Notiziario comunale n. 3 anno 2006

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Notiziario comunale n. 3 anno 2006
Periodico quadrimestrale dell’Amministrazione Comunale di Trasaghis
Autorizzazione Tribunale di Tolmezzo n. 89 del 27 febbraio 1996
Convenzione Poste Italiane Spa / Regione F.V.G. del 23.06.2006
Notizie e informazioni del Comune di Trasaghis
internet www.comune.trasaghis.ud.it
e-mail [email protected]
Taxe perçue
Tassa riscossa
Sommario del n. 3/2006
Il dibattito sul “paese degli scapoli”
Cronaca dell’estate dai paesi
Progetto di solidarietà Trasaghis - Senegal
Inaugurata la pista forestale Amula-Cuvii
Attività del Consiglio Comunale
33010 Trasaghis (UD)
Italy
Cerimonia di consegna della scuola in Senegal
editoriale
PAESE DEGLI SCAPOLI? NO, GRAZIE
Si è dibattuto parecchio, ultimamente, sul binomio Trasaghis = paese
degli scapoli. I dati riportati dai giornali sono un’evidente esagerazione, poiché la presenza di elevate percentuali di persone non sposate rappresenta una condizione che si vive più in generale in tutta
la fascia montana e pedemontana del Friuli.
Esistono indubbiamente alte percentuali di persone non sposate, ma
in tale dato confluiscono situazioni di libera scelta, stati di convivenze, accanto a situazioni dove, siamo d’accordo, tale condizione può
essere valutata come problema.
Si tratta di vedere con quali modalità sia possibile affrontare la questione, giacchè da noi non è nemmeno una novità la presenza di coppie miste, donne dell’Est europeo, dall’Africa e del Sud America, dal
momento che le straniere qui sono già arrivate da anni, e senza agenzie matrimoniali. Tutto è iniziato una ventina d’anni fa, quando ancora molti uomini di Trasaghis lavoravano proprio in quei paesi (Romania, Polonia, Russia, stati africani…), inviati dalle grandi aziende friulane, come la Danieli, o nazionali. Lì hanno conosciuto le bellezze locali, poi il passaparola ha fatto il resto. Ormai il legame multietnico,
il gemellaggio sentimentale è fortissimo: tant’è che molte di queste
ragazze venute da lontano parlano anche friulano.
Le altre soluzioni prospettate in queste settimane (l’entrata in campo di un’agenzia matrimoniale o la “corriera di ragazze venute dall’est”, per esempio) rischiano di essere offensive, sia per la dignità
delle donne, sia per la serietà degli uomini.
L’ipotesi (una trovata pubblicitaria o un progetto reale?) ha provocato una miriade di commenti. Uno fra tutti: il celebre scrittore Carlo Sgorlon l’ha paragonata a «una situazione umana ricorrente, dal
ratto delle Sabine in poi», facendolo poi spingere in arrischiati paragoni secondo i quali «il destino di Trasaghis, quel senso di isolamento più psicologico che reale che attanaglia i suoi abitanti, è già scritto nel nome: un luogo al di là delle acque».
A Sgorlon, a quanti con troppa facilità hanno ironizzato su queste tematiche, chiediamo uno sforzo e un impegno: avvicinarsi con meno
superficialità ai problemi e alle caratteristiche del Comune di Trasaghis, imparare a conoscerlo e poi ad apprezzarlo.
Si potranno così scoprire le caratteristiche di un territorio che ha
saputo superare con coraggio la dura prova del terremoto, che ha
saputo vincere la “scommessa” della ricostruzione, che sta intelligentemente operando per valorizzare le caratteristiche ambientali,
che sul piano della solidarietà ha ben poco da imparare (come può
essere desunto anche dal progetto, ancora in corso, a favore di un
villaggio del Senegal).
Altro che paese di scapoli, frustrati e individualisti!
Ivo Del Negro
Sindaco di Trasaghis
speciale
TRASAGHIS E GLI SCAPOLI: COME E’ NATA LA LEGGENDA
presa da vari organi di informazione. Così l’Istituto De Martino per la formazione
al giornalismo ha riferito che “Nell’Italia sempre più mammona, che vede i suoi maschi rimanere a casa fino a 40 anni (perché vuoi mettere avere lavoro, casa, auto e famiglia che ti culla…), c’è un paese che ha estremizzato questo fenomeno. Si chiama Trasaghis, si trova a nord di Udine, ha 2.500 abitanti tra cui circa il 70% di scapoli”. Analogamente, “La Stampa” di Torino ha dedicato un paginone all’argomento, descrivendo
un paese dove “Emigranti e figli di emigranti che conoscono la fatica e non temono il lavoro e i sacrifici, uomini concreti che han saputo ricostruire presto e bene ciò che il terremoto aveva raso al suolo, i maschi di Trasaghis, quando è stata l’ora di passare il Tagliamento per andare a corteggiare una ragazza, hanno ceduto alla pigrizia e sono rimasti
nelle loro case” e via così…
“Leggenda metropolitana” viene definita, al giorno d’oggi, una voce che si diffonde,
al limite della verosimiglianza, quando nessuno, a un certo punto, è in grado di definire chiaramente il confine tra realtà e fantasia.
Vien da pensare a una leggenda metropolitana anche per il caso del “paese degli scapoli” che tanto ha fatto parlare di sé ultimamente, anche se il contesto è prettamente paesano: un’idea, un pensiero in libertà che si è ingigantito a dismisura, sino a rimbalzare sulla stampa, in televisione, sugli organi di informazione a scala nazionale.
Tutto è nato quasi per caso, da un’inchiesta che la giornalista Paola Treppo aveva
effettuato a Trasaghis per il periodico “Alto Friuli”: una serie di interviste a persone diverse del Comune che era poi uscita col significativo titolo “A Trasaghis si vive proprio bene”.
Tra i tanti intervistati, uno solo – uno sportivo ventinovenne – si lamentava che
“tanti di noi sono scapoli e desiderano conoscere una compagna per condividere la propria vita”.
Da questo breve accenno, la giornalista ha poi sviluppato e ampliato il tema, in una
serie di articoli sul “Gazzettino” che hanno avuto estrema fortuna e sono stati più
volte ripresi. Così, il 9 novembre, si è “scoperto” che “il paese ha un curioso e
tormentato segreto”, poiché è diventato un angolo dove le donne sono sconosciute: “Dal banco del bar, dove sei servita da un uomo distinto, cortese
e sorridente, fino alla sala freccette e all’area giornali, più defilata, solo
uomini. Forse, pensi, è normale. Le donne, per cultura e tradizione, non
frequentano i locali pubblici. Preferiscono restare a casa. Ma poi i minuti passano, passa anche un’ora. Passa anche un pomeriggio e di gentil
sesso neanche l’ombra. Se indossi una gonna e sei lì di passaggio, ti senti osservata più che altrove. Sguardi dapprima schivi. Poi l’occhio si illumina e il coraggio, sfatando il mito del friulano chiuso e “orso”, prende il sopravvento. «Ma lei, signorina, da dove viene? Sa perché qui da noi
di donne non ce ne sono tante»”. E via di seguito, con altre interviste all’insegna del «Gli uomini di Trasaghis ? Sono un po’ freddini, per dire la verità. Grandi lavoratori, per l’amor del cielo, quello bisogna dirlo. Ma per il resto son chiusi» e ancora: “La “specie” maschile di Trasaghis potrebbe reagire a questa situazione ma spesso, per sfortuna
o per timidezza, a volte per comodità, decide di restare a casa dei genitori a lungo, spesso per sempre, senza sposarsi né fidanzarsi”. Poi, il giorno dopo, lo scoop: “chi non ha
ancora la fidanzata e non è spostato l’opportunità offerta dalla pro loco Amici di Avasinis
è veramente unica e imperdibile, un po’ il sogno di ogni maschio friulano: una corriera di
belle e giovani donne ungheresi desiderose di formare una famiglia sposandosi e mettendo al mondo anche dei figli”.
Il tempo dirà se tali iniziative saranno destinate ad avere sviluppi.
Quello che qui importa sottolineare, è l’estrema “fortuna” avuta dalla notizia, ri-
L’argomento ha naturalmente solleticato, su Internet, “il popolo dei Blog”, questi
nuovi spazi di discussione dove si sono proposti dibattiti come “Voi che ne pensate?
Vecchio e scapolo, è bello? “ o si è anche registrata la vibrata protesta di chi si è sentito offeso dal livello raggiunto dall’argomentazione: “Il Gazzettino del Friuli definisce
Trasaghis (il mio paese) come un paese di “signorini”.. che han paura di sposarsi...un’esercito di scapoli che pensa solo al lavoro..che vive con la madre e che fa battute sul taglio di
vino.. porca p…, tenetemi fermo che sto per esplodere...”
Ultimo elemento, l’interesse attirato dalle radio e dalle televisioni nazionali, da un
servizio apparso su Rete quattro alle riprese effettuate in loco dalla troupe di “Costume e società” di Rai due…
In sintesi, pare di poter concludere che, di fronte a un problema per certi versi reale, si sia calcata un po’ troppo la mano sul tono del sensazionalismo, si siano dati
per scontati elementi che reali invece non erano.
In sostanza: il Comune di Trasaghis crede di poter possedere ben altre credenziali
per essere additata all’attenzione dell’opinione pubblica!
Per una reale comprensione dei termini del problema, si propone una tabella (redatta
dal Sindaco unitamente all’Ufficio Anagrafe) relativa alla situazione dello Stato Civile dei residenti nel Comune nati tra il 1956 ed il 1981, divisi tra maschi e femmine.
Come si può facilmente notare, nei venticinque anni presi in esame i celibi, complessivamente, superano di poco il 50%, mentre le nubili sono il 35 %. Siamo quindi
ben lontani dalle percentuali riportate dalla stampa!
Va inoltre aggiunto che negli ultimi cinque anni a Trasaghis si sono celebrati tra i 12
ed i 15 matrimoni all’anno – in maggioranza di maschi – e che nello stesso periodo
vi sono stati circa venti nuovi nati all’anno.
Si può quindi concludere che il nostro Comune è in linea con gli altri Comuni di
analoga consistenza e che anzi è sicuramente in una posizione migliore rispetto alla maggior parte dei Comuni montani del Friuli.
