Cer_325_parte2. 18 minuti per il

Transcript

Cer_325_parte2. 18 minuti per il
CERNEWS da
Confindustria Ceramica
a cura di Simone Ricci
PRIMA ASSEMBLEA
della Federazione Ceramica e Laterizi
CONFERENZA STAMPA
di fine anno
Si è tenuta lo scorso 14 dicembre, presso il Novotel Bologna Fiera,
la prima assemblea di Federazione Confindustria Ceramica e
Laterizi, l’organismo di secondo livello fondato nel luglio scorso da
Confindustria Ceramica ed Andil. I lavori, aperti dal presidente
Franco Manfredini, hanno visto dapprima l’elezione di Catervo
Cangiotti, presidente di Andil, alla carica di vice presidente. I lavori
sono poi proseguiti approfondendo i possibili percorsi di sviluppo
comuni nel campo dell’energia, delle tematiche ambientali, del
centro studi, della comunicazione e dell’editoria. I lavori sono proseguiti con la relazione di Giuseppe Schirone di Prometeia in merito alla situazione dell’industria delle costruzioni in Italia, con una
analisi delle previsioni per il prossimo biennio nei diversi segmenti
di mercato.
La fotografia 2010 dell’industria italiana della ceramica è stata
illustrata alla stampa, nella mattinata del 22 dicembre scorso presso la sede di Confindustria Ceramica, dal presidente Franco
Manfredini. Secondo i dati consuntivi, relativi al 30 settembre, le
esportazioni di piastrelle di ceramica sono cresciute in valore del
+5,65%, aumentate in corrispondenza dell’andamento
positivo della congiuntura
edilizia nei vari mercati di
destinazione. In evidenza i
fatturati realizzati negli Stati
Uniti (+14,6%), Asia (+25,9
%), Francia (+1,6%),
Germania (+5%) e Russia
(+9,8%). Situazione opposta
per quanto riguarda il mercato italiano, dove la flessione delle vendite di piastrelle di ceramica, pari al -3%, è da attribuire ad una
congiuntura immobiliare italiana tuttora complessivamente negativa. Infatti, seppur si sia registrato nel terzo trimestre 2010 una
ripresa (+0,5%) degli investimenti in edilizia residenziale, il forte
calo del non residenziale e l’ancor peggiore situazione degli investimenti in opere pubbliche confermano in pieno le difficoltà per il
settore italiano delle costruzioni.
WORKSHOP sul Sistri
Il 14 dicembre 2010 si è svolto, presso la
Sala Conferenze di Confindustria
Ceramica, il 2° workshop sul SISTRI nel
quale è stata illustrata una panoramica
sulla normativa vigente in merito alla
gestione dei rifiuti industriali. In questa
occasione si sono svolte simulazioni pratiche (registri carico e scarico e schede area
movimentazione) anche alla luce delle
recenti modifiche apportate al sistema.
Erano presenti 45 aziende associate per
un totale di 85 partecipanti.
Successivamente al workshop sono iniziati
incontri specifici per le aziende associate,
volte a sperimentare l’utilizzo della chiavetta USB appositamente realizzata.
NUOVI ASSOCIATI e variazioni
Il Consiglio Direttivo ha
ratificato la domanda di
adesione di Italgraniti
Group S.p.A. con sede a Modena e stabilimento produttivo a San
Martino in Rio (RE), che entra a far parte di Confindustria Ceramica
come Socio ordinario – settore piastrelle di ceramica.
Per quanto riguarda i Soci ordinari – settore piastrelle di ceramica, la
società ABK Group Industrie Ceramiche S.p.A., con sede in Finale
Emilia (MO) ha incorporato la società Ariana Industrie Ceramiche
S.p.A. con sede in Castellarano (RE).
La Società L.I.K.E. S.r.l. ha trasferito la sede operativa in Via
Mantenga a Rubiera (RE), mentre la Società Sicis S.r.l. a Socio Unico,
ha incorporato l’associata società La Compagnia dell’Oro S.r.l., alla
quale subentra nel vincolo associativo.
26 CER gennaio/febbraio 2011
CONVEGNO SU ‘MADE IN’
e antidumping
Nel pomeriggio di mercoledì 12 gennaio, presso la Sala
Conferenze di Confindustria Ceramica si è tenuto il convegno
Regole per il ‘made in’ e competitività internazionale: il caso della
ceramica, evento al quale hanno preso parte l’on. Cristiana
Muscardini, vice presidente della Commissione Commercio
Internazionale al Parlamento Europeo, Fabrizio Viola, amministratore delegato Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Giuseppe
Schirone, business consultant manager di Prometeia, Franco
Manfredini ed Armando Cafiero, rispettivamente presidente e
direttore generale di Confindustria Ceramica. L’incontro, che si è
incentrato sulla presentazione dell’Osservatorio Previsionale sul
mercato mondiale delle piastrelle di ceramica. Italia e principali
competitor a confronto, è stata anche l’occasione per fare il punto
della situazione su due dossier particolarmente importanti, quali
l’introduzione nella normativa comunitaria del made in e lo stato
di avanzamento lavori della procedura antidumping contro le
importazioni cinesi in Europa.
Da sinistra: Dario Di Vico, Fabrizio Viola, Franco Manfredini,
Cristiana Muscardini, Armando Cafiero
WWWDURSTIT
6OGLIO%ORAPOSSO
3TAMPAREALLAMASSIMAVELOCITÌ
CONQUANTITÌDIINCHIOSTROSENZALIMITI
'AMMA($
.UOVOSISTEMACON!DVANCED(IGH$ElNITION'RAYSCALE
CONALTISSIMADElNIZIONEESFUMATUREDELICATE
%CCEZIONALEPRODUTTIVITÌlNOAMMINCONINEGUAGLIABILE
SCARICODIINCHIOSTROPERDECORAZIONICARICHEDICONTRASTO
CANALICOLORE
&5,,($
6ARIABLE$OT(IGH$ElNITION(IGH$ENSITY
2INGAROUNDš
!DVANCED'RAYSCALE4ECHNOLOGY
'AMMA($3
.UOVOSISTEMACON!DVANCED(IGH$ElNITION'RAYSCALE
CONALTISSIMADElNIZIONEESFUMATUREDELICATE
0RODUTTIVITÌlNOAMMINCONINEGUAGLIABILESCARICO
DIINCHIOSTROPERDECORAZIONICARICHEDICONTRASTO
/TTIMORAPPORTOPREZZOnPRESTAZIONICANALICOLORE
'AMMA-ODULAR
4ECNOLOGIA-ULTIDOT(3PERDECORAZIONISENZALIMITIAD
ALTAQUALITÌEVELOCITÌ0RODUTTIVITÌlNOAMMIN
CONINEGUAGLIABILESCARICODIINCHIOSTROPERDECORAZIONI
CARICHEDICONTRASTOCANALICOLORE
0ICTOCER($
.UOVO0LOTTERCERAMICOCONTECNOLOGIA!DVANCED(IGH
$ElNITION'RAYSCALEPERREALIZZAREPRODOTTIINNOVATIVI
EPEZZISPECIALI3IMULAZIONEDELLAQUALITÌDISTAMPA
DI'AMMAE'AMMA($($3
nCANALICOLORE
(IGH)NK!MOUNT
,EADINGSOFTWARE
0REMIUM4ECHNICAL3UPPORT
"EST0RICE0ERFORMANCE2ATIO
/PENSYSTEM
5NREACHED0RODUCTIVITY
Entra nel futuro
Nuovi forni Sacmi Serie EKO
Raggiungere obiettivi economici e produttivi non è mai stato così% naturale
- riduzione dei consumi di combustibile
- volume ridotto di fumi e minime emissioni di CO2
- possibilità di selezionare i fumi da depurare
- gestione dello scambio termico fumi/prodotto ottimizzato
- un forno che varia la propria lunghezza in base ai volumi produttivi
- migliore controllo della curva di cottura e facilità di conduzione
- pressione e temperatura stabili al variare dei volumi produttivi
In un mondo pieno di parole, un eroe reale (H.E.R.O.) in
# + *" *% *% # *. -# + *) % " #
* ,) % # * ' * ) " % * % ,) . * % % '
-%
.% * +
% $ ) # % -%
-+
* "
/
/ / / /
High Efficiency Resource Optimizer
www.sacmi.com
naturally
INTERVISTA A
CER
Alessandro Saviola
Una filiera produttiva integrata
per un approccio “total green”
CERINTERVISTA
di Andrea Serri
ALESSANDRO SAVIOLA
Presidente del Gruppo
Mauro Saviola
(
Viadana (Mn). Parlare di green agli
inizi del 2011 è una non notizia.
Eppure lo potrebbe diventare se l’azienda
in questione avesse fatto la scelta del total
green manufacturing a partire dall’anno ante
litteram 1997, se avesse dato vita – sotto la
guida illuminata del fondatore Mauro – ad
un sistema aziendale verticalmente ed orizzontalmente integrato, se l’originale business
idea fosse in procinto di venire replicata
negli Usa insieme ad un fondo di venture
capital. Un caso di interesse anche per l’industria italiana della ceramica, con la quale
questo gruppo industriale da oltre 600
milioni di euro di fatturato l’anno ha in
comune la natura capital ed energy intensive e
la vocazione ai mercati esteri. Ideale biglietto
da visita dell’azienda, per chi in macchina
arriva dall’Emilia ed attraversa il Po, sono i
filari di pioppi lungo gli argini del fiume,
originaria materia prima da cui è partita l’avventura di Mauro Saviola, realtà oggi guidata
da Alessandro, presidente del gruppo industriale 37 anni, sposato con due figli, una
grande passione per il lavoro, per la famiglia
e per il mare.
Alessandro, nel 1963 tuo padre decide di
fondare la Sadepan.
“L’espressione ironica di mio padre ‘sono
nato in un pioppo’ unita a quella che recita
‘la fortuna? Più lavoro e più ne ho’ sono
quelle che meglio fotografano lo spirito e
l’attività della prima attività industriale della
famiglia Saviola: la produzione di pannelli
truciolari. Un realtà che dieci anni dopo fa
“Una flotta di 150 autotreni
collega i 18 centri di raccolta
di rifiuti e scarti di solo legno”
)
nascere la Sadepan Chimica, dedicata non
solo alla produzione di colle e resine, ma
anche e soprattutto all’attività di ricerca e
sviluppo di nuove soluzioni d’avanguardia,
sia nell’impiantistica che nell’uso dei materiali”.
Nella storia di questa azienda il 1997 è un
anno importante.
“In quegli anni decidemmo di creare non
un nuovo prodotto, ma di realizzare tutti i
nostri pannelli truciolari esclusivamente uti30 CER gennaio/febbraio 2011
lizzando legno di riciclo. Per fare questo due
furono i problemi principali: la reperibilità
in modo continuo delle materie prime, in
anni in cui la sensibilità sui prodotti di riciclo era scarsa; la contaminazione di questa
materia prima seconda con impurità e corpi
estranei, che rendevano il prodotto così ottenuto difficile da utilizzare da parte dei mobilieri. Inizialmente subimmo una forte resistenza da parte delle forze commerciali, ma
avemmo la forza e il coraggio di andare
avanti e di insistere lungo questa strada”.
In che modo avete organizzato la raccolta
del legno post consumo?
“Abbiamo iniziato a costruire un nostro
network di raccolta facendo accordi con i
recuperatori di pallet, che cedevano a noi
quelli che non potevano più essere rimessi
in commercio, e con le aziende dei diversi
settori che avevano legno da smaltire: tra
queste, la Fiat che spediva parti meccaniche
in imballaggi di legno. Posizionando container e cassoni presso queste aziende più che
comprare la nostra materia prima, vendevamo un servizio di smaltimento. Nei primi
anni significative furono le importazioni
dalla Germania di treni completi, possibili
grazie alla loro più radicata cultura del riciclo e ad un maggior uso di pannelli nel
campo dell’edilizia. In questi ultimi anni,
grazie anche ad un accordo con Rilegno –
Conai, abbiamo iniziato ad operare anche
nell’Italia centro meridionale, area che fornisce oggi un significativo contributo sulla
quota di raccolta nazionale. Il network si è
evoluto fino a contare 18 centri logistici, che
coinvolgono le municipalità di oltre 2.000
comuni italiani e più di 1000 aziende. E se
fino a 5-6 anni fa la metà del legno post consumo proveniva dall’estero, oggi il 90% è di
provenienza italiana”.
Il legno post consumo è un costo o un
ricavo?
“Quando siamo partiti, il costo del legno
era uguale a zero ed il piccolo introito deri-
CERINTERVISTA
vante dall’attività di ritiro copriva, almeno in
parte, i costi logistici. Nel tempo c’è stata un
evoluzione, perché i vantaggi competitivi
non durano in eterno: nostri concorrenti –
seppur con percentuali limitate – e imprese
di raccolta indipendenti hanno cominciato
ad entrare sul mercato dando il via alla fase
del prezzo come risultato di domanda –
offerta. Le quotazioni attuali sono nell’ordine quadruplicate rispetto a solo uno o due
anni fa e oltre ai nostri tradizionali competitor se ne stanno affacciando di nuovi, come
le centrali a biomassa che, potendo contare
su incentivi statali, sono in grado di strapagare il prodotto, arrivando a creare una vera
e propria carenza di materia prima, in contrasto con l’elementare logica che vorrebbe
1.
che il riciclo di un rifiuto fosse prioritario
dal punto di vista ecologico ed economico
rispetto alla sua combustione. La capillarità
del network sul territorio ci consente di presidiare meglio la raccolta contribuendo in
modo significativo alla tenuta del nostro
sistema.
Quanto è importante la logistica nella
vostra azienda?
“È una voce di costo determinante nella
raccolta della materia prima, se si pensa che
circa la metà del costo legno è da imputare
proprio al trasferimento del prodotto. Una
considerazione che vale anche sul versante
della vendita dei pannelli che, avendo un
basso valore specifico, mal sopportano i lunghi trasporti. In tal senso, la stessa localizzazione degli stabilimenti è studiata con cura.
La nostra fabbrica chimica a Genk ad esempio, è posta sull’Albert Canal, collegato al
porto di Rotterdam, ed è raccordata con la
ferrovia per garantire il massimo di intermodalità”.
L’ottimale preparazione del legno da riciclo ha richiesto significativi sviluppi
impiantistici.
“L’attività di ricerca del nostro staff interno, di concerto con i fornitori di tecnologia ,
ci ha consentito di mettere a punto un sofisticato sistema per la preparazione della
materia prima. Soprattutto nei primi anni,
siamo arrivati a momenti nei quali i tecnici
sono stati sul punto di gettare la spugna e
solo la determinazione di mio padre li ha
costretti ad andare avanti, arrivando alla
soluzione dei problemi. Oggi il ciclo produttivo inizia con il lavaggio preventivo di tutto
il materiale acquisito, un separatore naturale
IL PROFILO DELL’AZIENDA
Il Gruppo Mauro Saviola nasce nel 1963 ad opera dell’omonimo
imprenditore, prematuramente scomparso due anni fa, e si compone oggi di 12 aziende verticalmente integrate, in cui operano 1.700
dipendenti attivi in 17 stabilimenti. La superficie globale coperta è
superiore ai 2,3 milioni di metri quadrati. Il fatturato dell’ultimo
esercizio è stato di 620 milioni di euro.
