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I requisiti patrimoniali e le attività da imposte anticipate Regime fiscale delle svalutazioni su crediti e adeguamento a Basilea 3 Giorgio Bonanni 4 marzo 2011 Premessa La definizione di capitale introdotta da Basilea 3 prevede la deduzione delle attività per imposte anticipate la cui recuperabilità si basa sulla profittabilità futura In Italia le attività per imposte anticipate hanno un peso rilevante sul patrimonio delle banche (14,5% del PdV (*)) in conseguenza del trattamento fiscale delle svalutazioni su crediti e della scelta di riallineare valori civilistici e fiscali (affrancamento) del goodwill avvenuto nel novembre 2008 da parte di alcuni gruppi In Europa solo in Spagna si rileva un peso delle imposte anticipate così elevato Fino alla conversione del decreto 29 dicembre 2010, N. 225, avvenuta nei giorni scorsi, l’impatto sulla patrimonializzazione del sistema sarebbe stato di ca. 16 bln €(**), aggravando notevolmente la transizione a Basilea 3 e generando una situazione di rilevante svantaggio competitivo 2 (*) Fonte Banca d’Italia. Dato riferito al 31 12 2009 (**) Stime Banca d’Italia riferite al 31 12 2010 © 2011 Deloitte Agenda Indeducibilità delle svalutazioni su crediti Imposte anticipate e definizione di capitale in Basilea 3 Modifica del regime tributario Alcune considerazioni 3 © 2011 Deloitte Il trattamento fiscale delle svalutazioni su crediti in Italia Art. 106 – comma 3 TUIR: Deducibilità delle svalutazioni dalla base imponibile IRES solo fino allo 0,3% degli impieghi a clientela (quota eccedente rateizzata in 18 anni) Stock di crediti vs la clientela pari a ca. 1.606 bln € ( 0,3%=4,8 bln €) Flusso di svalutazioni nette sui crediti vs la clientela pari a ca. 15,3 bln € Per i soli crediti erogati dal 1 luglio 2009, per la quota eccedente l’erogato del biennio precedente, deducibilità fino allo 0,5% degli impieghi (quota eccedente rateizzata in 9 anni) risparmi modesti Totale indeducibilità delle svalutazioni dalla base imponibile IRAP La stima di costo(*) a conto economico per il 2010 per il sistema bancario ammonta a 750 mln Eur (*) Stime Banca d’Italia considerando l’onere implicito del mancato impiego dello stock di attività da imposte anticipate 4 © 2011 Deloitte Il trattamento fiscale delle svalutazioni su crediti in Italia La quota di svalutazioni su crediti eccedenti lo 0,3% degli impieghi a clientela non viene riconosciuta nel calcolo del reddito fiscale Quando il reddito fiscale eccede il reddito civilistico la differenza di imposta, se recuperabile, viene appostata nelle imposte anticipate Le imposte anticipate rappresentano costi a manifestazione finanziaria anticipata, non ancora maturati dal punto di vista economico Le imposte anticipate sono iscritte nell’attivo dello stato patrimoniale ma non sono un credito In Italia Lo stock di imposte anticipate da svalutazione crediti al 31/12/09 era pari a ca. 7,2 bln €(*) Stock attività da imposte anticipate al 31/12/2009 per le prime 5 banche italiane pari a ca. 25 bln €(**) 5 (*) Stime Banca d’Italia sulla base delle segnalazioni di vigilanza (**) Elaborazione Deloitte su dati di Bilancio consolidato al 31 12 2009 – il dato include anche DTA generate fuori dall’Italia. Intesa Sanpaolo, Unicredit, Monte dei Paschi di Siena, Banco Popolare, Unione di Banche Italiane © 2011 Deloitte L’effetto sulle attività da imposte anticipate delle svalutazioni su crediti Ipotesi di recuperabilità in Anni Impieghi % LLP 2010 10.000 3 2011 10.000 3 2012 10.000 3 2013 10.000 3 2014 10.000 3 2015 10.000 2 2016 10.000 2 2017 10.000 5 4 anni Il volume delle attività da imposte anticipate è in diretta dipendenza con l’andamento dell’economia reale 6 © 2011 Deloitte Confronto internazionale In Italia lo stock di imposte anticipate