Libro S17.indb

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Libro S17.indb
IN QUESTO
NUMERO
LA COMUNICAZIONE
AVANZATA DI ALCATEL
GUARDA AI SERVIZI
LA MOBILITY DI HP
PUNTA SUI PDA
TELECOM ITALIA
GESTISCE LA SECURITY
DELLE AZIENDE
SYMANTEC PROTEGGE
I PALMARI DAI VIRUS
PRONTI I SYSTEM
I5 DI IBM
CA UNIFICA LA GESTIONE
DELLE MINACCE
I GESTIONALI IBS
PER MERCATI VERTICALI
IMATION METTE UN HARD
DISK NELLA CASSETTA
DEL NASTRO
Le soluzioni ICT
nel carrello della spesa
S
ono numerose le innovazioni che, negli
ultimi anni, hanno
interessato il settore retail.
Alcune sono sotto gli occhi
di tutti, perché riguardano il
punto vendita. Altre, invece,
si nascondono al pubblico.
Tutte hanno un obiettivo
principale: il cliente, ovvero
conquistarlo e trattenerlo,
con un migliore servizio e
prezzi bassi.
I registratori di cassa, per
esempio, da strumento per
aiutare a “far di conto”,
sono diventati un mezzo
collegato alla business intelligence e all’amministrazione. La quantità di informazioni che passa attraverso le casse può servire
ad alimentare i sistemi di contabilità, quelli di SCM
(Supply Chain Management), l’approvvigionamento
magazzini, il CRM (Customer Relationship Management) e altro ancora. Il registratore, poi, è collegato a sistemi di pagamento elettronico (POS), da
un lato, e a soluzioni automatiche per l’immissione
dati, quali, in particolare, i lettori di codici a barre. Tutti questi sistemi sono direttamente connessi
all’ICT aziendale, che può migliorarne l’efficienza.
Naturalmente vanno garantiti i requisiti di sicurezza, sia nella comunicazione tra tutti questi sistemi
sia a tutela della privacy dei clienti. Altro elemento
innovativo sono le etichette RFID (Radio Frequency
Identifier) oggi applicate ai pancali, che ben presto
potrebbero diventare una reale alternativa ai bar
code. Sul fronte della gestione dei clienti, inoltre,
molto utili sono le nuove generazioni di IP Contact
Center, che mettono a disposizione le potenzialità
proprie dell’IP ai call center. All’interno le soluzioni
proposte da CA, Cisco e IBM.
Da pagina 10
Le soluzioni
per il printing
Il forte avvicinamento tra IT e business
ha spostato l’attenzione sui processi.
Una delle conseguenze di ciò è che tutti
gli elementi che compongono un processo sono diventati un tassello importante
al fine di garantire l’efficacia e l’efficienza
del business a esso correlato, assumendo
una valenza di tipo strategico. Tra questi
anche le stampanti, il cui ruolo, nel tempo, si è evoluto da semplice periferica a
componente fondamentale del processo
documentale. All’interno degli uffici, la
stampante va considerato un componente di rete, con i vantaggi e le criticità che
ogni risorsa condivisa porta con sè. Dal
punto di vista tecnologico le prestazioni
sono molto aumentate rispetto alla rapidità di stampa, alla qualità, al colore e al
tipo di supporti utilizzabili. L’evoluzione ha
però toccato anche altri aspetti quali, per
esempio, la sicurezza, con l’introduzione
di nuove e sofisticate funzioni per proteggere la riservatezza delle informazioni
stampate. I sistemi multifunzione raccolgono crescente successo grazie alla sintesi
di compattezza, prestazioni e versatilità,
sia all’interno di aziende piccole e medie,
sia come risorsa di piano nei grandi uffici.
Sul versante dei sistemi utilizzati all’interno dei grossi centri stampa, lo sviluppo si
indirizza verso i temi della gestione, dell’automazione, del controllo degli errori e
dell’affidabilità, con il rilascio di soluzioni
software sempre più sofisticate in grado
di sovrintendere all’intero processo di
printing.
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SOMMARIO
NEL PROSSIMO NUMERO
La comunicazione avanzata in scena all’Alcatel Forum
HP punta sulla mobilità pensando all’IT
Le SAN di Hitachi Data Systems a misura di Pmi
L’IP telephony di Avaya per i servizi voce gestiti di Colt Telecom
Symantec protegge i palmari dai virus
Un’appliance da Sophos per la posta elettronica
Telecom Italia e la cultura del servizio per la sicurezza
CA unifica la gestione delle minacce
La sicurezza Aladdin punta su tecnologie, partner e distribuzione
Semplicità e qualità fanno crescere Business Objects
I nuovi System i5 di IBM per le esigenze delle Pmi
Sempre più mobility nei notebook Acer
Si “parla” di sicurezza oltre la privacy con AIPSI
Le soluzioni ITper un punto vendita di successo
Le soluzioni IBM “retail hardened”
Auchan si libera da spamming e virus con eTrust SCM di CA
Lo «Store of the Future» di Cisco Systems
Lucent acquisisce Riverstone e rafforza l’offerta carrier Ethernet
Novell aiuta le aziende a mettersi in regola con le nuove normative
Tibco migliora lo sviluppo con la tecnologia AJAX
Il contac center punta su customer satisfaction e IP
Le soluzioni video anytime, anywhere, anyone di Tandberg
Imation mette un hard disk nella cartuccia dei nastri
HP estende SOAcon Oracle FusionMiddleware
Più funzionalità nella proposta SSAper il Supply Chain Management
Fujitsu Siemens Computers, Intel ed EMC insieme per la
virtualizzazione
Soluzioni per mercati verticali da IBS
Lo sviluppo Natural di Software Ag “parla” SOA
Arriva in Italia il networking “made in Germany” di Lancom
Nuove soluzioni per i processi di stampa da IBM
Solutions supplemento a Direction Reportec - Volume IV numero 17; bimestrale febbraio - marzo ‘06; Editore: Reportec srl, via Gian Galeazzo 2 - 20136 Milano; Amministratore Unico Gabriella Gabet; Direttore
Responsabile: Gaetano Di Blasio; Redazione: via A. Lazzati, 6 - 20154 Milano; [email protected]; fax 0234532848; Stampa: Graphic Team, via G.B. Brocchi 11 - 20131 Milano; Iscrizione al tribunale di Milano
n° 212 del 31 marzo 2003; Tiratura 10.000 copie; Tutti i diritti sono riservati; Tutti i marchi sono registrati e di proprietà delle relative società.
SOLUTIONS
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La comunicazione
avanzata in scena
all’Alcatel Forum
Un momento
della manifestazione
organizzata a Parigi
da Alcatel
A
nche quest’anno Parigi ha ospitato il tradizionale Forum Alcatel, evento che rappresenta
per la società la principale vetrina delle proprie soluzioni dedicate alle aziende. Queste comprendono
networking, IP telephony, contact center e unified
communication e nel 2005 hanno generato vendite
per 4 miliardi di euro a livello mondiale.
Alcatel ne ha anche approfittato per delineare la
strategia per il futuro, che si sviluppa secondo tre
obiettivi principali: aumentare la quota di mercato
nell’IP telephony, espandere l’offerta di applicazioni software e diffondere i Managed Communication
Services. Si tratta di servizi di comunicazione forniti in outsourcing dagli operatori, utilizzando la formula IP Centrex, in cui l’intelligenza è ospitata nella
rete dell’operatore, oppure quella hosted, con il
PBX posizionato a casa dell’utente (ma gestito
da terzi) o nel data center del carrier. Alcatel ha
predisposto un’offerta specifica in questo ambito,
che prevede anche supporto commerciale e nella
gestione, che ha già trovato il consenso di Kpn, in
Olanda, e di Verizon, negli Stati Uniti.
In Italia, il vendor punta al debutto con Poste Italiane, che hanno indetto una gara che prevede l’adozione della telefonia gestita da parte di 14mila
uffici postali.
Sul fronte dei prodotti, molte delle novità riguardano i temi, strettamente correlati, della sicurezza e
della mobilità. Alcatel oggi offre, tra l’altro, l’autenticazione degli utenti, con user name e password,
dai telefoni IP, secondo lo standard 802.1x. Inoltre,
sulle Wireless LAN, che sono in grado di veicolare la voce, tutte le comunicazioni vengono cifrate,
ma solo se entrambi i telefoni supportano questa
funzione.
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SOLUTIONS
Al Forum è stato anche annunciato un accordo per
estendere le funzionalità dei terminali IP da ufficio
ai telefoni cellulari Nokia Eseries. In ambito Wireless
LAN, inoltre, è stato potenziato il supporto della
voce di Wi-Fi, ed è stata introdotta una soluzione di
load balancing per bilanciare il numero di chiamate
prese in carico da ogni access point.
M.G.
HP punta sulla mobilità
pensando all’IT
R
Agostino Santoni,
general manager di
HP Personal Systems
Group
educe da un 2005 con importanti risultati nei
pc portatili e in recupero, dopo una flessione,
sull’altalenante mercato dei PDA, HP rafforza la
propria dedizione verso la mobilità con una serie
di iniziative e prodotti. Tra questi si segnala un
nuovo programma di canale con la definizione di
Preferred Partner segmentati per specializzazione
e focalizzazione, che dovrebbe contribuire a rafforzare Hp sulla fascia media di mercato.
«La nostra strategia per la mobilità non è orientata al mercato della telefonia o degli smartphone
- ha spiegato Agostino Santoni, general manager
di HP Personal Systems Group -, ma all’evoluzione
e allo sviluppo tecnologico dell’IT. Prevediamo una
significativa evoluzione futura del mercato mobile
e una delle nostre principali priorità è quella di far
diventare grande il mercato dei PDA in Italia».
HP ha anche annunciato il rilascio dell’iPAQ hw6915,
palmare erede del 6515, focalizzato verso le esigenze di utenti mobili che richiedono funzionalità
telefoniche e accesso alla posta elettronica sempre
e ovunque, grazie alla dotazione di una soluzione
di push e-mail compatibile con Exchange 2003.
Dotato del nuovo sistema operativo Windows Mobile 5.0, il PDA proposto di HP si aggiunge a
un’ampia gamma che copre esigenze adatte al
mercato consumer, delle medie e delle grandi
aziende. Il 6915 include un ricevitore GPS con
antenna integrata e il software precaricato Tom
Tom Navigator. Le funzioni di connettività prevedono il supporto GSM quadriband, GPRS, EDGE,
WiFi e Bluetooth. Tra le altre caratteristiche vi
sono la presenza di fotocamera e tastiera integrate, con un peso di soli 135 grammi (batteria
inclusa).
R.F.
Le SAN di Hitachi Data
Systems a misura di Pmi
L
e SAN rendono lo storage più flessibile e
scalabile, ma spesso sono troppo costose e
complesse in rapporto alle competenze tecniche
delle aziende più piccole, che rinunciano ad adottarle. Partendo da questa constatazione, Hitachi
Data Systems ha messo a punto un’offerta di SAN
plug&play che, secondo quanto riferito dell’azienda, si installano in un’ora e non necessitano di
assistenza tecnica in loco. Si tratta dei kit per i
modelli TagmaStore AMS200, AMS500 e WMS100,
disponibili in configurazioni da 2 e 4 GB/s, e contengono tutto l’hardware e il software necessario
per collegare i server a una SAN o per estendere
una SAN dal data center a un workgroup distante.
I kit SAN di HDS sono compatibili con il programma Microsoft Simple SAN
per Windows Server 2003
e nascono da una collaborazione fra le due società
mirata a assicurare l’interoperabilità delle risorse
storage su piattaforme
della casa di Bill Gates, e a
semplificare l’installazione.
HDS ha inoltre collaborato
con QLogic.
L’IP telephony di Avaya
per i servizi voce gestiti
di Colt Telecom
S
i basa sulla gamma di apparati di IP telephony
di Avaya la nuova offerta di telefonia gestita
recentemente annunciata da Colt Telecom a livello
europeo.
In sostanza, il servizio di hosted PBX consente
alle aziende (da 20 postazioni telefoniche in su)
di usufruire di tutte le funzionalità e applicazioni
disponibili nei dispositivi Avaya senza acquistarli,
ma pagando un canone mensile che comprende
anche parte del traffico voce effettuato.
È possibile scegliere fra l’intero portafoglio di tele-
Symantec protegge i palmari dai virus
I dispositivi wireless sono sempre più diffusi in azienda e
stanno rendendo più flessibile il modo di lavorare. Al contempo, rappresentano una un rischio per la sicurezza delle
organizzazioni, che devono proteggerli come i pc da scrivania.
Symantec, società, specializzata in soluzioni di sicurezza, ha
esteso la propria offerta ai computer palmari, presentando
Symantec AntiVirus Corporate Edition 3.5, per la protezione
dai virus di sistemi che adottano le piattaforme Palm Os,
Microsoft Windows Mobile e Pocket PC. Il software protegge dalle minacce che arrivano dal Web, dalle e-mail, tramite
collegamenti Wi-Fi o attraverso Bluetooth e porte infrarossi.
Il software effettua una scansione in tempo reale dei dispositivi e lancia degli allarmi in caso di rischio. Inoltre, dispone
di funzionalità per eliminare i virus e riparare o cancellare i
file infetti.
La soluzione comprende una console di gestione centralizzata, Symantec System Center, attraverso la quale è possibile
estendere le policy di sicurezza anche ai dispositivi wireless,
prevenendo anche le intrusioni al sistema aziendale.
La soluzione Hitachi
TagmaStore Adaptable
Modular Storage
(AMS200)
Sergio Villa,
amministratore
delegato di Avaya
foni, da quello software per pc a quello di fascia più
alta, posizionando l’IP PBX presso il data center
del carrier o in casa.
In occasione della presentazione del servizio,
l’amministratore delegato di Avaya, Sergio Villa, ha
voluto sottolineare che «l’offerta messa a disposizione di Colt è quella standard, che garantisce affidabilità, sicurezza e un aggiornamento costante
delle release».
Villa ha anche ricordato che nel 2005 l’azienda ha
fornito 8 milioni di linee IP nel mondo e che,
in Italia, il 40% delle revenue deriva ormai da
manutenzione, installazione e servizi.
In dettaglio, l’offerta Colt si basa su Avaya Communication Manager, il software di punta dell’azienda per la telefonia IP, e il nuovo SBS300
Share Blade Server.
Infatti, l’azienda americana ha realizzato una
ingegnerizzazione del centralino installato nel
data center su blade server Ibm, che occupano
poco e spazio e consentono la riduzione di costi
e la scalabilità.
M.G.
SOLUTIONS
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Un’appliance da Sophos
per la posta elettronica
Telecom Italia
e la cultura del servizio
per la sicurezza
D
ella sicurezza si preoccupano tutti, ormai. Ma
le aziende di fascia media, e anche medioalta, non necessariamente sono strutturate per
gestire la complessità di un sistema di protezione
adeguato alle proprie esigenze. Il bisogno di una
soluzione di alto livello, ma semplice da gestire si
fa pressante. Sophos, che da oltre vent’anni si occupa di sicurezza enterprise class, ha colto quest’esigenza, progettando Email Security Appliance
ES4000, una “one box” intelligente per la protezione integrata della posta elettronica, caratterizzata da un cruscotto di gestione molto semplice.
Lo afferma Klaus Dietrich Gast, country manager di
Sophos, che spiega: «Bastano solo 3 click di mouse per arrivare all’informazione utile, consentendo
soprattutto il recupero immediato, per esempio,
di una mail persa. Il punto di forza è certamente
nella potenza della soluzione software, che eredita
la nostra pluriennale esperienza in materia, ma
anche nell’architettura perfettamente integrata
dell’appliance».
Email Security 4000, in sintesi, fornisce protezione antivirus, antispamming, antispyware e
anti phishing per il gateway di posta elettronica,
permettendo una comoda definizione delle policy di sicurezza da applicare.
Contrariamente a molti sistemi presenti sul mercato, l’ES4000 di Sophos nasce come soluzione
che combina al software un hardware sviluppato
ad hoc.
«Non basta un pc standard - dichiara Gast -. È
necessaria anche l’affidabilità, per cui abbiamo
previsto RAID 5, rimovibilità a caldo delle componenti, ridondanza delle stesse e così via».
Alla semplicità della reportistica, inoltre, si aggiunge la possibilità di controllo remoto. Questa si abbina anche a servizi di supporto.
Sempre Gast dice: «Sull’assistenza lasciamo decidere al cliente se ha bisogno d’aiuto, con un approccio più di tipo inglese che americano. Dopodiché Sophos è in grado di fornire un supporto
tecnico adeguato alle elevate esigenze delle grandi imprese».
G.D.B.
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SOLUTIONS
C
Klaus Dietrich Gast,
country manager di
Sophos
ome gestire un sistema di sicurezza. Come affrontare la sua complessità. Quanto e in che
modo integrarlo in azienda. Perché e come legare
la sicurezza al business. Un convegno di due giorni
organizzato da Telecom Italia ha fornito una serie
di risposte a questi problemi. Ma non solo. Il Security Technology and Innovation Summit ha offerto
spunti di riflessione sulla situazione del mercato e
le strategie per la società italiana in termini di sicurezza IT. La presenza, poi, di oltre 30 fornitori di
soluzioni per la sicurezza ha permesso di avere un
quadro delle tendenze tecnologiche.
Tra quanto emerso durante il convegno, si deve
sottolineare l’importanza degli approcci integrati e
il ruolo che possono giocare i service provider. In
particolare, occorrono procedure e processi che
vanno seguiti con professionalità. La figura del
consulente assume, pertanto, un’importanza notevole, a patto che agisca per formare una cultura
aziendale. Un esempio è quello delle policy sulla
sicurezza: troppo spesso in azienda vengono ridefinite dal nuovo dirigente di turno, ma in questo
modo non saranno mai assimilate nell’abitudine dei
dipendenti. Il consulente può contribuire a stabilire
regole “universali”, che in massima parte saranno
mantenute per un corretto ciclo di vita.
