Notiziario comunale n. 2 anno 2005

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Notiziario comunale n. 2 anno 2005
Periodico quadrimestrale dell’Amministrazione Comunale di Trasaghis
Autorizzazione Tribunale di Tolmezzo n. 89 del 27 febbraio 1996
Convenzione Poste Italiane Spa / Regione F.V.G. del 23.07.2004
Notizie e informazioni del Comune di Trasaghis
SOMMARIO DEL N. 2/2005
TAXE PERÇUE
TASSA RISCOSSA
33010 TRASAGHIS (UD)
ITALY
Cronaca dai paesi
Le cerimonie del 2 e del 6 maggio
Estate sul Lago e nel territorio
Attività del Consiglio Comunale
1
Album: in barca sul lago nel 1951.
EDITORIALE
QUESTO NOSTRO LAGO
Sul “nostro” Lago (siamo in tanti ad amarlo, sia tra quelli che
lo conoscono col vecchio nome di “Cavazzo” sia tra quelli
che usano la denominazione “dei Tre Comuni”), si concentra
da sempre l’interesse e l’attenzione delle popolazioni locali e
anche, con una costante progressione, di un flusso turistico
che abbraccia settori regionali, nazionali ed internazionali. Il
Lago, dopo le traversie della Sade negli anni ‘50, è stato ed
è negli ultimi tempi oggetto di una serie di interventi, che
si sono concretati nella sistemazione paesaggistica ed
ambientale e nel rilancio delle potenzialità turistiche.
I diversi progetti realizzati (viabilità, sentieristica, campeggi,
sistemazione delle rive, parchi e stagno ecologico...) hanno
ulteriormente e positivamente modificato l’aspetto del Lago,
per farlo conoscere ed apprezzare da fasce di utenza turistica
sempre più vaste e qualificate. L’Amministrazione Comunale
di Trasaghis, sul cui territorio si trova buona parte dello
specchio lacustre, ha creduto e crede in modo particolare nel
Lago, investendo, negli ultimi anni, ingenti risorse finanziarie
per migliorare l’aspetto ambientale e promuovere iniziative
turistiche.
Dopo il campionato mondiale di “tuffi dalle grandi altezze”
dello scorso giugno, il più vasto lago naturale della regione
si è riproposto dunque, anche quest’estate, come polo
turistico-sportivo, una tendenza confermata dall’inaugurazione
dell’ampliamento della rimessa natanti, dalla ripresa in grande
stile delle esplorazioni subacquee, dall’apertura - sulla sponda
est - del punto di informazione turistica, dalla presentazione
della nuova edizione della guida turistica “Invito al Lago dei
Tre Comuni” predisposta dal Comune di Trasaghis. Anche i
dati dell’affluenza turistica sul Lago, pur non definitivi, sono
significativi, con un afflusso attestato, nonostante l’inclemenza
del tempo nel mese di agosto, a valori vicini a quelli del 2004
quando l’albergo e i due campeggi avevano registrato oltre 2
mila pernottamenti e con l’allargamento del raggio d’azione
per l’attrazione turistica (alla consolidata, tradizionale clientela
austriaca e regionale, si affiancano gruppi provenienti dalle
regioni vicine e viaggi organizzati).
Sono, tutti questi, elementi che ci spingono a proseguire
nell’opera di valorizzazione e di promozione della più
importante risorsa naturale del territorio.
Ivo Del Negro
Sindaco di Trasaghis
CRONACA DAI PAESI
ESCURSIONE DELL’U.O.E.I. A MALGA AMULA E A MALGA CUVII
2
Nel programma escursionistico Uoei per la stagione 2005 è stata
inserita una traversata da San Francesco a Oncedis passando per
malga Amula. Dopo il dovuto sopralluogo eseguito dal nostro zelante
accompagnatore Luigi Zandigiacomo, per cause logistiche il percorso
è stato modificato, fissando la partenza ad Oncedis e l’arrivo a malga
Amula, con eventuale proseguimento per malga Cuvii. L’escursione ha
avuto luogo domenica 15 maggio, con la collaborazione del Comune di
Trasaghis e della signora Resi Forgiarini, che ringraziamo sentitamente:
è stata una gita non solo per camminare e per guardare, ma anche
per imparare, capire ed apprezzare l’ambiente che ci circonda.
Abbiamo appreso che il nome Amula deriva probabilmente da “Ambli”,
cioè “luogo degli ontani verdi” e che le prime notizie scritte di questa
zona appaiono nella seconda metà del 1200. Amula è una vasta area
montana situata alle pendici del monte Cuar a ovest di Alesso e
Avasinis, in Comune di Trasaghis, ad un’altezza di 732 metri. Dopo
secoli di duro lavoro, attorno agli anni ’50, con l’abbandono delle
attività pastorali e boschive della montagna, la zona è andata incontro a
un forte degrado, si è rimboschita in maniera selvaggia e incontrollata.
Dai ruderi della malga è sorta ora una struttura nuovissima, con
finalità didattiche di osservazione, soprattutto per le scuole, con una
conseguente rivalutazione faunistica e ambientale.
Durante l’escursione abbiamo potuto osservare e ammirare i cavalli
polacchi, tre bellissimi esemplari che brucavano tranquillamente. Il
progetto “cavalli Konik” è partito nel 1995 per l’introduzione di animali
che potessero adattarsi a questi luoghi per effettuare un’operazione
di controllo dell’avanzamento della vegetazione. La scelta è andata
sui cavalli Konik, eredi dell’estinta preistorica razza Tarpan, una specie
particolarmente robusta e capace di vivere anche in ambienti freddi e
disagiati. Nel 1999 sono stati introdotti 5 capi che, dopo pochi mesi
di ambientamento, sono stati liberati dal recinto di malga Amula e
lasciati in totale libertà. Ad oggi dovrebbero esserci una decina di capi,
ormai padroni di una vasta area, impegnati a contribuire al ripristino
dei pascoli e delle radure. Con il loro senso particolarmente logico
nel percorrere tracce di antichi sentieri, hanno riaperto passaggi non
più percorribili nemmeno dai cacciatori, ormai chiusi dalla vegetazione,
raggiungendo zone impensabili e non previste dal progetto. Vivono
allo stato brado, si nutrono di quanto la natura offre, nell’inverno –
se la neve copre la vegetazione – scavano con gli zoccoli e mangiano
foglie, muschi, licheni, piccole radici... I puledri nascono in febbraio
tra il gelo e la neve ed, essendo una razza assai docile, si lasciano
avvicinare e gradiscono il cibo che viene loro offerto.
Peccato che tutto questo a qualcuno non vada bene se, come abbiamo
letto poi dai quotidiani, tre di questi bellissimi cavalli sono stati poi
trovati morti avvelenati!
Lauretta Schiavi
Gli escursionisti dell’ U.O.E.I. a Malga Cuvii.
SPIEGATA A SCUOLA
L’IMPORTANZA
DEL DONO DEL SANGUE
I bambini di quinta elementare e gli alunni delle medie hanno avuto
modo di approfondire un discorso di scienze andando a conoscere
il dono del sangue e l’attività della Sezione A.F.D.S. “Val del Lago”.
