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CERNEWS da Confindustria Ceramica a cura di Simone Ricci PRIMA ASSEMBLEA della Federazione Ceramica e Laterizi CONFERENZA STAMPA di fine anno Si è tenuta lo scorso 14 dicembre, presso il Novotel Bologna Fiera, la prima assemblea di Federazione Confindustria Ceramica e Laterizi, l’organismo di secondo livello fondato nel luglio scorso da Confindustria Ceramica ed Andil. I lavori, aperti dal presidente Franco Manfredini, hanno visto dapprima l’elezione di Catervo Cangiotti, presidente di Andil, alla carica di vice presidente. I lavori sono poi proseguiti approfondendo i possibili percorsi di sviluppo comuni nel campo dell’energia, delle tematiche ambientali, del centro studi, della comunicazione e dell’editoria. I lavori sono proseguiti con la relazione di Giuseppe Schirone di Prometeia in merito alla situazione dell’industria delle costruzioni in Italia, con una analisi delle previsioni per il prossimo biennio nei diversi segmenti di mercato. La fotografia 2010 dell’industria italiana della ceramica è stata illustrata alla stampa, nella mattinata del 22 dicembre scorso presso la sede di Confindustria Ceramica, dal presidente Franco Manfredini. Secondo i dati consuntivi, relativi al 30 settembre, le esportazioni di piastrelle di ceramica sono cresciute in valore del +5,65%, aumentate in corrispondenza dell’andamento positivo della congiuntura edilizia nei vari mercati di destinazione. In evidenza i fatturati realizzati negli Stati Uniti (+14,6%), Asia (+25,9 %), Francia (+1,6%), Germania (+5%) e Russia (+9,8%). Situazione opposta per quanto riguarda il mercato italiano, dove la flessione delle vendite di piastrelle di ceramica, pari al -3%, è da attribuire ad una congiuntura immobiliare italiana tuttora complessivamente negativa. Infatti, seppur si sia registrato nel terzo trimestre 2010 una ripresa (+0,5%) degli investimenti in edilizia residenziale, il forte calo del non residenziale e l’ancor peggiore situazione degli investimenti in opere pubbliche confermano in pieno le difficoltà per il settore italiano delle costruzioni. WORKSHOP sul Sistri Il 14 dicembre 2010 si è svolto, presso la Sala Conferenze di Confindustria Ceramica, il 2° workshop sul SISTRI nel quale è stata illustrata una panoramica sulla normativa vigente in merito alla gestione dei rifiuti industriali. In questa occasione si sono svolte simulazioni pratiche (registri carico e scarico e schede area movimentazione) anche alla luce delle recenti modifiche apportate al sistema. Erano presenti 45 aziende associate per un totale di 85 partecipanti. Successivamente al workshop sono iniziati incontri specifici per le aziende associate, volte a sperimentare l’utilizzo della chiavetta USB appositamente realizzata. NUOVI ASSOCIATI e variazioni Il Consiglio Direttivo ha ratificato la domanda di adesione di Italgraniti Group S.p.A. con sede a Modena e stabilimento produttivo a San Martino in Rio (RE), che entra a far parte di Confindustria Ceramica come Socio ordinario – settore piastrelle di ceramica. Per quanto riguarda i Soci ordinari – settore piastrelle di ceramica, la società ABK Group Industrie Ceramiche S.p.A., con sede in Finale Emilia (MO) ha incorporato la società Ariana Industrie Ceramiche S.p.A. con sede in Castellarano (RE). La Società L.I.K.E. S.r.l. ha trasferito la sede operativa in Via Mantenga a Rubiera (RE), mentre la Società Sicis S.r.l. a Socio Unico, ha incorporato l’associata società La Compagnia dell’Oro S.r.l., alla quale subentra nel vincolo associativo. 26 CER gennaio/febbraio 2011 CONVEGNO SU ‘MADE IN’ e antidumping Nel pomeriggio di mercoledì 12 gennaio, presso la Sala Conferenze di Confindustria Ceramica si è tenuto il convegno Regole per il ‘made in’ e competitività internazionale: il caso della ceramica, evento al quale hanno preso parte l’on. Cristiana Muscardini, vice presidente della Commissione Commercio Internazionale al Parlamento Europeo, Fabrizio Viola, amministratore delegato Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Giuseppe Schirone, business consultant manager di Prometeia, Franco Manfredini ed Armando Cafiero, rispettivamente presidente e direttore generale di Confindustria Ceramica. L’incontro, che si è incentrato sulla presentazione dell’Osservatorio Previsionale sul mercato mondiale delle piastrelle di ceramica. Italia e principali competitor a confronto, è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione su due dossier particolarmente importanti, quali l’introduzione nella normativa comunitaria del made in e lo stato di avanzamento lavori della procedura antidumping contro le importazioni cinesi in Europa. Da sinistra: Dario Di Vico, Fabrizio Viola, Franco Manfredini, Cristiana Muscardini, Armando Cafiero WWWDURSTIT 6OGLIO%ORAPOSSO 3TAMPAREALLAMASSIMAVELOCITÌ CONQUANTITÌDIINCHIOSTROSENZALIMITI 'AMMA($ .UOVOSISTEMACON!DVANCED(IGH$ElNITION'RAYSCALE CONALTISSIMADElNIZIONEESFUMATUREDELICATE %CCEZIONALEPRODUTTIVITÌlNOAMMINCONINEGUAGLIABILE SCARICODIINCHIOSTROPERDECORAZIONICARICHEDICONTRASTO CANALICOLORE &5,,($ 6ARIABLE$OT(IGH$ElNITION(IGH$ENSITY 2INGAROUND !DVANCED'RAYSCALE4ECHNOLOGY 'AMMA($3 .UOVOSISTEMACON!DVANCED(IGH$ElNITION'RAYSCALE CONALTISSIMADElNIZIONEESFUMATUREDELICATE 0RODUTTIVITÌlNOAMMINCONINEGUAGLIABILESCARICO DIINCHIOSTROPERDECORAZIONICARICHEDICONTRASTO /TTIMORAPPORTOPREZZOnPRESTAZIONICANALICOLORE 'AMMA-ODULAR 4ECNOLOGIA-ULTIDOT(3PERDECORAZIONISENZALIMITIAD ALTAQUALITÌEVELOCITÌ0RODUTTIVITÌlNOAMMIN CONINEGUAGLIABILESCARICODIINCHIOSTROPERDECORAZIONI CARICHEDICONTRASTOCANALICOLORE 0ICTOCER($ .UOVO0LOTTERCERAMICOCONTECNOLOGIA!DVANCED(IGH $ElNITION'RAYSCALEPERREALIZZAREPRODOTTIINNOVATIVI EPEZZISPECIALI3IMULAZIONEDELLAQUALITÌDISTAMPA DI'AMMAE'AMMA($($3 nCANALICOLORE (IGH)NK!MOUNT ,EADINGSOFTWARE 0REMIUM4ECHNICAL3UPPORT "EST0RICE0ERFORMANCE2ATIO /PENSYSTEM 5NREACHED0RODUCTIVITY Entra nel futuro Nuovi forni Sacmi Serie EKO Raggiungere obiettivi economici e produttivi non è mai stato così% naturale - riduzione dei consumi di combustibile - volume ridotto di fumi e minime emissioni di CO2 - possibilità di selezionare i fumi da depurare - gestione dello scambio termico fumi/prodotto ottimizzato - un forno che varia la propria lunghezza in base ai volumi produttivi - migliore controllo della curva di cottura e facilità di conduzione - pressione e temperatura stabili al variare dei volumi produttivi In un mondo pieno di parole, un eroe reale (H.E.R.O.) in # + *" *% *% # *. -# + *) % " # * ,) % # * ' * ) " % * % ,) . * % % ' -% .% * + % $ ) # % -% -+ * " / / / / / High Efficiency Resource Optimizer www.sacmi.com naturally INTERVISTA A CER Alessandro Saviola Una filiera produttiva integrata per un approccio “total green” CERINTERVISTA di Andrea Serri ALESSANDRO SAVIOLA Presidente del Gruppo Mauro Saviola ( Viadana (Mn). Parlare di green agli inizi del 2011 è una non notizia. Eppure lo potrebbe diventare se l’azienda in questione avesse fatto la scelta del total green manufacturing a partire dall’anno ante litteram 1997, se avesse dato vita – sotto la guida illuminata del fondatore Mauro – ad un sistema aziendale verticalmente ed orizzontalmente integrato, se l’originale business idea fosse in procinto di venire replicata negli Usa insieme ad un fondo di venture capital. Un caso di interesse anche per l’industria italiana della ceramica, con la quale questo gruppo industriale da oltre 600 milioni di euro di fatturato l’anno ha in comune la natura capital ed energy intensive e la vocazione ai mercati esteri. Ideale biglietto da visita dell’azienda, per chi in macchina arriva dall’Emilia ed attraversa il Po, sono i filari di pioppi lungo gli argini del fiume, originaria materia prima da cui è partita l’avventura di Mauro Saviola, realtà oggi guidata da Alessandro, presidente del gruppo industriale 37 anni, sposato con due figli, una grande passione per il lavoro, per la famiglia e per il mare. Alessandro, nel 1963 tuo padre decide di fondare la Sadepan. “L’espressione ironica di mio padre ‘sono nato in un pioppo’ unita a quella che recita ‘la fortuna? Più lavoro e più ne ho’ sono quelle che meglio fotografano lo spirito e l’attività della prima attività industriale della famiglia Saviola: la produzione di pannelli truciolari. Un realtà che dieci anni dopo fa “Una flotta di 150 autotreni collega i 18 centri di raccolta di rifiuti e scarti di solo legno” ) nascere la Sadepan Chimica, dedicata non solo alla produzione di colle e resine, ma anche e soprattutto all’attività di ricerca e sviluppo di nuove soluzioni d’avanguardia, sia nell’impiantistica che nell’uso dei materiali”. Nella storia di questa azienda il 1997 è un anno importante. “In quegli anni decidemmo di creare non un nuovo prodotto, ma di realizzare tutti i nostri pannelli truciolari esclusivamente uti30 CER gennaio/febbraio 2011 lizzando legno di riciclo. Per fare questo due furono i problemi principali: la reperibilità in modo continuo delle materie prime, in anni in cui la sensibilità sui prodotti di riciclo era scarsa; la contaminazione di questa materia prima seconda con impurità e corpi estranei, che rendevano il prodotto così ottenuto difficile da utilizzare da parte dei mobilieri. Inizialmente subimmo una forte resistenza da parte delle forze commerciali, ma avemmo la forza e il coraggio di andare avanti e di insistere lungo questa strada”. In che modo avete organizzato la raccolta del legno post consumo? “Abbiamo iniziato a costruire un nostro network di raccolta facendo accordi con i recuperatori di pallet, che cedevano a noi quelli che non potevano più essere rimessi in commercio, e con le aziende dei diversi settori che avevano legno da smaltire: tra queste, la Fiat che spediva parti meccaniche in imballaggi di legno. Posizionando container e cassoni presso queste aziende più che comprare la nostra materia prima, vendevamo un servizio di smaltimento. Nei primi anni significative furono le importazioni dalla Germania di treni completi, possibili grazie alla loro più radicata cultura del riciclo e ad un maggior uso di pannelli nel campo dell’edilizia. In questi ultimi anni, grazie anche ad un accordo con Rilegno – Conai, abbiamo iniziato ad operare anche nell’Italia centro meridionale, area che fornisce oggi un significativo contributo sulla quota di raccolta nazionale. Il network si è evoluto fino a contare 18 centri logistici, che coinvolgono le municipalità di oltre 2.000 comuni italiani e più di 1000 aziende. E se fino a 5-6 anni fa la metà del legno post consumo proveniva dall’estero, oggi il 90% è di provenienza italiana”. Il legno post consumo è un costo o un ricavo? “Quando siamo partiti, il costo del legno era uguale a zero ed il piccolo introito deri- CERINTERVISTA vante dall’attività di ritiro copriva, almeno in parte, i costi logistici. Nel tempo c’è stata un evoluzione, perché i vantaggi competitivi non durano in eterno: nostri concorrenti – seppur con percentuali limitate – e imprese di raccolta indipendenti hanno cominciato ad entrare sul mercato dando il via alla fase del prezzo come risultato di domanda – offerta. Le quotazioni attuali sono nell’ordine quadruplicate rispetto a solo uno o due anni fa e oltre ai nostri tradizionali competitor se ne stanno affacciando di nuovi, come le centrali a biomassa che, potendo contare su incentivi statali, sono in grado di strapagare il prodotto, arrivando a creare una vera e propria carenza di materia prima, in contrasto con l’elementare logica che vorrebbe 1. che il riciclo di un rifiuto fosse prioritario dal punto di vista ecologico ed economico rispetto alla sua combustione. La capillarità del network sul territorio ci consente di presidiare meglio la raccolta contribuendo in modo significativo alla tenuta del nostro sistema. Quanto è importante la logistica nella vostra azienda? “È una voce di costo determinante nella raccolta della materia prima, se si pensa che circa la metà del costo legno è da imputare proprio al trasferimento del prodotto. Una considerazione che vale anche sul versante della vendita dei pannelli che, avendo un basso valore specifico, mal sopportano i lunghi trasporti. In tal senso, la stessa localizzazione degli stabilimenti è studiata con cura. La nostra fabbrica chimica a Genk ad esempio, è posta sull’Albert Canal, collegato al porto di Rotterdam, ed è raccordata con la ferrovia per garantire il massimo di intermodalità”. L’ottimale preparazione del legno da riciclo ha richiesto significativi sviluppi impiantistici. “L’attività di ricerca del nostro staff interno, di concerto con i fornitori di tecnologia , ci ha consentito di mettere a punto un sofisticato sistema per la preparazione della materia prima. Soprattutto nei primi anni, siamo arrivati a momenti nei quali i tecnici sono stati sul punto di gettare la spugna e solo la determinazione di mio padre li ha costretti ad andare avanti, arrivando alla soluzione dei problemi. Oggi il ciclo produttivo inizia con il lavaggio preventivo di tutto il materiale acquisito, un separatore naturale IL PROFILO DELL’AZIENDA Il Gruppo Mauro Saviola nasce nel 1963 ad opera dell’omonimo imprenditore, prematuramente scomparso due anni fa, e si compone oggi di 12 aziende verticalmente integrate, in cui operano 1.700 dipendenti attivi in 17 stabilimenti. La superficie globale coperta è superiore ai 2,3 milioni di metri quadrati. Il fatturato dell’ultimo esercizio è stato di 620 milioni di euro. Il riciclo del legno post consumo annuo raggiunge il milione e mezzo di tonnellate, equivalenti a circa 4 milioni di alberi non abbattuti, che vengono gestiti attraverso 18 centri logistici sparsi sul territorio italiano che si raccordano agli stabilimenti del gruppo attraverso una flotta di 150 autotreni di proprietà. L’importazione di legno riciclato avviene, invece, mediante 200 treni merci completi realizzati ogni anno. La produzione annua è pari a 1,5 milioni di metri cubi di pannelli truciolati; 55 sono i milioni di metri quadrati di pannelli nobilitati e 90.000 i metri cubi di pannelli MDF prodotti ogni anno. Cinque sono invece i milioni di mobili realizzati in kit destinati alla grande distribuzione. a cui si sostituisce un separatore a secco costituito anche da potenti calamite poste lungo il percorso, che depurano il legno dai residue ferrosi. Da ultimo, la parte difficile è l’eliminazione della parte sabbiosa, possibile grazie ad una diversa tecnologia a secco che fa leva sul diverso peso specifico dei materiali. Oggi disponiamo di una tecnologia d’avanguardia unica a livello internazionale”. Perché avete deciso di internalizzare la produzione delle resine? “La cosa ha una origine antica e nasce quando la Montedison creò di fatto un cartello sui prezzi. Visto che la resina era la seconda voce di costo del prodotto, facemmo il primo impianto di formaldeide, diventati oggi 10 ed in grado non solo di soddisfare la nostra domanda, ma anche di porsi come fornitori per terzi”. Non esiste una contraddizione tra l’impostazione green e l’uso della formaldeide? 