giornalino gramolazzo - Istituto Comprensivo Piazza al Serchio

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giornalino gramolazzo - Istituto Comprensivo Piazza al Serchio
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DI GRAMOLAZZO
MAGGIO 2013
Anno X
Numero 2
LA VOCE DEL KOALA
Quattro giorni sulla neve
di Michele Tenardi
I
l giorno 25 marzo, noi alunni
della scuola secondaria di Gramolazzo, siamo partiti per andare in gita quattro giorni a Monte Orsaro, un paesino in montagna sull'
appennino Tosco-Emiliano. Alle sette del mattino abbiamo caricato le
valigie sul pullman e siamo partiti; il
viaggio è durato tre ore. Arrivati al
rifugio abbiamo conosciuto il padrone Claudio, il coordinatore Fabrizio e
il cuoco. Tutti e tre, molto simpatici!
Ci siamo sistemati in questo modo: le
ragazze nei bungalow e i ragazzi in
una camera con quattro letti a castello, da tre piani. Nel pomeriggio, insieme a Fabrizio, siamo andati a ciaspolare lungo un sentiero che arrivava fino al passo della Cisa. Era tutto
innevato! Dopo una pausa, durante la
quale ci siamo riposati un po’, siamo
ritornati al rifugio, ci siamo fatti la
doccia e, tutti insieme, abbiamo fatto
il diario del giorno; successivamente
abbiamo cenato. Dopo cena abbiamo
guardato un documentario sull'aquila
reale che vive in questa zona; dopodiché siamo saliti in camera per giocare un po’ e poi dormire per essere
“carichi” per il giorno dopo. Quando
ci siamo svegliati, il secondo giorno,
eravamo stanchi e assonnati perchè
durante la notte avevamo dormito
poco. Siamo scesi di sotto per fare
colazione ed abbiamo trovato di tutto: biscotti, brioches, nutella, marmellata, latte caldo e the. Dopo esserci vestiti, abbiamo indossato le ciaspole e siamo partiti per esplorare un
nuovo sentiero, questa volta con una
guida, Daniele, che ci ha accompagnati lungo un sentiero che percorrevano i partigiani, quando scappavano dai tedeschi, durante la guerra.
Abbiamo ciaspolato per ben quattro
ore ed è stato molto più faticoso del
giorno precedente. Alcuni ragazzi,
presi dalla disperazione perchè la
passeggiata sembrava non finire più,
hanno iniziato a piangere, ma quando
siamo ritornati al rifugio si sono cal-
mati.
Nel pomeriggio, dopo esserci riposati, abbiamo incontrato una signora
che ci ha parlato della tradizione del
maggio cantato. Successivamente,
abbiamo cenato e giocato con alcuni
giochi da tavolo ed alle undici siamo
andati a dormire.
Il terzo giorno, con degli istruttori,
abbiamo preso lezioni di sci di fondo.
Ci siamo divertiti un mondo; all'una
siamo andati a mangiare in un ristorante, poi siamo tornati al rifugio,
dove, dopo aver fatto merenda, una
Sommario
:
SCUOLA
AMBIENTE
SOCIETA’
CURIOSITA’
1—8
9—11
12—13
14—16
ragazza ci ha fatto un’interessante
lezione sulla vita dei lupi. Dopo cena, stanchi, siamo andati quasi subito a dormire.
Al mattino del quarto ed ultimo
giorno, dopo colazione, ci siamo
cambiati e siamo ritornati alla pista
di sci di fondo dove, dopo esserci
divertiti moltissimo, abbiamo fatto
una gara.
Rientrati al rifugio abbiamo dovuto
fare la valigia perché, dopo pranzo,
saremmo ritornati a casa.
Per l'ultimo giorno i cuochi ci hanno
preparato la pizza; dopo pranzo ci
siamo salutati e siamo tornati a casa,
stanchi ma contenti per la bella esperienza vissuta.
Pagina 2
LA VOCE DEL KOALA
SCUOLA
GITA A COVERCIANO
I
l giorno 07/02/13 noi di Gramolazzo, insieme alla terza di
Camporgiano, siamo andati in gita a
Coverciano, dove si allena la nazionale italiana di calcio.
Siamo partiti da Gramolazzo alle
7:00, in modo tale che alle 10:00
eravamo al campo sportivo di Coverciano.
Appena arrivati, siamo entrati nel
campo sportivo per poi andare in
uno spogliatoio e prepararci per
giocare a pallone.
Abbiamo giocato un'ora a calcio, in
un campo sintetico, anche se c'erano altri cinque campi con erba vera!
All'inizio abbiamo fatto un po’ di
allenamento, concentrato su: tiri in
porta e “scartini” e infine, per divertirci, abbiamo fatto una “partitella”
fra di noi.
di Michele Tenardi
Ci siamo divertiti un sacco e, sudati,
siamo andati a fare la doccia nello
spogliatoio in cui avevamo lasciato gli
zaini in precedenza.
Dopodiché, affamati, siamo andati a
pranzare sotto un tendone dove avevano preparato un rinfresco apposta per
noi.
C'era un po’ di tutto, dalla pasta ai
salumi, abbiamo mangiato come dei
bufali perchè era dalle otto del mattino che non mettevamo in bocca qualcosa.
Dopo un pranzo abbondante siamo
stati un pò lì, per andare in bagno e
digerire il pranzo. Successivamente ci
siamo incamminati per andare al museo del calcio, dove abbiamo visto le
magliette dei calciatori più importanti
e i trofei vinti dalla nazionale durante
tutta la sua storia.
Una volta entrati, il vecchio medico
della nazionale Fino Fini, ci ha accompagnati per tutto il museo, spiegandoci ogni cosa, dalle magliette,
alle immagini rappresentate sui muri.
Alla fine, ci ha portati in una sala
dove c’erano delle sedie e una scrivania con attorno altre sedie.
A quel punto, Fino Fini, ci ha fatto
sedere tutti e ci ha raccontato una
vicenda che gli era successa quando
era ancora il medico della nazionale.
All’esterno del museo, Fini, ha aperto un bar con un negozio di souvenir,
dove abbiamo comprato dei ricordi.
Infine abbiamo preso il pullman, e
siamo tornati a casa.
LA MANDRAGOLA di Diego Ferri
Il giorno 5 marzo noi ragazzi della
scuola di Gramolazzo siamo andati
a Viareggio per vedere al teatro
Jenco una commedia scritta da Niccolò Machiavelli nel 1514-1515 :
La Mandragola.
La storia parla di Callimaco, giovane appena tornato dalla Francia,
che si innamora di Lucrezia, moglie
del vecchio Nicia che desidera molto avere un figlio, ma la moglie non
glielo può dare, in quanto sterile.
Callimaco approfitta della situazio-
ne e, con l’aiuto di Ligurio e del
frate Timoteo, architetta un piano: si
finge dottore e visita Lucrezia nel
tentativo di risolvere il suo problema. L’unico rimedio alla sua sterilità è bere una pozione di Mandragola, una pianta usata come medicinale, in questo modo potrà rimanere
incinta. Callimaco dice anche a Lucrezia che il primo uomo con cui
giacerà morirà. Nicia non può rischiare. Si decide quindi di rapire
un passante a caso e condurlo nel
letto di Lucrezia. Nicia e Lucrezia
accettano, così Callimaco si traveste da passante per approfittare della
situazione. Durante la notte racconta alla donna dell’inganno e Lucrezia decide di accettarlo come amante e di farlo vivere con lei e il marito. La mandragola viene raffigurata
non solo in opere teatrali ma anche
in alcuni film come “Harry Potter e
la Camera dei Segreti”.
Per me l’opera era bella ma il finale a
sorpresa non mi è piaciuto molto.
