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Disprassia, Disturbi della Coordinazione Motoria (DCD, DCM), Disgrafia Dr.ssa Caterina Pacilli Terapista della Neuro e Psicomotricità Psicomotricità dell’ dell’età età evolutiva [email protected] DIFFICOLTA' DI ORGANIZZAZIONE MOTORIA OK! •Disgrafia •Interferenze in materie con chiara implicazione motoria (Ed. fisica, tecnica, artistica) ?? Altre difficoltà di apprendimento (area logico-matematica, organizzazione del testo…) 1 CONOSCENZA E ACQUISIZIONE DI CONCETTI (SPAZIALI) ESPERIENZA MOTORIA EFFICACE INTERIORIZZAZIONE RAPPRESENTAZIONE PRASSIA Input e anticipazione RAPPRESENTAZIONE MENTALE dell’attività Conoscenza degli oggetti Conoscenza delle azioni (repertorio motorio) ATTO MOTORIO FINALIZZATO ALL’ ALL’USO DI OGGETTI Processazione e programmazione dell’attività Formulazione del programma motorio, sequenza delle azioni Esecuzione e verifica Realizzazione dell’azione Controllo dell’azione e del risultato attraverso informazioni visive, tattili, cinestesiche… “INTERVENTO MOTORIO” MOTORIO” sulla realtà esterna con strategie adeguate, economiche, rapide ed efficaci 4 2 DCD (DISTURBO DELLA COORDINAZIONE MOTORIA) E DISPRASSIA EVOLUTIVA Movimento Atto Motorio finalizzato DISPRASSIA DCD Disturbo della capacità di Disturbo della capacità di CONTROLLO ED ESECUZIONE PROGETTAZIONE, CONTROLLO, del movimento finalizzato o meno ESECUZIONE all’uso di oggetti degli atti motori finalizzati all’uso di oggetti Attenzione alla terminologia! 5 QUANDO LA COMPROMISSIONE RIGUARDA… RIGUARDA… • COMPONENTE PROGETTUALE “Che cosa fare” fare” Difficoltà nelle abilità relative ai problem-solving della vita pratica e delle capacità adattive • COMPONENTE ESECUTIVA “Come fare” fare” Difficoltà inerenti l’armonia, la fluidità, l’uso l’economia della forza del gesto, e della resistenza 6 3 DISPRASSIA “Come si manifesta?” • difficoltà di organizzazione dell’atto motorio e di integrazione delle varie componenti sequenziali dell’atto motorio • difficoltà ad adattare il movimento al variare della situazione ambientale • difficoltà a proporre e individuare strategie motorie originali per risolvere un problema nuovo o posto in modo diverso dal solito • difficoltà percettive tattili, cinestesiche, visive …e di conseguenza difficoltà • ad imitare • a far finta • grafomotorie • di orientamento e organizzazione spaziale • visuo-costruttive e di memoria visiva • nelle azioni necessarie alla vita quotidiana (es.: abbigliamento) 4 DCD “Come si manifesta?” • stile motorio goffo e pesante • difficoltà grafomotorie • movimenti legati, poco precisi, • difficoltà di dissociazione lenti dei movimenti • discontinuità nelle sequenze • difficoltà di equilibrio • spreco energetico muscolare • disturbi percettivi (compenso all’imprecisione) • difficoltà nel regolare la • paratonie e sincinesie velocità o l’intensità tonica • difficoltà di integrazione dei con una buona distribuzione movimenti (per esempio dei 2 della forza muscolare emilati) DCD E DISPRASSIA … POSSIBILI DISTURBI ASSOCIATI Inibizione Tendenza all’ all’iperattività iperattività Labilità Labilità attentiva Reazioni oppositive/provocatorie, Disagio emotivoemotivo-relazionale talvolta fobie 10 5 DISPRASSIA EVOLUTIVA • QI nella norma • Assenza di patologie