2. “La formaldeide, seppur negli ultimi anni 2011 gennaio/febbraio CER 31 CERINTERVISTA a volte messa in discussione, è a tutt’oggi la soluzione ecologicamente migliore perché arriva ad emettere solo poche parti per milione; un ipotetico sostituto sono gli isocianati, ma gli effetti sono nettamente peggiori. Il cuore del problema è il livello di concentrazione, non la sua assenza: è bene ricordare che anche un frutto naturale come la pera ne rilascia piccolissime dosi. In tal senso la nostra azienda ha lanciato il LEB, lowest emission board, un marchio che, certificato da organismi terzi internazionali, garantisce al consumatore il minor livello di emissione al mondo. Rispetto alla più restrittiva norma europea, E1, ed internazionale, la giapponese F, LEB è su livelli inferiori, una condizione che chi ha messo in contatto con Ikea che doveva esportare propri mobili a in Giappone”. La campagna pubblicitaria del Consorzio del pannello ecologico 32 CER gennaio/febbraio 2011 Come si concilia il plus ambientale del vostro pannello con la sua natura di commodity? Come avete fatto a differenziarvi dalla concorrenza e ad incrementare le marginalità? “L’aver assecondato l’evoluzione nel concetto di green è vantaggioso secondo una duplice valenza. Da un lato, per un potenziale risparmio sul costo della materia prima vergine, che ci ha consentito di rimanere competitivi nel confronto con Paesi nei quali il legno vergine è disponibile in maggiori quantità e a costi minori, anche se l’utilizzo del legno post consumo ha maggiori costi di gestione degli impianti. In fase di vendita non sempre si è pagati di più, ma la valenza ecologica del nostro lavoro è sempre più apprezzata dalla nostra clientela, soprattutto in questo momento congiunturale. L’innalzamento della percezione da parte dei consumatori è passato anche attraverso il Consorzio del pannello ecologico, un organismo da noi fortemente voluto nel 1999. Obiettivo del consorzio è l’affiliazione dei nostri clienti mobilieri che, a fronte dell’utilizzo dei nostri pannelli, possono godere di una serie di servizi, quali una campagna pubblicitaria sui mensili a grande diffusione, il cartoncino da apporre in sala mostra, la formazione di loro venditori, il logo da esporre ad esempio al Salone del Mobile. Tutte iniziative che hanno consentito ai nostri clienti di poter spuntare un premium price tra il 5 e il 10% rispetto alla concorrenza”. Un ulteriore passaggio che avete fatto è stato quello di produrre il mobile completo. “L’idea originaria era di ampliare il raggio di azione dell’azienda, creando valore aggiunto attraverso la produzione di prodotti finiti. Non disponendo del know how dei mobilieri e avendo alle spalle i grandi volumi dell’industria - e soprattutto rispettandoli nel nostro rapporto di principali fornitori non potevamo inseguirli sulla strada tradizionale: da qui la decisione di puntare sul mobili in kit, che in quegli anni cominciava ad intercettare una nuova visione del prodotto – mutuando la cultura anglosassone – da bene semidurevole a bene di consumo. La Francia, oggi secondo mercato europeo ma primo per lungo tempo, è stato di grande importanza per la predominanza della grande distribuzione sui canali. Oggi, grazie anche ad Ikea e alla sintesi con il design accattivante, il low ha una percezione più elevata e, sommando tutte le fornitura a Conforama, Castorama, Auchan, Carrefour, Coop Italia, Leroy Merlin, arriviamo a 5 milioni di scatole, il 15% del fatturato di gruppo, con prospettive di ulteriore sviluppo”. Quali invece le peculiarità dei rapporti con i grandi mobilieri italiani, tra cui Scavolini. “Il nostro approccio è quello della ‘commodities di specialità’. Commodities lo è il pannello grezzo, un po’ meno quando parliamo di pannelli speciali come il LEB, ancor meno quando il truciolare viene rivestito con carte melaminiche decorative in grado di rappresentare sempre meglio l’essenza naturale, sia per quanto riguarda gli aspetti decorativi che per quelli tattili. Questo know how, sviluppato da nostri uomini, consente di spuntare un prezzo medio più alto del 6-7% rispetto ai concorrenti. Questo modello sta per spiccare il volo verso gli Stati Uniti? “Siamo in avanzata fase negoziale con un fondo chiuso statunitense che vuole portare il modello Mauro Saviola negli Stati Uniti. L’idea è quella di una nuova società a cui noi apportiamo il know how maturato, mentre il venture capitalist gestisce il business. Abbiamo mutuato l’idea di Marchionne: valorizzare una propria eccellenza tecnologica presente in azienda per creare valore ed espanderci sul mercato nord americano”. CERCOMUNICAZIONE RIPARTE A FEBBRAIO “Creatività infinita” di Giovanni Vantaggi Telepromozioni di Gerry Scotti, due settimane di spot sulla Rai nel periodo del Festival di Sanremo, importante focus su internet e sulla stampa specializzata sono le iniziative del 2011 È ripresa ufficialmente giovedì 10 febbraio la campagna di comunicazione integrata di Ceramics of Italy, firmata da Barabino & Partners, advisor di comunicazione di Confindustria Ceramica. Il piano integrato di comunicazione e promozione del prodotto ceramico è stato declinato in una campagna pubblicitaria multisoggetto su TV, stampa e web e nel lancio del portale www.laceramicaitaliana.it. La campagna “Creatività infinita” – dopo la prima fase del mese di ottobre 2010 – sarà nuovamente on-air nei mesi di febbraio, marzo e aprile, concludendosi idealmente con il Salone del Mobile, evento che da diversi anni vede il marchio Ceramics of Italy impegnato in un’intensa attività promozionale che trova espressione nell’esposizione presso la Triennale di Milano nell’ambito degli appuntamenti del Fuori Salone. A dare il via al secondo flight della campagna promozionale è stato Gerry Scotti che, all’interno del programma Chi vuol essere milionario in onda su Canale 5, ha promosso l’infi- nita varietà e adattabilità dei prodotti ceramici ai diversi ambienti della casa in 3 telepromozioni da 40 secondi ciascuna. Le telepromozioni – andate in onda giovedì 10, venerdi 11 e sabato 12 febbraio intorno alle 19.40, uno degli orari di massima audience della rete prima dell’edizione serale del telegiornale – hanno visto il popolare conduttore televisivo muoversi all’interno di uno studio virtuale realizzato interamente in piastrelle di ceramica con l’obiettivo di “raccontare” il mondo della ceramica italiana, caratterizzato da una varietà infinita di formati, colori, dimensioni. La scelta di promuovere il prodotto ceramico sia attraverso telepromozioni sia attraverso spot tradizionali risponde alla volontà da parte dell’Associazione da un lato di acquisire know how e di valutare l’efficacia di differenti forme pubblicitarie, dall’altro di associare a un messaggio commerciale (telepromozione) una comunicazione maggiormente aspirazionale (spot) volta a trasferire un posizionamento nuovo e distintivo del pro- Due momenti della telepromozione con Gerry Scotti. 34 CER gennaio/febbraio 2011 CERCOMUNICAZIONE dotto ceramico. Lo spot – prodotto da Proxima Milano e ideato da Barabino & Partners Design – è stato trasmesso sulle reti Rai durante la settimana del Festival di Sanremo e in quella successiva, periodo caratterizzato da un’elevata audience e attenzione sia da parte del pubblico sia della critica. La pianificazione in fasce orarie e in contenitori ad alto share quali Annozero, Che Tempo Che Fa, Ballarò, Domenica In, Quelli Che il Calcio e i telegiornali di Rai 1 e Rai 2, ha garantito allo spot “Creatività infinita” un’elevata visibilità in termini di contatti raggiunti. La pianificazione degli spot in Tv è stata studiata con l’obiettivo di colpire sia un target istituzionale, con passaggi all’interno di trasmissioni di informazione e di telegiornali, sia un target femminile con diversi passaggi in fasce orarie e in trasmissioni come La Prova del Cuoco o Pomeriggio sul 2. L’attenzione costante verso le novità e le tendenze in atto nel mondo televisivo in seguito allo switch off avvenuto nei mesi scorsi in oltre il 70% del territorio italiano ha suggerito una pianificazione per due settimane anche su due dei principali canali Mediaset del digitale terrestre – Iris e La5 – alla luce dell’importante crescita in termini di ascolti registrata dagli stessi. Per quanto riguarda la carta stampata, la campagna pubblicitaria multisoggetto sarà presente su oltre 20 riviste nei mesi di febbraio, marzo e aprile sia su testate specializzate dedicate ai professionisti del settore, Alcuni esempi della presenza pubblicitaria sul web come architetti o interior designer, sia su mensili dedicati al mondo della casa. Grande importanza nel piano è stata infine rivolta a internet, media sempre più centrale nella costruzione di un rapporto di fidelizzazione e di relazione con i propri target di riferimento: sul web è stato così lanciato il nuovo portale www.laceramicaitaliana.it, pensato e dedicato ai consumatori finali e ai professionisti, e un’importante campagna pubblicitaria a supporto del sito. L’incredibile vastità di offerte sul web ha consentito di elaborare soluzioni pubblicitarie ad hoc per ogni target. Infine, la campagna è stata declinata su siti web generalisti come Corriere.it e Repubblica.it, su sezioni specifiche dedicate alla casa, su siti web specializzati per i professionisti e su portali dedicati al pubblico femminile. L’obiettivo della campagna sul web, della durata di oltre due mesi, è di raggiungere sia target meno “avvezzi” ai media tradizionali sia di supportare i messaggi già veicolati con la Tv e la carta stampata generando traffico sul sito www.laceramicaitaliana.it. Il piano di comunicazione e pubblicità integrato sui diversi media è quindi finalizzato a stimolare sul mercato italiano la domanda di prodotti ceramici, oltre a trasferire adeguatamente presso consumatori finali e professionisti i valori di un prodotto italiano, la piastrella, protagonista nel mondo dell’interior design, delle nuove architetture e degli stili di vita contemporanei. L’obiettivo strategico della campagna è quello di avviare un percorso di riposizionamento del prodotto ceramico, ampliare i target di riferimento e creare nuove motivazioni di acquisto oltre a quelle già fortemente consolidate: la ceramica non è solo robusta, pratica, igienica, economica, ma è anche, e soprattutto, l’unica soluzione di rivestimento che offre la più ampia scelta di forme, colori, decori, finiture. Un prodotto che ha le “carte in regola” per ritornare ad essere percepito come protagonista di nuove tendenze, in linea con i più innovativi modelli di “cultura dell’abitare”. [email protected] 2011 gennaio/febbraio CER 35 CERMERCATI LA “PIATTA EUROPA” che consuma piastrelle di Giuseppe Schirone* La ripresa in Germania e Regno Unito viene appesantita dalle difficoltà della Spagna e dal ristagno di Italia e Francia 36 CER gennaio/febbraio 2011 Fra le tesi degli economisti industriali che non sono state incrinate dalla crisi vi è quella relativa al vantaggio, per un settore, di operare da leader in un ampio e sfidante mercato interno: contesti domestici costituiti da consumatori esigenti, informati, con elevata disponibilità di spesa e capaci di stimolare e/o recepire innovazioni continuano infatti a costituire una formidabile tensione verso l’eccellenza per le aziende. In ambito ceramico, come noto, sono i Paesi europei occidentali a rappresentare il “giardino di casa”, ovvero il mercato interno di riferimento. Nell’analisi delle prospettive a breve termine del comparto ceramico, risulta quindi determinante riflettere sulle principali caratteristiche che sembrano profilarsi per lo scenario europeo. E da questa riflessione emerge che, dopo le intemperie degli ultimi anni (calo dei consumi ceramici legati alla crisi dell’edilizia e contemporaneo affacciarsi sul mercato dei nuovi player emergenti, cinesi in primis), è probabilmente ancora prematuro ipotizzare un rapido “ritorno del sereno” sul nostro giardino. Pur con molte differenze fra i vari Paesi, il quadro di domanda per il prossimo biennio si prospetta infatti complessivamente molto complicato sui mercati dell’Europa Occidentale: gli effetti positivi connessi al risveglio delle compravendite immobiliari (e dei prezzi) in diversi Paesi (es. Regno Unito e Francia), tassi di interesse ai minimi ed una (incerta) ripresa dell’attività edilizia in Germania saranno infatti probabilmente