E’ stato il Presidente della Sezione Renato Stefanutti, assieme al
consigliere Nicolino Della Mea a illustrare l’attività della sezione, che
raccoglie i donatori di Trasaghis e di Bordano. Successivamente il Sig.
Nicola Carlesso, consigliere provinciale della stessa Associazione, ha
spiegato le caratteristiche e la composizione del sangue e spiegato
quale importanza può avere la donazione nella medicina e per salvare
tante vite umane. Molto interesse ha suscitato dunque l’iniziativa
promossa dalla locale sezione Afds.
L’ AFDS a scuola.
65° DI SACERDOZIO
DI DON CELESTE COSTANTINI
Domenica 12 giugno la comunità cristiana di Trasaghis, in unità con
la fraternità presbiteriale foraniale di Gemona, ha festeggiato Don
Celeste Costantini nel 65° anniversario di ordinazione sacerdotale.
Don Celeste, nato a Trasaghis 88 anni fa, è stato ordinato sacerdote
nel duomo di Udine dall’arcivescovo mons. Giuseppe Nogara il 9
giugno 1940, vigilia dell’entrata in guerra dell’Italia. Dopo un lungo e
fecondo ministero sacerdotale nelle diverse comunità che gli sono
state affidate, si è ritirato nel paese natio. La comunità di Trasaghis ha
partecipato commossa alla Santa Messa che don Celeste ha celebrato
nella chiesa parrocchiale in rendimento di grazie al Padre per la sua
chiamata a operare nella vigna del Signore. All’inizio della celebrazione,
il direttore del consiglio pastorale, dopo aver ricordato la figura
del festeggiato che, in ogni
circostanza, è sempre stato
vicino alla comunità con la sua
presenza umile e discreta ma
vigile e operosa, gli ha fatto
dono di una targa ricordo
e di un crocifisso, fedele
riproduzione del capolavoro di
Cimabue. Al termine del rito,
ha fatto seguito un simpatico
momento conviviale, offerto
dai parenti del presule. A don
Celeste Costantini, l’augurio
della sua comunità : ad multos
annos!
E.P.
65° Anniversario di Don Celeste.
SPECIALE 2 MAGGIO
PRESENTATO “TATORT AVASINIS”, IL FILMATO TEDESCO
SULL’ECCIDIO DEL 2 MAGGIO
Con una notevole e commossa partecipazione hanno avuto luogo le
manifestazioni per il 60° anniversario della strage di Avasinis, quando, il
2 maggio 1945, truppe nazifasciste in ritirata penetrarono nella piccola
frazione di Trasaghis uccidendo indiscriminatamente 51 persone.
Già nella serata del primo maggio, nella chiesa parrocchiale, è stato
proiettato il reportage (appositamente doppiato) “Tatort Avasinis”,
realizzato dalla televisione bavarese Medienwerkstatt di Norimberga
(con la regia di Jim G.Tobias): un servizio giornalistico dove vengono
ricostruiti i momenti della strage, attraverso riprese dirette sui luoghi
ed interviste ai testimoni di quel tragico evento. Il filmato è stato
seguito con estrema attenzione da parte delle numerosissime persone
convenute; le testimonianze riportate (Cèsar, Menia e Mariuta) hanno
suscitato notevole commozione. Al termine, è stato tributato al
lavoro della troupe tedesca un fragoroso applauso. L’Amministrazione
comunale ha deciso di duplicare un certo numero di cassette e DVD
per la diffusione del filmato tra scuole, biblioteche, Istituti di ricerca.
Nella serata ha anche avuto luogo un applaudito concerto del coro
Panarie di Artegna (diretto dal maestro Paolo Paroni) espressamente
dedicato alla memoria delle vittime del 2 maggio con una serie di
brani eseguiti per coro e organo.
La chiesa di Avasinis gremita per la presentazione del filmato ed il concerto corale.
3
MOMENTI DI INTENSA COMMOZIONE
NEL 60° ANNIVERSARIO DELL’ECCIDIO DI AVASINIS
Il 2 maggio, don Giulio Ziraldo, coadiuvato da don Maurizio Stefanutti e da don Sergio Gaspari, ha celebrato nella chiesa parrocchiale
la santa messa, soffermandosi in particolare sul senso evangelico del
perdono; successivamente, la deposizione di corone d’alloro al monumento alle vittime. Paola D’Agaro, con la collaborazione di Serena Chiapolino, ha poi dato lettura di ampi stralci del racconto “Requiem per i morti del 2 maggio”, un testo che recentemente ha vinto il concorso nazionale “Parole attorno al fuoco” e che descrive
il dramma della strage visto attraverso gli occhi stupiti dei bambini,
increduli testimoni di tanto scempio. Dopo l’intervento di Adriana
Geretto, in rappresentanza dei familiari delle vittime civili di guerra, hanno preso la parola il Sindaco di Trasaghis Ivo Del Negro ed il
Presidente del Consiglio Regionale Alessandro Tesini. Del Negro, nel
ricordare la costante volontà della gente di Avasinis e dell’Amministrazione comunale di perpetrare l’omaggio alle vittime dell’eccidio,
ha sottolineato i passi sostenuti per giungere alla verità sulle circostanze che portarono alla strage. Egli ha infatti rammentato come
la popolazione di Avasinis, mantenendo fede ad un impegno assunto
60 anni fa assieme a don Francesco Zossi, abbia sempre ricordato
le vittime del 2 maggio ’45 e ha dato poi lettura di un messaggio inviato dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica dott.
Gaetano Gifuni per conto del Presidente Ciampi.Tesini, dal canto suo,
si è soffermato sul senso dell’aspirazione alla giustizia, un concetto
che non diverge da quello del perdono evangelico: se umanamente è possibile, forse doveroso giungere a una forma di perdono, eticamente è giusto che i fatti storici vengano inquadrati nel corretto
contesto e le responsabilità chiarite definitivamente.
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il Prefetto di Udine
dott. Camillo Andreana, numerosi Sindaci (tra i quali Marini di Gemona e Iuri di Cavazzo) e amministratori dei comuni vicini, il consigliere regionale Della Pietra, i rappresentanti dell’ANPI Provinciale guidati dal Presidente Vincenti, i ragazzi, gli insegnanti e i dirigenti scolastici delle scuole del comune, l’assessore provinciale Sandruvi, gli Alpini dei Gruppi di Avasinis, Alesso e Peonis, numerosi assessori e consiglieri comunali di Trasaghis, e tanti cittadini di Avasinis e
dei paesi vicini.
Paola D’Agaro legge “Requiem per Avasinis”; alle sue spalle il Prefetto, il Sindaco e
il Presidente Tesini.
Tra i numerosi interventi alla cerimonia di Avasinis, anche scolaresche delle elementari e
delle medie (Foto R. Forgiarini).