Non sono riuscito a capirlo anche
perché dentro il teatro vi era un gran
chiasso e non stavo attento ... ma
l’importante è che mi sia divertito.
Aliment
ari “G
Gorfigli egè”
ano
Macelleria
Casotti Mario
Gorfigliano
SECONDARIA DI I GRADO DI GRAMOLAZZO
Pagina 3
I NOSTRI “PROF”
di Asia Ambrosi e Jessica Orsi
Orietta Bartolomei è l’insegnante
di grammatica e di educazione
civica della classe seconda e prima.
E’ severa quando serve, ma sa spiegare bene le sue materie.
Patrizia Benvenuti è la nostra insegnante di tecnica, è brava a disegnare e a insegnare. A volte è anche un
po’ severa, ci spiega molto bene e
davanti ai nostri errori chiude sempre un occhio … e meno male!
Alessandra Casotti è l’insegnate di
sostegno nella classe terza. Le siamo molto affezionati perché ci aiuta
sempre e ci dedica molto tempo.
Quando siamo nei guai è la prima a
difenderci!
Maria Cesaretti è l’ insegnante di
italiano della classe terza e lavora
da 40 anni. Oltre a darci una buona
preparazione è molto divertente,
attenta al look e sempre alla moda.
Luigi Del Prete insegna scienze; è
bravo e molto simpatico; abita a
Castelnuovo. Nel laboratorio fa fare
divertenti esperimenti che però vanno capiti.
Antonella Ferri lavora da più di 17
anni in questa scuola, è la nostra
insegnante di matematica, a volte è
un po’ severa. Ha molta pazienza ma a
volte si arrabbia perché non sempre
studiamo; è molto brava a spiegare ed è
leale. E’ la nostra prof. “tecnologica”
non perché insegna tecnica ma perché
insegna informatica e per via di questo
è molto esperta di computer.
Chiara Gemignani è l’ insegnante di
inglese della classe prima, è molto severa, a volte simpatica.
Annamaria Lorenzoni è la prof di
italiano delle classi prima e seconda.
Insegna la sua materia molto bene. E’
amante dell’ inglese e quindi spesso
parla in quella lingua e noi cerchiamo
di capire. Talvolta ci sgrida ma più i
maschi delle femmine perché sono più
vivaci. Durante le sue spiegazioni pretende sempre la nostra totale attenzione.
Silvia Moriconi è la nostra prof di
francese; è tanto gentile quanto severa,
è sempre pronta a ridere alle battute
fatte da lei e da noi, ma come dice lei
“uno scherzo è bello quando dura poco” e se tiriamo toppo la corda lei ci
assegna compiti su compiti … su compiti.
Daniela Pancetti è la nostra insegnante
di arte; ha l’aspetto di una artista e
Riapre la Biblioteca
di Jessica Orsi
Il giorno 19 gennaio 2013 i ragazzi della scuola secondaria di Gramolazzo hanno partecipato all’inaugurazione
della biblioteca comunale che si trova in una stanza della
scuola media di Gramolazzo. Tutti i ragazzi delle classi 1°
e 2° hanno letto delle poesie che sono state scritte da loro,
prima dell’inaugurazione. La biblioteca è stata inaugurata
dal vice sindaco Erminio Monelli e dall’assessore Nicola
Poli che, per l’occasione, avevano organizzato un rinfresco, al quale hanno partecipato anche le insegnanti della
materna.
Finito il rinfresco abbiamo fatto ricreazione e poi siamo
rientrati in classe per riprendere le lezioni.
quando spiega e ci mostra
un’opera di artisti famosi le si
illuminano gli occhi.
Alberto Peccioli è il nostro prof .di
musica, è molto spiritoso, simpatico e molto bravo a suonare flauto,
chitarra e tastiera. Abita a Castelnuovo. Ci divertiamo quando fa
battute e quando canta con noi. E’
un campione di ping – pong.
Roberta Pedreschi è la professoressa di religione, è la più tollerante. Ci insegna in modo simpatico; è
paziente … fin troppo, perché delle
volte noi ce ne approfittiamo e lei si
arrabbia e ci rimprovera, ma noi ce
lo aspettavamo consapevoli di essercelo meritato.
Michela Pedri è l’insegnante di
inglese delle classi seconda e terza.
E’ molto brava a spiegare e chiede
sempre il nostro parere su ogni cosa; è molto simpatica e se ci deve
spiegare o chiedere qualsiasi cosa lo
fa in inglese. Spesso ascolta le nostre pazze avventure dandoci molti
consigli preziosi.
Moira Vannucci ci insegna educazione fisica dal secondo quadrimestre. Non abbiamo avuto molte occasioni di fare lezione con lei, perciò non la conosciamo
molto bene.
Studio Associa
to TPA
Engineering
Piazza Al Serc
hio
Una delle poesie lette :
Leggere è fantasia per viaggiare in armonia.
Leggere è emozionante come quando guardi un programma entusiasmante.
Leggere è come una scia che ti porta alla follia.
(Ideata e scritta da Erica Canozzi)
Pagina 4
LA VOCE DEL KOALA
SCUOLA
Una gita per ricordare
Di orsi jessica e nannizzi nicholas
I
l giorno 29 gennaio, noi ragazzi della classe 3ª
della scuola media di Gramolazzo e le classi quinte delle scuole elementari di Gorfigliano e Pieve
San Lorenzo, abbiamo partecipato ad una gita a
Sant’Anna di Stazzema. Arrivati, siamo stati accolti in
una sala dove abbiamo visto un filmato che ricostruiva
ciò che è successo a Sant’ Anna di Stazzema durante la
Seconda Guerra Mondiale, cioè l’eccidio di 560
persone, tra cui donne, uomini e bambini innocenti, per
un motivo ancora ignoto. Dopodichè abbiamo visitato il
museo in cui sono raccolte le testimonianze dei
superstiti e poi ci siamo recati davanti alla chiesa, luogo
in cui è stata consumata la parte più cruenta della strage:
qui, infatti, sono state uccise la maggior parte delle persone e qui i cadaveri sono stati ammassati e bruciati.
Dopo
aver
pranzato abbiamo
percorso la strada
che
porta
al
sacrario, lungo la
quale ci sono
alcuni bassorilievi
in
cui
è
rappresentata la
Via Crucis. E’
particolare perché, accanto alle immagini sacre, sono
rappresentati episodi accaduti realmente durante
l’eccidio. Una volta arrivati al sacrario, vedere tutti i
nomi delle vittime raccolti in un grande pannello, è stato
molto commovente e ci siamo davvero resi conto della
drammaticità dell’accaduto.
Napolitano a S. Anna
di Stazzema di Jessica Orsi
I
l giorno 24/03/13 il presidente della Repubblica
Italiana, Giorgio Napolitano, e il presidente della
Repubblica federale di Germania, Joachim Gauck, si sono ritrovati a Sant'Anna di Stazzema per non dimenticare
il massacro che avvenne in questo comune in provincia
di Lucca, il 12 agosto del 1944, quando furono massacrati 560 civili, in maggior parte bambini, donne e anziani,
da parte dei nazifascisti. Napolitano e Gauck sono arrivati assieme poco prima di mezzogiorno. I due capi di Stato
hanno reso omaggio alle vittime nei luoghi simbolo della
memoria, abbracciandosi a lungo in "segno di riconciliazione". Poi i due capi di Stato hanno scoperto la targa
dedicata alle vittime della strage nazifascista. "Siamo
fieri della straordinaria prova di riscatto che offrimmo tra
il settembre del '43 e l'aprile del '45 con la resistenza e la
guerra di liberazione, ma non dimentichiamo i misfatti e
le vergogne del fascismo e la catastrofe in cui trascinò
l'Italia", ha detto Napolitano nel corso della cerimonia.
