L`Inas Nuovo Giugno/Luglio 2009
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L`Inas Nuovo Giugno/Luglio 2009
L’INAS NUOVO Periodico d’informazione interna e gratuita per operatori ed agenti sociali del Patronato Inas Cisl Svizzera SOMMARIO • Conferenza A N N O europea Inas Cisl in Belgio • N ° X 1 I G I U G N O / L U G L I O 2 0 0 9 “Pronti ad offrire i nostri servizi ai cittadini europei” Incontro A colloquio con il presidente Sorgi per discutere sui nuovi obiettivi del patronato patronati Ce-Pa • I V , Sei settimane di vacanze per tutti i lavoratori in Svizzera IN QUESTO NUMERO: Intervista al presidente Inas Cisl Nino Sorgi 2 Comitato Europeo Inas Cisl 4 Concorso Inas Cisl 4 Pensionamento flessibile 8 Disoccupazione 9 Rubrica storica 10 Intervista alla coordinatrice Inas Cisl Canada 11 “I diritti sociali non hanno passaporto” questo il titolo della prima conferenza europea organizzata dal patronato Inas Cisl a Bruxelles in Belgio. All’appuntamento invitati: coordinatori, responsabili ed operatori Inas Cisl Europa, nonché autorità del mondo politico e sindacale in Europa alla presenza della presidenza Inas Cisl. Il presidente dell’Inas Cisl Antonino Sorgi, infatti, durante il convegno ha colto l’occasione per esporre un’interessante relazione sui diritti sociali in Europa allo scopo di riflettere, insieme ai presenti, sui nuovi cambiamenti economici e sociali e l’esigenza, quindi, di proporre differenti strategie organizzative all’interno del Patronato Inas Cisl. Presidente Sorgi qual’ è lo scopo di tale iniziativa? “La conferenza di oggi è il primo appuntamento con il quale l’Inas – il patronato della Cisl – apre una nuova stagione di trasformazione. Da oggi e nei prossimi mesi, attraverso altre conferenze, che si terranno nelle aree del mondo in cui siamo presenti, daremo il nostro contributo al dibattito su come i diritti sociali si stiano ridefinendo, di fronte a mutamenti di portata globale che non possono piu’ essere ignorati. Ed è proprio da questi scenari che vogliamo partire poiché proprio da tale scenario si impone il passaggio dalla fase del dibattito sul sistema dei diritti teorici, alla pratica diretta del welfare community, nella quale vivere ogni giorno u n s i s t e m a d i re l a z i o n i condiviso, aperto e partecipato…… (Continua a pag 2) “Cambiamento e riorganizzazione”:sono queste le parole chiavi che hanno caratterizzato i mesi scorsi e tutti quelli che seguiranno in futuro. Anche Eraclito 500 anni avanti Cristo affermava che: “L’unica cosa permanente è il cambiamento”. Inevitabilmente ogni giorno si vivono continue trasformazioni, ma cio’ non toglie che al susseguirsi frenetico del tempo e delle mode re- stino intatti i valori che ci contraddistinguono. Anche le organizzazioni hanno i propri valori, che guidano l’attività e gli scopi del proprio impegno. L’Inas Cisl li’ ha trovati nella solidarietà e la tutela, come ha ribadito il Presidente Antonino Sorgi nell’intervista che riportiamo qui di seguito. Valori che non devono perdere coloro che lavorano all’interno del patronato e che devono essere affiancati alle differenti strategie organizzative che si stanno attuando. Cambia anche il nostro giornale, che si arricchisce sempre piu’ di novità informative. Cambiare ad ogni modo, non significa che il cittadino possa perdere i propri diritti, ma al contrario migliorarli. Purtroppo spesso non accade cosi’, come con la chiusura di alcuni consolati d’Italia. Tuttavia non mancano tante altre notizie positive quali: la formazione del Comitato Europeo Inas e la riunione dei coordinatori aderenti al CePa. Il resto vedrete voi… Io vi auguro una buona lettura e delle rilassanti vacanze!!! Valeria Angrisani Direzione “L’Inas Nuovo” Antonino Sorgi presidente Inas Cisl PAGINA (Prosegue da pag.1) 2 Buone vacanze Eccoc i fina lmente alle tante sospirate e meritate vacanze. Chi fa ritorno al proprio paese di origine fra amici e parenti, chi preferisce ritemprarsi su assolate e rinomate spiagge. A tutte le lettrici e lettori dell’Inas Nuovo auguriamo buone vacanze. In particolare buone vacanze a tutti voi, colleghe e colleghi dell’Inas Svizzera e Membri del Comitato di Amministrazione, che con il vostro quotidiano lavoro serio e certosino, con la vostra professionalità e disponibilità a favore dei nostri connazionali, avete contribuito a far divenire, anche per il 2008, l’ InasCisl il primo patronato in Svizzera. Dal 1° settembre, inoltre, l’Inas Cisl si darà una nuova struttura organizzativa piu’ funzionale e dinamica. Anche il Comitato Europeo avrà l’obiettivo di rendere piu’ professionale ed omogenea l’organizzazione, mantenendo al primo posto, sempre le esigenze dei nostri connazionali emigrati. Giuseppe