PRIMO INCONTRO OBIETTIVO: Aiutare i GG a

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PRIMO INCONTRO OBIETTIVO: Aiutare i GG a
 PRIMO INCONTRO OBIETTIVO: Aiutare i GG a comprendere il significato del Battesimo ATTIVITA’: caccia al tesoro sui simboli presenti nel rito del battesimo Una variante della caccia al tesoro classica può essere organizzare una caccia al tesoro tramite qr­code: http://it.m.wikipedia.org/wiki/Codice_QR. Un qr­code è un'immagine che può essere fotografata da qualsiasi smartphone (tramite apposita applicazione) e che rimanda ad un link su internet. Questo link può essere un testo, un'immagine, oppure, nel nostro caso, una posizione su una mappa. Sul sito ​
http://qrickit.com/qrickit_apps/qrickit_qrcode_creator_geo.php​
è possibile creare dei qr­code. È sufficiente fare click sopra al punto della mappa desiderato e premere il pulsante Qreate Possiamo creare dei QR­Code da posizionare nelle varie tappe della caccia al tesoro. Ogni QR­Code indicherà la tappa successiva e sul retro riporterà un simbolo del battesimo. I simboli del battesimo sono: L'Acqua Battesimo significa immersione. Non c'e battesimo senza l'elemento dell'acqua che permette questa immersione, che avvolge il corpo. Il simbolo dell'acqua nel battesimo (anche se fatto per infusione) custodisce il significato dell'essere immersi. L'acqua rappresenta la vita (perche ogni essere vivente ha bisogno di acqua per poter sopravvivere), ma allo stesso tempo rappresenta la morte (in essa l'uomo non puo sopravvivere). L'acqua e segno della purificazione, chi riceve il battesimo viene “lavato”. L'acqua e cio che disseta: ​
“Chi beve l'acqua che io gli darò, non avrà più sete (Gv 4, 14)”; “Chi ha sete venga: chi vuole attinga gratuitamente l'acqua della vita (Ap 22,17)” Pensiamo al battesimo per immersione, dove meglio si comprende la morte al peccato e la rinascita in Cristo: completamente immersi nella piscina battesimale si nasceva a nuova vita, tirati fuori. * Ecco il simbolo in azione: svela una pluralita di significati, mette in relazione e deve essere autentico! La Luce La luce e indispensabile: senza non ci sarebbe la vita sulla terra. La luce esclude l'oscurita. La luce e espressione di forza, di potenza vittoria, calore. La luce da speranza, rischiara il mattino. Quando c'e luce possiamo vedere, orientarci, comunicare; permette l'incontro con l'altro, svela che non siamo soli. La luce nel battesimo testimonia la vita: la vita come dono di Dio nella creazione, la vita come dono di Gesu nella sua resurrezione. La luce e la presenza del Padre che ci invita a vivere da fratelli. La luce e Gesu che nasce tra gli uomini: ​
“Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo (Gv 1,9) La luce donata al battezzato e l'aiuto perche sappia farsi aiutare e guidare dalla luce. La luce e quella del Cero Pasquale, ​
Lumen Christi​
, Luce di Cristo Risorto! L'Olio L'olio preserva cio che e prezioso e che va trattato con cura. L'olio e alimento, e combustibile, e base per unguenti profumati. Il battezzato viene unto due volte durante il rito: • la prima volta ​
l'olio dei catecumeni ​
infonde forza e coraggio contro il peccato ed il male; • la seconda volta ​
il crisma ​
compie la consacrazione rendendo il bambino un consacrato, unto dal Signore. Cospargere un corpo con dell'olio e un gesto di profondo amore e cura (unzione di Betania: una donna rompe un vasetto per profumare il corpo di Gesu). La consacrazione con l'olio afferma la vocazione di profeta, re e sacerdote di ogni cristiano. Il CCC afferma al n°1241: L'​
unzione con il sacro crisma​
, olio profumato consacrato dal Vescovo, significa il dono dello Spirito Santo elargito al nuovo battezzato. Egli e divenuto un cristiano, ossia ≪​
unto​
