Piano Offerta Formativa - Istituto Comprensivo Briatico
Transcript
Piano Offerta Formativa - Istituto Comprensivo Briatico
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO BRIATICO Scuola dell’Infanzia – Primaria –Secondaria di 1° grado Via Cocca – Briatico – Tel. 0963/391371 – C.F.96012550792 Cod. Mecc.VVIC823009 - E-Mail: [email protected] Sito istituto: www.icbriatico.it post.cert [email protected] Piano Offerta Formativa A. S. 2015/16 Dirigente Scolastico Dott.ssa Rosaria GALLORO F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 1 INDICE Parte Prima PREMESSA Riferimenti Normativi Principi Ispiratori e finalità Finalità educative (Mission) Pagg. 3-5 Parte Seconda CONTESTO AMBIENTALE Lettura del Territorio Aspetti economici Pagg. 6-8 Parte Terza ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO Plessi Scolastici Dirigente Scolastico & Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Staff di Dirigenza Incarichi e funzioni Organigramma delle figure responsabili piano di emergenza e di evacuazione Parte Quarta AREA DIDATTICA Curricolo Verticale d’Istituto: Indicazioni nazionali Curricolo Obbligatorio e Opzionale Finalità Formative, Educative e Didattiche Le Otto Competenze chiave Traguardi per lo sviluppo delle Competenze Il Profilo dello Studente Parte Quinta COMUNICAZIONE & PROGETTAZIONE Rapporti Scuola- Famiglia Accoglienza * RAV & POF Valutazione * Progetti di arricchimento dell’Offerta Formativa Visite Guidate & Viaggi d’Istruzione * Continuità & Orientamento Piano di Aggiornamento & Formazione Libertà d’Insegnamento Criteri per la formazione delle classi Criteri per l’assegnazione dei docenti alle classi *Allegati: -Piano d’Inclusione -Protocollo di accoglienza alunni stranieri -Piano Visite guidate & Viaggi d’Istruzione a.s. 2015/16 F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 2 Pagg. 9-24 Pagg. 25-37 Pagg. 38-55 PREMESSA Il Piano dell'offerta formativa è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate le linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale- pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività. L'autonomia delle scuole si esprime nel POF attraverso la descrizione: delle discipline e delle attività liberamente scelte della quota di curricolo loro riservata, delle possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie, delle discipline e attività aggiuntive nella quota facoltativa del curricolo, delle azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle esigenze degli alunni concretamente rilevate, dell'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività, dell'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi, delle modalità e dei criteri per la valutazione degli alunni e per il riconoscimento dei crediti, dell'organizzazione adottata per la realizzazione degli obiettivi generali e specifici dell'azione didattica, dei progetti di ricerca e sperimentazione. La nostra scuola nel corso di questi anni ha saputo definire la sua identità che ha esplicitato con un’offerta formativa sempre più ricca e al passo con i tempi e con le esigenze della nostra società. Nel definire il POF non siamo partiti da zero; abbiamo cercato di affinare i progetti già avviati per aprire nuovi percorsi nell’ottica del miglioramento continuo. Questo POF è il risultato di equilibri diversi ottenuto tenendo conto del contesto in cui viviamo, della tradizione che costituisce il nostro percorso e dell’innovazione. Siamo riusciti a delineare, attraverso programmi disciplinari ampi, diversificati, articolati a seconda della realtà delle varie classi, un complesso percorso formativo che ci impegna a coniugare gli obiettivi dell’Offerta Formativa con il Principio del Diritto alla Studio a alla centralità dello studente. Questo per noi significa disponibilità a supportare gli studenti in difficoltà, ma allo stesso tempo non appiattimento dei contenuti e delle competenze. In sostanza Inclusione ma anche merito, quindi ricerca della diversificazione come principio fondamentale. La scuola deve mantenere il suo ruolo di formazione dei futuri cittadini. L’obiettivo primario resta quindi arricchire la formazione dei nostri studenti, attraverso lo sviluppo delle competenze, favorendo la conoscenza di se stessi, l’orientamento, valorizzando le attitudini e gli interessi nel rispetto del proprio stile di apprendimento. Il POF -Piano dell'offerta formativa, è "il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia". Non è da oggi che la società chiede alla scuola di rendere esplicite le proprie scelte formative. Le norme riguardanti la "carta dei servizi" prevedono già che la scuola elabori un Progetto educativo d'istituto. Esso è il documento che "contiene le scelte educative ed organizzative delle risorse e costituisce un impegno per l'intera comunità scolastica. Integrato dal regolamento d'istituto, definisce, in modo razionale e produttivo il piano organizzativo in funzione delle proposte culturali, delle scelte educative e degli obiettivi formativi elaborati dai competenti organi della scuola F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 3 L'esigenza di progettare un più generale Piano triennale dell'offerta formativa che prenda atto dei bisogni formativi del territorio e tenga conto delle condizioni di erogazione del servizio e delle risorse disponibili deriva alle scuole dalle nuove funzioni che l'autonomia scolastica ha attribuito loro. Le istituzioni scolastiche possono infatti compiere adesso scelte che investono la determinazione di alcune "quote" del curricolo e l'uso della flessibilità su tutte le "quote" del medesimo curricolo. Si tratta, come è evidente, di un compito molto più complesso per il quale, non a caso, è prevista la partecipazione di tutte le componenti. Riferimenti normativi - Articolo 3-33-34 Costituzione Italiana. - Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo ciclo di Istruzione Settembre 2012. - Normativa europea relativa all’Istruzione e, in particolare, la Raccomandazione del Parlamento Europeo 2006 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento. -ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento) del OMS. -Legge n. 104 del 5/02/1992 -- Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone diversamente abili. - CCNL del 04/08/95 -- Introduzione del concetto di POF e nuovo rapporto di lavoro dipendente nella Pubblica Amministrazione Scolastica. - Legge 15/03/97 n. 59 Art. 21 -- Autonomia del sistema formativo (legge Bassanini). - D.P.R. n. 233 del 18/06/98 -- Dimensione ottimale delle istituzioni scolastiche - O. M. n.3151911/94 -Disposizioni riguardanti la razionalizzazione della rete scolastica e l’istituzione di scuole e di istituti di istruzione primaria, secondaria ed artistica per l’A.S. 1995/96. - D.P.R. n. 249 del 24/06/98 -- Regolamento dello statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria di primo grado. - C.M. n. 352 del 7 agosto 1998 -- Documento di orientamento per il funzionamento degli istituti Comprensivi della Scuola Materna Elementare e Media. - Legge n. 440/97 - Dir. 252/98 – Dir. 132 del 20/05/99 e Legge 440 del 03/08/2000 n. 194 - Interventi prioritari e criteri per la ripartizione dei finanziamenti. - Finanziamento Sperimentazione dell’ampliamento dell’Offerta Formativa. - D.P.R. 275 del 08/03/99 -- Autonomia scolastica. - Legge 20/01/99 n. 9 art. 1 -- Elevamento obbligo di istruzione. - L .Q n. 30 del 2000 DPR 234 del 26-06-2000 -- Riordino dei cicli dell’istruzione. - Legge costituzionale 18-10- 2001 n°3 -- Modifica del titolo V della Costituzione che ha attribuito alla Regione la competenza legislativa in materia di istruzione e formazione professionale. - Legge 28/03/2003 n. 53 -- Definizione delle norme generali relative alla scuola dell’Infanzia e al Primo Ciclo dell’Istruzione. - D. L.gvo . 59 del 19/02/04 -- Definizione delle norme generali relative alla scuola dell’Infanzia e al 1° ciclo dell’Istruzione. - D. M 28/12/2005 -- Ripristino del curricolo (quota del 20%). - Nota Ministeriale 721/2006 -- Ribadisce l’Autonomia. - Direttiva Ministeriale n. 68 del 3/08/2007. Indicazioni per il curricolo. - DPR 235 del 21/11/2007 (Statuto delle studentesse e degli studenti Scuola Secondaria),art. 3 del DPR 235 del 21/11/2007 (Patto educativo di Corresponsabilità) - D.L. n. 112 convertito in Legge n. 133 del 6/08/2008 -Mozione 1-00033 del 15/10/2008 - Art. 3 del D.L. 154 del 7/10/2008 - D.L. n. 137 del 1/09/2008 convertito in Legge n. 169 del 30/10/2008 - Legge n. 2 del 28/01/2009 Posta Elettronica Certificata. - C.M. n. 10 del 23/01/2009 - DPR n° 81 del 20/03/2009 Riordinamento rete scolastica - DPR n.122 del 22/06/2009 Regolamento valutazione alunni - C.M. 4274 del 04/08/2009 Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità - C.M. 5510 del 10/11/2009 Linee guida educazione motoria - Decreti attuativi della Legge 170/2010 Linee guida dislessia. F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 4 Principi ispiratori Il nostro principio ispiratore si concretizza nell’essere comunità che aiuta l’alunno a crescere, a maturare e a far proprie le conoscenze in un sapere organico in modo che si trasformino in competenze permanenti (VISION) Gli interventi devono essere adeguati : Alle caratteristiche degli alunni; Alle richieste delle famiglie Ai diversi contesti ambientali; al fine di garantire a tutti gli alunni il proprio diritto allo studio ed il proprio “ successo formativo “. Finalità educative (Mission) Le scelte educative della scuola, espresse nelle programmazioni dei Consigli di Classe e negli interventi personalizzati, mirano a soddisfare i bisogni dell’alunno , al fine di contribuire alla realizzazione della sua persona in tutta la sua complessità ed al raggiungimento del successo scolastico. Tali scelte si concretizzano nelle seguenti finalità: Rilevare, analizzare, definire i bisogni formativi dell’utenza e del territorio; Elaborare il piano come risposta della scuola ai bisogni emersi; Promuovere un efficace rapporto di comunicazione e collaborazione scuola- famigliaterritorio, valorizzando ogni sinergia; Individuare le linee guida delle attività curriculari, extracurriculari, integrative, utilizzando opportunamente tutte le risorse e gli strumenti della scuola; Favorire tutte le iniziative atte a promuovere il conseguimento del successo formativo e dell’integrazione; Prevenire e recuperare fenomeni di disagio, di dispersione e situazioni di handicap; Favorire l’integrazione e l’inserimento degli alunni stranieri; Predisporre adeguati strumenti di monitoraggio, verifica e valutazione del POF. A tal fine la scuola intende fornire le chiavi per : Imparare a conoscere , per acquisire gli strumenti della conoscenza e della comprensione; Imparare a fare , per essere capaci di agire creativamente nel proprio ambiente; Imparare a vivere insieme, per partecipare e collaborare con gli altri in tutte le attività umane; Imparare ad essere, per sviluppare l proprie potenzialità e per agire in crescente autonomia. F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 5 Parte II CONTESTO AMBIENTALE Lettura del territorio L’istituto comprensivo di Briatico , istituito nel 2000, si colloca nell’ordinamento scolastico, quale istituto verticalizzato ( scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado ) e raccoglie l’utenza del territorio dei comuni di Briatico e Zambrone. L’Istituto Comprensivo così articolato, “crea le condizioni perché si affermi una scuola unitaria di base che prenda in carico i bambini dell’età di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di istruzione, e che sia capace di riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre, entro un unico percorso strutturante. BRIATICO è un comune di 4.063 abitanti della provincia di Vibo Valentia, adagiato sulle scogliere della Costa degli dei, da cui dipendono le frazioni di Conidoni, Potenzoni, Sciconi, Mandaradoni, San Costantino e San Leo. La sua storia segnata da tragici terremoti l'ha portata dall'antico borgo, Briatico Vecchio distrutto nel 1783, all'attuale sito. La fondazione di Briatico è per tradizione fatta risalire ai Locresi, al tempo del loro passaggio a Hipponion. Le prime testimonianze certe sull'esistenza di Briatico risalgono al XII secolo quando Ruggero il Normanno, in una bolla riguardante la fondazione della diocesi di Mileto, accennò al piccolo centro di Euriatikon (l'attuale Briatico). Di Briatico Vecchio, che sorgeva su un colle alla destra della fiumara Murria, distrutto dal sisma del 1783, rimangono i ruderi del Castello medievale fatto edificare da Ferdinando Bisbal e dell'antico centro abitato, che all'epoca contava 12 chiese, 3 conventi e aveva un'enorme importanza storico-culturale. Sulla spiaggia restano solo due delle 5 Torri del sistema difensivo antiturco: la Rocchetta, alta torre di vedetta costiera a pianta pentagonale, costruita in origine dai greci, ricostruita dai romani, venne rimaneggiata in epoca medievale; F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 6 Torre Sant'Irene, eretta dal governo vice Reale Spagnolo a vedetta contro le incursioni barbaresche. Sono stati trovati resti di epoca preistorica come terrecotte, nonché altri utensili in selce ed ossidiana, un vaso con dentro resti umani ed un ricco corredo comprendente un pendente di cristallo in rocca, grani di ambra ed uno di corniola con delle incisioni. Si tratterebbe di un insediamento umano risalente all'età del rame. Poi anche necropoli romane di età imperiale e avanzi di un complesso edilizio (forse terme) anch'essi di età imperiali. Lungo la valle del Murria vi sono grotte eremitiche medievali, alcune delle quali denominate "Grotte delle fate". Del Convento dei Padri Domenicani fondato nel 1498 e della chiesetta di Santa Maria del Franco di età normanna (sec. XI) distrutti dal terremoto del 1783, rimangono poche vestigia. Della chiesa di Santa Maria del Franco è la statua della compatrona di Briatico, la Madonna Immacolata (anticamente S. Maria del Ginocchio), statua spagnola seicentesca di meravigliosa fattura. Dal duomo di San Nicola, anch'esso ormai rudere, viene invece la bellissima tela di San Nicola dipinta nel '600 da Tommaso di Florio, pittore vibonese, e un crocefisso quattrocentesco. Tutte queste opere sono oggi conservate nella chiesa matrice dedicata al patrono San Nicola. Briatico ha dato i