CRONACA DAI PAESI
IL 29° ANNIVERSARIO
DEL TERREMOTO
RICORDATO AD AVASINIS
IL CAP. MC BRIDE
Il programma delle manifestazioni promosse dal Comune per
venerdì 6 maggio 2005, ventinovesimo anniversario del terremoto, hanno previsto per le 10.30 la Celebrazione Santa
Messa nel Cimitero di Trasaghis da parte di don Sergio Gaspari, coadiuvato da don Giulio Ziraldo e da don Elio Nicli, indimenticato parroco di Trasaghis all’epoca del terremoto. Il celebrante ha ricordato, nell’omelia, il sacrificio della popolazione e auspicato che la comunità abbia sempre al centro i valori della chiesa. Ha poi avuto luogo l’intervento del Sindaco Ivo
Del Negro, che, dopo aver ricordato le vittime del sisma, ha
ripercorso le tappe che hanno portato alla ricostruzione dei
diversi paesi. Alla cerimonia hanno preso parte o ragazzi delle scuole del Comune, accompagnati dai loro insegnanti, e numerosi familiari delle vittime e semplici cittadini. In serata, alle 20.45, nella Sala Consiliare, la proiezione del documentario
“Friuli 1976, la prova del terremoto” proposto dal Centro Studi e Audiovisivi del Friuli.
Lunedì 16 maggio, come avviene ormai da diversi anni, il Comune
di Trasaghis, in collaborazione con il Gruppo Alpini di Avasinis e
con la Pro Loco “Amici di Avasinis” ha ricordato il sacrificio del
capitano dell’Aeronautica canadese Ronald George Mc Bride.
I rappresentanti del Comune, delle Associazioni e tanti cittadini
si sono recati in corteo fino al cippo che ricorda lo sfortunato
ufficiale canadese, caduto in una missione di soccorso alle popolazioni del Friuli terremotato, nel primo pomeriggio di domenica 16 maggio 1976.
Dopo la deposizione di un mazzo di fiori, sono state recitate le
preghiere e i canti dei defunti e il Sindaco Ivo Del Negro ha ricordato la figura ed il sacrificio del capitano Mc Bride.
L’intervento del Sindaco nella commemorazione del 6 maggio.
Cerimonia al Cippo del Cap. Mc Bride
4
SULLE ORME DEI COSACCHI
Ljuba Micailovna vive a Rostov, in Russia e, da anni, dedica il proprio
impegno alla ricostruzione della storia del popolo cosacco, attraverso
la pubblicazione di articoli e altre iniziative culturali e, in quest’ottica, ha
potuto nelle scorse settimane ottenere un visto per venire in Italia e
ripercorrere i luoghi che hanno visto protagonisti i cosacchi nella loro
permanenza in Friuli e in Carnia tra il 1944 ed il 1945.
Anche lei, durante gli ultimi mesi della seconda guerra mondiale, per una
serie complessa di vicende, è venuta in Carnia, a Villa Santina.
L’abbiamo incontrata durante una tappa di trasferimento da Udine a
Villa Santina, quando si è fermata nel Comune di Trasaghis, nei paesi che
i cosacchi avevano ribattezzato Novorossijsk (Trasaghis) e Novocerkassk
(Alesso) dove ha visitato i luoghi dell’occupazione, la chiesa di Alesso
con le cinque icone e i siti che avevano ospitato alcuni cimiteri cosacchi,
dove ha voluto raccogliersi in una commossa preghiera.
Grazie alla collaborazione di Olga Shapovalova Cavan, che si è
cortesemente prestata a fare da interprete, è stato possibile conoscere
qualcosa della storia personale di questa donna. Dopo l’invasione dell’Urss
da parte delle truppe naziste, Ljuba e i suoi familiari erano stati portati in
un lager tedesco, nella zona di Münster, nel nord Westfalia. Per sfuggire
a condizioni di vita e di lavoro molto dure, la ragazza, dopo parecchi
mesi, era riuscita a tentare la fuga, nascondendosi sotto i sedili di un
treno in viaggio per l’Europa: un viaggio lungo e pericoloso, anche sotto i
bombardamenti, attraverso la Germania e la Slovenia, al termine del quale
si era ritrovata in Carnia, a Villa Santina. Era una ragazza diciassettenne
sola, senza familiari o conoscenti: inizialmente aveva trovato ospitalità
presso una signora italiana, poi aveva potuto mettersi in contatto con le
comunità cosacche ospitate nel paese carnico. Ma la guerra ormai volgeva
al termine: aveva seguito i suoi connazionali nella ritirata verso l’Austria
e si era quindi ritrovata in un campo di concentramento gestito dagli
inglesi nei pressi di Lienz. Anche qui - riferisce Lijuba - le condizioni erano
assai difficili: c’erano migliaia di persone ammassate e gli inglesi avevano
l’ordine di sparare su chiunque avesse tentato di scappare. Si avvicinavano
inoltre le giornate nelle quali gli inglesi avrebbero riconsegnato i cosacchi
ai russi: con uno stratagemma, la ragazza era riuscita a scappare con
altre due giovani: una fuga lunga e difficoltosa, senza viveri o mezzi,
dal confine tra l’Austria e l’Ungheria attraverso l’Europa centrale...
Un’esperienza difficile, dunque, tale
da restare profondamente impressa
nella memoria. E a quelle giornate,
alla sorte di tanti suoi connazionali,
Lijuba ha dedicato l’impegno della
propria faticosa ricerca, che riporta in
patria dove, proprio a Novocerkassk,
è stato aperto un museo sulla
storia dei cosacchi del Don e
dove si apprestano a festeggiare il
duecentesimo anniversario della
fondazione della città.
P. St.
La Sig. ra Lijuba tra il Sindaco, i coniugi Cavan
e il Preidente dell’AFDS
CRONACA DAI PAESI
OMAGGIO A BOTTECCHIA
Mercoledì 15 giugno il 78° anniversario della morte di Ottavio
Bottecchia, il primo ciclista italiano a vincere due Tour de
France, é stato ricordato con due manifestazioni estremamente
significative: la commemorazione al cippo di Peonis e la
presentazione, nella sala consiliare di Trasaghis, del volume di
Pieri Stefanutti “Ottavio Bottecchia, quel mattino a Peonis”.
Moltissimi erano gli appassionati di ciclismo che sono
convenuti, alle 18.30, a Peonis, davanti al cippo di Bottecchia:
una manifestazione che ha luogo da diversi anni ma che non
aveva mai visto un simile concorso di persone. Al cippo, oltre
al Sindaco di Trasaghis, hanno ricordato brevemente la figura
del campione Giorgio Deotto, infaticabile ispiratore della
cerimonia, il prof. Faustino Anzil, già assessore allo sport del
comune di Udine, e Nevio Cipriani, presidente dell’Udace.
Era presente anche l’assessore regionale allo sport Roberto
Antonaz.
Sala consiliare stracolma anche alle 20.30 per la presentazione
del libro dedicato alla ricostruzione delle ultime ore di
Bottecchia e l’inaugurazione di una mostra di cimeli e materiale
documentaristico su Bottecchia curata da Renato Bulfon di
Remanzacco. Il sindaco di Trasaghis Ivo Del Negro ha fatto gli
onori di casa, ricordando il lungo impegno dell’Amministrazione
comunale per l’omaggio al campione (con l’intitolazione di una
via a Peonis e della strada che da Cornino, attraverso Peonis,
giunge al bivio per Avasinis) e per chiarire le cause di quella
caduta, che tante discussioni ha suscitato. Edoardo Scarpis, il
sindaco di Colle Umberto, il Comune in provincia di Treviso
che ha dato i natali a Bottecchia, é intervenuto ricordando
quanto della memoria del campione persista ancora nella zona
a cavallo tra Veneto e Friuli e nella memoria degli sportivi.