compensati da fattori che agiranno in senso opposto: in generale, nel comparto residenziale (+3.2% la crescita complessiva attesa per il biennio 2011-12) i vari piani di stimolo al settore immobiliare (più o meno di successo, come nel caso del nostro “piano casa”) messi in campo negli ultimi anni stanno rientrando; in ambito non residenziale, poi, il basso grado di utilizzo degli impianti industriali limiterà le possibilità di recupero degli investimenti. Oltre a questi fattori “generali”, anche fattori specifici di alcuni Paesi contribuiranno a mantenere probabilmente stagnante l’attività edilizia: ci limitiamo qui a segnalare le attese di un lento aggiustamento della bolla immobiliare in Spagna e le deboli prospettive di sviluppo del “nuovo” residenziale in Italia. In questo contesto, i consumi di piastrelle dell’area europea-occidentale, dopo la pesante riduzione sopra menzionata, sono attesi recuperare solo il 3% nel prossimo biennio (la virtuale stagnazione di Italia, Spagna e Francia non potrà infatti essere compensata dai recuperi attesi per Regno Unito e Germania), con un mercato che, complessivamente, a fine 2012 risulterà ancora inferiore del 30% circa (330 milioni di mq) rispetto ai livelli del 2007. E leggermente inferiore potrebbe addirittura risultare la crescita delle vendite italiane nell’area, nell’ipotesi che la concorrenza dei produttori emergenti (e non solo) nelle fasce medie e medio-basse si intensifichi ulteriormente. In definitiva, pur continuando a caratterizzarsi per i maggiori consumi CERMERCATI Il mercato delle piastrelle e le esportazioni italiane Europa Occidentale: i consumi di piastrelle Valori in milioni di metri quadrati 2008 Consumi di piastrelle (var. %) 2009 Valori in milioni di metri quadrati 2010 2011 2012 958 777 743 749 766 -12.6 -18.9 -4.4 0.8 2.3 540 473 465 475 489 -7.0 -12.5 -1.7 2.2 2.9 179 154 154 157 159 -6.7 -13.9 -0.1 1.4 1.7 33.2 32.6 33.2 32.9 32.6 Escluse Italia e Spagna Consumi di piastrelle (var. %) Esportazioni italiane (var. %) Quota di mercato piastr. ital. Fonte: Osservatorio Previsionale sul mercato mondiale delle piastrelle di ceramica. Gennaio 2011 Confindustria Ceramica/Prometeia annuali pro-capite (1,8 mq rispetto ad esempio ai 0,7 mq degli USA) e la più elevata disponibilità di spesa, i ritmi di sviluppo attesi configureranno il mercato europeo-occidentale come l’area mondiale meno dinamica in termini di consumi di piastrelle. Fra le eredità permanenti della crisi sui pattern di consumo dei cittadini europei – per il settore ceramico, ma numerose evidenze in tal senso vengono anche da altri comparti manifatturieri – sembra inoltre esserci l’aumento del rapporto qualità/prezzo/servizio fra i criteri che guidano gli atti di acquisto. In sostanza, i consumatori europeo-occidentali operano ora con vincoli di bilancio più stringenti rispetto al passato e, pur essendo disposti a riconoscere un premium price alle proposte di fascia alta, tale disponibilità non viene più concessa “ad ogni costo”. In un contesto di mercato di questo tipo (consumi stagnanti e maggiore attenzione al rapporto qualità/prezzo), è quindi facile prevedere un’ulteriore inasprimento del clima competitivo, con le imprese italiane impegnate a mantenere il proprio primato sui fattori no-price (qualità tecnica, robustezza, estetica, ecc.), ma con una crescente attenzione all’efficienza (ovvero alla produttività) ed al controllo dei costi (manifatturieri e commerciali). Le aziende italiane saranno in sostanza chiamate a mantenersi sulla frontiera dell’innovazione di prodotto, intervenendo al contempo su ogni fonte di inefficienza dei processi aziendali, e continuando a scontare le note inefficienze “esterne” (in primis nei costi energetici). Inutile sottolineare come si tratti di un’equazione molto complicata da risolvere. Caratteristiche completamente diverse caratterizzeranno invece le dinamiche di domanda al di fuori del mercato europeo-occidentale: in Europa Orientale (Russia e Turchia incluse), ad esempio, la tonicità degli investimenti in costruzioni dovrebbe tradursi in incrementi cumulati vicini al 15% per i consumi di piastrelle nel prossimo biennio (con Polonia e Paesi Baltici in evidenza, e minori opportunità in Ungheria e Rep. Ceca), previsti attestarsi così su livelli superiori a quelli pre-crisi. E solo leggermente inferiori (13% circa) sono i ritmi di crescita attesi per i Paesi del Far East: stante le dimensioni ormai raggiunte, la Cina e gli altri Paesi dell’area saranno responsabili del 60% (670 milioni di mq) dell’incremento complessivo dei consumi mondiali di piastrelle, che nel 2012 supereranno la soglia dei 10 miliardi di mq. In questo contesto, se il mantenimento della leadership sui “ricchi” mercati europei continuerà ad essere l’obiettivo primario per le imprese ceramiche italiane, il moltiplicarsi di questi segnali di dinamicità sui nuovi mercati, rappresenteranno verosimilmente, per molte aziende, una irresistibile tentazione ad andare…“oltre il giardino”. [email protected] *Responsabile ‘business line’ associazioni Prometeia 2011 gennaio/febbraio CER 37 CERMERCATI RUSSIA, SI CONSOLIDA la ripresa del residenziale di Luca Luberto L’Europa Centro Orientale è l’unica area ad aver ritrovato una dinamica positiva dei consumi di piastrelle nel corso del 2010 Nel 2010 tutte le principali economie dell’Europa Centro Orientale hanno registrato una fase di ripresa, seppur con intensità diverse: robusta in Turchia, Polonia, Rep. Ceca, ed Estonia, più incerta in Ungheria e negli altri Paesi Baltici; Per gran parte di queste economie il recupero è imputabile alle esportazioni, sulla spinta della forte espansione della domanda tedesca; sul fronte della domanda interna si evidenzia una ripresa dei consumi e degli investimenti nella Repubblica Ceca e soprattutto in Polonia (anche per lo stimolo delle opere per gli Europei del 2012), ma non altrettanto in Ungheria. Le prospettive per il prossimo biennio relativamente ai consumi delle famiglie segnalano incrementi medi annui dell’ordine del 4%. Gli investimenti in costruzioni, dopo la decisa flessione di quasi il 15% nel 2009, hanno evidenziato nel 2010 segnali di recupero registrando un incremento del 2,3%, trainato in maniera determinante dalle infrastrutture pubbliche; tuttavia appare ancora debole l’attività edilizia, sia residenziale che non residenziale. Il mercato delle piastrelle e le esportazioni italiane nell’Europa Centro Orientale Valori in milioni di metri quadrati Consumi di piastrelle (var. %) Esportazioni italiane (var. %) Quota di mercato piastr. ital. 2008 2009 2010 2011 2012 696.0 616.9 637.9 678.9 734.4 0.2 -11.4 3.4 6.4 8.2 47.8 30.6 30.9 32.6 34.7 1.9 -36.0 0.9 5.5 6.5 6.9 5.0 4.8 4.8 4.7 Fonte: Osservatorio Previsionale sul mercato mondiale delle piastrelle di ceramica. Gennaio 2011 Confindustria Ceramica/Prometeia 38 CER gennaio/febbraio 2011 Per il biennio 2011-2012 si immagina un’espansione delle costruzioni, a ritmi particolarmente sostenuti con tassi medi annui di crescita intorno al 6,5%, alimentata principalmente dal genio civile, soprattutto grazie a progetti finanziati dai fondi strutturali UE, ma anche da un comparto residenziale in notevole ripresa, stimato in aumento di quasi il 5% nel 2011 e oltre il 7% nel 2012. Grazie all’apporto di Russia e Turchia, quest’area è l’unica in Europa ad aver ritrovato già nel corso del 2010 una dinamica positiva dei consumi di piastrelle. Dopo la flessione del -11% registrata nel corso del 2009, dove i consumi di piastrelle erano scesi a meno di 617 milioni di mq, nel 2010 si dovrebbero attestare a livelli prossimi ai 640 milioni di mq. La crescita dovrebbe rafforzarsi nel biennio di previsione, grazie al recupero atteso anche per le altre economie dell’area, portando i consumi a oltre 730 milioni di mq, registrando pertanto un tasso di crescita medio intorno al 7%. Nonostante l’ipotesi di una dinamica dell’export italiano che in previsione dovrebbe ricalcare (segue a pag 40) CERMERCATI I N LA CERAMICA ITALIANA premia Maxim Malyshev L’appuntamento con il mercato russo è, come da tradizione, per la prima settimana di aprile. Anche quest’anno Expo Center di Mosca ospita MosBuild, la rassegna fieristica organizzata da ITE (International Trade Exhibitions) e dedicata all’industria delle costruzioni e dei materiali da rivestimento, manifestazione che nel 2010 vide la presenza di 2.090 espositori provenienti da 48 Paesi, numeri che gli organizzatori puntano a superare quest’anno. Significativa, come già da almeno un decennio, la partecipazione italiana che quest’anno si sostanzia in 38 aziende ceramiche italiane (per un totale di 55 marchi commerciali rappresentati) che, raccolte attorno allo stand istituzionale Ceramic Tiles of Italy localizzato nella Padiglione 2 Hall 3, mostrano le principali novità appositamente preparate per il mercato russo. Una presenza che, consolidandosi nelle relazioni con i professionisti del mondo delle costruzioni, trova nel sistema della distribuzione un proprio fondamentale partner, al quale annualmente l’industria ceramica italiana rende onore attraverso il Russian Distributor Award, giunto alla sua 4a edizione. Il presidente di Confindustria Ceramica Franco Manfredini consegnerà il premio, nel pomeriggio di martedì 6 aprile, a Maxim Malyshex, titolare di Rim.Ru, importante società commerciale attiva in diverse città della Russia. ИТАЛЬЯНСКАЯ КЕРАМИКА награждает Максима Малышева Встреча с российским рынком по уже сложившейся традиции намечена на первую неделю апреля. В этом году в московском Экспоцентре вновь пройдет «МосБилд» - выставка, организованная компанией ITE (International Trade Exhibitions) и посвященная миру строительства и облицовочных материалов. В 2010 году в ней приняло участие 2090 компаний из 48 стран: цифры, которые организаторы надеются превзойти в этом году. На протяжении последнего десятка лет значительным остается участие Италии, которая в этом году будет представлена 38 керамическими компаниями (представляющими в общем 55 торговых марок). Объединившись вокруг институционального стенда «Ceramic Tiles of Italy», F I E R A | Н А В Ы С ТА В К Е Le aziende italiane di ceramica Итальянской керамической компаний ACIF (EMILCERAMICA) ANTONIO LUPI DESIGN ATLAS CONCORDE BOX DOCCE 2B BRENNERO CAESAR CASA DOLCE CASA / CASAMOOD (FLORIM) CERAMICA FLAMINIA CERCOM CERDISA / CISA (GRUPPO RICCHETTI) CERIM / REX (FLORIM) CIPA GRES CIR (SERENISSIMA IND. CERAMICHE) COEM / FIORANESE COTTO VENETO DANIEL RUBINETTERIE DEL CONCA DISEGNO CERAMICA DOMUS LINEA EDILCUOGHI / EDILGRES (IND. FINCUOGHI) EMILCERAMICA EPOCA (GAMBINI GROUP) FAP FLORIM FONTANA BISMANTOVA (RONDINE GROUP) FRATELLI FANTINI GARDENIA ORCHIDEA HERBOVITAL2 INDUSTRIE FINCUOGHI ISLA - MADE IN FLORIM KEOPE KERAMA MARAZZI JACUZZI EUROPE LORD (MAJORCA) MAIOLICHE DELL'UMBRIA (RONDINE GROUP) NARDINI PASTORELLI PROFILPAS RHS / SADON (RONDINE GROUP) RICCHETTI (GRUPPO RICCHETTI) RONDINE GROUP SAIME SAN PROSPERO SANT'AGOSTINO SCP - SOCIETÀ CERAMICHE PREGIATE SERENISSIMA CIR IND. CERAMICHE SETTECENTO - MOSAICI E CERAMICHE D'ARTE SICIS SIRE TAGINA VALLELUNGA (elenco aggiornato al 23/2/2011) расположенного в Зале 3 Павильона 2, они продемонстрируют главные новинки, разработанные специально для российского рынка. Это участие позволит укрепить связи с профессионалами мира строительства и найти в дистрибьюторской системе своего главного партнера, которому итальянская керамическая промышленность ежегодно отдает честь, присуждая уже в 4-ый раз «Премию российскому дистрибьютору» (Russian Distributor Award). Во вторник 6 апреля президент Конфиндустрии керамики Франко Манфредини наградит этой премией Максима Малышева – владельца Rim.Ru, крупной торговой компании, работающей в различных городах России. 