Libro S17.indb
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IN QUESTO NUMERO LA COMUNICAZIONE AVANZATA DI ALCATEL GUARDA AI SERVIZI LA MOBILITY DI HP PUNTA SUI PDA TELECOM ITALIA GESTISCE LA SECURITY DELLE AZIENDE SYMANTEC PROTEGGE I PALMARI DAI VIRUS PRONTI I SYSTEM I5 DI IBM CA UNIFICA LA GESTIONE DELLE MINACCE I GESTIONALI IBS PER MERCATI VERTICALI IMATION METTE UN HARD DISK NELLA CASSETTA DEL NASTRO Le soluzioni ICT nel carrello della spesa S ono numerose le innovazioni che, negli ultimi anni, hanno interessato il settore retail. Alcune sono sotto gli occhi di tutti, perché riguardano il punto vendita. Altre, invece, si nascondono al pubblico. Tutte hanno un obiettivo principale: il cliente, ovvero conquistarlo e trattenerlo, con un migliore servizio e prezzi bassi. I registratori di cassa, per esempio, da strumento per aiutare a “far di conto”, sono diventati un mezzo collegato alla business intelligence e all’amministrazione. La quantità di informazioni che passa attraverso le casse può servire ad alimentare i sistemi di contabilità, quelli di SCM (Supply Chain Management), l’approvvigionamento magazzini, il CRM (Customer Relationship Management) e altro ancora. Il registratore, poi, è collegato a sistemi di pagamento elettronico (POS), da un lato, e a soluzioni automatiche per l’immissione dati, quali, in particolare, i lettori di codici a barre. Tutti questi sistemi sono direttamente connessi all’ICT aziendale, che può migliorarne l’efficienza. Naturalmente vanno garantiti i requisiti di sicurezza, sia nella comunicazione tra tutti questi sistemi sia a tutela della privacy dei clienti. Altro elemento innovativo sono le etichette RFID (Radio Frequency Identifier) oggi applicate ai pancali, che ben presto potrebbero diventare una reale alternativa ai bar code. Sul fronte della gestione dei clienti, inoltre, molto utili sono le nuove generazioni di IP Contact Center, che mettono a disposizione le potenzialità proprie dell’IP ai call center. All’interno le soluzioni proposte da CA, Cisco e IBM. Da pagina 10 Le soluzioni per il printing Il forte avvicinamento tra IT e business ha spostato l’attenzione sui processi. Una delle conseguenze di ciò è che tutti gli elementi che compongono un processo sono diventati un tassello importante al fine di garantire l’efficacia e l’efficienza del business a esso correlato, assumendo una valenza di tipo strategico. Tra questi anche le stampanti, il cui ruolo, nel tempo, si è evoluto da semplice periferica a componente fondamentale del processo documentale. All’interno degli uffici, la stampante va considerato un componente di rete, con i vantaggi e le criticità che ogni risorsa condivisa porta con sè. Dal punto di vista tecnologico le prestazioni sono molto aumentate rispetto alla rapidità di stampa, alla qualità, al colore e al tipo di supporti utilizzabili. L’evoluzione ha però toccato anche altri aspetti quali, per esempio, la sicurezza, con l’introduzione di nuove e sofisticate funzioni per proteggere la riservatezza delle informazioni stampate. I sistemi multifunzione raccolgono crescente successo grazie alla sintesi di compattezza, prestazioni e versatilità, sia all’interno di aziende piccole e medie, sia come risorsa di piano nei grandi uffici. Sul versante dei sistemi utilizzati all’interno dei grossi centri stampa, lo sviluppo si indirizza verso i temi della gestione, dell’automazione, del controllo degli errori e dell’affidabilità, con il rilascio di soluzioni software sempre più sofisticate in grado di sovrintendere all’intero processo di printing. 4 5 6 7 8 9 10 14 16 17 18 19 20 21 22 SOMMARIO NEL PROSSIMO NUMERO La comunicazione avanzata in scena all’Alcatel Forum HP punta sulla mobilità pensando all’IT Le SAN di Hitachi Data Systems a misura di Pmi L’IP telephony di Avaya per i servizi voce gestiti di Colt Telecom Symantec protegge i palmari dai virus Un’appliance da Sophos per la posta elettronica Telecom Italia e la cultura del servizio per la sicurezza CA unifica la gestione delle minacce La sicurezza Aladdin punta su tecnologie, partner e distribuzione Semplicità e qualità fanno crescere Business Objects I nuovi System i5 di IBM per le esigenze delle Pmi Sempre più mobility nei notebook Acer Si “parla” di sicurezza oltre la privacy con AIPSI Le soluzioni ITper un punto vendita di successo Le soluzioni IBM “retail hardened” Auchan si libera da spamming e virus con eTrust SCM di CA Lo «Store of the Future» di Cisco Systems Lucent acquisisce Riverstone e rafforza l’offerta carrier Ethernet Novell aiuta le aziende a mettersi in regola con le nuove normative Tibco migliora lo sviluppo con la tecnologia AJAX Il contac center punta su customer satisfaction e IP Le soluzioni video anytime, anywhere, anyone di Tandberg Imation mette un hard disk nella cartuccia dei nastri HP estende SOAcon Oracle FusionMiddleware Più funzionalità nella proposta SSAper il Supply Chain Management Fujitsu Siemens Computers, Intel ed EMC insieme per la virtualizzazione Soluzioni per mercati verticali da IBS Lo sviluppo Natural di Software Ag “parla” SOA Arriva in Italia il networking “made in Germany” di Lancom Nuove soluzioni per i processi di stampa da IBM Solutions supplemento a Direction Reportec - Volume IV numero 17; bimestrale febbraio - marzo ‘06; Editore: Reportec srl, via Gian Galeazzo 2 - 20136 Milano; Amministratore Unico Gabriella Gabet; Direttore Responsabile: Gaetano Di Blasio; Redazione: via A. Lazzati, 6 - 20154 Milano; [email protected]; fax 0234532848; Stampa: Graphic Team, via G.B. Brocchi 11 - 20131 Milano; Iscrizione al tribunale di Milano n° 212 del 31 marzo 2003; Tiratura 10.000 copie; Tutti i diritti sono riservati; Tutti i marchi sono registrati e di proprietà delle relative società. SOLUTIONS 3 La comunicazione avanzata in scena all’Alcatel Forum Un momento della manifestazione organizzata a Parigi da Alcatel A nche quest’anno Parigi ha ospitato il tradizionale Forum Alcatel, evento che rappresenta per la società la principale vetrina delle proprie soluzioni dedicate alle aziende. Queste comprendono networking, IP telephony, contact center e unified communication e nel 2005 hanno generato vendite per 4 miliardi di euro a livello mondiale. Alcatel ne ha anche approfittato per delineare la strategia per il futuro, che si sviluppa secondo tre obiettivi principali: aumentare la quota di mercato nell’IP telephony, espandere l’offerta di applicazioni software e diffondere i Managed Communication Services. Si tratta di servizi di comunicazione forniti in outsourcing dagli operatori, utilizzando la formula IP Centrex, in cui l’intelligenza è ospitata nella rete dell’operatore, oppure quella hosted, con il PBX posizionato a casa dell’utente (ma gestito da terzi) o nel data center del carrier. Alcatel ha predisposto un’offerta specifica in questo ambito, che prevede anche supporto commerciale e nella gestione, che ha già trovato il consenso di Kpn, in Olanda, e di Verizon, negli Stati Uniti. In Italia, il vendor punta al debutto con Poste Italiane, che hanno indetto una gara che prevede l’adozione della telefonia gestita da parte di 14mila uffici postali. Sul fronte dei prodotti, molte delle novità riguardano i temi, strettamente correlati, della sicurezza e della mobilità. Alcatel oggi offre, tra l’altro, l’autenticazione degli utenti, con user name e password, dai telefoni IP, secondo lo standard 802.1x. Inoltre, sulle Wireless LAN, che sono in grado di veicolare la voce, tutte le comunicazioni vengono cifrate, ma solo se entrambi i telefoni supportano questa funzione. 4 SOLUTIONS Al Forum è stato anche annunciato un accordo per estendere le funzionalità dei terminali IP da ufficio ai telefoni cellulari Nokia Eseries. In ambito Wireless LAN, inoltre, è stato potenziato il supporto della voce di Wi-Fi, ed è stata introdotta una soluzione di load balancing per bilanciare il numero di chiamate prese in carico da ogni access point. M.G. HP punta sulla mobilità pensando all’IT R Agostino Santoni, general manager di HP Personal Systems Group educe da un 2005 con importanti risultati nei pc portatili e in recupero, dopo una flessione, sull’altalenante mercato dei PDA, HP rafforza la propria dedizione verso la mobilità con una serie di iniziative e prodotti. Tra questi si segnala un nuovo programma di canale con la definizione di Preferred Partner segmentati per specializzazione e focalizzazione, che dovrebbe contribuire a rafforzare Hp sulla fascia media di mercato. «La nostra strategia per la mobilità non è orientata al mercato della telefonia o degli smartphone - ha spiegato Agostino Santoni, general manager di HP Personal Systems Group -, ma all’evoluzione e allo sviluppo tecnologico dell’IT. Prevediamo una significativa evoluzione futura del mercato mobile e una delle nostre principali priorità è quella di far diventare grande il mercato dei PDA in Italia». HP ha anche annunciato il rilascio dell’iPAQ hw6915, palmare erede del 6515, focalizzato verso le esigenze di utenti mobili che richiedono funzionalità telefoniche e accesso alla posta elettronica sempre e ovunque, grazie alla dotazione di una soluzione di push e-mail compatibile con Exchange 2003. Dotato del nuovo sistema operativo Windows Mobile 5.0, il PDA proposto di HP si aggiunge a un’ampia gamma che copre esigenze adatte al mercato consumer, delle medie e delle grandi aziende. Il 6915 include un ricevitore GPS con antenna integrata e il software precaricato Tom Tom Navigator. Le funzioni di connettività prevedono il supporto GSM quadriband, GPRS, EDGE, WiFi e Bluetooth. Tra le altre caratteristiche vi sono la presenza di fotocamera e tastiera integrate, con un peso di soli 135 grammi (batteria inclusa). R.F. Le SAN di Hitachi Data Systems a misura di Pmi L e SAN rendono lo storage più flessibile e scalabile, ma spesso sono troppo costose e complesse in rapporto alle competenze tecniche delle aziende più piccole, che rinunciano ad adottarle. Partendo da questa constatazione, Hitachi Data Systems ha messo a punto un’offerta di SAN plug&play che, secondo quanto riferito dell’azienda, si installano in un’ora e non necessitano di assistenza tecnica in loco. Si tratta dei kit per i modelli TagmaStore AMS200, AMS500 e WMS100, disponibili in configurazioni da 2 e 4 GB/s, e contengono tutto l’hardware e il software necessario per collegare i server a una SAN o per estendere una SAN dal data center a un workgroup distante. I kit SAN di HDS sono compatibili con il programma Microsoft Simple SAN per Windows Server 2003 e nascono da una collaborazione fra le due società mirata a assicurare l’interoperabilità delle risorse storage su piattaforme della casa di Bill Gates, e a semplificare l’installazione. HDS ha inoltre collaborato con QLogic. L’IP telephony di Avaya per i servizi voce gestiti di Colt Telecom S i basa sulla gamma di apparati di IP telephony di Avaya la nuova offerta di telefonia gestita recentemente annunciata da Colt Telecom a livello europeo. In sostanza, il servizio di hosted PBX consente alle aziende (da 20 postazioni telefoniche in su) di usufruire di tutte le funzionalità e applicazioni disponibili nei dispositivi Avaya senza acquistarli, ma pagando un canone mensile che comprende anche parte del traffico voce effettuato. È possibile scegliere fra l’intero portafoglio di tele- Symantec protegge i palmari dai virus I dispositivi wireless sono sempre più diffusi in azienda e stanno rendendo più flessibile il modo di lavorare. Al contempo, rappresentano una un rischio per la sicurezza delle organizzazioni, che devono proteggerli come i pc da scrivania. Symantec, società, specializzata in soluzioni di sicurezza, ha esteso la propria offerta ai computer palmari, presentando Symantec AntiVirus Corporate Edition 3.5, per la protezione dai virus di sistemi che adottano le piattaforme Palm Os, Microsoft Windows Mobile e Pocket PC. Il software protegge dalle minacce che arrivano dal Web, dalle e-mail, tramite collegamenti Wi-Fi o attraverso Bluetooth e porte infrarossi. Il software effettua una scansione in tempo reale dei dispositivi e lancia degli allarmi in caso di rischio. Inoltre, dispone di funzionalità per eliminare i virus e riparare o cancellare i file infetti. La soluzione comprende una console di gestione centralizzata, Symantec System Center, attraverso la quale è possibile estendere le policy di sicurezza anche ai dispositivi wireless, prevenendo anche le intrusioni al sistema aziendale. La soluzione Hitachi TagmaStore Adaptable Modular Storage (AMS200) Sergio Villa, amministratore delegato di Avaya foni, da quello software per pc a quello di fascia più alta, posizionando l’IP PBX presso il data center del carrier o in casa. In occasione della presentazione del servizio, l’amministratore delegato di Avaya, Sergio Villa, ha voluto sottolineare che «l’offerta messa a disposizione di Colt è quella standard, che garantisce affidabilità, sicurezza e un aggiornamento costante delle release». Villa ha anche ricordato che nel 2005 l’azienda ha fornito 8 milioni di linee IP nel mondo e che, in Italia, il 40% delle revenue deriva ormai da manutenzione, installazione e servizi. In dettaglio, l’offerta Colt si basa su Avaya Communication Manager, il software di punta dell’azienda per la telefonia IP, e il nuovo SBS300 Share Blade Server. Infatti, l’azienda americana ha realizzato una ingegnerizzazione del centralino installato nel data center su blade server Ibm, che occupano poco e spazio e consentono la riduzione di costi e la scalabilità. M.G. SOLUTIONS 5 Un’appliance da Sophos per la posta elettronica Telecom Italia e la cultura del servizio per la sicurezza D ella sicurezza si preoccupano tutti, ormai. Ma le aziende di fascia media, e anche medioalta, non necessariamente sono strutturate per gestire la complessità di un sistema di protezione adeguato alle proprie esigenze. Il bisogno di una soluzione di alto livello, ma semplice da gestire si fa pressante. Sophos, che da oltre vent’anni si occupa di sicurezza enterprise class, ha colto quest’esigenza, progettando Email Security Appliance ES4000, una “one box” intelligente per la protezione integrata della posta elettronica, caratterizzata da un cruscotto di gestione molto semplice. Lo afferma Klaus Dietrich Gast, country manager di Sophos, che spiega: «Bastano solo 3 click di mouse per arrivare all’informazione utile, consentendo soprattutto il recupero immediato, per esempio, di una mail persa. Il punto di forza è certamente nella potenza della soluzione software, che eredita la nostra pluriennale esperienza in materia, ma anche nell’architettura perfettamente integrata dell’appliance». Email Security 4000, in sintesi, fornisce protezione antivirus, antispamming, antispyware e anti phishing per il gateway di posta elettronica, permettendo una comoda definizione delle policy di sicurezza da applicare. Contrariamente a molti sistemi presenti sul mercato, l’ES4000 di Sophos nasce come soluzione che combina al software un hardware sviluppato ad hoc. «Non basta un pc standard - dichiara Gast -. È necessaria anche l’affidabilità, per cui abbiamo previsto RAID 5, rimovibilità a caldo delle componenti, ridondanza delle stesse e così via». Alla semplicità della reportistica, inoltre, si aggiunge la possibilità di controllo remoto. Questa si abbina anche a servizi di supporto. Sempre Gast dice: «Sull’assistenza lasciamo decidere al cliente se ha bisogno d’aiuto, con un approccio più di tipo inglese che americano. Dopodiché Sophos è in grado di fornire un supporto tecnico adeguato alle elevate esigenze delle grandi imprese». G.D.B. 6 SOLUTIONS C Klaus Dietrich Gast, country manager di Sophos ome gestire un sistema di sicurezza. Come affrontare la sua complessità. Quanto e in che modo integrarlo in azienda. Perché e come legare la sicurezza al business. Un convegno di due giorni organizzato da Telecom Italia ha fornito una serie di risposte a questi problemi. Ma non solo. Il Security Technology and Innovation Summit ha offerto spunti di riflessione sulla situazione del mercato e le strategie per la società italiana in termini di sicurezza IT. La presenza, poi, di oltre 30 fornitori di soluzioni per la sicurezza ha permesso di avere un quadro delle tendenze tecnologiche. Tra quanto emerso durante il convegno, si deve sottolineare l’importanza degli approcci integrati e il ruolo che possono giocare i service provider. In particolare, occorrono procedure e processi che vanno seguiti con professionalità. La figura del consulente assume, pertanto, un’importanza notevole, a patto che agisca per formare una cultura aziendale. Un esempio è quello delle policy sulla sicurezza: troppo spesso in azienda vengono ridefinite dal nuovo dirigente di turno, ma in questo modo non saranno mai assimilate nell’abitudine dei dipendenti. Il consulente può contribuire a stabilire regole “universali”, che in massima parte saranno mantenute per un corretto ciclo di vita. Il service provider, inoltre, se rappresenta una scelta quasi obbligata per la piccola e media impresa, è in grado di supportare la grande impresa, proprio nell’opera di focalizzazione e concretizzazione delle strategie per la sicurezza. Luciano Ricci, responsabile sviluppo ICT Security Services di Telecom Italia, ha dichiarato: « Telecom Italia si propone come partner lungo tutto il ciclo di gestione della sicurezza informatica, dall’impostazione strategica alle attività operative di gestione ordinaria, con un approccio innovativo che superi le logiche del fixing puntando alla prevenzione integrata nel ciclo di vita del business aziendale. In altre parole, un approccio programmatico che sia in grado di contribuire alla creazione di valore per l’azienda cliente in supporto al business». G.D.B. CA unifica la gestione delle minacce La sicurezza Aladdin punta su tecnologie, partner e distribuzione U