Il riciclo del legno post consumo annuo raggiunge il milione e
mezzo di tonnellate, equivalenti a circa 4 milioni di alberi non
abbattuti, che vengono gestiti attraverso 18 centri logistici sparsi sul
territorio italiano che si raccordano agli stabilimenti del gruppo
attraverso una flotta di 150 autotreni di proprietà. L’importazione
di legno riciclato avviene, invece, mediante 200 treni merci completi
realizzati ogni anno.
La produzione annua è pari a 1,5 milioni di metri cubi di pannelli
truciolati; 55 sono i milioni di metri quadrati di pannelli nobilitati e
90.000 i metri cubi di pannelli MDF prodotti ogni anno. Cinque
sono invece i milioni di mobili realizzati in kit destinati alla grande
distribuzione.
a cui si sostituisce un separatore a secco
costituito anche da potenti calamite poste
lungo il percorso, che depurano il legno dai
residue ferrosi. Da ultimo, la parte difficile è
l’eliminazione della parte sabbiosa, possibile
grazie ad una diversa tecnologia a secco che
fa leva sul diverso peso specifico dei materiali. Oggi disponiamo di una tecnologia d’avanguardia unica a livello internazionale”.
Perché avete deciso di internalizzare la
produzione delle resine?
“La cosa ha una origine antica e nasce
quando la Montedison creò di fatto un cartello sui prezzi. Visto che la resina era la
seconda voce di costo del prodotto, facemmo il primo impianto di formaldeide, diventati oggi 10 ed in grado non solo di soddisfare la nostra domanda, ma anche di porsi
come fornitori per terzi”.
Non esiste una contraddizione tra l’impostazione green e l’uso della formaldeide?
2.
“La formaldeide, seppur negli ultimi anni
2011 gennaio/febbraio CER 31
CERINTERVISTA
a volte messa in discussione, è a tutt’oggi la
soluzione ecologicamente migliore perché
arriva ad emettere solo poche parti per
milione; un ipotetico sostituto sono gli isocianati, ma gli effetti sono nettamente peggiori. Il cuore del problema è il livello di
concentrazione, non la sua assenza: è bene
ricordare che anche un frutto naturale come
la pera ne rilascia piccolissime dosi. In tal
senso la nostra azienda ha lanciato il LEB,
lowest emission board, un marchio che, certificato da organismi terzi internazionali,
garantisce al consumatore il minor livello di
emissione al mondo. Rispetto alla più
restrittiva norma europea, E1, ed internazionale, la giapponese F, LEB è su livelli inferiori, una condizione che chi ha messo
in contatto con Ikea che doveva esportare
propri mobili a in Giappone”.
La campagna pubblicitaria del
Consorzio del pannello ecologico
32 CER gennaio/febbraio 2011
Come si concilia il plus ambientale del
vostro pannello con la sua natura di commodity? Come avete fatto a differenziarvi
dalla concorrenza e ad incrementare le
marginalità?
“L’aver assecondato l’evoluzione nel concetto di green è vantaggioso secondo una
duplice valenza. Da un lato, per un potenziale risparmio sul costo della materia prima
vergine, che ci ha consentito di rimanere
competitivi nel confronto con Paesi nei quali
il legno vergine è disponibile in maggiori
quantità e a costi minori, anche se l’utilizzo
del legno post consumo ha maggiori costi di
gestione degli impianti. In fase di vendita
non sempre si è pagati di più, ma la valenza
ecologica del nostro lavoro è sempre più
apprezzata dalla nostra clientela, soprattutto in questo momento congiunturale.
L’innalzamento della percezione da parte
dei consumatori è passato anche attraverso il Consorzio del pannello ecologico,
un organismo da noi fortemente voluto nel 1999. Obiettivo del consorzio
è l’affiliazione dei nostri clienti mobilieri che, a fronte dell’utilizzo dei
nostri pannelli, possono godere di
una serie di servizi, quali una
campagna pubblicitaria sui mensili a grande diffusione, il cartoncino da apporre in sala
mostra, la formazione di loro venditori,
il logo da esporre ad esempio al Salone del
Mobile. Tutte iniziative che hanno consentito ai nostri clienti di poter spuntare un premium price tra il 5 e il 10% rispetto alla concorrenza”.
Un ulteriore passaggio che avete fatto è
stato quello di produrre il mobile completo.
“L’idea originaria era di ampliare il raggio
di azione dell’azienda, creando valore
aggiunto attraverso la produzione di prodotti finiti. Non disponendo del know how dei
mobilieri e avendo alle spalle i grandi volumi dell’industria - e soprattutto rispettandoli
nel nostro rapporto di principali fornitori non potevamo inseguirli sulla strada tradizionale: da qui la decisione di puntare sul
mobili in kit, che in quegli anni cominciava
ad intercettare una nuova visione del prodotto – mutuando la cultura anglosassone –
da bene semidurevole a bene di consumo.
La Francia, oggi secondo mercato europeo
ma primo per lungo tempo, è stato di grande importanza per la predominanza della
grande distribuzione sui canali.
Oggi, grazie anche ad Ikea e alla sintesi
con il design accattivante, il low ha una percezione più elevata e, sommando tutte le
fornitura a Conforama, Castorama, Auchan,
Carrefour, Coop Italia, Leroy Merlin, arriviamo a 5 milioni di scatole, il 15% del fatturato di gruppo, con prospettive di ulteriore
sviluppo”.
Quali invece le peculiarità dei rapporti
con i grandi mobilieri italiani, tra cui
Scavolini.
“Il nostro approccio è quello della ‘commodities di specialità’. Commodities lo è il pannello grezzo, un po’ meno quando parliamo
di pannelli speciali come il LEB, ancor meno
quando il truciolare viene rivestito con carte
melaminiche decorative in grado di rappresentare sempre meglio l’essenza naturale, sia
per quanto riguarda gli aspetti decorativi che
per quelli tattili. Questo know how, sviluppato da nostri uomini, consente di spuntare un
prezzo medio più alto del 6-7% rispetto ai
concorrenti.
Questo modello sta per spiccare il volo
verso gli Stati Uniti?
“Siamo in avanzata fase negoziale con un
fondo chiuso statunitense che vuole portare
il modello Mauro Saviola negli Stati Uniti.
L’idea è quella di una nuova società a cui noi
apportiamo il know how maturato, mentre il
venture capitalist gestisce il business. Abbiamo
mutuato l’idea di Marchionne: valorizzare
una propria eccellenza tecnologica presente
in azienda per creare valore ed espanderci
sul mercato nord americano”.
CERCOMUNICAZIONE
RIPARTE A FEBBRAIO
“Creatività infinita”
di Giovanni Vantaggi
Telepromozioni di
Gerry Scotti, due
settimane di spot
sulla Rai nel periodo
del Festival di
Sanremo, importante
focus su internet e
sulla stampa
specializzata sono le
iniziative del 2011
È ripresa ufficialmente giovedì
10 febbraio la campagna di
comunicazione integrata di Ceramics
of Italy, firmata da Barabino & Partners, advisor di comunicazione di
Confindustria Ceramica.
Il piano integrato di comunicazione e
promozione del prodotto ceramico è
stato declinato in una campagna pubblicitaria multisoggetto su TV, stampa
e web e nel lancio del portale
www.laceramicaitaliana.it.
La campagna “Creatività infinita” –
dopo la prima fase del mese di ottobre 2010 – sarà nuovamente on-air
nei mesi di febbraio, marzo e aprile,
concludendosi idealmente con il
Salone del Mobile, evento che da
diversi anni vede il marchio Ceramics
of Italy impegnato in un’intensa attività promozionale che trova espressione nell’esposizione presso la Triennale di Milano nell’ambito degli
appuntamenti del Fuori Salone.
A dare il via al secondo flight della
campagna promozionale è stato
Gerry Scotti che, all’interno del programma Chi vuol essere milionario in
onda su Canale 5, ha promosso l’infi-
nita varietà e adattabilità dei prodotti
ceramici ai diversi ambienti della casa
in 3 telepromozioni da 40 secondi
ciascuna.
Le telepromozioni – andate in onda
giovedì 10, venerdi 11 e sabato 12
febbraio intorno alle 19.40, uno degli
orari di massima audience della rete
prima dell’edizione serale del telegiornale – hanno visto il popolare
conduttore televisivo muoversi all’interno di uno studio virtuale realizzato
interamente in piastrelle di ceramica
con l’obiettivo di “raccontare” il
mondo della ceramica italiana, caratterizzato da una varietà infinita di
formati, colori, dimensioni.
La scelta di promuovere il prodotto
ceramico sia attraverso telepromozioni sia attraverso spot tradizionali
risponde alla volontà da parte dell’Associazione da un lato di acquisire
know how e di valutare l’efficacia di
differenti forme pubblicitarie, dall’altro di associare a un messaggio commerciale (telepromozione) una comunicazione maggiormente aspirazionale (spot) volta a trasferire un posizionamento nuovo e distintivo del pro-
Due momenti della telepromozione con Gerry Scotti.
34 CER gennaio/febbraio 2011
CERCOMUNICAZIONE
dotto ceramico.
Lo spot – prodotto da Proxima Milano e ideato da Barabino & Partners
Design – è stato trasmesso sulle reti
Rai durante la settimana del Festival
di Sanremo e in quella successiva,
periodo caratterizzato da un’elevata
audience e attenzione sia da parte del
pubblico sia della critica.
La pianificazione in fasce orarie e in
contenitori ad alto share quali Annozero, Che Tempo Che Fa, Ballarò,
Domenica In, Quelli Che il Calcio e i
telegiornali di Rai 1 e Rai 2, ha garantito allo spot “Creatività infinita”
un’elevata visibilità in termini di contatti raggiunti.
La pianificazione degli spot in Tv è
stata studiata con l’obiettivo di colpire sia un target istituzionale, con passaggi all’interno di trasmissioni di
informazione e di telegiornali, sia un
target femminile con diversi passaggi
in fasce orarie e in trasmissioni come
La Prova del Cuoco o Pomeriggio sul 2.
L’attenzione costante verso le novità e
le tendenze in atto nel mondo televisivo in seguito allo switch off avvenuto nei mesi scorsi in oltre il 70% del
territorio italiano ha suggerito una
pianificazione per due settimane
anche su due dei principali canali
Mediaset del digitale terrestre – Iris e
La5 – alla luce dell’importante crescita in termini di ascolti registrata dagli
stessi.
Per quanto riguarda la carta stampata, la campagna pubblicitaria multisoggetto sarà presente su oltre 20
riviste nei mesi di febbraio, marzo e
aprile sia su testate specializzate dedicate ai professionisti del settore,
Alcuni esempi della presenza pubblicitaria sul web
come architetti o interior designer, sia
su mensili dedicati al mondo della
casa.
Grande importanza nel piano è stata
infine rivolta a internet, media sempre più centrale nella costruzione di
un rapporto di fidelizzazione e di
relazione con i propri target di riferimento: sul web è stato così lanciato il
nuovo portale www.laceramicaitaliana.it, pensato e dedicato ai consumatori finali e ai professionisti, e un’importante campagna pubblicitaria a
supporto del sito.
L’incredibile vastità di offerte sul web
ha consentito di elaborare soluzioni
pubblicitarie ad hoc per ogni target.
Infine, la campagna è stata declinata
su siti web generalisti come
Corriere.it e Repubblica.it, su sezioni
specifiche dedicate alla casa, su siti
web specializzati per i professionisti e
su portali dedicati al pubblico femminile.
L’obiettivo della campagna sul web,
della durata di oltre due mesi, è di
raggiungere sia target meno “avvezzi”
ai media tradizionali sia di supportare i messaggi già veicolati con la Tv e
la carta stampata generando traffico
sul sito www.laceramicaitaliana.it.
Il piano di comunicazione e pubblicità integrato sui diversi media è
quindi finalizzato a stimolare sul
mercato italiano la domanda di prodotti ceramici, oltre a trasferire adeguatamente presso consumatori finali
e professionisti i valori di un prodotto italiano, la piastrella, protagonista
nel mondo dell’interior design, delle
nuove architetture e degli stili di vita
contemporanei.
L’obiettivo strategico della campagna
è quello di avviare un percorso di
riposizionamento del prodotto ceramico, ampliare i target di riferimento
e creare nuove motivazioni di acquisto oltre a quelle già fortemente consolidate: la ceramica non è solo robusta, pratica, igienica, economica, ma
è anche, e soprattutto, l’unica soluzione di rivestimento che offre la più
ampia scelta di forme, colori, decori,
finiture. Un prodotto che ha le “carte
in regola” per ritornare ad essere percepito come protagonista di nuove
tendenze, in linea con i più innovativi modelli di “cultura dell’abitare”.
[email protected]
2011 gennaio/febbraio CER 35
CERMERCATI
LA “PIATTA EUROPA”
che consuma piastrelle
di Giuseppe Schirone*
La ripresa in
Germania e
Regno Unito viene
appesantita dalle
difficoltà della
Spagna e dal ristagno
di Italia e Francia
36 CER gennaio/febbraio 2011
Fra le tesi degli economisti
industriali che non sono state
incrinate dalla crisi vi è quella relativa
al vantaggio, per un settore, di operare
da leader in un ampio e sfidante mercato interno: contesti domestici costituiti da consumatori esigenti, informati, con elevata disponibilità di spesa e
capaci di stimolare e/o recepire innovazioni continuano infatti a costituire
una formidabile tensione verso l’eccellenza per le aziende.
In ambito ceramico, come noto, sono
i Paesi europei occidentali a rappresentare il “giardino di casa”, ovvero il
mercato interno di riferimento. Nell’analisi delle prospettive a breve termine del comparto ceramico, risulta
quindi determinante riflettere sulle
principali caratteristiche che sembrano profilarsi per lo scenario europeo.
E da questa riflessione emerge che,
dopo le intemperie degli ultimi anni
(calo dei consumi ceramici legati alla
crisi dell’edilizia e contemporaneo
affacciarsi sul mercato dei nuovi
player emergenti, cinesi in primis), è
probabilmente ancora prematuro ipotizzare un rapido “ritorno del sereno”
sul nostro giardino.
