i tiepolo - Villa Valmarana ai Nani
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i tiepolo - Villa Valmarana ai Nani
I TIEPOLO Giambattista Tiepolo nacque a Venezia nel 1696 e morì a Madrid nel 1770. A vent'anni, dopo aver frequentato la bottega di Gregorio Lazzarini, appariva già nella corporazione dei pittori veneziani. Affrescò ville, chiese e palazzi a Udine, Bergamo, Milano, Würzburg, Vicenza e Venezia. Fu chiamato anche a Madrid, dove lavorò al Palazzo Reale con l'aiuto del figlio Giandomenico. Predilesse soggetti letterari, storici e mitologici e divenne famoso come pittore di cieli e di angeli. Nei dintorni di Vicenza dipinse Villa Valmarana ai Nani, villa Cordellina a Montecchio Maggiore e villa Loschi Zileri a Biron di Monteviale. Giandomenico, figlio di Giambattista e di Cecilia Guardi, fu allievo e collaboratore del padre. Iniziò ad affermare un proprio stile personale nei dipinti della Residenza del Principe di Würzburg e successivamente di villa Valmarana. Dopo la morte del padre a Madrid, Giandomenico tornò in Italia, ed ebbe numerosi incarichi ufficiali a Venezia, ma espresse la sua più felice vena narrativa negli affreschi eseguiti nella villa di famiglia a Zianigo presso Mestre, popolati di figure grottesche, cantastorie, pagliacci e pulcinella. Le caratteristiche pittoriche dei Tiepolo sono: i colori violenti con forti effetti di chiaroscuro l'effetto della prospettiva la rappresentazione di soggetti storici, mitologici e metaforici il ritratto dei soggetti in movimento Giandomenico si distingue dal padre per: ricerca di maggiore realismo pittorico maggiore delicatezza nel tratto e nella scelta dei colori predilezione per la rappresentazione di temi di vita quotidiana, paesaggi I viaggi dei Tiepolo Giambattista e Giandomenico percorsero l’Europa richiamati dalla fama della loro arte. Giambattista fu molto attivo nella sua città natale, Venezia, e nel Veneto, ma ricevette numerose commissioni nel nord Italia: lavorò a Udine, a Milano, a Bergamo. Nel 1750 fu chiamato ad affrescare la residenza del principe vescovo a Wurzburg, dove si fermò per tre anni, affiancato dal figlio Giandomenico. Nel 1762 i due partirono insieme per Madrid e proprio nel palazzo del re di Spagna Giambattista dipinse le sue ultime grandi composizioni. Alla morte del padre nel 1770, Giandomenico tornò in Italia e si dedicò a importanti imprese decorative a Brescia, Genova e Venezia. Itinerari nel Veneto La visita alla villa può rappresentare una tappa di un percorso più approfondito sull’opera dei Tiepolo. Esistono numerose pubblicazioni al proposito, ma una ricerca sul campo si può svolgere anche nei dintorni di Vicenza, con una visita a villa Loschi Zileri a Biron di Monteviale, dipinta da Giambattista con una serie di soggetti allegorici; o alla villa Cordellina di Montecchio Maggiore, decorata nel 1743 con scene di solenne argomento storico. Un’altra meta suggestiva é la villa Pisani di Strà, dove Giambattista realizzò uno dei suoi cieli più famosi. A Venezia si trovano opere di Giambattista nella Chiesa dei Carmelitani Scalzi, nella Chiesa di S. Maria dei Gesuati, dei Carmini, di S.Polo. Un importante ciclo di affreschi si trova a Palazzo Labia; mentre a Ca’ Rezzonico si possono ammirare due soffitti realizzati da Giambattista e gli affreschi staccati dalla villa di famiglia di Zianigo eseguiti da Giandomenico.