Marranchelli Coordinatore Inas Cisl Svizzera L’INAS Noi avvertiamo chiaramente la responsabilità di contribuire al dibattito aperto in Europa mettendo a disposizione di tutti le nostre competenze, l’esperienza pluridecennale, la rete di operatori formati e qualificati e la cultura dell’assistenza propria dell’Istituto, alimentati e sostenuti dalla nostra identità e dai nostri valori”. In che modo il patronato Inas Cisl intende organizzarsi di fronte a tali cambiamenti economici e sociali? “In tutti i Paesi in cui l’Inas è presente, siamo in grado di allargare l’offerta dei nostri servizi a tutti i cittadini d’Europa, perché questo passaggio rappresenta il naturale sviluppo della nostra missione di tutela e solidarietà, è l’evoluzione della nostra identità originale. Per la realizzazione di un progetto cosi’ complesso, possiamo avvalerci di un’ importante strumento elaborato dal diritto comunitario chiamato: il “partenariato”. Ovvero la possibilità, per strutture pubbliche e private, di collaborare attraverso la concessione di determinati servizi in regime di convenzione. Potremmo dar vita cosi’ negli Stati europei in cui siamo presenti, ad un sistema di servizi poco costoso, flessibile ed in grado di coprire una gamma ampia di bisogni sociali”. Oggi sempre piu’ giovani professionisti si spostano da una parte all’altra del mondo per motivi lavorativi, dan- NUOVO do vita ad un nuovo modo di concepire le distanze e le frontiere. Cosa pensa in proposito? “Le persone che viaggiano nell’Ue per motivi diversi sono un’importante chiave di lettura per esaminare la realtà europea e le urgenze sociali che la attraversano. La metà dei cittadini europei che si spostano all’interno dell’Unione cerca lavoro, dettando cosi’ il profilo dei bisogni cui dobbiamo rispondere. Purtroppo, il fenomeno dei flussi migratori nello spazio europeo deve fare i conti con un abbattimento delle frontiere incompiuto, una rivoluzione interrotta a metà da una regolamentazione non ancora armonizzata. Per questo la fase di armonizzazione delle leggi non puo’ essere rinviata ancora una volta. Nessuno deve ripetere l’esperienza dei frontalieri, persone che lavorano in uno Stato diverso da quello di residenza e che, per questa ragione, hanno un doppio status legale. Divisi tra due Paesi, questi lavoratori hanno sempre incontrato difficoltà in materia di diritti pensionistici, sicurezza e benefici sociali. Chiediamo ai nostri rappresentati politici un impegno mirato in questa direzione”. Secondo lei presidente Sorgi quanto è importante l’attività dell’Inas Cisl all’Estero? “All’Estero le sedi del nostro Istituto sono un punto di riferimento, un luogo dove si viene accolti ed ascoltati sempre. Pertanto al Comitato per le questioni degli italiani all’Estero presso il Senato, chiediamo di sollecitare al piu’ presto un chiarimento perché è inspiegabile che la nostra offerta di servizi gratuiti, fondata sulla sussidiarietà, venga sottostimata con superficialità, mentre milioni di anziani cittadini nel mondo vivono disagi e sofferenze cui si potrebbe già dare pronta risposta. In questo ambito, è essenziale per noi la collaborazione con la Federazione Nazionale Pensionati. Lo ha confermato la presenza del segretario generale Antonio Uda alla conferenza, al quale abbiamo chiesto di intensificare l’azione congiunta per una sempre piu’ efficace tutela degli emigrati italiani all’estero. Cosa prevede per il futuro dell’Istituto Inas Cisl? “Europa, infrastrutture avanzate, qualità della vita e delle relazioni tra le persone: avendo ben chiari questi punti cardinali, possiamo cominciare a pensare in termini di discontinuità e di salto di qualità, per affrontare una nuova stagione dei diritti. Ai nostri operatori, quindi, chiediamo lo sforzo piu’ grande, per ripensare al proprio lavoro e renderlo piu’ adatto ai bisogni cui dobbiamo dare risposta. Sappiamo di poter contare su di loro in questo percorso che ci porta verso il futuro ma mai lontano dai nostri valori di solidarietà e tutela, valori nel cuore di tutti coloro che lavorano nell’Inas Cisl”. ANNO IV, N°X1I PAGINA 3 Bruxelles: “I diritti sociali non hanno passaporto” Prima conferenza europea del patronato Inas Cisl in Belgio Tra le autorità presenti alla conferenza europea Inas Cisl dei giorni scorsi, in Belgio: Mario Paduanelli, coordinatore dell’Inas Cisl Benelux; Antonio Uda, segretario generale FNP CISL che ha presieduto i lavori; Claude Rolin, segretario generale del sindacato CSC in Belgio; il presidente Inas Cisl Antonino Sorgi; Gianluca Lodetti, coordinatore sedi estere e politiche internazionali Inas Cisl; i vicepresidenti Inas Cisl Sante Marzotto e Gianni Tiburzi. Il professore Gustavo De Santis della