N.64 febbraio (4,04Mb Pdf)

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N. 64 - FEBBRAIO 2006
Direttore responsabile Andrea Dal Prato - Anno XII - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - Brescia - Euro 0,20
GUIDIZZOLO MN - BIMESTRALE DI ATTUALITA’, CRONACA, CULTURA E POLITICA
Le
Le ricette
ricette
Luccio
Luccio in
in salsa
salsa
Andrea
Andrea
Mantegna
Mantegna
Fiocco
Fiocco rosa
rosa
fiocco
fiocco azzurro
azzurro
sommario
3
Editoriale - “Educazione” stradale
6
Salute - La Disfagia
8
Tremila “grazie”, Oriele
10
Lo zoo di Andrea Bombana
11
Spazio giovanissimi - Adolescenti in fuga
12
Noi e la legge - Tutor: pro e contro
13
Noi e il fisco - Bonus bebè
Arte e dintorni
14
Luccio in salsa
15
Andrea Mantegna
16
Le cronache di Narnia
17
Torino celebra Chabrol
18
Sara e Marco “tedofori”
19
Quattrobagole
20
Il presepio vivente
22
Fiocco rosa fiocco azzurro
26
Cronaca
29
A tutta penna
30
GardaColline-GardaHills
32
Tacabanda
34
Gruppo Micologico Naturalistico
In copertina:
Manuel Cerutti
il primo bimbo nato nel
2005
2
Natale 2005
Un momento del presepe vivente
organizzato dai giovani della Parrocchia
Parrocchia
TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: Informativa ai sensi del d. lgs n. 196 del 30-06-2003
I dati in possesso della redazione de "la Notizia" sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostro
possesso anteriormente all'8-5-1997. Gli interessati possono chiedere la cancellazione, il blocco, l'aggiornamento o l'integrazione dei
dati od opporsi al trattamento stesso.
editoriale
Andrea Dal Prato
Anche durante l’anno appena concluso è stata confermata la tendenza positiva, per quanto riguarda il numero degli incidenti, che ha preso il via con l’introduzione delle nuove
norme del codice della strada. Il 2003 si era chiuso con un decremento degli incidenti pari
al 15,65% e addirittura del 22,67% per quelli mortali. Dal raffronto con l’anno successivo,
il 2004, la diminuzione non si è arrestata: meno 8,11% gli incidenti in totale, meno 5,48%
per quelli mortali. I dati provvisori relativi al 2005 confermano, con un -12,9%, questa tendenza e si ha quindi l’impressione che la sicurezza stradale, soprattutto negli ultimi anni,
rivesta sempre più importanza.
Questo argomento, di interesse generale, deve essere affrontato nell’ottica di una rigorosa strategia operativa, che non trascuri i molti aspetti legati alla sicurezza. Ma non sono
soltanto gli incidenti a diminuire. Il Ministero dei Trasporti fa notare come, con l’introduzione della patente a punti, si sia sviluppata negli italiani alla guida, una maggiore attenzione ed una contestuale riduzione del numero di infrazioni. Durante il primo semestre di
applicazione della patente a punti, erano state rilevate 205.650 infrazioni, numero che ha
registrato un calo costante
nei semestri successivi,
193.016 nel primo e
164.891 nel secondo semestre 2004, fino ad arrivare
alle 129.697 del primo
semestre 2005.
Oggi la tecnologia consente
di ottenere, nei diversi ambiti di applicazione, notevoli benefici per gli utenti. In particolare un rilevante contributo si è ottenuto attraverso l’uso di validi strumenti innovativi, un
esempio ne è il dissuasore elettronico di velocità. Si tratta di un pannello a messaggio
variabile, in grado di segnalare in tempo reale ai viaggiatori la loro velocità, il suo utilizzo
svolge una funzione di deterrente psicologico per il rispetto dei limiti di velocità, portando quindi ad un miglioramento dei livelli di sicurezza per tutti gli utenti della strada. La sua
installazione, in prossimità di punti particolarmente critici, migliora la circolazione e induce l’utente all’osservanza del limite di velocità. Sono convinto che tutti gli automobilisti
coscienziosi siano soddisfatti per la recente introduzione, su alcuni tratti delle autostrade,
del nuovo sistema di rilevamento della velocità che esclude iniqui interventi punitivi per
un brevissimo e limitato sforamento dei limiti massimi della stessa che viene calcolata su
un tratto di 25 Km.
Le recenti polemiche sul posizionamento, fisso e attivo 24 ore su 24, di un Autovelox sulla
statale Goitese nei pressi del monumento alle Mille Miglia, in territorio di Cavriana, ha portato, come dicono le statistiche, ad una calo notevole delle infrazioni e degli incidenti. La
velocità media di transito è notevolmente diminuita a vantaggio del traffico e degli abitanti della zona che ora possono immettersi sulla statale con maggiore facilità e meno pericolo. E, obiettivamente, non si riesce a capire il perchè di tanta contestazione ad un autovelox che rileva la velocità di 90 km/h, velocità massima stabilita dal codice della strada.
Altra questione è quando ci si basa su limiti di velocità poco realistici, ad esempio quello di 50 km/h, posto in località Contino dove, pur in presenza di un incrocio pericoloso,
risulta quasi impossibile ridurre la velocità in pieno rettilineo, senza il rischio di essere
tamponati. Qui la segnaletica è poco evidente, forse si potrebbe fare di più.
Oggettivamente, in questo caso, si può avere l’impressione che l’Amministrazione “sfrutti” in modo discutibile il fatto che una strada ad alto scorrimento attraversi il territorio:
così facendo vengono incassati molti soldi senza mettersi in cattiva luce con i residenti,
in quanto i colpiti sono per la maggioranza automobilisti di passaggio.
II tema degli abusi da multa, veri o presunti, s’intreccia, infine, al quesito: dove finiscono
i soldi delle contravvenzioni? L’articolo 208 del codice della strada dice che gran parte
degli introiti devono essere destinati al miglioramento della viabilità e della sicurezza.
Ma vi siete mai chiesti se questo avviene puntualmente?
“Educazione” stradale:
prevenire è meglio che curare
3
A G E N D A
NUMERI UTILI
DIRETTORE
RESPONSABILE
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4
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PRENOTAZIONE AMBULANZA - tel. 349 8608653
UFFICI COMUN ALI
ORARIO DI APERTURA
Da lunedì a venerdì: dalle 10 alle 13
Sabato: dalle 10 alle 12
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• Dr.ssa Ghisolfi Emi
Prenotazione visite: 0376 689604 (8-12)
Ambulatorio 0376 840433 - abitazione 0376 818011
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Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 12,30
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Ambulatorio 0376 819794 - abitazione 0376 819096
Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30
Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento)
• Dr. Ponti Giuliano
Ambulatorio 0376 819475 - abitazione 0376 819177
Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12,30
Gio.: dalle 16,30 alle 19
• Dr.ssa Angela Gatti
presso l’AVIS di Guidizzolo
Martedì: dalle 11 alle 12
Venerdì: dalle 17,30 alle 18,30
Birbesi
9,30-10,30
16-17
• Pediatra di base D.ssa Cavalli Giancarla
Per appuntamenti tel. 0376 868173
Ufficio Tecnico:
lunedì, mercoledì e sabato dalle 10 alle 12,30
ORARIO DI VISITA OSPEDALE
Castiglione delle Stiviere
Feriali:
14/15
Festivi: 10,30/11,30
14/16
Assistente sociale:
martedì e venerdì dalle 10 alle 13
NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO
tel. 800-228521
18,30/19,30
18,30/19,30
BIBLIO TECA
ORARIO DI APERTURA
merc. - ven.
9-12 (estivo) 9-12 (inv.)
lun. - mar. - giov. 15-19 (estivo) 14,30 -18,30 (inv.)
ASSOCIAZIONI
Ass. Naz Carabinieri - tel. 338 2507927
Amici di Rebecco - tel. 0376 819678
AIDO - tel. 0376 223001
AVIS - tel. 0376 840177
Altri Mondi - tel. 0376 819478
Anspi Birbesi - tel. 0376 849602
Anspi Guidizzolo - tel. 0376 819052
Arca - tel. 0376 818417
Associazione Artigiani - tel. 0376 819528
Associazione Commercianti - tel. 0376 818494
Bocciofila - tel. 0376 818479
Calcio Guidizzolo - tel. 0376 818291
Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189
Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326
Corale B.V. Di Lourdes - tel. 0376 819052
Corpo Bandistico - tel. 0376 840090
CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253
Freebikers Guidizzolo 2000 - tel. 0376 818344
Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819516
GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240
Pescasportiva Guidizzolese - tel. 0376 819064
Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382
CIMITERO
Tutti i giorni dalle 8 alle 19
ASL
Ambulatorio igiene pubblica - tel. 0376 846713
Amb. vaccinazioni pediatriche - tel. 0376 846705
Servizio di medicina veterinaria - tel. 0376 846724
Servizio igiene degli alimenti - tel. 0376 846737
Servizio medicina del lavoro - tel. 0376 846733
Igiene dell'edilizia ed igiene pubblica - tel. 0376 846733
PIAZZOL A RIFIUTI
ORARIO DI APERTURA
Lunedì e Mercoledì dalle 14,30 alle 17,30
Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 17,30
S. MESSE
GUIDIZZOLO
Feriali:
7 - 18 (invernale 17 - 20)
Prefestivi:
19 (invernale 18)
Festivi:
8 - 9,30 - 11 - 18 (invernale 17)
BIRBESI
Feriali:
Festivi:
mart. giov. 8,30 prefestivi 18,30 (estivo)
prefestivi 18,00 (invernale)
9,30
REBECCO
Prefestivi 18 (invernale 17)
ORATORIO S. LORENZO
ORARIO DI APERTURA DOMENICALE
da Maggio a 30 Settembre dalle 17,00 alle 19,00
da Ottobre a Aprile
dalle 15.30 alle 17,30
di Graziano Pelizzaro
Gioielleria Ottica Pizzini
La bellezza è l’unica cosa contro cui la forza del tempo è vana.
Ciò che è bello è una grazia per tutte le stagioni, ed è un possesso per l’eternità.
Cambiano i tempi, rapidamente.
Cambiano i mestieri e la tecnologia la fa ormai da
padrone. L’avvento dell’usa-e-getta ha cambiato
profondamente le abitudini ed i consumi.
Ma quanto spazio è rimasto per la perizia, la creatività, la bravura e l’esperienza dell’artigiano?
Comunque sia, l’esperienza è sempre una garanzia affidabile per guidarci nelle scelte, così come
nella ricerca dell’oggetto prezioso e di qualità.
Così accade, ad esempio, nel settore dell’oreficeria e dell’ottica, dove l’evoluzione produttiva ha
portato in vetrina oggetti ben diversi da quelli di
un tempo, ma di elevato pregio ed assai ricercati.
Testimone di questa evoluzione è Alfredo Pizzini,
che avendo iniziato a frequentare la storica bottega del papà, Severino, fin dalla più tenera età.
Da alcuni anni, ricevuto il “testimone” ha ampliato l’attività con il reparto di ottica-optometria, per
rispondere a pieno alle nuove esigenze della clientela, offrendo un’ampia gamma di occhiali da sole
e da vista, con la presenza delle marche più prestigiose, dando così un nuovo ed ulteriore impulso ad una attività che ha sempre fatto della professionalità, dell’esperienza e della affidabilità il
proprio “marchio di fabbrica“.