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Le nostre scelte
SECONDARIA DI I GRADO DI GRAMOLAZZO
Pagina 5
Studiare Pascoli in modo insolito…
di Rebecca Coiai
G
li alunni di classe terza con questo progetto, nel quale hanno coinvolto
la Professoressa di Lettere Maria Cesaretti, le Professoresse di indirizzo
musicale Elisabetta Casapieri e Angela Landi, la professoressa Alessandra Casotti e il Professore di musica Alberto Peccioli, hanno esaminato
la corrente letteraria del Decadentismo ed in particolare uno dei suoi maggiori esponenti: Giovanni Pascoli. Hanno analizzato la sua vita, il suo pensiero ed alcune delle sue opere più importanti, passando poi alla sonorizzazione delle poesie “Il tuono”, “Il lampo” e “Temporale”. “Il tuono”, utilizzando la voce con l’intento di
ricreare le emozioni suscitate dalla poesia; “Il lampo” è stata sonorizzata attraverso
immagini evocative e “Temporale” con degli strumenti musicali, tramite una partitura grafica da loro realizzata dove all’esecutore è data libertà nell’interpretare un
simbolo che corrisponde a determinati suoni. Con le professoresse di indirizzo musicale inoltre si sono esercitati in alcune lezioni di dizione, quindi hanno messo in
pratica ciò che hanno imparato leggendo la poesia “X agosto”.
Falegnameria
Collarini Nello
Verrucolette
LA STORIA SIAMO NOI… OGGI
S
tiamo frequentando la scuola media e ogni anno che
passa il nostro patrimonio
culturale si arricchisce; ci
rendiamo conto, riflettendo sulla frase del fisico Albert Einstein, di quanto impegno c’è voluto per raggiungere le conoscenze di cui disponiamo.
Tutto ciò che impariamo a scuola è
opera di generazioni, che con infiniti
sforzi ed appassionato lavoro hanno
contribuito alla storia dell’umanità.
Questo lo dobbiamo a molti uomini e
donne che con il loro amore di scoperta e con la loro intelligenza sono
riusciti a mettere in ordine tutti i pezzi del puzzle della storia del mondo.
Non potremmo essere arrivati a quello che siamo senza il contributo di
tutti quelli che ci hanno preceduto.
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Piazza AZIONI
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“Tenete bene a mente, che le cose meravigliose che imparate a
conoscere nella scuola, sono opera di molte generazioni: sono
state create a prezzo d’infiniti sforzi e appassionato lavoro.
Questa eredità è lasciata ora nelle vostre mani perché possiate
onorarla, arricchirla e un giorno trasmetterla ai vostri figli mediante il vostro contributo al lavoro della collettività”
Ogni generazione non può rinunciare
al proprio compito anche se commette errori, come le atrocità delle guerre, la corsa agli armamenti, la devastazione del pianeta che hanno avuto
e avranno conseguenze dannose per
la stessa vita dell’umanità, anche perché spesso, solo sbagliando, è possibile capire, correggersi ed andare
avanti.
Dobbiamo avere fiducia nelle capacità dell’uomo, che nonostante tutto
lavora per garantire la pace al mondo
intero, per la cura dell’ambiente e per
la tutela dei diritti umani come patrimonio a cui non possiamo rinunciare.
Chi crea o scopre qualcosa non muore mai perché il suo nome sarà ricordato per sempre dalle generazioni
future. Dobbiamo impegnarci a fondo
e rendere la nostra vita speciale, in
modo che quella di coloro che ci hanno preceduto non vada sprecata. La
vita infondo è una scuola che non
finisce mai, non si smette mai di imparare. Tutto il nostro sviluppo evolutivo è legato alle cose nuove che
apprendiamo ogni giorno. Questa
famosa frase non vuole solo insegnarci a valorizzare di più tutto ciò
che impariamo a scuola, ma anche a
tramandare le nostre conoscenze alle
generazioni future perché anche loro
possano usufruire degli sforzi e dei
lavori compiuti dai nostri antenati. Il
contenuto del pensiero di Einstein ci
fa capire che andare a scuola non deve essere un’ azi one dettat a
dall’obbligo, ma un aiuto enorme a
crescere e ad aiutare la collettività.
LA VOCE DEL KOALA
SCUOLA
Pagina 6
L’ARRIVO DEI RAGAZZI DI PIAZZA AL SERCHIO
di Diego Ferri
L
a mattina del 4 febbraio, nella nostra scuola, sono arrivati gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado
di Piazza al Serchio, perché la loro scuola non è più agibile a causa del terremoto del 25 gennaio 2013. Gli
alunni di Piazza, appena arrivati, erano timidi e non ci rivolgevamo la parola; con il passare del tempo, siamo riusciti ad interagire, diventando un gruppo abbastanza unito. I ragazzi si sono sistemati nell’aula di artistica,
nell’aula di scienze, nel sottotetto ed infine nella stanza che era adibita a mensa. Per questo, noi ragazzi di Gramolazzo dobbiamo andare a mangiare nella mensa della Scuola dell’Infanzia e i ragazzi di Piazza, quando hanno il rientro,
mangiano nello stesso luogo. La festa di fine anno, che si terrà venerdì 31 maggio sarà l’occasione giusta per scambiarci impressioni sulla nostra convivenza e per passare del tempo tutti insieme. Nonostante all’inizio l’idea di condividere la nostra “piccola scuola” ci abbia lasciati perplessi, adesso pensiamo che questa esperienza ci abbia aiutati
non solo a crescere ma anche a trovare nuovi amici.
LA RACCOLTA
DIFFERENZIATA
CONTINUA!
E
di Rebecca Coiai
d anche quest’anno ci siamo occupati della
raccolta differenziata ma in modo diverso
rispetto al passato: abbiamo deciso di raccogliere carta, plastica, alluminio ed acciaio, portando
questi materiali anche da casa. Periodicamente dipendenti della Se.Ver.A. sono venuti nella nostra scuola a
ritirare la carta e la plastica che abbiamo messo da
parte e, a fine anno, ci consegneranno degli omaggi.
L’alluminio e l’acciaio verranno acquistati da una ditta locale. Ci siamo impegnati molto nel raccogliere il
materiale, ottenendo risultati abbastanza buoni. Questi
i quantitativi raccolti fino ad ora:
MATERIALI
IL FASCINO DEI
SOCIAL
NETWORK
I
nternet e i social network sono uno dei passatempi preferiti anche da noi alunni di Gramolazzo.
Tutti (tranne due) abbiamo internet e lo utilizziamo
per: usi didattici 66%; giocare 45%; ascoltare musica 24%;
vedere film e cartoni animati 16%; guardare e raccogliere
immagini 16%; disegnare 3%. I “luoghi” che frequentiamo
sono: Youtube 60%; Facebook 40%; sito della scuola 21%;
siti sportivi 18%; Wikipedia 13%; Twitter 5% .
Inoltre siti degli idoli,
siti di giochi, siti per
vedere film e scaricare
canzoni.
PESO kg
Carta
71,343
Plastica
72,1795
Alluminio
2,379
Acciaio
5,893
Il 37% di noi ha aperto
un profilo su Facebook,
il 16% ha un account Twitter. Dei ragazzi che hanno il profilo su Facebook, solo due non hanno inserito una foto che
mostra chiaramente il viso. Tutti hanno indicato il cognome,
mentre nessuno ha inserito l’età reale. Pochi hanno inserito
la scuola frequentata, il numero di telefono e l’indirizzo personale. La maggioranza ha un profilo pubblico.