2011 gennaio/febbraio CER 39 CERMERCATI il trend atteso per i consumi, difficilmente le imprese italiane esportatrici Le aziende italiane di tecnologia di piastrelle potranno recuperare livelli e quote detenuti prima della Итальянских компаний к crisi 2009. Infatti con un tasso di creтехнологиям scita medio per il prossimo biennio di circa il 6%, le esportazioni italiane si AIR POWER GROUP I.C.F. & WELKO dovrebbero attestare intorno ai 35 BEDESCHI LAMBERTI milioni di mq, decisamente ancora BERNINI IMPIANTI MARTINELLI ETTORE BMR MODELLI CERAMICI distanti dai quasi 48 milioni di metri CAMI INTERNATIONAL quadrati esportati nel 2008. CAPACCIOLI S.A.I.T. Nell’area in esame il mercato di riferiCISMAC AUTOMAZIONI SACMI IMOLA mento per le aziende italiane è la COELTUNNEL SAID Russia. COLOROBBIA ITALIA SICER INTERNATIONAL COMET SIDERURGICA SCOPETTI Nel 2010 l’economia russa ha mostraDIATEX SITI - B&T GROUP to segnali di vivacità, sia pur con un ESMALGLASS SYSTEM andamento irregolare; i principali driFERRARI & CIGARINI TECNEMA vers della ripresa sono stati la crescita FRAC TECNODIAMANT dei prezzi delle materie prime insieme GAMABARELLI IMPIANTI TECNOFILIERE GRUPPO TECNOFERRARI TYROLIT VINCENT alla graduale normalizzazione delle H3M WORLD JET condizioni del credito. Significativo HYDRA ITALIA anche il robusto recupero dei consuINCO mi grazie all’aumento dei salari e pen(elenco aggiornato al 21/2/2011) sioni e al graduale rientro della disoccupazione, scesa a livelli pre-crisi. Russia: i consumi di piastrelle Valori in milioni di metri quadrati Relativamente agli investimenti in costruzioni, fortemente ridimensionati nel 2009 dal calo della domanda e dei prezzi, oltre che dalla crisi del credito, tali da segnare a fine 2009 un pesante 18,5%, sono usciti lentamente dalla recessione grazie soprattutto al traino delle infrastrutture e dell’edilizia residenziale pubblica, registrando una ripresa del 2,7%; appare invece più stenta- I N F I E R A | Н А В Ы С ТА В К Е 40 CER gennaio/febbraio 2011 ta la ripresa degli investimenti privati, che nel 2010 non ha registrato sostanziali variazioni rispetto all’anno precedente. Nel biennio 2011-2012 il recupero si estenderà anche al comparto residenziale (+3,4%) grazie al miglioramento delle condizioni economiche complessive, a partire dai redditi delle famiglie e dal mercato del credito, affiancandosi ad una dinamica ancora positiva del genio civile, anche per l’avanzamento dei progetti legati alle olimpiadi invernali del 2014 a Soči (Russia). Dopo la pesantissima contrazione registrata nel 2009 (-20%), i consumi russi di piastrelle di ceramica sono attesi sperimentare a consuntivo del 2010 una moderata espansione, mettendo a segno un incremento dell’ordine del 5%, e pertanto tornando su livelli superiore ai 160 milioni di metri quadrati. Il trend di crescita atteso nel biennio 2011- 2012, nonostante sia uno dei più brillanti nel continente con una crescita media del 9%, non dovrebbe tuttavia consentire ai consumi di recuperare i livelli del 2008. Le aziende italiane, duramente colpite dal calo del 2009, sembrano ben attrezzate per poter cogliere questa vivacità della domanda e riavviare con prontezza il presidio del sempre più importante mercato russo. In dettaglio le esportazioni italiane di piastrelle sono stimate crescere nel prossimo biennio a tassi medi superiori al 9% fino ad un livello di 4,5 milioni di mq. [email protected] Visist us in Mosbuild 2011 (Pavilion 7, Hall 2, Stand L121) CERMERCATI LA SCOSSA IMMOBILIARE colpisce l’America Latina La ripresa dalla crisi economica è legata indissolubilmente alla crescita dalle economie emergenti, in particolare dei Paesi dell’America Latina. È quanto sostiene il Fondo Monetario Internazionale (FMI) nell’ultimo World Economic Outlook. Il 2010 è già stato un anno eccellente per l’economia sudamericana, che ha registrato un tasso di crescita del 6% grazie ad una maggiore intensità della domanda mondiale, alla crescita dei prezzi delle materie prime – di cui l’area è ricca – un forte recupero della domanda interna e l’attrazione di investimenti diretti esteri. Per il 2011 si prospettano, secondo diverse analisi, ritmi di crescita più contenuti ma pur sempre positivi, con un aumento del Pil tra il 4,2% e il 6%. I Paesi per cui il FMI prevede una crescita maggiore sono il Perù (+8,3%), il Brasile (+7,5%), il Cile (+5%) e la Colombia (+4,7%), caratterizzati da un florido mercato domestico e da forti legami con la Cina e le economie asiatiche emergenti, verso cui si sono rivolte le loro esportazioni. Il FMI precisa però che l’America Latina è una realtà molto complessa, emettendo quindi previsioni meno ottimiste per i Paesi dell’area caraibica (+2,4%) e per il Messico (+5% nel 2010 e +3,9% nel 2011), maggiormente dipendenti dal turismo dei Paesi sviluppati e, soprattutto, dall’economia statunitense (i primi attraverso trasferimenti monetari, il secondo a causa del sistema finanziario). L’unico Paese con una crescita negativa è e rimane il Venezuela (-1,3%), provato - secondo l’FMI - da un’in42 CER gennaio/febbraio 2011 gente fuga di capitali e da una mancanza d’investimenti nel sistema produttivo che ha impedito le capacità di sviluppo dello Stato. Anche gli economisti di Moody’s Analytics stimano per il 2011 una crescita media dei Paesi dell’America del Sud che varia dal 5 al 6%, ad eccezione del Venezuela per il quale si prospetta una crescita attorno al 3%. Per il Messico e l’America Centrale la situazione sarà diversa a causa della dipendenza delle loro esportazioni dagli Stati Uniti, paese che continuerà a subire gli effetti della crisi economica. A differenti livelli, crescerà l’inflazione in quasi tutti i Paesi raggiungendo valori tra il 3 e il 7%. Il settore edile nei mercati dell’America Latina ha archiviato un 2010 molto positivo dopo il crollo degli investimenti in costruzioni del 2009. L’anno scorso si è infatti chiuso con una crescita del 7,2% e per il prossimo biennio le previsioni sono rosee, in particolare nel comparto residenziale e delle infrastrutture con percentuali di crescita tra 6-7%. Nonostante i consumi interni di piastrelle si siano mantenuti su livelli costanti anche nell’anno nero della crisi (ma l’export italiano verso quest’area crollò del 14,5%), il 2010 si è chiuso con un consumo in crescita (oltre 955 milioni di metri quadrati e un aumento delle esportazioni italiane dell’11%). Le stime per il 2011 del centro studi Prometeia parlano di un consumo interno di oltre 1023 milioni di mq (+7,1%) ma di una percentuale di export made in Italy contenuto, attorno al 3,2%, riallineandosi ai Foto Rodrigo Soldon / www.flickr.com di Simona Storchi livelli pre-crisi. “La riattivazione dei consumi piuttosto rapida – analizza infatti Prometeia – sarà soddisfatta in ampia misura dalla produzione interna dei vari Paesi dell’area, comportando così un incremento solo relativo delle importazioni”. In particolare sono Cina e Brasile a beneficiare dell’aumento della domanda interna erodendo così quote di mercato ai produttori europei che si trovano a dover “adottare strategie di internazionalizzazione che sfruttino l’elevato know how produttivo presente nell’area”, scrive Prometeia. Analizzando i principali Paesi dell’America Latina nel biennio 2011-2012 in base alle previsioni sugli investimenti nel settore delle costruzioni, le prospettive di crescita per il mercato delle piastrelle sono le più alte in Perù (+9,1% gli investimenti, +6,1% il Pil secondo Prometeia), per Moody’s nel 2011 l’economia peruviana crescerà del 5,6% e l’inflazione, che è risultata sorprendentemente bassa nel 2010, aumenterà leggermente nel 2011 fino CERMERCATI L’EXPO È Revestir 2011 di Sara Seghedoni a posizionarsi intorno a 2%. L’economia del Brasile dovrebbe crescere nel 2011 del 5% e nel biennio 2011-2012 del 5,5% con un tasso di crescita dell’8,3% degli investimenti nel settore delle costruzioni, l’inflazione si attesterà a quota 5%, un punto meno dell’anno scorso. Il Brasile rimane uno dei principali Paesi produttori (quinto esportatore a livello internazionale nel 2009) e consumatori di piastrelle (secondo dopo la Cina). La crescita dell’Argentina dovrebbe attestarsi attorno al 5% dopo una consolidata crescita nel 2010 durante il quale il PIL è cresciuto dell 8,5% (+5,6% gli investimenti nel settore costruzioni e + 5,5% il Pil nel biennio 2011-2012), rimanendo però un Paese a rischio inflazione. L’economia del Cile dovrebbe subire un incremento del 6% circa (+5,6% gli investimenti nel settore costruzioni e +5,3% il Pil nel biennio) con un tasso di inflazione attorno al 3%. Le previsioni di crescita della Colombia indicano un +4,4% per il 2011 e per il biennio con una percentuale di aumento degli investimenti nel comparto costruzioni del 3,7%, l’inflazione varierà tra il 2% e il 4%. Rimane un mercato in sofferenza il Venezuela con una crescita prevista del 3% e quasi attorno allo zero nel biennio; negativo anche il valore degli investimenti nel settore costruzioni, non sono attese variazioni di rilievo dell’inflazione che resta la più alta della regione (23%). [email protected] Il 22 marzo prossimo, presso il Centro Fieristico Transamérica Expo Center di San Paolo in Brasile, verrà inaugurata la nona edizione della fiera “Revestir “, la manifestazione internazionale dedicata a piastrelle di ceramica, sanitari e pietre naturali. I settori rappresentati in fiera sono: rivestimenti in ceramica, marmo, granito, carpette, laminati, vetri, prodotti per rivestimenti, prodotti per sistemi di rivestimenti, fornitori per l’industria ceramica. Revestir rappresenta la più grande fiera del settore in America Latina e la quarta nel mondo, conosciuta anche come la “Fashion Week” dell’Architettura e della Costruzione proprio perchè ogni anno raccoglie diverse soluzioni per il settore ceramico introducendo nuovi prodotti e tendenze per architetti, interior designers, rivenditori, costruttori e consumatori provenienti in modo preponderante dal continente Latino Americano. Parallelamente alla fiera avrà luogo la nona edizione di International Forum of Architecture and Construction, iniziativa che contiene un programma ricco di appuntamenti, congressi e seminari che attireranno più di 3.500 professionisti del settore delle costruzioni e della fornitura di tecnologie per la ceramica. Anche per questa edizione viene realizzato il seminario tecnologico Tecnargilla Brasil, patrocinato da ICE, Acimac (Associazione Italiana dei Costruttori di Macchine e Attrezzature per la Ceramica) e ANFACER (Associazione brasiliana dei produttori di ceramica), evento di fondamentale importanza nella divulgazione delle più recenti innovazioni tecnologiche relative alle macchine per la ceramica. Il seminario è previsto nella mattinata di venerdì 25 marzo e vedrà la partecipazione di 4 esperti del settore: Giovanni Baldi, direttore del Centro Ricerche Colorobbia, che presenterà il tema “Nanotecnologie applicate ai rivestimenti ceramici”, Federica Bondioli, docente presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena, che illustrerà “Tendenze nella decorazione e 2011 gennaio/febbraio CER 43 CERMERCATI funzionalizzazione delle superfici ceramiche”, Javier Garcia Ten dell’Istituto Tecnologico della Ceramica di Castellon che tratterà “Gli sviluppi scientifici e tecnologici nella produzione di grès porcellanato” e Andrea Bresciani, responsabile del Laboratorio di Ricerche della Divisione Ceramic&Tile del Gruppo Sacmi, che interverrà su “Innovazioni nella produzione di rivestimenti ceramici”. Revestir rappresenta un importante appuntamento per i produttori italiani del comparto della ceramica. Le tecnologie italiane saranno in mostra sotto le insegne del marchio Tecnargilla Brasil, la collettiva che Acimac e ICE organizzano annualmente. La fiera nella passata edizione ha registrato, su una superficie espositiva di 55.000 mq, la partecipazione di 125 espositori provenienti da 8 paesi ed accolto 45.000 visitatori professionisti del settore. Gli organizzatori prevedono per quest’anno la presenza di 180 imprese che presenteranno le ultime tendenze di mercato e più di 45.000 visitatori, con un giro d’affari generato di $ 160 milioni. A EXPO é Revestir 2011 Dia 22 de março que vem, no Centro de Exposições Transamérica de São Paulo, será aberta a nona edição da feira “Revestir“, o evento internacional dedicado aos ladrilhos de cerâmica, sanitários e pedras naturais. Os setores representados na feira são: revestimentos de cerâmica, mármore, granito, carpetes, laminados, vidros, produtos para revestimento, produtos para sistemas de revestimentos, fornecedores para a indústria da cerâmica. A Revestir é a maior feira do setor na América Latina e a quarta do mundo, também é conhecida como a “Fashion Week” da Arquitetura e da Construção exatamente porque todo ano abriga diversas soluções para o setor da cerâmica que introduzem novos produtos e tendências para; arquitetos, designers de interiores, revendedores, construtores e consumidores provenientes principalmente da América Latina. Paralelamente à feira será realizada a nona edição do “International Forum of Architecture and Construction”, uma iniciativa que contém um programa rico de encontros, congressos e seminários que atrairão mais de 3.500 profissionais do setor das construções e dos fornecimentos de tecnologia para a cerâmica. Também nesta edição será realizado o seminário tecnológico Tecnargilla Brasil, patrocinado pelo ICE (Instituto do 44 CER gennaio/febbraio 2011 Comércio Exterior da Itália), pela Acimac (Associação Italiana dos Fabricantes de Máquinas e Equipamento para a Cerâmica.) e pela ANFACER (Associação Nacional de Fabricantes de Cerâmica para Revestimento), um evento de importância fundamental na divulgação das mais recentes inovações tecnológicas para as máquinas para a cerâmica. Este seminário está marcado para a manhã de sexta-feira dia 25 de março e terá a participação de 4 especialistas do setor: Giovanni Baldi, Diretor do Centro de Pesquisas Colorobbia que apresentará o tema “Nanotecnologias aplicadas aos revestimentos cerâmicos”, Federica Bondioli, docente da Faculdade de Engenharia da Universidade de Modena, que ilustrará as “Tendências na decoração e funcionalização das superfícies cerâmicas”, Javier Garcia Ten do Instituto Tecnológico da Cerâmica de Castellon que tratará de “Os desenvolvimentos científicos e tecnológicos na produção de Grés Porcelanado” e Andrea Bresciani, Responsável do Laboratório de Pesquisas da Divisão Cerâmica & Ladrilhos do Grupo Sacmi, que intervirá sobre as “Inovações na produção de revestimentos cerâmicos”. A Revestir é um importante encontro para os produtores italianos do segmento da cerâmica. As tecnologias italianas serão exibidas sob as insígnias da marca [email protected] I N F I E R A | N A F E I R A Le aziende italiane As empresas italianas CERAMICA | CERÂMICA ALTAECO CERAMICA BARDELLI COMEDIL GARDENIA ORCHIDEA MIRAGE GRANITO CERAMICO PANARIA GROUP TECNOLOGIA AIR POWER ANCORA GROUP BMR BRETON CMF EUROMECCANICA GABRIELLI TECHNOLOGY MARTINELLI RUBI SACMI SITI-B&T SMALTICERAM SRS SYSTEM TA-RO TECNEMA TECNO DIAMANT TECNO FERRARI (fonte: www.exporevestir.com.br - 24/02/2011) Tecnargilla Brasil, o evento coletivo que a Acimac e o ICE organizam anualmente. Na edição passada, esta feira teve uma superfície de exposição de 55.000 m2, com a participação de 125 expositores provenientes de 8 países, e recebeu 45.000 visitantes profissionais do setor. Os organizadores prevêem para este ano a presença de 180 empresas que apresentarão as últimas tendências do mercado e mais de 45.000 visitantes com um movimento de negócios gerados de USA $ 160 milhões. 