Prendersi cura di sé e dell`ambiente, mangiando sano e in
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Prendersi cura di sé e dell`ambiente, mangiando sano e in
speciale mangiasan Prendersi cura di sé e dell’ambiente, mangiando sano e in economia Le 5 Diete Macrobiotiche MA-PI: sostenibilità, salute e sicurezza alimentare Le 5 diete MA-PI L A cura del Centro Internazionale Studi Aaase a nostra salute dipende, certamente, da molteplici fattori. Primi fra questi, quelli ambientali, alimentari e socio-economici. Ecco perché, fra le principali cause delle sempre più gravi e diffuse emergenze sanitarie (obesità, diabete, ipertensione, malattie degenerative, mentali, ecc.), vengono citati l’inquinamento, l’urbanizzazione, la scarsa qualità dei cibi e gli stili di vita frenetici moderni. A trovare e proporre, per tutte queste emergenze, una soluzione semplice-efficace-economica (formula da lui stesso coniata da decenni) ci ha pensato, da solo e senza particolari mezzi, un italiano, il marchigiano Mario Pianesi. Studioso e sperimentatore autodidatta, il prof. Pianesi, per i suoi meriti scientifici ed umanitari ha già ricevuto oltre 180 encomi a livello nazionale ed internazionale. Tra questi, è membro onorario di due Accademie delle Scienze, del Comitato Scientifico Italiano dell’UNESCO e del Centro Internazionale Studi Diabete, oltre ad essere stato nominato Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana ed aver ricevuto, dal Presidente della Repubblica, due medaglie per i suoi convegni. Cresciuto con un’educazione altruista e salutista e, consapevole che l’azione di ogni persona, come di ogni piccola comunità, ha conseguenze su tutto l’equilibrio mondiale, ha ideato, proposto e realizzato, fin dai primi anni ’70, un modello di sviluppo sostenibile grazie al quale è possibile ricostruire l’ambiente, migliorare la salute e l’economia di tutta la popolazione, iniziando, semplicemente, dal prestare più attenzione a ciò che si mangia. Verde Ambiente 1-2/2016 All’età di 26 anni, per una malattia definita incurabile, Pianesi decide di studiare da solo l’effetto dei cibi su di sé; inizialmente, togliendo ad ogni pasto un solo ingrediente e poi facendo le analisi del sangue per verificarne la reazione nelle diverse condizioni. Grazie a questa esperienza e, al suo intuito, si inventa una dieta (composta di soli 4 cibi, crema di riso, semolino, cipolla e carota, il tutto senza sale, olio ed altri ingredienti) verificando, da subito, dei miglioramenti e, pochi mesi dopo, la scomparsa della grave malattia di cui soffriva. Continua, quindi, la sua ricerca e lo studio di cibi curativi arrivando ad osservarne l’effetto positivo in molte patologie. Convinto che i bisogni alimentari si differenziano da persona a persona, per aiutare tutta la popolazione, ha semplificato cinque tipi di diete (le 5 Diete MA-PI). Queste diete vanno dalla MA-PI 1 (la più stretta e semplice), alla MA-PI 5 (la più larga e dinamica che comprende cereali, verdure, legumi ed anche proteine di origine animale) da seguirsi con determinate proporzioni e ingredienti di qualità. Consapevole, inoltre, delle numerose emergenze ambientali e sanitarie a cui si stava andando incontro, le ha pensate affinché fossero delle diete semplici-efficaci ed economiche e i risultati ottenuti in questi anni gli hanno dato ragione. A conferma della loro semplicità, infatti, le 5 Diete MA-PI sono attualmente cucinate in migliaia di case di tutto il Mondo (oltre che in alcuni ospedali); a conferma della loro efficacia, prestigiose riviste scientifiche internazionali ne hanno comprovato le proprietà terapeutiche verso molte malattie croniche non trasmissibili (diabete mellito, obesità, ipertensione, malattie autoimmuni, malaria, ecc.) mentre, a conferma della loro economicità, diversi istituti di ricerca, oltre a comprovarne il basso costo, ne hanno analizzato i vantaggi, diretti ed indiretti, in termini di risparmio di risorse