è storicamente elevato In Spagna effetto “dynamic provisioning” con indeducibilità delle svalutazioni generiche fino all’effettivo utilizzo a coperture di svalutazioni o perdite Effetto operazioni straordinarie fra gruppi Effetto riduzione aliquota IRES 7 Effetto crisi finanziaria Effetto affrancamento fiscale goodwill © 2011 Deloitte Confronto nazionale Dato medio di sistema 1%(*) Elaborazioni Deloitte su dati di Bilancio al 31 12 2009 Dato medio di sistema 14,5(*) (**) 8 Elaborazioni Deloitte su dati di Bilancio al 31 12 2009 (*) Fonte banca d’Italia riferito al 31 12 2009 (**) Il dato non include l’aumento di capitale del 2010. Il ratio ricalcolato è pari a ca. il 20% © 2011 Deloitte Agenda Indeducibilità delle svalutazioni su crediti Imposte anticipate e definizione di capitale in Basilea 3 Modifica del regime tributario Alcune considerazioni 9 © 2011 Deloitte Le attività da imposte anticipate in Basilea 3 Par. 69: Deduzione dal common equity per le imposte anticipate la cui recuperabilità si basa sulla profittabilità futura Compensazione con imposte differite solo quando sono riferibili alla stessa autorità fiscale (es. stesso paese) e quando la compensazione è ammessa dall’autorità fiscale in Italia compensazione difficile (IAS12 par 74) Se le imposte anticipate si riferiscono a differenza temporali (es. svalutazioni su crediti, affrancamento goodwill e altri intangibles) la deduzione non avviene per intero ma per la quota eccedente le soglie definite rispetto al common equity (10% o 15%) Stock pari a ca. 16 bln €(*) Nella versione di Dicembre 2009 deduzione al 100% (*) Stime Banca d’Italia riferite a 31 12 2010 10 © 2011 Deloitte Motivazione della deduzione Le attività derivanti da imposte anticipate non possono essere rilevate, in rispetto al principio della prudenza, se non vi è la ragionevole certezza dell'esistenza negli esercizi in cui si riverseranno le differenze temporanee deducibili, che hanno portato all'iscrizione delle imposte anticipate, di un reddito imponibile non inferiore all'ammontare delle differenze che si andranno ad annullare In presenza di tali condizioni, la rilevazione è obbligatoria L 'ammontare delle imposte anticipate iscritto in bilancio deve essere rivisto ogni anno in quanto occorre verificare se continua a sussistere la ragionevole certezza di conseguire in futuro redditi imponibili fiscali e quindi la possibilità di recuperare l'intero importo delle imposte anticipate. In caso di previsioni di perdite, le imposte anticipate non possono essere rilevate scompaiono definitivamente 11 © 2011 Deloitte Il meccanismo della deduzione – soglia singola Par. 87, 88, 89 Si deduce l’ammontare eccedente il 10% del common equity al netto delle altre deduzioni La quota non dedotta viene ponderata al 250% (deduzione al 20%) Par. 94 (d) Tutte le date sono al 1 Gennaio Deduzioni progressive dal Common Equity (inclusi gli importi oltre il limite del 15% per DTAs, MSRs e partecipazioni) 12 2013 La deduzione si applica a partire dal 2014 in misura ridotta (20%) e cresce del 20% ogni anno fino al 2018 (100%) 2014 2015 2016 2017 2018 2019 20% 40% 60% 80% 100% 100% © 2011 Deloitte Il meccanismo della deduzione – “Sin bucket” Par: 87, 88, 89 Si deduce l’ammontare per il quale l’aggregato eccede il 15% del common equity al netto delle deduzioni (escludendo eventuali deduzioni sopra il 10% delle tre categorie) La quota non dedotta viene ponderata al 250% (deduzione al 20%) Par. 94 (d) Tutte le date sono al 1 Gennaio Deduzioni progressive dal Common Equity (inclusi gli importi oltre il limite del 15% per DTAs, MSRs e partecipazioni) 13 2013 La deduzione si applica a partire dal 2014 in misura ridotta (20%) e cresce del 20% ogni anno fino al 2018 (100%) 2014 2015 2016 2017 2018 2019 20% 40% 60% 80% 100% 100% © 2011 Deloitte Agenda