na volta erano i virus. Oggi su Internet “viaggiano” una miriade di codici maligni: tanti che sono stati sviluppati vari strumenti per combatterli nello specifico. La rapidità di proliferazione ha portato a sostituire l’approccio tradizionalmente reattivo con soluzioni di prevenzione, le quali, per essere efficaci, devono affrontare le minacce in maniera integrata. CA ha adottato questo tipo di strategia da tempo e recentemente ha potenziato la propria offerta con la nuova suite eTrust Integrated Threat Management (ITM). Bruno Degradi, Director Security Management di CA Italia, ha affermato: «CA è leader nel mercato antispyware, grazie a una tecnologia best of breed. In linea con la nostra strategia, tesa a unire e semplificare la gestione dell’IT per le aziende in soluzioni d’eccellenza, abbiamo concentrato la nostra esperienza in una suite che rappresenta un nuovo punto di riferimento per il mercato della protezione dalle minacce Internet». eTrust ITM parte subito dalla release 8, perché comprende eTrust Antivirus r8 ed eTrust PestPatrol Antispyware Corporate Edition r8, oltre a una console di gestione comune. A breve è prevista l’integrazione del firewall e di un sistema di host intrusion prevention. La suite unifica anche agenti e policy, con il risultato di realizzare una soluzione che attua la prevenzione dai virus, con tecniche di scansione e pulizia, la prevenzione dagli spyware, che vengono rilevati e rimossi all’origine, una protezione proattiva con un gateway contro malware, spyware, virus e spam. Nuova la console di management Web based, ma le novità comprendono anche: per eTrust Antivirus il supporto POP3, quello per la piattaforma a 64 bit e per nuovi linguaggi e una riduzione della banda occupata per gli aggiornamenti; per l’antispyware, nuove viste dashboard, migliore scalabilità, raccolta di log e aggiornamenti automatici, aggiornamenti DAT incrementali della firma, distribuzione degli agenti tramite Unicenter, migliore gestione delle workstation. G.D.B. G Bruno Degradi, director security management di CA Italia La chiave di autenticazione eToken di Aladdin ià da molti anni le soluzioni Aladdin sono disponibili in Italia. La società ha ora aperto una filiale nel nostro Paese per seguire in modo più continuo e proficuo il mercato, a cui propone soluzioni software e hardware di sicurezza. «Aladdin - ha spiegato Alfredo Cusin, regional sales manager di Aladdin Italia - e propone una gamma di soluzioni di autenticazione, gestione dei diritti digitali, sicurezza di contenuti e protezione del software, avvalendosi di oltre 150 partner tecnologici tra cui Ibm, Check Point, Radware e Citrix». Le soluzioni per l’enterprise security sono organizzate nella famiglia di prodotti per l’autenticazione forte e la gestione dell’identità eToken e nella gamma eSafe per il content security proattivo. Alle esigenze di distribuzione sicura e controllata del software e dei contenuti digitali la società israeliana indirizza, invece, le soluzioni HASP. «Il target di riferimento nell’ambito enterprise è costituito principalmente dai grandi ISP, dagli istituti finanziari e dalle Telco - ha proseguito Cusin -. Anche nella PA c’è molto interesse per le soluzioni di strong authentication, alimentato dalle nuove normative e le nostre soluzioni sono tra quelle che attualmente vengono testate». Il modello di vendita di Aladdin è completamente indiretto e si avvale della distribuzione di Computerlinks, Allasso e Techne Security. «Computerlinks mette a disposizione dei vendor che distribuisce la propria competenza che deriva dalla vendita di prodotti a valore nella sicurezza - ha detto Federico Marini, amministratore delegato della società di distribuzione -. Questo ci consente di introdurre le soluzioni Aladdin all’interno di progetti di sicurezza articolati». «L’inizio della collaborazione tra Techne e Aladdin risale al 1988 - ha spiegato Carlo Chiodarellli, amministratore delegato di Techne Security - e si è particolarmente consolidata negli ultimi due anni e ha contribuito a portare Aladdin a detenere il 37% del market share in Italia in questo ambito». R.F. SOLUTIONS 7 Semplicità e qualità fanno crescere Business Objects I nuovi System i5 di IBM per le esigenze delle Pmi D N el 2005, lo specialista di soluzioni per la Business Intelligence ha superato il miliardo di dollari di fatturato (esattamente 1.077), con una crescita del 16% rispetto al 2004. Un risultato conseguito soprattutto nel quarto trimestre, considerato il più profittevole nella storia dell’azienda. L’andamento positivo ha coinvolto anche l’Italia, la cui quota nel mercato della Bi è passata dal 21% del 2004 al 27,3% (Fonte Idc). I ricavi hanno riguardato per il 50% la vendita di nuove licenze, per oltre il 30% i servizi di manutenzione e, per il rimanente, i servizi di consulenza. Questi sono stati conseguiti quasi pariteticamente da vendite dirette (cioè ad aziende con un fatturato superiore ai 750 milioni di euro) e indirette (seguite dagli oltre 150 Var e dai 4 distributori che si rivolgono al resto del mercato, considerato dall’azienda midmarket). Le aree vendite e servizi sono state rafforzate grazie a nuove assunzioni: oggi la filiale italiana conta 115 dipendenti. Il settore trainante è stato quello finance; stabile la pubblica amministrazione; in diminuzione le telco che hanno ormai raggiunto una certa maturità nell’ambito della Bi. La strategia di Business Objects prosegue anche per il 2006: offrire soluzioni sempre più semplici da utilizzare, con maggiori garanzie riguardo all’attendibilità delle informazioni e facilitazioni nel processo di standardizzazione su un’unica piattaforma di Bi. Dunque i concetti chiave sono: semplicità (estensione della Bi a tutti i livelli aziendali con funzionalità semplificate di visualizzazione, condivisione e interazione delle informazioni), qualità dei dati (maggiore affidabilità e autorevolezza delle informazioni per un miglioramento del processo decisionale e un rapido adeguamento alle normative), unicità della piattaforma (integrazione dei dati provenienti da fonti eterogenee con relativa tracciabilità, scalabilità, migrazione facilitata). A.F. 8 SOLUTIONS Fabio Menicanti, amministratore delegato di Business Objects Italia La soluzione iSeries System i5 di Ibm a Big Blue arriva una nuova famiglia di System i5 basata sul processore Power5+, un dual core con velocità di 2,2 GHz, che, secondo i dati forniti dal vendor, incrementa le prestazioni del 33% rispetto agli attuali modelli iSeries basati su Power5. La piattaforma System i5 comprende, in modo integrato, hardware, middleware, storage e sicurezza e gestisce simultaneamente i sistemi operativi i5/OS (disponibile nella nuova versione V5R4), Windows, Linux e AIX 5L. In sostanza, il sistema, disponibile in quattro modelli, consente di gestire insieme le applicazioni aziendali, il database, i server, i sistemi di sicurezza e quelli di storage, ed è pensato per venire incontro alle esigenze di semplicità e flessibilità applicativa delle PMI. Numerose le nuove funzionalità implementate. Fra queste, l’integrazione di IBM BladeCenter e xSeries allo storage System i5, attraverso una connessione iSCSI, che consente di gestire in modo più semplice diversi sistemi basati su piattaforma Intel. Inoltre, il nuovo sistema operativo i5 dispone di funzioni di auditing e rilevazione delle intrusioni, a garanzia di una maggiore protezione dagli attacchi, e supporta Virtual Tape, che consente di salvare i dati di back up direttamente su disco, in tempi più brevi, invece che su nastro. Sempre nel nuovo i5 sono integrati nuovi tool di gestione del database DB2 UDB, per permettere all’amministratore di identificare e correggere rapidamente i problemi ed effettuare la manutenzione quotidiana in modo più semplice. Inoltre, è stata semplificata l’integrazione con IBM Storage Area Network, per chi vuole utilizzare questa modalità di storage. Per le Pmi più innovative, IBM ha predisposto una serie di opzioni avanzate, quali la nuova Java Virtual Machine a 32 bit, il supporto delle architetture SOA, la possibilità di attivare il secondo processore in modo temporaneo (Capacity On Demand), un acceleratore di applicazioni e un nuovo WebFacing Deployment Tool. Sempre più mobility nei notebook Acer Si “parla” di sicurezza oltre la privacy con AIPSI I S dati confermano quello che in azienda è sotto gli occhi di tutti: si diffondono i notebook, che sempre più prendono il posto dei desktop. È il paradigma di una società in cui cresce la competizione e la mobility diventa un fattore critico di successo. Acer ha interpretato questa tendenza da tempo e non a caso è il leader sul mercato italiano ed europeo nelle vendite di pc portatili. Recentemente, la multinazionale d’origine taiwanese ha rinnovato la propria gamma con quattro nuove serie equipaggiate con l’architettura di ultima generazione Intel Mobile Centrino Duo. I TravelMate 