Documento 15 Maggio_5AD - "F. Orioli"
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Documento del 15 Maggio CLASSE 5AD A.S. 2015/2016 1 SOMMARIO LICEO ARTISTICO. PROFILO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO COMUNI AREA DI INDIRIZZO 4 PIANO DI STUDI 5 DISCIPLINE E TEMPI SCOLASTICI A.S. 2015/16 6 ELENCO ALUNNI 7 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE 8 VARIAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL TRIENNIO 8 PROFILO STORICO DELLA CLASSE 9 COSTITUZIONE DELLA CLASSE NEL CORSO DEL TRIENNIO 10 OBIETTIVI DEL CONSIGLIO DI CLASSE ED OBIETTIVI RAGGIUNTI 11 CLIL 12 METODOLOGIA DIDATTICA E STRUMENTI DIDATTICI 12 ATTIVITÀ EXTRA-CURRICOLARI 13 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 14 CREDITO SCOLASTICO 15 VERIFICHE E VALUTAZIONI 16 ELEMENTI E CRITERI PER LA VALUTAZIONE FINALE 18 PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER L’ESAME DI STATO 19 ALLEGATI 22 RELAZIONE E PROGRAMMA DI LETTERE 22 RELAZIONE E PROGRAMMA DI STORIA 25 RELAZIONE E PROGRAMMA DI LINGUA E CIVILTA’ INGLESE 28 RELAZIONE E PROGRAMMA DI FILOSOFIA 31 RELAZIONE E PROGRAMMA DI MATEMATICA-FISICA 33 RELAZIONE E PROGRAMMA DI STORIA DELL’ARTE 39 2 RELAZIONE E PROGRAMMA LABORATORIO DESIGN 42 RELAZIONE E PROGRAMMA DI DISCIPLINE PROGETTUALI DESIGN 44 RELAZIONE E PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE RELAZIONE E PROGRAMMA DI RELIGIONE CATTOLICA SIMULAZIONI PROVE ESAME DI STATO 478 49 51 PRIMA SIMULAZIONE PRIMA PROVA 52 SECONDA SIMULAZIONE PRIMA PROVA 63 GRIGLIA DI CORREZIONE PRIMA PROVA 74 SIMULAZIONE SECONDA PROVA 75 GRIGLIA DI CORREZIONE SECONDA PROVA 76 PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA 77 SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA 82 GRIGLIA DI CORREZIONE TERZA PROVA 87 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COLLOQUIO D’ESAME 89 3 LICEO ARTISTIC O. PROFILO OBIETTIVI DI APPRENDIMERNTO COMUNI AREA DI INDIRIZZO “Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favorisce l’acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell’ambito delle arti” (art. 4 comma 1). Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: conoscere la storia della produzione artistica e architettonica e il significato delle opere d’arte nei diversi contesti storici e culturali anche in relazione agli indirizzi di studio prescelti; cogliere i valori estetici, concettuali e funzionali nelle opere artistiche; conoscere e applicare le tecniche grafiche, pittoriche, plastico-scultoree, architettoniche e multimediali e saper collegare tra di loro i diversi linguaggi artistici; conoscere e padroneggiare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo appropriato tecniche e materiali in relazione agli indirizzi prescelti; conoscere e applicare i codici dei linguaggi artistici, i principi della percezione visiva e della composizione della forma in tutte le sue configurazioni e funzioni; conoscere le problematiche relative alla tutela, alla conservazione e al restauro del patrimonio artistico e architettonico. Indirizzo Design Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno: conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi grafici, progettuali e della forma; avere consapevolezza delle radici storiche, delle linee di sviluppo e delle diverse strategie espressive proprie dei vari ambiti del design e delle arti applicate tradizionali; saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progettofunzionalità-contesto, nelle diverse finalità relative a beni, servizi e produzione; saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto grafico, del prototipo e del modello tridimensionale; conoscere il patrimonio culturale e tecnico delle arti applicate; conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma. 4 PIANO DI STUDI 1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO 4° ANNO 5° ANNO ITALIANO 4 4 4 4 4 STORIA // // 2 2 2 STORIA E GEOGRAFIA 3 3 // // // INGLESE 3 3 3 3 3 FILOSOFIA // // 2 2 2 MATEMATICA 3 3 2 2 2 FISICA // // 2 2 2 SCIENZE NATURALI 2 2 2 2 // STORIA DELL’ARTE 3 3 3 3 3 DISCIPLINE GRAFICHE E PITTORICHE 4 4 // // // DISCIPLINE PLASTICHE E SCULTOREE 3 3 // // // DISCIPLINE GEOMETRICHE 3 3 // // // LABORATORIO ARTISTICO 3 3 // // // LABORATORIO DI GRAFICA // // 6 6 8 DISCIPLINE PROGETTUALI DESIGN // // 6 6 6 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2 RELIGIONE 1 1 1 1 1 TOTALE ORE 34 34 35 35 35 DISCIPLINE 5 DISCIPLINE E TEMPI SCOL ASTICI A.S. 2015/ 16 Disciplina 1 2 3 4 ITALIANO STORIA LINGUA INGLESE MATEMATICA Ore settimanali 4 2 3 Ore totali 132 66 99 2 66 2 2 3 8 66 66 99 264 47 54 87 223 6 198 168 2 1 66 33 58 22 5 6 7 8 9 FISICA FILOSOFIA STORIA DELL’ARTE LABORATORIO DESIGN DISCIPLINE PROGETTUALI DESIGN 10 SCIENZE MOTORIE 11 RELIGIONE * fino alla data del 15 Maggio 6 Ore svolte* 103 60 81 60 ELENCO ALUNNI No CANDIDATI INTERNI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 7 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Disciplina Docente Prof.ssa Laura BARBERIO Prof.ssa Laura BARBERIO Prof.ssa Franca LUCIANI 1 2 3 ITALIANO STORIA LINGUA INGLESE 4 5 6 7 8 9 MATEMATICA FISICA FILOSOFIA STORIA DELL’ARTE LABOR. DESIGN DISCIPLINE PROGETTUALI DESIGN Prof.ssa Nadia FAINA Prof.ssa Nadia FAINA Prof.ssa Emanuela CAMINITI Prof.ssa Luisa GAGLIARDI Prof.ssa Lucia FALAGUERRA Prof.ssa Georgia ANGELINI 10 11 SCIENZE MOTORIE RELIGIONE Prof. Massimo NERI Prof.ssa Sara ZARLETTI VARIAZIONE DEL C ONSIGLIO DI CLASSE NEL T RIENNIO 1 2 3 4 5 6 Disciplina ITALIANO STORIA LINGUA INGLESE MATEMATICA FISICA FILOSOFIA A.S. 2013/2014 Prof.ssa Barberio Prof.ssa Barberio Prof.ssa Luciani Prof.ssa Faina Prof.ssa Faina Prof. Pino A.S. 2014/2015 Prof.ssa Barberio Prof.ssa Barberio Prof.ssa Luciani Prof.ssa Faina Prof.ssa Faina Prof.ssa Ridolfi 7 STORIA DELL’ARTE Prof. Meli Prof. Meli 8 LABOR. DI DESIGN Prof. Giacobbi Prof.sse Pace/Castiglione Prof.ssa Falaguerra 9 DISCIPLINE PROGETTUALI DESIGN SCIENZE MOTORIE RELIGIONE Prof.ssa Angelini Prof.ssa Angelini Prof.ssa Angelini Prof.ssa Croci Prof.ssa Mariani Prof.ssa Alcini Prof.ssa Zarletti Prof. Neri Prof.ssa Zarletti 10 11 8 A.S. 2015/2016 Prof.ssa Barberio Prof.ssa Barberio Prof.ssa Luciani Prof.ssa Faina Prof.ssa Faina Prof.ssa Caminiti Prof. Meli/ Prof.ssa Gagliardi PROFILO STORIC O DELLA CLASSE La classe è costituita da 16 alunni. Non tutti provengono dallo stesso Istituto perché una ragazza si è inserita in questo anno scolastico. Tutti hanno frequentato per la prima volta la classe quinta. Il percorso di studi non si è svolto in modo regolare per tutte le discipline ma in design, filosofia, religione e storia dell’arte si sono avvicendati diversi insegnanti. Alcuni alunni hanno avuto problemi di salute o familiari ed a volte non hanno seguito le lezioni, questo si è ripercosso sul loro rendimento. La maggioranza degli studenti si è mostrata interessata in modo complessivamente sufficiente alle attività didattiche proposte, qualche alunno è apparso più attivo e propositivo durante le lezioni, altri meno. L’impegno nello studio è stato per alcuni costante e significativo, per altri discontinuo e non sempre sufficientemente produttivo, per alcuni si nota un apprendimento di tipo mnemonico. Il comportamento didattico dei discenti è diversificato in relazione alle diverse discipline. Molto interesse per le discipline di indirizzo, interesse diversificato per quelle curriculari. Alcuni discenti hanno manifestato una maggiore motivazione, un più produttivo coinvolgimento nel lavoro scolastico e una maggiore serietà nell’applicazione, mentre qualche studente ha evidenziato, al contrario, difficoltà nel seguire il lavoro didattico per carenze pregresse e/o per scarso interesse. Una alunna ha abbandonato la frequenza durante l’anno scolastico. Ogni docente ha attuato strategie diverse per fare in modo che i ragazzi potessero superare le difficoltà che evidenziavano, in particolare per i due alunni con DSA sono state utilizzati strumenti compensativi e misure dispensative anche nelle simulazioni delle prove d’esame. Con riferimento alla presenza di DSA, segue un estratto del relativo PDP: […]. Nell’individuare le strategie metodologiche e didattiche il consiglio di classe ha […] utilizzato: - tempi di elaborazione e produzione prolungati; - quantità ridotta dei compiti assegnati; - spiegazione verbale e con parole chiave delle consegne in fase di verifica; - mediatori didattici e informatici che facilitino l’apprendimento (immagini, schemi, mappe concettuali, computer, tablet…). […] Preparazione esame Prima prova: rilettura delle consegne, analisi del materiale disponibile, schema di sviluppo e/o domande guida; Seconda prova: rilettura delle consegne, chiarimenti sulla terminologia specifica, schema di sviluppo del progetto; Terza prova: quesiti a risposta aperta, predisposizione di uno schema guida da parte dei docenti. Tempo di esecuzione più lungo. Colloquio: gli argomenti delle singole discipline che verranno chiesti all’alunno, oltre il percorso interdisciplinare scelto, dovrebbero preferibilmente essere attinenti e facilmente collegabili ad esso. […] Il Consiglio ha ritenuto necessario effettuare varie simulazioni d’esame sia della prima che seconda e terza prova per far prendere consapevolezza ai ragazzi delle possibili difficoltà e dei tempi di attuazione delle prove stesse. Allo stato attuale la classe nel complesso ha 9 acquisito conoscenze e competenze complessivamente discrete; è in grado in generale di analizzare e interpretare i testi in modo sufficientemente autonomo; alcuni alunni sono in grado di sintetizzare adeguatamente, altri anche di rielaborare con apporti personali. Per ciò che concerne il profitto sono individuabili 3 fasce di livello: - studenti che si sono impegnati con costanza ed hanno raggiunto conoscenze e competenze buone o più che buone; - studenti che hanno mostrato un impegno diversificato ed hanno conseguito una preparazione più che sufficiente o discreta; - studenti con un impegno alterno e preparazione non sufficiente in alcune discipline. COSTITUZIONE DELLA CL ASSE NEL C ORSO DEL TRIENNIO Classe Totale allievi frequentanti durante l’anno scolastico Allievi che si sono trasferiti da altri Istituti o ripetenti la classe Allievi non ammessi alla classe successiva o ritiratisi Allievi che hanno avuto la sospensione del giudizio 21 1 2 7 19 0 4 3 16 1 Allievi che si sono trasferiti in altri Istituti durante o al termine dell'anno scolastico 3° anno A.S. 2013/14 0 4° anno A.S. 2014/15 5° anno A.S. 2015/16 10 0 OBIETTIVI DEL CONSIG LIO DI CLASSE ED OBIETTIVI RAGGIUNTI capacità Promozione dello sviluppo di corrette relazioni interpersonali Rinforzo della capacità di usare adeguatamente il lessico delle discipline Rinforzo della capacità di interpretare correttamente testi diversi Rinforzo della capacità di estrapolare informazioni, gerarchicamente ordinate, da testi di tipo umanistico, sociale, scientifico Rinforzo della capacità di applicare, in ambiti diversi, concetti e categorie appresi Rinforzo della capacità di valutazione critica Rinforzo della capacità di stabilire connessioni tra causa ed effetto in fenomeni socio-politici e scientifici complessi Promozione della capacità di cogliere le relazioni tra fenomeni ed eventi Rinforzo della capacità di interpretare in chiave sistemica fatti e fenomeni Promozione delle capacità di lavorare per progetti I risultati raggiunti sono nel complesso sufficienti competenze Trattare con padronanza le conoscenze disciplinari apprese Saper utilizzare i metodi appresi per l'elaborazione autonoma delle informazioni Formulare ipotesi di lavoro, principi e generalizzazioni Esprimersi con padronanza linguistica Saper interagire in modo positivo col gruppo Utilizzare correttamente le categorie di pensiero relative alle discipline scientifiche e tecnico-professionali Applicare correttamente ed efficacemente i modelli di conoscenza appresi I risultati raggiunti sono nel complesso sufficienti Per gli “Obiettivi specifici disciplinari” si fa riferimento alle schede allegate inerenti alle singole discipline oggetto di studio 11 CLIL Nella classe, durante la seconda parte di questo anno scolastico, è stato attivato un modulo CLIL. Considerata la fase iniziale in cui tutt’oggi si trovano sia l’insegnamento curricolare con metodologia CLIL, sia la formazione del personale docente da parte del MIUR, il Consiglio di Classe ha stabilito di realizzare un modulo contenente più unità ed è stata scelta per l’attivazione del modulo la disciplina di Filosofia. METODOLOGIA DIDATTIC A E ST RUMENTI DIDATT ICI Al fine di conseguire gli obiettivi, sia trasversali che disciplinari, saranno adottate le seguenti metodologie di lavoro: Attività didattica Gestione del gruppo classe Approccio induttivo Lezione frontale Approccio deduttivo Lezione multimediale Problem solving Esercitazioni guidate Feedback Esercitazioni autonome Imparare facendo Esercitazioni a coppia (tutoring) Didattica breve Esercitazioni a gruppi omogenei/eterogenei Didattica modulare Lavoro di produzione a gruppi Lezione partecipata Cooperative learning Altro: 12 Oltre ai libri di testo in adozione, per conseguire gli obiettivi su indicati, sono stati utilizzati Laboratori Biblioteca Fotocopie Internet e classe virtuale Palestra Giornali e riviste Stages formativi Video proiettore Televisione Partecipazione a conferenza Visite guidate Dispense Schede di lavoro guidate Opere multimediali Testi di approfondimento Utilizzo della LIM presente in classe Nel corso dell’anno scolastico sono stati attivati dai docenti interventi di recupero per alunni in difficoltà in orario curricolare. ATTIVITÀ EXT RA-CURRICOL ARI La classe ha partecipato, per intero o con alcuni elementi, alle iniziative culturali, sociali e sportive proposte dall’Istituto nel corso del triennio e di seguito elencate. Progetto/Corso/Visite guidate Ente Progetto”Cervelli in fuga” Accademia delle Belle Arti di Viterbo Corso antincendio CNA Visita guidata a Roma alla Cappella Sistina Visita guidata a Firenze agli Uffizi Visita guidata al laboratorio di arte liturgica a Roma Progetto “Cinema e cioccolato” Casantini Visita guidata a Roma alla Galleria Borghese Visita a fiere del mobile e di design Attività di Orientamento in uscita Progetto Concorso Arma dei Carabinieri Progetto Concorso Biennale di Venezia “New Design” Collaborazione con Caffeina 13 Periodo temporale a.s. 2013/14 a.s. 2013/14 a.s. 2013/14 a.s. 2013/14 a.s. 2014/15 a.s. 2014/15 a.s.2014/15 a.s.2014/15 a.s. 2015/16 a.s. 2013/14 a.s. 2014/15 a.s. 2015/16 a.s. 2013/14 a.s. 2014/15 Progetto “Le Streghe” per la Giornata dell’arte Corso PET ed esame a.s. 2013/14 a.s.2015/16 ALTERNANZA SCUOL A-LAVORO Pur non essendo previsto obbligatoriamente un percorso di Alternanza scuola- lavoro gli alunni hanno frequentato in orario extrascolastico un percorso similare, organizzato dalla scuola, attinente alle materie di indirizzo come riportato in tabella CANDIDATI A.S. 2013/14 A.S. 201/15 A.S. 2015/16 Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros Rinoceros 14 CREDITO SCOL ASTIC O La quantificazione del credito scolastico è stata effettuata mediante la tabella ministeriale sotto elencata Media M<6 M=6 6<M≤7 7<M≤8 8<M≤9 9<M≤10 3° anno 0 3–4 4–5 5–6 6–7 7–8 4° anno 0 3–4 4–5 5–6 6–7 7-8 5° anno 0 4-5 5–6 6–7 7–8 8-9 Per il credito formativo assegnato a ciascun alunno, si sono considerati La frequenza scolastica Le esperienze lavorative La partecipazione a tirocini ed attività di volontariato di cui si sono accertati la coerenza con il corso di studi e l’effettivo valore formativo Il punteggio conseguito nell’A.S. 2015/2016 e il totale sarà aggiunto successivamente nella seguente tabella riassuntiva dei crediti assegnati negli AA.SS. 2013/2014, 2014/2015 No CANDIDATI INTERNI Credito a.s. 2013/14 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 15 Credito a.s. 2014/15 Credito a.s. 2015/16 Totale VERIFICHE E VALUTAZI ONI Le verifiche effettuate sono state di: Tipo Scopo Periodo Diagnostica Per individuare i prerequisiti e il livello iniziale, assumere informazioni sul processo di insegnamento/apprendimento in corso per orientarlo, modificarlo secondo le esigenze Inizio d’anno Formativa Per il controllo dell’apprendimento, l'adeguatezza dei metodi, delle tecniche e degli strumenti utilizzati In itinere Sommativa Per accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici Alla fine di ogni prefissati, pervenire alla classificazione degli studenti e unità di alla certificazione delle competenze apprendimento Si specifica che la Valutazione formativa si è avvalsa della verifica del/i o Lavoro scolastico in classe o Contributi degli studenti durante le lezioni o Esercitazioni individuali o collettive o Analisi dei compiti a casa Valutazione sommativa ha misurato l’apprendimento attraverso prove formali adeguate a verificare il possesso delle conoscenze, il livello di sviluppo delle abilità, la capacità di problematizzazione e di rielaborazione personale dei contenuti, la proprietà espressiva, la pertinenza e la logicità dell’esposizione. La valutazione periodica ha riguardato la qualità dell’apprendimento e alla cui formulazione hanno concorso La valutazione formativa La valutazione sommativa Per la valutazione sono stati utilizzati strumenti differenziati ( prove di tipo tradizionale, prove strutturate e semistrutturate, prove orali) funzionali a misurare l’apprendimento di conoscenza, l’acquisizione di abilità e per accertare l’incidenza della propria azione didattica 16 GRIGLIA DI VALUTAZIONE ELABORATI Livello Base Voto Giudizio Abilità Conoscenze 1-3 Gravemente insufficiente Utilizza non correttamente ed in maniera mnemonica, ripetitiva le scarse conoscenze teoriche e pratiche acquisite Inesistenti o molto modeste 4 Insufficiente Utilizza in modo incerto, mnemonico, parziale le modeste conoscenze teoriche e pratiche acquisite Frammentarie, incerte 5 Mediocre Utilizza in modo insicuro, mnemonico, le parziali conoscenze teoriche e pratiche acquisite Incomplete e superficiali 6 Sufficiente Esegue compiti semplici senza errori sostanziali, ma con alcune incertezze Essenziali ma non approfondite 7 Discreto Esegue correttamente compiti semplici e applica le conoscenze anche a problemi complessi, ma con qualche imprecisione. Essenziali con eventuali approfondimenti guidati 8 Buono Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi complessi in modo globalmente autonomo Sostanzialmente complete con qualche approfondimento autonomo 9 Ottimo Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo anche a problemi complessi Complete, organiche, articolate e con approfondimenti autonomi 10 Eccellente Applica le conoscenze a problemi complessi in modo corretto, autonomo e creativo. Organiche, approfondite ed ampliate in modo autonomo e personale. Intermedio Avanzato GRIGLIA DI VALUTAZIONE ORALE VOTO CONOSCENZE Contenuti 1 2/3 4 CAPACITA’ Linguaggio Non espone alcun argomento Ha una conoscenza molto scarsa, frammentaria e non corretta dei contenuti Esposizione incerta e priva di uso di un linguaggio specifico Non è in grado di applicare svolgere semplici esercizi neanche se guidato. Ha una conoscenza frammentaria e superficiale dei contenuti Il linguaggio è povero e impreciso Anche se guidato non riesce ad applicare le sue conoscenze frammentarie (conosce qualche regola ma non la sa applicare). 