neuromotorie conclamate • Assenza di psicopatologie conclamate DISPRASSIA In concomitanza con patologie neuromotorie, psichiche, genetiche, disturbi cognitivi, DPS… DCD E DISPRASSIA ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA COSA DOBBIAMO OSSERVARE ? AUTONOMIE Vestirsi/svestirsi, ABILITÀ ABILITÀ MANUALI utilizzo delle posate, Puzzle, utilizzo delle ig.personale, forbici, costruzioni, gestione materiale aprire/chiudere personale, barattoli, disegno, organizzazione/ abilità grafiche … memorizzazione di sequenze adattive … MOTRICITÀ MOTRICITÀ GLOBALE Movimento nello spazio, coordinazione, equilibrio, gioco con la palla … COMPORTAMENTO e RELAZIONI SOCIALI Integrazione nel gruppo, capacità di adattamento a cambiamenti/situazioni nuove, approccio vs impegno motorio e fisico, rifiuto vs particolari attività, reazioni di fronte all’insuccesso, autostima … 12 6 DCD E DISPRASSIA ALLA SCUOLA PRIMARIA COSA DOBBIAMO OSSERVARE ? AUTONOMIE APPRENDIMENTI Vestirsi/svestirsi, SCOLASTICI utilizzo delle posate, Grafomotricità ig.personale, (disgrafia), utilizzo dello gestione materiale spazio (foglio, personale... incolonnamento), org. dello studio, org. del materiale scolastico, copia dalla lavagna, utilizzo di COMPORTAMENTO e RELAZIONI SOCIALI Integrazione nel gruppo, capacità di adattamento a cambiamenti/situazioni nuove, approccio vs sport/impegno motorio, reazioni di fronte MOTRICITÀ MOTRICITÀ GLOBALE Movimento nello spazio, all’insuccesso, accettazione di ev. strumenti di supporto, coordinazione, equilibrio, strumenti tecnici … autostima … giochi di movimento e 13 sport … DCD E DISPRASSIA ALLA SCUOLA SECONDARIA INFERIORE COSA DOBBIAMO OSSERVARE ? AUTONOMIE APPRENDIMENTI Cura del materiale SCOLASTICI scolastico e Scrittura (disgrafia), personale… tempi di esecuzione, org. capacità di adattamento a approccio vs sport/impegno materiale scolastico, copia strumenti tecnici … RELAZIONI SOCIALI Integrazione nel gruppo, cambiamenti/situazioni nuove, dello studio, org. del dalla lavagna, utilizzo di COMPORTAMENTO e motorio, reazioni di fronte MOTRICITÀ MOTRICITÀ GLOBALE all’insuccesso, autostima … Movimento nello spazio, coordinazione, equilibrio, giochi di movimento e sport … stile motorio… 14 7 DCD E DISPRASSIA ALLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE COSA DOBBIAMO OSSERVARE ? AUTONOMIE APPRENDIMENTI COMPORTAMENTO e Cura del materiale SCOLASTICI scolastico e Scrittura (disgrafia), personale… RELAZIONI SOCIALI Integrazione nel gruppo, capacità di adattamento a tempi di esecuzione, org. cambiamenti/situazioni nuove, dello studio, org. del approccio vs sport/impegno materiale scolastico, copia dalla lavagna, utilizzo di strumenti tecnici … motorio, reazioni di fronte MOTRICITÀ MOTRICITÀ GLOBALE all’insuccesso, autostima … Movimento nello spazio, coordinazione, equilibrio, giochi di movimento e 15 sport … stile motorio… DCD E DISPRASSIA… DISPRASSIA… E POI? Scuola Primaria Scuola dell’Infanzia •Si orienta verso una Diagnosi •Si orienta verso una Diagnosi (compromissione significativa) • Inizia, eventualmente, la collaborazione con gli operatori di riferimento •Si lavora in Prevenzione (compromissione lieve) •Inizia il percorso terapeutico Scuola Secondaria Inferiore •Il ragazzo è diagnosticato, ma può non