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Le ceramiche italiane illumineranno la passerella del Sands Convention Center, dove gli operatori del settore si presenteranno con un padiglione che ospiterà oltre 70 marchi del logo CTI e tutto quanto tale logo rappresenta. La location è stata scelta in quanto allettante destinazione per i partecipanti, per la ricca community dell’A&D e per l’ospitalità dimostrata dai professionisti del design della Costa Occidentale. Al centro della sezione dedicata alle piastrelle italiane campeggerà lo stand Ceramic Tiles of Italy (n. 444) sponsorizzato da Confindustria Ceramica, ICE e Ministero dello Sviluppo Economico. Il 2011 sarà l’ultimo anno che vedrà la presenza di questo moderno padiglione disegnato da Michael P. Johnson, modernista dell’Arizona e leggenda del CTI Design Competition. Non appena ricevuta l’autorizzazione a procedere con la preparazione dello stand, il team dell’MPJ Design Studio ha iniziato la selezione di una gamma totalmente nuova di piastrelle italiane di ultima generazione. La scelta del team è stata determinata dai colori, dalle forme modulari, dalle dimensioni innovative e, in molti casi, dal tenore di materiale riciclato o riciclabile. Oltre alle piastrelle nuove di zecca, questo stand, uno tra i più visitati, presenterà alcune nuove caratteristiche degne di nota. Le piastrelle dei pavimenti poggeranno su una griglia di posa rialzata e riutilizzabile, illustrando i vantaggi dei sistemi di pavimentazione flottanti. Ciò consentirà anche di riutilizzare le piastrelle una volta conclusa la COVERINGS HOSTED AT THE Sands Expo and Convention Center in Las Vegas Coverings 2011, which will take place from March 14-17, is going to break all new ground. For the first time in the show’s history, it will hit Las Vegas, Nevada. Italian ceramic tile will light up the strip at the Sands Convention Center, as the industry creates a pavilion of more than 70 brands that bear the CTI logo and all that it represents. This location was chosen as an attractive destination for attendees and for the rich community of A&D and hospitality design professionals on the West Coast. At the heart of Italian tile country will be the Ceramic Tiles of Italy Exhibit 48 CER gennaio/febbraio 2011 (Booth #4444), sponsored by Confin dustria Ceramica, ICE and Italian Ministry of Economic Development. This will be the last year for this modern pavilion designed by Arizona modernist and CTI Design Competition Legend, Michael P Johnson. As soon as the MPJ Design Studio team got the green light on the exhibit, they set to work to select a whole new range of the latest Italian tiles. Their choices were based on color, modular forms, innovative sizes, and in many cases a percentage of pre- and post-consumer recycled content. In addition to all new tiles, this favorite stand will have some noteworthy new features. Floor tiles will rest on a reusable floating flooring systems. This will demonstrate the benefits of a raised flooring system, while allowing the tiles to find a new life after the close of the show. After the show, the tiles will be donated to the Frank Lloyd Wright School of Architecture for an upcoming project on the Taliesin campus in Arizona. In addition, two exterior cladding systems will be on display this year, giving attendees hands-on examples of this stateof-the-art technology. In terms of events, the Ceramic Tiles CERFOCUS Coverings mostra, attraverso una donazione alla Frank Lloyd Wright School of Architecture per la realizzazione di un progetto presso il campus di Taliesin, in Arizona. Quest’anno saranno inoltre esposti due sistemi di rivestimento aggiuntivi che offriranno al pubblico la possibilità di un contatto diretto con alcuni esempi di questa avanzata tecnologia. Per quanto riguarda gli eventi in programma, segnaliamo la conferenza stampa Ceramic Tiles of Italy, che si terrà martedì 15 marzo alle 16.00, dove alcuni rappresentanti dell’Associazione presenteranno i vincitori dell’edizione 2011 della Design Competition. Dopo la conferenza, Ceramic Tiles of Italy ospiterà, come tutti gli anni, la “Serata Italiana Cocktail”, un evento riservato agli invitati, presso l’elegante Ristorante Dal Toro del Palazzo Hotel, in occasione del quale sarà annunciato il vincitore del Confindustria Ceramica North American Distributor Award. Questo premio celebra lo stretto rapporto che lega i produttori italiani di piastrelle e i loro validi partner nordamericani. Mercoledì 16 marzo, alle ore 8.00, il consulente americano di Confindustria Ceramica Donato Grosser terrà il seminario The future of the U.S. Economy and of the Ceramic Tile Market”. Conoscendo l’importanza di presentare i prodotti in una cornice realistica, Ceramic Tiles of Italy sponsorizzerà inoltre la seconda I N F I E R A Aziende ceramiche italiane e loro sedi statunitensi a Coverings 2011 Italian ceramic tile companies and their United States headquarters at Coverings 2011 ABK GROUP INDUSTRIE CERAMICHE FONTANA BISMANTOVA (RONDINE GROUP) ALFA LUX HAPPY HOUSE AMERICAN MARAZZI TILE HORUS ART ANTICA CERAMICA DI RUBIERA INDUSTRIE CERAMICHE PIEMME ATLAS CONCORDE INDUSTRIE FINCUOGHI CAPRI (SERENISSIMA CIR IND. CERAMICHE) ISLA - MADE IN FLORIM CASA DOLCE CASA (FLORIM CERAMICHE) ITALGRANITI GROUP CASALGRANDE PADANA LA FABBRICA CASAMOOD (FLORIM CERAMICHE) LEA NORTH AMERICA CENTURY (FINCIBEC GROUP) MAIOLICHE DELL’UMBRIA (RONDINE GROUP) CERAMICA DEL CONCA CERAMICA SANT’AGOSTINO CERAMICHE ASCOT CERAMICHE CAESAR CERAMICHE GARDENIA ORCHIDEA CERAMICHE REFIN CERCOM (SERENISSIMA CIR IND. CERAMICHE) CERDISA (GRUPPO RICCHETTI) CERDOMUS CERIM (FLORIM CERAMICHE) CIR (SERENISSIMA CIR IND. CERAMICHE) of Italy Press Conference will take place on Tuesday, March 15 at 4:00PM where representatives from the Association will introduce the winners of the 2011 Design Competition. After the conference, Ceramic Tiles of Italy will host its annual invitation-only “Serata Italiana Cocktail” at a chic Dal Toro Restaurant in the Palazzo Hotel and announce the recipient of the Confindustria Ceramica North American Distributor Award. This distinction celebrates the close connection between Italian tile manufacturers and their valued North American partners. The seminar “The Future of the US Economy and of the Ceramic Tile Market” will take place on Wednesday, March 16 at 8:00AM, by Confindustria Ceramica’s American consultant Donato Grosser. Knowing the importance of showing 2011 CISA (GRUPPO RICCHETTI) COEM COOPERATIVA CERAMICA D’IMOLA COTTO D’ESTE NUOVE SUPERFICI DADO CERAMICA (ANTICA CERAMICA DI RUBIERA) MANIFATTURA EMILIANA MARCA CORONA MONOCIBEC (FINCIBEC GROUP) MOSAICO+ NAXOS (FINCIBEC GROUP) PANARIA CERAMICA PASTORELLI PORCELLANA DI ROCCA PROVENZA (EMILCERAMICA) REX (FLORIM CERAMICHE) RHS (RONDINE GROUP) RICCHETTI (GRUPPO RICCHETTI) RONDINE GROUP SADON (RONDINE GROUP) SAIME SAN PROSPERO SAVOIA ITALIA DOM CERAMICHE SELF EDILCUOGHI (INDUSTRIE FINCUOGHI) SERENISSIMA CIR INDUSTRIE CERAMICHE EDILGRES (INDUSTRIE FINCUOGHI) SETTECENTO - MOSAICI E CERAMICHE D’ARTE EMILCERAMICA ERGON (EMILCERAMICA) FILA INDUSTRIA CHIMICA FINCIBEC FIORANESE FLOOR GRES (FLORIM CERAMICHE) FLORIM CERAMICHE FONDOVALLE SICIS SINTESI (GRUPPO GRESMALT) TAGINA UNICOM STARKER VALLELUNGA VIVA (EMILCERAMICA) elenco aggiornato al 24/02/2011 2011 gennaio/febbraio CER 49 CERFOCUS Coverings edizione di The Installation Design Showcase. Ali Azhara, designer con sede a Chicago, nonché star della rete HGTV, utilizzerà le collezioni di alcune aziende italiane (Casamood-Casa dolce casa, Ceramiche Provenza, Marazzi, Settecento Mosaici e Ceramiche d’arte, Sicis, Mapei) per creare un pannello ornamentale di 3 x 6 m. Il pannello sarà costruito da Artcraft, un posatore americano di NTCA (National Tile Contractors Association), utilizzando adesivi Mapei, mentre l’inaugurazione ufficiale avverrà mercoledì pomeriggio in occasione di un evento che si terrà presso la mostra. Come in una vera piazza italiana, nel caffè dislocato nel centro del padiglione, il team gastronomico italiano qui operativo da lungo tempo servirà ogni giorno pasta e altri genuini rinfreschi italiani. La sorpresa di quest’anno saranno i menù giornalieri ispirati a quattro delle regioni ceramiche italiane – Toscana, Campania, Emilia Romagna e Veneto – che faranno conoscere ai partecipanti la varietà di sapori dei diversi angoli d’Italia. Per essere serviti, amici e clienti dovranno indossare uno speciale bracciale per VIP! Nel frattempo, lo staff dell’area marketing dell’iniziativa si sta impegnando al massimo attraverso i social media e il passaparola per raggiungere tutte le associazioni di categoria della regione, con offerte di coupon per products in a real-life setting, Ceramic Tiles of Italy will also sponsor the second edition of The Installation Design Showcase. Chicago-based designer and HGTV star, Ali Azhara, will use new collections from several Italian tile companies (Casamood-Casa dolce casa, Ceramiche Provenza, Marazzi, Settecento Mosaici e Ceramiche d’arte, Sicis, Mapei) to design a 10’ x 20’ vignette. It will be built by Artcraft, an NTCA (National Tile Contractors Association) installer, using Mapei adhesives, and celebrated on Wednesday afternoon at an event on the show floor. Like a real-life piazza, in the centrally located café, the Pavilion’s long-running Italian culinary team will serve pasta and other authentic Italian refreshments every day. In a new twist this year, they will viaggi e soggiorni presso hotel, un programma di conferenze di prim’ordine nonché eventi e incentivi speciali per l’iscrizione in loco. Sono inoltre in fase di allestimento i concorsi Project Green Design Competition e Coverings Spectrum Select Product. Nelle settimane che precederanno l’inaugurazione di Coverings, Ceramic Tiles of Italy offrirà anteprime digitali di quello che i partecipanti potranno vedere a a Las Vegas. Sulle pagine di Facebook (www.facebook. com/CeramicTilesOfItaly) e Twitter (http://twitter.com/tilesofitaly) sarà possibile conoscere tutto sulle nuove collezioni di piastrelle italiane, di cui è in programma il lancio, e seguire gli aggiornamenti relativi agli eventi e all’accoglienza. Durante la mostra, i partecipanti potranno accedere a questi siti per dire la loro sui nuovi prodotti, sui progetti e sulle notizie in generale. Ai visitatori dell’esposizione sarà chiesto di scattare fotografie dei loro prodotti preferiti e di postarle con Twitpic includendo le diciture @TilesofItaly e #COVERINGS2011 in tutti i post. [email protected] create daily menus tied to four of the tile producing regions in Italy – Tuscania, Campania, Emilia Romagna and Veneto – to give attendees a taste of the variety of the different areas of Italy. Friends and clients will need a special VIP bracelet in order to be served! Meanwhile, the show marketing team is pulling out the stops with social media programs, grassroots outreach to all of the professional associations in the region with offers of hotel and travel vouchers, a firstrate conference program and special events and incentives for on-site registration. In addition, Project Green Design Competition and the Coverings Spectrum Select Product competition are in the works. 2011 Lo stand Ceramic Tiles of Italy a Coverings 2010 Ceramic Tiles of Italy stand at Coverings 2010 In the weeks before Coverings, Ceramic Tiles of Italy will offer a digital sneak peek of what to expect in Las Vegas. On its Facebook (www.facebook.com/Ceramic TilesOfItaly) and Twitter pages (http:// twitter.com/tilesofitaly), attendees will learn about all of the new Italian tile collections launching as well as updates on CTI events and hospitality. During the show, attendees can log onto these sites to weigh in on new products, projects and general news. Show-goers are asked to Twitpic their favorite Italian products and include @TilesofItaly and #COVERINGS 2011 in all posts. [email protected] 2011 gennaio/febbraio CER 51 CERFOCUS Coverings 2011 IL SETTORE CASA e delle costruzioni in USA di Donato Grosser - D. Grosser and Associates, Ltd. Nel passato il settore della casa e delle costruzioni è stata la locomotiva dell’economia statunitense che ha generato vendite per tutto l’indotto come mobili, pavimenti, tappeti, elettrodomestici e molti altri prodotti. Nella congiuntura economica attuale il settore della casa è invece la palla al piede dell’economia ed è il settore che più di tutti gli altri tarda a riprendersi. Photo Christian Laigle - www.panoramio.com Le difficoltà del settore casa Il problema principale per cui il settore casa si sta riprendendo con esasperante lentezza è la disponibilità di una grande quantità di abitazioni in vendita. Si tratta per la maggior parte di abitazioni i cui proprietari hanno cessato di pagare i mutui immobiliari e sono state pignorate e messe sul mercato dalle banche a prezzi competitivi. Il numero di abitazioni pignorate (foreclosures) su base annuale sono salite da circa 700.000 nel 2000 a quasi tre milioni nel 2010. Come conseguenza del vasto inventario di abitazioni in vendita, i costruttori di case hanno ridotto enormemente le nuove costruzioni. È infatti evidente che se si possono acquistare case nuove o seminuove a prezzi di svendita, non si vanno a cercare case appena costruite. I prezzi delle case dopo essere saliti a livelli senza precedenti fino al 2005, sono poi calati in modo precipitoso nei tre anni seguenti e hanno iniziato a risalire solo nel 2010, anche se in modo limitato e a livelli degli anni Novanta, come evidenzia CaseShiller, società che pubblica indici statistici sull’andamento dei prezzi delle case nelle principali città statunitensi. La disponibilità