Donovanosi

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Società Interdisciplinare per lo studio delle Malattie Sessualmente Trasmissibili
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INTRODUZIONE
L’agente eziologico è il Calymmatobacterium granulomatis. Tuttavia, poichè vi è evidenza di
somiglianza filogenetica con Klebsiella sp. è stata avanzata la proposta di riclassificare l’organismo
come K.granulomatis comb nov [1,2]. Il microorganismo è un battere Gram negativo aerobio
facoltativo.
Questa condizione è conosciuta con molte terminologie, oltre a donovanosi, tra cui granuloma
inguinale e granuloma venereo. La prevalenza di donovanosi si è ridotta notevolmente negli ultimi
anni e tale condizione può essere ora quasi classificata come malattia sporadica. Sono stati
riportati ancora casi da Papua Nuova Guinea, Sud Africa, India, Brasile e Australia sebbene in
quest’ultima sia virtualmente stata eliminata *3+.
DIAGNOSI
Diagnosi clinica
Il periodo di incubazione è di circa 50 giorni. Le papule divengono ulcere che gradualmente
aumentano le proprie dimensioni. Sono state descritti 4 tipi di lesioni [4].
1. ulcerogranulomatosa - il tipo più comune con ulcera rossa, di consistenza carnosa, che
sanguina se toccata;
2. ipertrofica - generalmente con un margine irregolare sopraelevato;
3. necrotica - ulcera maleodorante con distruzione tissutale;
4. sclerotica o cicatriziale - con tessuto fibroso o cicatriziale.
I genitali sono colpiti nel 90% dei casi e la regione inguinale nel 10% dei casi. Le lesioni cervicali
sono rare ma possono assomigliare al carcinoma. Lesioni extragenitali si manifestano nel 6% dei
casi. L’ingrandimento linfonodale non è comune. La donovanosi disseminata è rara ma può
verificarsi una disseminazione secondaria a fegato ed ossa. Essendo causa di ulcerazione genitale,
facile al sanguinamento, il rischio di trasmissione/acquisizione di HIV è aumentato e in tutti i casi è
necessario eseguire il counselling e l’esecuzione del test HIV [5].
Diagnosi di laboratorio
Microscopia diretta: è la metodica più rapida e più affidabile. La colorazione di Giemsa può essere
utilizzata per l’osservazione al microscopio di apposizioni preparate ruotando con fermezza un
tampone sopra le lesioni e ruotando questo tampone uniformemente sopra un vetrino per
depositare il materiale dell’ulcera *6+. Caratteristica è la presenza di larghe cellule mononucleate
con cisti intracitoplasmatiche colmate da corpi Gram negativi, detti di Donovan. Altre colorazioni
utilizzate sono Giemsa, Leishman e Wright. Il precedente utilizzo di antibiotici rende difficoltosa la
diagnosi definitiva di donovanosi [7].
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L’esame istologico per la ricerca dei corpi di Donovan ottiene il miglior esito utilizzando la
colorazione Giemsa o Silver. Il quadro tipico mostra infiammazione cronica con infiltrazione di
plasmacellule e leucociti polimorfonucleati.
Esame colturale: è stato realizzato recentemente, ma solo in due laboratori e non è disponibile di
routine [8, 9].
PCR: la metodica PCR è stata utilizzata includendo un metodo colorimetrico di visualizzazione
*10,11+. E’ stata sviluppata una PCR multiplex per malattia ulcerativa genitale utilizzando una
tecnica di amplificazione dell’acido nucleico “in house” con “primers” di C.granulomatis [12].
Comunque non sono disponibili in commercio test PCR per la donovanosi.
Sierologia: sono stati sviluppati test sierologici che tuttavia non sono ritenuti attendibili.
Se non sono immediatamente disponibili strumenti diagnostici, si dovrebbe eseguire un tampone
a secco da mantenere refrigerato in attesa di possibile esecuzione della ricerca mediante PCR.
GESTIONE
Terapia
Azitromicina 1 g alla settimana o 500 mg/die (Grado B, Livello Ib)[13]. Raccomandata come terapia
di prima linea.
Cotrimossazolo 160/800 mg due volte al giorno (Grado B, Livello IIIb)[14].
Doxiciclina 100 mg due volte al giorno, (Grado B, Livello IV)[15] (non sono stati effettuati trial, ma
appaiono efficaci anche le tetracicline di vecchia generazione).
Eritromicina 500 mg quattro volte al giorno. Raccomandata in gravidanza (Grado C, Livello IV)[16].
Se le lesioni rispondono lentamente alla terapia si può aggiungere anche Gentamicina 1 mg/kg
ogni 8 ore (Grado C, Livello III)[17].
