PUT - ODCEC Torino
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PUT - ODCEC Torino
Gli strumenti azionari e derivati a disposizione dei consulenti nell´attività di Corporate & Financial Advisory Borsa Italiana – London Stock Exchange Group Data: 2013 Autore/Relatore: GABRIELE VILLA Equity and Derivatives Markets Business Development Disclaimer La pubblicazione del presente documento non costituisce attività di sollecitazione del pubblico risparmio da parte di Borsa Italiana S.p.A. e non costituisce alcun giudizio, da parte della stessa, sull’opportunità dell’eventuale investimento descritto. Il presente documento non è da considerarsi esaustivo ma ha solo scopi informativi. I dati in esso contenuti possono essere utilizzati per soli fini personali. Borsa Italiana non deve essere ritenuta responsabile per eventuali danni, derivanti anche da imprecisioni e/o errori, che possano derivare all’utente e/o a terzi dall’uso dei dati contenuti nel presente documento. I marchi Borsa Italiana, ETFplus, IDEM, MOT, MTA, STAR, SeDeX, MIB, IDEX, BIt Club, Academy, MiniFIB, DDM, EuroMOT, Market Connect, NIS, Borsa Virtuale, ExtraMOT, MIV, Bit Systems, Piazza Affari Gestione e Servizi, Palazzo Mezzanotte Congress and Training Centre, PAGS nonché il marchio figurativo costituito da tre losanghe in obliquo sono di proprietà di Borsa Italiana S.p.A. Il marchio FTSE è di proprietà di London Stock Exhange plc e di Financial Times Limited ed è utilizzato da FTSE International Limited sotto licenza. Il marchio London Stock Exchange ed il relativo logo, nonché il marchio AIM sono di proprietà di London Stock Exchange plc. I suddetti marchi, nonchè gli ulteriori marchi di proprietà del London Stock Exchange Group, non possono essere utilizzati senza il preventivo consenso scritto della società del Gruppo proprietaria del marchio. La società Borsa Italiana e le società dalla stessa controllate sono sottoposte all'attività di direzione e coordinamento di London Stock Exchange Group Holdings (Italy) Ltd – Italian branch. Il Gruppo promuove e offre i servizi Post Negoziazione prestati da Cassa di Compensazione e Garanzia S.p.A. e da Monte Titoli S.p.A., secondo modalità eque, trasparenti e non discriminatorie e sulla base di criteri e procedure che assicurano l'interoperabilità, la sicurezza e la parità di trattamento tra infrastrutture di mercato, a tutti i soggetti che ne facciano domanda e siano a ciò qualificati in base alle norme nazionali e comunitarie e alle regole vigenti nonché alle determinazioni delle competenti Autorità. 2 Sezione 1 La struttura dei mercati 3 Una filiera integrata con un modello funzionale aperto L’integrazione nel Gruppo delle principali componenti del market system aumenta l’efficienza, la competitività e il time-to-market Borsa Italiana Listing & Trading CC&G Monte Titoli Clearing, CCP X-TRM Pre-settlement & routing Monte Titoli Regolamento Monte Titoli Depositario centrale IT Systems and services Diversificazione in attività collegate: diffusione informazioni, data vending, education, anche via web, Congress and Training Centre 4 La struttura dei mercati di Borsa Italiana ExtraMot PRO AGREX 5 Mercati ad asta e mercati continui Mercati ad asta chiamata Mercati a negoziazione continua • gli ordini sono raccolti lungo un certo intervallo temporale, mentre la conclusione dei contratti é concentrata in specifici istanti a un unico prezzo calcolato sulla base di determinati algoritmi di matching. • Nel corso della fase di raccolta, opportune procedure centralizzate diffondono a tutti gli operatori la situazione degli ordini del book. • + massima trasparenza; • + consolidamento del flusso degli ordini; • + parità di trattamento di tutti gli operatori; • + separazione dei processi di price discovery e trading; • - assenza di immediatezza. • l’interazione degli ordini e la conclusione dei contratti tra le proposte di negoziazioni compatibili sono realizzate durante l’intero arco della seduta di negoziazione. • + possibilità di negoziare in ogni • momento; • + flessibilità delle strategie di trading adottabili; • - dispersione della liquidità; • - maggiori costi. 6 I modelli storicamente affermati Mercati order driven Mercati quote driven • intermediari broker-dealer immettono ordini su un sistema centralizzato in cui opportuni algoritmi determinano la conclusione dei contratti • definiti order-driven in quanto gli ordini con limite di prezzo (limit orders) definiscono il prezzo a cui i partecipanti possono negoziare attarverso ordini senza limite di prezzo (market orders) • per ciascun titolo esistono più dealers – denominati market makers – i quali si impegnano ad esporre continuativamente quotazioni di acquisto e vendita sui titoli quotati, e cui gli altri operatori e gli investitori finali devono necessariamente fare ricorso qualora intendano negoziare • in un mercato quote driven puro, i market makers sono l’unica fonte di quotazioni 7 I vantaggi di un sistema telematico order driven Riduzione dei costi