Il service provider, inoltre, se rappresenta una
scelta quasi obbligata per la piccola e media impresa, è in grado di supportare la grande impresa,
proprio nell’opera di focalizzazione e concretizzazione delle strategie per la sicurezza. Luciano Ricci, responsabile sviluppo ICT Security Services di
Telecom Italia, ha dichiarato: « Telecom Italia si propone come partner lungo tutto il ciclo di gestione
della sicurezza informatica, dall’impostazione strategica alle attività operative di gestione ordinaria,
con un approccio innovativo che superi le logiche
del fixing puntando alla prevenzione integrata nel
ciclo di vita del business aziendale. In altre parole,
un approccio programmatico che sia in grado di
contribuire alla creazione di valore per l’azienda
cliente in supporto al business».
G.D.B.
CA unifica la gestione
delle minacce
La sicurezza Aladdin
punta su tecnologie,
partner e distribuzione
U
na volta erano i virus. Oggi su Internet
“viaggiano” una miriade di codici maligni:
tanti che sono stati sviluppati vari strumenti per
combatterli nello specifico. La rapidità di proliferazione ha portato a sostituire l’approccio
tradizionalmente reattivo con soluzioni di prevenzione, le quali, per essere efficaci, devono
affrontare le minacce in maniera integrata.
CA ha adottato questo tipo di strategia da tempo e recentemente ha potenziato la propria offerta con la nuova suite eTrust Integrated Threat
Management (ITM).
Bruno Degradi, Director Security Management
di CA Italia, ha affermato: «CA è leader nel mercato antispyware, grazie a una tecnologia best of
breed. In linea con la nostra strategia, tesa a unire e semplificare la gestione dell’IT per le aziende
in soluzioni d’eccellenza, abbiamo concentrato la
nostra esperienza in una suite che rappresenta
un nuovo punto di riferimento per il mercato della
protezione dalle minacce Internet».
eTrust ITM parte subito dalla release 8, perché
comprende eTrust Antivirus r8 ed eTrust PestPatrol Antispyware Corporate Edition r8, oltre a una
console di gestione comune. A breve è prevista
l’integrazione del firewall e di un sistema di host
intrusion prevention.
La suite unifica anche agenti e policy, con il risultato
di realizzare una soluzione che attua la prevenzione dai virus, con tecniche di scansione e pulizia, la
prevenzione dagli spyware, che vengono rilevati e
rimossi all’origine, una protezione proattiva con un
gateway contro malware, spyware, virus e spam.
Nuova la console di management Web based, ma le
novità comprendono anche: per eTrust Antivirus il
supporto POP3, quello per la piattaforma a 64 bit
e per nuovi linguaggi e una riduzione della banda
occupata per gli aggiornamenti; per l’antispyware,
nuove viste dashboard, migliore scalabilità, raccolta di log e aggiornamenti automatici, aggiornamenti DAT incrementali della firma, distribuzione
degli agenti tramite Unicenter, migliore gestione
delle workstation.
G.D.B.
G
Bruno Degradi,
director security
management di CA
Italia
La chiave
di autenticazione
eToken di Aladdin
ià da molti anni le soluzioni Aladdin sono disponibili in Italia. La società ha ora aperto una
filiale nel nostro Paese per seguire in modo più
continuo e proficuo il mercato, a cui propone soluzioni software e hardware di sicurezza.
«Aladdin - ha spiegato Alfredo Cusin, regional sales
manager di Aladdin Italia - e propone una gamma
di soluzioni di autenticazione, gestione dei diritti
digitali, sicurezza di contenuti e protezione del software, avvalendosi di oltre 150 partner tecnologici
tra cui Ibm, Check Point, Radware e Citrix».
Le soluzioni per l’enterprise security sono organizzate nella famiglia di prodotti per l’autenticazione forte e la gestione dell’identità eToken e nella
gamma eSafe per il content security proattivo. Alle
esigenze di distribuzione sicura e controllata del
software e dei contenuti digitali la società israeliana indirizza, invece, le soluzioni HASP.
«Il target di riferimento nell’ambito enterprise è
costituito principalmente dai grandi ISP, dagli istituti finanziari e dalle Telco - ha proseguito Cusin -.
Anche nella PA c’è molto interesse per le soluzioni
di strong authentication, alimentato dalle nuove
normative e le nostre soluzioni sono tra quelle che
attualmente vengono testate».
Il modello di vendita di Aladdin è completamente
indiretto e si avvale della distribuzione di Computerlinks, Allasso e Techne Security. «Computerlinks
mette a disposizione dei vendor che distribuisce
la propria competenza che deriva dalla vendita di
prodotti a valore nella sicurezza - ha detto Federico Marini, amministratore delegato della società di
distribuzione -. Questo ci consente di introdurre le
soluzioni Aladdin all’interno di progetti di sicurezza
articolati».
«L’inizio della collaborazione tra Techne e Aladdin
risale al 1988 - ha spiegato Carlo Chiodarellli, amministratore delegato di Techne Security - e si è particolarmente consolidata negli ultimi due anni e ha contribuito
a portare Aladdin a detenere il 37% del
market share in Italia in questo ambito».
R.F.
SOLUTIONS
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Semplicità e qualità
fanno crescere
Business Objects
I nuovi System i5 di IBM
per le esigenze delle Pmi
D
N
el 2005, lo specialista di soluzioni per la
Business Intelligence ha superato il miliardo di dollari di fatturato (esattamente 1.077),
con una crescita del 16% rispetto al 2004. Un
risultato conseguito soprattutto nel quarto trimestre, considerato il più profittevole nella storia dell’azienda.
L’andamento positivo ha coinvolto anche l’Italia, la
cui quota nel mercato della Bi è passata dal 21%
del 2004 al 27,3% (Fonte Idc).
I ricavi hanno riguardato per il 50% la vendita di
nuove licenze, per oltre il 30% i servizi di manutenzione e, per il rimanente, i servizi di consulenza.
Questi sono stati conseguiti quasi pariteticamente
da vendite dirette (cioè ad aziende con un fatturato superiore ai 750 milioni di euro) e indirette
(seguite dagli oltre 150 Var e dai 4 distributori che
si rivolgono al resto del mercato, considerato dall’azienda midmarket).
Le aree vendite e servizi sono state rafforzate grazie a nuove assunzioni: oggi la filiale italiana conta
115 dipendenti.
Il settore trainante è stato quello finance; stabile
la pubblica amministrazione; in diminuzione le telco che hanno ormai raggiunto una certa maturità
nell’ambito della Bi.
La strategia di Business Objects prosegue anche
per il 2006: offrire soluzioni sempre più semplici
da utilizzare, con maggiori garanzie riguardo all’attendibilità delle informazioni e facilitazioni nel
processo di standardizzazione su un’unica piattaforma di Bi.
Dunque i concetti chiave sono: semplicità (estensione della Bi a tutti i livelli aziendali con funzionalità semplificate di visualizzazione, condivisione
e interazione delle informazioni), qualità dei dati
(maggiore affidabilità e autorevolezza delle informazioni per un miglioramento del processo decisionale e un rapido adeguamento alle normative),
unicità della piattaforma (integrazione dei dati provenienti da fonti eterogenee con relativa tracciabilità, scalabilità, migrazione facilitata).
A.F.
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SOLUTIONS
Fabio Menicanti,
amministratore
delegato di Business
Objects Italia
La soluzione iSeries
System i5 di Ibm
a Big Blue arriva una nuova famiglia di System
i5 basata sul processore Power5+, un dual
core con velocità di 2,2 GHz, che, secondo i dati
forniti dal vendor, incrementa le prestazioni del
33% rispetto agli attuali modelli iSeries basati su
Power5.
La piattaforma System i5 comprende, in modo
integrato, hardware, middleware, storage e sicurezza e gestisce simultaneamente i sistemi operativi i5/OS (disponibile nella nuova versione V5R4),
Windows, Linux e AIX 5L. In sostanza, il sistema,
disponibile in quattro modelli, consente di gestire insieme le applicazioni aziendali, il database, i
server, i sistemi di sicurezza e quelli di storage,
ed è pensato per venire incontro alle esigenze di
semplicità e flessibilità applicativa delle PMI.
Numerose le nuove funzionalità implementate. Fra
queste, l’integrazione di IBM BladeCenter e xSeries
allo storage System i5, attraverso una connessione
iSCSI, che consente di gestire in modo più semplice
diversi sistemi basati su piattaforma Intel. Inoltre,
il nuovo sistema operativo i5 dispone di funzioni di
auditing e rilevazione delle intrusioni, a garanzia
di una maggiore protezione dagli attacchi, e supporta Virtual Tape, che consente di salvare i dati di
back up direttamente su disco, in tempi più brevi,
invece che su nastro.
Sempre nel nuovo i5 sono integrati nuovi tool di
gestione del database DB2 UDB, per permettere all’amministratore di identificare e correggere
rapidamente i problemi ed effettuare la manutenzione quotidiana in modo più semplice. Inoltre, è
stata semplificata l’integrazione con IBM Storage Area Network, per chi vuole utilizzare
questa modalità di storage. Per le Pmi più
innovative, IBM ha predisposto una serie di
opzioni avanzate, quali la nuova Java Virtual
Machine a 32 bit, il supporto delle
architetture SOA, la possibilità di attivare il secondo processore in modo
temporaneo (Capacity On Demand),
un acceleratore di applicazioni e un
nuovo WebFacing Deployment Tool.
