Temple Grandin: scienziata senza pari

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Temple Grandin: scienziata senza pari
 RAGAZZI 
Temple Grandin:
scienziata
senza pari
a mucca è enorme. Il naso umido, le
L
«
labbra scure, le orecchie che vibrano.
Dietro di lei il cielo è di un azzurro
acuto, quasi impossibile. Click». Inizia così Siate gentili con le mucche. La storia di
Temple Grandin, il volume che Editoriale scienza, casa editrice specializzata nella divulgazione scientifica per ragazzi dal
2009 nel Gruppo Giunti, ha appena dedicato alla scienziata americana all’interno della collana “Donne nella scienza”. E bisogna
dire che la vicenda umana e professionale
di Temple, raccontata da Beatrice Masini,
non sfigura neppure accanto a personaggi
del calibro di Marie e Iréne Curie, Vandana
Shiva e Margherita Hack.
Divenuta celebre in tutto il mondo grazie
all’incontro con il neurologo Oliver Sacks,
che a metà degli anni Novanta raccontò la
sua storia nel libro Un antropologo su Marte, tradotto in Italia da Adelphi, da tempo Temple Grandin è stata eletta a icona
dell’orgoglio autistico. Perché lei, prima di
molti altri, ha rivendicato il suo autismo come una condizione, che le ha dato la possibilità di cogliere collegamenti più complessi
rispetto alla gran parte delle persone.
Oggi un terzo delle mucche e dei maiali allevati negli Stati Uniti vive e muore in
strutture progettate da lei. Ma nulla è stato
semplice dall’inizio. Perché la piccola Temple comincia a parlare soltanto a tre anni,
deve combattere contro l’incomprensione
dei compagni di studi e subire il loro giudizio per ogni sua azione: per il modo di parlare a voce troppo alta, per l’abbigliamento
da cow-boy e per quella “macchina degli
abbracci”, che ha perfezionato più volte nel
corso della vita. Una «strizzatrice», come la
chiama lei, che costruisce per la prima volta durante un soggiorno estivo a casa della
zia Ann. Temple frequenta ancora il colle-
ge all’epoca in cui, guardando le mucche,
scopre che il sistema di contenimento usato
per vaccinarle ha un effetto tranquillizzante su di loro. Lungi dal provare terrore, i bovini sembrano apprezzare il fatto di trovarsi
gli uni contro gli altri in una sorta di gabbia dove il veterinario può avvicinarli senza rischiare di ricevere un calcio. Da lì l’idea
di costruirsi un abbraccio “artificiale”: una
sorta di scatola di compensato dove la giovane può ritemprarsi e trovare la serenità
che le permette di affrontare con più calma
il resto del mondo.
Ma la fama di Temple è dovuta anche,
e soprattutto, alla sua capacità di raccontare dall’interno l’universo dell’autismo.
Una pioniera della “consapevolezza autistica” si direbbe oggi. Perché non bisogna dimenticare che negli anni Cinquanta,
quando è nata lei, questo disturbo viene
ancora considerato una malattia inspiegabile e gli autistici persone che è meglio
chiudere in un istituto. Non sarà la scelta
di Eustacia, sua madre. Bisogna ringraziare anche lei se Temple è diventata la donna che tutti conoscono. E se tante persone
con autismo oggi riescono a pensare alla
propria vita in modo creativo e coraggioso.
[Antonella Patete]
SuperAbile INAIL
31 Giugno 2015
Beatrice Masini
(illustrazioni
Vittoria Facchini)
Siate gentili con
le mucche. La storia
di Temple Grandin
Editoriale scienza 2015
pagine 112, euro 12,90
età: da 11 anni