Gioielleria Ottica Pizzini compie cinquanta anni e
quale miglior modo per festeggiare questo speciale compleanno, se non estendere la propria esperienza e professionalità… nasce da questo proposito il nuovo negozio sito nel centro storico di
Travagliato in provincia di Brescia.
Inaugurato il 28 gennaio, il negozio bresciano offre
cortesia e competenza, e soprattutto un’ampia
scelta di gioielli di alto livello, oltre che di occhiali di marca.
Professionalità ed esperienza, sono i presupposti
sui quali si basa questo punto vendita, il tutto
condito da una buona dose di impegno e soprattutto da tanto entusiasmo, tipico di qualunque
avventura…
Inaugurazione
Show Room di
Travagliato
5
salute
Argomenti medici semplificati dal Dottor Elodio Perani
La Disfagia
La deglutizione è un’azione complessa e
coordinata che comincia volontariamente per
essere poi completata da una sequenza di riflessi
involontari, tanto è vero che è evocabile anche nel
soggetto decerebrato.
I sensori sono situati principalmente nel
palato, nell’orofaringe e alla base della lingua; i
riflessi giungono,
tramite nervi afferenti, al bulbo nel
tronco-encefalico,
sede delle attività
vegetative, e da
qui partono nervi
efferenti che innervano le strutture
deputate
alla
deglutizione.
stadio
L’alterazione di
orale
uno di questi meccanismi determina
la DISFAGIA, cioè
la DIFFICOLTA’ A
stadio
T R A S P O R TA R E
faringeo
CIBO E LIQUIDI
DALLA CAVITA’
stadio
esofageo
ORALE ALLO STOMACO.
In questa evenienza si può verificare
da Anatomia umana
l’inalazione di materiale nelle vie aeree con conseEd. Ermes
guenti infezioni dell’apparato respiratorio; casi
limite possono portare al soffocamento.
Questo disturbo è frequentemente associato a patologie neurologiche quali ictus, traumi
cranici gravi, sclerosi multipla, sclerosi laterale
amiotrofica, morbo di Parkinson, demenza, ecc.
6
ma può anche dipendere da interventi chirurgici
demolitivi e ricostruttivi faringo-laringei soprattutto in situazioni oncologiche.
Le suddette patologie agiscono anche
sullo stato cognitivo, sociale e motivazionale della
fame e della sete e subiscono la difficoltà di
approvvigionamento del cibo, la mancata finalizzazione dei gesti e la perdita di funzionalità nell’uso delle posate che dovrebbero vicariare il più
possibile le articolazioni dell’ arto superiore.
Vanno anche considerati i deficit di dentizione che rendono scarsa la masticazione e quindi l’appallottolamento del cibo.
In casi drammatici, rarissimi, la disfagia
segue interventi di adeno-tonsillectomia semplice
ma fortunatamente il percorso rieducativo è reso
più agevole dall’integrità anatomica di quasi tutte
le altre strutture.
Va altresì aggiunto che la funzione deglutitoria serve anche a detergere polveri e microrganismi che entrano nelle fosse nasali con l’aria e ad
aprire le tube rino-faringee ristabilendo l’equilibrio
pressorio dell’orecchio medio (tipica sensazione
che si avverte soprattutto quando si scende velocemente dalla montagna).
E’ stato calcolato che nell’arco delle 24
ore (anche durante il sonno) si verifichi una media
di 600 deglutizioni.
Il meccanismo a bocca chiusa viene funzionalmente distinto in tre stadi: orale, in cui il
bolo lubrificato dalla saliva, raccolto tra lingua,
guance e palato viene forzato all’indietro; faringeo, quando con movimento linguale è spinto in
faringe raggiungendo l’estremità superiore dell’esofago. A questo punto, poiché la faringe rappresenta una via comune anche per il passaggio
salute
dell’aria, si chiudono le aperture nasale e laringea
per cui il bolo non passa e viene dirottato in esofago attraverso l’apertura dello sfintere faringoesofageo (stadio esofageo) che poi si richiude per
evitare il rigurgito durante la peristalsi che spinge
il cibo nello stomaco.
Per una diagnosi precisa ed una terapia
proficua questi tre stadi devono essere studiati
nel modo più completo.
I metodi maggiormente in uso sono rappresentati dalla VIDEOFLUOROSCOPIA (la meno
invasiva), che consiste in una ripresa video di
immagini radioscopiche acquisite durante la
deglutizione di un pasto contenente come mezzo
di contrasto il fluoro baritato, e dalla VIDEOLARINGOSCOPIA (maggiormente invasiva) a fibre ottiche, introdotte dalla via naso-gastrica, che nello
stesso tempo permette di aspirare secrezioni o
corpi estranei ed eseguire prese bioptiche.
Le condizioni di disfagia, proprio per l’associazione con le già menzionate patologie è di
frequente riscontro nella popolazione anziana ed è
correlata, come profilo di rischio, a morbilità e
mortalità per le varie e più importanti implicazioni
negative.
Nella denutrizione derivante (inferiore a
1.800 cal. nell’uomo e 1.600 cal. nella donna),
decade anche il sistema immunitario con il risultato di innescare le più eterogenee patologie. Per
questo va tenuta sotto controllo valutando soprattutto l’indice di massa corporea.
Dal punto di vista riabilitativo, dopo aver
vagliato con gli specialisti otorinolaringoiatri le
immagini video, in fisioterapia abbiamo usato con
buon successo alcune tecniche compensatorie
che hanno chiaramente ridotto i sintomi.
Abbiamo insegnato alle logopediste
addette a far assumere ai pazienti posizioni facilitanti del tronco e del capo, ad usare selettivamente i muscoli masticatori, a controllare la respirazione per far collabire al momento giusto le corde
vocali, a dirigere i movimenti della lingua, a selezionare la densità dei cibi ed a gestire il percorso
della saliva.
E’ emerso che la miglior dieta è quella
semisolida, che i cibi che possono disperdersi nel
cavo orale (riso, pastine, verdura filamentosa,
ecc.) non sono ben deglutibili e che gli alimenti
devono essere ad alto potere nutritivo a fronte di
scarso volume.
Tutto questo è comunque legato allo
stato di coscienza e quindi di partecipazione del
paziente, tant’è che dove abbiamo stimato che il
disturbo non fosse suscettibile di evoluzione favorevole, è stata consigliata la nutrizione enterale
tramite sondino naso-gastrico (S.N.G.) o la
gastrostomia percutanea endoscopica (P.E.G.)
spesso precedute dalla tracheotomia che a volte
ha utilità solo transitoria.
Si tratta comunque di un interevento che
interferisce pesantemente sulla qualità della vita
per lo stravolgimento dei canali di comunicazione
che alterano il rapporto familiare e sociale.
In qualche caso si è anche arrivati allo
svezzamento dalle due suddette procedure alimentari ritornando alle precedenti tecniche compensatorie con recupero della fonazione e quindi
della comunicazione verbale.
Il problema di base comunque, quale che
sia il livello, rimane sempre.
7
di Andrea Dal Prato
Tremila “grazie”, Oriele
Nella sua carriera ha aiutato a nascere oltre 3.000 bimbi senza “incidenti” di percorso. Alcuni casi di
bambini nati (apparentemente) morti e prontamente rianimati, si sono brillantemente risolti grazie alla
sua preparazione e competenza. Nei momenti di difficoltà ha sempre chiesto l’aiuto di Dio e questo
aiuto è sempre puntualmente arrivato. Dal 1983 è in pensione e si occupa attivamente di volontariato
promuovendo e organizzando viaggi per controlli sanitari.
Oriele Antonelli mi ha ricevuto nel suo appartamento pieno di vita e di ricordi. Lei, così timida e
riservata, pareva dapprima quasi non gradire la
visita di un estraneo che si accingeva a violare i
suoi “segreti”. Per questo sembrava un po’ restia
a parlare delle sue esperienze che per tanti anni
l’hanno tenuta in stretto contatto con le realtà più
belle. Poco alla volta, però, vedevo i suoi occhi
illuminarsi sempre più nel ripensare alle esperienze vissute con grande partecipazione, a tutti quei
momenti di gioia e apprensione delle famiglie che
vivevano il grande evento.
La nascita di un figlio è sempre “unica”, un evento per una coppia, e Oriele seguiva le mamme fin
dai primi mesi di gravidanza, dava loro consigli
pratici e sostegno morale perché, si sa, ogni figlio
che arriva è sempre una nuova esperienza che
porta con sè dubbi e timori. E lei era sempre presente, con discrezione, in qualsiasi momento, dall’assistenza fino al parto e anche dopo, per le
prime cure al bimbo, il bagnetto, la posizione
migliore da assumere per dormire, come vestirlo
e accudirlo in ogni istante della giornata, in poche
parole partecipava attivamente alla crescita di
quella nuova creatura.
Oriele mentre insegna come si “accudiscono” i neonati
8
La sua prima esperienza è oggi più viva che mai.
Ricorda il comune di Saviore, che comprendeva
cinque frazioni distribuite dagli 800 ai 1200 metri,
dove aveva stretto amicizia con una maestra elementare che disponeva di un telefono, utilissimo
nelle emergenze e specie durante i lunghi inverni.
Il suo ambulatorio fungeva anche da “pronto soccorso” per i casi più urgenti e, considerando la
distanza dagli Ospedali e lo stato delle strade, per
molti mesi all’anno con neve e ghiaccio, il servizio
era diventato di primaria utilità.
Allora non si usavano molto le anestesie e il parto
indolore, specie nelle zone di montagna dove le
donne avevano l’abitudine, per ridurre il dolore
durante il parto, di bere qualche marsalino o grappino.
Oriele ricorda un caso particolare, a Saviore, in
una baita sperduta sulla montagna.
Era il mese di dicembre, il freddo era particolarmente intenso, tanto che nella stanza da letto vi
era il ghiaccio. Quando Oriele arrivò nella casa
trovò la paziente ormai prossima al parto: il caso
era della massima urgenza e occorreva fare presto.
L’unica stanza riscaldata era la cucina, qui, su di
una cassapanca, dispose la tela cerata e ne ricavò un letto per il travaglio vicino al quale il marito svolgeva il compito di assistente. Al momento del parto, quando assieme al bambino esce
liquido in abbondanza, sentì il marito esclamare
“pöta lé ghé la farina de la polenta”. Alla fine, poi,
tutto si concluse per il meglio e, dinnanzi a quel
piccolo e tenero fagottino che aveva appena
visto la luce, anche la farina passò in secondo
piano.
Anni di affetto e di grande considerazione rimangono nella memoria della nostra ostetrica che,
mostrandomele, mi rende partecipe di due lettere emozionanti.
La prima recita:
“…mi compiaccio e mi congratulo con Lei, così
ben attestata nella nuova dimora, soprattutto per
la vicinanza ai suoi cari. Creda, ne godo proprio,
perché meritava una migliore sistemazione,
aggiungo meritava di più. Lei con l’intelligenza e la
tenacia di volontà, dimostrata quassù farà nuovi
progressi giungendo a posizioni lusinghiere”.
Saviore 9 - XI - 1958 don Zaina
Quanti ricordi riguardanti Guidizzolo… ma questi
li racconterà in un’altra occasione, per ora noi tutti
le siamo grati per l’amore e la passione con cui ha
svolto la sua “missione”.