Sempre più mobility
nei notebook Acer
Si “parla” di sicurezza
oltre la privacy con AIPSI
I
S
dati confermano quello che in azienda è sotto gli occhi di tutti: si diffondono i notebook,
che sempre più prendono il posto dei desktop.
È il paradigma di una società in cui cresce la
competizione e la mobility diventa un fattore
critico di successo. Acer ha interpretato questa
tendenza da tempo e non a caso è il leader sul
mercato italiano ed europeo nelle vendite di pc
portatili. Recentemente, la multinazionale d’origine taiwanese ha rinnovato la propria gamma con
quattro nuove serie equipaggiate con l’architettura
di ultima generazione Intel Mobile Centrino Duo. I
TravelMate 8200, TravelMate 4670, TravelMate
3010 e Aspire 5670 festeggiano i trent’anni della
fondazione di Acer, rappresentando le soluzioni di
punta del portafoglio per liberi professionisti, utenti mobile e amanti del multimediale.
Inoltre, nelle serie TravelMate 4260 e Spire 5650,
oltre al Centrino Duo, Acer ha introdotto un modem
wireless per connettività WAN con capacità tri-band
GPRS/EDGE (a 900/1800/1900 MHz) e wide band
a 2100 MHz con la tecnologia UMTS 3G CDMA.
«Il mercato dei pc è tornato a crescere, spinto anche da prezzi che scendono sotto i 300/400 euro
- dichiara Gianfranco Lanci, presidente mondiale di
Acer -. Un trend che sarà sostanzialmente confermato nel 2006, ma non tutti crescono». Secondo
il dirigente italiano è necessario comprendere un
cambiamento in corso, che Acer ha anticipato modificando la propria natura da produttore di macchine a fornitore di soluzioni e servizi. «La tecnologia - sostiene Lanci - è sempre più presente nelle
nostre vite ed è radicata in essa. Non è un caso
che il vero impulso nel mercato notebook sia arrivato dal segmento consumer. Continua, inoltre, la
convergenza tra mondo pc ed elettronica di consumo. Come in quest’ultima, però, la complessità va
superata e nascosta all’utilizzatore. Mai come oggi
risulta attuale il “vecchio” motto di Acer: “Breaking
barriers between people and technology”».
La casa taiwanese prosegue su questa strada
creando la nuova business unit Digital Home, dedicata alla Digital Life.
G.D.B.
Gianfranco Lanci,
presidente mondiale
di Acer
i è svolto a Milano, il convegno “La sicurezza
oltre la privacy: come e perché proteggere le
informazioni aziendali” organizzato da AIPSI, con
la collaborazione di Microsoft.
Parte di una serie di “Security Talk” che l’Associazione Italiana dei Professioni della Sicurezza
Informatica intende rappresentino un momento di
dibattito e scambio d’opinioni/esperienze, l’evento
è stata l’occasione per parlare di quanto ancora
poco si faccia in azienda per proteggere la proprietà intellettuale.
Autenticità e integrità, ma soprattutto la riservatezza di un documento dovrebbe essere alla base
degli obiettivi di sicurezza aziendale, eppure in
molte imprese manca l’approccio organizzativo
teso a garantire il processo di creazione di un documento riservato e immodificabile.
Complice la troppa attenzione che i media, e buona parte dei fornitori di soluzioni per la sicurezza,
dedicano alle problematiche sulla privacy, passa in
secondo piano il tema della protezione della proprietà intellettuale, che comunque viene tipicamente confusa con il copyright di DVD e CD video e
musicali.
In realtà, come ha avuto modo di affermare Daniela Rocca, consulente legale esperta in materia di
sicurezza informatica: «La nostra legislazione, sia
nei codici fondamentali sia nelle normative speciali in materia di segreto industriale e concorrenza
sleale, prevede ipotesi di responsabilità disciplinare, civile e penale, che tutelano l’azienda dall’ipotesi di fuoriuscita di informazioni riservate».
Il rischio maggiore, dunque, risiede all’interno delle imprese ed è rappresentato, oltre che dal dipendente infedele, dalla mancanza di policy attente che
impongano determinati comportamenti corretti da
parte di impiegati, collaboratori e consulenti. La
tecnologia di sicurezza può intervenire a supporto
di tali policy, sia realizzando barriere alla diffusione
di informazioni riservate sia consentendo un controllo sui comportamenti.
Un tema, questo, particolarmente delicato, visto le
sue ripercussioni legali.
G.D.B.
SOLUTIONS
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Le soluzioni IT
per un punto
vendita di successo
Dalla grande catena al piccolo negozio di
quartiere, l’ICT deve supportare il mondo
del commercio nel migliorare il più possibile
il servizio alla clientela
S
i avvicinano i mondiali di calcio e il signor
Rossi ha deciso di regalare ai propri figli e a
se stesso un nuovo televisore digitale e panoramico. Ma quale scegliere tra i tanti esposti nel
grande magazzino dove ora si aggira sconsolato?
Incapace di decifrare le sigle riportate insieme al
prezzo sui cartelli, decide di attendere il proprio
turno per chiedere consiglio a un commesso. Questi, però, non gli è di alcuno aiuto, perché ben presto dimostra come sia poco preparato. Anche un
po’ indispettito, il signor Rossi sceglie di recarsi in
un negozio specializzato, dove un tecnico gentile
praticamente gli improvvisa un corso accelerato
sulle ultime tecnologie televisive.
La concorrenza nel commercio è particolarmente
accesa e si combatte con l’attenzione al cliente
e alle sue esigenze. “Il cliente ha sempre ragione”, del resto, è un motto antico. Anche l’ICT deve
scendere in campo e garantire alla vendita di beni
di consumo tutto il supporto di cui necessita per
migliorare il più possibile il servizio alla clientela.
La storiella del signor Rossi è però emblematica:
certamente il grande magazzino ha studiato una
propria strategia di customer care, ma evidentemente non ha investito a sufficienza nella formazione del proprio personale. Una buona vision è
fondamentale, ma è poi necessario saperla mettere in pratica. In questo, con le nuove soluzioni di
CRM, l’ICT può rivelarsi decisamente fondamentale.
Ma altrettanto importanti sono le tante soluzioni
che semplificano le operazioni quotidiane, non solo
riducendo sensibilmente i costi, ma anche accele-
10
SOLUTIONS
randole e permettendo agli addetti di recuperare
tempo da dedicare alla clientela.
Le casse: un’applicazione
mission critical
Il CRM è certamente importante e può consentire a
un’azienda del commercio di differenziarsi portandola al successo. Ciononostante non è considerata
tanto mission critical da necessitare di elevata disponibilità, a meno che non sia nel back end di un
sistema di commercio elettronico. Ma in un punto
vendita tradizionale, l’unica vera applicazione mission critical è quella che gestisce le casse: vendere,
del resto, è, senza mezzi termini, il core business.
I registratori di cassa hanno conosciuto un’evoluzione notevole negli anni. Se all’inizio erano
semplicemente uno strumento per aiutare a “far
di conto”, sono diventati rapidamente un mezzo
collegato ai sistemi di business intelligence e di
amministrazione. La quantità di informazioni che
passa attraverso le casse può servire ad alimentare i sistemi di contabilità, quelli di SCM, l’approvvigionamento dei magazzini, il CRM e altro ancora.
Il registratore, poi, è ormai collegato a sistemi di
pagamento elettronico (POS), da un lato, e a soluzioni automatiche per l’immissione dati, quali, in
particolare, i lettori di codici a barre.
Tutti questi sistemi sono direttamente connessi
all’ICT aziendale, che può migliorarne l’efficienza.
Naturalmente devono essere garantiti i requisiti di
sicurezza, sia nella comunicazione tra tutti questi
sistemi sia a tutela della privacy dei clienti, che attraverso i programmi fedeltà forniscono notevoli
quantità di dati personali al soggetto venditore.
L’RFID oltre la logistica
Le etichette RFID (Radio Frequency Identifier)
sono la principale innovazione portata all’interno
dei punti di vendita negli ultimi anni. Le prime applicazioni a livello di magazzino hanno permesso
di ottenere importanti vantaggi di gestione agli
utilizzatori, ma risultano ancora limitate dalle possibilità d’impiego. Oggi sono state applicate ai pancali, quindi, in un certo senso, per un uso “all’ingrosso”, ma ben presto potrebbero diventare una
reale alternativa ai bar code anche sullo scaffale
per il pubblico.
La nota catena statunitense Wal-Mart è stata una
delle prime a impiegare l’RFID in magazzino e ha
ora avviato una sperimentazione per verificare
le possibilità d’utilizzo di questa tecnologia nella
gestione della qualità di merce da frigorifero. Più
precisamente, l’etichetta radio viene applicata sul
bene al momento della produzione, affinché regi-
stri ogni dettaglio del viaggio lungo la catena distributiva fino al punto vendita.
Qui sarà quindi possibile controllare che non ci siano stati eventi che possano aver compromesso la
qualità del prodotto prima di metterlo in vendita.
Un altro problema che sempre Wal-Mart vuole
risolvere con l’RFID è quello dei camion che trasportano grandi quantità di prodotti deperibili.