Fondazione Giulio Pastore; Claudio Micheloni senatore della Repubblica Italiana eletto all’Estero; l’onorevole Benedetto Adragna, questore del Senato della Repubblica Italiana ed un rappresentante della CES (Confederazione Europea dei Sindacati). Dalla sede centrale Inas Cisl erano presenti anche: Luigi Guidotti, del coordinamento estero e politiche internazionali Inas Cisl; Luigi Baldo, del dipartimento progetti territoriali convenzioni autonomie locali Inas Cisl; Ermanno Dalla Libera, del dipartimento direzione per le politiche di prodotto e promozione Inas Cisl e Monia dell’Unto dell’ufficio stampa Inas Cisl. (Riportate, qui di seguito, alcune foto della conferenza del 25.06.2009 a Bruxelles) PAGINA Incontro con operatori e responsabili Inas Cisl 4 Prima della conferenza saluti e ringraziamenti a tutto il personale Comitato Europeo Inas Cisl Per rispondere meglio ai nuovi inpegni, anche sotto il profilo organizzativo, il patronato Inas Cisl ha costituito, un Comitato Europeo, che sarà composto dai coordinatori nazionali dei diversi Paesi d’Europa. Il coordinatore europeo farà parte, di diritto, del Consiglio Nazionale di Attuazione. Quale primo coordinatore, che sarà svolto a rotazione, i colleghi hanno designato Mario Paduanelli e l’Inas Cisl Svizzera porge i suoi auguri per la carica ricevuta ed i numerosi impegni che lo attendono. Il Comitato avrà compiti specifici riguardo al coordinamento organizzativo, al lavoro per obiettivi e budget, al controllo di gestione ed alla formazione, mentre gli uffici della sede nazionale Inas Cisl svolgeranno un ruolo di indicazione strategica, di supporto e sviluppo delle conoscenze. Mario Paduanelli coordinatore Inas Cisl Belgio accanto alla moglie Maria L’INAS Nella foto in alto (da sin.): il vicepresidente Inas Cisl G. Tiburzi, il coordinatore Inas Cisl Benelux M. Padauanelli, il presidente Inas Cisl A. Sorgi, il coordinatore sedi estere G. Lodetti ed il vicepresidente Inas Cisl S. Marzotto. Nella foto a destra il presidente Inas Sorgi. In basso (da sin): la coordinatrice A. De Grandis, l’on. Adragna, E. Dalla Libera e Luigi Baldo della sede centrale Inas Cisl. In basso a destra una foto dei dipendenti Inas Iniziativa Inas Cisl: “Uno sguardo al futuro” Concorso fotografico in occasione dei 60° anni dell’Inas Cisl In occasione del 60° anniversario Inas Cisl, il patronato ha organizzato un concorso fotografico intitolato: «Uno sguardo al futuro». Il tema del concorso sono i luoghi in cui si incontrano i nuovi target del patronato, ovvero, giovani, donne ed emigrati. I destinatari sono tutti i dipendenti Inas Cisl in Italia ed all’Estero e possono partecipare all’iniziativa con un massimo di due fotografie in formato digitale, scegliendo a piacere tra i tre soggetti proposti. Le fotografie realizzate dovranno essere caricate dai partecipanti al concorso, corredate di titolo, seguendo NUOVO la procedura guidata ed inviando poi, all’indirizzo: http//concorsofotografico.inas.it Digitato l’indirizzo saranno richieste le password dell’utente. Le foto devono essere inviate non oltre il 4 settembre 2009, pena esclusione all’iniziativa. Gli originali dovranno essere a disposizione dell’istituto per la pubblicazione sia durante il concorso che, in un secondo tempo, qualora l’istituto lo ritenesse utile. La giuria si riunirà a Roma il prossimo 7 settembre 2009 ed è composta da: Giuseppe Acocella vicepresidente del Cnel, Marco Cacciotto docente di marketing politico presso l’Universi- tà Statale di Milano ed esperto e consulente in comunicazione politica ed istituzionale; Ivana Pais ricercatrice in sociologia dei processi economici e del lavoro presso la Facoltà di Giurispridenza dell’Università degli Studi di Brescia; Giancarlo Panero ex presidente Inas Cisl ed attuale presidente della commissione per le politiche sociali ed ambientali del Cnel; Pergianni Rusconi giornalista de il « Sole 24 Ore »; Gigi Furini giornalista e saggista del gruppo la Repubblica - l’Espresso; Maurizio Riccardi fotografo e Filippo Di Nardo giornalista di Italia Oggi ed autore Tv. ANNO IV, N°X1I PAGINA 5 Zurigo: incontro fra i patronati aderenti al Ce-Pa Presenti i coordinatori nazionali delle organizzazioni sindacali presenti in Svizzera L'incontro fra i Patronati aderenti al Ce-Pa (Centro Patronati ITALUIL, INCA-CGIL, INAS-CISL ed ACLI) presenti in Svizzera, svoltosi a Zurigo nei giorni scorsi, ha rappresentato senza dubbio un momento significativo per i rapporti tra queste organizzazioni, segnando la ripresa della loro collaborazione, tanto più necessaria oggi, alla luce della crisi economica che sta colpendo duramente anche tutti i connazionali. Mariano Franzin del patronato Ital-Uil Svizzera, Angelica