MA S C H I
Anno
Nascita
1981
1980
1979
1978
1977
1976
1975
1974
1973
1972
1971
1970
1969
1968
1967
1966
1965
1964
1963
1962
1961
1960
1959
1958
1957
1956
Totale
Celibi
6
13
9
20
12
10
18
13
15
14
14
13
12
10
13
7
6
11
9
6
5
8
5
7
5
10
271
Coniugati
0
1
1
2
4
1
2
7
10
8
5
6
15
14
3
7
7
8
10
15
20
16
14
11
19
8
214
Divorziati
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
1
1
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0
2
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0
1
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0
1
1
0
9
FE M M I N E
Vedovi
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0
0
0
0
0
0
0
0
0
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0
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0
0
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0
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0
0
0
0
Tot
6
14
10
22
16
11
20
20
25
22
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28
25
16
14
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19
19
21
26
25
19
19
25
18
494
Nubili
6
7
6
15
11
9
7
11
5
15
7
9
8
4
5
2
2
4
4
2
1
1
2
1
0
3
147
Coniugate
3
3
3
1
7
10
8
7
9
10
6
14
12
15
14
17
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14
12
17
8
12
12
9
9
19
262
Divorziate
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
2
0
2
0
0
0
0
0
2
0
0
1
9
Vedove
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
2
0
1
2
0
1
2
9
Tot
9
10
9
17
18
19
15
18
14
25
13
24
21
19
21
19
15
18
16
21
9
14
18
10
10
25
427
cronache estive
UN’ESTATE VIVACE,TRA I FUOCHI D’ARTIFICIO
SUL LAGO E IL LAMPONE DI AVASINIS
Il più grande lago della regione, quello dei Tre Comuni, ha vissuto
un’altra estate di successo, grazie soprattutto al positivo andamento meteorologico del mese di luglio quando, accanto alla costante
presenza del “turismo giornaliero” sulle rive, si è registrato un considerevole aumento dei pernottamenti nei due campeggi. Agosto si
è invece proposto in maniera più incerta, consentendo comunque di
consolidare il successo della stagione estiva che ha avuto il suo apice
lunedì 14 , alla vigilia di Ferragosto, a partire dalle 21.30, con lo spettacolo di fuochi d’artificio sullo specchio del Lago.
Lo spettacolo pirotecnico è stato proposto per l’ottavo anno consecutivo dal Comune di Trasaghis sul lago dei Tre Comuni: una manifestazione seguita da un interesse e un’attesa che è andata via via
crescendo e che solo l’anno scorso non ha potuto attuarsi a causa del maltempo.
La manifestazione ha avuto dunque un rinnovato successo, con la presenza di migliaia di persone attirate dallo spettacolo dei fuochi, che
sono stati ammirati lungo tutta la parte meridionale del lago, dalla
riva occidentale, all’altezza dei campeggi, sin sulla riva orientale, dall’imbarcadero sino all’area dell’orto botanico, sotto Interneppo.
La “regia” è ancora affidata agli operatori della “Pirotecnica Mattioni” di Collalto, che hanno proposto un programma estremamente
suggestivo e variegato, con l’alternarsi dei lanci dei bolidi multicolori dalla riva, con decine e decine di effetti speciali, di giochi di luce sull’acqua.
I fuochi sul Lago rientrano nel programma di “Estate sul Lago”, una
serie di iniziative culturali, sportive e ricreative sul Lago dei Tre Comuni che sono state proposte dall’Amministrazione comunale di Trasaghis con la collaborazione dell’Associazione “Nautilago”, della Biblioteca Comunale di Trasaghis, della Cineteca del Friuli, della Comunità Montana del Gemonese, della Pro Loco di Alesso, della Pro Loco “Amici di Avasinis” e della Provincia di Udine. Accanto alle molteplici iniziative di “Estate sul Lago” un accenno particolare al rinnovato successo della festa del lampone e del mirtillo di Avasinis, quella che gli organizzatori definiscono “la festa più amata dai friulgiuliani” e che ancora una volta ha visto le vie del paese affollarsi di un
eccezionale afflusso di visitatori attirati dalla originale proposta di
“molèas e cirigniculas”.
Tra le manifestazioni che hanno caratterizzato la festa di quest’anno, possono essere ricordate la riproposta della marcia non competitiva “Attraverso i sentieri del lampone e del mirtillo” (terzo Trofeo Manuel Revelant), la giornata dimostrativa dello sport per disabili (con le squadre di “Hand bike” e della società “Basket e non solo”) e la mostra fotografica “Gente, feste e grotte di Avasinis” curata da Mario Trippari.
Gruppo che ha partecipato al torneo di tennis per disabili ad Avasinis
Fuochi sul lago
Affollata la festa di Avasinis
Turisti sul lago nello scorso luglio
cronaca da alesso e avasinis
ALESSO E AVASINIS IN FESTA
PER I 50 ANNI DI SACERDOZIO DI PRÈ GJULIO
Domenica 30 luglio il Comune di Trasaghis e le parrocchie di Avasinis e di Alesso hanno salutato con affetto il loro parroco don Giulio Ziraldo che quest’anno festeggia il cinquantesimo dell’ordinazione sacerdotale.
Don Giulio è nato a Fagagna il 23 ottobre 1931, da una famiglia contadina. E’ entrato nel seminario di Castellerio il 3 novembre 1943
(“al ere di lunis”, ricorda con puntiglio). Ordinato sacerdote, ha celebrato la sua prima messa a Fagagna l’8 luglio 1956.
Ha prestato servizio come cappellano a San Giorgio di Nogaro dal
1956 al 1961 e a Paderno dal 1961 al 1964. E’ stato quindi parroco a Subit e Prossenicco dal ‘64 al ‘67 e poi a Treppo Grande dal ‘67
al ‘73.
Dal 1973 è parroco di Alesso (e parroco supplente a Interneppo) e
dal 1986, dopo la morte del fraterno amico don Paolo Varutti, anche di Avasinis.
In oltre un trentennio prè Gjulio si è caratterizzato, accanto a una seria attività pastorale, indirizzata in particolar modo ai giovani e agli
ammalati, per un appassionato sostegno, anche all’interno del gruppo “Glesie furlane”, alla causa della friulanità, intesa come conoscenza degli eventi storici e come salvaguardia e promozione del patrimonio linguistico della “marilenghe’.
Numerosi e puntuali sono stati inoltre gli interventi per la difesa del
territorio e, negli anni del dopo terremoto, per la ricostruzione.
Una presenza senz’altro vivace (“vivarôse”, direbbe lui), la sua, con
accenni a volte spicci e impulsivi, ma sempre dettati dall’amore “pe
sô int”.
All’affetto dei parrocchiani si è unito anche il pubblico riconoscimento da parte dell’amministrazione comunale che, per mezzo del sindaco Ivo Del Negro, nella giornata di domenica 30 luglio, al termine delle Sante Messe celebrate nelle due parrocchie (ad Avasinis alle 10 e ad Alesso alle 11,15) ha offerto a prè Gjulio una targa ricordo in segno di ringraziamento per il suo modo di essere “di 50 agns
in cà, predi intal mieç de sô int”; altri doni affettuosi sono stati consegnati al sacerdote anche dai parrocchiani di Alesso e Avasinis e dalla Pro Loco di Avasinis.
Terminata la Messa, nella mensa del Centro Studi di Alesso ha avuto
infine luogo un rinfresco dove, in un momento conviviale, alla presenza anche dei compaesani di Fagagna e di numerosi sacerdoti della
forania, è stato ulteriormente rinnovato l’affetto per don Giulio.
Alesso 30 luglio 2006 - Alla messa in occasione del 50° anniversario di sacerdozio di don Giulio
Ziraldo (foto di Luigi Stefanutti)
Alesso 30 luglio 2006 - Nella sala mensa delle scuole per un rinfresco in occasione del 50°
anniversario di sacerdozio di don Giulio Ziraldo
“IN RICUART DI PIERINO”
Pietro Stefanutti “Marescial” (morto lo scorso 21 agosto, all’età di 54
anni) ha dedicato buona parte della sua vita al corpo degli Alpini, all’impegno in parrocchia, al canto corale.
L’Amministrazione comunale di Trasaghis, unitamente all’A.N.A., alla Parrocchia, al Gruppo Corale di Alesso, ha proposto per il 25 novembre una serata per ricordarne l’impegno, a tre mesi della prematura scomparsa.
Dopo la S.Messa celebrata dal Parroco don Giulio Ziraldo e gli interventi per ricordare Pieri (il Sindaco Ivo Del Negro, il Presidente della Sezione Ana di Gemona Dario D’Incà e Adelina Stefanutti in rappresentanza
della Parrocchia), ha avuto luogo una serata Corale con il Gruppo Corale di Alesso, diretto dal maestro Sergio Vuerich e con il Coro A.N.A.
del Gruppo Alpini di Gemona, diretto dal maestro Alberto Antonelli.
Di Pieri sono stati ricordati in particolare l’amore per la lettura, il canto e la musica, l’impegno per la riorganizzazione delle iniziative parrocchiali ed il funzionamento della chiesa, l’attività di sprone per l’organizzazione dei corsi in lingua friulana.
A suo ricordo, utilizzando i fondi raccolti in una sottoscrizione, è stato
donato alla chiesa un quadro, opera di Floreano Franzil e ispirato a un dipinto di Nicolò Grassi, rappresentante il martirio di San Bartolomeo.
A sinistra, Pietro Stefanutti durante la consegna del riconoscimento a don Giulio da parte del Sindaco
cronaca da peonis
PEONIS: APPUNTAMENTI
DALL’ANCONA DAI CLAPÀZ ALLA MADONNA DELLA SALUTE
Anche quest’anno numerose persone, domenica 3 settembre, sono convenute a Peonis, alla salita dell’ancona dai Clapàz, il manufatto religioso che la gente di Peonis ha costruito nel 1829 dedicandolo alla Madonna del Rosario e rimesso a nuovo alcuni anni fa col
lavoro degli alpini e dei volontari del luogo. Dopo la cerimonia di
alcuni anni fa, che ha visto la simbolica “riconsegna” dell’edificio alla popolazione, al termine di impegnative settimane di lavoro per
far tornare all’antico splendore un manufatto consunto dal tempo
e danneggiato dal terremoto, la manifestazione è ormai diventata
un appuntamento tradizionale assai atteso (solitamente la celebrazione ha luogo nella seconda domenica di settembre, ma quest’anno è stata anticipata per la coincidenza della festa dei pensionati
dell’Alto Friuli che, in tale data, si sarebbe tenuta a Buja). Il restauro del manufatto ed il riatto della strada rappresentano un evidente omaggio al senso religioso e alle fatiche della gente in un passato ormai remoto, quando le donne, di ritorno dai pascoli e dagli
stavoli delle montagne di Ledrania e di Pecol dai Zucs, proprio davanti all’ancona sostavano, per un momento, a pregare e a riposare, prima di riprendere l’ultimo tratto di strada che le avrebbe riportate in paese.
