Notiziario comunale n. 2 anno 2005
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Notiziario comunale n. 2 anno 2005
Periodico quadrimestrale dell’Amministrazione Comunale di Trasaghis Autorizzazione Tribunale di Tolmezzo n. 89 del 27 febbraio 1996 Convenzione Poste Italiane Spa / Regione F.V.G. del 23.07.2004 Notizie e informazioni del Comune di Trasaghis SOMMARIO DEL N. 2/2005 TAXE PERÇUE TASSA RISCOSSA 33010 TRASAGHIS (UD) ITALY Cronaca dai paesi Le cerimonie del 2 e del 6 maggio Estate sul Lago e nel territorio Attività del Consiglio Comunale 1 Album: in barca sul lago nel 1951. EDITORIALE QUESTO NOSTRO LAGO Sul “nostro” Lago (siamo in tanti ad amarlo, sia tra quelli che lo conoscono col vecchio nome di “Cavazzo” sia tra quelli che usano la denominazione “dei Tre Comuni”), si concentra da sempre l’interesse e l’attenzione delle popolazioni locali e anche, con una costante progressione, di un flusso turistico che abbraccia settori regionali, nazionali ed internazionali. Il Lago, dopo le traversie della Sade negli anni ‘50, è stato ed è negli ultimi tempi oggetto di una serie di interventi, che si sono concretati nella sistemazione paesaggistica ed ambientale e nel rilancio delle potenzialità turistiche. I diversi progetti realizzati (viabilità, sentieristica, campeggi, sistemazione delle rive, parchi e stagno ecologico...) hanno ulteriormente e positivamente modificato l’aspetto del Lago, per farlo conoscere ed apprezzare da fasce di utenza turistica sempre più vaste e qualificate. L’Amministrazione Comunale di Trasaghis, sul cui territorio si trova buona parte dello specchio lacustre, ha creduto e crede in modo particolare nel Lago, investendo, negli ultimi anni, ingenti risorse finanziarie per migliorare l’aspetto ambientale e promuovere iniziative turistiche. Dopo il campionato mondiale di “tuffi dalle grandi altezze” dello scorso giugno, il più vasto lago naturale della regione si è riproposto dunque, anche quest’estate, come polo turistico-sportivo, una tendenza confermata dall’inaugurazione dell’ampliamento della rimessa natanti, dalla ripresa in grande stile delle esplorazioni subacquee, dall’apertura - sulla sponda est - del punto di informazione turistica, dalla presentazione della nuova edizione della guida turistica “Invito al Lago dei Tre Comuni” predisposta dal Comune di Trasaghis. Anche i dati dell’affluenza turistica sul Lago, pur non definitivi, sono significativi, con un afflusso attestato, nonostante l’inclemenza del tempo nel mese di agosto, a valori vicini a quelli del 2004 quando l’albergo e i due campeggi avevano registrato oltre 2 mila pernottamenti e con l’allargamento del raggio d’azione per l’attrazione turistica (alla consolidata, tradizionale clientela austriaca e regionale, si affiancano gruppi provenienti dalle regioni vicine e viaggi organizzati). Sono, tutti questi, elementi che ci spingono a proseguire nell’opera di valorizzazione e di promozione della più importante risorsa naturale del territorio. Ivo Del Negro Sindaco di Trasaghis CRONACA DAI PAESI ESCURSIONE DELL’U.O.E.I. A MALGA AMULA E A MALGA CUVII 2 Nel programma escursionistico Uoei per la stagione 2005 è stata inserita una traversata da San Francesco a Oncedis passando per malga Amula. Dopo il dovuto sopralluogo eseguito dal nostro zelante accompagnatore Luigi Zandigiacomo, per cause logistiche il percorso è stato modificato, fissando la partenza ad Oncedis e l’arrivo a malga Amula, con eventuale proseguimento per malga Cuvii. L’escursione ha avuto luogo domenica 15 maggio, con la collaborazione del Comune di Trasaghis e della signora Resi Forgiarini, che ringraziamo sentitamente: è stata una gita non solo per camminare e per guardare, ma anche per imparare, capire ed apprezzare l’ambiente che ci circonda. Abbiamo appreso che il nome Amula deriva probabilmente da “Ambli”, cioè “luogo degli ontani verdi” e che le prime notizie scritte di questa zona appaiono nella seconda metà del 1200. Amula è una vasta area montana situata alle pendici del monte Cuar a ovest di Alesso e Avasinis, in Comune di Trasaghis, ad un’altezza di 732 metri. Dopo secoli di duro lavoro, attorno agli anni ’50, con l’abbandono delle attività pastorali e boschive della montagna, la zona è andata incontro a un forte degrado, si è rimboschita in maniera selvaggia e incontrollata. Dai ruderi della malga è sorta ora una struttura nuovissima, con finalità didattiche di osservazione, soprattutto per le scuole, con una conseguente rivalutazione faunistica e ambientale. Durante l’escursione abbiamo potuto osservare e ammirare i cavalli polacchi, tre bellissimi esemplari che brucavano tranquillamente. Il progetto “cavalli Konik” è partito nel 1995 per l’introduzione di animali che potessero adattarsi a questi luoghi per effettuare un’operazione di controllo dell’avanzamento della vegetazione. La scelta è andata sui cavalli Konik, eredi dell’estinta preistorica razza Tarpan, una specie particolarmente robusta e capace di vivere anche in ambienti freddi e disagiati. Nel 1999 sono stati introdotti 5 capi che, dopo pochi mesi di ambientamento, sono stati liberati dal recinto di malga Amula e lasciati in totale libertà. Ad oggi dovrebbero esserci una decina di capi, ormai padroni di una vasta area, impegnati a contribuire al ripristino dei pascoli e delle radure. Con il loro senso particolarmente logico nel percorrere tracce di antichi sentieri, hanno riaperto passaggi non più percorribili nemmeno dai cacciatori, ormai chiusi dalla vegetazione, raggiungendo zone impensabili e non previste dal progetto. Vivono allo stato brado, si nutrono di quanto la natura offre, nell’inverno – se la neve copre la vegetazione – scavano con gli zoccoli e mangiano foglie, muschi, licheni, piccole radici... I puledri nascono in febbraio tra il gelo e la neve ed, essendo una razza assai docile, si lasciano avvicinare e gradiscono il cibo che viene loro offerto. Peccato che tutto questo a qualcuno non vada bene se, come abbiamo letto poi dai quotidiani, tre di questi bellissimi cavalli sono stati poi trovati morti avvelenati! Lauretta Schiavi Gli escursionisti dell’ U.O.E.I. a Malga Cuvii. SPIEGATA A SCUOLA L’IMPORTANZA DEL DONO DEL SANGUE I bambini di quinta elementare e gli alunni delle medie hanno avuto modo di approfondire un discorso di scienze andando a conoscere il dono del sangue e l’attività della Sezione A.F.D.S. “Val del Lago”. E’ stato il Presidente della Sezione Renato Stefanutti, assieme al consigliere Nicolino Della Mea a illustrare l’attività della sezione, che raccoglie i donatori di Trasaghis e di Bordano. Successivamente il Sig. Nicola Carlesso, consigliere provinciale della stessa Associazione, ha spiegato le caratteristiche e la composizione del sangue e spiegato quale importanza può avere la donazione nella medicina e per salvare tante vite umane. Molto interesse ha suscitato dunque l’iniziativa promossa dalla locale sezione Afds. L’ AFDS a scuola. 