17 COMPETENZE Ha una conoscenza abbastanza completa ma superficiale; non riesce a motivare le proprie affermazioni Il linguaggio risulta semplice e a volte impreciso Se guidato non commette errori Ha una conoscenza completa ma non approfondita; non sempre riesce a motivare le proprie affermazioni Il linguaggio risulta sostanzialmente corretto Svolge in modo autonomo gli esercizi; se guidato non commette errori nell’esecuzione di semplici problemi Solo se guidato riesce ad applicare le procedure acquisite in situazioni nuove purché semplici Il linguaggio è corretto 7/8 Ha una conoscenza completa e coordinata, riesce sempre a motivare le proprie affermazioni Non commette errori nell’esecuzione di compiti complessi ma incorre in imprecisioni Riesce ad applicare in modo autonomo le procedure acquisite in situazioni nuove purché semplici; solo se guidato in situazioni più complesse Il linguaggio è corretto e ricco 9/10 Ha una conoscenza completa e coordinata, riesce sempre a motivare le proprie affermazioni Non commette errori né imprecisioni nell’esecuzione di compiti complessi ottimizzando le procedure Sa adattare un procedimento noto ad una situazione nuova, anche se complessa, in modo autonomo 5 6/7 nell’ esecuzione di semplici esercizi. Non è in grado di svolgere problemi. ELEMENTI E CRITERI PER LA VALUTAZIONE FINAL E Nel processo di valutazione trimestrale e finale per ogni alunno sono stati presi in esame i seguenti fattori interagenti: - la situazione di partenza; - l’interesse e la partecipazione dimostrati durante le attività in classe; - i progressi raggiunti rispetto alla situazione iniziale; - l’impegno nel lavoro domestico e il rispetto delle consegne; - l’acquisizione delle principali nozioni. 18 PROGRAMMAZIONE DEL C ONSIGLIO DI CLASSE PER L’ESAME DI STATO Il Consiglio di classe ha illustrato agli studenti la struttura, le caratteristiche e le finalità dell’Esame di Stato. Le verifiche scritte effettuate nel corso dell’intero anno scolastico hanno ricalcato le tipologie di verifica previste dall'Esame. Per la prova scritta di Italiano sono state effettuate n. 2 simulazioni e proposte tutte le tipologie: analisi e commento di un testo letterario o di poesia; analisi e commento di un testo non letterario; stesura di un testo argomentativo di carattere storico o di attualità; sviluppo di un testo sotto forma di saggio breve, articolo di giornale. Nella valutazione sono stati considerati i seguenti indicatori: correttezza e proprietà nell’uso della lingua; possesso di conoscenze relative all’argomento scelto e al quadro generale di riferimento; organicità e coerenza dello svolgimento e capacità di sviluppo, di approfondimento critico e personale; coerenza di stile; capacità di rielaborazione di un testo. Relativamente alla seconda prova scritta, ossia Discipline Design, sono stati forniti agli studenti degli esempi di prova e sono state effettuate n. 1 simulazioni della stessa. Nella correzione delle prove scritte svolte durante l'anno scolastico, si è teso ad accertare: il grado di conoscenza dei contenuti acquisiti; capacità di analisi; capacità di sintesi; capacità di rielaborazione personale; Sono state effettuate durante l’anno un numero pari a 2 simulazioni della terza prova scritta. I testi delle prove sono allegati al presente documento e la loro struttura è riassunta nella seguente tabella. Data Discipline coinvolte Storia – Storia dell’Arte – 15/03/2016 Matematica - Inglese Filosofia – Storia del’ Arte 7/05/2016 – Matematica - Inglese B aperta B aperta Tipologia 12 quesiti a risposta 12 quesiti a risposta Tempi 2 ore 2 ore Per quanto concerne il colloquio, il Consiglio di Classe non ha svolto delle simulazioni specifiche; tuttavia è stato illustrato agli studenti come si dovrà svolgere, nelle sue tre fasi: il colloquio ha inizio con un argomento scelto dal candidato; 19 prosegue, con preponderante rilievo, su argomenti proposti al candidato attinenti le diverse discipline, anche raggruppati per aree disciplinari, riferiti ai programmi e al lavoro didattico realizzato nella classe nell’ultimo anno di corso; si conclude con la discussione degli elaborati relativi alle prove scritte. Inoltre, è stato ribadito agli studenti che il colloquio d’esame (D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323) tende ad accertare: la padronanza della lingua; la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell’argomentazione; la capacità di discutere e approfondire sotto vari profili i diversi argomenti. Per la valutazione delle prove scritte e del Colloquio d'esame il Consiglio di Classe propone le griglie allegate al presente documento. Viterbo, 15/05/2016 Il Coordinatore di Classe (Prof.ssa Luisa Gagliardi) 20 IL CONSIGLIO DI CLASSE Disciplina Docente Firma 1 Lingua Italiana Prof.ssa L. BARBERIO 2 Storia Prof.ssa L. BARBERIO 3 Inglese Prof.ssa L. LUCIANI 4 Filosofia Prof.ssa E. CAMINITI 5 Matematica Prof.ssa N. FAINA 6 Fisica Prof.ssa N. FAINA 7 Storia dell’Arte Prof.ssa L. GAGLIARDI 8 Laboratorio design Prof. ssa L. FALAGUERRA 9 10 11 Discipline progettuali Design Scienze motorie e sportive Religione cattolica Prof.ssa G. ANGELINI Prof.ssa M. NERI Prof.ssa ZARLETTI 21 ALLEGATI RELAZIONE E PROG RAMMA DI LETTERE CLASSE V SEZIONE AD Prof.ssa Laura Barberio DISCIPLINA: Italiano PROFILO DELLA CLASSE In generale, gli alunni, pur essendo di buon livello cognitivo e predisposti alla motivazione, non sono sempre coesi tra di loro: necessitano perciò a volte di supporto emotivo e di azioni di stimolo per portare a compimento il percorso d’apprendimento in modo soddisfacente. Gradualmente, tuttavia, a partire dalla seconda parte dell’anno scolastico, hanno conseguito considerevoli miglioramenti relativamente a questo e, di riflesso, anche relativamente all’apprendimento dei contenuti. Gli obiettivi didattici sono stati conseguiti non per tutti allo stesso livello: a fronte di un gruppo di alunni maturi e concreti, si segnalano altri poco inclini allo studio e bisognosi dunque di sostegno. Buona è stata, in generale, la collaborazione con la docente. Gli argomenti trattati hanno riguardato la seconda metà dell’Ottocento e il Novecento. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA X padroneggiare gli strumenti espressivi in base alle diverse situazioni comunicative; X saper leggere e comprendere testi di diversa tipologia; X produrre testi diversi ed elaborati grafici in base a vari scopi comunicativi; X individuare un problema; X scegliere strategie adatte alla risoluzione di problemi; X interagire applicando le norme sociali; X riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale; X comunicare in modo efficace mediante linguaggi e supporti diversi; X individuare e rappresentare concetti e collegamenti tra fenomeni, partecipando ad eventi appartenenti a diversi ambiti disciplinari e contesti socio culturali; FINALITÁ GENERALI DELLA DISCIPLINA 1) la consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario e dello spessore storico e culturale della lingua italiana; 2) la conoscenza diretta dei testi; 3) lo sviluppo della capacità cognitiva, attraverso lo studio degli aspetti storici e tecnico-formali; 4) lo sviluppo della capacità immaginativa (la letteratura può produrre arricchimento esistenziale, emotivo, culturale); 5) lo sviluppo della capacità critica intesa come educazione alla complessità e alla problematicità. 22 OBIETTIVI MINIMI imparare ad ascoltare, utilizzando strategie e potenziando le capacità mnemoniche; individuare gli elementi fondamentali della comunicazione; conoscere negli snodi fondamentali il percorso letterario analizzato; produrre semplici testi scritti di argomento e tipologia vari, rispettando ortografia e sintassi; riassumere oralmente ed esporre in modo chiaro i contenuti dei testi analizzati; riconoscere ed analizzare le caratteristiche fondamentali di testi poetici e letterari; riconoscere le parti del discorso e la funzione delle parole nella frase. Libro di testo adottato G.Baldi-S.Giusso, “L’attualità della letteratura”, volume 3.1 e 3.2, Paravia. CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI La scapigliatura-cenni Il Naturalismo francese-cenni su caratteristiche e autori fondamentali Il Verismo e Giovanni Verga -Contesto storico-culturale - biografia e opere dell’autore: le raccolte di novelle, i romanzi pre-veristi, il ciclo dei Vinti e il darwinismo sociale -poetica e tecnica narrativa -il naturalismo francese e il verismo di Verga -I Malavoglia: contenuto, novità tecnico-narrativa -Letture antologiche dal libro di testo: Fantasticheria, I vinti e la fiumana del progresso, Il mondo arcaico e l’irruzione della storia. Il Decadentismo -Contesto storico-culturale, poetica, temi e miti della letteratura decadente -Decadentismo e Naturalismo -La poesia simbolista-cenni su caratteristiche e autori fondamentali (Baudelaire, Wilde) Gabriele D’Annunzio -contesto storico-culturale -biografia e opere dell’autore -i romanzi: contenuto, tematiche ricorrenti e stile -estetismo, superomismo -il panismo: le “Laudi”, Alcyone -letture antologiche dal libro di testo: La sera fiesolana, Le stirpi canore, La pioggia nel pineto, Meriggio Giovanni Pascoli -contesto storico-culturale -biografia e opere dell’autore -la visione del mondo e la poetica: l’altro volto del Decadentismo -Contini e la novità del linguaggio pascoliano 23 -letture antologiche dal libro di testo: Lavandare, X Agosto, L’Assiuolo, Digitale purpurea, Il gelsomino notturno Il primo Novecento -contesto storico-culturale -le avanguardie e la novità del Futurismo: Filippo Tommaso Marinetti e il Manifesto Giuseppe Ungaretti -contesto storico-culturale -biografia e opere: le raccolte poetiche principali -dalla poetica dell’ermetismo delle prime raccolte al recupero delle forme tradizionali ne “Il sentimento del tempo” -letture antologiche dal libro di testo: In memoria, Veglia, Il porto sepolto, Sono una creatura, San Martino del Carso, Mattina, Soldati Eugenio Montale -contesto storico-culturale -biografia e raccolte poetiche principali -da Ossi di seppia a Le Occasioni: mutamenti tematico-contenutistici -l’ultimo Montale e la critica della società contemporanea -la poetica del correlativo oggettivo -confronto Montale-D’Annunzio: Meriggiare e Meriggio, Piove e La pioggia nel pineto -letture antologiche dal libro di testo: I limoni, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato, Piove, Non chiederci la parola Luigi Pirandello -contesto storico-culturale -biografia e opere: le novelle, i romanzi e la produzione teatrale -la visione del mondo e la poetica -l’umorismo pirandelliano -i romanzi: contenuto, tematiche e novità dello stile narrativo -le fasi del teatro pirandelliano: gli esordi del teatro dialettale, il periodo grottesco, il metateatro -letture antologiche dal libro di testo: Un’arte che scompone il reale, da ”L’Umorismo”, La trappola, Il treno ha fischiato, La costruzione della nuova identità e la sua crisi, Lo “strappo nel cielo di carta” e la “lanterninosofia”, queste ultime da ”Il Fu Mattia Pascal”, Viva la macchina che meccanizza la vita, da “I quaderni di Serafino Gubbio operatore”. Divina Commedia -Paradiso: lettura, parafrasi ed analisi contenutistica canti I, III, VI. Postilla Moduli programmati in aggiunta a quelli effettivamente svolti alla data del 15 maggio: Italo Svevo Biografia, opere, poetica e letture antologiche dal libro di testo. Divina Commedia Paradiso canto 11. Viterbo, 15 maggio 2016 24 FIRMA DEL DOCENTE ___________________________ Gli alunni RELAZIONE E PROG RAMMA DI STORIA CLASSE V SEZIONE AD Prof.ssa Laura Barberio DISCIPLINA: Storia PROFILO DELLA CLASSE In generale, gli alunni, pur essendo di buon livello cognitivo e predisposti alla motivazione, non sono sempre coesi tra di loro: necessitano perciò a volte di supporto emotivo e di azioni di stimolo per portare a compimento il percorso d’apprendimento in modo soddisfacente. Gradualmente, tuttavia, a partire dalla seconda parte dell’anno scolastico, hanno conseguito considerevoli miglioramenti relativamente a questo e, di riflesso, anche relativamente all’apprendimento dei contenuti. Gli obiettivi didattici sono stati conseguiti non per tutti allo stesso livello: a fronte di un gruppo di alunni maturi e concreti, si segnalano altri poco inclini allo studio e bisognosi dunque di sostegno. Buona è stata, in generale, la collaborazione con la docente. Gli argomenti trattati hanno riguardato la seconda metà dell’Ottocento e il Novecento. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA 1.padroneggiare gli strumenti espressivi in base alle diverse situazioni comunicative; 2.saper leggere e comprendere testi di diversa tipologia; 3.scegliere strategie adatte alla risoluzione di problemi; 4.interagire applicando le norme sociali; 5.riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale; 6.comunicare in modo efficace mediante linguaggi e supporti diversi; 7.individuare e rappresentare concetti e collegamenti tra fenomeni, partecipando ad eventi appartenenti a diversi ambiti disciplinari e contesti socio culturali FINALITÁ GENERALI DELLA DISCIPLINA 25 1. la conoscenza del passato come valore in sé; 2. la capacità di orientarsi, sulla base dello studio delle società del passato, nella complessa rete di relazioni sociali, politiche, economiche e culturali del mondo attuale; 3. l'atteggiamento interculturale necessario ad apprezzare la pacifica convivenza tra popoli, la solidarietà, il pluralismo ideologico e culturale, la partecipazione alla vita democratica del Paese; 4. l'attitudine a collocare i fenomeni umani, passati e presenti, in una corretta dimensione temporale e spaziale; 5. la valutazione dei documenti e delle testimonianze, finalizzata all'acquisizione di un atteggiamento critico, capace di filtrare gli stereotipi della cultura di massa nei diversi campi della vita sociale ed individuale OBIETTIVI MINIMI Orientarsi nello spazio e nel tempo; riconoscere i nessi causa -effetto; esporre un argomento studiato anche con l'ausilio di schemi, scalette, mappe concettuali; individuare le diverse categorie di documenti storici. Libro di testo adottato A.Brancati- T.Pagliarani, “Dialogo con la storia e l’attualità. L’età contemporanea”, La Nuova Italia volume 3 CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI Europa e mondo nel secondo Ottocento -La Destra e la Sinistra storica: politica interna ed estera; l’Inghilterra vittoriana tra moderatismo politico e populismo; la Francia di Napoleone III; Bismark e l’unificazione della Germania-cenni. Gli antecedenti e le cause profonde della Prima Guerra Mondiale -L’imperialismo e la spartizione dell’Africa e dell’Asia; -Guglielmo II e il riarmo della Germania tra assolutismo e pangermanesimo; -Le nuove alleanze europee: Triplice Intesa contro Triplice Alleanza; -L’espansione industriale e la politica imperialistica del Giappone e il tramonto della Cina (Rivolta dei Boxers); -La Russia tra modernizzazione e opposizione politica: lo sviluppo industriale, la diffusione del marxismo, la nascita del Partito socialdemocratico russo, la politica illiberale di Alessandro III e Nicola II, la domenica di sangue del 1905 e le conseguenti concessioni politiche dello zar accompagnate dai tentativi di riforma economica (Stolypin e la riforma agraria con la nascita del ceto dei Kulaki). L’età giolittiana 26 Il progresso industriale e lo sviluppo economico; la legislazione sociale; le opere pubbliche; le riforme politiche; le ombre , in particolare, il permanere della questione meridionale tra corruzione e clientelismo; la nascita e lo sviluppo dei partiti socialista (1892) e cattolico; il Patto Gentiloni come termine ultimo del non expedit; la politica estera e la conquista della Libia. La prima guerra mondiale -Gli antecedenti immediati: le due crisi marocchine tra Francia e Germania del 1905 e del 1911; le due guerre balcaniche del 1912-1913; l’occupazione austriaca della Bosnia (1908) e l’irredentismo slavo. -Lo scoppio della guerra, le alleanze, le fasi, i fronti, i paesi coinvolti, il genocidio degli armeni-cenni -i trattati di pace -lo sviluppo della Turchia-cenni La Rivoluzione Russa e la nascita dell’Unione Sovietica La carestia; la rivoluzione di febbraio a san Pietroburgo; l’abdicazione dello zar; la divisione tra bolscevichi e menscevichi; Lenin e le tesi di Aprile; la rivoluzione d’ottobre; la svolta autoritaria e lo scioglimento dell’assemblea costituente; la pace di Brest-Litovsk e la rinuncia russa a Polonia, Finlandia, province baltiche e Ucraina; la guerra civile; il comunismo di guerra; la nascita dell’URSS. L’URSS di Stalin-caratteristiche e sviluppi Dalla collettivizzazione agraria alla pianificazione industriale; monopartitismo e culto della personalità; propaganda; violenza e repressione politica e sociale; russificazione delle repubbliche sovietiche. Il dopoguerra in Italia, il biennio rosso e l’avvento del fascismo Crisi economica, proteste e scioperi, i Fasci di combattimento e le squadre d’azione, il biennio rosso e la crisi del liberalismo d’ascendenza giolittiana, la questione di Fiume, la marcia su Roma, La legge Acerbo, il delitto Matteotti. La crisi del’29 e il New Deal Dalla Repubblica di Weimar all’avvento del nazismo Costituzione e caratteristiche politiche; ripresa economica tedesca; gli accordi di Locarno e l’ingresso della Germania nella Società delle Nazioni; l’avvento del nazionalsocialismo e l’ascesa di Hitler dal cancellierato alla presidenza della repubblica; la repressione interna al partito e quella contro gli ebrei (notti, rispettivamente, dei Lunghi coltelli e dei lunghi cristalli. Il nazismo al potere Culto della personalità, propaganda, espansionismo, antisemitismo, violenza. Il consolidamento del fascismo Le leggi fascistissime, la riforma elettorale e il listone unico, propaganda e culto della personalità, violenza, repressione, consenso, autarchismo, lavori pubblici e bonifiche, i Patti Lateranensi, l’aggressione all’Etiopia, le leggi razziali e l’avvicinamento alla Germania. La Seconda Guerra mondiale 27 Aggressività della Germania e annessioni territoriali, Asse Roma -Berlino-Tokio, Patto d’Acciaio e Patto Molotov –Ribbentrop, scoppio della guerra, fasi, alleanze, fronti e paesi coinvolti, olocausto, foibe. Postilla Moduli programmati in aggiunta a quelli effettivamente svolti alla data del 15 maggio: La guerra fredda L’Italia della Prima Repubblica Viterbo, 15 maggio 2016 Gli alunni FIRMA DEL DOCENTE ___________________________ RELAZIONE E PROG RAMMA DI LINGU A E CIVILTÀ INGLESE CLASSE V SEZIONE AD Docente: Franca Luciani LIBRO DI TESTO "BRIDGES BETWEEN PAST AND PRESENT"-CIDEB Lo sviluppo del percorso didattico è avvenuto tenendo sempre conto degli obiettivi da perseguire e delle situazioni concrete all’interno delle quali si è operato, sia in relazione agli interessi manifestati che ai rapporti interdisciplinari. L'obiettivo primario è stato quello far acquisire ai ragazzi un adeguato livello di competenza linguistico-comunicativa. Buona parte degli allievi ha risposto in modo soddisfacente ed un esiguo numero ha conseguito una buona preparazione ( in generale lo scritto risulta meno difficoltoso). Occorre inoltre sottolineare che un ristretto numero di allievi presenta competenze linguistiche ancora poco solide, dovute a carenze pregresse non del tutto colmate e/o ad una partecipazione e impegno non sempre costanti. La necessità di seguire i processi di apprendimento di questo ultimo gruppo e dei due allievi con DSA , il tempo dedicato agli interventi didattici volti alla revisione di quanto già affrontato e allo svolgimento delle verifiche protratto per settimane ( causa continue assenze), hanno influito sui ritmi della didattica con significativo dimensionamento dei contenuti programmati. 