Dopo il ritrovo alle 10.45 all’incrocio tra via Chiesa e via Bottecchia,
percorsa la mulattiera che conduce davanti all’edicola religiosa, alle 11.15 vi è stata celebrata la Santa Messa dal parroco don Fausto
Quai (per il sacerdote, nominato lo scorso aprile parroco di Peonis, Trasaghis e Braulins, si è trattato della prima “salita” all’ancona).
Successivamente ha preso la parola per un saluto il sindaco di Trasaghis Ivo Del Negro, davanti alla popolazione, ai membri dell’Associazione “Chei di Peonis” e alle rappresentanze dei gruppi alpini
della zona, per sottolineare la significatività della cerimonia, il rapporto tra la gente ed il territorio e l’importanza dell’associazionismo e del volontariato. Un breve saluto è stato portato anche dal
poeta carnico Giorgio Deotto – che in tanti conoscono come infaticabile organizzatore delle commemorazioni di Bottecchia – che
si è soffermato sul significato della manifestazione, tra il senso della memoria e le prospettive per il futuro.
La cerimonia si è chiusa con un rinfresco offerto ai convenuti dai
volontari di Peonis.
Il nuovo dipinto per la Chiesa di Peonis
Domenica 19 novembre Peonis ha invece festeggiato con particolare
solennità la ricorrenza della Madonna della Salute. Alle 10.30 è stata celebrata da don Fausto Quai, nella Chiesa Parrocchiale, la Santa Messa, i cui canti liturgici sono stati eseguiti dalla Corale di Alesso. Nell’occasione è stata anche impartita la benedizione al quadro
che un emigrante di Peonis, Giovanni Zuliani, ha inteso donare alla chiesa in memoria della propria madre. Si tratta di un pregevole
dipinto (un olio su tela delle dimensioni di 2x1,50 m) raffigurante il
martirio di San Bartolomeo (cui è dedicata la chiesa parrocchiale)
e che è stato eseguito dalla pittrice veneta Anna Zaramella d’Este.
Il dipinto inquadra la tradizionale iconografia del martirio del santo all’interno della riproposizione dell’interno della vecchia chiesa
del paese, quella distrutta dal terremoto.
A conclusione della Messa ha avuto luogo la tradizionale processione della Madonna (un’effigie caratteristica per il ricco abito indossato) attraverso un percorso lungo le vie di Peonis.
A mezzogiorno la festa è proseguita con la degustazione delle famose castagne di Peonis, accompagnate dalla ribolla, dalle torte di
castagne e da altri prodotti tipici.
Nel pomeriggio, alle 15.30, presso il Centro Servizi, c’è stata la presentazione del video “L’amôr… une volte”, promosso dalla Comunità Montana del Gemonese e dall’A.S.S. n. 3 e costituito da una serie di videointerviste curate da Luigi Stefanutti nei diversi Comuni
del Gemonese e incentrate sulla ricostruzione del modo di vivere
l’amore al tempo dei nonni.
In serata, alle 18, l’estrazione dei premi gastronomici e, alle 20, della tombola.
I festeggiamenti della Madonna della Salute sono stati organizzati dall’associazione “Chei di Peonis” col patrocinio del Comune di
Trasaghis e la collaborazione della Parrocchia di Peonis, della Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, dell’A.S.S. n. 3 “Alto Friuli” – Servizio Sociale dei Comuni e della Cineteca del Friuli.
Messa alla Madonna dei Clapaz
cronaca da braulins e trasaghis
BRAULINS, UN VIAGGIO TRA STORIA
E LEGGENDA NELLA SALITA
A SAN MICHELE DEI PAGANI
ORSOLA DE CECCO
HA COMPIUTO
104 ANNI
Si è rinnovato l’appuntamento con la Santa Messa celebrata davanti alla millenaria chiesetta di San Michele dei Pagani, costruita sotto uno sperone del monte
Brancot, qualche centinaio di metri sopra il paese di Braulins.
La chiesetta, che alcuni studiosi ritengono sia stato un tempio precristiano poi
riadattato in epoca longobarda, sorge a poca distanza da quello che era il castello di Bragolino, un maniero medioevale abbattuto dalle truppe del Patriarca
di Aquileja nel 1336, durante le lotte feudali tra il capo della chiesa friulana ed il
Conte di Gorizia.
Nella chiesetta, a ricordo dell’arte dei secoli passati, si conservano due affreschi,
recentemente restaurati dalla gemonese Michela Contessi: una trinità cinquecentesca nel catino dell’abside e, soprattutto, a lato, un’antica raffigurazione dell’arcangelo Michele intento a reggere in mano la bilancia del giudizio delle anime.
La chiesetta, più volte ristrutturata, in particolare dopo i terremoti del 1928 e
del 1976, è oggetto di una particolare devozione da parte della gente di Braulins,
che periodicamente, attraverso l’azione di volontari, ha curato la manutenzione
dell’edificio religioso e del suggestivo sentiero che la raggiunge.
Davanti alla chiesetta, venerdì 29 settembre, alle 15, don Fausto Quai, parroco di
Braulins, Trasaghis e Peonis ha celebrato la Santa Messa, davanti alla popolazione di Braulins e degli affezionati che, da tutto il gemonese, vi giungono ogni anno. Al termine della celebrazione ha preso la parola per un saluto il Sindaco di
Trasaghis Ivo Del Negro.
E’ seguita la consegna dei lavori in argilla realizzati nel corso di “Estate ragazzi
2006”, l’appuntamento estivo curato dalla parrocchia.
Alle 17.30, nei locali adiacenti alla Chiesa Parrocchiale, a Braulins, la festa si è
conclusa con un rinfresco offerto agli intervenuti da parte dell’Amministrazione comunale e dei volontari.
I nipoti Anna, Olivo e Beniamino, residenti a
Braulins, in Via Ponte, salutano con affetto la
zia Orsola che ha festeggiato i 104 anni. Orsola De Cecco, nata a Braulins il 27 luglio 1902,
si è sposata il 18 dicembre 1945 in Municipio
a Trasaghis con Berto Cividino di Casasola di
Majano. Rimasta vedova, si è trasferita al Centro Anziani di Majano nel 1989.
Ha sempre lavorato presso le famiglie di contadini.
Fino all’anno scorso, quando i nipoti andavano
a trovarla, chiedeva sempre della sua casa e diceva di voler ritornare sul Monte Brancot.
Orsola De Cecco nel giorno dei suoi 104 anni
IL CALCIO FEMMINILE A TRASAGHIS E’ UNA SPLENDIDA REALTA’
dra, allo staff tecnico (accanto all’allenatore Mauro Vissa ci sono
Nell’ambito dell’attività dell’Associazione Sportiva Dilettantistica
l’accompagnatore ufficiale Oliviero Di Santolo ed il Presidente
Trasaghis, fin dal 2001 è stata organizzata anche la squadra femmiDarmo Gerussi) e a sostenere direttamente la squadra (le partinile di calcio che milita nel campionato regionale di serie C.
Nei primi campionati, la squadra ha giocato senza particolari spunti; te casalinghe si svolgono la domenica pomeriggio, alle 14.30) e il
a partire dal campionato 2005-2006 le cose sono profondamente
girone di ritorno inizierà domenica 21 gennaio 2007 verso il raggiungimento del traguardo della promozione in Serie B.
cambiate. Grazie all’inserimento di nuove giocatrici e di un nuoIvo Del Negro
vo allenatore, il sig. Mauro Vissa di Talmassons, la squadra è sempre stata tra le prime e solo per un punto non ha
ottenuto la promozione in serie B, essendosi classificata seconda dopo la squadra di Farra d’Isonzo,
in provincia di Gorizia.
L’inizio dell’attuale campionato 2006-2007 è stato
folgorante per la squadra del Trasaghis che, con un
andamento eccezionale è saldamente in testa alla
classifica. La squadra ha infatti vinto tutte le tredici
partite disputate nel girone di andata; ha il migliore attacco (67 reti segnate) e la migliore difesa (solo 5 reti subite).
Attorno alla squadra è nato un grande entusiasmo
e, nella partita di domenica 10 dicembre (vinta per
2 a 0 contro il San Gottardo di Udine) a sostenere
la squadra sulle tribune del campo sportivo c’erano quasi duecento persone.
Si invitano caldamente gli sportivi del Comune di
A.S.D. femminile Trasaghis
Trasaghis a stringersi attorno alle ragazze della squa-
trasaghis e griffen
UNA DELEGAZIONE DI EX COMBATTENTI AUSTRIACI
ALLA COMMEMORAZIONE AL MONUMENTO DI TRASAGHIS
Seguendo una consolidata tradizione, l’Amministrazione comunale di
Trasaghis, nell’intento di ricordare degnamente la Giornata dell’Unità
Nazionale e delle Forze Armate, propone ogni anno la commemorazione in una diversa frazione del Comune.
Quest’anno la cerimonia, organizzata anche con la collaborazione del
locale Gruppo dell’A.N.A., ha avuto luogo domenica 5 novembre a
Trasaghis capoluogo, davanti al monumento ai caduti di Piazza Unità d’Italia.
Il programma ha previsto innanzitutto il raduno davanti al Municipio, la
celebrazione di una Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale alle 10.30 e,
infine, alle 11.15, la cerimonia ufficiale presso il monumento ai caduti,
con la deposizione di una corona d’alloro ed il discorso commemorativo tenuto dal Sindaco di Trasaghis Ivo Del Negro; è intervenuta per
un breve saluto anche l’assessore comunale di Griffen Annie Abram.
Anche quest’anno la cerimonia ha assunto un particolare significato
per la rinnovata presenza di una rappresentanza della “Kameradschaftsbund” di Griffen, il Comune austriaco gemellato con Trasaghis: si tratta di una associazione di ex combattenti austriaci che, anche nella ricorrenza del 91° anniversario dell’inizio della prima guerra mondiale,
si è unita ai militari ed ai civili friulani nel ricordo delle vittime di tutti
i conflitti, sull’uno e sull’altro fronte. L’associazione austriaca “Kameradschaftsbund”, presieduta da Hans Heinz Stachel, che aveva già presenziato alla cerimonia dello scorso anno ad Alesso, nel corso di una
manifestazione tenutasi in luglio a Griffen ha inteso poi consegnare al
Sindaco di Trasaghis Del Negro e di riflesso all’intera comunità friulana, un riconoscimento ufficiale, la “Golden Landesehrenkreuz”, per
lo sforzo sostenuto nel ribadire i valori della pace e dell’amicizia nei
rapporti tra comunità diverse: concetti tutti che sono stati riaffermati anche nella cerimonia di Trasaghis del 5 novembre.