essere autonomo nell’uso di strumenti compensativi e dispensativi •Diagnosi tardive •Inizia la personalizzazione del percorso didattico Scuola Secondaria Superiore •Il ragazzo potrebbe essere autonomo (?!), ma possono subentrare dinamiche conflittuali rispetto agli strumenti di supporto 16 8 A CHI POTREBBE ARRIVARE IN PRIMA BATTUTA IL BAMBINO CON SOSPETTO DI DCD, DISPRASSIA O DISGRAFIA? IN RELAZIONE ALLE DIFFICOLTA’ PIU’ EVIDENTI E AL CONTESTO “SOCIO-SANITARIO”: • al medico npi • al foniatra • allo psicologo • alla logopedista • al neuropsicomotricista • all’oculista/optometrista/ortottista LA SCELTA DELLO SPECIALISTA E’ IMPORTANTE! SCELTE TERAPEUTICHE RIABILITATIVE SCELTE DIAGNOSI DIDATTICHE SCELTE PSICOPEDAGOGICHE 9 ? ? LE CAUSE ? ? ? LA QUOTIDIANITA’ E LA SCUOLA L’interferenza del disturbo sull’autonomia, le relazioni sociali, l’apprendimento 10 Le autonomie della vita quotidiana possibili ripercussioni • difficoltà ad apprendere i movimenti necessari all’ utilizzo corretto delle posate • difficoltà nel vestirsi e svestirsi e usare bottoni, cerniere, stringhe ecc.. • autonomie nella vita pratica (es organizzare gli oggetti per l’igiene personale) • riordinare la propria stanza • gestire la cartella e gli oggetti sul banco • l’approccio agli sport (bicicletta) Le relazioni sociali possibili ripercussioni • scarsa autostima e vissuti di inadeguatezza • reazioni di opposizione o evitamento verso l’impegno motorio e fisico • scarsa accettazione degli strumenti di supporto • difficoltà ad adattarsi a cambiamenti e situazioni nuove • talvolta reazioni oppositive e provocatorie, panico e fobie 11 L’apprendimento scolastico possibili ripercussioni • disgrafia (faticano a imparare e/o scrivono male) spesso con disortografia • difficoltà nell’organizzare lo spazio del foglio difficoltà nell’area logicomatematica • difficoltà nell’organizzare lo studio (compiti sequenziali riassunti, temi, riordinare) L’apprendimento scolastico possibili ripercussioni • difficoltà nel copiare (lavagna) • difficoltà nell’uso di strumenti tecnici quali squadrette, compasso ecc • difficoltà nell’affrontare proposte che richiedono una continua analisi visuo-spaziale come schemini e collegamenti con frecce • difficoltà di attenzione simultanea 12 Variabili • Età del bambino e età in cui è stato riconosciuto il disturbo • Dinamiche emotivo-relazionali legate al disagio proprio del bambino e al livello di comprensione e accoglienza del disturbo da parte del contesto familiare e scolastico • Entità della compromissione COME SI INTERVIENE IN AMBITO SCOLASTICO? COSA SI FA? • Ridurre il più possibile l’interferenza del disturbo sugli apprendimenti scolastici • Favorire l’accesso agli apprendimenti utilizzando strategie adeguate al singolo individuo • Evitare la demotivazione all’apprendimento (questi bambini studiano spesso il doppio degli altri, fanno molta più fatica, con ripetizioni, terapie e compiti a casa con un rendimento molto inferiore rispetto agli altri studenti) • Contenere gli eventuali disagi emotivi associati quali scarsa autostima, ansia da prestazione 26 13 COME SI INTERVIENE IN AMBITO SCOLASTICO? COME SI FA? •Utilizzare il canale di apprendimento privilegiato dall’alunno per spiegazioni e correzioni di errori (visivo, motorio, verbale, grafico) •Valutare una abilità alla volta (ortografia/testo, calcolo/problema) •Laddove è possibile evitare richieste in cui è necessario passare rapidamente da una competenza/conoscenza ad un’altra ( no espressioni + problemi nella stessa prova) •Limitare dispendio energie attentive 27 COME SI INTERVIENE IN AMBITO SCOLASTICO? COME SI FA? • Riduzione del carico esecutivo, p.e. - verifiche a scelta multipla (impaginate ad hoc) - testi di problemi e schede prescritte • Preferire verifiche orali piuttosto che scritte, se necessario supportate da schemi o mappe che facilitino e la sequenzialità dell’esposizione • Eventuale uso della calcolatrice come strumento di verifica o per le operazioni più complesse o nei problemi matematici e geometrici…. • Utilizzo di quaderni con spazi e righe segnati •Utilizzo del computer e di soft-ware mirati •Versatilità, fiducia e rispetto 28 14 COME SI INTERVIENE IN AMBITO SCOLASTICO? COME SI FA? •PROGRAMMAZIONE E SEQUENZIALITA’: mappe concettuali, Gli strumenti compensativi e tabelle, formulari, promemoria………. dispensativi devono supportare sia i processi mentale sia di programmazione i processi esecuzione (motoria, visiva…) di •ESECUZIONE: copiature PC, no superflue, calcolatrice, impaginazione…………………. 29 15 16 COME SI INTERVIENE IN AMBITO SCOLASTICO? CON CHI SI FA? SCUOLA FAMIGLIA TUTTI INSIEME OPERATORI 33 DISGRAFIA 17 DISGRAFIA DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO Difficoltà a riprodurre graficamente segni numerici ed alfabetici (aspetti motori coinvolti nella grafia) SCRITTURA DEFICITARIA PER CRITERI DI: - Velocità Velocità - Leggibilità Leggibilità - Qualità Qualità della grafia (calligrafia) IN ASSENZA DI SEGNI NEUROLOGICI O COGNITIVI SIGNIFICATIVI La scrittura è una PRASSIA COMPLESSA! 35 DISGRAFIA ABILITA’ NEUROPSICOMOTORIE Abilità motorie Abilità Abilità visuovisuo-spaziali Abilità Abilità visuovisuopercettive Lateralità Lateralità Organizzazione spaziale 36 18 ABILITA’ MOTORIE Controllo della postura CAPACITÀ DI REGOLAZIONE DEL TONO MUSCOLARE (capo – tronco – spalle – avambraccio – polso) Arto superiore sostenuto Dissociazione del movimento delle dita COORDINAZIONI CINETICHE e MOTRICITA’ FINE Coordinare le parti prossimali dell’ AS tra loro (spalla – braccio – gomito) Coordinare le parti distali dell’AS tra loro (polso – mano – dita) 37 ABILITA’ MOTORIE REGOLAZIONE DEL TONO MUSCOLARE • mantenere il CAPO alla giusta distanza dal foglio • mantenere il TRONCO alla giusta distanza dal bordo del tavolo al fine di avere l’arto superiore libero e sorreggere il capo • mantenere le SPALLE rilassate • mantenere l’AVAMBRACCIO e il POLSO riposati sul bordo del foglio Questi quattro aspetti permettono la dissociazione del movimento delle DITA, necessaria alla presa dello strumento grafico (45° rispetto al piano del foglio) 19 ABILITA’ MOTORIE … EVOLUZIONE DELLE ABILITA’ GRAFOMOTORIE POSTURA • CAPO: Progressivo innalzamento del capo • TRONCO: Progressivo miglioramento della capacità di sostegno e della stabilità del tronco •AVAMBRACCIO: Progressiva diminuzione del carico sull’avambraccio • POLSO: Progressiva diminuzione dei movimenti di sollevamento, flessione e rotazione interna di polso e mano •MANO: Progressivo adattamento dei rapporti angolari tra mano e