SECONDARIA DI I GRADO DI GRAMOLAZZO
Pagina 7
LA MAGIA DEI COLORI
di Erica Iacopi
L
a materia che io preferisco è arte, non solo perché dobbiamo disegnare ma anche perché c’è una storia dietro ad ogni disegno. A me piace dipingere con le tempere e mischiare i collori creando collori più accesi o meno e collori che mi piacciono di più.
Mi sono molto interessata ai colori, la prof ci ha spiegato che un pittore, Kandisky, ha detto che tutti i collori hanno
una forma e un suono, mischiandoli si trovano altre forme e suoni.
I collori primari sono: il blu, il rosso e il giallo e questi danno origine ai collori secondare: il viola, l’arancione e il verde. Il viola è formato dal blu e dal rosso, l’arancione è formato dal giallo e dal rosso e infine il verde è formato dal blu
e dal giallo. Poi ci ha insegnato che i collori hanno una forma e quella dei secondari dipende dai primari: il rosso è un
quadrato, il blu è un cerchio e infine il giallo è un triangolo
triangolo,, gli altri sono una mescolanza di forme.
Inoltre, Kandisky sosteneva che i collori avessero un suono: il giallo ha un suono simile a quello di una tromba acuta
suonata sempre più forte, il blu ha un suono simile a un violoncello, il verde ha il suono del violino, l’arancione ha il
suono delle campane di una chiesa, il viola il suono di un corno inglese. Kandisky ha anche definito non colorì, il
bianco e il nero che ricordano il silenzio della nascita, il bianco, e della morte, il nero.
IL NASTRO di MÖBIUS
di Rebecca Coiai
Esempio di superficie non orientabile, il Nastro di
Möbius prende il
nome dal matematico tedesco August
Ferdinand
Möbius. Abbiamo
trattato questo argomento durante un lavoro interdisciplinare che aveva come tema il Romanticismo.
Poiché doveva comprendere ogni materia:
la matematica non poteva mancare!
Abbiamo trovato due importanti matematici vissuti nel periodo del Romanticismo:
Gauss, colui che scoprì la regola per sommare i primi cento numeri, e Möbius.
Devo dire che quest’ultimo in mi ha incuriosito particolarmente, soprattutto a causa
di una sua scoperta che è, appunto, il Nastro di Möbius.
Möbius nacque a Schulpforta (Sassonia,
Germania) il 17 novembre 1790. Venne
educato in casa fino all’età di tredici anni,
dimostrando fin da piccolo un grande interesse ed un precoce talento per la matematica Successivamente frequentò il college
della sua città natale.
Dopo essersi diplomato si iscrisse
all’Università di Lipsia e, per il
volere della famiglia, intraprese
gli studi in legge. Resosi però conto che non era questo ciò che veramente voleva, si iscrisse agli studi
di matematica, fisica e astronomia. Karl Mollweide, il suo professore, lo influenzò notevolmente.
In seguito pubblicò molti volumi,
sia sulla matematica che
sull’astronomia. Insegnò
all’università di Lipsia. Nel 1858
scoprì il Nastro che porta il suo
nome. Morì a Lipsia nel 1868.
Quella del nastro a dire la verità
non è una scoperta da attribuire
completamente a Möbius.
Fu descritto per la prima volta da
Listing. Si tratta di una sorta di
nuova superficie dello spazio
tridimensionale, ottenuta da una
striscia rettangolare della quale si
fanno coincidere i vertici opposti
dopo una torsione di mezzo giro.
Il Nastro ha superfici unilatere,
cioè ha una sola faccia; non c’è
interno e non c’è esterno. Si può
disegnare una linea continua
dall’una e dall’altra parte, senza
mai staccare la matita dalla carta.
Questa superficie ha anche un
solo contorno. Proprio per questo
il Nastro di Möbius è utilizzato
come simb o l o
dell’infinito
e della raccolta differenziata.
Una volta
costruito il
Nastro, abbiamo deciso di provare a tagliarlo in due punti: tagliandolo a metà lungo tutta la
superficie abbiamo ottenuto due
nastri “intrecciati”, mentre tagliandolo lungo la superficie ad
un terzo della sua lunghezza abbiamo ottenuto un unico nastro
di Möbius, solamente più grande.
LA VOCE DEL KOALA
SCUOLA
Pagina 8
LA MUSICA GRECA
LA FAVOLA
di Erica Casotti
di Matteo Torriani
U
n argomento che mi ha
molto interessato è quello
sulla musica greca: ho imparato molte cose. Il nome musica
deriva dalla parola musa: le muse
erano le nove figlie di Zeus e di
Mnemosine, e sono: Euterpe, la
musa della musica, Clio, della storia, Talia, la musa della commedia, Melpomene, della
tragedia, Tersicore, la musa della danza, Erato, della
poesia amorosa, Polimnia, la musa del mimo, Urania,
dell' astronomia, Calliope, la musa della poesia epica.
Ai tempi della Grecia antica il cittadino perfetto veniva
educato alle tre arti principali: musica, danza e poesia,
ma l'ordine per importanza sarebbe: musica, poesia e
danza. I cantori più importanti della Grecia erano gli
aedi e i rapsody. Gli aedi erano cantori che davano più
importanza all'elemento musicale e quindi erano musicisti. Invece i rapsody erano cantori che davano più importanza all'elemento narrativo e quindi erano poeti. Un
rapsodo molto conosciuto è Omero che “ scrisse” l'Iliade
e l' Odissea. In quel periodo fu inventato il primo teatro,
in cui si svolgevano le commedie: non ebbe molto successo perchè era di forma quadrata e quindi vedevano lo
spettacolo solo le persone delle prime due file. Così inventarono un altro tipo di teatro di forma semicircolare e
con gli spettatori distribuiti in modo che tutti vedessero e
sentissero bene.
M
olti sono gli argomenti di studio che
quest’anno mi sono piaciuti e che mi hanno
interessato, ma quello che mi ha più affascinato è stata la favola.
La favola è un racconto che ci vuole insegnare quali
comportamenti gli uomini dovrebbero seguire e quali
invece evitare. Essa è un racconto breve con pochi personaggi, la vicenda è costituita da un solo episodio, c’è
sempre un insegnamento. I protagonisti sono di solito
degli animali che parlano e agiscono come gli uomini e
ne sono il simbolo dei vizi e delle virtù. La favola si
pone uno scopo morale proprio come nelle favole di
Esopo e di Fedro.
La volpe è uno degli animali che
ricorre più spesso nelle favole,
rappresenta l’intelligenza,
l’astuzia, la furbizia dell’uomo.
Fra tutte le favole trattate quella
che più mi è piaciuta è stata:”La volpe e il capro”.
Questa favola parla di una volpe che era caduta in un
pozzo e non poteva uscirne fuori. Qui venne un capro
per dissetarsi e la volpe con un inganno gli disse di
scendere in fondo al pozzo dove c’era molta acqua buona.
Lo stolto capro ci cascò e subito la volpe ne approfittò
arrampicandosi sulle corna dell’animale e uscendo fuori. Questa favola insegna che l’uomo astuto se si trova
in trappola cerca di cavarsela a danno degli altri.
IL MATEMATICO AVVOLTO NEL MISTERO
P
di Leonardo Davini
itagora è un personaggio che mi ha particolarmente interessato nel corso di quest’anno
scolastico, perché è stato una persona molto importante dell’antichità, ma anche perché
era un uomo dalle mille risorse, poiché grazie alla sua intelligenza è riuscito ad avere incarichi importanti. Egli ha imparato molte cose da altri popoli con cui ha avuto a che fare, come Egizi e Babilonesi, ma anche dai tanti colti insegnanti avuti.
