L`allarme degli ordini medici - La legge taglia-esami è ferma
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L`allarme degli ordini medici - La legge taglia-esami è ferma
Copia di 5fdd5a98e5b49079ef5c1edab50a6195 Attualità DOMENICA 7 FEBBRAIO 2016 GAZZETTA Taiwan ◗ BOLZANO Una valanga con un fronte di due chilometri non lascia vie di scampo. Quando si mette in movimento un intero pendio, la fortuna conta più dell’esperienza e di un’attrezzatura high tech. È quanto successo sul Wattener Lizum, nel Tirolo austriaco, dove una mega-slavina ha travolto 17 scialpinisti della Repubblica ceca, uccidendone cinque. È morto anche un cane labrador che faceva parte della comitiva. Il gruppo di turisti si trova in Tirolo per un Freeride Camp, una sorta di corso di sci fuoripista, e vuole raggiungere il rifugio Lizumer Hütte. Si tratta di un’ampia valle di montagna, in una zona militare che però è di libero accesso per gli escursionisti. Le condizioni non sembrano proibitive: rischio valanghe marcato (grado 3 di 5) e un pendio esposto a nordest. Il gestore di un rifugio li mette comunque in guardia, ma non viene ascoltato. Gli scialpinisti stanno procedendo in due gruppi, uno for- siria Terremoto, 14 vittime e 200 dispersi Ue alla Turchia: riapra i valichi con Aleppo Sono almeno 14, tra cui un neonato di soli 10 giorni e una bimba, le vittime del potente terremoto che la notte scorsa ha colpito il sud di Taiwan: una scossa di magnitudo 6.4 lunga oltre un minuto che ha devastato infrastrutture primarie della città di Tainan e fatto crollare diversi palazzi, incluso il complesso Wei Guan di 17 piani e il Pressione sulla Turchia perché faccia la sua parte per ridurre il flusso dei migranti verso l’Europa e tenga aperti i valichi verso Aleppo, che Ankara sostiene di non aver mai chiuso ma attorno ai quali si accalcano decine di migliaia di siriani in fuga che è invece «imperativo umanitario» proteggere. Cambio di rotta verso la Grecia, che deve ricevere dai suo centro di assistenza per mamme e neonati che s’è accartocciato intrappolando intere famiglie. E dato il via a polemiche sulle carenze strutturali di costruzione. I dati forniti in piena notte dall’Emergency Response Center lasciano prefigurare un bilancio ben più pesante: ci sono infatti almeno 200 dispersi. paesi europei «l’aiuto che hanno promesso» anche perché, come fa notare il ministro degli esteri olandese Bert Koenders a nome della presidenza Ue di turno, la Grecia «ha visto arrivare un flusso che nessun paese europeo avrebbe potuto gestire da solo». Sono le indicazioni emerse dalla seconda giornata della riunione dei ministri degli Esteri europei ad Amsterdam. Valanga in Tirolo uccide 5 scialpinisti La colpa è del caldo La tragedia in Austria. Vittime tutte della Repubblica ceca Travolto un cane labrador. In azione soccorritori italiani Un elicottero di soccorso trasporta due delle vittime della valanga mato da 12 e l’altro da 5 persone, quando verso mezzogiorno la slavina si stacca dalla forcella Junsjoch e inghiotte tutto quello che trova sulla sua strada. Alcuni escursionisti riescono a «galleggiare» sulla neve e si salvano. Cinque di loro vengono però spinti sotto la neve e muoiono praticamente sul colpo. Un altro gruppo di scialpinisti, che si trova su un pen- co per la localizzazione di persone sotto la neve. Tutti gli scialpinisti della Repubblica ceca erano ben equipaggiati con Arva e zaino-airbag. Due di loro sono stati trasportati nella clinica universitaria di Innsbruck con ferite non gravi. In questo inverno scarso di neve gli appassionati dello scialpinismo e del fuoripista devono affrontare viaggi SANITà L’allarme degli ordini medici La legge taglia-esami è ferma ◗ ROMA È ufficialmente in vigore ma, di fatto, è al palo, la cosiddetta legge sull’appropriatezza delle