Nella seconda, invece, si legge:
“…Il Commissario Prefettizio certifica che dalla
data di assunzione a tutt’oggi la Antonelli ha dato
prova di zelo e diligenza nel disimpegno delle sue
mansioni, tanto da cattivarsi la stima e la considerazione di questa Amministrazione. Essa ha altressì dimostrato di avere una non comune preparazione professionale…”
Saviore 10-6-1958
Dopo un breve periodo passato a Sermide Oriele
Antonelli ha vinto il concorso ed è divenuta titolare a Guidizzolo e per oltre 20 anni ha aiutato i
bimbi a nascere. Nel 1999 le viene attribuito un
prestigioso riconoscimento dalla Fondazione del
Rotary International con la seguente motivazione:
“A Oriele Antonelli viene attribuito il presente attestato col titolo di Paul Harris Fellow in segno di
apprezzamento e riconoscenza per il suo tangibile
e significativo apporto nel promuovere una miglior
comprensione reciproca e amichevoli relazioni fra
i popoli di tutto il mondo e per essersi sempre
distinta in generosità ed impegno costanti in un
servizio disinteressato rivolto a tutti, nella professione e nella vita”.
Diplomata Ostetrica all’Università di Parma nel 1942
Diplomata Crocerossina a Milano nel 1943
Svolge attività di libera professione fino al 1953
Presta servizio come ostetrica Comunale a:
Saviore (Val Canonica) dal 1954 al 1959,
Sermide dal 1959 al 1963
Guidizzolo dal 1963 al 1983
Saviore (Bs). La
Chiesa parrocchiale
Per molti anni è
stata Consigliere e
poi vicepresidente
del Collegio delle
Ostetriche della
provincia di
Mantova
9
Lo zoo di
Andrea Bombana
Molti bambini già lo conoscono per averlo visitato più volte. Parliamo di quel piccolo ma particolarissimo “zoo” allestito presso l’abitazione di Livio
Bombana dal figlio Andrea.
Parafrasando una nota pubblicità diremmo che
l'amore per la terra, per la natura e per tutto ciò
che le è legato, dà sicuramente buoni frutti, e qui
si vedono. Perché è proprio l'amore per la terra e
gli animali, ereditato in pratica nel Dna, che ha
fatto mettere insieme questo recinto dove convivono in ampia libertà numerosissimi animali.
Alcuni si riescono a vedere anche nelle corti della
nostra campagna; altri no. Durante la nostra visita più recente abbiamo contato 2 pony, 1 asinello, 1 daino, 2 caprette, 2 oche Tolosa e 2
Campidoglio; 5 maialini nani tailandesi; 2 anatre
ciuffate nere ed una ciuffata bianca accanto a 4
sposa o mandarino e 3 germane; 3 pavoni bianchi, 1 arlecchino, 1 nigri pennis e 2 comuni e blu;
2 fagiani argentati, 2 comuni, 2 dorati rossi e 2
dorati gialli; 4 tacchini crolwittzer; 2 piccioni scudati, 3 bei capponi, 5 faraone, 4 galline con collo
pelato più altre varietà di galline grandi o piccole.
Insomma, un bel e variegato insieme. Che, naturalmente, varia di continuo per la volontà dei proprietari di mettere sempre nuove specie.
E la visita di chiunque è sempre ben accetta.
Sergio Desiderati
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Adolescenti
in fuga
A cura di Martina Grandelli
Oggi è un giorno diverso dal solito: in antologia,
nell'ambito dell'orientamento, discutiamo di un
articolo di Giovanna Milella, che parla di adolescenti scappati di casa, di storie d'amore tra
ragazzini, pre-adolescenti che fuggono dai genitori, e di padri che rapiscono i figli dopo un matrimonio finito male.
Mentre la prof legge l'articolo, nell'aula regna un
silenzio tombale: strano ma vero: tutti interessati
a quell'argomento che parla di loro adolescenti.
Alcuni dei miei compagni
ritengono il comportamento
dei “ragazzi fuggitivi”, stupido e poco maturo. Il che
significa che non è mai balenato alle loro piccole menti
di fuggire di casa: buon
segno. Ma nella classe, di
26 alunni, sicuramente qualcuno si sarà identificato in
quegli adolescenti, timidi,
insicuri, fragili, o solo scioperanti di fronte al mondo
che li circonda. Alcuni
avranno intuito i motivi delle
fughe, che, nelle storie più
fiabesche, si concludono
con un perdono, ma molte
volte, con un castigo o
magari un rimprovero.
La verità è che i ragazzi fuggono da se stessi e la
loro fuga, molte volte, è anche interiore e li insegue per tutta la vita.
I giovani, cosa devono fare?
I grandi non sempre li capiscono, come se la loro
vita fosse sempre stata “da adulti”, e avessero
dimenticato cosa si sente a tredici anni; sì, perché questa età è fatta di emozioni: paura, angoscia, felicità, timidezza, amicizia, tristezza; e alcu-
ne volte perfino un sorriso può diventare amore.
Sono questi i veri valori, trasversali al tempo che
l'uomo si trasmette di generazione in generazione,
fin dall'inizio dei tempi.
Ma, continua la Milella, in realtà, nel profondo, gli
adolescenti che fuggono di casa, sognano di
essere coccolati e amati, si sentono esclusi e soli
e desiderano solamente una famiglia unita, forte e
compatta. Necessitano di dialogo e desidererebbero essere aperti e confidarsi con i genitori,
mentre, nella realtà, si confidano solo con gli amici.
Dalla loro parte, i genitori,
come chiocce, proteggono i
figli dai pericoli della vita, e
certe volte esagerano,
tenendo nascosto il mondo
esterno, a loro sconosciuto.
È qui la scintilla che alimenta la curiosità di uscire, vivere liberi, senza pareti e muri.
“Lo strappo è forte, le difficoltà insospettabili, i pericoli
dietro l'angolo”, ma gli adolescenti, volendo camminare
con i loro piedi, iniziano a
zampettare dentro un mondo
nuovo. Poveri loro: malgrado
la scelta di fuggire, non
hanno una “cartina” e si sentono spaesati.
Ma, come ho già ripetuto, nel segreto della loro
stanza e del loro cuore, “desiderano essere cercati con ogni mezzo compresa la televisione: anche
solo un appello per il proprio figlio scomparso,
risulta come un gran segno di amore familiare,
contro il rancore e l'indifferenza”.
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Noi e la legge
a cura di Laura Leorati, dottore in legge
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale
Tutor: pro e contro
Il nuovo “controllore”, messo a punto dalla società
Autostrade per l’Italia in concerto con la Polizia Stradale
per salvaguardare l’incolumità degli automobilisti, si
chiama “Tutor”.
Si tratta di un sistema di rilevazione composto da sensori e telecamere in grado di monitorare costantemente (da cui il nome tutor) ogni veicolo per un tratto lungo
da 10 a 25 chilometri, calcolandone la velocità media di
percorrenza. Sia nella sezione di “start” sia in quella di
“stop”, infatti, sono registrati: ora di transito, targa e
tipo di veicolo. Il funzionamento è automatico ed è attivo 24 ore su 24. Per i veicoli in violazione si procede
con la verifica dell’accertamento da parte di un agente di polizia e, quindi, con
l’acquisizione dei dati del
proprietario e la conseguente stampa e notifica
del verbale.
La loro presenza è segnalata da appositi cartelli. Ad
oggi, essi si trovano sulla
A4 Milano-Brescia (tra Grumello e Seriate e tra
Ospitaletto e Rovato), sulla A13 Bologna-Padova (tra
Occhiobello e Ferrara nord) e sulla A14 Adriatica (tra
Forlì e Cesena nord).
Il criterio di scelta delle aree d’installazione è costituito
dal numero di incidenti verificatosi nell’ambito delle
stesse.
Per l’anno in corso è prevista la collocazione di ulteriori
50 postazioni di rilevazione automatica sul territorio
nazionale.
Per quanto attiene alla valutazione dei pregi e dei difetti, si sa, dipende dal punto di vista dell’osservatore... Gli
ideatori, dal canto loro, oltre che ribadire l’importanza
dell’obiettivo perseguito (ridurre il tasso di mortalità per
incidenti stradali), sottolineano il risparmio realizzato
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sul numero di agenti di polizia nonché sul personale
impiegato nell’attività burocratica di elaborazione e
notifica del verbale.
L’amministratore delegato della Società ha tenuto inoltre a precisare che il sistema in questione opera nel più
totale rispetto della privacy. Le argomentazioni addotte
a sostegno di questa tesi sono: l’accesso ai dati esclusivamente riservato al personale di polizia e l’eliminazione immediata delle informazioni concernenti i veicoli rispettosi dei limiti.
L’Associazione consumatori ha espresso parere positivo sostenendo che tale soluzione consente di colpire
chi, per lunghi tratti, mantiene una condotta di guida
pericolosa.
A tale riguardo, cosa dicono i diretti interessati: gli
automobilisti? I più pignoli
si interrogano su quale sia
l’articolo del codice della
strada che vieta e sanziona
la condotta di chi percorre
un tratto di strada ad una media superiore a quella prevista; altri puntano il dito sui gestori delle strade ed
autostrade i quali dovrebbero, a loro volta, applicare il
Codice della Strada ed il relativo regolamento di esecuzione.
Quanto all’attendibilità di questi nuovi “compagni di
viaggio”, c’è da chiedersi se essi siano così ben congegnati da rapportare il limite di velocità alle condizioni
meteorologiche esistenti.
Esemplificando, in caso di pioggia, il limite massimo di
130 km/h previsto per i tratti autostradali scende automaticamente a 110 km/h oppure no?
Ora sta agli utenti stradali monitorare questo tutor per
verificare la sua reale capacità di tutelarli dalle
violazioni!
Noi e il fisco
a cura di Giulia Avanzi, ragioniere commercialista
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale
Bonus Bebè ed altre agevolazioni
Tra le innovazioni introdotte dalla Legge Finanziaria per
il 2006 c’è anche il “bonus bebè” ovvero un contributo
di mille euro per ogni nuovo bambino nato negli anni
2005 e 2006.
La cifra può non apparire elevata se si considerano
tutte le spese legate all’infanzia, ma trattandosi di una
normativa che interessa sicuramente un numero elevato di persone, vale la pena esaminarne insieme gli
aspetti principali.
La prima differenza che è necessario sottolineare è che
il contributo spetta per l’anno 2005 a ogni bambino
nato od adottato, mentre per l’anno 2006 il contributo
sarà concesso solamente in caso di nascita di figli successivi al primo ed per ogni figlio adottato, anche se
primo. Per l’anno 2006 quindi, rimangono esclusi dal
contributo i primi nati.
Il bonus può essere riscosso da chi esercita la patria
potestà sui figli a condizione che risieda in Italia, sia cittadino italiano o sia un cittadino comunitario.
Oltre a quella sopraindicata è però necessario che
venga rispettata un’altra condizione: il richiedente deve
appartenere ad un nucleo familiare che non abbia superato un reddito complessivo di Euro 50.000,00 nell’annualità precedente a quella in cui sorge il diritto all’assegno (cioè si fa riferimento al reddito del 2004 per i
nati nel 2005 ed a reddito del 2005 per i nati nel 2006)
Si sottolinea che la legge fa riferimento al nucleo familiare, attenzione quindi a che vive ancora con i genitori
ad esempio, perchè potrà essere considerato anche il
loro reddito.