Pur con molte differenze fra i vari
Paesi, il quadro di domanda per il
prossimo biennio si prospetta infatti
complessivamente molto complicato
sui mercati dell’Europa Occidentale: gli
effetti positivi connessi al risveglio
delle compravendite immobiliari (e dei
prezzi) in diversi Paesi (es. Regno
Unito e Francia), tassi di interesse ai
minimi ed una (incerta) ripresa dell’attività edilizia in Germania saranno
infatti probabilmente compensati da
fattori che agiranno in senso opposto:
in generale, nel comparto residenziale
(+3.2% la crescita complessiva attesa
per il biennio 2011-12) i vari piani di
stimolo al settore immobiliare (più o
meno di successo, come nel caso del
nostro “piano casa”) messi in campo
negli ultimi anni stanno rientrando; in
ambito non residenziale, poi, il basso
grado di utilizzo degli impianti industriali limiterà le possibilità di recupero
degli investimenti. Oltre a questi fattori
“generali”, anche fattori specifici di
alcuni Paesi contribuiranno a mantenere probabilmente stagnante l’attività
edilizia: ci limitiamo qui a segnalare le
attese di un lento aggiustamento della
bolla immobiliare in Spagna e le deboli
prospettive di sviluppo del “nuovo”
residenziale in Italia.
In questo contesto, i consumi di piastrelle dell’area europea-occidentale,
dopo la pesante riduzione sopra
menzionata, sono attesi recuperare
solo il 3% nel prossimo biennio (la
virtuale stagnazione di Italia, Spagna
e Francia non potrà infatti essere
compensata dai recuperi attesi per
Regno Unito e Germania), con un
mercato che, complessivamente, a
fine 2012 risulterà ancora inferiore
del 30% circa (330 milioni di mq)
rispetto ai livelli del 2007.
E leggermente inferiore potrebbe
addirittura risultare la crescita delle
vendite italiane nell’area, nell’ipotesi
che la concorrenza dei produttori
emergenti (e non solo) nelle fasce
medie e medio-basse si intensifichi
ulteriormente.
In definitiva, pur continuando a caratterizzarsi per i maggiori consumi
CERMERCATI
Il mercato delle piastrelle e le esportazioni italiane
Europa Occidentale: i consumi di piastrelle
Valori in milioni di metri quadrati
2008
Consumi di piastrelle
(var. %)
2009
Valori in milioni di metri quadrati
2010
2011
2012
958
777
743
749
766
-12.6
-18.9
-4.4
0.8
2.3
540
473
465
475
489
-7.0
-12.5
-1.7
2.2
2.9
179
154
154
157
159
-6.7
-13.9
-0.1
1.4
1.7
33.2
32.6
33.2
32.9
32.6
Escluse Italia e Spagna
Consumi di piastrelle
(var. %)
Esportazioni italiane
(var. %)
Quota di mercato piastr. ital.
Fonte: Osservatorio Previsionale sul mercato mondiale delle piastrelle di ceramica. Gennaio 2011 Confindustria Ceramica/Prometeia
annuali pro-capite (1,8 mq rispetto ad
esempio ai 0,7 mq degli USA) e la più
elevata disponibilità di spesa, i ritmi di
sviluppo attesi configureranno il mercato europeo-occidentale come l’area
mondiale meno dinamica in termini
di consumi di piastrelle.
Fra le eredità permanenti della crisi
sui pattern di consumo dei cittadini
europei – per il settore ceramico, ma
numerose evidenze in tal senso vengono anche da altri comparti manifatturieri – sembra inoltre esserci l’aumento del rapporto qualità/prezzo/servizio
fra i criteri che guidano gli atti di
acquisto. In sostanza, i consumatori
europeo-occidentali operano ora con
vincoli di bilancio più stringenti
rispetto al passato e, pur essendo
disposti a riconoscere un premium
price alle proposte di fascia alta, tale
disponibilità non viene più concessa
“ad ogni costo”.
In un contesto di mercato di questo
tipo (consumi stagnanti e maggiore
attenzione al rapporto qualità/prezzo),
è quindi facile prevedere un’ulteriore
inasprimento del clima competitivo,
con le imprese italiane impegnate a
mantenere il proprio primato sui fattori no-price (qualità tecnica, robustezza,
estetica, ecc.), ma con una crescente
attenzione all’efficienza (ovvero alla
produttività) ed al controllo dei costi
(manifatturieri e commerciali). Le
aziende italiane saranno in sostanza
chiamate a mantenersi sulla frontiera
dell’innovazione di prodotto, intervenendo al contempo su ogni fonte di
inefficienza dei processi aziendali, e
continuando a scontare le note inefficienze “esterne” (in primis nei costi
energetici). Inutile sottolineare come si
tratti di un’equazione molto complicata da risolvere.
Caratteristiche completamente diverse
caratterizzeranno invece le dinamiche
di domanda al di fuori del mercato
europeo-occidentale: in Europa Orientale (Russia e Turchia incluse), ad
esempio, la tonicità degli investimenti
in costruzioni dovrebbe tradursi in
incrementi cumulati vicini al 15% per
i consumi di piastrelle nel prossimo
biennio (con Polonia e Paesi Baltici in
evidenza, e minori opportunità in
Ungheria e Rep. Ceca), previsti attestarsi così su livelli superiori a quelli
pre-crisi. E solo leggermente inferiori
(13% circa) sono i ritmi di crescita
attesi per i Paesi del Far East: stante le
dimensioni ormai raggiunte, la Cina e
gli altri Paesi dell’area saranno responsabili del 60% (670 milioni di mq)
dell’incremento complessivo dei consumi mondiali di piastrelle, che nel
2012 supereranno la soglia dei 10
miliardi di mq.
In questo contesto, se il mantenimento
della leadership sui “ricchi” mercati
europei continuerà ad essere l’obiettivo
primario per le imprese ceramiche italiane, il moltiplicarsi di questi segnali
di dinamicità sui nuovi mercati, rappresenteranno verosimilmente, per
molte aziende, una irresistibile tentazione ad andare…“oltre il giardino”.
[email protected]
*Responsabile ‘business line’
associazioni Prometeia
2011 gennaio/febbraio CER 37
CERMERCATI
RUSSIA, SI CONSOLIDA
la ripresa del residenziale
di Luca Luberto
L’Europa
Centro Orientale
è l’unica area ad
aver ritrovato una
dinamica positiva dei
consumi di piastrelle
nel corso del 2010
Nel 2010 tutte le principali economie dell’Europa Centro
Orientale hanno registrato una fase di
ripresa, seppur con intensità diverse:
robusta in Turchia, Polonia, Rep.
Ceca, ed Estonia, più incerta in
Ungheria e negli altri Paesi Baltici;
Per gran parte di queste economie il
recupero è imputabile alle esportazioni, sulla spinta della forte espansione
della domanda tedesca; sul fronte
della domanda interna si evidenzia
una ripresa dei consumi e degli investimenti nella Repubblica Ceca e
soprattutto in Polonia (anche per lo
stimolo delle opere per gli Europei
del 2012), ma non altrettanto in
Ungheria.
Le prospettive per il prossimo biennio
relativamente ai consumi delle famiglie segnalano incrementi medi annui
dell’ordine del 4%.
Gli investimenti in costruzioni, dopo
la decisa flessione di quasi il 15% nel
2009, hanno evidenziato nel 2010
segnali di recupero registrando un
incremento del 2,3%, trainato in
maniera determinante dalle infrastrutture pubbliche; tuttavia appare ancora
debole l’attività edilizia, sia residenziale che non residenziale.
Il mercato delle piastrelle e le esportazioni italiane
nell’Europa Centro Orientale
Valori in milioni di metri quadrati
Consumi di piastrelle
(var. %)
Esportazioni italiane
(var. %)
Quota di mercato piastr. ital.
2008
2009
2010
2011
2012
696.0
616.9
637.9
678.9
734.4
0.2
-11.4
3.4
6.4
8.2
47.8
30.6
30.9
32.6
34.7
1.9
-36.0
0.9
5.5
6.5
6.9
5.0
4.8
4.8
4.7
Fonte: Osservatorio Previsionale sul mercato mondiale delle piastrelle di ceramica. Gennaio 2011 Confindustria Ceramica/Prometeia
38 CER gennaio/febbraio 2011
Per il biennio 2011-2012 si immagina
un’espansione delle costruzioni, a
ritmi particolarmente sostenuti con
tassi medi annui di crescita intorno al
6,5%, alimentata principalmente dal
genio civile, soprattutto grazie a progetti finanziati dai fondi strutturali
UE, ma anche da un comparto residenziale in notevole ripresa, stimato
in aumento di quasi il 5% nel 2011 e
oltre il 7% nel 2012.
Grazie all’apporto di Russia e Turchia,
quest’area è l’unica in Europa ad aver
ritrovato già nel corso del 2010 una
dinamica positiva dei consumi di piastrelle. Dopo la flessione del -11%
registrata nel corso del 2009, dove i
consumi di piastrelle erano scesi a
meno di 617 milioni di mq, nel 2010
si dovrebbero attestare a livelli prossimi ai 640 milioni di mq.
La crescita dovrebbe rafforzarsi nel
biennio di previsione, grazie al recupero atteso anche per le altre economie dell’area, portando i consumi a
oltre 730 milioni di mq, registrando
pertanto un tasso di crescita medio
intorno al 7%.
Nonostante l’ipotesi di una dinamica
dell’export italiano che in previsione
dovrebbe ricalcare (segue a pag 40)
CERMERCATI
I N
LA CERAMICA
ITALIANA premia
Maxim Malyshev
L’appuntamento con il mercato
russo è, come da tradizione, per
la prima settimana di aprile. Anche
quest’anno Expo Center di Mosca
ospita MosBuild, la rassegna fieristica
organizzata da ITE (International Trade
Exhibitions) e dedicata all’industria
delle costruzioni e dei materiali da
rivestimento, manifestazione che nel
2010 vide la presenza di 2.090 espositori provenienti da 48 Paesi, numeri
che gli organizzatori puntano a superare quest’anno.
Significativa, come già da almeno un
decennio, la partecipazione italiana
che quest’anno si sostanzia in 38
aziende ceramiche italiane (per un
totale di 55 marchi commerciali rappresentati) che, raccolte attorno allo
stand istituzionale Ceramic Tiles of
Italy localizzato nella Padiglione 2 Hall
3, mostrano le principali novità appositamente preparate per il mercato
russo. Una presenza che, consolidandosi nelle relazioni con i professionisti
del mondo delle costruzioni, trova nel
sistema della distribuzione un proprio
fondamentale partner, al quale
annualmente l’industria ceramica italiana rende onore attraverso il Russian
Distributor Award, giunto alla sua 4a
edizione. Il presidente di Confindustria
Ceramica Franco Manfredini consegnerà il premio, nel pomeriggio di
martedì 6 aprile, a Maxim Malyshex,
titolare di Rim.Ru, importante società
commerciale attiva in diverse città
della Russia.
ИТАЛЬЯНСКАЯ
КЕРАМИКА награждает
Максима Малышева
Встреча с российским рынком по уже
сложившейся традиции намечена на первую
неделю апреля. В этом году в московском
Экспоцентре вновь пройдет «МосБилд» - выставка,
организованная компанией ITE (International Trade
Exhibitions) и посвященная миру строительства и
облицовочных материалов. В 2010 году в ней приняло
участие 2090 компаний из 48 стран: цифры, которые
организаторы надеются превзойти в этом году.
На протяжении последнего десятка лет
значительным остается участие Италии, которая в
этом году будет представлена 38 керамическими
компаниями (представляющими в общем 55
торговых
марок).
Объединившись
вокруг
институционального стенда «Ceramic Tiles of Italy»,
F I E R A
|
Н А В Ы С ТА В К Е
Le aziende italiane di ceramica
Итальянской керамической
компаний
ACIF (EMILCERAMICA)
ANTONIO LUPI DESIGN
ATLAS CONCORDE
BOX DOCCE 2B
BRENNERO
CAESAR
CASA DOLCE CASA / CASAMOOD (FLORIM)
CERAMICA FLAMINIA
CERCOM
CERDISA / CISA (GRUPPO RICCHETTI)
CERIM / REX (FLORIM)
CIPA GRES
CIR (SERENISSIMA IND. CERAMICHE)
COEM / FIORANESE
COTTO VENETO
DANIEL RUBINETTERIE
DEL CONCA
DISEGNO CERAMICA
DOMUS LINEA
EDILCUOGHI / EDILGRES (IND. FINCUOGHI)
EMILCERAMICA
EPOCA (GAMBINI GROUP)
FAP
FLORIM
FONTANA BISMANTOVA (RONDINE GROUP)
FRATELLI FANTINI
GARDENIA ORCHIDEA
HERBOVITAL2
INDUSTRIE FINCUOGHI
ISLA - MADE IN FLORIM
KEOPE
KERAMA MARAZZI
JACUZZI EUROPE
LORD (MAJORCA)
MAIOLICHE DELL'UMBRIA (RONDINE GROUP)
NARDINI
PASTORELLI
PROFILPAS
RHS / SADON (RONDINE GROUP)
RICCHETTI (GRUPPO RICCHETTI)
RONDINE GROUP
SAIME SAN PROSPERO
SANT'AGOSTINO
SCP - SOCIETÀ CERAMICHE PREGIATE
SERENISSIMA CIR IND. CERAMICHE
SETTECENTO - MOSAICI E CERAMICHE D'ARTE
SICIS
SIRE
TAGINA
VALLELUNGA
(elenco aggiornato al 23/2/2011)
расположенного в Зале 3 Павильона 2, они
продемонстрируют
главные
новинки,
разработанные специально для российского рынка.
Это участие позволит укрепить связи с
профессионалами мира строительства и найти в
дистрибьюторской системе своего главного
партнера, которому итальянская керамическая
промышленность
ежегодно
отдает
честь,
присуждая уже в 4-ый раз «Премию российскому
дистрибьютору» (Russian Distributor Award). Во
вторник 6 апреля президент Конфиндустрии
керамики Франко Манфредини наградит этой
премией Максима Малышева – владельца Rim.Ru,
крупной торговой компании, работающей в
различных городах России.
2011 gennaio/febbraio CER 39
CERMERCATI
il trend atteso per i consumi, difficilmente le imprese italiane esportatrici
Le aziende italiane di tecnologia di piastrelle potranno recuperare
livelli e quote detenuti prima della
Итальянских компаний к
crisi 2009. Infatti con un tasso di creтехнологиям
scita medio per il prossimo biennio di
circa il 6%, le esportazioni italiane si
AIR POWER GROUP
I.C.F. & WELKO
dovrebbero attestare intorno ai 35
BEDESCHI
LAMBERTI
milioni di mq, decisamente ancora
BERNINI IMPIANTI
MARTINELLI ETTORE
BMR
MODELLI CERAMICI
distanti dai quasi 48 milioni di metri
CAMI
INTERNATIONAL
quadrati esportati nel 2008.
CAPACCIOLI
S.A.I.T.
Nell’area in esame il mercato di riferiCISMAC AUTOMAZIONI
SACMI IMOLA
mento per le aziende italiane è la
COELTUNNEL
SAID
Russia.
