Documento 15 Maggio_5AD - "F. Orioli"

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Documento 15 Maggio_5AD - "F. Orioli"
Documento del 15 Maggio
CLASSE 5AD
A.S. 2015/2016
1
SOMMARIO
LICEO ARTISTICO. PROFILO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO COMUNI
AREA DI INDIRIZZO
4
PIANO DI STUDI
5
DISCIPLINE E TEMPI SCOLASTICI A.S. 2015/16
6
ELENCO ALUNNI
7
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
8
VARIAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL TRIENNIO
8
PROFILO STORICO DELLA CLASSE
9
COSTITUZIONE DELLA CLASSE NEL CORSO DEL TRIENNIO
10
OBIETTIVI DEL CONSIGLIO DI CLASSE ED OBIETTIVI RAGGIUNTI
11
CLIL
12
METODOLOGIA DIDATTICA E STRUMENTI DIDATTICI
12
ATTIVITÀ EXTRA-CURRICOLARI
13
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
14
CREDITO SCOLASTICO
15
VERIFICHE E VALUTAZIONI
16
ELEMENTI E CRITERI PER LA VALUTAZIONE FINALE
18
PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER L’ESAME DI STATO 19
ALLEGATI
22
RELAZIONE E PROGRAMMA DI LETTERE
22
RELAZIONE E PROGRAMMA DI STORIA
25
RELAZIONE E PROGRAMMA DI LINGUA E CIVILTA’ INGLESE
28
RELAZIONE E PROGRAMMA DI FILOSOFIA
31
RELAZIONE E PROGRAMMA DI MATEMATICA-FISICA
33
RELAZIONE E PROGRAMMA DI STORIA DELL’ARTE
39
2
RELAZIONE E PROGRAMMA LABORATORIO DESIGN
42
RELAZIONE E PROGRAMMA DI DISCIPLINE PROGETTUALI DESIGN
44
RELAZIONE E PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
RELAZIONE E PROGRAMMA DI RELIGIONE CATTOLICA
SIMULAZIONI PROVE ESAME DI STATO
478
49
51
PRIMA SIMULAZIONE PRIMA PROVA
52
SECONDA SIMULAZIONE PRIMA PROVA
63
GRIGLIA DI CORREZIONE PRIMA PROVA
74
SIMULAZIONE SECONDA PROVA
75
GRIGLIA DI CORREZIONE SECONDA PROVA
76
PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA
77
SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA
82
GRIGLIA DI CORREZIONE TERZA PROVA
87
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COLLOQUIO D’ESAME
89
3
LICEO ARTISTIC O. PROFILO OBIETTIVI DI APPRENDIMERNTO
COMUNI AREA DI INDIRIZZO
“Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica
artistica. Favorisce l’acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione
artistica e la padronanza dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli
strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e
culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore nella società odierna. Guida lo
studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le
competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale
nell’ambito delle arti” (art. 4 comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di
apprendimento comuni, dovranno:

conoscere la storia della produzione artistica e architettonica e il significato delle
opere d’arte nei diversi contesti storici e culturali anche in relazione agli indirizzi di
studio prescelti;
 cogliere i valori estetici, concettuali e funzionali nelle opere artistiche;
 conoscere e applicare le tecniche grafiche, pittoriche, plastico-scultoree,
architettoniche e multimediali e saper collegare tra di loro i diversi linguaggi
artistici;
 conoscere e padroneggiare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo
appropriato tecniche e materiali in relazione agli indirizzi prescelti;
 conoscere e applicare i codici dei linguaggi artistici, i principi della percezione visiva
e della composizione della forma in tutte le sue configurazioni e funzioni;
 conoscere le problematiche relative alla tutela, alla conservazione e al restauro del
patrimonio artistico e architettonico.
Indirizzo Design
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:






conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi grafici, progettuali e della
forma;
avere consapevolezza delle radici storiche, delle linee di sviluppo e delle diverse
strategie espressive proprie dei vari ambiti del design e delle arti applicate
tradizionali;
saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progettofunzionalità-contesto, nelle diverse finalità relative a beni, servizi e produzione;
saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del
progetto grafico, del prototipo e del modello tridimensionale;
conoscere il patrimonio culturale e tecnico delle arti applicate;
conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione
della forma.
4
PIANO DI STUDI
1° ANNO
2° ANNO
3° ANNO
4° ANNO
5° ANNO
ITALIANO
4
4
4
4
4
STORIA
//
//
2
2
2
STORIA E GEOGRAFIA
3
3
//
//
//
INGLESE
3
3
3
3
3
FILOSOFIA
//
//
2
2
2
MATEMATICA
3
3
2
2
2
FISICA
//
//
2
2
2
SCIENZE NATURALI
2
2
2
2
//
STORIA DELL’ARTE
3
3
3
3
3
DISCIPLINE GRAFICHE E PITTORICHE
4
4
//
//
//
DISCIPLINE PLASTICHE E SCULTOREE
3
3
//
//
//
DISCIPLINE GEOMETRICHE
3
3
//
//
//
LABORATORIO ARTISTICO
3
3
//
//
//
LABORATORIO DI GRAFICA
//
//
6
6
8
DISCIPLINE PROGETTUALI DESIGN
//
//
6
6
6
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
2
2
2
2
2
RELIGIONE
1
1
1
1
1
TOTALE ORE
34
34
35
35
35
DISCIPLINE
5
DISCIPLINE E TEMPI SCOL ASTICI A.S. 2015/ 16
Disciplina
1
2
3
4
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
Ore
settimanali
4
2
3
Ore
totali
132
66
99
2
66
2
2
3
8
66
66
99
264
47
54
87
223
6
198
168
2
1
66
33
58
22
5
6
7
8
9
FISICA
FILOSOFIA
STORIA DELL’ARTE
LABORATORIO DESIGN
DISCIPLINE PROGETTUALI
DESIGN
10
SCIENZE MOTORIE
11
RELIGIONE
* fino alla data del 15 Maggio
6
Ore svolte*
103
60
81
60
ELENCO ALUNNI
No
CANDIDATI INTERNI
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
7
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Disciplina
Docente
Prof.ssa Laura BARBERIO
Prof.ssa Laura BARBERIO
Prof.ssa Franca LUCIANI
1
2
3
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
4
5
6
7
8
9
MATEMATICA
FISICA
FILOSOFIA
STORIA DELL’ARTE
LABOR. DESIGN
DISCIPLINE PROGETTUALI
DESIGN
Prof.ssa Nadia FAINA
Prof.ssa Nadia FAINA
Prof.ssa Emanuela CAMINITI
Prof.ssa Luisa GAGLIARDI
Prof.ssa Lucia FALAGUERRA
Prof.ssa Georgia ANGELINI
10
11
SCIENZE MOTORIE
RELIGIONE
Prof. Massimo NERI
Prof.ssa Sara ZARLETTI
VARIAZIONE DEL C ONSIGLIO DI CLASSE NEL T RIENNIO
1
2
3
4
5
6
Disciplina
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
FISICA
FILOSOFIA
A.S. 2013/2014
Prof.ssa Barberio
Prof.ssa Barberio
Prof.ssa Luciani
Prof.ssa Faina
Prof.ssa Faina
Prof. Pino
A.S. 2014/2015
Prof.ssa Barberio
Prof.ssa Barberio
Prof.ssa Luciani
Prof.ssa Faina
Prof.ssa Faina
Prof.ssa Ridolfi
7
STORIA DELL’ARTE
Prof. Meli
Prof. Meli
8
LABOR. DI DESIGN
Prof. Giacobbi
Prof.sse
Pace/Castiglione
Prof.ssa Falaguerra
9
DISCIPLINE PROGETTUALI
DESIGN
SCIENZE MOTORIE
RELIGIONE
Prof.ssa Angelini
Prof.ssa Angelini
Prof.ssa Angelini
Prof.ssa Croci
Prof.ssa Mariani
Prof.ssa Alcini
Prof.ssa Zarletti
Prof. Neri
Prof.ssa Zarletti
10
11
8
A.S. 2015/2016
Prof.ssa Barberio
Prof.ssa Barberio
Prof.ssa Luciani
Prof.ssa Faina
Prof.ssa Faina
Prof.ssa Caminiti
Prof. Meli/
Prof.ssa Gagliardi
PROFILO STORIC O DELLA CLASSE
La classe è costituita da 16 alunni. Non tutti provengono dallo stesso Istituto perché una
ragazza si è inserita in questo anno scolastico. Tutti hanno frequentato per la prima volta la
classe quinta.
Il percorso di studi non si è svolto in modo regolare per tutte le discipline ma in design,
filosofia, religione e storia dell’arte si sono avvicendati diversi insegnanti.
Alcuni alunni hanno avuto problemi di salute o familiari ed a volte non hanno seguito le
lezioni, questo si è ripercosso sul loro rendimento.
La maggioranza degli studenti si è mostrata interessata in modo complessivamente
sufficiente alle attività didattiche proposte, qualche alunno è apparso più attivo e
propositivo durante le lezioni, altri meno.
L’impegno nello studio è stato per alcuni costante e significativo, per altri discontinuo e
non sempre sufficientemente produttivo, per alcuni si nota un apprendimento di tipo
mnemonico. Il comportamento didattico dei discenti è diversificato in relazione alle
diverse discipline. Molto interesse per le discipline di indirizzo, interesse diversificato per
quelle curriculari. Alcuni discenti hanno manifestato una maggiore motivazione, un più
produttivo coinvolgimento nel lavoro scolastico e una maggiore serietà nell’applicazione,
mentre qualche studente ha evidenziato, al contrario, difficoltà nel seguire il lavoro
didattico per carenze pregresse e/o per scarso interesse. Una alunna ha abbandonato la
frequenza durante l’anno scolastico.
Ogni docente ha attuato strategie diverse per fare in modo che i ragazzi potessero superare
le difficoltà che evidenziavano, in particolare per i due alunni con DSA sono state utilizzati
strumenti compensativi e misure dispensative anche nelle simulazioni delle prove d’esame.
Con riferimento alla presenza di DSA, segue un estratto del relativo PDP:
[…]. Nell’individuare le strategie metodologiche e didattiche il consiglio di classe ha […]
utilizzato:
- tempi di elaborazione e produzione prolungati;
- quantità ridotta dei compiti assegnati;
- spiegazione verbale e con parole chiave delle consegne in fase di verifica;
- mediatori didattici e informatici che facilitino l’apprendimento (immagini, schemi,
mappe concettuali, computer, tablet…).
[…] Preparazione esame
Prima prova: rilettura delle consegne, analisi del materiale disponibile, schema di
sviluppo e/o domande guida;
Seconda prova: rilettura delle consegne, chiarimenti sulla terminologia specifica, schema
di sviluppo del progetto;
Terza prova: quesiti a risposta aperta, predisposizione di uno schema guida da parte dei
docenti. Tempo di esecuzione più lungo.
Colloquio: gli argomenti delle singole discipline che verranno chiesti all’alunno, oltre il
percorso interdisciplinare scelto, dovrebbero preferibilmente essere attinenti e facilmente
collegabili ad esso. […]
Il Consiglio ha ritenuto necessario effettuare varie simulazioni d’esame sia della prima che
seconda e terza prova per far prendere consapevolezza ai ragazzi delle possibili difficoltà e
dei tempi di attuazione delle prove stesse. Allo stato attuale la classe nel complesso ha
9
acquisito conoscenze e competenze complessivamente discrete; è in grado in generale di
analizzare e interpretare i testi in modo sufficientemente autonomo; alcuni alunni sono in
grado di sintetizzare adeguatamente, altri anche di rielaborare con apporti personali.
Per ciò che concerne il profitto sono individuabili 3 fasce di livello:
- studenti che si sono impegnati con costanza ed hanno raggiunto conoscenze e
competenze buone o più che buone;
- studenti che hanno mostrato un impegno diversificato ed hanno conseguito una
preparazione più che sufficiente o discreta;
- studenti con un impegno alterno e preparazione non sufficiente in alcune discipline.
COSTITUZIONE DELLA CL ASSE NEL C ORSO DEL TRIENNIO
Classe
Totale allievi
frequentanti
durante l’anno
scolastico
Allievi che si sono
trasferiti da altri
Istituti o ripetenti
la classe
Allievi
non ammessi
alla classe
successiva o
ritiratisi
Allievi che
hanno avuto la
sospensione
del giudizio
21
1
2
7
19
0
4
3
16
1
Allievi che si
sono
trasferiti in
altri Istituti
durante o al
termine
dell'anno
scolastico
3° anno
A.S.
2013/14
0
4° anno
A.S.
2014/15
5° anno
A.S.
2015/16
10
0
OBIETTIVI DEL CONSIG LIO DI CLASSE ED OBIETTIVI RAGGIUNTI
capacità
 Promozione dello sviluppo di corrette
relazioni interpersonali
 Rinforzo della capacità di usare
adeguatamente il lessico delle discipline
 Rinforzo della capacità di interpretare
correttamente testi diversi
 Rinforzo della capacità di estrapolare
informazioni, gerarchicamente ordinate, da
testi di tipo umanistico, sociale, scientifico
 Rinforzo della capacità di applicare, in ambiti
diversi, concetti e categorie appresi
 Rinforzo della capacità di valutazione critica
 Rinforzo della capacità di stabilire
connessioni tra causa ed effetto in fenomeni
socio-politici e scientifici complessi
 Promozione della capacità di cogliere le
relazioni tra fenomeni ed eventi
 Rinforzo della capacità di interpretare in
chiave sistemica fatti e fenomeni
 Promozione delle capacità di lavorare per
progetti
I risultati raggiunti sono nel complesso sufficienti
competenze
 Trattare con padronanza le conoscenze
disciplinari apprese
 Saper utilizzare i metodi appresi per
l'elaborazione autonoma delle informazioni
 Formulare ipotesi di lavoro, principi e
generalizzazioni
 Esprimersi con padronanza linguistica
 Saper interagire in modo positivo col gruppo
 Utilizzare correttamente le categorie di
pensiero relative alle discipline scientifiche e
tecnico-professionali
 Applicare correttamente ed efficacemente i
modelli di conoscenza appresi
I risultati raggiunti sono nel complesso sufficienti
Per gli “Obiettivi specifici disciplinari” si fa riferimento alle schede allegate inerenti
alle singole discipline oggetto di studio
11
CLIL
Nella classe, durante la seconda parte di questo anno scolastico, è stato attivato un modulo
CLIL. Considerata la fase iniziale in cui tutt’oggi si trovano sia l’insegnamento curricolare
con metodologia CLIL, sia la formazione del personale docente da parte del MIUR, il
Consiglio di Classe ha stabilito di realizzare un modulo contenente più unità ed è stata
scelta per l’attivazione del modulo la disciplina di Filosofia.
METODOLOGIA DIDATTIC A E ST RUMENTI DIDATT ICI
Al fine di conseguire gli obiettivi, sia trasversali che disciplinari, saranno adottate le
seguenti metodologie di lavoro:
Attività didattica
Gestione del gruppo classe

Approccio induttivo

Lezione frontale

Approccio deduttivo

Lezione multimediale

Problem solving

Esercitazioni guidate

Feedback

Esercitazioni
autonome

Imparare facendo

Esercitazioni a coppia
(tutoring)

Didattica breve

Esercitazioni a gruppi
omogenei/eterogenei

Didattica modulare

Lavoro di produzione a
gruppi

Lezione partecipata

Cooperative learning

Altro:
12
Oltre ai libri di testo in adozione, per conseguire gli obiettivi su indicati, sono stati utilizzati

Laboratori

Biblioteca

Fotocopie

Internet e classe virtuale

Palestra

Giornali e riviste

Stages formativi

Video proiettore

Televisione

Partecipazione a
conferenza




Visite guidate
Dispense

Schede di lavoro guidate

Opere multimediali
Testi di
approfondimento
Utilizzo della LIM presente in classe
Nel corso dell’anno scolastico sono stati attivati dai docenti interventi di recupero per
alunni in difficoltà in orario curricolare.
ATTIVITÀ EXT RA-CURRICOL ARI
La classe ha partecipato, per intero o con alcuni elementi, alle iniziative culturali, sociali e
sportive proposte dall’Istituto nel corso del triennio e di seguito elencate.
Progetto/Corso/Visite guidate
Ente
Progetto”Cervelli in fuga”
Accademia delle Belle Arti di Viterbo
Corso antincendio
CNA
Visita guidata a Roma alla
Cappella Sistina
Visita guidata a Firenze agli Uffizi
Visita guidata al laboratorio di
arte liturgica a Roma
Progetto “Cinema e cioccolato”
Casantini
Visita guidata a Roma alla Galleria
Borghese
Visita a fiere del mobile e di design
Attività di Orientamento in uscita
Progetto Concorso Arma dei
Carabinieri
Progetto Concorso Biennale di
Venezia “New Design”
Collaborazione con Caffeina
13
Periodo temporale
a.s. 2013/14
a.s. 2013/14
a.s. 2013/14
a.s. 2013/14
a.s. 2014/15
a.s. 2014/15
a.s.2014/15
a.s.2014/15
a.s. 2015/16
a.s. 2013/14
a.s. 2014/15
a.s. 2015/16
a.s. 2013/14
a.s. 2014/15
Progetto “Le Streghe” per la
Giornata dell’arte
Corso PET ed esame
a.s. 2013/14
a.s.2015/16
ALTERNANZA SCUOL A-LAVORO
Pur non essendo previsto obbligatoriamente un percorso di Alternanza scuola- lavoro gli
alunni hanno frequentato in orario extrascolastico un percorso similare, organizzato dalla
scuola, attinente alle materie di indirizzo come riportato in tabella
CANDIDATI
A.S. 2013/14
A.S. 201/15
A.S. 2015/16
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
Rinoceros
14
CREDITO SCOL ASTIC O
La quantificazione del credito scolastico è stata effettuata mediante la tabella ministeriale
sotto elencata
Media
M<6
M=6
6<M≤7
7<M≤8
8<M≤9
9<M≤10
3° anno
0
3–4
4–5
5–6
6–7
7–8
4° anno
0
3–4
4–5
5–6
6–7
7-8
5° anno
0
4-5
5–6
6–7
7–8
8-9
Per il credito formativo assegnato a ciascun alunno, si sono considerati



La frequenza scolastica
Le esperienze lavorative
La partecipazione a tirocini ed attività di volontariato di cui si sono accertati la
coerenza con il corso di studi e l’effettivo valore formativo
Il punteggio conseguito nell’A.S. 2015/2016 e il totale sarà aggiunto successivamente nella
seguente tabella riassuntiva dei crediti assegnati negli AA.SS. 2013/2014, 2014/2015
No
CANDIDATI INTERNI
Credito a.s.
2013/14
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
15
Credito a.s.
2014/15
Credito a.s.
2015/16
Totale
VERIFICHE E VALUTAZI ONI
Le verifiche effettuate sono state di:
Tipo
Scopo
Periodo
Diagnostica Per individuare i prerequisiti e il livello iniziale,
assumere informazioni sul processo di
insegnamento/apprendimento in corso per orientarlo,
modificarlo secondo le esigenze
Inizio d’anno
Formativa Per il controllo dell’apprendimento, l'adeguatezza dei
metodi, delle tecniche e degli strumenti utilizzati
In itinere
Sommativa Per accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici Alla fine di ogni
prefissati, pervenire alla classificazione degli studenti e unità di
alla certificazione delle competenze
apprendimento
Si specifica che la

Valutazione formativa si è avvalsa della verifica del/i
o Lavoro scolastico in classe
o Contributi degli studenti durante le lezioni
o Esercitazioni individuali o collettive
o Analisi dei compiti a casa