natali a Cola da Briatico, l'unico cartografo dell'Italia meridionale anteriormente al '500; agli Angherà (l'arciprete Domenico, Potenzoni 1803/napoli 1881, ed il serg. Francesco, Potenzoni 1820/Legnano 1879) ed ai fratelli Pannaci (Domenico, avvocato, e Luigi, architetto), patrioti liberali e repubblicani affiliati alla massoneria e ad altri circoli segreti rivoluzionari, che combatterono nei moti insurrezionali calabresi del 1847/1848, contribuendo attivamente ai successivi eventi fino all'unificazione italiana. Raffaele Lombardi Satriani, uno dei più importanti etnografi studiosi e cultori delle tradizioni popolari calabresi, che ci ha lasciato una grande quantità di opere sull’argomento; a Nicolò Antonio Gravazio, giureconsulto a Napoli che scrisse opere di carattere forense; studiosi della storia briaticese Domenico La Torre e Alfonso Prostamo. A San Costantino di Briatico vive Toni Scarmato, astronomo di fama internazionale conosciuto soprattutto per la scoperta della cometa numero 1000 nelle immagini SOHO (NASA-ESA). Il comune di ZAMBRONE con le sue frazioni di San Giovanni, Daffinà e Daffinacello si estende su una superficie di 14,36 km². Il territorio ordinato a terrazzamenti si presenta con valli e profonde incisioni fluviali. Dal punto di vista paesaggistico Zambrone è caratterizzato dalla varietà degli ambienti marini e dal litorale che passa repentinamente dalle lunghe e basse spiagge alle scogliere granitiche come punta Capo Cozzo. Fa parte della Costa degli dei, un tratto di litorale ricadente nella provincia di Vibo Valentia. Le sue origini risalgono al 1310 quando gli abitanti di Aramoni vennero scacciati dalle pianure del Monte Poro per ordine di Roberto d'Angiò e si rifugiarono sulla costa presso la fiumara Potame. Secondo altre notizie storiche, il paese venne creato attorno al 1300 quando le continue incursioni dei pirati saraceni portarono gli abitanti di San Giovannello a spostarsi nell'attuale posizione del paese. Gli ultimi ritrovamenti archeologici, presso il sito di Zambrone scalo hanno portato alla luce numerosi reperti di manufatti Chopper (utensile), si tratta di un primitivo strumento F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 7 ottenuto mediante scheggiatura della pietra per ottenere un lato tagliente. Questi reperti risalgono a circa 800.000 anni fa. Di importanza storica e monumentale sono la chiesa di San Carlo Borromeo e il mulino Zilui mentre nella frazione San Giovanni sono presenti resti di fossili come conchiglie tipiche dei mari tropicali e parti scheletriche di mammiferi marini. La costa di Zambrone comprende alcune spiagge di interesse turistico e naturalistico. Aspetti economici e sociali L'agricoltura è legata a prodotti tipici locali come la cipolla rossa di Tropea. La pesca è anche attiva, ma non a livelli. L'indice di disoccupazione è, però, abbastanza alto. Il territorio risulta quasi totalmente privo di risorse formative e di opportunità di promozione socio-culturali, dal momento che sono assenti musei, cinema, teatri e sale musicali, strutture ed organismi di aggregazione sociale. Le uniche risorse che garantiscono un sufficiente livello di fruibilità sono l’ A.N.A.P, l’oratorio San Nicola, l’associazione culturale “Dopo Mamma e Papà”, che promuove ed organizza attività ludico-ricreative e condivide le problematiche che investono i nuclei familiari dei bambini e degli adulti disabili. A San Costantino è presente l’associazione musicale “Eleutheria”. Secondo i dati ISTAT al 13 ottobre 2015 i cittadini stranieri residenti sono 177. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente sono: Romania 48 Bulgaria 35 Ucraina 22 Malta 2 Marocco 18 Polonia 13 Questa peculiarità ambientale e sociale mette dunque in evidenza difficoltà quali: Disagio sociale di molte famiglie che sempre di più delegano alla scuola la risoluzione di problemi non esclusivamente didattici; Problemi economici di una parte, sempre maggiore, dell’utenza; Il nuovo sociale della scuola da integrare e far convivere con il significato tradizionale della funzione scolastica. Contemporaneamente le aspettative nei confronti dell’istituto restano alte: dalla promozione delle abilità sociali, all’essere al passo con i tempi, utilizzando strumenti adeguati, all’essere in grado di fornire risposte e risolvere problemi. La scuola, in collaborazione con la famiglia, intende dare il suo contributo per fornire risposte a quelli che sono individuati come bisogni fondamentali degli allievi intesi come: Essere accettato, considerato, stimato Sentirsi appartenente ad un gruppo Dare e ricevere amicizia ed affetto Comunicare ed essere ascoltato Essere soggetto autonomo Esprimere le proprie capacità Essere portatore di diritti Essere consapevole dei propri doveri Essere capace di fare scelte significative F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 8 Parte III ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO Plessi scolastici Scuola dell’Infanzia Comune di Briatico Sciconi San Costantino San Leo (Briatico) Paradisoni Comune di Zambrone Zambrone San Giovanni Daffinà Alunni: 113 Scuola Primaria Comune di Briatico Briatico (Potenzoni) Paradisoni San Costantino Comune di Zambrone Zambrone Daffinà San Giovanni Alunni: 256 Scuola Secondaria di Primo Grado Comune di Briatico Briatico Comune di Zambrone Zambrone Alunni: 146 F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 9 Dati Tecnico/Strutturali [email protected] Tel. 0963 391371 Uffici Laboratori Aule Biblioteca Spazi Interni Spazi Esterni Servizi D.S./ D.S.G.A./ Amministrativi Matematico-Scientifico/ Musicale/ Linguistico cinematografico/ Formazione Docenti/ LIM 6 ambienti per la didattica di classe Sala piano terra Pagoda/ Campo Sportivo Polivalente/ Cortile F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 10 Dati Tecnico/Strutturali Laboratori Aule Spazi Esterni Servizi LIM 12 ambienti per la didattica di classe Cortile F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 11 Laboratori Aule Spazi interni Spazi Esterni Servizi Dati Tecnico/Strutturali Tel. 0963/392070 Aula multimediale - LIM 4 ambienti per la didattica di classe Salone/mensa Cortile F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 12 Aule Spazi interni Spazi Esterni Stanza blindata Servizi Aule Spazi interni Spazi Esterni Stanza blindata Servizi Scuola dell’Infanzia - Dati Tecnico/Strutturali Tel. 2 ambienti per la didattica di classe Salone/mensa Cortile Scuola dell’Infanzia - Dati Tecnico/Strutturali Tel. 2 ambienti per la didattica di classe Salone/mensa Cortile F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 13 Laboratori Aule Spazi interni Spazi Esterni Servizi Dati Tecnico/Strutturali Tel. Aula multimedialeLIM 5 ambienti per la didattica di classe Salone/mensa Giardino F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 14 Laboratori Aule Spazi interni Spazi Esterni Palestra Servizi Aule Laboratorio Spazi interni Spazi esterni Palestra Aule Spazi interni Spazi esterni Palestra Scuola dell’Infanzia - Dati Tecnico/Strutturali Tel. 0963/392070 Aula multimediale - LIM 2 ambienti per la didattica di classe Atrio – Aula multiuso (mensa/video) Cortile (utilizzo comune Infanzia/Primaria/Secondaria) Scuola Primaria - Dati Tecnico/Strutturali Tel. 5 ambienti per la didattica di classe Informatica - Lim Atrio - Aula multiuso (mensa/video) Cortile (utilizzo comune Infanzia/Primaria/Secondaria) Scuola Secondaria di I grado- Dati Tecnico/Strutturali 5 ambienti per la didattica di classe Atrio - Aula multiuso (mensa/video) Cortile (utilizzo comune Infanzia/Primaria/Secondaria) F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 15 Laboratori Aule Spazi interni Spazi Esterni Aula blindata Servizi Dati Tecnico/Strutturali Tel. Aula pittorico-grafico 4 ambienti per la didattica di classe Salone/mensa Giardino F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 16 Dati Tecnico/Strutturali Tel. Laboratori Aule Spazi interni Spazi Esterni Aula blindata Servizi Informatica 4 ambienti per la didattica di classe Atrio/ Mensa Cortile F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 17 Aule Spazi interni Spazi Esterni Servizi Dati Tecnico/Strutturali Tel. 2 ambienti per la didattica di classe Atrio/ Mensa Cortile Aule Spazi interni Spazi Esterni Servizi Dati Tecnico/Strutturali Tel. 1 ambiente per la didattica di classe Atrio/ Mensa Cortile F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 18 DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa GALLORO Rosaria Legale rappresentante dell’Istituto. Ha la responsabilità in ordine alla direzione, al coordinamento, alla promozione, alla valorizzazione delle risorse umane e professionali ed alla gestione di quelle finanziarie e strumentali. DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI PRESTIA LAMBERTI Luigi Antonio Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi assegnati e agli indirizzi impartiti al personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze. Svolge con autonomia operativa e responsabilità diretta attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e contabili ,funzionario delegato ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili. STAFF DI DIRIGENZA 1 ° Collaboratore Prof.ssa CARNOVALE Caterina Docente individuata dal DS, esercita la funzione direttiva in sua assenza o in concomitanza di impegni. Coordina i Collaboratori, i Fiduciari, Coordinatori, Commissioni di lavoro e attività di Formazione/Aggiornamento . Cura i rapporti con la Direzione Amministrativa, gli operatori scolastici, gli alunni e le famiglie. 2 ° Collaboratore ins. ROMANO Carmela Rita Docente individuata tra i tre ordini di scuola ( Infanzia, Primaria, Secondaria di 1 ° ) che costituiscono l’istituto, coadiuva il DS nella gestione della Scuola e su funzioni appositamente delegate. INCARICHI E FUNZIONI Responsabili di plesso & Coordinatori Docenti che nell’ambito del plesso di servizio svolgono per conto e su delega del DS funzioni di coordinamento organizzativo e didattico. Scuola dell’Infanzia Responsabili di plesso Coordinatori consigli di intersezione/sezione SCICONI SAN COSTANTINO PARADISONI ZAMBRONE SAN GIOVANNI DAFFINÀ GRADIA Anna Maria NADILE Maria Antonia CARNOVALE Rosetta MONDELLA Fortunata BONAVOTA Maria Giuseppina TRIPODI Francesca Scuola Primaria Responsabili di plesso Coordinatori consigli di interclasse F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 19 POTENZONI SAN COSTANTINO PARADISONI ZAMBRONE SAN GIOVANNI DAFFINA’ SCORDAMAGLIA Maria Elisabetta PIERGALLINI Patrizia CARTELLÀ Domenica CARROZZO Maria Antonia VECCHIO Ottavia VECCHIO Maria Grazia Scuola Secondaria di I grado Responsabili di plesso BRIATICO ZAMBRONE CARNOVALE Caterina CIRIANNI Rosaria Coordinatori di classe BRIATICO 1 A 2A 3A 1B COORDINATORE GRASSO Maria Antonia LOMBARDO Maria Annunziata ROMBOLÀ Francesco PETRACCA Antonio ZAMBRONE 1A 2 A 3A COORDINATORE DI TARSIA Maria Rosaria LA RUFFA Maria Antonietta ZAPPONE Maria Teresa Funzioni strumentali Sono assegnate in relazione alla consistenza e complessità dell’istituto. Vengono attribuite dal Collegio dei Docenti per contribuire alla realizzazione del PTOF e si distinguono per aree: AREA 1: Realizzazione e gestione del PTOF - GRASSO Maria Antonia AREA 2 : Autovalutazione di istituto - CARTELLÀ Domenica AREA 3 : Disagio & Disabilità - DEL VECCHIO Eugenia AREA 4 : Uscite didattiche & Viaggi d’ istruzione - PATA Francesco e GRADIA Anna Maria; AREA 5 : Continuità & Orientamento LOMBARDO Margherita Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (R.S.P.P.) Vigila sulla sicurezza della popolazione scolastica, sulla salubrità degli ambienti e coordina gli addetti alla sicurezza dei vari Plessi, curando le prove di evacuazione. Aggiorna continuamente il DVR secondo il D.lgs 81/2008 e. s. m. i Addetti alla sicurezza Individuati in numero di tre per Plesso, vigilano sulla sicurezza della popolazione scolastica e sulla salubrità degli ambienti. Personale - ATA Amministrativi F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 20 Prestano servizio nella sede centrale dell’istituto organizzate in tre aree: Area Alunni, Personale e Amministrazione/Contabilità. Svolgono attività lavorativa complessa con autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nell’esecuzione degli atti a carattere amministrativo- contabile di ragioneria ed economato, con l’ausilio di supporti informatici. Personale ATA - Collaboratori scolastici Prestano servizio nei vari Plessi dell’Istituto e sono chiamati ad assolvere mansioni di pulizia dei locali, vigilanza e supporto agli alunni , prestando ausilio materiale alunni diversamente abili. Collaborano inoltre con i docenti e il personale di segreteria. Rappresentanze Sindacali Unitarie (R.S.U.) Elette dal personale scolastico sono titolari della contrattazione con il DS a livello di Istituzione Scolastica, relativamente all’organizzazione della scuola, alla gestione del personale e delle risorse disponibili. Commissioni e/o Gruppi di lavoro / Referenti Per poter realizzare in modo adeguato la propria Offerta Formativa, l’istituto si è dato una forma organizzativa basata su commissioni e gruppi di lavoro. Le Commissioni sono costituite da docenti di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria. Le commissioni e i gruppi di lavoro vengono costituiti sulla base della disponibilità individuale e vengono deliberati nel “Collegio Unitario”. I Componenti svolgono i compiti di seguito elencati: Partecipano attivamente alla progettazione, realizzazione, valutazione e documentazione degli ambiti per i quali sono stati nominati; Presenziano agli incontri che vengono stabiliti; Per i docenti referenti e /o coordinatori e che fanno parte delle Commissioni è previsto un riconoscimento economico dal Fondo d’Istituto. Per l’anno scolastico 2015/2016 sono state designate le seguenti commissioni e/o gruppi di lavoro/ referenti: DIPARTIMENTI DISCIPLINARI SECONDARIA I GRADO REFERENTE SOSTEGNO REFERENTE INVALSI RAV G.I.O. ( Gruppo Interno Operativo ) VALUTAZIONE DOMANDE FF. SS COMITATO DI VALUTAZIONE SCUOLA ZAPPONE Maria Teresa, LOMBARDO Maria Annunziata, CARNOVALE Caterina, FANELLO Mario DEL VECCHIO Eugenia GRASSO Maria Antonia CARNOVALE Caterina, GRASSO Maria Antonia , CARTELLÀ Domenica ROMANO Carmela Rita, DEL VECCHIO Eugenia D.S. GALLORO Rosaria, CARNOVALE Caterina, ROMANO