COLOROBBIA ITALIA
SICER INTERNATIONAL
COMET
SIDERURGICA SCOPETTI
Nel 2010 l’economia russa ha mostraDIATEX
SITI - B&T GROUP
to segnali di vivacità, sia pur con un
ESMALGLASS
SYSTEM
andamento irregolare; i principali driFERRARI & CIGARINI
TECNEMA
vers della ripresa sono stati la crescita
FRAC
TECNODIAMANT
dei prezzi delle materie prime insieme
GAMABARELLI IMPIANTI
TECNOFILIERE
GRUPPO TECNOFERRARI
TYROLIT VINCENT
alla graduale normalizzazione delle
H3M
WORLD JET
condizioni del credito. Significativo
HYDRA ITALIA
anche il robusto recupero dei consuINCO
mi grazie all’aumento dei salari e pen(elenco aggiornato al 21/2/2011)
sioni e al graduale rientro della disoccupazione, scesa a livelli
pre-crisi.
Russia: i consumi di piastrelle
Valori in milioni di metri quadrati
Relativamente agli investimenti in costruzioni,
fortemente ridimensionati nel 2009 dal calo della
domanda e dei prezzi,
oltre che dalla crisi del
credito, tali da segnare a
fine 2009 un pesante 18,5%, sono usciti lentamente dalla recessione
grazie soprattutto al traino delle infrastrutture e
dell’edilizia residenziale
pubblica, registrando
una ripresa del 2,7%;
appare invece più stenta-
I N
F I E R A
|
Н А В Ы С ТА В К Е
40 CER gennaio/febbraio 2011
ta la ripresa degli investimenti privati,
che nel 2010 non ha registrato
sostanziali variazioni rispetto all’anno
precedente.
Nel biennio 2011-2012 il recupero si
estenderà anche al comparto residenziale (+3,4%) grazie al miglioramento
delle condizioni economiche complessive, a partire dai redditi delle
famiglie e dal mercato del credito,
affiancandosi ad una dinamica ancora
positiva del genio civile, anche per l’avanzamento dei progetti legati alle
olimpiadi invernali del 2014 a Soči
(Russia).
Dopo la pesantissima contrazione
registrata nel 2009 (-20%), i consumi
russi di piastrelle di ceramica sono
attesi sperimentare a consuntivo del
2010 una moderata espansione, mettendo a segno un incremento dell’ordine del 5%, e pertanto tornando su
livelli superiore ai 160 milioni di
metri quadrati.
Il trend di crescita atteso nel biennio
2011- 2012, nonostante sia uno dei
più brillanti nel continente con una
crescita media del 9%, non dovrebbe
tuttavia consentire ai consumi di
recuperare i livelli del 2008.
Le aziende italiane, duramente colpite
dal calo del 2009, sembrano ben
attrezzate per poter cogliere questa
vivacità della domanda e riavviare con
prontezza il presidio del sempre più
importante mercato russo. In dettaglio
le esportazioni italiane di piastrelle
sono stimate crescere nel prossimo
biennio a tassi medi superiori al 9%
fino ad un livello di 4,5 milioni di mq.
[email protected]
Visist us in Mosbuild 2011 (Pavilion 7, Hall 2, Stand L121)
CERMERCATI
LA SCOSSA IMMOBILIARE
colpisce l’America Latina
La ripresa dalla crisi economica
è legata indissolubilmente alla
crescita dalle economie emergenti, in
particolare dei Paesi dell’America Latina. È quanto sostiene il Fondo Monetario Internazionale (FMI) nell’ultimo
World Economic Outlook.
Il 2010 è già stato un anno eccellente
per l’economia sudamericana, che ha
registrato un tasso di crescita del 6%
grazie ad una maggiore intensità della
domanda mondiale, alla crescita dei
prezzi delle materie prime – di cui l’area è ricca – un forte recupero della
domanda interna e l’attrazione di
investimenti diretti esteri. Per il 2011
si prospettano, secondo diverse analisi, ritmi di crescita più contenuti ma
pur sempre positivi, con un aumento
del Pil tra il 4,2% e il 6%. I Paesi per
cui il FMI prevede una crescita maggiore sono il Perù (+8,3%), il Brasile
(+7,5%), il Cile (+5%) e la Colombia
(+4,7%), caratterizzati da un florido
mercato domestico e da forti legami
con la Cina e le economie asiatiche
emergenti, verso cui si sono rivolte le
loro esportazioni.
Il FMI precisa però che l’America
Latina è una realtà molto complessa,
emettendo quindi previsioni meno
ottimiste per i Paesi dell’area caraibica
(+2,4%) e per il Messico (+5% nel
2010 e +3,9% nel 2011), maggiormente dipendenti dal turismo dei
Paesi sviluppati e, soprattutto, dall’economia statunitense (i primi attraverso trasferimenti monetari, il secondo a causa del sistema finanziario).
L’unico Paese con una crescita negativa è e rimane il Venezuela (-1,3%),
provato - secondo l’FMI - da un’in42 CER gennaio/febbraio 2011
gente fuga di capitali e da una mancanza d’investimenti nel sistema produttivo che ha impedito le capacità di
sviluppo dello Stato.
Anche gli economisti di Moody’s
Analytics stimano per il 2011 una
crescita media dei Paesi dell’America
del Sud che varia dal 5 al 6%, ad
eccezione del Venezuela per il quale si
prospetta una crescita attorno al 3%.
Per il Messico e l’America Centrale la
situazione sarà diversa a causa della
dipendenza delle loro esportazioni
dagli Stati Uniti, paese che continuerà
a subire gli effetti della crisi economica. A differenti livelli, crescerà l’inflazione in quasi tutti i Paesi raggiungendo valori tra il 3 e il 7%.
Il settore edile nei mercati dell’America Latina ha archiviato un 2010 molto
positivo dopo il crollo degli investimenti in costruzioni del 2009. L’anno
scorso si è infatti chiuso con una crescita del 7,2% e per il prossimo biennio le previsioni sono rosee, in particolare nel comparto residenziale e
delle infrastrutture con percentuali di
crescita tra 6-7%.
Nonostante i consumi interni di piastrelle si siano mantenuti su livelli
costanti anche nell’anno nero della
crisi (ma l’export italiano verso quest’area crollò del 14,5%), il 2010 si è
chiuso con un consumo in crescita
(oltre 955 milioni di metri quadrati e
un aumento delle esportazioni italiane dell’11%). Le stime per il 2011 del
centro studi Prometeia parlano di un
consumo interno di oltre 1023 milioni di mq (+7,1%) ma di una percentuale di export made in Italy contenuto, attorno al 3,2%, riallineandosi ai
Foto Rodrigo Soldon / www.flickr.com
di Simona Storchi
livelli pre-crisi. “La riattivazione dei
consumi piuttosto rapida – analizza
infatti Prometeia – sarà soddisfatta in
ampia misura dalla produzione interna dei vari Paesi dell’area, comportando così un incremento solo relativo
delle importazioni”. In particolare
sono Cina e Brasile a beneficiare dell’aumento della domanda interna erodendo così quote di mercato ai produttori europei che si trovano a dover
“adottare strategie di internazionalizzazione che sfruttino l’elevato know
how produttivo presente nell’area”,
scrive Prometeia.
Analizzando i principali Paesi dell’America Latina nel biennio 2011-2012
in base alle previsioni sugli investimenti nel settore delle costruzioni, le
prospettive di crescita per il mercato
delle piastrelle sono le più alte in Perù
(+9,1% gli investimenti, +6,1% il Pil
secondo Prometeia), per Moody’s nel
2011 l’economia peruviana crescerà
del 5,6% e l’inflazione, che è risultata
sorprendentemente bassa nel 2010,
aumenterà leggermente nel 2011 fino
CERMERCATI
L’EXPO È
Revestir 2011
di Sara Seghedoni
a posizionarsi intorno a 2%.
L’economia del Brasile dovrebbe crescere nel 2011 del 5% e nel biennio
2011-2012 del 5,5% con un tasso di
crescita dell’8,3% degli investimenti
nel settore delle costruzioni, l’inflazione si attesterà a quota 5%, un punto
meno dell’anno scorso. Il Brasile
rimane uno dei principali Paesi produttori (quinto esportatore a livello
internazionale nel 2009) e consumatori di piastrelle (secondo dopo la
Cina).
La crescita dell’Argentina dovrebbe
attestarsi attorno al 5% dopo una
consolidata crescita nel 2010 durante
il quale il PIL è cresciuto dell 8,5%
(+5,6% gli investimenti nel settore
costruzioni e + 5,5% il Pil nel biennio
2011-2012), rimanendo però un
Paese a rischio inflazione.
L’economia del Cile dovrebbe subire
un incremento del 6% circa (+5,6%
gli investimenti nel settore costruzioni
e +5,3% il Pil nel biennio) con un
tasso di inflazione attorno al 3%.
Le previsioni di crescita della Colombia indicano un +4,4% per il 2011 e
per il biennio con una percentuale di
aumento degli investimenti nel comparto costruzioni del 3,7%, l’inflazione varierà tra il 2% e il 4%. Rimane
un mercato in sofferenza il Venezuela
con una crescita prevista del 3% e
quasi attorno allo zero nel biennio;
negativo anche il valore degli investimenti nel settore costruzioni, non
sono attese variazioni di rilievo dell’inflazione che resta la più alta della
regione (23%).
[email protected]
Il 22 marzo prossimo, presso il Centro Fieristico Transamérica Expo Center di San Paolo in Brasile, verrà inaugurata la nona edizione della fiera “Revestir “, la manifestazione
internazionale dedicata a piastrelle di ceramica, sanitari e pietre
naturali. I settori rappresentati in fiera sono: rivestimenti in
ceramica, marmo, granito, carpette, laminati, vetri, prodotti per
rivestimenti, prodotti per sistemi di rivestimenti, fornitori per
l’industria ceramica.
Revestir rappresenta la più grande fiera del settore in America
Latina e la quarta nel mondo, conosciuta anche come la
“Fashion Week” dell’Architettura e della Costruzione proprio
perchè ogni anno raccoglie diverse soluzioni per il settore ceramico introducendo nuovi prodotti e tendenze per architetti,
interior designers, rivenditori, costruttori e consumatori provenienti in modo preponderante dal continente Latino Americano. Parallelamente alla fiera avrà luogo la nona edizione di
International Forum of Architecture and Construction, iniziativa
che contiene un programma ricco di appuntamenti, congressi e
seminari che attireranno più di 3.500 professionisti del settore
delle costruzioni e della fornitura di tecnologie per la ceramica.
Anche per questa edizione viene realizzato il seminario tecnologico Tecnargilla Brasil, patrocinato da ICE, Acimac (Associazione
Italiana dei Costruttori di Macchine e Attrezzature per la Ceramica)
e ANFACER (Associazione brasiliana dei produttori di ceramica), evento di fondamentale
importanza nella divulgazione
delle più recenti innovazioni
tecnologiche relative alle macchine per la ceramica. Il seminario è previsto nella mattinata
di venerdì 25 marzo e vedrà la
partecipazione di 4 esperti del
settore: Giovanni Baldi, direttore del Centro Ricerche Colorobbia, che presenterà il tema
“Nanotecnologie applicate ai
rivestimenti ceramici”, Federica
Bondioli, docente presso la
Facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena, che illustrerà
“Tendenze nella decorazione e
2011 gennaio/febbraio CER 43
CERMERCATI
funzionalizzazione delle superfici ceramiche”, Javier Garcia
Ten dell’Istituto Tecnologico della Ceramica di Castellon che
tratterà “Gli sviluppi scientifici e tecnologici nella produzione di grès porcellanato” e Andrea Bresciani, responsabile del
Laboratorio di Ricerche della Divisione Ceramic&Tile del Gruppo Sacmi, che interverrà su “Innovazioni nella produzione di
rivestimenti ceramici”.
Revestir rappresenta un importante appuntamento per i produttori italiani del comparto della ceramica. Le tecnologie
italiane saranno in mostra sotto le insegne del marchio Tecnargilla Brasil, la collettiva che Acimac e ICE organizzano
annualmente.
La fiera nella passata edizione ha registrato, su una superficie
espositiva di 55.000 mq, la partecipazione di 125 espositori
provenienti da 8 paesi ed accolto 45.000 visitatori professionisti del settore. Gli organizzatori prevedono per quest’anno
la presenza di 180 imprese che presenteranno le ultime tendenze di mercato e più di 45.000 visitatori, con un giro d’affari generato di $ 160 milioni.
A EXPO
é Revestir 2011
Dia 22 de março que vem, no
Centro de Exposições Transamérica
de São Paulo, será aberta a nona edição
da feira “Revestir“, o evento internacional
dedicado aos ladrilhos de cerâmica,
sanitários e pedras naturais.
Os setores representados na feira são:
revestimentos de cerâmica, mármore,
granito, carpetes, laminados, vidros,
produtos para revestimento, produtos para
sistemas de revestimentos, fornecedores
para a indústria da cerâmica.
A Revestir é a maior feira do setor na
América Latina e a quarta do mundo,
também é conhecida como a “Fashion
Week” da Arquitetura e da Construção
exatamente porque todo ano abriga
diversas soluções para o setor da cerâmica
que introduzem novos produtos e
tendências para; arquitetos, designers de
interiores, revendedores, construtores e
consumidores provenientes principalmente
da América Latina.
Paralelamente à feira será realizada a
nona edição do “International Forum of
Architecture and Construction”, uma
iniciativa que contém um programa rico
de encontros, congressos e seminários que
atrairão mais de 3.500 profissionais do
setor das construções e dos fornecimentos
de tecnologia para a cerâmica.
Também nesta edição será realizado o
seminário tecnológico Tecnargilla Brasil,
patrocinado pelo ICE (Instituto do
44 CER gennaio/febbraio 2011
Comércio Exterior da Itália), pela Acimac
(Associação Italiana dos Fabricantes de
Máquinas e Equipamento para a
Cerâmica.) e pela ANFACER (Associação
Nacional de Fabricantes de Cerâmica
para Revestimento), um evento de
importância fundamental na divulgação
das mais recentes inovações tecnológicas
para as máquinas para a cerâmica. Este
seminário está marcado para a manhã de
sexta-feira dia 25 de março e terá a
participação de 4 especialistas do setor:
Giovanni Baldi, Diretor do Centro de
Pesquisas Colorobbia que apresentará o
tema “Nanotecnologias aplicadas aos
revestimentos cerâmicos”, Federica
Bondioli, docente da Faculdade de
Engenharia da Universidade de Modena,
que ilustrará as “Tendências na decoração
e funcionalização das superfícies
cerâmicas”, Javier Garcia Ten do Instituto
Tecnológico da Cerâmica de Castellon que
tratará de “Os desenvolvimentos
científicos e tecnológicos na produção de
Grés Porcelanado” e Andrea Bresciani,
Responsável do Laboratório de Pesquisas
da Divisão Cerâmica & Ladrilhos do
Grupo Sacmi, que intervirá sobre as
“Inovações na produção de revestimentos
cerâmicos”.