L’assessore provinciale Claudio Sandruvi ha portato il saluto
della Provincia e sottolineato l’importanza, culturale e storica,
dell’iniziativa.
Un particolare della mostra su Bottechia, curata da Renato Bulfon.
La commemorazione al cippo di Poenis.
Si é poi entrati nel vivo della presentazione, con gli interventi
dell’autore del libro, del dott. Salvatorelli e del giornalista
Claudio Gregori della Gazzetta dello Sport.
Pieri Stefanutti, illustrando i contenuti del libro, ha ripercorso
i tratti salienti di una lunga ricerca, partita dall’analisi delle
tante versioni che hanno riguardato la morte di Bottecchia
e conclusasi con la raccolta di nuove testimonianze che,
raccordate, permettono di dire che la morte di Bottecchia
fu dovuta a un incidente, escludendo quindi ipotesi delittuose
di vario genere. Alle medesime conclusioni é giunto il dott.
Enzo Salvatorelli che ha illustrato con chiarezza i dati che
possono essere desunti dalla lettura della cartella clinica della
degenza ospedaliera di Bottecchia.
Il giornalista della Gazzetta dello Sport Claudio Gregori,
chiamato a trarre le conclusioni, ha elogiato il lavoro di
analisi effettuato da Stefanutti e Salvatorelli, giudicandolo
corretto e assai convincente; ha chiosato però sottolineando
che, probabilmente, della fine di Bottecchia si continuerà a
parlare ancora, perché la fine dei campioni - forse giustamente
- rimane confinata in un’aura di mistero che, in fondo, serve
anche a perpetuarne la leggenda.
Il tavolo dei relatori (Foto Bruno Londero).
5
SPECIALE LAGO
COPPA DEL MONDO DI TUFFI DALLE GRANDI ALTEZZE
SUL LAGO DEI TRE COMUNI
Il lago dei Tre Comuni ha ospitato per la prima volta, mercoledì 29
giugno, una manifestazione sportiva di richiamo: una delle cinque gare
europee della diciottesima edizione della Coppa del Mondo di Tuffi
dalle Grandi Altezze. Si è trattato di una importante manifestazione
promossa dalla Fedemar (Federazione Europea Sport del Mare), che,
nonostante il rinvio di un’ora a causa del maltempo, ha potuto poi
svolgersi regolarmente con la partecipazione di una quindicina di
atleti provenienti da Stati Uniti, Messico, Colombia, Marocco, Italia,
Francia, Germania, Svizzera, Lussemburgo, Serbia, Bulgaria, Ucraina,
Russia. Una manifestazione altamente spettacolare, dunque, che ha
visto i tuffatori lanciarsi da una piattaforma alta 23 metri, allestita
nei pressi della rimessa natanti della Società Nautilago, sulla riva
ovest; al termine della gara i 7 giudici internazionali hanno stilato la
classifica che ha visto prevalere il colombiano Duque Orlando, seguito
dall’australiano Joe Zuber e dal russo Sergej Zotin
Un evento di livello, che ha richiamato sulle sponde del lago parecchie
centinaia di sportivi (una partecipazione che sarebbe stata senz’altro
superiore con un tempo più clemente) e che è stato seguito dalla
stampa e dalla televisione (le telecamere di Rai Sat, che hanno ripreso
tutta la manifestazione, ne hanno trasmesso un’ampia sintesi l’8 luglio).
La manifestazione ha potuto avere luogo grazie al sostegno della
Regione Friuli Venezia Giulia, delle Comunità Montane della Carnia e
del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, dei Comuni di Bordano,
Cavazzo Carnico e Trasaghis.
Nelle cerimonie di premiazione, il Sindaco di Trasaghis Ivo Del Negro,
intervenendo anche a nome dei colleghi di Bordano Enore Picco e di
Cavazzo Dario Iuri, ha sottolineato l’importanza dell’evento sportivo
che è servito anche a rilanciare in grande stile il più vasto lago naturale
della regione, preannunciando poi l’impegno per la riproposta della
manifestazione anche per i prossimi anni.
Un momento della gare (Foto Resi Forgiarini).
Un momento delle premiazioni (Foto Pierpaolo Turri).
6
LAGO, RADDOPPIA LA RIMESSA NATANTI
La possibilità di praticare sport nautici sul Lago dei Tre Comuni si
arricchisce ora di una nuova struttura: a fianco della rimessa natanti
(costruita negli anni ’70 sulla riva ovest lungo la strada intercomunale
Alesso - Somplago, ristrutturata dopo il terremoto e completata nel
1996), il Comune di Trasaghis ha dato corso a lavori di ampliamento
che hanno portato alla costruzione di un nuovo edificio, Si tratta
di un fabbricato a uso magazzino e servizi, ed è stato realizzato
contestualmente alla
sistemazione della riva
a nord del ponticello,
all’adeguamento dei pontili
e alla recinzione dell’area
lungo il lato strada.
Il progetto e la direzione
lavori sono stati curati
dall’Ufficio Tecnico del
Comune, mentre le opere
murarie sono state eseguite
dalla ditta Sava di Buja. Il
costo dell’intervento è
stato di oltre 209 mila
euro, finanziati con un
Il nuovo edificio della rimessa natanti.
contributo di oltre 198 mila euro ottenuto dalla Direzione Regionale
del Turismo ed il rimanente con fondi propri del Comune di Trasaghis.
Anche questa struttura, come la attigua rimessa natanti, sarà data in
gestione alla Società Nautilago, che organizza ogni anno corsi di vela
sia per ragazzi, sia per adulti nonché corsi di avviamento al canottaggio:
il nuovo edificio garantirà una ottimale gestione delle imbarcazioni e
del materiale correlato oltre a consentire una migliore organizzazione
della vita societaria.
L’inaugurazione della
nuova struttura ha avuto
luogo sabato 30 luglio,
alle ore 17, quando hanno
preso la parola il sindaco
di Trasaghis Ivo Del Negro,
l’Assessore provinciale
allo Sport Claudio
Bardini e l’Assessore
regionale al Turismo e alle
Attività produttive Enrico
Bertossi.
Il taglio del nastro dell’Assessore Bertossi, che ha accanto
l’assassore Bardini e il sindaco Del Negro (Foto Decio Tomat).
SPECIALE LAGO
RIPRESA L’ATTIVITA’
SUBACQUEA SUL LAGO
UNA GUIDA PER CONOSCERE
IL LAGO E IL TERRITORIO
Dopo le “esperenze pilota” della fine degli anni ’60, è ripreso un
programma di attività subacquea sul Lago dei Tre Comuni.