Valutazione sommativa ha misurato l’apprendimento attraverso prove formali
adeguate a verificare il possesso delle conoscenze, il livello di sviluppo delle abilità,
la capacità di problematizzazione e di rielaborazione personale dei contenuti, la
proprietà espressiva, la pertinenza e la logicità dell’esposizione.
La valutazione periodica ha riguardato la qualità dell’apprendimento e alla cui
formulazione hanno concorso
 La valutazione formativa
 La valutazione sommativa
Per la valutazione sono stati utilizzati strumenti differenziati ( prove di tipo tradizionale,
prove strutturate e semistrutturate, prove orali) funzionali a misurare l’apprendimento di
conoscenza, l’acquisizione di abilità e per accertare l’incidenza della propria azione
didattica
16
GRIGLIA DI VALUTAZIONE ELABORATI
Livello
Base
Voto
Giudizio
Abilità
Conoscenze
1-3
Gravemente
insufficiente
Utilizza non correttamente ed in maniera
mnemonica, ripetitiva le scarse conoscenze
teoriche e pratiche acquisite
Inesistenti o molto modeste
4
Insufficiente
Utilizza in modo incerto, mnemonico, parziale le
modeste conoscenze teoriche e pratiche acquisite
Frammentarie, incerte
5
Mediocre
Utilizza in modo insicuro, mnemonico, le parziali
conoscenze teoriche e pratiche acquisite
Incomplete e superficiali
6
Sufficiente
Esegue compiti semplici senza errori sostanziali,
ma con alcune incertezze
Essenziali ma non
approfondite
7
Discreto
Esegue correttamente compiti semplici e applica
le conoscenze anche a problemi complessi, ma
con qualche imprecisione.
Essenziali con eventuali
approfondimenti guidati
8
Buono
Applica autonomamente le conoscenze anche a
problemi complessi in modo globalmente
autonomo
Sostanzialmente complete con
qualche approfondimento
autonomo
9
Ottimo
Applica le conoscenze in modo corretto ed
autonomo anche a problemi complessi
Complete, organiche,
articolate e con
approfondimenti autonomi
10
Eccellente
Applica le conoscenze a problemi complessi in
modo corretto, autonomo e creativo.
Organiche, approfondite ed
ampliate in modo autonomo e
personale.
Intermedio
Avanzato
GRIGLIA DI VALUTAZIONE ORALE
VOTO
CONOSCENZE
Contenuti
1
2/3
4
CAPACITA’
Linguaggio
Non espone alcun argomento
Ha una conoscenza molto
scarsa, frammentaria e non
corretta dei contenuti
Esposizione incerta
e priva di uso di un
linguaggio
specifico
Non è in grado di applicare
svolgere semplici esercizi
neanche se guidato.
Ha una conoscenza
frammentaria e superficiale dei
contenuti
Il linguaggio è
povero e impreciso
Anche se guidato non riesce
ad applicare le sue
conoscenze frammentarie
(conosce qualche regola ma
non la sa applicare).
17
COMPETENZE
Ha una conoscenza abbastanza
completa ma superficiale; non
riesce a motivare le proprie
affermazioni
Il linguaggio
risulta semplice e a
volte impreciso
Se guidato non commette
errori
Ha una conoscenza completa
ma non approfondita; non
sempre riesce a motivare le
proprie affermazioni
Il linguaggio
risulta
sostanzialmente
corretto
Svolge in modo autonomo
gli esercizi; se guidato non
commette errori
nell’esecuzione di semplici
problemi
Solo se guidato
riesce ad applicare
le procedure
acquisite in
situazioni nuove
purché semplici
Il linguaggio è
corretto
7/8
Ha una conoscenza completa e
coordinata, riesce sempre a
motivare le proprie
affermazioni
Non commette errori
nell’esecuzione di compiti
complessi ma incorre in
imprecisioni
Riesce ad applicare
in modo autonomo
le procedure
acquisite in
situazioni nuove
purché semplici;
solo se guidato in
situazioni più
complesse
Il linguaggio è
corretto e ricco
9/10
Ha una conoscenza completa e
coordinata, riesce sempre a
motivare le proprie
affermazioni
Non commette errori né
imprecisioni nell’esecuzione
di compiti complessi
ottimizzando le procedure
Sa adattare un
procedimento noto
ad una situazione
nuova, anche se
complessa, in modo
autonomo
5
6/7
nell’ esecuzione di semplici
esercizi. Non è in grado di
svolgere problemi.
ELEMENTI E CRITERI PER LA VALUTAZIONE FINAL E
Nel processo di valutazione trimestrale e finale per ogni alunno sono stati presi in esame i
seguenti fattori interagenti:
- la situazione di partenza;
- l’interesse e la partecipazione dimostrati durante le attività in classe;
- i progressi raggiunti rispetto alla situazione iniziale;
- l’impegno nel lavoro domestico e il rispetto delle consegne;
- l’acquisizione delle principali nozioni.
18
PROGRAMMAZIONE DEL C ONSIGLIO DI CLASSE PER L’ESAME DI
STATO
Il Consiglio di classe ha illustrato agli studenti la struttura, le caratteristiche e le finalità
dell’Esame di Stato. Le verifiche scritte effettuate nel corso dell’intero anno scolastico
hanno ricalcato le tipologie di verifica previste dall'Esame.
Per la prova scritta di Italiano sono state effettuate n. 2 simulazioni e proposte tutte le
tipologie:
 analisi e commento di un testo letterario o di poesia;
 analisi e commento di un testo non letterario;
 stesura di un testo argomentativo di carattere storico o di attualità;
 sviluppo di un testo sotto forma di saggio breve, articolo di giornale.
Nella valutazione sono stati considerati i seguenti indicatori:
 correttezza e proprietà nell’uso della lingua;
 possesso di conoscenze relative all’argomento scelto e al quadro generale di
riferimento;
 organicità e coerenza dello svolgimento e capacità di sviluppo, di approfondimento
critico e personale;
 coerenza di stile;
 capacità di rielaborazione di un testo.
Relativamente alla seconda prova scritta, ossia Discipline Design, sono stati forniti
agli studenti degli esempi di prova e sono state effettuate n. 1 simulazioni della stessa.
Nella correzione delle prove scritte svolte durante l'anno scolastico, si è teso ad accertare:
 il grado di conoscenza dei contenuti acquisiti;
 capacità di analisi;
 capacità di sintesi;
 capacità di rielaborazione personale;
Sono state effettuate durante l’anno un numero pari a 2 simulazioni della terza prova
scritta. I testi delle prove sono allegati al presente documento e la loro struttura è
riassunta nella seguente tabella.
Data
Discipline coinvolte
Storia – Storia dell’Arte –
15/03/2016
Matematica - Inglese
Filosofia – Storia del’ Arte
7/05/2016
– Matematica - Inglese
B
aperta
B
aperta
Tipologia
12 quesiti a risposta
12 quesiti a risposta
Tempi
2 ore
2 ore
Per quanto concerne il colloquio, il Consiglio di Classe non ha svolto delle simulazioni
specifiche; tuttavia è stato illustrato agli studenti come si dovrà svolgere, nelle sue tre fasi:
 il colloquio ha inizio con un argomento scelto dal candidato;
19

prosegue, con preponderante rilievo, su argomenti proposti al candidato attinenti le
diverse discipline, anche raggruppati per aree disciplinari, riferiti ai programmi e al
lavoro didattico realizzato nella classe nell’ultimo anno di corso;
 si conclude con la discussione degli elaborati relativi alle prove scritte.
Inoltre, è stato ribadito agli studenti che il colloquio d’esame (D.P.R. 23 luglio 1998, n.
323) tende ad accertare:
 la padronanza della lingua;
 la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell’argomentazione;
 la capacità di discutere e approfondire sotto vari profili i diversi argomenti.
Per la valutazione delle prove scritte e del Colloquio d'esame il Consiglio di Classe propone
le griglie allegate al presente documento.
Viterbo, 15/05/2016
Il Coordinatore di Classe
(Prof.ssa Luisa Gagliardi)
20
IL CONSIGLIO DI CLASSE
Disciplina
Docente
Firma
1
Lingua Italiana
Prof.ssa L. BARBERIO
2
Storia
Prof.ssa L. BARBERIO
3
Inglese
Prof.ssa L. LUCIANI
4
Filosofia
Prof.ssa E. CAMINITI
5
Matematica
Prof.ssa N. FAINA
6
Fisica
Prof.ssa N. FAINA
7
Storia dell’Arte
Prof.ssa L. GAGLIARDI
8
Laboratorio
design
Prof. ssa L. FALAGUERRA
9
10
11
Discipline
progettuali
Design
Scienze motorie
e sportive
Religione
cattolica
Prof.ssa G. ANGELINI
Prof.ssa M. NERI
Prof.ssa ZARLETTI
21
ALLEGATI
RELAZIONE E PROG RAMMA DI LETTERE
CLASSE V SEZIONE AD
Prof.ssa Laura Barberio
DISCIPLINA: Italiano
PROFILO DELLA CLASSE
In generale, gli alunni, pur essendo di buon livello cognitivo e predisposti alla motivazione,
non sono sempre coesi tra di loro: necessitano perciò a volte di supporto emotivo e di
azioni di stimolo per portare a compimento il percorso d’apprendimento in modo
soddisfacente. Gradualmente, tuttavia, a partire dalla seconda parte dell’anno scolastico,
hanno conseguito considerevoli miglioramenti relativamente a questo e, di riflesso, anche
relativamente all’apprendimento dei contenuti. Gli obiettivi didattici sono stati conseguiti
non per tutti allo stesso livello: a fronte di un gruppo di alunni maturi e concreti, si
segnalano altri poco inclini allo studio e bisognosi dunque di sostegno. Buona è stata, in
generale, la collaborazione con la docente.
Gli argomenti trattati hanno riguardato la seconda metà dell’Ottocento e il Novecento.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
X
padroneggiare gli strumenti espressivi in base alle diverse situazioni comunicative;
X
saper leggere e comprendere testi di diversa tipologia;
X
produrre testi diversi ed elaborati grafici in base a vari scopi comunicativi;
X
individuare un problema;
X
scegliere strategie adatte alla risoluzione di problemi;
X
interagire applicando le norme sociali;
X
riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale;
X
comunicare in modo efficace mediante linguaggi e supporti diversi;
X
individuare e rappresentare concetti e collegamenti tra fenomeni, partecipando ad
eventi appartenenti a diversi ambiti disciplinari e contesti socio culturali;
FINALITÁ GENERALI DELLA DISCIPLINA
1) la consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario e dello
spessore storico e culturale della lingua italiana;
2) la conoscenza diretta dei testi;
3) lo sviluppo della capacità cognitiva, attraverso lo studio degli aspetti storici e
tecnico-formali;
4) lo sviluppo della capacità immaginativa (la letteratura può produrre
arricchimento esistenziale, emotivo, culturale);
5) lo sviluppo della capacità critica intesa come educazione alla complessità e alla
problematicità.
22
OBIETTIVI MINIMI







imparare ad ascoltare, utilizzando strategie e potenziando le capacità mnemoniche;
individuare gli elementi fondamentali della comunicazione;
conoscere negli snodi fondamentali il percorso letterario analizzato;
produrre semplici testi scritti di argomento e tipologia vari, rispettando ortografia e
sintassi;
riassumere oralmente ed esporre in modo chiaro i contenuti dei testi analizzati;
riconoscere ed analizzare le caratteristiche fondamentali di testi poetici e letterari;
riconoscere le parti del discorso e la funzione delle parole nella frase.
Libro di testo adottato
G.Baldi-S.Giusso, “L’attualità della letteratura”, volume 3.1 e 3.2, Paravia.
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
La scapigliatura-cenni
Il Naturalismo francese-cenni su caratteristiche e autori fondamentali
Il Verismo e Giovanni Verga
-Contesto storico-culturale
- biografia e opere dell’autore: le raccolte di novelle, i romanzi pre-veristi, il ciclo dei Vinti e
il darwinismo sociale
-poetica e tecnica narrativa
-il naturalismo francese e il verismo di Verga
-I Malavoglia: contenuto, novità tecnico-narrativa
-Letture antologiche dal libro di testo: Fantasticheria, I vinti e la fiumana del progresso, Il
mondo arcaico e l’irruzione della storia.
Il Decadentismo
-Contesto storico-culturale, poetica, temi e miti della letteratura decadente
-Decadentismo e Naturalismo
-La poesia simbolista-cenni su caratteristiche e autori fondamentali (Baudelaire, Wilde)
Gabriele D’Annunzio
-contesto storico-culturale
-biografia e opere dell’autore
-i romanzi: contenuto, tematiche ricorrenti e stile
-estetismo, superomismo
-il panismo: le “Laudi”, Alcyone
-letture antologiche dal libro di testo: La sera fiesolana, Le stirpi canore, La pioggia nel
pineto, Meriggio
Giovanni Pascoli
-contesto storico-culturale
-biografia e opere dell’autore
-la visione del mondo e la poetica: l’altro volto del Decadentismo
-Contini e la novità del linguaggio pascoliano
23
-letture antologiche dal libro di testo: Lavandare, X Agosto, L’Assiuolo, Digitale purpurea,
Il gelsomino notturno
Il primo Novecento
-contesto storico-culturale
-le avanguardie e la novità del Futurismo: Filippo Tommaso Marinetti e il Manifesto
Giuseppe Ungaretti
-contesto storico-culturale
-biografia e opere: le raccolte poetiche principali
-dalla poetica dell’ermetismo delle prime raccolte al recupero delle forme tradizionali ne “Il
sentimento del tempo”
-letture antologiche dal libro di testo: In memoria, Veglia, Il porto sepolto, Sono una
creatura, San Martino del Carso, Mattina, Soldati
Eugenio Montale
-contesto storico-culturale
-biografia e raccolte poetiche principali
-da Ossi di seppia a Le Occasioni: mutamenti tematico-contenutistici
-l’ultimo Montale e la critica della società contemporanea
-la poetica del correlativo oggettivo
-confronto Montale-D’Annunzio: Meriggiare e Meriggio, Piove e La pioggia nel pineto
-letture antologiche dal libro di testo: I limoni, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il
male di vivere ho incontrato, Piove, Non chiederci la parola
Luigi Pirandello
-contesto storico-culturale
-biografia e opere: le novelle, i romanzi e la produzione teatrale
-la visione del mondo e la poetica
-l’umorismo pirandelliano
-i romanzi: contenuto, tematiche e novità dello stile narrativo
-le fasi del teatro pirandelliano: gli esordi del teatro dialettale, il periodo grottesco, il
metateatro
-letture antologiche dal libro di testo: Un’arte che scompone il reale, da ”L’Umorismo”, La
trappola, Il treno ha fischiato, La costruzione della nuova identità e la sua crisi, Lo
“strappo nel cielo di carta” e la “lanterninosofia”, queste ultime da ”Il Fu Mattia Pascal”,
Viva la macchina che meccanizza la vita, da “I quaderni di Serafino Gubbio operatore”.
Divina Commedia
-Paradiso: lettura, parafrasi ed analisi contenutistica canti I, III, VI.
Postilla
Moduli programmati in aggiunta a quelli effettivamente svolti alla data del 15 maggio:
Italo Svevo
Biografia, opere, poetica e letture antologiche dal libro di testo.
Divina Commedia Paradiso canto 11.
Viterbo, 15 maggio 2016
24
FIRMA DEL DOCENTE
___________________________
Gli alunni
RELAZIONE E PROG RAMMA DI STORIA
CLASSE V SEZIONE AD
Prof.ssa Laura Barberio
DISCIPLINA: Storia
PROFILO DELLA CLASSE
In generale, gli alunni, pur essendo di buon livello cognitivo e predisposti alla motivazione,
non sono sempre coesi tra di loro: necessitano perciò a volte di supporto emotivo e di
azioni di stimolo per portare a compimento il percorso d’apprendimento in modo
soddisfacente. Gradualmente, tuttavia, a partire dalla seconda parte dell’anno scolastico,
hanno conseguito considerevoli miglioramenti relativamente a questo e, di riflesso, anche
relativamente all’apprendimento dei contenuti. Gli obiettivi didattici sono stati conseguiti
non per tutti allo stesso livello: a fronte di un gruppo di alunni maturi e concreti, si
segnalano altri poco inclini allo studio e bisognosi dunque di sostegno. Buona è stata, in
generale, la collaborazione con la docente.
Gli argomenti trattati hanno riguardato la seconda metà dell’Ottocento e il Novecento.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
1.padroneggiare gli strumenti espressivi in base alle diverse situazioni comunicative;
2.saper leggere e comprendere testi di diversa tipologia;
3.scegliere strategie adatte alla risoluzione di problemi;
4.interagire applicando le norme sociali;
5.riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale;
6.comunicare in modo efficace mediante linguaggi e supporti diversi;
7.individuare e rappresentare concetti e collegamenti tra fenomeni, partecipando ad
eventi appartenenti a diversi ambiti disciplinari e contesti socio culturali
FINALITÁ GENERALI DELLA DISCIPLINA
25
1. la conoscenza del passato come valore in sé;
2. la capacità di orientarsi, sulla base dello studio delle società del passato, nella
complessa rete di relazioni sociali, politiche, economiche e culturali del mondo
attuale;
3. l'atteggiamento interculturale necessario ad apprezzare la pacifica convivenza tra
popoli, la solidarietà, il pluralismo ideologico e culturale, la partecipazione alla vita
democratica del Paese;
4. l'attitudine a collocare i fenomeni umani, passati e presenti, in una corretta
dimensione temporale e spaziale;
5. la valutazione dei documenti e delle testimonianze, finalizzata all'acquisizione di un
atteggiamento critico, capace di filtrare gli stereotipi della cultura di massa nei
diversi campi della vita sociale ed individuale
OBIETTIVI MINIMI

Orientarsi nello spazio e nel tempo;

riconoscere i nessi causa -effetto;

esporre un argomento studiato anche con l'ausilio di schemi, scalette, mappe
concettuali;