piano d’appoggio •DITA: Progressivo miglioramento della presa dello strumento grafico e della capacità di dissociazione delle dita • Rilassamento progressivo delle articolazioni SPALLA-GOMITO-POLSO-DITA 39 ABILITA’ MOTORIE COORDINAZIONI CINETICHE • coordinare le PARTI PROSSIMALI dell’arto superiore tra loro (spalla, braccio, gomito) • coordinare le PARTI DISTALI dell’arto superiore tra loro (polso, mano, dita) 20 … EVOLUZIONE DELLE ABILITA’ GRAFOMOTORIE L’ATTO GRAFOMOTORIO È COSTITUITO DALLA SUCCESSIONE E COMBINAZIONE DI SPOSTAMENTI DI TUTTO L’ARTO SUPERIORE INSIEME AI MOVIMENTI FINI DIGITALI. INSCRIZIONE: PROGRESSIONE: Movimenti di dita e polso Movimento dato dal concatenamento dell’estensione del polso e dello spostamento globale in abduzione dell’arto superiore • “Grande progressione” (spalla e gomito) • “Piccola progressione” (polso, mano, dita) - La mano ruota intorno al polso (lunghezza della parola) - L’avambraccio ruota sul gomito - La mano riprende la posizione - A fine riga la spalla funge da perno per retrocedere 41 ABILITA’ MOTORIE LA PRESA DELLO STRUMENTO GRAFICO • POLLICE E INDICE tengono lo strumento • MEDIO sostiene lo strumento • ANULARE E MIGNOLO assicurano il contatto sul foglio 21 ABILITA’ MOTORIE Eventuali difficoltà correlate alle abilità motorie sono: • difficoltà di posizione - mano - dita - foglio • difficoltà toniche - spalle contratte - polso e dita rigide (movimenti quasi assenti) …e possono tradursi in: • Difficoltà nella realizzazione delle FORME • Difficoltà nel realizzare la PROGRESSIONE, scarsa fluidità, frequenti interruzioni del tratto • Scarsa regolazione della PRESSIONE (ipo o iper) • Mancata CONCATENAZIONE tra lettere, • INVERSIONE nella direzione del gesto grafico • Crampi, FENOMENI DOLOROSI, sudore, tremori 22 ABILITA’ MOTORIE PROPOSTE PRATICHE COORDINAZIONI, DISSOCIAZIONE CONTROLLO DEI E MOVIMENTI, MOTRICITÀ FINE, ABILITÀ PRASSICA, RAPPRESENTAZIONE GRAFICA: REGOLAZ. TONICHE, EQUILIBRIO: - Percorsi (p.e. spazi strutturati, - Manipolazioni varie (plastilina, creta, traiettorie definite,a diverse volocità…) - Attività con la palla carta di giornale, pasta di sale,…) - Attività grafiche con vari strumenti (matite, pastelli, pennarelli, pennelli) - Spingere/colpire ogg.con bastone - Prassie semplici (ritagliare, incollare, - Rimandi verbali rispetto alle infilare, impilare, incastri, puzzle,…) prestazioni motorie - Canzoncine/filastrocche con gesti e - Ripetere movimenti e posture adattamenti suono-movimento degli altri (utilizzando tutte le parti della mano) 45 ABILITA’ MOTORIE PROPOSTE PRATICHE ABILITÀ GRAFOMOTORIE: - Controllo del tono con lo strumento grafico (attività con il pennello, controllo della pressione: tratto spesso/sottile, colore marcato/sfumato, riconoscimento propriocettivo …) - Contorno delle mani, contorno di oggetti, stancil - Controllo della traiettoria: tracciati da seguire stando all’interno o ripassando - Controllo cambi di direzione (p.e. gioco dei pallini) - Piccole progressioni con icone che riprendono i segni principali della scrittura - Studio delle lettere (attenzione sul percorso della traccia) 46 23 ABILITA’ VISUO-PERCETTIVE E VISUO-SPAZIALI Una corretta ANALISI VISUO-SPAZIALE e PERCETTIVA permette: • il riconoscimento della corretta sagoma delle