LegaPro Il Beautiful day di Ranellucci
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LegaPro Il Beautiful day di Ranellucci
LegaPro Il Beautiful day di Ranellucci I segreti del difensore-bomber della FeralpiSalò: si carica ascoltando gli U2, vive per la famiglia e per il calcio, è molto religioso e... vuole segnare ancora La polemica «Accuse dei Filippini a Beppe Scienza? Pensiamo al campo» DESENZANO Lunedì pomesport. Mi piaceva tutto: calriggio è un Beatiful day. Volecio, basket, pallavolo e tente saper come Alessandro Ranis. Ho fatto strada con il palnellucci ha trascorso la giorlone, ho giocato parecchi annata di riposo dopo essere stani in Lega Pro e ho anche avuto protagonista di FeralpiSato un’esperienza in Serie B. lò-Torres? Allora immaginateMa a me della categoria non vi un uomo sulla trentina, importa molto. Conosco tanche passeggia sul lungolago tissimi giocatori che dovrebdi Desenzano con la famiglia bero giocare in Serie A e invee intanto canticchia la famoce si ritrovano a calcare camsa canzone degli U2. È una pi di categorie inferiori. Non bellissima giornata, e «..sky bisogna prendersela. Per me falls..», il cielo cade, è a portail bello arriva quando ti senti ta di mano. La prima doppietapprezzato e respiri il tuo lata realizzata nel mondo dei voro nel miglior modo possiprofessionisti dal difensore bile. È anche per questo che verdeblù è pura ho accettato di vegioia, anche pernire a Salò». chè coincide con CattolicopraticanNEL DNA la notizia che a te, Alessandro marzo diventerà «Sono uno sportivo non dimentica di nuovo padre. nato e da piccolo mai il rito scara«Sono felicissimo, mantico: «Prima sognavo perchè oggi (ieri, di entrare in camdi sfondare ndr) è davvero po mi faccio il sein questo mondo: gno della croce. una giornata meravigliosa - comLa religione è una adoravo anche menta il giocatore parte importante basket e volley» di Latina, fan sfedella mia vita e gatato degli U2 -, quando posso facdomenica ho reacio un salto in lizzato due reti e le ho dedicachiesa. Certo che giocare la te alla mia famiglia, a mia modomenica non aiuta..». glie Marilena e a mio figlio Fede calcistica divisa a metà: Gianmarco. Forse però ho se«Tifo per Lazio e Milan: se si gnato troppo presto - scherza affrontano meglio se vincono -, di solito segno un solo gol a i bianconcelesti. Il mio idolo? campionato. Contavo di reaNesta, il centrale più forte di lizzarlo entro marzo, quando sempre». Hobby zero «peravrò il secondo figlio. Vorrà dichè devo già dedicarmi alla fare che dovrò diventare un miglia». «Ma prima delle parbomber..». tite - chiude - nello spogliatoCresciuto nelle giovanili del io ascoltiamo musica per riLecce, il giocatore pontino (è lassarci. Abbiamo preso uno nato a Maenza) è uno sportistereo. Ascoltiamo tutto, ma vo nel sangue, che non avrebse attacca un pezzo degli U2, be potuto fare altro nella vita: per me sarà sempre un Beati«Fin da piccolo sognavo di ful day». Enrico Passerini sfondare nel mondo dello SALÒ La FeralpiSalò fa quadrato e si isola dallepolemichechehannocoinvoltoilproprio allenatore Giuseppe Scienza. Ieri pomeriggioilclubgardesanodiGiuseppePasinihadiramatouncomunicatoperchiarirelapropria posizioneriguardoal«casoFilippini». «Dopo le esternazioni di Antonio ed Emanuele - si legge nella nota -, la FeralpiSalò precisachegliunicisforzidelclubedelproprioallenatoresarannoprofusiperconcentrarsi al meglio verso i prossimi impegni di campionato,unicapriorità,enonperchiarire o rispondere a dichiarazioni fini a se stesse e prive di fondamento». Con questo comunicato la società verdeblùha deciso cosìdi chiudere, almenomediaticamente, la vicenda che coinvolge direttamente il proprio allenatore, tirato in ballodall’exresponsabiledelsettoregiovanile verdeblù Emanuele e dall’ex allenatore della Berretti, Antonio. IlcasoerascoppiatosabatopomeriggiosuglischermidiTeletutto,durantelatrasmissione «Tutti in campo». Il gemello E, che era ospite in studio, avevaaccusatoScienzadiaverfattocircolare vociprive di fondamento sul conto del fratelloAntonio,chiedendo un confronto Beppe Scienza direttoconl’interessato, il quale avrebbe dovuto, sempre secondoEmanuele,partecipareadunaconferenza stampa con alcuni rappresentanti della società gardesana per ritrattare tali parole. Dopoavervissutoserenamenteladomenica calcistica, con i gardesani che hanno festeggiato la vittoria in rimonta sulla Torres senzarilasciaredichiarazioniin merito alla vicenda Filippini, ecco quindi che è arrivata la risposta della società, che con questo comunicato intende preservare la serenità delproprioallenatoreinvistadelladelicata trasferta di sabato a Venezia. epas L’esultanza di Ranellucci dopo la doppietta segnata alla Torres SABATO IN CAMPO Gardesani a Venezia, valgobbini con l’Alessandria ■ Sarà una settimana corta per le bresciane di Lega Pro che torneranno in campo sabato pomeriggio. La FeralpiSalò, appuntamento in casa del Venezia alle 16, riprende ad allenarsi questo pomeriggio al centro sportivo di Castenedolo. Da verificare le condizioni dei centrocampisti Pinardi e Fabris che contro la Torres hanno entrambi rimediato una botta alla testa del femore. Anche per il Lumezzane la ripresa è fissata nel pomeriggio: all’orizzonte dei valgobbini c’è il match casalingo (ore 15) contro l’Alessandria. Bisognerà fare delle valutazioni per Ekuban che ad Arezzo ha accusato il riacutizzarsi di un problema muscolare. Ancora al palo il capitano Mauro Belotti. Per il resto tutti a disposizione di Nicolato. I nuovi e la confidenza con il gol Lumezzane Ferrari trova il problema: Otto reti su dieci portano la firma di acquisti estivi «Facciamo fatica a produrre gioco» SALÒ Un bel calciomercato. Adesso che il campionato di LegaPro corre da cinque turni lo, lo si può dire basandosi anche sui primi numeri. I più facili e diretti da analizzare sono quelli dei gol. La FeralpiSalò ne ha segnati nove, sette dei quali sono stati realizzati da nuovi acquisti. Quasi il 78%. Dato che sale all’80% tondo (otto su dieci) se si aggiunge la rete di Axel Gulin in Coppa Italia, al primo turno col Santarcangelo. Vero, i verdeblù sono stati costretti a cambiare tanto, specie davanti, con le partenze dei «tre tenori» Miracoli, Marsura e Ceccarelli. Ma pescare calciatori altrettanto buoni, e soprattutto in grado di trovare in breve tempo il passo adatto nella nuova realtà, per il direttore sportivo Eugenio Olli non era una missione banale. Invece a corroborare il quinto posto in classifica ci sono la tripletta di Elvis Abbruscato al Pordenone, la doppietta di Alessandro Ranellucci dell’altroieri alla Torres, la magia di Juan Antonio ancora al Pordenone e la rete di Michele Cavion a Pavia. Le uniche due marcature «vecchio stampo» dei leoni del Garda sono arrivate da capitan Omar Leonarduzzi (nel- LUMEZZANE Dopo aver saltato la trasferta di Sassari per una contrattura, Fausto Ferrari è tornato in campo sabato ad Arezzo nell’ultima parte di gara quando purtroppo il risultato era ormai acquisito a favore della formazione toscana. Per il Lumezzane è stato il terzo viaggio a vuoto sui tre sinora portati a termine e la situazione comincia a farsi preoccupante. «Non ce lo nascondiamo - ammette l’attaccante rossoblù -: il momento è critico e la classifica piange. Il fatto è che oltre ai risultati fatichiamo molto a produrre gioco ed occasioni. Si sapeva del resto di poter andare incontro a difficoltà con una squadra molto giovane, ora però dobbiamo aver la forza di reagire». Come? «Appoggiandoci magari agli elementi più esperti della squadra, quelli che hanno giocato diversi anni in questa categoria. Anche per questo sarebbe molto importante recuperare al più presto un giocatore come Belotti, che ci sta obiettivamente mancando». Così come non si era esaltato per l’iniziale successo con il Pordenone, Ferrari non si deprime ora che le cose non stanno girando per il verso giusto: «Era scontato potessimo avere dei problemi, questo è un campionato molto duro e stressante, si gioca spesso su campi difficili come è capitato a noi a Sassari ed Arezzo. La stagione però è lunga e la classifica per il momento non la dobbiamo guardare. Certo gli scontri con le squadre più forti devono ancora arrivare, ma paradossalmente potremmo anche essere favoriti dal fatto che proprio contro questi avversari più tecnici potremmo trovare quegli spazi che non abbiamo avuto con formazioni molto aggressive. Chiaro che dobbiamo migliorare sotto diversi punti di vista». Sabato al «Saleri» ci sarà l’Alessandria, una delle squadre più titolate del girone, non- 4f3Rt7UkbxGa5EUhnH0hbubs07+QWNu6w9jq1Zsobj4= Un’esultanza di Elvis Abbruscato (al centro) la festa del gol col Pordenone) e Mattia Broli, decisivo all’esordio contro il Real Vicenza. Lo scorso anno, se ci fermiamo alle prime cinque partite, il rapporto era di due gol «vecchi», entrambi di Miracoli, e tre novità siglate Marsura. Torniamo ai marcatori. Si tratta di uomini diversi, con ruoli diversi. Balza all’occhio, ad esempio, la buona vena realizzativa della difesa. Tre gol tra Leo e Ranellucci, con una quarte rete di Broli, sempre più calato nel doppio ruolo (terzino oppure attaccante esterno). Anche Cavion, preso in prestito con diritto di ri- scatto dalla Juventus, può giostrare da centrocampista e da attaccante. A proposito di Juve, riguardo ad una delle stelle verdeblù c’è un aneddoto bianconero. Juan Antonio, la sera dell’ultimo giorno di mercato, stava per firmare con la FeralpiSalò (prestito secco dal Parma) quando gli è squillato il cellulare. Sms direttamente da Gigi Buffon, patron della Carrarese. «Juan, vieni da noi...». Poi l’epilogo a favore dei gardesani. Per lui, come per Abbruscato, determinante è stata la possibilità di tornare a lavorare con Scienza. Daniele Ardenghi Fausto Ferrari, uno degli esperti rossoblù ché quella nella quale Ferrari ha disputato il suo ultimo campionato prima di tornare a Lumezzane. Un brutto infortunio l’ha messo ko per lunga parte della stagione ma Ferrari i suoi due gol in quattro gare li ha comunque messi a segno: «Ci aspetta davvero un osso particolarmente duro. Su un’intelaiatura di base già molto consolidata hanno effettuato degli innesti ad hoc in ogni reparto come il portiere Nordi, i centrocampisti Mezzavilla ed Obodo e l’attaccante Guazzo. È una squadra che crea molto e che segna anche parecchio. Da parte nostra, però, dobbiamo ritrovare al più presto la strada giusta». Sergio Cassamali