individuare le diverse categorie di documenti storici.
Libro di testo adottato
A.Brancati- T.Pagliarani, “Dialogo con la storia e l’attualità. L’età contemporanea”,
La Nuova Italia volume 3
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
Europa e mondo nel secondo Ottocento
-La Destra e la Sinistra storica: politica interna ed estera; l’Inghilterra vittoriana tra
moderatismo politico e populismo; la Francia di Napoleone III; Bismark e l’unificazione
della Germania-cenni.
Gli antecedenti e le cause profonde della Prima Guerra Mondiale
-L’imperialismo e la spartizione dell’Africa e dell’Asia;
-Guglielmo II e il riarmo della Germania tra assolutismo e pangermanesimo;
-Le nuove alleanze europee: Triplice Intesa contro Triplice Alleanza;
-L’espansione industriale e la politica imperialistica del Giappone e il tramonto della Cina
(Rivolta dei Boxers);
-La Russia tra modernizzazione e opposizione politica: lo sviluppo industriale, la diffusione
del marxismo, la nascita del Partito socialdemocratico russo, la politica illiberale di
Alessandro III e Nicola II, la domenica di sangue del 1905 e le conseguenti concessioni
politiche dello zar accompagnate dai tentativi di riforma economica (Stolypin e la riforma
agraria con la nascita del ceto dei Kulaki).
L’età giolittiana
26
Il progresso industriale e lo sviluppo economico; la legislazione sociale; le opere pubbliche;
le riforme politiche; le ombre , in particolare, il permanere della questione meridionale tra
corruzione e clientelismo; la nascita e lo sviluppo dei partiti socialista (1892) e cattolico; il
Patto Gentiloni come termine ultimo del non expedit; la politica estera e la conquista della
Libia.
La prima guerra mondiale
-Gli antecedenti immediati: le due crisi marocchine tra Francia e Germania del 1905 e del
1911; le due guerre balcaniche del 1912-1913; l’occupazione austriaca della Bosnia (1908) e
l’irredentismo slavo.
-Lo scoppio della guerra, le alleanze, le fasi, i fronti, i paesi coinvolti, il genocidio degli
armeni-cenni
-i trattati di pace
-lo sviluppo della Turchia-cenni
La Rivoluzione Russa e la nascita dell’Unione Sovietica
La carestia; la rivoluzione di febbraio a san Pietroburgo; l’abdicazione dello zar; la
divisione tra bolscevichi e menscevichi; Lenin e le tesi di Aprile; la rivoluzione d’ottobre; la
svolta autoritaria e lo scioglimento dell’assemblea costituente; la pace di Brest-Litovsk e la
rinuncia russa a Polonia, Finlandia, province baltiche e Ucraina; la guerra civile; il
comunismo di guerra; la nascita dell’URSS.
L’URSS di Stalin-caratteristiche e sviluppi
Dalla collettivizzazione agraria alla pianificazione industriale; monopartitismo e culto
della personalità; propaganda; violenza e repressione politica e sociale; russificazione delle
repubbliche sovietiche.
Il dopoguerra in Italia, il biennio rosso e l’avvento del fascismo
Crisi economica, proteste e scioperi, i Fasci di combattimento e le squadre d’azione, il
biennio rosso e la crisi del liberalismo d’ascendenza giolittiana, la questione di Fiume, la
marcia su Roma, La legge Acerbo, il delitto Matteotti.
La crisi del’29 e il New Deal
Dalla Repubblica di Weimar all’avvento del nazismo
Costituzione e caratteristiche politiche; ripresa economica tedesca; gli accordi di Locarno e
l’ingresso della Germania nella Società delle Nazioni; l’avvento del nazionalsocialismo e
l’ascesa di Hitler dal cancellierato alla presidenza della repubblica; la repressione interna al
partito e quella contro gli ebrei (notti, rispettivamente, dei Lunghi coltelli e dei lunghi
cristalli.
Il nazismo al potere
Culto della personalità, propaganda, espansionismo, antisemitismo, violenza.
Il consolidamento del fascismo
Le leggi fascistissime, la riforma elettorale e il listone unico, propaganda e culto della
personalità, violenza, repressione, consenso, autarchismo, lavori pubblici e bonifiche, i
Patti Lateranensi, l’aggressione all’Etiopia, le leggi razziali e l’avvicinamento alla
Germania.
La Seconda Guerra mondiale
27
Aggressività della Germania e annessioni territoriali, Asse Roma -Berlino-Tokio, Patto
d’Acciaio e Patto Molotov –Ribbentrop, scoppio della guerra, fasi, alleanze, fronti e paesi
coinvolti, olocausto, foibe.
Postilla
Moduli programmati in aggiunta a quelli effettivamente svolti alla data del 15 maggio:
La guerra fredda
L’Italia della Prima Repubblica
Viterbo, 15 maggio 2016
Gli alunni
FIRMA DEL DOCENTE
___________________________
RELAZIONE E PROG RAMMA DI LINGU A E CIVILTÀ INGLESE
CLASSE V SEZIONE AD
Docente: Franca Luciani
LIBRO DI TESTO "BRIDGES BETWEEN PAST AND PRESENT"-CIDEB
Lo sviluppo del percorso didattico è avvenuto tenendo sempre conto degli obiettivi da
perseguire e delle situazioni concrete all’interno delle quali si è operato, sia in relazione
agli interessi manifestati che ai rapporti interdisciplinari.
L'obiettivo primario è stato quello far acquisire ai ragazzi un adeguato livello di
competenza linguistico-comunicativa. Buona parte degli allievi ha risposto in modo
soddisfacente ed un esiguo numero ha conseguito una buona preparazione ( in generale lo
scritto risulta meno difficoltoso). Occorre inoltre sottolineare che un ristretto numero di
allievi presenta competenze linguistiche ancora poco solide, dovute a carenze pregresse
non del tutto colmate e/o ad una partecipazione e impegno non sempre costanti.
La necessità di seguire i processi di apprendimento di questo ultimo gruppo e dei due
allievi con DSA , il tempo dedicato agli interventi didattici volti alla revisione di quanto già
affrontato e allo svolgimento delle verifiche protratto per settimane ( causa continue
assenze), hanno influito sui ritmi della didattica con significativo dimensionamento dei
contenuti programmati.
28
La prima simulazione per i ragazzi con DSA presentava le tre domande aperte con numero
ridotto di righe, ma l'esito non è stato positivo; quindi nella seconda simulazione sono stati
posti i tre quesiti con numero ridotto di righe e con delle linee guida per facilitarne lo
svolgimento. Ovviamente per questi alunni si deve valutare il contenuto e non la
correttezza formale.
Obiettivi conseguiti:
Buona parte della classe è in grado di:
-comprendere testi scritti tramite domande fattuali concernenti tematiche riguardanti la
letteratura e l'arte.
-produrre in maniera autonoma un testo scritto ed orale con uso di un linguaggio semplice
e formalmente abbastanza corretto.
Contenuti scelti:
Il programma si è focalizzato sul romanzo nell'800 e prima parte del 900, eccetto
l'estratto tratto da
"The Rime of the Ancient Mariner" di Coleridge, come una delle ispirazioni per il
"Frankenstein" di Shelley.
Per quanto riguarda l'arte il periodo preso in considerazione è la seconda metà dell'800 e
primi del 900.
Metodologia:
La presentazione dei contenuti è avvenuta con gradualità testando quanto appreso per poi
procedere a nuove informazioni.Si è partiti dal contesto storico-sociale (cenni storici per il
900), e' stato presentato l'autore e/o l'artista e quindi si è passati ad una semplice analisi
di alcuni brani e opere d'arte. Ove possibile si è cercato di trovare punti di contatto con
altri autori e con altre discipline.
Strumenti:
Libro di testo
Materiale in fotocopie
Presentazione di slides (ppt)
Visione di film
Verifiche e Valutazione
Sono state svolte verifiche con domande aperte, due scritti e due orali nel trimestre, tre
scritti e due orali nel pentamestre. Per la valutazione si è tenuto conto della capacità di
comprensione, rielaborazione e sintesi di quanto studiato. Il profitto in generale risulta
quasi discreto.
PROGRAMMA D'INGLESE VAD
text book: Bridges between past and present-CIDEB
From the text book and PPT:
Gothic novel: main features
Mary Shelley- biography
29
Frankenstein- plot and analysis
” The Creation”
Coleridge: The Rime of the Ancient mariner
“ The Killing of the Albatross”
Gustave Dore's illustrations of the Rime (photocopy)
The Victorian Age
historical, social and cultural context ( photocopies and text book)
Charles Dickens
Oliver Twist: plot and analysis -” I want some more”
Charles Dickens- Giovanni Verga ( photocopy)
Emily Bronte
Wuthering Heights: plot and analysis (photocopy)
The Aesthetic Movement
Walter Pater (photocopy)
from the text book, photocopy and PPT
Oscar Wilde- biography
The Picture of Dorian Gray: plot and analysis “The studio” (lines 1-28)
Oscar Wilde- D'Annunzio ( photocopy)
From the text book
The XX century- a historical outline
The age of extremes:
The advent of Modernism
Ideas that shook the world
New literary tecniques
Main themes of Modernism
The Suffragettes (photocopy)
Virginia Woolf
Biography- the free indirect style
Mrs. Dalloway “ A walking through the park” (lines 1-26 )
*James Joyce
biographyDubliners- “ Evelyn”
Film:
The Picture of Dorian Gray
*The Hours
ART (From photocopies)
What is Design? Biographies of three important architects
Impressionism
C. Monet-Bathers at la Grenouillère
*Impression: Sunrise
The Arts and Crafts movement-William Morris
The Pre-Raphaelite Movement
John Everett Millais- Ophelia
Dante Gabriel Rossetti- Lady Lilith
30
Aesthetism-Aubrey Beardsley
Illustration of Wilde's Salome:
The Dancer's reward
The Climax
Grammar Revision: present and past tenses
* in previsione dopo la stesura del documento
Viterbo, 15 maggio 2016
Gli alunni
FIRMA DEL DOCENTE
___________________________
RELAZIONE E PROG RAMMA DI FIL OSOFIA
CLASSE V SEZIONE AD
Prof.ssa Emanuela P. Caminiti
DISCIPLINA: Filosofia
L’ultimo anno è stato dedicato principalmente alla filosofia contemporanea, dalle filosofie
posthegeliane fino ai nostri giorni.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:





Riconoscere e utilizzare il lessico e le categorie filosofiche della tradizione
occidentale in forma orale e scritta;
Riconoscere e ricostruire la struttura argomentativa di un testo filosofico;
Confrontare e contestualizzare le differenti risposte dei filosofi allo stesso problema;
Individuare e analizzare problemi significativi della realtà contemporanea
considerati nella loro complessità e origine storico-culturale;
Saper esprimere giudizi critici motivati e valutazioni sul pensiero complessivo degli
autori e delle tematiche affrontate.
Libri di testo adottati:
F. Occhipinti “Il coraggio della domanda”, Einaudi Scuola, volumi 2/3
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
KANT
Il criticismo – la “Critica della ragion pura”- la “Critica della ragion pratica” e la “Critica del
giudizio”.
31
IDEALISMO
L'aspirazione all'infinito – La rivalutazione della dimensione storica – L'esaltazione
dell'arte - Finito e Infinito
HEGEL
I concetti fondamentali dell'hegelismo – Il romanzo della coscienza: “La Fenomenologia
dello Spirito” – La dialettica come logica del reale –
LA SINISTRA HEGELIANA
Caratteri generali
FEUERBACH
L'alienazione religiosa – La critica a Hegel –
MARX
La critica al “misticismo logico” di Hegel – Il distacco da Feuerbach e l’interpretazione
della religione in chiave sociale - La concezione materialistica della storia - Il lavoro umano
nella società capitalistica – L'alienazione - – L'operaio come merce – La proprietà privata
– Valore d'uso e valore di scambio – Il plusvalore –Il profitto – Materialismo storico e
materialismo dialettico –Struttura e sovrastruttura – La lotta di classe e la fine
dell'alienazione
SCHOPENHAUER
Il mondo come rappresentazione – La rappresentazione e le forme a priori della
conoscenza – – Il corpo come via d'accesso all'essenza della vita – Il mondo come volontà
– Il dolore della vita – Le vie della liberazione dal dolore –L'arte – La compassione L'ascesi
KIERKEGAARD
Il grande contestatore dell'idealismo – La categoria del singolo – La scelta – La possibilità
come categoria dell'esistenza – La vita estetica, etica, religiosa – La disperazione e la fede –
IL POSITIVISMO
Una nuova visione della natura e dell'uomo – La centralità della scienza NIETZSCHE
La filosofia del sospetto – Apollo e Dioniso – Nascita e morte della tragedia – Genealogia
della morale – La morte di Dio – Il nichilismo – L'annuncio dell'uomo nuovo – L'oltreuomo – L'eterno ritorno -la volontà di potenza
FREUD
La psicoanalisi – La struttura della personalità – Il sogno come via di accesso all'inconscio
LO SPIRITUALISMO E BERGSON
Caratteri generali dello spiritualismo
Il problema del tempo - Il tempo della scienza – Il tempo della coscienza – La memoria
HANNAH ARENDT
Origini del totalitarismo e la vita attiva
Lettura di passi di antologia filosofica
LEZIONI CON METODOLOGIA CLIL
Arthur Schopenhauer: is life suffering or not?
Friedrich Nietzsche: Dionysian or Apollonian?
Henri Bergson: Time of quality or quantity?
32
Karl Marx: historical materialism.
Hannah Arendt : totalitarianism
Viterbo, 15 maggio 2016
FIRMA DEL DOCENTE
_____________________________
Gli alunni
RELAZIONE E PROG RAMMA DI MATEMAT ICA-FISIC A
CLASSE V SEZIONE AD
Prof.ssa Nadia Faina
PROFILO DELLA CLASSE
La classe V AD è stata seguita da me per tutto il triennio. I ragazzi sono stati presi tuttavia
da me al secondo anno e non avevano svolto quasi nulla del programma del primo.
Nonostante nel secondo anno siano stati ripresi molti degli argomenti fondamentali di
matematica, questa carenza pregressa si è trascinata per l’intero corso di studi. Durante
l’anno i ragazzi hanno sempre seguito le lezioni con attenzione ma non tutti hanno profuso
un impegno domestico adeguato, alcuni infatti si sono impegnati con costanza altri hanno
lavorato solo in maniera approssimativa e sporadica o solo in corrispondenza delle
verifiche.
Alcuni alunni hanno avuto problemi di salute o familiari ed a volte non hanno seguito le
lezioni, questo si è ripercosso sul loro rendimento.
Alcuni si sono mostrati maggiormente attratti dalla matematica ed hanno raggiunto una
buona conoscenza e competenza della disciplina nelle sue linee essenziali dato il numero
esiguo di ore curriculari e le numerose ore che vengono perdute per svariati motivi, altri
una conoscenza più mnemonica e superficiale. Per quanto riguarda fisica la preparazione
risulta teorica per la maggior parte dei discenti, per qualche alunno più approfondita per
altri meno. Pressoché tutti hanno mostrato di riuscire a seguire il procedimento di un
problema mostrato dall’insegnante ma di non riuscire ad un effettuare un problema di
fisica in modo autonomo se non di tipo elementare. In questo ultimo anno si è introdotta
nella classe una nuova alunna che non ha comunque mostrato carenze pregresse e
difficoltà nel seguire il programma. L’alunno con DSA ha mostrato difficoltà
33
nell’applicazione dei contenuti; riesce a svolgere semplici esercizi ma ha bisogno di essere
aiutato dall’insegnante in quanto facilmente perde di vista la consegna. Durante l’esame
sarà necessario supportarlo con piccoli imput per far si che riesca a concludere quello che è
in grado di fare.
Alcune parti del programma previsto all’inizio dell’anno, non sono state effettuate per
privilegiare l’approfondimento e la comprensione di quelli svolti in quanto spesso i ragazzi
non sono riusciti a comprenderli subito ed è stato necessario ripeterli più volte, inoltre
come su accennato il numero di ore esiguo alcune di 50 minuti non ha permesso di trattare
tutto quello che ci si era proposto di fare.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
In relazione alla programmazione curricolare, che prevedeva il
obiettivi generali riportati nella seguente tabella.
raggiungimento degli
OBIETTIVI GENERALI MATEMATICA



Studio delle funzioni fondamentali dell’analisi.
Acquisizione del concetto di limite di una funzione e calcolo di limiti in casi
semplici.
Acquisizione dei principali concetti del calcolo infinitesimale – in particolare la
continuità, la derivabilità e l’integrabilità
OBIETTIVI GENERALI FISICA
Onde, ottica geometrica ed acustica(cenni):
- Saper descrivere i fenomeni di riflessione, rifrazione, diffusione e diffrazione.
- Conoscere le proprietà della luce, di lenti e specchi
- Caratteristiche del suono

Fenomeni elettrici e magnetici:
- Elettrostatica
- Corrente elettrica
- magnetismo