La cosa più importante, secondo me, è stata la condivisione delle sue conoscenze con i giovani,
fondando la Scuola a lui intitolata, a Crotone. Pitagora ha avuto molte cariche importanti nel corso della sua vita, ma
secondo me, la cosa che più amava era la matematica, infatti, concentrandosi su essa è riuscito a dimostrare il teorema
a lui intitolato, cioè il famoso teorema di Pitagora, che ho studiato nella mia piccola scuola media di montagna. Per
capire meglio ho fatto insieme ai miei compagni di classe, con l’aiuto della mia professoressa, molte dimostrazioni
divertenti con materiali differenti e oggetti diversi.
Sicuramente la dimostrazione che mi ha fatto capire meglio il teorema è stata quella con la bilancia: usando i pezzi
del tangram in legno abbiamo realizzato i due quadrati sui cateti di un triangolo rettangolo e quello sull’ipotenusa. Poi
abbiamo preso la bilancia a due piatti; in un piatto abbiamo messo il quadrato più grande e nell’altro i due quadrati
più piccoli. Il risultato finale è stato quello di vedere il peso uguale tra i quadrati più piccoli e quello più grande che
rappresentava la loro somma, proprio com’è definito dall’enunciato del teorema. La bilancia era infatti in perfetto
equilibrio!
SECONDARIA DI I GRADO DI GRAMOLAZZO
Pagina 9
IL TRIANGOLO DELLE BERMUDA
di Giorgio Ferri
N
ell' Atlantico Occidentale, al
largo della costa sud orientale degli Stati Uniti, c'è una
zona che forma quello che è stato definito un triangolo: esso si estende
dalle Bermuda, a nord, fino alla Florida meridionale a ovest. Poi, passando
fra le Bahama, va oltre Porto Rico e
risale di nuovo alle Bermuda. Nell'
elenco mondiale dei misteri insoluti,
quest' area occupa un posto importante. In questa vasta zona di mare, di
circa 1.100.000 km2, a partire dagli
anni cinquanta sono avvenuti numerosi episodi di sparizioni di navi e aeromobili, motivo per cui alcuni autori
hanno soprannominato la zona
"Triangolo maledetto" o "Triangolo
del diavolo".
Nonostante la reputazione
"maledetta", il numero di incidenti nel
Triangolo non è affatto superiore a
quello di una qualsiasi altra regione
ad alta densità di traffico aeronavale;
l'incidentalità è nella norma vista la
quantità di traffico e molti degli incidenti avvenuti sono derivati da normali cause fisiche e meccaniche. Dando per certe le sparizioni narrate nei
libri e nei giornali, vari autori legati
all'ufologia hanno avanzato l'ipotesi
che le sparizioni misteriose di aerei e
navi nel Triangolo delle Bermuda siano da attribuire agli extraterrestri. Secondo gli ufologi, gli alieni considerano come loro territorio di volo l'area
del triangolo delle Bermuda, essendo
Stefano Torre
Mobili
Gramolazzo
area da loro frequentata da secoli e
non tollerano la presenza di nessuno.
Altri autori hanno parlato di inusuali
anomalie magnetiche, oppure di strati
di metano che avrebbero imprigionato
aerei e navi. Alcuni studiosi parlano
della presenza, nel Triangolo delle Bermuda, di finestre polidimensionali
(le finestre polidimensionali metterebbero in contatto la nostra dimensione
con un certo numero di universi paralleli e non con un solo universo parallelo).
Queste teorie tuttavia non sono state provate.
Voglio ora elencare alcune delle numerose sparizioni avvenute nel
“Triangolo Maledetto”: la prima sparizione "ufficiale" risale al 1840. Il
protagonista è il veliero francese "Rosalie". Venne ritrovato, alla deriva,
senza alcuna traccia dell'intero personale di bordo. Il carico trasportato
risultò invece assolutamente integro. Nel 1880 è la volta della nave britannica "Atlanta" che sparisce con un equipaggio di ben 290 componenti. All'
inizio del XX secolo ci sono stati altri episodi inspiegabili, come quello
della nave tedesca "Freya", ritrovata intatta ma senza nessuno a bordo e la
nave statunitense "USS" scomparsa, senza lasciare traccia, assieme alle
309 persone che trasportava.
Non credendo negli alieni, penso che la teoria riguardante le finestre polidimensionali potrebbe essere qualcosa di reale, ma saranno gli scienziati a
verificarlo.
IN BREVE
23 finalmente si balla!
Venerdì 7 giugno dalle ore 19 alle ore
Serchio si riuniranno a GraGli alunni di Gramolazzo e Piazza al
la danza.
molazzo per una serata all’insegna del
i ragazzi di Piazza al SerSempre venerdì 7 giugno dalle ore 11
torneo di calcio.
chio e Gramolazzo si sfideranno in un
rappresenterà la scuola di
Sabato 1 giugno Nicole Centofanti
en di matematica che si
Gramolazzo in occasione del Certam
svolgerà a Castiglione Garfagnana.
HOTEL BELVEDERE
Carpinelli
Pagina 10
LA VOCE DEL KOALA
AMBIENTE
I 10 LUOGHI PIU’ MISTERIOSI
AL MONDO di Giorgio Ferri
I
l mondo è pieno di luoghi misteriosi e affascinanti e tra questi
prevalgono i seguenti:
1. Isola di Pasqua, Oceano Pacifico
Più di 400 statue chiamate «Moaï» vigilano sulla remota Isola di Pasqua e la loro presenza solleva più di un mistero. Secondo gli esperti,
sarebbero state costruiti sul posto prima di essere spostati ed eretti con un sistema di corde. Riguardo al loro significato esatto, molte
sono le teorie possibili: una funzione religiosa per ingraziarsi gli Dei a
seguito dell’esaurimento delle risorse dell’isola, un simbolo di protezione, un luogo di culto. Il mistero rimane, e probabilmente rimarrà
per sempre, irrisolto!
2. Machu Pichu, Perù
Scoperto nel 1911, questo luogo si trova a 2.400 metri di altitudine.
E’ situato tra le Ande e l’Amazzonia ed è
Patrimonio Culturale
dell’Umanità. Un vero tesoro peruviano, ma custodisce una fortezza,
un tempio dedicato al culto del sole o un posto in cui avvenivano sacrifici? L’enigma è ben lontano dall’essere risolto e continua ad appassionare esperti e curiosi.
3. Chichén Itzá, Messico
Situata nella penisola dello Yucatan, la città di Chichén Itzá ospita
alcune tra le rovine Maya più interessanti. Tra i tanti edifici del sito,
si trova la famosa piramide a terrazze chiamata “El Castillo”, su cui
emerge, solo durante gli equinozi di primavera e autunno, la
silhouette del dio «Quetzalcóatl » (il Serpente Piumato).
4. Triangolo delle Bermuda, Oceano Atlantico
Famoso perché nelle sue acque agitate sono affondate numerose navi
e aerei, il Triangolo delle Bermuda è una zona marittima di circa
1.100.000 km² che forma un triangolo tra Miami, Portorico e l’isola
di Bermudas; è conosciuto appunto per essere teatro di misteriose
sparizioni. Colpa di alieni, distorsioni spazio-temporali, campi magnetici o soprannaturali? Nonostante i numerosi studi compiuti, molti
fenomeni avvenuti nel triangolo delle Bermuda rimangono inspiegabili.
5. Necropoli di Giza, Egitto
Figure emblematiche della civiltà egizia, le tre piramidi di Giza contengono molti misteri. Cheope, la più grande tra le tre, è rimasto
l’edificio dei record per millenni. Ci vollero infatti più di 4.500 anni
per edificarlo; si dice che questa piramide sia maledetta.