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di Spirito Santo, incorporato a Cristo, che e unto Sacerdote, Profeta e Re. La Veste bianca La veste che viene consegnata al bambino e il vestito che dovra indossare ogni giorno della sua vita: e l'abito dei giusti. I cristiani hanno una veste bianca perche l'hanno ricevuta in dono da Gesu. Il bianco della veste si riferisce a tutto cio che e puro, non contaminato; e il monito a fuggire il male. La veste bianca e il segno della misericordia di Dio che perdona. L'abito ricevuto in dono indica la novita che il battesimo offre al battezzato: c'e una vita nuova che diventa parte della storia del bambino Volendo si possono aggiungere alla caccia al tesoro altri elementi significativi nel battesimo: La porta La porta della chiesa e un luogo significativo, in particolare nel battesimo. Il battezzato viene atteso sulla soglia e viene accolto dalla comunita cristiana. La porta della chiesa e aperta. E il segno piu esplicito dell'accoglienza che la comunita offre al nuovo nato. Una porta aperta e anche immagine di una fiducia che consegna a una nuova vita il tesoro prezioso della comunione con la Trinita. ≪​
Il portale ­ afferma il teologo Guardini ­ non ha solo la funzione di porta da cui uno entra ed esce dalla chiesa, ma anche di richiamo e simbolo di cio che l'attende​
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. Il nostro non sia solo un “passare” per entrare, ma un avanzare in quell'ambiente che e gia anticipazione della Gerusalemme celeste. Entrare attraverso quella porta e riconoscere che e Cristo la nostra meta, poiche ogni celebrazione e un incamminarsi verso Cristo.​
≫​
. La porta divide il dentro e il fuori: varcare la soglia significa prendere una decisione ed essere fedeli. Per questo motivo l'accoglienza non e disgiunta dalla domanda: “Cosa chiedete per questo bambino?” “In verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Se uno entra attraverso di me, sarà salvo. (Gv 10, 7)” Il Nome Il Signore conosce ciascuno per nome, perche ciascuno e unico e irripetibile. Il battesimo e un sacramento che si rivolge al singolo bambino, per questo ogni gesto viene introdotto dal suo nome proprio: non e un qualunque bambino, non lo si può confondere. Il nome rappresenta in sintesi la sua identita, la sua storia presente e futura. Durante il rito il nome viene ripetuto piu volte: un'amicizia personale si stringe tra il creatore e la creatura. Il CCC afferma al n° 2156: ​
≪​
...Nel Battesimo il nome del Signore santifica l'uomo e il cristiano riceve il proprio nome nella Chiesa​
≫​
. Ed ancora, al n° 2158 ​
≪​
Dio chiama per nome. Il nome di ogni uomo e sacro. Il nome e l'icona della persona. Esige il rispetto, come segno della dignità di colui che lo porta.​
≫ La Croce La Croce e il segno distintivo dei cristiani. Essa rappresenta la vittoria di Gesu sulla morte nel mattino di Pasqua. Il primo gesto che accoglie il bambino e proprio il segno di una croce sulla fronte: sul suo corpo viene impresso un ricordo indelebile, un'appartenenza eterna. ≪​
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.​
≫ Ricorda il CCC al n°1235: ​
Il segno della croce​
, all'inizio della celebrazione, esprime il sigillo di Cristo su colui che sta per appartenergli e significa la grazia della redenzione che Cristo ci ha acquistato per mezzo della sua croce. La croce e ricordo di morte e di vita allo stesso tempo. L'Effatà ≪​
Effata​
≫​
e una parola antica che custodisce uno dei doni del battesimo: l'apertura al mistero di Dio. Effata significa “apriti”, ed e il ricordo delle parole che Gesu rivolge al sordomuto per guarirlo. Il battesimo insegna che senza la grazia del Signore si e incapaci di comunicare con i fratelli, di costruire insieme la comunione. Effata e una parola che dona salvezza e liberta. La vita nello Spirito insegna a chiedere aiuto a Dio e ai fratelli con umilta e decisione. Il figlio e colui che allarga le braccia e si lascia sollevare dal Padre con fiducia e affetto. “Gesù disse: «Effatà» cioè «Apriti!» e subito gli si aprirono gli orecchi , si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. (Mc 7, 34b­35)” La caccia al tesoro può essere fatta utilizzando un QRcode (per info sentire Tizio) da utilizzare come mappa, oppure si può fare una caccia fotografica. MATERIALE: II Battesimo « è il più bello e magnifico dei doni di Dio. [...] Lo chiamiamo dono, grazia, unzione, illuminazione, veste d'immortalità, lavacro di rigenerazione, sigillo, e tutto ciò che vi è di più prezioso. ​