65° DI SACERDOZIO DI DON CELESTE COSTANTINI Domenica 12 giugno la comunità cristiana di Trasaghis, in unità con la fraternità presbiteriale foraniale di Gemona, ha festeggiato Don Celeste Costantini nel 65° anniversario di ordinazione sacerdotale. Don Celeste, nato a Trasaghis 88 anni fa, è stato ordinato sacerdote nel duomo di Udine dall’arcivescovo mons. Giuseppe Nogara il 9 giugno 1940, vigilia dell’entrata in guerra dell’Italia. Dopo un lungo e fecondo ministero sacerdotale nelle diverse comunità che gli sono state affidate, si è ritirato nel paese natio. La comunità di Trasaghis ha partecipato commossa alla Santa Messa che don Celeste ha celebrato nella chiesa parrocchiale in rendimento di grazie al Padre per la sua chiamata a operare nella vigna del Signore. All’inizio della celebrazione, il direttore del consiglio pastorale, dopo aver ricordato la figura del festeggiato che, in ogni circostanza, è sempre stato vicino alla comunità con la sua presenza umile e discreta ma vigile e operosa, gli ha fatto dono di una targa ricordo e di un crocifisso, fedele riproduzione del capolavoro di Cimabue. Al termine del rito, ha fatto seguito un simpatico momento conviviale, offerto dai parenti del presule. A don Celeste Costantini, l’augurio della sua comunità : ad multos annos! E.P. 65° Anniversario di Don Celeste. SPECIALE 2 MAGGIO PRESENTATO “TATORT AVASINIS”, IL FILMATO TEDESCO SULL’ECCIDIO DEL 2 MAGGIO Con una notevole e commossa partecipazione hanno avuto luogo le manifestazioni per il 60° anniversario della strage di Avasinis, quando, il 2 maggio 1945, truppe nazifasciste in ritirata penetrarono nella piccola frazione di Trasaghis uccidendo indiscriminatamente 51 persone. Già nella serata del primo maggio, nella chiesa parrocchiale, è stato proiettato il reportage (appositamente doppiato) “Tatort Avasinis”, realizzato dalla televisione bavarese Medienwerkstatt di Norimberga (con la regia di Jim G.Tobias): un servizio giornalistico dove vengono ricostruiti i momenti della strage, attraverso riprese dirette sui luoghi ed interviste ai testimoni di quel tragico evento. Il filmato è stato seguito con estrema attenzione da parte delle numerosissime persone convenute; le testimonianze riportate (Cèsar, Menia e Mariuta) hanno suscitato notevole commozione. Al termine, è stato tributato al lavoro della troupe tedesca un fragoroso applauso. L’Amministrazione comunale ha deciso di duplicare un certo numero di cassette e DVD per la diffusione del filmato tra scuole, biblioteche, Istituti di ricerca. Nella serata ha anche avuto luogo un applaudito concerto del coro Panarie di Artegna (diretto dal maestro Paolo Paroni) espressamente dedicato alla memoria delle vittime del 2 maggio con una serie di brani eseguiti per coro e organo. La chiesa di Avasinis gremita per la presentazione del filmato ed il concerto corale. 3 MOMENTI DI INTENSA COMMOZIONE NEL 60° ANNIVERSARIO DELL’ECCIDIO DI AVASINIS Il 2 maggio, don Giulio Ziraldo, coadiuvato da don Maurizio Stefanutti e da don Sergio Gaspari, ha celebrato nella chiesa parrocchiale la santa messa, soffermandosi in particolare sul senso evangelico del perdono; successivamente, la deposizione di corone d’alloro al monumento alle vittime. Paola D’Agaro, con la collaborazione di Serena Chiapolino, ha poi dato lettura di ampi stralci del racconto “Requiem per i morti del 2 maggio”, un testo che recentemente ha vinto il concorso nazionale “Parole attorno al fuoco” e che descrive il dramma della strage visto attraverso gli occhi stupiti dei bambini, increduli testimoni di tanto scempio. Dopo l’intervento di Adriana Geretto, in rappresentanza dei familiari delle vittime civili di guerra, hanno preso la parola il Sindaco di Trasaghis Ivo Del Negro ed il Presidente del Consiglio Regionale Alessandro Tesini. Del Negro, nel ricordare la costante volontà della gente di Avasinis e dell’Amministrazione comunale di perpetrare l’omaggio alle vittime dell’eccidio, ha sottolineato i passi sostenuti per giungere alla verità sulle circostanze che portarono alla strage. Egli ha infatti rammentato come la popolazione di Avasinis, mantenendo fede ad un impegno assunto 60 anni fa assieme a don Francesco Zossi, abbia sempre ricordato le vittime del 2 maggio ’45 e ha dato poi lettura di un messaggio inviato dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica dott. Gaetano Gifuni per conto del Presidente Ciampi.Tesini, dal canto suo, si è soffermato sul senso dell’aspirazione alla giustizia, un concetto che non diverge da quello del perdono evangelico: se umanamente è possibile, forse doveroso giungere a una forma di perdono, eticamente è giusto che i fatti storici vengano inquadrati nel corretto contesto e le responsabilità chiarite definitivamente. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il Prefetto di Udine dott. Camillo Andreana, numerosi Sindaci (tra i quali Marini di Gemona e Iuri di Cavazzo) e amministratori dei comuni vicini, il consigliere regionale Della Pietra, i rappresentanti dell’ANPI Provinciale guidati dal Presidente Vincenti, i ragazzi, gli insegnanti e i dirigenti scolastici delle scuole del comune, l’assessore provinciale Sandruvi, gli Alpini dei Gruppi di Avasinis, Alesso e Peonis, numerosi assessori e consiglieri comunali di Trasaghis, e tanti cittadini di Avasinis e dei paesi vicini. Paola D’Agaro legge “Requiem per Avasinis”; alle sue spalle il Prefetto, il Sindaco e il Presidente Tesini. Tra i numerosi interventi alla cerimonia di Avasinis, anche scolaresche delle elementari e delle medie (Foto R. Forgiarini). CRONACA DAI PAESI IL 29° ANNIVERSARIO DEL TERREMOTO RICORDATO AD AVASINIS IL CAP. MC BRIDE Il programma delle manifestazioni promosse dal Comune per venerdì 6 maggio 2005, ventinovesimo anniversario del terremoto, hanno previsto per le 10.30 la Celebrazione Santa Messa nel Cimitero di Trasaghis da parte di don Sergio Gaspari, coadiuvato da don Giulio Ziraldo e da don Elio Nicli, indimenticato parroco di Trasaghis all’epoca del terremoto. Il celebrante ha ricordato, nell’omelia, il sacrificio della popolazione e auspicato che la comunità abbia sempre al centro i valori della chiesa. Ha poi avuto luogo l’intervento del Sindaco Ivo Del Negro, che, dopo aver ricordato le vittime del sisma, ha ripercorso le tappe che hanno portato alla ricostruzione dei diversi paesi. Alla cerimonia hanno preso parte o ragazzi delle scuole del Comune, accompagnati dai loro insegnanti, e numerosi familiari delle vittime e semplici cittadini. In serata, alle 20.45, nella Sala Consiliare, la proiezione del documentario “Friuli 1976, la prova del terremoto” proposto dal Centro Studi e Audiovisivi del Friuli. Lunedì 16 maggio, come avviene ormai da diversi anni, il Comune di Trasaghis, in collaborazione con il Gruppo Alpini di Avasinis e con la Pro Loco “Amici di Avasinis” ha ricordato il sacrificio del capitano dell’Aeronautica canadese Ronald George Mc Bride. I rappresentanti del Comune, delle Associazioni e tanti cittadini si sono recati in corteo fino al cippo che ricorda lo sfortunato ufficiale canadese, caduto in una missione di soccorso alle popolazioni del Friuli terremotato, nel primo pomeriggio di domenica 16 maggio 1976. Dopo la deposizione di un mazzo di fiori, sono state recitate le preghiere e i canti dei defunti e il Sindaco Ivo Del Negro ha ricordato la figura ed il sacrificio del capitano Mc Bride. L’intervento del Sindaco nella commemorazione del 6 maggio. Cerimonia al Cippo del Cap. Mc Bride 4 SULLE ORME DEI COSACCHI Ljuba Micailovna vive a Rostov, in Russia e, da anni, dedica il proprio impegno alla ricostruzione della storia del popolo cosacco, attraverso la pubblicazione di articoli e altre iniziative culturali e, in quest’ottica, ha potuto nelle scorse settimane ottenere un visto per venire in Italia e ripercorrere i luoghi che hanno visto protagonisti i cosacchi nella loro permanenza in Friuli e in Carnia tra il 1944 ed il 1945. Anche lei, durante gli ultimi mesi della seconda guerra mondiale, per una serie complessa di vicende, è venuta in Carnia, a Villa Santina. L’abbiamo incontrata durante una tappa di trasferimento da Udine a Villa Santina, quando si è fermata nel Comune di Trasaghis, nei paesi che i cosacchi avevano ribattezzato Novorossijsk (Trasaghis) e Novocerkassk (Alesso) dove ha visitato i luoghi dell’occupazione, la chiesa di Alesso con le cinque icone e i siti che avevano ospitato alcuni cimiteri cosacchi, dove ha voluto raccogliersi in una commossa preghiera. Grazie alla collaborazione di Olga Shapovalova Cavan, che si è cortesemente prestata a fare da interprete, è stato possibile conoscere qualcosa della storia personale di questa donna. Dopo l’invasione dell’Urss da parte delle truppe naziste, Ljuba e i suoi familiari erano stati portati in un lager tedesco, nella zona di Münster, nel nord Westfalia. Per sfuggire a condizioni di vita e di lavoro molto dure, la ragazza, dopo parecchi mesi, era riuscita a tentare la fuga, nascondendosi sotto i sedili di un treno in viaggio per l’Europa: un viaggio lungo e pericoloso, anche sotto i bombardamenti, attraverso la Germania e la Slovenia, al termine del quale si era ritrovata in Carnia, a Villa Santina. Era una ragazza diciassettenne sola, senza familiari o conoscenti: inizialmente aveva trovato ospitalità presso una signora italiana, poi aveva potuto mettersi in contatto con le comunità cosacche ospitate nel paese carnico. Ma la guerra ormai volgeva al termine: aveva seguito i suoi connazionali nella ritirata verso l’Austria e si era quindi ritrovata in un campo di concentramento gestito dagli inglesi nei pressi di Lienz. Anche qui - riferisce Lijuba - le condizioni erano assai difficili: c’erano migliaia di persone ammassate e gli inglesi avevano l’ordine di sparare su chiunque avesse tentato di scappare. Si avvicinavano inoltre le giornate nelle quali gli inglesi avrebbero riconsegnato i cosacchi ai russi: con uno stratagemma, la ragazza era riuscita a scappare con altre due giovani: una fuga lunga e difficoltosa, senza viveri o mezzi, dal confine tra l’Austria e l’Ungheria attraverso l’Europa centrale... Un’esperienza difficile, dunque, tale da restare profondamente impressa nella memoria. E a quelle giornate, alla sorte di tanti suoi connazionali, Lijuba ha dedicato l’impegno della propria faticosa ricerca, che riporta in patria dove, proprio a Novocerkassk, è stato aperto un museo sulla storia dei cosacchi del Don e dove si apprestano a festeggiare il duecentesimo anniversario della fondazione della città. P. St. La Sig. ra Lijuba tra il Sindaco, i coniugi Cavan e il Preidente dell’AFDS CRONACA DAI PAESI OMAGGIO A BOTTECCHIA Mercoledì 15 giugno il 78° anniversario della morte di Ottavio Bottecchia, il primo ciclista italiano a vincere due Tour de France, é stato ricordato con due manifestazioni estremamente significative: la commemorazione al cippo di Peonis e la presentazione, nella sala consiliare di Trasaghis, del volume di Pieri Stefanutti “Ottavio Bottecchia, quel mattino a Peonis”. Moltissimi erano gli appassionati di ciclismo che sono convenuti, alle 18.30, a Peonis, davanti al cippo di Bottecchia: una manifestazione che ha luogo da diversi anni ma che non aveva mai visto un simile concorso di persone. Al cippo, oltre al Sindaco di Trasaghis, hanno ricordato brevemente la figura del campione Giorgio Deotto, infaticabile ispiratore della cerimonia, il prof. Faustino Anzil, già assessore allo sport del comune di Udine, e Nevio Cipriani, presidente dell’Udace. Era presente anche l’assessore regionale allo sport Roberto Antonaz. Sala consiliare stracolma anche alle 20.30 per la presentazione del libro dedicato alla ricostruzione delle ultime ore di Bottecchia e l’inaugurazione di una mostra di cimeli e materiale documentaristico su Bottecchia curata da Renato Bulfon di Remanzacco. Il sindaco di Trasaghis Ivo Del Negro ha fatto