Carmela Rita D.S. GALLORO Rosaria Docenti: CARNOVALE Caterina, DITTO Fabio A., SCORDAMAGLIA Maria Elisabetta; Genitori: COSTANZO Laura, LA ROCCA Giuseppina; F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 21 COMMISSIONI LEGATE ALLE AREE FFSS Componente Esterno: CAPRIA Alberto AREA 1: Realizzazione e gestione del PTOF AREA 2 : Autovalutazione di istituto AREA 3 : Disagio & Disabilità AREA 4: Visite guidate & Viaggi d’ istruzione AREA 5 : Continuità & Orientamento ORGANIGRAMMA DELLE FIGURE RESPONSABILI PIANO DI EMERGENZA & DI EVACUAZIONE (D. Lgs 81/06 e seguenti modifiche e integrazioni) BRIATICO ZAMBRONE CARNOVALE Caterina CIRIANNI Rosaria POTENZONI SAN COSTANTINO PARADISONI ZAMBRONE SAN GIOVANNI DAFFINÀ SCORDAMAGLIA Maria Elisabetta PIERGALLINI Patrizia CARTELLÀ Domenica CARROZZO Maria Antonia VECCHIO Ottavia VECCHIO Maria Grazia SCICONI SAN COSTANTINO PARADISONI ZAMBRONE SAN GIOVANNI DAFFINÀ GRADIA Anna Maria NADILE Maria Antonia CARNOVALE Rosetta MONDELLA Fortunata BONAVOTA Maria Giuseppina TRIPODI Francesca OO.CC. Durata Tre Anni Organo Consiglio di Istituto Presidente: 1Genitore 1 Anno Consiglio di Intersezione (Scuola dell Infanzia) Composizione -DS - 8 docenti - 8 genitori - 2 ATA Funzioni - Fissa gli indirizzi generali per le attività della scuola; - Adotta il POF elaborato dal Collegio Docenti; - Adotta il Regolamento di Istituto; - Delibera il programma annuale - Docenti delle - Formula proposte in sezioni ordine all’azione educativa- Rappresentante didattica dei genitori - Agevola ed estende i F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 22 Consiglio di Interclasse (Scuola Primaria) Consiglio di Classe (Scuola Secondaria 1°grado - Docenti delle rapporti tra docenti, classi genitori e alunni - Rappresentante dei genitori - Docenti delle classi - 4 Rappresentanti dei genitori Consiglio d’Istituto AA.SS. 2015/16 – 2016/17 – 2017/18 D.S. Dott.ssa Galloro Rosaria Presidente C. di I. Vecchio Ottavia COMPONENTE GENITORI Bonavena Maria Carmela Taccone Marianna Vecchio Ottavia Sorrentino Francesca Iannello Carla M. D Muggeri Domenico Russo Antonella Gentile Nicolina COMPONENTE DOCENTI Romano Carmela Rita Carnovale Caterina Ditto Fabio A. Gradia Anna Maria Vecchio M. Grazia Boragina Rosaria Lombardo Margherita Cartellà Domenica COMPONENTE ATA Prestia Lamberti Luigi A. Rizzo Aurora Russo Antonella GiuntaGentile Esecutiva AA.SS. 2015/16 – 2016/17 – 2017/18 Nicolina Presidente D.S. Dott. Galloro Rosaria D.S.G.A. Prestia Lamberti Luigi A. COMPONENTE A.T.A. Assistente Amministrativa Rizzo Aurora COMPONENTE DOCENTE Carnovale Caterina F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 23 COMPONENTE GENITORI ??????? Risorse PROFESSIONALI Docenti interni Esperti esterni ECONOMICHE Fondo dello Stato PA Fondo d’Istituto Fondi strutturali PON e POR Finanziamenti di enti pubblici o privati Strategie PROGETTUALITÀ Progetti provinciali, regionali; Attività organizzate in collaborazione con altre scuole FLESSIBILITÀ Dell’orario delle discipline; Dell’orario dei docenti; Del gruppo classe ORGANIZZAZIONE Attività di arricchimento; Attività di recupero; Sostegno, integrazione, potenziamento; Percorsi a classi aperte; Attività laboratoriali Attività Attività curriculari: Campi di Esperienza/Aree Disciplinari Attività opzionali : recupero, consolidamento, valorizzazione delle eccellenze, attività laboratoriali; Attività di arricchimento dell’offerta formativa; Uso delle nuove tecnologie ( computer,internet, strumenti musicali elettronici, LIM); Escursioni e lavoro sul campo; Utilizzo della biblioteca di plesso; Attività con esperti interni ed esterni, Esperienze sul territorio F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 24 Parte IV AREA DIDATTICA INDICAZIONI NAZIONALI & CURRICOLO VERTICALE D’ISTITUTO Secondo quanto previsto e coerentemente con gli obiettivi generali del sistema educativo nazionale e con le esigenze del territorio, l’articolazione delle attività didattiche e formative viene distinta in due grandi aree: Area obbligatoria fondato sull’apprendimento degli alfabeti di base, fondamentali per l’acquisizione delle competenze; Area opzionale basata su una diversificata offerta didattico- educativa in funzione delle risorse dell’istituto. Tale organizzazione dei percorsi didattici consente di : Perseguire l’approfondimento dei saperi; Favorire lo sviluppo delle competenze linguistiche, storico-geografiche, artisticheespressive, matematiche – scientifiche, tecnologiche e creative; Valorizzare le specifiche abilità e attitudini; Agevolare l’integrazione degli alunni. CURRICOLO OBBLIGATORIO & OPZIONALE Area obbligatoria SCUOLA DELL’INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA COME DA INDICAZIONI DEL CURRICOLO DECRETO MINISTERIALE 31/07/2007 SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINE COME DA INDICAZIONI DEL CURRICOLO DECRETO MINISTERIALE 31/07/2007 SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINE COME DA INDICAZIONI DEL CURRICOLO DECRETO MINISTERIALE 31/07/2007 Il sé e l’altro Cittadinanza e Costituzione Storia Cittadinanza e Costituzione Storia I discorsi e le parole Italiano Lingua Inglese Italiano Lingua Inglese Lingua Francese La conoscenza del mondo Geografia Matematica Scienze Tecnologia Geografia Matematica Scienze Tecnologia Immagini suoni e colori Arte e Immagine Musica Arte e Immagine Musica Il corpo e il movimento Educazione Fisica Educazione Fisica Religione Cattolica Religione Cattolica Religione Cattolica F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 25 Area opzionale - Indirizzo musicale Il curricolo attraverso percorsi e specifici progetti, si arricchisce di attività opzionali per le famiglie e obbligatorie per la scuola, che favoriscono le situazioni di apprendimento e la personalizzazione dei processi educativi. Tali attività saranno finalizzate al raggiungimento degli obiettivi formativi anche mediante azioni di rafforzamento e approfondimento. L’indirizzo musicale è una prerogativa specifica dell’Istituto Comprensivo di Briatico e attraverso, lezioni individuali e d’insieme, tende ad arricchire la crescita dell’alunno e ad affinarne l’armonia personale e la sensibilità artistica. L’indirizzo musicale presente nella Scuola Secondaria di primo grado è ormai una realtà conosciuta e consolidata nel territorio. Tale riconoscimento è stato costruito, nel corso degli ultimi anni, attraverso la formazione dell’Orchestra “Oh Musica”, le cui esibizioni dal vivo (Concerti di Natale, Concerti di Fine Anno, Concerto per manifestazioni), hanno ricevuto ampi consensi, tanto da far registrare un sensibile aumento di iscrizioni ai corsi di strumento. L’Orchestra ha partecipato a vari Concorsi musicali nazionali e internazionali ottenendo significativi riconoscimenti. Nell’ambito di una società che cambia e si rinnova continuamente, gli operatori della scuola devono trovare nuove e più efficaci strategie educative e didattiche e le attività di strumento musicale della nostra scuola, oggi sono un esempio concreto di insegnamento flessibile, aderente alle nuove realtà sociali. La pratica strumentale, infatti persegue obiettivi trasversali di assoluto valore formativo, come l’autostima, l’autocontrollo, lo sviluppo dei processi logici, la socializzazione, il rispetto degli altri e delle loro diversità, la conoscenza del sé ,lo sviluppo di un senso critico rispetto all’evento musicale, la capacità di non apparire ma di essere, garantendo una crescita più armoniosa e consapevole ricca di stimoli e contenuti. Per accedere ai corsi è necessario sostenere una prova orientativo- attitudinale che tiene conto della predisposizione fisica e musicale, delle preferenze individuali dell’alunno e della disponibilità dei posti, come previsto dalla normativa vigente in materia. L’iscrizione va effettuata contestualmente alla compilazione della domanda per accedere alla prima classe della Scuola Secondaria di primo grado. Le nostre classi musicali sono: sede di Briatico : violino, pianoforte, chitarra e flauto traverso; sede di Zambrone : violoncello, clarinetto, corno e flauto traverso. Il corso si svolge in ore pomeridiane obbligatorie secondo il seguente schema: Lezioni individuali e/o per piccoli gruppi con ascolto partecipativo Teoria, lettura musicale e musica d’insieme. FINALITÀ FORMATIVE, EDUCATIVE E DIDATTICHE La nostra scuola persegue le sue finalità formative, educative e didattiche tenendo conto delle caratteristiche del bacino d’utenza, con l’intento di valorizzarne gli aspetti positivi, conoscere ed affrontare gli eventuali problemi. Il contratto formativo attraverso il quale le finalità vengono perseguite impegna tutte le componenti: docenti, alunni e genitori, al fine di: Conoscere gli obiettivi didattici del curriculum scolastico e le fasi del percorso didattico predisposto per conseguirli; Comprendere i criteri di valutazione dei risultati; Esprimere pareri e proposte, partecipare alle scelte e collaborare alle attività didattiche. I tempi e le modalità con cui si esplica il contratto formativo sono dati dal seguente progetto educativo e dalle successive verifiche sul campo che verranno effettuate dagli Organi Collegiali. F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 26 Formare l’individuo stimolando lo sviluppo cognitivo ed affettivo affinché la coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno. Sviluppare l’identità sociale aiutando l’alunno ad acquisire un’immagine articolata della realtà attraverso l’accettazione degli altri, il rispetto dell’ambiente e la presa di coscienza delle regole della vita comunitaria. Favorire l’orientamento portando l’alunno a conoscere se stesso, le proprie inclinazioni e capacità e a valutare il livello delle proprie prestazioni; questo al fine di condurlo ad operare delle scelte consapevoli nell’immediato e nel proprio futuro, coadiuvato in ciò da adeguati percorsi di recupero delle abilità di base e di potenziamento delle capacità possedute; Favorire la formazione di una mentalità flessibile e progettuale affinché l’alunno possa operare in modo costruttivo ed efficace nella realtà che lo circonda. Ogni insegnante tenderà al raggiungimento degli obiettivi su indicati attraverso un’impostazione educativa e didattica coerente. Si partirà nel limite del possibile da situazioni concrete, legate alle esigenze, interessi ed esperienze degli alunni per far conoscere gli obiettivi predisposti da raggiungere alla fine delle unità di lavoro. E’ bene abituare gli allievi a porsi dei problemi e a prospettare delle soluzioni rielaborando in modo critico le conoscenze e integrandole con il patrimonio culturale già posseduto. La collaborazione tra alunni e l’insegnante andrà potenziata dove possibile anche con il lavoro di gruppo. Il metodo di studio verrà appreso e consolidato attraverso lo studio in classe e la pianificazione personale delle ore di studio e di lavoro ; il metodo va continuamente verificato. In particolare per le singole classi si prevede di: Rilevare la situazione di partenza del gruppo classe relativamente alla preparazione di base, agli interessi, alle capacità, alla partecipazione, alla socializzazione, allo stile cognitivo della classe; Coinvolgere gli alunni attraverso la consapevolezza degli itinerari globali, parziali e dei progetti didattici ed educativi; Coinvolgere tutti i soggetti interessati all’azione educativa ( docenti , genitori, studenti) nella consapevolezza delle finalità che la scuola si propone, dei mezzi e dei criteri con cui si intende operare e dei metodi e strumenti di valutazione; Motivare il lavoro scolastico in modo che l’alunno lo viva utile a se e alla comunità scolastica nel suo insieme; Programmare seguendo i ritmi di apprendimento della classe con interventi di potenziamento e di recupero secondo le necessità individuali e nel rispetto dello cognitivo; Stimolare il lavoro di gruppo assegnando compiti specifici e responsabilità individuali; Coordinare con coerenza i vari insegnamenti sia nella scelta di atteggiamenti e stili comuni, sia nell’organizzazione dei contenuti. LE OTTO COMPETENZE CHIAVE L’Istituto Comprensivo fa proprie le otto competenze – chiave ( Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006) di seguito riportate, in quanto ritiene che sia compito specifico della scuola promuovere interventi formativi affinché le caratteristiche individuali di ogni alunno e le sue capacità diventino competenze necessarie allo sviluppo della persona e per l’esercitazione di una cittadinanza attiva, all’interno di una società democratica. La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale che scritta e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 27 La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni ( comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta ) e tra le diverse lingue e a seconda del suo retroterra sociale e culturale, del suo ambiente ed interessi. La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità ad usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino. La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una seria di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico- matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità ad usare modelli matematici di pensiero ( pensiero logico e spaziale ) e rappresentazione ( formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni ). Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità che riguardano la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività. L’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. E’ una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno, coloro che avviano o contribuiscono ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo. Consapevolezza ed espressione culturale riguarda l’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive. La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC):l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, arricchire, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite internet. Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture socio-politiche e all’impegno ad una partecipazione attiva e democratica. Imparare ad imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 28 disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione a scuola . La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (STANDARD DI APPRENDIMENTO) Scuola dell’ infanzia - L’organizzazione generale e didattica è intesa come predisposizione di un accogliente e motivante ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento attraverso lo svolgimento di attività libere, strutturate e differenziate e mediate dai docenti, in un clima sereno e caratterizzato da tempi distesi. Il percorso educativo della Scuola d’Infanzia considera le capacità complessive di ogni bambino e le pratiche didattiche più adatte a trasformarle in competenze. Per lo sviluppo delle competenze s’intende consolidare nel bambino le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive impegnandolo nelle prime forme di riorganizzazione delle esperienze e di esplorazione e ricostruzione della realtà. Tali traguardi sono raggiungibili utilizzando i diversi ambiti del fare e dell’agire ossia i Campi d’Esperienza. Il sé e l’altro (le grandi domande, il senso morale,il vivere insieme) Si orienta nel tempo della vita quotidiana. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia e sviluppa un senso di appartenenza. Ascolta gli altri da’ spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista. E’ consapevole delle differenze e sa di averne rispetto. Ricostruisce le fasi significative per comunicare quanto realizzato. Il corpo e il movimento (identità, autonomia, salute) Conoscere il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresentare il corpo fermo e in movimento. Vivere pienamente la propria corporeità, percependone il potenziale comunicativo ed espressivo. Riconoscere i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adottare pratiche corrette di cura di sé, d'igiene e di sana alimentazione. Provare piacere nel movimento e sperimentare schemi posturali e motori, applicandoli nei giochi individuali e di gruppo. Immagini, Suoni, Colori (comunicazione, lingua, cultura) Comunicare ed esprimere emozioni, raccontare utilizzando i linguaggi non verbali e diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Sperimentare le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, utilizzando anche le tecnologie. Sperimentare le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo nello spazio e nel tempo. I discorsi e le parole (gestualità, arte, musica, multimedialità) Scoprire le potenzialità comunicative ed espressive dei linguaggi verbali e non verbali. Comunicare ed esprimere bisogni, emozioni, pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività Usare il linguaggio verbale nell'interazione con i coetanei e con gli adulti, dialogando e chiedendo spiegazioni. F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 29 Raccontare, inventare, ascoltare e comprendere le narrazioni e la lettura di storie La conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo, natura) Raggruppare, ordinare oggetti e materiali secondo criteri diversi, identificarne alcune proprietà, confrontare e valutare quantità; utilizzare simboli per registrarle. Saper collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferire correttamente eventi del passato recente; saper dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osservare con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Individuare le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra.....…. Riconoscere la propria lingua materna differenziandola dal dialetto. Religione Cattolica (DPR 11 Febbraio 2010) ll sé e l’altro: Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. Il corpo in movimento: Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni. Linguaggi, creatività, espressione: Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. I discorsi e le parole: Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. La conoscenza del mondo: Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza. Dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria - Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali). Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale. Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’animo propri e altrui. Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto. Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti. Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici. Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali. F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 30 Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza. Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana. Padroneggia prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spaziotemporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie. Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana. È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta. Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze. Per ogni ambito i docenti individuano le basi di partenza e procedono alla formulazione di obiettivi specifici di apprendimento e alla scelta delle attività, stabilendo i percorsi, le metodologie e le modalità di verifica . L’organizzazione delle attività si fonda su una continua e responsabile flessibilità, in relazione alla variabilità individuale dei ritmi, dei tempi, degli stili di apprendimento, oltre che alle motivazioni e agli interessi dei bambini. Per i bambini frequentanti l’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia è previsto un percorso più specifico preparatorio alla Scuola Primaria. Pur tenendo presente che alla Scuola dell’Infanzia c’è una continua interdisciplinarità fra campi di esperienza, si è cercato di approfondire alcuni aspetti importanti per il futuro ingresso alla Scuola Primaria. Scuola primaria - Le nuove Indicazioni Nazionali definiscono la Scuola Primaria come l’ambiente educativo di apprendimento nel quale ogni fanciullo deve trovare le occasioni per maturare progressivamente le proprie capacità di autonomia, di relazione, di progettazione, di esplorazione, di studio e di riflessione logico- critica. La Scuola inoltre, all’interno della propria responsabilità e autonomia funzionale si impegna a : Favorire la collaborazione con la famiglia, sede primaria dell’educazione dei ragazzi; Educare a cogliere il valore dei processi innovativi che caratterizzano i progressi della storia; Educare a divenire consapevoli delle proprie azioni, alla luce dei criteri di condotta e dei valori universalmente riconosciuti quali, ad esempio il dialogo, l’accettazione di sé e degli altri, la tolleranza, la solidarietà, il rispetto dell’altro; Sostenere l’alunno nella graduale e progressiva capacità di giudizio e di scelta, ponendo così, le basi per la futura, effettiva e consapevole partecipazione alla vita sociale e culturale; Concorrere a riconoscere e a sviluppare la potenziale creatività dei ragazzi e valorizzarne le capacità personali; Proporre attraverso appropriate metodologie, una pluralità di opportunità formative, al fine di prevenire difficoltà di apprendimento e fenomeni di insuccesso scolastico. Tali Finalità vengono realizzate mediante traguardi scelti, tenendo conto delle Indicazioni Nazionali e delle diverse esigenze formative di tutti gli alunni, concretamente rilevate, ognuno dei quali interessa ciascuna disciplina: F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 31 Lingua italiana Partecipa a scambi comunicativi utilizzando un registro linguistico il più possibile adeguato alla situazione ed esprimendo la propria opinione su un argomento dato. Comprende testi di tipo diverso, ascoltati o letti, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali e lo scopo. Produce e/o rielabora correttamente testi di diverso tipo. Riconosce la struttura della lingua, le sue funzioni e gli usi. Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge. Inglese L’ alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del nostro vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Storia Riconosce i principali aspetti delle antiche civiltà e le tracce del passato nel proprio ambiente di vita ricavando informazioni da fonti e documenti diversi e rielaborandole. Colloca fatti ed oggetti nel tempo e nello spazio, riconoscendo le relazioni tra eventi storici e caratteristiche geografiche di un territorio. Espone gli argomenti studiati oralmente, per iscritto anche con risorse digitali, usando il linguaggio specifico della disciplina. Cittadinanza e costituzione Imparare le regole del vivere e del convivere. Sviluppare il senso di legalità e un’etica della responsabilità. Conoscere i principi fondamentali della Costituzione. Attraverso il dialogo, imparare a negoziare per prevenire e regolare i conflitti. Geografia Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Ricava informazioni geografiche da diverse fonti (cartografiche, satellitari, fotografiche …). Osserva, descrive e confronta i diversi paesaggi geografici fisici e antropici dell’Italia, cogliendo le relazioni tra le risorse del territorio e le attività economiche. Espone con chiarezza i contenuti appresi utilizzando il linguaggio della geo-graficità. Matematica Riconosce e utilizza numeri naturali, decimali, relativi, frazioni e percentuali in situazioni reali. Esegue correttamente e con sicurezza calcoli scritti e mentali sa operare nella realtà.. Descrive, denomina, classifica e riproduce, utilizzando vari strumenti e le figure geometriche. Risolve problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo sia sui risultati. Conosce e opera con grandezze e misure. Conosce ed usa linguaggi logici, statistici ed informatici. Sviluppa un atteggiamento positivo verso la matematica. Scienze Osserva, esplora, si pone domande e sperimenta per capire i fenomeni della realtà che lo circondano. Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Conosce la struttura e lo sviluppo del proprio corpo nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento e ne ha cura attivando comportamenti corretti per la tutela della propria salute. Espone con chiarezza ciò che ha sperimentato utilizzando il linguaggio specifico della disciplina. F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 32 Tecnologia L’alunno individua, esplora e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso comune descrivendone la funzione principale e la struttura. Esamina e conosce oggetti e processi di trasformazione, di risorse e di consumo di energia anche in rapporto con l’ambiente. Utilizza i vari strumenti di comunicazione e linguaggi multimediali in situazioni significative di gioco e di relazione. Arte e immagine Utilizza le conoscenze e conosce le abilità relative al linguaggio visivo per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche di materiali e di strumenti ( grafico-espressivi, pittorici, audiovisivi e multimediali). L’alunno osserva, esplora, descrive e legge le immagini ( fotografie, opere d’arte, fumetti) e messaggi multimediali (spot, video clip ecc…). Riconosce ed apprezza i beni paesaggistici , le opere artistiche ed artigianali provenienti dalla propria terra o da culture diverse. Manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. Educazione fisica Ha padronanza dei diversi schemi motori. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo. Riconosce i principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare. Assume comportamenti adeguati per la sicurezza nell’ambiente di vita, di scuola, nei giochi e negli sport. Religione Cattolica L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive. Riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività, nell’esperienza personale, familiare e sociale. Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei documento fondamentale della nostra cultura. Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità delle proposta di salvezza del Cristianesimo. Identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento. Coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani. Scuola Secondaria di I grado - La Scuola Secondaria di primo grado si propone di : Continuare il progetto educativo e didattico iniziato nella Scuola dell’Infanzia e nella Scuola Primaria; Consolidare il rapporto tra istruzione ed educazione; Perseguire il suo fondamentale compito di orientare i giovani verso le scelte successive; Consolidare e sviluppare: Le conoscenze (sapere) intese come acquisizioni teoriche dei contenuti delle discipline; Le competenze (saper fare) intese come utilizzazione delle conoscenze acquisite; Le capacità ( saper essere) intese come utilizzazione delle competenze e delle capacità logiche e critiche. Rimane fondamentale il conseguimento da parte degli alunni in riferimento alle individuali situazioni di partenza, dei seguenti: F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 33 SAPERI TRASVERSALI Classe Prima: acquisizione di un metodo di studio; conoscenza dei contenuti,dei linguaggi e dei metodi delle discipline; sviluppo delle abilità di espressione/comunicazione e delle capacità logiche; acquisizioni dei saperi in funzione delle esigenze connesse alla frequenza della classe successiva. Classe Seconda: potenziamento in relazione alla situazione di partenza, delle abilità di comunicazione/ espressione;sviluppo delle capacità riflessive ed operative;acquisizione di competenze valide in funzione delle esigenze connesse con la frequenza della classe successiva. Classe Terza: consolidamento delle competenze nella direzione della formazione dell’autonomia personale, potenziamento delle abilità operative, di comunicazione ed espressione; potenziamento delle capacità di sintesi, di critica, di organizzazione personale. Le finalità di questo segmento educativo, vengono realizzate attraverso i seguenti traguardi. Italiano L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente. Storia Lo studente si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali. Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi. Comprende testi storci e li sa rielaborare con un personale metodo di studio. Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Geografia Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche Cittadinanza e Costituzione Imparare le regole del vivere e del convivere. Sviluppare il senso di legalità e un’etica della responsabilità Conoscere i principi fondamentali della Costituzione. Attraverso il dialogo, imparare a negoziare per prevenire e regolare i conflitti. Inglese A2 – (Rif .QCER Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue). F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 34 Comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza. Comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Francese A1 - (Rif .QCER Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue). Comprendere e usare espressioni di uso quotidiano e frasi basilari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto. Presentare se stesso/a e gli altri ed essere in grado di fare domande e rispondere su particolari personali come dove abita, le persone che si conoscono e le cose che si possiedono. Interagire in modo semplice, purché l’altra persona parli lentamente e chiaramente e sia disposta a collaborare. Matematica L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni) e ne coglie il rapporto con il linguaggio naturale. Nelle situazioni d’incertezza (vita quotidiana, giochi ecc.) si orienta con valutazione di probabilità. Scienze L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi vita ecologicamente responsabili. Tecnologia L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 35 Arte e Immagine L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Musica L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani musicali. È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali utilizzando anche sistemi informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali. Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica. Strumento musicale Formazione globale dell’individuo – lo studio di uno strumento musicale è un’occasione preziosa nella crescita del preadolescente in quanto sviluppa abilità e capacità logiche, espressive e comunicative. Sviluppo ed orientamento delle potenzialità proprie di ciascun alunno, ovvero di una più avvertita conoscenza di sé e del mondo di rapportarsi al sociale – lo studio di uno strumento offre all’alunno la possibilità di crescere in una dimensione molteplice, dato che coinvolge tutte le sfere dello sviluppo cognitivo – cognitiva, operativa, emotiva, estetica, relazionale ed affettiva. Integrazione e crescita anche per gli alunni in condizioni di svantaggio. Educazione fisica Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. L’ alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti ed è in grado di decodificare i gesti arbitrali in relazione al regolamento di gioco. Utilizza gli aspetti comunicativo- relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri praticando , inoltre, attivamente i valori sportivi (fair play)come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce,ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “ star bene”in ordine a sani stili di vita e prevenzione. Rispetta criteri di base di sicurezza per se e per gli altri. Religione L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo. Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole. Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 36 Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda. IL PROFILO DELLO STUDENTE Il nostro Istituto delinea il profilo dello studente alla fine del primo ciclo di istruzione, ispirandosi alle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo dell’Istruzione obbligatoria ma, nel contempo, individuando alcuni elementi fondamentali per un progetto educativo e didattico calato nella realtà della nostra scuola. Ci proponiamo di favorire negli alunni l’acquisizione di una pluralità di competenze ma nel rispetto dei tempi individuali di maturazione della “persona”, considerando che ogni alunno è una individuo irripetibile, con il suo bagaglio di esperienze, situazioni familiari e sociali, dalle quali non si può prescindere quando si vuole costruire un percorso educativo. Partendo dalla ricchezza delle variabili che concorrono a dare identità all’Istituto alle sue componenti, la nostra scuola si propone di promuovere processi formativi mirati all’educazione integrale della persona adoperando il sapere e il fare come occasioni per sviluppare armonicamente la personalità degli allievi in tutte le direzioni (etiche, religiose, sociali, intellettuali, operative, ecc.) per consentire loro di agire in maniera matura e responsabile in diverse situazioni. A conclusione del Primo Ciclo di istruzione i nostri alunni saranno in grado di: Avere strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi e le proprie azioni, i fatti e i comportamenti altrui, alla luce dei valori etici che ispirano la convivenza civile. Riflettere su esperienze personali ed altrui con atteggiamenti di condivisione. Padroneggiare strumenti, tecniche disciplinari e codici di comunicazione. Elaborare in un quadro organico le conoscenze utilizzando le abilità in modo consapevole ed autonomo. Esprimere il proprio pensiero e interagire con gli altri nel rispetto delle diversità, acquisendo il senso dell’ospitalità nei confronti dei visitatori e dei turisti. Affrontare problemi ed esperienze con la consapevolezza dei propri diritti e doveri. Conoscere il territorio dal punto di vista storico e ambientale, rispettandolo con comportamenti di conservazione, difesa e tutela e in special modo dell’habitat marino e collinare. Acquisire la propria identità culturale e l’orgoglio di appartenenza attraverso la conoscenza locale (Calabrese). Riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale consapevoli della loro interdipendenza e integrazione. Avere un’adeguata consapevolezza delle proprie capacità e riuscire, sulla base di esse, a immaginare e progettare il proprio futuro, imparando l’assunzione di responsabilità e spirito collaborativo. Pensare criticamente, individuando i problemi e operando scelte consapevoli ed etiche. F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 37 Parte V AREA COMUNICAZIONE/ PROGETTAZIONE RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA La famiglia è vista “come contesto primario di apprendimento” e secondo quanto la Costituzione italiana prevede “ alla famiglia spetta il compito e la responsabilità per la crescita e l’educazione dei figli”. Alla scuola spetta il compito di conoscerla per costruire un rapporto di collaborazione reale e fattivo che faciliti la crescita integrale ed armonica degli alunni. Pertanto la scuola: Creare un clima positivo e propositivo con le Intende famiglie, in quanto ritiene che la collaborazione sia fondamentale per affrontare le questioni educative Considera Sollecita Importante instaurare un dialogo costruttivo basato sull’ascolto, sul confronto e sulla collaborazione con l’utenza La partecipazione dei genitori alla vita scolastica dei propri figli Garantisce Un’adeguata informazione su tutte le attività promosse e sul processo di apprendimento degli alunni attraverso: Assemblee di sezione/classe: rappresentano momenti privilegiati di discussione in cui le famiglie vengono messe a conoscenza degli obiettivi formativi, delle iniziative specifiche, dei progetti e dei criteri di valutazione; Colloqui individuali: (quadrimestrali per la Scuola dell’Infanzia e bimestrali per la Scuola Primaria e Secondaria di I grado) hanno un valore di conoscenza e orientamento; Lo scambio di informazioni riguarda in prevalenza lo sviluppo relazionale ed affettivo del bambino; I suoi ritmi di apprendimento ed eventuali situazioni di disagio; Colloqui individuali: su appuntamento e su richiesta, sia della scuola sia della famiglia per comunicazioni di particolare rilevanza; Consigli di Intersezione/interclasse/classe : composti dai docenti delle sezioni/classi e dai rappresentanti sezione/classe eletti dai genitori , presieduto dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato. Sono un momento importante di politica scolastica partecipata per discutere ed affrontare temi educativi ed organizzativi che riguardano la sezione/classe e per socializzare le scelte progettuali dell’istituto; F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 38 Consiglio d’Istituto: composto dal Dirigente Scolastico che ne fa parte di diritto e da rappresentanti eletti tra le componenti genitori, docenti e ATA. E’ presieduto da un genitore e affronta le tematiche previste dalla normativa vigente; Giunta Esecutiva: eletta in seno al Consiglio d’Istituto, è presieduta dal Dirigente Scolastico e composta dal DSGA, da 2 rappresentanti dei genitori, da 1 docente e 1 ATA. Prepara i lavori del Consiglio e cura l’esecuzione delle delibere. L’ACCOGLIENZA L’Accoglienza, principio ispiratore e finalità della Scuola, costituisce un’azione fondamentale del processo educativo e formativo. Sono previsti protocolli di accoglienza per la comune fase di ingresso a scuola. All’inizio dell’anno scolastico, per rendere sereno e confortevole il primo ingresso in una nuova realtà scolastica, i docenti assumono l’impegno di: Favorire un sereno inserimento degli alunni nelle classi iniziali di ogni ordine di scuola: Primo anno della Scuola dell’Infanzia Classi prime della Scuola Primaria Classi prime della Scuola Secondaria di I grado Instaurare un clima positivo Riservare particolare attenzione all’integrazione di: Alunni diversamente abili Alunni con difficoltà di apprendimento Alunni stranieri Attivare modalità di lavoro che portano allo “ star bene a scuola”. Il programma di accoglienza prevede : Allestimento aule e corridoi al fine di creare un clima di serenità e favorire l’orientamento nell’edificio ( Scuola dell’Infanzia); Esplorazione delle varie sezioni e classi da parte dei nuovi iscritti per conoscere l’ambiente e gli altri bambini ( Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria), Inserimento graduale durante i primi giorni di scuola e qualora sia opportuno, flessibilità oraria al fine di rispettare i tempi psicologici di ogni alunno ( Scuola dell’Infanzia); Organizzazione di attività specifiche di tipo ludico e socializzante ( Scuola dell’Infanzia e Primaria); Ingresso con orario differenziato per i primi quindici giorni di scuola, per i nuovi alunni (Scuola dell’Infanzia e Scuola Secondaria di 1 ° ). Per la conoscenza degli alunni da parte dei docenti, inizialmente si utilizzano le informazioni che vengono trasmesse dalle insegnanti delle classi ponte. L’INCLUSIONE L’inclusione è lo sfondo e il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni, le linee guida per un concreto impegno programmatico, per l’inclusione, basato su un’attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento curriculare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra alunni, docenti e genitori. F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 39 R.A.V. & P.O.F Il 10 ottobre 2015 è stato pubblicato il RAV ( Rapporto di Autovalutazione), il lavoro svolto per l’autovalutazione e la compilazione del documento è stato impegnativo ma è svolto con attenzione e partecipazione. E’ stato un’occasione per interrogarci sulla nostra organizzazione, sui nostri punti di forza e di debolezza, sulla nostra capacità di interagire con il territorio (per quello che ci può offrire) di rispondere ai bisogni educativi delle famiglie sapendo di poter contare su risorse umane e professionali all’altezza del compito che è chiamato a svolgere il nostro istituto come comunità educante. Le risorse materiali sono scarse e poco fruibili per permetterci di realizzare tutto ciò che vorremmo offrire ai nostri studenti per arricchire il Piano di Offerta Formativa. In vista della compilazione del RAV abbiamo elaborato dei questionari di gradimento rivolti ai genitori, agli alunni e agli insegnanti di tutti e tre gli ordini di scuola e analizzando i grafici statistici riportati nel documento se ne tratta una valutazione connotante i seguenti aspetti: Dall’anali condotta all’interno del corpo docenti , è stata espressa piena soddisfazione, inoltre gli stessi hanno giudicato molto soddisfacente il rapporto con gli alunni e le rispettive famiglie, si ritengono soddisfatti dell’azione del Dirigente , dei suoi collaboratori e del personale ausiliario. Per la maggior parte degli insegnanti vi è pieno scambio di informazioni sugli alunni e di materiale utile al lavoro scolastico. Non vengono trascurate le attività di recupero e potenziamento. E’ efficace l’opera di inclusione degli alunni di origine straniera e quelli con disabilità. Sono inoltre concordi nello scegliere come attività prevalente in classe la discussione e i liberi interventi degli studenti. Infine per quanto riguarda le strategie adottate viene maggiormente utilizzata la verifica della comprensione degli argomenti attraverso le domande. Emerge tuttavia la richiesta di una maggiore apertura al territorio e di una più intensa attività di formazione. Dai questionari rivolti sia ai genitori che agli alunni si denota una particolare soddisfazione per quanto concerne l’attività didattica comprensiva sia della metodologia usata dagli insegnanti che dalla motivazione e dall’interesse suscitato nell’utenza. La maggior parte delle famiglie si ritiene soddisfatta della disponibilità dimostrata dagli insegnanti al dialogo educativo, ai suggerimenti e alle preoccupazioni espresse dai genitori. Sono concordi nell’esprimere piena soddisfazione sul lavoro svolto dai docenti nei vari ambiti disciplinari, ma nello stesso tempo lamentano poco utilizzo dei laboratori e delle attrezzature tecnologiche. Molto apprezzate sono le attività connesse ai progetti proposte e realizzate, in quanto ritenute attività coinvolgenti. Dalla statistica emerge un giudizio molto positivo sul rapporto alunni-insegnanti e sulla frequenza partecipata dei ragazzi nella vita a scuola. Vivo disappunto sulla carenza di materiale e attrezzature per lo svolgimento delle attività. Apprezzano tuttavia la disponibilità e la collaborazione del personale scolastico . Tali risultati ci hanno fornito l’ennesima prova che il nostro lavoro è apprezzato dal’utenza. Sono stati tuttavia indicati all’interno del RAV alcuni traguardi che abbiamo intenzione di raggiungere durante quest’anno scolastico attraverso la stesura di un Piano di Miglioramento. Il Miglioramento è un percorso dinamico che coinvolge tutta la comunità scolastica e fa leva sulle modalità organizzative, gestionali e didattiche messe in atto dalla scuola utilizzando a tale scopo tutti gli spazi di autonomia disponibili. La responsabilità della gestione del processo di miglioramento è ancora una volta affidata al Dirigente Scolastico coadiuvato dai componenti del Nucleo Interno di Valutazione. Verranno programmate