8200, TravelMate 4670, TravelMate 3010 e Aspire 5670 festeggiano i trent’anni della fondazione di Acer, rappresentando le soluzioni di punta del portafoglio per liberi professionisti, utenti mobile e amanti del multimediale. Inoltre, nelle serie TravelMate 4260 e Spire 5650, oltre al Centrino Duo, Acer ha introdotto un modem wireless per connettività WAN con capacità tri-band GPRS/EDGE (a 900/1800/1900 MHz) e wide band a 2100 MHz con la tecnologia UMTS 3G CDMA. «Il mercato dei pc è tornato a crescere, spinto anche da prezzi che scendono sotto i 300/400 euro - dichiara Gianfranco Lanci, presidente mondiale di Acer -. Un trend che sarà sostanzialmente confermato nel 2006, ma non tutti crescono». Secondo il dirigente italiano è necessario comprendere un cambiamento in corso, che Acer ha anticipato modificando la propria natura da produttore di macchine a fornitore di soluzioni e servizi. «La tecnologia - sostiene Lanci - è sempre più presente nelle nostre vite ed è radicata in essa. Non è un caso che il vero impulso nel mercato notebook sia arrivato dal segmento consumer. Continua, inoltre, la convergenza tra mondo pc ed elettronica di consumo. Come in quest’ultima, però, la complessità va superata e nascosta all’utilizzatore. Mai come oggi risulta attuale il “vecchio” motto di Acer: “Breaking barriers between people and technology”». La casa taiwanese prosegue su questa strada creando la nuova business unit Digital Home, dedicata alla Digital Life. G.D.B. Gianfranco Lanci, presidente mondiale di Acer i è svolto a Milano, il convegno “La sicurezza oltre la privacy: come e perché proteggere le informazioni aziendali” organizzato da AIPSI, con la collaborazione di Microsoft. Parte di una serie di “Security Talk” che l’Associazione Italiana dei Professioni della Sicurezza Informatica intende rappresentino un momento di dibattito e scambio d’opinioni/esperienze, l’evento è stata l’occasione per parlare di quanto ancora poco si faccia in azienda per proteggere la proprietà intellettuale. Autenticità e integrità, ma soprattutto la riservatezza di un documento dovrebbe essere alla base degli obiettivi di sicurezza aziendale, eppure in molte imprese manca l’approccio organizzativo teso a garantire il processo di creazione di un documento riservato e immodificabile. Complice la troppa attenzione che i media, e buona parte dei fornitori di soluzioni per la sicurezza, dedicano alle problematiche sulla privacy, passa in secondo piano il tema della protezione della proprietà intellettuale, che comunque viene tipicamente confusa con il copyright di DVD e CD video e musicali. In realtà, come ha avuto modo di affermare Daniela Rocca, consulente legale esperta in materia di sicurezza informatica: «La nostra legislazione, sia nei codici fondamentali sia nelle normative speciali in materia di segreto industriale e concorrenza sleale, prevede ipotesi di responsabilità disciplinare, civile e penale, che tutelano l’azienda dall’ipotesi di fuoriuscita di informazioni riservate». Il rischio maggiore, dunque, risiede all’interno delle imprese ed è rappresentato, oltre che dal dipendente infedele, dalla mancanza di policy attente che impongano determinati comportamenti corretti da parte di impiegati, collaboratori e consulenti. La tecnologia di sicurezza può intervenire a supporto di tali policy, sia realizzando barriere alla diffusione di informazioni riservate sia consentendo un controllo sui comportamenti. Un tema, questo, particolarmente delicato, visto le sue ripercussioni legali. G.D.B. SOLUTIONS 9 Le soluzioni IT per un punto vendita di successo Dalla grande catena al piccolo negozio di quartiere, l’ICT deve supportare il mondo del commercio nel migliorare il più possibile il servizio alla clientela S i avvicinano i mondiali di calcio e il signor Rossi ha deciso di regalare ai propri figli e a se stesso un nuovo televisore digitale e panoramico. Ma quale scegliere tra i tanti esposti nel grande magazzino dove ora si aggira sconsolato? Incapace di decifrare le sigle riportate insieme al prezzo sui cartelli, decide di attendere il proprio turno per chiedere consiglio a un commesso. Questi, però, non gli è di alcuno aiuto, perché ben presto dimostra come sia poco preparato. Anche un po’ indispettito, il signor Rossi sceglie di recarsi in un negozio specializzato, dove un tecnico gentile praticamente gli improvvisa un corso accelerato sulle ultime tecnologie televisive. La concorrenza nel commercio è particolarmente accesa e si combatte con l’attenzione al cliente e alle sue esigenze. “Il cliente ha sempre ragione”, del resto, è un motto antico. Anche l’ICT deve scendere in campo e garantire alla vendita di beni di consumo tutto il supporto di cui necessita per migliorare il più possibile il servizio alla clientela. La storiella del signor Rossi è però emblematica: certamente il grande magazzino ha studiato una propria strategia di customer care, ma evidentemente non ha investito a sufficienza nella formazione del proprio personale. Una buona vision è fondamentale, ma è poi necessario saperla mettere in pratica. In questo, con le nuove soluzioni di CRM, l’ICT può rivelarsi decisamente fondamentale. Ma altrettanto importanti sono le tante soluzioni che semplificano le operazioni quotidiane, non solo riducendo sensibilmente i costi, ma anche accele- 10 SOLUTIONS randole e permettendo agli addetti di recuperare tempo da dedicare alla clientela. Le casse: un’applicazione mission critical Il CRM è certamente importante e può consentire a un’azienda del commercio di differenziarsi portandola al successo. Ciononostante non è considerata tanto mission critical da necessitare di elevata disponibilità, a meno che non sia nel back end di un sistema di commercio elettronico. Ma in un punto vendita tradizionale, l’unica vera applicazione mission critical è quella che gestisce le casse: vendere, del resto, è, senza mezzi termini, il core business. I registratori di cassa hanno conosciuto un’evoluzione notevole negli anni. Se all’inizio erano semplicemente uno strumento per aiutare a “far di conto”, sono diventati rapidamente un mezzo collegato ai sistemi di business intelligence e di amministrazione. La quantità di informazioni che passa attraverso le casse può servire ad alimentare i sistemi di contabilità, quelli di SCM, l’approvvigionamento dei magazzini, il CRM e altro ancora. Il registratore, poi, è ormai collegato a sistemi di pagamento elettronico (POS), da un lato, e a soluzioni automatiche per l’immissione dati, quali, in particolare, i lettori di codici a barre. Tutti questi sistemi sono direttamente connessi all’ICT aziendale, che può migliorarne l’efficienza. Naturalmente devono essere garantiti i requisiti di sicurezza, sia nella comunicazione tra tutti questi sistemi sia a tutela della privacy dei clienti, che attraverso i programmi fedeltà forniscono notevoli quantità di dati personali al soggetto venditore. L’RFID oltre la logistica Le etichette RFID (Radio Frequency Identifier) sono la principale innovazione portata all’interno dei punti di vendita negli ultimi anni. Le prime applicazioni a livello di magazzino hanno permesso di ottenere importanti vantaggi di gestione agli utilizzatori, ma risultano ancora limitate dalle possibilità d’impiego. Oggi sono state applicate ai pancali, quindi, in un certo senso, per un uso “all’ingrosso”, ma ben presto potrebbero diventare una reale alternativa ai bar code anche sullo scaffale per il pubblico. La nota catena statunitense Wal-Mart è stata una delle prime a impiegare l’RFID in magazzino e ha ora avviato una sperimentazione per verificare le possibilità d’utilizzo di questa tecnologia nella gestione della qualità di merce da frigorifero. Più precisamente, l’etichetta radio viene applicata sul bene al momento della produzione, affinché regi- stri ogni dettaglio del viaggio lungo la catena distributiva fino al punto vendita. Qui sarà quindi possibile controllare che non ci siano stati eventi che possano aver compromesso la qualità del prodotto prima di metterlo in vendita. Un altro problema che sempre Wal-Mart vuole risolvere con l’RFID è quello dei camion che trasportano grandi quantità di prodotti deperibili. Per accelerare e rendere più efficace il processo di individuazione della merce cui deve essere data la precedenza, il colosso statunitense intende provare a usare le etichette radio che possono essere “lette” attraverso un apposito apparato, prima ancora di scaricare il camion. Aldilà del fatto che, se i protagonisti della grande distribuzione organizzata adottano l’RFID, la sua diffusione è garantita dalle ripercussioni sull’indotto e sui fornitori, c’è da considerare che il lavoro di sviluppo attorno a questa tecnologia sta aprendo notevoli fronti d’impiego. Per cui il suo successo è assicurato. La comunicazione IP migliora le applicazioni La riduzione dei costi è, di fatto, l’obiettivo fondamentale, perché permette di abbassare