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Quando le note incontrano la fotografia
Sabato 16 maggio alle ore 21.30 in occasione della Notte Bianca modenese, al Cubec Accademia
di Belcanto di Modena in via Francesco Selmi, 81 le arie d’opera eseguite dagli artisti del Cubec
vengono proposte e interpretate attraverso gli scatti dei fotografi del master di alta formazione
sull’immagine contemporanea di Fondazione Fotografia Modena
Sabato 16 maggio alle ore 21.30, in occasione della Notte Bianca, nella sede del Cubec Accademia
di Belcanto di Modena in via Francesco Selmi, 81 nell’auditorium Nicolai Ghiaurov, si tiene un
concerto di arie d’opera di Mozart, Rossini, Puccini e Verdi eseguite dai giovani artisti del Cubec.
Questo evento inaugura una collaborazione tra CUBEC Accademia di belcanto di Modena e
Fondazione Fotografia Modena. Gli allievi del master di alta formazione sull’Immagine
Contemporanea e i cantanti del CUBEC hanno lavorato in uno scambio reciproco di conoscenze
sulla lirica e sulla fotografia. Lirica e Fotografia si fondono in un concerto/vernissage con arie
d’opera interpretati dai giovani cantanti del CUBEC e “messe in scena” con le immagini dei
fotografi di Fondazione Fotografia, dando vita ad un’insolita alchimia di suoni e immagini che si
intrecciano e giungono in modo inusuale al cuore del pubblico.
Saliranno sul palco quattro giovani talenti, in rappresentanza di altrettante nazioni, il soprano turco
Ayse Sener, il mezzosoprano francese Eloïse Cénac-Morthé, l’italiano Matteo Lippi tenore, il baritono giapponese Fumitoshi Miyamoto e il baritono brasiliano Felipe Oliveira, accompagnati al piano-
forte da Francesca Pivetta.
Artisti del CUBEC Accademia di Belcanto di Modena
Ayse Sener, soprano, Turchia
Eloise Cenac-Morthe, mezzosoprano, Francia
Matteo Lippi, tenore, Italia
Fumitoshi Miyamoto, baritono, Giappone
Felipe Oliveira, baritono, Brasile
Luca Saltini, pianoforte
Fotografi del master di alta formazione sull’immagine contemporanea di Fondazione Fotografia Modena
Orlando Callegaro,
Elena Canevazzi
Daniele Casciari
Andrea Luporini
Mauro Zorer,
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CUBEC Accademia di Belcanto di Modena
Il CUBEC è stato fondato nel 2002 dal Maestro Michele Montanari con la collaborazione artistica di Mirella
Freni e Nicolai Ghiaurov come docenti principali dei corsi. È gestito da Musica e Servizio cooperativa
sociale. Le attività didattiche sono incentrate sul saper fare e, anche grazie alla collaborazione con Teatri ed
Istituzioni dello spettacolo, mirano ad accompagnare gli studenti ad un pieno inserimento nel mondo
professionale. Dal 2002 ad oggi hanno frequentato i corsi di alta formazione del Cubec studenti di canto
provenienti da tutto il mondo. Ogni anno si presentano a Modena oltre 300 candidati da più di 40 paesi
diversi che partecipano alla severa procedura di selezione da parte della stessa Mirella Freni. Solo pochi di
loro vengono ammessi come nuovi studenti.
Fondazione Fotografia Modena
Fondazione Fotografia Modena è un centro interamente dedicato alla fotografia e all’immagine
contemporanea, con un ampio spettro di attività che spaziano dalla produzione di mostre alla formazione,
fino alla gestione di importanti collezioni fotografiche. Aperto nel 2011, il master di alta formazione
sull’immagine contemporanea è una scuola di respiro internazionale rivolta a giovani talenti interessati ad
approfondire le proprie conoscenze teoriche e pratiche nel campo della fotografia e del video d’artista.
