pdf 8 giugno mosaici intatti - MiBACT Emilia
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4 •• RAVENNA PRIMO PIANO VENERDÌ 8 GIUGNO 2012 EFFETTO TERREMOTO SPECIALISTI AL LAVORO I SOPRALLUOGHI AI MONUMENTI PATRIMONIO DELL’UNESCO NON HANNO SEGNALATO ALCUNA CRITICITÀ: «SOLO POLVERI MINUSCOLE» Mosaici intatti. Ma come Controlli capillari. L’architetto Agostinelli: «Per SANT’APOLLINARE IN CLASSE “ Riprodurre ogni particolare dei monumenti è l’unico modo per poi poter ricostruire STORICO DELL’ARTE E GIORNALISTA L’INTERVISTA 1 PHILIPPE DAVERIO «L’unica prevenzione è fotografare tutto» PHILIPPE Daverio, storico dell’arte e giornalista, interviene sulla dibattuta questione della salvaguardia del patrimonio artistico. Daverio, è possibile individuare i siti maggiormente a rischio a Ravenna, per struttura architettonica o perché risalenti ad una determinata epoca? «È un modo errato di porre la questione. Basta guardare quello che è accaduto in Emilia nelle settimane scorse: edifici simili hanno avuto sorte differente. Uno è caduto l’altro no». Qual è il motivo? «Non sono le strutture o le epoche degli edifici a fare la differenza, ma il terreno, il tipo di scossa». Allora non c’è alcuna possibilità di fare prevenzione, di salvaguardare i monumenti? «Non si può impacchettare, imbrigliare un intero paese. L’unica prevenzione possibile è fotografare tutto». Può spiegarsi meglio? «Documentare fotograficamente è l’unico sistema per poter ricostruire. In questo paese non esiste un’adeguata documentazione iconografica. E non mi riferisco a monumenti come la basilica di Sant’Apollinare in Classe, perché di quella è ovvio che esista abbondante documentazione fotografica. Penso alle numerose microstrutture meno conosciute». a.co. LUGO PD Sos parmigiano Cene benefiche Il gruppo dei ‘pavaglionisti’ di Lugo ha raccolto 850 kg di Parmigiano Reggiano caduto nei magazzini dal consorzio del caseificio modenese ‘4 Madonne’: sarà distribuito, a chi ha anticipato la quota, oggi dalle 21 al Pavaglione. Stasera il Pd di Massa Lombarda allestirà un banchetto-fondi in piazza. Il Pd di Castel Bolognese devolverà parte dell’utile della Festa a Finale Emilia. Due cene di sostegno stasera, al bocciodromo di Fusignano e alla Cà Rossa di via delle Industrie, a Ravenna LA SCOSSA di terremoto dell’altra mattina non ha procurato danni ai monumenti ravennati. Lo assicurano i tecnici della soprintendenza che hanno effettuato i sopralluoghi. «I primi controlli — spiega l’architetto Emilio Agostinelli — risalgono a mercoledì mattina. Ma anche ieri abbiamo rifatto un giro di perlustrazione». La precedenza, spetta ai siti patrimonio dell’Unesco. Sono stati tutti visionati, compresi quelli che fanno capo all’Opera di Religione. «Quello che abbiamo rinvenuto — prosegue Agostinelli — sono solo segni minimi, come polveri minuscole. Abbiamo informato la soprintendenza regionale e anche la Curia». La situazione è sotto controllo, anche se la preoccupazione rimane e il ricordo torna all’immagine delle meravigliose chiese di Assisi sfregiate dal terremoto del 1997. L’importante è mantenere la lucidità e non cedere alla psicosi al punto da vedere cose che non ci sono o da attribuire al terremoto crepe, come è accaduto per il Mausoleo di Teodorico, che esistono da secoli. Sulla salvaguardia del patrimonio artistico abbiamo interpellato due esperti: il critico Philippe Daverio e la soprintendente regionale Carla Di Francesco. DALLA PAURA REALE ALLE VOCI PIÙ FASULLE: CRONACA L’assedio delle televisioni Lo tsunami impossibile Obiettivi e microfoni puntati sui ravennati alla ricerca di notizie a effetti a tutti i costi C’è chi si è allarmato fino a chiedere cosa si sta facendo contro il maremoto IL SISMA TRA PSICOSI E LEGGENDE METROPOLITANE DALLO TSUNAMI ALLA CREPA SUL MAUSOLEO DI TEODORICO: di FRANCESCO MONTI GIÀ le scosse — ci mancherebbe altro — fanno paura. Ma se in più, come sempre in questi casi, si mettono di mezzo le leggende metropolitane, il sisma rischia di diventare un fenomeno psichiatrico, oltre che geologico. Prima di tutto ci si sono messi i colleghi della televisione: non si contano le troupe che hanno battuto le strade della città nelle ultime 48 ore, alla ricerca di terrore e distruzione. E invece Ravenna, nonostante la paura, ha resistito bene: buon per tutti. Tra l’altro, la sorte ha voluto che la scossa di mercoledì, che ha buttato giù dal letto ravennati e cervesi, avesse il proprio epicentro in mare. E dato che il ricordo tragico del terremoto in Giappone è ancora nella mente di tutti, ecco arrivare l’orribile sospetto: uno tsunami sta per colpire le coste romagnole? Suvvia: l’alto Adriatico non è l’Oceano indiano (2004) né il Pacifico (2011). Eppure qualcuno ci è cascato, come la signora che ha contattato il Comune di Cervia per domandare «cosa sta facendo l’amministrazione per difenderci dall’onda anomala». Altri, in