, l’Ofi
Creta, ribaltando con lo stesso 2-0 la sconfitta di misura
1-0 dell’andata nell’isola ellenica e, vittoria di grande prestigio e risalto mediatico, lo
Sporting Lisbona nei quarti
di finale.
La partita di andata contro i
bianco verdi è uno dei capo-
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lavori di Stromberg, che mette
la firma su entrambi i gol della vittoria: a tre minuti dalla
fine del primo tempo inventa
un numero, lancia la palla in
area e Oceano, difensore dello Sporting, la tocca con un
braccio. Rigore. Nicolini tira,
palo interno e gol. Lo stadio
esplode. Nel secondo tempo
è sempre l’Atalanta a dominare sul campo, fino all’apoteo-
79
si. 80’ minuto. Il solito, onnipresente, Stromberg inventa
un passaggio smarcante per
Cantarutti che batte il portiere Correia con un pallonetto
sotto la traversa. Il pareggio
1-1 a Lisbona, con rete sempre di Cantarutti, regala la semifinale di Coppa delle Coppe. Incredibile. Così come incredibile sarà la doppia sfida contro i belgi del Malines
che, però, vanno i finale con
un duplice 2-1. Ma per l’Atalanta non è una sconfitta. I
ragazzi di Mondonico escono
dal campo tra gli applausi e
le ovazioni del pubblico, tutti
capiscono che la serata passerà alla storia, che l’impresa rimarrà per sempre una pagina
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CAMPIONI SUI CAMPI DELLA B
A sinistra
la dichiarazione
d’amore di GLENN
PETER STROMBERG
per L’Atalanta.
EMILIANO
MONDONICO
allenatore
dell’Atalanta che
disputò il campionato
di Serie B 1987-88;
STROMBERG durante
un’azione di gioco.
A destra
la Svezia di
STROMBERG che si
presentò a Italia ‘90.
indelebile negli annali del calcio italiano ed europeo. Solo
il Cardiff nel 1967 era stato
capace di arrivare in semifinale di Coppa delle Coppe giocando nella B inglese.
L’uomo simbolo della straordinaria cavalcata europea è
Glenn Peter Stromberg. Lui
che per quella maglia è sceso in B, dopo un’annata disastrosa nella quale era finito
con i suoi compagni al centro delle contestazioni, rinunciando ad ingaggi importanti in Serie A. Già, perché lui
in Serie A vuole giocarci, ma
con la maglia nerazzurra della Dea e dà tutto per ottenere
l’agognata promozione.
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IN B LA SOLITA
BATTAGLIA
In campionato l’Atalanta
stenta a decollare, con un bottino iniziale di sei punti in sei
partite. Poi le vittorie europee
aiutano la squadra a rodare i
nuovi meccanismi di mister
Mondonico, a trovare le giuste alchimie tattiche e l’affiatamento giusto tra i giocatori: Garlini inizia a segnare a
ripetizione, Piotti para tutto e
Stromberg ha trovato in Bonacina un compagno col quale si trova ad occhi chiusi.
Lo svedese, vero e proprio lusso per la categoria, realizza 3
gol. Il primo è quello del vantaggio contro l’Arezzo alla
settima giornata, in una sfida
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che si concluderà con un pareggio per 1-1; il secondo arriva alla penultima giornata
del girone d’andata, l’Atalanta vince in casa per 4-0 contro il Catanzaro e Stromberg
realizza il raddoppio. La terza rete arriva alla trentatreesima giornata, a Marassi contro il Genoa: in una preziosissima vittoria per 2-0 in trasferta, Glenn sblocca il risultato prima del raddoppio di
Daniele Fortunato.