i prezzi, chiave di volta della concorrenza. Ma parte del processo è anche comunicare le condizioni del servizio. Le tecnologie ICT, in questo, possono fornire un gran supporto, permettendo d’instaurare un’interazione di qualità direttamente nel momento dell’acquisto. Un elemento importante per ottenere questo risultato è il sistema di comunicazione, inteso in senso lato e cioè sia per quanto concerne il messaggio da dare al cliente sia per l’infrastruttura che permette di erogarlo in modo immediato e con elevata qualità. La tecnologia assume quindi un valore strategico e un elemento che sta favorendo tale cambiamento è costituito da una rete IP convergente, che permette di erogare un miglior servizio al cliente, ottimizzare i costi e incrementare la produttività. In particolare, molto utili sono le nuove generazioni di IP Contact Center, che mettono a disposizione le potenzialità proprie dell’IP ai call center, renden- SOLUTIONS 11 do possibile l’erogazione di nuovi livelli di customer service attraverso l’integrazione dei dati aziendali con quelli dei clienti, e questo in modo uniforme lungo i diversi canali di vendita. Va poi considerato che l’IP Communication non è limitata alla sola voce, ma ingloba numerosi metodi di comunicazione e consente di contattare i clienti attraverso il mezzo a loro più familiare, dalla e-mail all’instant messaging, dal chat, al fax o a quello che resta il preferito, cioè il telefono. Numerose sono le applicazioni che possono trarre beneficio dall’integrazione con i nuovi IP Contact Center, quali quelle di networked supply chain, workforce optimization, CRM o chioschi Web. In pratica, quello che è possibile ottenere è un’integrazione ottimizzata dei call center all’interno dell’azienda, migliorare la coerenza lungo tutti i canali di vendita e fornire diversi metodi di comunicazione ai clienti attraverso una singola gestione. E venne l’era della mobility Anche nell’ambito del retail si sta assistendo alla diffusione delle tecnologie di mobility, oltre a quelle RFID già citate. In particolare, si possono segna- 12 SOLUTIONS lare le wireless LAN, le wireless VPN, la telefonia senza fili e le infrastrutture real time. Per esempio, le reti wireless sono un elemento centrale per la trasformazione del punto vendita, perchè consentono al personale di lavorare in modo efficiente all’interno di qualsiasi punto dello store. Con le soluzioni mobili, inoltre, si può ottenere un ulteriore miglioramento del servizio alla clientela. Per esempio, il personale può aggiornare in tempo reale i database relativi alla merce disponibile all’interno del punto vendita, utilizzando terminali wireless che possono trasmettere i dati immediatamente. Inoltre, informazioni relative al prodotto, alla pianificazione delle attività e ad altre applicazioni possono essere automatizzate e distribuite direttamente sui terminali mobili di cui è possibile dotare il personale. Tornando all’esempio del signor Rossi, il commesso che lo ha malamente servito avrebbe potuto avere accesso alle informazioni da fornire al cliente, completando la propria formazione sul campo. In generale, le tecnologie mobile e wireless, utilizzate in modo correlato e integrato con il sistema informativo e i relativi processi, permettono di fornire agli impiegati accesso alle informazioni in qualsiasi luogo, aumentare la soddisfazione del cliente, eliminare i limiti all’impostazione del punto vendita e utilizzare Internet in modo sicuro sia per i propri processi di business sia per la comunicazione da/verso i clienti. Anche se non è immediato realizzare tutto questo, le possibilità sono comunque già presenti e i vantaggi molto consistenti. Per la cronaca: avendo finalmente capito quale televisore facesse al caso suo, il signor Rossi è tornato nel grande magazzino, dove il prezzo era decisamente più basso. G.D.B. Le soluzioni IBM “retail hardened” Attraverso due divisioni dedicate, la società propone sistemi POS ad alta affidabilità e, nel contempo, esplora soluzioni innovative I Il sistema IBM SurePOS 700 14 SOLUTIONS BM affronta il mercato retail attraverso una gamma d’offerta e di competenze specialistiche raggruppate all’interno della divisione Retail Store Solutions (RSS), che si propone come uno dei partner di riferimento sia per le grandi realtà sia per i piccoli operatori potendo vantare quasi 2 milioni di sistemi Point of Sales (POS) installati. IBM guarda con grande interesse al mercato retail italiano, non solo per l’elevato numero di esercizi commerciali ma, soprattutto, per le sue potenzialità ancora inespresse. In base ai dati di Clarendon Reports, per il 2005, in Italia, sono previsti investimenti IT nel punto vendita per più di 2.363 milioni di dollari, con una previsione di crescita nei prossimi 3 anni del 7%; di questa cifra 262 milioni corrispondono all’hardware POS, con una crescita prevista del 5% per i prossimi 3 anni. La divisione RSS è in grado di fornire una gamma di prodotti sviluppata espressamente per le esigenze di questi operatori e, in aggiunta a ciò, si avvale delle soluzioni e delle competenze globali di IBM e della capacità di integrazione dei diversi elementi che compongono il sistema informativo degli operatori retail. I POS IBM non sono pc generici per l’ufficio adattati alle esigenze dei dettaglianti , ma sono dispositivi progettati specificamente pensando alle esigenze di continuità di funzionamento e affidabilità nel lungo termine in condizioni difficili e affiancati da unità di sistema e periferiche che rispettano standard elevati. Per questa ragione IBM ha adottato i principi del retail hardening nelle diverse fasi della produzione: progettazione, fabbricazione e prova. Il portfolio dei prodotti RSS è adatto a soddisfare le esigenze di differenti tipi di retailer e comprende: • SurePOS 700: è la soluzione POS più potente dell’offerta IBM e prevede processori a 64 bit che raggiungono i 3 GHz. Si adatta ad ambienti a elevato stress, come quello del “grocery”. • SurePOS 500: è un POS dotato di un’interfaccia touch-screen a infrarossi, concepita per abilitare rapide transazioni in ambienti retail. • SurePOS 300: è la soluzione che IBM indirizza a chi cerca un rapporto interessante tra prezzo e prestazioni e che può essere configurata come soluzione thick-client, standalone o come workstation thin-client controllata centralmente. • IBM Kiosk: è il chiosco elettronico dotato di tecnologia touch-screen che consente di eseguire applicazioni self-service praticamente in ogni ambiente, non solo retail. • IBM Anyplace Kiosk: è la versione “light” del chiosco elettronico che abbina un’elevata potenza di elaborazione, uno schermo touch-screen a infrarossi e una serie di periferiche opzionali a un design essenziale e di minimo ingombro Per far fronte alle esigenze future dei retailer, IBM ha creato la divisione Retail EBO, indirizzata a esplorare le possibili evoluzioni di questo mercato e delle sue esigenze. Gli obiettivi di questa divisione sono di identificare le tecnologie chiave per rendere più efficaci i processi di business specifici del settore e di rendere disponibili nuove soluzioni. All’interno dei prodotti e servizi innovativi si segnala il Personal Shopping Assistant, un Web pc tablet posizionato sul carrello che consente di evidenziare la shopping list preparata dal consumatore a casa via Internet. Attraverso l’inserimento dei prodotti nel carrello l’elenco della spesa viene aggiornato in modo dinamico. Si basa invece sulla tecnologia RFID la soluzione di cassa self-service proposta da IBM e che permette ai clienti di eseguire le operazioni di checkout in completa autonomia. Infine Dynamic Digital Merchandising è la soluzione per la gestione del processo legato alle campagne promozionali, dalla definizione della promozione, alla fase di advertising svolta tramite l’utilizzo di chioschi e display nei negozi, fino alla raccolta e misurazione dei risultati. R.F. Auchan si libera da spamming e virus con eTrust SCM di CA La società francese della grande distribuzione sperimenta i vantaggi della soluzione integrata A uchan è una delle principali realtà della grande distribuzione mondiale: dopo 40 anni di attività è attualmente presente in 12 Paesi e conta oltre 165.000 dipendenti in tutto il mondo. In Italia, la società di origine francese è arrivata nel 1989 e oggi è presente con 10mila dipendenti attraverso le società Auchan Spa, Sma Spa (con le insegne Sma, Cityper, Punto Sma e www.iovorrei. it), Sib Spa (con le insegne Leroy-Merlin e Brico Center) e Gallerie Commerciali Italia Spa. Il dipartimento dei sistemi informativi è composto da 60 persone, che gestiscono un’architettura essenzialmente basata su server Unix e database Oracle. In totale sono presenti circa un centinaio di server Unix e altrettanti server Windows e Linux, per attività di servizio varie. Quando all’inizio del 2004, si arrivò a registrare un picco di 3.000 mail indesiderate