prestazioni, quella che introduce una stretta su oltre 200 esami e prestazioni specialistiche. Mancano, infatti, le indicazioni ed i criteri applicativi delle nuove norme con il risultato che, ad oggi, in nessuna Regione le nuove regole sono ancora applicate. A descrivere la situazione «preoccupante» ed «estremamente confusa» che si sta determinando dal Nord al Sud dell’Italia sono le stesse organizzazioni mediche, che denunciano anche veri e propri «errori» che rendono il decreto «inapplicabile» da parte dei camici bianchi. Preoccupazione per la mancanza di indicazioni sull’applicazione delle nuove disposizioni arriva, tra gli altri, dall’Ordine dei medici di Roma, che chiede un incontro urgente con la Regione Lazio. «I medici sono fortemente preoccupati per le conseguenze delle nuove disposizioni e la preoccupazione deriva anche dalla previsione di sanzioni a nostro carico», afferma il presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri Roberto Lala. Ma i timori sono anche legati all’impossibilità pratica di dare applicazione alle norme, a partire, sottolinea Lala, dalla «mancanza di software gestionali aggiornati per effettuare le prescrizioni, con l’impossibilità di modificarle come richiesto con note e sigle che, ad oggi, non sono previ- 7 Sulle ricette mediche è ancora caos ste nelle ricette elettroniche». Una situazione di «caos», denuncia il segretario della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg), Giacomo Milillo, «anche perché non sono ancora state indicate le modalità di controllo e valutazione con cui le aziende sanitarie dovranno monitorare l’operato dei medici; modalità che dovrebbero a nostro parere giungere dalla Conferenza Stato-Regioni». E in attesa di un orizzonte più chiaro, la Fimmg ha diffuso una sorta di linee guida per aiutare i medici a comprendere cosa prevede nel dettaglio il decreto e come in teoria dovrebbero essere prescritti gli esami sulle ricette, ma anche per evidenziare «i tanti errori e assurdità» di questo provvedimento. Senza contare, afferma Milillo, che l’applicazione di tali norme «andrà a totale svantaggio dei cittadini». dio vicino, lancia l’allarme. Si mettono in volo quattro elicotteri, tre austriaci e uno dal vicino Alto Adige. Da Pontives, in val Gardena, parte infatti, su richiesta delle autorità austriache, l’elisoccorso Aiut Alpin Dolomites. Giunti sul posto i soccorritori italiani si mettono subito al lavoro. Gli uomini dell’Aiut Alpin Dolomites sono esperti di elisoc- Tangenti sui rifiuti ai domiciliari sindaco di Brindisi Dal business dei rifiuti spunta la presunta tangente per il sindaco: 30mila euro per pagare a Equitalia debiti tributari e previdenziali maturati nella vita precedente, quella da giornalista e titolare di un’agenzia di comunicazione. A beneficiarne sarebbe stato proprio il primo cittadino di Brindisi, Mimmo Consales, che si era autosospeso dal Pd nel 2013 in virtù delle inchieste giudiziarie sul suo conto, e che è stato arrestato all’alba di ieri (è andato ai domiciliari) insieme ad altre due persone. C’è poi un indagato a piede libero. Consales, era stato anche sfiduciato dal governatore della Puglia e segretario regionale del Pd, Michele Emiliano, che in un tweet ha chiarito che ciò era avvenuto «proprio a causa delle inefficienze e irregolarità nel ciclo dei rifiuti». Dichiarando poi il proprio apprezzamento per il lavoro della magistratura e concludendo: «La giunta deve cadere, deve restare solo un brutto ricordo per Brindisi». L’unico a finire in carcere è stato Luca Screti, imprenditore del settore dell’ ecologia ambientale che dal Comune di Brindisi aveva ricevuto in appalto la gestione di un impianto di trattamento, in particolare il biostabilizzatore che avrebbe dovuto produrre anche Cdr e che è stato sottoposto a sequestro. C’è poi il suo