la Quarantina Genovese e le varietà tradizionali 3

Transcript

la Quarantina Genovese e le varietà tradizionali 3
la Quarantina Genovese e le varietà tradizionali
Il consorzio di tutela della Quarantina
Un libro e ‘n Mandillo da groppo
Il Consorzio di tutela è nato il 13 aprile 2000, dopo oltre
due anni di preparazione, con l'obiettivo di controllare,
promuovere, assistere e difendere la produzione e la diffusione delle varietà nostrane di patata (prima fra tutte la
Quarantina bianca Genovese), vigilando sull'osservanza
delle norme previste dallo statuto, dai regolamenti interni e dai disciplinari di produzione.
Il Consorzio, con sede a Torriglia presso la sede scientifica del Parco dell’Antola, è aperto agli agricoltori della
provincia di Genova e della fascia montana omogenea
immediatamente confinante, che si impegnano a rispettare con lealtà il disciplinare di produzione; possono
aderire, come affiliati, anche i ristoranti e gli esercizi
commerciali che scelgono di cucinare e vendere le patate del Consorzio.
I primi 20 produttori sono diventati 48 alla fine del 2001;
tutti insieme - malgrado quest’ultima annata, prima
troppo piovosa poi siccitosa, sia stata sfavorevole alla coltura della patata – hanno permesso di moltiplicare la
produzione, portando le poche decine di chili del 1996 a
circa 100 quintali nel 2001; se tempo, tenacia e mercato
ci aiutano, i quintali saranno 2000 nel 2004.
Dal gennaio 2001 a produttori, affiliati, sostenitori e, più
in generale, a chi è interessato alle attività che ruotano
intorno alla Quarantina bianca Genovese, viene inviato
“Notizie dal Consorzio”, bollettino mensile di informazione e aggiornamento ma, soprattutto, strumento per
condividere fra produttori lontani il senso di un’iniziativa comune. Per ricevere il bollettino o per avere notizie
sul Consorzio di tutela, scrivere a:
Consorzio di tutela della Quarantina bianca Genovese
Via N.S. della Provvidenza, 3
16029 Torriglia (GE)
e-mail: [email protected]
Molte delle notizie e delle immagini di questo inserto sono tratte dal volume di Massimo Angelini, La Quarantina bianca e le
patate tradizionali della Montagna genovese, edito dal
Consorzio di tutela della Quarantina bianca Genovese. Il libro
ricostruisce il percorso di recupero e riqualificazione economica
di una varietà di patata della Montagna genovese, divenuto esempio di come si possa concretamente contribuire al risveglio della
terra e della cultura locale. Oltre ad illustrare brevemente la storia locale della patata, dalla sua introduzione fino alla diffusione
delle varietà più coltivate, l’autore offre una sintesi delle testimonianze finora raccolte sulle varietà locali di patata, sui saperi e
sulle pratiche colturali e racconta le azioni intraprese per valorizzare il patrimonio varietale, dalla ricerca sul territorio al diretto coinvolgimento dei produttori, dall’organizzazione di uno specifico comitato promotore alla costituzione del Consorzio di
tutela. Nel volume si trova inoltre l’illustrazione delle sei “antiche” varietà nostrane ritrovate negli ultimi anni sulla Montagna
genovese, ora in corso di recupero, e il disciplinare di produzione del Consorzio di tutela con una sintetica schedatura sugli
ortaggi tradizionali conservati dai suoi produttori.
Il libro sarà presentato il 16 dicembre 2001 a Piandifieno (in
Valgraveglia, a 15 minuti da Chiavari), in occasione della manifestazione Mandillo da groppo, dedicata alla biodiversità agricola in Liguria. Copie del volume possono essere invece richieste al
Consorzio di tutela. Il libro non un ha prezzo di copertina, ma
sarà gradito un contributo libero per sostenere le attività del
Consorzio.
L’autore, Massimo Angelini, è dottore di ricerca in Storia urbana
e rurale, si è occupato di storia e cultura dell’entroterra ligure in
età moderna e contemporanea. Da alcuni anni coordina interventi di valorizzazione del territorio e delle risorse locali, con
particolare attenzione per il recupero delle varietà alimentari
locali e per la riappropriazione del patrimonio di saperi, usi e titolarità delle comunità rurali.