Si può concludere che allo stato attuale un gruppo di ragazzi è in possesso di un
metodo di lavoro sufficientemente organico, buone capacità e conoscenze e si esprime
utilizzando la terminologia specifica della disciplina con consapevolezza; un secondo
gruppo ha acquisito una preparazione sufficientemente organica è grado di applicare i
contenuti a problemi di media difficoltà e di esprimersi con chiarezza, alcuni discenti
mostrano ancora incertezze per quanto riguarda i contenuti e l’applicazione degli stessi a
problemi ed esercizi oltre a capacità di esposizione non sempre chiara e pertinente.
METODOLOGIE DIDATTICHE
Il metodo di lavoro è stato prevalentemente la lezione frontale, sia con lavagna tradizionale
sia con lavagna multimediale; la LIM è utilizzata con diverse finalità: come semplice
strumento di scrittura oppure per visualizzare presentazioni e animazioni (fisica), nella
34
verifica degli esercizi svolti manualmente. L'inizio della lezione è stato generalmente
dedicato alla correzione degli esercizi assegnati, ad un breve riepilogo degli argomenti
spiegati nelle lezioni precedenti e utilizzato anche per chiarire dubbi e rispondere alle
domande poste dagli studenti. Gli argomenti più difficili sono stati talvolta ripetuti
integralmente, soprattutto se spiegati durante ore con un certo numero di assenti. Gli
argomenti sono stati introdotti cercando il collegamento con quelli precedenti e quindi
procedendo ad un breve ripasso dei prerequisiti richiesti, successivamente si è proceduto
alle spiegazioni e quando possibile alle dimostrazioni dei contenuti programma.
L’applicazione degli stessi è stata svolta con esercizi, da semplici a via via più complessi e
per ciascun esercizio sono state proposte, al termine della lezione, varianti da svolgere
autonomamente a casa (da correggere nella lezione successiva). Sono escluse dal
programma tutte le dimostrazioni dei teoremi, sia per la limitatezza delle ore settimanali
sia per privilegiare la correzione degli esercizi ed l’aiuto individuale. Nelle verifiche in
classe si è cercato, per quanto possibile, di assegnare esercizi più semplici di quelli svolti a
lezione. Per Fisica sono stati fatti semplici esperimenti, gli esercizi sono si sono limitati
alle formule principali e solo relativi a qualche argomento, si è privilegiato lo studio
concettuale e la comprensione dei concetti a livello pratico e laboratoriale.
Alcune precisazioni sul programma svolto di matematica: la scelta degli argomenti e il
livello di approfondimento è stato volutamente limitato e finalizzato sostanzialmente allo
studio della funzione, al fine di insegnare ad ottenere le informazioni sufficienti per
disegnare un verosimile grafico della funzione, sono state privilegiate funzioni razionali
intere e fratte, cenni a quelle contenenti un logaritmo (naturale) e/o un esponenziale; ho
consentito e suggerito l'uso della calcolatrice scientifica (non programmabile) per il
controllo dei risultati. La carenza di ore settimanali (ridotte da tre a due dalla riforma
Gelmini) non ha consentito di eseguire molti esercizi al di fuori di tale quadro; per
esempio: anche se spiegata non abbiamo sfruttato la simmetria (f. pari o dispari), non ho
trattato le successioni; la derivata seconda è stata utilizzata per la determinazione di flessi
e concavità ma non è stata fatta la dimostrazione; alcuni teoremi per le funzioni continue e
derivabili verranno trattati nell’ultima parte dell’anno senza dimostrazioni. Per i limiti
indeterminati 0/0 o ∞/∞ è stato spiegato anche il teorema di De l'Hospital ma senza
dimostrazione Nel mese di maggio si intende fornire il concetto di integrale e risolvere
alcuni esercizi mediante le primitive elementari.
MATERIALI E
-
MEZZI DIDATTICI UTILIZZATI
LIBRO DI MATEMATICA: I PRINCIPI DELLA MATEMATICA
- MARZIA RE FRASCHINI - GABRIELLA GRAZZI
- EDIZIONI ATLAS
- LIBRO DI FISICA: LA NATURA DELLE COSE
- ANTONIO CAFORIO-ALDO FERRILLI
- EDIZIONI LE MONNIER SCUOLA
o Libro di testo
35
o
o
o
o
o
o
Dispense fornite dal docente.
Presentazioni realizzate tramite il software Power Point.
Appunti dettati e mappe concettuali.
Lavagna Interattiva Multimediale.
Internet e mezzi di comunicazione
Laboratorio di Fisica
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Le verifiche di matematica sono state, strutturate o semistrutturate, sia scritte che orali.
Gli alunni assenti nelle prove sono stati invitati a recuperare successivamente le prove
mancanti, al fine di ottenere lo stesso numero di valutazioni per tutti gli studenti. Le
interrogazioni orali sono state due o più di due sia nel trimestre che nel pentamestre a
volte sostituite da test a risposta aperta. Esercizi e domande di teoria sono stati valutati
secondo la griglia di dipartimento allegata. I risultati della simulazione sono stati inseriti
nella media di fine anno.
La valutazione è stata effettuata per gli scritti attraverso griglie di valutazione
preparate di volta in volta dando un peso a ciascun esercizio ed a ciascun tipo di errore.
Tale griglie di valutazione sono state allegate ai compiti consegnati.
La valutazione orale ha seguito la griglia esposta nel documento.
Per
la
valutazione
complessiva finale
ci
si
è
basati
sia
sulla
partecipazione
ed
attenzione
mostrati
durante
le
lezioni, sulla serietà e continuità nell'applicazione che sull’acquisizione di regole,
contenuti, procedimenti, sull'abilità nel saperli applicare in maniera precisa ed
opportuna, sulla capacità di saper dimostrare regole e giustificare affermazioni e
passaggi, sulla capacità di esposizione utilizzando la terminologia appropriata e
sulla organicità del metodo di lavoro e sulla organicità e continuità del lavoro domestico
prodotto.
Viterbo, 15 maggio 2016
FIRMA DEL DOCENTE
Gli alunni
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36
PROGRAMMA DI MATEMATICA
RIPASSO
Scomposizioni in fattori di un polinomio.
Equazioni di II grado.
Disequazioni di II grado, disequazioni fratte.
Sistemi.
Geometria analitica: la retta, la parabola.
FUNZIONI E LIMITI - ASINTOTI
Definizione di funzione reale di variabile reale.
Campo di esistenza o Dominio.
Intorno di un punto.
Studio del segno di una funzione.
Definizione di limite.
Asintoto verticale, asintoto orizzontale, asintoto obliquo.
Limiti con forme determinate ed indeterminate.
Limite fondamentale senx/x e sue applicazioni
Limite fondamentale e( numero di Nepero) e sue applicazioni.
FUNZIONI E CONTINUITÀ’
Definizione di continuità.
Proprietà delle funzioni continue: teorema di Bolzano(esistenza degli zeri) teorema di
Weierstrass.
Tipologie di discontinuità di 1°, 2° e 3° specie.
DERIVATA DI UNA FUNZIONE
Il rapporto incrementale e il concetto di derivata.
Derivata di funzioni elementari (con dimostrazione).
Regole di derivazione.
Derivazione di funzioni composte.
Rette tangenti ad una curva.
Teorema di Rolle per le funzioni continue e derivabili.
PUNTI ESTREMANTI E PUNTI DI INFLESSIONE
Massimi e minimi relativi e assoluti di una funzione.
Concavità di una funzione e punti di flesso.
STUDIO DÌ UNA FUNZIONE
Studio completo di una funzione, in particolare:
 Individuare il dominio di una funzione
 Ricercare eventuali simmetrie
 individuare il comportamento della funzione agli estremi degli intervalli del
dominio
 Studio del segno della funzione
 studio della derivata prima della funzione, massimi e minimi
 Studio della derivata seconda di una funzione, flessi e concavità.
37
INTEGRAZIONE INDEFINITA - L’INTEGRALE DEFINITO E IL PROBLEMA
DELLE AREE
Integrazione indefinita:
 Funzioni elementari
Definizione e calcolo di un integrale definito
 Calcolo di aree
PROGRAMMA DI FISICA
ONDE LUCE E SUONO
Le onde meccaniche e loro caratteri
Riflessione, rifrazione e diffrazione
Il suono e le onde stazionarie
Le caratteristiche del suono
La riflessione e la diffrazione del suono: l’effetto Doppler
La propagazione della luce
La riflessione della luce e gli specchi piani e sferici
La rifrazione della luce
La riflessione della luce e le lenti
I difetti dell’occhio e possibili rimedi.
LA CARICA ED IL CAMPO ELETTRICO
Definizione di carica elettrica e sua conservazione
Interazioni fra cariche elettriche e fra corpi elettrizzati: conduttori ed induzione
elettrostatica
La legge di Coulomb e parallelismo con legge di gravitazione universale.
Definizione di campo elettrico e sua rappresentazione mediante linee del campo
Campo elettrico di una carica puntiforme e sovrapposizione dei campi di più cariche:
campi elettrici di conduttori carichi all’equilibrio
Energia potenziale elettrica, il potenziale e la d.d.p.
I condensatori. Condensatori in serie ed in parallelo.
LA CORRENTE ELETTRICA
Definizione di corrente elettrica e di forza elettromotrice
Resistenza elettrica e leggi di Ohm
Dipendenza della resistività dei materiali dalla temperatura
Resistori in serie e parallelo.
Strumenti di misura elettrici
Effetto Joule( Cenni) e potenza di un generatore
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IL MAGNETISMO (CENNI)
Proprietà dei poli magnetici
Rappresentazione di campi magnetici mediante linee di campo
Campo magnetico terrestre e generati da corrente elettrica
Unità di corrente come unità di misura fondamentale del S.I.
Definizione di campo magnetico
In corsivo sono riportati i contenuti che verranno affrontati dopo il 15 Maggio 2016.
Viterbo, 15 maggio 2016
FIRMA DEL DOCENTE
Gli alunni
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RELAZIONE E PROG RAMMA DI STORIA DELL’ARTE
CLASSE V SEZIONE AD
Prof.ssa Luisa Gagliardi
Libro di testo adottato: Cricco-Di Teodoro, Itinerario nell’arte. Dall’Art Nouveau ai
giorni nostri, Zanichelli 2008.
Il programma di Storia dell’Arte ha preso in esame lo studio di problematiche relative a
manifestazioni artistiche dei secoli XIX e XX in Italia ed in Europa. Nel procedere si è
operato un preciso e costante riferimento al contesto storico-culturale nel quale il fatto
artistico si è manifestato, individuando inoltre l’origine e gli sviluppi dei diversi
movimenti. E’ stata curata con attenzione ed analisi la lettura d’immagine da un punto di
vista sia tecnico sia iconografico. Partendo quindi dalla considerazione che l’oggetto d’arte
è strumento di comunicazione con un suo linguaggio specifico, si è cercato di potenziare
negli allievi le capacità critiche, seguendo sia il metodo induttivo, sia quello deduttivo,
39
ricorrendo spesso al raffronto comparativo di immagini per rilevare analogie, differenze
e/o persistenze.
OBIETTIVI SPECIFICI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITÀ
CONOSCENZE
- saper individuare con sicurezza le origini e gli sviluppi delle manifestazioni artistiche
prese in esame
COMPETENZE
- aver potenziato capacità critiche che consentano una efficace discussione delle
problematiche artistiche
CAPACITÀ
- saper cogliere relazioni esistenti fra espressioni artistiche di aree culturali diverse,
rilevando analogie, differenze o persistenze, collegando l’opera d’arte con espressioni di
altri ambiti artistici, letterari e filosofici;
- sapersi orientare nello spazio e nel tempo in relazione all’espressione artistica proposta
- conoscere ed utilizzare un linguaggio tecnico specifico.
OBIETTIVI REALIZZATI
CONOSCENZE
- conoscenza buona delle origini e degli sviluppi delle manifestazioni artistiche, degli artisti
e delle relative opere in esame.
COMPETENZE
- comprensione ed utilizzo di un linguaggio tecnico specifico;
- capacità critiche che consentano una efficace discussione delle problematiche artistiche.
CAPACITÀ
- cogliere le relazioni esistenti fra espressioni artistiche di aree culturali diverse, rilevando
analogie, differenze o persistenze, collegando l’opera d’arte con espressioni di ambiti
artistici diversi nel tempo e nello spazio
- capacità di lettura e riconoscimento delle caratteristiche iconografiche, tecniche ed
iconologiche di un’opera d’arte.
PROGRAMMA STORIA DELL’ARTE VAD
Impressionismo e Post-Impressionismo
Impressionismo
Manet: Olympia; Monet: Impressione sole nascente; Renoir: Colazione dei canottieri;
Degas: La serie delle ballerine, L’Assenzio, L’orchestra.
Post-Impressionismo
Seurat: La grande jatte, Le modelle, Bagnanti ad Asnières, La parata del circo; Van Gogh:
Notte stellata, Chiesa di Auvers, Campo di grano con corvi, Mangiatori di patate, Girasoli,
Autoritratti, Seminatore, La stanza da letto, Paesaggi; Gauguin: La visione dopo il
sermone, Il Cristo giallo, Ritratto di Van Gogh, L’Arlesienne (confronto con Van Gogh), Da
dove veniamo chi siamo dove andiamo, Il mercato (Ta matete); Cezanne: I giocatori di
carte, Monte St Victoire (confronto con Renoir), Le grandi bagnanti; Toulouse Lautrec:
Moulin Rouge, Film “Moulin Rouge” del 1952.
Art Nouveau, Espressionismo, Simbolismo
40
Art Nouveau
Gaudì e la Scuola di Chicago; Morris; Macintosh; Horta; Loos; Wagner; Lalique; Guimard;
Van De Velde; Mucha.
Espressionismo e Simbolismo
Munch: L’urlo; Klimt: Palazzo della Secessione di Olbrich, Il bacio.
Le Avanguardie storiche del ‘900
I Fauves
Matisse: La stanza rossa, La tavola imbandita, La danza, Il grande nudo
Die Brucke e La Secessione
Kirchner: Cinque donne per strada; Schiele: L’abbraccio; Kokoschka: La sposa del vento
Il Cubismo
Picasso: Periodo blu (Miseri in riva al mare, Vecchio cieco con bambino, la vita), periodo
rosa (Famiglia di acrobati con scimmia, L’equilibrista sulla palla, Due nudi), Les
Damoiselles d’Avignon, Ritratto di Ambroise Vollard, Ritratto di Kahnweiler, Natura
morta con sedia impagliata, Guernica; Braque: Il viadotto dell’Estaque, Case
all’Estaque,Violino e brocca, Il portoghese, Quotidiano violino e pipa.
Il Futurismo
Manifesto del Futurismo di Marinetti e Manifesto della pittura futurista; Boccioni: La città
che sale, il trittico Stati d’animo, Forme uniche della continuità nello spazio; Balla:
Dinamismo di un cane al guinzaglio, Velocità astratta.
Der Blaue Reiter e l’Astrattismo
Kandinskij: Il Cavaliere azzurro, Impressioni, Improvvisazioni, Composizioni; Marc:
Cavalli azzurri, Capriolo nel giardino di un monastero, Gli uccelli.
Neoplasticismo
Mondrian: Natura morta con vaso di zenzero I e II, Albero rosso, Albero grigio, Melo in
fiore, Tableau I, Composizione 11; Rietveld: Sedia rosso-blu, Casa Schroder (esterno e
interno).
Suprematismo
Avanguardia russa, Goncarova: Il ciclista; Malevic: Raccolta della segale, Contadina con
secchi e bambino, Mucca e violino, Mostra 0,10, Quadrato nero, Quadrato rosso, Croce
nera.
Dadaismo
Hans Arp: Ritratto di Tristan Tzara, Composizione di quadrati second le leggi del caso;
Duchamp: Ready – made, ruota di bicicletta, Fontana, L.H.O.O.Q.; Man Ray: Cadeau, Coat
stand.
Metafisica
De Chirico: Le muse inquietanti, Piazze d’Italia; Carrà: I funerali dell’anarchico Galli;
Savinio: La nave perduta, La nave perduta; Morandi: Natura morta
Surrealismo
Freud e l’Inconscio, Manifesto di A. Breton; Mirò: Blu III, Le costellazioni, Il carnevale di
arlecchino; Dalì: Sogno causato dal volo di un’ape, La persistenza della memoria; Magritte:
Ceci n’est pas une pipe, La condizione umana, La passeggiata di Euclide.
Esperienze artistiche isolate
41
Guttuso e la scuola romana: Crocifissione; Chagall e la scuola di Parigi: Io e il mio villaggio,
Parigi dalla finestra, L’anniversario, Re David in blu; Modigliani: Nudo disteso, Bambina
in blu, Ritratto di Jeanne Hebuterne.
Postilla
Moduli programmati per l’a.s. in corso in aggiunta a quelli effettivamente svolti alla data
del 15 maggio:
Il secondo dopoguerra
Neofigurativismo, Informale, Action Painting e Arte concettuale
Bacon; Klein: Antropometrie; Pollock; Fontana: Spazialismo, Tagli e Buchi; Burri: Sacchi e
Cretti; New Dada: Rauschenberg e Johns; Manzoni.
Dalla Pop Art al Graffitismo
Pop Art: Warhol; Lichtenstein; Schifano; Fumetti.
Arte Povera: Pistoletto; Land Art: Christo; Body Art: Abramovic; Video Art.
Iperrealismo: Hanson; Transavanguardia: Paladino; Graffitismo: Haring, Basquiat.
Viterbo, 15 maggio 2016
Gli alunni
FIRMA DEL DOCENTE
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RELAZIONE E PROG RAMMA LABORATORIO DESIGN
CLASSE V SEZIONE AD
Docente: Lucia Falaguerra
Testi in adozione: Manuale D'Arte, Design.
Autori: Elena Barbaglio, Mario Diegoli.
Editore: Electa Scuola
Con riferimento alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi:
A) Conoscenze, Competenze e Capacità:
Hanno acquisito, consolidato e affinato le capacità manuali attraverso una metodologia di
base che li ha condotti alla soluzione del problema dato partendo dall'analisi delle
informazioni, attraverso la conoscenza dei diversi materiali e relative tecniche di
produzione. Gli alunni hanno saputo applicare le proprie conoscenze ai progetti sia
monomaterici, che polimaterici.
Gli alunni hanno sviluppato discrete capacità nell'iter progettuale utilizzando attrezzi e
42
materiali dell'attività laboratoriale e modellistica.
Sono in grado di realizzare in modo corretto un modello in scala o un prototipo di un
oggetto di design, utilizzando le diverse tecniche della rappresentazione manuale.
Sono in grado di gestirsi in modo equilibrato e puntuale nei ritmi tempi e materiale del
lavoro.
Conoscono i maggiori protagonisti e movimenti della storia del Design, dalla rivoluzione
industriale al design italiano.
Ottima la partecipazione al dialogo educativo e didattico. Più che meritevole l'applicazione
allo studio.
B) Contenuti Disciplinari:
Argomenti:
•
Progettazione ed esecuzione tridimensionale e modello in scala di un appendiabiti.
•
Modulo: Serialità e unicità.
•
Modulo: Ecosostenibilità.
•
Modulo i materiali: il legno.
•
modulo i materiali: materie plastiche.
•
Studio dei Design Humberto e Fernando Campana.
•
Esecuzione di modello in scala di una sedia ispirata al modello Favela dei fratelli
Campana con l'utilizzo dei materiali da riciclo.
•
Studio dei Design De Pas, D'Urbino,Lomazzi.
•
Esecuzione prototipo in scala del mobile per concorso Prada.
•
Studio dei Design fratelli Castiglioni.
•
Esecuzione modello in scala o misure reali di lampada ispirata ad un modello del
design Castiglioni.
•
Studio del Design Thomas Rietveld.
•
Esecuzione modello in scala della sedia del modello Zig-Zag o del modello Steltman
del Design Rietveld con reinterpretazione e utilizzo dei vari materiali.
•
Studio del Design Ettore Sottsass.
•
Esecuzione dei modelli in scala scelti a piacere tra i vari oggetti realizzati dal Design
Sottsass (libreria,vasi specchi ecc..).
•
Studio del Design Ron Arad .
•
Esecuzione dei modelli in scala scelti a piacere tra i vari oggetti realizzati dal Design
Arad.
•
Studio del Design Donald Judd.
•
Esecuzione dei modelli in scala scelti a piacere tra i vari oggetti realizzati dal Design
Judd( libreia, mobilio,sedie, tavoli ecc.)
•
Studio del Design Jasper Morrison.
•
Esecuzione dei modelli in scala scelti a piacere tra i vari oggetti realizzati dal Design
Morrison (librerie,tavoli ,sedie, panche,ecc.)
• Studio del Design Giò Ponti.
• Esecuzione dei modelli in scala scelti a piacere tra i vari oggetti realizzati dal Design
Ponti.
Dopo il 15 Maggio:
Argomenti:
•
Studio del Design Aalvaro Alto.
43
•
•
Studio del Design Angelo Mangiarotti.
Studio del Design Carlo Mollino.
Metodi e strumenti:
L'organizzazione della didattica è stata sia tradizionale che modulare, per approfondire la
"lettura " e l'osservazione guidata delle opere dei singoli autori, attività di ricerca
individuale su mezzi informatici e per confrontare in modo adeguato le diverse forme
espressive sono state utilizzate, oltre ai libri di testo, anche fotocopie e dispense fornite
dall'insegnante, materiale per modellismo di facile utilizzo ,cartoncini, carton legno ,balsa
,polipropilene , poliplat ecc..e gli strumenti quelli a disposizione dell'istituto.
Criteri di valutazione:
per quanto riguarda la valutazione si riprendono le linee guida del PTOF.
Viterbo, 15 maggio 2016
Gli alunni
FIRMA DEL DOCENTE
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RELAZIONE E PROG RAMMA DI DISCIPLINE PROGETTUALI DESIGN
CLASSE V SEZIONE AD
Docente: Georgia Angelini
PROFILO EDUCATIVO DI SVILUPPO DELLA CLASSE IN RELAZIONE AGLI
ESITI.
Con questa classe ho potuto assaporare i ‘frutti della continuità’ didattica, ed umana,
conoscere a priori la classe per sapere come intervenire, quando concentrarsi ed in che
misura su soggetti diversi. L’anno scolastico è iniziato con la tranquillità giusta. Il rapporto
con la classe è risultato positivo. Buona scolarizzazione, compostezza, educazione,
partecipazione e metodo di studio garantiti dal lavoro impostato nella conoscenza della
classe. Questo ci ha permesso di lavorare con entusiasmo ed anche se il percorso annuale
non sempre è stato svolto nel rispetto dei tempi programmati, i risultati sono stati quasi
sempre positivi. Il punto fermo della programmazione disciplinare è stato il tentativo di
infondere negli alunni conoscenze, abilità, ma anche valori, certezze, capacità critiche, per
diventare dei cittadini consapevoli. Anche il dibattito e l’approfondimento hanno
44
rappresentato porzioni e momenti importanti del dialogo educativo e spunti di riflessione
sono derivati da tale indirizzo.
OBIETTIVI E RISULTATI EFFETTIVAMENTE RAGGIUNTI
o Solo alcuni alunni comprendono, analizzano, interpretano e contestualizzano
messaggi/informazioni di testi teorici, strutturalmente o linguisticamente
complessi, quali manuali, istruzioni tecniche, articoli specialistici e opere letterarie,
in modo adeguato
o Tutto il gruppo classe comprende messaggi/informazioni veicolati da testi scritti ed
orali, di diversa tipologia in modo adeguato, ma non sempre è in grado di
analizzare, interpretare e contestualizzare i testi
o Parte del gruppo classe è in grado di utilizzare lo strumento linguistico e i diversi
codici per comunicare/ scambiare/discutere informazioni, idee ed opinioni in modo
adeguato al contesto, allo scopo ed al destinatario
o Solo alcuni alunni sono in grado di selezionare, applicare ed utilizzare conoscenze,
ed utilizzare materiali e strumenti funzionali ad un compito non noto in modo
adeguato
o Tutto il gruppo classe, superando le difficoltà iniziali, raggiunge risultati abbastanza
soddisfacenti
MODALITÀ FORMATIVE
o Lezione frontale
o Lezione partecipata
o Lezione/applicazione ( spiegazione seguita da esercizi applicativi)
o Scoperta guidata (conduzione dello studente all’acquisizione di un concetto o di un
saper fare attraverso l’alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni …)
o Brainstorming (sollecitazione della classe alla partecipazione, alla relazione, alla
riflessione … )
o Cooperative – learning (gruppo di lavoro finalizzato ad un obiettivo/compito comune)
PROGRAMMA: IL DESIGN
-Un design e molti ambiti
-Le associazioni del design
-Il designer
-La produzione in serie
-Una vera disciplina
-Il made in Itay
-Il design del Novecento
-William Morris e il rinnovamento delle arti applicate
-La Bauhaus e la scuola di Ulm
-Semplicità e funzionalità
-Forma e funzione (Mies van der Rhoe, Walter Gropius, Bruno Munari)
45
-Minimalismo e Donald Judd ( Sol Le Witt, Tadao Ando,)
-Ergonomia
-Serialità e unicità (serie variata, serie irripetibile)
-Jasper Morrison
-I costi dell’ oggetto per tutti
-La razionalizzazione dei processi
-Una filosofia giapponese
-Una filosofia svedese
-Il design sostenibile, eco-design, design ecologico
-I fratelli Humberto e Fernando Campana
-Architettura sostenibile (Frank Lloyd Wright, Alvar Alto)
-Ciascuno studente ha scelto di approfondire uno dei seguenti designer (Michael Thonet,
Joseff Hoffmann, C.R. Mackintosh, A. Gaudì, T.G. Ritveld, M. Breuer, Le Corbusier,
L.M.Van der Rhoe, G. Terragni, A. Alto, M. Nizzoli, C. Eames, B. Munari, G. Ponti, A.
Castiglioni, V. Panton, M. Zanuso, J. Colombo, V. Magistretti, A. Mendini, A. Rossi, E.
Sottsass, N. Hayek (swatch Group), P. Starck
PROCESSO CREATIVO E METODOLOGIA PROGETTUALE
-Avere un’idea o inventare un principio di funzionamento innovativo
-Prendere in considerazione un progetto esistente e migliorarne le presentazioni attraverso
un’evoluzione formale
-Percorso progettuale (partenza e arrivo)
-Necessità del mercato, Nuova idea
-Definizione di un prodotto che risponde alle necessità e da forma all’idea
IL PERCORSO PROGETTUALE ESECUTIVO
-Brief (quali sono le necessità)
Requisiti, possibili, utilizzi, potenziali consumatori
-Concept (necessità e principi di funzionamento si incontrano in soluzioni progettuali)
Soluzioni tecniche e stilistiche
-Sviluppo
Materiali, forme alternative, colori, texture
-Esecutivi e dettagli
Specifiche dei componenti
Modelli tridimensionali per sviluppare la forma
Definizione dei materiali
Prototipazione con stampante 3d
SVILUPPO PROGETTUALE
Gli elaborati sono stati eseguiti e sviluppati con il supporto dei seguenti software: Word,
Adobe Illustretor, Adobe Photoshop, Rhinoceros.
All’interno della seguente disciplina e in sinergia con l’alternanza scuola-lavoro è stata
messa in funzione la Stampante 3 D , così gli alunni hanno potuto vedere la realizzazione di
prototipi anche dei propri lavori.
46
LE TEMATICHE PROGETTUALI AFFRONTATE SONO STATE:
-
Gioiello
Mobile da soggiorno
Progetto new design
Espositore
Viterbo, 15 maggio 2016
Gli alunni
FIRMA DEL DOCENTE
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RELAZIONE E PROG RAMMA DÌ SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
CLASSE V SEZIONE AD
Docente: Massimo Neri
RELAZIONE FINALE CLASSE 5AD LICEO ARTISTICO
La classe, incontrata a settembre per la prima volta, è composta da 16 alunni, ha svolto
n. 58 ore di lezione durante l’anno scolastico 2015/2016, partecipando attivamente alle
lezioni svolte, delle quali n. 16 ore svolte in sede, in quanto sprovvisti inizialmente
dell’impianto sportivo.
Le lezioni frontali di preparazione teorica sono state a volte svolte con l’ausilio della LIM,
in aula, e di ausili elettronici personali, dei quali ci si è avvalsi per la ricerca ulteriore su
alcuni argomenti inerenti prevenzione ai traumi e sport convenzionali e non convenzionali,
non meglio trattati sul testo in uso, anche perché quasi tutti gli alunni ne erano sprovvisti.
Le lezioni frontali pratiche in palestra sono state svolte trattando diffusamente le attività
motorie di potenziamento, coordinazione, scioltezza articolare delle principali masse
muscolari, nella fase di riscaldamento e preparazione alla lezione, mentre nella seconda
parte della lezione sono state praticate, approfondendo e affinando, le tecniche di alcuni
sport di squadra ed individuali, quali: pallavolo, tamburello, tennis tavolo, badminton, e
47
giochi popolari, con osservazioni sistematiche riguardo agli obiettivi formativi
comportamentali.
Nel complesso la classe ha dimostrato un discreto interesse per le attività proposte,
raggiungendo
risultati apprezzabili e soddisfacenti, sia dal punto di vista della
partecipazione, sia dal punto di vista dell’impegno, dello sviluppo e potenziamento
motorio.
Dal punto di vista relazionale, emotivo e sportivo la classe ha dimostrato nel corso
dell’anno scolastico un’evoluzione positiva, frutto di grande impegno, condivisione e
interesse nella costruzione della persona in quanto tale.
Gli obiettivi didattico-educativi prefissati nella programmazione curricolare sono stati
raggiunti. Il livello di preparazione è risultato discreto sia in ambito strettamente tecnicomotorio e sportivo (conoscenze-competenze-capacità), sia in quello formativo, più ampio,
inerente la sfera socio-affettiva (struttura della personalità: autostima, rispetto di sé, degli
altri e della legalità, autocontrollo, socializzazione e confronto, capacità di lavorare in
squadra, ecc.).
Viterbo, 15 maggio 2016
IN FEDE
Prof. Neri Massimo
PROGRAMMA SVOLTO