Commemorazione Caduti in guerra
GLI AMICI DI GRIFFEN DI NUOVO A TRASAGHIS
PER LA FESTA DELL’IMMACOLATA
Proseguono le manifestazioni di amicizia tra il Comune di Trasaghis e
Griffen, la cittadina carinziana gemellata col Comune ormai da ventinove anni. Dopo la partecipazione di due comitive di Trasaghis alla fe-
Ospiti di Griffen al mercatino dell’8 dicembre
sta patronale di Griffen, lo scorso luglio, e l’intervento di una delegazione di ex combattenti austriaci alla festa delle Forze Armate a Trasaghis, gli amici di Griffen sono venuti di nuovo in visita a Trasaghis venerdì 8 dicembre, in occasione della tradizionale festa dell’Immacolata Concezione, una ricorrenza molto sentita in paese e per
la quale il Comune, con la collaborazione della Parrocchia e del
“Grop Trasagan”, ha organizzato una serie di manifestazioni. Alle 10.30 vi è stata la celebrazione della Santa Messa solenne, celebrata dal Parroco don Fausto Quai e seguita dalla processione per le vie del paese, con l’accompagnamento del complesso
bandistico di Griffen.
Nel pomeriggio la delegazione di Griffen, guidata dal Sindaco Josef
Müller, si è trasferita a Raschiacco, per una visita all’Azienda vitivinicola Perabò; le manifestazioni promosse dal Comune di Trasaghis si sono spostate poi nella frazione di Alesso dove, alle 17.30
si è potuto visitare, nel Centro Servizi, un mercatino di oggetti
natalizi allestito da volontari in collaborazione con la Parrocchia
di Alesso; le offerte raccolte saranno destinate al mantenimento
dei bambini ospiti dell’Asilo di Minas Novas in Brasile, una struttura che si regge grazie all’impegno di una religiosa italiana, suor
Annamaria Ortelli. Al termine, in piazza 1° Maggio, l’ ultima esibizione della banda di Griffen, seguita da una castagnata e dalla degustazione di ribolla per tutti gli intervenuti.
Alla fine, i saluti alla delegazione di Griffen, con un affettuoso
“mandi” ai prossimi incontri.
associazionismo e volontariato
TRASAGHIS HA OSPITATO
LA FESTA DEL DONO
Domenica 8 ottobre si è svolta a Trasaghis la tradizionale festa
del Dono, organizzata dalla sezione Afds Val del Lago (che raccoglie i donatori di sangue dei Comuni di Trasaghis e Bordano).
Il corteo, con moltissimi labari rappresentanti le sezioni consorelle, si è ritrovato presso la piazza 6 Maggio alle 10 insieme
alla Banda Filarmonica di Madonna di Buia che lo ha accompagnato in chiesa per assistere alla Santa Messa celebrata da don
Fausto Quai e cantata dalla Corale di Alesso.
Terminata la funzione religiosa, nella quale il celebrante non ha
tralasciato di soffermarsi sull’importanza del dono e di ringraziare a nome della collettività tutti i donatori, è stato deposto
un omaggio floreale ai caduti di tutte le guerre e alle vittime
del terremoto del 1976.
De Cecco Denni - Distintivo d’Oro
Presso la Sala Consiliare, dopo i saluti da parte delle autorità, il Sezione Val del Lago
presidente della Sezione Renato Stefanutti ha illustrato ai presenti l’attività svolta presentando alcune statistiche: ben 19 sono
i nuovi donatori entrati a far parte della nostra grande famiglia
che attualmente ne conta 284 di cui 262 attivi per un totale di
303 donazioni nell’anno 2005. Inoltre, il Presidente, ha comunicato di essersi recato a Venzone per il Congresso Regionale
A.F.D.S., congresso che è stato voluto in questa cittadina per
ricordare degnamente la ricorrenza del trentennale del terremoto che ha distrutto molti comuni del Friuli. In questa occasione, le autorità hanno ricordato quel tragico evento che portò via mille persone e fece crollare migliaia di case, distruggendo tanti paesi. Questi fatti ancora una volta hanno visto in prima linea lo spirito generoso dei Portatori di Sangue; infatti non
Giovanni - Distintivo d’Oro
erano neppure cessate le tragiche scosse che si misero subito Stefanutti
Val del Lago sezione AFDS
a disposizione dei centri di raccolta negli ospedali. Molti di loro divennero volontari nei soccorsi, e, poi, ebbero un ruolo decisivo nella ricostruzione. Renato Stefanutti ha continuato con
l’informare i presenti che per celebrare degnamente il trentennale del sisma, la Sezione della Val del lago ha voluto organizzare a Trasaghis, una seduta di Plasmaferesi alla quale hanno aderito ben 20 donatori sottoponendosi al prelievo per una raccolta di 12 litri di plasma. Dopo questi dati statistici si è proceduto con orgoglio a premiare 3 Donatori col distintivo d’oro:
Denni De Cecco, Giovanni Stefanutti, Edilio Toffoletto; 5 Donatori col distintivo d’argento: Mario Cucchiaro, Nicolino Picco, Riccardo Stefanutti, Ivan Toffoletto, Andrea Zilli; 7 Donatori
col distintivo di bronzo: Amedeo Cucchiaro, Alessio Piazza, Fulvio Picco, Sabrina Picco, Gian Pietro Rossi, Giovanni Sant,Valter Toffoletto Edilio - Distintivo d’Oro
Sezione Val del Lago
Urban; 8 Donatori con i diplomi di benemerenza: Eric Cucchiaro, Marco De Stefano, Renato Piazza, Alberto Picco, Claudio Picco, Giampaolo Stefanutti,Vanessa Szimansky, Franco Zuliani. E’ stato osservato un minuto di raccoglimento per ricordare i Donatori che non sono più tra noi. Alla fine il Sindaco di Trasaghis, Ivo Del Negro, anche
a nome del collega di Bordano Luigino Picco, ha portato il suo saluto e quello delle rispettive Amministrazioni comunali manifestando soddisfazione e orgoglio per i risultati lusinghieri conseguiti dalla Sezione Val del Lago. Anche il delegato di Zona, Aldo Calligaro portando i
saluti del Consiglio Provinciale, si è congratulato
per il lavoro svolto. Terminate le premiazioni e
gli interventi delle autorità, la festa è continuata col rinfresco preparato dal “Grop trasagan” al
quale va un sentito ringraziamento, come pure
alle amministrazioni comunali di Trasaghis e Bordano per la collaborazione offerta. Il Presidente
e tutto il direttivo danno appuntamento a Peonis per la festa del Dono
del 2007.
8 ottobre 2006 - Festa del Dono a Trasaghis
AUSER ALTO FRIULI:
I VOLONTARI
DI TRASAGHIS VERSO
IL CONSOLIDAMENTO
DELLA AUTOGESTIONE
Le positive esperienze maturate nell’espletamento degli impegni fino ad ora assunti fanno prevedere, per il GRUPPO VOLONTARI AUSER di Trasaghis, il raggiungimento della autonomia nella gestione dei servizi erogati.
Il nostro Gruppo, come forse si ricorderà, opera
su entrambi i fronti dell’associazionismo, quello socio-assistenziale con interventi di assistenza domiciliare leggera (soprattutto ad anziani) attraverso una convenzione stipulata con l’Amministrazione Comunale di Trasaghis e quello ambientale con
le attività di manutenzione e valorizzazione del sito naturalistico dell’Orto Botanico di Interneppo
mediante la convenzione con la Comunità Montana del Gemonese.
Il nostro operato sul territorio è stato notevolmente apprezzato, tanto che le richieste di collaborazione sono in continuo aumento in entrambi i versanti di impegno.
Questo fa nascere due immediate necessità: aumentare il numero dei soci nel volontariato attivo
e portare il Gruppo verso una ulteriore evoluzione, l’autonomia gestionale.
Tutto ciò comporterà, per gli attuali responsabili dei diversi settori operativi, un sempre maggiore
impegno per garantire competenza, professionalità e continuità.
Abbiamo pertanto bisogno dell’appoggio e della
collaborazione di tutti; abbiamo bisogno di accrescere le nostre risorse umane e materiali. Dobbiamo allargare la nostra visione territoriale e collaborare per realizzare insieme idee e progetti condivisi in tutti i territori della vallata attorno al lago.
Auspichiamo un sempre più ampio avvicinamento
dei giovani al mondo ed alla cultura del volontariato. Ad essi proponiamo di essere protagonisti sia in
ambito socio-assistenziale sia nella gestione del territorio e della sostenibilità ambientale.
Ci aspettiamo un impegno che abbia come base la
centralità ed il valore della persona, con la cura ad
essa, al suo ambiente ed alla qualità della sua vita.
Ben consapevoli che il volontariato è fatica, giacché
è servizio, è impegno di liberazione ed a volte rinuncia a se stessi per occuparsi di altri o di altro, ma è
anche scuola di vita che educa alla solidarietà e alla
disponibilità a dare, non semplicemente e sporadicamente qualcosa, ma se stessi, facendo scelte preferenziali verso persone e situazioni in disagio, alla
ricerca continua di un comportamento giusto, responsabile e garante di continuità d’impegno.
Chi si sente di condividere i nostri valori e le nostre azioni si avvicini contattando:
CAMPANOTTO Anna, Referente per la Convenzione con il Comune di Trasaghis
Cell: 333/7797153;
STEFANUTTI Nanni, Referente per la Convenzione con la Comunità Montana
Cell: 347/7785170;
COSTA Maria Evelina, Membro del Direttivo – Referente per Trasaghis,
Cell: 347/1213679
Gruppo Volontari Auser Trasaghis
speciale senegal
TRASAGHIS AIUTA LA NASCITA DI UNA SCUOLA IN SENEGAL
Tra la fine di novembre e i primi di dicembre, nel corso di un apposito viaggio, sono state formalmente consegnate le prime tre aule del
liceo di Niamone, un villaggio nella provincia di Casamance, nel sud
del Senegal, vicino alla Guinea Bissau.
L’iniziativa è stata avviata dal dott. Giovanni Lenardon, farmacista in
Trasaghis e dalla sua famiglia per ricordare il figlio Alessandro (19721996), deceduto prematuramente in un incidente stradale. Alla famiglia Lenardon si sono poi aggiunti i contributi dei cittadini e dell’Amministrazione comunale di Trasaghis: uno slancio di solidarietà che ha
portato alla realizzazione concreta dell’edificio scolastico.