Mancano cinque partite al
termine della stagione, il sogno europeo è già stato riposto nel cassetto: c’è una Serie
A da conquistare, c’è un debito da saldare con la Dea
e i suoi tifosi. Quattro squa-
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dre si giocano con l’Atalanta i quattro posti disponibili
sull’ascensore per il Paradiso:
Bologna, Catanzaro, Lazio e
Lecce. I felsinei sono ormai
tranquilli, tra le altre è lotta
dura. Battuta d’arresto per
l’Atalanta alla trentaquattresima giornata, con il 3-0 subito in casa da una Cremonese che vuol fare di tutto per
operare un clamoroso inserimento in zona promozione: la sconfitta è ancora più
pesante perché Lazio, Lecce, Bologna e Catanzaro vincono tutte. I nerazzurri proseguono il loro finale di stagione con due pareggi per 11 a Brescia e in casa contro
il Bologna primo della clas-
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se, ma alla penultima giornata perdono per 2-0 a Catanzaro. Questo significa che la
promozione dovranno guadagnarsela all’ultima giornata con il Messina. Come in
un film Stromberg risulta lo
scontato protagonista a cui
tutti pensano: prende un pallone anonimo in mezzo al
campo e lo trasforma in una
palla d’oro filtrante per Icardi, il quale pesca in profondità Oliviero Garlini che infila in rete la palla del definitivo 1-0 e che sigilla promozione numero ‘7’ in Serie A della
storia dell’Atalanta. ‘7’ come
il numero di maglia di Stromberg. Il purgatorio è finito, la
Dea ritorna nell’Olimpo che
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le compete e trova il suo guerriero: lo svedese dalla lunga
chioma bionda.
IL CAPITANO…
Da quel momento tutto cambia. Stromberg diventa il capitano dell’Atalanta, ogni
estate rifiuta offerte da tutte
le big del campionato italiano che farebbero carte false
pur di avere un giocatore del
genere in squadra; anzi, non
le prende neanche in considerazione: ormai il suo matrimonio con la bella divinità che corre è inscindibile. Al
ritorno in A, Stromberg conquista la qualificazione in
Coppa Uefa per due stagioni consecutive.
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CAMPIONI SUI CAMPI DELLA B
Nell’estate 1990, Stromberg
è anche il leader della Svezia
ai campionati del Mondo che
si svolgono proprio in Italia.
L’avventura è sfortunata, gli
svedesi escono al primo turno dopo tre sconfitte, tutte
per 2-1, ad opera di Brasile, Scozia e Costa Rica. Contro gli scozzesi Glenn realizza l’inutile gol svedese, il suo
primo ed unico gol nella fase
finale di un campionato del
Mondo.
Nei due anni seguenti l’Atalanta mantiene il suo profilo di provinciale guastafeste,
ormai solidamente in Serie
A e Stromberg è sempre più
il suo uomo simbolo. Gioca centrocampista, ma anche
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punta e libero. A seconda delle esigenze.
L’ADDIO
E poi arriva il giorno che si
credeva non sarebbe arrivato mai.
17 aprile 1992, Stadio Azzurri d’Italia, Bergamo. Si gioca
Atalanta-Torino. Un ragazzo
di 32 anni decide che è ora di
smettere di giocare. Gli eroi
scelgono di andarsene così,
quando ancora sono nel fiore degli anni, quando ancora
avrebbero le energie per altre
battaglie. Ma Glenn ormai ha
compiuto la sua missione, ha
dimostrato che si può competere da gigante tra i giganti, essere il Goteborg contro
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l’Amburgo, l’Atalanta contro l’Europa, essere una squadra di provincia contro la
Juve, il Napoli, il Milan, essere Stromberg contro Maradona, Zico, Van Basten, Gullit. E
si può vincere.
La curva gli tributa gli onori che spettano solo ai più
grandi: tutta la nord ha in
mano bandierine gialle e blu
che formano il vessillo della
Svezia, gli applausi e i cori si
sprecano. Stromberg ricambia lo sconfinato affetto atalantino prendendo la decisione di continuare, finita la carriera di calciatore, a vivere a
Bergamo.
Un gigante, come calciatore e
come uomo.
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