giornalino gramolazzo - Istituto Comprensivo Piazza al Serchio
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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DI GRAMOLAZZO MAGGIO 2013 Anno X Numero 2 LA VOCE DEL KOALA Quattro giorni sulla neve di Michele Tenardi I l giorno 25 marzo, noi alunni della scuola secondaria di Gramolazzo, siamo partiti per andare in gita quattro giorni a Monte Orsaro, un paesino in montagna sull' appennino Tosco-Emiliano. Alle sette del mattino abbiamo caricato le valigie sul pullman e siamo partiti; il viaggio è durato tre ore. Arrivati al rifugio abbiamo conosciuto il padrone Claudio, il coordinatore Fabrizio e il cuoco. Tutti e tre, molto simpatici! Ci siamo sistemati in questo modo: le ragazze nei bungalow e i ragazzi in una camera con quattro letti a castello, da tre piani. Nel pomeriggio, insieme a Fabrizio, siamo andati a ciaspolare lungo un sentiero che arrivava fino al passo della Cisa. Era tutto innevato! Dopo una pausa, durante la quale ci siamo riposati un po’, siamo ritornati al rifugio, ci siamo fatti la doccia e, tutti insieme, abbiamo fatto il diario del giorno; successivamente abbiamo cenato. Dopo cena abbiamo guardato un documentario sull'aquila reale che vive in questa zona; dopodiché siamo saliti in camera per giocare un po’ e poi dormire per essere “carichi” per il giorno dopo. Quando ci siamo svegliati, il secondo giorno, eravamo stanchi e assonnati perchè durante la notte avevamo dormito poco. Siamo scesi di sotto per fare colazione ed abbiamo trovato di tutto: biscotti, brioches, nutella, marmellata, latte caldo e the. Dopo esserci vestiti, abbiamo indossato le ciaspole e siamo partiti per esplorare un nuovo sentiero, questa volta con una guida, Daniele, che ci ha accompagnati lungo un sentiero che percorrevano i partigiani, quando scappavano dai tedeschi, durante la guerra. Abbiamo ciaspolato per ben quattro ore ed è stato molto più faticoso del giorno precedente. Alcuni ragazzi, presi dalla disperazione perchè la passeggiata sembrava non finire più, hanno iniziato a piangere, ma quando siamo ritornati al rifugio si sono cal- mati. Nel pomeriggio, dopo esserci riposati, abbiamo incontrato una signora che ci ha parlato della tradizione del maggio cantato. Successivamente, abbiamo cenato e giocato con alcuni giochi da tavolo ed alle undici siamo andati a dormire. Il terzo giorno, con degli istruttori, abbiamo preso lezioni di sci di fondo. Ci siamo divertiti un mondo; all'una siamo andati a mangiare in un ristorante, poi siamo tornati al rifugio, dove, dopo aver fatto merenda, una Sommario : SCUOLA AMBIENTE SOCIETA’ CURIOSITA’ 1—8 9—11 12—13 14—16 ragazza ci ha fatto un’interessante lezione sulla vita dei lupi. Dopo cena, stanchi, siamo andati quasi subito a dormire. Al mattino del quarto ed ultimo giorno, dopo colazione, ci siamo cambiati e siamo ritornati alla pista di sci di fondo dove, dopo esserci divertiti moltissimo, abbiamo fatto una gara. Rientrati al rifugio abbiamo dovuto fare la valigia perché, dopo pranzo, saremmo ritornati a casa. Per l'ultimo giorno i cuochi ci hanno preparato la pizza; dopo pranzo ci siamo salutati e siamo tornati a casa, stanchi ma contenti per la bella esperienza vissuta. Pagina 2 LA VOCE DEL KOALA SCUOLA GITA A COVERCIANO I l giorno 07/02/13 noi di Gramolazzo, insieme alla terza di Camporgiano, siamo andati in gita a Coverciano, dove si allena la nazionale italiana di calcio. Siamo partiti da Gramolazzo alle 7:00, in modo tale che alle 10:00 eravamo al campo sportivo di Coverciano. Appena arrivati, siamo entrati nel campo sportivo per poi andare in uno spogliatoio e prepararci per giocare a pallone. Abbiamo giocato un'ora a calcio, in un campo sintetico, anche se c'erano altri cinque campi con erba vera! All'inizio abbiamo fatto un po’ di allenamento, concentrato su: tiri in porta e “scartini” e infine, per divertirci, abbiamo fatto una “partitella” fra di noi. di Michele Tenardi Ci siamo divertiti un sacco e, sudati, siamo andati a fare la doccia nello spogliatoio in cui avevamo lasciato gli zaini in precedenza. Dopodiché, affamati, siamo andati a pranzare sotto un tendone dove avevano preparato un rinfresco apposta per noi. C'era un po’ di tutto, dalla pasta ai salumi, abbiamo mangiato come dei bufali perchè era dalle otto del mattino che non mettevamo in bocca qualcosa. Dopo un pranzo abbondante siamo stati un pò lì, per andare in bagno e digerire il pranzo. Successivamente ci siamo incamminati per andare al museo del calcio, dove abbiamo visto le magliette dei calciatori più importanti e i trofei vinti dalla nazionale durante tutta la sua storia. Una volta entrati, il vecchio medico della nazionale Fino Fini, ci ha accompagnati per tutto il museo, spiegandoci ogni cosa, dalle magliette, alle immagini rappresentate sui muri. Alla fine, ci ha portati in una sala dove c’erano delle sedie e una scrivania con attorno altre sedie. A quel punto, Fino Fini, ci ha fatto sedere tutti e ci ha raccontato una vicenda che gli era successa quando era ancora il medico della nazionale. All’esterno del museo, Fini, ha aperto un bar con un negozio di souvenir, dove abbiamo comprato dei ricordi. Infine abbiamo preso il pullman, e siamo tornati a casa. LA MANDRAGOLA di Diego Ferri Il giorno 5 marzo noi ragazzi della scuola di Gramolazzo siamo andati a Viareggio per vedere al teatro Jenco una commedia scritta da Niccolò Machiavelli nel 1514-1515 : La Mandragola. La storia parla di Callimaco, giovane appena tornato dalla Francia, che si innamora di Lucrezia, moglie del vecchio Nicia che desidera molto avere un figlio, ma la moglie non glielo può dare, in quanto sterile. Callimaco approfitta della situazio- ne e, con l’aiuto di Ligurio e del frate Timoteo, architetta un piano: si finge dottore e visita Lucrezia nel tentativo di risolvere il suo problema. L’unico rimedio alla sua sterilità è bere una pozione di Mandragola, una pianta usata come medicinale, in questo modo potrà rimanere incinta. Callimaco dice anche a Lucrezia che il primo uomo con cui giacerà morirà. Nicia non può rischiare. Si decide quindi di rapire un passante a caso e condurlo nel letto di Lucrezia. Nicia e Lucrezia accettano, così Callimaco si traveste da passante per approfittare della situazione. Durante la notte racconta alla donna dell’inganno e Lucrezia decide di accettarlo come amante e di farlo vivere con lei e il marito. La mandragola viene raffigurata non solo in opere teatrali ma anche in alcuni film come “Harry Potter e la Camera dei Segreti”. Per me l’opera era bella ma il finale a sorpresa non mi è piaciuto molto. Non sono riuscito a capirlo anche perché dentro il teatro vi era un gran chiasso e non stavo attento ... ma l’importante è che mi sia divertito. Aliment ari “G Gorfigli egè” ano Macelleria Casotti Mario Gorfigliano SECONDARIA DI I GRADO DI GRAMOLAZZO Pagina 3 I NOSTRI “PROF” di Asia Ambrosi e Jessica Orsi Orietta Bartolomei è l’insegnante di grammatica e di