lettere rispetto al modello proposto • la valutazione delle relazioni spaziali tra le lettere e nella pagina (distanza tra le parole, orizzontalità, margini) • di integrare e coordinare vista e movimento (guida del movimento attraverso il controllo visivo) • di effettuare delle anticipazioni visuo-esplorative del tracciato Tutto ciò deve essere supportato da una buona ORGANIZZAZIONE SPAZIALE 47 ORGANIZZAZIONE SPAZIALE È necessario che siano acquisiti e integrati i tre aspetti dello spazio • TOPOLOGICO: • PROIETTIVO: • EUCLIDEO: conoscenza delle nozioni topologiche semplici conoscenza delle relazioni spaziali (sopra – sotto, destra – sinistra) costanza di grandezza delle dimensioni e delle figure Sp. Topologico: aperto-chiuso (c – o) unione (m – n ) separazione (tra una parola e l’altra) LA LETTERA Sp. Proiettivo e Euclideo supportano le relazioni topologiche al fine di ottenere lettere chiare e leggibili (orientamento, corpo centrale e appendici, confronto dimensioni e distanze, posizioni relative …) Conoscenza dello SPAZIO-FOGLIO finalizzato alla scrittura 48 24 ABILITA’ VISUO-PERCETTIVE E VISUO-SPAZIALI Eventuali difficoltà correlate alle abilità visuospaziali e visuo percettive: • Irregolarità nella dimensione delle lettere • Irregolarità nei rapporti spaziali tra le lettere • difficoltà nella riproduzione delle forme • difficoltà nel copiare dalla lavagna ABILITA’ VISUO-SPAZIALI PROPOSTE PRATICHE - Costanza della forma - Riproduzione grafica di linee formate da segmenti di colori diversi distanziati o non - Trasposizione grafica di modelli realizzati con bastoncini - Velocità visuo-motoria - “Andare a capo” - Riempire dei quadrati in cui è stato suddiviso il foglio rispettando la direzione sx-dx, alto-basso - Disporre dei dischetti/figure geometriche soprasotto un segmento disegnato su un foglio - Ricomposizione di figure 50 25 ABILITA’ VISUO-PERCETTIVE PROPOSTE PRATICHE - Coordinazione occhio-mano (percorsi, labirinti) - Posizione nello spazio - Ricerca delle differenze - Ricerca di un particolare ripetuto - Discriminazione figura-sfondo - Completamento di figura - Riproduzione di modelli realizzati su un foglio A3 con un cerchio di carta colorata e un bastoncino con 3 punti di riferimento - Riproduzione di modelli realizzati su un foglio A3 con un cerchio di carta colorata e 2 bastoncini di diversa misura Immagini da: D.Hammill, N. Pearson, J. Voress, TPV Test di percezione visiva 51 e integrazione visuo-motoria Ed.Erickson LATERALITA’ ASIMMETRIA FUNZIONALE A LIVELLO DEI DIVERSI SEGMENTI CORPOREI che si traduce con la prevalenza di un elemento sul proprio omologo La dominanza laterale si stabilisce progressivamente nel corso dell’infanzia e dopo i 3 anni dovrebbe essere evidente una preferenza PREFERENZA MANUALE Acquisita con l’esperienza ≠ DOMINANZA MANUALE Innata La discordanza fra le due può talvolta dare origine ad una LATERALITÀ MAL DEFINITA, associata o meno a difficoltà grafiche 52 26 LATERALITA’ Eventuali difficoltà correlate ad una lateralità non definita o a mancinismo: • Orientamento destra sinistra nella riga • Orientamento del tratto non funzionale per la scrittura occidentale con conseguente lentezza (scarsa economia della traccia ) • Tendenza ad allontanarsi dal margine sinistro nel corso