versione Nostradamus, davano per sicuro l’evento nefasto ieri pomeriggio. Peccato che — come ci ha spiegato il sismologo Enzo Boschi — per generare uno tsunami di altezza significativa in Adriatico servirebbe un terremoto di magnitudo 7, ovvero, in termini di energia rilasciata, una scossa oltre mille volte più potente di quella di mercoledì mattina (la scala Richter è logaritmica). Insomma, siamo grossomodo al livello della previsione di un terremoto catastrofico a Roma a maggio 2011, erroneamente attribuita all’incolpevole Raffaele Bendandi. CI SONO POI le preoccupazioni — anch’esse del tutto comprensibili — che riguardano il patrimonio artistico e culturale. Mentre la biblioteca Classense mostra segni di debolezza — pur restando agibile — si RAVENNA PRIMO PIANO VENERDÌ 8 GIUGNO 2012 DOPPIA ISPEZIONE I TECNICI DELLA SOPRINTENDENZA HANNO EFFETTUATO DUE GIRI DI PERLUSTRAZIONE: UNO MERCOLEDÌ MATTINA E L’ALTRO IERI ( 5 •• I GRILLINI INSISTONO: «CI VUOLE UN CONSIGLIO COMUNALE» BOCCIATA alla conferenza dei Capigruppo, la richiesta del Movimento a 5 stelle volta ad ottenere la convocazione di un consiglio comunale straordinario sul terremoto. I grillini però sperano di convincere un quinto dei consiglieri a cambiare idea ) li tuteliamo dal sisma? fortuna nessun danno». Due critici a confronto PRIORITA’ Siti Unesco La precedenza nei controlli spetta ai monumenti riconosciuti patrimonio dell’umanità. Sono stato tutti visionati dalla Soprintendenza SANT’APOLLINARE NUOVO Segnali Nessun danno evidente: rinvenuti solo segni minimi come polveri minuscole. Informate Soprintendenza regionale e Curia DI UNA GIORNATA DAI DUE VOLTI La cupola e la leggenda 2012: la profezia dei Maya Un intervistato dalle tv ha segnalato la crepa del mausoleo: ma è lì da secoli Le psicosi forse sono alimentate dalla presunta profezia sulla fine del mondo QUALCUNO TEME L’ONDA ANOMALA IN ADRIATICO LA SCOSSA DÀ IL VIA AL FESTIVAL DELLA BUFALA diffondono voci su presunti danni subiti da altri monumenti. C’è anche chi si è presentato di fronte alle telecamere dicendo di aver notato un’inquietante crepa sulla cupola del mausoleo di Teodorico. Per carità, ottimo spirito di osservazione: la crepa c’è eccome. Ma è lì da alcuni secoli. Lo stesso si può dire delle fenditure che si notano sulle mura della rocca Brancaleone: mura che hanno un gran bisogno di manutenzione, ma che almeno — a quanto è dato sapere — non sono state danneggiate dalla scossa. Ci si perdoni il tono per una volta leggero: il terremoto è una cosa seria, e a poche decine di chilometri da qui lo sanno fin troppo bene. Proprio per questo, non è il caso di farsi prendere dalla psicosi: piuttosto, pretendiamo da chi di dovere la massima vigilanza sullo stato di edifici pubblici e privati, e sul rispetto delle norme antisismiche nelle costruzioni. Tutto il resto è bufala, e alla bufale è meglio non dare ascolto. Anche se siamo nel famigerato 2012. “ Per fortuna la scossa di martedì mattina non ha danneggiato i nostri tesori SOPRINTENDENTE REGIONALE L’INTERVISTA 2 CARLA DI FRANCESCO «In simili casi sono le chiese a rischiare di più» CARLA di Francesco è la soprintendente regionali per i beni culturali e paesaggistici, e in questi giorni è impegnata a coordinare i sopralluoghi nei siti d’arte delle zone colpite dal sisma. Qual è la procedura da seguire in questi casi per salvaguardare il patrimonio culturale? «Si inizia con una ricognizione per verificare eventuali danni. Se i danni ci sono si contatta la Prefettura e parte il coordinamento con tutte le istituzioni che ruotano attorno alla Protezione civile. È quanto è accaduto a Ferrara». Poi? «Si consultano gli istituti di geofisica e di vulcanologia per avere il RAVENNA maggior numero di notizie possibili. Oggi le informazioni viaggiano, per fortuna, a grande velocità». Ci sono monumenti nel ravennate che per la loro conformazione potrebbero essere più a rischio? «In questi casi i primi edifici ad essere monitorati sono le chiese. Sono quelli più a rischio. Sono alte, costruite in mattoni. E poi ci sono i campanili. Quindi si passa ai palazzi storici. In particolare vengono controllati i camini e i cornicioni. Sono queste le architetture da tenere maggiormente sott’occhio. Se non mostrano lesioni è un segnale positivo. A Ravenna fortunatamente hanno tenuto». A.Co RUSSI Due raccolte Si cercano camper Oggi dalle 15 alle 19, in piazza Sighinolfi (del mercato) saranno allestiti appositi punti di raccolta di beni a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Oggi la raccolta si svolgerà anche nella sede Mistral, via Romea Nord 270 dalle 10 alle 22. Russi ha scelto di sostenere la città di Mirandola impegnandosi a far pervenire gli aiuti raccolti direttamente alla città. Si chiedono camper e roulette (almeno per un mese), tende con lettini, materassi e lenzuola, case per offrire ospitalità. Info: 0544-587620, 587615.