educazione civica della classe seconda e prima. E’ severa quando serve, ma sa spiegare bene le sue materie. Patrizia Benvenuti è la nostra insegnante di tecnica, è brava a disegnare e a insegnare. A volte è anche un po’ severa, ci spiega molto bene e davanti ai nostri errori chiude sempre un occhio … e meno male! Alessandra Casotti è l’insegnate di sostegno nella classe terza. Le siamo molto affezionati perché ci aiuta sempre e ci dedica molto tempo. Quando siamo nei guai è la prima a difenderci! Maria Cesaretti è l’ insegnante di italiano della classe terza e lavora da 40 anni. Oltre a darci una buona preparazione è molto divertente, attenta al look e sempre alla moda. Luigi Del Prete insegna scienze; è bravo e molto simpatico; abita a Castelnuovo. Nel laboratorio fa fare divertenti esperimenti che però vanno capiti. Antonella Ferri lavora da più di 17 anni in questa scuola, è la nostra insegnante di matematica, a volte è un po’ severa. Ha molta pazienza ma a volte si arrabbia perché non sempre studiamo; è molto brava a spiegare ed è leale. E’ la nostra prof. “tecnologica” non perché insegna tecnica ma perché insegna informatica e per via di questo è molto esperta di computer. Chiara Gemignani è l’ insegnante di inglese della classe prima, è molto severa, a volte simpatica. Annamaria Lorenzoni è la prof di italiano delle classi prima e seconda. Insegna la sua materia molto bene. E’ amante dell’ inglese e quindi spesso parla in quella lingua e noi cerchiamo di capire. Talvolta ci sgrida ma più i maschi delle femmine perché sono più vivaci. Durante le sue spiegazioni pretende sempre la nostra totale attenzione. Silvia Moriconi è la nostra prof di francese; è tanto gentile quanto severa, è sempre pronta a ridere alle battute fatte da lei e da noi, ma come dice lei “uno scherzo è bello quando dura poco” e se tiriamo toppo la corda lei ci assegna compiti su compiti … su compiti. Daniela Pancetti è la nostra insegnante di arte; ha l’aspetto di una artista e Riapre la Biblioteca di Jessica Orsi Il giorno 19 gennaio 2013 i ragazzi della scuola secondaria di Gramolazzo hanno partecipato all’inaugurazione della biblioteca comunale che si trova in una stanza della scuola media di Gramolazzo. Tutti i ragazzi delle classi 1° e 2° hanno letto delle poesie che sono state scritte da loro, prima dell’inaugurazione. La biblioteca è stata inaugurata dal vice sindaco Erminio Monelli e dall’assessore Nicola Poli che, per l’occasione, avevano organizzato un rinfresco, al quale hanno partecipato anche le insegnanti della materna. Finito il rinfresco abbiamo fatto ricreazione e poi siamo rientrati in classe per riprendere le lezioni. quando spiega e ci mostra un’opera di artisti famosi le si illuminano gli occhi. Alberto Peccioli è il nostro prof .di musica, è molto spiritoso, simpatico e molto bravo a suonare flauto, chitarra e tastiera. Abita a Castelnuovo. Ci divertiamo quando fa battute e quando canta con noi. E’ un campione di ping – pong. Roberta Pedreschi è la professoressa di religione, è la più tollerante. Ci insegna in modo simpatico; è paziente … fin troppo, perché delle volte noi ce ne approfittiamo e lei si arrabbia e ci rimprovera, ma noi ce lo aspettavamo consapevoli di essercelo meritato. Michela Pedri è l’insegnante di inglese delle classi seconda e terza. E’ molto brava a spiegare e chiede sempre il nostro parere su ogni cosa; è molto simpatica e se ci deve spiegare o chiedere qualsiasi cosa lo fa in inglese. Spesso ascolta le nostre pazze avventure dandoci molti consigli preziosi. Moira Vannucci ci insegna educazione fisica dal secondo quadrimestre. Non abbiamo avuto molte occasioni di fare lezione con lei, perciò non la conosciamo molto bene. Studio Associa to TPA Engineering Piazza Al Serc hio Una delle poesie lette : Leggere è fantasia per viaggiare in armonia. Leggere è emozionante come quando guardi un programma entusiasmante. Leggere è come una scia che ti porta alla follia. (Ideata e scritta da Erica Canozzi) Pagina 4 LA VOCE DEL KOALA SCUOLA Una gita per ricordare Di orsi jessica e nannizzi nicholas I l giorno 29 gennaio, noi ragazzi della classe 3ª della scuola media di Gramolazzo e le classi quinte delle scuole elementari di Gorfigliano e Pieve San Lorenzo, abbiamo partecipato ad una gita a Sant’Anna di Stazzema. Arrivati, siamo stati accolti in una sala dove abbiamo visto un filmato che ricostruiva ciò che è successo a Sant’ Anna di Stazzema durante la Seconda Guerra Mondiale, cioè l’eccidio di 560 persone, tra cui donne, uomini e bambini innocenti, per un motivo ancora ignoto. Dopodichè abbiamo visitato il museo in cui sono raccolte le testimonianze dei superstiti e poi ci siamo recati davanti alla chiesa, luogo in cui è stata consumata la parte più cruenta della strage: qui, infatti, sono state uccise la maggior parte delle persone e qui i cadaveri sono stati ammassati e bruciati. Dopo aver pranzato abbiamo percorso la strada che porta al sacrario, lungo la quale ci sono alcuni bassorilievi in cui è rappresentata la Via Crucis. E’ particolare perché, accanto alle immagini sacre, sono rappresentati episodi accaduti realmente durante l’eccidio. Una volta arrivati al sacrario, vedere tutti i nomi delle vittime raccolti in un grande pannello, è stato molto commovente e ci siamo davvero resi conto della drammaticità dell’accaduto. Napolitano a S. Anna di Stazzema di Jessica Orsi I l giorno 24/03/13 il presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, e il presidente della Repubblica federale di Germania, Joachim Gauck, si sono ritrovati a Sant'Anna di Stazzema per non dimenticare il massacro che avvenne in questo comune in provincia di Lucca, il 12 agosto del 1944, quando furono massacrati 560 civili, in maggior parte bambini, donne e anziani, da parte dei nazifascisti. Napolitano e Gauck sono arrivati assieme poco prima di mezzogiorno. I due capi di Stato hanno reso omaggio alle vittime nei luoghi simbolo della memoria, abbracciandosi a lungo in "segno di riconciliazione". Poi i due capi di Stato hanno scoperto la targa dedicata alle vittime della strage nazifascista. "Siamo fieri della straordinaria prova di riscatto che offrimmo tra il settembre del '43 e l'aprile del '45 con la resistenza e la guerra di liberazione, ma non dimentichiamo i misfatti e le vergogne del fascismo e la catastrofe in cui trascinò l'Italia", ha detto Napolitano nel corso della cerimonia. e scuola Volete sapere ch alunni di terza il prossi“Tenete bene a mente, le cose meravigliose che imparate gli frequenteranno mo anno? no: a conoscere nella scuola, sono opera di molte generazioonato; lì andran tt ge ù pi il o at ni: sono state create a prezzo d’infiniti sforzi e appasghiero è st L’Istituto Alber icholas, Jessica ed Alice. , co ti N sionato lavoro. Questa eredità è lasciata ora nelle vostre e, iceo Linguis Ylenia, Simon o preferito il L stria- mani perché possiate onorarla, arricchirla e un giorno nn du ha e In ol co ic ni N ec e T Rebecca