N.64 febbraio (4,04Mb Pdf)
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N. 64 - FEBBRAIO 2006 Direttore responsabile Andrea Dal Prato - Anno XII - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - Brescia - Euro 0,20 GUIDIZZOLO MN - BIMESTRALE DI ATTUALITA’, CRONACA, CULTURA E POLITICA Le Le ricette ricette Luccio Luccio in in salsa salsa Andrea Andrea Mantegna Mantegna Fiocco Fiocco rosa rosa fiocco fiocco azzurro azzurro sommario 3 Editoriale - “Educazione” stradale 6 Salute - La Disfagia 8 Tremila “grazie”, Oriele 10 Lo zoo di Andrea Bombana 11 Spazio giovanissimi - Adolescenti in fuga 12 Noi e la legge - Tutor: pro e contro 13 Noi e il fisco - Bonus bebè Arte e dintorni 14 Luccio in salsa 15 Andrea Mantegna 16 Le cronache di Narnia 17 Torino celebra Chabrol 18 Sara e Marco “tedofori” 19 Quattrobagole 20 Il presepio vivente 22 Fiocco rosa fiocco azzurro 26 Cronaca 29 A tutta penna 30 GardaColline-GardaHills 32 Tacabanda 34 Gruppo Micologico Naturalistico In copertina: Manuel Cerutti il primo bimbo nato nel 2005 2 Natale 2005 Un momento del presepe vivente organizzato dai giovani della Parrocchia Parrocchia TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: Informativa ai sensi del d. lgs n. 196 del 30-06-2003 I dati in possesso della redazione de "la Notizia" sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostro possesso anteriormente all'8-5-1997. Gli interessati possono chiedere la cancellazione, il blocco, l'aggiornamento o l'integrazione dei dati od opporsi al trattamento stesso. editoriale Andrea Dal Prato Anche durante l’anno appena concluso è stata confermata la tendenza positiva, per quanto riguarda il numero degli incidenti, che ha preso il via con l’introduzione delle nuove norme del codice della strada. Il 2003 si era chiuso con un decremento degli incidenti pari al 15,65% e addirittura del 22,67% per quelli mortali. Dal raffronto con l’anno successivo, il 2004, la diminuzione non si è arrestata: meno 8,11% gli incidenti in totale, meno 5,48% per quelli mortali. I dati provvisori relativi al 2005 confermano, con un -12,9%, questa tendenza e si ha quindi l’impressione che la sicurezza stradale, soprattutto negli ultimi anni, rivesta sempre più importanza. Questo argomento, di interesse generale, deve essere affrontato nell’ottica di una rigorosa strategia operativa, che non trascuri i molti aspetti legati alla sicurezza. Ma non sono soltanto gli incidenti a diminuire. Il Ministero dei Trasporti fa notare come, con l’introduzione della patente a punti, si sia sviluppata negli italiani alla guida, una maggiore attenzione ed una contestuale riduzione del numero di infrazioni. Durante il primo semestre di applicazione della patente a punti, erano state rilevate 205.650 infrazioni, numero che ha registrato un calo costante nei semestri successivi, 193.016 nel primo e 164.891 nel secondo semestre 2004, fino ad arrivare alle 129.697 del primo semestre 2005. Oggi la tecnologia consente di ottenere, nei diversi ambiti di applicazione, notevoli benefici per gli utenti. In particolare un rilevante contributo si è ottenuto attraverso l’uso di validi strumenti innovativi, un esempio ne è il dissuasore elettronico di velocità. Si tratta di un pannello a messaggio variabile, in grado di segnalare in tempo reale ai viaggiatori la loro velocità, il suo utilizzo svolge una funzione di deterrente psicologico per il rispetto dei limiti di velocità, portando quindi ad un miglioramento dei livelli di sicurezza per tutti gli utenti della strada. La sua installazione, in prossimità di punti particolarmente critici, migliora la circolazione e induce l’utente all’osservanza del limite di velocità. Sono convinto che tutti gli automobilisti coscienziosi siano soddisfatti per la recente introduzione, su alcuni tratti delle autostrade, del nuovo sistema di rilevamento della velocità che esclude iniqui interventi punitivi per un brevissimo e limitato sforamento dei limiti massimi della stessa che viene calcolata su un tratto di 25 Km. Le recenti polemiche sul posizionamento, fisso e attivo 24 ore su 24, di un Autovelox sulla statale Goitese nei pressi del monumento alle Mille Miglia, in territorio di Cavriana, ha portato, come dicono le statistiche, ad una calo notevole delle infrazioni e degli incidenti. La velocità media di transito è notevolmente diminuita a vantaggio del traffico e degli abitanti della zona che ora possono immettersi sulla statale con maggiore facilità e meno pericolo. E, obiettivamente, non si riesce a capire il perchè di tanta contestazione ad un autovelox che rileva la velocità di 90 km/h, velocità massima stabilita dal codice della strada. Altra questione è quando ci si basa su limiti di velocità poco realistici, ad esempio quello di 50 km/h, posto in località Contino dove, pur in presenza di un incrocio pericoloso, risulta quasi impossibile ridurre la velocità in pieno rettilineo, senza il rischio di essere tamponati. Qui la segnaletica è poco evidente, forse si potrebbe fare di più. Oggettivamente, in questo caso, si può avere l’impressione che l’Amministrazione “sfrutti” in modo discutibile il fatto che una strada ad alto scorrimento attraversi il territorio: così facendo vengono incassati molti soldi senza mettersi in cattiva luce con i residenti, in quanto i colpiti sono per la maggioranza automobilisti di passaggio. II tema degli abusi da multa, veri o presunti, s’intreccia, infine, al quesito: dove finiscono i soldi delle contravvenzioni? L’articolo 208 del codice della strada dice che gran parte degli introiti devono essere destinati al miglioramento della viabilità e della sicurezza. Ma vi siete mai chiesti se questo avviene puntualmente? “Educazione” stradale: prevenire è meglio che curare 3 A G E N D A NUMERI UTILI DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Dal Prato CAPO REDATTORE Graziano Pelizzaro REDAZIONE Elisa Corradi Marco Badini Giusi Nobilini Elodio Perani Antonio Malagutti Marika Busca COLLABORATORI Sergio Desiderati Franco Mondadori Giulia Avanzi Mariavittoria Spina Francesca Cappa Laura Leorati Francesca Cargnoni Giorgio Arienti Cristina Delmenico Martina Grandelli Luca Piazza Giovanni Zangobbi Sira Castagna PROGETTO GRAFICO Claudia Dal Prato EDITORE Centro Culturale "San Lorenzo" via Bruno Rodella 34-A 46040 Guidizzolo (MN) Tel. 348 3115232 e-mail: [email protected] R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00 Aut. Tribunale di MN N° 8/95 del 30-05-1995 Stampa: GVM - Volta Mantovana Cellofanatura e spedizione postale Coop Service s.c.r.l. Virle Treponti (BS) COSTO MODULI 1 modulo verticale: mm 60 x 39 € 35,00 2 moduli orizzontali: mm 60 x 82 € 60,00 4 moduli orizzontali: mm 60 x 170 € 95,00 1/2 pagina: mm 124 x 170 € 160,00 Pagina intera: mm 253 x 170 € 250,00 4 MUNICIPIO - tel. 0376 819201 E-mail: [email protected] CARABINIERI - tel. 0376 819006 - 112 VIGILI URBANI - tel. 0376 840241 ARCALGAS (METANO) - tel. 0376 818443 BIBLIOTECA COMUNALE - tel. 0376 840435 TEATRO COMUNALE - tel. 335 422406 ORATORIO SAN LORENZO - tel. 335 1211999 CASA DI RIPOSO “V.RIZZINI” - tel. 0376 819120 ISTITUTO COMPRENSIVO - 0376 819049 - 819059 ISTITUTO STATALE D’ARTE - tel. 0376 819023 PARROCCHIA BIRBESI - tel. 0376 819602 PARROCCHIA GUIDIZZOLO - tel. 0376 819052 POSTE E TELEGRAFI - tel. 0376 840091 SISAM (ACQUEDOTTO) - 800 859370 - 0376 771869 PROTEZIONE CIVILE - tel. 0376 847388 PRENOTAZIONE AMBULANZA - tel. 349 8608653 UFFICI COMUN ALI ORARIO DI APERTURA Da lunedì a venerdì: dalle 10 alle 13 Sabato: dalle 10 alle 12 AMBUL AT ORI MEDICI • Dr.ssa Ghisolfi Emi Prenotazione visite: 0376 689604 (8-12) Ambulatorio 0376 840433 - abitazione 0376 818011 Lun. Ven.: dalle 16,30 alle 19 (su appuntamento) Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 12,30 • Dr. Galvani Orfeo Valerio Prenotazioni visite: 0376 819794 Ambulatorio 0376 819794 - abitazione 0376 819096 Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30 Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento) • Dr. Ponti Giuliano Ambulatorio 0376 819475 - abitazione 0376 819177 Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12,30 Gio.: dalle 16,30 alle 19 • Dr.ssa Angela Gatti presso l’AVIS di Guidizzolo Martedì: dalle 11 alle 12 Venerdì: dalle 17,30 alle 18,30 Birbesi 9,30-10,30 16-17 • Pediatra di base D.ssa Cavalli Giancarla Per appuntamenti tel. 0376 868173 Ufficio Tecnico: lunedì, mercoledì e sabato dalle 10 alle 12,30 ORARIO DI VISITA OSPEDALE Castiglione delle Stiviere Feriali: 14/15 Festivi: 10,30/11,30 14/16 Assistente sociale: martedì e venerdì dalle 10 alle 13 NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO tel. 800-228521 18,30/19,30 18,30/19,30 BIBLIO TECA ORARIO DI APERTURA merc. - ven. 9-12 (estivo) 9-12 (inv.) lun. - mar. - giov. 15-19 (estivo) 14,30 -18,30 (inv.) ASSOCIAZIONI Ass. Naz Carabinieri - tel. 338 2507927 Amici di Rebecco - tel. 0376 819678 AIDO - tel. 0376 223001 AVIS - tel. 0376 840177 Altri Mondi - tel. 0376 819478 Anspi Birbesi - tel. 0376 849602 Anspi Guidizzolo - tel. 0376 819052 Arca - tel. 0376 818417 Associazione Artigiani - tel. 0376 819528 Associazione Commercianti - tel. 0376 818494 Bocciofila - tel. 0376 818479 Calcio Guidizzolo - tel. 0376 818291 Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189 Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326 Corale B.V. Di Lourdes - tel. 0376 819052 Corpo Bandistico - tel. 0376 840090 CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253 Freebikers Guidizzolo 2000 - tel. 0376 818344 Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819516 GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240 Pescasportiva Guidizzolese - tel. 0376 819064 Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382 CIMITERO Tutti i giorni dalle 8 alle 19 ASL Ambulatorio igiene pubblica - tel. 0376 846713 Amb. vaccinazioni pediatriche - tel. 0376 846705 Servizio di medicina veterinaria - tel. 0376 846724 Servizio igiene degli alimenti - tel. 0376 846737 Servizio medicina del lavoro - tel. 0376 846733 Igiene dell'edilizia ed igiene pubblica - tel. 0376 846733 PIAZZOL A RIFIUTI ORARIO DI APERTURA Lunedì e Mercoledì dalle 14,30 alle 17,30 Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 17,30 S. MESSE GUIDIZZOLO Feriali: 7 - 18 (invernale 17 - 20) Prefestivi: 19 (invernale 18) Festivi: 8 - 9,30 - 11 - 18 (invernale 17) BIRBESI Feriali: Festivi: mart. giov. 8,30 prefestivi 18,30 (estivo) prefestivi 18,00 (invernale) 9,30 REBECCO Prefestivi 18 (invernale 17) ORATORIO S. LORENZO ORARIO DI APERTURA DOMENICALE da Maggio a 30 Settembre dalle 17,00 