in un giorno, Auchan ha deciso che era necessario dotarsi di una soluzione strutturata, capace soprattutto di gestire il problema con un alto grado d’automatismo. Il vantaggio dell’integrazione Marino Vignati, Direttore Sistemi di Auchan SpA, commenta: «Abbiamo pensato subito a eTrust Secure Content Manager di Computer Associates, perché già conoscevamo l’azienda che abbiamo sempre stimato anche per l’affidabilità dei suoi prodotti. In particolare, utilizzavamo già eTrust Antivirus, che ci aveva risolto un problema di conflitto generato dal precedente prodotto di un altro vendor. Abbiamo quindi pensato subito ai vantag- 16 SOLUTIONS gi di una soluzione integrata quale eTrust Secure Content Manager». Il sistema è stato testato per tre mesi, verificando in modalità “silente” la sua potenza e prendendo confidenza con la sua gestione. Successivamente è stato messo in produzione, ma attivando la funzione di “quarantena” per un selezionato numero di utenti, tutti appartenenti al Servizio Assistenza Sistemi, cioè il personale esperto d’informatica dislocato nei vari punti vendita e nei magazzini. Lo scopo era quello di formare il personale di supporto, testando contestualmente l’autogestione della posta elettronica. eTrust Secure Content Manager, infatti, consente di definire regole anche a livello di singolo utente, ottenendo, così, un filtraggio granulare che elimina virtualmente i falsi positivi. «La flessibilità delle regole è un grosso vantaggio», afferma Vignati, aggiungendo: «una volta identificata una tecnologia di attacco spamming, è facile bloccare successive ondate della stessa natura». La facilità d’utilizzo, la semplicità delle informazioni fornite dal prodotto (personalizzate in italiano), nonché il supporto fornito dal personale locale di CA hanno evitato un impatto negativo sull’help desk centrale. L’amministratore non ha così più dovuto controllare direttamente tutta la posta fermata su ogni singola casella, ma solo quella bloccata dai macro-filtri posti a livello di server. Altro beneficio istantaneo è il rispetto della privacy, che viene garantito comunque nell’ambito delle policy aziendali, applicate a livello superiore. L’efficacia di eTrust Secure Content Manager è stata ampiamente dimostrata in Auchan, che ha resistito a massicci attacchi spam anche di recente. Ciò dipende anche dalla capacità d’integrazione tra antivirus, antispamming, content email security, URL filtering e altro, che rende più facile bloccare attacchi tipo DoS (Denial of Service), virus e worm ibridi. Inoltre, è stato risolto il problema del furto d’identità e delle e-mail offensive. «Il ritorno d’immagine anche all’interno dell’azienda – sostiene Vignati – è stato tangibile. C’è poi da considerare il fatto che, oltre ad aumentare la produttività degli utenti, abbiamo anche aumentato la loro percezione di sicurezza, tranquillizzandoli sul rischio che i loro PC possano contrarre virus informatici». L a strategia di Cisco Systems per il mercato retail si è concretizzata nel concetto di “Store of the Future”, che consiste nell’utilizzare le potenzialità insite nelle nuove tecnologie presso il punto vendita. Tecnologie che possono risolvere le problematiche tipiche delle attività commerciali. A partire da uno degli elementi portanti di un sistema retail efficace, soprattutto per le catene, qual è la comunicazione. Nella vision, inoltre, il supermercato di un futuro prossimo (e in qualche caso è già presente) avrà sempre meno casse, perché il carrello sarà equipaggiato con un dispositivo portatile dotato di schermo sul quale si fa passare la merce, ottenendo in tempo reale l’importo da pagare. Più precisamente, sono quattro gli ambiti di intervento su cui si è concentrata Cisco Systems, con soluzioni scalabili suddivise in moduli che possono essere tarati sullo specifico settore retail: • Store Connectivity: comprende soluzioni il cui obiettivo è di migliorare l’efficienza operativa dei punti vendita, ricorrendo alla creazione di reti geografiche e virtuali private per accedere alle informazioni centrali o a quelle relative al punto vendita, incluse quelle inerenti l’inventario basate sulla tecnologia RFID. • Store Mobility: comprende tecnologie wireless adatte per il punto vendita e mediante le quali le catene retail possono disporre di informazioni relative al prodotto in tempo reale e, di conseguenza, migliorare i processi e ridurre i costi relativi alla supply chain. • IP Communication: sono soluzioni che, realizzando la convergenza tra dati e voce, permettono di razionalizzare la comunicazione tra i punti vendita e le applicazioni e risorse aziendali. • The Store as a Medium: comprende soluzioni atte a erogare corsi ai dipendenti e migliorarne la produttività aumentando la customer satisfaction del cliente, consentendo anche di introdurre soluzioni di in-store broadcasting, multichannel shopping e firma digitale. Comunicazione avanzata Basandosi su un’infrastruttura di networking non adeguata le catene retail possono incorrere nel rischio di non disporre delle informazioni con la Lo «Store of the Future» di Cisco Systems Il retail acquista efficacia ed efficienza migliorando connettività, comunicazione e mobilità e innovando con la tecnologia velocità necessaria perché queste possano apportare profitto. Per questo, la società statunitense ha sviluppato soluzioni che forniscono una comunicazione flessibile e mobile aperta agli impieghi attivi in tutti i livelli dell’organizzazione, dal magazzino agli uffici amministrativi. Le tecnologie Cisco hanno anche l’obiettivo di permettere alle catene retail di ottenere un rapido ritorno degli investimenti (ROI). Un esempio è costituito dalla VOIP (Voice Over IP), che consente una sensibile riduzione dei costi di comunicazione. Il retailer può migliorare la sua comunicazione interna tramite la creazione di un’infrastruttura a banda larga che fornisce un unico punto di contatto anche a catene retail articolate in numerosi punti vendita. La vision di Cisco è peraltro frutto di esperienza maturata sul campo. Sono diversi i casi concreti già realizzati dalla casa americana in Italia. Per esempio, su un elevato numero di punti vendita, COOP ha implementato soluzioni wireless per la mobilità di consumatori e dipendenti e reti di telefonia IP, che, abbinate all’integrazione di Voce/Dati, hanno portato a un incremento della flessibilità e all’ottimizzazione dei costi. Conad ha invece adottato una soluzione wireless di Cisco Systems per creare un magazzino con caratteristiche di automazione logistica. Anche Penny Market ha implementato un’efficiente infrastruttura di rete per la logistica, comunicazione, ottimizzazione dell’infrastruttura preesistente, integrando diversi canali in un’unica rete IP e utilizzando la connettività mobile. G.D.B. SOLUTIONS 17 Lucent acquisisce Riverstone e rafforza l’offerta carrier Ethernet C on un’operazione da 170 milioni di dollari, il vendor delle Tlc ha acquistato Riverstone Networks, società specializzata nei router Ethernet per i carrier, un mercato previsto in forte espansione. Lucent rafforza così la propria offerta di soluzioni per le reti a larga banda destinate agli operatori, che potranno formulare offerte avanzate di servizi per i propri clienti business e consumer. I 400 impegati di Riverstone entreranno a far parte dello staff di Lucent, che attualmente conta nel mondo oltre 30mila persone. L’acquisizione è anche un segnale del buono stato di salute dell’azienda statunitense, che, dopo un periodo di stallo di alcuni anni, dimostra di avere intrapreso nuovamente un cammino di crescita, puntando sulle aree più promettenti del mercato delle telecomunicazioni, quali, appunto, i servizi Ethernet metropolitani. Lucent è presente nel nostro Paese con sedi a Milano, Roma e Torino e ha fra i propri clienti i principali operatori fissi e mobili italiani. Tibco migliora lo sviluppo con la tecnologia AJAX La software house ha presentato alla comunità degli sviluppatori una nuova versione del proprio framework di sviluppo AJAX (Asynchronous, JavaScript e XML) per applicazioni Internet. Tibco General Interface versione 3.1 Professional Edition, presenta nuove funzionalità, come strumenti di authoring a interfaccia grafica più veloci e drag&drop, che riducono i tempi. Inoltre, La società ha messo a punto un nuovo modello di pricing e di gestione delle licenze che permette di creare e testare gratuitamente applicazioni. Nulla è dovuto da parte degli sviluppatori per il deploy pubblico, mentre negli altri casi sono disponibili opzioni di licenze per piccoli gruppi. Presentata per la prima volta nel 2001, la piattaforma Tibco è costituita da due tool di sviluppo: General Interface Framework e General Inteface Builder. A differenza di altri prodotti, non richiede l’aggiunta al browser o l’installazione di software, come plug-in, controlli ActiveX o applet Java, poiché utilizza le capacità del browser esistente. Ciò consente agli utenti di ottenere istantaneamente un’applicazione completa da una URL. Novell aiuta le aziende a mettersi in regola con le nuove normative È indirizzata alla compliance, ovvero all’aderenza alle nuove leggi, quali Sarbanes-Oxley, HIPAA e Basilea II, la soluzione Audit 2 recentemente annunciata da Novell. Si tratta di un insieme di tool attraverso i quali i clienti possono monitorare e verificare quanto accade nella rete aziendale, a livello di applicazioni, compreso l’accesso degli utenti alle informazioni e alle risorse. La visione centralizzata offerta da Audit 2 consente di ottimizzare i processi di auditing e verificare la compliance alle norme in modo accurato e dedicando poco personale. Inoltre, è possibile tracciare attività sospette, impostando anche opportuni allarmi, o individuare comportamenti non autorizzati. 