Le fate ignoranti

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Le fate ignoranti
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Le fate ignoranti
Soggetto e Sceneggiatura di
Gianni Romoli & Ferzan Ozpetek
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Scena 1. Int. Salone Ambasciata Egiziana – Notte
MASSIMO, un uomo di 35 anni, molto elegante e di bell’aspetto,
arriva nella sede dell’Ambasciata Egiziana, mentre è in corso una
sontuosa festa orientale di estrema raffinatezza e fuori del
tempo. Massimo, che ha in una mano un piccolo e prezioso rosario
orientale con cui giocherella in continuazione, passa tra la folla
di invitati molto eleganti, saluta alcune persone, abbraccia un
vecchio amico, bacia la mano a una signora elegantissima...finchè
il suo sguardo non intercetta qualcuno: vicino a uno dei ricchi
buffet esoticamente imbanditi c’è una donna sui 35 anni, ANTONIA,
che si guarda intorno con un’aria un po’ spaesata, finchè anche il
suo sguardo non intercetta quello di Massimo.
Tra i due inizia allora un gioco di sguardi ricambiati e distolti
e poi ricambiati ancora finchè un gruppo di persone non si ferma
tra loro impedendo ad Antonia la vista di Massimo. Allora lei si
sposta, ma quando guarda nella sua direzione, l’uomo non c’è più.
Lo sguardo di Antonia fruga per la sala alla ricerca di lui,
finché non sente una presenza alle sue spalle e una voce:
MASSIMO
Era me che stava cercando?
Antonia si gira e se lo trova di fronte, quasi addosso.
ANTONIA
Cosa glielo fa credere?
MASSIMO
Non mi ha tolto gli occhi di dosso da quando
sono entrato.
ANTONIA
Come fa a saperlo? Anche lei non faceva altro
che guardare me ?
MASSIMO
E’ stato un colpo di fulmine reciproco.
Quindi non ci rimane che ballare.
La prende tra le braccia e iniziano a ballare.
ANTONIA
Devo avvisarla però: sono sposata.
MASSIMO
Perfetto. Anch’io.
ANTONIA
E sua moglie dov’è?
MASSIMO
A casa, non esce mai. Io sono qui per lavoro.
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Ho una ditta di export-import e qui ci sono
molti dei miei clienti.
ANTONIA
Allora non dovrebbe trascurare i suoi affari per me.
MASSIMO
Era importante solo farmi vedere. E lei cosa fa?
ANTONIA
Lavoro in un laboratorio di analisi, ma non sono
qui per fare dei prelievi di sangue!
Altre coppie li imitano e si mettono a ballare.
MASSIMO
E perché, allora?
ANTONIA
Aspetto mio marito.
MASSIMO
Come fa suo marito a lasciare da sola
una donna come lei?
ANTONIA
E’ quello che mi chiedo anch’io. Lo fa anche molto
spesso. E’ un po’ stupido, no?
MASSIMO
Più che altro imprudente. La festa è già cominciata
da un’ora e ancora non è arrivato?
ANTONIA
Veramente la festa è cominciata da DUE ore
e a questo punto credo proprio che stia arrivando!
MASSIMO
Quindi o la porto via subito o la perderò
per sempre!?
ANTONIA
Credo proprio di sì! (seria) Anche perché
non ne posso più!
I due si staccano e si avviano verso l’uscita.
MASSIMO
Quando arriverà suo marito e non la troverà...
ANTONIA
(interrompendolo, ironica)
..la pianterà di invitarmi in questi posti
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solo perché è il suo lavoro!
Mentre escono, lui la aiuta a sistemarsi uno scialle sopra il
vestito.
Scena 2.
Est. Ambasciata: strada – Notte
Massimo e Antonia escono dall’ambasciata e vanno verso le macchine
parcheggiate. Solo adesso ci rendiamo conto di essere a Roma.
ANTONIA
Dove hai messo la macchina?
E la tua?
MASSIMO
ANTONIA
Ho preso un taxi. Così almeno tornavamo insieme.
Io ci penso a queste cose.
Massimo le mette affettuosamente un braccio intorno alle spalle e
la stringe a sé, mentre continuano a camminare.
Scena 4 – Int. Casa Antonia: Bagno – Notte
Sotto lo scroscio d’acqua di una doccia Massimo si sta lavando.
Quando chiude l’acqua e scosta la tendina, si sentono i RUMORI di
qualcuno che sta rientrando in casa. Antonia, che si sta
struccando allo specchio, guarda l’ora e fa per uscire dal bagno.
MASSIMO
Dalle il tempo di entrare, non coglierla in flagrante!
ANTONIA
Massimo, per favore, stavolta non intrometterti!
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