Sorrentino del patronato Inca-Cgil, Pino Maranchelli del patronato Inas-Cisl e Francesco Onorato del patronato Acli, hanno voluto rimarcare la grande valenza sociale del lavoro svolto dalle proprie organizzazioni, presso le quali, tutti i cittadini possono trovare un personale qualificato e la garanzia di un'assistenza adeguata ed in forma totalmente gratuita. Dopo aver fatto il punto della situazione sulle molteplici attività che hanno carat- terizzato il lavoro di questi ultimi mesi, i rappresen- tanti dei patronati hanno convenuto di effettuare ogni sforzo per migliorare i servizi e le prestazioni che giornalmente mettono a disposizione dei connazionali e dei loro famigliari attraverso un maggior coordinamento. A questo proposito hanno deciso di effettuare incontri semestrali per poter fotografare le realtà a livello nazionale e regionale e, sempre in forma coordinata, proporre adeguate soluzioni. E' stata chiaramente ribadita la totale disponibilità a cooperare ed ad instaurare un'ancor più proficua collaborazione con i Consolati d’Italia presenti in Svizzera e l'Ambasciata d'Italia a Berna anche attraverso incontri periodici sugli argomenti che interessano la nostra collettività. In questo senso, si è inoltre auspicato che, in tempi brevi, sia finalmente siglata la convenzione qua- dro tra Patronati e Ministero degli Affari Esteri per l'attività di supporto alle autorità diplomatiche e consolari, che gli uffici di patronati, in grande parte già svolgono, ma che non ha mai trovato un'appropriata regolamentazione. A conclusione dei lavori, i rappresentanti dei patronati presenti hanno incaricato Mariano Franzin Presidente Ital-Uil Svizzera di coordinare l'attività del Ce-Pa in Svizzera per il periodo 2009/2010. « No alla chiusura del Consolato italiano a Losanna » La Federazione delle Colonie Libere Italiane protesta per la decisione presa La Federazione delle Colonie Libere Italiane (FCLIS) chiede a Roma di ritornare sui suoi passi e di rinunciare alla decisione di chiudere la sede consolare di Losanna e di centralizzare i servizi amministrativi a Ginevra. Il consolato di Losanna, a cui fanno capo circa 70'000 italiani che vivono nei cantoni di Vaud e Friburgo, dovrebbe chiudere entro la fine dell'anno. La cessazione delle attività nel capoluogo vodese si iscrive nell'ambito del piano di ristrutturazione della rete consolare italiana all'estero elaborato dal sottosegretario agli esteri Alfredo Mantica. Un piano che riguarda 19 sedi, in particolare in Belgio, Francia, Germania, Stati Uniti, Australia e Svizzera, appunto. Per bocca del suo coordinatore Michele Scala, la FCLIS ha chiesto mercoledì scorso al governo Berlusconi, di rinunciare al progetto. Ginevra è certamente una città internazionale votata alla diplomazia; sul piano pratico, però, Losanna è molto più centrale ed è di più facile accesso, ha sot- tolineato Scala. Al limite, il consolato di Losanna dovrebbe essere rimpiazzato da un ufficio consolare. La ristrutturazione non risparmierà neppure il Consolato di Coira, che dovrebbe essere chiuso, e quello di Basilea, che perderà il suo statuto di consolato generale. La razionalizzazione della rete consolare avviata da Mantica aveva già colpito lo scorso anno il consolato di Berna, che era stato integrato all'ambasciata. Una chiusura, questa, che assieme alla riduzione dei budget per le scuole italiane all'estero aveva creato molti malumori tra gli italiani in Svizzera. swissinfo.ch ed agenzie PAGINA 6 L’INAS NUOVO La novità che ha entusiasmato gli assistiti del Patronato Inas Cisl si chiama - INAS CARD SUISSE - Che cos’è? L’Inas Card è un cartoncino formato bigliettino da visita, che il nostro assistito porterà sempre con sé e testimonierà la sua appartenenza al nostro Istituto. Inas Card Svizzera Da un lato della cartina sono riportati i servizi principali che il Patronato offre gratuitamente e le sedi dell’Inas Cisl Svizzera. Sul retro, invece, che dovremo compilare, troviamo il numero progressivo dell’Inas Card ed il nome della sede che l’ha rilasciata con il numero del primo fascicolo creato. Un vero e proprio documento! Nel caso in cui dovesse essere smarrita, verrà consegnata una nuova Inas Card con lo stesso numero. Le ditte che hanno aderito a questa iniziativa del Patronato Inas Svizzera e che sono qui di seguito elencate, offriranno ai possessori le riduzioni previste. Una simpatica iniziativa da parte del nostro patronato in Svizzera per tutti i propri assistiti. Retro dell’Inas Card RISTORANTE “La Gondola” Sig. Daniele Mariani Luzernerstrasse 22 6010 Kriens Tel 041/320 46 44 Sconto del 10% (su pizza e bevande) PIZZERIA “I FRATELLI” Sig. Mario Gulli Sonnenbuhlweg 5 6010 Kriens Tel. 041/320 75 05 