18 SOLUTIONS Identity Manager di Novell per il provisioning e la gestione delle identità Una altro recente annuncio di Novell è Identity Manager 3, soluzione per il provisioning e la gestione delle identità su piattaforme diverse, per rispondere alle esigenze di sicurezza e di compliance. Il tool offre funzionalità di modeling, di workflow e di self service che consentono, in modo intuitivo, di verificare gli accessi degli utenti, di proteggere i dati sensibili, ridurre i costi amministrativi e adeguarsi alle normative. In particolare, l’automazione delle attività di provisioning degli account degli utenti, ancora oggi svolta manualmente in molte organizzazioni, permette di risparmiare tempo e obbliga ad adottare policy coerenti, aumentando la sicurezza comlessiva del sistema. Il contac center punta su customer satisfaction e IP Le soluzioni video anytime, anywhere, anyone di Tandberg I l mercato dei contact center è in continua evoluzione. Indicazioni interessanti sulle tendenze attuali giungono dal Global Contact Centre Benchmarkign Report 2006 pubblicato da Dimension Data, società specializzata in soluzioni e servizi IT indirizzati a facilitare lo sviluppo e il supporto delle infrastrutture informatiche. Si tratta dell’ottava edizione di questa iniziativa che raccoglie informazioni provenienti da 38 paesi e da 363 contact center, mettendo a disposizione delle aziende una serie di standard di best practice e benchmarking utili per migliorare l’efficienza dei propri processi. Tra i trend più significativi che emergono si osserva che il contact center è sempre più una parte integrata dei processi aziendali, mentre crescono gli investimenti indirizzati al miglioramento dei servizi con particolare attenzione alla customer satisfaction. Rispetto ai risultati del precedente Report, emerge l’aumento del numero medio di postazioni agente per contact center (266), una crescita del 20% nell’adozione di modelli operativi basati sull’outsourcing e una sensibile diminuzione del tempo medio di risposta a una chiamata, passato da 28 a 22 secondi. Resta invece costante il tempo medio prima dell’abbandono della chiamata da parte dell’utente, pari a circa 65 secondi, mentre si mantiene elevato, specialmente in Europa, il tempo medio di risposta a una e-mail, pari a circa 25 ore a fronte delle 11 ore necessarie negli USA. «Stiamo assistendo a una maggiore focalizzazione verso una gestione dei processi aziendali indirizzata a migliorare l’esperienza dei clienti e soddisfare le richieste alla prima telefonata - ha commentato Roberto Fasiani, Responsabile Linea di Business IPC & CIS di Dimension Data Italia -. In funzione di ciò si amplia l’attenzione verso i requisiti di integrazione dei contact center e il bisogno di una gestione dei clienti basata su processi». Interessante notare che solo il 41% dei contact center che hanno risposto all’indagine è in possesso di SLA definiti e documentati, mentre più del 25% non prevede SLA per i propri processi. R.F. L Roberto Fasiani, manager di Dimension Data Il sistema di videocomunicazione Compass di Tandberg, destinato a luoghi pubblici a comunicazione visuale rappresenta un segmento dell’ICT in costante crescita, alimentato dalla diffusione di nuovi dispostivi, dalla distribuzione pervasiva i contenuti in modalità streaming e, più in generale, dall’esplosione delle tecnologie di display. A questi driver si affiancano modalità di connessione sempre più facili e disponibilità di larga banda. Tandberg propone una gamma di soluzioni indirizzate a una comunicazione video con caratteristiche qualitative e tecnologiche che la rendono adatta alle esigenze business. Nel corso del tempo questa proposizione ha portato la società norvegese alla progressiva integrazione della propria offerta di sistemi di videoconferenza con elementi di networking e management tra cui ricordiamo lo sviluppo della tecnologia Expressway, che permette di superare il firewall aziendale per abilitare la videocomunicazione su Internet e che è diventata uno standard ratificato. «Stiamo assistendo a una progressiva integrazione tecnologica - ha commentato Ivano Zanni, regional manager southern Europe di Tandberg - e intendiamo farne parte. A tale proposito abbiamo stabilito partnership importanti con Cisco e Avaya a livello di rete e con IBM Lotus e Microsoft sulla parte dati». Tandberg ha annunciato l’espansione della propria gamma di con l’annuncio di tre nuove soluzioni che si indirizzano alle esigenze di comunicazione visiva integrata all’insegna del paradigma di usufruibilità anytime, anywhere, anyone. Attraverso il Content Server la società fornisce un sistema per convertire un sistema video in uno studio di trasmissione per lo streaming e l’archiviazione delle chiamate video. Il 3G Gateway è, invece, una soluzione che consente agli utenti di cellulari 3G di effettuare videochiamate verso qualunque end-point video IP o ISDN. Infine, i sistemi Compass MXP e Utilità MXP sviluppati per l’accesso alle informazioni all’interno di luoghi pubblici. R.F. SOLUTIONS 19 Più funzionalità nella proposta SSA per il Supply Chain Management Il fornitore di soluzioni gestionali SSA Global ha rinnovato la propria offerta nell’ambito della gestione della Supply Chain, includendo due soluzioni destinate al magazzino e una per i trasporti. Secondo l’azienda, queste possono essere di grande aiuto in un contesto in cui i clienti sentono sempre di più la pressione di una complessa supply chain mondiale, nella quale i crescenti costi di trasporto hanno un forte impatto sui profitti. Le soluzioni per il magazzino, oltre a offrire nuove funzionalità per le attività di ricevimento, stoccaggio, imballaggio e spedizione delle merci, sono caratterizzate da una interfaccia utente rinnovata e rispondono meglio alle richieste delle normative di settore. La soluzione di Transportation Management, destinata a semplificare e ottimizzare la logistica su scala internazionale, include funzionalità per il trasporto multimodale e migliora i processi di riconciliazione doganale. Imation mette un hard disk nella cartuccia dei nastri S i chiama Ulysses ed è una cartuccia rimovibile, del formato standard usato nelle librerie a nastro, che contiene un hard disk. L’idea è di Imation, che ha trovato così una soluzione originale a un problema noto nello storage su tape, quello di accelerare le operazioni di ripristino dei dati senza adottare soluzioni costose e complesse. Secondo Imation, una library equipaggiata con Ulysses riduce tali tempi di circa 10 volte, combinando i vantaggi del nastro, ovvero costi ridotti e alta capacità, con la velocità del disco. Il formato della cartuccia è quello LTO Ultrium e il disco in essa contenuto è Serial ATA da 2,5 pollici. Il sistema va usato con un apposito emulatore, inseribile in qualunque slot standard per tape drive, e velocizza le operazioni di back up e restore 20 SOLUTIONS La soluzione di storage Ulysses di Imation di tutte le tape library esistenti, consentendo alle aziende di proteggere gli investimenti effettuati in questa tecnologia. Tra gli altri vantaggi della soluzione spicca la semplicità, poiché non è necessario modificare i processi di back up, la flessibilità, perché nastri e drive Ulysses possono essere tolti e messi a piacimento, e la scalabilità, perché è possibile ampliare la capacità di storage senza occupare nuovo spazio. HP estende SOA con Oracle Fusion Middleware C on l’obiettivo di offrire ai clienti un software sempre più flessibile e allineato ai processi di business, HP ha pianificato l’integrazione di Oracle Fusion Middleware all’interno del proprio portafoglio SOA (Service Oriented Archietcture). Il middleware di Oracle comprende un ampio ventaglio di soluzioni, come Application Server 10g, Identity Management, Business Intelligence, BPEL Process Manager e molti altri. I servizi basati su SOA consentono di integrare applicazioni e dati di diversa natura e provenienza, facendo leva al contempo sulle applicazioni esistenti. Per HP, sin dal 2005 SOA è una delle aree strategiche su cui investire, nell’ambito