umane, sociali, finanziarie, ambientali, etc. La Policoltura MA-PI La salubrità di queste diete è sicuramente da correlare anche al fatto che tutti gli ingredienti che la compongono devono essere locali (possibilmente), di stagio- ne e coltivati in modo naturale (senza prodotti chimici di sintesi, semi manipolati, etc.). Pianesi, infatti, oltre a sperimentare nei primi anni ’70 l’effetto dei cibi, ha ideato e praticato un metodo di agricoltura naturale (conosciuto come Policoltura MA-PI) stimolando, nel 1975, la nascita della prima azienda biologica italiana (e, successivamente, quella della prima azienda biologica bovina e avicola). La Policoltura MA-PI si basa, principalmente, sulla riproduzione spontanea dei semi (ogni contadino dovrebbe lasciare per questo almeno un 10% dei suoi terreni) ed il recupero di antiche ed autoctone varietà di cereali, ortaggi, legumi, frutta, etc. Si coltiva senza prodotti chimici di sintesi, seminando i prodotti di stagione, in rotazione e consociazione fra di loro, circondati da siepi e sotto gli alberi. Studi scientifici recenti hanno dimostrato che la Policoltura MA-PI rappresenta una soluzione concreta alle attuali emergenze ambientali, alimentari e sanitarie, in quanto incrementa le formazioni boschive, la riproduzione spontanea di Flora e Fauna, riduce di oltre il 90% il consumo di risorse rinnovabili (ossigeno, acqua, legno, etc.) e non rinnovabili (minerali, petrolio, etc) e se venisse adottata globalmente, darebbe la possibilità di soddisfare i fabbisogni nutritivi di una popolazione dieci volte maggiore di quella attuale. L’Etichetta Trasparente Pianesiana Educato sin dall’infanzia alla normalità di conoscere la provenienza e la qualità di ciò che si mangia tutti i giorni, e prevedendo, fin da allora, l’aumentare delle frodi, soprattutto in ambito alimentare, Pianesi ha ideato in modo semplice-efficaceeconomico (nella sua originale formula) questa etichetta anche per poter facilitare i controlli delle Forze dell’Ordine, consapevolizzare il consumatore su cosa provoca, per l’ambiente e per la propria salute, ed. esempio, ciò che sta scegliendo e per educare i produttori a dichiararsi per quello che sono e su ciò che producono (come lo producono, dove prendono le materie prime, quanto le pagano, ecc.). Presentata al Senato della Repubblica Italiana nel 2003 e al Parlamento Europeo nel 2008 e nel 2014, l’Etichetta Traspa- 23 L’intervista Mario Pianesi INTERVISTA AL PROF. FRANCESCO FALLUCCA Ordinario di Endocrinologia Università La Sapienza - Presidente Centro Internazionale Studi Diabete Quando ha conosciuto il prof. Mario Pianesi e le sue diete? Nel 2011, presso l’Aula Magna dell’Università La Sapienza, durante un convegno sullo Sviluppo Sostenibile Pianesiano. All’inizio, dopo aver dedicato 50 anni della mia vita allo studio sul diabete, nutrii profondi dubbi sulle diete MA-PI ma accettai di buon grado la proposta di Pianesi di verificarne l’efficacia attraverso il rigoroso metodo scientifico. Quali studi avete fatto e quali risultati avete ottenuto? Nel 2012 abbiamo realizzato un primo progetto sperimentale pilota, con 24 pazienti diabetici che hanno seguito la Dieta MA-PI 2 per 21 giorni e dove tutti i pazienti hanno visto rientrare nella norma i parametri analizzati (glicemie, colesterolo totale, LDL, trigliceridi, etc.). Visti questi sorprendenti risultati, nel 2013, insieme al prof. Paolo Pozzilli (Direttore Area di Endocrinologia e Diabetologia del Campus Biomedico di Roma) abbiamo realizzato, per la prima volta al Mondo, un progetto di ricerca con due gruppi per comparare l’effetto della Dieta MA-PI 2 con quella della dieta raccomandata ai diabetici dalle principali Società Scientifiche. Nei pazienti che seguivano la dieta di Pianesi, si è osservata una riduzione maggiore di tutti i valori del controllo glicemico, del rischio cardiovascolare (colesterolo totale, LDL, etc.) e di quelli antropometrici (con una perdita di peso media di 5,8 kg in soli 21 giorni). Per tutto