di accesso alle informazioni Crescita della trasparenza del mercato Incremento della liquidità del mercato Riduzione dei costi di esecuzione degli ordini Più agevole collegamento con le operazioni di clearing e settlement centralizzato Efficiente gestione di procedure di back-office interne Più efficiente azione di monitoraggio dell’operatività del mercato da parte di organi di gestione e autorità di vigilanza TUTTI I MERCATI DI BIt SONO TELEMATICI ORDER DRIVEN 8 Gli strumenti quotati sui mercati azionari • Sui mercati azionari possono essere ammessi e quindi negoziati: – azioni; – diritti di opzione; – warrant; – obbligazioni convertibili (i prezzi sono espressi in % del valore nominale); – quote di fondi chiusi e quote o azioni di Oicr indicizzati (negoziabili solo sul segmento MTF del MTA). 9 Orari e fasi di negoziazione Orario in vigore fino al 28 settembre 2009 sui mercati MTA Orario in vigore dal 29 Settembre 2009 sui mercati MTA 10 Tipologie di ordini Esempio Ordine “At Best” - utilizzando il parametro ENE Acquisto Quantità Vendita Prezzo 100 000 MO ENE 10 000 12 30 000 11 50 000 10 Prezzo Quantità 15 10 000 14 50 000 13 20 000 La parte di ordine non eseguita viene cancellata 11 Tipologie di ordini Esempio Ordine “At Best” - utilizzando il parametro FOK Acquisto Quantità Vendita Prezzo L’operatore X cerca di immettere un ordine in acquisto senza limite di prezzo FOK per 100.000 azioni 10.000 12 30.000 11 50.000 10 Prezzo Quantità 15 10.000 14 50.000 13 20.000 Non è possibile eseguire contratti. L’ordine non viene accettato dal sistema. 12 La struttura dei mercati azionari • Investment Companies • Real Estate Investment Companies FTSE Italia Mid Cap FTSE Italia Star FTSE Italia Small Cap • Special Investment Vehicles FTSE Italia Micro Cap FAST TRACK EXCHANGE REGULATED MARKETS REGULATED MARKETS FTSE MIB • Closed Funds 13 Segmentazione del mercato Segmento in cui sono negoziate le quote di Fondi Comuni di Investimento Chiusi, mobiliari e immobiliari Segmento in cui sono negoziate le azioni delle Real Estate Investment Companies Segmento in cui sono negoziate le azioni di Investment Companies Segmento Professionale in cui sono negoziati gli strumenti finanziari di SIV (Special Investment Vehicles) Riservato ai soli investitori professionali 14 Segmento “Fondi chiusi” (1) Fondi chiusi Investment companies Real estate investment companies Special investment vehicles Definizione “Fondi comuni di investimento mobiliare o immobiliare di tipo chiuso autorizzati alla commercializzazione in Italia” • Il regolamento del fondo deve prevedere la quotazione in un mercato regolamentato Condizioni per l’ammissione • Rendiconto semestrale: la SGR deve aver pubblicato almeno un rendiconto semestrale del fondo (derogabile per i fondi ad apporto) • Timing di investimento: i fondi mobiliari chiusi devono investire almeno il 25% delle proprie attività entro 24 mesi dall’ammissione 15 Le principali caratteristiche dei fondi immobiliari • • • • • • • I fondi immobiliari investono in misura non inferiore ai due terzi in beni immobili, diritti reali immobiliari e partecipazioni in società immobiliari Quelli quotati sono prevalentemente chiusi, prevedono cioè il diritto al rimborso della quota sottoscritta solo ad una certa scadenza. Esiste la possibilità di emissioni successive di quote e di rimborsi anticipati per aumentare la liquidabilità del fondo (fondi a riapertura) I fondi immobiliari sono classificati in base ai soggetti ai quali si rivolgono (retail o investitori qualificati), alle modalità di acquisizione degli immobili (apporto, non ad apporto) e di distribuzione dei dividendi (a distribuzione o ad accumulazione) Non esiste una durata minima mentre la massima può raggiungere i 30 anni. Banca d’Italia può consentire una proroga del termine di tre anni (periodo di grazia), per il completamento dello smobilizzo degli investimenti. La scadenza segna il momento in cui il patrimonio verrà ripartito, e distribuito, come stabilito all’interno del prospetto informativo Il NAV è il valore degli immobili (definito ogni sei mesi da periti indipendenti) al netto della posizione finanziaria (PFN), delle imposte e del mark to market di strumenti finanziari Il tasso interno di rendimento, rappresenta il rendimento complessivo del fondo calcolato sulla base dei flussi di cassa (considerando l’investimento di capitale iniziale, le distribuzioni e l’ipotetico incasso per il disinvestimento delle quote al valore dell’ultimo NAV disponibile) Il Loan to Value (LTV) è il rapporto tra valore di mercato degli immobili e la PFN. E’ un indicatore della solidità di bilancio 16 Segmento “Investment companies” (1) Fondi chiusi Investment companies Real estate investment companies Special investment vehicles Definizione “Società la cui politica di investimento prevede un sufficiente livello di diversificazione e il cui oggetto sociale esclusivo prevede l’investimento in partecipazioni di maggioranza o minoranza di società quotate e non quotate ovvero