Istituto ad ha optato per l’ anno una scuola er mentre Michael trasmetterla ai vostri figli mediante il vostro contributo nt ue eq fr ce la inve he ic M e a it R . le al lavoro della collettività”. -sanitario. indirizzo socio Le nostre scelte SECONDARIA DI I GRADO DI GRAMOLAZZO Pagina 5 Studiare Pascoli in modo insolito… di Rebecca Coiai G li alunni di classe terza con questo progetto, nel quale hanno coinvolto la Professoressa di Lettere Maria Cesaretti, le Professoresse di indirizzo musicale Elisabetta Casapieri e Angela Landi, la professoressa Alessandra Casotti e il Professore di musica Alberto Peccioli, hanno esaminato la corrente letteraria del Decadentismo ed in particolare uno dei suoi maggiori esponenti: Giovanni Pascoli. Hanno analizzato la sua vita, il suo pensiero ed alcune delle sue opere più importanti, passando poi alla sonorizzazione delle poesie “Il tuono”, “Il lampo” e “Temporale”. “Il tuono”, utilizzando la voce con l’intento di ricreare le emozioni suscitate dalla poesia; “Il lampo” è stata sonorizzata attraverso immagini evocative e “Temporale” con degli strumenti musicali, tramite una partitura grafica da loro realizzata dove all’esecutore è data libertà nell’interpretare un simbolo che corrisponde a determinati suoni. Con le professoresse di indirizzo musicale inoltre si sono esercitati in alcune lezioni di dizione, quindi hanno messo in pratica ciò che hanno imparato leggendo la poesia “X agosto”. Falegnameria Collarini Nello Verrucolette LA STORIA SIAMO NOI… OGGI S tiamo frequentando la scuola media e ogni anno che passa il nostro patrimonio culturale si arricchisce; ci rendiamo conto, riflettendo sulla frase del fisico Albert Einstein, di quanto impegno c’è voluto per raggiungere le conoscenze di cui disponiamo. Tutto ciò che impariamo a scuola è opera di generazioni, che con infiniti sforzi ed appassionato lavoro hanno contribuito alla storia dell’umanità. Questo lo dobbiamo a molti uomini e donne che con il loro amore di scoperta e con la loro intelligenza sono riusciti a mettere in ordine tutti i pezzi del puzzle della storia del mondo. Non potremmo essere arrivati a quello che siamo senza il contributo di tutti quelli che ci hanno preceduto. TUA ASSIC UR Piazza AZIONI al Serc hio “Tenete bene a mente, che le cose meravigliose che imparate a conoscere nella scuola, sono opera di molte generazioni: sono state create a prezzo d’infiniti sforzi e appassionato lavoro. Questa eredità è lasciata ora nelle vostre mani perché possiate onorarla, arricchirla e un giorno trasmetterla ai vostri figli mediante il vostro contributo al lavoro della collettività” Ogni generazione non può rinunciare al proprio compito anche se commette errori, come le atrocità delle guerre, la corsa agli armamenti, la devastazione del pianeta che hanno avuto e avranno conseguenze dannose per la stessa vita dell’umanità, anche perché spesso, solo sbagliando, è possibile capire, correggersi ed andare avanti. Dobbiamo avere fiducia nelle capacità dell’uomo, che nonostante tutto lavora per garantire la pace al mondo intero, per la cura dell’ambiente e per la tutela dei diritti umani come patrimonio a cui non possiamo rinunciare. Chi crea o scopre qualcosa non muore mai perché il suo nome sarà ricordato per sempre dalle generazioni future. Dobbiamo impegnarci a fondo e rendere la nostra vita speciale, in modo che quella di coloro che ci hanno preceduto non vada sprecata. La vita infondo è una scuola che non finisce mai, non si smette mai di imparare. Tutto il nostro sviluppo evolutivo è legato alle cose nuove che apprendiamo ogni giorno. Questa famosa frase non vuole solo insegnarci a valorizzare di più tutto ciò che impariamo a scuola, ma anche a tramandare le nostre conoscenze alle generazioni future perché anche loro possano usufruire degli sforzi e dei lavori compiuti dai nostri antenati. Il contenuto del pensiero di Einstein ci fa capire che andare a scuola non deve essere un’ azi one dettat a dall’obbligo, ma un aiuto enorme a crescere e ad aiutare la collettività. LA VOCE DEL KOALA SCUOLA Pagina 6 L’ARRIVO DEI RAGAZZI DI PIAZZA AL SERCHIO di Diego Ferri L a mattina del 4 febbraio, nella nostra scuola, sono arrivati gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado di Piazza al Serchio, perché la loro scuola non è più agibile a causa del terremoto del 25 gennaio 2013. Gli alunni di Piazza, appena arrivati, erano timidi e non ci rivolgevamo la parola; con il passare del tempo, siamo riusciti ad interagire, diventando un gruppo abbastanza unito. I ragazzi si sono sistemati nell’aula di artistica, nell’aula di scienze, nel sottotetto ed infine nella stanza che era adibita a mensa. Per questo, noi ragazzi di Gramolazzo dobbiamo andare a mangiare nella mensa della Scuola dell’Infanzia e i ragazzi di Piazza, quando hanno il rientro, mangiano nello stesso luogo. La festa di fine anno, che si terrà venerdì 31 maggio sarà l’occasione giusta per scambiarci impressioni sulla nostra convivenza e per passare del tempo tutti insieme. Nonostante all’inizio l’idea di condividere la nostra “piccola scuola” ci abbia lasciati perplessi, adesso pensiamo che questa esperienza ci abbia aiutati non solo a crescere ma anche a trovare nuovi amici. LA RACCOLTA DIFFERENZIATA CONTINUA! E di Rebecca Coiai d anche quest’anno ci siamo occupati della raccolta differenziata ma in modo diverso rispetto al passato: abbiamo deciso di raccogliere carta, plastica, alluminio ed acciaio, portando questi materiali anche da casa. Periodicamente dipendenti della Se.Ver.A. sono venuti nella nostra scuola a ritirare la carta e la plastica che abbiamo messo da parte e, a fine anno, ci consegneranno degli omaggi. L’alluminio e l’acciaio verranno acquistati da una ditta locale. Ci siamo impegnati molto nel raccogliere il materiale, ottenendo risultati abbastanza buoni. Questi i quantitativi raccolti fino ad ora: MATERIALI IL FASCINO DEI SOCIAL NETWORK I nternet e i social network sono uno dei passatempi preferiti anche da noi alunni di Gramolazzo. Tutti (tranne due) abbiamo internet e lo utilizziamo per: usi didattici 66%; giocare 45%; ascoltare musica 24%; vedere film e cartoni animati 16%; guardare e raccogliere immagini 16%; disegnare 3%. I “luoghi” che frequentiamo sono: Youtube 60%; Facebook 40%; sito della scuola 21%; siti sportivi 18%; Wikipedia 13%; Twitter 5% . Inoltre siti degli idoli, siti di giochi, siti per vedere film e scaricare canzoni. PESO kg Carta 71,343 Plastica 72,1795 Alluminio 2,379 Acciaio 5,893 Il 37% di noi ha aperto un profilo su Facebook, il 16% ha un account Twitter. Dei ragazzi che hanno il profilo su Facebook, solo due non hanno inserito una foto che mostra chiaramente il viso. Tutti hanno indicato il cognome, mentre nessuno ha inserito l’età reale. Pochi hanno inserito la scuola frequentata, il numero di telefono e l’indirizzo personale. La maggioranza ha un profilo pubblico. SECONDARIA DI I GRADO DI GRAMOLAZZO Pagina 7 LA MAGIA DEI COLORI