La storia è iniziata lo scorso anno, quando i coniugi Lenardon ed il
medico di base dott. Goi, durante una visita turistica nel nord del Senegal, hanno conosciuto la guida Nouha Coly che vive a Dakar ma
è originario di Niamone. Accertato lo stato di estremo bisogno nel
quale versano le popolazioni di diversi villaggi senegalesi, era sorta
la proposta di contribuire a realizzare un ambulatorio medico, che
invece è stato poi realizzato dallo Stato; si è scelto quindi di contribuire alla costruzione di una scuola. L’organizzazione scolastica del
Senegal prevede sei anni di scuola elementare frequentata da tutti i
bambini; al termine, un concorso a livello nazionale contente ai più
meritevoli di frequentare il liceo a spese del governo senegalese. La
mancanza di un liceo nel villaggio di Naimone costringe i ragazzi di
quel territorio a spostarsi anche a 20 Km di distanza, con grossi disagi, sia per gli alunni, sia per le famiglie. Il liceo in Senegal dura sette
anni e,. al termine, i più bravi possono frequentare l’Università o in
patria (nelle tre sedi di Dakar, St. Louise, Zuigenschor) oppure, grazie al sostegno dell’Unione Europea, anche negli istituti universitari
di Francia, Inghilterra, Spagna ed Italia. La guida turistica Nouha parla correttamente l’italiano proprio perché ha frequentato l’università a Perugia.
I fondi raccolti (9 mila euro) sono stati trasferiti tramite banca in Senegal; la guida Nouha ha verificato l’andamento dei lavori, tenendo
costantemente informato, anche con una puntuale documentazione
fotografica, il dott. Lenardon.
L’aiuto di Trasaghis ha consentito la realizzazione delle prime tre aule e dei servizi igienici (3 per i maschi e 3 per le femmine). Per la delegazione friulana è stata una esperienza indimenticabile la festa che
tutto il villaggio ha preparato il giorno della consegna ufficiale dell’edificio scolastico. Le tre aule realizzate sono già in funzione, anche
con la lavagna ed i banchi nuovi; mancano ancora gli intonaci ed i pavimenti sono al grezzo. Nel corso della cerimonia, svoltasi venerdì 1°
dicembre, è stata collocata una targa che ricorda il contributo prestato da Trasaghis. Hanno preso la parola il capo del villaggio El Hadji Nfally Coly, il presidente del comitato dei genitori Ba Moussa, la
guida Nouha (che hanno espresso i ringraziamenti della comunità)
ed il Sindaco di Trasaghis che è intervenuto per spiegare le motivazioni dell’iniziativa e preannunciare l’intenzione di portare a termine il progetto di solidarietà.
Dopo la visita in Senegal, è infatti intenzione del Comune di Trasaghis
completare l’intervento, giungendo alla realizzazione di altre quattro aule, dell’Ufficio del Direttore, di un’aula informatica e della recinzione: il costo complessivo viene stimato in circa 30 mila euro. A
questo proposito è già stato chiesto il sostegno al comitato locale
della Croce Rossa Italiana della Val di Fassa (Trento) che ha già manifestato la propria disponibilità; è stato interessato anche il Comune austriaco di Griffen, gemellato con Trasaghis dopo l’aiuto prestato nel dopo terremoto del 1976.
Riuscire a completare la struttura scolastica rappresenterebbe un gesto di grande solidarietà nei confronti di una comunità che ha estremo bisogno di aiuto.
Ivo Del Negro
La scuola
Gli insegnanti del liceo con la delegazione di Trasaghis
La targa
terremoto e protezione civile
Trasferta in Sardegna della Squadra
di Protezione Civile di Trasaghis
Durante l’estate anche la Squadra di Protezione Civile del Comune di Trasaghis ha
preso parte a una esercitazione predisposta dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
L’operazione, svoltasi in più fasi, è durata dal
14 luglio al 23 agosto ed ha previsto l’impiego di forze coordinate di forze di volontari in una area ad alto rischio per gli
incendi boschivi quale la Gallura.
I volontari della Protezione Civile del Friuli
Uomini e mezzi della Protezione Civile di
Venezia Giulia, giunti in Sardegna, hanno efTrasaghis in Sardegna (foto Angelo Stefanutti)
fettuato attività di prevenzione a presidio
del territorio, supportando le squadre locali. Nell’arco di tre turni, tra i volontari provenienti da varie zone del Friuli c’erano anche tre rappresentanti della Squadra di Protezione Civile del Comune di Trasaghis: Luigino Vidoni (dal 14 al 28 luglio), Allis Di Bez
(dal 26 luglio al 10 agosto) e Angelo Stefanutti (dall’8 al 23 agosto).
A
trent ’ anni dal terremoto, il grazie di Trasaghis
Dopo le cerimonie dello scorso 6 maggio, quando a Trasaghis sono ritornati numerosi quelli che, trent’anni fa, volontari, aiutarono il Comune a superare la prova del terremoto, quest’estate il sindaco Ivo Del Negro ha portato direttamente il
saluto ed il rinnovato ringraziamento a quanti operarono nel 1976. A titolo esemplificativo, riproduciamo la pagina che il quotidiano “La Nazione” di Firenze ha dedicato all’argomento.
Anche a Trasaghis l’eco del Raduno Nazionale
della Protezione Civile
10
Domenica 17 settembre, a Gemona, a
conclusione e suggello delle manifestazioni svoltesi in tutto il Friuli per ricordare il
30° anniversario del terremoto, si sono
svolte due significative manifestazioni. Nella
mattinata si è avuta una imponente sfilata
lungo il ricostruito centro storico degli oltre 5000 volontari della Protezione Civile
di tutte le regioni d’Italia, unitamente alle
squadre di volontari della protezione civile del Friuli Venezia Giulia ed i rappresentanti delle diverse associazioni di volonta16 Settembre 2006 manifestazioni per il 30°
riato nazionale.Alle 12, nella caserma Goianniversario del sisma
Pantanali, i rappresentanti delle Squadre e
gli amministratori hanno avuto un incontro istituzionale con i vertici del Dipartimento nazionale della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio.
Le Squadre di Protezione Civile del Comune di Trasaghis sono state presenti a tutte
le manifestazioni organizzate.
Nella giornata precedente la sfilata, diverse squadre provenienti da varie regioni d’Italia
(in particolare da Marche, Basilicata, Umbria, Sicilia e Veneto) hanno visitato anche il Comune di Trasaghis: accompagnate dal Sindaco Ivo Del Negro, si sono spostate nelle diverse frazioni a verificare direttamente la conclusione del processo di ricostruzione.
IL MIO ONCEDIS
Saranno indimenticabili per me i tre giorni del 30° trascorsi con voi.
Ogni viso ha riempito il mio cuore di tanti, tanti ricordi. Ad alcuni visi, che nel ‘76
avevano pochi anni, ho fatto fatica ad abbinare i nomi, ma immediatamente il cognome
e le somiglianze mi hanno aperto le finestre della memoria.
Il Vostro ed il “mio” Borgo, così ben ristrutturato e mantenuto in perfetto ordine, con
il rispetto della natura, mi ha confermato che siete persone speciali e nelle difficoltà sapete rimboccarvi le maniche.
In occasione del 30° avete saputo riunirvi per creare ed organizzare una elegante festa,
tanto, tanto ricca di calore umano che mi ha commosso: non avete lasciato nulla al caso. Belle e significative le cerimonie in comune e la medaglia d’oro che mi è stata consegnata. Ho ritenuto di passarla all’ associazione “Farsi Prossimo”, perché sono i volontari che mi hanno permesso durante questi anni di fare qualcosa con i campi di lavoro
come alternativa alle ferie. Il servizio di volontariato è utile e lascia il segno, nella misura in cui ha l’identità della gratuità ed attua il lavoro di squadra.
La domenica 8 maggio, ad Oncedis, è stata un’emozione diversa: non trovo aggettivo
adeguato per definirla nel suo insieme priva di ogni formalità. Il clou di quella giornata
è stato, per me, la consegna della chiave del borgo. Il mio cuore è stato e sarà sempre
aperto a Voi. Per qualunque cosa, e con i miei limiti, all’occorrenza sono sempre disponibile per darvi una mano: PER ONCEDIS, CI SONO SEMPRE.
Non posso tacere la mia riconoscenza a tutte le famiglie del Borgo ed ai giovani di allora. Dopo che Aldo Zanon mi ha passato il testimone di capo-tendopoli, Aldo, uomo
di grande statura morale, che troppo presto ci ha lasciato per sempre, un grazie va al
gen. Bonomini, al col. Jacovelli, al cap. Leronni ed ai “miei” cinque bravi ragazzi-militari:
Michele, Renzo, Lino, Bianchetti e Paolo dei C.C. con il quale ho decollato il mio servizio civile nel comune di Trasaghis. Grazie, a don Giulio per il suo ministero originale ma incisivo.
Alla luce dei fatti, sono estremamente convinta che solo ventott’anni di Amministrazione Comunale, portata avanti da un gruppo come quello di Ivo Del Negro, poteva ripristinare, programmare e riuscire in una così oculata ristrutturazione del paese, tenendo
conto di tutto, ma soprattutto di ogni singola persona.
Quindi bravo Ivo, bravi gli abitanti di Oncedis, o meglio gli abitanti del “salotto del Friuli”
come definito da Bonomini nel ‘76: preludio di come siete stati capaci e di come avete
saputo organizzarvi.Tanto Vi è dovuto, perché, nonostante i miei limiti e difetti, ho molto ricevuto per quel poco che ho dato.
L’incontro del trentesimo è stato per me una grande ricarica di umanità, importante
stimolo per quando gli altri mi chiedono aiuto. A TUTTI ed ad ognuno, un GRAZIE
speciale.
Mariapia Raineri-Pizzighettone
Mariapia Raineri (a destra) con la gente della tendopoli di Oncedis, nell’estate 1976
storia e memoria
TORNA IN FRIULI UNA COSACCA NATA AD ALESSO NEL 1945
Quando Giuliana Di Santolo, impiegata all’ufficio anagrafe del Comune
di Trasaghis, si è vista chiedere l’elenco dei bambini cosacchi nati ad Alesso nel 1945 è rimasta molto perplessa. Alle persone che le erano davanti (una donna sulla sessantina, un uomo e una ragazza) ha chiesto di attendere e si è messa rapidamente in
contatto con Pieri Stefanutti e Decio
Tomat, dei ricercatori di storia locale
che al periodo dell’occupazione cosacca nella zona hanno dedicato mostre e pubblicazioni.
Così, in una sorta di tavolo di confronWalentyna da bambina in Austria
to, utilizzando faticosamente inglese,
francese e spagnolo, si è riusciti a definire sufficientemente il quadro di riferimento.