A portarlo avanti è l’associazione sportiva “Mediterraneo Sub” di
Udine, un’associazione fondata nel 1999, iscritta alla Federazione Italiana
Pesca Sportiva e Attività Subacquee (F.I.P.S.A.S. – C.O.N.I.) e che conta
circa 200 soci. “Mediterraneo Sub” svolge attività didattica con un
gruppo di 10 istruttori brevettati ed altrettanti aiuti istruttori e guide
subacquee, rilasciando brevetti internazionali; oltre all’insegnamento,
l’associazione è attiva anche nelle gare di videoriprese subacquee, alle
quali partecipa con importanti campioni ed è inoltre iscritta alle liste
regionali di Protezione Civile, per il soccorso in acqua con una squadra
composta da personale appositamente addestrato, tra cui un istruttore
nazionale di Protezione Civile. Oltre alle periodiche immersioni nel
lago programmate dai soci, l’Associazione ha organizzato il 30 luglio
una giornata di prove gratuite di immersione ove, dopo una lezione
introduttiva, le persone che hanno desiderato provare l’emozione
della prima immersione, sono state accompagnate individualmente
da un istruttore qualificato. Quanti fossero interessati a conoscere
maggiormente l’attività dell’Associazione o parteciparvi direttamente,
possono rivolgersi a Daniele Fogliarini (tel. 348/4714844).
Il Comune di Trasaghis ha fatto uscire quest’estate (dopo il notevole
apprezzamento suscitato dall’edizione del 1998) la riedizione
aggiornata della guida “Invito al Lago dei Tre Comuni” che descrive,
pur sommariamente, le caratteristiche del lago, la sua storia, gli
aspetti relativi alla flora ed alla fauna, le escursioni affrontabili...
La guida, curata da Pieri Stefanutti e stampata dalle Arti Grafiche
Friulane, mantiene l’impostazione della precedente edizione, ma
si presenta rinnovata nei contenuti e nella ricca documentazione
fotografica. Si tratta insomma, come sottolinea il Sindaco di Trasaghis
Ivo Del Negro nell’introduzione, di “uno strumento in più per
conoscere, apprezzare e utilizzare coscientemente una delle maggiori
risorse del nostro
territorio”.
La guida è stata
presentata sabato 30
luglio alle 18 sulla riva
est del Lago, vicino
al ristorante e alla
discoteca, nel nuovo
punto di informazione
t u r i s t i c a “ Va l d e l
Lago” promosso
dall’A.I.A.T. e dai
Comuni di Bordano,
Cavazzo e Trasaghis:
una struttura che, per
tutto il periodo estivo,
ha potuto fornire un
prezioso ser vizio
con la disponibilità di
materiale informativo
e d i p ro m o z i o n e
turistica sulla zona
della Valle del Lago.
I sub impegnati al lago il 29 giugno.
Vele e pedalò sul lago.
RIVIVE IL FATICOSO MONDO DELLA PESCA DI MESTIERE
Organizzato dal Centro di Documentazione sul Territorio, ha avuto
luogo sul lago il 18 agosto una dimostrazione di attrezzi e metodologia
dell’antica “pesca di mestiere”, una pratica assai diffusa nel passato
ma scomparsa dopo l’intervento della Sade-Enel degli anni ‘50. Il
pescatore Albano Stefanutti ha restaurato un rêt grant, una rete da
strascico lunga una quarantina di metri e due nassins, spiegando agli
intervenuti le modalità di costruzione dell’attrezzatura e le tecniche
di pesca; Augusto Stefanutti, con l’aiuto di una barca, ha poi fatto
vedere concretamente come avveniva la posa ed il successivo ritiro
delle nasse sul fondo del lago. Le operazioni si sono avvalse della
collaborazione dell’Ente Tutela Pesca, nelle persone delle guardie
volontarie Claudio Polano ed Angelo Stefanutti.
Dimostrazione pesca.
Posa delle Nasse.
7
INIZIATIVE ESTIVE
MUSICA, TEATRO E AMBIENTE NELLA MAGICA ESTATE SUL LAGO
8
Anche quest’anno il Comune di Trasaghis ha promosso un ricco calendario di manifestazioni all’interno del progetto “Estate sul Lago
2005”: si è trattato di una serie di iniziative culturali, sportive e ricreative sul Lago dei Tre Comuni e nei paesi contermini. Il calendario è stato pubblicizzato attraverso un depliant a colori, stampato
dal Comune presso le Arti Grafiche Friulane.
Oltre agli “Appuntamenti al buio” a cura della “Cineteca del Friuli”,
con la proiezione di film di successo sul lago e nelle diverse frazioni del comune, diverse importanti iniziative hanno avuto luogo per
tutto il mese di luglio e di agosto.
Alcune delle iniziative in programma: il 30 luglio, concerto sul lago
di otto gruppi rock (nella manifestazione “Lâk’&roll”), il 3 agosto, il
cantautore friulano Dario Zampa ha presentato “Cjantâ Friûl: un viaç
lunc 30 agns”, canzoni e parole sotto un cielo di stelle per ragionare su un Friuli che cambia; il 7 agosto, sulla Riva Est, la Compagnia
di Arti & Mestieri di Pordenone ha riproposto “Storiis di aghis, storiis di aganis”; il 10 agosto Vanni e Antonio De Lucia, accompagnati
dalla fisarmonica di Sandro Paradisi, hanno offerto, con lo spettacolo
“Alla garibaldina”, una riflessione divertente e antiretorica sul senso
dell’esperienza resistenziale, a confronto con gli inganni e le trappole del conformismo attuale.
Le manifestazioni di “Estate sul Lago” hanno compreso anche la “Sagra di Luglio” ad Alesso e la “Festa del Lampone e del Mirtillo” ad
Avasinis: nel primo si è avuto il definitivo “collaudo” della nuova area
festeggiamenti a ridosso del Palar, con un notevole successo coronato da uno spettacolo pirotecnico; ancora vinta “la scommessa” di
Avasinis, con decine di migliaia di persone affluite nel piccolo paese pedemontano per la degustazione di mirtilli e lamponi, preparati
freschi o in confettura, sciroppo, gnocchi, dolci e liquori... un’offerta
diversificata accompagnata da numerosi appuntamenti musicali (una
ventina i gruppi coinvolti), sportivi (il terzo trofeo memorial “Manuel
Revelant” per una marcia in montagna) e culturali (come la mostra
di Elios Vertovese “Forme tra equilibrio e movimento”).
Grossa delusione, invece, alla vigilia di ferragosto e al sabato successivo, poiché il maltempo ha impedito che avesse luogo la magica
“notte dei fuochi sul lago”.
“Estate sul Lago” è stata proposta dal Comune di Trasaghis con la
collaborazione dell’Associazione “Nautilago”, della Biblioteca Comunale di Trasaghis, della Cineteca del Friuli, della Comunità Montana
del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, della Pro Loco di Alesso, della Pro Loco “Amici di Avasinis” e della Provincia di Udine.
Cinema sotto le stelle.
Festa del Lampone e del mirtillo ad Avasinis.