Per accelerare e rendere più efficace il processo
di individuazione della merce cui deve essere data
la precedenza, il colosso statunitense intende provare a usare le etichette radio che possono essere
“lette” attraverso un apposito apparato, prima ancora di scaricare il camion.
Aldilà del fatto che, se i protagonisti della grande
distribuzione organizzata adottano l’RFID, la sua
diffusione è garantita dalle ripercussioni sull’indotto e sui fornitori, c’è da considerare che il lavoro di
sviluppo attorno a questa tecnologia sta aprendo
notevoli fronti d’impiego. Per cui il suo successo è
assicurato.
La comunicazione IP
migliora le applicazioni
La riduzione dei costi è, di fatto, l’obiettivo fondamentale, perché permette di abbassare i prezzi,
chiave di volta della concorrenza. Ma parte del
processo è anche comunicare le condizioni del
servizio. Le tecnologie ICT, in questo, possono fornire un gran supporto, permettendo d’instaurare
un’interazione di qualità direttamente nel momento
dell’acquisto.
Un elemento importante per ottenere questo risultato è il sistema di comunicazione, inteso in senso
lato e cioè sia per quanto concerne il messaggio
da dare al cliente sia per l’infrastruttura che permette di erogarlo in modo immediato e con elevata
qualità.
La tecnologia assume quindi un valore strategico e
un elemento che sta favorendo tale cambiamento è
costituito da una rete IP convergente, che permette di erogare un miglior servizio al cliente, ottimizzare i costi e incrementare la produttività.
In particolare, molto utili sono le nuove generazioni di IP Contact Center, che mettono a disposizione
le potenzialità proprie dell’IP ai call center, renden-
SOLUTIONS
11
do possibile l’erogazione di nuovi livelli di customer
service attraverso l’integrazione dei dati aziendali
con quelli dei clienti, e questo in modo uniforme
lungo i diversi canali di vendita.
Va poi considerato che l’IP Communication non è
limitata alla sola voce, ma ingloba numerosi metodi
di comunicazione e consente di contattare i clienti
attraverso il mezzo a loro più familiare, dalla e-mail
all’instant messaging, dal chat, al fax o a quello che
resta il preferito, cioè il telefono.
Numerose sono le applicazioni che possono trarre
beneficio dall’integrazione con i nuovi IP Contact
Center, quali quelle di networked supply chain,
workforce optimization, CRM o chioschi Web. In
pratica, quello che è possibile ottenere è un’integrazione ottimizzata dei call center all’interno dell’azienda, migliorare la coerenza lungo tutti i canali
di vendita e fornire diversi metodi di comunicazione ai clienti attraverso una singola gestione.
E venne l’era
della mobility
Anche nell’ambito del retail si sta assistendo alla
diffusione delle tecnologie di mobility, oltre a quelle
RFID già citate. In particolare, si possono segna-
12
SOLUTIONS
lare le wireless LAN, le wireless VPN, la telefonia
senza fili e le infrastrutture real time. Per esempio,
le reti wireless sono un elemento centrale per la
trasformazione del punto vendita, perchè consentono al personale di lavorare in modo efficiente
all’interno di qualsiasi punto dello store.
Con le soluzioni mobili, inoltre, si può ottenere un
ulteriore miglioramento del servizio alla clientela.
Per esempio, il personale può aggiornare in tempo reale i database relativi alla merce disponibile
all’interno del punto vendita, utilizzando terminali
wireless che possono trasmettere i dati immediatamente. Inoltre, informazioni relative al prodotto,
alla pianificazione delle attività e ad altre applicazioni possono essere automatizzate e distribuite
direttamente sui terminali mobili di cui è possibile
dotare il personale. Tornando all’esempio del signor Rossi, il commesso che lo ha malamente servito avrebbe potuto avere accesso alle informazioni da fornire al cliente, completando la propria
formazione sul campo.
In generale, le tecnologie mobile e wireless, utilizzate in modo correlato e integrato con il sistema informativo e i relativi processi, permettono di
fornire agli impiegati accesso alle informazioni in
qualsiasi luogo, aumentare
la soddisfazione del cliente,
eliminare i limiti all’impostazione del punto vendita e
utilizzare Internet in modo
sicuro sia per i propri processi di business sia per la
comunicazione da/verso i
clienti.
Anche se non è immediato
realizzare tutto questo, le
possibilità sono comunque
già presenti e i vantaggi molto consistenti.
Per la cronaca: avendo finalmente capito quale televisore facesse al caso suo,
il signor Rossi è tornato nel
grande magazzino, dove il
prezzo era decisamente più
basso.
G.D.B.
Le soluzioni IBM
“retail hardened”
Attraverso due divisioni dedicate, la società
propone sistemi POS ad alta affidabilità e, nel
contempo, esplora soluzioni innovative
I
Il sistema IBM
SurePOS 700
14
SOLUTIONS
BM affronta il mercato retail attraverso una
gamma d’offerta e di competenze specialistiche
raggruppate all’interno della divisione Retail
Store Solutions (RSS), che si propone come uno
dei partner di riferimento sia per le grandi realtà
sia per i piccoli operatori potendo vantare quasi
2 milioni di sistemi Point of Sales (POS) installati.
IBM guarda con grande interesse al mercato retail
italiano, non solo per l’elevato numero di esercizi
commerciali ma, soprattutto, per le sue potenzialità ancora inespresse. In base ai dati di Clarendon Reports, per il 2005, in Italia, sono previsti
investimenti IT nel punto vendita per più di 2.363
milioni di dollari, con una previsione di crescita nei
prossimi 3 anni del 7%; di questa cifra 262 milioni
corrispondono all’hardware POS, con una crescita
prevista del 5% per i prossimi 3 anni. La divisione
RSS è in grado di fornire una gamma di prodotti
sviluppata espressamente per le esigenze di questi operatori e, in aggiunta a
ciò, si avvale delle soluzioni e delle competenze globali di IBM e della capacità
di integrazione dei diversi elementi che
compongono il sistema informativo degli operatori retail. I POS IBM non sono
pc generici per l’ufficio adattati alle
esigenze dei dettaglianti , ma sono
dispositivi progettati specificamente
pensando alle esigenze di continuità
di funzionamento e affidabilità nel lungo
termine in condizioni difficili e affiancati da unità di
sistema e periferiche che rispettano standard elevati. Per questa ragione IBM ha adottato i principi
del retail hardening nelle diverse fasi della produzione: progettazione, fabbricazione e prova.
Il portfolio dei prodotti RSS è adatto a soddisfare le
esigenze di differenti tipi di retailer e comprende:
• SurePOS 700: è la soluzione POS più potente
dell’offerta IBM e prevede processori a 64 bit
che raggiungono i 3 GHz. Si adatta ad ambienti a
elevato stress, come quello del “grocery”.
• SurePOS 500: è un POS dotato di un’interfaccia
touch-screen a infrarossi, concepita per abilitare
rapide transazioni in ambienti retail.
• SurePOS 300: è la soluzione che IBM indirizza a
chi cerca un rapporto interessante tra prezzo e
prestazioni e che può essere configurata come
soluzione thick-client, standalone o come workstation thin-client controllata centralmente.
• IBM Kiosk: è il chiosco elettronico dotato di tecnologia touch-screen che consente di eseguire
applicazioni self-service praticamente in ogni
ambiente, non solo retail.
• IBM Anyplace Kiosk: è la versione “light” del
chiosco elettronico che abbina un’elevata potenza di elaborazione, uno schermo touch-screen
a infrarossi e una serie di periferiche opzionali a
un design essenziale e di minimo ingombro
Per far fronte alle esigenze future dei retailer, IBM
ha creato la divisione Retail EBO, indirizzata a
esplorare le possibili evoluzioni di questo mercato
e delle sue esigenze. Gli obiettivi di questa divisione sono di identificare le tecnologie chiave per rendere più efficaci i processi di business specifici del
settore e di rendere disponibili nuove soluzioni.
All’interno dei prodotti e servizi innovativi si segnala il Personal Shopping Assistant, un Web pc
tablet posizionato sul carrello che consente di evidenziare la shopping list preparata dal consumatore a casa via Internet. Attraverso l’inserimento
dei prodotti nel carrello l’elenco della spesa viene
aggiornato in modo dinamico. Si basa invece sulla
tecnologia RFID la soluzione di cassa self-service
proposta da IBM e che permette ai clienti di eseguire le operazioni di checkout in completa autonomia. Infine Dynamic Digital Merchandising è la
soluzione per la gestione del processo legato alle
campagne promozionali, dalla definizione della
promozione, alla fase di advertising svolta tramite
l’utilizzo di chioschi e display nei negozi, fino alla
raccolta e misurazione dei risultati.
R.F.
Auchan si libera
da spamming
e virus con eTrust
SCM di CA
La società francese della grande distribuzione
sperimenta i vantaggi della soluzione integrata
A
uchan è una delle principali realtà della grande distribuzione mondiale: dopo 40 anni di
attività è attualmente presente in 12 Paesi e
conta oltre 165.000 dipendenti in tutto il mondo.
In Italia, la società di origine francese è arrivata
nel 1989 e oggi è presente con 10mila dipendenti
attraverso le società Auchan Spa, Sma Spa (con le
insegne Sma, Cityper, Punto Sma e www.iovorrei.
it), Sib Spa (con le insegne Leroy-Merlin e Brico
Center) e Gallerie Commerciali Italia Spa.