delle verifiche periodiche sullo stato di avanzamento del PDM , confrontando la situazione di partenza con i traguardi indicati nel RAV e rilevando l’entità dei risultati conseguiti. Le Priorità individuate, specificando i relativi traguardi da raggiungere sono le seguenti: F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 40 PRIORITÀ TRAGUARDI Elaborazione di prove strutturate sia Tali prove serviranno a garantire la intermedie che finali per tutte le discipline comparabilità delle risposte tra classi diverse, della Scuola Secondaria. riducendo la variabilità. Accrescere le abilità di svolgimento delle prove Migliorare i risultati conseguiti nelle prove di verifica di tipo strutturato. nazionali. OBIETTIVI DI PROCESSO Curricolo , Progettazione e Valutazione 1. Costituire un gruppo di lavoro per l’elaborazione di prove strutturate e di un adeguato protocollo di somministrazione; 2. Piena condivisione di univoci criteri, modalità e strumenti di valutazione da parte dei docenti dell’istituto comprensivo. Continuità e Orientamento 1. Costituzione di un GLUC che promuova la Continuità e l’Orientamento e ne monitori azioni e risultati, con particolare riferimento alla valutazione; 2. Favorire la continuità sincronica e diacronica attraverso lavori di aree dipartimentali, per delineare curricolo, progettazione e valutazione. Modalità di realizzazione Al fine della realizzazione della variabilità tra le classi e la comparabilità dei risultati scolastici degli alunni, un apposito gruppo di lavoro si occuperà di elaborare le necessarie prove strutturate che somministrate periodicamente, saranno utili per accrescere le abilità di svolgimento delle prove di verifica strutturate degli studenti ed insieme per migliorare i risultati delle prove nazionali. Altrettanto utile sarà sensibilizzare i docenti alla condivisione reale di modalità, criteri e strumenti comuni ed univoci di valutazione nel corso degli incontri di lavoro sia del gruppo continuità-orientamento che delle aree dipartimentali. Tempi di realizzazione La realizzazione del Piano di Miglioramento avverrà lungo il corso dell’anno scolastico, verrà portato avanti parallelamente sia il lavoro preparatorio delle schede strutturate per accrescere i risultati delle prove nazionali che per la preparazione delle prove d’ingresso, intermedie e finali per ogni disciplina da somministrare agli alunni in momenti ben precisi (prima settimana di scuola, ultima settimana del primo quadrimestre e ultima settimana del secondo quadrimestre. L’applicazione dei seguenti criteri permette ai docenti di condividere la valutazione. Criteri per la misurazione delle verifiche individuali scuola secondaria di I grado Prove Strutturate 44% VOTO 4 45%-54% 5 55%-64% 6 Prove Non Strutturate Prova molto limitata, confusa, scorretta. Gravemente insufficiente, indicando il mancato raggiungimento degli obiettivi minimi, con numerose/diffuse carenze nelle conoscenze essenziali e abilità di base. Prova parziale, poco corretta e/o non ancora adeguata ancora insufficiente, indicando il raggiungimento solo parziale degli obiettivi minimi previsti, con carenze nelle conoscenze essenziali e nelle abilità di base. Prova complessivamente positiva: contenuti e abilità essenziali, ma ancora incompleti solamente sufficiente, indicando il raggiungimento essenziale degli obiettivi minimi nelle conoscenze essenziali e nelle abilità di base. F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 41 65%-74% 7 75%-87% 8 88%-96% 9 97%-100% 10 Prova complessivamente positiva e abbastanza precisa discreta, indicando il discreto raggiungimento degli obiettivi previsti, con una conoscenza dei contenuti fondamentali unita a sufficiente riflessione ed analisi personale. Prova abbastanza completa, corretta e precisa buona, indicando il buon raggiungimento degli obiettivi previsti, una preparazione diligente unita a capacità di riflessione e analisi personali, il possesso di adeguati strumenti argomentativi ed espressivi, la sostanziale sicurezza nell’esposizione dei contenuti unita a lessico adeguato. Prova complessivamente sicura e con contributi personali molto buona, indicando l’ottimo raggiungimento degli obiettivi previsti, una preparazione completa ed approfondita, unita ad una buona rielaborazione ed argomentazione dei contenuti esposti, la capacità di compiere organici collegamenti interdisciplinari e di comunicare in modo disinvolto e corretto. Prova completa, corretta e con elaborazione personale eccellente, indicando l’eccellente raggiungimento degli obiettivi previsti, una evidente rielaborazione autonoma dei contenuti studiati, anche in prospettiva interdisciplinare, unita alla capacità di approfondimento personale delle tematiche proposte ed alla piena padronanza dei linguaggi e degli strumenti argomentativi. LA VALUTAZIONE La valutazione degli apprendimenti viene formulata sulla base degli indicatori delle competenze stabiliti collegialmente nei curricoli disciplinari d’istituto- la valutazione assume diverse funzioni in rapporto alla sua collocazione nel processo educativo: La valutazione iniziale, diagnostica, permette di calibrare le linee progettuali in relazione ai bisogni formativi emersi; La valutazione formativa, che avviene in itinere, ha funzione regolativa, in quanto consente di adattare gli interventi alle singole situazioni didattiche e di attivare di eventuali strategie di rinforzo; La valutazione sommativa finale definisce i livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni nelle varie discipline. La verifica e la valutazione sono dunque atti imprescindibili della prassi didattica, presenti in tutti i momenti del percorso curricolari, e che nell’aspetto formativo, oltre che in quello conoscitivo e consuntivo trovano la loro maggiore valenza. Rispetto all’allievo si accertano l’acquisizione di competenze, di abilità e l’evoluzione del processo di apprendimento; per quanto attiene l’insegnante si valuta l’efficacia delle strategie, dei mezzi e degli strumenti utilizzati, per una successiva ridefinizione del percorso. La valutazione rende perciò flessibile il progetto educativo e didattico e permette ai docenti di: Soddisfare le esigenze che gli alunni vengono progressivamente manifestando; Adeguando tempestivamente la proposta didattica; Stabilire il livello delle competenze raggiunte; Determinare la validità delle scelte didattiche adottate. F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 42 Nella Scuola dell’Infanzia gli strumenti di valutazione fanno soprattutto riferimento all’osservazione sistematica dei comportamenti e alla documentazione delle esperienze. Nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di I grado i docenti elaborano una tipologia differenziata di prove di verifica degli apprendimenti: prove scritte, orali, strutturate o semistrutturate, in ingresso, in itinere e finali. Tali prove consentono di fare il punto della situazione e se necessario attivare interventi individualizzati; per l’alunno rappresentano un momento di riflessione sul proprio processo formativo, per maturare una migliore consapevolezza di sé e del proprio modo di apprendere nell’intento di migliorarsi. La famiglia viene informata dai risultati del percorso formativo dell’alunno al termine di ogni quadrimestre con la consegna del documento di valutazione, negl’incontri scuolafamiglia e in eventuali colloqui individuali. Per quanto riguarda l’ammissione alla classe successiva il comma 1 bis dell’art 3 della Legge 169/03 e il D. P. R del 22 giugno 2009 n. 122 prevedono la possibilità di non ammissione di un alunno alla classe successiva con decisione assunta all’unanimità dai docenti. Il Collegio dei Docenti ha deliberato i criteri per l’applicazione della valutazione espressa in decimi. In ogni disciplina la valutazione è basata: Sul profitto dell’alunno, desumibile dalle valutazioni delle singole prove (scritte, orali e pratiche) ma terrà conto anche Dei progressi ottenuti rispetto ai livelli di partenza, Dell’andamento delle valutazioni nel corso del tempo, Del livello di autonomia operativa, Dell’impegno individuale. Criteri per l’attribuzione dei voti numerici espressi in decimi Il D.P.R del 22 giugno 2009 n. 122 art n. 2 comma 2 e 4 conferma che “ i voti numerici attribuiti nella valutazione periodica e finali sono riportati voti non inferiori al quattro, perché nell’ottica di una valutazione formativa e in considerazione dell’età evolutiva degli alunni, si intende promuovere il più possibile l’autostima e la fiducia in sé dei bambini. Obiettivi formativi con standard di apprendimento Cinque Sei Sette Otto Nove Dieci Scuola Primaria Parziale raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Parziale acquisizione di abilità e conoscenze. Scarsa autonomia. Non si registrano progressi apprezzabili Raggiungimento degli obiettivi strumentali. Acquisizione essenziale e /o non sempre stabile delle conoscenze e delle abilità di base fondamentali. Sufficiente autonomia nell’applicare procedure e metodologie disciplinari. Si manifestano dei progressi ma gli apprendimenti sono ancora fragili e parziali Discreto raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Acquisizione stabile delle conoscenze e delle abilità di base fondamentali. Discreta autonomia nell’applicare procedure e metodologie disciplinari Buon raggiungimento di tutti gli obiettivi disciplinari. Sicura acquisizione delle conoscenze e delle abilità di base. Piena autonomia nell’applicare procedure e metodologie disciplinari Ottimo raggiungimento degli obiettivi . Sicuro possesso delle abilità e delle conoscenze disciplinari. Capacità di spiegare il contenuto degli apprendimenti. Padronanza delle fondamentali procedure e delle metodologie disciplinari. Capacità di servirsi degli apprendimenti in contesti diversi Eccellente raggiungimento di tutti gli obiettivi disciplinari. Sicuro e articolato possesso delle abilità e delle conoscenze disciplinari. Padronanza di tutte le procedure e metodologie disciplinari. Capacità di porre in relazione competenze e conoscenze maturate in contesti diversi. Capacità di esprimere valutazioni ed elaborazioni sintetiche personali. F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 43 A LIVELLO AVANZATO Voto 9/10 L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. Raggiungimento completo e sicuro di 10 tutti gli obiettivi Competenze pienamente acquisite. Capacità critiche e rielaborazione personale Raggiungimento 9 completo e sicuro di tutti gli obiettivi. Competenze pienamente acquisite Scuola Secondaria di I grado B LIVELLO INTERMEDIO C LIVELLO BASE Voto 7/8 Voto 6 L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. 8 L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. Completo raggiungimento degli obiettivi. Competenze acquisite 6 7 Raggiungimento adeguato degli obiettivi. Competenze complessivamente acquisite. Raggiungimento degli obiettivi fondamentali. Competenze minime acquisite. D LIVELLO INIZIALE Voto 4/5 L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. 5 4 Mancato raggiungimento degli obiettivi fondamentali. Competenze parzialmente acquisite. Presenza di lacune diffuse Mancato raggiungimento di tutti gli obiettivi. Competenze non acquisite. Presenza di lacune gravi e diffuse. Criteri per l’attribuzione dei giudizi sintetici nell’insegnamento della Religione Cattolica Secondo il Testo del Regolamento 122/09 art. 2 comma 4 e art. 4 comma 3, la valutazione dell’insegnamento della Religione Cattolica è disciplinata dall’art. 309 del Testo Unico in materia d’istruzione che prevede: “ i docenti incaricati dell’insegnamento della Religione Cattolica partecipano alle valutazioni periodiche e finali solo per gli alunni che si sono avvalsi dell’insegnamento …” Negli specifici articoli del Regolamento 122/09, la valutazione è comunque espressa senza attribuzione di voto numerico. Sufficiente Sa ripetere con sufficiente precisione gli argomenti principali della disciplina, di cui comprende e usa il linguaggio in modo semplice. Se stimolato partecipa al dialogo educativo. Buono Conosce con sicurezza molti degli argomenti svolti e sa effettuare collegamenti. Interviene spontaneamente e in maniera coerente. Distinto Possiede conoscenze adeguate su tutti gli argomenti. Usa il linguaggio in modo preciso e rielabora la materia criticamente. Ottimo Ha un’ottima conoscenza della materia, partecipa in modo attivo e costante a tutte le attività proposte. E’ propositivo e costruttivo nel dialogo educativo. Valutazione del comportamento Il DPR n. 122 del 8/09/09 regolamenta la valutazione del comportamento degli F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 44 studenti: in relazione a questa definizione il Collegio Docenti ha deliberato di utilizzare il giudizio sintetico per la valutazione del comportamento degli alunni della Scuola primaria. L’attenzione dei docenti, oltre che sull’effettivo rispetto delle regole, è focalizzata sulla comprensione, condivisione e assimilazione dei valori positivi che le sottendono. Anche nella scuola primaria il percorso formativo degli alunni passa attraverso l’acquisizione di strumenti di autovalutazione. Infatti la capacità di riflettere sul proprio comportamento e sul modo di far fronte ai propri doveri e alle proprie responsabilità costituisce un importante indice di maturazione dell’identità personale nell’ambito delle relazioni con gli altri. Per la valutazione del comportamento nella Scuola Primaria si osservano i seguenti indicatori: Interesse e partecipazione : ascolto e attenzione, interventi pertinenti e ordinati nelle conversazioni, partecipazione alle iniziative scolastiche comuni; Impegno: impegno e costanza nell’attività individuale e di gruppo; Relazioni con gli altri: rispetto e condivisione delle regole comuni, rispetto del personale scolastico, relazioni positive con i coetanei, disponibilità a collaborare con i compagni e con gli adulti; Ambiente scolastico: rispetto dell’ambiente e del materiale della scuola, uso appropriato della scuola. Criteri per l’attribuzione del giudizio sintetico Ottimo Distinto Buono Sufficiente Scuola Primaria Partecipa attivamente alle attività della classe, apportando un contributo positivo e propositivo; si impegna proficuamente con costanza ed attenzione, rispettando modalità e scadenza nelle consegne. E’ disponibile