della produzione • Maggiore affaticabilità in fase di apprendimento LATERALITA’ PROPOSTE PRATICHE - Camminare a gambe divaricate a cavalcioni di una riga disegnata a terra - Camminare su mattoncini di colore diverso prima con un piede poi con l’altro - Lanciare e ricevere palline/foulard ora con una mano ora con l’altra - Lasciare l’impronta delle due mani colorate in modo diverso - Specchiarsi in uno specchio colorato per metà (verticalmente) in un modo e per metà in un altro (in modo da vedere il proprio corpo metà di un colore, metà di un altro) - Movimenti crociati (p.e. braccio sx – ginocchio dx e viceversa) 54 27 Lateralità non definita (transitoria) Disprassia Disgrafia LE CAUSE Disturbo relazionale Difficoltà visuospaziali e visuopercettive DCM INDICATORI DI RISCHIO 6/7 anni - leggibilità rispetto dei rapporti spaziali velocità di scrittura movimenti di aggiustamento scioltezza arto scrivente impugnatura affaticabilità presenza di dolore 28 INDICATORI DI RISCHIO 8/10 anni - leggibilità rispetto dei rapporti spaziali velocità di scrittura movimenti di aggiustamento presenza di sincinesie scioltezza arto scrivente impugnatura presenza di eccessivi stacchi della penna (corsivo) - affaticabilità - presenza di dolore STRUMENTI FACILITANTI Strategie e supporti per facilitare il bambino con DISGRAFIA • RIDUZIONE DEL CARICO ESECUTIVO IN FAVORE DEGLI APPRENDIMENTI, p.e. - verifiche a scelta multipla - testi di problemi e schede prescritte • Concedere che venga utilizzato lo STAMPATELLO MAIUSCOLO O LO STILE DI SCRITTURA PREFERITO dal bambino, purché permetta di ottenere leggibilità (p.e. caratteri mescolati) • Preferire VERIFICHE ORALI piuttosto che scritte • Lasciare PIÙ TEMPO per lo svolgimento di temi o in genere produzioni scritte lunghe 58 29 STRUMENTI FACILITANTI Strategie e supporti per facilitare il bambino con DISGRAFIA • Eventuale uso della CALCOLATRICE come strumento di verifica o per le operazioni più complesse • Utilizzo di QUADERNI con spazi e righe segnati • Utilizzo del CORRETTORE DI IMPUGNATURA o di una PENNA ADATTA • Utilizzo del COMPUTER per le produzioni lunghe Attenzione all’INDIVIDUALITÀ! Ogni disgrafia ha caratteristiche di unicità! 59 30 31 32 33 34 35 COME SI INTERVIENE? TUTTI INSIEME • Miglioramento delle abilità risultate deficitarie (TERAPIA) • Ridurre il più possibile l’interferenza del disturbo sugli apprendimenti scolastici (TERAPIA + SCUOLA) • Evitare la demotivazione all’apprendimento (questi bambini studiano spesso il doppio degli altri, fanno molta più fatica, con ripetizioni, terapie e compiti a casa con un rendimento molto inferiore rispetto agli altri studenti) (SCUOLA + FAMIGLIA + TERAPIA) • Contenere gli eventuali disagi emotivi associati quali scarsa autostima, ansia da prestazione (SCUOLA + FAMIGLIA + TERAPIA) 71 Riferimenti bibliografici • C. Ambrosini, K. Zaghen, L’intervento terapeutico psicomotorio con i bambini disgrafici, Psicomotricità-Vol.13, n. 2, giugno 2009, Ed. Erickson • L.Blason, M. Borean, L. Bravar, S. Zoia, Il corsivo dalla A alla Z, 2004-Ed. Erickson • M. Lee Dunn, Imparo a…scrivere, 1992-Ed. Erickson • M.Pratelli, Disgrafia e recupero delle difficoltà grafo-motorie, 1995-Ed. Erickson • A. Kirby, Disprassia, un disturbo nascosto, 2003-Ed. La Scuola 36 37