questo, l’Area di Endocrinologia del Campus Biomedico, ha deciso di inserire la Dieta MA-PI 2 tra le diete disponibili nei loro protocolli terapeutici. Tenuto conto, inoltre, che nel Mondo ci sono attualmente più di 400 milioni di diabetici (con sofferenze enormi e costi, diretti ed indiretti, di decine di miliardi di euro) e che questa dieta è semplice da cucinare e costa pochissimo, stiamo parlando di una scoperta eccezionale. La Dieta MA-PI 2 è efficace solo per il diabete? No, e le spiego perché. Durante lo studio del 2013, infatti, abbiamo deciso di osservare, al tempo iniziale e finale, anche l’effetto sul microbiota intestinale (l’insieme dei microorganismi presenti nell’intestino). I cambiamenti indotti dalla dieta MA-PI 2 sono stati molto più significativi rispetto alla dieta di controllo, confermando l’effetto positivo di questa dieta e, dato che le ricerche condotte in questo settore hanno dimostrato che le alterazioni dell’ecosistema batterico intestinale sono correlate a diverse malattie metaboliche, quali l’obesità e il diabete di tipo 2, nonché a numerose patologie croniche tra cui quelle cardiovascolari, tumorali e autoimmuni, il campo della potenziale efficacia preventiva e terapeutica della Dieta MAPI 2 si estende a tutte queste gravi patologie di cui ne soffrono più di 3 miliardi di persone. Anche in questo caso, stiamo parlando di una scoperta straordinaria. IL MODELLO DI SVILUPPO SOSTENIBILE PIANESIANO Il modello di Sviluppo Sostenibile proposto dal Prof. Mario Pianesi prevede che l’AMBIENTE può essere avviato ad una più rapida ricostruzione dall’AGRICOLTURA (Policoltura Ma-Pi), fornendo prodotti per una ALIMENTAZIONE più sana ed equilibrata (le 5 diete Ma-Pi), che migliori la SALUTE di tutta la popolazione per produrre, in ECONOMIA, un effettivo risparmio ed una maggiore efficienza. Nel 2003 è nata la Commissione Scientifica Italiana UPM con la partecipazione di vari scienziati, italiani e stranieri. PROGETTI MA-PI I Progetti MA-PI (ideati e promossi da Mario Pianesi) danno ad ogni singola persona come ad ogni singola Nazione la possibilità di essere autonoma e promotrice di uno sviluppo realmente sostenibile. I Progetti MA-PI prevedono le seguenti attività: n Riforestazione e rimboschimento n Agricoltura naturale con seminativi arborati e consociativi (Policoltura MA-PI) n Ricerca e studio delle piante selvatiche autoctone n Ricerca e studi clinici sull’effetto terapeutico delle 5 Diete MA-PI su diverse patologie n Ricerche e studi clinici sull’effetto antiemorragico del G.O.1 (preparato erboristico) n Recupero delle attività artigianali locali Tutti i progetti sono finanziati dall’Associazione UPM che non ha mai preso fondi o contributi pubblici per le sue attività. L’Associazione UPM collabora ed è patrocinata da Organismi nazionali e sovranazionali, quali FAO, UNESCO, WFP, IPGRI, IFAD, Parlamento Europeo, Ministeri (Italiani e di altri Paesi) della Salute, dell’Ambiente, dell’Agricoltura, etc. 24 rente Pianesiana nel 2015 è stata premiata da Assoutenti Liguria come migliore etichetta alimentare e, sempre nel 2015, l’Adiconsum ha nominato Pianesi suo socio onorario per la sua quarantennale lotta in difesa della salute e dei diritti dei consumatori. Fino ad oggi, questa etichetta è stata adottata da 32 Aziende e su 3.167 prodotti (alimentari e non alimentari) distribuiti solo all’interno della realtà UPM Un Punto Macrobiotico ed è stata oggetto di convegni a livello nazionale ed internazionale (33 in 20 Regioni e 2 iniziative presso il Parlamento Europeo) dove vi hanno preso parte rappresentanti delle forze dell’ordine, docenti universitari, avvocati, medici, giornalisti e associazioni di consumatori che, già da tempo, ne stanno studiando i vantaggi per la salvaguardia dell’ambiente, la tutela dei diritti dei cittadini e la lotta alle frodi alimentari. Inoltre, 29 Comuni delle Marche hanno sottoscritto ad oggi un protocollo di intesa per promuoverne l’adozione a tutte