Sconto 10% RISTORANTE “Mon Repos” Sabiu Bruno e Rossi Mario Av. Mon Repos, 14 1005 Lausanne Tel. 021/ 323 43 13 Sconto 10% RISTORANTE E PIZZERIA “l’Amica” Rossi Franco Av. De la Sallaz 1010 Lausanne Tel 021/652 29 44 Sconto 10 % RISTORANTE “Il Corso” Arcoria Placido Rue de Bourg, 29 1001 Lausanne Tel 021/312 88 09 Sconto del 10% RISTORANTE “Mille Pasti” Giuseppe Buttice Rue du Tunnel, 1 1005 Lausanne Tel 021/728 03 82 Sconto 10% ANNO IV, N°X1I ALIMENTARI Italfruit Domenico Pileggi (frutta e verdura, alimentari), Laupenstrasse 20 A 3008 Berna Sconto 10% PAGINA ENOTECA VENUSIA specialità italiane Gesellschaftsstrasse 70 - 3012 Berna Tel 031/301 59 30 Sconto 10% IN LINGUA Sprachschule Panoramastrasse 1 3600 Thun Tel 033/225 25 10 Sconto 10% corsi di lingue, 10% traduzioni BANCA POPOLARE DI SONDRIO (SUISSE) SA Sig. 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Importante esistono due possibilità di attuazione: -Versamento ordinario della rendita a partire da 60 anni ed il beneficiario riceverà dodici mezze rendite dal compimento dei 60 anni fino al 61 anni. -Versamento straordinario della rendita a partire da 60 anni e mezzo. Il pagamento delle mezze rendite viene posticipato fino a 60 anni e mezzo, in seguito il beneficiario riceverà sei rendite mensili intere. L’INAS totale di 107'639 firme dalla Cancelleria Federale. Quest’ottima notizia gratifica il sindacato interprofessionale Syna e Travail.Suisse l’organizzazione indipendente delle lavoratrici e dei lavoratori e le sue federazioni affiliate. Con un totale finale di ben 107'639 firme dichiarate valide, l’iniziativa popolare «6 settimane di vacanza per tutti» è stata accettata in data 15 luglio 2009. Syna, sindacato interprofessionale e Travail.Suisse si rallegrano del risultato e sono desiderosi di cominciare al più presto il dibattito a livello politico. La Cancelleria Federale ha dato il via libera al Consiglio Federale ed al Parlamento di discutere dell’ iniziativa. I temi, punti culminanti dell’iniziativa «6 settimane di vacanza per tutti», quali la massa di lavoro ed il riposo sono finalmente stati integrati nell’agenda politica. Tutte le persone attive in Svizzera devono poter permettersi una pausa sufficientemente lunga per recuperare le forze, oramai esaurite, da un carico di lavoro costantemente in aumento negli ultimi vent’anni. Il ritmo, la densità dei compiti portati a termine e la flessibilità sempre più richiesta creano una grave situazione di stress a più della metà delle persone attive e queste ne soffro- NUOVO no. Questo stato di cose è inaccettabile ed è quindi ancora più necessario che le esigenze minime legali siano adattate alla realtà quotidiana del mondo del lavoro odierno e che le vacanze annuali passino da quattro a sei settimane. L’iniziativa è stata depositata presso la Cancelleria Federale a Berna venerdì` scorso 26 giugno 2009. Come per la proposta degli assegni familiari piu’ equi per i bambini, anche l’iniziativa «6 settimane di vacanza per tutti» è molto stimolante. Questo supplemento di vacanze è un efficace ricostituente per la salute delle lavoratrici e dei lavoratori. Un aumento delle vacanze, inoltre, rinforza la coesione sociale. Kurt Regotz presidente Syna Angela M. Carlucci Delegata Politiche internationali Politiche sociali e migrazione Nella foto in alto a destra Kurt Regoz, Presidente del sindacato Syna. Accanto Martin Flugel Presidente del sindacato Travail Suisse. Nella seconda foto in basso (da sinistra) Angela Carlucci e Nicola Tamburrino, entrambi responsabili Syna e Meinrado Robbiani, dell’Ocst, parlamentare svizzero e vicepresidente Travail Suisse. ANNO IV, N°X1I PAGINA 9 Cresce il numero dei disoccupati frontalieri in Ticino Pubblicati i nuovi dati sulla situazione del mercato ticinese: +40% disoccupati Pubblicati nei giorni scorsi, i nuovi dati sulla situazione del mercato del lavoro nel Cantone Ticino riferiti ai disoccupati ticinesi: gli uffici del lavoro hanno registrato a maggio 6.531 disoccupati e cioè 181 disoccupati in meno rispetto ad aprile; il tasso di disoccupazione è passato dal 4,5% al 4,4%. Una situazione positiva se non fosse che negli anni scorsi, in questo stesso periodo, le cose andavano molto meglio; il tasso di disoccupazione era del 3,6% ed i disoccupati ticinesi erano dunque di meno. I frontalieri non usufruiscono dell’indennità di disoccupazione svizzera se non in caso di lavoro ridotto. Quando vengono licenziati devono far capo al centro per l’impiego della propria zona di residenza e poi all’Inps da cui percepiscono l’indennità. Dai dati raccolti sino allo scorso mese abbiamo rilevato un consistente aumento dei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro intorno al 40% rispetto