in strumenti finanziari, rami di azienda o complessi aziendali” • Non più del 20% delle attività investito in quote di fondi speculativi italiani o esteri • No attività di trading in via continuativa su strumenti finanziari quotati e non quotati Condizioni per l’ammissione • Investment policy: almeno 3 investimenti, nessuno dei quali rappresenti più del 50% del totale degli attivi della società • Timing di investimento: almeno il 50% del totale dell’attivo deve essere investito entro 36 mesi dall’ammissione, pena lo scioglimento della società (previsione statutaria) 17 Segmento “REIC” (1) Fondi chiusi Investment companies Real estate investment companies Special investment vehicles Definizione “Società la cui politica di investimento prevede un sufficiente livello di diversificazione e che svolgono in via prevalente attività di investimento e/o locazione in campo immobiliare” Condizioni per l’ammissione • Investment policy: almeno 3 investimenti, nessuno dei quali rappresenti più del 50% del totale degli attivi della società; almeno 3 locatari, nessuno dei quali rappresenti più del 50% dei ricavi da locazione • Timing di investimento: almeno il 50% dell’attivo deve essere investito entro la data di avvio delle negoziazioni • Autonomia gestionale: no ostacoli alla massimizzazione degli obiettivi economicofinanziari dell’emittente 18 Segmento professionale “SIV” (1) Fondi chiusi Investment companies Real estate investment companies Special investment vehicles Definizione 1. “Società la cui politica di investimento non prevede un livello sufficiente di diversificazione e il cui oggetto sociale esclusivo prevede l’investimento in via prevalente in una società o attività (es. SPAC)” 2. “Società la cui politica di investimento si caratterizza in termini di particolare complessità (es. veicoli multi-strategy)” • Non più del 20% delle attività investito in quote di fondi speculativi italiani o esteri Condizioni per l’ammissione • Investment policy: libera in termini di diversificazione degli investimenti • Timing di investimento: 36 mesi per investire almeno il 50% del totale dell’attivo, pena lo scioglimento della società (previsione statutaria) • Autonomia gestionale: no ostacoli alla massimizzazione degli obiettivi economicofinanziari dell’emittente 19 ETF Cos’è un ETF? • un fondo aperto, oppure una SICAV, UCITS III compliant* indicizzato • replica un indice benchmark attraverso una gestione passiva • è negoziato in Borsa come un’azione • prevede basse commissioni totali annue (TER) • non prevede commissioni di “entrata”, “uscita” e di “performance” • può essere acquistato tramite la propria banca, SIM, broker on line Fondi Regolamentati Diversificati No rischio emittente ETF Azioni Negoziate in Borsa Trasparenti Liquide *Tutti gli ETF quotati su Borsa Italiana sono UCITS III compliant 20 ETF: tecniche di replica dell’indice benchmark Full replication Il composition basket dell’ETF ricalca fedelmente i componenti dell’indice benchmark con i relativi pesi. Soluzione efficiente per la replica di indici con pochi titoli liquidi e con composizione stabile. Strategie di sampling Il composition basket dell’ETF è formato da quei titoli che da un punto di vista statistico (tramite tecniche di campionamento) più rappresentano l’indice benchmark. Questa soluzione riduce il numero di holdings e quindi i costi di replica. Replica sintetica L’ETF stipula un contratto di swap con una controparte che garantisce al fondo di ottenere l’esatta performance dell’indice, coniugando l’obiettivo di ottenere un basso tracking error con quello di ridurre al minimo i costi di replica. 21 Orari di negoziazione Tutti i segmenti 9:00 17:25 negoziazione continua CON la migrazione a Millennium Exchange è stata introdotta anche l’asta di chiusura per il mercato ETF Plus, dalle 17:25 alle 17:30 come per il mercato MTA 22 ETFs – I punti di forza (1) – Diversificazione - L’ETF (come un fondo tradizionale) offre i vantaggi dell’investimento in una pluralità di titoli – Precisione di replica dell’indice benchmark - L’Etf permette di ottenere un rendimento pari a quello dell’indice benchmark di riferimento (a parte un limitato errore, positivo o negativo, definito tracking error) in virtù di una gestione che investe sistematicamente i fondi raccolti in un portafoglio di azioni che, per tipologia e quantità di titoli, replica il benchmark – Distribuzione dei dividendi incassati – I dividendi che l’ETF incassa a fonte delle azioni detenute nel proprio patrimonio (nonché i proventi del loro reinvestimento) possono essere distribuiti periodicamente agli investitori o capitalizzati stabilmente nel patrimonio dell’ETF stesso. In entrambi i casi, il beneficiario è solo l’investitore 23 ETFs – I punti di forza (2) – Economicità - Essendo la gestione di tipo passivo, non ci sono commissioni di entrata, di uscita o di performance. Per la negoziazione è richiesto il pagamento al proprio intermediario della sola commissione di negoziazione. La commissione di