Il dipartimento dei sistemi informativi è composto
da 60 persone, che gestiscono un’architettura
essenzialmente basata su server Unix e database
Oracle. In totale sono presenti circa un centinaio
di server Unix e altrettanti server Windows e Linux,
per attività di servizio varie.
Quando all’inizio del 2004, si arrivò a registrare un
picco di 3.000 mail indesiderate in un giorno, Auchan ha deciso che era necessario dotarsi di una
soluzione strutturata, capace soprattutto di gestire il problema con un alto grado d’automatismo.
Il vantaggio dell’integrazione
Marino Vignati, Direttore Sistemi di Auchan SpA,
commenta: «Abbiamo pensato subito a eTrust
Secure Content Manager di Computer Associates,
perché già conoscevamo l’azienda che abbiamo
sempre stimato anche per l’affidabilità dei suoi
prodotti. In particolare, utilizzavamo già eTrust
Antivirus, che ci aveva risolto un problema di conflitto generato dal precedente prodotto di un altro
vendor. Abbiamo quindi pensato subito ai vantag-
16
SOLUTIONS
gi di una soluzione integrata quale eTrust Secure
Content Manager».
Il sistema è stato testato per tre mesi, verificando
in modalità “silente” la sua potenza e prendendo
confidenza con la sua gestione. Successivamente
è stato messo in produzione, ma attivando la funzione di “quarantena” per un selezionato numero
di utenti, tutti appartenenti al Servizio Assistenza
Sistemi, cioè il personale esperto d’informatica dislocato nei vari punti vendita e nei magazzini. Lo
scopo era quello di formare il personale di supporto, testando contestualmente l’autogestione della
posta elettronica. eTrust Secure Content Manager,
infatti, consente di definire regole anche a livello di
singolo utente, ottenendo, così, un filtraggio granulare che elimina virtualmente i falsi positivi.
«La flessibilità delle regole è un grosso vantaggio»,
afferma Vignati, aggiungendo: «una volta identificata una tecnologia di attacco spamming, è facile
bloccare successive ondate della stessa natura».
La facilità d’utilizzo, la semplicità delle informazioni fornite dal prodotto (personalizzate in italiano),
nonché il supporto fornito dal personale locale di
CA hanno evitato un impatto negativo sull’help desk
centrale. L’amministratore non ha così più dovuto
controllare direttamente tutta la posta fermata su
ogni singola casella, ma solo quella bloccata dai
macro-filtri posti a livello di server. Altro beneficio
istantaneo è il rispetto della privacy, che viene garantito comunque nell’ambito delle policy aziendali,
applicate a livello superiore.
L’efficacia di eTrust Secure Content Manager è stata ampiamente dimostrata in Auchan, che ha resistito a massicci attacchi spam anche di recente.
Ciò dipende anche dalla capacità d’integrazione
tra antivirus, antispamming, content email security,
URL filtering e altro, che rende più facile bloccare
attacchi tipo DoS (Denial of Service), virus e worm
ibridi. Inoltre, è stato risolto il problema del furto
d’identità e delle e-mail offensive. «Il ritorno d’immagine anche all’interno dell’azienda – sostiene
Vignati – è stato tangibile. C’è poi da considerare
il fatto che, oltre ad aumentare la produttività degli
utenti, abbiamo anche aumentato la loro percezione di sicurezza, tranquillizzandoli sul rischio che i
loro PC possano contrarre virus informatici».
L
a strategia di Cisco Systems per il mercato
retail si è concretizzata nel concetto di “Store of the Future”, che consiste nell’utilizzare
le potenzialità insite nelle nuove tecnologie presso
il punto vendita. Tecnologie che possono risolvere
le problematiche tipiche delle attività commerciali.
A partire da uno degli elementi portanti di un sistema retail efficace, soprattutto per le catene, qual è
la comunicazione. Nella vision, inoltre, il supermercato di un futuro prossimo (e in qualche caso è già
presente) avrà sempre meno casse, perché il carrello sarà equipaggiato con un dispositivo portatile
dotato di schermo sul quale si fa passare la merce,
ottenendo in tempo reale l’importo da pagare.
Più precisamente, sono quattro gli ambiti di intervento su cui si è concentrata Cisco Systems, con
soluzioni scalabili suddivise in moduli che possono
essere tarati sullo specifico settore retail:
• Store Connectivity: comprende soluzioni il cui
obiettivo è di migliorare l’efficienza operativa dei
punti vendita, ricorrendo alla creazione di reti
geografiche e virtuali private per accedere alle
informazioni centrali o a quelle relative al punto
vendita, incluse quelle inerenti l’inventario basate sulla tecnologia RFID.
• Store Mobility: comprende tecnologie wireless
adatte per il punto vendita e mediante le quali
le catene retail possono disporre di informazioni
relative al prodotto in tempo reale e, di conseguenza, migliorare i processi e ridurre i costi relativi alla supply chain.
• IP Communication: sono soluzioni che, realizzando la convergenza tra dati e voce, permettono di
razionalizzare la comunicazione tra i punti vendita e le applicazioni e risorse aziendali.
• The Store as a Medium: comprende soluzioni
atte a erogare corsi ai dipendenti e migliorarne
la produttività aumentando la customer satisfaction del cliente, consentendo anche di introdurre
soluzioni di in-store broadcasting, multichannel
shopping e firma digitale.
Comunicazione avanzata
Basandosi su un’infrastruttura di networking non
adeguata le catene retail possono incorrere nel
rischio di non disporre delle informazioni con la
Lo «Store of the
Future»
di Cisco Systems
Il retail acquista efficacia ed efficienza
migliorando connettività, comunicazione
e mobilità e innovando con la tecnologia
velocità necessaria perché queste possano apportare profitto.
Per questo, la società statunitense ha sviluppato
soluzioni che forniscono una comunicazione flessibile e mobile aperta agli impieghi attivi in tutti i
livelli dell’organizzazione, dal magazzino agli uffici
amministrativi. Le tecnologie Cisco hanno anche
l’obiettivo di permettere alle catene retail di ottenere un rapido ritorno degli investimenti (ROI).
Un esempio è costituito dalla VOIP (Voice Over IP),
che consente una sensibile riduzione dei costi di
comunicazione. Il retailer può migliorare la sua comunicazione interna tramite la creazione di un’infrastruttura a banda larga che fornisce un unico
punto di contatto anche a catene retail articolate
in numerosi punti vendita.
La vision di Cisco è peraltro frutto di esperienza
maturata sul campo. Sono diversi i casi concreti già
realizzati dalla casa americana in Italia. Per esempio, su un elevato numero di punti vendita, COOP
ha implementato soluzioni wireless per la mobilità
di consumatori e dipendenti e reti di telefonia IP,
che, abbinate all’integrazione di Voce/Dati, hanno
portato a un incremento della flessibilità e all’ottimizzazione dei costi.
Conad ha invece adottato una soluzione wireless
di Cisco Systems per creare un magazzino con caratteristiche di automazione logistica. Anche Penny
Market ha implementato un’efficiente infrastruttura
di rete per la logistica, comunicazione, ottimizzazione dell’infrastruttura preesistente, integrando
diversi canali in un’unica rete IP e utilizzando la
connettività mobile.
G.D.B.
SOLUTIONS
17
Lucent acquisisce
Riverstone e rafforza
l’offerta carrier Ethernet
C
on un’operazione da 170 milioni di dollari, il
vendor delle Tlc ha acquistato Riverstone
Networks, società specializzata nei router Ethernet
per i carrier, un mercato previsto in forte espansione. Lucent rafforza così la propria offerta di
soluzioni per le reti a larga banda destinate agli
operatori, che potranno formulare offerte avanzate di servizi per i propri clienti business e consumer. I 400 impegati di Riverstone entreranno a far
parte dello staff di Lucent, che attualmente conta
nel mondo oltre 30mila persone.
L’acquisizione è anche un segnale del buono stato
di salute dell’azienda statunitense, che, dopo un
periodo di stallo di alcuni anni, dimostra di avere
intrapreso nuovamente un cammino di crescita,
puntando sulle aree più promettenti del mercato
delle telecomunicazioni, quali, appunto, i servizi
Ethernet metropolitani.
Lucent è presente nel nostro Paese con sedi a Milano, Roma e Torino e ha fra i propri clienti i principali operatori fissi e mobili italiani.
Tibco migliora lo sviluppo
con la tecnologia AJAX
La software house ha presentato alla comunità degli sviluppatori una nuova versione del proprio framework di sviluppo AJAX (Asynchronous, JavaScript e XML) per applicazioni Internet. Tibco General Interface versione 3.1 Professional
Edition, presenta nuove funzionalità, come strumenti di
authoring a interfaccia grafica più veloci e drag&drop, che
riducono i tempi. Inoltre, La società ha messo a punto un
nuovo modello di pricing e di gestione delle licenze che permette di creare e testare gratuitamente applicazioni. Nulla
è dovuto da parte degli sviluppatori per il deploy pubblico,
mentre negli altri casi sono disponibili opzioni di licenze per
piccoli gruppi.