gli onori di casa, ricordando il lungo impegno dell’Amministrazione comunale per l’omaggio al campione (con l’intitolazione di una via a Peonis e della strada che da Cornino, attraverso Peonis, giunge al bivio per Avasinis) e per chiarire le cause di quella caduta, che tante discussioni ha suscitato. Edoardo Scarpis, il sindaco di Colle Umberto, il Comune in provincia di Treviso che ha dato i natali a Bottecchia, é intervenuto ricordando quanto della memoria del campione persista ancora nella zona a cavallo tra Veneto e Friuli e nella memoria degli sportivi. L’assessore provinciale Claudio Sandruvi ha portato il saluto della Provincia e sottolineato l’importanza, culturale e storica, dell’iniziativa. Un particolare della mostra su Bottechia, curata da Renato Bulfon. La commemorazione al cippo di Poenis. Si é poi entrati nel vivo della presentazione, con gli interventi dell’autore del libro, del dott. Salvatorelli e del giornalista Claudio Gregori della Gazzetta dello Sport. Pieri Stefanutti, illustrando i contenuti del libro, ha ripercorso i tratti salienti di una lunga ricerca, partita dall’analisi delle tante versioni che hanno riguardato la morte di Bottecchia e conclusasi con la raccolta di nuove testimonianze che, raccordate, permettono di dire che la morte di Bottecchia fu dovuta a un incidente, escludendo quindi ipotesi delittuose di vario genere. Alle medesime conclusioni é giunto il dott. Enzo Salvatorelli che ha illustrato con chiarezza i dati che possono essere desunti dalla lettura della cartella clinica della degenza ospedaliera di Bottecchia. Il giornalista della Gazzetta dello Sport Claudio Gregori, chiamato a trarre le conclusioni, ha elogiato il lavoro di analisi effettuato da Stefanutti e Salvatorelli, giudicandolo corretto e assai convincente; ha chiosato però sottolineando che, probabilmente, della fine di Bottecchia si continuerà a parlare ancora, perché la fine dei campioni - forse giustamente - rimane confinata in un’aura di mistero che, in fondo, serve anche a perpetuarne la leggenda. Il tavolo dei relatori (Foto Bruno Londero). 5 SPECIALE LAGO COPPA DEL MONDO DI TUFFI DALLE GRANDI ALTEZZE SUL LAGO DEI TRE COMUNI Il lago dei Tre Comuni ha ospitato per la prima volta, mercoledì 29 giugno, una manifestazione sportiva di richiamo: una delle cinque gare europee della diciottesima edizione della Coppa del Mondo di Tuffi dalle Grandi Altezze. Si è trattato di una importante manifestazione promossa dalla Fedemar (Federazione Europea Sport del Mare), che, nonostante il rinvio di un’ora a causa del maltempo, ha potuto poi svolgersi regolarmente con la partecipazione di una quindicina di atleti provenienti da Stati Uniti, Messico, Colombia, Marocco, Italia, Francia, Germania, Svizzera, Lussemburgo, Serbia, Bulgaria, Ucraina, Russia. Una manifestazione altamente spettacolare, dunque, che ha visto i tuffatori lanciarsi da una piattaforma alta 23 metri, allestita nei pressi della rimessa natanti della Società Nautilago, sulla riva ovest; al termine della gara i 7 giudici internazionali hanno stilato la classifica che ha visto prevalere il colombiano Duque Orlando, seguito dall’australiano Joe Zuber e dal russo Sergej Zotin Un evento di livello, che ha richiamato sulle sponde del lago parecchie centinaia di sportivi (una partecipazione che sarebbe stata senz’altro superiore con un tempo più clemente) e che è stato seguito dalla stampa e dalla televisione (le telecamere di Rai Sat, che hanno ripreso tutta la manifestazione, ne hanno trasmesso un’ampia sintesi l’8 luglio). La manifestazione ha potuto avere luogo grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, delle Comunità Montane della Carnia e del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, dei Comuni di Bordano, Cavazzo Carnico e Trasaghis. Nelle cerimonie di premiazione, il Sindaco di Trasaghis Ivo Del Negro, intervenendo anche a nome dei colleghi di Bordano Enore Picco e di Cavazzo Dario Iuri, ha sottolineato l’importanza dell’evento sportivo che è servito anche a rilanciare in grande stile il più vasto lago naturale della regione, preannunciando poi l’impegno per la riproposta della manifestazione anche per i prossimi anni. Un momento della gare (Foto Resi Forgiarini). Un momento delle premiazioni (Foto Pierpaolo Turri). 6 LAGO, RADDOPPIA LA RIMESSA NATANTI La possibilità di praticare sport nautici sul Lago dei Tre Comuni si arricchisce ora di una nuova struttura: a fianco della rimessa natanti (costruita negli anni ’70 sulla riva ovest lungo la strada intercomunale Alesso - Somplago, ristrutturata dopo il terremoto e completata nel 1996), il Comune di Trasaghis ha dato corso a lavori di ampliamento che hanno portato alla costruzione di un nuovo edificio, Si tratta di un fabbricato a uso magazzino e servizi, ed è stato realizzato contestualmente alla sistemazione della riva a nord del ponticello, all’adeguamento dei pontili e alla recinzione dell’area lungo il lato strada. Il progetto e la direzione lavori sono stati curati dall’Ufficio Tecnico del Comune, mentre le opere murarie sono state eseguite dalla ditta Sava di Buja. Il costo dell’intervento è stato di oltre 209 mila euro, finanziati con un Il nuovo edificio della rimessa natanti. contributo di oltre 198 mila euro ottenuto dalla Direzione Regionale del Turismo ed il rimanente con fondi propri del Comune di Trasaghis. Anche questa struttura, come la attigua rimessa natanti, sarà data in gestione alla Società Nautilago, che organizza ogni anno corsi di vela sia per ragazzi, sia per adulti nonché corsi di avviamento al canottaggio: il nuovo edificio garantirà una ottimale gestione delle imbarcazioni e del materiale correlato oltre a consentire una migliore organizzazione della vita societaria. L’inaugurazione della nuova struttura ha avuto luogo sabato 30 luglio, alle ore 17, quando hanno preso la parola il sindaco di Trasaghis Ivo Del Negro, l’Assessore provinciale allo Sport Claudio Bardini e l’Assessore regionale al Turismo e alle Attività produttive Enrico Bertossi. Il taglio del nastro dell’Assessore Bertossi, che ha accanto l’assassore Bardini e il sindaco Del Negro (Foto Decio Tomat). SPECIALE LAGO RIPRESA L’ATTIVITA’ SUBACQUEA SUL LAGO UNA GUIDA PER CONOSCERE IL LAGO E IL TERRITORIO Dopo le “esperenze