SECONDARIA DI I GRADO DI GRAMOLAZZO
Pagina 11
6. Stonehenge, Inghilterra
Il suo nome significa “pietre sospese”. Questo luogo megalitico
nell’Inghilterra del Sud è formato da un recinto circolare fatto di
pietre di colore quasi blu, delimitate da un terrapieno e da un piccolo
fossato esterno. Considerata un tempo opera di Satana, è ormai riconosciuto che la costruzione sia frutto del lavoro umano. La sua vocazione (religiosa, terapeutica o rituale) non è finora stata chiarita.
7. I geoglifi di Nazca, Perù
Incredibili figure incise sul terreno, i geoglifi di Nazca si estendono
per circa 450 km quadrati. Probabilmente apparsi tra il 500 a.C. e il
500 d.C., rappresentano una scimmia, una balena, un uccello, un albero…Il più grande di questi disegni misura 200 metri di diametro e, ad
oggi, la sua origine e quella delle altre incisioni rimane un mistero.
8. Cerchi nel grano del Sud dell’Inghilterra
Della stessa natura dei disegni di Nazca, gli inglesi hanno potuto constatare l’apparizione di misteriosi “cerchi nel grano” nelle contee
di Hampshire e Wiltshire, alla fine degli anni 1970… Un intervento
militare, delle trombe d’aria, sfere di luce soprannaturale? Anche se
si è dimostrato che alcuni cerchi nel grano sono falsi, altri restano
ancora un enigma.
9. La foresta di Hei Zhy Gou, Cina
Situata nella provincia del Sichuan, questa foresta di bambù è
un luogo degno di un film di fantascienza. Proprio come il Triangolo
delle Bermuda, la foresta senza tempo non sempre ha concesso agli
avventurieri di penetrare l’essenza del suo legno…Incorniciata da una
gola profonda, regolarmente assediata dalla nebbia, la terribile ”valle
della morte” dovrebbe riuscire a preservare i suoi misteri ancora a
lungo, perché pare che nessuno ne esca vivo da anni…
10. Il tempio di Vaithiswarankoil, India
Nell’India del Sud, il tempio di Vaithiswarankoil contiene foglie di
palma sulle quali sette saggi indiani scrissero – 2.000 anni fa – i percorsi di vita per tutte quelle persone che dovevano ancora nascere.
Sul posto, alcuni lettori professionisti Nadi rivelarono l’avvenire a
pochi fortunati, perché non tutti sono destinati a conoscere il proprio futuro! La leggenda narra che le foglie di Nadi diventano nere
dopo un centinaio di anni, portando con loro i segreti del destino di
milioni di esseri umani.
azia
Casotti Gr
o
Gorfiglian
Agraria Bertolini
Piazza al Serchio
Caffe’ Centra
le
Gorfigliano
Pagina
Pagina
1212SOCIETA’
LA VOCE DEL KOALA
KO.AL.A
QUANDO IL BULLISMO DIVENTA “CYBER”
L
e vittime del bullismo sono quasi sempre ragazzini come noi. Succede soprattutto nelle scuole: i ragazzi prepotenti si riuniscono in gruppi e prendono di mira altri ragazzi più deboli, spesso perché considerati “diversi”. Ma
diversi da chi? Semplicemente distanti dall’ideale di adolescente presente in quell’ambiente, per religione, immagine
estetica, orientamento sessuale o addirittura perché ascoltano musica non comune. I tristi esempi sono quelli di Demi Lovato, Andrea, Liam Payne e delle
Directioners e Beliebers, fans del gruppo musicale One Direction e del cantante
Justin Bieber, vittime di una “moda” da estirpare.
Ultimamente i media si sono occupati anche del crescente fenomeno del cyberbullismo, cioè del bullismo praticato in rete. Un esempio? Amanda Todd, teenager canadese, è arrivata al suicidio perché ne era vittima. Quando aveva 12
anni, Amanda entrò in una videochat dove incontrò un uomo che le chiese di
scattarsi una foto a seno nudo. Dopo molte richieste la ragazza cedette e scattò
la foto. L’uomo avanzò richieste pornografiche ed iniziò a tormentarla. L’arma
era quella del ricatto. Infatti ad un certo punto su Facebook l’uomo creò una pagina con la foto di Amanda. A settembre dello scorso anno la ragazza pubblicò un video su YouTube nel quale raccontò la sua triste storia specificando che
la sua intenzione era quella di essere d’esempio alle ragazze affinché non commettessero simili errori. Ma i tormenti
continuavano, a scuola si sentiva odiata e disprezzata. Il 10 ottobre scorso, Amanda si è tolta la vita impiccandosi.
Questo è solo un esempio, sono tantissimi i ragazzi vittime di bullismo fisico, psicologico, verbale e su internet. E
tutto questo nasce dai giudizi, dalla stupidità e dalla prepotenza di alcune persone ignoranti. Il nostro istituto da alcuni
anni, tramite un progetto sulla legalità-sicurezza, si sta interessando al problema. In particolare lo scorso anno scolastico abbiamo partecipato a due incontri, uno sul bullismo e un altro, più specifico e molto interessante, sulla sicurezza nel web; quest’ultimo, curato dalla Polizia Postale di Lucca, ha avuto come relatrice l’Ispettore Picchioni.
Quest’anno i “lavori” continuano anche per partecipare al concorso interno promosso dal nostro istituto proprio sul
tema della sicurezza in internet e sull’affidabilità dei siti.
Riteniamo gli atti di bullismo e cyberbullismo orribili, poiché le vittime sono tutte ragazzini come noi: piccoli, con
ancora tutta la vita da vivere, tanti sogni nel cassetto e con l’unica “colpa” di essere “diversi”, oppure, come nel caso
di Amanda Todd, la colpa di aver commesso uno stupido errore perché non consapevoli delle conseguenze. Cerchiamo quindi, stando attenti, di avere cura di noi stessi ed essere felici: sconfiggiamo il bullismo!
TERREMOTO IN GARFAGNANA
di Michele Tenardi
I
l giorno 25 gennaio 2013, alle ore
15:48, si è verificata una scossa di
terremoto, con epicentro nei pressi di
Castelnuovo di Garfagnana. I comuni entro
10 Km dall'epicentro erano: Barga,
Castelnuovo di Garfagnana, Castiglione di
Garfagnana, Fosciandora, Pieve Fosciana e
Villa Collemandina.
La scossa si è verificata a 15 Km sotto terra,
ed era di magnitudo 4.8, per questo si è sentita in Liguria e in Emilia Romagna. La Garfagnana è una zona a rischio di terremoto, perchè si trova sopra due faglie che periodicamente si attivano generando i terremoti.
In passato, ci sono stati molti terremoti, il più violento avvenne nel
1920, di magnitudo 6.5; i danni in Garfagnana furono moltissimi.
Il giorno 31 gennaio, verso le 22:30 è stato diramato un allerta dalla
Provincia di Lucca. Consigliavano di non dormire in casa perchè poteva verificarsi una scossa di terremoto. Tutti gli abitanti dei paesi vicini all'epicentro sono scappati di casa, per andare a dormire in luoghi
sicuri, per esempio scuole antisismiche o case in cemento armato. Per
fortuna il giorno dopo non era successo nulla, ma per
sicurezza la Provincia
ha tenuto aperte le
Ristorante
scuole antisismiche di
La Tambura
notte, per accogliere
Gorfigliano
soprattutto gli anziani.
SECONDARIA DI I GRADO DI GRAMOLAZZO
Il Razzismo
I
l razzismo è un atteggiamento di discriminazione,
intolleranza e violenza nei confronti di persone
considerate “diverse”. Ce ne sono diversi tipi ad
esempio, il razzismo concorrenziale, che nasce
dal controllo simbolico e materiale del territorio, delle
sue risorse ed è caratterizzato dalla competizione per risorse scarse privilegiando le motivazioni economiche; il
razzismo culturale, che nasce dalla difesa della propria
cultura, delle proprie tradizioni, del proprio stile di vita e del proprio sistema di
valori e dal rifiuto o dalla svalutazione
di quelli altrui; il razzismo etnico, cioè
l’odio e il disprezzo di una etnia per
un’altra, di diverso colore e tratti somatici.