al 2008. Dati riferiti ai frontalieri che hanno fatto riferimento al sindacato OCST in Giancarlo Bosisio, Responsabile Ocst seguito al licenziamento. Non è assolutamente possibile prevedere quale sarà la situazione per il 2009 a causa di una certa variabilità nei mesi scorsi, ma di una cosa siamo certi: che l’OCST insiste nel ritenere che occorre utilizzare ancora meglio i fondi giacenti presso le casse dell’Inps e che siano utilizzati, ai sensi della legge 147/97, per pagare l’indennità di disoccupazione ai frontalieri italiani licenziati in Svizzera. Proposta fatta dall’OCST e dalla CISL e già presentata, con l’appoggio del CSIR, in una riunione dell’8 aprile scorso con alcuni Parlamentari (tra cui l’on. Narducci, il sen. Micheloni, l’on. Braga, l’on. Gravini, il sen. Rossi ed il sen. Zanetta), è che venga aumentato a 18 mesi il periodo di indennità per i lavoratori con oltre 50 anni di età e 24 mesi per quelli con oltre 55 anni di età. Il problema dei fondi non esiste perchè essi ammontano a 380 milioni di Euro e non c’è nessun rischio di prosciugamento; ma solo il problema di trovare un nuovo posto di lavoro per questi lavoratori anziani. Essi avranno difficoltà sia in Italia che in Svizzera, dove, come risaputo, il costo del lavoro aumenta con l’aumentare dell’età del dipendente. Oggi, con la piena ripresa dall’attività parlamentare, l’auspicio è che tale proposta venga al piu’ presto vagliata e concretizzata con una modifica legislativa. In tal senso ci impegniamo ad operare nelle prossime settimane. Giancarlo Bosisio Responsabile Misure volte a ridurre i costi nel settore dei medicamenti Dall’anno prossimo diminuizione della riduzione massima per franchigie opzionali Il Consiglio Federale ed il Dipartimento Federale dell'Interno (DFI) hanno deciso l'adozione di diverse misure immediate volte a ridurre i costi dei medicamenti. In tal modo, a partire dall'anno prossimo dovrebbero essere realizzati a beneficio dell'assicurazione malattie, risparmi per oltre 400 milioni di franchi. Inoltre diminuirà la riduzione massima per le franchige opzionali. Per rafforzare la solidarietà tra gli assicurati, in considerazione dei premi previsti per il 2010, il Dipartimento Federale dell’Interno diminuirà inoltre, la riduzione per franchige opzionali dall'80 al 70 per cento. Gli assicurati adulti, che scelgono una franchigia superiore ai 300 franchi, contribuiscono in misura maggiore ai costi causati in caso di malattia. Dato che in tal modo si assumono un rischio maggiore, essi ottengono una riduzione del premio. Finora tale riduzione poteva ammontare al massimo all'80 per cento del rischio supplementare, ora soltanto al 70 per cento. Il Consiglio Federale ha approvato le relative modifiche d'ordinanza, fissandone l'entrata in vigore al 1° gennaio 2010. ufsp « il Consiglio federale ed il DFI hanno deciso di adottare diverse misure per ridurre i costi dei medicamenti » PAGINA 10 L’Inas: il primo patronato anche in Inghilterra Anche l’Inas in Gran Bretagna a partire dal 2008, secondo le ultime statistiche, è diventato il primo patronato in Inghilterra. Complimenti per il risultato raggiunto, coordinatore Luciano Rapa, cosa ci dice in proposito? «L’Inas Cisl in Gran Bretagna in questi anni è diventata l’Inas della fiducia ed il punto di riferimento per uffici ed enti territoriali. Di questo noi siamo piu’ che orgogliosi ed il risultato raggiunto oggi è il frutto di tanto lavoro ed un obiettivo mirato da tempo. Il merito va in particolar modo, agli operatori, le operatrici, i responsabili e gli agenti sociali Inas in Gran Bretagna, che giornalmente si impegnano nel patronato. Il lavoro viene svolto sempre con un grande senso di responsabilità e con la piena fiducia dei connazionali». CURIOSITA’ STORICHE Il valore della vita nel Primo Medioevo I tentativi degli storici di analizzare questo fenomeno Anche in questa edizione i bambini rimangono al centro del nostro interesse. Nell‘ultimo numero avevamo parlato dei diversi riti di passaggio che ci trasmettono le varie leggi barbariche del primo Medioevo, per accogliere i neonati nel clan o nella famiglia. Finchè queste leggi rimasero in vigore nella parte centrale e settentrionale dell‘Europa, i feti ed i neonati non usufruirono della protezione totale del clan in cui erano nati, fino al momento del rito di passaggio. Questa percezione dei bambini non ancora nati, come pure dei neonati, cambio‘ fondamentalmente con l‘espansione del cristianesimo, i cui valori lentamente sostituirono le leggi barbariche. Libri di penitenza, fonti di diritto ecclesiastico e canonico, concili e bibliografe di santi, sono le fonti principali che, a partire dal secolo 700, ci danno un‘immagine di come