Scopi e fini delle Scienze Motorie e Sportive
Cenni storici sulle varie specialità sportive (Pallavolo, Pallacanestro, Badminton,
Tennis Tavolo, Orienteering, Tennis)
Cenni delle principali nozioni sul corpo umano
Effetti del movimento sul nostro organismo
Potenziamento fisiologico generale (arti superiori, inferiori, addominali, dorsali)
Tecniche dello stretching
Rielaborazione degli schemi motori di base
Sviluppo della socialità, del senso civico e del Fair Play
Conoscenza e pratica delle attività sportive: pallavolo, pallacanestro, tennis tavolo,
badminton, orienteering e tamburello
Conoscenza e pratica di alcuni sport popolari: palla avvelenata, ruba bandiera
Nozioni sui principali traumi che si possono verificare durante l’attività fisica e gli
sport agonistici
Nozioni pronto soccorso
48
Viterbo, 15 maggio 2016
Gli alunni
FIRMA DEL DOCENTE
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PROGRAMMA DI RELIGIONE CATTOLICA
CLASSE V SEZIONE AD
Docente: Sara Zarletti
La classe è composta di 10 studenti avvalentesi che, all'inizio del quarto
anno,
rivelavano
un’adeguata
preparazione
di
base.
Il gruppo classe si caratterizzò immediatamente per le discrete capacità di appre
ndimento, ma anche per l’attenzione e la vivacità che, nei primi tempi,
ha richiesto attenzione da parte del docente più alle dinamiche relazionali che alla
presentazione del contenuto.
Quasi
tutti
gli
studenti avvalentesi hanno evidenziato una partecipazione
responsabile, dimostrando di utilizzare meglio le proprie risorse negli apprendimenti
e
nella
elaborazione
dei
contenuti.
Conseguentemente,
la maggior parte di essi ha raggiunto un livello soddisfacente di preparazione, e
videnziando un progresso apprezzabile.
Quasi tutti gli alunni hanno dimostrato capacità critica nella dimensione spirituale e
religiosa,
apprezzando
o
comprendendo
la
prospettiva
cristiana che si è fatta più precisa, coerente e articolata, pur secondo modalità
diverse. Il dialogo, nella fase di confronto e incontro, è caratterizzato da una notevole
capacità di ascolto e maturità.
PROGRAMMA:
Il punto di vista assunto non è stato storico ma etico. E’ stata tenuta presente la
preoccupazione di mostrare quale visione di “bene” dell’uomo e della società hanno
determinato alcuni eventi storici.
La prospettiva assunta è stata quella personalistica che ritiene costitutivamente un bene
per l’uomo la qualità delle sue relazioni con gli altri uomini.
49
-
-
-
Induismo e cristianesimo: la consapevolezza di sé. Visione del v.clip con R. Panikkar
“la goccia d’acqua o l’acqua della goccia”. Il Dio personale cristiano.
La legge e la coscienza. Visione di alcune scende del film “La Rosa Bianca”. Lettura
e riflessione del testo inerente l’interrogatorio dell’ispettore a Sophie Schöll.
L’obbedienza e il primato della coscienza nella prospettiva di cristiana.
L’uomo, un essere in relazione. La relazione: elemento costitutivo della coscienza.
Lo sviluppo della coscienza morale secondo L. Kohlberg: il cammino della libertà.
“Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini” (At 5,29): la “coscienza” nella
Sacra Bibbia, dall’A.T al N.T.
La libertà come dono. Libertà da.. e libertà di… scegliere il bene.
La coscienza individuale e la coscienza collettiva.
Gli anni venti e il secondo dopoguerra. La figura di don Milani e il rapporto con le
ideologie. Visione del v.clip: “lettura della lettera all’amico comunista Pipetta”
(raisat2000).
Visione del film “Don Milani, il priore di Barbiana” prodotto nel 1997 di Andrea
Frazzi.
“Il male di vivere” (Montale e Ungaretti): dalla prospettiva esistenzialista alla fede.
Responsabilità (e libertà) dell’agire: riflessione sul testimone D. Bonhoeffer.
Viterbo, 15 maggio 2016
Gli alunni
FIRMA DEL DOCENTE
________________________
50
SIMULAZIONI PROVE ES AME DI STATO
DATA DELLA
SIMULAZIONE
DELLA 1° PROVA
TIPOLOGIA
DELLA
SIMULAZIONE
TEMPO DI
SVOLGIMENTO
CONSENTITO
2/03/2016
29/04/2016
DATE DELLA
SIMULAZIONE
DELLA 2°
PROVA
31/03/2016
A+B+C+D
A+B+C+D
6 ore
6 ore
DATE DELLA
SIMULAZIONE
DELLA 3^
PROVA
15/03/2016
7/05/2016
18 ore
DISCIPLINE
COINVOLTE
TIPOLOGIA
-Storia dell’Arte
-Matematica
-Inglese
-Storia
-Storia dell’ Arte
-Matematica
-Inglese
-Filosofia
TipologiaB
12 quesiti a
risposta
aperta
TipologiaB
12 quesiti a
risposta
aperta
51
TEMPI
2 ore
2 ore
PRIMA SIMULAZIONE 1° PROVA
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Eugenio MONTALE,
Ripenso il tuo sorriso, (da Ossi di seppia, 1925)
Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura1 tra le petraie d’un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera i suoi corimbi;
e su tutto l’abbraccio d’un bianco cielo quieto.
Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto s’esprime libera un’anima ingenua,
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,
e che il tuo aspetto s’insinua nella mia memoria grigia
schietto come la cima d’una giovinetta palma.
Eugenio Montale (Genova, 1896 – Milano, 1981) da autodidatta (interruppe studi tecnici
per motivi di salute), approfondì i suoi interessi letterari, entrando inizialmente in contatto
con ambienti intellettuali genovesi e torinesi. Nel 1925 aderì al Manifesto degli intellettuali
antifascisti promosso da Benedetto Croce. Nel 1927 si trasferì a Firenze, ove lavorò prima
presso una casa editrice e poi presso il Gabinetto Scientifico Letterario Viesseux. Nel
dopoguerra si stabilì a Milano, dove collaborò al “Corriere della Sera” come critico
letterario e al “Corriere dell’Informazione” come critico musicale. Le sue varie raccolte
sono apparse tra il 1925 (Ossi di seppia) e il 1977 (Quaderno di quattro anni). Nel 1975
ricevette il Premio Nobel per la letteratura. La sua produzione in versi, dopo l’iniziale
influenza dell’Ermetismo, si è svolta secondo linee autonome. 1. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura riassumi brevemente il contenuto informativo della lirica in
esame. 2. Analisi del testo 2.1. Nella prima strofa il poeta esprime, in una serie di immagini
simboliche, da una parte la sua visione della realtà e dall’altra il ruolo salvifico e
consolatorio svolto dalla figura femminile. Individua tali immagini e commentale. 2.2. Nel
verso 2 ricorre l’allitterazione della “r”. Quale aspetto della realtà sottolinea
simbolicamente la ripetizione di tale suono? 2.3. Il ricordo della donna è condensato nel
suo viso e nel sorriso, nel quale si manifesta, “libera”, la sua “anima” (v. 6). Prova a
spiegare in che senso il portare con sé la sofferenza per il male del mondo può essere, come
dice il poeta, “un talismano” (v. 8) per un’anima e come questa condizione possa essere
altrettanto serena che quella di un’anima “ingenua” non toccata dal male (v. 6). 2.4. Nella
ultima strofa ricorrono espressioni relative sia alla condizione interiore del poeta, sia alla
“pensata effigie” (v. 9) della donna. Le prime sono riconducibili al motivo
dell’inquietudine, le seconde a quello della
1 avventura:
caso 2 ellera: edera 3 corimbi: infiorescenze a grappolo 4 ingenua: non toccata dal male
del mondo 5 talismano: amuleto, portafortuna 6 estrosi: inquieti
Pag. 2/9 Sessione ordinaria 2008 Prima prova scritta
52
calma. Commenta qualche espressione, a tuo parere, più significativa relativa a entrambi i
motivi e in particolare il paragone presente nell’ultimo verso. 2.5. Analizza la struttura
metrica (tipi di versi, accenti e ritmo, eventuali rime o assonanze o consonanze), le scelte
lessicali (i vocaboli sono tipici del linguaggio comune o di quello letterario o di entrambi i
tipi?) e la struttura sintattica del testo e spiega quale rapporto si può cogliere tra le scelte
stilistiche e il tema rappresentato. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Sviluppa con osservazioni originali, anche con riferimento ad altri testi dello stesso poeta
e/o a opere letterarie e artistiche di varie epoche, il tema del ruolo salvifico e consolatorio
della figura femminile. In alternativa inquadra la lirica e l’opera di Montale nel contesto
storico-letterario del tempo.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI
GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti propos ti)
CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di
giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio
breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi,
argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio. Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una
destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e
documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la
trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo.
Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno
o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo
un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione
(quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento,
puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di
rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di
metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: La percezione dello straniero
nella letteratura e nell’arte. DOCUMENTI “Non lederai il diritto dello straniero o
dell’orfano e non prenderai in pegno la veste dalla vedova; ma ti ricorderai che sei stato
schiavo in Egitto e che di là ti ha redento l’Eterno, il tuo Dio; perciò ti comandò di fare
questo. Quando fai la mietitura nel tuo campo e dimentichi nel campo un covone, non
tornerai indietro a prenderlo; sarà per lo straniero, per l’orfano e per la vedova, affinché
l’Eterno, il tuo Dio, ti benedica in tutta l’opera delle tue mani. Quando bacchierai i tuoi
ulivi, non tornerai a ripassare sui rami; le olive rimaste saranno per lo straniero, per
l’orfano e per la vedova. Quando vendemmierai la tua vigna, non ripasserai una seconda
volta; i grappoli rimasti saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. E ti
ricorderai che sei stato schiavo nel paese d’Egitto; perciò ti comando di fare questo.”
DEUTERONOMIO, 24, 17-22 “Così Odisseo stava per venire in mezzo a fanciulle dalle
belle chiome, pur nudo com’era: la dura necessità lo spingeva. Terribile apparve loro, era
tutto imbrattato di salsedine. E fuggirono via, chi qua chi là, sulle spiagge dove più
sporgevano dentro il mare. Sola restava la figlia di Alcinoo: Atena le mise in cuore
ardimento e tolse dalle membra la paura. Rimase ferma di fronte a lui, si tratteneva. Ed
53
egli fu incerto, Odisseo, se supplicare la bella fanciulla e abbracciarle le ginocchia, oppure
così di lontano pregarla, con dolci parole, che gl’indicasse la città e gli desse vesti. Questa
gli parve, a pensarci, la cosa migliore, pregarla con dolci parole di lontano. Temeva che a
toccarle i ginocchi si sdegnasse, la fanciulla. Subito le rivolse la parola:…E a lui rispondeva
Nausicaa dalle bianche braccia: «Straniero, non sembri uomo stolto o malvagio, ma Zeus
Olimpio, che divide la fortuna tra gli uomini, buoni e cattivi, a ciascuno come lui vuole, a te
diede questa sorte, e tu la devi ad ogni modo sopportare.»…Così disse, e diede ordini alle
ancelle dalle belle chiome: «Fermatevi, ancelle, per favore. Dove fuggite al veder un uomo?
Pensate forse che sia un nemico? Non c’è tra i mortali viventi, né mai ci sarà, un uomo che
venga alla terra dei Feaci a portar la guerra: perché noi siamo molto cari agli dei. Abitiamo
in disparte, tra le onde del mare, al confine del mondo: e nessun altro dei mortali viene a
contatto con
Pag. 3/9 Sessione ordinaria 2008 Prima prova scritta
noi. Ma questi è un infelice, giunge qui ramingo. Bisogna prendersi cura di lui, ora: ché
vengono tutti da Zeus, forestieri e mendichi, e un dono anche piccolo è caro. Su, ancelle,
date all’ospite da mangiare e da bere, e lavatelo prima nel fiume, dove c’è un riparo dal
vento.» OMERO, Odissea, VI, vv. 135-148 e vv. 186-209 “Afflitto della nuova, e arrabbiato
della maniera, Renzo afferrò ancora il martello, e, così appoggiato alla porta, andava
stringendolo e storcendolo, l’alzava per picchiar di nuovo alla disperata, poi lo teneva
sospeso. In quest’agitazione, si voltò per vedere se mai ci fosse d’intorno qualche vicino, da
cui potesse forse aver qualche informazione più precisa, qualche indizio, qualche lume. Ma
la prima, l’unica persona che vide, fu un’altra donna, distante forse un venti passi; la quale,
con un viso ch’esprimeva terrore, odio, impazienza e malizia, con cert’occhi stravolti che
volevano insieme guardar lui, e guardar lontano, spalancando la bocca come in atto di
gridare a più non posso, ma rattenendo anche il respiro, alzando due braccia scarne,
allungando e ritirando due mani grinzose e piegate a guisa d’artigli, come se cercasse
d’acchiappar qualcosa, si vedeva che voleva chiamar gente, in modo che qualcheduno non
se n’accorgesse. Quando s’incontrarono a guardarsi, colei, fattasi ancor più brutta, si
riscosse come persona sorpresa…lasciò scappare il grido che aveva rattenuto fin allora:
«l’untore, dagli! dagli! dagli all’untore!» Allo strillar della vecchia, accorreva gente di qua e
di là;…abbastanza per poter fare d’un uomo solo quel che volessero.” A. MANZONI, I
Promessi Sposi, XXXIV, 1842 Lo straniero “A chi vuoi più bene, enigmatico uomo, di? A
tuo padre, a tua madre, a tua sorella o a tuo fratello?” “Non ho né padre, né madre, né
sorella, né fratello.” “Ai tuoi amici?” “Adoperate una parola di cui fino a oggi ho ignorato il
senso.” “Alla tua patria?”
“Non so sotto quale latitudine si trovi.” “Alla bellezza?”
“L’amerei volentieri, ma dea e immortale.” “All’oro?” “Lo odio come voi odiate Dio.” “Ma
allora che cosa ami, straordinario uomo?” “Amo le nuvole…le nuvole che vanno…laggiù,
laggiù…le meravigliose nuvole!” C. BAUDELAIRE, Poemetti in prosa, 1869
“L’infermo teneva gli occhi chiusi: pareva un Cristo di cera, deposto dalla croce. Dormiva o
era morto? Si fecero un po’ più avanti; ma al lieve rumore, l’infermo schiuse gli occhi, quei
grandi occhi celesti, attoniti. Le due donne si strinsero vieppiù tra loro; poi, vedendogli
sollevare una mano e far cenno di parlare, scapparono via con un grido, a richiudersi in
cucina. Sul tardi, sentendo il campanello della porta, corsero ad aprire; ma, invece di don
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Pietro, si videro davanti quel giovane straniero della mattina. La zitellona corse ranca
ranca a rintanarsi di nuovo; ma Venerina, coraggiosamente, lo accompagnò nella camera
dell’infermo già quasi al bujo, accese una candela e la porse allo straniero, che la ringraziò
chinando il capo con un mesto sorriso; poi stette a guardare, afflitta: vide che egli si
chinava su quel letto e posava lieve una mano su la fronte dell’infermo, sentì che lo
chiamava con dolcezza: - Cleen…Cleen…Ma era il nome, quello, o una parola affettuosa?
L’infermo guardava negli occhi il compagno, come se non lo riconoscesse; e allora ella vide
il corpo gigantesco di quel giovane marinajo sussultare, lo sentì piangere, curvo sul letto, e
parlare angosciosamente, tra il pianto, in una lingua ignota. Vennero anche a lei le lagrime
agli occhi. Poi lo straniero, voltandosi, le fece segno che voleva scrivere qualcosa. Ella chinò
il capo per significargli che aveva compreso e corse a prendergli l’occorrente. Quando egli
ebbe finito, le consegnò la lettera e una borsetta. Venerina non comprese le parole ch’egli le
disse, ma comprese bene dai gesti e dall’espressione del volto, che le raccomandava il
povero compagno. Lo vide poi chinarsi di nuovo sul letto a baciare più volte in fronte
l’infermo, poi andar via in fretta con un fazzoletto su la bocca per soffocare i singhiozzi
irrompenti.” L. PIRANDELLO, Lontano, in “Novelle per un anno”, 1908
Pag. 4/9 Sessione ordinaria 2008 Prima prova scritta
“Un giorno di gennaio dell’anno 1941, un soldato tedesco di passaggio, godendo di un
pomeriggio di libertà, si trovava, solo, a girovagare nel quartiere di San Lorenzo, a Roma.
Erano circa le due del dopopranzo, e a quell’ora, come d’uso, poca gente circolava per le
strade….S’era scordato dell’uniforme; per un buffo interregno sopravvenuto nel mondo,
l’estremo arbitrio dei bambini adesso usurpava la legge militare del Reich! Questa legge è
una commedia, e Gunther se ne infischia. In quel momento, qualsiasi creatura femminile
capitata per prima su quel portone…che lo avesse guardato con occhio appena umano, lui
sarebbe stato capace di abbracciarla di prepotenza, magari buttato ai piedi come un
innamorato, chiamandola: meine mutter! E allorché di lì a un istante vide arrivare
dall’angolo un’inquilina del caseggiato, donnetta d’apparenza dimessa ma civile, che in
quel punto rincasava, carica di borse e di sporte, non esitò a gridarle: «Signorina!
Signorina!» (era una delle 4 parole italiane che conosceva). E con un salto le si parò
davanti risoluto, benché non sapesse, nemmeno lui, cosa pretendere. Colei però, al vedersi
affrontata da lui, lo fissò con occhio assolutamente disumano, come davanti all’apparizione
propria e riconoscibile dell’orrore.” E. MORANTE, La Storia, Einaudi, 1974 “Risate e grida
si levarono. «Fuori! Fuori della fontana! Fuori!» Erano anche voci di uomini. La gente,
poco prima intorpidita e molle, si era tutta eccitata. Gioia di umiliare quella ragazza
spavalda che dalla faccia e dall’accento si capiva ch’era forestiera. «Vigliacchi!» gridò
Anna, voltandosi d’un balzo. E con un fazzolettino cercava di togliersi di dosso la
fanghiglia. Ma lo scherzo era piaciuto. Un altro schizzo la raggiunse a una spalla, un terzo
al collo, all’orlo dell’abito. Era diventata una gara.…Qui Antonio intervenne, facendosi
largo…Antonio era forestiero e tutti, là, parlavano in dialetto. Le sue parole ebbero un
suono curioso, quasi ridicolo….Niente ormai tratteneva il buttare fuori il fondo dell’animo:
il sozzo carico di male che si tiene dentro per anni e nessuno si accorge di avere.” D.
BUZZATI, Non aspettavamo altro, in “Sessanta racconti”, Mondadori, 1958 “Era bagnato
fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano cinquantamila anni-luce
da casa… Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della Galassia, dopo la lenta e
55
difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata la guerra, subito;…Stava
all’erta, il fucile pronto. Lontano cinquantamila anni-luce dalla patria, a combattere su un
mondo straniero e a chiedersi se ce l’avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle. E allora
vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel
verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più. Il verso e la vista
del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s’erano abituati, non ci
facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due
gambe, quella pelle d’un bianco nauseante, e senza squame.” F. BROWN, Sentinella, in
“Tutti i racconti”, Mondadori, 1992 Tempo verrà in cui, con esultanza, saluterai te stesso
arrivato alla tua porta, nel tuo proprio specchio, e ognun sorriderà al benvenuto dell’altro,
e dirà: Siedi qui. Mangia. Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io. Offri vino. Offri
pane. Rendi il cuore a se stesso, allo straniero che ti ha amato per tutta la vita, che hai
ignorato… D. WALCOTT, Amore dopo amore, in “Mappa del nuovo Mondo”, trad. it.,
Adelphi, Milano, 1992
Galata morente (I secolo a.C.)
È una scultura romana del I secolo a.C., che raffigura un soldato galata morente. Il
guerriero, straniero ai Romani, è colto in punto di morte mentre il corpo si accascia sullo
scudo, con il quale i Celti si opponevano al nemico celando il corpo nudo. Dallo scudo si
staglia il combattente con il torso flesso e ruotato verso destra a far risaltare l’incisione
della ferita.
Pag. 5/9 Sessione ordinaria 2008 Prima prova scritta
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Il lavoro tra sicurezza e produttività.
DOCUMENTI “Il lavoro nell'antichità non aveva il valore morale che gli è stato attribuito
da venti secoli di cristianesimo e dalla nascita del movimento operaio. Il disprezzo per il
lavoro manuale è apparso a molti come contropartita della schiavitù e, nel contempo,
causa del ristagno delle tecniche. Dell'esistenza di questo disprezzo si potrebbero dare
