Corso Base- " le radiocomunicazioni

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Corso Base- " le radiocomunicazioni
CONSULTA VOLONTARIATO PROTEZIONE CIVILE
BOLOGNA
CORSO BASE
- Granarolo Emilia, Giugno 2015 -
LE RADIOCOMUNICAZIONI NELLA
PROTEZIONE CIVILE
Presentazione redatta dall’Associazione G.E.R.T. (Gruppo Emergenza Radio Territoriale)
a cura del Socio Danilo DERUDAS
 Il coordinamento delle attività di Protezione Civile e
delle attività di soccorso è un aspetto fondamentale.
 Nelle situazioni di crisi non è possibile affidarsi alle
normali comunicazioni telefoniche.
 Le reti pubbliche non possono supportare l’elevato
numero di chiamate o accessi ad Internet, conseguenti
ad un flusso di traffico elevato ed improvviso.
 Per questi motivi i servizi di soccorso, di sicurezza e
tutti i servizi pubblici in genere, necessitano di una
propria rete di radiocomunicazione mobile,
ESCLUSIVA e flessibile.
 Una rete di radiocomunicazione è composta da:
 Apparati Radio PORTATILI (Personali).
 Apparati Radio MOBILI (Su veicoli).
 Apparati Radio BASE (Centro Operativo).
 Ponti Ripetitori.
Centro Operativo
M. PENICE
M. SELLA
M. CASSIO
SPARAVALLE
M. CIMONE
M. CALVO
MONTOVOLO
Ripetitori
(Stand-alone)
Link punto-punto
Trasmissione Broadcast
M. FUMAIOLO
 Le reti di radiocomunicazione esclusive operano su
frequenze radio assegnate tramite specifiche
autorizzazioni rilasciate dal Dipartimento Comunicazioni
del Ministero per lo Sviluppo Economico.
 Ogni autorizzazione ha validità su uno specifico
territorio e su specifiche frequenze radio al fine di non
interferire o essere interferita dalle comunicazioni che
transitano sulle altre reti.
 Le frequenze maggiormente utilizzate nelle reti di
Protezione Civile appartengono alla gamma VHF
intorno ai 160 / 170 MHz (Banda Civile).
 Occasionalmente possono venire utilizzate anche le
frequenze e gli apparati operanti sulla Citizen Band
27 MHz, sulla banda PMR 446 MHz e sulla banda PMR
LPD 433 MHz.
 L’utilizzo invece delle frequenze assegnate al traffico
di Radioamatore, è ristretto (anche in emergenza) ai
soli titolari della patente di Radio Operatore prevista
dai Regolamenti Internazionali.
 Gli Apparati Radio utilizzati nelle reti di Protezione
Civile (o in qualsiasi rete privata o esclusiva) devono
essere di tipo omologato e programmati da un Centro
di Assistenza riconosciuto.
 La programmazione consiste nell’abilitare la Radio a
FUNZIONARE ESCLUSIVAMENTE SULLE FREQUENZE PREVISTE
DALL’AUTORIZZAZIONE E AD INVIARE I PREVISTI CODICI DI
RICONOSCIMENTO, unici per ogni apparato.
TERMINALE PORTATILE
MOTOROLA GP300
TERMINALE PORTATILE
MOTOROLA GP340
APPARATI PMR / LPD
Come comunicare attraverso una Radio
 Le comunicazioni radio si effettuano in HALF DUPLEX
e cioè:
 Contrariamente a quanto avviene nelle conversazioni
telefoniche, mentre si trasmette (si parla) non è
possibile ricevere (ascoltare) e mentre si riceve (si
ascolta) una comunicazione non è possibile inserirsi
per interromperla.
OPPURE
 Per omogeneità di procedure, le radiocomunicazioni
devono rispettare uno standard comune, riconosciuto
ed approvato.
 Un modello di consolidata efficacia è quello adottato
dall’Organizzazione Internazionale per l’Aviazione
Civile (ICAO) (International Civil Aviation Organization),
questo protocollo è conforme alle prescrizioni della
ITU (International Telecommucation Union).