28 La prima simulazione per i ragazzi con DSA presentava le tre domande aperte con numero ridotto di righe, ma l'esito non è stato positivo; quindi nella seconda simulazione sono stati posti i tre quesiti con numero ridotto di righe e con delle linee guida per facilitarne lo svolgimento. Ovviamente per questi alunni si deve valutare il contenuto e non la correttezza formale. Obiettivi conseguiti: Buona parte della classe è in grado di: -comprendere testi scritti tramite domande fattuali concernenti tematiche riguardanti la letteratura e l'arte. -produrre in maniera autonoma un testo scritto ed orale con uso di un linguaggio semplice e formalmente abbastanza corretto. Contenuti scelti: Il programma si è focalizzato sul romanzo nell'800 e prima parte del 900, eccetto l'estratto tratto da "The Rime of the Ancient Mariner" di Coleridge, come una delle ispirazioni per il "Frankenstein" di Shelley. Per quanto riguarda l'arte il periodo preso in considerazione è la seconda metà dell'800 e primi del 900. Metodologia: La presentazione dei contenuti è avvenuta con gradualità testando quanto appreso per poi procedere a nuove informazioni.Si è partiti dal contesto storico-sociale (cenni storici per il 900), e' stato presentato l'autore e/o l'artista e quindi si è passati ad una semplice analisi di alcuni brani e opere d'arte. Ove possibile si è cercato di trovare punti di contatto con altri autori e con altre discipline. Strumenti: Libro di testo Materiale in fotocopie Presentazione di slides (ppt) Visione di film Verifiche e Valutazione Sono state svolte verifiche con domande aperte, due scritti e due orali nel trimestre, tre scritti e due orali nel pentamestre. Per la valutazione si è tenuto conto della capacità di comprensione, rielaborazione e sintesi di quanto studiato. Il profitto in generale risulta quasi discreto. PROGRAMMA D'INGLESE VAD text book: Bridges between past and present-CIDEB From the text book and PPT: Gothic novel: main features Mary Shelley- biography 29 Frankenstein- plot and analysis ” The Creation” Coleridge: The Rime of the Ancient mariner “ The Killing of the Albatross” Gustave Dore's illustrations of the Rime (photocopy) The Victorian Age historical, social and cultural context ( photocopies and text book) Charles Dickens Oliver Twist: plot and analysis -” I want some more” Charles Dickens- Giovanni Verga ( photocopy) Emily Bronte Wuthering Heights: plot and analysis (photocopy) The Aesthetic Movement Walter Pater (photocopy) from the text book, photocopy and PPT Oscar Wilde- biography The Picture of Dorian Gray: plot and analysis “The studio” (lines 1-28) Oscar Wilde- D'Annunzio ( photocopy) From the text book The XX century- a historical outline The age of extremes: The advent of Modernism Ideas that shook the world New literary tecniques Main themes of Modernism The Suffragettes (photocopy) Virginia Woolf Biography- the free indirect style Mrs. Dalloway “ A walking through the park” (lines 1-26 ) *James Joyce biographyDubliners- “ Evelyn” Film: The Picture of Dorian Gray *The Hours ART (From photocopies) What is Design? Biographies of three important architects Impressionism C. Monet-Bathers at la Grenouillère *Impression: Sunrise The Arts and Crafts movement-William Morris The Pre-Raphaelite Movement John Everett Millais- Ophelia Dante Gabriel Rossetti- Lady Lilith 30 Aesthetism-Aubrey Beardsley Illustration of Wilde's Salome: The Dancer's reward The Climax Grammar Revision: present and past tenses * in previsione dopo la stesura del documento Viterbo, 15 maggio 2016 Gli alunni FIRMA DEL DOCENTE ___________________________ RELAZIONE E PROG RAMMA DI FIL OSOFIA CLASSE V SEZIONE AD Prof.ssa Emanuela P. Caminiti DISCIPLINA: Filosofia L’ultimo anno è stato dedicato principalmente alla filosofia contemporanea, dalle filosofie posthegeliane fino ai nostri giorni. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: Riconoscere e utilizzare il lessico e le categorie filosofiche della tradizione occidentale in forma orale e scritta; Riconoscere e ricostruire la struttura argomentativa di un testo filosofico; Confrontare e contestualizzare le differenti risposte dei filosofi allo stesso problema; Individuare e analizzare problemi significativi della realtà contemporanea considerati nella loro complessità e origine storico-culturale; Saper esprimere giudizi critici motivati e valutazioni sul pensiero complessivo degli autori e delle tematiche affrontate. Libri di testo adottati: F. Occhipinti “Il coraggio della domanda”, Einaudi Scuola, volumi 2/3 CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI KANT Il criticismo – la “Critica della ragion pura”- la “Critica della ragion pratica” e la “Critica del giudizio”. 31 IDEALISMO L'aspirazione all'infinito – La rivalutazione della dimensione storica – L'esaltazione dell'arte - Finito e Infinito HEGEL I concetti fondamentali dell'hegelismo – Il romanzo della coscienza: “La Fenomenologia dello Spirito” – La dialettica come logica del reale – LA SINISTRA HEGELIANA Caratteri generali FEUERBACH L'alienazione religiosa – La critica a Hegel – MARX La critica al “misticismo logico” di Hegel – Il distacco da Feuerbach e l’interpretazione della religione in chiave sociale - La concezione materialistica della storia - Il lavoro umano nella società capitalistica – L'alienazione - – L'operaio come merce – La proprietà privata – Valore d'uso e valore di scambio – Il plusvalore –Il profitto – Materialismo storico e materialismo dialettico –Struttura e sovrastruttura – La lotta di classe e la fine dell'alienazione SCHOPENHAUER Il mondo come rappresentazione – La rappresentazione e le forme a priori della conoscenza – – Il corpo come via d'accesso all'essenza della vita – Il mondo come volontà – Il dolore della vita – Le vie della liberazione dal dolore –L'arte – La compassione L'ascesi KIERKEGAARD Il grande contestatore dell'idealismo – La categoria del singolo – La scelta – La possibilità come categoria dell'esistenza – La vita estetica, etica, religiosa – La disperazione e la fede – IL POSITIVISMO Una nuova visione della natura e dell'uomo – La centralità della scienza NIETZSCHE La filosofia del sospetto – Apollo e Dioniso – Nascita e morte della tragedia – Genealogia della morale – La morte di Dio – Il nichilismo – L'annuncio dell'uomo nuovo – L'oltreuomo – L'eterno ritorno -la volontà di potenza FREUD La psicoanalisi – La struttura della personalità – Il sogno come via di accesso all'inconscio LO SPIRITUALISMO E BERGSON Caratteri generali dello spiritualismo Il problema del tempo - Il tempo della scienza – Il tempo della coscienza – La memoria HANNAH ARENDT Origini del totalitarismo e la vita attiva Lettura di passi di antologia filosofica LEZIONI CON METODOLOGIA CLIL Arthur Schopenhauer: is life suffering or not? Friedrich Nietzsche: Dionysian or Apollonian? Henri Bergson: Time of quality or quantity? 32 Karl Marx: historical materialism. Hannah Arendt : totalitarianism Viterbo, 15 maggio 2016 FIRMA DEL DOCENTE _____________________________ Gli alunni RELAZIONE E PROG RAMMA DI MATEMAT ICA-FISIC A CLASSE V SEZIONE AD Prof.ssa Nadia Faina PROFILO DELLA CLASSE La classe V AD è stata seguita da me per tutto il triennio. I ragazzi sono stati presi tuttavia da me al secondo anno e non avevano svolto quasi nulla del programma del primo. Nonostante nel secondo anno siano stati ripresi molti degli argomenti fondamentali di matematica, questa carenza pregressa si è trascinata per l’intero corso di studi. Durante l’anno i ragazzi hanno sempre seguito le lezioni con attenzione ma non tutti hanno profuso un impegno domestico adeguato, alcuni infatti si sono impegnati con costanza altri hanno lavorato solo in maniera approssimativa e sporadica o solo in corrispondenza delle verifiche. Alcuni alunni hanno avuto problemi di salute o familiari ed a volte non hanno seguito le lezioni, questo si è ripercosso sul loro rendimento. Alcuni si sono mostrati maggiormente attratti dalla matematica ed hanno raggiunto una buona conoscenza e competenza della disciplina nelle sue linee essenziali dato il numero esiguo di ore curriculari e le numerose ore che vengono perdute per svariati motivi, altri una conoscenza più mnemonica e superficiale. Per quanto riguarda fisica la preparazione risulta teorica per la maggior parte dei discenti, per qualche alunno più approfondita per altri meno. Pressoché tutti hanno mostrato di riuscire a seguire il procedimento di un problema mostrato dall’insegnante ma di non riuscire ad un effettuare un problema di fisica in modo autonomo se non di tipo elementare. In questo ultimo anno si è introdotta nella classe una nuova alunna che non ha comunque mostrato carenze pregresse e difficoltà nel seguire il programma. L’alunno con DSA ha mostrato difficoltà 33 nell’applicazione dei contenuti; riesce a svolgere semplici esercizi ma ha bisogno di essere aiutato dall’insegnante in quanto facilmente perde di vista la consegna. Durante l’esame sarà necessario supportarlo con piccoli imput per far si che riesca a concludere quello che è in grado di fare. Alcune parti del programma previsto all’inizio dell’anno, non sono state effettuate per privilegiare l’approfondimento e la comprensione di quelli svolti in quanto spesso i ragazzi non sono riusciti a comprenderli subito ed è stato necessario ripeterli più volte, inoltre come su accennato il numero di ore esiguo alcune di 50 minuti non ha permesso di trattare tutto quello che ci si era proposto di fare. RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI In relazione alla programmazione curricolare, che prevedeva il obiettivi generali riportati nella seguente tabella. raggiungimento degli OBIETTIVI GENERALI MATEMATICA Studio delle funzioni fondamentali dell’analisi. Acquisizione del concetto di limite di una funzione e calcolo di limiti in casi semplici. Acquisizione dei principali concetti del calcolo infinitesimale – in particolare la continuità, la derivabilità e l’integrabilità OBIETTIVI GENERALI FISICA Onde, ottica geometrica ed acustica(cenni): - Saper descrivere i fenomeni di riflessione, rifrazione, diffusione e diffrazione. - Conoscere le proprietà della luce, di lenti e specchi - Caratteristiche del suono Fenomeni elettrici e magnetici: - Elettrostatica - Corrente elettrica - magnetismo Si può concludere che allo stato attuale un gruppo di ragazzi è in possesso di un metodo di lavoro sufficientemente organico, buone capacità e conoscenze e si esprime utilizzando la terminologia specifica della disciplina con consapevolezza; un secondo gruppo ha acquisito una preparazione sufficientemente organica è grado di applicare i contenuti a problemi di media difficoltà e di esprimersi con chiarezza, alcuni discenti mostrano ancora incertezze per quanto riguarda i contenuti e l’applicazione degli stessi a problemi ed esercizi oltre a capacità di esposizione non sempre chiara e pertinente. METODOLOGIE DIDATTICHE Il metodo di lavoro è stato prevalentemente la lezione frontale, sia con lavagna tradizionale sia con lavagna multimediale; la LIM è utilizzata con diverse finalità: come semplice strumento di scrittura oppure per visualizzare presentazioni e animazioni (fisica), nella 34 verifica degli esercizi svolti manualmente. L'inizio della lezione è stato generalmente dedicato alla correzione degli esercizi assegnati, ad un breve riepilogo degli argomenti spiegati nelle lezioni precedenti e utilizzato anche per chiarire dubbi e rispondere alle domande poste dagli studenti. Gli argomenti più difficili sono stati talvolta ripetuti integralmente, soprattutto se spiegati durante ore con un certo numero di assenti. Gli argomenti sono stati introdotti cercando il collegamento con quelli precedenti e quindi procedendo ad un breve ripasso dei prerequisiti richiesti, successivamente si è proceduto alle spiegazioni e quando possibile alle dimostrazioni dei contenuti programma. L’applicazione degli stessi è stata svolta con esercizi, da semplici a via via più complessi e per ciascun esercizio sono state proposte, al termine della lezione, varianti da svolgere autonomamente a casa (da correggere nella lezione successiva). Sono escluse dal programma tutte le dimostrazioni dei teoremi, sia per la limitatezza delle ore settimanali sia per privilegiare la correzione degli esercizi ed l’aiuto individuale. Nelle verifiche in classe si è cercato, per quanto possibile, di assegnare esercizi più semplici di quelli svolti a lezione. Per Fisica sono stati fatti semplici esperimenti, gli esercizi sono si sono limitati alle formule principali e solo relativi a qualche argomento, si è privilegiato lo studio concettuale e la comprensione dei concetti a livello pratico e laboratoriale. Alcune precisazioni sul programma svolto di matematica: la scelta degli argomenti e il livello di approfondimento è stato volutamente limitato e finalizzato sostanzialmente allo studio della funzione, al fine di insegnare ad ottenere le informazioni sufficienti per disegnare un verosimile grafico della funzione, sono state privilegiate funzioni razionali intere e fratte, cenni a quelle contenenti un logaritmo (naturale) e/o un esponenziale; ho consentito e suggerito l'uso della calcolatrice scientifica (non programmabile) per il controllo dei risultati. La carenza di ore settimanali (ridotte da tre a due dalla riforma Gelmini) non ha consentito di eseguire molti esercizi al di fuori di tale quadro; per esempio: anche se spiegata non abbiamo sfruttato la simmetria (f. pari o dispari), non ho trattato le successioni; la derivata seconda è stata utilizzata per la determinazione di flessi e concavità ma non è stata fatta la dimostrazione; alcuni teoremi per le funzioni continue e derivabili verranno trattati nell’ultima parte dell’anno senza dimostrazioni. Per i limiti indeterminati 0/0 o ∞/∞ è stato spiegato anche il teorema di De l'Hospital ma senza dimostrazione Nel mese di maggio si intende fornire il concetto di integrale e risolvere alcuni esercizi mediante le primitive elementari. MATERIALI E - MEZZI DIDATTICI UTILIZZATI LIBRO DI MATEMATICA: I PRINCIPI DELLA MATEMATICA - MARZIA RE FRASCHINI - GABRIELLA GRAZZI - EDIZIONI ATLAS - LIBRO DI FISICA: LA NATURA DELLE COSE - ANTONIO CAFORIO-ALDO FERRILLI - EDIZIONI LE MONNIER SCUOLA o Libro di testo 35 o o o o o o Dispense fornite dal docente. Presentazioni realizzate tramite il software Power Point. Appunti dettati e mappe concettuali. Lavagna Interattiva Multimediale. Internet e mezzi di comunicazione Laboratorio di Fisica TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE Le verifiche di matematica sono state, strutturate o semistrutturate, sia scritte che orali. Gli alunni assenti nelle prove sono stati invitati a recuperare successivamente le prove mancanti, al fine di ottenere lo stesso numero di valutazioni per tutti gli studenti. Le interrogazioni orali sono state due o più di due sia nel trimestre che nel pentamestre a volte sostituite da test a risposta aperta. Esercizi e domande di teoria sono stati valutati secondo la griglia di dipartimento allegata. I risultati della simulazione sono stati inseriti nella media di fine anno. La valutazione è stata effettuata per gli scritti attraverso griglie di valutazione preparate di volta in volta dando un peso a ciascun esercizio ed a ciascun tipo di errore. Tale griglie di valutazione sono state allegate ai compiti consegnati. La valutazione orale ha seguito la griglia esposta nel documento. Per la valutazione complessiva finale ci si è basati sia sulla partecipazione ed attenzione mostrati durante le lezioni, sulla serietà e continuità nell'applicazione che sull’acquisizione di regole, contenuti, procedimenti, sull'abilità nel saperli applicare in maniera precisa ed opportuna, sulla capacità di saper dimostrare regole e giustificare affermazioni e passaggi, sulla capacità di esposizione utilizzando la terminologia appropriata e sulla organicità del metodo di lavoro e sulla organicità e continuità del lavoro domestico prodotto. Viterbo, 15 maggio 2016 FIRMA DEL DOCENTE Gli alunni ______________________ 36 PROGRAMMA DI MATEMATICA RIPASSO Scomposizioni in fattori di un polinomio. Equazioni di II grado. Disequazioni di II grado, disequazioni fratte. Sistemi. Geometria analitica: la retta, la parabola. FUNZIONI E LIMITI - ASINTOTI Definizione di funzione reale di variabile reale. Campo di esistenza o Dominio. Intorno di un punto. Studio del segno di una funzione. Definizione di limite. Asintoto verticale, asintoto orizzontale, asintoto obliquo. Limiti con forme determinate ed indeterminate. Limite fondamentale senx/x e sue applicazioni Limite fondamentale e( numero di Nepero) e sue applicazioni. FUNZIONI E CONTINUITÀ’ Definizione di continuità. Proprietà delle funzioni continue: teorema di Bolzano(esistenza degli zeri) teorema di Weierstrass. Tipologie di discontinuità di 1°, 2° e 3° specie. DERIVATA DI UNA FUNZIONE Il rapporto incrementale e il concetto di derivata. Derivata di funzioni elementari (con dimostrazione). Regole di derivazione. Derivazione di funzioni composte. Rette tangenti ad una curva. Teorema di Rolle per le funzioni continue e derivabili. PUNTI ESTREMANTI E PUNTI DI INFLESSIONE Massimi e minimi relativi e assoluti di una funzione. Concavità di una funzione e punti di flesso. STUDIO DÌ UNA FUNZIONE Studio completo di una funzione, in particolare: Individuare il dominio di una funzione Ricercare eventuali simmetrie individuare il comportamento della funzione agli estremi degli intervalli del dominio Studio del segno della funzione studio della derivata prima della funzione, massimi e minimi Studio della derivata seconda di una funzione, flessi e concavità. 