alle 19,00 da Ottobre a Aprile dalle 15.30 alle 17,30 di Graziano Pelizzaro Gioielleria Ottica Pizzini La bellezza è l’unica cosa contro cui la forza del tempo è vana. Ciò che è bello è una grazia per tutte le stagioni, ed è un possesso per l’eternità. Cambiano i tempi, rapidamente. Cambiano i mestieri e la tecnologia la fa ormai da padrone. L’avvento dell’usa-e-getta ha cambiato profondamente le abitudini ed i consumi. Ma quanto spazio è rimasto per la perizia, la creatività, la bravura e l’esperienza dell’artigiano? Comunque sia, l’esperienza è sempre una garanzia affidabile per guidarci nelle scelte, così come nella ricerca dell’oggetto prezioso e di qualità. Così accade, ad esempio, nel settore dell’oreficeria e dell’ottica, dove l’evoluzione produttiva ha portato in vetrina oggetti ben diversi da quelli di un tempo, ma di elevato pregio ed assai ricercati. Testimone di questa evoluzione è Alfredo Pizzini, che avendo iniziato a frequentare la storica bottega del papà, Severino, fin dalla più tenera età. Da alcuni anni, ricevuto il “testimone” ha ampliato l’attività con il reparto di ottica-optometria, per rispondere a pieno alle nuove esigenze della clientela, offrendo un’ampia gamma di occhiali da sole e da vista, con la presenza delle marche più prestigiose, dando così un nuovo ed ulteriore impulso ad una attività che ha sempre fatto della professionalità, dell’esperienza e della affidabilità il proprio “marchio di fabbrica“. Gioielleria Ottica Pizzini compie cinquanta anni e quale miglior modo per festeggiare questo speciale compleanno, se non estendere la propria esperienza e professionalità… nasce da questo proposito il nuovo negozio sito nel centro storico di Travagliato in provincia di Brescia. Inaugurato il 28 gennaio, il negozio bresciano offre cortesia e competenza, e soprattutto un’ampia scelta di gioielli di alto livello, oltre che di occhiali di marca. Professionalità ed esperienza, sono i presupposti sui quali si basa questo punto vendita, il tutto condito da una buona dose di impegno e soprattutto da tanto entusiasmo, tipico di qualunque avventura… Inaugurazione Show Room di Travagliato 5 salute Argomenti medici semplificati dal Dottor Elodio Perani La Disfagia La deglutizione è un’azione complessa e coordinata che comincia volontariamente per essere poi completata da una sequenza di riflessi involontari, tanto è vero che è evocabile anche nel soggetto decerebrato. I sensori sono situati principalmente nel palato, nell’orofaringe e alla base della lingua; i riflessi giungono, tramite nervi afferenti, al bulbo nel tronco-encefalico, sede delle attività vegetative, e da qui partono nervi efferenti che innervano le strutture deputate alla deglutizione. stadio L’alterazione di orale uno di questi meccanismi determina la DISFAGIA, cioè la DIFFICOLTA’ A stadio T R A S P O R TA R E faringeo CIBO E LIQUIDI DALLA CAVITA’ stadio esofageo ORALE ALLO STOMACO. In questa evenienza si può verificare da Anatomia umana l’inalazione di materiale nelle vie aeree con conseEd. Ermes guenti infezioni dell’apparato respiratorio; casi limite possono portare al soffocamento. Questo disturbo è frequentemente associato a patologie neurologiche quali ictus, traumi cranici gravi, sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, morbo di Parkinson, demenza, ecc. 6 ma può anche dipendere da interventi chirurgici demolitivi e ricostruttivi faringo-laringei soprattutto in situazioni oncologiche. Le suddette patologie agiscono anche sullo stato cognitivo, sociale e motivazionale della fame e della sete e subiscono la difficoltà di approvvigionamento del cibo, la mancata finalizzazione dei gesti e la perdita di funzionalità nell’uso delle posate che dovrebbero vicariare il più possibile le articolazioni dell’ arto superiore. Vanno anche considerati i deficit di dentizione che rendono scarsa la masticazione e quindi l’appallottolamento del cibo. In casi drammatici, rarissimi, la disfagia segue interventi di adeno-tonsillectomia semplice ma fortunatamente il percorso rieducativo è reso più agevole dall’integrità anatomica di quasi tutte le altre strutture. Va altresì aggiunto che la funzione deglutitoria serve anche a detergere polveri e microrganismi che entrano nelle fosse nasali con l’aria e ad aprire le tube rino-faringee ristabilendo l’equilibrio pressorio dell’orecchio medio (tipica sensazione che si avverte soprattutto quando si scende velocemente dalla montagna). E’ stato calcolato che nell’arco delle 24 ore (anche durante il sonno) si verifichi una media di 600 deglutizioni. Il meccanismo a bocca chiusa viene funzionalmente distinto in tre stadi: orale, in cui il bolo lubrificato dalla saliva, raccolto tra lingua, guance e palato viene forzato all’indietro; faringeo, quando con movimento linguale è spinto in faringe raggiungendo l’estremità superiore dell’esofago. A questo punto, poiché la faringe rappresenta una via comune anche per il passaggio salute dell’aria, si chiudono le aperture nasale e laringea per cui il bolo non passa e viene dirottato in esofago attraverso l’apertura dello sfintere faringoesofageo (stadio esofageo) che poi si richiude per evitare il rigurgito durante la peristalsi che spinge il cibo nello stomaco. Per una diagnosi precisa ed una terapia proficua questi tre stadi devono essere studiati nel modo più completo. I metodi maggiormente in uso sono rappresentati dalla VIDEOFLUOROSCOPIA (la meno invasiva), che consiste in una ripresa video di immagini radioscopiche acquisite durante la deglutizione di un pasto contenente come mezzo di contrasto il fluoro baritato, e dalla VIDEOLARINGOSCOPIA (maggiormente invasiva) a fibre ottiche, introdotte dalla via naso-gastrica, che nello stesso tempo permette di aspirare secrezioni o corpi estranei ed eseguire prese bioptiche. Le condizioni di disfagia, proprio per l’associazione con le già menzionate patologie è di frequente riscontro nella popolazione anziana ed è correlata, come profilo di rischio, a morbilità e mortalità per le varie e più importanti implicazioni negative. Nella denutrizione derivante (inferiore a 1.800 cal. nell’uomo e 1.600 cal. nella donna), decade anche il sistema immunitario con il risultato di innescare le più eterogenee patologie. Per questo va tenuta sotto controllo valutando soprattutto l’indice di massa corporea. Dal punto di vista riabilitativo, dopo aver vagliato con gli specialisti otorinolaringoiatri le immagini video, in fisioterapia abbiamo usato con buon successo alcune tecniche compensatorie che hanno chiaramente ridotto i sintomi. Abbiamo insegnato alle logopediste addette a far assumere ai pazienti posizioni facilitanti del tronco e del capo, ad usare selettivamente i muscoli masticatori, a controllare la respirazione per far collabire al momento giusto le corde vocali, a dirigere i movimenti della lingua, a selezionare la densità dei cibi ed a gestire il percorso della saliva. E’ emerso che la miglior dieta è quella semisolida, che i cibi che possono disperdersi nel cavo orale (riso, pastine, verdura filamentosa, ecc.) non sono ben deglutibili e che gli alimenti devono essere ad alto potere nutritivo a fronte di scarso volume. Tutto questo è comunque legato allo stato di coscienza e quindi di partecipazione del paziente, tant’è che dove abbiamo stimato che il disturbo non fosse suscettibile di evoluzione favorevole, è stata consigliata la nutrizione enterale tramite sondino naso-gastrico (S.N.G.) o la gastrostomia percutanea endoscopica (P.E.G.) spesso precedute dalla tracheotomia che a volte ha utilità solo transitoria. Si tratta comunque di un interevento che interferisce pesantemente sulla qualità della vita per lo stravolgimento dei canali di comunicazione che alterano il rapporto familiare e sociale. In qualche caso si è anche arrivati allo svezzamento dalle due suddette procedure alimentari ritornando alle precedenti tecniche compensatorie con recupero della fonazione e quindi della comunicazione verbale. Il problema di base comunque, quale che sia il livello, rimane sempre. 7 di Andrea Dal Prato Tremila “grazie”, Oriele Nella sua carriera ha aiutato a nascere oltre 3.000 bimbi senza “incidenti” di percorso. Alcuni casi di bambini nati (apparentemente) morti e prontamente rianimati, si sono brillantemente risolti grazie alla sua preparazione e competenza. Nei momenti di difficoltà ha sempre chiesto l’aiuto di Dio e questo aiuto è sempre puntualmente arrivato. Dal 1983 è in pensione e si occupa attivamente di volontariato promuovendo e organizzando viaggi per controlli sanitari. Oriele Antonelli mi ha ricevuto nel suo appartamento pieno di vita e di ricordi. Lei, così timida e riservata, pareva dapprima quasi non gradire la visita di un estraneo che si accingeva a violare i suoi “segreti”. Per questo sembrava un po’ restia a parlare delle sue esperienze che per tanti anni l’hanno tenuta in stretto contatto con le realtà più belle. Poco alla volta, però, vedevo i suoi occhi illuminarsi sempre più nel ripensare alle esperienze vissute con grande partecipazione, a tutti quei momenti di gioia e apprensione delle famiglie che vivevano il grande evento. La nascita di un figlio è sempre “unica”, un evento per una coppia, e Oriele seguiva le mamme fin dai primi mesi di gravidanza, dava loro consigli pratici e sostegno morale perché, si sa, ogni figlio che arriva è sempre una nuova esperienza che porta con sè dubbi e timori. E lei era sempre presente, con discrezione, in qualsiasi momento, dall’assistenza fino al parto e anche dopo, per le prime cure al bimbo, il bagnetto, la posizione migliore da assumere per dormire, come vestirlo e accudirlo in ogni istante della giornata, in poche parole partecipava attivamente alla crescita di quella nuova creatura. Oriele mentre insegna come si “accudiscono” i neonati 8 La sua prima esperienza è oggi più viva che mai. Ricorda il comune di Saviore, che comprendeva cinque frazioni distribuite dagli 800 ai 1200 metri, dove aveva stretto amicizia con una maestra elementare che disponeva di un telefono, utilissimo nelle emergenze e specie durante i lunghi inverni. Il suo ambulatorio fungeva anche da “pronto soccorso” per i casi più urgenti e, considerando la distanza dagli Ospedali e lo stato delle strade, per molti mesi all’anno con neve e ghiaccio, il servizio era diventato di primaria utilità. Allora non si usavano molto le anestesie e il parto indolore, specie nelle zone di montagna dove le donne avevano l’abitudine, per ridurre il dolore durante il parto, di bere qualche marsalino o grappino. Oriele ricorda un caso