Appena entrati un forte vento contrario ostacolò il loro cammino

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Appena entrati un forte vento contrario ostacolò il loro cammino
Appena entrati un forte vento contrario ostacolò il loro cammino,
facendoli cadere e retrocedere, ma i cinque ragazzi si legarono ad
una corda e procedettero come in una cordata alpina.
Arrivati in cima alla salita, improvvisamente una forte pioggia
cominciò a scendere su di loro rendendo il terreno fangoso e
scivoloso, ma i ragazzi non si persero d’animo, assicurarono bene
gli zaini alle spalle, si tolsero le felpe e annodandole l’una all’altra
fecero una sorta di tappeto su cui si sedettero, poi, tenendosi gli uni
agli altri, iniziarono una discesa veloce, come se guidassero un bob
a cinque.
Questo espediente permise loro di raggiungere la valle. Qui,
nonostante fosse quasi notte, brillava un sole caldissimo, tanto
caldo che il suolo scottava e per riuscire a passare i cinque amici
dovevano correre saltellando per non bruciarsi i piedi. Charlie era
molto stanco e stava per cedere e lasciarsi andare a terra, ma
prontamente Otman e Italo, i più robusti, intrecciarono le braccia
per formare un sedile per l’amico in modo da trasportarlo in due,
mentre Andrès si caricava sulle spalle anche lo zaino di Charlie e
Maurice gli fece bere tutta l’acqua che gli era rimasta nella
borraccia.
Il caldo non durò a lungo perché il cielo si incupì, grosse nubi scure
li sovrastarono e mentre una grandinata eccezionale si abbattè su
di loro il terreno si trasformava velocemente in una lastra di
ghiaccio. Il momento era difficile e i cinque amici erano stremati,
ma Otman si ricordò di avere ancora nello zaino la lampada magica
e, se funzionava come quella di Aladino, doveva ancora esprimere
un desiderio. Sfregandola con energia il ragazzo chiese che
comparisse un tappeto volante che potesse guidarli per il resto del
percorso.