 Ulteriore traccia di riferimento sono le normative in
uso ai servizi di comunicazione radio delle Forze
Armate NATO.
 Le comunicazioni si articolano perciò in brevi
messaggi, senza un dialogo diretto.
 Per parlare occorre premere e tenere premuto
l’apposito pulsante PTT (Push To Talk), attendere un
paio di secondi quindi scandire il proprio messaggio
DAVANTI AL MICROFONO.
 Rilasciare il pulsante PTT per potere ascoltare
l’interlocutore.
 Si parla alla radio con tono di voce normale,
pronuncia scandita, microfono a 7÷15 cm dalla bocca.
 Prima di inviare il vero e proprio messaggio occorre
chiamare il corrispondente ed attendere una sua
prima risposta a conferma che egli sta ricevendo
regolarmente la nostra trasmissione.
Esempio di una comunicazione via radio
 Modena 0 da Modena 163, cambio.
 Avanti Modena 163 per Modena 0, cambio.
 Modena 163 ha terminato il servizio, cambio.
 Modena 163 da Modena 0, qual’è la vostra posizione
attuale ? Cambio.
 Modena 163 siamo a Concordia, se non avete altre
istruzioni, noi rientreremmo, cambio.
 Modena 163 da Modena 0, potete rientrare, con i
ringraziamenti del Coordinatore, cambio.
 Ricevuto, Modena 163, rientra, chiudo.
APPARATO VEICOLARE O BASE
MOTOROLA GM380 / GM360
Come devono essere le comunicazioni radio
 ATTINENTI all’attività svolta.
 CHIARE e COMPRENSIBILI a chi riceve e soprattutto
in lingua italiana.
 COMPLETE e DETTAGLIATE nelle informazioni
necessarie.
 SINTETICAMENTE BREVI per non tenere inutilmente
impegnata troppo a lungo la Rete Radio.
APPARATO VEICOLARE O BASE
MOTOROLA MC2100
I CANALI RADIO
 Ogni apparato radio è predisposto ad operare su un
certo numero di canali memorizzati e selezionabili con
un apposito comando.
 Accertarsi e verificare periodicamente che la radio sia
sintonizzata esattamente sul canale indicato dal
coordinamento all’inizio dell’attività.
 La comunicazione tra apparati radio può avvenire in
DIRETTA o attraverso un PONTE RIPETITORE.
 Alcuni canali sono dedicati alla comunicazione
diretta, altri sono riservati esclusivamente alla
comunicazione via Ponte Ripetitore.
 I canali dedicati alla comunicazione via Ponte
Ripetitore non funzionano se il Ripetitore stesso non
è attivo.
 La portata, cioè la distanza tra gli apparati entro la
quale è possibile comunicare, dipende dalle condizioni
nelle quali si opera.
 In campo aperto e senza ostacoli sarebbe possibile
comunicare in diretta (senza Ponti Ripetitori) fino a
qualche chilometro.
 Nella pratica, la portata della comunicazione in diretta
nelle zone urbanizzate si limita a qualche centinaio di
metri.
LE TECNOLOGIE
 Le comunicazione Radio possono avvenire tramite
apparati e RETI ANALOGICHE in fonia NBFM (Narrow
Band Frequency Modulation) oppure attraverso RETI
DIGITALI.
 Le modalità operative restano comunque sempre le
medesime.
RISERVATEZZA E INTERCETTABILITA’ DELLE
COMUNICAZIONI RADIO
 Anche se è severamente vietato dalla legislazione
italiana, è comunque possibile che le comunicazioni
radio non codificate attraverso apposite tecnologie,
vengano ascoltate da persone non autorizzate e
inopportunamente divulgate a terzi o alla stampa.
 Nei dialoghi via radio è bene EVITARE IL PIÙ POSSIBILE LA
COMUNICAZIONE DI DATI SENSIBILI, se non in casi di
autentica ed estrema necessità.