particolare, a Saviore, in una baita sperduta sulla montagna. Era il mese di dicembre, il freddo era particolarmente intenso, tanto che nella stanza da letto vi era il ghiaccio. Quando Oriele arrivò nella casa trovò la paziente ormai prossima al parto: il caso era della massima urgenza e occorreva fare presto. L’unica stanza riscaldata era la cucina, qui, su di una cassapanca, dispose la tela cerata e ne ricavò un letto per il travaglio vicino al quale il marito svolgeva il compito di assistente. Al momento del parto, quando assieme al bambino esce liquido in abbondanza, sentì il marito esclamare “pöta lé ghé la farina de la polenta”. Alla fine, poi, tutto si concluse per il meglio e, dinnanzi a quel piccolo e tenero fagottino che aveva appena visto la luce, anche la farina passò in secondo piano. Anni di affetto e di grande considerazione rimangono nella memoria della nostra ostetrica che, mostrandomele, mi rende partecipe di due lettere emozionanti. La prima recita: “…mi compiaccio e mi congratulo con Lei, così ben attestata nella nuova dimora, soprattutto per la vicinanza ai suoi cari. Creda, ne godo proprio, perché meritava una migliore sistemazione, aggiungo meritava di più. Lei con l’intelligenza e la tenacia di volontà, dimostrata quassù farà nuovi progressi giungendo a posizioni lusinghiere”. Saviore 9 - XI - 1958 don Zaina Quanti ricordi riguardanti Guidizzolo… ma questi li racconterà in un’altra occasione, per ora noi tutti le siamo grati per l’amore e la passione con cui ha svolto la sua “missione”. Nella seconda, invece, si legge: “…Il Commissario Prefettizio certifica che dalla data di assunzione a tutt’oggi la Antonelli ha dato prova di zelo e diligenza nel disimpegno delle sue mansioni, tanto da cattivarsi la stima e la considerazione di questa Amministrazione. Essa ha altressì dimostrato di avere una non comune preparazione professionale…” Saviore 10-6-1958 Dopo un breve periodo passato a Sermide Oriele Antonelli ha vinto il concorso ed è divenuta titolare a Guidizzolo e per oltre 20 anni ha aiutato i bimbi a nascere. Nel 1999 le viene attribuito un prestigioso riconoscimento dalla Fondazione del Rotary International con la seguente motivazione: “A Oriele Antonelli viene attribuito il presente attestato col titolo di Paul Harris Fellow in segno di apprezzamento e riconoscenza per il suo tangibile e significativo apporto nel promuovere una miglior comprensione reciproca e amichevoli relazioni fra i popoli di tutto il mondo e per essersi sempre distinta in generosità ed impegno costanti in un servizio disinteressato rivolto a tutti, nella professione e nella vita”. Diplomata Ostetrica all’Università di Parma nel 1942 Diplomata Crocerossina a Milano nel 1943 Svolge attività di libera professione fino al 1953 Presta servizio come ostetrica Comunale a: Saviore (Val Canonica) dal 1954 al 1959, Sermide dal 1959 al 1963 Guidizzolo dal 1963 al 1983 Saviore (Bs). La Chiesa parrocchiale Per molti anni è stata Consigliere e poi vicepresidente del Collegio delle Ostetriche della provincia di Mantova 9 Lo zoo di Andrea Bombana Molti bambini già lo conoscono per averlo visitato più volte. Parliamo di quel piccolo ma particolarissimo “zoo” allestito presso l’abitazione di Livio Bombana dal figlio Andrea. Parafrasando una nota pubblicità diremmo che l'amore per la terra, per la natura e per tutto ciò che le è legato, dà sicuramente buoni frutti, e qui si vedono. Perché è proprio l'amore per la terra e gli animali, ereditato in pratica nel Dna, che ha fatto mettere insieme questo recinto dove convivono in ampia libertà numerosissimi animali. Alcuni si riescono a vedere anche nelle corti della nostra campagna; altri no. Durante la nostra visita più recente abbiamo contato 2 pony, 1 asinello, 1 daino, 2 caprette, 2 oche Tolosa e 2 Campidoglio; 5 maialini nani tailandesi; 2 anatre ciuffate nere ed una ciuffata bianca accanto a 4 sposa o mandarino e 3 germane; 3 pavoni bianchi, 1 arlecchino, 1 nigri pennis e 2 comuni e blu; 2 fagiani argentati, 2 comuni, 2 dorati rossi e 2 dorati gialli; 4 tacchini crolwittzer; 2 piccioni scudati, 3 bei capponi, 5 faraone, 4 galline con collo pelato più altre varietà di galline grandi o piccole. Insomma, un bel e variegato insieme. Che, naturalmente, varia di continuo per la volontà dei proprietari di mettere sempre nuove specie. E la visita di chiunque è sempre ben accetta. Sergio Desiderati 10 Adolescenti in fuga A cura di Martina Grandelli Oggi è un giorno diverso dal solito: in antologia, nell'ambito dell'orientamento, discutiamo di un articolo di Giovanna Milella, che parla di adolescenti scappati di casa, di storie d'amore tra ragazzini, pre-adolescenti che fuggono dai genitori, e di padri che rapiscono i figli dopo un matrimonio finito male. Mentre la prof legge l'articolo, nell'aula regna un silenzio tombale: strano ma vero: tutti interessati a quell'argomento che parla di loro adolescenti. Alcuni dei miei compagni ritengono il comportamento dei “ragazzi fuggitivi”, stupido e poco maturo. Il che significa che non è mai balenato alle loro piccole menti di fuggire di casa: buon segno. Ma nella classe, di 26 alunni, sicuramente qualcuno si sarà identificato in quegli adolescenti, timidi, insicuri, fragili, o solo scioperanti di fronte al mondo che li circonda. Alcuni avranno intuito i motivi delle fughe, che, nelle storie più fiabesche, si concludono con un perdono, ma molte volte, con un castigo o magari un rimprovero. La verità è che i ragazzi fuggono da se stessi e la loro fuga, molte volte, è anche interiore e li insegue per tutta la vita. I giovani, cosa devono fare? I grandi non sempre li capiscono, come se la loro vita fosse sempre stata “da adulti”, e avessero dimenticato cosa si sente a tredici anni; sì, perché questa età è fatta di emozioni: paura, angoscia, felicità, timidezza, amicizia, tristezza; e alcu- ne volte perfino un sorriso può diventare amore. Sono questi i veri valori, trasversali al tempo che l'uomo si trasmette di generazione in generazione, fin dall'inizio dei tempi. Ma, continua la Milella, in realtà, nel profondo, gli adolescenti che fuggono di casa, sognano di essere coccolati e amati, si sentono esclusi e soli e desiderano solamente una famiglia unita, forte e compatta. Necessitano di dialogo e desidererebbero essere aperti e confidarsi con i genitori, mentre, nella realtà, si confidano solo con gli amici. Dalla loro parte, i genitori, come chiocce, proteggono i figli dai pericoli della vita, e certe volte esagerano, tenendo nascosto il mondo esterno, a loro sconosciuto. È qui la scintilla che alimenta la curiosità di uscire, vivere liberi, senza pareti e muri. “Lo strappo è forte, le difficoltà insospettabili, i pericoli dietro l'angolo”, ma gli adolescenti, volendo camminare con i loro piedi, iniziano a zampettare dentro un mondo nuovo. Poveri loro: malgrado la scelta di fuggire, non hanno una “cartina” e si sentono spaesati. Ma, come ho già ripetuto, nel segreto della loro stanza e del loro cuore, “desiderano essere cercati con ogni mezzo compresa la televisione: anche solo un appello per il proprio figlio scomparso, risulta come un gran segno di amore familiare, contro il rancore e l'indifferenza”. 11 Noi e la legge a cura di Laura Leorati, dottore in legge I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale Tutor: pro e contro Il nuovo “controllore”, messo a punto dalla società Autostrade per l’Italia in concerto con la Polizia Stradale per salvaguardare l’incolumità degli automobilisti, si chiama “Tutor”. Si tratta di un sistema di rilevazione composto da sensori e telecamere in grado di monitorare costantemente (da cui il nome tutor) ogni veicolo per un tratto lungo da 10 a 25 chilometri, calcolandone la velocità media di percorrenza. Sia nella sezione di “start” sia in quella di “stop”, infatti, sono registrati: ora di transito, targa e tipo di veicolo. Il funzionamento è automatico ed è attivo 24 ore su 24. Per i veicoli in violazione si procede con la verifica dell’accertamento da parte di un agente di polizia e, quindi, con l’acquisizione dei dati del proprietario e la conseguente stampa e notifica del verbale. La loro presenza è segnalata da appositi cartelli. Ad oggi, essi si trovano sulla A4 Milano-Brescia (tra Grumello e Seriate e tra Ospitaletto e Rovato), sulla A13 Bologna-Padova (tra Occhiobello e Ferrara nord) e sulla A14 Adriatica (tra Forlì e Cesena nord). Il criterio di scelta delle aree d’installazione è costituito dal numero di incidenti verificatosi nell’ambito delle stesse. Per l’anno in corso è prevista la collocazione di ulteriori 50 postazioni di rilevazione automatica sul territorio nazionale. Per quanto attiene alla valutazione dei pregi e dei difetti, si sa, dipende dal punto di vista dell’osservatore... Gli ideatori, dal canto loro, oltre che ribadire l’importanza dell’obiettivo perseguito (ridurre il tasso di mortalità per incidenti stradali), sottolineano il risparmio realizzato 12 sul numero di agenti di polizia nonché sul personale impiegato nell’attività burocratica di elaborazione e notifica del verbale. L’amministratore delegato della Società ha tenuto inoltre a precisare che il sistema in questione opera nel più totale rispetto della privacy. Le argomentazioni addotte a sostegno di questa tesi sono: l’accesso ai dati esclusivamente riservato al personale di polizia e l’eliminazione immediata delle informazioni concernenti i veicoli rispettosi dei limiti. L’Associazione consumatori ha espresso parere positivo sostenendo che tale soluzione consente di colpire chi, per lunghi tratti, mantiene una condotta di guida pericolosa. A tale riguardo, cosa dicono i diretti interessati: gli automobilisti? I più pignoli si interrogano su quale sia l’articolo del codice della strada che vieta e sanziona la condotta di chi percorre un tratto di strada ad una media superiore a quella prevista; altri puntano il dito sui gestori delle strade ed autostrade i quali dovrebbero, a loro volta, applicare il Codice della Strada ed il relativo regolamento di esecuzione. Quanto all’attendibilità di questi nuovi “compagni di viaggio”, c’è da chiedersi se essi siano così ben congegnati da rapportare il limite di velocità alle condizioni meteorologiche esistenti. Esemplificando, in caso di pioggia, il limite massimo di 130 km/h previsto per i tratti autostradali scende automaticamente a 110 km/h oppure no? Ora sta agli utenti stradali monitorare questo tutor per verificare la sua reale capacità di tutelarli dalle violazioni! Noi e il fisco a cura di Giulia Avanzi, ragioniere