A Revestir é um importante encontro para
os produtores italianos do segmento da
cerâmica. As tecnologias italianas serão
exibidas sob as insígnias da marca
[email protected]
I N
F I E R A
|
N A
F E I R A
Le aziende italiane
As empresas italianas
CERAMICA | CERÂMICA
ALTAECO
CERAMICA BARDELLI
COMEDIL
GARDENIA ORCHIDEA
MIRAGE GRANITO CERAMICO
PANARIA GROUP
TECNOLOGIA
AIR POWER
ANCORA GROUP
BMR
BRETON
CMF
EUROMECCANICA
GABRIELLI TECHNOLOGY
MARTINELLI
RUBI
SACMI
SITI-B&T
SMALTICERAM
SRS
SYSTEM
TA-RO
TECNEMA
TECNO DIAMANT
TECNO FERRARI
(fonte: www.exporevestir.com.br - 24/02/2011)
Tecnargilla Brasil, o evento coletivo que a
Acimac e o ICE organizam anualmente.
Na edição passada, esta feira teve uma
superfície de exposição de 55.000 m2, com
a participação de 125 expositores
provenientes de 8 países, e recebeu 45.000
visitantes profissionais do setor. Os
organizadores prevêem para este ano a
presença de 180 empresas que
apresentarão as últimas tendências do
mercado e mais de 45.000 visitantes com
um movimento de negócios gerados de
USA $ 160 milhões.
[email protected]
Mapelastic
las
stic
®
L’impermeabilizzantee
Fase
F
ase applicativa
app
plicativa
La me
membrana
embrana cementizia
ntizia
elastica
impermeabilizza
elasti
ica che imperme
p
eabilizza
tutte le superfici.
Il sist
sistema
ema
a d’impermeabilizzazione
e
più
venduto
Mapei pi
iù vendut
o al mondo.
• Cr
Creato
eato per la pr
protezione
otezione delle più
p gr
grandi
andi
strutture
struttur
re d’ingegneria
g g
civile
• Ideale per
p balconi, tterrazze,
errazze, pis
scine, bagni...
piscine,
•F
acile da
d applicar
e
Facile
applicare
• Adatta per super
fici già piastr
elllate
superfici
piastrellate
•P
rotettiiva, dur
evole, versatile
Protettiva,
durevole,
FOCUS
CER
Coverings 2011
CERFOCUS Coverings
2011
COVERINGS OSPITE
al Sands di Las Vegas
di Cristina Abbate
Una prima assoluta per Coverings
2011, che si terrà tra il 14 e il 17
marzo: per la prima volta nella sua storia, la
mostra sbarcherà a Las Vegas. Le ceramiche
italiane illumineranno la passerella del
Sands Convention Center, dove gli operatori
del settore si presenteranno con un padiglione che ospiterà oltre 70 marchi del logo CTI
e tutto quanto tale logo rappresenta. La location è stata scelta in quanto allettante destinazione per i partecipanti, per la ricca community dell’A&D e per l’ospitalità dimostrata
dai professionisti del design della Costa
Occidentale.
Al centro della sezione dedicata alle piastrelle italiane campeggerà lo stand Ceramic
Tiles of Italy (n. 444) sponsorizzato da Confindustria Ceramica, ICE e Ministero dello
Sviluppo Economico. Il 2011 sarà l’ultimo
anno che vedrà la presenza di questo
moderno padiglione disegnato da Michael P.
Johnson, modernista dell’Arizona e leggenda
del CTI Design Competition. Non appena
ricevuta l’autorizzazione a procedere con la
preparazione dello stand, il team dell’MPJ
Design Studio ha iniziato la selezione di una
gamma totalmente nuova di piastrelle italiane di ultima generazione. La scelta del team
è stata determinata dai colori, dalle forme
modulari, dalle dimensioni innovative e, in
molti casi, dal tenore di materiale riciclato o
riciclabile.
Oltre alle piastrelle nuove di zecca, questo
stand, uno tra i più visitati, presenterà alcune nuove caratteristiche degne di nota. Le
piastrelle dei pavimenti poggeranno su una
griglia di posa rialzata e riutilizzabile, illustrando i vantaggi dei sistemi di pavimentazione flottanti. Ciò consentirà anche di riutilizzare le piastrelle una volta conclusa la
COVERINGS HOSTED AT THE
Sands Expo and Convention Center in Las Vegas
Coverings 2011, which will take
place from March 14-17, is going to
break all new ground. For the first time in
the show’s history, it will hit Las Vegas,
Nevada. Italian ceramic tile will light up
the strip at the Sands Convention Center,
as the industry creates a pavilion of more
than 70 brands that bear the CTI logo and
all that it represents. This location was
chosen as an attractive destination for
attendees and for the rich community of
A&D and hospitality design professionals
on the West Coast.
At the heart of Italian tile country will
be the Ceramic Tiles of Italy Exhibit
48 CER gennaio/febbraio 2011
(Booth #4444), sponsored by Confin dustria Ceramica, ICE and Italian
Ministry of Economic Development. This
will be the last year for this modern
pavilion designed by Arizona modernist
and CTI Design Competition Legend,
Michael P Johnson. As soon as the MPJ
Design Studio team got the green light on
the exhibit, they set to work to select a
whole new range of the latest Italian tiles.
Their choices were based on color, modular
forms, innovative sizes, and in many cases
a percentage of pre- and post-consumer
recycled content.
In addition to all new tiles, this favorite
stand will have some noteworthy new
features. Floor tiles will rest on a reusable
floating flooring systems. This will
demonstrate the benefits of a raised
flooring system, while allowing the tiles to
find a new life after the close of the show.
After the show, the tiles will be donated to
the Frank Lloyd Wright School of
Architecture for an upcoming project on
the Taliesin campus in Arizona. In
addition, two exterior cladding systems
will be on display this year, giving
attendees hands-on examples of this stateof-the-art technology.
In terms of events, the Ceramic Tiles
CERFOCUS Coverings
mostra, attraverso una donazione alla Frank
Lloyd Wright School of Architecture per la
realizzazione di un progetto presso il campus di Taliesin, in Arizona. Quest’anno
saranno inoltre esposti due sistemi di rivestimento aggiuntivi che offriranno al pubblico
la possibilità di un contatto diretto con alcuni esempi di questa avanzata tecnologia.
Per quanto riguarda gli eventi in programma, segnaliamo la conferenza stampa
Ceramic Tiles of Italy, che si terrà martedì
15 marzo alle 16.00, dove alcuni rappresentanti dell’Associazione presenteranno i vincitori dell’edizione 2011 della Design Competition. Dopo la conferenza, Ceramic Tiles
of Italy ospiterà, come tutti gli anni, la “Serata Italiana Cocktail”, un evento riservato
agli invitati, presso l’elegante Ristorante Dal
Toro del Palazzo Hotel, in occasione del
quale sarà annunciato il vincitore del Confindustria Ceramica North American Distributor
Award. Questo premio celebra lo stretto rapporto che lega i produttori italiani di piastrelle e i loro validi partner nordamericani.
Mercoledì 16 marzo, alle ore 8.00, il consulente americano di Confindustria Ceramica Donato Grosser terrà il seminario The
future of the U.S. Economy and of the
Ceramic Tile Market”.
Conoscendo l’importanza di presentare i
prodotti in una cornice realistica, Ceramic
Tiles of Italy sponsorizzerà inoltre la seconda
I N
F I E R A
Aziende ceramiche italiane e loro sedi
statunitensi a Coverings 2011
Italian ceramic tile companies and their United States
headquarters at Coverings 2011
ABK GROUP INDUSTRIE CERAMICHE
FONTANA BISMANTOVA (RONDINE GROUP)
ALFA LUX
HAPPY HOUSE
AMERICAN MARAZZI TILE
HORUS ART
ANTICA CERAMICA DI RUBIERA
INDUSTRIE CERAMICHE PIEMME
ATLAS CONCORDE
INDUSTRIE FINCUOGHI
CAPRI (SERENISSIMA CIR IND. CERAMICHE)
ISLA - MADE IN FLORIM
CASA DOLCE CASA (FLORIM CERAMICHE)
ITALGRANITI GROUP
CASALGRANDE PADANA
LA FABBRICA
CASAMOOD (FLORIM CERAMICHE)
LEA NORTH AMERICA
CENTURY (FINCIBEC GROUP)
MAIOLICHE DELL’UMBRIA (RONDINE
GROUP)
CERAMICA DEL CONCA
CERAMICA SANT’AGOSTINO
CERAMICHE ASCOT
CERAMICHE CAESAR
CERAMICHE GARDENIA ORCHIDEA
CERAMICHE REFIN
CERCOM (SERENISSIMA CIR IND. CERAMICHE)
CERDISA (GRUPPO RICCHETTI)
CERDOMUS
CERIM (FLORIM CERAMICHE)
CIR (SERENISSIMA CIR IND. CERAMICHE)
of Italy Press Conference will take place
on Tuesday, March 15 at 4:00PM where
representatives from the Association will
introduce the winners of the 2011 Design
Competition. After the conference,
Ceramic Tiles of Italy will host its annual
invitation-only
“Serata
Italiana
Cocktail” at a chic Dal Toro Restaurant
in the Palazzo Hotel and announce the
recipient of the Confindustria Ceramica
North American Distributor Award. This
distinction celebrates the close connection
between Italian tile manufacturers and
their valued North American partners.
The seminar “The Future of the US
Economy and of the Ceramic Tile
Market” will take place on Wednesday,
March 16 at 8:00AM, by Confindustria
Ceramica’s American consultant Donato
Grosser.
Knowing the importance of showing
2011
CISA (GRUPPO RICCHETTI)
COEM
COOPERATIVA CERAMICA D’IMOLA
COTTO D’ESTE NUOVE SUPERFICI
DADO CERAMICA (ANTICA CERAMICA DI
RUBIERA)
MANIFATTURA EMILIANA
MARCA CORONA
MONOCIBEC (FINCIBEC GROUP)
MOSAICO+
NAXOS (FINCIBEC GROUP)
PANARIA CERAMICA
PASTORELLI
PORCELLANA DI ROCCA
PROVENZA (EMILCERAMICA)
REX (FLORIM CERAMICHE)
RHS (RONDINE GROUP)
RICCHETTI (GRUPPO RICCHETTI)
RONDINE GROUP
SADON (RONDINE GROUP)
SAIME SAN PROSPERO
SAVOIA ITALIA
DOM CERAMICHE
SELF
EDILCUOGHI (INDUSTRIE FINCUOGHI)
SERENISSIMA CIR INDUSTRIE CERAMICHE
EDILGRES (INDUSTRIE FINCUOGHI)
SETTECENTO - MOSAICI E CERAMICHE
D’ARTE
EMILCERAMICA
ERGON (EMILCERAMICA)
FILA INDUSTRIA CHIMICA
FINCIBEC
FIORANESE
FLOOR GRES (FLORIM CERAMICHE)
FLORIM CERAMICHE
FONDOVALLE
SICIS
SINTESI (GRUPPO GRESMALT)
TAGINA
UNICOM STARKER
VALLELUNGA
VIVA (EMILCERAMICA)
elenco aggiornato al 24/02/2011
2011 gennaio/febbraio CER 49
CERFOCUS Coverings
edizione di The Installation Design Showcase. Ali Azhara, designer con sede a Chicago, nonché star della rete HGTV, utilizzerà le
collezioni di alcune aziende italiane (Casamood-Casa dolce casa, Ceramiche Provenza,
Marazzi, Settecento Mosaici e Ceramiche
d’arte, Sicis, Mapei) per creare un pannello
ornamentale di 3 x 6 m. Il pannello sarà
costruito da Artcraft, un posatore americano
di NTCA (National Tile Contractors Association), utilizzando adesivi Mapei, mentre l’inaugurazione ufficiale avverrà mercoledì
pomeriggio in occasione di un evento che si
terrà presso la mostra.
Come in una vera piazza italiana, nel caffè
dislocato nel centro del padiglione, il team
gastronomico italiano qui operativo da
lungo tempo servirà ogni giorno pasta e altri
genuini rinfreschi italiani. La sorpresa di
quest’anno saranno i menù giornalieri ispirati a quattro delle regioni ceramiche italiane
– Toscana, Campania, Emilia Romagna e
Veneto – che faranno conoscere ai partecipanti la varietà di sapori dei diversi angoli
d’Italia. Per essere serviti, amici e clienti
dovranno indossare uno speciale bracciale
per VIP!
Nel frattempo, lo staff dell’area marketing
dell’iniziativa si sta impegnando al massimo
attraverso i social media e il passaparola per
raggiungere tutte le associazioni di categoria
della regione, con offerte di coupon per
products in a real-life setting, Ceramic
Tiles of Italy will also sponsor the second
edition of The Installation Design
Showcase. Chicago-based designer and
HGTV star, Ali Azhara, will use new
collections from several Italian tile
companies (Casamood-Casa dolce casa,
Ceramiche Provenza, Marazzi, Settecento
Mosaici e Ceramiche d’arte, Sicis, Mapei)
to design a 10’ x 20’ vignette. It will be
built by Artcraft, an NTCA (National Tile
Contractors Association) installer, using
Mapei adhesives, and celebrated on
Wednesday afternoon at an event on the
show floor.
Like a real-life piazza, in the centrally
located café, the Pavilion’s long-running
Italian culinary team will serve pasta and
other authentic Italian refreshments every
day. In a new twist this year, they will
viaggi e soggiorni presso hotel, un programma di conferenze di prim’ordine nonché
eventi e incentivi speciali per l’iscrizione in
loco. Sono inoltre in fase di allestimento i
concorsi Project Green Design Competition e Coverings Spectrum Select Product.
Nelle settimane che precederanno l’inaugurazione di Coverings, Ceramic Tiles of Italy
offrirà anteprime digitali di quello che i partecipanti potranno vedere a a Las Vegas.
Sulle pagine di Facebook (www.facebook.
com/CeramicTilesOfItaly) e Twitter
(http://twitter.com/tilesofitaly) sarà possibile
conoscere tutto sulle nuove collezioni di
piastrelle italiane, di cui è in programma il
lancio, e seguire gli aggiornamenti relativi
agli eventi e all’accoglienza. Durante la
mostra, i partecipanti potranno accedere a
questi siti per dire la loro sui nuovi prodotti,
sui progetti e sulle notizie in generale. Ai
visitatori dell’esposizione sarà chiesto di
scattare fotografie dei loro prodotti preferiti
e di postarle con Twitpic includendo le diciture @TilesofItaly e #COVERINGS2011 in
tutti i post.
[email protected]
create daily menus tied to four of the tile
producing regions in Italy – Tuscania,
Campania, Emilia Romagna and Veneto –
to give attendees a taste of the variety of
the different areas of Italy. Friends and
clients will need a special VIP bracelet in
order to be served!
Meanwhile, the show marketing team is
pulling out the stops with social media
programs, grassroots outreach to all of the
professional associations in the region with
offers of hotel and travel vouchers, a firstrate conference program and special
events and incentives for on-site
registration. In addition, Project Green
Design Competition and the Coverings
Spectrum Select Product competition
are in the works.