Entro il 15 gennaio scorso dovevano essere spedite
delle apposite comunicazioni del Ministero, contenenti
le istruzioni e l’elenco degli uffici postali abilitati presso
i quali poter riscuotere l’assegno; a causa dei tempi
molto stretti però tale termine previsto dalla norma non
è stato rispettato. Al momento della stesura del presen-
te articolo, quindi, non è ancora possibile disporre di
dati certi, ma è possibile basarci su alcuni comunicati
stampa rilasciati negli ultimi giorni.
Secondo quanto anticipato, le comunicazioni dovrebbero arrivare a tutti coloro che, nel 2005 hanno avuto un
bambino, senza tenere conto del limite reddituale dei
50.000,00; sarà poi il beneficiario ad autocertificare di
essere in possesso dei requisiti previsti. Al fisco spetterà poi il compito di controllare che le dichiarazioni sottoscritte corrispondano a realtà.
Con molta probabilità le comunicazioni non potranno
però essere inviate anche a coloro che nel 2005 hanno
adottato un bambino, questo a causa di difficoltà a
reperire i dati sulle adozioni; in questo caso saranno i
genitori adottivi a doversi attivare autonomamente per
ottenere i 1000 euro spettanti. In ogni caso per ottenere ulteriori informazioni ci si potrà rivolgere ad un numero verde, in corso di attivazione, o accedere al sito
www.sogei.it.
Più fluida dovrebbe essere la procedura per i nati nel
corso del 2006, a questi ultimi infatti la comunicazione
dovrebbe essere trasmessa a breve distanza dal
momento della nascita e consentirà la riscossione dell’assegno senza aspettare un anno.
Infine, si segnala che, solo per il periodo d’imposta
2005, la Finanziaria ha introdotto una nuova detrazione:
i genitori possono detrarre il 19% delle rette pagate per
la frequenza degli asili nido, sia pubblici che privati, fino
ad un limite massimo di spesa di 632 per ciascun figlio
di età compresa tra i tre mesi ed i tre anni. In pratica,
chi ha pagato 632 euro di retta potrà beneficiare di una
detrazione massima d’imposta pari ad euro 120,08.
Sempre in tema di asili, il decreto “milleproroghe”
(273/2005) estende la possibilità di iscrivere alla scuola dell’infanzia i bambini che compiono tre anni entro il
28 febbraio agli anni scolastici 2006/07 e 2007/08.
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le ricette
arte &
dintorni
Luccio in salsa
Ricetta per 6 persone
Ingredienti per la salsa
Tipico piatto della cucina mantovana che
può essere accompagnato con polenta
abbrustolita e verdure brasate.
Il piatto è a basso tenore calorico per la
porzione di 100 gr, circa 200 calorie.
Può essere servito come antipasto oppure
come secondo piatto.
1 cucchiaio di capperi
2 peperoni
1 spicchio d’aglio
un pizzico prezzemolo
3 filetti di acciuga
1/2 cipolla
50 gr olio extravergine
Preparazione
Scottare i peperoni in acqua e aceto bianco.
Tritate finemente e mescolate i capperi, i peperoni e il
prezzemolo. A parte in poco olio rosolare le cipolle con
l’aglio togliere dal fuoco e far sciogliere le acciughe.
Quando le acciughe sono sciolte, aggiungete le verdure
tritate, un pizzico di sale e una spruzzata di aceto.
Ingredienti per il luccio
1 luccio di circa 1 kg
1 carota
1 costa di sedano
1/2 cipolla bianca
1 spicchio di aglio
2 foglie d’alloro
1/2 bicchiere di vino bianco
1/2 limone
un pizzico/ o un pezzetto di cannella
2 chiodi di garofano
2/3 bacche di ginepro
Donatella Lusenti
Preparazione
Vini consigliati:
Bianco di Custoza, oppure Bardolino giovane, se servito come secondo.
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Pulire il luccio e lessatelo in acqua con la carota, il sedano, l’aglio, la cipolla, l’alloro, il vino, le spezie e un pò di
sale.
Diliscate, sfilettate e sminuzzate il luccio e lasciatelo
marinare nella salsa per un interro giorno.
Servire tiepido.
Andrea Mantegna
Mentre in tutta Italia si aprono mostre su Quattro e Cinquecento
Mantova celebra il suo Rinascimento con una mostra
dedicata ad Andrea Mantegna
Mantova inaugura le celebrazioni del V centenario
della morte del pittore Andrea Mantegna (Isola di
Carturo, Pd 1431-Mantova 1506) con una mostra
presso la dimora dell’artista che, accogliendo l’invito del marchese Ludovico II Gonzaga, giunge a
Mantova nel 1460 rimanendovi fino alla morte.
In qualità di pittore di corte Mantegna decora uno
degli ambienti oggi più noti del Palazzo Ducale, la
Camera degli Sposi, esegue alcuni dipinti per il
ricco studiolo di Isabella d’Este e per suo figlio,
Francesco II, dipinge la pala della Madonna della
Vittoria (oggi al Museo del
Louvre come le opere realizzate
per la sofisticata marchesa) e il
ciclo, originariamente nella
residenza di S. Sebastiano e
oggi in un museo londinese,
dedicato ai Trionfi di Cesare.
La mostra che si aprirà il 26
febbraio alla Casa del
Mantegna vuole riportarci al
tempo dell’artista, quando
Mantova era una delle corti più
“alla moda” del Rinascimento
italiano: osservando documenti, testi a stampa, medaglie e
sculture il pubblico potrà respirare questo ricco clima culturale, riflettere sulla personalità
dell’artista, di cui sarà esposta
una tela con Cristo Redentore,
e sui rapporti che questi aveva
con i suoi committenti e con un
altro illustre protagonista della
vita mantovana: Leon Battista
Alberti. Il visitatore potrà inoltre, grazie a ricostruzioni multimediali, compiere un affascinante percorso virtuale nel
laboratorio dell’artista, nella
Camera degli Sposi, nello studiolo isabelliano, nel Palazzo di
S. Sebastiano e nella chiesa di S. Maria della
Vittoria. Uscendo dalla mostra il turista sarà certamente invogliato a riscoprire questi celebri luoghi di Mantova completando l’itinerario con una
visita al luogo dove il pittore è sepolto: la Basilica
di S. Andrea.
L’evento alla Casa di Mantegna prelude ad un’altra mostra di rilevanza internazionale che si aprirà
a Palazzo Te in autunno, una stagione in cui anche
negli altri luoghi in cui Mantegna ha lasciato preziose testimonianze del suo operato, Padova e
Verona, avranno luogo importanti esposizioni.
E mentre il Comitato per le Celebrazioni del V centenario della morte del maestro svolge la sua attività anche molte altre istituzioni italiane dedicano
eventi al Quattro-Cinquecento: a Roma, ad esempio, le Scuderie del Quirinale, si preparano ad
accogliere le opere del più importante pittore siciliano del Rinascimento, Antonello da Messina
mentre a Milano gli appassionati di Leonardo da
Vinci potranno ammirare, al Castello Sforzesco, il
celebre Codice Trivulziano con gli appunti manoscritti dell’artista.
appuntamento con l’ar te
arte &
dintorni
A casa di Andrea Mantegna. Cultura artistica
a Mantova nel Quattrocento (1506-2006).
Mantova - Casa del Mantegna
26 febbraio - 4 giugno
Orario di apertura:
dal martedì alla domenica
dalle 10.00 alle 18.00
Ingresso: Euro 3,00/5,00
Info: 0376-432432
Francesca Cargnoni
cinema
arte &
dintorni
Mariavittoria Spina
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Le cronache di Narnia
Un titolo autorevole, che evoca imprese epiche in
una terra leggendaria, forse ispirata agli antichi
paesaggi incontaminati della nostra penisola.
L'avventura che porterà alla creazione di questa
deliziosa saga fantasy in sette volumi ebbe inizio
nel 1950, quando Clive Staples Lewis cominciò
ad articolare una storia sulla base di immagini che
avevano colpito la sua immaginazione: un fauno
con un ombrello, una strega su di una slitta ed un
magnifico leone. Da queste fugaci visioni nasceranno le vicende dei quattro ragazzi londinesi, rifugiatisi in campagna per sfuggire ai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, che
scopriranno dietro un vecchio armadio l'accesso a
Narnia, magico mondo inesorabilmente conteso
tra le forze del bene e del male. Per l'ambientazione pare che il professor Lewis, scrittore, medievista, filologo e noto insegnante di lingua e letteratura inglese a Oxford, nonché amico di J. R. R.
Tolkien con il quale aveva fondato il circolo letterario Inklings, abbia preso spunto da un'antica
cartina italiana che riportava il nome latino della
città di Narnia, oggi Narni, in Umbria, nella quale
in effetti ancora si possono ritrovare alcuni aspetti paesaggistici descritti nella saga. Tale scelta fu
dettata dall'immensa passione di Lewis per la lingua e la cultura latina, che lo portarono anche a
intraprendere relazioni epistolari con altri esperti
nella stessa lingua e ad avere una vasta conoscenza dell'impero romano descritto dagli autori
antichi. Nelle Historiae di Livio, negli scritti dei
Plinio, e negli Annali di Tacito, Narnia figurava
come ultimo baluardo a difesa di Roma, posto
sulla via Flaminia e rinomato per il clima particolare. Nonostante ciò, va detto che le descrizioni
del mondo di Narnia si addicono maggiormente
alla geografia e agli scenari della Contea di Down,
nella parte dell'Irlanda dove Lewis nacque.
Quanto alla storia, è innegabile che in essa si
riscontri una chiara tendenza a esaltare l'etica cristiana, sia per l'evoluzione delle vicende che per la
diligente caratterizzazione dei vari personaggi,
facilmente associabili a precise idee come il
coraggio, la lealtà e altri concetti emblematici del
conflitto tra bene e male, con conseguente, ovvia,
esaltazione dei modelli positivi descritti. Gli stessi
protagonisti nel momento dell'incoronazione,
degno premio alle fatiche dei quattro ragazzi salvatori del regno, verranno chiamati dal leonerisorto Aslan con appellativi che ancora rimandano alla valenza simbolica delle loro azioni. Tuttavia
un'interpretazione meramente allegorica sarebbe
riduttiva, specie considerando le numerose lettere dello scrittore, convertitosi da adulto al cristianesimo e autore di vari testi teologici. Nei suoi
scritti in cui discuteva l'impianto dell'opera Lewis,
pur ammettendo di aver trasposto nel leone Aslan
la sua idea dell'incarnazione di Cristo in un mondo
diverso dal nostro, prese le distanze dai premeditati intenti di “catechismo” rivolto ai bambini che
si volevano attribuire alla saga, riconducendola
alla sua giusta dimensione di evento letterario.
“Le cronache di Narnia” sono in effetti un avvincente ciclo fantasy, capace di coniugare amabilmente magia e buoni sentimenti con risultati convincenti, già riscontrati nel successo dell'omonima serie televisiva della BBC (1988-1990), che
non potevano sfuggire alla Disney, sempre alla
ricerca di nuovi eroi e storie efficaci da proporre al
pubblico di tutte le età. Il colosso americano,
insieme alla Walden Media, ha finanziato la produzione del film ispirato alla saga, di cui a Natale
2005 è uscito il primo episodio “Il leone, la strega
e l'armadio” ed è già in trattative per il seguito.