commercialista I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale Bonus Bebè ed altre agevolazioni Tra le innovazioni introdotte dalla Legge Finanziaria per il 2006 c’è anche il “bonus bebè” ovvero un contributo di mille euro per ogni nuovo bambino nato negli anni 2005 e 2006. La cifra può non apparire elevata se si considerano tutte le spese legate all’infanzia, ma trattandosi di una normativa che interessa sicuramente un numero elevato di persone, vale la pena esaminarne insieme gli aspetti principali. La prima differenza che è necessario sottolineare è che il contributo spetta per l’anno 2005 a ogni bambino nato od adottato, mentre per l’anno 2006 il contributo sarà concesso solamente in caso di nascita di figli successivi al primo ed per ogni figlio adottato, anche se primo. Per l’anno 2006 quindi, rimangono esclusi dal contributo i primi nati. Il bonus può essere riscosso da chi esercita la patria potestà sui figli a condizione che risieda in Italia, sia cittadino italiano o sia un cittadino comunitario. Oltre a quella sopraindicata è però necessario che venga rispettata un’altra condizione: il richiedente deve appartenere ad un nucleo familiare che non abbia superato un reddito complessivo di Euro 50.000,00 nell’annualità precedente a quella in cui sorge il diritto all’assegno (cioè si fa riferimento al reddito del 2004 per i nati nel 2005 ed a reddito del 2005 per i nati nel 2006) Si sottolinea che la legge fa riferimento al nucleo familiare, attenzione quindi a che vive ancora con i genitori ad esempio, perchè potrà essere considerato anche il loro reddito. Entro il 15 gennaio scorso dovevano essere spedite delle apposite comunicazioni del Ministero, contenenti le istruzioni e l’elenco degli uffici postali abilitati presso i quali poter riscuotere l’assegno; a causa dei tempi molto stretti però tale termine previsto dalla norma non è stato rispettato. Al momento della stesura del presen- te articolo, quindi, non è ancora possibile disporre di dati certi, ma è possibile basarci su alcuni comunicati stampa rilasciati negli ultimi giorni. Secondo quanto anticipato, le comunicazioni dovrebbero arrivare a tutti coloro che, nel 2005 hanno avuto un bambino, senza tenere conto del limite reddituale dei 50.000,00; sarà poi il beneficiario ad autocertificare di essere in possesso dei requisiti previsti. Al fisco spetterà poi il compito di controllare che le dichiarazioni sottoscritte corrispondano a realtà. Con molta probabilità le comunicazioni non potranno però essere inviate anche a coloro che nel 2005 hanno adottato un bambino, questo a causa di difficoltà a reperire i dati sulle adozioni; in questo caso saranno i genitori adottivi a doversi attivare autonomamente per ottenere i 1000 euro spettanti. In ogni caso per ottenere ulteriori informazioni ci si potrà rivolgere ad un numero verde, in corso di attivazione, o accedere al sito www.sogei.it. Più fluida dovrebbe essere la procedura per i nati nel corso del 2006, a questi ultimi infatti la comunicazione dovrebbe essere trasmessa a breve distanza dal momento della nascita e consentirà la riscossione dell’assegno senza aspettare un anno. Infine, si segnala che, solo per il periodo d’imposta 2005, la Finanziaria ha introdotto una nuova detrazione: i genitori possono detrarre il 19% delle rette pagate per la frequenza degli asili nido, sia pubblici che privati, fino ad un limite massimo di spesa di 632 per ciascun figlio di età compresa tra i tre mesi ed i tre anni. In pratica, chi ha pagato 632 euro di retta potrà beneficiare di una detrazione massima d’imposta pari ad euro 120,08. Sempre in tema di asili, il decreto “milleproroghe” (273/2005) estende la possibilità di iscrivere alla scuola dell’infanzia i bambini che compiono tre anni entro il 28 febbraio agli anni scolastici 2006/07 e 2007/08. 13 le ricette arte & dintorni Luccio in salsa Ricetta per 6 persone Ingredienti per la salsa Tipico piatto della cucina mantovana che può essere accompagnato con polenta abbrustolita e verdure brasate. Il piatto è a basso tenore calorico per la porzione di 100 gr, circa 200 calorie. Può essere servito come antipasto oppure come secondo piatto. 1 cucchiaio di capperi 2 peperoni 1 spicchio d’aglio un pizzico prezzemolo 3 filetti di acciuga 1/2 cipolla 50 gr olio extravergine Preparazione Scottare i peperoni in acqua e aceto bianco. Tritate finemente e mescolate i capperi, i peperoni e il prezzemolo. A parte in poco olio rosolare le cipolle con l’aglio togliere dal fuoco e far sciogliere le acciughe. Quando le acciughe sono sciolte, aggiungete le verdure tritate, un pizzico di sale e una spruzzata di aceto. Ingredienti per il luccio 1 luccio di circa 1 kg 1 carota 1 costa di sedano 1/2 cipolla bianca 1 spicchio di aglio 2 foglie d’alloro 1/2 bicchiere di vino bianco 1/2 limone un pizzico/ o un pezzetto di cannella 2 chiodi di garofano 2/3 bacche di ginepro Donatella Lusenti Preparazione Vini consigliati: Bianco di Custoza, oppure Bardolino giovane, se servito come secondo. 14 Pulire il luccio e lessatelo in acqua con la carota, il sedano, l’aglio, la cipolla, l’alloro, il vino, le spezie e un pò di sale. Diliscate, sfilettate e sminuzzate il luccio e lasciatelo marinare nella salsa per un interro giorno. Servire tiepido. Andrea Mantegna Mentre in tutta Italia si aprono mostre su Quattro e Cinquecento Mantova celebra il suo Rinascimento con una mostra dedicata ad Andrea Mantegna Mantova inaugura le celebrazioni del V centenario della morte del pittore Andrea Mantegna (Isola di Carturo, Pd 1431-Mantova 1506) con una mostra presso la dimora dell’artista che, accogliendo l’invito del marchese Ludovico II Gonzaga, giunge a Mantova nel 1460 rimanendovi fino alla morte. In qualità di pittore di corte Mantegna decora uno degli ambienti oggi più noti del Palazzo Ducale, la Camera degli Sposi, esegue alcuni dipinti per il ricco studiolo di Isabella d’Este e per suo figlio, Francesco II, dipinge la pala della Madonna della Vittoria (oggi al Museo del Louvre come le opere realizzate per la sofisticata marchesa) e il ciclo, originariamente nella residenza di S. Sebastiano e oggi in un museo londinese, dedicato ai Trionfi di Cesare. La mostra che si aprirà il 26 febbraio alla Casa del Mantegna vuole riportarci al tempo dell’artista, quando Mantova era una delle corti più “alla moda” del Rinascimento italiano: osservando documenti, testi a stampa, medaglie e sculture il pubblico potrà respirare questo ricco clima culturale, riflettere sulla personalità dell’artista, di cui sarà esposta una tela con Cristo Redentore, e sui rapporti che questi aveva con i suoi committenti e con un altro illustre protagonista della vita mantovana: Leon Battista Alberti. Il visitatore potrà inoltre, grazie a ricostruzioni multimediali, compiere un affascinante percorso virtuale nel laboratorio dell’artista, nella Camera degli Sposi, nello studiolo isabelliano, nel Palazzo di S. Sebastiano e nella chiesa di S. Maria della Vittoria. Uscendo dalla mostra il turista sarà certamente invogliato a riscoprire questi celebri luoghi di Mantova completando l’itinerario con una visita al luogo dove il pittore è sepolto: la Basilica di S. Andrea. L’evento alla Casa di Mantegna prelude ad un’altra mostra di rilevanza internazionale che si aprirà a Palazzo Te in autunno, una stagione in cui anche negli altri luoghi in cui Mantegna ha lasciato preziose testimonianze del suo operato, Padova e Verona, avranno luogo importanti esposizioni. E mentre il Comitato per le Celebrazioni del V centenario della morte del maestro svolge la sua attività anche molte altre istituzioni italiane dedicano eventi al Quattro-Cinquecento: a Roma, ad esempio, le Scuderie del Quirinale, si preparano ad accogliere le opere del più importante pittore siciliano del Rinascimento, Antonello da Messina mentre a Milano gli appassionati di Leonardo da Vinci potranno ammirare, al Castello Sforzesco, il celebre Codice Trivulziano con gli appunti manoscritti dell’artista. appuntamento con l’ar te arte & dintorni A casa di Andrea Mantegna. Cultura artistica a Mantova nel Quattrocento (1506-2006). Mantova - Casa del Mantegna 26 febbraio - 4 giugno Orario di apertura: dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00 Ingresso: Euro 3,00/5,00 Info: 0376-432432 Francesca Cargnoni cinema arte & dintorni Mariavittoria Spina 16 Le cronache di Narnia Un titolo autorevole, che evoca imprese epiche in una terra leggendaria, forse ispirata agli antichi paesaggi incontaminati della nostra penisola. L'avventura che porterà alla creazione di questa deliziosa saga fantasy in sette volumi ebbe inizio nel 1950, quando Clive Staples Lewis cominciò ad articolare una storia sulla base di immagini che avevano colpito la sua immaginazione: un fauno con un ombrello, una strega su di una slitta ed un magnifico leone. Da queste fugaci visioni nasceranno le vicende dei quattro ragazzi londinesi, rifugiatisi in campagna per sfuggire ai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, che scopriranno dietro un vecchio armadio l'accesso a Narnia, magico mondo inesorabilmente conteso tra le forze del bene e del male. Per l'ambientazione pare che il professor Lewis, scrittore, medievista, filologo e noto insegnante di lingua e letteratura inglese a Oxford, nonché amico di J. R. R. Tolkien con il quale aveva fondato il circolo letterario Inklings, abbia preso spunto da un'antica cartina italiana che riportava il nome latino della città di Narnia, oggi Narni, in Umbria, nella quale in effetti ancora si possono ritrovare alcuni aspetti paesaggistici descritti nella saga. Tale scelta fu dettata dall'immensa passione di Lewis per la lingua e la cultura latina, che lo portarono anche a intraprendere relazioni epistolari con altri esperti nella stessa lingua e ad avere una vasta conoscenza dell'impero romano descritto dagli autori antichi. Nelle Historiae di Livio, negli scritti dei Plinio, e negli Annali di Tacito, Narnia figurava come ultimo baluardo a difesa di Roma, posto sulla via Flaminia e rinomato per il clima particolare. Nonostante ciò, va detto che le descrizioni del mondo di Narnia si addicono maggiormente alla geografia e agli scenari della Contea di Down, nella parte dell'Irlanda dove Lewis nacque. Quanto alla storia, è innegabile che in essa si riscontri una chiara tendenza a esaltare l'etica cristiana, sia per l'evoluzione delle vicende che per la diligente caratterizzazione dei vari personaggi, facilmente associabili a precise idee come il coraggio, la lealtà e altri concetti emblematici del conflitto