a collaborare con tutti, rispetta e usa in modo appropriato materiale e spazi della scuola. Partecipa con interesse alle attività della classe con attenzione costante nel tempo; si impegna con continuità e raramente non rispetta modalità e tempi delle consegne. E’ collaborativo con tutti e rispetta spazi e materiali della scuola. Partecipa con interesse non sempre adeguato alle attività della classe; si impegna in modo settoriale e l’attenzione non è sempre costante, qualche volta non rispetta modalità e tempi delle consegne. E’ collaborativo e normalmente rispetta spazi e materiali della scuola. Partecipa con interesse discontinuo alle varie attività della classe; si impegna in modo irregolare e fatica a rispettare modalità e scadenze delle consegne. E’ collaborativo solo in alcune attività e con alcuni compagni. Fatica a rispettare le regole comuni, spazi e materiali della scuola. Per la valutazione del comportamento nella Scuola Secondaria di I grado si osservano i seguenti indicatori: l’ accertamento dei livelli di apprendimento e consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; la verifica delle capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la convivenza civile e la vita di ciascuna istituzione scolastica nell’adempimento dei propri doveri e nella consapevolezza dei propri diritti e rispetto dei diritti altrui. Il comportamento degli allievi è valutato dal Consiglio di Classe con voto numerico espresso in decimi: il voto di condotta, espresso fin dalla prima valutazione periodica, è riferito al comportamento degli allievi durante l’intero periodo di permanenza nella sede scolastica, anche con riferimento alle iniziative e alle attività con rilievo educativo realizzate al di fuori di essa. La valutazione scaturisce da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente e in tale contesto vanno collocate anche le sanzioni disciplinari, come rappresentate dal regolamento d’Istituto. La valutazione del comportamento concorre, unitamente a quella relativa agli apprendimenti nelle singole discipline, alla valutazione complessiva dello studente, alla media F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 45 dei voti e quindi al computo del voto d’idoneità per l’ammissione all’Esame di Stato. Sono considerate valutazioni sufficienti i voti dal sei al dieci. La valutazione del comportamento- espressa ( se necessario anche a maggioranza) in sede di scrutinio finale dal Consiglio di Classe- corrispondente ad un voto inferiore a sei/ decimi comporta l’automatica non ammissione all’anno successivo o all’esame conclusivo del ciclo. I fattori che concorrono alla valutazione del comportamento verranno osservati in modo sistematico dai docenti componenti dei Consigli di Classe, raccolti e riportati in sede di Consiglio dal Coordinatore della Classe. Il voto di condotta viene attribuito collegialmente da tutti i membri del Consiglio di Classe. Scuola Secondaria di I grado COMPORTAMENTO FREQUENZA Comportamento esemplare. Rispetto delle regole di convivenza civile dell’Istituto. Costante /assidua /regolare Comportamento corretto. Rispetto delle regole di convivenza civile dell’Istituto. Regolare Comportamento adeguato. Rispetto delle regole di convivenza civile dell'Istituto. Abbastanza regolare Qualche ritardo. ATTEGGIAMENTI METACOGNITIVI Atteggiamenti di responsabilità e partecipazione collaborativa, fattiva e propositiva al dialogo educativo dell’istituto. Serio impegno, interesse, puntualità. Atteggiamenti di responsabilità e partecipazione collaborativa e propositiva al dialogo educativo. Impegno, interesse, puntualità. Atteggiamenti di partecipazione al dialogo educativo e di studio positivi, di un certo interesse e generalmente adeguati alle richieste. Atteggiamenti di non costante partecipazione al dialogo educativo, di studio caratterizzati da superficialità, impegno occasionale o strategico. Comportamento non sempre Non sempre regolare. corretto: richiami e note, Frequenti ritardi disturbo del regolare Ritardi e essenze non sempre svolgimento delle lezioni. regolarmente giustificati. Infrazioni non gravi al Regolamento, sanzionate senza allontanamento dalle lezioni. Comportamento sovente Poco regolare. Atteggiamenti di saltuaria scorretto: richiami e note, Continui e sistematici ritardi partecipazione al dialogo educativo, di disturbo del regolare studio caratterizzati da disinteresse non autorizzati. svolgimento delle lezioni. passività o impegno di studio Assenze non regolarmente occasionale e carente. Numerose infrazioni al giustificate. Regolamento di Istituto con sanzioni e/o allontanamento dalle lezioni inferiori a 5 gg. Comportamenti gravemente scorretti che hanno determinato sanzioni con allontanamento dalla comunità scolastica superiori a 5 gg. Mancata progressione, cambiamenti o miglioramenti nel comportamento e nel percorso di crescita e maturazione a seguito delle sanzioni di natura educativa irrogate. VOTO 10 9 8 7 6 5 Valutazione Esame di Stato conclusivo del I ciclo d’istruzione Il primo ciclo di istruzione, termina, alla fine della terza classe della Scuola Secondaria di primo grado con un Esame di Stato ( art. 3 del DPR 122/2009). L’ammissione all’esame di stato è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico, nei confronti dell’alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei/decimi in ciascuna disciplina e un voto di condotta non inferiore a sei/decimi. Il giudizio di idoneità è espresso dal Consiglio di Classe in decimi, considerando il F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 46 percorso scolastico compiuto dall’allievo, è il risultato della media dei voti del secondo quadrimestre riportati nel documento di valutazione 8 voti di tutte le discipline curriculari , esclusa religione, strumento musicale e comportamento) arrotondata all’unità superiore per decimali =/> 0,5 . In considerazione del percorso triennale dell’allievo il voto può essere arrotondatoper decisione assunta a maggioranza o all’unanimità- del consiglio di classe all’unità inferiore nel caso siano presenti voti con innalzamento e relativa nota alla famiglia . Tale giudizio sarà riportato nella Scheda Personale del candidato ( su cui vengono registrati anche il consiglio orientativo, le prove d’esame, la valutazione finale) e sui tabelloni finali. L’esame prevede prove scritte di italiano, matematica, lingue comunitarie e una prova a carattere nazionale, volte a verificare livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti. Le prove scritte sono seguite da un colloquio pluridisciplinare. Il voto finale è costituito dalla media dei voti ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità. Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all’albo della scuola. Nel primo ciclo di istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e al termine della scuola secondaria. Come ogni anno l’INVALSI avvia la procedura per la rilevazione degli apprendimenti relativa agli studenti della seconda e quinta primaria e terza classe della secondaria. I risultati dei test cui verranno sottoposti gli alunni, oltre a contribuire a livello statistico al monitoraggio nazionale, permetteranno ai docenti dell’Istituto di acquisire informazioni sul livello di apprendimento raggiunto dalle proprie classi rispetto a parametri di tipo standardizzato. Le prove si svolgeranno il 4 e il 5 maggio 2016 per le classi della scuola primaria e il 16 giugno 2016 per la terza classe secondaria. Certificazione delle Competenze alla fine del I ciclo d’Istruzione DPR 8 marzo1999,n.275: Regolamento per la disciplina dell'autonomia delle Istituzioni scolastiche, ai sensi dell'articolo 21 della legge n. 59 del 1997; Legge 53/2003: Legge delega per il riordino del sistema di istruzione e formazione; C.M.28/07:Introduzione della certificazione delle competenze al termine della secondaria di primo grado; DPR122/2009 sulla valutazione del comportamento e degli apprendimenti DPR122/2009 sulla valutazione del comportamento e degli apprendimenti degli alunni, in attuazione della L.169/08; D.M.254/2012 – Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione C.M.3/2015 ‐ Adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali di certificazione delle competenze nelle scuole del primo ciclo di istruzione. L’ Istituto Comprensivo di Briatico ha adottato a livello sperimentale i nuovi modelli nazionali di certificazione delle competenze per le scuole del primo ciclo di istruzione. Il rilascio della certificazione è di competenza dell'istituzione scolastica frequentata dall'allievo, che vi provvede sulla base di un modello nazionale (Legge 53/2003). Le Indicazioni Nazionali per il curricolo (DM 254/2012), prevedono che la certificazione delle competenze "attesta e descrive le competenze progressivamente acquisite dagli allievi". Si sottolinea la valenza educativa di documentazione del percorso compiuto da commisurare al"profilo delle competenze"in uscita dal primo ciclo, che rappresenta l'obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano». F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 47 Certificazione delle Competenze - Livelli (C.M.3/2015) A LIVELLO AVANZATO VOTO 9/10 L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. B LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/8 L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. C LIVELLO BASE VOTO 6 D LIVELLO INIZIALE VOTO 4/5 L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. Valutazione alunni con bisogni educativi speciali (BES) La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 – strumenti di intervento per alunni BES e successivamente la C. M n. 8 del 6 marzo 2013, estendono a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. Fermo restando l’obbligo di presentazione delle certificazioni per l’esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA ( nelle Leggi 104/92 e 170/10) , la C. M n. 8 del 6 marzo 2013 sottolinea come sia doveroso, da parte dei Consigli di classe o dei teamdei docenti nelle scuole primarie, indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure dispensative o compensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Gli insegnanti dovranno valutare pedagogicamente e didatticamente il funzionamento problematico dell’alunno, con la loro competenza professionale. Il nostro Istituto da sempre accoglie e cura particolarmente gli alunni con bisogni educativi speciali e l’impegno è ancora maggiore in seguito alle direttive e circolari ministeriali. Sono ritenuti alunni con bisogni educativi speciali tutti coloro che per motivi fisici, biologici o fisiologici o anche per motivi psicologici o sociali, necessitano di una didattica personalizzata. Per quanto riguarda il complesso sistema della valutazione , ciascun insegnante fa riferimento al Piano Annuale d’Inclusività ( documento che riassume tutte le attività di inclusione dell’istituto), al Piano educativo Individualizzato nel caso di alunni in possesso di certificazione da parte dell’Azienda Sanitaria Locale, al Piano Didattico Personalizzato nel caso di studenti con diagnosi di disturbi specifici di apprendimento. Tali denominazioni intendono creare le condizioni ottimali per una vera e piena inclusione. Pertanto la valutazione viene considerata un processo utile per verificare se l’alunno si trova nelle condizioni per esprimere al massimo il proprio potenziale e le proprie abilità , che sono specifiche per ogni singolo bambino. A tale proposito il momento della valutazione è utile e necessario al team dei docenti per apprendere se le metodologie intraprese siano efficaci o meno per valorizzare l’alunno in questione. I docenti, nello stabilire il giudizio e i voti, fanno riferimento agli obiettivi e ai criteri stabiliti nei Piani educativi (Piano annuale d’Inclusività, Piano Educativo Individualizzato per gli alunni diversamente abili e il Piano Didattico Personalizzato per gli allievi con DSA) , tenendo conto del livello di partenza dell’ alunno e dell’impegno profuso, con la convinzione che valutare significa valorizzare e non discriminare, all’insegna di una scuola inclusiva e non differenziale. I docenti compilano i Piani educativi ( PEI e PDP ) entro due mesi dall’inizio dell’anno scolastico, come da normativa vigente. Possono essere necessarie altre settimane per permettere la condivisione degli stessi documenti con le famiglie e gli specialisti che, con F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 48 funzioni differenti, hanno in carico l’alunno. I suddetti Piani sono aggiornabili in qualsiasi momento dell’anno, in base ai nuovi bisogni o traguardi espressi dall’alunno Nome documento Soggetti interessati PAI (Piano Annuale Inclusione) Tutti gli alunni con disabilità e bisogni educativi speciali PDP (Piano Didattico personalizzato) Alunni con disturbi specifici di apprendimento con diagnosi specialistica) e per alunni BES Alunni con certificazione L. 104/1992 PEI (Piano educativo individualizzato) Chi lo redige GLI (Gruppo di lavoro inclusività) evoluzione del GLH d’istituto Team docenti o Consigli di classe, in condivisione con la famiglia e specialisti Team docenti o Consigli di Classe con famiglia e specialisti Data consegna Termine anno scolastico Entro due mesi dall’inizio dell’anno scolastico Entro due mesi dall’inizio dell’anno scolastico Per gli alunni con difficoltà specifiche di Apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, le modalità ed i contenuti delle prove di valutazione e di verifica degli apprendimenti, compresi quelli effettuati in sede di esame conclusivo del ciclo , vengono pertanto stabiliti dai consigli di classe e dalle commissioni di esame sulla base delle indicazioni dei PDP ( DM n. 5669 12/07/2011 (Allegato Piano di Inclusività) Valutazione alunni stranieri in fase di alfabetizzazione La valutazione è collegata al percorso di apprendimento proposto agli alunni. A seconda della data di arrivo dell’alunno e delle informazioni raccolte durante la prima accoglienza. In questo contesto si prendono in considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione l’impegno e soprattutto le potenzialità di apprendimento dimostrate. In particolare nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all’altra o da un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento a una pluralità di elementi fra cui non può mancare