Dono​
, poiché è dato a coloro che non portano nulla; grazia​
, perché viene elargito anche ai colpevoli;​
Battesimo​
, perché il peccato viene seppellito nell'acqua; ​
unzione​
, perché è sacro e regale (tali sono coloro che vengono unti); ​
illuminazione​
, perché è luce sfolgorante; ​
veste​
, perché copre la nostra vergogna; lavacro​
, perché ci lava;​
sigillo​
, perché ci custodisce ed è il segno della signoria di Dio 10 ».​
Fede e Battesimo 49​
1253​
Il Battesimo è il sacramento della fede.​
La fede però ha bisogno della comunità dei credenti. È soltanto nella fede della Chiesa che ogni fedele può credere. La fede richiesta per il Battesimo non è una fede perfetta e matura, ma un inizio, che deve svilupparsi. Al catecumeno o al suo padrino viene domandato: « Che cosa chiedi alla Chiesa di Dio? ». Ed egli risponde: « La fede! ». 1254​
In tutti i battezzati, bambini o adulti, la fede deve crescere ​
dopo ​
il Battesimo. Per questo ogni anno, nella Veglia pasquale, la Chiesa celebra la rinnovazione delle promesse battesimali. La preparazione al Battesimo conduce soltanto alla soglia della vita nuova. Il Battesimo è la sorgente della vita nuova in Cristo, dalla quale fluisce l'intera vita cristiana. 1255​
Perché la grazia battesimale possa svilupparsi è importante l'aiuto dei genitori. Questo è pure il ruolo del ​
padrino ​
o della ​
madrina​
, che devono essere credenti solidi, capaci e pronti a sostenere nel 50​
cammino della vita cristiana il neo­battezzato, bambino o adulto.​
Il loro compito è una vera ​
funzione 51​
ecclesiale (« officium »).​
L'intera comunità ecclesiale ha una parte di responsabilità nello sviluppo e nella conservazione della grazia ricevuta nel Battesimo. Catechismo della chiesa cattolica Scheda: Il dono di una vita nuova: il sacramento del Battesimo 1. ESSERE CRISTIANI:​
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UN DATO O UNA SCELTA? Nella generalità dei casi ci siamo trovati ad essere cristiani, senza averlo deciso. I nostri genitori hanno pensato che fosse un bene per noi inserirci nella famiglia della Chiesa. Una volta questo non faceva problema. Oggi su questo dato ci si interroga: perché restare cristiani? cristiani si è o si diventa? Si tratta per ognuno di noi di scoprire personalmente il valore di un dono; si tratta di sperimentare che il fatto di essere cristiani e battezzati non è un peso, ma una condizione che ci rende più liberi. 2. BATTESIMO E PROGETTO​
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DI VITA BATTESIMALE Se si vuole rendere vitale l’esperienza delBattesimo, bisogna riscoprirne le ragioni e il significato e ricercare possibilità e prospettive che lo rendano più incisivo nella nostra storia personale. Chiamati​
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ad essere liberi​
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come figli di Dio Nel Battesimo Dio ci ha chiamati: ci ha invitati ad “immergerci” nella morte e risurrezione di Gesù, a lasciare quanto di negativo è attorno a noi e dentro di noi, per entrare in relazione filiale con lui, nostro Padre. Vivere, alla luce delBattesimo, è ribadire e approfondire costantemente la risposta a questo invito. La nostra personale risposta è una vita “secondo il Battesimo”, che è vita nuova, partecipazione alla vita stessa di Dio, vittoria sempre rinnovata sul male e apertura alla libertà che si realizza nell’amore. Ogni giorno il Padre ci chiama a scoprire certezze e sicurezze vere, a orientarci sempre più decisamente a lui. Chiamate quotidiane, quelle di Dio, che esigono risposte quotidiane e generose, per entrare sempre più profondamente nella comunione con lui e radicare nel suo mistero d’amore ogni scelta e comportamento. Chiamati​