pilota” della fine degli anni ’60, è ripreso un programma di attività subacquea sul Lago dei Tre Comuni. A portarlo avanti è l’associazione sportiva “Mediterraneo Sub” di Udine, un’associazione fondata nel 1999, iscritta alla Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee (F.I.P.S.A.S. – C.O.N.I.) e che conta circa 200 soci. “Mediterraneo Sub” svolge attività didattica con un gruppo di 10 istruttori brevettati ed altrettanti aiuti istruttori e guide subacquee, rilasciando brevetti internazionali; oltre all’insegnamento, l’associazione è attiva anche nelle gare di videoriprese subacquee, alle quali partecipa con importanti campioni ed è inoltre iscritta alle liste regionali di Protezione Civile, per il soccorso in acqua con una squadra composta da personale appositamente addestrato, tra cui un istruttore nazionale di Protezione Civile. Oltre alle periodiche immersioni nel lago programmate dai soci, l’Associazione ha organizzato il 30 luglio una giornata di prove gratuite di immersione ove, dopo una lezione introduttiva, le persone che hanno desiderato provare l’emozione della prima immersione, sono state accompagnate individualmente da un istruttore qualificato. Quanti fossero interessati a conoscere maggiormente l’attività dell’Associazione o parteciparvi direttamente, possono rivolgersi a Daniele Fogliarini (tel. 348/4714844). Il Comune di Trasaghis ha fatto uscire quest’estate (dopo il notevole apprezzamento suscitato dall’edizione del 1998) la riedizione aggiornata della guida “Invito al Lago dei Tre Comuni” che descrive, pur sommariamente, le caratteristiche del lago, la sua storia, gli aspetti relativi alla flora ed alla fauna, le escursioni affrontabili... La guida, curata da Pieri Stefanutti e stampata dalle Arti Grafiche Friulane, mantiene l’impostazione della precedente edizione, ma si presenta rinnovata nei contenuti e nella ricca documentazione fotografica. Si tratta insomma, come sottolinea il Sindaco di Trasaghis Ivo Del Negro nell’introduzione, di “uno strumento in più per conoscere, apprezzare e utilizzare coscientemente una delle maggiori risorse del nostro territorio”. La guida è stata presentata sabato 30 luglio alle 18 sulla riva est del Lago, vicino al ristorante e alla discoteca, nel nuovo punto di informazione t u r i s t i c a “ Va l d e l Lago” promosso dall’A.I.A.T. e dai Comuni di Bordano, Cavazzo e Trasaghis: una struttura che, per tutto il periodo estivo, ha potuto fornire un prezioso ser vizio con la disponibilità di materiale informativo e d i p ro m o z i o n e turistica sulla zona della Valle del Lago. I sub impegnati al lago il 29 giugno. Vele e pedalò sul lago. RIVIVE IL FATICOSO MONDO DELLA PESCA DI MESTIERE Organizzato dal Centro di Documentazione sul Territorio, ha avuto luogo sul lago il 18 agosto una dimostrazione di attrezzi e metodologia dell’antica “pesca di mestiere”, una pratica assai diffusa nel passato ma scomparsa dopo l’intervento della Sade-Enel degli anni ‘50. Il pescatore Albano Stefanutti ha restaurato un rêt grant, una rete da strascico lunga una quarantina di metri e due nassins, spiegando agli intervenuti le modalità di costruzione dell’attrezzatura e le tecniche di pesca; Augusto Stefanutti, con l’aiuto di una barca, ha poi fatto vedere concretamente come avveniva la posa ed il successivo ritiro delle nasse sul fondo del lago. Le operazioni si sono avvalse della collaborazione dell’Ente Tutela Pesca, nelle persone delle guardie volontarie Claudio Polano ed Angelo Stefanutti. Dimostrazione pesca. Posa delle Nasse. 7 INIZIATIVE ESTIVE MUSICA, TEATRO E AMBIENTE NELLA MAGICA ESTATE SUL LAGO 8 Anche quest’anno il Comune di Trasaghis ha promosso un ricco calendario di manifestazioni all’interno del progetto “Estate sul Lago 2005”: si è trattato di una serie di iniziative culturali, sportive e ricreative sul Lago dei Tre Comuni e nei paesi contermini. Il calendario è stato pubblicizzato attraverso un depliant a colori, stampato dal Comune presso le Arti Grafiche Friulane. Oltre agli “Appuntamenti al buio” a cura della “Cineteca del Friuli”, con la proiezione di film di successo sul lago e nelle diverse frazioni del comune, diverse importanti iniziative hanno avuto luogo per tutto il mese di luglio e di agosto. Alcune delle iniziative in programma: il 30 luglio, concerto sul lago di otto gruppi rock (nella manifestazione “Lâk’&roll”), il 3 agosto, il cantautore friulano Dario Zampa ha presentato “Cjantâ Friûl: un viaç lunc 30 agns”, canzoni e parole sotto un cielo di stelle per ragionare su un Friuli che cambia; il 7 agosto, sulla Riva Est, la Compagnia di Arti & Mestieri di Pordenone ha riproposto “Storiis di aghis, storiis di aganis”; il 10 agosto Vanni e Antonio De Lucia, accompagnati dalla fisarmonica di Sandro Paradisi, hanno offerto, con lo spettacolo “Alla garibaldina”, una riflessione divertente e antiretorica sul senso dell’esperienza resistenziale, a confronto con gli inganni e le trappole del conformismo attuale. Le manifestazioni di “Estate sul Lago” hanno compreso anche la “Sagra di Luglio” ad Alesso e la “Festa del Lampone e del Mirtillo” ad Avasinis: nel primo si è avuto il definitivo “collaudo” della nuova area festeggiamenti a ridosso del Palar, con un notevole successo coronato da uno spettacolo pirotecnico; ancora vinta “la scommessa” di Avasinis, con decine di migliaia di persone affluite nel piccolo paese pedemontano per la degustazione di mirtilli e lamponi, preparati freschi o in confettura, sciroppo, gnocchi, dolci e liquori... un’offerta diversificata accompagnata da numerosi appuntamenti musicali (una ventina i gruppi coinvolti), sportivi (il terzo trofeo memorial “Manuel Revelant” per una marcia in montagna) e culturali (come la mostra di Elios Vertovese “Forme tra equilibrio e movimento”). Grossa delusione, invece, alla vigilia di ferragosto e al sabato successivo, poiché il maltempo ha impedito che avesse luogo la magica “notte dei fuochi sul lago”. “Estate sul Lago” è stata proposta dal Comune di Trasaghis con la collaborazione dell’Associazione “Nautilago”, della Biblioteca Comunale di Trasaghis, della Cineteca del Friuli, della Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, della Pro Loco di Alesso, della Pro Loco “Amici di Avasinis” e della Provincia di Udine. Cinema