37 INTEGRAZIONE INDEFINITA - L’INTEGRALE DEFINITO E IL PROBLEMA DELLE AREE Integrazione indefinita: Funzioni elementari Definizione e calcolo di un integrale definito Calcolo di aree PROGRAMMA DI FISICA ONDE LUCE E SUONO Le onde meccaniche e loro caratteri Riflessione, rifrazione e diffrazione Il suono e le onde stazionarie Le caratteristiche del suono La riflessione e la diffrazione del suono: l’effetto Doppler La propagazione della luce La riflessione della luce e gli specchi piani e sferici La rifrazione della luce La riflessione della luce e le lenti I difetti dell’occhio e possibili rimedi. LA CARICA ED IL CAMPO ELETTRICO Definizione di carica elettrica e sua conservazione Interazioni fra cariche elettriche e fra corpi elettrizzati: conduttori ed induzione elettrostatica La legge di Coulomb e parallelismo con legge di gravitazione universale. Definizione di campo elettrico e sua rappresentazione mediante linee del campo Campo elettrico di una carica puntiforme e sovrapposizione dei campi di più cariche: campi elettrici di conduttori carichi all’equilibrio Energia potenziale elettrica, il potenziale e la d.d.p. I condensatori. Condensatori in serie ed in parallelo. LA CORRENTE ELETTRICA Definizione di corrente elettrica e di forza elettromotrice Resistenza elettrica e leggi di Ohm Dipendenza della resistività dei materiali dalla temperatura Resistori in serie e parallelo. Strumenti di misura elettrici Effetto Joule( Cenni) e potenza di un generatore 38 IL MAGNETISMO (CENNI) Proprietà dei poli magnetici Rappresentazione di campi magnetici mediante linee di campo Campo magnetico terrestre e generati da corrente elettrica Unità di corrente come unità di misura fondamentale del S.I. Definizione di campo magnetico In corsivo sono riportati i contenuti che verranno affrontati dopo il 15 Maggio 2016. Viterbo, 15 maggio 2016 FIRMA DEL DOCENTE Gli alunni ______________________ RELAZIONE E PROG RAMMA DI STORIA DELL’ARTE CLASSE V SEZIONE AD Prof.ssa Luisa Gagliardi Libro di testo adottato: Cricco-Di Teodoro, Itinerario nell’arte. Dall’Art Nouveau ai giorni nostri, Zanichelli 2008. Il programma di Storia dell’Arte ha preso in esame lo studio di problematiche relative a manifestazioni artistiche dei secoli XIX e XX in Italia ed in Europa. Nel procedere si è operato un preciso e costante riferimento al contesto storico-culturale nel quale il fatto artistico si è manifestato, individuando inoltre l’origine e gli sviluppi dei diversi movimenti. E’ stata curata con attenzione ed analisi la lettura d’immagine da un punto di vista sia tecnico sia iconografico. Partendo quindi dalla considerazione che l’oggetto d’arte è strumento di comunicazione con un suo linguaggio specifico, si è cercato di potenziare negli allievi le capacità critiche, seguendo sia il metodo induttivo, sia quello deduttivo, 39 ricorrendo spesso al raffronto comparativo di immagini per rilevare analogie, differenze e/o persistenze. OBIETTIVI SPECIFICI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITÀ CONOSCENZE - saper individuare con sicurezza le origini e gli sviluppi delle manifestazioni artistiche prese in esame COMPETENZE - aver potenziato capacità critiche che consentano una efficace discussione delle problematiche artistiche CAPACITÀ - saper cogliere relazioni esistenti fra espressioni artistiche di aree culturali diverse, rilevando analogie, differenze o persistenze, collegando l’opera d’arte con espressioni di altri ambiti artistici, letterari e filosofici; - sapersi orientare nello spazio e nel tempo in relazione all’espressione artistica proposta - conoscere ed utilizzare un linguaggio tecnico specifico. OBIETTIVI REALIZZATI CONOSCENZE - conoscenza buona delle origini e degli sviluppi delle manifestazioni artistiche, degli artisti e delle relative opere in esame. COMPETENZE - comprensione ed utilizzo di un linguaggio tecnico specifico; - capacità critiche che consentano una efficace discussione delle problematiche artistiche. CAPACITÀ - cogliere le relazioni esistenti fra espressioni artistiche di aree culturali diverse, rilevando analogie, differenze o persistenze, collegando l’opera d’arte con espressioni di ambiti artistici diversi nel tempo e nello spazio - capacità di lettura e riconoscimento delle caratteristiche iconografiche, tecniche ed iconologiche di un’opera d’arte. PROGRAMMA STORIA DELL’ARTE VAD Impressionismo e Post-Impressionismo Impressionismo Manet: Olympia; Monet: Impressione sole nascente; Renoir: Colazione dei canottieri; Degas: La serie delle ballerine, L’Assenzio, L’orchestra. Post-Impressionismo Seurat: La grande jatte, Le modelle, Bagnanti ad Asnières, La parata del circo; Van Gogh: Notte stellata, Chiesa di Auvers, Campo di grano con corvi, Mangiatori di patate, Girasoli, Autoritratti, Seminatore, La stanza da letto, Paesaggi; Gauguin: La visione dopo il sermone, Il Cristo giallo, Ritratto di Van Gogh, L’Arlesienne (confronto con Van Gogh), Da dove veniamo chi siamo dove andiamo, Il mercato (Ta matete); Cezanne: I giocatori di carte, Monte St Victoire (confronto con Renoir), Le grandi bagnanti; Toulouse Lautrec: Moulin Rouge, Film “Moulin Rouge” del 1952. Art Nouveau, Espressionismo, Simbolismo 40 Art Nouveau Gaudì e la Scuola di Chicago; Morris; Macintosh; Horta; Loos; Wagner; Lalique; Guimard; Van De Velde; Mucha. Espressionismo e Simbolismo Munch: L’urlo; Klimt: Palazzo della Secessione di Olbrich, Il bacio. Le Avanguardie storiche del ‘900 I Fauves Matisse: La stanza rossa, La tavola imbandita, La danza, Il grande nudo Die Brucke e La Secessione Kirchner: Cinque donne per strada; Schiele: L’abbraccio; Kokoschka: La sposa del vento Il Cubismo Picasso: Periodo blu (Miseri in riva al mare, Vecchio cieco con bambino, la vita), periodo rosa (Famiglia di acrobati con scimmia, L’equilibrista sulla palla, Due nudi), Les Damoiselles d’Avignon, Ritratto di Ambroise Vollard, Ritratto di Kahnweiler, Natura morta con sedia impagliata, Guernica; Braque: Il viadotto dell’Estaque, Case all’Estaque,Violino e brocca, Il portoghese, Quotidiano violino e pipa. Il Futurismo Manifesto del Futurismo di Marinetti e Manifesto della pittura futurista; Boccioni: La città che sale, il trittico Stati d’animo, Forme uniche della continuità nello spazio; Balla: Dinamismo di un cane al guinzaglio, Velocità astratta. Der Blaue Reiter e l’Astrattismo Kandinskij: Il Cavaliere azzurro, Impressioni, Improvvisazioni, Composizioni; Marc: Cavalli azzurri, Capriolo nel giardino di un monastero, Gli uccelli. Neoplasticismo Mondrian: Natura morta con vaso di zenzero I e II, Albero rosso, Albero grigio, Melo in fiore, Tableau I, Composizione 11; Rietveld: Sedia rosso-blu, Casa Schroder (esterno e interno). Suprematismo Avanguardia russa, Goncarova: Il ciclista; Malevic: Raccolta della segale, Contadina con secchi e bambino, Mucca e violino, Mostra 0,10, Quadrato nero, Quadrato rosso, Croce nera. Dadaismo Hans Arp: Ritratto di Tristan Tzara, Composizione di quadrati second le leggi del caso; Duchamp: Ready – made, ruota di bicicletta, Fontana, L.H.O.O.Q.; Man Ray: Cadeau, Coat stand. Metafisica De Chirico: Le muse inquietanti, Piazze d’Italia; Carrà: I funerali dell’anarchico Galli; Savinio: La nave perduta, La nave perduta; Morandi: Natura morta Surrealismo Freud e l’Inconscio, Manifesto di A. Breton; Mirò: Blu III, Le costellazioni, Il carnevale di arlecchino; Dalì: Sogno causato dal volo di un’ape, La persistenza della memoria; Magritte: Ceci n’est pas une pipe, La condizione umana, La passeggiata di Euclide. Esperienze artistiche isolate 41 Guttuso e la scuola romana: Crocifissione; Chagall e la scuola di Parigi: Io e il mio villaggio, Parigi dalla finestra, L’anniversario, Re David in blu; Modigliani: Nudo disteso, Bambina in blu, Ritratto di Jeanne Hebuterne. Postilla Moduli programmati per l’a.s. in corso in aggiunta a quelli effettivamente svolti alla data del 15 maggio: Il secondo dopoguerra Neofigurativismo, Informale, Action Painting e Arte concettuale Bacon; Klein: Antropometrie; Pollock; Fontana: Spazialismo, Tagli e Buchi; Burri: Sacchi e Cretti; New Dada: Rauschenberg e Johns; Manzoni. Dalla Pop Art al Graffitismo Pop Art: Warhol; Lichtenstein; Schifano; Fumetti. Arte Povera: Pistoletto; Land Art: Christo; Body Art: Abramovic; Video Art. Iperrealismo: Hanson; Transavanguardia: Paladino; Graffitismo: Haring, Basquiat. Viterbo, 15 maggio 2016 Gli alunni FIRMA DEL DOCENTE ________________________ RELAZIONE E PROG RAMMA LABORATORIO DESIGN CLASSE V SEZIONE AD Docente: Lucia Falaguerra Testi in adozione: Manuale D'Arte, Design. Autori: Elena Barbaglio, Mario Diegoli. Editore: Electa Scuola Con riferimento alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi: A) Conoscenze, Competenze e Capacità: Hanno acquisito, consolidato e affinato le capacità manuali attraverso una metodologia di base che li ha condotti alla soluzione del problema dato partendo dall'analisi delle informazioni, attraverso la conoscenza dei diversi materiali e relative tecniche di produzione. Gli alunni hanno saputo applicare le proprie conoscenze ai progetti sia monomaterici, che polimaterici. Gli alunni hanno sviluppato discrete capacità nell'iter progettuale utilizzando attrezzi e 42 materiali dell'attività laboratoriale e modellistica. Sono in grado di realizzare in modo corretto un modello in scala o un prototipo di un oggetto di design, utilizzando le diverse tecniche della rappresentazione manuale. Sono in grado di gestirsi in modo equilibrato e puntuale nei ritmi tempi e materiale del lavoro. Conoscono i maggiori protagonisti e movimenti della storia del Design, dalla rivoluzione industriale al design italiano. Ottima la partecipazione al dialogo educativo e didattico. Più che meritevole l'applicazione allo studio. B) Contenuti Disciplinari: Argomenti: • Progettazione ed esecuzione tridimensionale e modello in scala di un appendiabiti. • Modulo: Serialità e unicità. • Modulo: Ecosostenibilità. • Modulo i materiali: il legno. • modulo i materiali: materie plastiche. • Studio dei Design Humberto e Fernando Campana. • Esecuzione di modello in scala di una sedia ispirata al modello Favela dei fratelli Campana con l'utilizzo dei materiali da riciclo. • Studio dei Design De Pas, D'Urbino,Lomazzi. • Esecuzione prototipo in scala del mobile per concorso Prada. • Studio dei Design fratelli Castiglioni. • Esecuzione modello in scala o misure reali di lampada ispirata ad un modello del design Castiglioni. • Studio del Design Thomas Rietveld. • Esecuzione modello in scala della sedia del modello Zig-Zag o del modello Steltman del Design Rietveld con reinterpretazione e utilizzo dei vari materiali. • Studio del Design Ettore Sottsass. • Esecuzione dei modelli in scala scelti a piacere tra i vari oggetti realizzati dal Design Sottsass (libreria,vasi specchi ecc..). • Studio del Design Ron Arad . • Esecuzione dei modelli in scala scelti a piacere tra i vari oggetti realizzati dal Design Arad. • Studio del Design Donald Judd. • Esecuzione dei modelli in scala scelti a piacere tra i vari oggetti realizzati dal Design Judd( libreia, mobilio,sedie, tavoli ecc.) • Studio del Design Jasper Morrison. • Esecuzione dei modelli in scala scelti a piacere tra i vari oggetti realizzati dal Design Morrison (librerie,tavoli ,sedie, panche,ecc.) • Studio del Design Giò Ponti. • Esecuzione dei modelli in scala scelti a piacere tra i vari oggetti realizzati dal Design Ponti. Dopo il 15 Maggio: Argomenti: • Studio del Design Aalvaro Alto. 43 • • Studio del Design Angelo Mangiarotti. Studio del Design Carlo Mollino. Metodi e strumenti: L'organizzazione della didattica è stata sia tradizionale che modulare, per approfondire la "lettura " e l'osservazione guidata delle opere dei singoli autori, attività di ricerca individuale su mezzi informatici e per confrontare in modo adeguato le diverse forme espressive sono state utilizzate, oltre ai libri di testo, anche fotocopie e dispense fornite dall'insegnante, materiale per modellismo di facile utilizzo ,cartoncini, carton legno ,balsa ,polipropilene , poliplat ecc..e gli strumenti quelli a disposizione dell'istituto. Criteri di valutazione: per quanto riguarda la valutazione si riprendono le linee guida del PTOF. Viterbo, 15 maggio 2016 Gli alunni FIRMA DEL DOCENTE ________________________ RELAZIONE E PROG RAMMA DI DISCIPLINE PROGETTUALI DESIGN CLASSE V SEZIONE AD Docente: Georgia Angelini PROFILO EDUCATIVO DI SVILUPPO DELLA CLASSE IN RELAZIONE AGLI ESITI. Con questa classe ho potuto assaporare i ‘frutti della continuità’ didattica, ed umana, conoscere a priori la classe per sapere come intervenire, quando concentrarsi ed in che misura su soggetti diversi. L’anno scolastico è iniziato con la tranquillità giusta. Il rapporto con la classe è risultato positivo. Buona scolarizzazione, compostezza, educazione, partecipazione e metodo di studio garantiti dal lavoro impostato nella conoscenza della classe. Questo ci ha permesso di lavorare con entusiasmo ed anche se il percorso annuale non sempre è stato svolto nel rispetto dei tempi programmati, i risultati sono stati quasi sempre positivi. Il punto fermo della programmazione disciplinare è stato il tentativo di infondere negli alunni conoscenze, abilità, ma anche valori, certezze, capacità critiche, per diventare dei cittadini consapevoli. Anche il dibattito e l’approfondimento hanno 44 rappresentato porzioni e momenti importanti del dialogo educativo e spunti di riflessione sono derivati da tale indirizzo. OBIETTIVI E RISULTATI EFFETTIVAMENTE RAGGIUNTI o Solo alcuni alunni comprendono, analizzano, interpretano e contestualizzano messaggi/informazioni di testi teorici, strutturalmente o linguisticamente complessi, quali manuali, istruzioni tecniche, articoli specialistici e opere letterarie, in modo adeguato o Tutto il gruppo classe comprende messaggi/informazioni veicolati da testi scritti ed orali, di diversa tipologia in modo adeguato, ma non sempre è in grado di analizzare, interpretare e contestualizzare i testi o Parte del gruppo classe è in grado di utilizzare lo strumento linguistico e i diversi codici per comunicare/ scambiare/discutere informazioni, idee ed opinioni in modo adeguato al contesto, allo scopo ed al destinatario o Solo alcuni alunni sono in grado di selezionare, applicare ed utilizzare conoscenze, ed utilizzare materiali e strumenti funzionali ad un compito non noto in modo adeguato o Tutto il gruppo classe, superando le difficoltà iniziali, raggiunge risultati abbastanza soddisfacenti MODALITÀ FORMATIVE o Lezione frontale o Lezione partecipata o Lezione/applicazione ( spiegazione seguita da esercizi applicativi) o Scoperta guidata (conduzione dello studente all’acquisizione di un concetto o di un saper fare attraverso l’alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni …) o Brainstorming (sollecitazione della classe alla partecipazione, alla relazione, alla riflessione … ) o Cooperative – learning (gruppo di lavoro finalizzato ad un obiettivo/compito comune) PROGRAMMA: IL DESIGN -Un design e molti ambiti -Le associazioni del design -Il designer -La produzione in serie -Una vera disciplina -Il made in Itay -Il design del Novecento -William Morris e il rinnovamento delle arti applicate -La Bauhaus e la scuola di Ulm -Semplicità e funzionalità -Forma e funzione (Mies van der Rhoe, Walter Gropius, Bruno Munari) 45 -Minimalismo e Donald Judd ( Sol Le Witt, Tadao Ando,) -Ergonomia -Serialità e unicità (serie variata, serie irripetibile) -Jasper Morrison -I costi dell’ oggetto per tutti -La razionalizzazione dei processi -Una filosofia giapponese -Una filosofia svedese -Il design sostenibile, eco-design, design ecologico -I fratelli Humberto e Fernando Campana -Architettura sostenibile (Frank Lloyd Wright, Alvar Alto) -Ciascuno studente ha scelto di approfondire uno dei seguenti designer (Michael Thonet, Joseff Hoffmann, C.R. Mackintosh, A. Gaudì, T.G. Ritveld, M. Breuer, Le Corbusier, L.M.Van der Rhoe, G. Terragni, A. Alto, M. Nizzoli, C. Eames, B. Munari, G. Ponti, A. Castiglioni, V. Panton, M. Zanuso, J. Colombo, V. Magistretti, A. Mendini, A. Rossi, E. Sottsass, N. Hayek (swatch Group), P. Starck PROCESSO CREATIVO E METODOLOGIA PROGETTUALE -Avere un’idea o inventare un principio di funzionamento innovativo -Prendere in considerazione un progetto esistente e migliorarne le presentazioni attraverso un’evoluzione formale -Percorso progettuale (partenza e arrivo) -Necessità del mercato, Nuova idea -Definizione di un prodotto che risponde alle necessità e da forma all’idea IL PERCORSO PROGETTUALE ESECUTIVO -Brief (quali sono le necessità) Requisiti, possibili, utilizzi, potenziali consumatori -Concept (necessità e principi di funzionamento si incontrano in soluzioni progettuali) Soluzioni tecniche e stilistiche -Sviluppo Materiali, forme alternative, colori, texture -Esecutivi e dettagli Specifiche dei componenti Modelli tridimensionali per sviluppare la forma Definizione dei materiali Prototipazione con stampante 3d SVILUPPO PROGETTUALE Gli elaborati sono stati eseguiti e sviluppati con il supporto dei seguenti software: Word, Adobe Illustretor, Adobe Photoshop, Rhinoceros. All’interno della seguente disciplina e in sinergia con l’alternanza scuola-lavoro è stata messa in funzione la Stampante 3 D , così gli alunni hanno potuto vedere la realizzazione di prototipi anche dei propri lavori. 46 LE TEMATICHE PROGETTUALI AFFRONTATE SONO STATE: - Gioiello Mobile da soggiorno Progetto new design Espositore Viterbo, 15 maggio 2016 Gli alunni FIRMA DEL DOCENTE ________________________ RELAZIONE E PROG RAMMA DÌ SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSE V SEZIONE AD Docente: Massimo Neri RELAZIONE FINALE CLASSE 5AD LICEO ARTISTICO La classe, incontrata a settembre per la prima volta, è composta da 16 alunni, ha svolto n. 58 ore di lezione durante l’anno scolastico 2015/2016, partecipando attivamente alle lezioni svolte, delle quali n. 16 ore svolte in sede, in quanto sprovvisti inizialmente dell’impianto sportivo. Le lezioni frontali di preparazione teorica sono state a volte svolte con l’ausilio della LIM, in aula, e di ausili elettronici personali, dei quali ci si è avvalsi per la ricerca ulteriore su alcuni argomenti inerenti prevenzione ai traumi e sport convenzionali e non convenzionali, non meglio trattati sul testo in uso, anche perché quasi tutti gli alunni ne erano sprovvisti. Le lezioni frontali pratiche in palestra sono state svolte trattando diffusamente le attività motorie di potenziamento, coordinazione, scioltezza articolare delle principali masse muscolari, nella fase di riscaldamento e preparazione alla lezione, mentre nella seconda parte della lezione sono state praticate, approfondendo e affinando, le tecniche di alcuni sport di squadra ed individuali, quali: pallavolo, tamburello, tennis tavolo, badminton, e 47 giochi popolari, con osservazioni sistematiche riguardo agli obiettivi formativi comportamentali. Nel complesso la classe ha dimostrato un discreto interesse per le attività proposte, raggiungendo risultati apprezzabili e soddisfacenti, sia dal punto di vista della partecipazione, sia dal punto di vista dell’impegno, dello sviluppo e potenziamento motorio. Dal punto di vista relazionale, emotivo e sportivo la classe ha dimostrato nel corso dell’anno scolastico un’evoluzione positiva, frutto di grande impegno, condivisione e interesse nella costruzione della persona in quanto tale. Gli obiettivi didattico-educativi prefissati nella programmazione curricolare sono stati raggiunti. Il livello di preparazione è risultato discreto sia in ambito strettamente tecnicomotorio e sportivo (conoscenze-competenze-capacità), sia in quello formativo, più ampio, inerente la sfera socio-affettiva (struttura della personalità: autostima, rispetto di sé, degli altri e della legalità, autocontrollo, socializzazione e confronto, capacità di lavorare in squadra, ecc.). Viterbo, 15 maggio 2016 IN FEDE Prof. Neri Massimo PROGRAMMA SVOLTO Scopi e fini delle Scienze Motorie e Sportive Cenni storici sulle varie specialità sportive (Pallavolo, Pallacanestro, Badminton, Tennis Tavolo, Orienteering, Tennis) Cenni delle principali nozioni sul corpo umano Effetti del movimento sul nostro organismo Potenziamento fisiologico generale (arti superiori, inferiori, addominali, dorsali) Tecniche dello stretching Rielaborazione degli schemi motori di base Sviluppo della socialità, del senso civico e del Fair Play Conoscenza e pratica delle attività sportive: pallavolo, pallacanestro, tennis tavolo, badminton, orienteering e tamburello Conoscenza e pratica di alcuni sport popolari: palla avvelenata, ruba bandiera Nozioni sui principali traumi che si possono verificare durante l’attività fisica e gli sport agonistici Nozioni pronto soccorso 48 Viterbo, 15 maggio 2016 Gli alunni FIRMA DEL DOCENTE ________________________ PROGRAMMA DI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE V SEZIONE AD Docente: Sara Zarletti La classe è composta di 10 studenti avvalentesi che, all'inizio del quarto anno, rivelavano un’adeguata preparazione di base. Il gruppo classe si caratterizzò immediatamente per le discrete capacità di appre ndimento, ma anche per l’attenzione e la vivacità che, nei primi tempi, ha richiesto attenzione da parte del docente più alle dinamiche relazionali che alla presentazione del contenuto. Quasi tutti gli studenti avvalentesi hanno evidenziato una partecipazione responsabile, dimostrando di utilizzare meglio le proprie risorse negli apprendimenti e nella elaborazione dei contenuti. Conseguentemente, la maggior parte di essi ha raggiunto un livello soddisfacente di preparazione, e videnziando un progresso apprezzabile. Quasi tutti gli alunni hanno dimostrato capacità critica nella dimensione spirituale e religiosa, apprezzando o comprendendo la prospettiva cristiana che si è fatta più precisa, coerente e articolata, pur secondo modalità diverse. Il dialogo, nella fase di confronto e incontro, è caratterizzato da una notevole capacità di ascolto e maturità. PROGRAMMA: Il punto di vista assunto non è stato storico ma etico. E’ stata tenuta presente la preoccupazione di mostrare quale visione di “bene” dell’uomo e della società hanno determinato alcuni eventi storici. La prospettiva assunta è stata quella personalistica che ritiene costitutivamente un bene per l’uomo la qualità delle sue relazioni con gli altri uomini. 