Nell'attuazione del progetto cinematografico il
regista Andrei Adamson si è lodevolmente attenuto alla trama del libro, riuscendo ad amplificare
la portata scenica delle descrizioni e a rendere
anche le altre suggestioni della trama in chiave
cinematografica. Non resta che attendere l'uscita
del film ispirato al secondo libro “il nipote del
mago”, sperando che esso sappia coniugare con
altrettanto successo la grazia delle mirabolanti
vicende narrate nella saga alla grandiosità degli
effetti speciali del grande schermo.
Torino celebra Chabrol
La 23ª edizione del Torino Film Festival (11-19
Novembre), oltre a presentare le prime opere di
giovani registi in cerca di conferme o le ultimissime dei mostri sacri del cinema, ha voluto celebrare uno dei più grandi cineasti francesi: Claude
Chabrol.
Il regista, classe 1930, è stato, insieme a Godard,
Malle e Trauffaut, un pioniere della Nouvelle
Vague, la corrente cinematografica francese che
alla fine degli anni '50 volle rappresentare il disagio delle nuove generazioni
della società moderna,
mediante l'utilizzo di tecniche sperimentali a basso
costo, ma soprattutto rifiutando quell'idea di “commerciabilità”, che si andava diffondendo, e creando così
l'espressione “cinema d'autore”.
La sua filmografia pare dare
un ritratto della vita borghese, rappresentata però con
un lucido e cinico distacco;
lo stesso regista afferma:
“La borghesia è una classe
ma anche una condizione
dello spirito e la borghesia
sopravviverà in tutti i regimi
sociali”, salvo contraddirsi
poi: “Che io sia un pittore
della borghesia è un incredibile malinteso. La rivoluzione, cambiare le cose, è interessante, ma la
critica sociale no”. Ad ogni modo, opere come “Le
scandale” (Delitti e champagne), “La femme infidèle” (Stephane, una moglie infedele) e “Les fantômes du chapelier” (I fantasmi del cappellaio),
mettono in luce mostruosità, maschere e volgarità di cui questa classe sembra farsi portavoce.
Ma l'interesse del regista si spinge tuttavia verso
lo studio delle inquietudini, delle ambiguità e delle
ossessioni che animano la mente umana tanto da
spingerla al male e alla vendetta; egli vuole inda-
gare sull'efferatezza e la brutalità di certi crimini,
come in “Landru” (storico serial-killer che uccise
undici donne dopo averle sedotte) o in “Violette
Nozère” (la giovane donna che nella Parigi degli
anni '30 avvelenò i genitori).
Ingredienti essenziali del suo cinema sono dunque
i delitti (soprattutto passionali), i tradimenti e le
ossessioni; mentre i personaggi sono caratterizzati da una grande freddezza e spietatezza, come se
qualcosa (forse la società?) li trattenesse dall'esternare ed esprimere
qualsiasi tipo di emozione.
La retrospettiva, data la
vastità della produzione
“chabroliana”, verrà ripresa nella prossima edizione
del Festival, dove non
mancheranno le sorprese e
le novità delle produzioni
indipendenti.
La trascorsa edizione infatti non ha certo deluso le
aspettative, merito dell'originalità nella scelta del
palinsesto, dell'efficiente
organizzazione e della viva
partecipazione del pubblico (dibattiti a fine proiezione); tutti elementi che da
sempre caratterizzano e
valorizzano questa manifestazione. Memorabile, al riguardo, la proiezione
della serie di episodi “Masters of Horror”, dove
sei celebri maestri di genere (Argento, Carpenter,
Hooper, etc.) si avvicendano nel raccontare un'inquietante storiella nello stile che li ha contraddistinti e resi noti in tutto il mondo; interessante
anche l'omaggio al regista indipendente Lodge
Kerrigan, che nei film “Clean, shaven” (1994) e
“Keane” (2004) descrive i tormentati rapporti tra
genitori e figli in una realtà dove lucidità e follia
perdono i loro contorni sino a confondersi fra loro.
cinema
arte &
dintorni
Francesca Piazza
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Sara e Marco:
tedofori per Torino 2006
La fiamma olimpica: una forte emozione; sentiamo di aver fatto parte di un
grande evento che inneggia alla fratellanza tra i popoli.
Lo spirito di Olimpia e di Pierre Fredi de Coubertin
vive non solo negli atleti che hanno partecipato o
parteciperanno ai giochi olimpici, ma è nel cuore
anche di quanti accompagnano la fiamma olimpica lungo le strade del mondo. Così è stato recentemente anche per due ragazzi guidizzolesi, Sara
Parmeggiani e Marco Guidetti, chiamati dal comitato organizzatore a portare per un pezzo di strada
il “sacro fuoco di Olimpia” in cammino verso
Torino 2006. “E’ stata un’esperienza straordinaria,
dicono entrambi, un’emozione fortissima. Anche
noi sentiamo di aver preso parte alle Olimpiadi.
Quando ti trovi nelle mani quella fiamma, simbolo
di valori importantissimi, ti senti portatore di quell’insostituibile messaggio di fratellanza e solidarietà tra i popoli a cui le Olimpiadi si ispirano”. Sara
e Marco un anno fa si erano iscritti tramite il sito
internet dedicato alla manifestazione; quando
ormai non ci pensavano più è arrivata, inattesa
quanto graditissima, la convocazione. E l’emozione si legge ancora oggi nei loro occhi.
Sergio Desiderati
Nelle foto: Sara con la fiaccola olimpica e durante
il cambio. Sara e Marco ricevuti in Municipio dal
Sindaco Giorgio Gandini indossano con orgoglio
la tuta delle Olimpiadi
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-Ciao!
-Ah ciao…
-Hai visto il presepio vivente?
-Bravi, neh?
-Chissà quanto ci hanno messo a preparare
tutto…
-E poi… tutto fatto da volontari…
-Già, il volontariato è una grande risorsa…
-Sai che ho visto in un paese che hanno costituito una Banca del Tempo?
-Cioè?
-Una specie di coordinamento di tutto il volontariato, un punto di incontro tra domanda ed offerta,
tra chi ha tempo da mettere a disposizione e chi
ne ha bisogno…
-E’ un’idea intelligente…
-E funziona!
-In effetti… pensa a quanti vanno in pensione ma
hanno ancora tante energie da impiegare…
-Potrebbero essere impiegati in compiti utili alla
società, alla comunità…
-Però ci sono già tante associazioni…
-Certo, ma c’è ancora margine… soprattutto per
quanto riguarda la terza età…
-Già, se pensiamo che la vita media si allunga…
-E che ci sono sempre più anziani pieni ancora di
energia e voglia di fare…
-Che vanno a correre in bicicletta, o a piedi…
-A proposito, hai sentito la bufala di Prodi?
-La metti in politica?
-No…! È che mi ha fatto ridere sentire dai giornali che ha partecipato alla maratona di Bologna e
che ha destato scalpore la sua prestazione, eccezionale per la sua età…
-E invece?
-E invece sembra che l’abbia fatta quasi tutta in
macchina…!
-Ma va…!
-Sai chi mi ha fatto venire in mente?
-No, chi?
-Il duce…
-Perché…
-Anche il duce aveva il culto dell’esercizio fisico,
della prestazione eccezionale…
-E’ vero...
-Ti ricordi i filmati dell’epoca che lo facevano
vedere mentre mieteva il grano, o mentre saltava
dentro il cerchio di fuoco…
-Non vorrai mica mettere il duce e Prodi…
-Già… Prodi non ce lo vedo a saltare dentro il cerchio di fuoco…
-Se è per questo, neanche Berlusconi…
-E poi, il duce la marcia su Roma l’ha fatta a
piedi…
-Che c’entra? Comunque Prodi ha detto che a
Roma lui non ci va mica ad abitare… troppa politica…
-Davvero strano per un politico di mestiere…
-Mah, ormai non ci meravigliamo più di niente,
no?
-Già, una cosa è certa…
-Non ci son più le mezze stagioni?
-No, non ci sono più politici di razza.! Dimmi tu se
c’è oggi uno statista degno di questo nome…
-Mah…
-Dimmene almeno uno che passerà alla storia…
-Bossi?
-Qualcun’altro?
-Maccari?
-Va bè, ho scherzato...
-Te salude!
19
Il presepio vivente
Anche a Guidizzolo quest’anno, per Natale, è stato allestito il presepio vivente.
Coordinate dal vicario don Giampaolo, una sessantina di persone, grandi e piccole, ha rappresentato ed interpretato quello che per noi è il più
grande evento della storia: la nascita di Gesù.
Lungo un percorso dispiegato nella appropriata
cornice del parco della villa Rizzini, gentilmente
concessa, il presepio proponeva la rievocazione di
scorci, ambientazioni e momenti di vita ispirati
alla storia locale, così da calare la nascita del
Figlio di Dio in una dimensione a noi molto vicina.
Il significato, il messaggio, il valore di quell'evento hanno una portata che trascende la dimensione umana, una valenza sulla quale non ci azzardiamo a cimentarci, lasciandola a chi, più di noi, ne
ha titolo.
Di certo devono averne pienamente condiviso lo
spirito tutte le persone che, sfidando il rigore del
clima invernale, hanno dato la disponibilità ad
impersonare le tante figure che si incontravano
sul percorso, dal ciabattino ai panettieri, dalle
ricamatrici alle lavandaie, dalle filatrici, ai falegnami, ai pastori, fino alle coppie di giovani sposi
che, con i loro bebè hanno impersonato la Sacra
Famiglia. Molto apprezzata anche l'idea della
locanda, dove trovare un momento di riparo e di
ristoro ai rigori dell’inverno.
Curata e ben riuscita anche la costruzione delle
scenografie, tant'è che si sta pensando di non
20
smantellarle, lasciando aperta la possibilità di riutilizzarle in futuro.
Una eccellente rappresentazione, quindi, tale da
suscitare la generale approvazione e il compiacimento per questa iniziativa, essenzialmente religiosa, ma che consente anche di valorizzare le
nostre tradizioni e, insieme, la nostra matrice cristiana.
In questi tempi,nei quali si assiste alla messa in
discussione di quei valori con cui siamo stati cresciuti, quelli che erano dei nostri padri, alle spinte
alla secolarizzazione, all'irrompere nella nostra
società di altre religioni, che propongono modelli
diversi, riteniamo di assoluta importanza recuperare e rivitalizzare i valori che più ci sono propri.
Se a ciò vale anche il cimentarsi nell'allestire un
presepio vivente, peraltro molto ben fatto, allora… ben venga.
Oltre che un atto di fede, è un messaggio di speranza.
Graziano Pelizzaro
21
Nel 2005 la cicogna ha voluto stravolgere i dati che da anni vedevano le
bimbe in prevalenza sui maschietti.
Infatti i bimbi sono 44 contro 21 le femminucce.
In diminuzione i bambini extracomunitari residenti a Guidizzolo,
13 contro i 21 dello scorso anno.