di Erica Iacopi L a materia che io preferisco è arte, non solo perché dobbiamo disegnare ma anche perché c’è una storia dietro ad ogni disegno. A me piace dipingere con le tempere e mischiare i collori creando collori più accesi o meno e collori che mi piacciono di più. Mi sono molto interessata ai colori, la prof ci ha spiegato che un pittore, Kandisky, ha detto che tutti i collori hanno una forma e un suono, mischiandoli si trovano altre forme e suoni. I collori primari sono: il blu, il rosso e il giallo e questi danno origine ai collori secondare: il viola, l’arancione e il verde. Il viola è formato dal blu e dal rosso, l’arancione è formato dal giallo e dal rosso e infine il verde è formato dal blu e dal giallo. Poi ci ha insegnato che i collori hanno una forma e quella dei secondari dipende dai primari: il rosso è un quadrato, il blu è un cerchio e infine il giallo è un triangolo triangolo,, gli altri sono una mescolanza di forme. Inoltre, Kandisky sosteneva che i collori avessero un suono: il giallo ha un suono simile a quello di una tromba acuta suonata sempre più forte, il blu ha un suono simile a un violoncello, il verde ha il suono del violino, l’arancione ha il suono delle campane di una chiesa, il viola il suono di un corno inglese. Kandisky ha anche definito non colorì, il bianco e il nero che ricordano il silenzio della nascita, il bianco, e della morte, il nero. IL NASTRO di MÖBIUS di Rebecca Coiai Esempio di superficie non orientabile, il Nastro di Möbius prende il nome dal matematico tedesco August Ferdinand Möbius. Abbiamo trattato questo argomento durante un lavoro interdisciplinare che aveva come tema il Romanticismo. Poiché doveva comprendere ogni materia: la matematica non poteva mancare! Abbiamo trovato due importanti matematici vissuti nel periodo del Romanticismo: Gauss, colui che scoprì la regola per sommare i primi cento numeri, e Möbius. Devo dire che quest’ultimo in mi ha incuriosito particolarmente, soprattutto a causa di una sua scoperta che è, appunto, il Nastro di Möbius. Möbius nacque a Schulpforta (Sassonia, Germania) il 17 novembre 1790. Venne educato in casa fino all’età di tredici anni, dimostrando fin da piccolo un grande interesse ed un precoce talento per la matematica Successivamente frequentò il college della sua città natale. Dopo essersi diplomato si iscrisse all’Università di Lipsia e, per il volere della famiglia, intraprese gli studi in legge. Resosi però conto che non era questo ciò che veramente voleva, si iscrisse agli studi di matematica, fisica e astronomia. Karl Mollweide, il suo professore, lo influenzò notevolmente. In seguito pubblicò molti volumi, sia sulla matematica che sull’astronomia. Insegnò all’università di Lipsia. Nel 1858 scoprì il Nastro che porta il suo nome. Morì a Lipsia nel 1868. Quella del nastro a dire la verità non è una scoperta da attribuire completamente a Möbius. Fu descritto per la prima volta da Listing. Si tratta di una sorta di nuova superficie dello spazio tridimensionale, ottenuta da una striscia rettangolare della quale si fanno coincidere i vertici opposti dopo una torsione di mezzo giro. Il Nastro ha superfici unilatere, cioè ha una sola faccia; non c’è interno e non c’è esterno. Si può disegnare una linea continua dall’una e dall’altra parte, senza mai staccare la matita dalla carta. Questa superficie ha anche un solo contorno. Proprio per questo il Nastro di Möbius è utilizzato come simb o l o dell’infinito e della raccolta differenziata. Una volta costruito il Nastro, abbiamo deciso di provare a tagliarlo in due punti: tagliandolo a metà lungo tutta la superficie abbiamo ottenuto due nastri “intrecciati”, mentre tagliandolo lungo la superficie ad un terzo della sua lunghezza abbiamo ottenuto un unico nastro di Möbius, solamente più grande. LA VOCE DEL KOALA SCUOLA Pagina 8 LA MUSICA GRECA LA FAVOLA di Erica Casotti di Matteo Torriani U n argomento che mi ha molto interessato è quello sulla musica greca: ho imparato molte cose. Il nome musica deriva dalla parola musa: le muse erano le nove figlie di Zeus e di Mnemosine, e sono: Euterpe, la musa della musica, Clio, della storia, Talia, la musa della commedia, Melpomene, della tragedia, Tersicore, la musa della danza, Erato, della poesia amorosa, Polimnia, la musa del mimo, Urania, dell' astronomia, Calliope, la musa della poesia epica. Ai tempi della Grecia antica il cittadino perfetto veniva educato alle tre arti principali: musica, danza e poesia, ma l'ordine per importanza sarebbe: musica, poesia e danza. I cantori più importanti della Grecia erano gli aedi e i rapsody. Gli aedi erano cantori che davano più importanza all'elemento musicale e quindi erano musicisti. Invece i rapsody erano cantori che davano più importanza all'elemento narrativo e quindi erano poeti. Un rapsodo molto conosciuto è Omero che “ scrisse” l'Iliade e l' Odissea. In quel periodo fu inventato il primo teatro, in cui si svolgevano le commedie: non ebbe molto successo perchè era di forma quadrata e quindi vedevano lo spettacolo solo le persone delle prime due file. Così inventarono un altro tipo di teatro di forma semicircolare e con gli spettatori distribuiti in modo che tutti vedessero e sentissero bene. M olti sono gli argomenti di studio che quest’anno mi sono piaciuti e che mi hanno interessato, ma quello che mi ha più affascinato è stata la favola. La favola è un racconto che ci vuole insegnare quali comportamenti gli uomini dovrebbero seguire e quali invece evitare. Essa è un racconto breve con pochi personaggi, la vicenda è costituita da un solo episodio, c’è sempre un insegnamento. I protagonisti sono di solito degli animali che parlano e agiscono come gli uomini e ne sono il simbolo dei vizi e delle virtù. La favola si pone uno scopo morale proprio come nelle favole di Esopo e di Fedro. La volpe è uno degli animali che ricorre più spesso nelle favole, rappresenta l’intelligenza, l’astuzia, la furbizia dell’uomo. Fra tutte le favole trattate quella che più mi è piaciuta è stata:”La volpe e il capro”. Questa favola parla di una volpe che era caduta in un pozzo e non poteva uscirne fuori. Qui venne un capro per dissetarsi e la volpe con un inganno gli disse di scendere in fondo al pozzo dove c’era molta acqua buona. Lo stolto capro ci cascò e subito la volpe ne approfittò arrampicandosi sulle corna dell’animale e uscendo fuori. Questa favola insegna che l’uomo astuto se si trova in trappola cerca di cavarsela a danno degli altri. IL MATEMATICO AVVOLTO NEL MISTERO P di Leonardo Davini itagora è un personaggio che mi ha particolarmente interessato nel corso di quest’anno scolastico, perché è stato una persona molto importante dell’antichità, ma anche perché era un uomo dalle mille risorse, poiché grazie alla sua intelligenza è riuscito ad avere incarichi importanti. Egli ha imparato molte cose da altri popoli con cui ha avuto a che fare, come Egizi e Babilonesi, ma anche dai tanti colti insegnanti avuti. La cosa