Il Meglio dell`Edicola
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WineNews - The Pocket Wine Web Site in Italy 22.08.16 13:39 ULTIME: 22/08 ore 10:46 Il giro del mondo dei vigneti nei luoghi più suggestivi, bizzarri o impervi, con WineNews: dalle montagne alle città, Il Meglio dell'Edicola 19 Agosto 2016, ore 10:06 CORRIERE DELLA SERA Il pirata enologo sceglie Pinot e Schiava ... Il pirata dell’enologia ha il cranio lucido e il pizzetto come il Pirata del ciclismo, Marco Pantani. Si chiama Andrea Moser, ha 34 anni. Ha concluso il suo Giro d’Italia in bici: 1.250 chilometri, 12.000 metri di dislivello. Maglietta, bandana e caschetto nero come il suo tandem (sul sellino posteriore il collega Gerhard Sanin di Erste+Neue), è partito con un bauletto in pelle. Conteneva i vini altoatesini del lago di Caldaro, Kalterersee in tedesco, nati dal vitigno Vernatsch (Schiava). La missione: portarli in 12 tappe fino a Capri, incontrando chef e artigiani del gusto, per abbinarli ai piatti regionali. Caldaro/Kaltern è anche il nome dell’azienda dove Moser lavora da due anni. È una cooperativa di 400 soci; 280 ettari di vigna, 2 milioni di bottiglie, 12 di fatturato. Tra le migliori cantine sociali d’Italia. Con un nuovo guizzo del pirata: il vino Opera d’arte, Kunst.stück, a tiratura limitata, prodotto nello stesso numero del millesimo delle uve di Pinot bianco, 2014 bottiglie, formato magnum. Moser potrebbe essere uscito dalle pagine del giallista altoatesino Luca D’Andrea. Come capita al protagonista del romanzo “La sostanza del male” (Einaudi), anche l’enologo ha cercato un’idea, “qualcosa di familiare, ma che mostreremo in modo nuovo”. Quando è arrivata “ho sentito un gigantesco clic esplodermi nel cervello”. Per realizzarla ha lavorato in segreto. “Al primo colloquio a Caldaro - racconta - i soci della cantina erano indecisi se assumermi o cacciarmi. Molti piccoli contadini sono anziani, non parlano né italiano né tedesco. Ero l’unico trentino in una cantina altoatesina, pensavano che non ce l’avrei fatta a comunicare. Invece ho imparato subito il dialetto. Ora dicono che sono il loro capo. E io rispondo che sono loro il mio capo”. Firmato il contratto, il pirata ha cambiato tutte le etichette. “Tre linee con 14 varietà - spiega il direttore Tobias Zingerle - il 55% rossi. Tra i bianchi il Moscato giallo che dà vita al passito pluripremiato Serenade”. “Senza dirlo al direttore - racconta Moser - ho vinificato una parte della migliore uva del miglior vigneto, quello da cui nasce il Pinot Bianco Vial, a 550 metri d’altezza. E ho usato botti grandi di rovere francese per i 10 mesi di affinamento”. Il direttore ha assaggiato e dato il via libera. “Non l’ennesimo cru ma l’immagine di un’annata. Dopo il Pinot bianco, toccherà nel 2017 alla Schiava da vigneti coltivati a pergola con grappoli giganti”. “Prima è nato il vino, poi il progetto dell’Opera d’arte”, dice Andrea. L’etichetta è stata scelta con un concorso, vinto dall’architetto Carlo Paternoster. Tema, “nostalgia del mare”, che qui c’era, come testimoniano i fossili che affiorano nella roccia, tra le “mulattiere semisepolte dall’intrico dei faggi, delle felci e degli abeti rossi” (così D’Andrea descrive il Sud Tirolo). http://www.winenews.it/index.php?c=edicola Seite 1 von 18 WineNews - The Pocket Wine Web Site in Italy 22.08.16 13:39 Kunst.stück è sapido, in equilibrio tra i sapori fruttati e legno. Suggestioni marine che ne fanno uno dei vini dell’estate. Ora può girare l’Italia sulle strade percorse dall’enologo pirata. E su altre. Perché, scrive D’Andrea, “le idee certe volte se ne vanno e certe altre attecchiscono. Come le piante. E come le piante crescono e crescono. Hanno vita propria”. Autore: Luciano Ferraro 19 Agosto 2016, ore 10:06 IL VENERDÌ DI REPUBBLICA La bottiglia ... Il bianco aromatico è un’ottima spalla ... Partenza e ripartenza, come si dice nel calcio, ma qui il calcio non c’entra. Partenza nel 1919: i tre fratelli Pardi cominciano a fare il vino e a venderlo. Sono Alfredo (ufficiale postale), Francesco (coltivatore diretto) e Alberto (commerciante). Fanno Sagrantino, che allora era un vino passito, molto richiesto in Umbria ma anche a Roma (Città del Vaticano). Quando Alberto muore, i fratelli chiudono la cantina e fondano la Tessitura Pardi. il 1949. 11 figlio di Alberto, Rio, continua a produrre Sagrantino in quantità amatoriale. Ripartenza nel 2002, ad opera dei pronipoti dei fondatori: Francesco, Gianluca Rio e Alberto Mario. Con l’aiuto dei genitori sistemano prima i vigneti (11 ettari) poi la cantina. Alberto si laurea in enologia a Conegliano e assorbe i buoni consigli dell’enologo e amico Giovanni Dubini , stimato produttore al Palazzone, e dell’agronomo Tiziano Maschio. Sono tre, tutte notevoli, le versioni di Sagrantino, più Montefalco (bianco e rosso) e Trebbiano Spoletino. Noi, con un occhio al calendario. abbiamo scelto il Grechetto: un concerto in bianco (pesca, uva spina, ginestra, soffi agrumati), al palato è fresco, immediato, gradevolmente aromatico e di buona spalla. Leggero il costo (8 euro) a Milano da L’altro vino, ad Assisi (Perugia) all’enoteca Mazzini. 18 Agosto 2016, ore 10:02 IL SOLE 24 ORE Vendite trainate dall’effetto Expo ... L’agroalimentare italiano rischia di perdere quote di competitività e di avvitarsi in una spirale di recessione. Molti i segnali che indicano un malessere profondo. La recente crisi delle quotazioni del grano (18 cent il chilo), anticipata da quelle del latte e dell’ortofrutta, da quelle delle carni suine, sono i molti segnali di allarme che arrivano dall’agricoltura. Pur avendo perfomance migliori, anche l’industria di trasformazione mostra sintomi di debolezza, almeno nella prima parte dell’anno in corso. Secondo le proiezioni sui dati Istat, nel primo semestre l’export potrebbe scendere fra 3 e il 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2015. Va tuttavia ricordato che lo scorso anno le esportazioni italiane usufruivano del formidabile effetto traino internazionale di Expo: il 2015 si è chiuso con il record di 36 miliardi lii valore delle nostre esportazioni. La produzione dell’industria alimentare nel suo complesso ha segnato un fragile +0,7% nei primi quattro mesi, rispetto al primo quadrimestre 2015. Un dato su cui ha http://www.winenews.it/index.php?c=edicola Seite 2 von 18