PROGRAMMA MUSICALE
MOZART, Così fan tutte
Come scoglio
Ayse Sener, soprano
Immagini: Mauro Zorer [1]
MOZART, Don Giovanni
Madamina
Felipe Oliveira, baritono
Immagini: Daniele Casciari [2]
MOZART, Clemenza di Tito
Parto, ma tu ben mio
Eloise Cenac-Morthe, mezzosoprano
Immagini: Orlando Callegaro [3]
ROSSINI, L'Italiana in Algeri,
Le femmine d'Italia
Fumitoshi Miyamoto, baritono
Immagini: Orlando Callegaro [4]
ROSSINI, Italiana in Algeri
Cruda Sorte, amor tiranno
Eloise Cenac-Morthe, mezzosoprano
Immagini: Orlando Callegaro [5]
ROSSINI, Turco in Italia
Non si da follia maggiore
Ayse Sener, soprano
Immagini: Mauro Zorer [1]
ROSSINI, Italiana in Algeri
Hai capricci della sorte
Fumitoshi Miyamoto, baritono - Eloise Cenac-Morthe, mezzosoprano
Immagini: Orlando Callegaro [6]
PUCCINI, Madama Butterfly
Addio Fiorito Asil
Matteo Lippi, tenore
Immagini: Daniele Casciari [2]
ROSSINI, La pietra del paragone,
Ombretta sdegnosa del Missipipì
Fumitoshi Miyamoto, baritono
Immagini: Orlando Callegaro [7]
VERDI, Traviata
De' miei bollenti spiriti
Matteo Lippi, tenore
Video: Elena Canevazzi, Andrea Luporini [8]
ROSSINI, Cenerentola
Come un’ape
Felipe Oliveira, baritono – Ayse Sener, soprano – Matteo Lippi, tenore
Fumitoshi Miyamoto, baritono - Eloise Cenac-Morthe, mezzosoprano
Immagini: Daniele Casciari [2]
VERDI, Traviata
Brindisi
Immagini: Daniele Casciari [2]
NOTE DI INTRODUZIONE A IMMAGINI E VIDEO
[1] Mauro Zorer
Come scoglio
Non si dà follia maggiore
“La fotografia come tutte le forme di espressione possiede un proprio linguaggio, che nello specifico si sviluppa
attraverso il ritmo, il peso compositivo, la sequenza delle immagini o l'uso del mosso. Utilizzati in prima battuta per la
descrizione del luogo in cui si svolgono le due arie, cioè Napoli, questi codici espressivi diventano poi il mezzo con
cui esplorare il linguaggio della musica e dello spartito, così come l'interpretazione e le emozioni della cantante.”
[2] Daniele Casciari
Addio Fiorito Asil
Madamina
Come un’ape
Brindisi
“L'Opera insiste sui sensi e altera la percezione delle immagini. Accompagnate dalla musica esse acquistano nuovi
significati, tanto da annullare completamente l'iniziale intenzione dell’autore, che rimane solo un autorevole interprete
delle emozioni percepite. Le immagini qui presentate, recuperate dal mio archivio personale come fossero una sorta di
ready-made, una volta pervase dalla musica si caricano di un nuovo significato. Sono delle immagini non rinnovate, ma
nuove.”
Orlando Callegaro
“Le immagini che ho creato sono state concepite per esprimere il carattere e il sentire dei personaggi nel contesto in cui
la singola aria si colloca nell’opera.”
[3] Parto, ma tu ben mio
Amore o amicizia, passione o lealtà? Rimanere fedele l’imperatore Tito, oppure assecondare l’amata Vitellia che gli ha
intimato di uccidere l’amico per una propria vendetta personale? In questo dilemma Sesto esita prima di prendere la
decisione finale.
[4] Le femmine d’Italia
Isabella sta giocando bene le sue carte e Haly ne è pienamente consapevole.
[5] Cruda sorte! Amor tiranno!
Isabella e Taddeo sono stati catturati da Haly, corsaro e braccio destro del Bey Mustafà. Isabella teme che la sorte le
remi contro, come se in mano le fossero capitate solo scartine. Dopo un primo smarrimento però reagisce, decidendo di
cambiare le carte in tavola e di giocare d’azzardo, puntando tutto sulle proprie qualità.
[6] Ai capricci della sorte
Il confronto di Isabella con Taddeo fa emergere la disparità tra i due: tanto lei è disinvolta e in grado di scegliere le
mosse giuste anche nella sfortuna, quanto lui appare invece timoroso, incapace di giocare d’azzardo e incline piuttosto a
una tranquilla partita di briscola con gli amici.
[7] Ombretta sdegnosa
Pacuvio, quale grande poeta si crede! E quanto invece si rende ridicolo agli occhi degli altri protagonisti con i suoi versi
così buffi.”
[8] Elena Canevazzi, Andrea Luporini
De' miei bollenti spiriti
“Alfredo canta il suo amore per Violetta. La vita in campagna e la lontananza dalle insidie di Parigi lasciano presagire
un futuro radioso per la coppia.
Questa atmosfera idilliaca contrasta però con ciò che lo spettatore conosce sin dall'inizio: Violetta è malata di quel mal
sottile che grava sulle vicende dell'opera come un oscuro velo.”