più importante, secondo me, è stata la condivisione delle sue conoscenze con i giovani, fondando la Scuola a lui intitolata, a Crotone. Pitagora ha avuto molte cariche importanti nel corso della sua vita, ma secondo me, la cosa che più amava era la matematica, infatti, concentrandosi su essa è riuscito a dimostrare il teorema a lui intitolato, cioè il famoso teorema di Pitagora, che ho studiato nella mia piccola scuola media di montagna. Per capire meglio ho fatto insieme ai miei compagni di classe, con l’aiuto della mia professoressa, molte dimostrazioni divertenti con materiali differenti e oggetti diversi. Sicuramente la dimostrazione che mi ha fatto capire meglio il teorema è stata quella con la bilancia: usando i pezzi del tangram in legno abbiamo realizzato i due quadrati sui cateti di un triangolo rettangolo e quello sull’ipotenusa. Poi abbiamo preso la bilancia a due piatti; in un piatto abbiamo messo il quadrato più grande e nell’altro i due quadrati più piccoli. Il risultato finale è stato quello di vedere il peso uguale tra i quadrati più piccoli e quello più grande che rappresentava la loro somma, proprio com’è definito dall’enunciato del teorema. La bilancia era infatti in perfetto equilibrio! SECONDARIA DI I GRADO DI GRAMOLAZZO Pagina 9 IL TRIANGOLO DELLE BERMUDA di Giorgio Ferri N ell' Atlantico Occidentale, al largo della costa sud orientale degli Stati Uniti, c'è una zona che forma quello che è stato definito un triangolo: esso si estende dalle Bermuda, a nord, fino alla Florida meridionale a ovest. Poi, passando fra le Bahama, va oltre Porto Rico e risale di nuovo alle Bermuda. Nell' elenco mondiale dei misteri insoluti, quest' area occupa un posto importante. In questa vasta zona di mare, di circa 1.100.000 km2, a partire dagli anni cinquanta sono avvenuti numerosi episodi di sparizioni di navi e aeromobili, motivo per cui alcuni autori hanno soprannominato la zona "Triangolo maledetto" o "Triangolo del diavolo". Nonostante la reputazione "maledetta", il numero di incidenti nel Triangolo non è affatto superiore a quello di una qualsiasi altra regione ad alta densità di traffico aeronavale; l'incidentalità è nella norma vista la quantità di traffico e molti degli incidenti avvenuti sono derivati da normali cause fisiche e meccaniche. Dando per certe le sparizioni narrate nei libri e nei giornali, vari autori legati all'ufologia hanno avanzato l'ipotesi che le sparizioni misteriose di aerei e navi nel Triangolo delle Bermuda siano da attribuire agli extraterrestri. Secondo gli ufologi, gli alieni considerano come loro territorio di volo l'area del triangolo delle Bermuda, essendo Stefano Torre Mobili Gramolazzo area da loro frequentata da secoli e non tollerano la presenza di nessuno. Altri autori hanno parlato di inusuali anomalie magnetiche, oppure di strati di metano che avrebbero imprigionato aerei e navi. Alcuni studiosi parlano della presenza, nel Triangolo delle Bermuda, di finestre polidimensionali (le finestre polidimensionali metterebbero in contatto la nostra dimensione con un certo numero di universi paralleli e non con un solo universo parallelo). Queste teorie tuttavia non sono state provate. Voglio ora elencare alcune delle numerose sparizioni avvenute nel “Triangolo Maledetto”: la prima sparizione "ufficiale" risale al 1840. Il protagonista è il veliero francese "Rosalie". Venne ritrovato, alla deriva, senza alcuna traccia dell'intero personale di bordo. Il carico trasportato risultò invece assolutamente integro. Nel 1880 è la volta della nave britannica "Atlanta" che sparisce con un equipaggio di ben 290 componenti. All' inizio del XX secolo ci sono stati altri episodi inspiegabili, come quello della nave tedesca "Freya", ritrovata intatta ma senza nessuno a bordo e la nave statunitense "USS" scomparsa, senza lasciare traccia, assieme alle 309 persone che trasportava. Non credendo negli alieni, penso che la teoria riguardante le finestre polidimensionali potrebbe essere qualcosa di reale, ma saranno gli scienziati a verificarlo. IN BREVE 23 finalmente si balla! Venerdì 7 giugno dalle ore 19 alle ore Serchio si riuniranno a GraGli alunni di Gramolazzo e Piazza al la danza. molazzo per una serata all’insegna del i ragazzi di Piazza al SerSempre venerdì 7 giugno dalle ore 11 torneo di calcio. chio e Gramolazzo si sfideranno in un rappresenterà la scuola di Sabato 1 giugno Nicole Centofanti en di matematica che si Gramolazzo in occasione del Certam svolgerà a Castiglione Garfagnana. HOTEL BELVEDERE Carpinelli Pagina 10 LA VOCE DEL KOALA AMBIENTE I 10 LUOGHI PIU’ MISTERIOSI AL MONDO di Giorgio Ferri I l mondo è pieno di luoghi misteriosi e affascinanti e tra questi prevalgono i seguenti: 1. Isola di Pasqua, Oceano Pacifico Più di 400 statue chiamate «Moaï» vigilano sulla remota Isola di Pasqua e la loro presenza solleva più di un mistero. Secondo gli esperti, sarebbero state costruiti sul posto prima di essere spostati ed eretti con un sistema di corde. Riguardo al loro significato esatto, molte sono le teorie possibili: una funzione religiosa per ingraziarsi gli Dei a seguito dell’esaurimento delle risorse dell’isola, un simbolo di protezione, un luogo di culto. Il mistero rimane, e probabilmente rimarrà per sempre, irrisolto! 2. Machu Pichu, Perù Scoperto nel 1911, questo luogo si trova a 2.400 metri di altitudine. E’ situato tra le Ande e l’Amazzonia ed è Patrimonio Culturale dell’Umanità. Un vero tesoro peruviano, ma custodisce una fortezza, un tempio dedicato al culto del sole o un posto in cui avvenivano sacrifici? L’enigma è ben lontano dall’essere risolto e continua ad appassionare esperti e curiosi. 3. Chichén Itzá, Messico Situata nella penisola dello Yucatan, la città di Chichén Itzá ospita alcune tra le rovine Maya più interessanti. Tra i tanti edifici del sito, si trova la famosa piramide a terrazze chiamata “El Castillo”, su cui emerge, solo durante gli equinozi di primavera e autunno, la silhouette del dio «Quetzalcóatl » (il Serpente Piumato). 4. Triangolo delle Bermuda, Oceano Atlantico Famoso perché nelle sue acque agitate sono affondate numerose navi e aerei, il Triangolo delle Bermuda è una zona marittima di circa 1.100.000 km² che forma un triangolo tra Miami, Portorico e l’isola di Bermudas; è conosciuto appunto per essere teatro di misteriose sparizioni. Colpa di alieni, distorsioni spazio-temporali, campi magnetici o soprannaturali? Nonostante i numerosi studi compiuti, molti fenomeni avvenuti nel triangolo delle Bermuda rimangono inspiegabili. 5. Necropoli di Giza, Egitto Figure emblematiche della civiltà egizia, le tre piramidi di Giza contengono molti misteri. Cheope, la più grande tra le tre, è rimasto l’edificio dei record per millenni. Ci vollero infatti più di 4.500 anni per edificarlo; si dice che questa piramide sia maledetta. SECONDARIA DI I GRADO DI GRAMOLAZZO Pagina 11 6. Stonehenge, Inghilterra Il suo nome significa “pietre sospese”. Questo luogo megalitico nell’Inghilterra del Sud è formato da un recinto circolare fatto di pietre di colore quasi blu, delimitate da un terrapieno e da un piccolo fossato esterno. Considerata un tempo opera di Satana, è ormai riconosciuto che la costruzione sia frutto del lavoro umano. La sua vocazione (religiosa, terapeutica o rituale) non è finora stata chiarita. 