49 - - - Induismo e cristianesimo: la consapevolezza di sé. Visione del v.clip con R. Panikkar “la goccia d’acqua o l’acqua della goccia”. Il Dio personale cristiano. La legge e la coscienza. Visione di alcune scende del film “La Rosa Bianca”. Lettura e riflessione del testo inerente l’interrogatorio dell’ispettore a Sophie Schöll. L’obbedienza e il primato della coscienza nella prospettiva di cristiana. L’uomo, un essere in relazione. La relazione: elemento costitutivo della coscienza. Lo sviluppo della coscienza morale secondo L. Kohlberg: il cammino della libertà. “Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini” (At 5,29): la “coscienza” nella Sacra Bibbia, dall’A.T al N.T. La libertà come dono. Libertà da.. e libertà di… scegliere il bene. La coscienza individuale e la coscienza collettiva. Gli anni venti e il secondo dopoguerra. La figura di don Milani e il rapporto con le ideologie. Visione del v.clip: “lettura della lettera all’amico comunista Pipetta” (raisat2000). Visione del film “Don Milani, il priore di Barbiana” prodotto nel 1997 di Andrea Frazzi. “Il male di vivere” (Montale e Ungaretti): dalla prospettiva esistenzialista alla fede. Responsabilità (e libertà) dell’agire: riflessione sul testimone D. Bonhoeffer. Viterbo, 15 maggio 2016 Gli alunni FIRMA DEL DOCENTE ________________________ 50 SIMULAZIONI PROVE ES AME DI STATO DATA DELLA SIMULAZIONE DELLA 1° PROVA TIPOLOGIA DELLA SIMULAZIONE TEMPO DI SVOLGIMENTO CONSENTITO 2/03/2016 29/04/2016 DATE DELLA SIMULAZIONE DELLA 2° PROVA 31/03/2016 A+B+C+D A+B+C+D 6 ore 6 ore DATE DELLA SIMULAZIONE DELLA 3^ PROVA 15/03/2016 7/05/2016 18 ore DISCIPLINE COINVOLTE TIPOLOGIA -Storia dell’Arte -Matematica -Inglese -Storia -Storia dell’ Arte -Matematica -Inglese -Filosofia TipologiaB 12 quesiti a risposta aperta TipologiaB 12 quesiti a risposta aperta 51 TEMPI 2 ore 2 ore PRIMA SIMULAZIONE 1° PROVA TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Eugenio MONTALE, Ripenso il tuo sorriso, (da Ossi di seppia, 1925) Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida scorta per avventura1 tra le petraie d’un greto, esiguo specchio in cui guardi un’ellera i suoi corimbi; e su tutto l’abbraccio d’un bianco cielo quieto. Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano, se dal tuo volto s’esprime libera un’anima ingenua, o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua e recano il loro soffrire con sé come un talismano. Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma, e che il tuo aspetto s’insinua nella mia memoria grigia schietto come la cima d’una giovinetta palma. Eugenio Montale (Genova, 1896 – Milano, 1981) da autodidatta (interruppe studi tecnici per motivi di salute), approfondì i suoi interessi letterari, entrando inizialmente in contatto con ambienti intellettuali genovesi e torinesi. Nel 1925 aderì al Manifesto degli intellettuali antifascisti promosso da Benedetto Croce. Nel 1927 si trasferì a Firenze, ove lavorò prima presso una casa editrice e poi presso il Gabinetto Scientifico Letterario Viesseux. Nel dopoguerra si stabilì a Milano, dove collaborò al “Corriere della Sera” come critico letterario e al “Corriere dell’Informazione” come critico musicale. Le sue varie raccolte sono apparse tra il 1925 (Ossi di seppia) e il 1977 (Quaderno di quattro anni). Nel 1975 ricevette il Premio Nobel per la letteratura. La sua produzione in versi, dopo l’iniziale influenza dell’Ermetismo, si è svolta secondo linee autonome. 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura riassumi brevemente il contenuto informativo della lirica in esame. 2. Analisi del testo 2.1. Nella prima strofa il poeta esprime, in una serie di immagini simboliche, da una parte la sua visione della realtà e dall’altra il ruolo salvifico e consolatorio svolto dalla figura femminile. Individua tali immagini e commentale. 2.2. Nel verso 2 ricorre l’allitterazione della “r”. Quale aspetto della realtà sottolinea simbolicamente la ripetizione di tale suono? 2.3. Il ricordo della donna è condensato nel suo viso e nel sorriso, nel quale si manifesta, “libera”, la sua “anima” (v. 6). Prova a spiegare in che senso il portare con sé la sofferenza per il male del mondo può essere, come dice il poeta, “un talismano” (v. 8) per un’anima e come questa condizione possa essere altrettanto serena che quella di un’anima “ingenua” non toccata dal male (v. 6). 2.4. Nella ultima strofa ricorrono espressioni relative sia alla condizione interiore del poeta, sia alla “pensata effigie” (v. 9) della donna. Le prime sono riconducibili al motivo dell’inquietudine, le seconde a quello della 1 avventura: caso 2 ellera: edera 3 corimbi: infiorescenze a grappolo 4 ingenua: non toccata dal male del mondo 5 talismano: amuleto, portafortuna 6 estrosi: inquieti Pag. 2/9 Sessione ordinaria 2008 Prima prova scritta 52 calma. Commenta qualche espressione, a tuo parere, più significativa relativa a entrambi i motivi e in particolare il paragone presente nell’ultimo verso. 2.5. Analizza la struttura metrica (tipi di versi, accenti e ritmo, eventuali rime o assonanze o consonanze), le scelte lessicali (i vocaboli sono tipici del linguaggio comune o di quello letterario o di entrambi i tipi?) e la struttura sintattica del testo e spiega quale rapporto si può cogliere tra le scelte stilistiche e il tema rappresentato. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Sviluppa con osservazioni originali, anche con riferimento ad altri testi dello stesso poeta e/o a opere letterarie e artistiche di varie epoche, il tema del ruolo salvifico e consolatorio della figura femminile. In alternativa inquadra la lirica e l’opera di Montale nel contesto storico-letterario del tempo. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti propos ti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: La percezione dello straniero nella letteratura e nell’arte. DOCUMENTI “Non lederai il diritto dello straniero o dell’orfano e non prenderai in pegno la veste dalla vedova; ma ti ricorderai che sei stato schiavo in Egitto e che di là ti ha redento l’Eterno, il tuo Dio; perciò ti comandò di fare questo. Quando fai la mietitura nel tuo campo e dimentichi nel campo un covone, non tornerai indietro a prenderlo; sarà per lo straniero, per l’orfano e per la vedova, affinché l’Eterno, il tuo Dio, ti benedica in tutta l’opera delle tue mani. Quando bacchierai i tuoi ulivi, non tornerai a ripassare sui rami; le olive rimaste saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. Quando vendemmierai la tua vigna, non ripasserai una seconda volta; i grappoli rimasti saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. E ti ricorderai che sei stato schiavo nel paese d’Egitto; perciò ti comando di fare questo.” DEUTERONOMIO, 24, 17-22 “Così Odisseo stava per venire in mezzo a fanciulle dalle belle chiome, pur nudo com’era: la dura necessità lo spingeva. Terribile apparve loro, era tutto imbrattato di salsedine. E fuggirono via, chi qua chi là, sulle spiagge dove più sporgevano dentro il mare. Sola restava la figlia di Alcinoo: Atena le mise in cuore ardimento e tolse dalle membra la paura. Rimase ferma di fronte a lui, si tratteneva. Ed 53 egli fu incerto, Odisseo, se supplicare la bella fanciulla e abbracciarle le ginocchia, oppure così di lontano pregarla, con dolci parole, che gl’indicasse la città e gli desse vesti. Questa gli parve, a pensarci, la cosa migliore, pregarla con dolci parole di lontano. Temeva che a toccarle i ginocchi si sdegnasse, la fanciulla. Subito le rivolse la parola:…E a lui rispondeva Nausicaa dalle bianche braccia: «Straniero, non sembri uomo stolto o malvagio, ma Zeus Olimpio, che divide la fortuna tra gli uomini, buoni e cattivi, a ciascuno come lui vuole, a te diede questa sorte, e tu la devi ad ogni modo sopportare.»…Così disse, e diede ordini alle ancelle dalle belle chiome: «Fermatevi, ancelle, per favore. Dove fuggite al veder un uomo? Pensate forse che sia un nemico? Non c’è tra i mortali viventi, né mai ci sarà, un uomo che venga alla terra dei Feaci a portar la guerra: perché noi siamo molto cari agli dei. Abitiamo in disparte, tra le onde del mare, al confine del mondo: e nessun altro dei mortali viene a contatto con Pag. 3/9 Sessione ordinaria 2008 Prima prova scritta noi. Ma questi è un infelice, giunge qui ramingo. Bisogna prendersi cura di lui, ora: ché vengono tutti da Zeus, forestieri e mendichi, e un dono anche piccolo è caro. Su, ancelle, date all’ospite da mangiare e da bere, e lavatelo prima nel fiume, dove c’è un riparo dal vento.» OMERO, Odissea, VI, vv. 135-148 e vv. 186-209 “Afflitto della nuova, e arrabbiato della maniera, Renzo afferrò ancora il martello, e, così appoggiato alla porta, andava stringendolo e storcendolo, l’alzava per picchiar di nuovo alla disperata, poi lo teneva sospeso. In quest’agitazione, si voltò per vedere se mai ci fosse d’intorno qualche vicino, da cui potesse forse aver qualche informazione più precisa, qualche indizio, qualche lume. Ma la prima, l’unica persona che vide, fu un’altra donna, distante forse un venti passi; la quale, con un viso ch’esprimeva terrore, odio, impazienza e malizia, con cert’occhi stravolti che volevano insieme guardar lui, e guardar lontano, spalancando la bocca come in atto di gridare a più non posso, ma rattenendo anche il respiro, alzando due braccia scarne, allungando e ritirando due mani grinzose e piegate a guisa d’artigli, come se cercasse d’acchiappar qualcosa, si vedeva che voleva chiamar gente, in modo che qualcheduno non se n’accorgesse. Quando s’incontrarono a guardarsi, colei, fattasi ancor più brutta, si riscosse come persona sorpresa…lasciò scappare il grido che aveva rattenuto fin allora: «l’untore, dagli! dagli! dagli all’untore!» Allo strillar della vecchia, accorreva gente di qua e di là;…abbastanza per poter fare d’un uomo solo quel che volessero.” A. MANZONI, I Promessi Sposi, XXXIV, 1842 Lo straniero “A chi vuoi più bene, enigmatico uomo, di? A tuo padre, a tua madre, a tua sorella o a tuo fratello?” “Non ho né padre, né madre, né sorella, né fratello.” “Ai tuoi amici?” “Adoperate una parola di cui fino a oggi ho ignorato il senso.” “Alla tua patria?” “Non so sotto quale latitudine si trovi.” “Alla bellezza?” “L’amerei volentieri, ma dea e immortale.” “All’oro?” “Lo odio come voi odiate Dio.” “Ma allora che cosa ami, straordinario uomo?” “Amo le nuvole…le nuvole che vanno…laggiù, laggiù…le meravigliose nuvole!” C. BAUDELAIRE, Poemetti in prosa, 1869 “L’infermo teneva gli occhi chiusi: pareva un Cristo di cera, deposto dalla croce. Dormiva o era morto? Si fecero un po’ più avanti; ma al lieve rumore, l’infermo schiuse gli occhi, quei grandi occhi celesti, attoniti. Le due donne si strinsero vieppiù tra loro; poi, vedendogli sollevare una mano e far cenno di parlare, scapparono via con un grido, a richiudersi in cucina. Sul tardi, sentendo il campanello della porta, corsero ad aprire; ma, invece di don 54 Pietro, si videro davanti quel giovane straniero della mattina. La zitellona corse ranca ranca a rintanarsi di nuovo; ma Venerina, coraggiosamente, lo accompagnò nella camera dell’infermo già quasi al bujo, accese una candela e la porse allo straniero, che la ringraziò chinando il capo con un mesto sorriso; poi stette a guardare, afflitta: vide che egli si chinava su quel letto e posava lieve una mano su la fronte dell’infermo, sentì che lo chiamava con dolcezza: - Cleen…Cleen…Ma era il nome, quello, o una parola affettuosa? L’infermo guardava negli occhi il compagno, come se non lo riconoscesse; e allora ella vide il corpo gigantesco di quel giovane marinajo sussultare, lo sentì piangere, curvo sul letto, e parlare angosciosamente, tra il pianto, in una lingua ignota. Vennero anche a lei le lagrime agli occhi. Poi lo straniero, voltandosi, le fece segno che voleva scrivere qualcosa. Ella chinò il capo per significargli che aveva compreso e corse a prendergli l’occorrente. Quando egli ebbe finito, le consegnò la lettera e una borsetta. Venerina non comprese le parole ch’egli le disse, ma comprese bene dai gesti e dall’espressione del volto, che le raccomandava il povero compagno. Lo vide poi chinarsi di nuovo sul letto a baciare più volte in fronte l’infermo, poi andar via in fretta con un fazzoletto su la bocca per soffocare i singhiozzi irrompenti.” L. PIRANDELLO, Lontano, in “Novelle per un anno”, 1908 Pag. 4/9 Sessione ordinaria 2008 Prima prova scritta “Un giorno di gennaio dell’anno 1941, un soldato tedesco di passaggio, godendo di un pomeriggio di libertà, si trovava, solo, a girovagare nel quartiere di San Lorenzo, a Roma. Erano circa le due del dopopranzo, e a quell’ora, come d’uso, poca gente circolava per le strade….S’era scordato dell’uniforme; per un buffo interregno sopravvenuto nel mondo, l’estremo arbitrio dei bambini adesso usurpava la legge militare del Reich! Questa legge è una commedia, e Gunther se ne infischia. In quel momento, qualsiasi creatura femminile capitata per prima su quel portone…che lo avesse guardato con occhio appena umano, lui sarebbe stato capace di abbracciarla di prepotenza, magari buttato ai piedi come un innamorato, chiamandola: meine mutter! E allorché di lì a un istante vide arrivare dall’angolo un’inquilina del caseggiato, donnetta d’apparenza dimessa ma civile, che in quel punto rincasava, carica di borse e di sporte, non esitò a gridarle: «Signorina! Signorina!» (era una delle 4 parole italiane che conosceva). E con un salto le si parò davanti risoluto, benché non sapesse, nemmeno lui, cosa pretendere. Colei però, al vedersi affrontata da lui, lo fissò con occhio assolutamente disumano, come davanti all’apparizione propria e riconoscibile dell’orrore.” E. MORANTE, La Storia, Einaudi, 1974 “Risate e grida si levarono. «Fuori! Fuori della fontana! Fuori!» Erano anche voci di uomini. La gente, poco prima intorpidita e molle, si era tutta eccitata. Gioia di umiliare quella ragazza spavalda che dalla faccia e dall’accento si capiva ch’era forestiera. «Vigliacchi!» gridò Anna, voltandosi d’un balzo. E con un fazzolettino cercava di togliersi di dosso la fanghiglia. Ma lo scherzo era piaciuto. Un altro schizzo la raggiunse a una spalla, un terzo al collo, all’orlo dell’abito. Era diventata una gara.…Qui Antonio intervenne, facendosi largo…Antonio era forestiero e tutti, là, parlavano in dialetto. Le sue parole ebbero un suono curioso, quasi ridicolo….Niente ormai tratteneva il buttare fuori il fondo dell’animo: il sozzo carico di male che si tiene dentro per anni e nessuno si accorge di avere.” D. BUZZATI, Non aspettavamo altro, in “Sessanta racconti”, Mondadori, 1958 “Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano cinquantamila anni-luce da casa… Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della Galassia, dopo la lenta e 55 difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata la guerra, subito;…Stava all’erta, il fucile pronto. Lontano cinquantamila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l’avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle. E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più. Il verso e la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s’erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d’un bianco nauseante, e senza squame.” F. BROWN, Sentinella, in “Tutti i racconti”, Mondadori, 1992 Tempo verrà in cui, con esultanza, saluterai te stesso arrivato alla tua porta, nel tuo proprio specchio, e ognun sorriderà al benvenuto dell’altro, e dirà: Siedi qui. Mangia. Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io. Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore a se stesso, allo straniero che ti ha amato per tutta la vita, che hai ignorato… D. WALCOTT, Amore dopo amore, in “Mappa del nuovo Mondo”, trad. it., Adelphi, Milano, 1992 Galata morente (I secolo a.C.) È una scultura romana del I secolo a.C., che raffigura un soldato galata morente. Il guerriero, straniero ai Romani, è colto in punto di morte mentre il corpo si accascia sullo scudo, con il quale i Celti si opponevano al nemico celando il corpo nudo. Dallo scudo si staglia il combattente con il torso flesso e ruotato verso destra a far risaltare l’incisione della ferita. Pag. 5/9 Sessione ordinaria 2008 Prima prova scritta 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Il lavoro tra sicurezza e produttività. DOCUMENTI “Il lavoro nell'antichità non aveva il valore morale che gli è stato attribuito da venti secoli di cristianesimo e dalla nascita del movimento operaio. Il disprezzo per il lavoro manuale è apparso a molti come contropartita della schiavitù e, nel contempo, causa del ristagno delle tecniche. Dell'esistenza di questo disprezzo si potrebbero dare molteplici prove. Nella Politica Aristotele esalta il fatto che i cittadini abbiano tutto il tempo libero «per far nascere la virtù nella loro anima e perché possano adempiere i loro doveri civici». È la stessa nozione dell'otium cum dignitate che appare come l’ideale di vita degli scrittori romani alla fine della Repubblica e all'inizio dell'Impero. Ciò significa affermare anche che il lavoro è un ostacolo a questo tipo di vita e, quindi, una degradazione.” C. MOSSE, Il lavoro in Grecia e a Roma, trad. it. di F. Giani Cecchini, Firenze, 1973 “Nella produzione moderna il lavoro ha assunto un’importanza crescente tanto da essere considerato il soggetto e non più l’oggetto di qualsiasi attività produttiva. Per il codice civile (libro V, artt. 2060 e sgg.), che regola il lavoro nell’impresa come elemento soggettivo e dinamico, oltre che fattore primario della produzione, il lavoro consiste nella prestazione di energie lavorative effettuata, contro il corrispettivo di una retribuzione, da una persona fisica (lavoratore) a favore di un’altra persona fisica o giuridica (datore di lavoro). Il lavoro può concorrere alla produzione in modo subordinato o autonomo.” ENCICLOPEDIA UNIVERSALE, vol. 13°, a cura di G. Ceccuti-S. Calzini-R. Guizzetti, Ed. “IL SOLE 24 ORE”, Milano, 2006 56 “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” (art. 1) “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.” (art. 4) COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA “Dal Rapporto [ISFOL 2007] emerge una discrasia tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto in quei segmenti della popolazione - donne e over 55 anni in primis – per i quali, anche in linea con gli obiettivi di Lisbona, si auspicherebbe un incremento dei tassi di attività. Sul fronte della qualità della crescita economica del Belpaese, il rapporto sottolinea come i lavori siano sempre più meno conformi alle aspettative degli individui, sia per la qualità del lavoro disponibile per i nuovi entrati sia per le prassi selettive. Le scarse prospettive di carriera rappresentano il principale fattore di scoraggiamento sul fronte lavorativo.