2011
Lo stand Ceramic Tiles of
Italy a Coverings 2010
Ceramic Tiles of Italy
stand at Coverings 2010
In the weeks before Coverings, Ceramic
Tiles of Italy will offer a digital sneak peek
of what to expect in Las Vegas. On its
Facebook (www.facebook.com/Ceramic
TilesOfItaly) and Twitter pages (http://
twitter.com/tilesofitaly), attendees will
learn about all of the new Italian tile
collections launching as well as updates on
CTI events and hospitality. During the
show, attendees can log onto these sites to
weigh in on new products, projects and
general news. Show-goers are asked to
Twitpic their favorite Italian products and
include @TilesofItaly and #COVERINGS
2011 in all posts.
[email protected]
2011 gennaio/febbraio CER 51
CERFOCUS Coverings
2011
IL SETTORE CASA
e delle costruzioni in USA
di Donato Grosser - D. Grosser and Associates, Ltd.
Nel passato il settore della casa e delle
costruzioni è stata la locomotiva dell’economia statunitense che ha generato vendite per tutto l’indotto come mobili, pavimenti, tappeti, elettrodomestici e molti altri prodotti. Nella congiuntura economica attuale il
settore della casa è invece la palla al piede
dell’economia ed è il settore che più di tutti
gli altri tarda a riprendersi.
Photo Christian Laigle - www.panoramio.com
Le difficoltà del settore casa
Il problema principale per cui il settore
casa si sta riprendendo con esasperante lentezza è la disponibilità di una grande quantità di abitazioni in vendita. Si tratta per la
maggior parte di abitazioni i cui proprietari
hanno cessato di pagare i mutui immobiliari
e sono state pignorate e messe sul mercato
dalle banche a prezzi competitivi. Il numero
di abitazioni pignorate (foreclosures) su base
annuale sono salite da circa 700.000 nel
2000 a quasi tre milioni nel 2010.
Come conseguenza del vasto inventario di
abitazioni in vendita, i costruttori di case
hanno ridotto enormemente le nuove
costruzioni. È infatti evidente che se si possono acquistare case nuove o seminuove a
prezzi di svendita, non si vanno a cercare
case appena costruite.
I prezzi delle case dopo essere saliti a
livelli senza precedenti fino al 2005, sono
poi calati in modo precipitoso nei tre anni
seguenti e hanno iniziato a risalire solo nel
2010, anche se in modo limitato e a livelli
degli anni Novanta, come evidenzia CaseShiller, società che pubblica indici statistici
sull’andamento dei prezzi delle case nelle
principali città statunitensi.
La disponibilità di abitazioni in vendita e i
bassi prezzi sono quindi stati i due fattori
che hanno causato il grande declino delle
nuove costruzioni residenziali. Come viene
HOUSING AND CONSTRUCTION
in the U.S. in 2011
Up to a few years ago, the housing
and construction sectors were
considered the “engines” of the U.S.
economy. The growth of these sectors had a
spillover effect on many industries such as
furniture, flooring, carpet, and home
appliances. Now housing is growing at a
much slower pace than the rest of the
economy and is acting as a “brake”.
Foreclosures are the main problem
The main reason of the slow housing
recovery is the existence of a large number
of repossessed homes for sale. Foreclosures
by U.S. banks and other lenders to the
52 CER gennaio/febbraio 2011
housing market increased from 700,000 in
the year 2000 to nearly 3 million in 2010.
As a result of the large number of old and
new unsold houses on the market available
at reduced prices, construction companies
sharply reduced the number of newly built
houses.
Housing
prices
increased
to
unprecedented levels until 2005, and then
declined sharply in the following three years.
The trend was reversed in 2010, albeit at a
slower rate and at levels seen in the 1990s,
as reported by Case-Shiller, a company that
publishes statistical indices of home prices in
the main U.S. cities.
The ample supply of homes for sale and
low prices are two factors that caused a
sharp decline in new residential building
activity. As displayed in the chart published
on page 54 by the U.S. Census Bureau,
housing starts in 2006 were over 2.2 million
housing units, of which 1.8 million single
family homes and over 400,000 housing
units in apartment buildings. The explosion
of the housing bubble and the following
recession caused a 75% decline in housing
starts to about 530,000 units in 2010.
The recession also affected sales of
existing homes. Sales of existing single
family home dropped from a record level of
CERFOCUS Coverings
mostrato nel grafico pubblicato dal U.S.
Bureau of the Census (pagina seguente), il
numero di abitazioni messe in opera (Housing Starts) nel 2006 aveva raggiunto il livello di 1,8 milioni di unità di abitazioni
monofamiliari e di oltre 400.000 unità di
abitazioni in palazzi di appartamenti per un
totale di oltre 2,2 milioni di unità abitative.
Con l’inizio della recessione, che è nata e
cresciuta nel settore delle costruzioni e della
casa, il numero totale di abitazioni messe in
opera è sceso a 530.000 circa nel 2010, con
un declino del 75% .
La recessione ha toccato anche il volume
di vendite di abitazioni esistenti. Il numero
delle vendite di abitazioni monofamiliari esistenti (single family home sales) è sceso da un
livello record di oltre sei milioni di unità
raggiunto nel 2005 a quattro milioni nel
2008. Nella seconda metà del 2009 e poi
nuovamente nelle prima metà del 2010 vi è
2011
Pignoramenti di abitazioni residenziali negli Stati Uniti
U.S. annual residential foreclosures
Valori in milioni di unità / Millions of units
Fonte/Source: Chart by D. Grosser & Associates from various sources
Prezzo medio delle case (2000-2010)
Home Price Indices (2000-2010)
Fonte/Source: Standard & Poor/Case Shiller
over 6 million in 2005 to 4 million in
2008. In the second half of 2009, and
again in the first half of 2010, there was a
sudden increase generated by federal tax
incentives programs for new buyers.
Nonetheless, as displayed in the chart in
the following page, these tax breaks only
contributed in anticipating home sales. The
ensuing decline in sales brought the trend
back to previous levels. It is also
important to note that newly built home
sales dropped from 1.4 million units in
2005 to 330,000 in 2010, a figure lower
than the number of housing starts
(420,000 units).
Construction spending trends
The building boom, which was mostly a
result of the Federal Reserve’s low interest
rates and expansionary monetary policy,
caused an increase in new construction
spending from 800 billion dollars in 2000 to
1,167 billion dollars in 2006. When the
housing bubble burst, and housing declined,
construction spending returned to levels seen
only ten years before.
One factor that lessened the effect of the
crisis in the construction sector was the
positive trend in the non-residential
construction sector, which continued until
2008. This was partially due to the fact that
non-residential projects take longer to
complete than residential projects. From 2008
onwards, there was also a decline in spending
in the non-residential sector, although not as
drastic than in the residential sector.
Thus, while non-residential construction
is still declining, the residential sector had
not yet begun to recover at a rate sufficient
to generate a spillover effect on the rest of
the economy.
Newly built homes are a major factor
2011 gennaio/febbraio CER 53
CERFOCUS Coverings
2011
stata un’impennata, generata da incentivi
fiscali offerti dal governo per gli acquisti di
case. Tuttavia gli incentivi fiscali sono solo
serviti a fare anticipare gli acquisti di case. Il
successivo calo degli acquisti ha infatti
riportato l’andamento della tendenza ai livelli che hanno preceduto il lancio degli incentivi fiscali.
Da notare che le vendite di case di nuova
costruzione (newly built) sono scese da 1,4
milioni di unità nel 2005 a 330.000 unità
nel 2010, un numero inferiore a quello delle
abitazioni messe in opera (420.000 unità).
L’andamento delle spese per le costruzioni
Il boom delle costruzioni, generato in
gran parte dalla politica della Federal Reserve di bassi tassi di interesse ed elevata liquidità, fece aumentare la spesa per nuove
costruzioni da circa 800 miliardi di dollari
nel 2000 a 1.167 miliardi di dollari nel
2006. Con lo scoppio della bolla, il valore
delle nuove costruzioni nel 2010 è ritornato
ai valori del 2000.
Un fattore che è servito ad attenuare la
crisi del settore delle costruzioni è stato l’andamento positivo delle costruzioni nel settore non residenziale. In questo settore l’andamento è stato positivo fino al 2008. Questo
è dovuto in parte al fatto che i tempi di
approvazione per progetti non residenziali
sono più lunghi di quelli per progetti residenziali. Dal 2008 in poi si è verificato un
calo anche nel settore non residenziale, tuttavia in modo meno drastico del calo nel
settore residenziale, come messo in evidenza
dal grafico sotto riportato.
Così mentre le costruzioni non residenziali sono ancora in declino, quelle del settore
residenziale non hanno ancora iniziato a
riprendersi alla velocità necessaria per generare un effetto positivo sull’indotto.
USA: nuove abitazioni residenziali, monofamiliari e di
condominii. Tassi Annuali (media mobile)
USA: New single-family and multiple
residential buildings. Annual rates (moving average)
USA: compravendita di case
mono-familiari esistenti e nuove
Sales of existing and new
single-family homes in the USA
Valori in milioni di unità / Millions of units
Valori in milioni di unità / Millions of units
Fonte/Source: Bureau of the Census
affecting the demand for ceramic tiles. In a
healthy economy 70% of tiles are sold to the
residential sector: between 40% and 50%
for new housing, and the balance for
remodeling. The decline in tile sales was not
as drastic as the decline in housing starts
due to the fact that a substantial percentage
of tile (20%-30%) is sold to contractors and
consumers for remodeling projects. The
recession had a negative effect on remodeling
as well, but at a lesser rate that for new
construction.
54 CER gennaio/febbraio 2011
Fonte/Source: Bureau of the Census
When will the construction sector
recover?
The uncertainty caused by the continuing
decline in home prices and the amount of
foreclosed homes make it extremely difficult
to predict what the future holds for U.S.
housing. For the year 2011, current
estimates indicate a 20%-30% increase of
housing starts from 530,000 in 2010 to
between 630,000 and 680,000.
If most of unsold foreclosed homes will be
sold by the year 2012, we could expect a
sharp increase in new residential building to
a figure between 800,000 and 900,000
units. Such predictions depend on the speed
with which foreclosed homes are sold, and at
the present nobody is ready to make precise
predictions. However, the recession in the
housing sector will not last forever and it is
only a matter of time until the demographic
pressure will resume its historic course and
will bring the level of newly built homes to
1.2 and 1.4 million units per year.
[email protected]
CERFOCUS Coverings
Le costruzioni di nuove abitazioni
hanno un effetto preponderante nei confronti delle vendite di piastrelle di ceramica, un prodotto le cui vendite sono storicamente dirette per circa il 70% al settore
residenziale e per il 40%-50% al settore
delle nuove costruzioni.
Va notato però che il declino delle vendite
di piastrelle non è stato così drastico come
quello delle abitazioni messe in opera (housing starts), grazie al fatto che un’alta percentuale delle vendite di piastrelle (20%-30%) è
destinata ai rifacimenti che, benchè scesi,
sono rimasti a livelli quasi normali.
Quando si riprenderà il settore delle
costruzioni?
L’incertezza generata dall’andamento dei
prezzi delle case e dall’inventario di abitazioni pignorate rende assai difficile fare previsioni per il futuro del settore casa. Il consen-
2011
so attuale prevede per il 2011 un aumento
del 20%-30% nelle abitazioni messe in
opera a livelli tra 630mila e 680mila unità
abitative, dalle 530mila del 2010.
Se nel 2012 l’inventario di abitazioni
pignorate sarà stato in gran parte venduto, si
potrà verificare un forte aumento delle
costruzioni a livelli tra 800mila e 900mila
unità. Tuttavia quasi tutte le previsioni
dipendono dalla velocità delle vendite di
case oggi vuote. E su queste previsioni nessuno è ancora disposto a metter le mani sul
fuoco. È certo però che la recessione del settore casa non durerà per sempre ed è solo
questione di tempo fino a quando le pressioni demografiche riprenderanno il loro
corso storico e riporteranno le nuove costruzioni a livelli tra 1,2 e 1,4 milioni di unità
all’anno.
[email protected]
Costruzioni residenziali e non residenziali negli Stati Uniti (1999-2010)
Residential and Non Residential Buildings Activity in the U.S. (1999-2010)
Valori in miliardi di dollari / Billion dollars
Fonte/Source: Rielaborazioni D. Grosser & Associates
Consumo di piastrelle di ceramica e costruzioni messe in opera (2000-2010)
Ceramic tiles consumption and housing starts (2000-2010)
Valori in percentuale/ Percentages
Consumi di piastrelle di ceramica in USA
Ceramic tiles consumption in U.S.
Costruzioni messe in opera
Housing starts
Fonte/Source: Rielaborazioni D. Grosser & Associates
2011 gennaio/febbraio CER 55
CER
Foto Vincenzo Conelli
il giornale della Ceramica
CERFOCUS Coverings
2011
IL MERCATO DELLE
piastrelle in Nord America
di David Di Veroli - D. Grosser and Associates, Ltd.
Il consumo di piastrelle negli Stati
Uniti dipende in modo sostanziale
dall’andamento delle nuove costruzioni
residenziali, e in maniera minore anche
quello dei rifacimenti e delle costruzioni
non residenziali come uffici, progetti commerciali o istituzionali.
Non essendovi dati statistici sulle piastrelle “consumate” ovvero vendute ed
installate nelle case americane, il consumo
si basa sui dati del Department of Commerce
che consentono un’analisi delle piastrelle
importate e di quelle prodotte in America
e poi distribuite sul territorio nazionale
tolte le piastrelle destinate all’export.
Le nostre stime registrano, rispetto al
2009, un consumo in aumento del 6,3%,
da 172,7 milioni di metri quadri a 183,5
milioni di metri quadri. Rispetto al 2006,
anno in cui il consumo aveva raggiunto il
suo apice (308,1 milioni di mq.), il calo è
stato del 40,4% a fine 2010.
Le consegne dei fabbricanti americani nel
2010 sono aumentate del 9,4% rispetto al
2009 da 53,1 milioni di mq. a 58,1 milioni
di mq, mentre le importazioni sono
aumentate da 123,9 milioni di mq. a 129,6
milioni di mq. (+4,6%). Le esportazioni dei
produttori americani sono diminuite da 4,3
milioni di metri quadri a 4,2 (-2,3%).
Dando uno sguardo ai dati storici dal
1995 ad oggi si nota che il trend del consumo di piastrelle e delle loro importazioni
è simile, mentre quello delle consegne
(shipments) dei fabbricanti americani è iniziato a scendere solo a partire dal 2008.
Il valore dei consumi di piastrelle negli
Stati Uniti, nel 2010, ha raggiunto i
THE NORTH AMERICAN
ceramic tile market
U.S. tile consumption is highly
dependent on new residential construction and, to a lesser degree, on residential remodeling and new non-residential construction, such as offices and
commercial or institutional building
projects.
In the U.S. there is no official statistical data on tiles sold at retail level. Consumption figures released by the U.S.
Department of Commerce are defined as
“Apparent Consumption” and are calculated by adding imports of ceramic tile
and tiles shipped to U.S. customers by
American manufacturers.
Compared to 2009, U.S. tiles consumption is estimated to have increased
by 6.3%, from 172.7 million square
meter to 183.5 million square meters.
From 2006, when the level of consumption reached its peak (308.1 million
sq.mts.) to 2010, consumption declined
by 40.4%.