7. I geoglifi di Nazca, Perù Incredibili figure incise sul terreno, i geoglifi di Nazca si estendono per circa 450 km quadrati. Probabilmente apparsi tra il 500 a.C. e il 500 d.C., rappresentano una scimmia, una balena, un uccello, un albero…Il più grande di questi disegni misura 200 metri di diametro e, ad oggi, la sua origine e quella delle altre incisioni rimane un mistero. 8. Cerchi nel grano del Sud dell’Inghilterra Della stessa natura dei disegni di Nazca, gli inglesi hanno potuto constatare l’apparizione di misteriosi “cerchi nel grano” nelle contee di Hampshire e Wiltshire, alla fine degli anni 1970… Un intervento militare, delle trombe d’aria, sfere di luce soprannaturale? Anche se si è dimostrato che alcuni cerchi nel grano sono falsi, altri restano ancora un enigma. 9. La foresta di Hei Zhy Gou, Cina Situata nella provincia del Sichuan, questa foresta di bambù è un luogo degno di un film di fantascienza. Proprio come il Triangolo delle Bermuda, la foresta senza tempo non sempre ha concesso agli avventurieri di penetrare l’essenza del suo legno…Incorniciata da una gola profonda, regolarmente assediata dalla nebbia, la terribile ”valle della morte” dovrebbe riuscire a preservare i suoi misteri ancora a lungo, perché pare che nessuno ne esca vivo da anni… 10. Il tempio di Vaithiswarankoil, India Nell’India del Sud, il tempio di Vaithiswarankoil contiene foglie di palma sulle quali sette saggi indiani scrissero – 2.000 anni fa – i percorsi di vita per tutte quelle persone che dovevano ancora nascere. Sul posto, alcuni lettori professionisti Nadi rivelarono l’avvenire a pochi fortunati, perché non tutti sono destinati a conoscere il proprio futuro! La leggenda narra che le foglie di Nadi diventano nere dopo un centinaio di anni, portando con loro i segreti del destino di milioni di esseri umani. azia Casotti Gr o Gorfiglian Agraria Bertolini Piazza al Serchio Caffe’ Centra le Gorfigliano Pagina Pagina 1212SOCIETA’ LA VOCE DEL KOALA KO.AL.A QUANDO IL BULLISMO DIVENTA “CYBER” L e vittime del bullismo sono quasi sempre ragazzini come noi. Succede soprattutto nelle scuole: i ragazzi prepotenti si riuniscono in gruppi e prendono di mira altri ragazzi più deboli, spesso perché considerati “diversi”. Ma diversi da chi? Semplicemente distanti dall’ideale di adolescente presente in quell’ambiente, per religione, immagine estetica, orientamento sessuale o addirittura perché ascoltano musica non comune. I tristi esempi sono quelli di Demi Lovato, Andrea, Liam Payne e delle Directioners e Beliebers, fans del gruppo musicale One Direction e del cantante Justin Bieber, vittime di una “moda” da estirpare. Ultimamente i media si sono occupati anche del crescente fenomeno del cyberbullismo, cioè del bullismo praticato in rete. Un esempio? Amanda Todd, teenager canadese, è arrivata al suicidio perché ne era vittima. Quando aveva 12 anni, Amanda entrò in una videochat dove incontrò un uomo che le chiese di scattarsi una foto a seno nudo. Dopo molte richieste la ragazza cedette e scattò la foto. L’uomo avanzò richieste pornografiche ed iniziò a tormentarla. L’arma era quella del ricatto. Infatti ad un certo punto su Facebook l’uomo creò una pagina con la foto di Amanda. A settembre dello scorso anno la ragazza pubblicò un video su YouTube nel quale raccontò la sua triste storia specificando che la sua intenzione era quella di essere d’esempio alle ragazze affinché non commettessero simili errori. Ma i tormenti continuavano, a scuola si sentiva odiata e disprezzata. Il 10 ottobre scorso, Amanda si è tolta la vita impiccandosi. Questo è solo un esempio, sono tantissimi i ragazzi vittime di bullismo fisico, psicologico, verbale e su internet. E tutto questo nasce dai giudizi, dalla stupidità e dalla prepotenza di alcune persone ignoranti. Il nostro istituto da alcuni anni, tramite un progetto sulla legalità-sicurezza, si sta interessando al problema. In particolare lo scorso anno scolastico abbiamo partecipato a due incontri, uno sul bullismo e un altro, più specifico e molto interessante, sulla sicurezza nel web; quest’ultimo, curato dalla Polizia Postale di Lucca, ha avuto come relatrice l’Ispettore Picchioni. Quest’anno i “lavori” continuano anche per partecipare al concorso interno promosso dal nostro istituto proprio sul tema della sicurezza in internet e sull’affidabilità dei siti. Riteniamo gli atti di bullismo e cyberbullismo orribili, poiché le vittime sono tutte ragazzini come noi: piccoli, con ancora tutta la vita da vivere, tanti sogni nel cassetto e con l’unica “colpa” di essere “diversi”, oppure, come nel caso di Amanda Todd, la colpa di aver commesso uno stupido errore perché non consapevoli delle conseguenze. Cerchiamo quindi, stando attenti, di avere cura di noi stessi ed essere felici: sconfiggiamo il bullismo! TERREMOTO IN GARFAGNANA di Michele Tenardi I l giorno 25 gennaio 2013, alle ore 15:48, si è verificata una scossa di terremoto, con epicentro nei pressi di Castelnuovo di Garfagnana. I comuni entro 10 Km dall'epicentro erano: Barga, Castelnuovo di Garfagnana, Castiglione di Garfagnana, Fosciandora, Pieve Fosciana e Villa Collemandina. La scossa si è verificata a 15 Km sotto terra, ed era di magnitudo 4.8, per questo si è sentita in Liguria e in Emilia Romagna. La Garfagnana è una zona a rischio di terremoto, perchè si trova sopra due faglie che periodicamente si attivano generando i terremoti. In passato, ci sono stati molti terremoti, il più violento avvenne nel 1920, di magnitudo 6.5; i danni in Garfagnana furono moltissimi. Il giorno 31 gennaio, verso le 22:30 è stato diramato un allerta dalla Provincia di Lucca. Consigliavano di non dormire in casa perchè poteva verificarsi una scossa di terremoto. Tutti gli abitanti dei paesi vicini all'epicentro sono scappati di casa, per andare a dormire in luoghi sicuri, per esempio scuole antisismiche o case in cemento armato. Per fortuna il giorno dopo non era successo nulla, ma per sicurezza la Provincia ha tenuto aperte le Ristorante scuole antisismiche di La Tambura notte, per accogliere Gorfigliano soprattutto gli anziani. SECONDARIA DI I GRADO DI GRAMOLAZZO Il Razzismo I l razzismo è un atteggiamento di discriminazione, intolleranza e violenza nei confronti di persone considerate “diverse”. Ce ne sono diversi tipi ad esempio, il razzismo concorrenziale, che nasce dal controllo simbolico e materiale del territorio, delle sue risorse ed è caratterizzato dalla competizione per risorse scarse privilegiando le motivazioni economiche; il razzismo culturale, che nasce dalla difesa della propria cultura, delle proprie tradizioni, del proprio stile