sotto le stelle. Festa del Lampone e del mirtillo ad Avasinis. ESTATE RAGAZZI 2005: OTTAVA EDIZIONE PER IL CENTRO ESTIVO PROMOSSO DAL COMUNE Anche quest’anno il Comune di Trasaghis ha attivato il Centro estivo “Estate ragazzi 2005”, rivolto agli alunni dell’ultimo anno delle scuole d’infanzia e dei due cicli delle primarie, affidandone 1’organizzazione alla Cooperativa “Ascaretto” di Pordenone. Il Centro (cui hanno aderito una quarantina di bambini) è rimasto attivo per tutto il mese di luglio: il primo turno dal 4 al 15 ed il secondo turno dal 18 al 29. Il Comune ha messo a disposizione gli spazi, presso il Centro Studi di Alesso e lo scuolabus per le uscite ed è intervenuto finanziariamente per ridurre la quota di partecipazione richiesta alle famiglie; 1’iniziativa è stata sostenuta anche dall’A.S.S. n.3 del Gemonese. Escursione nel bosco per il primo gruppo. Il Centro estivo si proponeva di far vivere ai bambini un periodo di sereno e proficuo impegno del tempo libero dalle attività scolastiche, realizzando un’attiva esperienza di vita sociale e comunitaria e promuovendo il più ampio sviluppo della personalità dei bambini coinvolti. Nel corso del Centro estivo sono state organizzate svariate iniziative: uscite sul territorio (al lago) e nei centri vicini (Magnano, Cornino...) , incontri con esperti, grandi e piccoli giochi, tornei sportivi, attività musicali con canti e danze, botteghe creative dedicate alle attività espressive, manipolatorie e teatrali, feste. Al termine di ogni turno (venerdì 15 e 29 luglio) è stata organizzata una serata nella quale i bambini hanno proposto alle famiglie un sunto delle attività svolte (teatro, danze...) a esemplificare il percorso seguito. Serata finale: presentazione del secondo gruppo. SPAZIO APERTO PER UNA MEMORIA STORICA DELLA “SAGRA DEL LAMPONE E DEL MIRTILLO” DI AVASINIS La Sagra (è nata così, non col termine di “festa”) del Lampone e del Mirtillo è stata ideata durante la visita di don Giuliano Picco, accompagnato da Melio Urban e da chi scrive, agli emigranti in Lussemburgo, nell’aprile del 1967. Rientrati in paese, l’idea venne subito messa al vaglio del Consiglio pastorale ed ai capi famiglia di Avasiinis, che ne furono entusiasti. Non si perse tempo, ed un apposito comitato si mise subito al lavoro per farla già partire nello stesso anno: la sagra debuttò infatti il 12 agosto 1967. Nel cortile della canonica vennero realizzate la “casera”, i chioschi per la mescita e la distribuzione del prodotto ed una pista per il ballo e le manifestazioni collaterali. Le edizioni furono sei, dal 1967 al 1972; le prime quattro furono gestite dalla Parrocchia; nel ’71 dal CIL (Comitato Iniziative Locali) e nel ’72 dalla Polisportiva di Avasinis. Lo scopo non era la creazione di un business ma la divulgazione delle peculiarità di Avasinis, per far conoscere le bellezze locali ad una vasta area di pubblico, per la promozione turistica e, in generale, per costituire un’occasione per richiamare, quanto più possibile, l’attenzione delle autorità ai più vari livelli. Il lampone e il mirtillo venivano raccolti nel luogo di crescita, sul monte Cuar, dopo due ore di marcia lungo sentieri scomodi ed impervi da parte delle donne locali, quelle che per tutta la vita avevano fatto quel raccolto per integrare i magri guadagni familiari e che ora lo facevano gratuitamente per lo sviluppo economico conoscitivo dei luoghi che avevano visto tante generazioni faticare per ricavare qualche soldo dalla vendita del prodotto alle distillerie friulane. L’iniziativa ebbe un crescente successo e venne integrata da varie manifestazioni culturali e sociali: musica, concerti, spettacoli di folclore friulano e di arte varia; vennero anche allestite varie mostre quali quelle della flora, della fauna selvatica, del formaggio locale... Donne impegnate nella raccolta del lampone. Il bollettino Parrocchiale di Avasinis nel 1968 sulla seconda edizione della sagra. La baita in costruzione. 9 Momenti di festa nelle prime edizioni. Grazie a una intelligente campagna di diffusione capillare, attraverso volantini, manifesti, giornali e radio si riuscì allora a polarizzare l’attenzione di tutto il Triveneto e l’interesse delle organizzazioni istituzionali, cui l’iniziativa era, in fondo, diretta. Con i buoni risultati raggiunti, a completamento della sagra, nel 1969 venne inaugurata una baita in montagna, dove i visitatori venivano accolti da leggiadre fanciulle in costume “Asìn” appositamente creato dalle nostre sarte, e potevano anche usufruire dei pasti a base di polenta e grigliate in un gradevolissimo scenario panoramico sul Lago dei tre Comuni. Alla fine, questa lodevole iniziativa ha dovuto cedere il passo alla voglia di rinnovamento dei noti eventi sessantottini, rinnovamento condivisibile e auspicato che però si è realizzato soltanto trenta anni dopo, grazie alla volontà di un paese che ha saputo ritrovare unità e collaborazione. E’ facile rovesciare qualsiasi iniziativa; difficile è farla rinascere. La nostra è stata riesumata grazie all’intuito di volenterosi che hanno saputo riprendere quello che i loro padri, tanto tempo fa, avevano faticosamente costruito per il progresso del nostro paese. Lo scenario è radicalmente modificato: i lamponi e i mirtilli non vengono più lavorati artigianalmente negli scantinati dell’Asilo Mons. Ridolfi dalle nostre capaci massaie, né vengono da loro raccolti, togliendo così quel tocco paesano tanto caro ai nostri tempi. Quello che conta è la rinascita della “Festa”, alla quale auguriamo sempre maggior successo a beneficio esclusivo delle necessità locali. Modesto Di Gianantonio ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO COMUNALE SEDUTA DEL 23 MAGGIO 2005 Nel corso della seduta il Sindaco Ivo Del Negro, prendendo la parola in apertura, ha comunicato l’avvenuta modifica della composizione della Giunta, con la nomina ad assessore (con le deleghe per l’urbanistica, i lavori pubblici ed il turismo) e vice sindaco del consigliere Augusto Picco in sostituzione del dimissionario Decio Tomat. Del Negro ha rivolto un vivo apprezzamento per l’attività amministrativa prestata da Decio Tomat come vice sindaco dal 2 maggio 1995 all’8 maggio 2005, un decennio nel quale ha dimostrato serietà, precisione e