La donna, Walentyna Havrosz, risiede
in Canada da una
cinquantina d’anni
e per la prima volta
ha fatto un viaggio
in Europa, accomWalentyna sulla piazza di Alesso
pagnata dalla figlia
Shawna e dal fratellastro Tony, alla ricerca delle proprie radici. Sua
madre, Lidia Havrosz (1915-1995) era infatti una bielorussa giunta
in Friuli al seguito dei cosacchi. Proprio ad Alesso, il 13 marzo 1945,
è nata Walentyna. Poi la madre con la figlia (col padre si sono persi i
contatti, nel turbine degli ultimi giorni di guerra) ha seguito le vicende della ritirata russa in Austria: è riuscita a evitare il rimpatrio forzato imposto dagli inglesi in quanto ha potuto vivere, quasi adottata
da una famiglia austriaca, per una decina d’anni, nella zona di Villach
e poi si è trasferita in Canada. La figlia di Walentyna sta ora accompagnando la madre in un viaggio alla ricerca delle radici: sono stati in
Austria, rintracciando gli elenchi dei cosacchi negli accampamenti sulla Drava e anche la casa nella quale hanno risieduto in Austria, e poi
sono venuti in Friuli.
Pieri Stefanutti e Decio Tomat hanno spiegato alle ospiti, nel loro breve
soggiorno in Friuli, le caratteristiche dell’occupazione cosacca nei paesi
del Comune di Trasaghis, con il forzato sfollamento della popolazione
civile friulana e l’insediamento assai consistente di militari e famiglie
al seguito (nella sola Alesso, ribattezzata dai cosacchi Novocerkassk,
si era avuto lo stanziamento di più di cinquemila persone). Pressoché
impossibile, quindi, ottenere dei dati più precisi, dal momento che non
risultano essere state fatte registrazioni anagrafiche o documentarie.
Walentyna, Shawna e Tony sono state comunque accompagnati sulla piazza di Alesso, dove una targa fatta apporre dal Comune di Trasaghis ricorda l’occupazione cosacca ed i sacrifici della popolazione;
con una comprensibile emozione hanno potuto vedere direttamente
i luoghi (seppur radicalmente mutati dopo il terremoto) che si richiamano alle vicende del 1945.
Anche il sindaco Ivo Del Negro, nel donare loro copia delle pubblicazioni edite dal Comune sul periodo della guerra, non ha mancato di
sottolineare l’importanza di recuperare le radici attraverso una seria
e documentata indagine.
Il viaggio di Walentyna e dei suoi familiari è poi proseguito: hanno raggiunto la Bielorussia per contattare un lontano parente ancora in grado di fornire qualche dettaglio sulla storia più remota della famiglia,
in un percorso che, singolarmente, si è incrociato anche con le vicende friulane.
LA MEMORIA DELLA RESISTENZA NEL RACCONTO DEI PROTAGONISTI
Giovedì 16 novembre, nella sala consiliare di Trasaghis, è stato presentato il video “La memoria della Resistenza tra Arzino, Lago e Tagliamento”. Si tratta di un filmato promosso dall’Associazione Auser
all’interno del progetto “Zone Libere e solidarietà” che, per la sua
validità, ha ricevuto il sostegno finanziario della Regione Friuli Venezia Giulia.
Il filmato, realizzato da Giacinto Jussa con la collaborazione di Pietro
Bellina, Lorenzo Londero e Pieri Stefanutti, inizia presentando una panoramica dei luoghi maggiormente significativi dell’Alto Friuli (i centri storici di Gemona e Venzone, i “paesi delle farfalle”, i laghi dei Tre
Comuni e di Cornino…) per poi andare a “leggere” quali siano i segni rimasti sul territorio che rimandano alle dolorose vicende della
seconda guerra mondiale.
Queste vicende vengono poi ricostruite dall’intersecarsi di testimonianze dirette fornite da persone che vissero l’esperienza della lotta
partigiana (Pietro Brollo, Enzo Chiapolino, Bruno Costantini, Giuseppe Forgiarini, Ezio Bruno Londero, Domenico Molinaro, Ennio Pascoli, Manlio Picco) o che la attraversarono dalla parte della popolazione civile (Giovanni Cucchiaro, Olga Stefanutti). Ne emerge un quadro assai variegato che ricostruisce le motivazioni delle scelte di quei
momenti difficili, le azioni dell’estate partigiana (i sabotaggi alla ferrovia tra Artegna e Venzone, l’assalto alla polveriera di Osoppo…), i
drammi dei rastrellamenti (soprattutto il raid a Trasaghis dell’estate
’44 che portò alla deportazione dei fratelli Feregotto) e degli eccidi
(Avasinis in primo luogo), l’avvio di iniziative di solidarietà.
Il filmato viene diffuso nelle scuole e nei luoghi dove si sono svolte
le vicende: nella presentazione di Trasaghis il video è stato introdotto dal saluto del sindaco di Trasaghis Ivo Del Negro e dagli interventi
del presidente dell’Auser-Alto Friuli, Claudio Sangoi e di uno dei curatori del filmato, Pieri Stefanutti.
I protagonisti del video nella sala consiliare
11
lago
I TRE COMUNI DEL LAGO HANNO RIBADITO
LA CONTRARIETA’ AL PRELIEVO DELL’ACQUA
12
Quest’estate, profondo stupore ha suscitato la presa di posizione del Presidente della Camera di Commercio di Udine, ing.Valduga, a favore della realizzazione di una condotta di collegamento dallo scarico del Lago di Cavazzo (o
dei Tre Comuni) al Consorzio Ledra – Tagliamento. Appena appresa la notizia,
il Sindaco di Trasaghis ha prontamente ribadito la contrarietà delle popolazioni
e dei Comuni rivieraschi; subito dopo si è avuta un’ulteriore, qualificata presa
di posizione contraria al prelievo. Il sindaco di Trasaghis Ivo Del Negro, assieme ai colleghi di Cavazzo Dario Iuri e di Bordano Luigino Picco, ha infatti convocato per Lunedì 7 agosto, presso la sala consiliare del Municipio di Trasaghis,
una riunione alla quale sono stati invitati la Provincia di Udine, le due Comunità
Montane ed i consiglieri regionali eletti nella circoscrizione di Tolmezzo.
L’incontro è stato introdotto dal sindaco di Trasaghis Del Negro che ha ripercorso i 25 anni nei quali le popolazioni dei Comuni rivieraschi si sono fermamente e costantemente opposte all’ipotesi del prelievo e dal sindaco di Cavazzo Iuri che ha sottolineato come il ventilato prelievo vanificherebbe gli interventi attuati sul lago sul piano turistico e della qualità delle acque. L’Assessore
Provinciale Enore Picco e il Consigliere dell’Ente Tutela Pesca Claudio Polano
hanno rimarcato come sia in atto una sorta di “attacco” alle risorse ambientali dell’Alto Friuli, sottolineando la necessità di una attenta vigilanza. I consiglieri regionali Virgilio Disetti, Renzo Petris e Patrizia Della Pietra hanno fatto presente che nessuna richiesta di prelievo è stata formalmente presentata
all’attenzione del Consiglio regionale e che comunque essa andrebbe sicuramente bocciata, vista l’importanza di salvaguardare il Lago. Nell’incontro sono anche intervenuti, sostenendo le ragioni dell’opposizione al prelievo, il sindaco di Amaro Tomaciello per la Comunità Montana della Carnia, l’assessore
Floreani per Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale,
i consiglieri comunali Buzzi per Bordano e Cucchiaro per la minoranza consiliare di Trasaghis; era presente anche il presidente dell’Associazione sindaci
del terremoto Franceschino Barazzutti
E’ stata un’occasione ulteriore per dibattere sul problema delle acque, del risparmio energetico, della valorizzazione dei territori, alla ricerca di una soluzione che cerchi di salvaguardare gli interessi delle parti in causa (e più di qualcuno ha infatti già ripreso e riproposto la più volte dibattuta ipotesi del “By
pass”, la condotta che, portando le acque di scarico della centrale di Somplago direttamente ai campi del Medio Friuli, senza immettersi nel Lago, assicurerebbe la soluzione del problema siccità e migliorerebbe le condizioni naturali del Lago).
Al termine, il sindaco Ivo Del Negro ha distribuito a tutti i convenuti una copia del volume che raccoglie gli atti del convegno tecnico scientifico sul lago
tenutosi ancora nel 1987: una presa di posizione, è stato ricordato, che conferma, anche a distanza di vent’anni, le ragioni dell’opposizione al prelievo e della
battaglia sostenuta dalle amministrazioni comunali rivierasche.
Vele sul lago - Luglio 2006
APPROVATO IL PROGETTO DEFINITIVO PER LA PASSERELLA
SUL CANALE DEL LAGO
È stato recentemente approvato il progetto definitivo per la costruzione della passerella sul calale emissario del lago dei Tre Comuni .
Grazie a un contributo della Regione e all’accensione di un mutuo
da parte del Comune di Trasaghis, sulle rive sud dello specchio d’acqua sarà presto allestito un cantiere per la realizzazione di una passerella pedonale lunga circa 70 metri. La spesa complessiva dell’opera si aggira sui 450 mila euro, somma coperta da contributo per circa il 60%. La struttura, in legno, permetterà di percorrere il sentiero
del lago in modo più funzionale senza dover far rientro sulla strada
asfaltata per passare dalla parte ovest a quella est, come succede oggi.
I tempi di esecuzione dell’opera, che richiederà un’attenzione particolare vista la natura del sito di ancoraggio, tra la terra e l’acqua, dipenderanno anche dalle condizioni meteorologico e dalla data della
effettiva indizione della gara d’appalto. È possibile comunque che il
cantiere chiuda entro il prossimo anno. Il progetto mira a valorizzare il sito naturale e a promuovere il turismo che, vista la temperatura piuttosto mite, non è legato unicamente alla stagione estiva.
«L’obiettivo – ha dichiarato il sindaco di Trasaghis, Ivo Del Negro al
“Gazzettino”- è di portare a compimento la passeggiata attorno allo
specchio d’acqua che ha una perimetro di percorrenza di circa dodici chilometri. Oggi il tracciato è aperto, non chiuso ad anello per la mancanza di un tratto di circa 3000 metri dalla frazione di Somplago fino, all’incirca, all’altezza della rimessa comunale per natanti gestita da Nautilago . L’area è montagnosa e, fino a oggi, non ha consentito di realizzare un
sentiero per le passeggiate.