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a vivere in Cristo Cristo ci appare come l’ideale perfetto della comunione con Dio e con i fratelli. Si è fidato del Padre, a lui si è affidato anche quando l’amore sembrava dovesse essere sconfitto dalla morte. Ha amato tanto gli uomini da donare loro la sua stessa vita; per loro si è sacrificato, convinto che solo così poteva realizzare la grande famiglia degli uomini: «Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me» (​
Giovanni 12,32​
). Cristo ci accoglie e conforma la nostra vita a lui; ci fa capaci di fidarci di Dio, di affidarci a lui, di condividere la nostra esistenza con tanti fratelli che, come noi e con noi, hanno scelto l’esaltante avventura di vivere per gli altri. Chiamati ad essere fratelli L’esistenza prospettata dal Battesimo comporta una sempre più piena partecipazione alla vita della comunità cristiana, in cui il Battesimo ci ha inserito. Attorno a noi vi sono tanti compagni di viaggio lungo il cammino della fede. Non possiamo restare chiusi, ignari di ciò che si muove attorno. Dobbiamo imparare a rendere la nostra vita una casa aperta e ospitale. Siamo nati con la potenzialità di diventare persone capaci di incontro, di confronto, di scambio e di dono. Il Battesimo ci spinge quotidianamente sulla strada del dono di noi stessi alla comunità e, con la comunità, ai fratelli tutti. Chiamati​
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ad essere testimoni Il Battesimo è un dono che il Signore ci fa anche per gli altri: non un privilegio che isola, dunque, ma una responsabilità che apre al mondo. Se il Signore ci ha fatto conoscere il tesoro – cioè che Dio è nostro Padre e ci ama e che noi siamo fratelli –, questo tesoro non possiamo tenerlo per noi. Il cristiano è per sua natura testimone, missionario dell’amore di Dio. 3. SCELGO DI ESSERE CRISTIANO Nel rito del Battesimo degli adulti, ancora oggi, il catecumeno rinuncia al peccato, professa la sua adesione di fede nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo, manifestando così di accogliere l’invito di Dio che lo chiama a vivere una vita nuova. Poi il prete lo immerge nell’acqua ad indicare la partecipazione alla morte e alla risurrezione di Gesù, mentre le parole che pronuncia esprimono che colui che viene battezzato è inserito nell’opera del Padre che, per mezzo del Figlio, salva l’uomo con il dono dello Spirito di vita. Nel Battesimo dei bambini, fino al Concilio Vaticano II, i padrini e i genitori rinunciavano al peccato e professavano la fede al posto dei bambini, a nome loro. Oggi genitori e padrini rinunciano al peccato e professano la propria fede, la fede della Chiesa, nella quale il bambino è battezzato. Il Battesimo dei bambini è dunque un dono, che attende di essere accolto per crescere di giorno in giorno. Nella nostra vita tale accoglienza ha richiesto sempre maggiore coscienza e impegno: da quando abbiamo cominciato a pregare a quando abbiamo celebrato la prima Eucaristia con la comunione e a quando abbiamo chiesto e ricevuto il sacramento della Confermazione siamo stati progressivamente provocati a rinunciare al peccato, a professare la nostra fede, a immergere la nostra esistenza nel mistero d’amore della Trinità, tramite la partecipazione alla morte e alla risurrezione di Gesù. Ma non abbiamo mai scelto una volta per sempre: ogni volta che celebriamo l’Eucaristia, che accettiamo il corpo del Signore noi accogliamo nuovamente l’alleanza che ci fu offerta nel Battesimo, la confermiamo, la facciamo nostra ancora una volta. La confermiamo nel rito, per viverla nella vita.