ESTATE RAGAZZI 2005: OTTAVA EDIZIONE
PER IL CENTRO ESTIVO PROMOSSO DAL COMUNE
Anche quest’anno il Comune di Trasaghis ha attivato il Centro estivo “Estate
ragazzi 2005”, rivolto agli alunni dell’ultimo anno delle scuole d’infanzia e
dei due cicli delle primarie, affidandone 1’organizzazione alla Cooperativa
“Ascaretto” di Pordenone. Il Centro (cui hanno aderito una quarantina di
bambini) è rimasto attivo per tutto il mese di luglio: il primo turno dal 4 al 15
ed il secondo turno dal 18 al 29. Il Comune ha messo a disposizione gli spazi,
presso il Centro Studi di Alesso e lo scuolabus per le uscite ed è intervenuto
finanziariamente per ridurre la quota di partecipazione richiesta alle famiglie;
1’iniziativa è stata sostenuta anche dall’A.S.S. n.3 del Gemonese.
Escursione nel bosco per il primo gruppo.
Il Centro estivo si proponeva di far vivere ai bambini un periodo di sereno
e proficuo impegno del tempo libero dalle attività scolastiche, realizzando
un’attiva esperienza di vita sociale e comunitaria e promuovendo il più ampio
sviluppo della personalità dei bambini coinvolti. Nel corso del Centro estivo sono
state organizzate svariate iniziative: uscite sul territorio (al lago) e nei centri
vicini (Magnano, Cornino...) ,
incontri con esperti, grandi
e piccoli giochi, tornei
sportivi, attività musicali
con canti e danze, botteghe
creative dedicate alle attività
espressive, manipolatorie e
teatrali, feste. Al termine di
ogni turno (venerdì 15 e 29
luglio) è stata organizzata una
serata nella quale i bambini
hanno proposto alle famiglie
un sunto delle attività svolte
(teatro, danze...) a esemplificare
il percorso seguito.
Serata finale: presentazione del secondo gruppo.
SPAZIO APERTO
PER UNA MEMORIA STORICA DELLA “SAGRA DEL LAMPONE E DEL
MIRTILLO” DI AVASINIS
La Sagra (è nata così, non col termine di “festa”) del Lampone e
del Mirtillo è stata ideata durante la visita di don Giuliano Picco,
accompagnato da Melio Urban e da chi scrive, agli emigranti in
Lussemburgo, nell’aprile del 1967.
Rientrati in paese, l’idea venne subito messa al vaglio del Consiglio
pastorale ed ai capi famiglia di Avasiinis, che ne furono entusiasti.
Non si perse tempo, ed un apposito comitato si mise subito al
lavoro per farla già partire nello stesso anno: la sagra debuttò
infatti il 12 agosto 1967.
Nel cortile della canonica vennero realizzate la “casera”, i chioschi
per la mescita e la distribuzione del prodotto ed una pista per il
ballo e le manifestazioni collaterali.
Le edizioni furono sei, dal 1967 al 1972; le prime quattro furono
gestite dalla Parrocchia; nel ’71 dal CIL (Comitato Iniziative Locali) e
nel ’72 dalla Polisportiva di Avasinis. Lo scopo non era la creazione
di un business ma la divulgazione delle peculiarità di Avasinis, per
far conoscere le bellezze locali ad una vasta area di pubblico, per
la promozione turistica e, in generale, per costituire un’occasione
per richiamare, quanto più possibile, l’attenzione delle autorità ai
più vari livelli.
Il lampone e il mirtillo venivano raccolti nel luogo di crescita, sul
monte Cuar, dopo due ore di marcia lungo sentieri scomodi ed
impervi da parte delle donne locali, quelle che per tutta la vita
avevano fatto quel raccolto per integrare i magri guadagni familiari
e che ora lo facevano gratuitamente per lo sviluppo economico
conoscitivo dei luoghi che avevano visto tante generazioni faticare
per ricavare qualche soldo dalla vendita del prodotto alle distillerie
friulane.
L’iniziativa ebbe un crescente successo e venne integrata da varie
manifestazioni culturali e sociali: musica, concerti, spettacoli di
folclore friulano e di arte varia; vennero anche allestite varie
mostre quali quelle della flora, della fauna selvatica, del formaggio
locale...
Donne impegnate nella raccolta del lampone.
Il bollettino Parrocchiale di Avasinis nel 1968 sulla seconda edizione della sagra.
La baita in costruzione.
9
Momenti di festa nelle prime edizioni.
Grazie a una intelligente campagna di diffusione capillare, attraverso
volantini, manifesti, giornali e radio si riuscì allora a polarizzare
l’attenzione di tutto il Triveneto e l’interesse delle organizzazioni
istituzionali, cui l’iniziativa era, in fondo, diretta. Con i buoni risultati
raggiunti, a completamento della sagra, nel 1969 venne inaugurata
una baita in montagna, dove i visitatori venivano accolti da leggiadre
fanciulle in costume “Asìn” appositamente creato dalle nostre
sarte, e potevano anche usufruire dei pasti a base di polenta e
grigliate in un gradevolissimo scenario panoramico sul Lago dei
tre Comuni.
Alla fine, questa lodevole iniziativa ha dovuto cedere il passo alla
voglia di rinnovamento dei noti eventi sessantottini, rinnovamento
condivisibile e auspicato che però si è realizzato soltanto trenta
anni dopo, grazie alla volontà di un paese che ha saputo ritrovare
unità e collaborazione.
E’ facile rovesciare qualsiasi iniziativa; difficile è farla rinascere.
La nostra è stata riesumata grazie all’intuito di volenterosi che
hanno saputo riprendere quello che i loro padri, tanto tempo fa,
avevano faticosamente costruito per il progresso del nostro paese.
Lo scenario è radicalmente modificato: i lamponi e i mirtilli non
vengono più lavorati artigianalmente negli scantinati dell’Asilo Mons.
Ridolfi dalle nostre capaci massaie, né vengono da loro raccolti,
togliendo così quel tocco paesano tanto caro ai nostri tempi.
Quello che conta è la rinascita della “Festa”, alla quale auguriamo
sempre maggior successo a beneficio esclusivo delle necessità
locali.
Modesto Di Gianantonio
ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO COMUNALE
SEDUTA DEL 23 MAGGIO 2005
Nel corso della seduta il Sindaco Ivo Del Negro, prendendo
la parola in apertura, ha comunicato l’avvenuta modifica della composizione della Giunta, con la nomina ad assessore
(con le deleghe per l’urbanistica, i lavori pubblici ed il turismo)
e vice sindaco del consigliere Augusto Picco in sostituzione
del dimissionario Decio Tomat. Del Negro ha rivolto un vivo
apprezzamento per l’attività amministrativa prestata da Decio Tomat come vice sindaco dal 2 maggio 1995 all’8 maggio
2005, un decennio nel quale ha dimostrato serietà, precisione e
competenza. All’elogio del Sindaco si sono associati l’assessore
Marina Collavizza, il capogruppo di maggioranza Henry Stefanutti ed il consigliere Rudy Cucchiaro per la minoranza, che si
è anche soffermato sulle competenze ed i ruoli del Consiglio
comunale dopo l’entrata in vigore della L.142. Il Sindaco, a nome dell’intero Consiglio comunale, ha poi consegnato a Decio
Tomat, che ha ringraziato commosso, una targa ricordo.