gestione annua è contenuta in un range che, indicativamente, si muove tra lo 0.35% e lo 0.50% – Lotto minimo di negoziazione - 1 azione. E’ dunque possibile investire in ETF anche per importi limitati. – Acquisto e vendita immediati - L’ETF viene negoziato sul mercato ETF Plus e durante la giornata può essere acquistato o venduto come un’azione: l’ETF può perciò essere impiegato per investimenti a breve o lungo termine. – Liquidità - E’ garantita la presenza di almeno un operatore specialista. E’ inoltre possibile sfruttare opportunità di arbitraggio tra ETF, le azioni sottostanti e i derivati sull’indice benchmark. E’ inoltre prevista la presenza, su base volontaria da parte dell’intermediario, di liquidity providers sugli ETFs 24 ETC In cosa è simile ad un ETF? • • • • • replica un indice benchmark attraverso una gestione passiva è negoziato in Borsa come un’azione prevede basse commissioni totali annue (TER) non ci sono commissioni di “Entrata”, “Uscita” e di “Performance” può essere acquistato tramite la propria banca, SIM, broker on line In cosa è diverso da un ETF? • • • • • • non è un fondo ma un titolo emesso da una SPV è sottoposto alla Direttiva Prospetti (e non UCITS) permette di replicare l’andamento di una singola materia prima la segregazione patrimoniale è data o dalla struttura legale dell’emittente (legge sulla cartolarizzazione Lussemburghese) o a livello contrattuale è soggetto a rischio controparte swap (ad eccezione dei physically-backed) può essere previsto un collaterale a garanzia 25 MOT ed ExtraMOT MOT ExtraMOT Mercato Regolamentato Mercato Regolato DomesticMOT EuroMOT Obbligazioni liquidate presso sistemi di liquidazione nazionali (Monte Titoli) Obbligazioni liquidate presso sistemi di liquidazione esteri (Euroclear, Clearstream) Titoli di Stato Italiani Altri titoli di debito Eurobond, ABS, titoli di stato esteri, titoli di emittenti sovrannazionali Obbligazioni liquidate presso sistemi di liquidazione esteri (Euroclear, Clearstream) Eurobond e altri titoli di debito, ABS e covered bonds 26 Obbligazioni L’obbligazione è un titolo di credito che rappresenta una parte di debito acceso da una società o da un ente pubblico per finanziarsi. Garantisce all'acquirente il rimborso del capitale più una remunerazione sotto forma di tasso di interesse. DomesticMOT Classe 1 - Titoli di Stato Italiani • BOT e CTZ (titoli zero coupon), CCT (tasso variabile), BTP (tasso fisso) e BTPi (titoli a tasso fisso con cedola e rimborso del capitale legati all’indice dell’inflazione europea) Classe 2 – Altri titoli di debito • Obbligazioni Plain Vanilla a tasso fisso, variabile e zero coupon, denominate principalmente in Euro • Obbligazioni Strutturate su tassi, inflazione, azioni, fondi, commodities ed indici, a capitale garantito che consentono all’investitore di scommettere sull’andamento di un particolare sottostante I principali emittenti sono banche (Mediobanca, Banca IMI, Ubi Banca, The Royal Bank of Scotland N.V., Unicredit, Banco Popolare, Barclays Bank PLC, Credem, Bnp-Paribas, Intesa SanPaolo, Dexia), enti sovrannazionali e stati membri UE (Bei, Kfw, Bers, Birs, Council of Europe, Repubblica Austriaca), corporate (Enel, Eni, Fiat) 27 Obbligazioni EuroMOT • Euro-obbligazioni della Repubblica Italiana, obbligazioni plain vanilla emesse in USD ed euro • Titoli di stato Esteri, curva di rendimento tedesca (Bund Bobl e Schatz) e francese (Oat e Btan), titoli emessi da Spagna, Grecia e Regno di Svezia (anche denominate in USD) • Titoli di emittenti garantiti da Stati Esteri, obbligazioni KFW (anche denominate in USD) • Titoli Sovrannazionali (Rating AAA) quali BEI, titoli a tasso fisso negoziati nelle valute GBP, USD ed euro • Euro-obbligazioni Corporate & Bancarie, quali Fiat, Telecom, Unicredit e Deutsche Bahn • Asset Backed Securities (ABS), obbligazioni emesse a seguito di cartolarizzazioni da parte del Tesoro (crediti INPS, INPDAP e MIUR-MAP) ExtraMOT • Eurobbligazioni Corporate, obbligazioni plain vanilla emesse principalmente in Eur da parte di corporate domestiche ed internazionali e già quotate in mercati Regolamentati dell’Unione Europea. Tra i principali emittenti Fiat Finance, Enel, Telecom, Bmw, Renault, Banco Popolare, Daimler Ag, Rabobank, Vivendi, Banca Popolare di Milano, Lloyds, Generali, Adidas, Air France–Klm, A2A, Finmeccanica, IBM, Vodafone e MPS. 28 Sezione 2 Gli strumenti derivati 29 I “Securitised Derivatives” E’ una macro-categoria che comprende certificates e covered warrant Securitised: strumenti “cartolarizzati” ovvero strumenti le cui caratteristiche contrattuali sono incorporate in un titolo negoziabile, emesso generalmente da un’istituzione finanziaria (al contrario dei “contratti” dell’IDEM). Derivatives: strumenti il cui prezzo deriva appunto dall’andamento di un’altra attività (azioni, tassi di cambio, indici, tassi d’interesse, materie prime, ecc.) denominata sottostante o underlying. 