L’idea è di studiare un sistema di percorrenza alternativo, magari impiegando la stessa strada asfaltata, che non è molto trafficata, grazie all’im-
piego di passerelle pedonali a ridosso della carreggiata; un sistema che
consenta ai turisti di muoversi in tranquillità e in sicurezza. Così facendo,
terminata la costruzione del ponte in legno, sarà possibile offrire un prodotto turistico completo, supportato da tutte le strutture di accoglienza
e servizio già attive sulle rive dello specchio d’acqua: dai due camping, ai
bar, alla scuola di vela».
Schema della passerella
ambiente
IL RIPOPOLAMENTO DEL TORRENTE PALÂR
Puntuali all’appuntamento, volontari e mezzi dell’Ente Tutela Pesca, assieme a
un nutrito gruppo di pescatori di Trasaghis, hanno provveduto a seminare anche nell’estate scorsa, in questo splendido ed incontaminato torrente, circa
5000 pezzi di trota fario. Le trotelle, di misura 9-12 cm, provenienti dalla troticoltura di Flambro, di proprietà regionale e gestita dall’Ente, sono giunte di
buon mattino ad Alesso con un fuoristrada attrezzato e il primo lotto è stato immesso poco dopo nel Riul di Sivil, nel tratto compreso tra la pista forestale e la cascata. Il secondo lotto, più numeroso, ha trovato nuova dimora
nel Rio Bianco, a valle dello stavolo di Noni. Infine alcune migliaia di queste,
con un’immissione mirata, pozza dopo pozza, hanno provveduto a colonizzare il Palar, a monte e a valle del guado degli stavoli omonimi. La bella giornata, e il superbo paesaggio circostante, hanno contribuito a rendere meno pesante l’operazione di semina, che si è svolta in prevalenza con l’ausilio degli
ittiozaini, che sono dei contenitori metallici spalleggiati, provvisti di bombola
di ossigeno, per il trasporto del materiale ittico, fino a una certa taglia. Zaini
pesanti, in quanto nel peso totale va aggiunta l’acqua necessaria alla sopravvivenza dei salmonidi.Come ormai da anni, un grande aiuto è venuto dai pescatori della A.P.S. “ Val del Lago “, guidati dal Presidente Gianni Zilli, che come di consueto, è stato d’esempio e di sprone per i suoi affiliati. Da sottolineare anche la fattiva presenza di numerosi giovani, segno evidente di continuità virtuosa in nome della tutela dell’ambiente, fra le lenze sportive del
paese. La giornata si è conclusa davanti a una fumante pastasciutta, meritato
premio dopo tanto sudore fra gli impervi sentieri dei monti.
Claudio Polano
I volontari trasportano le trote verso la semina
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Un gruppo dei partecipanti alla semina
INAUGURATA LA PISTA FORESTALE TRA AMULA E I CUVII
Messa a Malga Cuvii.
Un tratto della nuova pista
E’ stata inaugurata la nuova pista forestale, realizzata dalla Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, su delega del Comune di Trasaghis, che collega la malga Amula e la malga Cuvii, nel territorio
comunale di Trasaghis. Si conclude così l’anello principale della viabilità forestale costruita attorno alla malga
di monte Cuar e che interessa il bacino del torrente Leale.
L’intervento, che ha avuto un costo complessivo di 248.828 euro, finanziato dalla Regione con i fondi europei del piano di sviluppo rurale, ha portato alla realizzazione di un tratto stradale di 3 chilometri e 132 metri. Sono invece 120 gli ettari di superficie forestale interessata dalla nuova strada di servizio. Una superficie caratterizzata dalla presenza di pini silvestri, faggi e, in prossimità dell’ex pascolo di malga Cuvii, di abeti rossi e bianchi.
Il progetto è stato predisposto dal dott. forestale Carlo De Colle, che ha anche curato la direzione dei lavori, con il coordinamento del servizio tecnico difesa del suolo e dell’ambiente della comunità montana del
Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale.
L’esteso patrimonio forestale di proprietà del comune di Trasaghis,oltre 1600 ettari, risulta quindi adeguatamente servito, consentendo in tal modo di utilizzare anche produzioni legnose definite biomasse forestali in grado
di produrre energia pulita, fattore questo importante sotto il profilo ambientale e della qualità della vita.
Molti i voti noti all’inaugurazione della nuova pista: dal Procuratore della Repubblica di Tolmezzo, dott. Enrico Cavalieri, all’Assessore provinciale alle Prealpi, Enore Picco, e ancora il direttore dell’Ispettorato delle Foreste, dott. Enrico Marinelli, oltre a numerosi amministratori locali.
Dopo la celebrazione della santa Messa, officiata da don Giulio Ziraldo, parroco di Alesso ed Avasinis, il Presidente della comunità montana del Gemonese, Ivo Del Negro ha ricordato la storia di quei posti, che 50 anni fa erano caratterizzati dalla presenza di malghe e pascoli e di tutte le attività ad essi connesse. Non sono
voluti mancare all’appuntamento dell’inaugurazione neppure tutte quelle persone che su quei pascoli avevano trascorso le stagioni insieme al loro bestiame e che successivamente avevano operato nell’intensa azione di rimboschimento portata avanti dalla forestale.
“ Con la realizzazione di questo collegamento stradale – ha spiegato Del Negro, nella duplice veste di presidente della Comunità Montana e di sindaco di Trasaghis – si completa la viabilità di servizio alle principali
particelle boscate a funzione produttiva, turistico – ricreativa e a gestione speciale. La strada avrà un’esclusiva funzione di servizio e per questo motivo verrà chiusa con una sbarra onde evitare accessi non autorizzati e mantenere così il più possibile il rispetto dell’ambiente e del territorio, che in questo ambito è particolarmente selvaggio e suggestivo.”
attività del consiglio comunale
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Seduta del
25 settembre 2006
Seduta del
20 novembre
In apertura della seduta, il Sindaco Ivo Del Negro, interpretando il cordoglio dell’intero Consiglio, ha inteso commemorare la figura e onorare la memoria della dipendente comunale Lucia Costantini (deceduta lo scorso 14 settembre
per il rapido decorso di una grave malattia) e del senatore Bruno Lepre, indimenticato protagonista della vita politica carnica. A entrambi il Consiglio comunale ha dedicato un
minuto di raccoglimento.
Il Consiglio ha poi preso atto, col voto favorevole della maggioranza e l’astensione della minoranza, della sostanziale realizzazione dei programmi prefissati e del raggiungimento degli obiettivi fissati nella Relazione programmatica. Sempre a maggioranza, sono state approvate alcune modifiche
al bilancio di previsione per consentire il finanziamento
di alcuni capitoli di spesa riguardanti soprattutto interventi
assistenziali, umanitari e sociali; é stato deciso altresì di utilizzare una quota dell’avanzo di amministrazione per contribuire a sistemare e adeguare le infrastrutture della malga di
monte Cuar, di proprietà comunale.
All’unanimità é stata poi approvata la variante n.7 al Piano
Regolatore comunale per consentire l’adozione del progetto preliminare per la realizzazione della passerella sul canale emissario del Lago dei Tre Comuni, completando così il
sentiero paesaggistico S18 sul perimetro lacustre.
Dopo aver accolto alcune osservazioni di carattere tecnico
del Consigliere Enzo Vidoni, é stato adottato il progetto esecutivo esecutivo relativo alla manutenzione idraulica del
rio Volpe a Trasaghis e del rio Peraria a Braulins.
Dopo la ratifica, a maggioranza, di una delibera di Giunta relativa a variazioni di bilancio, la seduta si é chiusa con l’unanime approvazione di un ordine del giorno contrario a ogni
progetto di riforma delle circoscrizioni giudiziarie che dovesse prevedere la soppressione del Tribunale di Tolmezzo e con l’approvazione di uno schema di convenzione per
la costituzione di una zona territoriale omogenea del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale all’interno della costituenda Autorità di Ambito Territoriale Ottimale (A.T.O.)
del Friuli Centrale.
Il Consiglio, nel corso della seduta, ha innanzitutto provveduto ad approvare all’unanimità un’integrazione alla variante n. 7 del Piano Regolatore Generale comunale recependo le osservazioni del Servizio Regionale per la Pianificazione Territoriale e consentendo così l’approvazione definitiva
del progetto preliminare per la realizzazione di una passerella sull’emissario del Lago dei Tre Comuni a completamento del sentiero turistico S18. Sempre all’unanimità è
stata approvata anche la variante n. 8 al Piano degli Insediamenti Produttivi di Trasaghis capoluogo, sulla base della
relazione predisposta dall’arch. Dri.
Dopo aver provveduto all’approvazione della bozza di convenzione con l’Auser volontariato Alto Friuli per il servizio
di assistenza domiciliare leggera nel 2007 (per l’accompagnamento a visite mediche, il disbrigo di piccole pratiche,
la consegna domiciliare di spesa e medicinali…), il Consiglio
ha approvato a maggioranza alcuni assestamenti di Bilancio. Il Sindaco Ivo Del Negro ha segnalato che è stata accertata una differenza negativa tra maggiori e minori entrate di 13 mila 500 euro, in gran parte dovuta alla riduzione
del contributo regionale per il finanziamento delle convenzioni per la gestione associata di alcuni servizi, con la conseguente necessità (dopo sei anni consecutivi di quadro finanziario positivo) di ricorrere all’avanzo di amministrazione per il finanziamento delle spese correnti e prospettando
quindi la necessità di adottare in futuro strategie atte a contenere le spese ed eventualmente ad aumentare le entrate
attraverso l’aumento di alcune tariffe e riesaminando il quadro della fiscalità.
Sempre a maggioranza, sono state approvate alcune variazioni di bilancio per la realizzazione di diversi interventi (quali la manutenzione straordinaria dei fabbricati comunali, del
monumento ai caduti di Braulins, degli ambulatori comunali, della strada tra Alesso e Somplago) che saranno finanziate attraverso l’utilizzo di una quota dell’avanzo di amministrazione disponibile, mentre il rifacimento delle tribune del
campo sportivo comunale sarà finanziato con l’assunzione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti.
La seduta si è chiusa con la ratifica all’unanimità della delega alla Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro
e Val Canale per la gestione dei servizi relativi alla raccolta
dei rifiuti solidi urbani.
comune informa
UN NUOVO SERVIZIO
NEL COMUNE DI TRASAGHIS:
L’INFERMIERA DEDICATA
Da oltre 16 anni il Servizio infermieristico domiciliare è attivo nel
territorio del Distretto n. l Gemonese Val Canale e Canale del Ferro,
con il fine di promuovere e mantenere la salute dei cittadini e in particolare di garantire l’assistenza infermieristica alle persone con problematiche sanitarie e assistenziali.
L’infermiere domiciliare, in integrazione con gli altri operatori professionali presenti sul territorio permette di mantenere la persona malata
nel suo ambiente di vita, sostiene la famiglia nella cura delle persone
non autosufficienti e dei malati cronici.