tra bene e male, con conseguente, ovvia, esaltazione dei modelli positivi descritti. Gli stessi protagonisti nel momento dell'incoronazione, degno premio alle fatiche dei quattro ragazzi salvatori del regno, verranno chiamati dal leonerisorto Aslan con appellativi che ancora rimandano alla valenza simbolica delle loro azioni. Tuttavia un'interpretazione meramente allegorica sarebbe riduttiva, specie considerando le numerose lettere dello scrittore, convertitosi da adulto al cristianesimo e autore di vari testi teologici. Nei suoi scritti in cui discuteva l'impianto dell'opera Lewis, pur ammettendo di aver trasposto nel leone Aslan la sua idea dell'incarnazione di Cristo in un mondo diverso dal nostro, prese le distanze dai premeditati intenti di “catechismo” rivolto ai bambini che si volevano attribuire alla saga, riconducendola alla sua giusta dimensione di evento letterario. “Le cronache di Narnia” sono in effetti un avvincente ciclo fantasy, capace di coniugare amabilmente magia e buoni sentimenti con risultati convincenti, già riscontrati nel successo dell'omonima serie televisiva della BBC (1988-1990), che non potevano sfuggire alla Disney, sempre alla ricerca di nuovi eroi e storie efficaci da proporre al pubblico di tutte le età. Il colosso americano, insieme alla Walden Media, ha finanziato la produzione del film ispirato alla saga, di cui a Natale 2005 è uscito il primo episodio “Il leone, la strega e l'armadio” ed è già in trattative per il seguito. Nell'attuazione del progetto cinematografico il regista Andrei Adamson si è lodevolmente attenuto alla trama del libro, riuscendo ad amplificare la portata scenica delle descrizioni e a rendere anche le altre suggestioni della trama in chiave cinematografica. Non resta che attendere l'uscita del film ispirato al secondo libro “il nipote del mago”, sperando che esso sappia coniugare con altrettanto successo la grazia delle mirabolanti vicende narrate nella saga alla grandiosità degli effetti speciali del grande schermo. Torino celebra Chabrol La 23ª edizione del Torino Film Festival (11-19 Novembre), oltre a presentare le prime opere di giovani registi in cerca di conferme o le ultimissime dei mostri sacri del cinema, ha voluto celebrare uno dei più grandi cineasti francesi: Claude Chabrol. Il regista, classe 1930, è stato, insieme a Godard, Malle e Trauffaut, un pioniere della Nouvelle Vague, la corrente cinematografica francese che alla fine degli anni '50 volle rappresentare il disagio delle nuove generazioni della società moderna, mediante l'utilizzo di tecniche sperimentali a basso costo, ma soprattutto rifiutando quell'idea di “commerciabilità”, che si andava diffondendo, e creando così l'espressione “cinema d'autore”. La sua filmografia pare dare un ritratto della vita borghese, rappresentata però con un lucido e cinico distacco; lo stesso regista afferma: “La borghesia è una classe ma anche una condizione dello spirito e la borghesia sopravviverà in tutti i regimi sociali”, salvo contraddirsi poi: “Che io sia un pittore della borghesia è un incredibile malinteso. La rivoluzione, cambiare le cose, è interessante, ma la critica sociale no”. Ad ogni modo, opere come “Le scandale” (Delitti e champagne), “La femme infidèle” (Stephane, una moglie infedele) e “Les fantômes du chapelier” (I fantasmi del cappellaio), mettono in luce mostruosità, maschere e volgarità di cui questa classe sembra farsi portavoce. Ma l'interesse del regista si spinge tuttavia verso lo studio delle inquietudini, delle ambiguità e delle ossessioni che animano la mente umana tanto da spingerla al male e alla vendetta; egli vuole inda- gare sull'efferatezza e la brutalità di certi crimini, come in “Landru” (storico serial-killer che uccise undici donne dopo averle sedotte) o in “Violette Nozère” (la giovane donna che nella Parigi degli anni '30 avvelenò i genitori). Ingredienti essenziali del suo cinema sono dunque i delitti (soprattutto passionali), i tradimenti e le ossessioni; mentre i personaggi sono caratterizzati da una grande freddezza e spietatezza, come se qualcosa (forse la società?) li trattenesse dall'esternare ed esprimere qualsiasi tipo di emozione. La retrospettiva, data la vastità della produzione “chabroliana”, verrà ripresa nella prossima edizione del Festival, dove non mancheranno le sorprese e le novità delle produzioni indipendenti. La trascorsa edizione infatti non ha certo deluso le aspettative, merito dell'originalità nella scelta del palinsesto, dell'efficiente organizzazione e della viva partecipazione del pubblico (dibattiti a fine proiezione); tutti elementi che da sempre caratterizzano e valorizzano questa manifestazione. Memorabile, al riguardo, la proiezione della serie di episodi “Masters of Horror”, dove sei celebri maestri di genere (Argento, Carpenter, Hooper, etc.) si avvicendano nel raccontare un'inquietante storiella nello stile che li ha contraddistinti e resi noti in tutto il mondo; interessante anche l'omaggio al regista indipendente Lodge Kerrigan, che nei film “Clean, shaven” (1994) e “Keane” (2004) descrive i tormentati rapporti tra genitori e figli in una realtà dove lucidità e follia perdono i loro contorni sino a confondersi fra loro. cinema arte & dintorni Francesca Piazza 17 Sara e Marco: tedofori per Torino 2006 La fiamma olimpica: una forte emozione; sentiamo di aver fatto parte di un grande evento che inneggia alla fratellanza tra i popoli. Lo spirito di Olimpia e di Pierre Fredi de Coubertin vive non solo negli atleti che hanno partecipato o parteciperanno ai giochi olimpici, ma è nel cuore anche di quanti accompagnano la fiamma olimpica lungo le strade del mondo. Così è stato recentemente anche per due ragazzi guidizzolesi, Sara Parmeggiani e Marco Guidetti, chiamati dal comitato organizzatore a portare per un pezzo di strada il “sacro fuoco di Olimpia” in cammino verso Torino 2006. “E’ stata un’esperienza straordinaria, dicono entrambi, un’emozione fortissima. Anche noi sentiamo di aver preso parte alle Olimpiadi. Quando ti trovi nelle mani quella fiamma, simbolo di valori importantissimi, ti senti portatore di quell’insostituibile messaggio di fratellanza e solidarietà tra i popoli a cui le Olimpiadi si ispirano”. Sara e Marco un anno fa si erano iscritti tramite il sito internet dedicato alla manifestazione; quando ormai non ci pensavano più è arrivata, inattesa quanto graditissima, la convocazione. E l’emozione si legge ancora oggi nei loro occhi. Sergio Desiderati Nelle foto: Sara con la fiaccola olimpica e durante il cambio. Sara e Marco ricevuti in Municipio dal Sindaco Giorgio Gandini indossano con orgoglio la tuta delle Olimpiadi 18 -Ciao! -Ah ciao… -Hai visto il presepio vivente? -Bravi, neh? -Chissà quanto ci hanno messo a preparare tutto… -E poi… tutto fatto da volontari… -Già, il volontariato è una grande risorsa… -Sai che ho visto in un paese che hanno costituito una Banca del Tempo? -Cioè? -Una specie di coordinamento di tutto il volontariato, un punto di incontro tra domanda ed offerta, tra chi ha tempo da mettere a disposizione e chi ne ha bisogno… -E’ un’idea intelligente… -E funziona! -In effetti… pensa a quanti vanno in pensione ma hanno ancora tante energie da impiegare… -Potrebbero essere impiegati in compiti utili alla società, alla comunità… -Però ci sono già tante associazioni… -Certo, ma c’è ancora margine… soprattutto per quanto riguarda la terza età… -Già, se pensiamo che la vita media si allunga… -E che ci sono sempre più anziani pieni ancora di energia e voglia di fare… -Che vanno a correre in bicicletta, o a piedi… -A proposito, hai sentito la bufala di Prodi? -La metti in politica? -No…! È che mi ha fatto ridere sentire dai giornali che ha partecipato alla maratona di Bologna e che ha destato scalpore la sua prestazione, eccezionale per la sua età… -E invece? -E invece sembra che l’abbia fatta quasi tutta in macchina…! -Ma va…! -Sai chi mi ha fatto venire in mente? -No, chi? -Il duce… -Perché… -Anche il duce aveva il culto dell’esercizio fisico, della prestazione eccezionale… -E’ vero... -Ti ricordi i filmati dell’epoca che lo facevano vedere mentre mieteva il grano, o mentre saltava dentro il cerchio di fuoco… -Non vorrai mica mettere il duce e Prodi… -Già… Prodi non ce lo vedo a saltare dentro il cerchio di fuoco… -Se è per questo, neanche Berlusconi… -E poi, il duce la marcia su Roma l’ha fatta a piedi… -Che c’entra? Comunque Prodi ha detto che a Roma lui non ci va mica ad abitare… troppa politica… -Davvero strano per un politico di mestiere… -Mah, ormai non ci meravigliamo più di niente, no? -Già, una cosa è certa… -Non ci son più le mezze stagioni? -No, non ci sono più politici di razza.! Dimmi tu se c’è oggi uno statista degno di questo nome… -Mah… -Dimmene almeno uno che passerà alla storia… -Bossi? -Qualcun’altro? -Maccari? -Va bè, ho scherzato... -Te salude! 19 Il presepio vivente Anche a Guidizzolo quest’anno, per Natale, è stato allestito il presepio vivente. Coordinate dal vicario don Giampaolo, una sessantina di persone, grandi e piccole, ha rappresentato ed interpretato quello che per noi è il più grande evento della storia: la nascita di Gesù. Lungo un percorso dispiegato nella appropriata cornice del parco della villa Rizzini, gentilmente concessa, il presepio proponeva la rievocazione di scorci, ambientazioni e momenti di vita ispirati alla storia locale, così da calare la nascita del Figlio di Dio in una dimensione a noi molto vicina. Il significato, il messaggio, il valore di quell'evento hanno una portata che trascende la dimensione umana, una valenza sulla quale non ci azzardiamo a cimentarci, lasciandola a chi, più di noi, ne ha titolo. Di certo devono averne pienamente condiviso lo spirito tutte le persone che, sfidando il rigore del clima invernale, hanno dato la disponibilità ad impersonare le tante figure che si incontravano sul percorso, dal ciabattino ai panettieri, dalle ricamatrici alle lavandaie, dalle filatrici, ai falegnami, ai pastori, fino alle coppie di giovani sposi che, con i loro bebè hanno impersonato la Sacra Famiglia. Molto apprezzata anche l'idea della locanda, dove trovare un momento di riparo e di ristoro ai rigori dell’inverno. Curata e ben riuscita anche la costruzione delle scenografie, tant'è che si sta pensando di non 20 smantellarle, lasciando aperta la possibilità di riutilizzarle in futuro. Una eccellente rappresentazione, quindi, tale da suscitare la generale approvazione e il compiacimento per questa iniziativa, essenzialmente religiosa, ma che consente anche di valorizzare le