30 La varietà dei sottostanti AZIONI INDICI MATERIE PRIME TASSI italiane, europee, statunitensi e asiatiche europei (es. FTSE MIB, DAX, CAC40 e FTSE100), extra-europei (es. S&P500, NASDAQ100, NIKKEI225, HANG SENG) e dei paesi emergenti (es. Europa Orientale, Russia, Brasile, Sudafrica, Cina e Sudest Asiatico); indici di commodity e indici tematici specifici (climatici, energia alternativa, e biotecnologia) metalli preziosi (es. oro, argento, platino e palladio), prodotti energetici (es. petrolio, gas naturale) e prodotti agricoli (es. cacao, caffè, cotone, granturco) e relativi contratti futures. tassi di interesse ufficiali (es. Euribor), titoli di stato e future su titoli di stato 31 La varietà dei sottostanti (II) principali tassi di cambio mondiali come EUR/USD, EUR/YEN e EUR/GBP VALUTE Sono comunemente denominati panieri o basket un insieme di attività finanziarie elencate nei punti precedenti. Ogni attività finanziaria che compone il basket ha un peso definito dall’emittente. PANIERI (BASKET) QUOTA CONTRATTI SCAMBIATI (%) PER TIPO DI SOTTOSTANTE Indici Esteri Azioni Italiane 8,9 40,3 Azioni Estere 4,8 Valute 2,1 FTSE MIB 1,4 1,3 41,2 Commodities Tassi di Interesse Panieri Dati – Borsa Italiana – dati medi 32 Gli strumenti finanziari negoziabili e i segmenti di mercato Nel mercato degli strumenti derivati (IDEM) possono essere negoziati contratti futures e contratti di opzione aventi come attività sottostante strumenti finanziari, tassi di interesse, valute, merci e relativi indici. L’IDEM è ripartito in due segmenti di mercato: • IDEM Equity – • IDEX – • contratti futures e di opzione aventi ad oggetto indici e singole azioni contratti futures aventi ad oggetto la fornitura di un Megawatt (MW) di potenza per la durata di determinati periodi di consegna AGREX – contratti futures aventi ad oggetto la fornitura di una tonnellata di grano duro 33 Futures e opzioni disponibili disponibili sull’IDEM Caratteristiche Prodotto destinato sia agli investitori istituzionali che a quelli privati 2 tipologie di futures sull’indice FTSE MIB (FIB e MiniFIB) 1 tipologia di futures sull’indice FTSE MIB Dividend (FDIV) Futures sull’energia mensili) 2 tipologie di opzione sull’indice FTSE MIB (MIBO e weekly MIBO) 55 contratti futures listati su azioni italiane ad elevata liquidità e capitalizzazione 13 contratti futures listati su azioni PanEuropee (in particolare, titoli spagnoli ed olandesi) 46 contratti di opzione listati su azioni italiane, caratterizzati da un controvalore accessibile anche all’investitore retail elettrica (annuali, trimestrali e 34 Le scadenze degli strumenti Attualmente sono disponibili 48 scadenze per il trading sull’IDEM: 3 scadenze settimanali ogni mese 2 scadenze mensili più vicine 4 scadenze trimestrali del ciclo Mar / Giu / Set / Dic 4 scadenze semestrali del ciclo Giu / Dic dei due anni successivi a quello in corso 2 scadenze annuali di Dic del terzo e quarto anno successivo a quello in corso (solo per opzioni su indice) Scadenze brevi Feb Mar Gen Apr Mar Giu 2013 Scadenze lunghe Sett Dic Dic Giu 2014 Giu Dic Dic Giu 2015 Scadenze Extra-long Giu Dic Dic 2016 Dic 2017 Disponibili per le Stock options e per le MIBO Disponibile solo per MIBO 35 Le opzioni: concetti introduttivi Un’opzione è un contratto che, a fronte del pagamento di un “premio” iniziale, attribuisce la facoltà, ma non l’obbligo, di: comprare (opzione call) o vendere (opzione put) un determinato quantitativo di una certa attività finanziaria o reale (attività sottostante o underlying) ad un prezzo predeterminato (prezzo di esercizio o strike price) a o entro una specifica scadenza (opzione europea vs. opzione americana) Opzione di tipo americano Opzione di tipo europeo Esercizio dell’opzione Acquisto/vendita opzione Oggi Esercizio dell’opzione Scadenza Acquisto/vendita opzione Oggi Scadenza 36 Opzioni call e put a scadenza: profilo profitti/perdite Profitti/ CALL PUT Profitti/ K = prezzo di esercizio Perdite Perdite S = prezzo del sottostante a scadenza K S K S Il valore di un’opzione call alla scadenza è funzione del prezzo del sottostante e del prezzo di esercizio. Il valore di un’opzione put alla scadenza è funzione del prezzo del sottostante e del prezzo di esercizio. A scadenza, un’opzione call vale: 0 se S < K (S - K) se S > K A scadenza, un’opzione put vale: 0 se S > K (K - S) se S < K 37 Payoff call e put a scadenza: quadro riassuntivo Acquirente call Acquirente put Profitti/ Profitti/ Perdite Perdite K Venditore call Venditore put Profitti/ Profitti/ Perdite Perdite K S K S S K S 38 Operare con le opzioni: acquisto di un’opzione call Acquistare un’opzione call (posizione lunga su call) permette di beneficiare di un rialzo (forte) del mercato limitando la perdita massima in caso di ribasso al premio pagato Profitti/ Perdite Andamento del sottostante K Guadagno MASSIMO teoricamente illimitato K+P S Perdita MASSIMA pari al premio pagato P K = prezzo di esercizio S = prezzo del sottostante a scadenza P = premio 39 Operare con le opzioni: acquisto di un’opzione put Acquistare un’opzione put (posizione lunga su