 Si ricordi comunque che, anche in assenza di
intercettazioni abusive, le comunicazioni saranno
sempre ascoltate da tutti i componenti del gruppo e
anche dalle persone estranee che si trovano nelle
vicinanze degli apparati radio.
Consigli e “Astuzie” per l’uso delle Radio
 L’antenna è un pò come un CORDONE OMBELICALE che
unisce la radio ricetrasmittente alla rete, merita perciò
particolare attenzione.
 L’antenna funziona al meglio nello spazio libero, perciò
tenere le mani sull’antenna o tenere l’antenna a
contatto con il corpo ne diminuisce drasticamente
l’efficienza.
 Le antenne degli apparati portatili sono costituite da
una struttura interna a molla ricoperta da una guaina
di materiale plastico o gommoso.
 Le antenne degli apparati portatili non sono
indistruttibili, piegandole o usandole come maniglia
per la Radio è facile danneggiarle.
 Una Radio con l’antenna danneggiata non serve più a
nulla.
 Le antenne installate sui veicoli non devono essere
piegate o inclinate.
 Anche la posizione dell’antenna rispetto all’orizzonte
è importante ai fini del rendimento.
 Le antenne dei portatili come dei veicolari funzionano
al meglio in posizione verticale.
 Accendere un Apparato Radio sprovvisto di antenna
può danneggiarlo irreparabilmente.
EFFETTO LARSEN o REAZIONE ACUSTICA
 Se premendo il pulsate PTT (per parlare) si ode un
suono continuo e fastidioso (un fischio) questo non è
causato da un guasto alla radio.
 Nelle vicinanze della vostra radio o del microfono c’è di
certo un’altra radio sintonizzata sullo stesso canale.
 Cercate la provenienza del fastidioso suono e troverete
l’altro apparato radio; spegnetelo, allontanatelo o
riducetene il volume audio e l’inconveniente sarà
risolto.
LA BATTERIA
 Mentre gli apparati veicolari sono alimentati
dall’impianto elettrico dello stesso veicolo, i portatili
hanno una propria batteria ricaricabile.
 Assicuratevi di iniziare la vostra attività con la batteria
della radio COMPLETAMENTE CARICA !!
 Se prevedete un’attività di lunga durata premunitevi di
una batteria di scorta.
 Anche se le batterie sono ricaricabili, il loro numero di
cicli di ricarica è limitato così come la loro complessiva
efficienza.
 Quando una batteria sottoposta a regolare ricarica
fornisce una ridotta autonomia, è necessaria la sua
sostituzione.
 Lasciare per lungo tempo le batterie inattive senza
periodiche ricariche, le danneggia anche
irreparabilmente.
NOTA
 Qualcuno sostiene ancora che ricaricare una batteria non
completamente scarica ne riduca l’efficienza o la durata;
anche se questo è in parte vero, ma solo per alcuni tipi di
batterie, non è ammissibile trovarsi isolati in una situazione di
necessità solamente per potere scaricare completamente la
batteria della Radio !!
 Si osservi inoltre che le moderne batterie agli ioni di litio non
presentano assolutamente questo inconveniente, tipico solo
delle vecchie batterie NI-CD e NI-MH. In ogni caso non ha alcun
senso sacrificare la propria sicurezza per il costo di una batteria.
Quando la comunicazione radio diventa critica
 Verificate il controllo di volume e l’esatta scelta del
canale radio.
 Verificate il corretto inserimento dell’antenna.
 Provate a spostarvi in una posizione più aperta e
lontana da ostacoli.
 Cercate la posizione che offre una migliore ricezione
ascoltando gli altri messaggi in transito sulla rete.
REGOLE FONETICHE
 Come già detto in precedenza si parla con voce chiara
e non concitata, in lingua italiana e con tono
moderato, cioè senza urlare !!
 Al termine della trasmissione il corrispondente dovrà
ripetervi il messaggio e chiedervi di confermare
l’esattezza della sua interpretazione.