nostre tradizioni e, insieme, la nostra matrice cristiana. In questi tempi,nei quali si assiste alla messa in discussione di quei valori con cui siamo stati cresciuti, quelli che erano dei nostri padri, alle spinte alla secolarizzazione, all'irrompere nella nostra società di altre religioni, che propongono modelli diversi, riteniamo di assoluta importanza recuperare e rivitalizzare i valori che più ci sono propri. Se a ciò vale anche il cimentarsi nell'allestire un presepio vivente, peraltro molto ben fatto, allora… ben venga. Oltre che un atto di fede, è un messaggio di speranza. Graziano Pelizzaro 21 Nel 2005 la cicogna ha voluto stravolgere i dati che da anni vedevano le bimbe in prevalenza sui maschietti. Infatti i bimbi sono 44 contro 21 le femminucce. In diminuzione i bambini extracomunitari residenti a Guidizzolo, 13 contro i 21 dello scorso anno. 22 Manuel 6-1 Sofia 28-2 Mattia 10-1 Cristian 1-8 di Cerutti Giancarlo e Franzini Patrizia di Poletti Franco e Desiderati Sonia di Bonomi Lorenzo e Benati Patrizia di Cimarosti Massimo e Tedoldi Serena Giacomo 25-1 Beatrice 7-4 Andrea 27-9 Elisa 10-3 di Stanghellini Orazio e Bertagna Nicoletta di Giubelli Simone e Ghizzi Alessia di Ogliosi Leonardo e Plebani Elena di Dal Prato Alessandro e Pasquali Daniela Manuel 20-6 Kevin 25-9 Matteo 5-3 Riccardo 22-8 di Pesci Mauro e Setenie G-Egizabeh Buse di Boscaini Matteo e Concepcion Leydis di Meneghelli Cristian e Bignotti Stefania di Meneghelli Stefano e Demaria Elisabetta Anna 24-11 Nicholas 18-1 Pietro 21-9 Mattia 4-10 di Gandini Roberto e Caprioli Stefania di Amerini Gianluca e Caldera Tiziana di Brunoni Stefano e Cardaci Michela di Balzanelli Roberto e Bellentani Paola Alice 1-7 Marco 12-4 Diego 31-10 Marco 12-3 di Azzini Rinaldo e Noventa Sabrina di Madella Giuseppe e Bertocchi Monia di Ceresa Ivano e Artioli Chiara di Gallo Natale e Ettori Stefania Nicola 18-10 Gioele 6-5 Osman 14-11 Alysia 24-10 di Tabai Tiziano e Varini Angela di Bignotti Gianni e Rodella Lorenza di Maliqi Sulejman e Maliqi Resmije di Fantoni Salvatore e Boni Annalisa 23 Martina 16-7 Andrea 21-2 Manuel 8-7 Alberto 29-11 di Fusari Cristian e Meneghelli Elisabetta di Garrini Alessandro e Caldognetto Angela di Savio Maurizio e Ruffoni Simona di Maccari Dario e Bordanzi Rossana Ylenia 14-3 Elia 3-11 Francesco 6-12 Guido 24-8 di Mascheroni Marzio e De Tomi Luana di Righetti Willer e Piadena Deborah di Bassignani Alessandro e Savazzi Katia di Maffei Carmine Antonio e Guglielmucci Anna Maria Alice 29-4 Giulia 10-9 Nicola 22-3 Lorenzo 17-10 di Tencheni Gabriele e Madella Ombretta di Ferrari Luca e Paternieri Silvana di Franzini Mario e Bendinelli Patrizia di Daeder Giuseppe e Partito Michela 24 Sara 6-12 Martina 23-10 Giulia 8-12 Arianna 30-3 di Turini Luca e Vicentini Simona di Ferrari Alessandro e Lanzanova Emanuela di Bonesi Gianni e Tonini Marina di Corradi Maurizio e La Porta Francesca Nicole 20-10 Mattia 25-5 Giorgio 13-11 Alessandro 15-10 di Leali Claudio e Trombani Katia di Bignotti Alberto e Atti Elena di Maccari Gilberto e Mocchi Katia Nicole 28-8 Enisa 9-1 Nicola 25-5 Ayrton 12-11 di Besacchi Cristian e Fezzardi Monica di Fazliji Elgadaf e Fazliji Kemalije di Ervetti Marco e Stanghellini Anna di Zoli Claudio e Rivaroli Sara di Scotti Patrick e Tramacere Antonella Daniele 6-5 Davide 30-12 Federico 23-12 di Mauro Roberto e Decini Maria di Signoretto Massimo e Cislaghi Laura di Pasini Stefano e Alberti Anna Oltre ai bimbi in fotografia sono nati: Matteo, Davide, Aurora, Admir, Marco, Roberto, Anas, Desirè, Emilio, Nadir, Souha, Jaidev, Jie, Omaima, Alaa, Aiman, Morgana. 25 cronaca 26 Lorenzhot sotto le stelle Un anno di attività Un alto gradimento di pubblico ha salutato l'incontro serale in cappotto e colbacco, organizzato dall'Associazione Commercianti di Guidizzolo. Un sotto le stelle invernale aperto, nella sua prima serata, dal piacevole intermezzo musicale di una band guidizzolese composta da: Paolo De Giuli, tromba; Titti Castrini, fisarmonica; Francesco Palmas, tastiere, voce e chitarra; Cesare Bighelli, batteria. Ospitato, gentilmente, per l'occasione anche un banchetto allestito dal locale Istituto Statale d'Arte ed arricchito con preziose “Pigotte” create dagli studenti a favore dell'Unicef. La parte del padrone di casa però l'ha fatta lui, un gioviale Lorenz..hot che insieme alle dolci caldarroste ha riscaldato la via principale del centro storico di Guidizzolo. Questi incontri del mercoledì sera (7 14 e 21 dicembre) ci hanno tenuto compagnia nella luminosa atmosfera del Natale, poche cose “alla buona”, ma fatte col cuore e nel segno dell'ospitalità. La ricetta è tra le più semplici, una comunità che si ritrova per la via principale, sotto la loggia dell'ex palazzo comunale, il piacere di stare tra amici, fare due chiacchiere e perché no sorseggiare qualcosa di caldo ed aromatico. Grazie Associazione Commercianti! Ci avete ricordato che risiedere ed abitare non sempre sono sinonimi tra loro. Il Circolo Anspi S. Giorgio Martire ha chiuso le attività estive che, oltre alla festa di paese già alla nona edizione, si sono moltiplicate in una serie di eventi ricreativi e sportivi. Tra questi è doveroso ricordare il I torneo di tamburello indoor in memoria di Ezedeo Piva, storico promotore e sostenitore di questo sport; degno di nota è, inoltre, il I torneo di calcio a sette, nonché il torneo provinciale giovanile di tamburello che ha visto numerosi compagini, anche femminili, sfidarsi in divertenti e avvincenti matchs, il tutto all'insegna della ormai famosa ospitalità birbesana. Anche con l'arrivo dell'inverno il Circolo ha in serbo una ricca programmazione di eventi e attività, alcune delle quali già in corso. Si è, infatti, da poco svolta la tradizionale festa del Ringraziamento per i prodotti della terra, con una serata nell'Oratorio parrocchiale a base di castagne, tombola e asta delle torte. Il ricavato della festa è stato interamente devoluto alla missione Gighessa di Don Gianfranco Magalini in Etiopia. Il paese, il 24 novembre scorso, si è nuovamente riunito per l'Adorazione del Santissimo con la gradita presenza del Vescovo Egidio Caporello. Oltre alle ordinarie attività ricreative e a momenti di incontro con le famiglie e i più piccoli, come per la festa di S. Lucia, si conclude con le feste natalizie e in particolare il giorno dell'Epifania. In quell'occasione oltre al tradizionale “buriel” accompagnato da vin brulè e la cena di beneficenza in Oratorio, si è tenuta l'estrazione dei biglietti vincenti della sottoscrizione a premi. Il Circolo non solo si impegna ad organizzare eventi e manifestazioni per il paese, ma anche a migliorare e incrementare le strutture esistenti in ambito parrocchiale. Grazie all'opera di volontariato di alcuni “nonni” è stata interamente sostituita la recinzione del campetto giochi utilizzato anche dalla Scuola Materna. Ulteriori progettualità prevedono l'ampliamento degli spazi adiacenti all'Oratorio con zone verdi, parcheggi e aree ricreative per le famiglie. L'Anspi di Birbesi conta di aumentare sempre di più le attività, restando comunque legato alle tradizioni e ai valori locali, confidando sul sostegno, peraltro mai mancato, dei birbesani. cronaca Le poesie per festeggiare Un gruppo di amici si è ritrovato per gustare un tipico piatto milanese “la casöla”, piatto invernale in perfetta armonia con il clima esterno che era decisamente sotto lo zero. Per rendere più piacevole la serata una delle ospiti, Armanda Danesi, attrice del gruppo medolese “Compagnia Instabile” ha improvvisato e letto alcune piacevoli poesie in vernacolo di Francesco Brigoni. ... Ghè i contorni de ortaggi con la frutò e i formaggi, èl caffè col cichitì con uiski e cugnachì. Con la senò, pö variadò, òs èsbus e la custadò, èl filèt o bistéchine con ròsbiff e patatine, ... La serata, “condita” di allegria e di ottimo vino casereccio ha strappato, alla fine, una solenne promessa, quella di ritrovarsi presto. Pro Loco: eletto il direttivo una breve discussione viene presentata una lista con sei nomi, tanti erano i membri da eleggere, questo il risultato: Ghisolfi Meri, 22; Luigi Grandelli, 15; Silvio Tarchini, 15; Clara Bertazzo, 14; Giacomo Vivaldini, 11; Lorenzo Gambetti, 8. Successivamente sono stati eletti i revisori nei soci: Federica Vivaldini, Romina Milani e Matteo Pasini. Il direttivo, al quale vanno gli auguri di riuscire a ricompattare questa Associazione che negli anni scorsi tanto ha dato nell’organizzazione di manifestazioni per il Paese, si è riunito ed ha eletto Tarchini presidente, Grandelli vicepresidente, Ghisolfi segretario e Gambetti tesoriere, ora stanno lavorando per mettere a punto un programma da presentare alla cittadinanza. Nonsolobar Ricordate il vecchio bar Time? Beh, dimenticatelo. Perché Cristina e Monica, due ragazze simpatiche e intraprendenti, vogliono dare un aspetto tutto nuovo al locale, a partire dal nome, “Queen Mami Café”. Non solo bar, ma anche ludoteca, Venerdì 30 dicembre, dopo oltre un anno di completa inattività, a causo del mancato rinnovo del consiglio direttivo (due Assemblee appositamente riunite non avevano dato nessun esito), quella convocata da Silvio Tarchini su richiesta di un terzo degli iscritti ha, finalmente, messo fine alla crisi ed eletto un nuovo consiglio direttivo. I 35 soci presenti (21 di persona più 14 per delega), hanno eletto Pietro Gialdini, presidente dell’Assemblea; Renato Azzini, segretario; Anna Vignali e Silvio Tarchini, scrutatori. Al termine di 27 cronaca dove sperimentare nuovi e divertenti giochi di società e con una sala tutta dedicata al karaoke, che diventa pub e pre-disco la sera. E, come se non bastasse, il “queen mami cafè” è anche un’ottima piadineria e paninoteca: un’affare soprattutto per gli studenti, per i quali sono previste agevolazioni. Insomma, venite e provate i 40 tipi di panini e i cocktail diversi ogni giorno, per scatenarvi con le sfide canore al karaoke, per un allegro happy hour o semplicemente per rilassarvi con un classico caffè, in un ambiente moderno e confortevole. Carrozzeria Tazzoli: nuova sede Nella zona industriale di Guidizzolo, in via Tiziano, è stata recentemente inaugurata la nuova sede della carrozzeria di Giancarlo Tazzoli, che i guidizzolesi ben conoscono per la cura e l'affidabilità del suo servizio. Alla presenza di un folto gruppo di amici e di clienti si è proceduto al tradizionale e significativo taglio del nastro, a sottolineare sia il raggiungimento di un prestigioso traguardo, ma anche un nuovo punto di partenza nell'attività artigianale di Giancarlo