Il razzismo è stato la causa di alcune
delle più vergognose vicende della storia umana, come la “Shoah”, termine
ebraico che significa “annientamento”,
“sterminio”. Si riferisce al periodo in
cui i regimi dittatoriali nazi-fascisti stabilirono, attraverso leggi razziali, di far
arrestare tutti gli ebrei e di rinchiuderli
nei campi di lavoro forzato e di sterminio, per eliminare del tutto la loro
“razza”, ritenuta inferiore. La stessa sorte toccò agli zingari, agli slavi, agli handicappati, ai neri, agli omosessuali e a tutti coloro che, secondo i nazisti e i fascisti, non
appartenevano alla razza bianca ariana, considerata superiore e pura. Secondo fonti tedesche, vennero sterminate
sei milioni di persone.
Il “Giorno della Memoria” che viene celebrato ogni 27
gennaio, serve proprio a non dimenticare le sofferenze di
allora, per evitare nuove sofferenze oggi, ad altri popoli e
ad altre persone, in qualsiasi parte del mondo.
Altro triste episodio è l’ “Apartheid”(dall’afrikaans
“separazione" ), ovvero il sistema di rigorosa segregazione razziale nei confronti della gente di colore, attuato nel
Sud Africa a partire dal 1954. Le leggi dell’apartheid
discriminavano l’accesso al lavoro in base
all’appartenenza razziale, vietavano i matrimoni tra persone di razze diverse, istituivano veri e propri
“ghetti” (chiamati “bautustan”) in cui veniva relegata la
popolazione nera, che in questo modo era sottoposta ad
un forte controllo da parte del Governo. Dopo anni in cui
le persone nere subirono forti discriminazioni, nel 1984 il
presidente Klark iniziò un processo di democratizzazione
Pagina 13
di Coiai Rebecca
liberando così Nelson Mandela, leader del partito opposto
di colore, che era stato messo in carcere.
Nel 1993, proprio grazie all’intervento di Mandela, il Sudafrica gettò le prime basi per la democrazia. Nel 1994
Nelson Mandela fu eletto presidente del governo, che
comprendeva al suo interno anche il Partito Nazionale.
Mandela è il primo presidente nero in tutta la storia del
continente sudafricano.
Altro orribile episodio, forse meno
noto, è il genocidio degli armeni da
parte dei turchi avvenuto durante la
Prima Guerra Mondiale. Nel 1911, in
un congresso segreto dei “Giovani
Turchi”, si decise di sopprimere tutti
gli armeni residenti in turchia; inizialmente vennero uccisi soprattutto uomini, sacerdoti ed intellettuali, e con
la scusa di condurli in un luogo più
sicuro, le donne e i bambini venivano
deportati oppure le carovane che li
trasportavano assalite da malfattori,
fatti uscire dal carcere per assegnarli
il compito di uccidere gli armeni in
modi brutali e sadici. Le vittime furono circa 1.500.000.
Al giorno d’oggi il razzismo viene ancora praticato soprattutto nei confronti degli omosessuali, cioè l’omofobia.
Per questo motivo negli ultimi tempi si è tolto la vita Andrea, quindicenne romano, vittima di pesanti attacchi di
bullismo, perché considerato omosessuale. Sono molte le
persone che combattono affinché questi fatti non accadano, ma sono altrettanti coloro che invece ritengono gli
omosessuali “fuori natura” e quindi da eliminare e discriminare.
Io penso solamente che “razzismo” sia una delle parole tra
le più orribili esistenti. Spero tanto che in futuro si continui a combattere affinché esso scompaia, e soprattutto che
i fatti derivati da esso siano sempre ricordati, in modo da
non ripeterli più.
IN BREVE
Mini Hotel di
Mercoledì 29 maggio esibizione al
uito il corso di
Gramolazzo dei ragazzi che hanno seg
strumento musicale
di fine anno e
Venerdì 31 maggio alle 10,30 festa
scio Bimbin”
inaugurazione della statuetta del “Bi
Pagina 14
LA VOCE DEL KOALA
CURIOSITA’
COMETE
di Nicholas Nannizzi
I
IN
l 2013 sarà forse ricordato come l'anno delle comete. La prima, la
cometa Lemmon, è già apparsa nell'emisfero australe: molto più
luminosa del previsto e visibile con un normale binocolo, nei giorni scorsi ha raggiunto magnitudo 8 brillando nella notte con un
caratteristico bagliore verde. A marzo, alle nostre latitudini, ha fatto la
sua comparsa la cometa Pan-STARRS. Ma la vera star del firmamento,
attesa con trepidazione (e anche qualche timore) è Ison.
Scoperta lo scorso 21 settembre da due astronomi russi e chiamata così
dall'acronimo del telescopio International Scientific Optical Network,
posizionato in Uzbekistan, questa cometa accende la fantasia per svariati
motivi. Il primo è il suo passaggio ravvicinato accanto alla nostra stella:
sfiorerà infatti il Sole, avvicinandosi a circa un milione e mezzo di km.
A quel punto la sua coda apparirà straordinariamente lunga e luminosa.
Secondo: questa cometa attraverserà tutto il sistema solare. Ad ottobre,
splenderà anche nel cielo di Marte e sarà catturata dalle telecamere ad
alta definizione della sonda Curiosity. Poi toccherà al nostro pianeta. E
qui lo spettacolo promette di essere molto affascinante: nell'emisfero
nord raggiungerà la massima luminosità, diventando più splendente della luna piena, proprio alla fine di dicembre, in concomitanza con le festività natalizie. Una coincidenza suggestiva.
Il terzo motivo che la rende così interessante è la similitudine con la
"Grande Cometa" del 1680, così brillante da essere stata visibile, ad occhio nudo, anche durante il giorno. Una visione che è rimasta impressa
nella memoria dei nostri avi. Ison, che procede su un percorso quasi
identico all'illustre collega, dovrebbe essere altrettanto sorprendente:
anzi, alcuni ricercatori ipotizzano che le due comete siano frammenti
provenienti da uno stesso corpo madre. Fin qui, le notizie pubblicate dai
siti scientifici ufficiali. Ma approfondendo le ricerche sul web, si trovano
studiosi dalle teorie non condivise che aprono scenari inattesi. Come ad
esempio il fisico James Mc Canney, che contesta la tradizionale
spiegazione delle comete, ritenute "enormi palle di neve sporca" in
viaggio nel cosmo, come tutti noi abbiamo studiato a scuola. Secondo il
ricercatore americano, ex dipendente della Nasa, la loro natura in realtà
sarebbe molto diversa."Dicono che la cometa C/2012/S1 appaia così
grande perchè riflette la luce del sole... che ridere!", ha scritto di recente
sul suo blog. "La luminescenza delle comete è stata negata dalla scienza
ufficiale, come tutto il resto, perchè non si può giustificare con
l'intoccabile, ma comicamente sbagliato, modello della palla di neve.
Invece il mio modello interpretativo di scarica plasmatica spiega
perfettamente questo e molti altri fenomeni
ad alta energia osservati nelle comete."
BREVE
classi prime di Piazza
Il 7 maggio insieme agli alunni delle
Aspettiamo con ansia la comparsa di questa
lio.
al Serchio, tutti in gita all’Isola del Gig
cometa, che sicuramente ci riserverà uno
sso la scuola media di spettacolo straordinario e la sua apparizione
Lunedì 3 giugno, nel pomeriggio pre
rimarrà nella storia.
Gramolazzo, saggio musicale.
