Altri sei anni di successi e
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Altri sei anni di successi e
Altri sei anni di successi e... Riccione 1992. Squadra Juniores Gli anni novanta sono per il Coin probabilmente il decennio più controverso; se da un lato infatti i grandi risultati non mancano, dall'altro, la cessazione dell'aiuto economico fornito da sempre dalla famiglia Coin, costringe all'abbandono della squadra assoluta e ad una riorganizzazione che penalizzerà molto la società. Nel 1991 la squadra assoluta ottiene la sua quarta A1, mentre Briana, Zampieri e Favaro diventano protagonisti venendo convocati per la nazionale Junior. L' anno successivo la squadra Junior vince il titolo regionale su pista e guadagna la finale A per la quarta volta in cinque anni, mentre la squadra assoluta di marcia si impone nel Trofeo Attilio Callegari, Grand Prix regionale di specialità. Il 1992 si chiude però con un brutto colpo: il 22 dicembre, appena rincasato da una seduta del consiglio direttivo, Armando Ossena, all'età di 74 anni, è stroncato da un infarto. La sensazione è quella di sentirsi recidere improvvisamente parte delle proprie radici. Fortunatamente il 1993 porta subito una buona notizia, grazie alla medaglia di bronzo conquistata nel mese di gennaio a Ferrara dalla squadra Junior nel Campionato Italiano di corsa campestre. La stagione su pista vede per gli assoluti la conquista della finale A2 e si chiude a Udine con il secondo posto ottenuto dalla squadra Junior nella finale A1 dei C.d.S. Nel '94 la squadra assoluta è di nuovo in A2 mentre per il ritorno nella serie maggiore si dovrà aspettare l'anno successivo durante il quale brillano anche gli atleti delle squadre Juniores e Promesse. Quasi a presagire il brutto periodo che ne seguirà, nel 1996 si decide di imprimere un nuovo slancio al settore giovanile, affidato a Luca Sarto (ex lunghista Coin da sette metri), inizialmente con Mario del Giudice. Con questo gruppo la società torna al tesseramento femminile, abbandonato per alcuni anni. A maggio arriva nuovamente la finale di serie A1 con la squadra assoluta: è la sesta, la quarta dal 1990. Marcia e lanci sono grandi protagonisti di questa stagione, le cui squadre sono entrambe quarte in Italia; vengono così accomunati due settori che rappresentano il tallone d'Achille di molte società ma che al Coin sono sempre stati tenuti in grande considerazione. La squadra di Luca Sarto e Mario del Giudice Ad ottobre però una tempesta a ciel sereno sconvolge l'idilliaca situazione che si era creata: Vittorio e Piergiorgio Coin comunicano che non sosterranno più la società. L'apporto economico si era già progressivamente ridimensionato, ma non si era configurata una cessazione totale, almeno non in tempi così brevi. Non si era infatti mai trattato di una sponsorizzazione vera e propria ma piuttosto di un omaggio al particolare rapporto di collaborazione esistente tra il Gruppo Atletico e il presidente onorario Aristide Coin. Il gruppo, sempre rimasto ai vertici dell'atletica leggera italiana durante i suoi qarantasei anni di vita, posto di fronte ad un bivio, decide di rifocalizzarsi completamente verso il settore giovanile. Vengono così organizzate diverse manifestazioni di carattere promozionale, vere e proprie feste dello sport, contattando il mondo della scuola. Si decide di mantenere la denominazione, in omaggio ad Aristide Coin ma il presidente Serena, in concomitanza con questo significativo evento, ritiene di dover rassegnare le proprie dimissioni. Una vetrina dei magazzini Coin Per due anni si tenta di fargli cambiare idea, affiancandogli nel frattempo due vicepresidenti: Favaron e Venier; all'inizio del '99 il Consiglio deve però capitolare; le dimissioni sono accettate, Favaron diviene il nuovo presidente mentre Serena gli si affianca nel ruolo di vicepresidente . Qualche atleta assoluto decide comunque di restare e ve ne sono addirittura alcuni che, nonostante avessero già appeso le scarpette al muro, decidono di riprendere, quasi per soccorrere la propria società. Sono veramente momenti difficili, cui si aggiunge la situazione disastrosa in cui versa il campo scuola di S. Giuliano, da sempre punto di riferimento e ora abbandonato nel momento del bisogno dall'amministrazione pubblica. Grazie all'impegno di pochi si possono comunque registrare dei risultati positivi da parte di alcuni giovani come Davide Lazzari, vincitore di un gran numero di gare nelle categorie Cadetti e Ragazzi, Alessia Danieli, mezzofondista di buon livello, il saltatore in alto Marco Pozzo e l'astista Damiano Piovesan, capace di valicare l'asticella dei 4 metri già al primo anno allievo. Damiano Piovesan in azione