…Fa riflettere il dato che quasi il 20% degli occupati ritenga di svolgere mansioni che utilizzano solo parzialmente le loro competenze professionali.…Tra le iniziative da intraprendere per contrastare le criticità del nostro mercato del lavoro, la ricetta dell’Isfol è migliorare la coerenza e l’adattabilità reciproca tra domanda e offerta di lavoro. Soprattutto sfruttando al meglio le potenzialità del sistema dei servizi per l’impiego. Inoltre, un funzionamento più fluido e trasparente del nostro mercato del lavoro passa anche attraverso la conciliazione fra competitività e meriti e l’equità dell’accesso alle opportunità. Ma su tutti, prioritario, è investire nella sicurezza del lavoro e nel contrasto del lavoro irregolare.” C. TUCCI, Rapporto Isfol: lavoro precario per 10 lavoratori su 100, 20 novembre 2007 “L’ambiente di lavoro, non rappresenta soltanto un’accezione più ristretta della nozione di ambiente, ma si caratterizza in termini assai diversi. Anche esso costituisce infatti l’oggetto di una normativa amministrativa e penale diretta a garantire la salute dei lavoratori addetti ad attività particolarmente rischiose, e che in taluni ordinamenti impone alle imprese l’adozione di sistemi generali di controlli preventivi;…ma sovente è dato riscontrare disposizioni che, attraverso la garanzia della salute a livello di rapporto individuale, attuano una vera e propria tutela dell’ambiente di lavoro come oggetto di una situazione soggettiva specifica del prestatore di lavoro, autonomamente tutelabile.…Così delineata, la tutela dell’ambiente di lavoro si prospetta, più che come tutela di un luogo (e cioè dell’ambiente in genere), come garanzia della salute (e quindi della persona) del lavoratore.” L. RICCA, La tutela dell’ambiente di lavoro nel quadro del sistema dei diritti sociali, in “Protezione dei diritti sociali e prevenzione degli incidenti sul lavoro nel quadro dei diritti dell’uomo lavoratore”, Ed. Giuffrè, Milano, 1988 Pag. 6/9 Sessione ordinaria 2008 Prima prova scritta “Il fattore tecnologico è stato nelle ricerche più recenti piuttosto trascurato a vantaggio di una impostazione che accentuava l’influenza delle variabili psico-sociologiche nel complesso fenomeno dell’infortunio. Non si può negare però che un processo produttivo deve essere analizzato sotto l’aspetto tecnologico per poter rilevare di quanto il comportamento umano venga condizionato dalla velocità e dalle caratteristiche della produzione. L’infortunio nella sua apparente obiettività si è rilevato quale fenomeno la cui ricostruzione fotogenica non è riconducibile a un meccanismo casualistico.” C. DI NARO57 M.NOVAGA-G.COLETTI-S.COLLI, Sicurezza e produttività: influenza delle variabili tecnologiche sul comportamento lavorativo, in “Securitas”, n° 7, anno 58, 1973 “Tutto il tempo perduto a causa degli infortuni rappresenta ore-lavoro e ore-macchina aggiunte al tempo richiesto per produrre una data quantità di beni o di servizi e, di conseguenza, riduce la produttività aziendale….A parte le perdite dirette di tempo, allorché il lavoro viene interrotto a causa di un infortunio, condizioni pericolose di lavoro comportano un rallentamento delle lavorazioni stesse, poiché gli operai devono stare in guardia e muoversi e lavorare con maggiore attenzione e prudenza di ciò che sarebbe invece necessario se non esistesse il pericolo stesso. Di particolare importanza, a questo riguardo, sono ad esempio, le trasmissioni dei motori, le cinghie di trasmissione e le parti mobili delle macchine nelle cui vicinanze gli operai sono costretti a lavorare oppure a passare.” A. BERRA-T. PRESTIPINO, Lo studio del lavoro e la psicologia della sicurezza lavorativa, Ed. Angeli., Milano 1983 “A tale principio del rischio professionale si ispirò, fin dall’inizio, la nostra legislazione per gli infortuni sul lavoro; la quale per la protezione del rischio stesso impose al datore d’opera l’obbligo dell’assicurazione. Con ciò, da un lato, si volle meglio garantire agli infortunati il pagamento delle indennità sostituendo l’Istituto assicuratore (ente finanziariamente più solido) all’imprenditore, soggetto all’insolvibilità; dall’altro lato si volle salvare l’imprenditore da oneri eccessivi rispetto alla sua potenzialità economica, pei casi di infortuni gravi, ripetuti o collettivi.” G. MIRALDI, Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, Cedam, Padova, 1979 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: 60 anni dall’entrata in vigore della nostra Costituzione. Un bilancio dei suoi valori attuali e del suo rapporto con la società italiana. DOCUMENTI “Ma fu significativo dell’ampiezza di consensi raggiunta dall’impostazione programmatica della costituzione il fatto che un grande giurista membro del partito d’Azione, Piero Calamandrei, che poi all’elaborazione del testo costituzionale dette un contributo assai rilevante, dichiarasse di essere stato convinto dall’argomento di Togliatti che i costituenti dovevano fare, secondo i versi danteschi, «come quei che va di notte, / che porta il lume dietro e a sé non giova, / ma dopo sé fa le persone dotte.” E. RAGIONIERI, La storia politica e sociale, in “Storia d’Italia”, vol. IV, Einaudi, Torino, 1976 “Preme ora mettere in rilievo un aspetto determinato, relativo a quella problematica del «nucleo fondamentale» della costituzione. È certamente degno di nota il fatto che quella problematica…torni a riaffermarsi con forza. Alla dottrina del «nucleo fondamentale» ha fatto ricorso anche la nostra Corte costituzionale, indicando la presenza nella nostra costituzione di «alcuni principî supremi che non possono essere sovvertiti o modificati nel loro contenuto essenziale neppure da leggi di revisione costituzionale o da altre leggi costituzionali»; si tratta di «principi che, pur non essendo espressamente menzionati fra quelli non assoggettabili al procedimento di revisione costituzionale, appartengono all’essenza dei valori supremi sui quali si fonda la costituzione italiana.” M. FIORAVANTI, Le dottrine dello Stato e della costituzione, in “Storia dello Stato italiano dall’unità a oggi”, Roma, 1995 58 Pag. 7/9 Sessione ordinaria 2008 Prima prova scritta “Proprio sul terreno delle libertà e dei diritti, infatti, l’innovazione costituzionale è grande, così come è profondo il mutamento degli strumenti che devono garantirne l’attuazione. Non vi è soltanto una restaurazione piena dei diritti di libertà, e un allargamento del loro catalogo. Cambia radicalmente la scala dei valori di riferimento, dalla quale scompare proprio quello storicamente fondativo, la proprietà, trasferita nella parte dei rapporti economici, spogliata dell’attributo della inviolabilità, posta in relazione con l’interesse sociale (art. 42.).” S. RODOTÀ, La libertà e i diritti, in “Storia dello Stato italiano dall’unità a oggi”, Roma, 1995 “La Costituzione - soprattutto nella prima parte - ha una forte ispirazione internazionalistica e può contare su un maggior numero di norme relative ai rapporti internazionali rispetto allo Statuto Albertino…Si guarda con grande interesse a organizzazioni come le Nazioni Unite…Si ribadisce con forza la volontà pacifista di un popolo costretto, suo malgrado, a entrare nel vortice di una guerra non voluta e ancora sconvolto dalle conseguenze devastanti della sconfitta bellica. In questo contesto nasce il famoso articolo 11 della Costituzione che proclama solennemente il ripudio della guerra “come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” e stabilisce, al tempo stesso, che l’Italia “consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.” G. MAMMARELLA-P. CACACE, La politica estera dell’Italia, Roma-Bari, Laterza, 2006 “La carta costituzionale è estesa, cioè ampia e per quanto possibile dettagliata nelle sue prescrizioni. Una caratteristica innovativa, questa, espressamente voluta dai costituenti. Altre costituzioni, quella statunitense per esempio (7 Articoli più 27 Emendamenti), sono meno ampie perché si limitano a dare indicazioni di massima ai legislatori e ai giudici. La costituzione italiana, pur non essendo tra le più lunghe (ve ne sono anche con più di trecento articoli come quella indiana), consta di 139 articoli, più diciotto disposizioni finali….L’innovazione rappresentata dall’estensività della costituzione non consiste solo nel fatto che è più “lunga”. Consiste piuttosto nel tentativo di regolare in dettaglio il maggior numero di aspetti possibili. È frutto di una scelta precisa dei costituenti l’avere per esempio elencati uno per uno i diritti inviolabili dell’individuo, quando sarebbe bastato l’art. 2 che recita: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.” P. CASTAGNETTI, La costituzione italiana tra prima e seconda repubblica, Bologna, 1995 “In primo luogo, come, cosa doveva essere la costituzione? La costituzione della repubblica democratica italiana doveva essere una costituzione programmatica, cioè un insieme di regole fondamentali precise e valide immediatamente, ma anche un programma di sviluppo, un insieme di direttive per la riforma della società, da realizzare gradualmente nel tempo. Per esempio la costituzione doveva garantire al massimo diritti e doveri dei cittadini e, contemporaneamente, impegnarsi a rendere concreti dei veri e propri diritti 59 sociali, assolutamente nuovi nella storia italiana e piuttosto recenti nella storia costituzionale contemporanea europea.” P. CASTAGNETTI, ibidem, Bologna, 1995 “La ricorrenza del 60° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione ci sollecita a un grande impegno comune per porre in piena luce i principi e i valori attorno ai quali si è venuta radicando e consolidando l’adesione di grandi masse di cittadini di ogni provenienza sociale e di ogni ascendenza ideologica o culturale al patto fondativo della nostra vita democratica. Quei principi vanno quotidianamente rivissuti e concretamente riaffermati: e, ben più di quanto non accada oggi, vanno coltivati i valori – anche e innanzitutto morali – che si esprimono nei diritti e nei doveri sanciti dalla Costituzione. Nei doveri non meno che nei diritti. Doveri, a cominciare da quelli “inderogabili” di solidarietà politica, economica e sociale, che debbono essere sollecitati da leggi e da scelte di governo, ma debbono ancor più tradursi in comportamenti individuali e collettivi.” Intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella seduta comune del Parlamento in occasione della celebrazione del 60° anniversario della Costituzione, 23 gennaio 2008 Pag. 8/9 Sessione ordinaria 2008 Prima prova scritta 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Quale idea di scienza nello sviluppo tecnologico della società umana. DOCUMENTI “Quando la nostra vita umana giaceva per terra/turpemente schiacciata da una pesante religione/che mostrava dal cielo l’orribile faccia/sopra i mortali, per la prima volta un uomo mortale,/un Greco, osò contro di quella alzare lo sguardo/e per primo resisterle contro; né la fama dei Numi/né il fulmine lo distrusse né la minaccia del cielo/strepitoso lo spaventò; ché anzi il desiderio/gli crebbe più forte e più acre lo strinse,/di rompere egli per primo/le porte serrate della natura. E vinse/la forza dell’animo; e andò lontano, solo,/di là dalle fiammanti barriere dell’universo/e tutto l’immenso attraversò con la mente/illesa, e a noi vittorioso ritorna e ci svela/il segreto dei corpi che nascono e come alle cose/è fisso un termine e limitato il potere./Così la religione fu calpestata/sotto i piedi mortali/e quella vittoria ci solleva alle stelle./” LUCREZIO, De Rerum Natura, I, vv. 62-79, trad. E. Cetrangolo, Sansoni, Firenze, 1969 “Nel corso della storia è sempre accaduto che l’uomo si sia trovato in una situazione di incertezza di fronte a due modi profondamente diversi di interpretare la realtà. Fu senza dubbio questo il caso che si verificò alla fine del Seicento, quando gli scienziati e i filosofi razionalisti – Isaac Newton, John Locke, René Descartes e altri – misero in discussione alcuni dogmi della Chiesa, fra i quali anche una dottrina fondamentale: quella che considerava la terra come una creazione di Dio e, quindi, dotata di valore intrinseco. I nuovi pensatori propendevano per una visione più materialistica dell’esistenza, fondata sulla matematica e sulla «ragione». Meno di un secolo dopo, gli insorti delle colonie americane e i rivoluzionari francesi scalzarono il potere monarchico, che sostituirono con la forma di governo repubblicana, proclamando «il diritto inalienabile» dell’uomo «alla vita, alla libertà, alla felicità e alla proprietà». Alla vigilia della Rivoluzione americana, James Watt brevettò la macchina a vapore, istituendo un nesso fra il carbone e lo spirito prometeico della nuova era; l’umanità mosse così i suoi primi, malfermi passi verso lo stile di vita industriale che, nei due secoli successivi, avrebbe radicalmente cambiato il mondo.” J. RIFKIN, Economia all’idrogeno, Mondadori, 2002 “Nel suo New Guide to Science, Isaac 60 Asimov disse che la ragione per cercare di spiegare la storia della scienza ai non scienziati è che nessuno può sentirsi veramente a proprio agio nel mondo moderno e valutare la natura dei suoi problemi - e le possibili soluzioni degli stessi - se non ha un’idea esatta di cosa faccia la scienza. Inoltre, l’iniziazione al meraviglioso mondo della scienza è fonte di grande soddisfazione estetica, di ispirazione per i giovani, di appagamento del desiderio di sapere e di un più profondo apprezzamento delle mirabili potenzialità e capacità della mente umana.…La scienza è una delle massime conquiste (la massima, si può sostenere) della mente umana, e il fatto che il progresso sia stato in effetti compiuto, in grandissima parte, da persone di intelligenza normale procedendo passo dopo passo a cominciare dall’opera dei predecessori rende la vicenda ancor più straordinaria, e non meno.” J. GRIBBIN, L’avventura della scienza moderna, Longanesi, 2002 “Francesco Bacone concepì l’intera scienza come operante in vista del benessere dell’uomo e diretta a produrre, in ultima analisi, ritrovati che rendessero più facile la vita dell’uomo sulla terra. Quando nella Nuova Atlantide volle dare l’immagine di una città ideale, non si fermò a vagheggiare forme perfette di vita sociale o politica ma immaginò un paradiso della tecnica dove fossero portati a compimento le invenzioni e i ritrovati di tutto il mondo.…La tecnica, sia nelle sue forme primitive sia in quelle raffinate e complesse che ha assunto nella società contemporanea, è uno strumento indispensabile per la sopravvivenza dell’uomo. Il suo processo di sviluppo appare irreversibile perché solo ad esso rimane affidata la possibilità della sopravvivenza del numero sempre crescente degli esseri umani e il loro accesso a un più alto tenore di vita.” N. ABBAGNANO, Dizionario di Filosofia, Torino, UTET, 1971 “Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell’uomo. Il primo è familiare a tutti: direttamente e ancor più indirettamente la scienza produce strumenti che hanno completamente trasformato l’esistenza umana. Il secondo è per sua natura educativo, agendo sullo spirito. Per quanto possa apparire meno evidente a un esame frettoloso, questa seconda modalità non è meno efficiente della prima. L’effetto pratico più appariscente della scienza è il fatto che essa rende possibile l’invenzione di cose che arricchiscono la vita, anche se nel contempo la complicano.” A. EINSTEIN, Pensieri degli anni difficili, trad. ital. L. Bianchi, Torino, Boringhieri, 1965 “Questa idea dell’incremento tecnico come onda portante del progresso è largamente diffusa; qualcuno l’ha chiamata «misticismo della macchina». Noi ci vediamo vivere nell’era del computer o nell’era nucleare, succedute all’era del vapore del XIX secolo. Si pensa a ogni periodo nei termini della tecnologia dominante, risalendo fino alla storia primitiva dell’uomo. Pensiamo allor a allo sviluppo dagli utensili di pietra a quelli di bronzo, e poi al sopravvenire Pag. 9/9 Sessione ordinaria 2008 Prima prova scritta d’un’età del ferro, quasi una logica progressione tecnica che trascina nella propria corrente l’evoluzione sociale. Pensiamo a ciascuna età nei termini dell’impatto della tecnica sulle faccende umane, e raramente indaghiamo sul processo contrario.…Così nello sviluppo della tecnologia moderna, non occorre intendere solamente l’influenza degli strumenti e delle tecniche sulla società, bensì l’intero ventaglio delle «forze reciprocamente interagenti» che ha dato luogo agli spettacolari passi avanti del nostro tempo. Come si è espresso un altro studioso dell’evoluzione umana [Solly Zuckerman], «la tecnologia è sempre stata con noi. Non è qualcosa al di fuori della società, qualche forza esterna dalla quale veniamo sospinti…la società e la tecnologia sono…riflessi l’una dell’altra».” A. 61 PACEY, Vivere con la tecnologia, Roma, 1986 “Non intendo certo sbrogliare l’intricatissimo rapporto tra scienza e tecnologia, ma solo rilevare che oggi, soprattutto grazie all’impiego delle tecnologie informatiche e della simulazione, la nostra capacità di agire ha superato di molto la nostra capacità di prevedere.…La tecnologia è importante per ciò che ci consente di fare, non di capire.…A cominciare dalla metà del Novecento la tecnologia ha assunto una velocità tale da non permettere a volte alla scienza di giustificare e spiegare teoricamente, neppure a posteriori, il funzionamento dei ritrovati tecnologici. La scienza si è così ridotta a difendere posizioni via via più difficili, tanto più che le radici dell’accelerazione tecnologica non sono da ricercarsi all’interno dello sviluppo scientifico, bensì nell’ambito della tecnologia stessa. Infatti è stata l’informatica che, con il calcolatore, ha fornito all’innovazione uno strumento, o meglio un metastrumento, flessibile e leggero che ha impresso un’accelerazione fortissima alle pratiche della progettazione.” G. O. LONGO, Uomo e tecnologia: una simbiosi problematica, Ed. Univ. Trieste, 2006 “Le aziende subiranno più cambiamenti nei prossimi dieci anni di quanti ne abbiano sperimentati negli ultimi cinquanta. Mentre stavo preparando il discorso che avrei dovuto tenere al nostro primo summit dei CEO (Chief Executive Officer), nella primavera del 1997, meditavo sulla natura specifica dei mutamenti che l’era digitale avrebbe imposto al mondo imprenditoriale. Volevo che il mio discorso non si fermasse agli strepitosi vantaggi offerti dalla tecnologia, ma affrontasse anche i problemi con i quali i dirigenti di un’azienda devono combattere tutti i giorni. In che modo la tecnologia può contribuire a migliorare la gestione di un’impresa? In che modo trasformerà le aziende? In che modo può aiutarci a mettere a punto una strategia vincente per i prossimi cinque o dieci anni?” B. GATES, Business @lla velocità del pensiero, Mondadori, 1999 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Cittadinanza femminile e condizione della donna nel divenire dell’Italia del Novecento. Illustra i più significativi mutamenti intervenuti nella condizione femminile sotto i diversi profili (giuridico, economico, sociale, culturale) e spiegane le cause e le conseguenze. Puoi anche riferirti, se lo ritieni, a figure femminili di particolare rilievo nella vita culturale e sociale del nostro Paese. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Comunicare le emozioni: un tempo per farlo si scriveva una lettera, oggi un sms o una e-mail. Così idee e sentimenti viaggiano attraverso abbreviazioni e acronimi, in maniera veloce e funzionale. Non è possibile definire questo cambiamento in termini qualitativi, si può però prendere atto della differenza delle modalità di impatto che questa nuova forma di comunicazione ha sulle relazioni tra gli uomini: quanto quella di ieri era una comunicazione anche fisica, fatta di scrittura, odori, impronte e attesa, tanto quella di oggi è incorporea, impersonale e immediata. Discuti la questione proposta, illustrandone, sulla base delle tue conoscenze ed esperienze personali, gli aspetti che ritieni più significativi. ____________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. 62 SECONDA SIMULAZIONE 1° PROVA PROVA DI ITALIANO Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO L. PIRANDELLO, Il piacere dell’onestà ATTO PRIMO - SCENA OTTAVA BALDOVINO, FABIO. BALDOVINO (seduto, s’insella le lenti su la punta del naso e, reclinando indietro il capo) Le chiedo, prima di tutto, una grazia. FABIO Dica, dica... BALDOVINO Signor marchese, che mi parli aperto. FABIO Ah, sì, sì... Anzi, non chiedo di meglio. BALDOVINO Grazie. Lei forse però non intende questa espressione «aperto», come la intendo io. FABIO Ma... non so... aperto... con tutta franchezza... E poiché Baldovino, con un dito, fa cenno di no: ...E come, allora? BALDOVINO Non basta. Ecco, veda, signor marchese: inevitabilmente, noi ci costruiamo. Mi spiego. Io entro qua, e divento subito, di fronte a lei, quello che devo essere, quello che posso essere - mi costruisco - cioè, me le presento1 in una forma adatta alla relazione che debbo contrarre con lei. E lo stesso fa di sé anche lei che mi riceve. Ma, in fondo, dentro queste costruzioni nostre messe così di fronte, dietro le gelosie2 e le imposte, restano poi ben nascosti i pensieri nostri più segreti, i nostri più intimi sentimenti, tutto ciò che siamo per noi stessi, fuori delle relazioni che vogliamo stabilire. - Mi sono spiegato? FABIO Sì, sì, benissimo… Ah, benissimo! [...] BALDOVINO Comincio io, allora, se permette, a parlarle aperto. - Provo da un pezzo, signor marchese - dentro - un disgusto indicibile delle abiette costruzioni di me, che debbo mandare avanti nelle relazioni che mi vedo costretto a contrarre coi miei... diciamo simili, se lei non s’offende. FABIO No, prego... dica, dica pure... BALDOVINO Io mi vedo, mi vedo di continuo, signor marchese; e dico: - Ma quanto è vile, ma com’è indegno questo che tu ora stai facendo! 63 FABIO (sconcertato, imbarazzato) Oh Dio... ma no... perché? BALDOVINO Perché sì, scusi. Lei, tutt’al più, potrebbe domandarmi perché allora lo faccio? Ma perché... molto per colpa mia, molto anche per colpa d’altri, e ora, per necessità di cose, non posso fare altrimenti. Volerci in un modo o in un altro, signor marchese, è presto fatto: tutto sta, poi, se possiamo essere quali ci vogliamo. [...] Ora, scusi, debbo toccare un altro tasto molto delicato. FABIO Mia moglie? BALDOVINO Ne è separato. - Per torti... - lo so, lei è un perfetto gentiluomo - e chi non è capace di farne, è destinato a riceverne. - Per torti, dunque, della moglie. - E ha trovato qua una consolazione. Ma la vita - trista usuraja - si fa pagare quell’uno di bene che concede, con cento di noje e di dispiaceri. FABIO Purtroppo! BALDOVINO Eh, l’avrei a sapere! - Bisogna che ella sconti la sua consolazione, signor marchese! Ha davanti l’ombra minacciosa d’un protesto senza dilazione. - Vengo io a mettere una firma d’avallo, e ad assumermi di pagare la sua cambiale. - Non può credere, signor marchese, quanto piacere mi faccia questa vendetta che posso prendermi contro la società che nega ogni credito alla mia firma. Imporre questa mia firma; dire: - Ecco qua: uno ha preso alla vita quel che non doveva e ora pago io per lui, perché se io non pagassi, qua un’onestà fallirebbe, qua l’onore d’una famiglia farebbe bancarotta; signor marchese, è per me una bella soddisfazione: una rivincita! Creda che non lo faccio per altro. [...] FABIO Ecco, bene! E allora, questo. Benissimo! Io non vado cercando altro, signor Baldovino. L’onestà! La bontà dei sentimenti! [...] BALDOVINO Ma le conseguenze, signor marchese, scusi! [...] FABIO Ecco... caro signore... – capirà… - già lei stesso l’ha detto - non... non mi trovo in condizione di seguirla bene, in questo momento [...] BALDOVINO - È facilissimo. Che debbo fare io? - Nulla. - Rappresento la forma. - L’azione - e non bella - la commette lei: - l’ha già commessa, e io gliela riparo; seguiterà a commetterla, e io la nasconderò. - Ma per nasconderla bene, nel suo stesso interesse e nell’interesse sopratutto della signorina, bisogna che lei mi rispetti; e non le sarà facile nella parte che si vuol riserbare! - Rispetti, dico, non propriamente me, ma la forma - la forma che io rappresento: l’onesto marito d’una signora perbene. Non la vuol rispettare? FABIO Ma sì, certo! BALDOVINO E non comprende che sarà tanto più rigorosa e tiranna, questa forma, quanto più pura lei vorrà che sia la mia onestà? - Perciò le dicevo di badare alle conseguenze. [...] FABIO Come... perché, scusi? - Io non vedo tutte codeste difficoltà che vede lei! 64 BALDOVINO Credo mio obbligo fargliele vedere, signor marchese. Lei è un gentiluomo. Necessità di cose, di condizioni, la costringono a non agire onestamente. Ma lei non può fare a meno dell’onestà! Tanto vero che, non potendo trovarla in ciò che fa, la vuole in me. Devo rappresentarla io, la sua onestà: - esser cioè, l’onesto marito d’una donna, che non può essere sua moglie; l’onesto padre d’un nascituro che non può essere suo figlio. È vero questo? FABIO Sì, sì, è vero. BALDOVINO Ma se la donna è sua, e non mia; se il figliuolo è suo, e non mio, non capisce che non basterà che sia onesto soltanto io? Dovrà essere onesto anche lei, signor marchese, davanti a me. Per forza! - Onesto io, onesti tutti. - Per forza! FABIO Come come? Non capisco! Aspetti... Note: 1 mi presento a lei 2 le persiane Luigi PIRANDELLO (Girgenti 1867 - Roma 1936) ebbe il premio Nobel nel 1934. Tutta la sua produzione è percorsa dal filo rosso dell’assurdo e del tragico della condizione umana, dal contrasto tra apparenza e realtà e dallo sfaccettarsi della verità. Il testo proposto è tratto da Il piacere dell’onestà, commedia in tre atti, rappresentata per la prima volta a Torino il 25 novembre 1917. La vicenda è collocata ai primi del Novecento in una città delle Marche. Un nobile (il marchese Fabio), separato dalla moglie, ha una relazione con una giovane (Agata), che aspetta da lui un bambino. Il marchese e la madre della giovane pensano di trovare ad Agata (riluttante, ma poi consenziente), un finto marito per «salvare le apparenze». Accetta di assumere questo ruolo un altro aristocratico, Baldovino, uomo dalla vita dissipata, pieno di debiti di gioco, che non sa come pagare e che vengono pagati dal marchese. Ma Baldovino, molto accorto e sottile intenditore dei raggiri altrui, intuisce che Fabio, dopo aver fatto di lui un finto padre del nascituro, cercherà di scacciarlo dalla famiglia, magari facendolo apparire un truffatore in qualche affare finanziario. Per prevenire questo inganno, Baldovino fonda tutto il suo rapporto col marchese su un patto di onestà di pura forma: chiede che tutti debbano apparire sempre e in ogni cosa onesti, anche se non lo sono. Infatti, Baldovino, per tutta la vita imbroglione e sregolato, accetta questo vile patto solo per provare il piacere di apparire onesto, in una società che non rende affatto facile l’essere onesti. Ma alla fine giunge il colpo di scena: quando si scoprono l’inganno del marchese e la disonestà sua e degli altri, Baldovino confessa la propria intima disonestà e conquista in questo modo, involontariamente, la stima e l’amore di Agata, che decide di andare a vivere con lui, portando con sé anche il bambino. Nella Scena ottava dell’Atto primo si incontrano e discutono per la prima volta il puntiglioso Baldovino e l’incauto Fabio. - Le parole in neretto nel testo sono evidenziate già dall’Autore. 65 Analisi del testo A. La figura di Baldovino 1. Cerca e commenta nelle battute di Baldovino le parole e le espressioni che meglio rivelano le sue posizioni e intenzioni nella trattativa. 2. Nel brano dalla riga 19 alla riga 41 quali esperienze affiorano della precedente vita di Baldovino? 3. In quale brano emerge più chiaramente il quadro delle «apparenze» da salvare? Individualo e commentalo. B. La figura di Fabio 1. Come si caratterizza il linguaggio di Fabio rispetto a quello di Baldovino? 2. Quando Fabio (righe 42 e 43) parla di «onestà» e «bontà dei sentimenti» da parte di Baldovino, a che cosa sembra riferirsi? 3. In questo dialogo, Fabio fa finta di non capire i discorsi di Baldovino o non li comprende davvero? Argomenta la tua risposta. Commento complessivo e approfondimenti 1. Da questa vicenda, che per lungo tratto ci presenta personaggi pieni di ipocrisia e abituati al raggiro, si ricava alla fine anche una morale positiva? In che modo il pessimismo di Pirandello, quale si riscontra in questa ed in altre sue opere a te note, vuole aiutarci a trovare il filo per una condotta onesta nella vita, così piena di difficoltà per tutti? 2. Pirandello è tra i nostri scrittori moderni che propongono per primi una lingua finalmente di “uso medio”, cioè di tipo parlato. Cerca e commenta le espressioni vicine al parlato di oggi. Puoi spiegare, ad esempio, il significato dell’avverbio «allora» qui più volte usato. 3. Nel rispondere alle domande che ti sono state poste, riferisciti anche al contesto culturale europeo dell’epoca. TIPOLOGIA B REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE" (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando i documenti e i dati che lo corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Dà un titolo alla tua trattazione. Se scegli la forma del "saggio breve", indica la destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se scegli la forma dell' "articolo di giornale", indica il tipo di giornale sul quale ipotizzi la pubblicazione 66 (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Poeti e letterati di fronte alla "grande guerra" DOCUMENTI "Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo -, il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei liberatori, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna." MANIFESTO DEL FUTURISMO, "Le Figaro", 1909 "Edizione della sera! Della sera! Della sera! Italia! Germania! Austria!" E sulla piazza, lugubremente listata di nero, si effuse un rigagnolo di sangue purpureo! Un caffè infranse il proprio muso a sangue, imporporato da un grido ferino: "Il veleno del sangue nei giuochi del Reno! I tuoni degli obici sul marmo di Roma!" Dal cielo lacerato contro gli aculei delle baionette gocciolavano lacrime di stelle come farina in uno staccio e la pietà, schiacciata dalle suole, strillava: "Ah, lasciatemi, lasciatemi, lasciatemi! …" Vladimir MAJAKOVSFKIJ, 1914 [...] siamo troppi. La guerra è un'operazione malthusiana. C'è un di troppo di qua e un di troppo di là che si premono. La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno bocche intorno alla stessa tavola. E leva di torno un'infinità di uomini che vivevano perché erano nati; che mangiavano per vivere, che lavoravano per mangiare e maledicevano il lavoro senza il coraggio di rifiutar la vita [...]. Fra le tante migliaia di carogne abbracciate nella morte e non più diverse che nel colore dei panni, quanti saranno, non dico da piangere, ma da rammentare? Ci metterei la testa che non arrivino ai diti delle mani e dei piedi messi insieme [...]. Giovanni PAPINI, Amiamo la guerra, in "Lacerba", II, 20, 1914 È una vecchia lezione! La guerra è un fatto, come tanti altri in questo mondo; è enorme, ma è quello solo; accanto agli altri, che sono stati e che saranno: non vi aggiunge; non vi toglie nulla. Non cambia nulla, assolutamente, nel mondo. Neanche la letteratura: [...]. Sempre lo stesso ritornello: la guerra non cambia niente. Non migliora, non redime, non cancella: per sé sola. Non fa miracoli. Non paga i debiti, non lava i peccati. In questo mondo, che non conosce più la grazia. Il cuore dura fatica ad ammetterlo. Vorremmo che quelli che hanno faticato; sofferto, resistito per una causa che è sempre santa, quando fa soffrire, uscissero dalla prova come quasi da un lavacro: più duri, tutti. E quelli che muoiono, almeno quelli, che fossero ingranditi, santificati: senza macchia e senza colpa. E poi no. Né il sacrificio né la morte aggiungono nulla a una vita, a un'opera, a un'eredità 67 [...]. Che cosa è che cambierà su questa terra stanca, dopo che avrà bevuto il sangue di tanta strage: quando i morti e i feriti, i torturati e gli abbandonati dormiranno insieme sotto le zolle, e l'erba sopra sarà tenera lucida nuova, piena di silenzio e di lusso al sole della primavera che è sempre la stessa? [...]. Renato SERRA, Esame di coscienza di un letterato, in "La Voce", 30.4.1915 [...] Accesa è tuttavia l'immensa chiusa fornace, o gente nostra, o fratelli: e che accesa resti vuole il nostro Genio, e che il fuoco ansi e che il fuoco fatichi sinché tutto il metallo si strugga, sinché la colata sia pronta, sinché l'urto del ferro apra il varco al sangue rovente della resurrezione [...]. Gabriele D'ANNUNZIO, Sagra dei Mille (dal Discorso tenuto a Quarto il 5.5.1915) "Guerra! Quale senso di purificazione, di liberazione, di immane speranza ci pervase allora![...]. Era la guerra di per se stessa a entusiasmare i poeti, la guerra quale calamità, quale necessità morale. Era l'inaudito, potente e passionale serrarsi della nazione nella volontà di una prova estrema, una volontà, una radicale risolutezza quale la storia dei popoli sino allora forse non aveva conosciuto. [...]. La vittoria della Germania sarà un paradosso, anzi un miracolo, una vittoria dell'anima sulla maggioranza. La fede in essa va contro la ragione. [...]. L'anima tedesca è troppo profonda perché la civilizzazione divenga per essa il concetto più sublime. La corruzione o il disordine dell'imborghesimento le sembrano un ridicolo orrore. [...]. Non è la pace appunto l'elemento della corruzione civile, corruzione che le appare divertente e spregevole al tempo stesso?". Thomas MANN, Pensieri di guerra, novembre 1914, in "Scritti storici e politici", trad. it. Milano, 1957 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Il dibattito sulla evoluzione del concetto di stato sociale. DOCUMENTI Il termine welfare state venne usato per la prima volta in Gran Bretagna dopo la seconda guerra mondiale, per descrivere il tipo di stato ricostruito dal governo laburista col più ampio consenso. Il termine Ł sopravvissuto alla caduta di quel governo (1951). [...] Il potere politico, nel welfare state, poteva essere impiegato per modificare, con mezzi legislativi e amministrativi, il gioco delle forze del mercato. In tre possibili direzioni: 1) garantire ai singoli e alle famiglie un minimo reddito indipendente dal valore di mercato del loro lavoro o dal loro patrimonio; 2) ridurre l’insicurezza sociale mettendo chiunque in grado di far fronte a difficili congiunture: malattia, vecchiaia, disoccupazione; 3) garantire a tutti, senza distinzione di classe e di reddito, le migliori prestazioni possibili (l’ottimo, non il minimo) relativamente a un complesso di servizi predeterminati. A.BRIGGS, Welfare State: passato, presente, futuro, Mondo Operaio, II, 1985 Lo stato-provvidenza realizzato in Europa a partire dal 1945-46 ha cambiato natura e funzione. Ancora tra le due guerre, il suo scopo era quello dell’assistenza, di un riequilibrio 68 precario delle disfunzioni sociali più evidenti, nel quadro di una preoccupazione politica che consisteva nel neutralizzare la lotta di classe nel momento di sviluppo della grande industria. [] Dopo il 1945, l’incremento molto sensibile delle spese sociali per il canale dello stato-provvidenza appare come uno dei motori necessari per dare impulso alla crescita economica, mediante lo sviluppo della produttività del lavoro. [...] Il progresso sociale Ł una componente indispensabile dello sviluppo, perchè partecipa all’ampliamento del mercato interno, al miglioramento della produttività lavorativa, contribuendo a una ripresa degli investimenti, delle opportunità di lavoro e di impiego. F. DEMIER, Lo stato sociale, in Storia e dossier, Febbraio 1989 L’attuale dibattito sulla crisi dello Stato sociale e assistenziale non riguarda solo l’aumento degli oneri finanziari. La critica è rivolta anche alla crescente burocratizzazione, centralizzazione, professionalizzazione, monetarizzazione e giuridificazione, collegate allo sviluppo dello Stato sociale. E difficilmente contestabile il fatto che lo Stato sociale sia stato un forte motore di trasformazione della società ma che, ampliando le funzioni pubbliche nel campo della sicurezza sociale, abbia anche distrutto l’ambiente sociale, indebolito il potenziale di iniziativa personale e limitato l’autonomia dei singoli. L’individuo Ł stato assoggettato alle regole disciplinatorie dello Stato sociale ed ha perso la libera disponibilità su un’ampia parte dei propri beni. Molti chiedono perciò di risolvere i problemi sociali in modo più deciso, attraverso il mercato o ridando slancio alla funzione sociale dei gruppi, come le organizzazioni di autotutela ed in particolare la famiglia. Quest’ultimo punto appare tanto più necessario, in quanto, ad esempio, alcolizzati, tossicodipendenti, malati di AIDS o malati cronici necessitano non solo di aiuto materiale ma anche, soprattutto, di dedizione umana. G. A. RITTER, Storia dello Stato sociale, Roma-Bari, 1996 In realtà, si profila l’esigenza di ripartire dal basso poichè, se è vero che la crescente articolazione e sofisticazione della domanda dei cittadini ha rappresentato l’aspetto veramente dirompente rispetto alla rottura del modello di welfare tradizionale, statocentrico e monopolista, di fatto, nei processi di ridefinizione organizzativa e funzionale del nostro modello di politiche sociali gli utenti hanno svolto finora un ruolo del tutto residuale. [...] Invece, laddove i soggetti di offerta hanno operato sporcandosi le mani con i bisogni sociali emergenti, anche estremi, si sono registrati i risultati più importanti in termini d’innovazione dei modelli di intervento e qualità delle prestazioni (emblematica sotto questo aspetto Ł tutta la vicenda del terzo settore nel campo dell’assistenza ai tossicodipendenti ed ai malati di Aids, oppure negli interventi a favore dei minori ecc..). 