la guirisdizione ecclesiastica gradualmente aumento‘ la protezione dei feti e dei neonati. L‘aborto, l‘abban don o come an che l‘uccisione dei neonati, fu considerato come atto barbarico ed i rappresentanti del cristianesimo coscientemente ed enfaticamente li condannarono, per prendere le distanze dalle tradizioni e percezioni del mondo pagano. Cosi‘ i bambini non erano piu‘ solamente proprietà della famiglia stessa ma, come una creatura di Dio, facevano parte della comunità cristiana e godevano da quel momento in poi la protezione della giurisdizione ecclesiastica. Questo cambiamento influenzo‘ soprattutto il momento in cui il bambino veniva considerato come un individuo vivente e contemporeaneamente una parte della comunità. L’Animatio, il momento in cui il feto riceveva l’anima, avveniva nella procreazione cristiana il 40esimo giorno dopo la concezione. Da quella data in poi l’aborto significava omicidio. La decorrenza del 40esimo giorno fu copiata dalla Septuaginta, la versione della Bibbia in lingua greca. La limitazione del periodo a 40 giorni, probabilmente aveva anche un senso molto pratico. Non esistevano metodi per determinare il grado di maturità di un feto e cosi’ questa limitazione poteva essere un modello applicabile per definire il momento dell’animatio. Le punizioni per l’aborto non erano identiche a quelle di un omicidio normale. Nella prossima edizione esamineremo chi e come veniva punito l’aborto nel primo Medioevo. Marco Marranchelli (Università di storia ed archeologia classica di Zurigo) Gli appuntamenti dei pensionati Inas di Berna L. Rapa, coordinatore G.B. L’INAS Organizzata l’annuale gita del Gruppo Amici e Pensionati Inas Cisl di Berna e Cantone. L’iniziativa è stata richiesta espressamente dai soci pensionati, che puntalmente non vogliono mancare a tale incontro. L’itinerario seguito e ricco di sorprese, è iniziato dal Seeland al Vully svizNUOVO zero: sulle sponde del lago di Murten. In seguito è stata attraversata la piu` grande regione agricola della Svizzera per fare sosta a Praz, un tipico villaggio svizzero di viticoltori, dove una deliziosa degustazione di vini locali ha avuto luogo. Il gruppo Apis ha proseguito poi a piedi, cammi- nando tra i vigneti, per raggiungere il battello dal nome “Romandie”, con il quale si ha avuto occasione di fare il giro del lago di Murten e sul quale è stato servito il pranzo. Una giornata davvero ben riuscita!!! Giustino Capodifoglia Presidente APIS BERNA e Cantone ANNO IV, N°X1I PAGINA 11 Intervista alla coordinatrice Inas Cisl del Canada Agata Monti Sistema previdenziale, curiosità e breve storia dell’Inas Cisl canadese Agata Monti Coordinatrice Inas Cisl Canada Gentilissima coordinatrice Monti ci racconti un po’ quando è iniziata la sua attività all’Inas Cisl? “Sono nata a Roma ed emigrata in Canada nel 1973, dal primo momento ho sempre lavorato nell'ambiente multietnico di Toronto. I primi due anni presso un ospedale privato, che offriva servizi agli emigrati di cui molti italiani, che preferivano parlare la lingua di origine ed in particolar modo, emigrati anziani. Nel 1978 mi sono trasferita con la famiglia a Hamilton ed il 3/1/1983 ho incominiciato a lavorare presso l'ufficio Inas Cisl Canada di Hamilton. Questo ufficio comprende un bacino di utenze dal Sud Ontario, che va dalle Cascate del Niagara a Windsor. Nel 1985 abbiamo, inoltre, aperto l'ufficio Inas Cisl di Guelph e di London, otre alla corrispondenza con l'ufficio di Winnipeg (Manitoba). Sono stata responsabile dell'ufficio di Hamilton fino al 2000 e poi, mi e' stato offerto il Coordinamento dell'Inas Cisl Canada. Gli uffici Inas Cisl sono collocati nelle provincie canadesi, dove è piu’ presente l'emigrazione italiana: tre uffici in Quebec, quattro uffici in Ontario, uno in Manitoba e due in Alberta, oltre a recapiti vari. Considerata la vastita' geografica del Canada puoi immaginare quanto sia impegnativo questo ruolo” Sinteticamente signora Monti quali sono le normative previdenziali in Canada? “La Legislazione previdenziale canadese e' molto semplice, ci sono due tipi di pensione quello sociale e quella previdenziale. La pensione Sociale (Old Age Pension) e' un diritto che scatta al compimeto del 65mo anno di eta', sia per gli uomini che per le donne, e' basato sulla sola residenza (40anni) ed e' legato al reddito, pertanto se il reddito annuo individuale supera i $ 64,000, questo beneficio viene diminuito proporzionalmente. La pensione contributiva (Canada Pension Plan) invece, prevede contribuzioni di lavoro effettive (in Canada non si possono fare i versamenti volontari). Si deve tener presente che in Canada prima del 1/1/1966 non si pagavano i contributi di lavoro. Con la Canada Pension Plan (CPP) è prevista una pensione di vecchiaia a 65 anni. Esiste una pensione di anzianita' tra i 60 e 65 anni di eta' con una deduzione del 6% su ogni anno anticipato (es. se si presenta domanda a 60 anni si perderà il 30% e cosi' via). Una pensione di invalidita' ed una pensione di reversiblita'“ Cosa fa nel tempo libero quando non riveste piu’ il ruolo di coordinatrice? “Durante il mio tempo libero e' facile trovarmi in una galleria d'arte o un museo, quando non faccio la mamma o la nonna...”