molteplici prove. Nella Politica Aristotele esalta il fatto che i cittadini abbiano tutto il
tempo libero «per far nascere la virtù nella loro anima e perché possano adempiere i loro
doveri civici». È la stessa nozione dell'otium cum dignitate che appare come l’ideale di vita
degli scrittori romani alla fine della Repubblica e all'inizio dell'Impero. Ciò significa
affermare anche che il lavoro è un ostacolo a questo tipo di vita e, quindi, una
degradazione.” C. MOSSE, Il lavoro in Grecia e a Roma, trad. it. di F. Giani Cecchini,
Firenze, 1973 “Nella produzione moderna il lavoro ha assunto un’importanza crescente
tanto da essere considerato il soggetto e non più l’oggetto di qualsiasi attività produttiva.
Per il codice civile (libro V, artt. 2060 e sgg.), che regola il lavoro nell’impresa come
elemento soggettivo e dinamico, oltre che fattore primario della produzione, il lavoro
consiste nella prestazione di energie lavorative effettuata, contro il corrispettivo di una
retribuzione, da una persona fisica (lavoratore) a favore di un’altra persona fisica o
giuridica (datore di lavoro). Il lavoro può concorrere alla produzione in modo subordinato
o autonomo.” ENCICLOPEDIA UNIVERSALE, vol. 13°, a cura di G. Ceccuti-S. Calzini-R.
Guizzetti, Ed. “IL SOLE 24 ORE”, Milano, 2006
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“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” (art. 1) “La Repubblica
riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano
effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie
possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso
materiale o spirituale della società.” (art. 4) COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA
ITALIANA
“Dal Rapporto [ISFOL 2007] emerge una discrasia tra domanda e offerta di lavoro,
soprattutto in quei segmenti della popolazione - donne e over 55 anni in primis – per i
quali, anche in linea con gli obiettivi di Lisbona, si auspicherebbe un incremento dei tassi
di attività. Sul fronte della qualità della crescita economica del Belpaese, il rapporto
sottolinea come i lavori siano sempre più meno conformi alle aspettative degli individui,
sia per la qualità del lavoro disponibile per i nuovi entrati sia per le prassi selettive. Le
scarse prospettive di carriera rappresentano il principale fattore di scoraggiamento sul
fronte lavorativo.…Fa riflettere il dato che quasi il 20% degli occupati ritenga di svolgere
mansioni che utilizzano solo parzialmente le loro competenze professionali.…Tra le
iniziative da intraprendere per contrastare le criticità del nostro mercato del lavoro, la
ricetta dell’Isfol è migliorare la coerenza e l’adattabilità reciproca tra domanda e offerta di
lavoro. Soprattutto sfruttando al meglio le potenzialità del sistema dei servizi per l’impiego.
Inoltre, un funzionamento più fluido e trasparente del nostro mercato del lavoro passa
anche attraverso la conciliazione fra competitività e meriti e l’equità dell’accesso alle
opportunità. Ma su tutti, prioritario, è investire nella sicurezza del lavoro e nel contrasto
del lavoro irregolare.” C. TUCCI, Rapporto Isfol: lavoro precario per 10 lavoratori su 100,
20 novembre 2007 “L’ambiente di lavoro, non rappresenta soltanto un’accezione più
ristretta della nozione di ambiente, ma si caratterizza in termini assai diversi. Anche esso
costituisce infatti l’oggetto di una normativa amministrativa e penale diretta a garantire la
salute dei lavoratori addetti ad attività particolarmente rischiose, e che in taluni
ordinamenti impone alle imprese l’adozione di sistemi generali di controlli preventivi;…ma
sovente è dato riscontrare disposizioni che, attraverso la garanzia della salute a livello di
rapporto individuale, attuano una vera e propria tutela dell’ambiente di lavoro come
oggetto di una situazione soggettiva specifica del prestatore di lavoro, autonomamente
tutelabile.…Così delineata, la tutela dell’ambiente di lavoro si prospetta, più che come
tutela di un luogo (e cioè dell’ambiente in genere), come garanzia della salute (e quindi
della persona) del lavoratore.” L. RICCA, La tutela dell’ambiente di lavoro nel quadro del
sistema dei diritti sociali, in “Protezione dei diritti sociali e prevenzione degli incidenti sul
lavoro nel quadro dei diritti dell’uomo lavoratore”, Ed. Giuffrè, Milano, 1988
Pag. 6/9 Sessione ordinaria 2008 Prima prova scritta
“Il fattore tecnologico è stato nelle ricerche più recenti piuttosto trascurato a vantaggio di
una impostazione che accentuava l’influenza delle variabili psico-sociologiche nel
complesso fenomeno dell’infortunio. Non si può negare però che un processo produttivo
deve essere analizzato sotto l’aspetto tecnologico per poter rilevare di quanto il
comportamento umano venga condizionato dalla velocità e dalle caratteristiche della
produzione. L’infortunio nella sua apparente obiettività si è rilevato quale fenomeno la cui
ricostruzione fotogenica non è riconducibile a un meccanismo casualistico.” C. DI NARO57
M.NOVAGA-G.COLETTI-S.COLLI, Sicurezza e produttività: influenza delle variabili
tecnologiche sul comportamento lavorativo, in “Securitas”, n° 7, anno 58, 1973 “Tutto il
tempo perduto a causa degli infortuni rappresenta ore-lavoro e ore-macchina aggiunte al
tempo richiesto per produrre una data quantità di beni o di servizi e, di conseguenza,
riduce la produttività aziendale….A parte le perdite dirette di tempo, allorché il lavoro
viene interrotto a causa di un infortunio, condizioni pericolose di lavoro comportano un
rallentamento delle lavorazioni stesse, poiché gli operai devono stare in guardia e muoversi
e lavorare con maggiore attenzione e prudenza di ciò che sarebbe invece necessario se non
esistesse il pericolo stesso. Di particolare importanza, a questo riguardo, sono ad esempio,
le trasmissioni dei motori, le cinghie di trasmissione e le parti mobili delle macchine nelle
cui vicinanze gli operai sono costretti a lavorare oppure a passare.” A. BERRA-T.
PRESTIPINO, Lo studio del lavoro e la psicologia della sicurezza lavorativa, Ed. Angeli.,
Milano 1983 “A tale principio del rischio professionale si ispirò, fin dall’inizio, la nostra
legislazione per gli infortuni sul lavoro; la quale per la protezione del rischio stesso impose
al datore d’opera l’obbligo dell’assicurazione. Con ciò, da un lato, si volle meglio garantire
agli infortunati il pagamento delle indennità sostituendo l’Istituto assicuratore (ente
finanziariamente più solido) all’imprenditore, soggetto all’insolvibilità; dall’altro lato si
volle salvare l’imprenditore da oneri eccessivi rispetto alla sua potenzialità economica, pei
casi di infortuni gravi, ripetuti o collettivi.” G. MIRALDI, Gli infortuni sul lavoro e le
malattie professionali, Cedam, Padova, 1979
3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: 60 anni dall’entrata in vigore della
nostra Costituzione. Un bilancio dei suoi valori attuali e del suo rapporto con la società
italiana.
DOCUMENTI
“Ma fu significativo dell’ampiezza di consensi raggiunta dall’impostazione programmatica
della costituzione il fatto che un grande giurista membro del partito d’Azione, Piero
Calamandrei, che poi all’elaborazione del testo costituzionale dette un contributo assai
rilevante, dichiarasse di essere stato convinto dall’argomento di Togliatti che i costituenti
dovevano fare, secondo i versi danteschi, «come quei che va di notte, / che porta il lume
dietro e a sé non giova, / ma dopo sé fa le persone dotte.” E. RAGIONIERI, La storia
politica e sociale, in “Storia d’Italia”, vol. IV, Einaudi, Torino, 1976
“Preme ora mettere in rilievo un aspetto determinato, relativo a quella problematica del
«nucleo fondamentale» della costituzione. È certamente degno di nota il fatto che quella
problematica…torni a riaffermarsi con forza. Alla dottrina del «nucleo fondamentale» ha
fatto ricorso anche la nostra Corte costituzionale, indicando la presenza nella nostra
costituzione di «alcuni principî supremi che non possono essere sovvertiti o modificati nel
loro contenuto essenziale neppure da leggi di revisione costituzionale o da altre leggi
costituzionali»; si tratta di «principi che, pur non essendo espressamente menzionati fra
quelli non assoggettabili al procedimento di revisione costituzionale, appartengono
all’essenza dei valori supremi sui quali si fonda la costituzione italiana.” M. FIORAVANTI,
Le dottrine dello Stato e della costituzione, in “Storia dello Stato italiano dall’unità a oggi”,
Roma, 1995
58
Pag. 7/9 Sessione ordinaria 2008 Prima prova scritta
“Proprio sul terreno delle libertà e dei diritti, infatti, l’innovazione costituzionale è grande,
così come è profondo il mutamento degli strumenti che devono garantirne l’attuazione.
Non vi è soltanto una restaurazione piena dei diritti di libertà, e un allargamento del loro
catalogo. Cambia radicalmente la scala dei valori di riferimento, dalla quale scompare
proprio quello storicamente fondativo, la proprietà, trasferita nella parte dei rapporti
economici, spogliata dell’attributo della inviolabilità, posta in relazione con l’interesse
sociale (art. 42.).” S. RODOTÀ, La libertà e i diritti, in “Storia dello Stato italiano dall’unità
a oggi”, Roma, 1995
“La Costituzione - soprattutto nella prima parte - ha una forte ispirazione
internazionalistica e può contare su un maggior numero di norme relative ai rapporti
internazionali rispetto allo Statuto Albertino…Si guarda con grande interesse a
organizzazioni come le Nazioni Unite…Si ribadisce con forza la volontà pacifista di un
popolo costretto, suo malgrado, a entrare nel vortice di una guerra non voluta e ancora
sconvolto dalle conseguenze devastanti della sconfitta bellica. In questo contesto nasce il
famoso articolo 11 della Costituzione che proclama solennemente il ripudio della guerra
“come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali” e stabilisce, al tempo stesso, che l’Italia “consente, in
condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un
ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le
organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.” G. MAMMARELLA-P. CACACE, La
politica estera dell’Italia, Roma-Bari, Laterza, 2006
“La carta costituzionale è estesa, cioè ampia e per quanto possibile dettagliata nelle sue
prescrizioni. Una caratteristica innovativa, questa, espressamente voluta dai costituenti.
Altre costituzioni, quella statunitense per esempio (7 Articoli più 27 Emendamenti), sono
meno ampie perché si limitano a dare indicazioni di massima ai legislatori e ai giudici. La
costituzione italiana, pur non essendo tra le più lunghe (ve ne sono anche con più di
trecento articoli come quella indiana), consta di 139 articoli, più diciotto disposizioni
finali….L’innovazione rappresentata dall’estensività della costituzione non consiste solo nel
fatto che è più “lunga”. Consiste piuttosto nel tentativo di regolare in dettaglio il maggior
numero di aspetti possibili. È frutto di una scelta precisa dei costituenti l’avere per esempio
elencati uno per uno i diritti inviolabili dell’individuo, quando sarebbe bastato l’art. 2 che
recita: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo
sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei
doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.” P. CASTAGNETTI, La
costituzione italiana tra prima e seconda repubblica, Bologna, 1995
“In primo luogo, come, cosa doveva essere la costituzione? La costituzione della repubblica
democratica italiana doveva essere una costituzione programmatica, cioè un insieme di
regole fondamentali precise e valide immediatamente, ma anche un programma di
sviluppo, un insieme di direttive per la riforma della società, da realizzare gradualmente
nel tempo. Per esempio la costituzione doveva garantire al massimo diritti e doveri dei
cittadini e, contemporaneamente, impegnarsi a rendere concreti dei veri e propri diritti
59
sociali, assolutamente nuovi nella storia italiana e piuttosto recenti nella storia
costituzionale contemporanea europea.” P. CASTAGNETTI, ibidem, Bologna, 1995
“La ricorrenza del 60° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione ci sollecita a un
grande impegno comune per porre in piena luce i principi e i valori attorno ai quali si è
venuta radicando e consolidando l’adesione di grandi masse di cittadini di ogni
provenienza sociale e di ogni ascendenza ideologica o culturale al patto fondativo della
nostra vita democratica. Quei principi vanno quotidianamente rivissuti e concretamente
riaffermati: e, ben più di quanto non accada oggi, vanno coltivati i valori – anche e
innanzitutto morali – che si esprimono nei diritti e nei doveri sanciti dalla Costituzione.
Nei doveri non meno che nei diritti. Doveri, a cominciare da quelli “inderogabili” di
solidarietà politica, economica e sociale, che debbono essere sollecitati da leggi e da scelte
di governo, ma debbono ancor più tradursi in comportamenti individuali e collettivi.”
Intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella seduta comune del
Parlamento in occasione della celebrazione del 60° anniversario della Costituzione, 23
gennaio 2008
Pag. 8/9 Sessione ordinaria 2008 Prima prova scritta
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Quale idea di scienza nello
sviluppo tecnologico della società umana. DOCUMENTI “Quando la nostra vita umana
giaceva per terra/turpemente schiacciata da una pesante religione/che mostrava dal cielo
l’orribile faccia/sopra i mortali, per la prima volta un uomo mortale,/un Greco, osò contro
di quella alzare lo sguardo/e per primo resisterle contro; né la fama dei Numi/né il fulmine
lo distrusse né la minaccia del cielo/strepitoso lo spaventò; ché anzi il desiderio/gli crebbe
più forte e più acre lo strinse,/di rompere egli per primo/le porte serrate della natura. E
vinse/la forza dell’animo; e andò lontano, solo,/di là dalle fiammanti barriere
dell’universo/e tutto l’immenso attraversò con la mente/illesa, e a noi vittorioso ritorna e ci
svela/il segreto dei corpi che nascono e come alle cose/è fisso un termine e limitato il
potere./Così la religione fu calpestata/sotto i piedi mortali/e quella vittoria ci solleva alle
stelle./” LUCREZIO, De Rerum Natura, I, vv. 62-79, trad. E. Cetrangolo, Sansoni, Firenze,
1969 “Nel corso della storia è sempre accaduto che l’uomo si sia trovato in una situazione
di incertezza di fronte a due modi profondamente diversi di interpretare la realtà. Fu senza
dubbio questo il caso che si verificò alla fine del Seicento, quando gli scienziati e i filosofi
razionalisti – Isaac Newton, John Locke, René Descartes e altri – misero in discussione
alcuni dogmi della Chiesa, fra i quali anche una dottrina fondamentale: quella che
considerava la terra come una creazione di Dio e, quindi, dotata di valore intrinseco. I
nuovi pensatori propendevano per una visione più materialistica dell’esistenza, fondata
sulla matematica e sulla «ragione». Meno di un secolo dopo, gli insorti delle colonie
americane e i rivoluzionari francesi scalzarono il potere monarchico, che sostituirono con
la forma di governo repubblicana, proclamando «il diritto inalienabile» dell’uomo «alla
vita, alla libertà, alla felicità e alla proprietà». Alla vigilia della Rivoluzione americana,
James Watt brevettò la macchina a vapore, istituendo un nesso fra il carbone e lo spirito
prometeico della nuova era; l’umanità mosse così i suoi primi, malfermi passi verso lo stile
di vita industriale che, nei due secoli successivi, avrebbe radicalmente cambiato il mondo.”
J. RIFKIN, Economia all’idrogeno, Mondadori, 2002 “Nel suo New Guide to Science, Isaac
60
Asimov disse che la ragione per cercare di spiegare la storia della scienza ai non scienziati è
che nessuno può sentirsi veramente a proprio agio nel mondo moderno e valutare la
natura dei suoi problemi - e le possibili soluzioni degli stessi - se non ha un’idea esatta di
cosa faccia la scienza. Inoltre, l’iniziazione al meraviglioso mondo della scienza è fonte di
grande soddisfazione estetica, di ispirazione per i giovani, di appagamento del desiderio di
sapere e di un più profondo apprezzamento delle mirabili potenzialità e capacità della
mente umana.…La scienza è una delle massime conquiste (la massima, si può sostenere)
della mente umana, e il fatto che il progresso sia stato in effetti compiuto, in grandissima
parte, da persone di intelligenza normale procedendo passo dopo passo a cominciare
dall’opera dei predecessori rende la vicenda ancor più straordinaria, e non meno.” J.
GRIBBIN, L’avventura della scienza moderna, Longanesi, 2002 “Francesco Bacone
concepì l’intera scienza come operante in vista del benessere dell’uomo e diretta a
produrre, in ultima analisi, ritrovati che rendessero più facile la vita dell’uomo sulla terra.
Quando nella Nuova Atlantide volle dare l’immagine di una città ideale, non si fermò a
vagheggiare forme perfette di vita sociale o politica ma immaginò un paradiso della tecnica
dove fossero portati a compimento le invenzioni e i ritrovati di tutto il mondo.…La tecnica,
sia nelle sue forme primitive sia in quelle raffinate e complesse che ha assunto nella società
contemporanea, è uno strumento indispensabile per la sopravvivenza dell’uomo. Il suo
processo di sviluppo appare irreversibile perché solo ad esso rimane affidata la possibilità
della sopravvivenza del numero sempre crescente degli esseri umani e il loro accesso a un
più alto tenore di vita.” N. ABBAGNANO, Dizionario di Filosofia, Torino, UTET, 1971 “Vi
sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell’uomo. Il primo è familiare a
tutti: direttamente e ancor più indirettamente la scienza produce strumenti che hanno
completamente trasformato l’esistenza umana. Il secondo è per sua natura educativo,
agendo sullo spirito. Per quanto possa apparire meno evidente a un esame frettoloso,
questa seconda modalità non è meno efficiente della prima. L’effetto pratico più
appariscente della scienza è il fatto che essa rende possibile l’invenzione di cose che
arricchiscono la vita, anche se nel contempo la complicano.” A. EINSTEIN, Pensieri degli
anni difficili, trad. ital. L. Bianchi, Torino, Boringhieri, 1965 “Questa idea dell’incremento
tecnico come onda portante del progresso è largamente diffusa; qualcuno l’ha chiamata
«misticismo della macchina». Noi ci vediamo vivere nell’era del computer o nell’era
nucleare, succedute all’era del vapore del XIX secolo. Si pensa a ogni periodo nei termini
della tecnologia dominante, risalendo fino alla storia primitiva dell’uomo. Pensiamo allor a
allo sviluppo dagli utensili di pietra a quelli di bronzo, e poi al sopravvenire
Pag. 9/9 Sessione ordinaria 2008 Prima prova scritta
d’un’età del ferro, quasi una logica progressione tecnica che trascina nella propria corrente
l’evoluzione sociale. Pensiamo a ciascuna età nei termini dell’impatto della tecnica sulle
faccende umane, e raramente indaghiamo sul processo contrario.…Così nello sviluppo
della tecnologia moderna, non occorre intendere solamente l’influenza degli strumenti e
delle tecniche sulla società, bensì l’intero ventaglio delle «forze reciprocamente
interagenti» che ha dato luogo agli spettacolari passi avanti del nostro tempo. Come si è
espresso un altro studioso dell’evoluzione umana [Solly Zuckerman], «la tecnologia è
sempre stata con noi. Non è qualcosa al di fuori della società, qualche forza esterna dalla
quale veniamo sospinti…la società e la tecnologia sono…riflessi l’una dell’altra».” A.
61
PACEY, Vivere con la tecnologia, Roma, 1986
“Non intendo certo sbrogliare
l’intricatissimo rapporto tra scienza e tecnologia, ma solo rilevare che oggi, soprattutto
grazie all’impiego delle tecnologie informatiche e della simulazione, la nostra capacità di
agire ha superato di molto la nostra capacità di prevedere.…La tecnologia è importante per
ciò che ci consente di fare, non di capire.…A cominciare dalla metà del Novecento la
tecnologia ha assunto una velocità tale da non permettere a volte alla scienza di giustificare
e spiegare teoricamente, neppure a posteriori, il funzionamento dei ritrovati tecnologici. La