34 Rapporto annuale sulla situazione sociale del paese 2000 - Sintesi, CENSIS 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Il terrore e la repressione politica nei sistemi totalitari del ‘900. DOCUMENTI Scheda: 69 • Il fascismo italiano fece centinaia di prigionieri politici e di confinati in domicilio coatto, migliaia di esiliati e fuoriusciti politici. • Il nazismo tedesco dal 1933 al 1939 ha eliminato circa 20.000 oppositori nei campi di concentramento e nelle prigioni; tra il 1939 e il 1941 ha sterminato nelle camere a gas 70.000 tedeschi vittime di un programma di eutanasia. Durante la guerra si calcola che siano stati uccisi circa 15 milioni di civili nei paesi occupati, circa 6 milioni di ebrei; 3.300.000 prigionieri di guerra sovietici, più di un milione di deportati e decine di migliaia di zingari sono morti nei campi di concentramento; più di 8 milioni sono stati inviati ai lavori forzati. • Nella Russia comunista la prima epurazione la pagarono gli iscritti al partito; tra il 1936-38 furono eliminati 30.000 funzionari su 178.000; nell’Armata rossa in due anni furono giustiziati 271 tra generali, alti ufficiali e commissari dell’esercito. Nei regimi comunisti del mondo (URSS, Europa dell’Est, Cina, Corea del Nord, Vietnam, Cambogia, Cuba, ecc.) si calcola che sono stati eliminati circa 100 milioni di persone contrarie al regime. • Né bisogna dimenticare le “foibe” istriane e, più di recente, i crimini nei territori della ex Jugoslavia, in Algeria, in Iraq, ecc. Amnesty International ha segnalato 111 Paesi dove sono state applicate torture su persone per reati d’opinione. “Con il terrore si assiste a una doppia mutazione: l’avversario, prima nemico e poi criminale, viene trasformato in ‘escluso’. Questa esclusione sfocia quasi automaticamente nell’idea di sterminio. Infatti la dialettica amico/nemico è ormai insufficiente a risolvere il problema fondamentale del totalitarismo: si tratta di costruire un’umanità riunificata e purificata, non antagonista [...]. Da una logica di lotta politica si scivola presto verso una logica di esclusione, quindi verso un’ideologia dell’eliminazione e, infine, dello sterminio di tutti gli elementi impuri”. S. COURTOIS, “Perché?”, in Il libro nero del comunismo, Milano, Mondadori, 2000 “Per genocidio si intende uno qualunque dei seguenti atti, commessi con l’intenzione di distruggere completamente o in parte un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso in quanto tale: a) assassinio di membri del gruppo; b) grave attentato all’incolumità fisica o mentale di membri del gruppo; c) imposizione intenzionale al gruppo di condizioni di vita destinate a provocarne la distruzione fisica totale o parziale; d) misure volte a ostacolare le nascite all’interno del gruppo; e) trasferimenti coatti dei figli di un gruppo a un altro”. Convenzione delle Nazioni Unite del 9/12/1948 “Dolore per la nostra patria [il Cile] soggiogata e convertita in un immenso carcere; per il nostro popolo martoriato dalla fame e dalla miseria; per i nostri compagni ed amici caduti nel combattimento, o assassinati, torturati o incarcerati dal fascismo. Speranza che questo incubo di orrore avrà una fine non lontana, e la certezza che i colpevoli riceveranno il castigo esemplare”. 70 C. ALTAMIRANO, “Saluto di capodanno: I gennaio 1975”, in Tutte le forme di lotta, Milano, 1975, (L’autore era segretario generale del Partito socialista cileno) “I regimi totalitari del XX secolo hanno rivelato l’esistenza di un pericolo prima insospettato: quello di una manomissione completa della memoria”. T. TODOROV, Memoria del male, tentazione del bene. Inchiesta su un secolo tragico, Milano, Garzanti, 2001 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Progresso scientifico-tecnologico e risorse del Pianeta: una sfida per il prossimo millennio DOCUMENTI "Molti rispettabili pensatori credono che siamo di fronte a un nuovo secolo di inevitabile progresso economico e tecnologico [...]. Questa visione del futuro, alimentata dagli entusiasmanti progressi delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni [...] riflette una nuova concezione della specie umana, in cui la società si considera libera dalla dipendenza dal mondo naturale [...]. L'autocompiacimento di questo punto di vista porta a sottovalutare la nostra dipendenza dal mondo naturale e la nostra profonda vulnerabilità". "... il sistema attuale ha prodotto gravi squilibri nei consumi energetici e nel benessere sociale: dai suoi benefici sono esclusi circa due miliardi di poveri (un terzo della popolazione mondiale), che tuttora non hanno l'elettricità e per cucinare ricorrono alla biomassa [legna, rifiuti vegetali e organici in genere]. Oggi un quinto dell'umanità - quello più ricco - consuma il 58% dell'energia mondiale, mentre un quinto - il più povero - ne utilizza meno del 4%. Gli Stati Uniti, con il 5% della popolazione mondiale, consumano circa un quarto del rifornimento energetico globale [...]. "Un'economia è ecologicamente sostenibile solo se soddisfa il principio di sostenibilità, principio che affonda le sue radici nella scienza ecologica. In un'economia sostenibile la pesca non supera i limiti naturali di prelievo del pesce, la quantità di acqua pompata dal sottosuolo non supera la rigenerazione delle falde, l'erosione del suolo non supera il ritmo naturale di formazione di nuovi suoli, il taglio degli alberi non supera il rimboschimento e le emissioni di carbonio non superano la capacità dell'atmosfera di fissare CO2. Un'economia sostenibile non distrugge specie vegetali e animali a ritmo più veloce di quello della loro evoluzione [...]. Uso mondiale di energia, anni 1900 e 1997 Fonte Carbone Petrolio gas naturale Nucleare Energie rinnovabili (1) TOTALE 1900 milioni di tonnellate equiv. petrolio 501 18 9 0 383 % % 55 2 1 0 42 1997 milioni di tonnellate equiv. Petrolio 2122 2940 2173 579 1833 911 100 9647 100 71 22 30 23 6 19 (1) Include energia da biomassa, idrogeno, energia eolica, geotermica e solare. (Tavola e citazioni sono tratte da: State of the World 99. Stato del pianeta e sostenibilità. Rapporto annuale, Edizioni Ambiente, Milano 1999, pp. 19, 43-44, 15-16, 25) "... se l'evoluzione del sistema mondiale verrà lasciata proseguire secondo le tendenze attuali, senza interventi correttivi consapevoli da parte della società umana [...] l'effetto combinato di 8 Se aumento della popolazione, sovrasfruttamento delle risorse naturali, inquinamento, produrrà una crisi su scala mondiale in un'epoca che si colloca attorno alla metà del prossimo secolo". (Repertorio Statistiche, in "Enciclopedia Europea", XII, Milano, 1984, pp. 901-902) "I progressi nella medicina e nell'igiene pubblica hanno consentito una drastica crescita della popolazione, riducendo le malattie e la mortalità infantile. Allo stesso tempo la scienza agraria ha fatto aumentare la produzione di cibo, ad un grado sufficiente per nutrire questa enorme popolazione, benché con diversi standard alimentari e sempre più frequenti eccezioni […]. Da un lato la scienza e la tecnologia vengono riconosciute come forze emancipatrici che liberano dalle malattie e da condizioni di lavoro intollerabili, ma d'altro lato sono forze di sfruttamento "imperialistiche", perché impongono l'industrializzazione e i valori occidentali a comunità che sono ancora prive di beni elementari […]. C'è dunque un problema genuino, che, in una parola, è questo: come rendere la scienza più "umana"? Alcuni sosterrebbero che una delle reazioni più costruttive al movimento antiscientifico è stato lo sviluppo di una "scienza critica" caratterizzata in generale da una più spiccata sensibilità nei confronti dell'equilibrio ecologico". Stewart RICHARDS, Filosofia e sociologia della scienza, Armando, 1998 TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO Mentre in Italia e in Germania la democrazia non riuscì a sopravvivere ai traumi sociali ed economici del primo dopoguerra, lasciandosi sopraffare da regimi totalitari, in Francia e in Inghilterra, pur in presenza di instabilità politica e di una profonda crisi istituzionale, le forze democratiche seppero resistere ad ogni tendenza autoritaria. Sviluppa l'argomento, illustrando le ragioni di comportamenti e risultati così differenti. TIPOLOGIA D TEMA DI ORDINE GENERALE Giovanni Verga, in una famosa novella dal titolo Rosso Malpelo, compresa nella raccolta "Vita dei Campi" pubblicata nel 1880, racconta di due ragazzini che lavorano in condizioni disumane in una miniera. Le cronache odierne mostrano continuamente minori in luoghi di guerra, di fame, di disperazione o utilizzati in lavori faticosi e sottoposti a inaudite crudeltà, nonostante gli appelli e gli interventi delle organizzazioni umanitarie che tentano di arginare questa tragedia. Inquadra il problema ed esponi le tue considerazioni in proposito. 72 GRIGLIA DI CORREZIONE 1° PROVA 73 SIMULAZIONE SECOND A PROVA DISCIPLINE PROGETTUALI DESIGN “Seneca afferma che lo stolto è colui che deve sempre ricominciare da capo” Aldo Rossi. Sulla base delle metodologie acquisite e delle esperienze progettuali e laboratoriali di indirizzo realizzate nel corso degli studi, coniugando le esigenze estetiche e concettuali con quelle funzionali e tecnologiche, il candidato sviluppi una personale proposta rispetto alla traccia di seguito indicata: Il candidato progetti una struttura espositiva per oggetti di design di piccole dimensioni da installare in temporary shop, fiere o eventi, prevedendo nuove forme di incontro tra tradizione e innovazione, attraverso inedite modalità di personalizzazione delle superfici e dei singoli elementi costitutivi. La st ruttura dovrà caratterizzarsi per l’utilizzo di materiali eco -sostenibili, resistenti e leggeri. Gli elementi che la costituiscono dovranno essere di dimensioni contenute, il più possibile modulari, con un sistema di montaggio semplice e la possibilità di diverse combinazioni. Il prodotto, con poche e semplici modifiche, dovrà potersi collocare in situazioni di spazio ristretto come in ambienti senza limitazioni e dovrà permettere al cliente di osservare le strutture espositive da diversi punti di vista. Sono richiesti: Esemplificazioni grafico-espressive, coloristiche e tecnico-grafiche (schizzi preliminari, bozzetti, progetto esecutivo), nelle scale di riduzione adeguate, ritenute dal candidato adatte ad illustrare l’oggetto nelle sue caratteristiche e stetico-formali, materiche, tecnologiche e funzionali. Eventuale scheda d’analisi se coerente con il percorso progettuale. Realizzazione, con mezzi tradizionali o con strumenti informatici, di un particolare significativo del progetto, in scala ridotta, elaborato secondo individuali preferenze espressive e/o in relazione alle strumentazioni disponibili nell'Istituzione scolastica Relazione scritta che presenti in maniera chiara ed efficace i criteri generali esperiti e la metodica progettuale attuata Le modalità operative consistono in opzioni tecnicoespressive, a scelta del candidato, affinché emergano le attitudini personali nell’autonomia creativa _________________ Durata massima della prova: 3 giorni (6 ore per ciascun giorno) È consentito l’uso del dizionario della lingua italiana. 74 È consentito l’uso dei materiali e delle attrezzature, informatiche e laboratoriali, (esclusa INTERNET), degli archivi digitali e dei materiali cartacei presenti in biblioteca disponibili nella istituzione scolastica GRIGLIA DI CORREZIONE SEC ONDA PROVA LICEO ARTISTICO F. ORIOLI GRIGLIA DI VALUTAZIONE SIMULAZIONE DELLA II PROVA INDIRIZZO DESIGN DISCIPLINE PROGETTUALI E DESIGN SIMULAZIONE SECONDA PROVA PUNTI Conoscenze -Articolazione delle funzioni -Conoscenza dei materiali e delle tecnologie. -Conoscenze dei linguaggi formali e della terminologia specifica -Uso appropriato dell’attrezzatura, delle tecniche di rappresentazione, Rhinoceros e Photoshop. -Capacità compositiva e di argomentare nella relazione i motivi delle soluzioni. -Progetto completo e coerente col tema assegnato -Competenza metodologica (iter progettuale corretto) -Consapevolezza delle scelte progettuali. (Relazione chiara e coerente con le scelte progettuali) Insufficienza grave Insufficienza Sufficienza Buono Ottimo 1/2 3/4 6 7/8 9/9 Insufficienza grave Insufficienza Sufficienza Buono Ottimo 1/2 3/4 6 7/8 9/9 Insufficienza grave Insufficienza Sufficienza Buono Ottimo 1/2 3/4 6 7/8 9/9 Abilità Competenze Media 75 PRIMA SIMULAZIONE TE RZA PROVA SIMULAZIONE TERZA PROVA – ESAME DI STATO Candidato: Cognome…………………………Nome…………………………. Tipologia:B Data: 15/03/2016 Durata prova : 2 ore Discipline : Storia dell’arte…………. Matematica………………. Lingua inglese………….. Storia…....………………..... Punteggio totale prova:…………./15 76 Valutazione: per ogni risposta fino ad un massimo di 15 punti.Totale max Per ogni disciplina 3,75 (tot.punti/45x3,75) STORIA DELL’ARTE Individua le fasi del Cubismo ed evidenziane in breve i caratteri. (max 10 righe) ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Cosa rappresenta l’“astrazione” per Vasilij Kandinskij? (max 10 righe) ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Quali sono i caratteri fondamentali dell’ideologia futurista? (max 10 righe) ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 77 MATEMATICA QUESITO N.1 DOPO AVER DATO LA DEFINIZIONE DÌ DOMINIO DÌ UNA FUNZIONE REALE DÌ VARIABILE REALE E SPECIFICATO I VARI CASI, DETERMINA IL DOMINIO DELLA SEGUENTE FUNZIONE QUESITO N.2 DOPO AVER DATO LA DEFINIZIONE DÌ FUNZIONE CONTINUA IN UN PUNTO , STUDIARE I PUNTI DÌ DISCONTINUITA’ ( SPECIFICANDONE IL TIPO) DELLA SEGUENTE FUNZIONE QUESITO N.3 STUDIARE IL SEGNO (POSITIVITA’) DELLA SEGUENTE FUNZIONE 78 INGLESE: What were the positive and negative aspects of the Victorian Age? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Write about influences on Mary Shelley's Frankenstein ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ The Rime of the Ancient Mariner: the story ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 79 STORIA 1.Quali sono i provvedimenti di carattere sociale emanati nell’età giolittiana? Max 10 righe ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 2.Quali sono le motivazioni profonde della Prima Guerra Mondiale? Max 10 righe ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 3.Quali sono i caratteri fondamentali dell’età staliniana? ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 80 SECOND A SIMULAZIONE TERZA PROVA SIMULAZIONE TERZA PROVA – ESAME DI STATO Candidato: Cognome…………………………Nome…………………………. Tipologia:B Data: 07/05/2016 Durata prova : 2 ore Discipline : Storia dell’arte…………. Matematica………………. Lingua inglese………….. Filosofia..………………..... Valutazione: per ogni risposta fino ad un massimo di 15 punti.Totale max Per ogni disciplina 3,75 (tot.punti/45x3,75) Punteggio totale prova:…………./15 81 STORIA DELL’ARTE Cos’è il Ready – made? (max 8 righe) ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Tableau di Mondrian. Cosa rappresenta per l’autore quel genere di composizione? (max 8 righe) ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Cosa si intende con il termine “Suprematismo”? Qual è l’opera simbolo del Suprematismo? (max 8 righe) ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 82 MATEMATICA 1. IL CANDIDATO DOPO AVER DATO LA DEFINIZIONE DÌ MAX E MINIMO RELATIVI DETERMINI I PUNTI . DI MASSIMO E DI MINIMO DELLA FUNZIONE 2. DOPO AVER DEFINITO I TRE TIPI DI ASINTOTO, DETERMINARLI PER LA FUNZIONE . 3. DOPO AVER DEFINITO LA DERIVATA PRIMA DI UNA FUNZIONE f(x) E SPIEGATO IL SUO SIGNIFICATO GEOMETRICO, CALCOLA L’EQUAZIONE DELLA RETTA TANGENTE NEL PUNTO X 0= -1 3 ALLA CURVA DI EQUAZIONE y=5x -2x2+3. 83 INGLESE 1) Write about the Impressionist Movement _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ 2) Wuthering Heights: a short summary _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ 3) Walter Pater’s theories _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ 84 FILOSOFIA 1. Esponi il concetto di sublime proposto da Kant nella “Critica del giudizio”. (max 8 righe) _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ 2. Argomenta le figure che Hegel individua nella “Fenomenologia dello Spirito” per indicare i diversi momenti del cammino della coscienza. (max 8 righe) _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ 3. Dopo aver delineato i caratteri essenziali del materialismo storico di Marx, affronta il tema del rapporto tra struttura e sovrastruttura. (max 8 righe) _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ 85 GRIGLIA DI CORREZIONE TERZA PROVA * Per Matematica il punto 3) è sostituito dal punto 3bis) ** Per la lingua straniera il punto 4) è sostituito dal punto 4bis) 86 MATERIA Indicatori 1) Completezza e pertinenza delle conoscenze e dei contenuti 2) Capacità di elaborazione e sintesi 3) Coerenza argomentativa 3 bis)* Correttezza e chiarezza degli svolgimenti 4) Correttezza formale ed uso di un linguaggio specifico 4bis)** Padronanza della lingua ( correttezza grammaticale, ortografica e lessicale) e competenze espositive Descrittori Punti Non ha conoscenza dell’argomento 0 Scorretta, lacunosa e non pertinente 1 Frammentaria e approssimativa 2 Essenziale 3 Chiara e abbastanza approfondita 4 Approfondita e completa 5 Assenza di ogni capacità di elaborazione e sintesi 0 Disarticolata e totalmente carente 1 Generica e poco efficace 2 Chiara e corretta 3 Organica e significativa 4 Assente 0 Contraddittoria e disorganica 1 Schematica, ma coerente 2 Rigorosa e organica 3 La risoluzione è completamente sbagliata 0 Svolgimento confuso con qualche errore significativo 1 Procedure sufficientemente chiare e puntuali 2 Procedure corrette, senza errori significativi 3 Formalmente scorretto 0 Impreciso e non appropriato 1 Semplice ma corretto e appropriato 2 Esposizione chiara e lineare con l’utilizzo di un lessico 3 pertinente Completamente scorretta e incomprensibile 0 Imprecisa e poco comprensibile 1 Esposizione talvolta scorretta ma comprensibile; lessico 2 semplice e ripetitivo Esposizione fluida, corretta e lessico pertinente 3 TOTALE SINGOLO QUESITO TOTALE DEI QUESITI (Q1+Q2+Q3) TOTALE PUNTEGGIO IN 15esimi ( TOT/45)x 3,75 Q1 Q2 Q3 Q1 Q2 Q3 Q1 Q2 Q3 TOTALE PROVA 87 Q1 Q2 Q3 / 15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COLLOQUIO D’ESAME Colloquio multidisciplinare Griglia di valutazione mediante uso di indicatori Candidato ___________________________ INDICATORI Capacità espositive e padronanza dei linguaggi specifici delle varie discipline Conoscenza specifica degli argomenti del colloquio Capacità di utilizzare le cognizioni acquisite e di collegarle anche in forma pluridisciplinare Competenze acquisite Punteggio massimo attribuibile per ciascun indicatore Livelli di valutazione Punteggio Punteggio corrispond attribuito ente ai diversi livelli 4 6 7 8 9 9 Scarso Mediocre Sufficiente Discreto/Buono Ottimo 12 Scarso Mediocre Sufficiente Discreto/Buono Ottimo 4 6 8 10 12 8 Scarso Mediocre Sufficiente Discreto/Buono Ottimo 2 3 4 6 8 6 Scarso Mediocre Sufficiente Discreto/Buono Ottimo 2 3 4 5 6 88