Presentata per la prima volta nel 2001, la piattaforma Tibco è
costituita da due tool di sviluppo: General Interface Framework e General Inteface Builder. A differenza di altri
prodotti, non richiede l’aggiunta al browser o l’installazione
di software, come plug-in, controlli ActiveX o applet Java,
poiché utilizza le capacità del browser esistente. Ciò consente agli utenti di ottenere istantaneamente un’applicazione
completa da una URL.
Novell aiuta le aziende
a mettersi in regola
con le nuove normative
È
indirizzata alla compliance, ovvero all’aderenza alle nuove leggi, quali Sarbanes-Oxley, HIPAA e Basilea II, la soluzione Audit 2 recentemente
annunciata da Novell. Si tratta di un insieme di tool
attraverso i quali i clienti possono monitorare e verificare quanto accade nella rete aziendale, a livello
di applicazioni, compreso l’accesso degli utenti alle
informazioni e alle risorse.
La visione centralizzata offerta da Audit 2 consente di ottimizzare i processi di auditing e verificare
la compliance alle norme in modo accurato e dedicando poco personale.
Inoltre, è possibile tracciare attività sospette, impostando anche opportuni allarmi, o individuare
comportamenti non autorizzati.
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SOLUTIONS
Identity Manager
di Novell per il
provisioning e la
gestione delle identità
Una altro recente annuncio di Novell è Identity Manager 3, soluzione per il provisioning e la gestione
delle identità su piattaforme diverse, per rispondere alle esigenze di sicurezza e di compliance.
Il tool offre funzionalità di modeling, di workflow e
di self service che consentono, in modo intuitivo,
di verificare gli accessi degli utenti, di proteggere
i dati sensibili, ridurre i costi amministrativi e adeguarsi alle normative.
In particolare, l’automazione delle attività di provisioning degli account
degli utenti, ancora oggi
svolta manualmente in
molte organizzazioni,
permette di risparmiare tempo e obbliga ad
adottare policy coerenti, aumentando la sicurezza comlessiva del
sistema.
Il contac center punta su
customer satisfaction e IP
Le soluzioni video
anytime, anywhere,
anyone di Tandberg
I
l mercato dei contact center è in continua evoluzione. Indicazioni interessanti sulle tendenze
attuali giungono dal Global Contact Centre Benchmarkign Report 2006 pubblicato da Dimension
Data, società specializzata in soluzioni e servizi IT
indirizzati a facilitare lo sviluppo e il supporto delle
infrastrutture informatiche. Si tratta dell’ottava edizione di questa iniziativa che raccoglie informazioni provenienti da 38 paesi e da 363 contact center,
mettendo a disposizione delle aziende una serie di
standard di best practice e benchmarking utili per
migliorare l’efficienza dei propri processi.
Tra i trend più significativi che emergono si osserva che il contact center è sempre più una parte integrata dei processi aziendali, mentre crescono gli
investimenti indirizzati al miglioramento dei servizi
con particolare attenzione alla customer satisfaction. Rispetto ai risultati del precedente Report,
emerge l’aumento del numero medio di postazioni
agente per contact center (266), una crescita del
20% nell’adozione di modelli operativi basati sull’outsourcing e una sensibile diminuzione del tempo medio di risposta a una chiamata, passato da
28 a 22 secondi.
Resta invece costante il tempo medio prima dell’abbandono della chiamata da parte dell’utente,
pari a circa 65 secondi, mentre si mantiene elevato, specialmente in Europa, il tempo medio di
risposta a una e-mail, pari a circa 25 ore a fronte
delle 11 ore necessarie negli USA.
«Stiamo assistendo a una maggiore focalizzazione
verso una gestione dei processi aziendali indirizzata a migliorare l’esperienza dei clienti e soddisfare
le richieste alla prima telefonata - ha commentato
Roberto Fasiani, Responsabile Linea di Business
IPC & CIS di Dimension Data Italia -. In funzione
di ciò si amplia l’attenzione verso i requisiti di integrazione dei contact center e il bisogno di una
gestione dei clienti basata su processi».
Interessante notare che solo il 41% dei contact
center che hanno risposto all’indagine è in possesso di SLA definiti e documentati, mentre più del
25% non prevede SLA per i propri processi. R.F.
L
Roberto Fasiani,
manager di Dimension
Data
Il sistema di
videocomunicazione
Compass di Tandberg,
destinato a luoghi
pubblici
a comunicazione visuale rappresenta un segmento dell’ICT in costante crescita, alimentato
dalla diffusione di nuovi dispostivi, dalla distribuzione pervasiva i contenuti in modalità streaming
e, più in generale, dall’esplosione delle tecnologie
di display. A questi driver si affiancano modalità di
connessione sempre più facili e disponibilità di larga banda.
Tandberg propone una gamma di soluzioni indirizzate a una comunicazione video con caratteristiche
qualitative e tecnologiche che la rendono adatta
alle esigenze business. Nel corso del tempo questa proposizione ha portato la società norvegese
alla progressiva integrazione della propria offerta di sistemi di videoconferenza con elementi di
networking e management tra cui ricordiamo lo
sviluppo della tecnologia Expressway, che permette di superare il firewall aziendale per abilitare la
videocomunicazione su Internet e che è diventata
uno standard ratificato. «Stiamo assistendo a una
progressiva integrazione tecnologica - ha commentato Ivano Zanni, regional manager southern
Europe di Tandberg - e intendiamo farne parte.
A tale proposito abbiamo stabilito partnership importanti con Cisco e Avaya a livello di rete e con
IBM Lotus e Microsoft sulla parte dati».
Tandberg ha annunciato l’espansione della
propria gamma di con l’annuncio di tre
nuove soluzioni che si indirizzano alle esigenze di comunicazione visiva integrata
all’insegna del paradigma di usufruibilità
anytime, anywhere, anyone. Attraverso il
Content Server la società fornisce un sistema per convertire un sistema video in uno
studio di trasmissione per lo streaming
e l’archiviazione delle chiamate video. Il
3G Gateway è, invece, una soluzione che
consente agli utenti di cellulari 3G di effettuare videochiamate verso qualunque
end-point video IP o ISDN. Infine, i sistemi
Compass MXP e Utilità MXP sviluppati per l’accesso
alle informazioni all’interno di luoghi pubblici. R.F.
SOLUTIONS
19
Più funzionalità nella proposta SSA
per il Supply Chain Management
Il fornitore di soluzioni gestionali SSA Global ha rinnovato
la propria offerta nell’ambito della gestione della Supply
Chain, includendo due soluzioni destinate al magazzino e
una per i trasporti. Secondo l’azienda, queste possono essere
di grande aiuto in un contesto in cui i clienti sentono sempre
di più la pressione di una complessa supply chain mondiale, nella quale i crescenti costi di trasporto hanno un forte
impatto sui profitti. Le soluzioni per il magazzino, oltre
a offrire nuove funzionalità per le attività di ricevimento,
stoccaggio, imballaggio e spedizione delle merci, sono caratterizzate da una interfaccia utente rinnovata e rispondono
meglio alle richieste delle normative di settore. La soluzione
di Transportation Management, destinata a semplificare e
ottimizzare la logistica su scala internazionale, include funzionalità per il trasporto multimodale e migliora i processi
di riconciliazione doganale.
Imation mette un hard
disk nella cartuccia
dei nastri
S
i chiama Ulysses ed è una cartuccia rimovibile, del formato standard usato nelle librerie a
nastro, che contiene un hard disk. L’idea è di Imation, che ha trovato così una soluzione originale a
un problema noto nello storage su tape, quello di
accelerare le operazioni di ripristino dei dati senza
adottare soluzioni costose e complesse. Secondo
Imation, una library equipaggiata con Ulysses riduce tali tempi di circa 10 volte, combinando i vantaggi del nastro, ovvero costi ridotti e alta capacità,
con la velocità del disco.
Il formato della cartuccia è quello LTO Ultrium e il
disco in essa contenuto è Serial ATA da 2,5 pollici. Il sistema va usato
con un apposito emulatore, inseribile in
qualunque slot standard per tape drive, e
velocizza le operazioni di back up e restore
20
SOLUTIONS
La soluzione di storage
Ulysses di Imation
di tutte le tape library esistenti, consentendo alle
aziende di proteggere gli investimenti effettuati in
questa tecnologia. Tra gli altri vantaggi della soluzione spicca la semplicità, poiché non è necessario modificare i processi di back up, la flessibilità,
perché nastri e drive Ulysses possono essere tolti
e messi a piacimento, e la scalabilità, perché è possibile ampliare la capacità di storage senza occupare nuovo spazio.
HP estende SOA
con Oracle Fusion
Middleware
C
on l’obiettivo di offrire ai clienti un software
sempre più flessibile e allineato ai processi di
business, HP ha pianificato l’integrazione di Oracle
Fusion Middleware all’interno del proprio portafoglio SOA (Service Oriented Archietcture). Il middleware di Oracle comprende un ampio ventaglio
di soluzioni, come Application Server 10g, Identity
Management, Business Intelligence, BPEL Process
Manager e molti altri. I servizi basati su SOA consentono di integrare applicazioni e dati di diversa
natura e provenienza, facendo leva al contempo
sulle applicazioni esistenti. Per HP, sin dal 2005
SOA è una delle aree strategiche su cui investire,
nell’ambito della strategia Adaptive Enetrprise, per
creare un ambiente di calcolo dinamico e permettere ai clienti di avere il massimo ritorno sugli investimenti.