competenza. All’elogio del Sindaco si sono associati l’assessore Marina Collavizza, il capogruppo di maggioranza Henry Stefanutti ed il consigliere Rudy Cucchiaro per la minoranza, che si è anche soffermato sulle competenze ed i ruoli del Consiglio comunale dopo l’entrata in vigore della L.142. Il Sindaco, a nome dell’intero Consiglio comunale, ha poi consegnato a Decio Tomat, che ha ringraziato commosso, una targa ricordo. Il Consiglio ha quindi iniziato a discutere sul Conto Consun10 Augusto Picco. tivo 2004. Il Sindaco ha esposto il quadro riassuntivo delle entrate e delle uscite, che presenta un avanzo di amministrazione di oltre 278 mila euro, sottolineando come questo rappresenti un risultato soddisfacente, dal momento che non si è reso necessario ricorrere all’avanzo amministrativo per il finanziamento delle spese correnti. Successivamente il Revisore dei Conti, il rag. Sergio Tempesti, ha illustrato, in una specifica relazione, i contenuti del documento, attestandone la positività ed esprimendo parere favorevole all’approvazione. Sono intervenuti anche i capigruppo di minoranza Marina Ottomaniello e di maggioranza Henry Stefanutti. La Ottomaniello ha analizzato il documento contabile, per dedurne che “le risorse finanziarie a disposizione della Giunta sono state utilizzate al meglio e con parsimonia” e dando “un giudizio tutto sommato positivo” preannunciando quindi, nel rispetto dell’autonomia e della posizione istituzionale del gruppo, l’astensione; Stefanutti, per la maggioranza, ha dato atto della positiva situazione finanziaria del Comune. Il Conto consuntivo per il 2004 è stato quindi approvato con i voti della maggioranza e l’astensione istituzionale della minoranza. Con le medesime posizioni sono state anche approvate alcune variazioni al bilancio di previsione per il 2005. Dopo l’approvazione all’unanimità dell’autorizzazione all’acquisto di 10 mila azioni della Società Carniacque S.p.A., la seduta si è chiusa con l’approvazione unanime di un ordine del giorno per la richiesta di incentivi per le operazioni di taglio e ripulitura dei fondi adiacenti le strade, per poter garantire minori costi di manutenzione ed assicurare maggiore visibilità e sicurezza. Decio Tomat. SEDUTA DEL 7 LUGLIO All’apertura della seduta il Consiglio comunale ha osservato un minuto di raccoglimento per le vittime degli attentati di Londra. Il Sindaco Ivo Del Negro ha poi introdotto i contenuti dello schema di contratto per la gestione del servizio idrico integrato, ricordando la precedente decisione del Consiglio di provvedere all’acquisto di 10 mila azioni della Società Carniacque Spa di Tolmezzo, rispondendo poi ad alcune osservazioni poste dal consigliere Rudy Cucchiaro sulla durata e sulle modalità di gestione; successivamente il Consiglio ha approvato all’unanimità lo schema di contratto, autorizzando il Sindaco a sottoscriverlo con la Società Carniacque Spa. Sempre all’unanimità, dopo avere ascoltato la relazione del Sindaco e l’intervento dei consiglieri Cucchiaro,Tomasino e Ottomaniello, il Consiglio ha deliberato di non procedere alla rinegoziazione e al rifinanziamento dei prestiti contratti dal Comune con la Cassa Depositi e Prestiti di Roma (trattandosi di una procedura ormai non conveniente per il Comune). Sono stati anche approvati il regolamento per l’applicazione della normativa sulle sanzioni amministrative in violazione a disposizioni dettate da regolamenti e ordinanze comunali e l’interpretazione autentica del Piano degli Insediamenti Produttivi a carattere industriale e artigianale a Trasaghis capoluogo. Con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione della minoranza sono state infine approvate alcune modifiche alla relazione di bilancio pluriennale (a seguito di maggiori investimenti verificatisi per il 2005) e ratificate due delibere della giunta comunale sempre relative a variazioni di bilancio. Briglia sul Palar (Foto Decio Tomat). COMUNE INFORMA LAVORI DI SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALE DEL RIO “STIRAZ” Sono stati completati i lavori di sistemazione idraulico-forestale del Rio Stiraz ad Alesso. L’intervento ha interessato soprattutto la parte terminale del Rio stesso, alla confluenza con il canale “Tai” che costituiva l’emissario del Lago prima dell’entrata in funzione della centrale idroelettrica di Somplago. La progettazione e la realizzazione dell’opera sono state curate dalla Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, su delega del Comune di Trasaghis. Il costo complessivo dell’intervento è stato di 105.000 euro finanziato con un contributo della Direzione Regionale delle Foreste; l’esecuzione dei lavori è stata curata dall’impresa Corrado Vidoni di Forgaria. Il Rio Stiraz è un piccolo corso d’acqua a regime torrentizio che scende lungo le pendici occidentali del monte Naruvint; il suo tratto montano è molto ripido ed in forte erosione e numerosi sono i dissesti per cui il materiale si accumula sul fondo. La presenza d’acqua è episodica, mentre il trasporto solido è rilevante: è infatti questo trasporto solido che impedisce il regolare deflusso delle acque. Per ovviare a questo inconveniente è stata costruita una canna armata di 2x2 ml. (dello spessore di 20 centimetri per una lunghezza di circa 100 ml. facilmente ispezionabile anche in funzione di una sua pulizia) che consentirà il deflusso delle acque. Posizionata sulla sponda destra dell’emissario del Lago, è stata interamente interrata per uno spessore di 5 metri, in modo da garantire la ripresa del rinverdimento. E’ stato inoltre costruito uno sbarramento trasversale al canale emissario per impedire che le abbondanti anche se episodiche calate detritiche provenienti dal Rio Stiraz possano in qualche modo risalire a monte e raccordato l’argine sinistro del canale, dalla sua confluenza con il Rio Stiraz alla spalla del ponte della Statale 512. 