della strategia Adaptive Enetrprise, per creare un ambiente di calcolo dinamico e permettere ai clienti di avere il massimo ritorno sugli investimenti. L’azienda mette in campo uno staff di 6.500 professionisti competenti in materia di sviluppo di architetture SOA, in grado di supportare i clienti in tutto il ciclo del progetto, a partire dall’analisi dei vantaggi che queste possono portare, fino alla definizione del percorso di adozione e all’implementazione. La collaborazione con la software house è iniziata lo scorso ottobre e prevede di estendere l’architettura Oracle per il grid computing con team di sviluppo congiunto. L’offerta SOA di HP Services contempla una metodologia e funzionalità complete per l’integrazione delle soluzioni Oracle, con attività congiunte per i progetti direttamente presso il cliente. Fujitsu Siemens Computers, Intel ed EMC insieme per la virtualizzazione Soluzioni per mercati verticali da IBS I L e tre aziende, tra i principali protagonisti del settore, si sono alleati per dare vita a un’offerta di soluzioni esaustive per la virtualizzazione dei data center, basata sul concetto di Dynamic Data Center (DDC). «La virtualizzazione - ha affermato Giuseppe Magni, direttore marketing di Fujitsu Siemens Computers - è un argomento di grande attualità. I clienti richiedono soluzioni IT dinamiche che possano coniugare prestazioni e flessibilità e che siano subito disponibili. Fujitsu Siemens Computers e i suoi partner hanno già dimostrato di essere in grado di rispondere a queste esigenze. La virtualizzazione è uno dei tre principi base del nostro concetto di Dynamic Data Center, che punta a trasformare in realtà l’elaborazione on-demand e che offre ai responsabili IT le prestazioni e la flessibilità che essi ricercano». Il DCC permette di definire un’architettura hardware e software di nuova generazione orientata ai servizi per gli utenti finali e basata su parametri SLA. I vantaggi che ne derivano sono consistenti, ad esempio è possibile allineare dinamicamente computer e risorse database alle applicazioni, in modo da accrescere la flessibilità e l’affidabilità e migliorando anche il rapporto costo/efficacia delle infrastrutture IT. Intel Virtualization è invece una tecnologia basata sul silicio che permette di eseguire più sistemi operativi e applicazioni in partizioni indipendenti nella stessa piattaforma, in modo da utilizzare un unico sistema informatico come più sistemi “virtuali”. La vision per la virtualizzazione per lo storage di EMC si basa invece su Invista, che comprende tecnologie innovative che permettono di disporre di operazioni aziendali senza interruzioni e eliminare i downtime programmati, oltre a centralizzare e semplificare la gestione. La soluzione integrata hardware e software permette di spostare, copiare e migrare dati in modo trasparente attraverso diversi livelli di storage array eterogenei.. G.S. Antonio Gaboardi, amministratore delegato di IBS Italia Giuseppe Magni, direttore marketing di Fujitsu Siemens Computers BS Italia, tra le principali aziende nel software per la supply chain execution, si è riorganizzata in quattro divisioni che seguono rispettivamente i settori della distribuzione farmaceutica, editoria, distribuzione elettrica ed elettronica, industria alimentare e logistica. «In questi settori offriamo soluzioni best-ofbreed, collaudate e di comprovata efficacia, che sono state appositamente studiate per risolvere tutte le problematiche e produrre un concreto valore aggiunto», ha commentato, l’amministratore delegato Antonio Gaboardi. In particolare, per quanto riguarda la distribuzione di farmaci e prodotti medicali, la soluzione IBS Pharma è un software verticale che tiene conto delle particolari esigenze di chi distribuisce farmaci come la tracciabilità del prodotto, la velocità, la flessibilità di magazzino, la gestione delle spedizioni. Molto potenti e ricche di funzionalità anche le soluzioni integrate per la logistica e la distribuzione dei prodotti alimentari, che permettono di automatizzare e ottimizzare tutti i processi, a partire dal magazzino per arrivare fino al cliente. Tutte le soluzioni sono supportate, ha poi osservato il manager di IBS, da un knowledge network internazionale, appositamente costituto a scopo di ricerca e approfondimento. Il network ha anche l’obiettivo di consentire lo scambio di competenze e di portare le esigenze dei diversi mercati sul tavolo dei progettisti, al fine di garantire la massima aderenza tra la soluzione offerta e le peculiari problematiche del settore di riferimento. Sul fronte dei risultati finanziari, IBS ha chiuso l’esercizio 2005 con una crescita di fatturato, seppure minima: 256 milioni di euro a fronte di 254 del 2004. Notevole, invece, l’incremento dell’utile, passato da 3 a 67 milioni di euro. La nuova strategia di focalizzazione sui specifici mercati verticali dovrà portare, secondo i piani della software house, a continuare la crescita nell’anno in corso, con un ulteriore aumento della redditività. G.S. SOLUTIONS 21 Lo sviluppo Natural di Software Ag “parla” SOA L a casa tedesca ha rilasciato Natural Business Services, un ambiente di sviluppo che consente di generare applicazioni per la piattaforma Natural sotto forma di servizi Web, che possono essere riutilizzati nelle SOA (Service Oriented Archietcture). Il software opera in modalità nativa su diverse piattaforme mainframe (z/OS, z/VSE, BS2000/VSE) e consente di gestire l’intero ciclo di vita dei servizi, dalla creazione, alla messa in sicurezza, all’implementazione fino al loro riutilizzo in diversi contesti. L’interfaccia grafica dell’ambiente di sviluppo permette di generare il codice automaticamente e di utilizzare modelli predefiniti, semplificando anche il test dei servizi. Questi possono essere implementati su piattaforme Unix, Linux e mainframe, assicurando la massima flessibilità. Inoltre, sono disponibili le interfacce ad hoc per integrare dati provenienti da fonti diverse, ovvero i più diffusi data base, il linguaggio XML o i Web Service. Per poter essere riutilizzati, i servizi possono essere resi disponibili in formati compatibili Java, Visual Basic o C# o come servizi Web. Il software integra anche un tool di sviluppo che supporta sia Visual Studio sia Eclipse. Nuove soluzioni per i processi di stampa da IBM La divisione Printing Systems di IBM (PSD) affronta il 2006 confermando la direzione strategica che le ha garantito risultati positivi l’anno passato. Nell’ambito high end, IBM PSD si indirizza agli outsourcer di stampa mentre nell’area “general office” si rivolge al cliente finale con un approccio diversificato. Elementi chiave restano la focalizzazione per soluzioni e l’attenzione alla customer satisfaction all’interno di un approccio che punta al miglioramento del processo di stampa. Per questo IBM ha rilasciato Infoprint ProcessDirector un software per stampanti di produzione ad alta velocità che sovrintende a tutte le fasi del processo di gestione dell’output automatizzando molti compiti che oggi vengono gestiti manualmente. ProcessDirector si appoggia alla piattaforma xSeries, è costruito sul sistema operativo Linux e utilizza un unico database IBM DB2. IBM ha anche annunciato il rilascio di quattro nuove stampanti multifunzione. I modelli IBM Infoprint 1540, 1560 e 1580 sono sistemi di formato A3 in grado di stampare, rispettivamente, fino a 35, 45 e 55 pagine al minuto. Il dispositivo multifunzione Infoprint 1570 ha formato A4 ed è adatto per gruppi di lavoro di piccole-medie dimensioni; stampa fino a 50 ppm. Arriva in Italia il networking “made in Germany” di Lancom N ell’ambito di una strategia di espansione in Europa, sbarcano sul mercato italiano gli apparati di rete di Lancom, società nata nel ’91 in Germania e che in questo paese ha mantenuto le attività di sviluppo e assemblaggio dei prodotti. L’offerta comprende un’ampia gamma di router e access point per reti wireless, con firewall integrato e sistema operativo sviluppato da Lancom, venduti con una garanzia di tre anni. Secondo Josef Kasti, che guida la filiale italiana dall’ufficio di 22 SOLUTIONS Il gateway per VoIP 1722 di Lancom Appiano, vicino a Bolzano, i prodotti della società si posizionano nella fascia più alta del mercato, poiché integrano un ampio ventaglio di funzionalità avanzate adatte alle esigenze delle aziende e della PA. Un esempio è il nuovo gateway VoIP 1722, utilizzato per comunicazioni VoIP sicure fra filiali, tramite VPN. Si tratta di un router ADLS2+ che dispone di interfacce ISDN, per collegare apparati già presenti in azienda, e integra un firewall. Un’altra area su cui Lancom è focalizzata è il wireless. L’offerta comprende, tra l’altro, access point per uso industriale e da esterno, dotati di firewall e Quality of Service per supportare la telefonia. Un altro modello di access point Wi-Fi può alloggiare una scheda UMTS per il collegamento di back up. M.G.