put) permette di guadagnare in caso di un ribasso (forte) del mercato limitando la perdita massima in caso di rialzo al premio pagato Profitti/ Perdite Andamento del sottostante K-P Guadagno MASSIMO rilevante e realizzato in condizione di mercato decrescente K S P Perdita MASSIMA è pari al premio pagato K = prezzo di esercizio S = prezzo del sottostante a scadenza P = premio 40 Perché utilizzare le opzioni ? Sfruttare l’andamento dei mercati sia in fasi rialziste che ribassiste (trading direzionale) Il payoff delle opzioni è “asimmetrico”: guadagni e perdite non sono direttamente proporzionali all’andamento del sottostante e possono anche essere di segno contrario rispetto alla performance della singola azione o indice. Per tale motivo, esse permettono di ottenere dei profitti anche nei casi in cui il mercato è in una fase discendente Moltiplicare il risultato economico dell’investimento I derivati sono caratterizzati dall’ “effetto leva” ovvero dalla possibilità di controllare un elevato controvalore di attività finanziarie con un investimento di risorse limitato, permettendo di ottenere rendimenti proporzionalmente più elevati rispetto alla performance del sottostante Attuare strategie di trading complesse L’acquisto/vendita di due o più opzioni con differenti caratteristiche permette di realizzare payoff molto diversi tra loro che consentono di scommettere su qualunque trend di mercato (crescente, decrescente o stabile). Inoltre, a differenza di altri strumenti finanziari, esse consentono di realizzare particolari strategie speculative come, ad esempio, il trading di volatilità o di scadenze 41 Volatilità IMPLICITA vs STORICA (1) • • • Definizione: La volatilità misura l'incertezza circa i futuri movimenti del prezzo di un bene o di una attività finanziaria. Al crescere della volatilità cresce la probabilità che la performance risulti molto elevata oppure molto contenuta, ossia cresce la probabilità che i movimenti di prezzo siano molto ampi, sia in aumento che in diminuzione. La volatilità viene misurata come deviazione standard del tasso di rendimento (o delle variazioni di prezzo) del bene o dell'attività finanziaria: 1 n 2 ui n 1 i 1 • • dove Si i ln Si1 u • Si tratta di una volatilità di tipo storico, perché prende in considerazione i livelli di prezzo registrati nel passato. E’ un indicatore statistico e non dà informazioni sull’andamento futuro. 42 Volatilità IMPLICITA vs STORICA (2) • • Con un procedimento inverso a quello normalmente utilizzato nella valorizzazione delle opzioni è possibile partire dal prezzo di mercato per ricavare la volatilità implicita, ovvero quel valore della volatilità che inserito nel modello prescelto fornisce un prezzo dell’opzione uguale a quello effettivamente osservato. La volatilità implicita varia generalmente a seconda della scadenza e dello strike. Esempio con modello Black&Scholes: - prezzo Call - prezzo Put S, K, r, T sono noti Prezzo call e put quelli sul mercato Dove: L’unica incognita è la volatilità 43 Volatilità IMPLICITA vs STORICA (3) • Se la volatilità implicita > storica - Gli operatori (soprattutto MM) sono disposti a pagare di più le opzioni in caso di posizioni lunghe, e richiedono un prezzo maggiore qualora debbano venderle ciò è da molti interpretato come un segnale che “qualcosa bolle in pentola” (penna a sfera vs litro di benzina) - Ricordatevi sempre che la volatilità è – nel lungo periodo – mean reverting ciò vuol dire che per le opzioni con volatilità implicita superiore alla media di lungo periodo, tendenzialmente, la volatilità di breve convergerà verso quella di lungo periodo. Attenzione: NON è uno strumento previsionale! … dice solo che il mercato si attende un movimento sul sottostante 44 Analisi della volatilità Volatilità implicita Prezzo Generali Volatilità storica 45 Andamento Volatilità La volatilità implicita è un indicatore di “paura”: indica che vi è un alto livello di nervosismo sul sottostante. Mercato scende con volatilità molto alta indicazione NON ribassista (gli operatori si stanno fasciando la testa prima del crollo) Mercato scende con volatilità che scende è un mercato molto rischioso Mercato che sale con bassa volatilità è il mercato migliore; una crescita che può persistere Mercato che sale con volatilità che sale mercato che stenta a crescere perché gli operatori temono un crollo 46 VIX Index Andamento indice Vix vs indice S&P 500 47 Le esigenze del settore elettrico CARATTERISTICHE DELL’ELETTRICITÁ DINAMICA DEI PREZZI RISCHIO DI CONTROPARTE • • • Elasticità della domanda molto bassa Limitate possibilità di stoccaggio Rigidità sul lato dell’offerta • • • Variabilità su base oraria Stagionalità Elevata volatilità • Lunghi periodi di consegna Necessità di copertura del rischio di prezzo Necessità di una cassa di compensazione per eliminare il rischio di controparte 48 La liquidità BENEFICI COME OTTENERLA • • • • • Stretto bid-ask spread e quindi bassi costi di transazione indiretti Esistenza di un prezzo trasparente