di vita e del proprio sistema di valori e dal rifiuto o dalla svalutazione di quelli altrui; il razzismo etnico, cioè l’odio e il disprezzo di una etnia per un’altra, di diverso colore e tratti somatici. Il razzismo è stato la causa di alcune delle più vergognose vicende della storia umana, come la “Shoah”, termine ebraico che significa “annientamento”, “sterminio”. Si riferisce al periodo in cui i regimi dittatoriali nazi-fascisti stabilirono, attraverso leggi razziali, di far arrestare tutti gli ebrei e di rinchiuderli nei campi di lavoro forzato e di sterminio, per eliminare del tutto la loro “razza”, ritenuta inferiore. La stessa sorte toccò agli zingari, agli slavi, agli handicappati, ai neri, agli omosessuali e a tutti coloro che, secondo i nazisti e i fascisti, non appartenevano alla razza bianca ariana, considerata superiore e pura. Secondo fonti tedesche, vennero sterminate sei milioni di persone. Il “Giorno della Memoria” che viene celebrato ogni 27 gennaio, serve proprio a non dimenticare le sofferenze di allora, per evitare nuove sofferenze oggi, ad altri popoli e ad altre persone, in qualsiasi parte del mondo. Altro triste episodio è l’ “Apartheid”(dall’afrikaans “separazione" ), ovvero il sistema di rigorosa segregazione razziale nei confronti della gente di colore, attuato nel Sud Africa a partire dal 1954. Le leggi dell’apartheid discriminavano l’accesso al lavoro in base all’appartenenza razziale, vietavano i matrimoni tra persone di razze diverse, istituivano veri e propri “ghetti” (chiamati “bautustan”) in cui veniva relegata la popolazione nera, che in questo modo era sottoposta ad un forte controllo da parte del Governo. Dopo anni in cui le persone nere subirono forti discriminazioni, nel 1984 il presidente Klark iniziò un processo di democratizzazione Pagina 13 di Coiai Rebecca liberando così Nelson Mandela, leader del partito opposto di colore, che era stato messo in carcere. Nel 1993, proprio grazie all’intervento di Mandela, il Sudafrica gettò le prime basi per la democrazia. Nel 1994 Nelson Mandela fu eletto presidente del governo, che comprendeva al suo interno anche il Partito Nazionale. Mandela è il primo presidente nero in tutta la storia del continente sudafricano. Altro orribile episodio, forse meno noto, è il genocidio degli armeni da parte dei turchi avvenuto durante la Prima Guerra Mondiale. Nel 1911, in un congresso segreto dei “Giovani Turchi”, si decise di sopprimere tutti gli armeni residenti in turchia; inizialmente vennero uccisi soprattutto uomini, sacerdoti ed intellettuali, e con la scusa di condurli in un luogo più sicuro, le donne e i bambini venivano deportati oppure le carovane che li trasportavano assalite da malfattori, fatti uscire dal carcere per assegnarli il compito di uccidere gli armeni in modi brutali e sadici. Le vittime furono circa 1.500.000. Al giorno d’oggi il razzismo viene ancora praticato soprattutto nei confronti degli omosessuali, cioè l’omofobia. Per questo motivo negli ultimi tempi si è tolto la vita Andrea, quindicenne romano, vittima di pesanti attacchi di bullismo, perché considerato omosessuale. Sono molte le persone che combattono affinché questi fatti non accadano, ma sono altrettanti coloro che invece ritengono gli omosessuali “fuori natura” e quindi da eliminare e discriminare. Io penso solamente che “razzismo” sia una delle parole tra le più orribili esistenti. Spero tanto che in futuro si continui a combattere affinché esso scompaia, e soprattutto che i fatti derivati da esso siano sempre ricordati, in modo da non ripeterli più. IN BREVE Mini Hotel di Mercoledì 29 maggio esibizione al uito il corso di Gramolazzo dei ragazzi che hanno seg strumento musicale di fine anno e Venerdì 31 maggio alle 10,30 festa scio Bimbin” inaugurazione della statuetta del “Bi Pagina 14 LA VOCE DEL KOALA CURIOSITA’ COMETE di Nicholas Nannizzi I IN l 2013 sarà forse ricordato come l'anno delle comete. La prima, la cometa Lemmon, è già apparsa nell'emisfero australe: molto più luminosa del previsto e visibile con un normale binocolo, nei giorni scorsi ha raggiunto magnitudo 8 brillando nella notte con un caratteristico bagliore verde. A marzo, alle nostre latitudini, ha fatto la sua comparsa la cometa Pan-STARRS. Ma la vera star del firmamento, attesa con trepidazione (e anche qualche timore) è Ison. Scoperta lo scorso 21 settembre da due astronomi russi e chiamata così dall'acronimo del telescopio International Scientific Optical Network, posizionato in Uzbekistan, questa cometa accende la fantasia per svariati motivi. Il primo è il suo passaggio ravvicinato accanto alla nostra stella: sfiorerà infatti il Sole, avvicinandosi a circa un milione e mezzo di km. A quel punto la sua coda apparirà straordinariamente lunga e luminosa. Secondo: questa cometa attraverserà tutto il sistema solare. Ad ottobre, splenderà anche nel cielo di Marte e sarà catturata dalle telecamere ad alta definizione della sonda Curiosity. Poi toccherà al nostro pianeta. E qui lo spettacolo promette di essere molto affascinante: nell'emisfero nord raggiungerà la massima luminosità, diventando più splendente della luna piena, proprio alla fine di dicembre, in concomitanza con le festività natalizie. Una coincidenza suggestiva. Il terzo motivo che la rende così interessante è la similitudine con la "Grande Cometa" del 1680, così brillante da essere stata visibile, ad occhio nudo, anche durante il giorno. Una visione che è rimasta impressa nella memoria dei nostri avi. Ison, che procede su un percorso quasi identico all'illustre collega, dovrebbe essere altrettanto sorprendente: anzi, alcuni ricercatori ipotizzano che le due comete siano frammenti provenienti da uno stesso corpo madre. Fin qui, le notizie pubblicate dai siti scientifici ufficiali. Ma approfondendo le ricerche sul web, si trovano studiosi dalle teorie non condivise che aprono scenari inattesi. Come ad esempio il fisico James Mc Canney, che contesta la tradizionale spiegazione delle comete, ritenute "enormi palle di neve sporca" in viaggio nel cosmo, come tutti noi abbiamo studiato a scuola. Secondo il ricercatore americano, ex dipendente della Nasa, la loro natura in realtà sarebbe molto diversa."Dicono che la cometa C/2012/S1 appaia così grande perchè riflette la luce del sole... che ridere!", ha scritto di recente sul suo blog. "La luminescenza delle comete è stata negata dalla scienza ufficiale, come tutto il resto, perchè non si può giustificare con l'intoccabile, ma comicamente sbagliato, modello della palla di neve. Invece il mio modello interpretativo di scarica plasmatica spiega perfettamente questo e molti altri fenomeni ad alta energia osservati nelle comete." BREVE classi prime di Piazza Il 7 maggio insieme agli alunni delle Aspettiamo con ansia la comparsa di questa lio. al Serchio, tutti in gita all’Isola del Gig cometa, che sicuramente ci riserverà uno sso la scuola media di spettacolo straordinario e la sua apparizione Lunedì 3 giugno, nel pomeriggio pre rimarrà nella storia. Gramolazzo, saggio musicale. SECONDARIA DI I GRADO DI GRAMOLAZZO AVVISTAMENTI UFO Pagina 15 di Nicholas Nannizzi U na domanda che da tempo noi uomini ci poniamo è questa: “Siamo soli nell’Universo?”