SECONDARIA DI I GRADO DI GRAMOLAZZO
AVVISTAMENTI UFO
Pagina 15
di Nicholas Nannizzi
U
na domanda che da tempo noi uomini ci poniamo è questa: “Siamo
soli nell’Universo?”. Non abbiamo conferme certe, ma a rendere
ulteriormente misterioso questo enigma contribuiscono i numerosi
avvistamenti di UFO. Eccone alcuni: Paestum, 7 agosto 2011: un testimone oculare immortala l’UFO in cinque scatti e riferisce di aver visto un
gruppo di cinque luci di colore rosso e arancio che si muovevano nel cielo e
che sembravano essere una stella. Taiwan: un agente di polizia, nei pressi
del lago Jiaming, insieme a dei colleghi riesce a fotografare una strana creatura somigliante ad un alieno. Phoenix, Arizona, 13 marzo 1997: vengono
viste e fotografate una serie di luci impressionanti nel cielo notturno del
deserto, che rimangono visibili molto a lungo, le cosiddette “Luci di Phoenix”. Questo è uno degli avvistamenti più complessi e difficili da spiegare. Bologna, 22 marzo 2012: un ragazzo dal
balcone della sua casa vede cinque strane presenze nel cielo, che si librano nell'etere intorno alle 21.30. Barcellona: il
passeggero di un aereo sorvolante i cieli spagnoli riprende con un apparecchio cellulare un oggetto non identificato
che si muove all'esterno.
In Italia sono molti gli avvistamenti avvenuti negli ultimi tempi: nei cieli di Udine, Aversa, Genova, S.Giorgio a Cremano e Vercelli sono apparsi strani oggetti volanti non identificati; ciò è documentato da materiale fotografico. Inoltre, sono molte le strane presenze che sembrano aggirarsi attorno alle centrali nucleari. Forse gli alieni monitorano gli
esperimenti nucleari che vengono compiuti sulla terra? Un noto studioso di ufologia afferma "E’ come se le esplosioni atomiche 'attirassero' la presenza degli Ufo nel tempo". Quello degli avvistamenti UFO è un mistero che da secoli
affascina gli uomini, alimenta le leggende e fa crescere la curiosità … ma sono sicuro che vivremo nel dubbio ancora
per molto tempo.
USO INCAUTO DI FUOCHI D’ARTIFICIO E PETARDI
di Giuseppe Ferri
I
fuochi d’artificio sono dei razzi riempiti di polvere da sparo o polvere nera. Appena accesa la loro miccia, raggiungono un’altezza nel cielo di circa 100 metri e i più grandi anche 200 metri. Rappresentano un grande pericolo
perché se uno di questi razzi, dopo essere stato innescato, cambiasse la direzione potrebbe, se colpisse una persona,
addirittura uccidere.
L’arte di fabbricare i fuochi d’artificio è molto antica, ha origine in Cina e fu importata
nell’area del Mediterraneo verso il XII secolo dagli Arabi. Nel 1535 il trattato “De la Pirotechnia” di V. Biringuccio, descrive sia i fuochi artificiali usati per scopo di guerra, sia
quelli impiegati in occasioni di festeggiamenti, in quanto anticamente gli artificieri militari, dovevano provvedere anche alla fabbricazione di fuochi da accendere durante gli
spettacoli per celebrare la vittoria. In seguito, l’impiego di fuochi d’artificio si estese anche ad altre feste, come quelle sacre. Nel secolo XVII vi furono due scuole di fuochi
d’artificio, quella di Norimberga e quella Italiana, che si specializzò, ben presto, nella fabbricazione di fuochi artisticamente elaborati, capaci di produrre effetti scenografici molto spettacolari. Agli inizi del XVIII secolo, ebbero grande rinomanza i Ruggieri, padre e figlio, di Bologna, i quali eseguirono a Parigi i fuochi pirotecnici più belli e splendenti che si siano mai visti. I fuochi pirotecnici “che bruciano sopra terra” e che non vengono lanciati in aria, chiamati
comunemente con un termine improprio: “BATTERIE” sono entrati a far parte delle tradizioni delle nostre feste religiose.
Anche a Gorfigliano sono utilizzati i fuochi pirotecnici durante le feste tradizionali: quelli in onore della Madonnina
dei Cavatori attirano molti spettatori, in quanto vengono sparati la notte del primo sabato d’agosto ed hanno come
fondale i bellissimi monti delle Alpi Apuane. I petardi sono dei piccoli tubetti pieni di polvere da sparo che una volta
accesa la miccia scoppiano. L’uso incauto dei petardi può provocare la perdita delle dita o altri gravi infortuni. Solo
per il gusto di osservare o sentire un botto non vale proprio la pena rischiare così tanto.
SECONDARIA DI I GRADO DI GRAMOLAZZO
Pagina 16
SPORT PARTICOLARI
di Michele Tenardi
Qu
ando pensiamo ad uno sport ci viene in
mente il calcio. Anche se è vero che in
Italia è molto seguito, non è l'unico, perchè esistono altri sport, un po’ particolari: di questi voglio
parlarvi.
Uno è l’automodellismo,è poco conosciuto, ma vengono
effettuate anche delle gare
regionali. Le macchine telecomandate vengono costruite da uomini appassionati
che le mantengono con cura e con le quali è possibile partecipare alle gare. Più precisamente, assemblano dei pezzi che caratterizzeranno le abilità della macchina, per esempio il motore potente o veloce, le gomme morbide o dure, ecc. Inoltre gli automodelli da corsa si distinguono attraverso la fonte
di alimentazione da cui traggono energia per il movimento:
1) Automodelli elettrici: si muovono attraverso l'utilizzo di motori elettrici o a batterie.
2) Automodelli a scoppio: utilizzano motori alimentati da diverse
Scuola secondaria di I grado di Gramolazzo sostanze combustibili: i moVia Provinciale—Gramolazzo
tori più grandi vanno
Tel. 0583/610003
con miscela di norE-mail [email protected]
male benzina; per i
motori più piccoli si
STAMPATO DALLA
usa una miscela
TIPOGRAFIA PECCHI
composta da nitrodi CASTELNUOVO GARFAGNANA
metano, metanolo e
Redazione secondo numero: olio lubrificante.
Direttore: Rebecca Coiai
Le macchine più veCaporedattore: Giorgio Ferri,
Redattori: Asia Ambrosi, Antonella
Ferri, Diego Ferri, Nicholas Nannizzi,
Jessica Orsi, Michele Tenardi,
loci possono raggiungere i 90/100 Km/h.
Le piste più vicine a noi si trovano a Lucca, vicino
al campo dove si allena la Lucchese.
Il ping-pong si pratica su
dei tavoli, mettendo la rete
a metà di essi e poi, con
delle racchette e una pallina, si inizia a giocare. Questo sport, inventato dai cinesi, viene praticato anche alle Olimpiadi.
Un altro sport particolare è il cricket. E’ uno sport
di squadra, giocato fra due gruppi di undici giocatori ciascuno. È nato, almeno nella sua forma moderna, in Inghilterra ed è
molto popolare anche in
Galles, in Australia, in
Nuova Zelanda e in alcuni
paesi asiatici. La lunghezza delle partite (possono durare dalle ore a vari
giorni), i numerosi intervalli per il pranzo e la merenda e la terminologia complicata, rendono difficilmente comprensibile questo sport agli spettatori poco esperti.
Il polo è uno sport di squadra, nato in Mongolia, in
cui due formazioni di
quattro giocatori, in sella
a cavalli e muniti di stecche di bambù, si fronteggiano con l'obiettivo di
mandare una palla di legno attraverso due pali.
Vince la squadra che segna più punti.
SIAMO SU INTERNET—http://lnx.comprensivopiazza.it/wp/