dell’elettricità Diminuzione dei margini Incentiva il trading e l’ingresso di nuovi operatori La liquidità può essere considerata una misura della qualità di un mercato • I derivati con consegna fisica obbligatoria dell’elettricità disincentivano fortemente l’operatività in conto proprio degli operatori finanziari, pertanto è necessario quotare prodotti cash settled Presenza di operatori market maker e delle relative agevolazioni Concentrare la liquidità su pochi prodotti quotando solo i prodotti necessari con un opportuno product design • • 49 I prodotti dell’IDEX Le specifiche contrattuali • Tipo di contratto: futures baseload1 • Potenza: 1 Megawatt (MW) • Periodi di consegna: un mese, un trimestre e un anno • Struttura a cascata • Cash settlement dei contratti mensili • Possibilità, per gli operatori aderenti ai mercati del GME, di richiedere la consegna fisica dell’ energia elettrica in luogo del cash settlement • Prezzo di liquidazione: media del Prezzo Unico Nazionale durante il mese di consegna • Scadenze: 3 mensili, 4 trimestrali e 1 annuale • Negoziazione continua fino al termine del giorno di borsa aperta precedente l’inizio del periodo di consegna (mensili) o al momento della cascata (trimestrali e annuali) 50 I prodotti dell’IDEX La struttura a cascata • Solo il contratto con periodo di consegna più breve (il mese) va in cash settlement • Al termine del quarto giorno di borsa aperta precedente l’inizio del periodo di consegna, i contratti trimestrali vengono spezzati in tre contratti mensili (di cui uno rimane in negoziazione per tre giorni e poi entra nel periodo di settlement) e quelli annuali in tre trimestrali e tre mensili ANNUALE CASCATA MAR FEB GEN II TRIMESTRE III TRIMESTRE IV TRIMESTRE 51 Orari e fasi di negoziazione 7:00 8:00 Apertura mercato 9:00 9:01 Asta di Apertura Random end 17:15 17:25 17:30 17:31 Asta di chiusura Negoziazione continua Uncrossing Wap period Random end 18:00 18:16 Frozen Period Admin Period Uncrossing PREZZI CHIAVE • Prezzo di apertura: (unico) risultato dell’asta di apertura, se il prezzo dell’asta di apertura non è determinato, è pari al prezzo del primo contratto concluso nella fase di negoziazione continua • Prezzo di chiusura: (unico) risultato dell’asta di chiusura • Prezzo ufficiale: prezzo medio ponderato dell’intera quantità negoziata durante la seduta. Il prezzo medio ponderato è calcolato e diffuso nel corso della seduta ad ogni esecuzione di contratto • Prezzo di riferimento il prezzo di asta di chiusura; se il prezzo di asta di chiusura non è determinato, il prezzo medio ponderato dei contratti conclusi negli ultimi minuti della fase di negoziazione continua (ad esempio, negli ultimi 10 minuti) se il prezzo dell’asta di chiusura non è determinato e non sono stati conclusi contratti durante l’intervallo della negoziazione continua, il prezzo dell’ultimo contratto concluso nel corso della seduta se non sono stati conclusi contratti nella seduta, il prezzo di riferimento della seduta precedente 52 Orario di negoziazione del mercato IDEM e underlying cash IDEM 8:30* 9:01 9:30 Obblighi operatori Market Makers 17:20 17:40 NEGOZIAZIONE CONTINUA * solo per FIB e MiniFIB Mercato azionario AFTER HOURS 8:00 MTA 9:01 17:25 17:31 18:00 20:30 NEGOZIAZIONE CONTINUA Asta di apertura Contrattazione continua Asta di chiusura After Hours (TAH) 53 Sezione 3 Dati di sintesi 54 Equity markets’ key metrics (1) Volumes and share of trading (Italy and key European exchanges) N. of trades on shares on MTA has started to decline in 2012, dropping below 200k in October (-25% vs. Oct. 2011)… MTA share of trading is >80% on domestic “blue-chips”, a unique case in Europe (with Spain) (n. of contracts in ‘000, daily avg.) (in %, on lit & dark volumes) Usage of dark pools is around 2-2.5% on Italian equities, vs c7% on UK equities and EU average of c4.5% (in %, all dark volumes / lit+dark volumes) 90 77 81 79 80 81 82 83 80 70 69 68 67 69 69 64 60 72 65 63 63 63 63 62 75 77 63 66 82 82 78 85 82 82 81 82 83 82 81 82 81 81 79 FTSE/MIB 63 63 63 65 65 65 68 66 65 65 65 67 67 65 66 59 58 59 57 57 57 57 57 59 61 59 DAX 63 63 63 63 60 58 CAC40 2009 2010 Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov 2009 252 2,9 2010 243 2,8 Jan 318 3,4 Feb 284 3,3 Mar 301 3,4 Apr 254 2,9 May 242 3,3 Jun 248 2,9 Jul 291 2,9 Aug 312 2,7 Sep 254 2,4 Oct 259 2,3 Nov 260 2,1 Dec 187 1,5 Jan 250 2,1 Feb 282 2,3 Mar 273 2,4 Apr 273 2,1 May 243 2,3 Jun 226 2,0 Jul 208 1,7 Aug 185 1,6 Sep 236 2,3 Oct 195 1,9 Nov 170 1,5 (value traded In €bn, daily avg.) MTA is the venue that consistently offers the best spread-at-touch and spread-at-depth for FTSE MIB shares (in basis points) 30 Monthly data Weekly data 1,3 1,2 1,2 1,3 1,1 1,4 1,6 1,3 1,3 2,0 2,2 2,1 1,7 1,6 1,8 1,9 1,8 1,9 2,4 1,7 1,8 2,1 2,4 0,6 25 20 Chi-X 15 10 MTA €25k Touch €25k Touch Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep 01/10 08/10 15/10 22/10 29/10 05/11 12/11 19/11 2010 Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov 5 Source: LSEG, BATS and IFS Liquidmetrix data. LSEG and BATS (share of trading) data until Nov. 29nh (included). IFS data until Nov. 23rd (included). 