Tazzoli. La nuova struttura è attrezzata di tutto punto, secondo i dettami sia della normativa vigente che delle più recenti tecnologie. La sala verniciatura ed il forno, ad esempio, sono stati realizzati in modo da consentire l'uso delle vernici ad acqua, che diverranno obbligatorie a partire dal 2007, ma che già si ritrovano nella maggioranza delle vetture di recente produzione. Sono stati poi adottati tutti gli accorgimenti 28 necessari ed opportuni per la tutela dell'ambiente, ma anche della salute degli operatori, certi che l'impegno profuso troverà sicuramente un riscontro positivo nell'affezionata clientela, e non solo. D'altro canto, per continuare ad essere competitivi non si può non rimanere al passo con i tempi e con la continua evoluzione, in questo come in altri settori. E la carrozzeria Tazzoli lo è da sempre. Trattoria “Birbesi”: è già leggenda In un locale completamente ristrutturato e modernizzato, la simpatica signora Loredana con il suo staff si propongono di deliziare i palati di birbesani e non. Il bar-trattoria e alloggio “Birbesi”, chiamata così per omaggiare il nostro ridente paesino, propone specialità mantovane come tortelli di zucca, capunsei, agnolini (tutto rigorosamente fatto in casa, come vuole la tradizione), o carni alla brace come la mitica fiorentina, tagliata di cavallo e costata d’asino, nei giorni festivi si può gustare, inoltre, il “bollito mantovano”… e queste sono solo alcune delle delizie disponibili. Da non perdere anche l’offerta per i pranzi di lavoro, con il menù fisso tutto compreso a soli 11 Euro (dal lunedi al sabato). Prossimamente si svolgeranno serate tutte a base di carne di maiale (la cosiddetta “Maialata”) o a base di pesce d’acqua dolce (a partire dall’immancabile “risotto con i saltarei”). Non perdete quindi la possibilità di gustare i piatti tipici della nostra terra cucinati con maestria e accompagnati da ottimi vini. Il tutto ad un prezzo ragionevole! Il locale è chiuso il martedì. All'amico Cecco Ricorderò sempre Francesco Cherubini per tanti motivi: perchè era una persona semplice e onesta che ha sempre creduto negli ideali di giustizia e libertà quando queste non erano solo parole ma scelte di vita, perseguendo quegli ideali col suo impegno politico nel Partito, nel Sindacato e nell'AUSER; ma soprattutto Cherubini è stato l'amico (forse l'unico dopo la scomparsa di Marchini) di mio padre. Vecchio e ammalato, col suo bastone arrivava fino a casa nostra per venire a trovarlo quando ormai era costretto a letto. Lui quasi del tutto sordo e mio padre, che non aveva più la forza di parlare, stavano così, seduti uno vicino all'altro, e senza pronunciare parola si facevano compagnia. Se mio padre fosse stato presente al funerale di Cherubini, lui che molto più di me sapeva usare le parole giuste, avrebbe detto: “Saluto un amico. Peccato che solo pochi, soprattutto i più giovani, non abbiano potuto conoscerlo, perchè lui avrebbe saputo parlare loro e con semplicità e senza la pretesa di insegnare niente, gli avrebbe fatto capire quali sono le cose importanti, le sole che contano per essere in pace con se stessi. Essere onesti e non dimenticare mai quelli che stanno peggio di noi.” Lui se n'è andato in pace, e quelli che l'hanno conosciuto possono solo ringraziarlo e ricordarlo per sempre. Grazie Cecco Elisa Damiani Egregio direttore parlando con un amico de “la Notizia” abbiamo constatato i numerosi miglioramenti grafici e grammaticali, le nuove collaborazioni, l’impegno sempre presente di seguire la vita del paese, ma ci è stato inevitabile prendere atto che rimane solo una bella vetrina di fatti e opinioni. Raramente lei ha usato la pagina della posta dei lettori, non credo perché sia un censore a priori delle idee altrui, almeno non ho avuto questa esperienza, ma perché probabilmente le scrivono assai poche persone per contestare, chiarire, approfondire gli articoli pubblicati. Io vorrei invece approfittare della sua disponibilità per rispondere a Pamela Gamba. Non la conosco, ma dal tono dell’arti- colo ne deduco che è molto giovane: appassionata nell’esposizione dell’operato dell’Associazione commercianti, vibrante di onesto risentimento nel respingere le maligne osservazioni dei soliti improvvisati saputelli, d’ora in poi s.i.s. Deve essere molto giovane perché altrimenti avrebbe già capito che a Guidizzolo funziona così: riesci a fare una cosa che sai fare e magari ti riesce abbastanza bene anche se è la prima volta? Biasimo e vergogna, i s.i.s. intervengono subito, spinti da sacro furore, come i cavalieri alle crociate, e non per consigliare o dare un aiuto per migliorare, no, cara Pamela, per demolire, criticare, offendere. Io vorrei invece complimentarmi con tutti voi, sia per le idee che per l’organizzazione, con la speranza che vi rimanga la voglia di continuare a dispetto di tutti. Mi permetto però di darvi qualche consiglio: se il vostro obiettivo è “dare un volto nuovo a Guidizzolo”, ragazzi, mi dispiace, ma ormai molte brutture non si possono demolire e Guidizzolo si deve tenere il volto che ha; cercate anche di evitare la diffusissima “sindrome di san Giuseppe”, per la quale ogni falegname è convinto di essere il padre di Gesù Cristo. Continuate a fare ciò in cui credete e che siete capaci di fare, non è da tutti saper organizzare feste anche se per i s.i.s. basta qualche bottiglia di Martini e George Clooney. Aspetta e spera! Giusi Nobilini Il futuro di Villa Rizzini Ora che grazie al Presepio vivente allestito nel periodo natalizio nel parco di Villa Rizzini molti guidizzolesi hanno visto e meglio conoscono la Villa è auspicabile un forte impegno dell’Amministrazione comunale che uscirà dalle elezioni di primavera per riscattare la Villa dal frazionamento proprietario attuale, per restituire a unità tutto il complesso, cioè palazzo, adiacenze, parco e corte rustica, salvarla dalla speculazione edilizia e promuovere per il futuro un suo utilizzo pubblico, degno della sua bellezza e rispettoso della storia. Leggeremo questo impegno nei programmi elettorali? Artioli Adelina, Artioli Chiara, Cavazza Dea, Ceresa Ivano, Fontanesi Stefania, Ghizzi Alessia, Mondadori Franco, Petrali Elena, Tognon Fabio. 29 GardaColline - GardaHills Un progetto di promozione turistica per le colline moreniche tra Brescia, Mantova e Verona Si è tenuta a Castellaro Lagusello la conferenza di presentazione di “GardaColline-GardaHills”, un progetto di cooperazione tra le Aziende che hanno interesse allo sviluppo turistico del territorio delle colline moreniche del Garda, per mettere a fuoco un progetto di marketing e di promozione che dia al territorio grande visibilità e pubblicità a livello internazionale. Il tavolo dei relatori: da sinistra Marco Paini (Web Agency), Ruggero Ughetti (Grafic Art), Marco Santini (Editore), Giuliano Terzi (Console del Touring Club Italiano), Alex Franzoni (Dottore Commercialista) A destra l’intervento di Luca Formentini che, con riflessioni sulla cooperazione tra operatori, ha espresso apprezzamento per l’iniziativa ritenendola stimolante 30 “L’iniziativa parte dal presupposto che i promotori ritengono che un “territorio” abbia una capacità di attrazione turistica molto più forte rispetto alla somma delle singole realtà, e quindi, superata l’idea che l’”altro” sia un concorrente con cui dividere la domanda, si entri in una visione “dell’altro” quale prezioso alleato per promuovere, attrarre e soddisfare una maggiore massa di utenti. GardaColline-GardaHills è stato presentato come marchio del territorio che rappresenterà in futuro tutti gli aspetti dell’offerta turistica nella sua più ampia accezione rivolgendosi a popolazioni di turisti di tutto il mondo e portandole a conoscenza di questo incredibile “piccolo” territorio ricco di cultura, storia, bellezze ambientali, naturali, monumentali e, grazie alla sua biodiversità, prodigo di una innumerevole quantità di prodotti enogastronomici squisiti ed ancora di prodotti artigianali o di artigiani artisti di particolare pregio. Le azioni che GardaColline andrà ad intraprendere saranno molte, ma tutte sostanzialmente tese a dare visibilità al proprio marchio e conseguentemente a cascata a tutte le attività che ne faranno parte. L’incontro, aperto a tutti gli operatori dell’ospitalità, della ristorazione, delle strutture per il tempo libero, di produttori enogastronomici ed agroalimentari e non ultimo dell’offerta culturale e dell’ar- tigianato artistico, ha visto la presenza di operatori dei vari settori provenienti dai paesi delle colline. I promotori, con una relazione di apertura di Marco Santini seguita da quella del Console del T.C.I. Giuliano Terzi e successivamente di Ruggero Ughetti e Marco Paini, hanno concluso con le con- siderazioni di Alex Franzoni. Tutte le relazioni sono visionabili sul sito www.gardacolline.it. Si sono avvicendati interventi di sala da parte di: Vittorio Serenelli del complesso agrituristico “Le Sorgive” di Solferino - Luca Formentini del complesso agrituristico “Selva Capuzza” e Azienda Vitivinicola “Colli al Lago” di San Martino d/B, nonché Presidente della “Strada dei vini e dei sapori del Garda” - Massimo Castrini degli Allevamenti “Fattorie dei Colli Storici” e “Centro Carni dei Colli Storici” di Pozzolengo - Roberto Villini artigiano artista del settore cuoio di Volta Mantovana - Fabio Cherubini del Maneggio e Scuola di Equitazione “Le Volpi” di Solferino Augusto Mariotto dell’Agriturismo “La Montina” di Ponti sul Mincio. Dopo il successo di questo incontro si è costituito un primo gruppo di imprenditori che si faranno carico di costituire un Comitato che avrà come scopo l’attuazione di una più definita entità. Si pensa ad un Consorzio o ad una Società Cooperativa a r.l.; strutture competenti e capaci di rapportarsi con le istituzioni e gli Enti locali, non solo comunali, ma provinciali e regionali. In tale modo si ritiene di poter cogliere anche le opportunità offerte dalle Leggi nazionali e regionali che prevedono nei Sistemi Turistici, progetti nati dalla collaborazione tra privati ed enti pubblici, la nuova strada di sviluppo turistico con possibilità di finanziamenti pubblici. Interessati a questa complessa operazione potranno essere anche Istituti Finanziari e Banche che operano sul territorio. Il primo gruppo promotore ha anche azzardato una tempificazione per lo sviluppo del progetto: in gennaio la costituzione del Comitato promotore che si pone l’obiettivo di aggregare i primi cento imprenditori che saranno chiamati in una Assemblea e in successive sessioni e tavoli di lavoro per creare