 Quando si comunicano sigle o parole difficili da
intendere, occorre la sillabazione fonetica.
 Per la sillabazione fonetica si utilizzano
esclusivamente le parole comprese nell’alfabeto
internazionale ICAO / NATO.
 Non utilizzate assolutamente i nomi di città, come
spesso si usa al telefono e neppure fantasiosi
riferimenti inventati al momento, tutti fonte di equivoci.
 Quando si richiede la trasmissione di dati numerici, le
cifre devono essere scandite una alla volta e senza
fretta.
 Esempio: invece di pronunciare (8795) ottomilasettecentonovantacinque, si scandirà otto, sette, nove,
cinque.
 In presenza di ulteriori difficoltà si può associare al
numero l’aggettivo, ad esempio: cinque come quinto,
sette come settimo, ecc..
TETRA = TErrestrial Trunked RAdio
 E’ una rete che supporta apparati di produttori diversi.
 E’ un sistema radio digitale standard “APERTO”
definito da ETSI (European Telecommunications
Standard Institute) per soddisfare le esigenze degli
utenti del servizio radio mobile professionale.
 APERTO significa “non proprietario” e pertanto è
consentita la convivenza e l’operatività di apparati
costruiti da qualsiasi produttore, sempre nelle
specifiche del sistema.
Caratteristiche e vantaggi di una Rete Digitale
 Possibilità di garantire alta capacità di trasmissione di
fonia e dati.
 Uso ottimizzato delle frequenze in funzione della
banda di comunicazione richiesta.
 Possibilità di realizzare un sistema aperto, flessibile
ed espandibile a standard europeo.
 Sicurezza delle comunicazioni: vengono implementati
due livelli di cifratura (Air-Interface e End-To-End), più
un sistema completo per la gestione delle chiavi.
RETE TETRA
 Voce più dati (V+D).
 Direct Mode Operation (DMO).
 Interfaccia intersistema (ISI).
 Interfaccia aerea (AI).
 Packet Data Optimized (PDO).
 Interfaccia di equipaggiamento periferico (PEI).
DMO
AI
ISI
Rete A
Rete B
PEI
Direct Mode Operation
 Individuals calls.
 Group calls.
 Short Data Service.
Direct Mode (DMO)
DMO - Gateway
Direct Mode (DMO)
DMO - Repeater
Direct Mode (DMO)
Direct Mode (DMO)
Network
Trunked Mode
Gli utenti di Protezione Civile della rete R3
Utenti della Rete R3
del Sistema Regionale
di Protezione Civile
- Agenzia Regionale di Protezione Civile.
- Prefetture. (∗)
- Aree Metropolitane (già Province).
- Vigili del Fuoco. (∗)
- Centri Operativi Misti (COM).
- AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po).
- ARNI (Agenzia Regionale per la Navigazione Interna).
- Servizi Tecnici di Bacino.
- Consulte e Coordinamenti Metropolitani del Volontariato.
- Unità Mobile di Telecomunicazioni.
- A.N.P.AS. (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze).
- ANA (Associazione Nazionale Alpini).
- FEDERGEV (Federazione Nazionale Guardie Ecologiche Volontarie).
- MISERICORDIE.
- CRI (Croce Rossa Italiana).
L’Agenzia di Protezione Civile si è dotata di un
Dispatcher per gestire la propria VPN
CGR
Centro Gestione
Rete
POLIZIE
MUNICIPALI
118
AGENZIA
PROTEZIONE
CIVILE
PROTEZIONE
CIVILE
Tutti i terminali consegnati sono dotati di GPS.
Dalla Sala Operativa dell’Agenzia sarà possibile, su
interrogazione, localizzare i terminali accesi.
Colonna Mobile Regione Emilia-Romagna
Esercitazione all’uso della radio
 Verrete divisi in più squadre.
 Ad ogni squadra sarà consegnato un apparato radio
portatile.
 Riceverete una mappa con la posizione da occupare.
 Avrete una sigla di identificazione.
 Avrete dei compiti da eseguire.