Indeducibilità delle svalutazioni su crediti Imposte anticipate e definizione di capitale in Basilea 3 Modifica del regime tributario Alcune considerazioni 14 © 2011 Deloitte Il maxiemendamento al decreto legge 29 dicembre 2010, N. 225 “mille proroghe” In caso di perdita rilevata nel bilancio individuale, e a partire da quella data, le attività per imposte anticipate (derivanti da svalutazione crediti, avviamento e altre attività immateriali) sono trasformate in crediti d’imposta La trasformazione opera per un importo pari a: Attività per imposte anticipate Perdita d’esercizio * Capitale sociale + riserve In caso di perdita che annulla capitale sociale e riserve, il 100% delle attività da imposte anticipate diventa credito d’imposta Il credito d’imposta non è rimborsabile né produttivo di interessi può essere ceduto o compensato con debiti d’imposta (art 17. Dlgs 9/7/97, N. 241) cancella il recupero dei costi sospesi 15 © 2011 Deloitte Gli effetti In caso di perdite, le imposte anticipate diventano un credito d’imposta Decadendo il vincolo della profittabilità futura per il recupero delle stesse, le imposte anticipate relative a svalutazione su crediti, avviamenti e altre attività immateriali NON vengono più dedotte dal common equity L’effetto positivo sulla patrimonializzazione per il sistema bancario è pari a ca. 16 bln €(*) Sommatoria di capitale, sovrapprezzo e riserve (**) MPS: 14,4 bln € BPOP: 9,8 bln € UBI: 10,9 bln € (*) Stime Banca d’Italia riferite al 31 12 2010 (**) Elaborazioni Deloitte su dati di bilancio consolidato al 31 12 2009. Il dato riferito a Banco Popolare non include l’aumento di capitale del 2010 16 © 2011 Deloitte Agenda Indeducibilità delle svalutazioni su crediti Imposte anticipate e definizione di capitale in Basilea 3 Modifica del regime tributario Alcune considerazioni 17 © 2011 Deloitte Alcune considerazioni Rispetto a quella del dicembre 2009 la versione definitiva aveva introdotto una mitigazione (soglie di deduzione) agli impatti che restavano comunque elevati per il sistema bancario italiano Il deficit stimato di capitale per le banche italiane era stimato (ante intervento su DTA) in ca. 40 bln €(*). La norma introduce un risparmio molto rilevante e fa rientrare la distorsione rispetto alle altre giurisdizioni ma il deficit di capitale resta importante e spinge le banche ad intervenire in maniera aggressiva anche alla luce delle ridotte possibilità di autofinanziamento offerte dai conti economici dei prossimi anni La norma deve ottenere il via libera delle autorità europee (che dovrebbe arrivare) (*) Stime Banca d’Italia riferite al 31 12 2010 18 © 2011 Deloitte Alcune considerazioni - un suggerimento Valutare gli impatti di Basilea 3 applicando le nuove regole alla vostra realtà simulando l’andamento dei ratio dal 2011 fino al 2019 (con dati plausibili di crescita almeno fino al 2015) Considerare correttamente il periodo di transition previsto, l’effetto delle nuove regole per l’eligibility degli strumenti di patrimonializzazione e le connesse regole per il grandfathering Il diavolo è nei dettagli: Evitare calcoli semplificati Evitare calcoli disaggregati (deduzione per deduzione) Includere nella simulazione le informazioni del piano strategico Deloitte ha realizzato (Basel3 Simulation Tool) un tool di calcolo per svolgere rapidamente la simulazione degli impatti su capitale e liquidità e permettere una prima analisi dei gap e delle possibili linee di intervento 19 © 2011 Deloitte Giorgio Bonanni Director [email protected] Cell. +39 335 73 52 580 Deloitte refers to one or more of Deloitte Touche Tohmatsu Limited, a UK private company limited by guarantee, and its network of member firms, each of which is a legally separate and independent entity. 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