In 2010 tile shipments by U.S. manufacturers are estimated to have increased by 9.4% compared to 2009, from
53.1 million sq.mts. to 58.1 million
sq.mts.. Imports increased from 123.9
million sq.mts. to 129.6 million sq.mts.
(+4.6%). U.S. exports dropped from 4.3
to 4.2 million square meters (-2.3%).
Import data from 1995 to the present
show that the trend in tile consumption
is closely related to the trend in imports
which make up almost 80% of the total.
In 2010 the value of imports and
shipments of tiles in the United States
reached $2,010 million dollars, a 6.4%
increase over 2009: U.S. shipments were
$770 million, 7.0% higher than in 2009
and imports, $1,275 million, 5.3% more
than in 2009.
2011 gennaio/febbraio CER 57
CERFOCUS Coverings
2011
2.010 milioni di dollari, il 6,4% in più
rispetto al 2009. Il fatturato dei fabbricanti americani nel 2010 è stato di 775
milioni di dollari, il 7,0% in più rispetto
al 2009. Il valore delle importazioni
(“landed’) ha raggiunto 1.275 milioni di
dollari, il 6,0% in più rispetto al 2009. Il
costo “landed”, ovvero quello pagato
dagli importatori di piastrelle, comprende
il costo della merce, i costi di trasporto,
di assicurazione e i dazi.
Le importazioni di piastrelle di ceramica,
nel 2010 sono state di 129,6 milioni di
mq. Il Messico è stato il principale paese
fornitore di piastrelle agli U.S.A. con 36,0
milioni di mq, seguito dalla Cina con 31,9
milioni di mq e dall’Italia con 23,2 milioni
di mq. Le importazioni dall’Italia sono
aumentate del 6,5% rispetto al 2009.
Dal 2005 al 2010 l’andamento dei consumi delle piastrelle per paese d’origine ha
subito delle considerevoli variazioni: nella
maggior parte dei casi è sceso ad eccezione
della Cina le cui esportazioni verso gli Stati
Uniti sono salite da 20,9 milioni di mq nel
2005 a 31,9 milioni di mq nel 2010
(+52,6%). Le importazioni dall’Italia sono
scese da 64,0 milioni di metri quadri nel
2005 a 23,2 milioni di metri quadri nel
2010.
Dal 2005 la quota percentuale della Cina
è salita dal 6,9% al 17,4%, quella del Messico dal 12,5% a 19,6% e quella degli USA
da 19,0% a 29,4%. Gli altri paesi paesi
hanno subito delle diminuzioni: l’Italia dal
21,1% nel 2005 al 12,6% nel 2010, il Bra-
Consumo di piastrelle di ceramica, importazioni e consegne fabbricanti USA (2000-2010)
Ceramic tiles consumption, imports and U.S. shipments (1995-2010)
Valori in milioni di metri quadrati / Billions of sq.mt.
Fonte/Source: D. Grosser & Associates, Ltd. su dati del US. Dept. of Commerce
Ceramic tile imports in 2010 totaled
129.6 million sq.mts. Mexico was the
largest foreign supplier of tiles to the
U.S.A. with 36.0 million sq.mts., followed by China with 31.9 million
sq.mts. and Italy with 23.2 million
sq.mts.. Imports from Italy increased by
6.5% compared to 2009.
From 2005 to 2010, tile consumption
per country of origin varied considerably: in most cases consumptions dropped, with the exception of China, whose
exports to the United States rose from
58 CER gennaio/febbraio 2011
20.9 million sq.mts. in 2005 to 31.9
million sq.mts. in 2010 (+52.6%).
Imports from Italy declined from 64.0
million square meter in 2005 to 23.2
million square meter in 2010.
Since 2005, China’s market share
increased from 6.9% to 17.2%; Mexico’s
from 12.5% to 19.6%, and U.S. manufacturers’ market share increased from
19.0% to 29.4%. Other countries lost
market share: Italy, from 21.1% in 2005
to 12.6% in 2010; Brazil, from 13.8% to
4.5%, and Spain, from 11.2% to 3.6%.
In 2010, U.S. manufacturers sold
$775 million of tiles to the U.S. market;
tile exports to the U.S. by Italian manufacturers were $454.4 million, followed
by China ($258.7 million), Mexico
($213 million), Spain ($98.4 million)
and Brazil ($61.4 million). (The value
of shipments by U.S. manufacturers to
the local market is calculated by subtracting exports from total shipments;
import value is calculated by adding the
cost of tiles plus the costs of shipping,
insurance and import duties).
CERFOCUS Coverings
sile dal 13,8% al 4,5% e la Spagna dal
11,2% al 3,6%.
Per quanto riguarda il valore dei consumi di piastrelle negli Stati Uniti, al primo
posto vi sono i fabbricanti americani con
775,0 milioni di dollari. Seguono le
importazioni dall’Italia, con $454,4 milioni (il 5,8% in più rispetto al 2009), Cina
con $258,7 milioni, Messico con $213,0
milioni, Spagna con $98,4 milioni e Brasile con $61,4 milioni.
Per rendere paragonabili i valori delle
piastrelle americane a quelli delle piastrelle
importate, per le piastrelle americane viene
preso in considerazione il fatturato dei fabbricanti escluso il valore derivante dalle
esportazioni, mentre per le piastrelle
importate si considera il valore “Landed”.
2011
Il Canada Continua la corsa
Il Canada non ha subito la grave crisi del
settore immobiliare che ha colpito gli Stati
Uniti dal 2006. La produzione di piastrelle
in Canada è minima, quindi per il calcolo
del consumo ci si può basare solo sulle
importazioni. Le esportazioni dall’Italia
sono prime in valore e seconde in quantità
dopo la Cina.
Nel 2010 il consumo di piastrelle in
Canada è stato di 49,13 milioni di metri
quadri. Il primo paese fornitore è stato la
Cina con 16,1 milioni di metri quadri, con
una percentuale sul totale del 32,7%.
Seguono Italia con 11,6 milioni di metri
quadri (23,6%), Turchia 8,5 milioni di
metri quadri (17,4%) e USA con 3,7 milioni (7,4%).
I consumi di piastrelle negli USA, per Paese fornitore (2005-2010)
Tile consumption in the U.S. by supplier Country (2005-2010)
Valori in milioni di metri quadrati / Millions of sq.mts.
Paese
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Italia
64.0
61.4
48.7
35.9
21.8
23.2
USA
57.7
54.3
45.7
54.3
48.8
53.9
Messico
38.0
42.0
40.9
39.0
34.8
36.0
Cina
20.9
32.2
32.6
28.7
27.2
31.9
Brasile
42.0
40.0
27.7
15.2
10.0
8.3
Spagna
33.9
32.2
20.0
11.4
7.1
6.6
Altri Paesi
47.2
46.0
32.5
26.4
23.0
23.7
TOTALE
303.7
308.1
248.1
197.0
169.1
183.5
Fonte/Source: D. Grosser & Associates, Ltd. su dati del US. Dept. of Commerce
The Canadian Market
Canada was not affected by a housing
crisis. Tile production in Canada is
negligible and consumption is virtually
made up only by imports.
In 2010 Canadian tile consumption
reached 49.13 million square meter.
China supplied 16.1 million square
meters (32.7% of total consumption),
Italy 11.6 million square meters
(23.6%), Turkey 8.5 million square
meters (17.4%) and the US 3.7 million
sq. mts. (7.4%).
In 2010 Italy was the largest seller of
tiles to the Canadian market with
C$119.6 million (F.O.B. value), followed
by China (C$86.3 million), Turkey
(C$37.8 million), and the USA (20.2
million).
Tile consumption in the North American market is recovering. The trend over
the coming years will depend, besides
housing, on the value of the U.S. dollar
compared to other currencies. If the
Federal Reserve continues in its policy of
devaluing the dollar, imports from Euro-
pe are unlikely to increase. However, the
economic situation in the United States
is improving, and we can look towards
the future with optimism.
[email protected]
2011 gennaio/febbraio CER 59
CERFOCUS Coverings
2011
Importazioni di piastrelle in Canada nel 2010
Canadian Tile Imports in 2010
Valori in milioni di metri quadrati / Millions of sq.mt.
Fonte/Source: elaborazioni D. Grosser & Associates, Ltd. su dati del Statistics Canada
Importazioni di piastrelle in Canada nel 2010
Canadian Tile Imports in 2010
Valori in milioni di dollari canadesi / Millions of Canadian Dollars
Il Canada pubblica solo i dati FOB delle
importazioni. Nel 2010 l’Italia è stata il
primo paese fornitore con 119,6 miliardi
di dollari canadesi. Seguono Cina con 86,3
miliardi, Turchia con 37,8 miliardi e USA
con 20,2 miliardi.
Guardando al futuro, il consumo delle
piastrelle nel mercato nordamericano mostra
segnali positivi di ripresa. Tuttavia l’andamento dei prossimi anni dipenderà in gran
parte dal valore del dollaro rispetto alle altre
monete. Se la banca centrale americana continuerà a svalutare il dollaro rispetto all’euro
sarà difficile che si verifichi un aumento
delle importazioni dall’Europa. Tuttavia la
situazione economica negli Stati Uniti sta
migliorando e pertanto si può guardare al
futuro con moderato ottimismo.
[email protected]
Fonte/Source: elaborazioni D. Grosser & Associates, Ltd. su dati del Statistics Canada
I consumi di piastrelle in Canada nel 2010, per paese fornitore
Canadian Tile consumption in 2010
Fonte/Source: elaborazioni D. Grosser & Associates, Ltd. su dati del Statistics Canada
60 CER gennaio/febbraio 2011
Toronto
Foto by Taxiarchos228 da de.wikipedia.org
Valori in milioni di metri quadrati / Millions of sq.mt.
CERINNOVAZIONE TECNOLOGICA
SI FA PRESTO A DIRE
biossido di titanio...
di Thomas Foschini
Note da almeno vent’anni, le
proprietà fotocatalitiche del biossido di titanio sono alla base delle
cosiddette piastrelle “autopulenti”, in
grado cioè di neutralizzare i composti
inorganici presenti nell’ambiente circostante. Produzioni che hanno conosciuto uno sviluppo esponenziale, di
pari passo con l’emergere della “green economy”. Eppure, prima
di dichiarare che una
piastrella è davvero
autopulente,
sono
necessarie alcune distinzioni. Lo afferma Gianluca Passerini, direttore
tecnico di GPIII srl di
Crevalcore, che, dopo 6
anni di ricerche, ha
messo a punto Sol-Gel:
“Anzitutto non è sufficiente parlare di biossido di titanio – spiega –
1
1-2. Insieme a Sol-Gel, alle
specifiche applicative e ai relativi
impianti, GPIII fornisce anche una
innovativa “macchina per i test”,
sviluppata in collaborazione con
l'Università di Ferrara. In
condizioni di efficienza, la quantità
di inquinanti presenti sulla
superficie della piastrella deve
dimezzarsi in un tempo compreso
tra una e due ore.
3- L'applicazione del film Sol-Gel
sulla piastrella consente di ottenere
un triplice effetto: purificante (il
film neutralizza i composti tossici
inorganici presenti nell'aria tipo
NOx, CO, VOC e NH3), autopulente
(le superfici sono più facili da
pulire in quanto i composti organici
inquinanti vengono dissociati
riducendo così lo sporco
superficiale), antiallergico (polvere
e batteri vengono denaturati).
62 CER gennaio/febbraio 2011
2
bisogna riferirsi alla sua forma cristallizzata, rutilo o anatasio. Quest’ultimo,
in termini di proprietà fotocatalitiche,
si dimostra cinque volte più efficiente”.
Un po’ come la differenza, osserva Passerini, che passa tra il carbone e il diamante, uguali nella formula ma diversissimi nella loro disposizione cristallina.
La seconda e ancora più importante
distinzione, nota Passerini, ha a che
fare con il meccanismo che governa
l’effetto fotocatalitico: il passaggio di
“stadio” – ossia il livello di energia –
degli elettroni. “Se non ho una superficie piana che renda possibile questo
cambio di stadio non ottengo il risultato, o almeno lo ottengo solo dove il
film ha lo spessore giusto per consentirlo: la maggior parte dei produttori
deposita sulla piastrella anatasio già
cristallizzato, e questo fa sì che lo spessore adatto sia limitato allo 0,5% della
superficie della piastrella”.
Brevettato a livello internazionale – sia
a livello di prodotto che di metodo
applicativo – Sol-Gel permette invece
di depositare sulla piastrella uno strato
uniforme di anatasio: “Il segreto sta
nella formazione del cristallo che, per
ottenere spessori uniformi, deve avvenire – nota Passerini – direttamente
sulla superficie della piastrella, e non
prima”. Insomma, Sol-Gel è biossido
di titanio in forma liquida: “L’applicazione su piastrella avviene tramite
rullo. Lo stadio successivo è il passaggio sotto lampade speciali che arrestano l’evaporazione e consentono la gelificazione del composto. Infine la cottura, rigorosamente tra i 520 e i 620
gradi, per un tempo di 20 minuti esat-
CERINNOVAZIONE TECNOLOGICA
ti”. Risultato, un film perfettamente uniforme dallo spessore di 500
nanometri, per una piastrella che –
naturalmente in condizioni di
luce, e non una luce qualsiasi, ma
quella del sole, che annovera nel
proprio spettro anche i raggi UHV,
essenziali per il processo – risulta
così interamente fotocatalitica e
dalla massima efficacia.
Qualche problema? Su tutti, il
processo, relativamente delicato.
Lo stesso spessore del film (500
3
nanometri, pari a mezzo micron),
non ammette tolleranze superiori al
20%. Il Sol-Gel, poi, non deve mai
venire a contatto con il metallo (“il
che comporta – osserva Passerini –
diversi accorgimenti in fase di manipolazione”). Infine, il Sol-Gel non
funziona con superfici troppo strutturate, o meglio funziona limitatamente a quelle parti della piastrella
che vengono in effetti a contatto con
il rullo.
Forte prima di una collaborazione pluriennale con l’Università di Torino, che
ha certificato i risultati del progetto,
poi di un altrettanto importante rapporto con l’Università di Ferrara, che
ha messo a punto sensori all’avanguardia e un’innovativa “macchina per i
test”, GPIII si è adoperata, negli ultimi
anni – e prima di commercializzare
l’innovazione – per mettere a punto un
metodo applicativo semplice e, soprattutto, verificabile da parte dell’azienda
cliente. Non a caso l’azienda di Crevalcore fornisce, da un lato, tutte le specifiche del processo applicativo ponendosi anche come intermediario – qualora il cliente lo richieda – per l’acqui-
sto delle componenti: rulli siliconici
speciali, anzitutto, sulla cui superficie è
inciso un fittissimo reticolato di “calamai”, poi riempiti dal Sol-Gel. Quindi
le lampade: “Alcune marche – confida
Passerini – permettono una gelificazione istantanea”. Infine, se non il forno –
ovviamente già presente in ogni azienda ceramica – le specifiche curve di
cottura da seguire per ottenere il risultato. Oltre, s’intende, a tutti gli accorgimenti per evitare l’inquinamento del
composto dovuto, sostanzialmente, al
contatto con elementi metallici. Ma
non solo: GPIII fornisce, insieme alla
soluzione, anche la “macchina per i
test” – altro fattore distintivo, sostiene
Passerini, rispetto alla concorrenza,
che si limita a fornire il composto –
indispensabile per permettere al cliente
di testare in tempo reale se la piastrella
prodotta rientra negli standard desiderati in termini di proprietà fotocatalitiche. “Se il sistema è correttamente
installato, i composti inorganici di tipo
NOx – l’aria dentro la cappa viene
debitamente ‘inquinata’ dopo avere
inserito la piastrella – si dimezzano in
un tempo compreso tra una e due
ore”.