22
Manuel 6-1
Sofia 28-2
Mattia 10-1
Cristian 1-8
di Cerutti Giancarlo
e Franzini Patrizia
di Poletti Franco
e Desiderati Sonia
di Bonomi Lorenzo
e Benati Patrizia
di Cimarosti Massimo
e Tedoldi Serena
Giacomo 25-1
Beatrice 7-4
Andrea 27-9
Elisa 10-3
di Stanghellini Orazio
e Bertagna Nicoletta
di Giubelli Simone
e Ghizzi Alessia
di Ogliosi Leonardo
e Plebani Elena
di Dal Prato Alessandro
e Pasquali Daniela
Manuel 20-6
Kevin 25-9
Matteo 5-3
Riccardo 22-8
di Pesci Mauro
e Setenie G-Egizabeh Buse
di Boscaini Matteo e
Concepcion Leydis
di Meneghelli Cristian
e Bignotti Stefania
di Meneghelli Stefano
e Demaria Elisabetta
Anna 24-11
Nicholas 18-1
Pietro 21-9
Mattia 4-10
di Gandini Roberto
e Caprioli Stefania
di Amerini Gianluca
e Caldera Tiziana
di Brunoni Stefano
e Cardaci Michela
di Balzanelli Roberto
e Bellentani Paola
Alice 1-7
Marco 12-4
Diego 31-10
Marco 12-3
di Azzini Rinaldo
e Noventa Sabrina
di Madella Giuseppe e
Bertocchi Monia
di Ceresa Ivano
e Artioli Chiara
di Gallo Natale
e Ettori Stefania
Nicola 18-10
Gioele 6-5
Osman 14-11
Alysia 24-10
di Tabai Tiziano
e Varini Angela
di Bignotti Gianni
e Rodella Lorenza
di Maliqi Sulejman
e Maliqi Resmije
di Fantoni Salvatore
e Boni Annalisa
23
Martina 16-7
Andrea 21-2
Manuel 8-7
Alberto 29-11
di Fusari Cristian
e Meneghelli Elisabetta
di Garrini Alessandro
e Caldognetto Angela
di Savio Maurizio
e Ruffoni Simona
di Maccari Dario
e Bordanzi Rossana
Ylenia 14-3
Elia 3-11
Francesco 6-12
Guido 24-8
di Mascheroni Marzio
e De Tomi Luana
di Righetti Willer
e Piadena Deborah
di Bassignani Alessandro
e Savazzi Katia
di Maffei Carmine Antonio
e Guglielmucci Anna Maria
Alice 29-4
Giulia 10-9
Nicola 22-3
Lorenzo 17-10
di Tencheni Gabriele
e Madella Ombretta
di Ferrari Luca
e Paternieri Silvana
di Franzini Mario
e Bendinelli Patrizia
di Daeder Giuseppe
e Partito Michela
24
Sara 6-12
Martina 23-10
Giulia 8-12
Arianna 30-3
di Turini Luca
e Vicentini Simona
di Ferrari Alessandro
e Lanzanova Emanuela
di Bonesi Gianni
e Tonini Marina
di Corradi Maurizio
e La Porta Francesca
Nicole 20-10
Mattia 25-5
Giorgio 13-11
Alessandro 15-10
di Leali Claudio
e Trombani Katia
di Bignotti Alberto
e Atti Elena
di Maccari Gilberto
e Mocchi Katia
Nicole 28-8
Enisa 9-1
Nicola 25-5
Ayrton 12-11
di Besacchi Cristian
e Fezzardi Monica
di Fazliji Elgadaf
e Fazliji Kemalije
di Ervetti Marco
e Stanghellini Anna
di Zoli Claudio
e Rivaroli Sara
di Scotti Patrick
e Tramacere Antonella
Daniele 6-5
Davide 30-12
Federico 23-12
di Mauro Roberto
e Decini Maria
di Signoretto Massimo
e Cislaghi Laura
di Pasini Stefano
e Alberti Anna
Oltre ai bimbi in
fotografia sono
nati:
Matteo, Davide,
Aurora, Admir,
Marco, Roberto,
Anas, Desirè,
Emilio, Nadir,
Souha, Jaidev, Jie,
Omaima, Alaa,
Aiman, Morgana.
25
cronaca
26
Lorenzhot sotto le stelle
Un anno di attività
Un alto gradimento di pubblico ha salutato l'incontro serale in cappotto e colbacco, organizzato
dall'Associazione Commercianti di Guidizzolo. Un
sotto le stelle invernale aperto, nella sua prima
serata, dal piacevole intermezzo musicale di una
band guidizzolese composta da: Paolo De Giuli,
tromba; Titti Castrini, fisarmonica; Francesco
Palmas, tastiere, voce e chitarra; Cesare Bighelli,
batteria. Ospitato, gentilmente, per l'occasione
anche un banchetto allestito dal locale Istituto
Statale d'Arte ed arricchito con preziose “Pigotte”
create dagli studenti a favore dell'Unicef. La parte
del padrone di casa però l'ha fatta lui, un gioviale
Lorenz..hot che insieme alle dolci caldarroste ha
riscaldato la via principale del centro storico di
Guidizzolo. Questi incontri del mercoledì sera (7 14 e 21 dicembre) ci hanno tenuto compagnia
nella luminosa atmosfera del Natale, poche cose
“alla buona”, ma fatte col cuore e nel segno dell'ospitalità. La ricetta è tra le più semplici, una
comunità che si ritrova per la via principale, sotto
la loggia dell'ex palazzo comunale, il piacere di
stare tra amici, fare due chiacchiere e perché no
sorseggiare qualcosa di caldo ed aromatico.
Grazie Associazione Commercianti! Ci avete ricordato che risiedere ed abitare non sempre sono
sinonimi tra loro.
Il Circolo Anspi S. Giorgio Martire ha chiuso le
attività estive che, oltre alla festa di paese già alla
nona edizione, si sono moltiplicate in una serie di
eventi ricreativi e sportivi. Tra questi è doveroso
ricordare il I torneo di tamburello indoor in memoria di Ezedeo Piva, storico promotore e sostenitore di questo sport; degno di nota è, inoltre, il I torneo di calcio a sette, nonché il torneo provinciale
giovanile di tamburello che ha visto numerosi
compagini, anche femminili, sfidarsi in divertenti
e avvincenti matchs, il tutto all'insegna della
ormai famosa ospitalità birbesana.
Anche con l'arrivo dell'inverno il Circolo ha in
serbo una ricca programmazione di eventi e attività, alcune delle quali già in corso. Si è, infatti, da
poco svolta la tradizionale festa del
Ringraziamento per i prodotti della terra, con una
serata nell'Oratorio parrocchiale a base di castagne, tombola e asta delle torte. Il ricavato della
festa è stato interamente devoluto alla missione
Gighessa di Don Gianfranco Magalini in Etiopia.
Il paese, il 24 novembre scorso, si è nuovamente
riunito per l'Adorazione del Santissimo con la gradita presenza del Vescovo Egidio Caporello.
Oltre alle ordinarie attività ricreative e a momenti
di incontro con le famiglie e i più piccoli, come per
la festa di S. Lucia, si conclude con le feste natalizie e in particolare il giorno dell'Epifania. In quell'occasione oltre al tradizionale “buriel” accompagnato da vin brulè e la cena di beneficenza in
Oratorio, si è tenuta l'estrazione dei biglietti vincenti della sottoscrizione a premi.
Il Circolo non solo si impegna ad organizzare
eventi e manifestazioni per il paese, ma anche a
migliorare e incrementare le strutture esistenti in
ambito parrocchiale. Grazie all'opera di volontariato di alcuni “nonni” è stata interamente sostituita
la recinzione del campetto giochi utilizzato anche
dalla Scuola Materna.
Ulteriori progettualità prevedono l'ampliamento
degli spazi adiacenti all'Oratorio con zone verdi,
parcheggi e aree ricreative per le famiglie.
L'Anspi di Birbesi conta di aumentare sempre di
più le attività, restando comunque legato alle tradizioni e ai valori locali, confidando sul sostegno,
peraltro mai mancato, dei birbesani.
cronaca
Le poesie per festeggiare
Un gruppo di amici si è ritrovato per gustare un
tipico piatto milanese “la casöla”, piatto invernale
in perfetta armonia con il clima esterno che era
decisamente sotto lo zero. Per rendere più piacevole la serata una delle ospiti, Armanda Danesi,
attrice del gruppo medolese “Compagnia
Instabile” ha improvvisato e letto alcune piacevoli poesie in vernacolo di Francesco Brigoni.
... Ghè i contorni de ortaggi
con la frutò e i formaggi,
èl caffè col cichitì
con uiski e cugnachì.
Con la senò, pö variadò,
òs èsbus e la custadò, èl filèt o bistéchine
con ròsbiff e patatine, ...
La serata, “condita” di allegria e di ottimo vino
casereccio ha strappato, alla fine, una solenne
promessa, quella di ritrovarsi presto.
Pro Loco: eletto il direttivo
una breve discussione viene presentata una lista
con sei nomi, tanti erano i membri da eleggere,
questo il risultato: Ghisolfi Meri, 22; Luigi
Grandelli, 15; Silvio Tarchini, 15; Clara Bertazzo,
14; Giacomo Vivaldini, 11; Lorenzo Gambetti, 8.
Successivamente sono stati eletti i revisori nei
soci: Federica Vivaldini, Romina Milani e Matteo
Pasini. Il direttivo, al quale vanno gli auguri di riuscire a ricompattare questa Associazione che
negli anni scorsi tanto ha dato nell’organizzazione
di manifestazioni per il Paese, si è riunito ed ha
eletto Tarchini presidente, Grandelli vicepresidente, Ghisolfi segretario e Gambetti tesoriere, ora
stanno lavorando per mettere a punto un programma da presentare alla cittadinanza.
Nonsolobar
Ricordate il vecchio bar Time? Beh, dimenticatelo. Perché Cristina e Monica, due ragazze simpatiche e intraprendenti, vogliono dare un aspetto
tutto nuovo al locale, a partire dal nome, “Queen
Mami Café”. Non solo bar, ma anche ludoteca,
Venerdì 30 dicembre, dopo oltre un anno di completa inattività, a causo del mancato rinnovo del
consiglio direttivo (due Assemblee appositamente riunite non avevano dato nessun esito), quella
convocata da Silvio Tarchini su richiesta di un
terzo degli iscritti ha, finalmente, messo fine alla
crisi ed eletto un nuovo consiglio direttivo.
I 35 soci presenti (21 di persona più 14 per delega), hanno eletto Pietro Gialdini, presidente
dell’Assemblea; Renato Azzini, segretario; Anna
Vignali e Silvio Tarchini, scrutatori. Al termine di
27
cronaca
dove sperimentare nuovi e divertenti giochi di
società e con una sala tutta dedicata al karaoke,
che diventa pub e pre-disco la sera. E, come se
non bastasse, il “queen mami cafè” è anche un’ottima piadineria e paninoteca: un’affare soprattutto per gli studenti, per i quali sono previste agevolazioni.
Insomma, venite e provate i 40 tipi di panini e i
cocktail diversi ogni giorno, per scatenarvi con le
sfide canore al karaoke, per un allegro happy hour
o semplicemente per rilassarvi con un classico
caffè, in un ambiente moderno e confortevole.
Carrozzeria Tazzoli: nuova sede
Nella zona industriale di Guidizzolo, in via Tiziano,
è stata recentemente inaugurata la nuova sede
della carrozzeria di Giancarlo Tazzoli, che i guidizzolesi ben conoscono per la cura e l'affidabilità del
suo servizio.
Alla presenza di un folto gruppo di amici e di clienti si è proceduto al tradizionale e significativo
taglio del nastro, a sottolineare sia il raggiungimento di un prestigioso traguardo, ma anche un
nuovo punto di partenza nell'attività artigianale di
Giancarlo Tazzoli.