di abitazioni in vendita e i bassi prezzi sono quindi stati i due fattori che hanno causato il grande declino delle nuove costruzioni residenziali. Come viene HOUSING AND CONSTRUCTION in the U.S. in 2011 Up to a few years ago, the housing and construction sectors were considered the “engines” of the U.S. economy. The growth of these sectors had a spillover effect on many industries such as furniture, flooring, carpet, and home appliances. Now housing is growing at a much slower pace than the rest of the economy and is acting as a “brake”. Foreclosures are the main problem The main reason of the slow housing recovery is the existence of a large number of repossessed homes for sale. Foreclosures by U.S. banks and other lenders to the 52 CER gennaio/febbraio 2011 housing market increased from 700,000 in the year 2000 to nearly 3 million in 2010. As a result of the large number of old and new unsold houses on the market available at reduced prices, construction companies sharply reduced the number of newly built houses. Housing prices increased to unprecedented levels until 2005, and then declined sharply in the following three years. The trend was reversed in 2010, albeit at a slower rate and at levels seen in the 1990s, as reported by Case-Shiller, a company that publishes statistical indices of home prices in the main U.S. cities. The ample supply of homes for sale and low prices are two factors that caused a sharp decline in new residential building activity. As displayed in the chart published on page 54 by the U.S. Census Bureau, housing starts in 2006 were over 2.2 million housing units, of which 1.8 million single family homes and over 400,000 housing units in apartment buildings. The explosion of the housing bubble and the following recession caused a 75% decline in housing starts to about 530,000 units in 2010. The recession also affected sales of existing homes. Sales of existing single family home dropped from a record level of CERFOCUS Coverings mostrato nel grafico pubblicato dal U.S. Bureau of the Census (pagina seguente), il numero di abitazioni messe in opera (Housing Starts) nel 2006 aveva raggiunto il livello di 1,8 milioni di unità di abitazioni monofamiliari e di oltre 400.000 unità di abitazioni in palazzi di appartamenti per un totale di oltre 2,2 milioni di unità abitative. Con l’inizio della recessione, che è nata e cresciuta nel settore delle costruzioni e della casa, il numero totale di abitazioni messe in opera è sceso a 530.000 circa nel 2010, con un declino del 75% . La recessione ha toccato anche il volume di vendite di abitazioni esistenti. Il numero delle vendite di abitazioni monofamiliari esistenti (single family home sales) è sceso da un livello record di oltre sei milioni di unità raggiunto nel 2005 a quattro milioni nel 2008. Nella seconda metà del 2009 e poi nuovamente nelle prima metà del 2010 vi è 2011 Pignoramenti di abitazioni residenziali negli Stati Uniti U.S. annual residential foreclosures Valori in milioni di unità / Millions of units Fonte/Source: Chart by D. Grosser & Associates from various sources Prezzo medio delle case (2000-2010) Home Price Indices (2000-2010) Fonte/Source: Standard & Poor/Case Shiller over 6 million in 2005 to 4 million in 2008. In the second half of 2009, and again in the first half of 2010, there was a sudden increase generated by federal tax incentives programs for new buyers. Nonetheless, as displayed in the chart in the following page, these tax breaks only contributed in anticipating home sales. The ensuing decline in sales brought the trend back to previous levels. It is also important to note that newly built home sales dropped from 1.4 million units in 2005 to 330,000 in 2010, a figure lower than the number of housing starts (420,000 units). Construction spending trends The building boom, which was mostly a result of the Federal Reserve’s low interest rates and expansionary monetary policy, caused an increase in new construction spending from 800 billion dollars in 2000 to 1,167 billion dollars in 2006. When the housing bubble burst, and housing declined, construction spending returned to levels seen only ten years before. One factor that lessened the effect of the crisis in the construction sector was the positive trend in the non-residential construction sector, which continued until 2008. This was partially due to the fact that non-residential projects take longer to complete than residential projects. From 2008 onwards, there was also a decline in spending in the non-residential sector, although not as drastic than in the residential sector. Thus, while non-residential construction is still declining, the residential sector had not yet begun to recover at a rate sufficient to generate a spillover effect on the rest of the economy. Newly built homes are a major factor 2011 gennaio/febbraio CER 53 CERFOCUS Coverings 2011 stata un’impennata, generata da incentivi fiscali offerti dal governo per gli acquisti di case. Tuttavia gli incentivi fiscali sono solo serviti a fare anticipare gli acquisti di case. Il successivo calo degli acquisti ha infatti riportato l’andamento della tendenza ai livelli che hanno preceduto il lancio degli incentivi fiscali. Da notare che le vendite di case di nuova costruzione (newly built) sono scese da 1,4 milioni di unità nel 2005 a 330.000 unità nel 2010, un numero inferiore a quello delle abitazioni messe in opera (420.000 unità). L’andamento delle spese per le costruzioni Il boom delle costruzioni, generato in gran parte dalla politica della Federal Reserve di bassi tassi di interesse ed elevata liquidità, fece aumentare la spesa per nuove costruzioni da circa 800 miliardi di dollari nel 2000 a 1.167 miliardi di dollari nel 2006. Con lo scoppio della bolla, il valore delle nuove costruzioni nel 2010 è ritornato ai valori del 2000. Un fattore che è servito ad attenuare la crisi del settore delle costruzioni è stato l’andamento positivo delle costruzioni nel settore non residenziale. In questo settore l’andamento è stato positivo fino al 2008. Questo è dovuto in parte al fatto che i tempi di approvazione per progetti non residenziali sono più lunghi di quelli per progetti residenziali. Dal 2008 in poi si è verificato un calo anche nel settore non residenziale, tuttavia in modo meno drastico del calo nel settore residenziale, come messo in evidenza dal grafico sotto riportato. Così mentre le costruzioni non residenziali sono ancora in declino, quelle del settore residenziale non hanno ancora iniziato a riprendersi alla velocità necessaria per generare un effetto positivo sull’indotto. USA: nuove abitazioni residenziali, monofamiliari e di condominii. Tassi Annuali (media mobile) USA: New single-family and multiple residential buildings. Annual rates (moving average) USA: compravendita di case mono-familiari esistenti e nuove Sales of existing and new single-family homes in the USA Valori in milioni di unità / Millions of units Valori in milioni di unità / Millions of units Fonte/Source: Bureau of the Census affecting the demand for ceramic tiles. In a healthy economy 70% of tiles are sold to the residential sector: between 40% and 50% for new housing, and the balance for remodeling. The decline in tile sales was not as drastic as the decline in housing starts due to the fact that a substantial percentage of tile (20%-30%) is sold to contractors and consumers for remodeling projects. The recession had a negative effect on remodeling as well, but at a lesser rate that for new construction. 54 CER gennaio/febbraio 2011 Fonte/Source: Bureau of the Census When will the construction sector recover? The uncertainty caused by the continuing decline in home prices and the amount of foreclosed homes make it extremely difficult to predict what the future holds for U.S. housing. For the year 2011, current estimates indicate a 20%-30% increase of housing starts from 530,000 in 2010 to between 630,000 and 680,000. If most of unsold foreclosed homes will be sold by the year 2012, we could expect a sharp increase in new residential building to a figure between 800,000 and 900,000 units. Such predictions depend on the speed with which foreclosed homes are sold, and at the present nobody is ready to make precise predictions. However, the recession in the housing sector will not last forever and it is only a matter of time until the demographic pressure will resume its historic course and will bring the level of newly built homes to 1.2 and 1.4 million units per year. [email protected] CERFOCUS Coverings Le costruzioni di nuove abitazioni hanno un effetto preponderante nei confronti delle vendite di piastrelle di ceramica, un prodotto le cui vendite sono storicamente dirette per circa il 70% al settore residenziale e per il 40%-50% al settore delle nuove costruzioni. Va notato però che il declino delle vendite di piastrelle non è stato così drastico come quello delle abitazioni messe in opera (housing starts), grazie al fatto che un’alta percentuale delle vendite di piastrelle (20%-30%) è destinata ai rifacimenti che, benchè scesi, sono rimasti a livelli quasi normali. Quando si riprenderà il settore delle costruzioni? L’incertezza generata dall’andamento dei prezzi delle case e dall’inventario di abitazioni pignorate rende assai difficile fare previsioni per il futuro del settore casa. Il consen- 2011 so attuale prevede per il 2011 un aumento del 20%-30% nelle abitazioni messe in opera a livelli tra 630mila e 680mila unità abitative, dalle 530mila del 2010. Se nel 2012 l’inventario di abitazioni pignorate sarà stato in gran parte venduto, si potrà verificare un forte aumento delle costruzioni a livelli tra 800mila e 900mila unità. Tuttavia quasi tutte le previsioni dipendono dalla velocità delle vendite di case oggi vuote. E su queste previsioni nessuno è ancora disposto a metter le mani sul fuoco. È certo però che la recessione del settore casa non durerà per sempre ed è solo questione di tempo fino a quando le pressioni demografiche riprenderanno il loro corso storico e riporteranno le nuove costruzioni a livelli tra 1,2 e 1,4 milioni di unità all’anno. [email protected] Costruzioni residenziali e non residenziali negli Stati Uniti (1999-2010) Residential and Non Residential Buildings Activity in the U.S. (1999-2010) Valori in miliardi di dollari / Billion dollars Fonte/Source: Rielaborazioni D. Grosser & Associates Consumo di piastrelle di ceramica e costruzioni messe in opera (2000-2010) Ceramic tiles consumption and housing starts (2000-2010) Valori in percentuale/ Percentages Consumi di piastrelle di ceramica in USA Ceramic tiles consumption in U.S. Costruzioni messe in opera Housing starts Fonte/Source: Rielaborazioni D. Grosser & Associates 2011 gennaio/febbraio CER 55 CER Foto Vincenzo Conelli il giornale della Ceramica CERFOCUS Coverings 2011 IL MERCATO DELLE piastrelle in Nord America di David Di Veroli - D. Grosser and Associates, Ltd. Il consumo di piastrelle negli Stati Uniti dipende in modo sostanziale dall’andamento delle nuove costruzioni residenziali, e in maniera minore anche quello dei rifacimenti e delle costruzioni non residenziali come uffici, progetti commerciali o istituzionali. Non essendovi dati statistici sulle piastrelle “consumate” ovvero vendute ed installate nelle case americane, il consumo si basa sui dati del Department of Commerce che consentono un’analisi delle piastrelle importate e di quelle prodotte in America e poi distribuite sul territorio nazionale tolte le piastrelle destinate all’export. Le nostre stime registrano, rispetto al 2009, un consumo in aumento del 6,3%, da 172,7 milioni di metri quadri a 183,5 milioni di metri quadri. Rispetto al 2006, anno in cui il consumo aveva raggiunto il suo apice (308,1 milioni di mq.), il calo è stato del 40,4% a fine 2010. Le consegne dei fabbricanti americani nel 2010 sono aumentate del 9,4% rispetto al 2009 da 53,1 milioni di mq. a 58,1 milioni di mq, mentre le importazioni sono aumentate da 123,9 milioni di mq. a 129,6 milioni di mq. (+4,6%). Le esportazioni dei produttori americani sono diminuite da 4,3 milioni di metri quadri a 4,2 (-2,3%). Dando uno sguardo ai dati storici dal 1995 ad oggi si nota che il trend del consumo di piastrelle e delle loro importazioni è simile, mentre quello delle consegne (shipments) dei fabbricanti americani è iniziato a scendere solo a partire dal 2008. Il valore dei consumi di piastrelle negli Stati Uniti, nel 2010, ha raggiunto i THE NORTH AMERICAN ceramic tile market U.S. tile consumption is highly dependent on new residential construction and, to a lesser degree, on residential remodeling and new non-residential construction, such as offices and commercial or institutional building projects. In the U.S. there is no official statistical data on tiles sold at retail level. Consumption figures released by the U.S. Department of Commerce are defined as “Apparent Consumption” and are calculated by adding imports of ceramic tile and tiles shipped to U.S. customers by American manufacturers. Compared to 2009, U.S. tiles consumption is estimated to have increased by 6.3%, from 172.7 million square meter to 183.5 million square meters. From 2006, when the level of consumption reached its peak (308.1 million sq.mts.) to 2010, consumption declined by 40.4%. In 2010 tile shipments by U.S. manufacturers are estimated to have increased by 9.4% compared to 2009, from 53.1 million sq.mts. to 58.1 million sq.mts.. Imports increased from 123.9 million sq.mts. to 129.6 million sq.mts. (+4.6%). U.S. exports dropped from 4.3 to 4.2 million square meters (-2.3%). Import data from 1995 to the present show that the trend in tile consumption is closely related to the trend in imports which make up almost 80% of the total. In 2010 the value of imports and shipments of tiles in the United States reached $2,010 million dollars, a 6.4% increase over 2009: U.S. shipments were $770 million, 7.0% higher than in 2009 and imports, $1,275 million, 5.3% more than in 2009. 