I bambini con donovanosi dovrebbero ricevere un ciclo breve di azitromicina 20 mg/kg (C, IV). I
bambini nati da madre con donovanosi dovrebbero ricevere la profilassi con un ciclo di 3 giorni di
azitromicina 20 mg/kg una volta al giorno (Grado C, Livello IV) [18].
Il trattamento dovrebbe essere proseguito fino al raggiungimento della guarigione completa.
Informazioni, spiegazioni, consigli per il paziente
I pazienti con donovanosi provano spesso imbarazzo e perdita dell’autostima; è importante
rassicurarli riguardo alla cura dell’infezione così come alla necessità di assumere gli antibiotici fino
al raggiungimento della guarigione completa. Si raccomanda l’esecuzione dei test per HIV e sifilide.
Notifica al partner
La donovanosi non è comune nei partner del caso indice ma i contatti sessuali degli ultimi sei mesi
dovrebbero essere controllati per la possibile presenza di lesioni all’esame obiettivo.
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BIBLIOGRAFIA
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Calymmatobacterium granulomatis as Klebsiella granulomatis comb nov. Int J Syst Bacteriol
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2. Kharsany AB, Hoosen AA, Kiepala P et al. Phylogenetic analysis of Calymmatobacterium
granulomatis based on 16S sequences. J Med Microbiol 1999;48:841-7
3. Bowden FJ. Donovanosis in Australia: going, going… Sex Trans Inf 2005;81:365-6
4. Rajam RV, Rangiah PN. Donovanosis. WHO. Monograph series no 24. Geneva 1954
5. O’Farrell N, Windsor I, Becker P. Risk factors for HIV-1 in heterosexual attenders at a sexually
transmitted diseases clinic in Durban. S Afr Med J 1991;80:17-20
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Genitourin Med 1990;66:200-201
7. Velho PE, de Souza EM, Belda W. Donovanosis. Braz J Infect Dis 2008;12:521-5
8. Kharsany AB, Hoosen AA, Kiepala P et al. Growth and cultural characteristics of
Calymmatobacterium granulomatis: the aetiological agent of granuloma inguinale (donovanosis). J
Med Microbiol 1997;46:579-85
9. Carter J, Hutton S, Sriprakash KS et al. Culture of the causative organism for donovanosis
(Calymmatobacterium granulomatis) in Hep-2 cells. J Clin Micro 1997;35:2915-7
10. Bastian I, Bowden FJ. Amplification of Klebsiella-like sequences from biopsy samples from
patients with donovanosis. Clin Infect Dis1996;23: 1328-30
11. Carter JS, Kemp DJ. A colorimetric detection system for Calymmatobacterium granulomatis.
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12. Mackay IM, Harnett G, Jeoffreys N et al. Detection and discrimination of herpes simplex
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13. Bowden FJ, Mein J, Plunkett C, Bastian I. Pilot study of azithromycin in the treatment of genital
donovanosis. Genitourin Med 1994;72:17-19
14. Lal S, Garg BR. Further evidence of the efficacy of co-trimoxazole in donovanosis. Br J Vener Dis
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15. Greenblatt RB, Barfield WE, Dienst RB et al. Terramycin in the treatment of granuloma
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inguinale. J Vener Dis Inf 1951;32:113-5
16. Robinson HM, Cohen MM. Treatment of granuloma inguinale with erythromycin. J Invest
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18. Bowden FJ et al. Donovanosis causing cervical lymphadenopathy in a five-month old boy. Paed
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TRADUZIONE DELLA LINEE GUIDA IUSTI 2010
Autore principale:
Nigel O’Farrell, MD, FRCP
Ealing Hospital, London, UK.
Editor della Linea Guida:
Prof. Harold Moi, MD PhD, Section of STI, Department of Infectious Diseases, Dermatology and
Rheumatology, Oslo University Hospital, and Faculty of Medicine, University of Oslo, Norway
Comitato editoriale delle Linee guida IUSTI WHO per le malattie sessualmente trasmesse:
Dr Keith Radcliff (Editor in Chief), Dr Karen Babayan, Dr Simon Barton, Dr Michel Janier, Dr Jorgen
Skov Jensen, Dr Lali Khotenasvili, Dr Marita Van de Laar , Dr Willem van der Meijden, Prof Harald
Moi, Prof Martino Neumann, Dr Raj Patel, Dr Angela Robinson, Prof Jonathan Ross, Dr Jackie
Sherrard, Dr Magnus Unemo.
Strategie di ricerca: è stata effettuata una ricerca in Medline utilizzando i termini donovanosis e
granuloma inguinale in articoli dal 1950 al 2009. E’ stata effettuata una revisione delle linee guida
STI pubblicate dagli US Centers for Disease Control e delle UK National Guidelines
(www.bashh.org).
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