11 Lavori al Tai. LAVORI DI AMPLIAMENTO NEL CIMITERO DI AVASINIS Sono iniziati i lavori per l’ampliamento del cimitero della frazione di Avasinis, ubicato lungo la via Maggiore, all’ingresso del paese. Realizzato negli anni ’40, il cimitero è delimitato da un muro di recinzione dell’altezza di circa due metri e al centro e di fronte all’ingresso è ubicata la cappella cimiteriale. Dalla data di costruzione, non sono mai stati eseguiti ampliamenti. I lavori prevedono la realizzazione di 96 loculi, con la possibilità di un’ulteriore costruzione di nuovi loculi, al fine di sopperire alla mancanza di spazi che attualmente comporta una maggiore frequenza nella rotazione delle sepolture. Il terreno sul quale viene eseguito l’ampliamento è già stato acquisito dal Comune; i vari manufatti previsti dal progetto si inseriscono nell’ambiente e costituiranno un corpo unico con il cimitero al quale si collegheranno. E’ prevista anche la costruzione di una recinzione in cemento armato, di un nuovo ingresso e la pavimentazione in cubetti di porfido nei marciapiedi della parte nuova. Il progetto è stato predisposto dall’Ufficio Tecnico comunale a cui è stata affidata anche la Direzione dei Lavori; il calcolo dei cementi armati è stato effettuato dell’ing. Dario Vendruscolo di Udine, mentre collaudatore in corso d’opera è stato nominato l’ing. Virgilio Roncastri di Trasaghis. L’indagine geologica è stata fatta dal dott. Federico Sgobino di Gemona. Il costo complessivo dell’intervento è di 145 mila euro, ottenuti con un mutuo della Cassa Depositi e Prestiti. La realizzazione dell’opera è stata appaltata alla ditta S.E.A. di Avasinis. Lavori di ampliamento al cimitero di Avasinis. RICORDANDOLE ISA RABASSI La maestra Isa Rabassi ci ha lasciati il 17 maggio 2005. Per ventisette anni l’abbiamo vista arrivare e partire dalla nostra Scuola elementare di Alesso con la cartella piena dei quaderni, che regolarmente raccoglieva per riportarli poi ai suoi allievi con le sue correzioni ed i preziosi suggerimenti. I ragazzi di differenti età che sono stati suoi scolari, per dimostrare la loro gratitudine per quanto hanno ricevuto dalla maestra Isa, hanno voluto partecipare numerosi all’estremo saluto che le abbiamo rivolto accompagnandola all’ultima dimora. La riconoscenza degli allievi è sicuramente la miglior dimostrazione che il copioso seme ha dato, da e darà i suoi frutti. Come non ricordare l’inventiva didattica con la quale ha cercato di far nascere e crescere la motivazione dei bambini affidati alle sue cure. In diverse occasioni ha preparato i nostri figli per allietare ricorrenze, ha saputo coinvolgerli con balletti, abbellimenti dei locali scolastici, iniziative che hanno avvicinato la nostra scuola anche a scuole straniere. Allievi e genitori hanno potuto apprezzare la sua capacità di evidenziare non solo gli aspetti da migliorare, ma soprattutto i punti di forza che ogni persona possiede, dai quali partire per progredire sempre. La sua è stata una vita interamente dedicata all’insegnamento, prima che la malattia affrontata con sofferenza, dignità e riservatezza, la obbligasse ad andare in quiescenza. La sua scomparsa provoca un grande dolore ai familiari cui era molto legata ed un ricordo riconoscente in tutti i suoi tanti alunni. Gian Mario Di Gianantonio 12 CAROLINA DI BEZ Per pochi mesi, Carolina Di Bez non è riuscita a soffiare sulla torta dei 104 anni: se ne è andata in silenzio il 3 luglio, circondata dall’affetto della figlia e dei familiari. Lo scorso 10 ottobre, con due giorni di anticipo, tutta Avasinis si era radunata a salutare i suoi 103 anni, con don Giulio, il Sindaco, i parenti uniti nel rendere un simpatico omaggio alla persona più anziana del paese e di tutto il Comune di Trasaghis. Nel cortile antistante l’abitazione don Giulio aveva celebrato la Santa Messa e le donne di Avasinis le avevano dedicato alcuni canti popolari friulani. E l’intero paese era presente, martedì 5 luglio 2005, a salutare nonna Carolina nel suo ultimo viaggio: in tutti, una profonda commozione e un sincero rimpianto, come evidenziato anche dal Sindaco Ivo Del Negro nel suo intervento nel corso della cerimonia funebre. COMUNE INFORMA ANAGRAFE (dal 01.04.2005 al 31.07.2005) NATI LONDERO ELIAS di Iames e di Cecchini Laura, nato a Tolmezzo il 4.4.2005 MORO TERESA di Enrico e di Città Annamaria, nata a Tolmezzo l’11.4.2005 FRANZIL MICHELE di Paolo e di Zilli Vania, nato a San Daniele del Friuli il 20.4.2005 MATA CRISTIAN di Dritan e di Mata Eneida, nato a Tolmezzo il 22.5.2005 PUPIN DANIELE di Claudio e di Marina Costantini, nato a Tolmezzo il 10.7.2005 MATRIMONI DEL NEGRO ANTONIO NICOLINO e BOIKO VALENTINA a Trasaghis il 13.5.2005 ADAMO MAURIZIO e CAVAN MANUELA a Trasaghis il 23.7.2005 DE CECCO GIRALDO n. a Trasaghis il 3.3.1933 m. a Gemona il 26.6.2005 RODARO RINA n. a Trasaghis il 18.1.1934 m. a Gemona il 13.6.2005 FONTANA DANIELE e COLLAVIZZA MONICA a Trasaghis il 23.7.2005 DE COLLE ARMIDA n. a Trasaghis il 9.8.1927 m. a Gemona il 17.5.2005 STEFANUTTI LIBERATO n. a Trasaghis il 7.9.1922 m. a Trasaghis il 18.7.2005 CUCCHIARO LUIGI e DI BEZ MARILENA a Trasaghis il 30.7.2005 DEL NEGRO ALIDA n. a Trasaghis il 18.9.1920 m. a Trasaghis il 3.5.2005 STEFANUTTI LINO n. a Trasaghis il 21.5.1937 m. a Udine il 16.06.2005 FRANCESCHINO LORIS e DE CECCO CINZIA a Trasaghis il 30.7.2005 DI BEZ CAROLINA n. a Trasaghis il 12.10.1901 m. a Trasaghis il 3.7.2005 DECEDUTI ALZETTA ELIO n. a Montereale Valcellina il 4.6.1939 m. a Trasaghis il 6.5.2005 CECCHINI MARIA n. a Trasaghis il 1.11.1908 m. a Trasaghis il 16.4.2005 ROSSI FLAVIO e KOCSIS ILDIKO a Trasaghis il 21.5.2005 MELIS SIMONE e LOI DANIELA a Tertenia (NU) il 22.5.2005 CUCCHIARO LIDA n. a Trasaghis il 18.11.1924 m. a Gemona il 11.4.2005 BIASUTTO FABRIZIO e FLAJS CLARA a Trasaghis il 25.6.2005 CUCCHIARO LINA n. a Trasaghis il 12.11.1913 m. a Trasaghis il 3.5.2005 DI GIANANTONIO REDENTA n. a Trasaghis il 16.10.1938 m. a Gemona il 4.4.2005 RABASSI ISA n. a Trasaghis il 12.9.1944 m. a Gemona il 17.5.2005 RIDOLFO ALDA n. a Trasaghis il 20.9.1932 m. a Gemona il 28.7.2005 Notizie e informazioni del Comune di Trasaghis Periodico quadrimestrale dell’Amministrazione Comunale di Trasaghis - N. 2 – 20 agosto 2005 Autorizzazione del Tribunale di Tolmezzo n. 89 del 27 febbraio 1996 Direttore responsabile: Ivo Del Negro Direzione e redazione: Giunta Municipale Coordinamento redazionale: Pieri Stefanutti Hanno collaborato a questo numero: Gian Mario Di Gianantonio,Modesto Di Gianantonio, Ermido Picco, Lauretta Schiavi, Uffici comunali Fotografie: Archivio Biblioteca Comunale di Trasaghis, Archivio Municipio di Trasaghis Stampa: Tipografia Toniutti - Osoppo