2011 gennaio/febbraio CER 57 CERFOCUS Coverings 2011 2.010 milioni di dollari, il 6,4% in più rispetto al 2009. Il fatturato dei fabbricanti americani nel 2010 è stato di 775 milioni di dollari, il 7,0% in più rispetto al 2009. Il valore delle importazioni (“landed’) ha raggiunto 1.275 milioni di dollari, il 6,0% in più rispetto al 2009. Il costo “landed”, ovvero quello pagato dagli importatori di piastrelle, comprende il costo della merce, i costi di trasporto, di assicurazione e i dazi. Le importazioni di piastrelle di ceramica, nel 2010 sono state di 129,6 milioni di mq. Il Messico è stato il principale paese fornitore di piastrelle agli U.S.A. con 36,0 milioni di mq, seguito dalla Cina con 31,9 milioni di mq e dall’Italia con 23,2 milioni di mq. Le importazioni dall’Italia sono aumentate del 6,5% rispetto al 2009. Dal 2005 al 2010 l’andamento dei consumi delle piastrelle per paese d’origine ha subito delle considerevoli variazioni: nella maggior parte dei casi è sceso ad eccezione della Cina le cui esportazioni verso gli Stati Uniti sono salite da 20,9 milioni di mq nel 2005 a 31,9 milioni di mq nel 2010 (+52,6%). Le importazioni dall’Italia sono scese da 64,0 milioni di metri quadri nel 2005 a 23,2 milioni di metri quadri nel 2010. Dal 2005 la quota percentuale della Cina è salita dal 6,9% al 17,4%, quella del Messico dal 12,5% a 19,6% e quella degli USA da 19,0% a 29,4%. Gli altri paesi paesi hanno subito delle diminuzioni: l’Italia dal 21,1% nel 2005 al 12,6% nel 2010, il Bra- Consumo di piastrelle di ceramica, importazioni e consegne fabbricanti USA (2000-2010) Ceramic tiles consumption, imports and U.S. shipments (1995-2010) Valori in milioni di metri quadrati / Billions of sq.mt. Fonte/Source: D. Grosser & Associates, Ltd. su dati del US. Dept. of Commerce Ceramic tile imports in 2010 totaled 129.6 million sq.mts. Mexico was the largest foreign supplier of tiles to the U.S.A. with 36.0 million sq.mts., followed by China with 31.9 million sq.mts. and Italy with 23.2 million sq.mts.. Imports from Italy increased by 6.5% compared to 2009. From 2005 to 2010, tile consumption per country of origin varied considerably: in most cases consumptions dropped, with the exception of China, whose exports to the United States rose from 58 CER gennaio/febbraio 2011 20.9 million sq.mts. in 2005 to 31.9 million sq.mts. in 2010 (+52.6%). Imports from Italy declined from 64.0 million square meter in 2005 to 23.2 million square meter in 2010. Since 2005, China’s market share increased from 6.9% to 17.2%; Mexico’s from 12.5% to 19.6%, and U.S. manufacturers’ market share increased from 19.0% to 29.4%. Other countries lost market share: Italy, from 21.1% in 2005 to 12.6% in 2010; Brazil, from 13.8% to 4.5%, and Spain, from 11.2% to 3.6%. In 2010, U.S. manufacturers sold $775 million of tiles to the U.S. market; tile exports to the U.S. by Italian manufacturers were $454.4 million, followed by China ($258.7 million), Mexico ($213 million), Spain ($98.4 million) and Brazil ($61.4 million). (The value of shipments by U.S. manufacturers to the local market is calculated by subtracting exports from total shipments; import value is calculated by adding the cost of tiles plus the costs of shipping, insurance and import duties). CERFOCUS Coverings sile dal 13,8% al 4,5% e la Spagna dal 11,2% al 3,6%. Per quanto riguarda il valore dei consumi di piastrelle negli Stati Uniti, al primo posto vi sono i fabbricanti americani con 775,0 milioni di dollari. Seguono le importazioni dall’Italia, con $454,4 milioni (il 5,8% in più rispetto al 2009), Cina con $258,7 milioni, Messico con $213,0 milioni, Spagna con $98,4 milioni e Brasile con $61,4 milioni. Per rendere paragonabili i valori delle piastrelle americane a quelli delle piastrelle importate, per le piastrelle americane viene preso in considerazione il fatturato dei fabbricanti escluso il valore derivante dalle esportazioni, mentre per le piastrelle importate si considera il valore “Landed”. 2011 Il Canada Continua la corsa Il Canada non ha subito la grave crisi del settore immobiliare che ha colpito gli Stati Uniti dal 2006. La produzione di piastrelle in Canada è minima, quindi per il calcolo del consumo ci si può basare solo sulle importazioni. Le esportazioni dall’Italia sono prime in valore e seconde in quantità dopo la Cina. Nel 2010 il consumo di piastrelle in Canada è stato di 49,13 milioni di metri quadri. Il primo paese fornitore è stato la Cina con 16,1 milioni di metri quadri, con una percentuale sul totale del 32,7%. Seguono Italia con 11,6 milioni di metri quadri (23,6%), Turchia 8,5 milioni di metri quadri (17,4%) e USA con 3,7 milioni (7,4%). I consumi di piastrelle negli USA, per Paese fornitore (2005-2010) Tile consumption in the U.S. by supplier Country (2005-2010) Valori in milioni di metri quadrati / Millions of sq.mts. Paese 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Italia 64.0 61.4 48.7 35.9 21.8 23.2 USA 57.7 54.3 45.7 54.3 48.8 53.9 Messico 38.0 42.0 40.9 39.0 34.8 36.0 Cina 20.9 32.2 32.6 28.7 27.2 31.9 Brasile 42.0 40.0 27.7 15.2 10.0 8.3 Spagna 33.9 32.2 20.0 11.4 7.1 6.6 Altri Paesi 47.2 46.0 32.5 26.4 23.0 23.7 TOTALE 303.7 308.1 248.1 197.0 169.1 183.5 Fonte/Source: D. Grosser & Associates, Ltd. su dati del US. Dept. of Commerce The Canadian Market Canada was not affected by a housing crisis. Tile production in Canada is negligible and consumption is virtually made up only by imports. In 2010 Canadian tile consumption reached 49.13 million square meter. China supplied 16.1 million square meters (32.7% of total consumption), Italy 11.6 million square meters (23.6%), Turkey 8.5 million square meters (17.4%) and the US 3.7 million sq. mts. (7.4%). In 2010 Italy was the largest seller of tiles to the Canadian market with C$119.6 million (F.O.B. value), followed by China (C$86.3 million), Turkey (C$37.8 million), and the USA (20.2 million). Tile consumption in the North American market is recovering. The trend over the coming years will depend, besides housing, on the value of the U.S. dollar compared to other currencies. If the Federal Reserve continues in its policy of devaluing the dollar, imports from Euro- pe are unlikely to increase. However, the economic situation in the United States is improving, and we can look towards the future with optimism. [email protected] 2011 gennaio/febbraio CER 59 CERFOCUS Coverings 2011 Importazioni di piastrelle in Canada nel 2010 Canadian Tile Imports in 2010 Valori in milioni di metri quadrati / Millions of sq.mt. Fonte/Source: elaborazioni D. Grosser & Associates, Ltd. su dati del Statistics Canada Importazioni di piastrelle in Canada nel 2010 Canadian Tile Imports in 2010 Valori in milioni di dollari canadesi / Millions of Canadian Dollars Il Canada pubblica solo i dati FOB delle importazioni. Nel 2010 l’Italia è stata il primo paese fornitore con 119,6 miliardi di dollari canadesi. Seguono Cina con 86,3 miliardi, Turchia con 37,8 miliardi e USA con 20,2 miliardi. Guardando al futuro, il consumo delle piastrelle nel mercato nordamericano mostra segnali positivi di ripresa. Tuttavia l’andamento dei prossimi anni dipenderà in gran parte dal valore del dollaro rispetto alle altre monete. Se la banca centrale americana continuerà a svalutare il dollaro rispetto all’euro sarà difficile che si verifichi un aumento delle importazioni dall’Europa. Tuttavia la situazione economica negli Stati Uniti sta migliorando e pertanto si può guardare al futuro con moderato ottimismo. [email protected] Fonte/Source: elaborazioni D. Grosser & Associates, Ltd. su dati del Statistics Canada I consumi di piastrelle in Canada nel 2010, per paese fornitore Canadian Tile consumption in 2010 Fonte/Source: elaborazioni D. Grosser & Associates, Ltd. su dati del Statistics Canada 60 CER gennaio/febbraio 2011 Toronto Foto by Taxiarchos228 da de.wikipedia.org Valori in milioni di metri quadrati / Millions of sq.mt. CERINNOVAZIONE TECNOLOGICA SI FA PRESTO A DIRE biossido di titanio... di Thomas Foschini Note da almeno vent’anni, le proprietà fotocatalitiche del biossido di titanio sono alla base delle cosiddette piastrelle “autopulenti”, in grado cioè di neutralizzare i composti inorganici presenti nell’ambiente circostante. Produzioni che hanno conosciuto uno sviluppo esponenziale, di pari passo con l’emergere della “green economy”. Eppure, prima di dichiarare che una piastrella è davvero autopulente, sono necessarie alcune distinzioni. Lo afferma Gianluca Passerini, direttore tecnico di GPIII srl di Crevalcore, che, dopo 6 anni di ricerche, ha messo a punto Sol-Gel: “Anzitutto non è sufficiente parlare di biossido di titanio – spiega – 1 1-2. Insieme a Sol-Gel, alle specifiche applicative e ai relativi impianti, GPIII fornisce anche una innovativa “macchina per i test”, sviluppata in collaborazione con l'Università di Ferrara. In condizioni di efficienza, la quantità di inquinanti presenti sulla superficie della piastrella deve dimezzarsi in un tempo compreso tra una e due ore. 3- L'applicazione del film Sol-Gel sulla piastrella consente di ottenere un triplice effetto: purificante (il film neutralizza i composti tossici inorganici presenti nell'aria tipo NOx, CO, VOC e NH3), autopulente (le superfici sono più facili da pulire in quanto i composti organici inquinanti vengono dissociati riducendo così lo sporco superficiale), antiallergico (polvere e batteri vengono denaturati). 62 CER gennaio/febbraio 2011 2 bisogna riferirsi alla sua forma cristallizzata, rutilo o anatasio. Quest’ultimo, in termini di proprietà fotocatalitiche, si dimostra cinque volte più efficiente”. Un po’ come la differenza, osserva Passerini, che passa tra il carbone e il diamante, uguali nella formula ma diversissimi nella loro disposizione cristallina. La seconda e ancora più importante distinzione, nota Passerini, ha a che fare con il meccanismo che governa l’effetto fotocatalitico: il passaggio di “stadio” – ossia il livello di energia – degli elettroni. “Se non ho una superficie piana che renda possibile questo cambio di stadio non ottengo il risultato, o almeno lo ottengo solo dove il film ha lo spessore giusto per consentirlo: la maggior parte dei produttori deposita sulla piastrella anatasio già cristallizzato, e questo fa sì che lo spessore adatto sia limitato allo 0,5% della superficie della piastrella”. Brevettato a livello internazionale – sia a livello di prodotto che di metodo applicativo – Sol-Gel permette invece di depositare sulla piastrella uno strato uniforme di anatasio: “Il segreto sta nella formazione del cristallo che, per ottenere spessori uniformi, deve avvenire – nota Passerini – direttamente sulla superficie della piastrella, e non prima”. Insomma, Sol-Gel è biossido di titanio in forma liquida: “L’applicazione su piastrella avviene tramite rullo. Lo stadio successivo è il passaggio sotto lampade speciali che arrestano l’evaporazione e consentono la gelificazione del composto. Infine la cottura, rigorosamente tra i 520 e i 620 gradi, per un tempo di 20 minuti esat- CERINNOVAZIONE TECNOLOGICA ti”. Risultato, un film perfettamente uniforme dallo spessore di 500 nanometri, per una piastrella che – naturalmente in condizioni di luce, e non una luce qualsiasi, ma quella del sole, che annovera nel proprio spettro anche i raggi UHV, essenziali per il processo – risulta così interamente fotocatalitica e dalla massima efficacia. Qualche problema? Su tutti, il processo, relativamente delicato. Lo stesso spessore del film (500 3 nanometri, pari a mezzo micron), non ammette tolleranze superiori al 20%. Il Sol-Gel, poi, non deve mai venire a contatto con il metallo (“il che comporta – osserva Passerini – diversi accorgimenti in fase di manipolazione”). Infine, il Sol-Gel non funziona con superfici troppo strutturate, o meglio funziona limitatamente a quelle parti della piastrella che vengono in effetti a contatto con il rullo. Forte prima di una collaborazione pluriennale con l’Università di Torino, che ha certificato i risultati del progetto, poi di un altrettanto importante rapporto con l’Università di Ferrara, che ha messo a punto sensori all’avanguardia e un’innovativa “macchina per i test”, GPIII si è adoperata, negli ultimi anni – e prima di commercializzare l’innovazione – per mettere a punto un metodo applicativo semplice e, soprattutto, verificabile da parte dell’azienda cliente. Non a caso l’azienda di Crevalcore fornisce, da un lato, tutte le specifiche del processo applicativo ponendosi anche come intermediario – qualora il cliente lo richieda – per l’acqui- sto delle componenti: rulli siliconici speciali, anzitutto, sulla cui superficie è inciso un fittissimo reticolato di “calamai”, poi riempiti dal Sol-Gel. Quindi le lampade: “Alcune marche – confida Passerini – permettono una gelificazione istantanea”. Infine, se non il forno – ovviamente già presente in ogni azienda ceramica – le specifiche curve di cottura da seguire per ottenere il risultato. Oltre, s’intende, a tutti gli accorgimenti per evitare l’inquinamento del composto dovuto, sostanzialmente, al contatto con elementi metallici. Ma non solo: GPIII fornisce, insieme alla soluzione, anche la “macchina per i test” – altro fattore distintivo, sostiene Passerini, rispetto alla concorrenza, che si limita a fornire il composto – indispensabile per permettere al cliente di testare in