La nuova struttura è attrezzata di tutto punto,
secondo i dettami sia della normativa vigente che
delle più recenti tecnologie. La sala verniciatura
ed il forno, ad esempio, sono stati realizzati in
modo da consentire l'uso delle vernici ad acqua,
che diverranno obbligatorie a partire dal 2007, ma
che già si ritrovano nella maggioranza delle vetture di recente produzione.
Sono stati poi adottati tutti gli accorgimenti
28
necessari ed opportuni per la tutela dell'ambiente,
ma anche della salute degli operatori, certi che
l'impegno profuso troverà sicuramente un riscontro positivo nell'affezionata clientela, e non solo.
D'altro canto, per continuare ad essere competitivi non si può non rimanere al passo con i tempi e
con la continua evoluzione, in questo come in altri
settori. E la carrozzeria Tazzoli lo è da sempre.
Trattoria “Birbesi”: è già leggenda
In un locale completamente ristrutturato e modernizzato, la simpatica signora Loredana con il suo
staff si propongono di deliziare i palati di birbesani e non.
Il bar-trattoria e alloggio “Birbesi”, chiamata così
per omaggiare il nostro ridente paesino, propone
specialità mantovane come tortelli di zucca,
capunsei, agnolini (tutto rigorosamente fatto in
casa, come vuole la tradizione), o carni alla brace
come la mitica fiorentina, tagliata di cavallo e
costata d’asino, nei giorni festivi si può gustare,
inoltre, il “bollito mantovano”… e queste sono
solo alcune delle delizie disponibili.
Da non perdere anche l’offerta per i pranzi di lavoro, con il menù fisso tutto compreso a soli 11 Euro
(dal lunedi al sabato). Prossimamente si svolgeranno serate tutte a base di carne di maiale (la
cosiddetta “Maialata”) o a base di pesce d’acqua
dolce (a partire dall’immancabile “risotto con i saltarei”). Non perdete quindi la possibilità di gustare i piatti tipici della nostra terra cucinati con
maestria e accompagnati da ottimi vini.
Il tutto ad un prezzo ragionevole! Il locale è chiuso
il martedì.
All'amico Cecco
Ricorderò sempre Francesco Cherubini per tanti motivi:
perchè era una persona semplice e onesta che ha sempre
creduto negli ideali di giustizia e libertà quando queste
non erano solo parole ma scelte di vita, perseguendo quegli ideali col suo impegno politico nel Partito, nel
Sindacato e nell'AUSER; ma soprattutto Cherubini è stato
l'amico (forse l'unico dopo la scomparsa di Marchini) di
mio padre. Vecchio e ammalato, col suo bastone arrivava
fino a casa nostra per venire a trovarlo quando ormai era
costretto a letto. Lui quasi del tutto sordo e mio padre, che
non aveva più la forza di parlare, stavano così, seduti uno
vicino all'altro, e senza pronunciare parola si facevano
compagnia.
Se mio padre fosse stato presente al funerale di Cherubini,
lui che molto più di me sapeva usare le parole giuste,
avrebbe detto: “Saluto un amico. Peccato che solo pochi,
soprattutto i più giovani, non abbiano potuto conoscerlo,
perchè lui avrebbe saputo parlare loro e con semplicità e
senza la pretesa di insegnare niente, gli avrebbe fatto capire quali sono le cose importanti, le sole che contano per
essere in pace con se stessi. Essere onesti e non dimenticare mai quelli che stanno peggio di noi.”
Lui se n'è andato in pace, e quelli che l'hanno conosciuto
possono solo ringraziarlo e ricordarlo per sempre. Grazie
Cecco
Elisa Damiani
Egregio direttore
parlando con un amico de “la Notizia” abbiamo constatato i numerosi miglioramenti grafici e grammaticali, le
nuove collaborazioni, l’impegno sempre presente di seguire la vita del paese, ma ci è stato inevitabile prendere atto
che rimane solo una bella vetrina di fatti e opinioni.
Raramente lei ha usato la pagina della posta dei lettori,
non credo perché sia un censore a priori delle idee altrui,
almeno non ho avuto questa esperienza, ma perché probabilmente le scrivono assai poche persone per contestare,
chiarire, approfondire gli articoli pubblicati. Io vorrei
invece approfittare della sua disponibilità per rispondere
a Pamela Gamba. Non la conosco, ma dal tono dell’arti-
colo ne deduco che è molto giovane: appassionata nell’esposizione dell’operato dell’Associazione commercianti, vibrante di onesto risentimento nel respingere le maligne osservazioni dei soliti improvvisati saputelli, d’ora in
poi s.i.s. Deve essere molto giovane perché altrimenti
avrebbe già capito che a Guidizzolo funziona così: riesci a
fare una cosa che sai fare e magari ti riesce abbastanza
bene anche se è la prima volta? Biasimo e vergogna, i s.i.s.
intervengono subito, spinti da sacro furore, come i cavalieri alle crociate, e non per consigliare o dare un aiuto per
migliorare, no, cara Pamela, per demolire, criticare,
offendere. Io vorrei invece complimentarmi con tutti voi,
sia per le idee che per l’organizzazione, con la speranza
che vi rimanga la voglia di continuare a dispetto di tutti.
Mi permetto però di darvi qualche consiglio: se il vostro
obiettivo è “dare un volto nuovo a Guidizzolo”, ragazzi,
mi dispiace, ma ormai molte brutture non si possono
demolire e Guidizzolo si deve tenere il volto che ha; cercate anche di evitare la diffusissima “sindrome di san
Giuseppe”, per la quale ogni falegname è convinto di
essere il padre di Gesù Cristo. Continuate a fare ciò in cui
credete e che siete capaci di fare, non è da tutti saper organizzare feste anche se per i s.i.s. basta qualche bottiglia di
Martini e George Clooney. Aspetta e spera!
Giusi Nobilini
Il futuro di Villa Rizzini
Ora che grazie al Presepio vivente allestito nel periodo
natalizio nel parco di Villa Rizzini molti guidizzolesi hanno
visto e meglio conoscono la Villa è auspicabile un forte
impegno dell’Amministrazione comunale che uscirà dalle
elezioni di primavera per riscattare la Villa dal frazionamento proprietario attuale, per restituire a unità tutto il
complesso, cioè palazzo, adiacenze, parco e corte rustica,
salvarla dalla speculazione edilizia e promuovere per il
futuro un suo utilizzo pubblico, degno della sua bellezza e
rispettoso della storia.
Leggeremo questo impegno nei programmi elettorali?
Artioli Adelina, Artioli Chiara, Cavazza Dea, Ceresa Ivano,
Fontanesi Stefania, Ghizzi Alessia, Mondadori Franco, Petrali
Elena, Tognon Fabio.
29
GardaColline - GardaHills
Un progetto di promozione turistica per le colline moreniche tra Brescia,
Mantova e Verona
Si è tenuta a Castellaro Lagusello la conferenza di presentazione di
“GardaColline-GardaHills”, un progetto di cooperazione tra le Aziende che hanno
interesse allo sviluppo turistico del territorio delle colline moreniche del Garda,
per mettere a fuoco un progetto di marketing e di promozione che dia al territorio grande visibilità e pubblicità a livello internazionale.
Il tavolo dei relatori:
da sinistra
Marco Paini (Web
Agency), Ruggero
Ughetti (Grafic Art),
Marco Santini
(Editore), Giuliano
Terzi (Console del
Touring Club
Italiano), Alex
Franzoni (Dottore
Commercialista)
A destra l’intervento
di Luca Formentini
che, con riflessioni
sulla cooperazione
tra operatori, ha
espresso apprezzamento per l’iniziativa
ritenendola
stimolante
30
“L’iniziativa parte dal presupposto che i promotori
ritengono che un “territorio” abbia una capacità di
attrazione turistica molto più forte rispetto alla
somma delle singole realtà, e quindi, superata
l’idea che l’”altro” sia un concorrente con cui dividere la domanda, si entri in una visione “dell’altro”
quale prezioso alleato per promuovere, attrarre e
soddisfare una maggiore massa di utenti.
GardaColline-GardaHills è stato presentato come
marchio del territorio che rappresenterà in futuro
tutti gli aspetti dell’offerta turistica nella sua più
ampia accezione rivolgendosi a popolazioni di turisti di tutto il mondo e portandole a conoscenza di
questo incredibile “piccolo” territorio ricco di cultura, storia, bellezze ambientali, naturali, monumentali e, grazie alla sua biodiversità, prodigo di
una innumerevole quantità di prodotti enogastronomici squisiti ed ancora di prodotti artigianali o
di artigiani artisti di particolare pregio.
Le azioni che GardaColline andrà ad intraprendere
saranno molte, ma tutte sostanzialmente tese a
dare visibilità al proprio marchio e conseguentemente a cascata a tutte le attività che ne faranno
parte.
L’incontro, aperto a tutti gli operatori dell’ospitalità, della ristorazione, delle strutture per il tempo
libero, di produttori enogastronomici ed agroalimentari e non ultimo dell’offerta culturale e dell’ar-
tigianato artistico, ha visto la presenza di operatori dei vari settori provenienti dai paesi delle colline.
I promotori, con una relazione di apertura di
Marco Santini seguita da quella del Console del
T.C.I. Giuliano Terzi e successivamente di Ruggero
Ughetti e Marco Paini, hanno concluso con le con-
siderazioni di Alex Franzoni.
Tutte le relazioni sono visionabili sul sito
www.gardacolline.it.
Si sono avvicendati interventi di sala da parte di:
Vittorio Serenelli del complesso agrituristico “Le
Sorgive” di Solferino - Luca Formentini del complesso agrituristico “Selva Capuzza” e Azienda
Vitivinicola “Colli al Lago” di San Martino d/B,
nonché Presidente della “Strada dei vini e dei
sapori del Garda” - Massimo Castrini degli
Allevamenti “Fattorie dei Colli Storici” e “Centro
Carni dei Colli Storici” di Pozzolengo - Roberto
Villini artigiano artista del settore cuoio di Volta
Mantovana - Fabio Cherubini del Maneggio e
Scuola di Equitazione “Le Volpi” di Solferino Augusto Mariotto dell’Agriturismo “La Montina”
di Ponti sul Mincio.
Dopo il successo di questo incontro si è costituito un primo gruppo di imprenditori che si faranno
carico di costituire un Comitato che avrà come
scopo l’attuazione di una più definita entità. Si
pensa ad un Consorzio o ad una Società
Cooperativa a r.l.; strutture competenti e capaci di
rapportarsi con le istituzioni e gli Enti locali, non
solo comunali, ma provinciali e regionali.
In tale modo si ritiene di poter cogliere anche le
opportunità offerte dalle Leggi nazionali e regionali che prevedono nei Sistemi Turistici, progetti nati
dalla collaborazione tra privati ed enti pubblici, la
nuova strada di sviluppo turistico con possibilità
di finanziamenti pubblici.
Interessati a questa complessa operazione
potranno essere anche Istituti Finanziari e Banche
che operano sul territorio.
Il primo gruppo promotore ha anche azzardato una
tempificazione per lo sviluppo del progetto: in
gennaio la costituzione del Comitato promotore
che si pone l’obiettivo di aggregare i primi cento
imprenditori che saranno chiamati in una
Assemblea e in successive sessioni e tavoli di
lavoro per creare il protocollo d’intesa sul quale
basare lo Statuto del costituendo Consorzio.