. Non abbiamo conferme certe, ma a rendere ulteriormente misterioso questo enigma contribuiscono i numerosi avvistamenti di UFO. Eccone alcuni: Paestum, 7 agosto 2011: un testimone oculare immortala l’UFO in cinque scatti e riferisce di aver visto un gruppo di cinque luci di colore rosso e arancio che si muovevano nel cielo e che sembravano essere una stella. Taiwan: un agente di polizia, nei pressi del lago Jiaming, insieme a dei colleghi riesce a fotografare una strana creatura somigliante ad un alieno. Phoenix, Arizona, 13 marzo 1997: vengono viste e fotografate una serie di luci impressionanti nel cielo notturno del deserto, che rimangono visibili molto a lungo, le cosiddette “Luci di Phoenix”. Questo è uno degli avvistamenti più complessi e difficili da spiegare. Bologna, 22 marzo 2012: un ragazzo dal balcone della sua casa vede cinque strane presenze nel cielo, che si librano nell'etere intorno alle 21.30. Barcellona: il passeggero di un aereo sorvolante i cieli spagnoli riprende con un apparecchio cellulare un oggetto non identificato che si muove all'esterno. In Italia sono molti gli avvistamenti avvenuti negli ultimi tempi: nei cieli di Udine, Aversa, Genova, S.Giorgio a Cremano e Vercelli sono apparsi strani oggetti volanti non identificati; ciò è documentato da materiale fotografico. Inoltre, sono molte le strane presenze che sembrano aggirarsi attorno alle centrali nucleari. Forse gli alieni monitorano gli esperimenti nucleari che vengono compiuti sulla terra? Un noto studioso di ufologia afferma "E’ come se le esplosioni atomiche 'attirassero' la presenza degli Ufo nel tempo". Quello degli avvistamenti UFO è un mistero che da secoli affascina gli uomini, alimenta le leggende e fa crescere la curiosità … ma sono sicuro che vivremo nel dubbio ancora per molto tempo. USO INCAUTO DI FUOCHI D’ARTIFICIO E PETARDI di Giuseppe Ferri I fuochi d’artificio sono dei razzi riempiti di polvere da sparo o polvere nera. Appena accesa la loro miccia, raggiungono un’altezza nel cielo di circa 100 metri e i più grandi anche 200 metri. Rappresentano un grande pericolo perché se uno di questi razzi, dopo essere stato innescato, cambiasse la direzione potrebbe, se colpisse una persona, addirittura uccidere. L’arte di fabbricare i fuochi d’artificio è molto antica, ha origine in Cina e fu importata nell’area del Mediterraneo verso il XII secolo dagli Arabi. Nel 1535 il trattato “De la Pirotechnia” di V. Biringuccio, descrive sia i fuochi artificiali usati per scopo di guerra, sia quelli impiegati in occasioni di festeggiamenti, in quanto anticamente gli artificieri militari, dovevano provvedere anche alla fabbricazione di fuochi da accendere durante gli spettacoli per celebrare la vittoria. In seguito, l’impiego di fuochi d’artificio si estese anche ad altre feste, come quelle sacre. Nel secolo XVII vi furono due scuole di fuochi d’artificio, quella di Norimberga e quella Italiana, che si specializzò, ben presto, nella fabbricazione di fuochi artisticamente elaborati, capaci di produrre effetti scenografici molto spettacolari. Agli inizi del XVIII secolo, ebbero grande rinomanza i Ruggieri, padre e figlio, di Bologna, i quali eseguirono a Parigi i fuochi pirotecnici più belli e splendenti che si siano mai visti. I fuochi pirotecnici “che bruciano sopra terra” e che non vengono lanciati in aria, chiamati comunemente con un termine improprio: “BATTERIE” sono entrati a far parte delle tradizioni delle nostre feste religiose. Anche a Gorfigliano sono utilizzati i fuochi pirotecnici durante le feste tradizionali: quelli in onore della Madonnina dei Cavatori attirano molti spettatori, in quanto vengono sparati la notte del primo sabato d’agosto ed hanno come fondale i bellissimi monti delle Alpi Apuane. I petardi sono dei piccoli tubetti pieni di polvere da sparo che una volta accesa la miccia scoppiano. L’uso incauto dei petardi può provocare la perdita delle dita o altri gravi infortuni. Solo per il gusto di osservare o sentire un botto non vale proprio la pena rischiare così tanto. SECONDARIA DI I GRADO DI GRAMOLAZZO Pagina 16 SPORT PARTICOLARI di Michele Tenardi Qu ando pensiamo ad uno sport ci viene in mente il calcio. Anche se è vero che in Italia è molto seguito, non è l'unico, perchè esistono altri sport, un po’ particolari: di questi voglio parlarvi. Uno è l’automodellismo,è poco conosciuto, ma vengono effettuate anche delle gare regionali. Le macchine telecomandate vengono costruite da uomini appassionati che le mantengono con cura e con le quali è possibile partecipare alle gare. Più precisamente, assemblano dei pezzi che caratterizzeranno le abilità della macchina, per esempio il motore potente o veloce, le gomme morbide o dure, ecc. Inoltre gli automodelli da corsa si distinguono attraverso la fonte di alimentazione da cui traggono energia per il movimento: 1) Automodelli elettrici: si muovono attraverso l'utilizzo di motori elettrici o a batterie. 2) Automodelli a scoppio: utilizzano motori alimentati da diverse Scuola secondaria di I grado di Gramolazzo sostanze combustibili: i moVia Provinciale—Gramolazzo tori più grandi vanno Tel. 0583/610003 con miscela di norE-mail [email protected] male benzina; per i motori più piccoli si STAMPATO DALLA usa una miscela TIPOGRAFIA PECCHI composta da nitrodi CASTELNUOVO GARFAGNANA metano, metanolo e Redazione secondo numero: olio lubrificante. Direttore: Rebecca Coiai Le macchine più veCaporedattore: Giorgio Ferri, Redattori: Asia Ambrosi, Antonella Ferri, Diego Ferri, Nicholas Nannizzi, Jessica Orsi, Michele Tenardi, loci possono raggiungere i 90/100 Km/h. Le piste più vicine a noi si trovano a Lucca, vicino al campo dove si allena la Lucchese. Il ping-pong si pratica su dei tavoli, mettendo la rete a metà di essi e poi, con delle racchette e una pallina, si inizia a giocare. Questo sport, inventato dai cinesi, viene praticato anche alle Olimpiadi. Un altro sport particolare è il cricket. E’ uno sport di squadra, giocato fra due gruppi di undici giocatori ciascuno. È nato, almeno nella sua forma moderna, in Inghilterra ed è molto popolare anche in Galles, in Australia, in Nuova Zelanda e in alcuni paesi asiatici. La lunghezza delle partite (possono durare dalle ore a vari giorni), i numerosi intervalli per il pranzo e la merenda e la terminologia complicata, rendono difficilmente comprensibile questo sport agli spettatori poco esperti. Il polo è uno sport di squadra, nato in Mongolia, in cui due formazioni di quattro giocatori, in sella a cavalli e muniti di stecche di bambù, si fronteggiano con l'obiettivo di mandare una palla di legno attraverso due pali. Vince la squadra che segna più punti. SIAMO SU INTERNET—http://lnx.comprensivopiazza.it/wp/