scienza si è così ridotta a difendere posizioni via via più difficili, tanto più che le radici
dell’accelerazione tecnologica non sono da ricercarsi all’interno dello sviluppo scientifico,
bensì nell’ambito della tecnologia stessa. Infatti è stata l’informatica che, con il calcolatore,
ha fornito all’innovazione uno strumento, o meglio un metastrumento, flessibile e leggero
che ha impresso un’accelerazione fortissima alle pratiche della progettazione.” G. O.
LONGO, Uomo e tecnologia: una simbiosi problematica, Ed. Univ. Trieste, 2006 “Le
aziende subiranno più cambiamenti nei prossimi dieci anni di quanti ne abbiano
sperimentati negli ultimi cinquanta. Mentre stavo preparando il discorso che avrei dovuto
tenere al nostro primo summit dei CEO (Chief Executive Officer), nella primavera del 1997,
meditavo sulla natura specifica dei mutamenti che l’era digitale avrebbe imposto al mondo
imprenditoriale. Volevo che il mio discorso non si fermasse agli strepitosi vantaggi offerti
dalla tecnologia, ma affrontasse anche i problemi con i quali i dirigenti di un’azienda
devono combattere tutti i giorni. In che modo la tecnologia può contribuire a migliorare la
gestione di un’impresa? In che modo trasformerà le aziende? In che modo può aiutarci a
mettere a punto una strategia vincente per i prossimi cinque o dieci anni?” B. GATES,
Business @lla velocità del pensiero, Mondadori, 1999
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Cittadinanza femminile e condizione
della donna nel divenire dell’Italia del Novecento. Illustra i più significativi mutamenti
intervenuti nella condizione femminile sotto i diversi profili (giuridico, economico, sociale,
culturale) e spiegane le cause e le conseguenze. Puoi anche riferirti, se lo ritieni, a figure
femminili di particolare rilievo nella vita culturale e sociale del nostro Paese.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Comunicare le emozioni: un tempo per
farlo si scriveva una lettera, oggi un sms o una e-mail. Così idee e sentimenti viaggiano
attraverso abbreviazioni e acronimi, in maniera veloce e funzionale. Non è possibile
definire questo cambiamento in termini qualitativi, si può però prendere atto della
differenza delle modalità di impatto che questa nuova forma di comunicazione ha sulle
relazioni tra gli uomini: quanto quella di ieri era una comunicazione anche fisica, fatta di
scrittura, odori, impronte e attesa, tanto quella di oggi è incorporea, impersonale e
immediata. Discuti la questione proposta, illustrandone, sulla base delle tue conoscenze ed
esperienze personali, gli aspetti che ritieni più significativi.
____________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito
soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano
trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
62
SECONDA SIMULAZIONE 1° PROVA
PROVA DI ITALIANO
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
L. PIRANDELLO, Il piacere dell’onestà
ATTO PRIMO - SCENA OTTAVA
BALDOVINO, FABIO.
BALDOVINO (seduto, s’insella le lenti su la punta del naso e, reclinando indietro il capo)
Le chiedo, prima di tutto, una grazia.
FABIO Dica, dica...
BALDOVINO Signor marchese, che mi parli aperto.
FABIO Ah, sì, sì... Anzi, non chiedo di meglio.
BALDOVINO Grazie. Lei forse però non intende questa espressione «aperto», come la
intendo io.
FABIO Ma... non so... aperto... con tutta franchezza...
E poiché Baldovino, con un dito, fa cenno di no:
...E come, allora?
BALDOVINO Non basta. Ecco, veda, signor marchese: inevitabilmente, noi ci costruiamo.
Mi spiego. Io entro qua, e divento subito, di fronte a lei, quello che devo essere, quello che
posso essere - mi costruisco - cioè, me le presento1 in una forma adatta alla relazione che
debbo contrarre con lei. E lo stesso fa di sé anche lei che mi riceve. Ma, in fondo, dentro
queste costruzioni nostre messe così di fronte, dietro le gelosie2 e le imposte, restano poi
ben nascosti i pensieri nostri più segreti, i nostri più intimi sentimenti, tutto ciò che siamo
per noi stessi, fuori delle relazioni che vogliamo stabilire. - Mi sono spiegato?
FABIO Sì, sì, benissimo… Ah, benissimo! [...]
BALDOVINO Comincio io, allora, se permette, a parlarle aperto. - Provo da un pezzo,
signor marchese - dentro - un disgusto indicibile delle abiette costruzioni di me, che debbo
mandare avanti nelle relazioni che mi vedo costretto a contrarre coi miei... diciamo simili,
se lei non s’offende.
FABIO No, prego... dica, dica pure...
BALDOVINO Io mi vedo, mi vedo di continuo, signor marchese; e dico: - Ma quanto è vile,
ma com’è indegno questo che tu ora stai facendo!
63
FABIO (sconcertato, imbarazzato) Oh Dio... ma no... perché?
BALDOVINO Perché sì, scusi. Lei, tutt’al più, potrebbe domandarmi perché allora lo
faccio? Ma perché... molto per colpa mia, molto anche per colpa d’altri, e ora, per necessità
di cose, non posso fare altrimenti. Volerci in un modo o in un altro, signor marchese, è
presto fatto: tutto sta, poi, se possiamo essere quali ci vogliamo. [...] Ora, scusi, debbo
toccare un altro tasto molto delicato.
FABIO Mia moglie?
BALDOVINO Ne è separato. - Per torti... - lo so, lei è un perfetto gentiluomo - e chi non è
capace di farne, è destinato a riceverne. - Per torti, dunque, della moglie. - E ha trovato qua
una consolazione. Ma la vita - trista usuraja - si fa pagare quell’uno di bene che concede,
con cento di noje e di dispiaceri.
FABIO Purtroppo!
BALDOVINO Eh, l’avrei a sapere! - Bisogna che ella sconti la sua consolazione, signor
marchese! Ha davanti l’ombra minacciosa d’un protesto senza dilazione. - Vengo io a
mettere una firma d’avallo, e ad assumermi di pagare la sua cambiale. - Non può credere,
signor marchese, quanto piacere mi faccia questa vendetta che posso prendermi contro la
società che nega ogni credito alla mia firma. Imporre questa mia firma; dire: - Ecco qua:
uno ha preso alla vita quel che non doveva e ora pago io per lui, perché se io non pagassi,
qua un’onestà fallirebbe, qua l’onore d’una famiglia farebbe bancarotta; signor marchese, è
per me una bella soddisfazione: una rivincita! Creda che non lo faccio per altro. [...]
FABIO Ecco, bene! E allora, questo. Benissimo! Io non vado cercando altro, signor
Baldovino. L’onestà! La bontà dei sentimenti! [...]
BALDOVINO Ma le conseguenze, signor marchese, scusi! [...]
FABIO Ecco... caro signore... – capirà… - già lei stesso l’ha detto - non... non mi trovo in
condizione di
seguirla bene, in questo momento [...]
BALDOVINO - È facilissimo. Che debbo fare io? - Nulla. - Rappresento la forma. - L’azione
- e non bella - la commette lei: - l’ha già commessa, e io gliela riparo; seguiterà a
commetterla, e io la nasconderò. - Ma per nasconderla bene, nel suo stesso interesse e
nell’interesse sopratutto della signorina, bisogna che lei mi rispetti; e non le sarà facile
nella parte che si vuol riserbare! - Rispetti, dico, non propriamente me, ma la forma - la
forma che io rappresento: l’onesto marito d’una signora perbene. Non la vuol rispettare?
FABIO Ma sì, certo!
BALDOVINO E non comprende che sarà tanto più rigorosa e tiranna, questa forma,
quanto più pura lei vorrà che sia la mia onestà? - Perciò le dicevo di badare alle
conseguenze. [...]
FABIO Come... perché, scusi? - Io non vedo tutte codeste difficoltà che vede lei!
64
BALDOVINO Credo mio obbligo fargliele vedere, signor marchese. Lei è un gentiluomo.
Necessità di cose, di condizioni, la costringono a non agire onestamente. Ma lei non può
fare a meno dell’onestà! Tanto vero che, non potendo trovarla in ciò che fa, la vuole in me.
Devo rappresentarla io, la sua onestà: - esser cioè, l’onesto marito d’una donna, che non
può essere sua moglie; l’onesto padre d’un nascituro che non può essere suo figlio. È vero
questo?
FABIO Sì, sì, è vero.
BALDOVINO Ma se la donna è sua, e non mia; se il figliuolo è suo, e non mio, non capisce
che non basterà che sia onesto soltanto io? Dovrà essere onesto anche lei, signor marchese,
davanti a me. Per forza! - Onesto io, onesti tutti. - Per forza!
FABIO Come come? Non capisco! Aspetti...
Note: 1 mi presento a lei 2 le persiane
Luigi PIRANDELLO (Girgenti 1867 - Roma 1936) ebbe il premio Nobel nel 1934. Tutta la
sua produzione è percorsa dal filo rosso dell’assurdo e del tragico della condizione umana,
dal contrasto tra apparenza e realtà e dallo sfaccettarsi della verità. Il testo proposto è
tratto da Il piacere dell’onestà, commedia in tre atti, rappresentata per la prima volta a
Torino il 25 novembre 1917. La vicenda è collocata ai primi del Novecento in una città delle
Marche.
Un nobile (il marchese Fabio), separato dalla moglie, ha una relazione con una giovane
(Agata), che aspetta da lui un bambino. Il marchese e la madre della giovane pensano di
trovare ad Agata (riluttante, ma poi consenziente), un finto marito per «salvare le
apparenze». Accetta di assumere questo ruolo un altro aristocratico, Baldovino, uomo
dalla vita dissipata, pieno di debiti di gioco, che non sa come pagare e che vengono
pagati dal marchese. Ma Baldovino, molto accorto e sottile intenditore dei raggiri altrui,
intuisce che Fabio, dopo aver fatto di lui un finto padre del nascituro, cercherà di
scacciarlo dalla famiglia, magari facendolo apparire un truffatore in qualche affare
finanziario. Per prevenire questo inganno, Baldovino fonda tutto il suo rapporto col
marchese su un patto di onestà di pura forma: chiede che tutti debbano apparire sempre
e in ogni cosa onesti, anche se non lo sono. Infatti, Baldovino, per tutta la vita
imbroglione e sregolato, accetta questo vile patto solo per provare il piacere di apparire
onesto, in una società che non rende affatto facile l’essere onesti. Ma alla fine giunge il
colpo di scena: quando si scoprono l’inganno del marchese e la disonestà sua e degli altri,
Baldovino confessa la propria intima disonestà e conquista in questo modo,
involontariamente, la stima e l’amore di Agata, che decide di andare a vivere con lui,
portando con sé anche il bambino. Nella Scena ottava dell’Atto primo si incontrano e
discutono per la prima volta il puntiglioso Baldovino e l’incauto Fabio. - Le parole in
neretto nel testo sono evidenziate già dall’Autore.
65
Analisi del testo
A. La figura di Baldovino
1. Cerca e commenta nelle battute di Baldovino le parole e le espressioni che meglio
rivelano le sue posizioni e intenzioni nella trattativa.
2. Nel brano dalla riga 19 alla riga 41 quali esperienze affiorano della precedente vita di
Baldovino?
3. In quale brano emerge più chiaramente il quadro delle «apparenze» da salvare?
Individualo e commentalo.
B. La figura di Fabio
1. Come si caratterizza il linguaggio di Fabio rispetto a quello di Baldovino?
2. Quando Fabio (righe 42 e 43) parla di «onestà» e «bontà dei sentimenti» da parte di
Baldovino, a che cosa sembra riferirsi?
3. In questo dialogo, Fabio fa finta di non capire i discorsi di Baldovino o non li
comprende davvero? Argomenta la tua risposta.
Commento complessivo e approfondimenti
1. Da questa vicenda, che per lungo tratto ci presenta personaggi pieni di ipocrisia e
abituati al raggiro, si ricava alla fine anche una morale positiva? In che modo il pessimismo
di Pirandello, quale si riscontra in questa ed in altre sue opere a te note, vuole aiutarci a
trovare il filo per una condotta onesta nella vita, così piena di difficoltà per tutti?
2. Pirandello è tra i nostri scrittori moderni che propongono per primi una lingua
finalmente di “uso medio”, cioè di tipo parlato. Cerca e commenta le espressioni vicine al
parlato di oggi. Puoi spiegare, ad esempio, il significato dell’avverbio «allora» qui più volte
usato.
3. Nel rispondere alle domande che ti sono state poste, riferisciti anche al contesto
culturale europeo dell’epoca.
TIPOLOGIA B
REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE"
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale",
utilizzando i documenti e i dati che lo corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze
ed esperienze di studio. Dà un titolo alla tua trattazione. Se scegli la forma del "saggio
breve", indica la destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di
ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se scegli la forma
dell' "articolo di giornale", indica il tipo di giornale sul quale ipotizzi la pubblicazione
66
(quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l'argomento,
puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di
rilievo). Non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1.
AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Poeti e letterati di fronte alla "grande guerra"
DOCUMENTI
"Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo -, il militarismo, il patriottismo,
il gesto distruttore dei liberatori, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna."
MANIFESTO DEL FUTURISMO, "Le Figaro", 1909
"Edizione della sera! Della sera! Della sera! Italia! Germania! Austria!" E sulla piazza,
lugubremente listata di nero, si effuse un rigagnolo di sangue purpureo! Un caffè infranse
il proprio muso a sangue, imporporato da un grido ferino: "Il veleno del sangue nei giuochi
del Reno! I tuoni degli obici sul marmo di Roma!" Dal cielo lacerato contro gli aculei delle
baionette gocciolavano lacrime di stelle come farina in uno staccio e la pietà, schiacciata
dalle suole, strillava:
"Ah, lasciatemi, lasciatemi, lasciatemi! …"
Vladimir MAJAKOVSFKIJ, 1914
[...] siamo troppi. La guerra è un'operazione malthusiana. C'è un di troppo di qua e un di
troppo di là che si premono. La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si
respiri meglio. Lascia meno bocche intorno alla stessa tavola. E leva di torno un'infinità di
uomini che vivevano perché erano nati; che mangiavano per vivere, che lavoravano per
mangiare e maledicevano il lavoro senza il coraggio di rifiutar la vita [...]. Fra le tante
migliaia di carogne abbracciate nella morte e non più diverse che nel colore dei panni,
quanti saranno, non dico da piangere, ma da rammentare? Ci metterei la testa che non
arrivino ai diti delle mani e dei piedi messi insieme [...].
Giovanni PAPINI, Amiamo la guerra, in "Lacerba", II, 20, 1914
È una vecchia lezione! La guerra è un fatto, come tanti altri in questo mondo; è enorme,
ma è quello solo; accanto agli altri, che sono stati e che saranno: non vi aggiunge; non vi
toglie nulla. Non cambia nulla, assolutamente, nel mondo. Neanche la letteratura: [...].
Sempre lo stesso ritornello: la guerra non cambia niente. Non migliora, non redime, non
cancella: per sé sola. Non fa miracoli. Non paga i debiti, non lava i peccati. In questo
mondo, che non conosce più la grazia. Il cuore dura fatica ad ammetterlo. Vorremmo che
quelli che hanno faticato; sofferto, resistito per una causa che è sempre santa, quando fa
soffrire, uscissero dalla prova come quasi da un lavacro: più duri, tutti. E quelli che
muoiono, almeno quelli, che fossero ingranditi, santificati: senza macchia e senza colpa. E
poi no. Né il sacrificio né la morte aggiungono nulla a una vita, a un'opera, a un'eredità
67
[...]. Che cosa è che cambierà su questa terra stanca, dopo che avrà bevuto il sangue di
tanta strage: quando i morti e i feriti, i torturati e gli abbandonati dormiranno insieme
sotto le zolle, e l'erba sopra sarà tenera lucida nuova, piena di silenzio e di lusso al sole
della primavera che è sempre la stessa? [...].
Renato SERRA, Esame di coscienza di un letterato, in "La Voce", 30.4.1915
[...] Accesa è tuttavia l'immensa chiusa fornace, o gente nostra, o fratelli: e che accesa resti
vuole il nostro Genio, e che il fuoco ansi e che il fuoco fatichi sinché tutto il metallo si
strugga, sinché la colata sia pronta, sinché l'urto del ferro apra il varco al sangue rovente
della resurrezione [...].
Gabriele D'ANNUNZIO, Sagra dei Mille (dal Discorso tenuto a Quarto il 5.5.1915)
"Guerra! Quale senso di purificazione, di liberazione, di immane speranza ci pervase
allora![...]. Era la guerra di per se stessa a entusiasmare i poeti, la guerra quale calamità,
quale necessità morale. Era l'inaudito, potente e passionale serrarsi della nazione nella
volontà di una prova estrema, una volontà, una radicale risolutezza quale la storia dei
popoli sino allora forse non aveva conosciuto. [...]. La vittoria della Germania sarà un
paradosso, anzi un miracolo, una vittoria dell'anima sulla maggioranza. La fede in essa va
contro la ragione. [...]. L'anima tedesca è troppo profonda perché la civilizzazione divenga
per essa il concetto più sublime. La corruzione o il disordine dell'imborghesimento le
sembrano un ridicolo orrore. [...]. Non è la pace appunto l'elemento della corruzione civile,
corruzione che le appare divertente e spregevole al tempo stesso?".
Thomas MANN, Pensieri di guerra, novembre 1914, in "Scritti storici e politici", trad. it.
Milano, 1957
2.
AMBITO
SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Il dibattito sulla evoluzione del concetto di stato sociale.
DOCUMENTI
Il termine welfare state venne usato per la prima volta in Gran Bretagna dopo la seconda
guerra mondiale, per descrivere il tipo di stato ricostruito dal governo laburista col più
ampio consenso. Il termine Ł sopravvissuto alla caduta di quel governo (1951). [...] Il
potere politico, nel welfare state, poteva essere impiegato per modificare, con mezzi
legislativi e amministrativi, il gioco delle forze del mercato. In tre possibili direzioni: 1)
garantire ai singoli e alle famiglie un minimo reddito indipendente dal valore di mercato
del loro lavoro o dal loro patrimonio; 2) ridurre l’insicurezza sociale mettendo chiunque in
grado di far fronte a difficili congiunture: malattia, vecchiaia, disoccupazione; 3) garantire
a tutti, senza distinzione di classe e di reddito, le migliori prestazioni possibili (l’ottimo,
non il minimo) relativamente a un complesso di servizi predeterminati.
A.BRIGGS, Welfare State: passato, presente, futuro, Mondo Operaio, II, 1985
Lo stato-provvidenza realizzato in Europa a partire dal 1945-46 ha cambiato natura e
funzione. Ancora tra le due guerre, il suo scopo era quello dell’assistenza, di un riequilibrio
68
precario delle disfunzioni sociali più evidenti, nel quadro di una preoccupazione politica
che consisteva nel neutralizzare la lotta di classe nel momento di sviluppo della grande
industria. [] Dopo il 1945, l’incremento molto sensibile delle spese sociali per il canale dello
stato-provvidenza appare come uno dei motori necessari per dare impulso alla crescita
economica, mediante lo sviluppo della produttività del lavoro. [...] Il progresso sociale Ł
una componente indispensabile dello sviluppo, perchè partecipa all’ampliamento del
mercato interno, al miglioramento della produttività lavorativa, contribuendo a una
ripresa degli investimenti, delle opportunità di lavoro e di impiego.
F. DEMIER, Lo stato sociale, in Storia e dossier, Febbraio 1989
L’attuale dibattito sulla crisi dello Stato sociale e assistenziale non riguarda solo l’aumento
degli oneri finanziari. La critica è rivolta anche alla crescente burocratizzazione,
centralizzazione, professionalizzazione, monetarizzazione e giuridificazione, collegate allo
sviluppo dello Stato sociale. E difficilmente contestabile il fatto che lo Stato sociale sia stato
un forte motore di trasformazione della società ma che, ampliando le funzioni pubbliche
nel campo della sicurezza sociale, abbia anche distrutto l’ambiente sociale, indebolito il
potenziale di iniziativa personale e limitato l’autonomia dei singoli. L’individuo Ł stato
assoggettato alle regole disciplinatorie dello Stato sociale ed ha perso la libera disponibilità
su un’ampia parte dei propri beni. Molti chiedono perciò di risolvere i problemi sociali in
modo più deciso, attraverso il mercato o ridando slancio alla funzione sociale dei gruppi,
come le organizzazioni di autotutela ed in particolare la famiglia. Quest’ultimo punto
appare tanto più necessario, in quanto, ad esempio, alcolizzati, tossicodipendenti, malati di
AIDS o malati cronici necessitano non solo di aiuto materiale ma anche, soprattutto, di
dedizione umana.
G. A. RITTER, Storia dello Stato sociale, Roma-Bari, 1996
