REPORTING DIREZIONALE

Transcript

REPORTING DIREZIONALE
REPORTING INTERNO: PREMESSE
Esistono differenti tipologie di report aziendali , a seconda della funzione per cui
sono redatti e dei soggetti a cui si rivolgono
REPORT
ISTITUZIONALI
REPORT
OPERATIVI
REPORT
DIREZIONALI
Redatti principalmente per
Interessano gli organi
Insieme strutturato di
finalità esterne, come per
esecutivi al livello più
report messi a
es. i rapporti ambientali o
basso
disposizione dei manager
quelli sociali
per informarli
sull’andamento della
gestione
REPORTING INTERNO: PREMESSE
Il report è uno strumento di comunicazione volto alla produzione e
diffusione di informazioni sulla performance aziendale a supporto del
processo decisionale.
Con i report direzionali si ha la trasmissione delle informazioni relative all’andamento
dell’azienda dai controller ai vertici aziendali (controllo strategico) e al management (controllo
direzionale)
Controllo
Strategico
Vertice
Reporting
Controller
Obiettivi
Strategici
Reporting
Management
Controllo
Direzionale
Efficienza
Efficacia
Congruenza
Attività 1
Attivita 2
Attività 3
.......
REPORTING DIREZIONALE ALL’INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE
2
FORMULAZIONE
DEL BUDGET
Revisione
budget
1
PROGRAMMAZIONE
3
SVOLGIMENTO ATTIVITA’
E MISURAZIONE
Azioni
correttive
Revisione
programmi
4
REPORTING
E VALUTAZIONE
REQUISITI
DEFINIZIONE
REPORTING DIREZIONALE: DEFINIZIONE E REQUISITI
Il reporting direzionale è un insieme strutturato
di rendiconti sulla base del quale il management
rivede periodicamente le proprie azioni
Un buon sistema di reporting deve essere dotato di:
•  chiarezza
•  comparabilità
•  flessibilità
•  tempestività
•  rilevanza e selettività
•  distribuzione regolare
REPORTING DIREZIONALE: FINALITÀ
A seconda della finalità per cui viene redatto il
reporting direzionale si possono individuare:
Reporting
Informativo
Reporting orientato alla
valutazione delle performance
idoneità a segnalare
l’allineamento dell’azienda
ai corsi d’azione predefiniti
in sede di pianificazione
valutazione delle
prestazioni manageriali
CONTROLLO CONCOMITANTE
CONTROLLO A CONSUNTIVO
REPORTING DIREZIONALE: CONTENUTO E FREQUENZA
Reporting
Informativo
Reporting orientato alla
valutazione delle performance
CONTENUTO
rappresentazione delle variabili
rilevanti, anche se non controllabili,
necessarie per assumere
decisioni
rappresentazione
delle variabili che il manager
è in grado di gestire
in maniera significativa
FREQUENZA
In relazione alle tipologie individuate
pubblicazione di un report a
scadenze predefinite,
generalmente mensile, per rilevare
l’andamento della gestione
pubblicazione
di un report intermedio
in vista
della consuntivazione annua
REPORTING DIREZIONALE: ARTICOLAZIONE E FORMA
A seconda dell’utilizzo che se ne vuole fare e
dell ’ importanza data a ciascuna fase
dell’attività, il reporting può essere articolato per:
Ø  centri di responsabilità
Ø  linee di prodotto
Ø  classi di clienti
Ø  aree territoriali
Ø  fasi della produzione
Ø  unità organizzative
Le informazioni contenute nei report possono
essere comunicate mediante forma:
Ø  orale, immediata ma poco pratica
Ø  scritta discorsiva, poco immediata,
ma più fedele alle interpretazioni del
reportista
Ø  tabellare, dettagliata ma asettica e
richiedente l’interpretazione del lettore
Ø  grafica, immediata ma meno
specifica e dettagliata
REPORTING DIREZIONALE: LA RILEVAZIONE ED ELABORAZIONE DEI DATI
DATI QUANTITATIVI
Economico - finanziari
Metodologie di
rilevazione
• PREZZI-COSTO EFFETTIVI Le risorse vengono
contabilizzate ai prezzi di effettivo sostenimento
Metodologie di
ripartizione
In particolare ci si focalizzerà sulla
rilevazione ed elaborazione DEI COSTI
•  DIRECT COSTING Il direct costing attribuisce ai singoli
CdR o attività i soli costi diretti.
• PREZZI-COSTO STANDARD Le risorse vengono
contabilizzate sulla base di valori medi. Approccio preferibile
nelle fasi iniziali di implementazione del sistema di controllo.
•  FULL COSTING Il full costing attribuisce ai singoli CdR
o attività i costi diretti e indiretti.
Forte utilizzo
della
contabilità
analitica nella
redazione del
reporting
economicofinanziario
LIMITI DEL REPORTING ECONOMICO-FINANZIARIO
Il reporting economico-finanziario presenta alcuni limiti, strettamente collegati alla tipologia
di informazioni in esso contenute ed all’influsso della contabilità generale sui dati di
partenza
focalizzato su
variabili che
influenzano la
redditività solo
nel breve periodo
mancanza di
indicatori
non monetari o
operativi
misure
eccessivamente
sintetiche
REPORTING EVOLUTI: ORIENTAMENTO ALL’ANALISI QUALITATIVA
superamento in parte dei limiti del reporting economico-finanziario
tramite l’analisi qualitativa con l’utilizzo di informazioni di tipo
qualitativo e quantitativo non-monetario
Alcuni aspetti della qualità possono essere rilevati e misurati in tempi brevi e
in modo oggettivo; si pensi ai tempi di risposta alle richieste degli utenti, al
numero delle pratiche da riesaminare per la presenza di errori, ai tempi di
attesa per accedere ad un servizio, al numero di reclami ricevuti, ecc.
La rilevazione dei dati
qualitativi può rappresentare il
punto più critico di questo tipo
di approccio la reporting
Ad ogni modo è opportuno ricorrere all’uso di
indagini campionarie o altri metodi di consultazione
dell’utenza servita, predisponendo una griglia di
valutazione su definiti attributi essenziali che il
servizio deve possedere, al fine di rilevare il livello di
qualità del servizio percepito
REPORTING EVOLUTI: ORIENTAMENTO ALL’ANALISI QUALITATIVA
METODI DI CONSULTAZIONE DELLA CLIENTELA SUGLI ASPETTI
QUALITATIVI DEL SERVIZIO EROGATO
• Metodi basati su suggerimenti, reclami e prove: raccolta di commenti e di
reclami; raccolta di feedback da parte del personale e sistemi di suggerimenti;
cliente misterioso (mistery shopping); esperienze innovative pilota.
• Metodi qualitativi basati su incontri e discussioni: incontri con il pubblico;
gruppi rappresentativi di utenti, interviste dirette; focus groups; panel di utenti.
• Metodi qualitativi basati su indagini: indagini con questionari; sistemi di
votazione.
• Metodi basati su presentazioni: giornate incontro con il pubblico; sistemi di
presentazione informatizzata.
REPORTING EVOLUTI: REPORTING PER VARIABILI CHIAVE
Finalità principale è quella di segnalare tempestivamente a
scadenze prefissate durante l’esercizio come si stanno
muovendo le variabili critiche in vista del raggiungimento
degli obiettivi prefissati
monitorare le variabili (controllabili)
da cui dipendono i risultati
Diventa quindi
necessario:
inserire informazioni anche su
variabili non controllabili
monitorare informazioni
esterne all’azienda