E le superfici strutturate? “Abbiamo provato con tecniche ‘a spruzzo’, ma la questione – ammette il
direttore tecnico di GPIII – è ancora in fase di studio”. In fase avanzata è invece la realizzazione di un
mega-impianto per la produzione
di Sol-Gel, terminata la fase di preindustrializzazione condotta da
GPIII usufruendo di un finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico che ha visto il progetto dell’azienda di Crevalcore piazzarsi tra i primi 10, su 350 proponenti.
Come dire, tra qualche mese Sol-Gel
sarà pronto per misurarsi con i grandi
volumi, comprese le macchine per i
test di cui, insieme all’Università di
Ferrara, è iniziata la produzione in
serie.
Infine la questione costi. In grado di
rendere la piastrella non solo fotocatalitica ma anche antiabrasiva – i test
effettuati in GPIII danno risultati compresi tra P.E.I. 2 e P.E.I. 3, “più di
quanto offre una normale piastrella da
rivestimento”, spiega Passerini – l’intero processo, compreso il costo del
materiale e l’ammortamento della macchina, “non supera un euro al metro
quadro”, assicura il direttore tecnico di
GPIII, che anticipa novità all’orizzonte
anche per quanto riguarda altri biossidi, come il biossido di zirconio, con
proprietà superidrofiliche in grado di
conferire alle superfici caratteristiche di
particolare durezza, partendo dal
medesimo principio applicativo.
[email protected]
2011 gennaio/febbraio CER 63
CERENERGIA
GAS INTENSIVE: un nuovo
approccio al mercato
di Gabriele Cirieco
Presidente Culicchi, dunque
qual è la novità che propone il
Consorzio?
La ‘novità’ è che oggi Gas Intensive
migliora ed innova il proprio posizionamento: il Consorzio si propone ai
suoi soci come operatore sul mercato
internazionale del gas. Offrendo diversi ordini di vantaggi a chi ha fiducia in
noi. Da ottobre 2010 le aziende associate e quelle che vorranno farlo hanno
una nuova carta a disposizione, il
nostro approccio al mercato. Poi in
generale le novità sono molte, nel
corso dei dieci anni di lavoro trascorsi
infatti sono stati conseguiti tanti risultati tutti importanti e necessari: oggi
Gas Intensive può e deve guardare con
orgoglio a tutto il percorso svolto nel
suo insieme. Inoltre, non posso parlare
dell’oggi senza ringraziare a nome di
tutti chi mi ha preceduto: Alfonso Panzani, persona che ha dato molto a questo Consorzio, prima che io assumessi
l’incarico che mi è stato conferito.
Dottor Cafiero, cosa vuol dire tutto
ciò in concreto? Qual è il messaggio
per le aziende?
Vuol dire che oggi siamo in grado,
grazie alle nuove regole del mercato
del gas, di offrire ai consorziati i benefici derivanti dalla progressiva liberalizzazione del mercato del gas che dà
finalmente spazi anche agli operatori
della domanda che si attrezzano per
utilizzarli. Vogliamo essere, se i nostri
consorziati continueranno a darci fiducia, attori sempre più importanti in un
mercato del gas che finalmente si sviluppa. Il messaggio per le aziende è
che una combinazione di sicurezza di
64 CER gennaio/febbraio 2011
un prezzo massimo definito per l’acquisto e della possibilità di una gestione continua, esperta e competente
delle posizioni sul mercato può dare
dei significativi benefici in termini di
prezzo e possibilità operative. In sintesi
vogliamo dare ai nostri soci la possibilità di operare sul mercato congiuntamente, come se fossero dei grossisti,
assicurando le dimensioni e le competenze per questo necessarie.
Noi conosciamo bene le nostre aziende
e sappiamo che soprattutto in questo
momento storico hanno bisogno di
stare concentrate sulle loro produzioni
e sui loro mercati di riferimento; la
soluzione che offre Gas Intensive nasce
da questa consapevolezza: noi siamo
un consorzio di aziende, completa-
mente dedicato alle loro esigenze, che
retrocede tutto il margine possibile ai
consorziati, che minimizza i rischi e
abbatte fin dove possibile il tempo da
dedicare alle questioni non appartenenti al core business dei nostri associati
e che però funziona come se ci fosse
qualcuno che segue il mercato 24 ore
su 24 (perché così sarà). In altre parole
vogliamo essere parte della soluzione
dei problemi che l’imprenditore ha,
non togliergli altro tempo.
Come mai Gas Intensive si muove
adesso e non prima, oppure come
mai adesso e non più tardi? In altre
parole perché questo è l’anno giusto
per cambiare approccio al mercato?
(PC): La risposta è che adesso i tempi
C O N S O R Z I O
Dieci anni di attività
Il Consorzio Gas Intensive compie dieci
anni e celebra con risultati e decisioni
importanti un periodo di lavoro intenso,
difficile ma anche costellato di soddisfazioni per le aziende che hanno dato fiducia al Consorzio. Il più grande risultato è
che Gas Intensive rappresenta ora una
importante opportunità per le aziende
(oltre 240 oggi) offre un nuovo approccio
al mercato del gas che ottimizza il nuovo
assetto normativo e ha portato benefici
per gli associati per circa 45 milioni di
Euro.
Gas Intensive nasce nel 2001, sostanzialmente nello stesso momento in cui vedono la luce i primi importanti provvedimenti che dovevano inaugurare una fase di
intensa e reale liberalizzazione dei mercati
dell’energia elettrica e del gas, che per
ora non ha rispettato le aspettative. Promotori di questo interessante percorso
del Consorzio, definibile anche come una
avventura, sono state allora le Associazioni di nove categorie ad alta intensità di
utilizzo di gas (oggi sono concentrate in
otto: Andil-Assolaterizi, Assocarta,
Assofond, Assomet, Confindustria Ceramica, Assovetro, Ca.Ge.Ma, Federacciai).
Tali associazioni si sono date all’epoca lo
scopo di accompagnare l’evoluzione normativa, contribuire alla definizione delle
politiche sui temi di interesse, sfruttarne
le opportunità e divenire l’utile punto di
riferimento di tante aziende per quanto
riguarda il mercato del gas, aziende cui il
consorzio ha sempre devoluto (come da
statuto) tutti i benefici conseguiti. Il Consorzio ha svolto il suo ruolo ‘alla grande’
CERENERGIA
ed il contesto sono maturi, dunque ora
è soprattutto ‘possibile’, prima non lo
era. Dunque siamo tempestivi. Prima
di oggi il mercato non offriva tutti gli
strumenti necessari per affacciarsi al
mercato con queste modalità.
(AC): Come ha detto il presidente, solo
oggi il Governo sta approntando alcuni
strumenti che consentiranno alle
aziende di gestire il gas in modo intelligente durante l’anno. Mancavano
norme moderne ed europee su temi
chiave come il bilanciamento e lo stoccaggio: con il primo si possono bilanciare fisicamente ed economicamente i
propri flussi. Per fare questo, la possibilità per le aziende di avere diritto allo
‘stoccaggio’ è fondamentale. È stato
si può dire oggi, soprattutto se si considera
le difficoltà che ha affrontato: i cicli economici altalenanti, la forza intrinseca, espressa
a tutto campo, dell’ex monopolista, la
necessità di svolgere un compito importante dal punto di vista tecnico e politico,
senza distogliere troppo l’attenzione delle
aziende consorziate dal loro core business.
Il Consiglio Direttivo del Consorzio ha svolto, in questo lungo periodo e anche nell’ombra, un’opera continua e di qualità,
dedicando tempo ed energie. Oggi, come
risultato, abbiamo un contesto di mercato
nuovo. Ecco dunque che il decennale del
Consorzio (2001-2011) si presta bene per
dare l’opportunità al presidente Paolo
Culicchi ed al consigliere delegato Armando Cafiero per raccontare, illustrare e
chiarire.
Paolo Culicchi
Armando Cafiero
grazie alla lunga e costante attività di
relazioni istituzionali che questi temi
sono divenuti di attualità per la politica e per il governo: grazie a Confindustria, al Tavolo della Domanda ed al
lavoro del nostro Consorzio, oggi questi nodi si stanno sciogliendo. Prima di
questi cambiamenti lo ‘spazio’ sul mercato per gestire la propria domanda era
troppo ristretto.
La possibilità di assegnare lo stoccaggio alle aziende è in Italia una vera
novità rispetto al passato, estremamente rilevante dal momento che il prezzo
del gas è caratterizzato da una forte
stagionalità.
(PC) Questi nuovi elementi consentono di abbandonare la vecchia logica,
facilmente influenzabile da parte di chi
domina l’offerta, di una relazione commerciale tutta concentrata in un unico
momento dell’anno, su un unico prezzo, come se per tutto l’anno il gas sui
mercati internazionali rimanesse a
prezzo fisso. In quel momento unico
l’imprenditore ha bisogno di assicurarsi la fornitura per far lavorare la propria azienda per l’anno termico a
seguire, ma proprio per questo motivo
è in una posizione debole nella nego-
Alfonso Panzani
ziazione. Noi vogliamo svincolarlo e
renderlo più forte, facendolo diventare
un operatore attivo sul mercato.
È una rivoluzione cui si è arrivati,
quindi, lavorando con le istituzioni
competenti. Con quali soggetti ha
lavorato Gas Intensive?
(PC): Il Consorzio negli anni ha collaborato con tutte le istituzioni che
hanno competenza sul nostro settore
di interesse. Per dare una identità alla
nostra organizzazione, il processo non
è stato né rapido né facile. Abbiamo
partecipato ai lavori del Parlamento
andando più volte in audizione, abbiamo contribuito alla stesura di leggi,
abbiamo portato all’attenzione della
politica la questione dei tetti antitrust
in scadenza, ovviamente abbiamo fornito i nostri dati e la nostra vision
all’Autorità per l’Energia elettrica e il
gas, il cui presidente Ortis è stato
molto attivo durante il suo mandato, e
a quella per la Concorrenza del mercato, anch’essa vigile sulla situazione di
mercato e sulla posizione dominante
dell’ex monopolista. Abbiamo interloquito spesso con il Governo. In tutto
questo processo abbiamo coinvolto
ove e quando possibile anche i media.
2011 gennaio/febbraio CER 65
CERENERGIA
Quali sono stati i risultati di tanto
lavoro?
(AC): Non c’è dubbio che il coinvolgimento diretto di una organizzazione
così rilevante e rappresentativa come
Gas Intensive ha lasciato un segno
importante nel modo in cui le istituzioni si sono rapportate alle esigenze
della domanda, abbiamo modificato il
paradigma di riferimento facendo
comprendere a tutti che perché si
possa dire che c’è un mercato, si deve
ascoltare anche la domanda e le sue
esigenze. Negli anni siamo diventati
interlocutori di riferimento delle istituzioni che ha elencato il presidente.
Inoltre, proprio per la dimensione di
Gas Intensive e per la gestione ottimale
delle opportunità che il Consorzio ha
garantito (penso per esempio alle
prime due Gas Release cui il Consorzio
ha partecipato per le sue aziende),
siamo diventati un vero e proprio ‘benchmark’ del settore, sia nella fase di
progettazione delle norme e delle
misure, che nella fase di misurazione
dell’efficacia. Questo è un fattore di
garanzia molto importante per le
aziende che si associano. Sanno di
essere all’interno di un sistema ascoltato, che non perde occasione per sedersi ai tavoli dove si prendono le decisioni, portando il loro punto di vista.
di gas release 1 e 2 e attraverso l’utilizzo della capacità di transito sul gasdotto TAG. Per quanto riguarda in particolare l’interrompibilità del gas (contenimento dei consumi gas) Gas Intensive ha costituito, anche per l’anno termico in corso (2010-2011), un aggregato di aziende volontarie presentando
una disponibilità a ridurre i prelievi di
gas per oltre 4 milioni di metri cubi al
giorno superando di gran lunga il
risultato dell’anno precedente, che era
stato comunque già significativo di
circa 3 milioni di metri cubi al giorno.
ra associativa e segnatamente nella
figura del direttore o del responsabile
dell’energia per l’Associazione.
(PC): oltre a questa strada, c’è quella
più rapida, che passa per le ‘autostrade
telematiche’. Gas Intensive ha attivato
il sito ‘gasintensive.com’ che fornisce
utili informazioni, e presto sarà anche
una facile interfaccia per il dialogo tra
Consorzio e associati, e un punto di
riferimento per la stampa. Ad associati
e stampa rivolgo sin da ora un invito
importante: nelle prossime settimane
comunicheremo l’organizzazione di un
evento di alto profilo proprio per
discutere in uno scenario ampio, con
interlocutori nazionali ed internazionali, le questioni del mercato del gas. A
tutti consiglio di intervenire, sarà interessante. A presto, quindi.
[email protected]
Quella di Gas Intensive è una parabola interessante. Oggi le aziende
che volessero informarsi e trovare
informazioni di dettaglio come si
devono muovere?
(AC): Ogni azienda può trovare un
utile punto di riferimento nella struttu-
Performance di Gas Intensive per Gas Release
Quantità annuale
GRP I - 2004
GRP II - 2007
2,3 Mdi m3
1,5 Mdi m3
Numero anni
4
2
Valore totale
64,5 MEuro
51,0 MEuro
341 Mio Smc/anno
312 Mio Smc/anno
66 MEuro
9,3 MEuro
12%
15%
Volumi ottenuti
Remunerazione generata da G.I.
% Gas Intensive
Fonte: Gas Intensive
(PC): Un dato concreto da comunicare
alle aziende associate e a quelle che
potrebbero desiderare fare richiesta
(ma dipende dalle caratteristiche delle
aziende) è che il Consorzio ha retrocesso agli associati, negli anni dal 2004
ad oggi, circa 45 milioni di Euro, attraverso la partecipazione alle procedure
66 CER gennaio/febbraio 2011
Performance Gas Intensive nelle procedure per l’emergenza climatica
Disponibilità Pool
(Smc/d)
Corrispettivo
unitario (€/Smc/d)
Corrispettivo
complessivo (€)
2008
399.700
3,5
1.398.950
2009
1.458.000
3,5
5.103.000
2010
2.900.000
3,55
10.295.000
ANNO
Fonte: Gas Intensive