I medici: «Inattuabile il decreto Lorenzin che taglia gli esami
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I medici: «Inattuabile il decreto Lorenzin che taglia gli esami
DOMENIC A 7 FEBBRAIO 2016 LA SICILIA i FATTI La valanga fa strage Tirolo, sotto la neve restano 5 alpinisti in salvo altri 12 dello stesso gruppo BOLZANO. Una valanga con un fronte di due chilometri non lascia vie di scampo. Quando si mette in movimento un intero pendio, la fortuna conta più dell’esperienza e di un’attrezzatura high tech. È quanto successo sul Wattener Lizum, nel Tirolo austriaco, dove una mega-slavina ha travolto 17 scialpinisti della Repubblica ceca, uccidendone cinque. È morto anche un cane labrador che faceva parte della comitiva. Il gruppo di turisti si trova in Tirolo per un Freeride Camp, una sorta di corso di sci fuoripista, e vuole raggiungere il rifugio Lizumer Hütte. Le condizioni non sembrano proibitive: rischio valanghe marcato (grado 3 di 5) e un pendio esposto a nordest. Il gestore di un rifugio li mette comunque in guardia, ma non viene ascoltato. Gli scialpinisti stanno procedendo in due gruppi, uno formato da 12 e l’altro da 5 persone, quando verso mezzogiorno la slavina si stacca dalla forcella Junsjoch e inghiotte tutti e tutto quello che si trova sulla sua strada. Alcuni escursionisti riescono a “galleggiare” sulla neve e si salvano. Cinque di loro vengono però spinti sotto la neve e muoiono praticamente sul colpo. Un altro gruppo di scialpinisti, che si trova su un pendio vicino, lancia l’allarme. Si mettono in volo quattro elicotteri, tre austriaci e uno dal vicino Alto Adige. Giunti sul posto i soccorritori italiani si mettono subito al lavoro. «La nostra squadra ha recuperato le salme di due uomini e di un «anche perché non sono ancora state indicate le modalità di controllo e valutazione con cui le aziende sanitarie dovranno monitorare l’operato dei medici». E in attesa di un “orizzonte più chiaro”, la Fimmg ha diffuso linee guida o “istruzioni pratiche” per aiutare i medici a comprendere cosa prevede il decreto e come dovrebbero essere prescritti gli esami sulle ricette, ma anche per evidenziare «i tanti errori e assurdità» del provvedimento. Senza contare, afferma Milillo, che l’applicazione di tali norme «andrà a totale svantaggio dei cittadini». Bastano alcuni esempi: «Si prevede - spiega - che l’esame delle transaminasi, essendo uno di quelli “sotto osservazione” per l’appropriatezza, vada prescritto su ricetta singola e non con gli altri che solitamente un paziente effettua se ha problemi epatici. Ciò significa che il paziente pa- I medici: «Inattuabile il decreto Lorenzin che taglia gli esami» Mancano alla legge le norme attuative e poi ci sono «tanti errori e assurdità» MANUELA CORRERA ROMA. È ufficialmente in vigore ma, di fatto, è al palo, la legge sull’appropriatezza delle prestazioni, quella che introduce una stretta su oltre 200 esami e prestazioni specialistiche. Mancano, infatti, le indicazioni ed i criteri applicativi delle nuove norme con il risultato che, a ieri, in nessuna regione le nuove regole so- no ancora applicate. A descrivere la situazione «preoccupante» ed «estremamente confusa» che si sta determinando dal Nord al Sud dell’Italia sono le stesse organizzazioni mediche, che denunciano anche veri e propri «errori» che rendono il decreto «inapplicabile». Una situazione di «caos», denuncia il segretario della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg), Giacomo Milillo, Camici bianchi in rivolta. Molte Regioni hanno sospeso l’attuazione della normativa gherà più ticket per più ricette». Ed ancora: «Le nuove norme dicono che il colesterolo buono hdl se è basso si può fare ogni 5 anni, se alto più spesso. Ma, essendo un indice positivo di riduzione del rischio, ha senso ripeterlo più spesso proprio quando è basso e non il contrario». La risonanza magnetica della colonna, poi, «è appropriata solo in presenza di dolore persistente per 4 settimane e se c’è un trauma, ma se ci fossero altri sintomi preoccupanti secondo il medico, l’esame non potrebbe essere fatto a carico del Ssn». Errori «formali e di logica che rendono il decreto inapplicabile». Da qui, conclude Milillo, «la decisione di diverse Regioni di sospendere l’attuazione del decreto, rimandando a valutazioni condivise con la professione». .9 cane, un labrador», racconta dopo il verricellista Gino Comelli. «Con la slavina è venuto giù praticamente tutto il pendio», aggiunge. «La prima vittima - spiega - è stata localizzata dal nostro cane di ricerca, la seconda con l’Arva». Tutti gli scialpinisti della Repubblica ceca erano ben equipaggiati con Arva e zaino-airbag. Due di loro sono stati trasportati nella clinica universitaria di Innsbruck con ferite giudicate non gravi. In questo inverno scarso di neve gli appassionati dello scialpinismo e del fuoripista devono affrontare viaggi anche di centinaia di chilometri per trovare condizioni che però solo a prima vista sembrano idonee. STEFAN WALLISCH Lei diventa lui e lui diventa lei ieri si sono sposati ora sognano un figlio EPILESSIA 500MILA MALATI IN ITALIA Molti altri monumenti d’Italia si illumineranno di viola, colore simbolo dell’epilessia riconosciuto a livello internazionale. È questa una delle iniziative della Lega italiana contro l’epilessia (Lice) domani, in occasione della Giornata Internazionale dedicata ad una delle malattie neurologiche più diffuse al mondo, che in Italia coinvolge oltre 500.000 persone con oltre 30.000 nuovi casi l’anno. Grosseto. Alessia e Davide, transessuali, hanno detto il fatidico sì in Comune GROSSETO. Alessia e Davide si sono giurati amore eterno. La coppia formata da lui diventato lei e da lei diventata lui ha suggellato la loro unione ieri in una stanza del Comune di Orbetello (Grosseto). Alessia, 24 anni, fino a qualche tempo fa si chiamava Alessio e Davide, 19 anni, era Valentina. Il fatidico sì lo hanno detto di fronte ad un consigliere comunale dell’amministrazione lagunare, di fronte a parenti e amici. Il rappresentante del Comune si è tuttavia rivolto ad Alessia, in abito femminile bianco con stola di pelliccia, chiamandola con il suo nome da uomo, quello che ancora è scritto sulla sua carta d’identità. E lo stesso ha fatto con Davide, per l’anagrafe Valentina nonostante lo smoking nero con fiore rosso all’occhiello. Alessia e Davide hanno lasciato intendere, prima di salire in auto e andare a festeggiare, che avrebbero intenzione di risposarsi una volta cambiato definitivamente sesso anche dal punto di vista anagrafico. La coppia, emozionata, è stata salutata da centinaia di persone che hanno atteso in piazza per circa un’ora, applaudendoli alla loro uscita. Tra qualche giorno Alessia e Davide parti- ranno per l’Ucraina dove è consentito avere figli attraverso la pratica dell’utero in affitto. I due giovani sin dall’infanzia hanno sempre rifiutato il corpo in cui erano nati e si facevano già chiamare con i loro nuovi nomi quando per la prima volta si sono incontrati e innamorati l’uno dell’altra. Il lungo e sofferto viaggio verso l’altro sesso che ognuno dei due aveva intrapreso, affrontando la trafila di visite psichiatriche e cure ormonali, hanno deciso di proseguirlo assieme, fidanzandosi e convivendo sotto lo stesso tetto.