L’infermiere garantisce interventi tecnici assistenziali a fini diagnostici e terapeutici ed interventi di educazione sanitaria;
In accordo con le Amministrazioni Comunali, dal 31.10.2006 nei comuni di Trasaghis e Bordano il Servizio ha attivato un progetto sperimentale condiviso con i professionisti sociosanitari, operanti nei due comuni che, in linea con le Direttive regionali, propone l’infermiera di riferimento per la comunità.
L’infermiera di riferimento:
• garantisce, oltre all'assistenza infermieristica domiciliare, l'apertura di un
ambulatorio a, cui possono accedere le persone Autonome;
• fornisce interventi di educazione e informazione sanitaria per aumentare la capacità di cura della persona e di chi la assiste;
• informa il cittadino sulle modalità per l’accesso e la fruizione dei
Servizi offerti dall’Azienda Sanitaria;
• contribuisce, in collaborazione con i medici di medicina generale, a
migliorare la qualità della vita dei malati cronici|, attivando nuovi
programmi di controllo e monitoraggi periodici;
• contribuisce agli accertamenti previsti per le domande di inserimento nella Residenza Sanitaria Assistenziale e nelle case di riposo;
• approfondisce, assieme agli altri operatori del Distretto (assistente sociale, medico fisioterapista, operatore socio-sanitario), la conoscenza
della comunità e tutte le risorse (associazioni di volontariato, vicinato,
servizi comunali), per favorire e sostenere una cultura sanitaria volta
al mantenimento della salute.
L’infermiera individuata per la comunità di Trasaghis è la sig.ra Rita
Patat, contattabile al n. 3494017949 ed è presente nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 08.00 alle 14.30, e nel giorno di giovedì dalle 14.00 alle 19.30.
L’attività ambulatoriale della sig.ra Rita Patat viene svolta a Peonis, il martedì, dalle h. 10.30 alle h. 11.00, presso l’ambulatorio
a Trasaghis, il mercoledì, dalle 12.00 alle h. 13.00 presso l’ambulatorio del MMG dott. Maurizio Goi.
CARTA REGIONALE DEI SERVIZI
Dall’11 dicembre 2006 sono attivi, presso l’Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” alcuni sportelli dedicati all’attivazione della
Carta Regionale dei Servizi (CRS), la card elettronica, dotata di un
microprocessore che consentirà una nuova e veloce interazione tra
il cittadino e la pubblica amministrazione. La CRS funzionerà infatti
come tessera sanitaria per il riconoscimento degli assistiti alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale, Tessera europea per l’assicurazione malattia, codice fiscale.
La Tessera CRS può essere attivata, dall’11 dicembre, per 18 settimane, presso l’Ospedale di Gemona, ingresso ambulatori, atrio del Laboratorio Analisi, dal LUNEDI’ al VENERDI’, dalle ore 11 alle 17.
La richiesta di attivazione verrà eseguita dietro la presentazione di
un documento di identità valido e della Tessera già ricevuta al proprio domicilio.
Per ulteriori informazioni: A.S.S. n. 3, tel. 0432-9891
laureati
Come tradizione, nell’ultimo numero, il Notiziario presenta i dati relativi
alle persone che hanno conseguito la laurea nel corso dell’anno: un motivo di soddisfazione personale ma anche dell’intera comunità
ILARIA DELLA MEA
nata a Gemona del Friuli il 28 maggio 1979
residente a Trasaghis Fraz. Braulins, in via Del
Piz n. 7
Laureata il 28 aprile 2006 in Ingegneria Civile all’Università degli Studi di Udine, con una
tesi dal titolo “Manti di copertura in materiale naturale (scandole lignee e paglia): tradizione
e innovazione”
FABIANA ZILLI
nata a Gemona del Friuli il 22 ottobre 1983
e residente a Trasaghis in Frazione di Alesso Via Borgo Oncedis, si è laureata il 6 luglio
2006 in Conservazione dei beni Archivistici
e Librari all’Università di Udine con una tesi dal titolo “Le carte professionali dell’Architetto Aldo Nicoletti conservate nel centro di documentazione su terremoto e beni culturali di Venzone – Ud.”
ENRICO DI DOI
nato a Gemona del Friuli il 4 gennaio 1984
Residente a Trasaghis Frazione Avasinis, Via
Maggiore 21
Laureato il 26 luglio 2006 all’Università degli
Studi di Udine Facoltà di Medicina e Chirurgia, Corso di Laurea in Scienze Motorie con
laurea sperimentale dal titolo “Osservazione e
valutazione dell’incremento delle capacità coordinative in un gruppo di bambini”
AMBRA FRANZIL
nata a Gemona del Friuli il 28 marzo 1983
Residente a Trasaghis Fraz. Alesso in via Napoleonica 7
Laureata il 12 ottobre 2006 all’Università di
Udine, Facoltà di Medicina e Chirurgia,
Corso di Laurea in Scienze Motorie con una
tesi dal titolo “Valutazione dello stress ossidativo in Atlete non professioniste”
THOMAS PIAZZA
nato a San Daniele del Friuli il 10.08.1984
Laureato a Udine il 9 novembre 2006 in Ingegneria Gestionale dell’Informazione con
una tesi dal titolo “Verifica della vulnerabilità
dei protocolli per reti Wireless mediante sperimentazione di tecniche di attacco”.
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comune informa
ANAGRAFE
(dal 1° agosto al 30 novembre 2006)
Nati
FANTINO NICOLE
di IVAN e PICCO SIMONA,
nata il 28/08/2006
a SAN DANIELE DEL FRIULI
MORIANTE GIORGIA
di MAURIZIO e RIDOLFI
BARBARA, nata il 15/09/2006
a TOLMEZZO
STEFANUTTI GABRIELE
di R0BERT e DUCA ZILLI
BARBARA, nato il 18/10/2006
a TOLMEZZO
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TOMASINO LEONARDO
NICOLO’
di EROL e TURISINI LAURA,
nato il 24/10/2006 a SAN
DANIELE DEL F.
FONTANA MANUEL
di DANIELE e COLLAVIZZA
MONICA, nato il 22/11/2006
a SAN DANIELE DEL FRIULI
Matrimonii
CUCCHIARO IGOR
E DE BIASIO ELISABETTA
Cg. ad Artegna il 05.08.2006
MIGNOSI FRANCESCO
E GUERCIO MARISA
Cg. a Palermo il 14.08.2006
STEFANUTTI IVAN
E MARCON MILENA
Cg. a Bordano il 19.10.2006
Deceduti
BRAULINESE Luciano
(n. 22.07.1922)
m. a Trasaghis il 21.08.2006
Notizie e informazioni
del Comune di Trasaghis
DELLA BARTOLOMEA
Norberto (n. il 24.02.1954)
m. a Gemona il 24.08.2006
DE CECCO Domenico
(n. 04.04.1918)
m. a Trasaghis il 25.08.2006
COSTANTINI Maria
(n. 01.01.1916)
m. a Avignone il 31.08.2006
COSTANTINI Lucia
(n. il 04.06.1956)
m. a Trasaghis il 14.09.2006
DEL PIZZO Martino
(n. 12.12.1937)
m. in Lussemburgo il 03.10.2006)
CUCCHIARO Giuditta
(n. 30.01.1921)
m. a Tolmezzo il 10.10.2006
FRANZIL Decio (n. 27.07.1926)
m. a Trasaghis il 03.11.2006
HUDOROVICH Lorenzo
(n. 03.05.1929)
m. a Gemona il 09.11.2006
Periodico quadrimestrale dell’Amministrazione
Comunale di Trasaghis
N. 3 – 10 dicembre 2006
Autorizzazione del Tribunale di Tolmezzo
n. 89 del 27 febbraio 1996
Direttore responsabile:
Ivo Del Negro
Direzione e redazione:
Giunta Municipale
Coordinamento redazionale:
Pieri Stefanutti
Hanno collaborato a questo numero:
A.F.D.S.Val del Lago, AUSER volontariato,
Biblioteca Comunale, Resi Forgiarini,
Claudio Polano, Uffici comunali
Fotografie:
Archivio Biblioteca Comunale di Trasaghis,
Archivio Centro di Documentazione sul
Territorio, Archivio Municipio di Trasaghis
Stampa: Tipografia Toniutti – Osoppo
Il prestito
interbibliotecario
Auguri
di Buone Feste
dall’Amministrazione
Comunale
di Trasaghis
Dal mese di Aprile del 2005 è in funzione un progetto della Provincia di
Udine, di prestito fra le biblioteche. La Provincia di Udine si fa onere delle
spese dei corrieri e garantisce l’arrivo dei libri nelle biblioteche in 48 ore.
Attraverso la nostra biblioteca quindi si può accedere a tutti i volumi presenti nei cataloghi provinciali, che comprendono circa 4000 sedi bibliotecarie. Il patrimonio complessivo è molto alto, più di 1 milione di schede, cioè
di volumi. Per la consultazione dei titoli si può accedere al sito internet del
Catalogo collettivo delle biblioteche del Friuli Venezia Giulia all’indirizzo :
www.infoteca.it/bw4/opac.htm
Tutto questo si rivela un opportunità incredibile per gli studenti delle nostre valli o per chi studia o legge per conto proprio, forse un piccolo aiuto
per evitare i continui spostamenti e le difficoltà di questo tempo. Per la richiesta dei libri, oltre agli orari di apertura, la biblioteca comunale offre la
possibilità di prenotare i volumi desiderati tramite e-mail all’indirizzo : [email protected]
Tutto questo nasce dal complesso lavoro di informatizzazione dei dati di catalogazione di tutto il complesso bibliotecario. Questo lavoro ha impegnato
anche la nostra biblioteca in questi anni nella catalogazione di circa 13.000
volumi togliendo riviste e le videocassette, che costituiscono un vero e proprio patrimonio culturale per l’intera comunità.
Augurandovi Buon Natale vi ricordo che da Gennaio presso la nostra biblioteca saranno presenti le ultime uscite letterarie e dvd, vi lascio per ultimo, un invito sincero a non perdere questa occasione per accedere al immenso patrimonio librario provinciale, e anche ai libri presenti in biblioteca. Capire la vita richiede esperienza e cultura, diamoci il tempo per l’una
e l’altra. Buone Feste
Il Presidente del Comitato di Gestione
Renzo Stefanutti
Disegno di Luciano Boezio
La Biblioteca comunale, in piazza San Michele a Braulins, è aperta:
il Martedì dalle 18:00 alle 20:00
il sabato dalle 15:00 alle 19:00.
e-mail: [email protected]