55 Equity markets’ key metrics (2) MTA liquidity measures (historical series, FTSE MIB shares) Spread at touch is 30% (and more) worst than MTA on leading MTFs. MTA avg. level in 2012 = 11.5bps*) MTFs performance is even worst «at depth» (50% and more for a €25k deal. Avg. level on MTA in 2012 = 13.3bps*) (performance in % vs. MTA levels) (performance in % vs. MTA levels) 0 Monthly data Weekly data MTA 0 Monthly data Weekly data -50 -20 Chi-X -40 TQ -60 BATS -80 MTA Chi-X -100 TQ -150 BATS -200 -250 -120 -300 Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep 01/10 08/10 15/10 22/10 29/10 05/11 12/11 19/11 Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep 01/10 08/10 15/10 22/10 29/10 05/11 12/11 19/11 -100 Available size within 50bps of the midpoint is >80% lower than MTA on leading European MTFs MTA is the venue offering the best available prices for a €25k deal for c75% of time, even when ties are excluded (performance in % vs. MTA levels) (in %) Monthly data Weekly data MTA 100 -25 75 -50 50 -75 Chi-X BATS/ TQ Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep 01/10 08/10 15/10 22/10 29/10 05-Nov 12-Nov 19-Nov -100 Monthly data Weekly data MTA 25 0 Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep 01/10 08/10 15/10 22/10 29/10 05/11 12/11 19/11 0 Source: LSEG calculations on IFS LiquidMetrix data. Data until November 23rd (included). (*) Average of monthly data in January-October 2012 Chi-X BATS/ TQ 56 Derivatives markets’ key metrics (1) IDEM products 252 Jan-Nov FIB miniFIB MIBO 148 15 14 11 11 10 2006 2007 17 13 10 11 8 7 5 23 21 19 19 2005 Jan-Nov 24 16 14 103 127 149 114 118 194 144 153 134 141 187 173 168 142 (n. of std. contracts, daily avg. in 000) 147 (n. of std. contracts, daily avg. in 000) 124 Volumes on IDEM index products are down c10% vs. 2011 levels. Nevertheless, 2012 is the second best year since 2005 101 IDEM equity volumes continued to grow till 2011. 2012 volumes sustained by strong activity in May-Jun… 2008 2009 10 2010 13 14 2011 12 11 2012 Volumes on SSO are lower than 2011, but remain at positive levels historically; SSF are suffering… Successful introduction of weekly index options, representing over 5% of total MIBO trades… (n. of std. contracts, daily avg. in 000) (n. of std. contracts for weekly options, daily avg.) SSO SSF Ita SSF Euro 81 Jan-Nov 93 86 79 78 630 63 541 49 43 23 2005 28 2006 25 2007 601 652 690 609 562 453 470 38 8,7 21 2009 522 50 17 2008 794 743 78 in % of MIBO volumes 2010 6,3 6 3 2011 2012 Source: LSEG calculations on internal data. Data updated until November 29th (included) 6,0 7,5 3,8 Dec Jan Feb Mar Apr 4,6 4,3 May Jun 5,9 5,6 5,3 6,9 3,4 Jul Aug Sep Oct Nov 57 Derivatives markets’ key metrics (2) Other European derivatives markets (n. of contracts in millions, daily avg., starting from January 2010) 1,8 1,3 1,0 1,6 1,2 1,2 1,2 1,4 1,4 3,0 3,0 2011 Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov 1,5 1,1 1,3 1,2 1,2 1,2 1,1 2,0 1,7 1,4 2,9 Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec 2,3 1,4 1,1 1,4 1,3 1,5 1,2 2,7 2,8 3,6 3,4 3,5 4,1 2,9 2,5 3,5 2,4 2,3 Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov 2010 2011 1,8 1,6 1,6 3,9 3,9 3,2 4,2 2,6 2,9 3,7 3,5 2012 2,8 2,9 2,6 2,5 3,2 2,8 3,2 2,7 Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec 4,8 3,6 3,2 3,4 3,0 2,9 Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec 2010 4,4 (n. of contracts in millions, daily avg., starting from January 2010) 4,0 4,9 Eurex volumes – Equity single name contracts 2012 ADT down 9% YoY (end of October), at 1.7 ml contracts 5,4 5,1 Eurex volumes – Equity index contracts 2012 ADT down 17% YoY (end of October), at 3.1 ml contracts 2012 (n. of contracts in millions, daily avg., starting from January 2010; Includes BClear) (n. of contracts in millions, daily avg., starting from January 2010; Includes BClear) 1,8 1,2 1,1 1,5 0,9 1,2 1,5 0,9 0,7 1,4 1,8 2,3 2,0 1,1 1,3 0,8 1,1 2,0 Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov 1,7 1,4 1,3 Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec 1,5 1,0 1,3 2,3 0,4 0,4 0,6 0,6 0,5 0,6 0,4 0,4 0,5 0,4 0,4 Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec 0,5 0,5 0,7 0,5 0,5 0,6 0,5 0,8 0,7 0,6 0,5 0,5 Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec 2010 2011 2,1 1,3 1,1 1,3 1,0 1,7 1,3 0,6 0,6 0,6 0,6 0,8 0,7 0,5 0,5 0,6 0,5 0,6 0,5 Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec 2012 2010 3,6 LIFFE - Equity single name contracts 2012 ADT down 15% YoY (end of October), at 1.36 ml contracts 3,4 4,2 LIFFE - Equity index contracts 2012 ADT down 19% YoY (end of October), at 0.5 ml contracts 2011 Source: LSE calculation on Eurex and Liffe data; BoA ML Research “Exchanging views (November 6th, 2012). November data until November 29th (included). 2012 58 Borsa Italiana Piazza Affari, 6 20123 Milano www.borsaitaliana.it 59