il protocollo d’intesa sul quale basare lo Statuto del costituendo Consorzio. Nel 2006 si prevede la costituzione del Consorzio ed il consolidamento della collaborazione con gli enti locali. Il processo sarà quindi simile al primo Sistema Turistico Locale ufficialmente riconosciuto in Italia, quello sviluppatosi nelle Marche “Misa Esino Frasassi”, o quello più ampio “Po di Lombardia” tra le province di Pavia, Lodi, Cremona, Mantova di cui la convenzione è stata sottoscritta nel febbraio 2004. Per ora i referenti del progetto sono sostanzialmente i primi promotori che hanno identificato in Marco Santini (tel. 0309916206, [email protected]) la persona da contattare. Marco Santini è un professionista nel settore dell’Editoria e del Marketing della Comunicazione, milanese che da vent’anni vive nelle colline moreniche di cui si dichiara assolutamente innamorato. Sopra: Vittorio Serenelli ha aperto gli interventi di sala con considerazioni diverse concludendo con un augurio di maggior successo dell’iniziativa GardaColline di quanto non abbiano riscosso altre simili che l’hanno preceduta A sinistra: Roberto Villini, già da tempo impegnato in attività di aggregazione di operatori nell’ambito dell’artigianato artistico; è copromotore dell’iniziativa e intende affiancare alla stessa attività ed eventi di successo già realizzati sul territorio 31 Notiziario del Corpo Bandistico di Guidizzolo - a cura di Francesca Cappa Il Circolo Musicale “Diapason” Da novembre è nato ed è attivo il Circolo Musicale “Diapason” di Guidizzolo, sorto da una brillante idea del Direttivo del Corpo Bandistico e dei Maestri del gruppo stesso. La funzione del Circolo è di riunire persone che hanno un interesse comune o che desiderano passare il loro tempo libero con la musica. Il “Diapason” organizza corsi di orientamento bandistico presso la Scuola di Musica e vanta già 90 iscritti tra i quali troviamo sia gli allievi dei corsi strumentali sia simpatizzanti che usufruiscono delle varie iniziative proposte. A tal proposito, il Circolo ha in programma ascolti e visite guidate alle opere presso il Teatro “La Scala” di Milano e L’Arena di Verona, corsi speciali di canto moderno, fisarmonica, percussioni e quant’altro possa avvicinare alla musica e far crescere la cultura musicale nel paese e non solo. 32 Non è necessario essere guidizzolesi, anzi il Circolo ha già iscritti di Gazoldo degli Ippoliti, allievi della scuola di musica gestita anch’essa dal circolo, e di Cavriana. L’Associazione si avvale di valenti collaboratori e di affermati e riconosciuti insegnanti: il presidente è il m° Nicola Ferraresi, direttore del Corpo Bandistico di Guidizzolo e clarinettista in rinomate orchestre (orchestra giovanile italiana, orchestra dell’Arena di Verona, orchestra di Stato dell’Ucraina, …), il suo vice è il m° Giampaolo Tomasi, sassofonista di spicco; fanno inoltre parte del direttivo il m° Stefano Perboni, insegnante di chitarra presso la scuola di musica, Antonio Malagutti (presidente del Corpo Bandistico di Guidizzolo), Andrea Perboni e Matteo Ferraresi. Il “corpo docenti” è costituito da eccellenti professori tutti diplomanti al Conservatorio: Annika Pinelli e Mara Martinelli per flauto traverso, Nicola Ferraresi per clarinetto e propedeutica, Stefano Perboni per chitarra, Alessandro Trebeschi per pianoforte e Marco Vanazzi per percussioni. La qualità dei docenti è fondamentale per il mantenere alto il livello dei corsi e questo serve a creare un grande vivaio di giovani musicisti per il Corpo Bandistico, in continua espansione; è infatti chiara e forte la collaborazione tra le due associazioni che intendono creare una solida unione all’insegna dell’amore e della passione per la musica. Segno tangibile di quanto detto è la fondazione della Banda Giovanile formata da ragazzi dotati di ottime potenzialità e prospettive. A questo punto sono d’obbligo i ringraziamenti a tutti coloro che si impegnano per il Circolo, ai ragazzi che frequentano con entusiasmo i corsi ed ai genitori che assecondano e stimolano i propri figli allo studio di uno strumento. Per diventare soci, iscriversi ai corsi di strumento o semplicemente per avere informazioni sul “Circolo Musicale Diapason” telefonare al n° 346 0181382 oppure presso la Scuola di Musica in via C. A. dalla Chiesa il mercoledì e giovedì dalle 16.30 alle 17.30. Concerto di Natale 2005 Una chiesa piena per un momento speciale, il concerto di Natale della nostra Banda. Per l’occasione, la società del Corpo Bandistico ha voluto offrire ai propri cittadini una serata musicale di buon livello musicale nella Parrocchiale di Guidizzolo. Un concerto del nostro gruppo musicale Guidizzolese, diretto dal Maestro Nicola Ferraresi, che ha mostrato la propria crescita e maturazione musicale orientata verso l’orchestra di fiati, con un complesso prestigioso con oltre 166 anni di storia, 55 esecutori ed una prima incisione dal vivo, presentata per l’occasione, di rilievo con brani in prima esecuzione assoluta, un vasto repertorio di buon profilo artistico sia classico che contemporaneo ed un’intensa attività concertistica. In prima fila tra le autorità erano presenti il sindaco Giorgio Gandini, il Consigliere Regionale Maccari, gli Assessori Azzini e Monici, il Parroco Don Adriano ed il curato Don Giampaolo. Un concerto in due parti, iniziato con una bellissima coreografia di luci da grande orchestra sinfonica e proseguito con le caldi e celebri note dell’aria sulla IV corda di Bach, da una semplice e curata esecuzione di un brano per sax e Banda, all’imponente e famoso brano del film 1941, procedendo poi con l’entrata in scena degli allievi della Scuola di Musica che si sono esibiti con la stessa in alcuni brani natalizi. Un programma vario che la nostra Banda ha eseguito perfettamente. Dagli squilli degli ottoni della Fanfare and Ceremony, al Queen’s Park Melody con movimenti melodici e spettacolari di Jacob de Hann; dall’omaggio al film Aladin ai brani più celebri di Air for Winds e Opera Favourites. Ed infine, il Bel Danubio Blu, una sorpresa che il Maestro Ferraresi ha voluto dedicare al pubblico Guidizzolese. Nell’occasione del concerto vi è stata la consegna del “socio onorario”, premio annuale che la Banda consegna a personaggi locali per meriti speciali dimostrati verso la Banda: quest’anno è stato premiato il sig. Claudio Busca, fautore della edificazione della sede della Banda. 33 GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO “COLLI MORENICI” Notiziario del Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici” - a cura di Giorgio Arienti Il decennale del gruppo Nei mesi scorsi il Gruppo Micologico Naturalistico Colli Morenici ha compiuto dieci anni. Era il 1995 quando alcuni appassionati raccoglitori, avvertirono il bisogno di associarsi, sia per condividere la passione per i funghi, sia per mettere in comune le esperienze, le conoscenze, i percorsi di approfondimento. Sono passati dieci anni e potremmo dire, rischiando di essere banali, che sembra ieri. Ma così non è, perché il destino avverso ci ha resi orfani del presidente e fondatore del Gruppo, l'impareggiabile Claudio Lugoboni, che gli ha dato un'impronta che perdura tuttora. Sono stati dieci anni di intensa attività, che ha visto il Gruppo impegnato in molteplici iniziative, finalizzate a divulgare, soprattutto, l'amore per la natura e l'attenzione che essa merita nel fruirne, tanto come cercatori che come escursionisti. Volendo tentare una sintesi, si riscontra che in 34 questi anni sono stati organizzati diversi corsi di approfondimento della conoscenza del mondo dei funghi e del bosco, numerose mostre micologiche in vari paesi dell'Alto Mantovano, come pure gite e soggiorni in montagna, sempre finalizzati alla raccolta dei funghi e alle escursioni in stupende località del Trentino Alto Adige, ma anche per il solo gusto di stare insieme. Per i naturalisti puri, poi, ogni anno vi è la possibilità di ammirare, mediante visite guidate, alcuni siti di particolare pregio ambientale, di cui è ricca la nostra terra. Non è stata trascurata nemmeno l'idea di coinvolgere, nella formazione e conoscenza del mondo micologico e naturalistico, anche i bambini ed i ragazzi, realizzando escursioni guidate nei boschi, come pure il concorso riservato agli scolari sul tema “l'acqua, fonte di vita”, finalizzato all'assegnazione della borsa di studio che l'Amministrazione Comunale aveva istituito in memoria di Claudio Lugoboni. Una particolare attenzione è stata posta anche ad altri aspetti, che possono rientrare nell'accezione più ampia del concetto di ambiente, come il restauro del portale neoclassico della Barriera di Guidizzolo, donato dal proprietario al Gruppo e da questi poi consegnato restaurato al Comune di Guidizzolo. Questo intervento è stato reso possibile grazie soprattutto al contributo economico dello sponsor Iradel Delmenico, ma anche all'apporto di alcuni artigiani guidizzolesi, dell'ufficio tecnico comunale e di diversi soci e appassionati. La precisa e completa rendicontazione di questa iniziativa è stata poi pubblicata su un numero dei “Quaderni Guidizzolesi”, editi dal Centro Culturale San Lorenzo di Guidizzolo. Dieci anni di intensa attività che sono stati possi- bili grazie al lavoro e al contributo creativo di tante persone: citarle tutte è impossibile, si rischierebbe di dimenticarne qualcuna. Vogliamo però ricordare almeno i tecnici dell'Asl, come pure le Amministrazioni dei Comuni sui quali opera il Gruppo, che gli hanno sempre garantito il loro sostegno. Con un passato, se pur breve, di tale levatura, il programma per le prossime iniziative non può essere da meno. Va considerato, infatti, che dai 23 soci fondatori si è arrivati ora a coinvolgere diverse centinaia di appassionati cercatori e naturalisti. Nell'immediato futuro è prevista la riproposizione tanto del corso di micologia, curato da ultimo dai tecnici micologi Giorgio Arienti e Stefano Angiolini, che delle mostre, delle escursioni e del soggiorno in montagna, secondo date e programmi da definire, e per la cui realizzazione il presidente Franco Boccazzi conta ancora sull'aiuto e la collaborazione di un numero sempre maggiore di soci appassionati. Graziano Pelizzaro 1- Alberto Boscaini, socio fondatore e a destra Franco Boccazzi, attuale presidente del gruppo 2- In primo piano da sinistra, Franco Parolini, Franco Boccazzi e Graziano Pelizzaro 1 2 3- Da sinistra: Pietro Gialdini, e Fabio Rossi 4- In primo piano: Danilo Rossi e Danilo Toniato 5- Armando Dobelli e Giorgio Arienti 6- Bruno Gazzola e Lino Bicelli 3 4 5 6 35