capo ufficio amministrazione, Massimo Vergara, ai domiciliari. Infine libero un altro collaboratore: Marcello Caramuscio. corso in montagna, con molti anni di esperienza. «La nostra squadra ha recuperato le salme di due uomini e di un cane», racconta dopo il verricellista Gino Comelli. «Con la slavina è venuto giù praticamente tutto il pendio», aggiunge. «La prima vittima - spiega - è stata localizzata dal nostro cane di ricerca, la seconda con l’Arva», ovvero l’apparecchio elettroni- anche di centinaia di chilometri, per trovare condizioni che solo a prima vista sembrano idonee. A causare la valanga è stato probabilmente un rilevante aumento della temperatura e l’ora piuttosto avanzata per un’escursione in questo periodo della stagione. In tutto il Tirolo in giornata si sono infatti registrate una ventina di valanghe. perugia Carabiniere arrestato per abusi L’accusa è di violenza sessuale e adescamento di minorenni di Rocco Ferrante ◗ PERUGIA Arrestato, per violenza sessuale e adescamento di minorenni, un brigadiere dell’Arma di 53 anni. Il militare è detenuto agli arresti domiciliari su ordine del gip di Perugia. Sono tre le vittime indicate nell’ordinanza di custodia cautelare: una prostituta, una giovane con problemi psichici e una sedicenne. È proprio grazie alla denuncia di quest’ultima, nell’estate 2015, che i carabinieri hanno scoperto i presunti rapporti sessuali consumati nella piccola caserma a qualche chilometro dal capoluogo umbro. Il fatto - stando alla ricostruzione - è avvenuto quasi tre anni fa quando il militare incontrò la lucciola spagnola in ufficio. Con toni subdoli il brigadiere le ha fatto capire che, visto il suo ruolo istituzionale, avrebbe potuto crearle problemi e così hanno fatto sesso. I due hanno avuto un rapporto non protetto. Prima di andarsene il carabiniere si sarebbe raccomandato: «Io e te non ci conosciamo neppure». Il pm Michele Adragna ipotizza anche un’ipotesi di concussione. Neanche un mese più tardi, nel giugno 2013, l’indagato ha abusato delle condizioni di inferiorità fisica e psichica di una ragazza con la quale - sempre secondo gli atti - si è incontrato due volte. La poveretta è stata ingannata con il pretesto dei soldi da guadagnare con foto e video pornografici amatoriali. Secondo gli inquirenti il carabiniere ha consegnato denaro alla poveretta in cambio di prestazioni sessuali. A novembre è stata sentita in Carabiniere accusato di violenza sessuale e adescamento (foto d’archivio) Bologna Attirava i minori online, scout in manette Adescavano minori online, chattando con loro sui social network e arrivando ad organizzare incontri a sfondo sessuale. Agivano separatamente, ma con lo stesso “modus operandi”: ogni giorno si scambiavano su Facebook messaggi con le giovanissime vittime (tutte di sesso maschile), preferibilmente di notte. Poi intrattenevano rapporti gradualmente più diretti, con lunghe chiacchierate a sfondo sessuale su WhatsApp, e, infine, arrivavano le richieste di appuntamento. Uno studente universitario padovano di 24 anni che vive a Bologna, capo scout e impegnato nel volontariato, è stato arrestato dalla Polizia postale a Treviso a novembre (è stato reso noto solo ieri) per atti sessuali con minorenne, mentre un metalmeccanico 48enne di Taranto, residente a Modena e con precedenti per pornografia minorile e abuso su minori, è stato denunciato per adescamento. incidente probatorio la testimonianza della 16enne presunta vittima di adescamento: durante la scorsa estate, infatti, la giovane aveva incontrato il militare ad una festa paesana e si era fatta fotografare col cellulare da quell’uomo che le parlava di possibilità di lavoro nel mondo dello spettacolo. Impaurita la 16enne ha raccontato tutto alla madre e insieme sono corse a denunciare l’accaduto. ©RIPRODUZIONERISERVATA