L’azienda mette in campo uno staff di 6.500 professionisti competenti in materia di sviluppo di architetture SOA, in grado di supportare i clienti in
tutto il ciclo del progetto, a partire dall’analisi dei
vantaggi che queste possono portare, fino alla definizione del percorso di adozione e all’implementazione. La collaborazione con la software house è
iniziata lo scorso ottobre e prevede di estendere
l’architettura Oracle per il grid computing con team
di sviluppo congiunto.
L’offerta SOA di HP Services contempla una metodologia e funzionalità complete per l’integrazione
delle soluzioni Oracle, con attività congiunte per i
progetti direttamente presso il cliente.
Fujitsu Siemens
Computers, Intel
ed EMC insieme
per la virtualizzazione
Soluzioni per mercati
verticali da IBS
I
L
e tre aziende, tra i principali protagonisti del
settore, si sono alleati per dare vita a un’offerta di soluzioni esaustive per la virtualizzazione dei
data center, basata sul concetto di Dynamic Data
Center (DDC). «La virtualizzazione - ha affermato Giuseppe Magni, direttore marketing di Fujitsu
Siemens Computers - è un argomento di grande
attualità. I clienti richiedono soluzioni IT dinamiche
che possano coniugare prestazioni e flessibilità e
che siano subito disponibili. Fujitsu Siemens Computers e i suoi partner hanno già dimostrato di
essere in grado di rispondere a queste esigenze.
La virtualizzazione è uno dei tre principi base del
nostro concetto di Dynamic Data Center, che punta
a trasformare in realtà l’elaborazione on-demand
e che offre ai responsabili IT le prestazioni e la
flessibilità che essi ricercano».
Il DCC permette di definire un’architettura hardware e software di nuova generazione orientata ai
servizi per gli utenti finali e basata su parametri
SLA. I vantaggi che ne derivano sono consistenti,
ad esempio è possibile allineare dinamicamente
computer e risorse database alle applicazioni, in
modo da accrescere la flessibilità e l’affidabilità e
migliorando anche il rapporto costo/efficacia delle
infrastrutture IT.
Intel Virtualization è invece una tecnologia basata sul silicio che permette di eseguire più sistemi
operativi e applicazioni in partizioni indipendenti
nella stessa piattaforma, in modo da utilizzare
un unico sistema informatico come più sistemi
“virtuali”. La vision per la virtualizzazione per
lo storage di EMC si basa invece su Invista, che
comprende tecnologie innovative che permettono di disporre di operazioni aziendali senza
interruzioni e eliminare i downtime programmati, oltre a centralizzare e semplificare la gestione. La soluzione integrata hardware e software
permette di spostare, copiare e migrare dati in
modo trasparente attraverso diversi livelli di
storage array eterogenei..
G.S.
Antonio Gaboardi,
amministratore
delegato di IBS Italia
Giuseppe Magni,
direttore marketing
di Fujitsu Siemens
Computers
BS Italia, tra le principali aziende nel software
per la supply chain execution, si è riorganizzata
in quattro divisioni che seguono rispettivamente i
settori della distribuzione farmaceutica, editoria,
distribuzione elettrica ed elettronica, industria alimentare e logistica.
«In questi settori offriamo soluzioni best-ofbreed, collaudate e di comprovata efficacia, che
sono state appositamente studiate per risolvere
tutte le problematiche e produrre un concreto
valore aggiunto», ha commentato, l’amministratore delegato Antonio Gaboardi.
In particolare, per quanto riguarda la distribuzione di farmaci e prodotti medicali, la soluzione
IBS Pharma è un software verticale che tiene
conto delle particolari esigenze di chi distribuisce farmaci come la tracciabilità del prodotto, la
velocità, la flessibilità di magazzino, la gestione
delle spedizioni.
Molto potenti e ricche di funzionalità anche le soluzioni integrate per la logistica e la distribuzione
dei prodotti alimentari, che permettono di automatizzare e ottimizzare tutti i processi, a partire dal
magazzino per arrivare fino al cliente.
Tutte le soluzioni sono supportate, ha poi osservato il manager di IBS, da un knowledge network
internazionale, appositamente costituto a scopo
di ricerca e approfondimento. Il network ha anche
l’obiettivo di consentire lo scambio di competenze
e di portare le esigenze dei diversi mercati sul tavolo dei progettisti, al fine di garantire la massima
aderenza tra la soluzione offerta e le peculiari problematiche del settore di riferimento.
Sul fronte dei risultati finanziari, IBS ha chiuso
l’esercizio 2005 con una crescita di fatturato, seppure minima: 256 milioni di euro a fronte di 254
del 2004. Notevole, invece, l’incremento dell’utile,
passato da 3 a 67 milioni di euro.
La nuova strategia di focalizzazione sui specifici mercati verticali dovrà portare, secondo i piani della software house, a continuare la crescita
nell’anno in corso, con un ulteriore aumento della
redditività.
G.S.
SOLUTIONS
21
Lo sviluppo Natural di
Software Ag “parla” SOA
L
a casa tedesca ha rilasciato Natural Business
Services, un ambiente di sviluppo che consente
di generare applicazioni per la piattaforma Natural
sotto forma di servizi Web, che possono essere riutilizzati nelle SOA (Service Oriented Archietcture).
Il software opera in modalità nativa su diverse piattaforme mainframe (z/OS, z/VSE, BS2000/VSE) e
consente di gestire l’intero ciclo di vita dei servizi,
dalla creazione, alla messa in sicurezza, all’implementazione fino al loro riutilizzo in diversi contesti.
L’interfaccia grafica dell’ambiente di sviluppo permette di generare il codice automaticamente e di
utilizzare modelli predefiniti, semplificando anche
il test dei servizi. Questi possono essere implementati su piattaforme Unix, Linux e mainframe,
assicurando la massima flessibilità. Inoltre, sono
disponibili le interfacce ad hoc per integrare dati
provenienti da fonti diverse, ovvero i più diffusi
data base, il linguaggio XML o i Web Service.
Per poter essere riutilizzati, i servizi possono essere resi disponibili in formati compatibili Java, Visual
Basic o C# o come servizi Web. Il software integra
anche un tool di sviluppo che supporta sia Visual
Studio sia Eclipse.
Nuove soluzioni per
i processi di stampa da IBM
La divisione Printing Systems di IBM
(PSD) affronta il 2006 confermando la
direzione strategica che le ha garantito
risultati positivi l’anno passato. Nell’ambito high end, IBM PSD si indirizza agli
outsourcer di stampa mentre nell’area
“general office” si rivolge al cliente finale con un
approccio diversificato. Elementi chiave restano la focalizzazione per soluzioni e l’attenzione alla customer satisfaction
all’interno di un approccio che punta al miglioramento del
processo di stampa. Per questo IBM ha rilasciato Infoprint
ProcessDirector un software per stampanti di produzione
ad alta velocità che sovrintende a tutte le fasi del processo di
gestione dell’output automatizzando molti compiti che oggi
vengono gestiti manualmente. ProcessDirector si appoggia
alla piattaforma xSeries, è costruito sul sistema operativo
Linux e utilizza un unico database IBM DB2. IBM ha anche
annunciato il rilascio di quattro nuove stampanti multifunzione. I modelli IBM Infoprint 1540, 1560 e 1580 sono sistemi
di formato A3 in grado di stampare, rispettivamente, fino a
35, 45 e 55 pagine al minuto. Il dispositivo multifunzione Infoprint 1570 ha formato A4 ed è adatto per gruppi di lavoro
di piccole-medie dimensioni; stampa fino a 50 ppm.
Arriva in Italia
il networking “made
in Germany” di Lancom
N
ell’ambito di una strategia di espansione in
Europa, sbarcano sul mercato italiano gli apparati di rete di Lancom, società nata nel ’91 in
Germania e che in questo paese ha mantenuto le
attività di sviluppo e assemblaggio dei prodotti.
L’offerta comprende un’ampia gamma di router e
access point per reti wireless, con firewall integrato e
sistema operativo sviluppato da Lancom, venduti con
una garanzia di tre anni. Secondo Josef Kasti, che guida
la filiale italiana dall’ufficio di
22
SOLUTIONS
Il gateway per VoIP
1722 di Lancom
Appiano, vicino a Bolzano, i prodotti della società si posizionano nella fascia più alta del mercato,
poiché integrano un ampio ventaglio di funzionalità
avanzate adatte alle esigenze delle aziende e della PA. Un esempio è il nuovo gateway VoIP 1722,
utilizzato per comunicazioni VoIP sicure fra filiali,
tramite VPN. Si tratta di un router ADLS2+ che
dispone di interfacce ISDN, per collegare apparati
già presenti in azienda, e integra un firewall.
Un’altra area su cui Lancom è focalizzata è il wireless. L’offerta comprende, tra l’altro, access point per uso industriale e da esterno, dotati di firewall e Quality of Service
per supportare la telefonia. Un altro modello di access point Wi-Fi può alloggiare
una scheda UMTS per il collegamento di
back up.
M.G.