Le varietà di patate
Quarantina bianca Genovese
ASPETTO - Forma: abbastanza regolare da rotonda a rotondo-ovale. Buccia:
giallo chiaro tendente lievemente all’ambra, con occhi visibilmente rosa. Pasta:
umida, a granulazione fine, di colore bianco opaco.
ODORE - Delicato ma persistente, con
sentore caratteristico proprio e lieve di
farina di frumento bagnata.
SAPORE - Appena percettibilmente dolce, equilibratamente sapido. Polpa consistente e croccante.
RETROGUSTO - Lievemente vegetale e
amidaceo.
Prugnona
ASPETTO - Forma: quasi tonda ma leggermente schiacciata e irregolare. Buccia:
bicolore. Colore giallo-crema e viola vivo
in prevalenza. Pasta: umida, a granulazione
abbastanza fine, di colore bianco opaco.
ODORE - Abbastanza intenso, persistente, caratteristico, con lievi note vegetali di
cardo e cetriolo.
SAPORE - Leggerissima percezione dolce-sapido, discretamente continuo. Polpa
molto consistente e croccante.
RETROGUSTO - Lieve percezione vegetale di cetriolo verde.
Cabannese
ASPETTO – Forma: rotondo-ovale, discretamente regolare. Buccia: colore giallo chiaro. Pasta: umida, a granulazione
medio-grossa, colore giallo chiaro opaco.
ODORE - Abbastanza delicato, caratteristico, con sentori vegetali e di terra
bruna umida.
SAPORE - Lieve percezione, abbastanza
persistente, sapido-dolce. Polpa consistente e croccante.
RETROGUSTO - Lievemente vegetale e
terroso.
Cannellina nera del Tigullio
ASPETTO – Forma: allungata, cilindrica
irregolare. Buccia: colore giallo chiaro
tendente al crema tenue. Pasta: umida, a
granulazione fine, di colore bianco opaco.
ODORE - Abbastanza intenso, caratteristico, con sentori di terra umida e
castagna lessa.
SAPORE - Lieve percezione sapidodolce con fondo amarognolo. Polpa
molto consistente e croccante.
RETROGUSTO – Lievemente vegetale,
come zucchino crudo, castagna lessa, e
terroso.
Patate
cotte al vapore
Quarantina
bianca Genovese
Prugnona
Cannellina nera
del Tigullio
Cabannese
Pasta: colore bianco molto opaco, con
bordo più chiaro
Pasta: colore bianco molto opaco, Pasta: colore bianco ghiaccio al Pasta: colore giallo limone opaco,
con uno strato più scarico a 1 cm
quasi omogeneo
centro, più scarico al bordo
dall’orlo della buccia
Odore
Delicato ma persistente, fine, con sentore del tubero, di farina impastata e di
focaccia di patate
Delicato ma poco persistente, carat- Deciso, intenso, persistente, carat- Tenue, poco persistente, con senteristico, con lieve percezione vege- teristico, con sentori di castagna tori vegetali e lievemente aromatici (melissa)
bollita e fieno
tale
Sapore
Lieve ed equilibrato dolce-sapido, con
delicato fondo amarognolo. Polpa morbida a grana molto fine
Equilibratamente dolce, lievemente Sapido-dolce, persistente. Polpa
sapido, discretamente continuo. Polpa soda ma morbida a grana fine
abbastanza morbida, a grana discretamente fine
Retrogusto
Armonico
Discretamente armonico con grade- Non fine, di castagna lessa e lieve- Lievemente vegetale e terroso
vole e lieve amarognolo
mente terroso
Uso
Benché di medio-buona resistenza alla
cottura, è adatta a quasi tutti i piatti. In
particolare: in insalata, al forno, negli
gnocchi, con pasta al pesto, con i pesci
Di buona resistenza alla cottura. Adatta per le insalate, crocchette, Idonea per purè, focacce e ad
Ideale per insalate, al forno, con stoc- nelle verdure in umido, negli stufa- essere fritta
cafisso in umido sia al verde che ti di carni rosse, fritte
accomodato, con spezzatini di carne
bianca
Aspetto
Leggermente dolce-sapido, discretamente persistente, con fondo
lievemente amarognolo. Polpa da
molle a molto morbida, farinosa,
con grana medio-fine
3