Il Consiglio ha quindi iniziato a discutere sul Conto Consun10
Augusto Picco.
tivo 2004. Il Sindaco ha esposto il quadro riassuntivo delle
entrate e delle uscite, che presenta un avanzo di amministrazione di oltre 278 mila euro, sottolineando come questo rappresenti un risultato soddisfacente, dal momento che non si
è reso necessario ricorrere all’avanzo amministrativo per il finanziamento delle spese correnti. Successivamente il Revisore dei Conti, il rag. Sergio Tempesti, ha illustrato, in una specifica relazione, i contenuti del documento, attestandone la positività ed esprimendo parere favorevole all’approvazione. Sono
intervenuti anche i capigruppo di minoranza Marina Ottomaniello e di maggioranza Henry Stefanutti. La Ottomaniello ha
analizzato il documento contabile, per dedurne che “le risorse
finanziarie a disposizione della Giunta sono state utilizzate al
meglio e con parsimonia” e dando “un giudizio tutto sommato
positivo” preannunciando quindi, nel rispetto dell’autonomia e
della posizione istituzionale del gruppo, l’astensione; Stefanutti, per la maggioranza, ha dato atto della positiva situazione finanziaria del Comune. Il Conto consuntivo per il 2004 è stato quindi approvato con i voti della maggioranza e l’astensione
istituzionale della minoranza. Con le medesime posizioni sono
state anche approvate alcune variazioni al bilancio di previsione per il 2005. Dopo l’approvazione all’unanimità dell’autorizzazione all’acquisto di 10 mila azioni della Società Carniacque S.p.A., la seduta si è chiusa con l’approvazione unanime
di un ordine del giorno per la richiesta di incentivi per le
operazioni di taglio e ripulitura dei fondi adiacenti le strade, per poter garantire minori costi di manutenzione ed assicurare maggiore visibilità e sicurezza.
Decio Tomat.
SEDUTA DEL 7 LUGLIO
All’apertura della seduta il Consiglio comunale ha osservato un
minuto di raccoglimento per le vittime degli attentati di Londra.
Il Sindaco Ivo Del Negro ha poi introdotto i contenuti dello
schema di contratto per la gestione del servizio idrico
integrato, ricordando la precedente decisione del Consiglio di
provvedere all’acquisto di 10 mila azioni della Società Carniacque
Spa di Tolmezzo, rispondendo poi ad alcune osservazioni poste
dal consigliere Rudy Cucchiaro sulla durata e sulle modalità di
gestione; successivamente il Consiglio ha approvato all’unanimità
lo schema di contratto, autorizzando il Sindaco a sottoscriverlo
con la Società Carniacque Spa.
Sempre all’unanimità, dopo avere ascoltato la relazione del Sindaco
e l’intervento dei consiglieri Cucchiaro,Tomasino e Ottomaniello,
il Consiglio ha deliberato di non procedere alla rinegoziazione e
al rifinanziamento dei prestiti contratti dal Comune con la Cassa
Depositi e Prestiti di Roma (trattandosi di una procedura ormai
non conveniente per il Comune). Sono stati anche approvati il
regolamento per l’applicazione della normativa sulle sanzioni
amministrative in violazione a disposizioni dettate da regolamenti
e ordinanze comunali e l’interpretazione autentica del Piano degli
Insediamenti Produttivi a carattere industriale e artigianale a
Trasaghis capoluogo.
Con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione della
minoranza sono state infine approvate alcune modifiche alla
relazione di bilancio pluriennale (a seguito di maggiori
investimenti verificatisi per il 2005) e ratificate due delibere della
giunta comunale sempre relative a variazioni di bilancio.
Briglia sul Palar (Foto Decio Tomat).
COMUNE INFORMA
LAVORI DI SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALE
DEL RIO “STIRAZ”
Sono stati completati i lavori di sistemazione idraulico-forestale del
Rio Stiraz ad Alesso.
L’intervento ha interessato soprattutto la parte terminale del Rio
stesso, alla confluenza con il canale “Tai” che costituiva l’emissario
del Lago prima dell’entrata in funzione della centrale idroelettrica di
Somplago.
La progettazione e la realizzazione dell’opera sono state curate dalla Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale,
su delega del Comune di Trasaghis. Il costo complessivo dell’intervento è stato di 105.000 euro finanziato con un contributo della
Direzione Regionale delle Foreste; l’esecuzione dei lavori è stata
curata dall’impresa Corrado Vidoni di Forgaria.
Il Rio Stiraz è un piccolo corso d’acqua a regime torrentizio che
scende lungo le pendici occidentali del monte Naruvint; il suo tratto
montano è molto ripido ed in forte erosione e numerosi sono i
dissesti per cui il materiale si accumula sul fondo. La presenza d’acqua è episodica, mentre il trasporto solido è rilevante: è infatti questo trasporto solido che impedisce il regolare deflusso delle acque.
Per ovviare a questo inconveniente è stata costruita una canna armata di 2x2 ml. (dello spessore di 20 centimetri per una lunghezza
di circa 100 ml. facilmente ispezionabile anche in funzione di una sua
pulizia) che consentirà il deflusso delle acque.
Posizionata sulla sponda destra dell’emissario del Lago, è stata interamente interrata per uno spessore di 5 metri, in modo da garantire
la ripresa del rinverdimento. E’ stato inoltre costruito uno sbarramento trasversale al canale emissario per impedire che le abbondanti anche se episodiche calate detritiche provenienti dal Rio Stiraz
possano in qualche modo risalire a monte e raccordato l’argine sinistro del canale, dalla sua confluenza con il Rio Stiraz alla spalla del
ponte della Statale 512.
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Lavori al Tai.
LAVORI DI AMPLIAMENTO NEL CIMITERO DI AVASINIS
Sono iniziati i lavori per l’ampliamento del cimitero della frazione di
Avasinis, ubicato lungo la via Maggiore, all’ingresso del paese.
Realizzato negli anni ’40, il cimitero è delimitato da un muro di
recinzione dell’altezza di circa due metri e al centro e di fronte
all’ingresso è ubicata la cappella cimiteriale.
Dalla data di costruzione, non sono mai stati eseguiti ampliamenti.
I lavori prevedono la realizzazione di 96 loculi, con la possibilità di
un’ulteriore costruzione di nuovi loculi, al fine di sopperire alla
mancanza di spazi che attualmente comporta una maggiore frequenza
nella rotazione delle sepolture.
Il terreno sul quale viene eseguito l’ampliamento è già stato acquisito
dal Comune; i vari manufatti previsti dal progetto si inseriscono
nell’ambiente e costituiranno un corpo unico con il cimitero al quale
si collegheranno. E’ prevista anche la costruzione di una recinzione
in cemento armato, di un nuovo ingresso e la pavimentazione in
cubetti di porfido nei marciapiedi della parte nuova.
Il progetto è stato predisposto dall’Ufficio Tecnico comunale a cui è
stata affidata anche la Direzione dei Lavori; il calcolo dei cementi
armati è stato effettuato dell’ing. Dario Vendruscolo di Udine, mentre
collaudatore in corso d’opera è stato nominato l’ing. Virgilio
Roncastri di Trasaghis. L’indagine geologica è stata fatta dal dott.