. Come utilizzare i contributi Svizzeri per la pensione? I vigenti accordi internazionali prevedono la possibilità di utilizzare il periodo lavorativo svolto all’estero per il perfezionamento del requisito contributivo stabilito dalla legge italiana per accedere alla pensione. Ne consegue che gli anni di lavoro effettuati in Svizzera possono essere considerati validi ai fini del raggiungimento dei famosi 40 anni di di contribuzione per la pensione italiana. Il periodo lavorativo e contributivo svizzero, ad ogni modo, non viene trasferito in Italia, secondo le nuove normative previdenziali dal 01 giugno 2001 tra Svizzera ed Italia; ma utilizzato in modo figurativo (« totalizzazione ») ed a sua volta, è garantito il diritto al beneficio della rendita svizzera. Tale diritto, maturerà all’età di 65 anni per gli uomini e 64 anni di età per le donne. La legge svizzera prevede, inoltre, la possibilità di anticipare la richiesta di pensionamento di uno, al massimo due anni e l’anticipo comporterà una riduzione in percentuale dell’importo della rendita, pari al 6,8% per ogni anno, sia per gli uomini che per le donne. Roberto Crugnola Responsabile INAS CISL MENDRISIO COORDINAMENTO: 8004 ZURIGO Inas Cisl Svizzera Coordinatore Nazionale Feldstrasse 130 [email protected] 044 241 37 19 3011 BERNA Waisenhausplatz 28 [email protected] 031 381 09 45 7001 COIRA Steinbockstr. 12 [email protected] 081 257 11 23 1001 LOSANNA Rue Centrale 12/14 [email protected] 021 320 01 11 6000 LUCERNA Obergrundstr. 109 [email protected] 041 310 30 04 1950 SION Av. de la Gare 5 027 323 15 50 8004 ZURIGO Feldstrasse 130 [email protected] 044 241 38 64 6850 MENDRISIO Via G.Lanz 25 [email protected] 091 646 07 01 6600 LOCARNO Via della Posta, Condominio Panorama 091 751 30 52 6500 BELLINZONA Via Magoria 4 (Centro Cervia) 091 821 41 51 6830 CHIASSO Via Bossi 12 091 682 55 01 6814 LAMONE Via Cantonale (Località Ostarietta) 091 966 00 63 SEDI INAS CISL: Giuseppe Marranchelli Direzione e grafica de “L’Inas Nuovo” a cura di: Valeria Angrisani Rue Centrale 12/14 C.P. 6494 1001 Lausanne Telefono : 021 320 01 11 Fax : 021 320 01 21 E - mail : [email protected] Tipografia Ufficio Inas Cisl Losanna Sul Web! www.inas.ch L’Inas invitata dalla Procap di Lucerna Gruppo anziani Koniz Consulenza previdenziale e gratuita agli invalidi Nelle settimane scorse l’Inas Cisl di Lucerna ha preso parte alla giornata porte aperte organizzata dal “PROCAP Sozialversicherungsberatung Zentralschweiz” di Lucerna. ll PROCAP è una associazione che offre agli invalidi: consulenza ed assistenza perché nessuna persona con un handicap venga discriminata nel mondo sociale. Lo fa attraverso la lotta alla loro integrazione e l’abbattimento delle barriere architettoniche, che impediscono al disabile di muoversi facilmente fuori e dentro casa. Tutti i collaboratori, inoltre, si occupano delle persone disabili anche a domicilio. Vengono organizzati periodicamente viaggi ed attività sportive ed offerta tutela e consulenza, nei confronti delle assicurazioni sociali soprattutto dell’assicurazione invalidità. L’Inas Cisl di Lucerna da circa due anni, collabora con il Procap in materia di consulenza previdenziale e totalmente gratuita. All’incontro erano presenti anche operatori sociali di altri enti e l’incontro è stato molto interessante. Tema della giornata: la rendita di invalidità ed i relativi calcoli in merito. Erika Zandonella Responsabile INAS CISL LUCERNA Formazione e tempo libero Presso la sala della parrocchia San Giuseppe a Koniz (nel cantone di Berna), il gruppo di lavoro anziani e migrazione del comune di Koniz, ha organizzato un pomeriggio informativo chiedendo la collaborazione del patronato Inas Cisl. Ha partecipato la responsabile della sede Inas Cisl di Berna Adriana Beato, dando particolare importanza alla campagna reddituale per gli italiani all’Estero 2009. Tra gli altri argomenti esposti e richiesti dal gruppo: gli indebiti Inps, il rinnovo della carta di identità italiana, l’utilizzo della tessera sanitaria sul territorio italiano e l’Ici sulla casa 2009. L’incontro successivo, invece, si è svolto presso la parrocchia S. Antonio di Bumpliz. Silvia Ippoliti Friedli INAS CISL BERNA