In realtà, si profila l’esigenza di ripartire dal basso poichè, se è vero che la crescente
articolazione e sofisticazione della domanda dei cittadini ha rappresentato l’aspetto
veramente dirompente rispetto alla rottura del modello di welfare tradizionale,
statocentrico e monopolista, di fatto, nei processi di ridefinizione organizzativa e
funzionale del nostro modello di politiche sociali gli utenti hanno svolto finora un ruolo del
tutto residuale. [...] Invece, laddove i soggetti di offerta hanno operato sporcandosi le mani
con i bisogni sociali emergenti, anche estremi, si sono registrati i risultati più importanti in
termini d’innovazione dei modelli di intervento e qualità delle prestazioni (emblematica
sotto questo aspetto Ł tutta la vicenda del terzo settore nel campo dell’assistenza ai
tossicodipendenti ed ai malati di Aids, oppure negli interventi a favore dei minori ecc..).
34 Rapporto annuale sulla situazione sociale del paese 2000 - Sintesi, CENSIS
3.
AMBITO
STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Il terrore e la repressione politica nei sistemi totalitari del ‘900.
DOCUMENTI
Scheda:
69
• Il fascismo italiano fece centinaia di prigionieri politici e di confinati in domicilio coatto,
migliaia di esiliati e fuoriusciti politici.
• Il nazismo tedesco dal 1933 al 1939 ha eliminato circa 20.000 oppositori nei campi di
concentramento e nelle prigioni; tra il 1939 e il 1941 ha sterminato nelle camere a gas
70.000 tedeschi vittime di un programma di eutanasia. Durante la guerra si calcola che
siano stati uccisi circa 15 milioni di civili nei paesi occupati, circa 6 milioni di ebrei;
3.300.000 prigionieri di guerra sovietici, più di un milione di deportati e decine di migliaia
di zingari sono morti nei campi di concentramento; più di 8 milioni sono stati inviati ai
lavori forzati.
• Nella Russia comunista la prima epurazione la pagarono gli iscritti al partito; tra il
1936-38 furono eliminati 30.000 funzionari su 178.000; nell’Armata rossa in due anni
furono giustiziati 271 tra generali, alti ufficiali e commissari dell’esercito. Nei regimi
comunisti del mondo (URSS, Europa dell’Est, Cina, Corea del Nord, Vietnam, Cambogia,
Cuba, ecc.) si calcola che sono stati eliminati circa 100 milioni di persone contrarie al
regime.
• Né bisogna dimenticare le “foibe” istriane e, più di recente, i crimini nei territori della ex
Jugoslavia, in Algeria, in Iraq, ecc. Amnesty International ha segnalato 111 Paesi dove sono
state applicate torture su persone per reati d’opinione.
“Con il terrore si assiste a una doppia mutazione: l’avversario, prima nemico e poi
criminale, viene trasformato in ‘escluso’. Questa esclusione sfocia quasi automaticamente
nell’idea di sterminio. Infatti la dialettica amico/nemico è ormai insufficiente a risolvere il
problema fondamentale del totalitarismo: si tratta di costruire un’umanità riunificata e
purificata, non antagonista [...]. Da una logica di lotta politica si scivola presto verso una
logica di esclusione, quindi verso un’ideologia dell’eliminazione e, infine, dello sterminio di
tutti gli elementi impuri”.
S. COURTOIS, “Perché?”, in Il libro nero del comunismo, Milano, Mondadori, 2000
“Per genocidio si intende uno qualunque dei seguenti atti, commessi con l’intenzione di
distruggere completamente o in parte un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso in
quanto tale: a) assassinio di membri del gruppo; b) grave attentato all’incolumità fisica o
mentale di membri del gruppo; c) imposizione intenzionale al gruppo di condizioni di vita
destinate a provocarne la distruzione fisica totale o parziale; d) misure volte a ostacolare le
nascite all’interno del gruppo; e) trasferimenti coatti dei figli di un gruppo a un altro”.
Convenzione delle Nazioni Unite del 9/12/1948
“Dolore per la nostra patria [il Cile] soggiogata e convertita in un immenso carcere; per il
nostro popolo martoriato dalla fame e dalla miseria; per i nostri compagni ed amici caduti
nel combattimento, o assassinati, torturati o incarcerati dal fascismo. Speranza che questo
incubo di orrore avrà una fine non lontana, e la certezza che i colpevoli riceveranno il
castigo esemplare”.
70
C. ALTAMIRANO, “Saluto di capodanno: I gennaio 1975”, in Tutte le forme di lotta,
Milano, 1975, (L’autore era segretario generale del Partito socialista cileno)
“I regimi totalitari del XX secolo hanno rivelato l’esistenza di un pericolo prima
insospettato: quello di una manomissione completa della memoria”.
T. TODOROV, Memoria del male, tentazione del bene. Inchiesta su un secolo tragico,
Milano, Garzanti, 2001
4.
AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Progresso scientifico-tecnologico e risorse del Pianeta: una
sfida per il prossimo millennio
DOCUMENTI
"Molti rispettabili pensatori credono che siamo di fronte a un nuovo secolo di inevitabile
progresso economico e tecnologico [...]. Questa visione del futuro, alimentata dagli
entusiasmanti progressi delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni [...] riflette
una nuova concezione della specie umana, in cui la società si considera libera dalla
dipendenza dal mondo naturale [...]. L'autocompiacimento di questo punto di vista porta a
sottovalutare la nostra dipendenza dal mondo naturale e la nostra profonda vulnerabilità".
"... il sistema attuale ha prodotto gravi squilibri nei consumi energetici e nel benessere
sociale: dai suoi benefici sono esclusi circa due miliardi di poveri (un terzo della
popolazione mondiale), che tuttora non hanno l'elettricità e per cucinare ricorrono alla
biomassa [legna, rifiuti vegetali e organici in genere]. Oggi un quinto dell'umanità - quello
più ricco - consuma il 58% dell'energia mondiale, mentre un quinto - il più povero - ne
utilizza meno del 4%. Gli Stati Uniti, con il 5% della popolazione mondiale, consumano
circa un quarto del rifornimento energetico globale [...]. "Un'economia è ecologicamente
sostenibile solo se soddisfa il principio di sostenibilità, principio che affonda le sue radici
nella scienza ecologica. In un'economia sostenibile la pesca non supera i limiti naturali di
prelievo del pesce, la quantità di acqua pompata dal sottosuolo non supera la rigenerazione
delle falde, l'erosione del suolo non supera il ritmo naturale di formazione di nuovi suoli, il
taglio degli alberi non supera il rimboschimento e le emissioni di carbonio non superano la
capacità dell'atmosfera di fissare CO2. Un'economia sostenibile non distrugge specie
vegetali e animali a ritmo più veloce di quello della loro evoluzione [...].
Uso mondiale di energia, anni 1900 e 1997
Fonte
Carbone
Petrolio
gas naturale
Nucleare
Energie
rinnovabili (1)
TOTALE
1900 milioni di
tonnellate
equiv. petrolio
501
18
9
0
383
%
%
55
2
1
0
42
1997 milioni di
tonnellate
equiv. Petrolio
2122
2940
2173
579
1833
911
100
9647
100
71
22
30
23
6
19
(1) Include energia da biomassa, idrogeno, energia eolica, geotermica e solare.
(Tavola e citazioni sono tratte da: State of the World 99. Stato del pianeta e sostenibilità.
Rapporto annuale, Edizioni Ambiente, Milano 1999, pp. 19, 43-44, 15-16, 25)
"... se l'evoluzione del sistema mondiale verrà lasciata proseguire secondo le tendenze
attuali, senza interventi correttivi consapevoli da parte della società umana [...] l'effetto
combinato di 8 Se aumento della popolazione, sovrasfruttamento delle risorse naturali,
inquinamento, produrrà una crisi su scala mondiale in un'epoca che si colloca attorno alla
metà del prossimo secolo".
(Repertorio Statistiche, in "Enciclopedia Europea", XII, Milano, 1984, pp. 901-902)
"I progressi nella medicina e nell'igiene pubblica hanno consentito una drastica crescita
della popolazione, riducendo le malattie e la mortalità infantile. Allo stesso tempo la
scienza agraria ha fatto aumentare la produzione di cibo, ad un grado sufficiente per
nutrire questa enorme popolazione, benché con diversi standard alimentari e sempre più
frequenti eccezioni […]. Da un lato la scienza e la tecnologia vengono riconosciute come
forze emancipatrici che liberano dalle malattie e da condizioni di lavoro intollerabili, ma
d'altro lato sono forze di sfruttamento "imperialistiche", perché impongono
l'industrializzazione e i valori occidentali a comunità che sono ancora prive di beni
elementari […]. C'è dunque un problema genuino, che, in una parola, è questo: come
rendere la scienza più "umana"? Alcuni sosterrebbero che una delle reazioni più costruttive
al movimento antiscientifico è stato lo sviluppo di una "scienza critica" caratterizzata in
generale da una più spiccata sensibilità nei confronti dell'equilibrio ecologico".
Stewart RICHARDS, Filosofia e sociologia della scienza, Armando, 1998
TIPOLOGIA C
TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Mentre in Italia e in Germania la democrazia non riuscì a sopravvivere ai traumi sociali ed
economici del primo dopoguerra, lasciandosi sopraffare da regimi totalitari, in Francia e in
Inghilterra, pur in presenza di instabilità politica e di una profonda crisi istituzionale, le
forze democratiche seppero resistere ad ogni tendenza autoritaria. Sviluppa l'argomento,
illustrando le ragioni di comportamenti e risultati così differenti.
TIPOLOGIA D
TEMA DI ORDINE GENERALE
Giovanni Verga, in una famosa novella dal titolo Rosso Malpelo, compresa nella raccolta
"Vita dei Campi" pubblicata nel 1880, racconta di due ragazzini che lavorano in condizioni
disumane in una miniera. Le cronache odierne mostrano continuamente minori in luoghi
di guerra, di fame, di disperazione o utilizzati in lavori faticosi e sottoposti a inaudite
crudeltà, nonostante gli appelli e gli interventi delle organizzazioni umanitarie che tentano
di arginare questa tragedia. Inquadra il problema ed esponi le tue considerazioni in
proposito.
72
GRIGLIA DI CORREZIONE 1° PROVA
73
SIMULAZIONE SECOND A PROVA
DISCIPLINE PROGETTUALI DESIGN
“Seneca afferma che lo stolto è colui che deve sempre ricominciare da capo” Aldo Rossi.
Sulla base delle metodologie acquisite e delle esperienze progettuali e laboratoriali di
indirizzo realizzate nel corso degli studi, coniugando le esigenze estetiche e concettuali con
quelle funzionali e tecnologiche, il candidato sviluppi una personale proposta rispetto alla
traccia di seguito indicata: Il candidato progetti una struttura espositiva per oggetti di
design di piccole dimensioni da installare in temporary shop, fiere o eventi, prevedendo
nuove forme di incontro tra tradizione e innovazione, attraverso inedite modalità di
personalizzazione delle superfici e dei singoli elementi costitutivi. La st
ruttura dovrà caratterizzarsi per l’utilizzo di materiali eco
-sostenibili, resistenti e leggeri. Gli elementi che la costituiscono dovranno essere di
dimensioni contenute, il più possibile modulari, con un sistema di montaggio semplice e la
possibilità di diverse combinazioni. Il prodotto, con poche e semplici modifiche, dovrà
potersi collocare in situazioni di spazio ristretto come in ambienti senza limitazioni e dovrà
permettere al cliente di osservare le strutture espositive da diversi punti di vista. Sono
richiesti:
Esemplificazioni grafico-espressive, coloristiche e tecnico-grafiche (schizzi
preliminari, bozzetti, progetto esecutivo), nelle scale di riduzione adeguate, ritenute dal
candidato adatte
ad illustrare l’oggetto nelle sue caratteristiche e
stetico-formali, materiche, tecnologiche e funzionali.
Eventuale scheda d’analisi se coerente con il percorso progettuale.
Realizzazione, con mezzi tradizionali o con strumenti informatici, di un particolare
significativo del progetto, in scala ridotta, elaborato secondo individuali preferenze
espressive e/o in relazione alle strumentazioni disponibili nell'Istituzione scolastica
Relazione scritta che presenti in maniera chiara ed efficace i criteri generali esperiti e la
metodica progettuale attuata Le modalità operative consistono in opzioni tecnicoespressive, a scelta del candidato, affinché
emergano le attitudini personali nell’autonomia creativa
_________________
Durata massima della prova: 3 giorni (6 ore per ciascun giorno)
È consentito l’uso del dizionario della lingua italiana.
74
È consentito l’uso dei materiali e delle attrezzature, informatiche e laboratoriali, (esclusa
INTERNET), degli archivi digitali e dei materiali cartacei presenti in biblioteca disponibili
nella istituzione scolastica
GRIGLIA DI CORREZIONE SEC ONDA PROVA
LICEO ARTISTICO F.
ORIOLI
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
SIMULAZIONE DELLA II
PROVA INDIRIZZO DESIGN
DISCIPLINE PROGETTUALI
E DESIGN
SIMULAZIONE
SECONDA PROVA
PUNTI
Conoscenze
-Articolazione delle funzioni
-Conoscenza dei materiali e delle
tecnologie.
-Conoscenze dei linguaggi
formali e della terminologia
specifica
-Uso appropriato
dell’attrezzatura, delle tecniche
di rappresentazione, Rhinoceros
e Photoshop.
-Capacità compositiva e di
argomentare nella relazione i
motivi delle soluzioni.
-Progetto completo e coerente
col tema assegnato
-Competenza metodologica (iter
progettuale corretto)
-Consapevolezza delle scelte
progettuali. (Relazione chiara e
coerente con le scelte
progettuali)
Insufficienza grave
Insufficienza Sufficienza
Buono
Ottimo
1/2
3/4
6
7/8
9/9
Insufficienza grave
Insufficienza Sufficienza
Buono
Ottimo
1/2
3/4
6
7/8
9/9
Insufficienza grave
Insufficienza Sufficienza
Buono
Ottimo
1/2
3/4
6
7/8
9/9
Abilità
Competenze
Media
75
PRIMA SIMULAZIONE TE RZA PROVA
SIMULAZIONE
TERZA PROVA – ESAME DI STATO
Candidato: Cognome…………………………Nome………………………….
Tipologia:B
Data: 15/03/2016
Durata prova : 2 ore
Discipline : Storia dell’arte………….
Matematica……………….
Lingua inglese…………..
Storia…....……………….....
Punteggio totale prova:…………./15
76
Valutazione:
per ogni risposta fino
ad un massimo di
15 punti.Totale max
Per ogni disciplina
3,75 (tot.punti/45x3,75)
STORIA DELL’ARTE
Individua le fasi del Cubismo ed evidenziane in breve i caratteri. (max 10 righe)
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Cosa rappresenta l’“astrazione” per Vasilij Kandinskij? (max 10 righe)
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Quali sono i caratteri fondamentali dell’ideologia futurista? (max 10 righe)
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
77
MATEMATICA
QUESITO N.1
DOPO AVER DATO LA DEFINIZIONE DÌ DOMINIO DÌ UNA FUNZIONE REALE DÌ VARIABILE REALE E
SPECIFICATO I VARI CASI, DETERMINA IL DOMINIO DELLA SEGUENTE FUNZIONE
QUESITO N.2
DOPO AVER DATO LA DEFINIZIONE DÌ FUNZIONE CONTINUA IN UN PUNTO
, STUDIARE I PUNTI DÌ
DISCONTINUITA’ ( SPECIFICANDONE IL TIPO) DELLA SEGUENTE FUNZIONE
QUESITO N.3
STUDIARE IL SEGNO (POSITIVITA’) DELLA SEGUENTE FUNZIONE
78
INGLESE: What were the positive and negative aspects of the Victorian Age?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Write about influences on Mary Shelley's Frankenstein
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
The Rime of the Ancient Mariner: the story
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
79
STORIA
1.Quali sono i provvedimenti di carattere sociale emanati nell’età giolittiana? Max 10 righe
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
2.Quali sono le motivazioni profonde della Prima Guerra Mondiale? Max 10 righe
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
3.Quali sono i caratteri fondamentali dell’età staliniana?
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
80
SECOND A SIMULAZIONE TERZA PROVA
SIMULAZIONE
TERZA PROVA – ESAME DI STATO
Candidato: Cognome…………………………Nome………………………….
Tipologia:B
Data: 07/05/2016
Durata prova : 2 ore
Discipline : Storia dell’arte………….
Matematica……………….
Lingua inglese…………..
Filosofia..……………….....
Valutazione:
per ogni risposta fino
ad un massimo di
15 punti.Totale max
Per ogni disciplina
3,75 (tot.punti/45x3,75)
Punteggio totale prova:…………./15
81
STORIA DELL’ARTE
Cos’è il Ready – made? (max 8 righe)
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Tableau di Mondrian. Cosa rappresenta per l’autore quel genere di composizione? (max 8 righe)
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Cosa si intende con il termine “Suprematismo”? Qual è l’opera simbolo del Suprematismo? (max 8
righe)
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
82
MATEMATICA
1. IL CANDIDATO DOPO AVER DATO LA DEFINIZIONE DÌ MAX E MINIMO RELATIVI DETERMINI I PUNTI
.
DI MASSIMO E DI MINIMO DELLA FUNZIONE
2. DOPO AVER DEFINITO I TRE TIPI DI ASINTOTO, DETERMINARLI PER LA FUNZIONE
.
3. DOPO AVER DEFINITO LA DERIVATA PRIMA DI UNA FUNZIONE f(x) E SPIEGATO IL SUO SIGNIFICATO
GEOMETRICO, CALCOLA L’EQUAZIONE DELLA RETTA TANGENTE NEL PUNTO X 0= -1
3
ALLA CURVA DI EQUAZIONE y=5x
-2x2+3.
83
INGLESE
1) Write about the Impressionist Movement
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
2) Wuthering Heights: a short summary
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
3) Walter Pater’s theories
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
84
FILOSOFIA
1. Esponi il concetto di sublime proposto da Kant nella “Critica del giudizio”. (max 8 righe)
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
2. Argomenta le figure che Hegel individua nella “Fenomenologia dello Spirito” per indicare i
diversi momenti del cammino della coscienza. (max 8 righe)
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
3. Dopo aver delineato i caratteri essenziali del materialismo storico di Marx, affronta il tema del
rapporto tra struttura e sovrastruttura. (max 8 righe)
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
85
GRIGLIA DI CORREZIONE TERZA PROVA
* Per Matematica il punto 3) è sostituito dal punto 3bis)
** Per la lingua straniera il punto 4) è sostituito dal punto 4bis)
86
MATERIA
Indicatori
1)
Completezza e pertinenza
delle conoscenze e dei
contenuti
2)
Capacità di elaborazione e
sintesi
3)
Coerenza argomentativa
3 bis)*
Correttezza e chiarezza degli
svolgimenti
4)
Correttezza formale ed uso di
un linguaggio specifico
4bis)**
Padronanza della lingua
( correttezza grammaticale,
ortografica e lessicale) e
competenze espositive
Descrittori
Punti
Non ha conoscenza dell’argomento
0
Scorretta, lacunosa e non pertinente
1
Frammentaria e approssimativa
2
Essenziale
3
Chiara e abbastanza approfondita
4
Approfondita e completa
5
Assenza di ogni capacità di elaborazione e sintesi
0
Disarticolata e totalmente carente
1
Generica e poco efficace
2
Chiara e corretta
3
Organica e significativa
4
Assente
0
Contraddittoria e disorganica
1
Schematica, ma coerente
2
Rigorosa e organica
3
La risoluzione è completamente sbagliata
0
Svolgimento confuso con qualche errore significativo
1
Procedure sufficientemente chiare e puntuali
2
Procedure corrette, senza errori significativi
3
Formalmente scorretto
0
Impreciso e non appropriato
1
Semplice ma corretto e appropriato
2
Esposizione chiara e lineare con l’utilizzo di un lessico 3
pertinente
Completamente scorretta e incomprensibile
0
Imprecisa e poco comprensibile
1
Esposizione talvolta scorretta ma comprensibile; lessico 2
semplice e ripetitivo
Esposizione fluida, corretta e lessico pertinente
3
TOTALE SINGOLO QUESITO
TOTALE DEI QUESITI (Q1+Q2+Q3)
TOTALE PUNTEGGIO IN 15esimi ( TOT/45)x 3,75
Q1
Q2
Q3
Q1
Q2
Q3
Q1
Q2
Q3
TOTALE PROVA
87
Q1
Q2
Q3
/
15
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COLLOQUIO D’ESAME
Colloquio multidisciplinare
Griglia di valutazione mediante uso di indicatori
Candidato
___________________________
INDICATORI
Capacità espositive e
padronanza dei linguaggi
specifici delle varie discipline
Conoscenza specifica degli
argomenti del colloquio
Capacità di utilizzare le
cognizioni acquisite e di
collegarle anche in forma
pluridisciplinare
Competenze acquisite
Punteggio
massimo
attribuibile
per ciascun
indicatore
Livelli di
valutazione
Punteggio Punteggio
corrispond attribuito
ente ai
diversi
livelli
4
6
7
8
9
9
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Discreto/Buono
Ottimo
12
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Discreto/Buono
Ottimo
4
6
8
10
12
8
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Discreto/Buono
Ottimo
2
3
4
6
8
6
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Discreto/Buono
Ottimo
2
3
4
5
6
88