Federico Sgobino di Gemona.
Il costo complessivo dell’intervento è di 145 mila euro, ottenuti con
un mutuo della Cassa Depositi e Prestiti. La realizzazione dell’opera
è stata appaltata alla ditta S.E.A. di Avasinis.
Lavori di ampliamento al cimitero di Avasinis.
RICORDANDOLE
ISA RABASSI
La maestra Isa Rabassi ci ha lasciati il 17 maggio 2005. Per ventisette anni l’abbiamo vista arrivare e partire dalla nostra
Scuola elementare di Alesso con la cartella piena dei quaderni, che regolarmente raccoglieva per riportarli poi ai suoi
allievi con le sue correzioni ed i preziosi suggerimenti. I ragazzi di differenti età che sono stati suoi scolari, per dimostrare
la loro gratitudine per quanto hanno ricevuto dalla maestra Isa, hanno voluto partecipare numerosi all’estremo saluto
che le abbiamo rivolto accompagnandola all’ultima dimora. La riconoscenza degli allievi è sicuramente la miglior
dimostrazione che il copioso seme ha dato, da e darà i suoi frutti. Come non ricordare l’inventiva didattica con la quale
ha cercato di far nascere e crescere la motivazione dei bambini affidati alle sue cure. In diverse occasioni ha preparato
i nostri figli per allietare ricorrenze, ha saputo coinvolgerli con balletti, abbellimenti dei locali scolastici, iniziative che
hanno avvicinato la nostra scuola anche a scuole straniere. Allievi e genitori hanno potuto apprezzare la sua capacità di evidenziare non
solo gli aspetti da migliorare, ma soprattutto i punti di forza che ogni persona possiede, dai quali partire per progredire sempre. La sua è
stata una vita interamente dedicata all’insegnamento, prima che la malattia affrontata con sofferenza, dignità e riservatezza, la obbligasse ad
andare in quiescenza. La sua scomparsa provoca un grande dolore ai familiari cui era molto legata ed un ricordo riconoscente in tutti i suoi
tanti alunni.
Gian Mario Di Gianantonio
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CAROLINA DI BEZ
Per pochi mesi, Carolina Di Bez non è riuscita a soffiare sulla torta dei 104 anni: se ne è andata in silenzio il 3
luglio, circondata dall’affetto della figlia e dei familiari.
Lo scorso 10 ottobre, con due giorni di anticipo, tutta Avasinis si era radunata a salutare i suoi 103 anni, con don
Giulio, il Sindaco, i parenti uniti nel rendere un simpatico omaggio alla persona più anziana del paese e di tutto il
Comune di Trasaghis. Nel cortile antistante l’abitazione don Giulio aveva celebrato la Santa Messa e le donne di
Avasinis le avevano dedicato alcuni canti popolari friulani.
E l’intero paese era presente, martedì 5 luglio 2005, a salutare nonna Carolina nel suo ultimo viaggio: in tutti,
una profonda commozione e un sincero rimpianto, come evidenziato anche dal Sindaco Ivo Del Negro nel suo
intervento nel corso della cerimonia funebre.
COMUNE INFORMA
ANAGRAFE (dal 01.04.2005 al 31.07.2005)
NATI
LONDERO ELIAS
di Iames e di Cecchini Laura,
nato a Tolmezzo il 4.4.2005
MORO TERESA
di Enrico e di Città Annamaria,
nata a Tolmezzo l’11.4.2005
FRANZIL MICHELE
di Paolo e di Zilli Vania, nato a
San Daniele del Friuli il 20.4.2005
MATA CRISTIAN
di Dritan e di Mata Eneida,
nato a Tolmezzo il 22.5.2005
PUPIN DANIELE
di Claudio e di Marina Costantini,
nato a Tolmezzo il 10.7.2005
MATRIMONI
DEL NEGRO ANTONIO NICOLINO e BOIKO VALENTINA
a Trasaghis il 13.5.2005
ADAMO MAURIZIO e
CAVAN MANUELA
a Trasaghis il 23.7.2005
DE CECCO GIRALDO
n. a Trasaghis il 3.3.1933
m. a Gemona il 26.6.2005
RODARO RINA
n. a Trasaghis il 18.1.1934
m. a Gemona il 13.6.2005
FONTANA DANIELE e
COLLAVIZZA MONICA
a Trasaghis il 23.7.2005
DE COLLE ARMIDA
n. a Trasaghis il 9.8.1927
m. a Gemona il 17.5.2005
STEFANUTTI LIBERATO
n. a Trasaghis il 7.9.1922
m. a Trasaghis il 18.7.2005
CUCCHIARO LUIGI e
DI BEZ MARILENA
a Trasaghis il 30.7.2005
DEL NEGRO ALIDA
n. a Trasaghis il 18.9.1920
m. a Trasaghis il 3.5.2005
STEFANUTTI LINO
n. a Trasaghis il 21.5.1937
m. a Udine il 16.06.2005
FRANCESCHINO LORIS e
DE CECCO CINZIA
a Trasaghis il 30.7.2005
DI BEZ CAROLINA
n. a Trasaghis il
12.10.1901
m. a Trasaghis il
3.7.2005
DECEDUTI
ALZETTA ELIO
n. a Montereale Valcellina il
4.6.1939
m. a Trasaghis il 6.5.2005
CECCHINI MARIA
n. a Trasaghis il 1.11.1908
m. a Trasaghis il 16.4.2005
ROSSI FLAVIO e KOCSIS ILDIKO
a Trasaghis il 21.5.2005
MELIS SIMONE e LOI DANIELA
a Tertenia (NU) il 22.5.2005
CUCCHIARO LIDA
n. a Trasaghis il 18.11.1924
m. a Gemona il 11.4.2005
BIASUTTO FABRIZIO e
FLAJS CLARA
a Trasaghis il 25.6.2005
CUCCHIARO LINA
n. a Trasaghis il 12.11.1913
m. a Trasaghis il 3.5.2005
DI GIANANTONIO
REDENTA
n. a Trasaghis il
16.10.1938
m. a Gemona il
4.4.2005
RABASSI ISA
n. a Trasaghis il
12.9.1944
m. a Gemona il
17.5.2005
RIDOLFO ALDA
n. a Trasaghis il
20.9.1932
m. a Gemona il
28.7.2005
Notizie e informazioni
del Comune di Trasaghis
Periodico quadrimestrale dell’Amministrazione
Comunale di Trasaghis - N. 2 – 20 agosto 2005
Autorizzazione del Tribunale di Tolmezzo
n. 89 del 27 febbraio 1996
Direttore responsabile:
Ivo Del Negro
Direzione e redazione:
Giunta Municipale
Coordinamento redazionale:
Pieri Stefanutti
Hanno collaborato a questo numero:
Gian Mario Di Gianantonio,Modesto Di Gianantonio,
Ermido Picco, Lauretta Schiavi, Uffici comunali
Fotografie:
Archivio Biblioteca Comunale di Trasaghis,
Archivio Municipio di Trasaghis
Stampa:
Tipografia Toniutti - Osoppo