una previsione di sviluppo dell’alunno. Emerge chiaramente come nell’attuale contesto normativo vengono rafforzati il ruolo e la responsabilità delle istituzioni scolastiche e dei docenti nella valutazione degli alunni. Tutti i vari passaggi vengono esplicitati all’interno del Protocollo di Accoglienza e Integrazione che costituisce uno strumento utile di lavoro che viene integrato e rivisto sulla base delle esperienze realizzate durante ogni anno scolastico. Esso contiene criteri, principi, indicazioni e definisce i compiti e i ruoli degli insegnanti, del personale amministrativo, dei mediatori culturali. Traccia le diverse possibili fasi di accoglienza e le attività di facilitazione per l’apprendimento della lingua italiana. Tale documento viene deliberato dal Collegio dei Docenti e inserito come allegato nel POF. Nel primo quadrimestre la valutazione, in particolare per gli alunni di recente immigrazione o neo arrivati, potrà: non essere espressa ( fase della prima alfabetizzazione); essere espressa in base al personale percorso di apprendimento; essere espressa solo in alcune discipline Sul documento di valutazione verrà pertanto utilizzata, se necessario, la seguente dicitura : “ la valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento in quanto F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 49 l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana” oppure “ la valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione della lingua”. Nel caso in cui l’alunno abbia una buona conoscenza di una lingua straniera, essa potrà essere utilizzata, temporaneamente, come lingua veicolare per l’acquisizione dei contenuti e dell’esposizione degli stessi. Nel secondo quadrimestre la valutazione è comunque formulata perché costituisce la base per il passaggio o meno alla classe successiva. La valutazione finale non potrà essere semplice media delle misurazioni rilevate, ma dovrà tenere in considerazione in modo particolare il percorso dell’alunno, la progressione nell’apprendimento, gli obiettivi possibili, nonché la motivazione, la partecipazione, l’impegno. (Allegato - Protocollo di Accoglienza Alunni Stranieri) PROGETTI DI ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Nella programmazione curriculare si inseriscono in senso trasversale i progetti promossi sia a livello di Istituto, in via preferenziale in rete con altre scuole, sia a livello dei singoli plessi scolastici. I progetti vengono predisposti collegialmente dagli insegnanti allo scopo di arricchire, articolare e personalizzare l’offerta formativa sulla base delle scelte di indirizzo del POF e delle tematiche e delle peculiarità contestuali. Sono il risultato di scelte ponderate, che tengono in considerazione le caratteristiche e le esigenze specifiche delle classi o delle scuole, le risorse interne ed esterne e la ricaduta delle attività in termini educativi e didattici. Per l’anno scolastico 2015/2016 sono stati approvati i seguenti nuovi Progetti e confermati altri Progetti già realizzati negli anni precedenti : “ Frutta nelle Scuole per la Scuola Primaria e dell’Infanzia; “ Regione in Movimento” per la Scuola dell’ Infanzia; Progetto in rete: CLIL & TIC “Fisco e Scuola 2016” “ Implementazione Piani di Miglioramento” nell’ottica del RAV ( Rapporto di Autovalutazione); PON FESR – Ambienti digitali –Codice 10.8.1.A3-FESRPON-CL-2015-18 Multimedia: festina lente! LAN-WLAN - FESR - realizzazione/ampliamento rete LanWLan Codice10.8.1.A1FESRPON-CL-2015-135 Tutti in rete. Gli ultimi cinque progetti interessano tutti e tre gli ordini di scuola. Viene confermato anche per quest’anno l’insegnamento del Latino , come ampliamento dell’Offerta Formativa. In relazione all’attività didattica programmata, tutte le classi effettuano visite guidate sul territorio di una intera giornata e per quanto riguarda le terze classi della Scuola Secondaria di primo grado coincideranno con la partecipazione all’annuale Concorso Musicale. Il piano di tale attività viene presentato alle famiglie nei Consigli di Intersezione, Interclasse e di Classe, approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto e allegato al POF. VISITE GUIDATE & VIAGGI D’ISTRUZIONE A cura della Funzione Strumentale - Area 4 - l’organizzazione delle visite guidate e i viaggi d’Istruzione seguono la normativa. F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 50 La normativa I DPR dell’8/03/1999 n. 275 e del 6/11/2000 n. 347 hanno dato completa autonomia alle istituzioni scolastiche anche in materia di uscite/visite guidate e viaggi di istruzione, in Italia e all'estero. Pertanto, nel momento in cui la scuola organizza una qualsiasi uscita (da quelle di un giorno agli stage piuttosto che le settimane bianche, i viaggi di integrazione culturale o connessi ad attività sportive ecc.), le circolari emanate a suo tempo dal Ministero non hanno più valore prescrittivo, ma assumono solo la funzione di suggerimenti di comportamento. In particolare la C.M. 291/92 e la C.M. n. 623/1996. Sulla materia è intervenuto lo stesso Ministero e con nota dell’ 11.04.2012, prot. n. 2209 ha definitivamente chiarito che: “L’effettuazione di viaggi di istruzione e visite guidate deve tenere conto dei criteri definiti dal Collegio dei docenti in sede di programmazione dell’azione educativa (cfr. art. 7, D.lgs. n. 297/1994), e dal Consiglio di istituto o di circolo nell’ambito dell’organizzazione e programmazione della vita e dell’attività della scuola (cfr. art. 10, comma 3, lettera e), D.lgs. n. 297/1994). A decorrere dal 1° settembre 2000, il “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”, emanato con il D.P.R. 275/1999, ha configurato la completa autonomia delle scuole anche in tale settore; pertanto, la previgente normativa in materia (a titolo esemplificativo, si citano: C.M. n. 291 – 14/10/1992; D.lgs n. 111 – 17/03/1995; C.M. n. 623 – 02/10/1996; C.M. n. 181 – 17/03/1997; D.P.C.M. n. 349 – 23/07/1999), costituisce opportuno riferimento per orientamenti e suggerimenti operativi, ma non riveste più carattere prescrittivo.” Spetta agli Organi collegiali la regolamentazione di tutte le tipologie di uscita. Le istituzioni scolastiche hanno completa autonomia in materia di organizzazione e responsabilità delle visite guidate e viaggi di istruzione. Spetta quindi agli Organi Collegiali fissare i criteri generali organizzativi di tutte le tipologie di uscita e ancora meglio approvare uno specifico Regolamento. Inoltre il Collegio dei docenti e i Consigli di classe potranno intervenire per la programmazione didattica. È quindi in un apposito Regolamento o comunque nelle delibere che poi gli Organi Collegiali attueranno che le scuole possono decidere tutto: Il numero minimo di alunni che vi devono partecipare; La partecipazione dei genitori o comunque familiari degli allievi; La partecipazione del Dirigente, dei collaboratori scolastici e anche eventuali docenti in pensione; La partecipazione dell’insegnante di sostegno o di un qualificato accompagnatore per gli allievi in disabilità; Numero di accompagnatori per ogni tot. di allievi. Destinazioni e mezzi di trasporto ecc. Ad esempio, per il numero degli accompagnatori, l’art. 8/2 della C.M. 14/10/1992, n. 291 precisava: “…si conviene che nella programmazione dei viaggi debba essere prevista la presenza di almeno un accompagnatore ogni quindici alunni, fermo restando che l’eventuale elevazione di una unità e fino ad un massimo di tre unità complessivamente per classe può essere deliberata, sempre che ricorrano effettive esigenze connesse con il numero degli studenti e il bilancio dell’istituzione scolastica lo consenta”. Tale indicazione (almeno un accompagnatore ogni quindici alunni) è ormai puramente indicativa, e ciò non toglie che le scuole possano decidere diversamente. F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 51 Non ultima la circolare Nota prot. n. 674 del 3 febbraio 2016, viaggi di istruzione e visite guidate la sicurezza dei pullman che trasportano gli studenti. (Allegato: Piano delle Visite Guidate e Viaggi d’Istruzione) CONTINUITÀ & ORIENTAMENTO La formazione orientativa Essa coinvolge tutte le discipline, tende a valorizzare in ognuno attitudini, capacità e interessi personali. Persegue l’obiettivo di favorire la conoscenza di sé per attuare scelte consapevoli riguardo al proprio futuro dal punto di vista umano, sociale e professionale. Presuppone dal punto di vista operativo: un’ articolazione flessibile del gruppo classe; organizzazione di attività di recupero e sostegno; iniziative di continuità; attività con altre scuole e /o soggetti esterni per l’integrazione scuola-territorio. Durante l’ultimo anno della Scuola Secondaria di primo grado, l’azione orientativa è più organica e specifica, sia sotto l’aspetto dell’autovalutazione sia per quanto riguarda i diversi percorsi scolastici. Sul piano operativo l’istituto predispone e organizza attività per gli studenti. La Continuità racchiude in sé il concetto di sviluppo e di evoluzione ed è uno degli aspetti fondamentali dell’azione educativa e didattica, attraverso la quale si intende favorire il successo formativo di ogni alunno. Tramite il Progetto Continuità /Orientamento l’istituto intende sviluppare in modo più coerente ed unitario il proprio percorso formativo e limitare il disagio degli alunni durante il passaggio tra i diversi ordini di scuola. In questa ottica tutti i plessi organizzano attività didattiche ,esperienze educative ed iniziative di accoglienza in collaborazione con la Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado. Sono stati individuati tre momenti significativi: Incontro tra gli insegnanti della classe quinta della Scuola Primaria con gli insegnanti dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia ( raccolta dati per la formazione delle prime classi della Scuola Primaria e scambio di informazioni sul livello di maturazione raggiunto dagli alunni); Incontro insegnanti uscenti classe quinta con gli insegnanti della Scuola Secondaria di primo grado ( raccolta dati per la formazione delle classi prime della Scuola Secondaria e scambio di informazioni sul livello di maturazione raggiunto dagli alunni); Incontro tra docenti degli anni ponte per concordare le prove in uscita e in ingresso. L’Orientamento costituisce un’azione fondamentale del processo educativo e formativo. Le attività di orientamento mirano a formare e a potenziare nei ragazzi la capacità di conoscere se stessi, l’ambiente in cui vivono, i mutamenti culturali e socio-economici, le offerte formative affinché possono essere protagonisti di un personale progetto di vita in modo attivo e responsabile. Attività per gli studenti Dialoghi e conversazioni guidate in classe; analisi di opuscoli informativi; visite guidate presso scuole secondarie di secondo grado e incontri con docenti di queste scuole. Le azioni e le iniziative intraprese sono coordinate dal docente, individuato dal Collegio Docenti come referente all’Orientamento. F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 52 PIANO DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE Il Piano di Aggiornamento e Formazione viene deliberato dal Collegio dei Docenti all’inizio di anno scolastico sulla base delle Direttive ministeriali, degli obiettivi del Piano di Offerta Formativa e dei risultati dell’Autovalutazione d’Istituto. La Formazione e l’Aggiornamento costituiscono un diritto- dovere di tutto il personale in quanto funzionali all’incremento della professionalità, alla condivisione delle pratiche educativo- didattiche e organizzative ed alla costruzione di un progetto formativo, coordinato e unitario. Le iniziative dell’Istituto vengono progettate tenendo conto dei bisogni formativi espressi dal personale relativamente ai temi delle competenze educativo- didattiche, relazionali e metodologiche, nonché delle necessità di aggiornamento professionale sui cambiamenti normativi e /o strutturali in corso. Per garantire l’efficacia dei processi di crescita professionale e l’efficienza del servizio scolastico, sono inoltre favorite le iniziative che fanno ricorso alla formazione on-line e all’autoformazione. Il personale docente e ATA individualmente o in gruppi potrà infine aderire ad eventuali corsi proposti in itinere purché inerenti le linee programmatiche del POF. LIBERTÀ D’INSEGNAMENTO La Programmazione individuale e collegiale è espressione della libertà dei docenti sancita dalla Costituzione. La scuola è un luogo di vita e di apprendimento per docenti e studenti, nel quale i docenti devono poter sperimentare il gusto per l’insegnamento e il piacere che viene dal far conoscere, far discutere ,far costruire sapere. L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico ed un compito per l’Amministrazione, che attua interventi organici e regolari secondo un piano di aggiornamento e formazione. CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI Le classi sono unità di aggregazione degli alunni aperte alla socializzazione e allo scambio delle diverse esperienze; andranno perciò favorite le modalità organizzative espressione di libertà progettuale coerenti con gli obiettivi generali e specifici dei vari ordini di scuola. I criteri per la formazione delle classi stabiliti dal Collegio Docenti sono: Classi prime istanze motivate provenienti dai genitori classi eterogenee per livello di apprendimento degli alunni equa suddivisione sessista divisione equa degli alunni diversamente abili eventuali indicazioni dei docenti della scuola di provenienza Classi di passaggio eventuali istanze indicate dai genitori sistemazione degli alunni eventualmente trattenuti in relazione alla situazione delle classi distribuzione equa degli alunni provenienti dal corso dell’anno scolastico F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 53 CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI I docenti saranno assegnati alle classi secondo i seguenti criteri deliberati dal Collegio Docenti: continuità didattica anzianità di servizio esperienze e attitudini eventuali problematicità Rimane, comunque, la facoltà del Dirigente Scolastico di assegnare i docenti anche in maniera difforme motivandone la scelta. Delibere “Adozione P.O.F. 2015/16” Collegio dei Docenti n° 3 del 14/10/2015 Consiglio d’Istituto n° 22 del 14/10/2015 F.S. Prof.ssa Maria Antonia GRASSO 54