tempo reale se la piastrella prodotta rientra negli standard desiderati in termini di proprietà fotocatalitiche. “Se il sistema è correttamente installato, i composti inorganici di tipo NOx – l’aria dentro la cappa viene debitamente ‘inquinata’ dopo avere inserito la piastrella – si dimezzano in un tempo compreso tra una e due ore”. E le superfici strutturate? “Abbiamo provato con tecniche ‘a spruzzo’, ma la questione – ammette il direttore tecnico di GPIII – è ancora in fase di studio”. In fase avanzata è invece la realizzazione di un mega-impianto per la produzione di Sol-Gel, terminata la fase di preindustrializzazione condotta da GPIII usufruendo di un finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico che ha visto il progetto dell’azienda di Crevalcore piazzarsi tra i primi 10, su 350 proponenti. Come dire, tra qualche mese Sol-Gel sarà pronto per misurarsi con i grandi volumi, comprese le macchine per i test di cui, insieme all’Università di Ferrara, è iniziata la produzione in serie. Infine la questione costi. In grado di rendere la piastrella non solo fotocatalitica ma anche antiabrasiva – i test effettuati in GPIII danno risultati compresi tra P.E.I. 2 e P.E.I. 3, “più di quanto offre una normale piastrella da rivestimento”, spiega Passerini – l’intero processo, compreso il costo del materiale e l’ammortamento della macchina, “non supera un euro al metro quadro”, assicura il direttore tecnico di GPIII, che anticipa novità all’orizzonte anche per quanto riguarda altri biossidi, come il biossido di zirconio, con proprietà superidrofiliche in grado di conferire alle superfici caratteristiche di particolare durezza, partendo dal medesimo principio applicativo. [email protected] 2011 gennaio/febbraio CER 63 CERENERGIA GAS INTENSIVE: un nuovo approccio al mercato di Gabriele Cirieco Presidente Culicchi, dunque qual è la novità che propone il Consorzio? La ‘novità’ è che oggi Gas Intensive migliora ed innova il proprio posizionamento: il Consorzio si propone ai suoi soci come operatore sul mercato internazionale del gas. Offrendo diversi ordini di vantaggi a chi ha fiducia in noi. Da ottobre 2010 le aziende associate e quelle che vorranno farlo hanno una nuova carta a disposizione, il nostro approccio al mercato. Poi in generale le novità sono molte, nel corso dei dieci anni di lavoro trascorsi infatti sono stati conseguiti tanti risultati tutti importanti e necessari: oggi Gas Intensive può e deve guardare con orgoglio a tutto il percorso svolto nel suo insieme. Inoltre, non posso parlare dell’oggi senza ringraziare a nome di tutti chi mi ha preceduto: Alfonso Panzani, persona che ha dato molto a questo Consorzio, prima che io assumessi l’incarico che mi è stato conferito. Dottor Cafiero, cosa vuol dire tutto ciò in concreto? Qual è il messaggio per le aziende? Vuol dire che oggi siamo in grado, grazie alle nuove regole del mercato del gas, di offrire ai consorziati i benefici derivanti dalla progressiva liberalizzazione del mercato del gas che dà finalmente spazi anche agli operatori della domanda che si attrezzano per utilizzarli. Vogliamo essere, se i nostri consorziati continueranno a darci fiducia, attori sempre più importanti in un mercato del gas che finalmente si sviluppa. Il messaggio per le aziende è che una combinazione di sicurezza di 64 CER gennaio/febbraio 2011 un prezzo massimo definito per l’acquisto e della possibilità di una gestione continua, esperta e competente delle posizioni sul mercato può dare dei significativi benefici in termini di prezzo e possibilità operative. In sintesi vogliamo dare ai nostri soci la possibilità di operare sul mercato congiuntamente, come se fossero dei grossisti, assicurando le dimensioni e le competenze per questo necessarie. Noi conosciamo bene le nostre aziende e sappiamo che soprattutto in questo momento storico hanno bisogno di stare concentrate sulle loro produzioni e sui loro mercati di riferimento; la soluzione che offre Gas Intensive nasce da questa consapevolezza: noi siamo un consorzio di aziende, completa- mente dedicato alle loro esigenze, che retrocede tutto il margine possibile ai consorziati, che minimizza i rischi e abbatte fin dove possibile il tempo da dedicare alle questioni non appartenenti al core business dei nostri associati e che però funziona come se ci fosse qualcuno che segue il mercato 24 ore su 24 (perché così sarà). In altre parole vogliamo essere parte della soluzione dei problemi che l’imprenditore ha, non togliergli altro tempo. Come mai Gas Intensive si muove adesso e non prima, oppure come mai adesso e non più tardi? In altre parole perché questo è l’anno giusto per cambiare approccio al mercato? (PC): La risposta è che adesso i tempi C O N S O R Z I O Dieci anni di attività Il Consorzio Gas Intensive compie dieci anni e celebra con risultati e decisioni importanti un periodo di lavoro intenso, difficile ma anche costellato di soddisfazioni per le aziende che hanno dato fiducia al Consorzio. Il più grande risultato è che Gas Intensive rappresenta ora una importante opportunità per le aziende (oltre 240 oggi) offre un nuovo approccio al mercato del gas che ottimizza il nuovo assetto normativo e ha portato benefici per gli associati per circa 45 milioni di Euro. Gas Intensive nasce nel 2001, sostanzialmente nello stesso momento in cui vedono la luce i primi importanti provvedimenti che dovevano inaugurare una fase di intensa e reale liberalizzazione dei mercati dell’energia elettrica e del gas, che per ora non ha rispettato le aspettative. Promotori di questo interessante percorso del Consorzio, definibile anche come una avventura, sono state allora le Associazioni di nove categorie ad alta intensità di utilizzo di gas (oggi sono concentrate in otto: Andil-Assolaterizi, Assocarta, Assofond, Assomet, Confindustria Ceramica, Assovetro, Ca.Ge.Ma, Federacciai). Tali associazioni si sono date all’epoca lo scopo di accompagnare l’evoluzione normativa, contribuire alla definizione delle politiche sui temi di interesse, sfruttarne le opportunità e divenire l’utile punto di riferimento di tante aziende per quanto riguarda il mercato del gas, aziende cui il consorzio ha sempre devoluto (come da statuto) tutti i benefici conseguiti. Il Consorzio ha svolto il suo ruolo ‘alla grande’ CERENERGIA ed il contesto sono maturi, dunque ora è soprattutto ‘possibile’, prima non lo era. Dunque siamo tempestivi. Prima di oggi il mercato non offriva tutti gli strumenti necessari per affacciarsi al mercato con queste modalità. (AC): Come ha detto il presidente, solo oggi il Governo sta approntando alcuni strumenti che consentiranno alle aziende di gestire il gas in modo intelligente durante l’anno. Mancavano norme moderne ed europee su temi chiave come il bilanciamento e lo stoccaggio: con il primo si possono bilanciare fisicamente ed economicamente i propri flussi. Per fare questo, la possibilità per le aziende di avere diritto allo ‘stoccaggio’ è fondamentale. È stato si può dire oggi, soprattutto se si considera le difficoltà che ha affrontato: i cicli economici altalenanti, la forza intrinseca, espressa a tutto campo, dell’ex monopolista, la necessità di svolgere un compito importante dal punto di vista tecnico e politico, senza distogliere troppo l’attenzione delle aziende consorziate dal loro core business. Il Consiglio Direttivo del Consorzio ha svolto, in questo lungo periodo e anche nell’ombra, un’opera continua e di qualità, dedicando tempo ed energie. Oggi, come risultato, abbiamo un contesto di mercato nuovo. Ecco dunque che il decennale del Consorzio (2001-2011) si presta bene per dare l’opportunità al presidente Paolo Culicchi ed al consigliere delegato Armando Cafiero per raccontare, illustrare e chiarire. Paolo Culicchi Armando Cafiero grazie alla lunga e costante attività di relazioni istituzionali che questi temi sono divenuti di attualità per la politica e per il governo: grazie a Confindustria, al Tavolo della Domanda ed al lavoro del nostro Consorzio, oggi questi nodi si stanno sciogliendo. Prima di questi cambiamenti lo ‘spazio’ sul mercato per gestire la propria domanda era troppo ristretto. La possibilità di assegnare lo stoccaggio alle aziende è in Italia una vera novità rispetto al passato, estremamente rilevante dal momento che il prezzo del gas è caratterizzato da una forte stagionalità. (PC) Questi nuovi elementi consentono di abbandonare la vecchia logica, facilmente influenzabile da parte di chi domina l’offerta, di una relazione commerciale tutta concentrata in un unico momento dell’anno, su un unico prezzo, come se per tutto l’anno il gas sui mercati internazionali rimanesse a prezzo fisso. In quel momento unico l’imprenditore ha bisogno di assicurarsi la fornitura per far lavorare la propria azienda per l’anno termico a seguire, ma proprio per questo motivo è in una posizione debole nella nego- Alfonso Panzani ziazione. Noi vogliamo svincolarlo e renderlo più forte, facendolo diventare un operatore attivo sul mercato. È una rivoluzione cui si è arrivati, quindi, lavorando con le istituzioni competenti. Con quali soggetti ha lavorato Gas Intensive? (PC): Il Consorzio negli anni ha collaborato con tutte le istituzioni che hanno competenza sul nostro settore di interesse. Per dare una identità alla nostra organizzazione, il processo non è stato né rapido né facile. Abbiamo partecipato ai lavori del Parlamento andando più volte in audizione, abbiamo contribuito alla stesura di leggi, abbiamo portato all’attenzione della politica la questione dei tetti antitrust in scadenza, ovviamente abbiamo fornito i nostri dati e la nostra vision all’Autorità per l’Energia elettrica e il gas, il cui presidente Ortis è stato molto attivo durante il suo mandato, e a quella per la Concorrenza del mercato, anch’essa vigile sulla situazione di mercato e sulla posizione dominante dell’ex monopolista. Abbiamo interloquito spesso con il Governo. In tutto questo processo abbiamo coinvolto ove e quando possibile anche i media. 2011 gennaio/febbraio CER 65 CERENERGIA Quali sono stati i risultati di tanto lavoro? (AC): Non c’è dubbio che il coinvolgimento diretto di una organizzazione così rilevante e rappresentativa come Gas Intensive ha lasciato un segno importante nel modo in cui le istituzioni si sono rapportate alle esigenze della domanda, abbiamo modificato il paradigma di riferimento facendo comprendere a tutti che perché si possa dire che c’è un mercato, si deve ascoltare anche la domanda e le sue esigenze. Negli anni siamo diventati interlocutori di riferimento delle istituzioni che ha elencato il presidente. Inoltre, proprio per la dimensione di Gas Intensive e per la gestione ottimale delle opportunità che il Consorzio ha garantito (penso per esempio alle prime due Gas Release cui il Consorzio ha partecipato per le sue aziende), siamo diventati un vero e proprio ‘benchmark’ del settore, sia nella fase di progettazione delle norme e delle misure, che nella fase di misurazione dell’efficacia. Questo è un fattore di garanzia molto importante per le aziende che si associano. Sanno di essere all’interno di un sistema ascoltato, che non perde occasione per sedersi ai tavoli dove si prendono le decisioni, portando il loro punto di vista. di gas release 1 e 2 e attraverso l’utilizzo della capacità di transito sul gasdotto TAG. Per quanto riguarda in particolare l’interrompibilità del gas (contenimento dei consumi gas) Gas Intensive ha costituito, anche per l’anno termico in corso (2010-2011), un aggregato di aziende volontarie presentando una disponibilità a ridurre i prelievi di gas per oltre 4 milioni di metri cubi al giorno superando di gran lunga il risultato dell’anno precedente, che era stato comunque già significativo di circa 3 milioni di metri cubi al giorno. ra associativa e segnatamente nella figura del direttore o del responsabile dell’energia per l’Associazione. (PC): oltre a questa strada, c’è quella più rapida, che passa per le ‘autostrade telematiche’. Gas Intensive ha attivato il sito ‘gasintensive.com’ che fornisce utili informazioni, e presto sarà anche una facile interfaccia per il dialogo tra Consorzio e associati, e un punto di riferimento per la stampa. Ad associati e stampa rivolgo sin da ora un invito importante: nelle prossime settimane comunicheremo l’organizzazione di un evento di alto profilo proprio per discutere in uno scenario ampio, con interlocutori nazionali ed internazionali, le questioni del mercato del gas. A tutti consiglio di intervenire, sarà interessante. A presto, quindi. [email protected] Quella di Gas Intensive è una parabola interessante. Oggi le aziende che volessero informarsi e trovare informazioni di dettaglio come si devono muovere? (AC): Ogni azienda può trovare un utile punto di riferimento nella struttu- Performance di Gas Intensive per Gas Release Quantità annuale GRP I - 2004 GRP II - 2007 2,3 Mdi m3 1,5 Mdi m3 Numero anni 4 2 Valore totale 64,5 MEuro 51,0 MEuro 341 Mio Smc/anno 312 Mio Smc/anno 66 MEuro 9,3 MEuro 12% 15% Volumi ottenuti Remunerazione generata da G.I. % Gas Intensive Fonte: Gas Intensive (PC): Un dato concreto da comunicare alle aziende associate e a quelle che potrebbero desiderare fare richiesta (ma dipende dalle caratteristiche delle aziende) è che il Consorzio ha retrocesso agli associati, negli anni dal 2004 ad oggi, circa 45 milioni di Euro, attraverso la partecipazione alle procedure 66 CER gennaio/febbraio 2011 Performance Gas Intensive nelle procedure per l’emergenza climatica Disponibilità Pool (Smc/d) Corrispettivo unitario (€/Smc/d) Corrispettivo complessivo (€) 2008 399.700 3,5 1.398.950 2009 1.458.000 3,5 5.103.000 2010 2.900.000 3,55 10.295.000 ANNO Fonte: Gas Intensive