le realtà produttive sui loro territori e a Roma è nato recentemente, con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, un Ente Bilaterale chiamato T.R.A.C.C.E. che, prendendo come esempio virtuoso l’Etichetta Trasparente Pianesiana, stimolerà le aziende ad adottarla e stilerà una lista delle aziende più “trasparenti” nell’informare i consumatori. Tenuto conto, inoltre, che in Italia si stima che 1 persona su 5 sia vittima di frodi alimentari (Coldiretti/Eurispes 2014) e che il 52% del cibo in commercio risulta italiano anche se la materia prima viene dall’estero solo perché è stato lavorato nel nostro Paese (Coldiretti 2015) tutto ciò rende, l’idea di Pianesi, la sua attualizzazione ed, oggi, anche l’adozione della sua Etichetta da parte di Amadori rappresentano, come già dichiarato dalla vice Presidente della Commissione Commercio Estero, l’On. Cristiana Muscardini nel 2014, «un fondamentale passo in avanti verso una maggiore tutela dei diritti di tutti i consumatori, un grande contributo per i controlli delle Forze dell’Ordine, una grande opportunità di farsi conoscere per tutti i produttori seri ed una effettiva moralizzazione di tutto il sistema». EXPO 2015 e il modello di sviluppo sostenibile pianesiano L’obiettivo dichiarato di EXPO Milano 2015 era quello di individuare e diffonde- re un nuovo modello di sviluppo in grado di ottimizzare tutte le filiere di produzione per poter garantire, nel prossimo futuro, acqua e cibo a tutta la popolazione mondiale. Per raggiungere questo obiettivo ed, in tempi brevi, è, certamente, originale e, degno di nota, l’approccio multidisciplinare di Pianesi il quale, grazie alla sua idea di sviluppo sostenibile ha già dimostrato scientificamente come, da subito, attraverso una scelta più attenta e ponderata di ciò che mangiamo, sia possibile, migliorare la salute, l’ambiente e le condizioni socio-economiche di tutta la popolazione. La Regione Marche, durante le giornate ad essa dedicate presso l’EXPO, ha organizzato un convegno per presentare questa esperienza a tutti i Paesi partecipanti. Tutte le attività ed i convegni proposti da Pianesi (patrocinate da Ministeri ed Istituzioni Italiane ed Esteri come FAO, ONU, UNCCD, IPGRID, UNESCO, ecc.) sono state realizzate senza l’ausilio di alcun contributo pubblico, nonostante le numerose offerte ricevute, per una sua precisa scelta di autonomia e per non voler gravare sulle casse della Stato. Con le sue idee ogni persona come ogni Nazione può ritrovare la salute e di diventare promotore attivo di uno sviluppo realmente sostenibile. L’Associazione UPM Un Punto Macrobiotico Nel 1980, senza aiuti e particolari mezzi, fonda l’Associazione Culturale UPM Un Punto Macrobiotico (divenuta negli anni, Associazione Internazionale) grazie alla quale inizia a diffondere e a promuovere le sue idee, le 5 diete MA-PI e, più in generale, la sua proposta di sviluppo sostenibile (divenuta sempre più oggetto di studi scientifici e di progetti umanitari internazionali come i Progetti Diabete, sulla malaria, per la riforestazione, ecc.). Questa Associazione è presente in Italia (ed in altri 8 Paesi) con oltre 100 realtà ad essa affiliate (Circoli Culturali, Commissioni Scientifiche e Giuridiche, Negozi, Ristoranti, Laboratori, Forni a Legna, Case Editrici, ecc.) e conta più di 110 mila soci. Fra gli scopi principali, la tutela dell’ambiente, dei diritti dei Popoli Nativi, lo stimolo verso produzioni agricole più naturali e verso il consumo di cibi più tradizionali, curativi e sicuri (vedi l’Etichetta Trasparente Pianesiana) che devono essere distribuiti a prezzi accessibili a tutti. Presso i Ristoranti UPM, ad esempio, per volontà dello stesso Pianesi, si praticano particolari sconti per i pensionati (perché rappresentano il nostro passato, la memoria), per le Forze dell’Ordine (perché hanno il carico e l’incarico di difendere la vita della popolazione) e per gli studenti (le nostre future generazioni). Verde Ambiente 1-2/2016