Nel 2006 si prevede la costituzione del Consorzio
ed il consolidamento della collaborazione con gli
enti locali.
Il processo sarà quindi simile al primo Sistema
Turistico Locale ufficialmente riconosciuto in
Italia, quello sviluppatosi nelle Marche “Misa
Esino Frasassi”, o quello più ampio “Po di
Lombardia” tra le province di Pavia, Lodi,
Cremona, Mantova di cui la convenzione è stata
sottoscritta nel febbraio 2004.
Per ora i referenti del progetto sono sostanzialmente i primi promotori che hanno identificato in
Marco Santini (tel. 0309916206, [email protected]) la persona da contattare.
Marco Santini è un professionista nel settore
dell’Editoria e del Marketing della Comunicazione,
milanese che da vent’anni vive nelle colline moreniche di cui si dichiara assolutamente innamorato.
Sopra:
Vittorio Serenelli ha
aperto gli interventi
di sala con considerazioni diverse
concludendo con
un augurio di maggior successo dell’iniziativa
GardaColline di
quanto non abbiano
riscosso altre simili
che l’hanno preceduta
A sinistra:
Roberto Villini, già
da tempo impegnato in attività di
aggregazione di
operatori nell’ambito dell’artigianato
artistico; è copromotore dell’iniziativa e intende affiancare alla stessa
attività ed eventi di
successo già realizzati sul territorio
31
Notiziario del Corpo Bandistico di Guidizzolo - a cura di Francesca Cappa
Il Circolo Musicale “Diapason”
Da novembre è nato ed è attivo il Circolo Musicale
“Diapason” di Guidizzolo, sorto da una brillante
idea del Direttivo del Corpo Bandistico e dei
Maestri del gruppo stesso.
La funzione del Circolo è di riunire persone che
hanno un interesse comune o che desiderano
passare il loro tempo libero con la musica.
Il “Diapason” organizza corsi di orientamento bandistico presso la Scuola di Musica e vanta già 90
iscritti tra i quali troviamo sia gli allievi dei corsi
strumentali sia simpatizzanti che usufruiscono
delle varie iniziative proposte.
A tal proposito, il Circolo ha in programma ascolti e visite guidate alle opere presso il Teatro “La
Scala” di Milano e L’Arena di Verona, corsi speciali di canto moderno, fisarmonica, percussioni e
quant’altro possa avvicinare alla musica e far crescere la cultura musicale nel paese e non solo.
32
Non è necessario essere guidizzolesi, anzi il
Circolo ha già iscritti di Gazoldo degli Ippoliti, allievi della scuola di musica gestita anch’essa dal circolo, e di Cavriana.
L’Associazione si avvale di valenti collaboratori e
di affermati e riconosciuti insegnanti: il presidente è il m° Nicola Ferraresi, direttore del Corpo
Bandistico di Guidizzolo e clarinettista in rinomate
orchestre (orchestra giovanile italiana, orchestra
dell’Arena di Verona, orchestra di Stato
dell’Ucraina, …), il suo vice è il m° Giampaolo
Tomasi, sassofonista di spicco; fanno inoltre parte
del direttivo il m° Stefano Perboni, insegnante di
chitarra presso la scuola di musica, Antonio
Malagutti (presidente del Corpo Bandistico di
Guidizzolo), Andrea Perboni e Matteo Ferraresi.
Il “corpo docenti” è costituito da eccellenti professori tutti diplomanti al Conservatorio: Annika
Pinelli e Mara Martinelli per flauto traverso, Nicola
Ferraresi per clarinetto e propedeutica, Stefano
Perboni per chitarra, Alessandro Trebeschi per
pianoforte e Marco Vanazzi per percussioni.
La qualità dei docenti è fondamentale per il mantenere alto il livello dei corsi e questo serve a
creare un grande vivaio di giovani musicisti per il
Corpo Bandistico, in continua espansione; è infatti chiara e forte la collaborazione tra le due associazioni che intendono creare una solida unione
all’insegna dell’amore e della passione per la
musica.
Segno tangibile di quanto detto è la fondazione
della Banda Giovanile formata da ragazzi dotati di
ottime potenzialità e prospettive.
A questo punto sono d’obbligo i ringraziamenti a
tutti coloro che si impegnano per il Circolo, ai
ragazzi che frequentano con entusiasmo i corsi ed
ai genitori che assecondano e stimolano i propri
figli allo studio di uno strumento.
Per diventare soci, iscriversi ai corsi di strumento
o semplicemente per avere informazioni sul
“Circolo Musicale Diapason” telefonare al n° 346
0181382 oppure presso la Scuola di Musica in via
C. A. dalla Chiesa il mercoledì e giovedì dalle
16.30 alle 17.30.
Concerto di Natale 2005
Una chiesa piena per un momento speciale, il
concerto di Natale della nostra Banda. Per l’occasione, la società del Corpo Bandistico ha voluto
offrire ai propri cittadini una serata musicale di
buon livello musicale nella Parrocchiale di
Guidizzolo. Un concerto del nostro gruppo musicale Guidizzolese, diretto dal Maestro Nicola
Ferraresi, che ha mostrato la propria crescita e
maturazione musicale orientata verso l’orchestra
di fiati, con un complesso prestigioso con oltre
166 anni di storia, 55 esecutori ed una prima incisione dal vivo, presentata per l’occasione, di rilievo con brani in prima esecuzione assoluta, un
vasto repertorio di buon profilo artistico sia classico che contemporaneo ed un’intensa attività
concertistica.
In prima fila tra le autorità erano presenti il sindaco Giorgio Gandini, il Consigliere Regionale
Maccari, gli Assessori Azzini e Monici, il Parroco
Don Adriano ed il curato Don Giampaolo.
Un concerto in due parti, iniziato con una bellissima coreografia di luci da grande orchestra sinfonica e proseguito con le caldi e celebri note dell’aria sulla IV corda di Bach, da una semplice e
curata esecuzione di un brano per sax e Banda,
all’imponente e famoso brano del film 1941, procedendo poi con l’entrata in scena degli allievi
della Scuola di Musica che si sono esibiti con la
stessa in alcuni brani natalizi.
Un programma vario che la nostra Banda ha eseguito perfettamente. Dagli squilli degli ottoni della
Fanfare and Ceremony, al Queen’s Park Melody
con movimenti melodici e spettacolari di Jacob
de Hann; dall’omaggio al film Aladin ai brani più
celebri di Air for Winds e Opera Favourites. Ed
infine, il Bel Danubio Blu, una sorpresa che il
Maestro Ferraresi ha voluto dedicare al pubblico
Guidizzolese.
Nell’occasione del concerto vi è stata la consegna
del “socio onorario”, premio annuale che la Banda
consegna a personaggi locali per meriti speciali
dimostrati verso la Banda: quest’anno è stato premiato il sig. Claudio Busca, fautore della edificazione della sede della Banda.
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GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO
“COLLI MORENICI”
Notiziario del Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici” - a cura di Giorgio Arienti
Il decennale del gruppo
Nei mesi scorsi il Gruppo Micologico Naturalistico
Colli Morenici ha compiuto dieci anni. Era il 1995
quando alcuni appassionati raccoglitori, avvertirono il bisogno di associarsi, sia per condividere la
passione per i funghi, sia per mettere in comune
le esperienze, le conoscenze, i percorsi di approfondimento.
Sono passati dieci anni e potremmo dire, rischiando di essere banali, che sembra ieri. Ma così non
è, perché il destino avverso ci ha resi orfani del
presidente e fondatore del Gruppo, l'impareggiabile Claudio Lugoboni, che gli ha dato un'impronta
che perdura tuttora.
Sono stati dieci anni di intensa attività, che ha
visto il Gruppo impegnato in molteplici iniziative,
finalizzate a divulgare, soprattutto, l'amore per la
natura e l'attenzione che essa merita nel fruirne,
tanto come cercatori che come escursionisti.
Volendo tentare una sintesi, si riscontra che in
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questi anni sono stati organizzati diversi corsi di
approfondimento della conoscenza del mondo dei
funghi e del bosco, numerose mostre micologiche
in vari paesi dell'Alto Mantovano, come pure gite
e soggiorni in montagna, sempre finalizzati alla
raccolta dei funghi e alle escursioni in stupende
località del Trentino Alto Adige, ma anche per il
solo gusto di stare insieme.
Per i naturalisti puri, poi, ogni anno vi è la possibilità di ammirare, mediante visite guidate, alcuni
siti di particolare pregio ambientale, di cui è ricca
la nostra terra.
Non è stata trascurata nemmeno l'idea di coinvolgere, nella formazione e conoscenza del mondo
micologico e naturalistico, anche i bambini ed i
ragazzi, realizzando escursioni guidate nei boschi,
come pure il concorso riservato agli scolari sul
tema “l'acqua, fonte di vita”, finalizzato all'assegnazione della borsa di studio che
l'Amministrazione Comunale aveva istituito in
memoria di Claudio Lugoboni.
Una particolare attenzione è stata posta anche ad
altri aspetti, che possono rientrare nell'accezione
più ampia del concetto di ambiente, come il
restauro del portale neoclassico della Barriera di
Guidizzolo, donato dal proprietario al Gruppo e da
questi poi consegnato restaurato al Comune di
Guidizzolo. Questo intervento è stato reso possibile grazie soprattutto al contributo economico dello
sponsor Iradel Delmenico, ma anche all'apporto di
alcuni artigiani guidizzolesi, dell'ufficio tecnico
comunale e di diversi soci e appassionati. La precisa e completa rendicontazione di questa iniziativa è stata poi pubblicata su un numero dei
“Quaderni Guidizzolesi”, editi dal Centro Culturale
San Lorenzo di Guidizzolo.
Dieci anni di intensa attività che sono stati possi-
bili grazie al lavoro e al contributo creativo di tante
persone: citarle tutte è impossibile, si rischierebbe di dimenticarne qualcuna.
Vogliamo però ricordare almeno i tecnici dell'Asl,
come pure le Amministrazioni dei Comuni sui
quali opera il Gruppo, che gli hanno sempre garantito il loro sostegno.
Con un passato, se pur breve, di tale levatura, il
programma per le prossime iniziative non può
essere da meno. Va considerato, infatti, che dai
23 soci fondatori si è arrivati ora a coinvolgere
diverse centinaia di appassionati cercatori e
naturalisti.
Nell'immediato futuro è prevista la riproposizione
tanto del corso di micologia, curato da ultimo dai
tecnici micologi Giorgio Arienti e Stefano
Angiolini, che delle mostre, delle escursioni e del
soggiorno in montagna, secondo date e programmi da definire, e per la cui realizzazione il presidente Franco Boccazzi conta ancora sull'aiuto e la
collaborazione di un numero sempre maggiore di
soci appassionati.
Graziano Pelizzaro
1- Alberto Boscaini,
socio fondatore e a
destra Franco
Boccazzi, attuale
presidente del
gruppo
2- In primo piano
da sinistra,
Franco Parolini,
Franco Boccazzi e
Graziano Pelizzaro
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3- Da sinistra:
Pietro Gialdini, e
Fabio Rossi
4- In primo piano:
Danilo Rossi e
Danilo Toniato
5- Armando Dobelli
e Giorgio Arienti
6- Bruno Gazzola e
Lino Bicelli
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