Sindacato Lavoratori Industria Farmaceutica - Cobas

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Cobas Lavoro Privato
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Sintesi incontro svoltosi il giorno 14-12-2015 in Assolombarda tra la D.A. Astrazeneca e la O.S. SLF-cobas lavoro privato.
Prima dell’incontro con la D.A. si è riunita la Rsu con i territoriali cgil, cisl, uil a seguito del quale la delegata territoriale Ambra Tessera
(cgil) comunica ai rappresentanti SLF che cgil, cisl, uil e i loro delegati Rsu intendevano incontrare la D.A. distintamente e
separatamente dalla delegazione SLF separando così il tavolo di trattativa.
SLF prende atto di questo incomprensibile e ormai solito rituale non essendo noti i vantaggi per i lavoratori da siffatti comportamenti.
Dato quindi atto che la richiesta di trattative su tavoli separati viene avanzata dai territoriali cgil, cisl, uil unitamente ai loro delegati
Rsu, viene dagli stessi proposto ad SLF di iniziare la tornata di incontri con la D.A.
La riunione ha quindi inizio e la D.A. propone il metodo seguente per lo svolgimento degli incontri: la prima ora a SLF e la successiva
ora a cgil, cisl, uil. Con prosieguo all’occorrenza.
Per SLF sono presenti Aloe, Carnovale e i delegati Rsu LaTorre e Princi. Assistono in veste di uditori tutti i delegati Rsu appartenenti
a Cgil, Cisl, Uil.
SLF chiede alla D.A. di illustrare le motivazioni sottese alla pretesa aziendale di ridurre l’organico degli ISF e degli AM con la
procedura di mobilità avviata in data 4-12-2015. Le motivazioni comunicate dalla D.A. sono in sintesi le seguenti:
 Astrazeneca (AZ) perde fatturato da diversi anni con ulteriore aggravio dal 2014 e con previsione di ulteriore discesa nel
2015;
 tagli al finanziamento del fondo del SSN che hanno comportato per AZ un aggravio del payback;
 ripiano, a carico di aziende con farmaci in classe A, dello sforamento del fondo farmaci innovativi;
 revisione Prontuario Farmaceutico Nazionale con importanti perdite di fatturato sui farmaci Symbicort e sui farmaci non in
promozione;
 misure di controllo sui volumi di vendita per i farmaci che generano alta spesa. In questa tipologia di molecole verrebbe
impattata Rosuvastatina, colpita da alcune delibere regionali e da previsione di altre misure tendenti a orientare la
prescrizione di farmaci generici, ma vi sarebbero anche limitazioni alla prescrivibilità da parte del MMG di farmaci respiratori
come Duaklir.
 Per tali ragioni AZ dovrà fare ricorso al licenziamento di 10 AM, 143 ISF, scelti dalle linee Libra e Hydra e 1 AM della linea
Primary Care.
In risposta a questa comunicazione SLF obietta che:
 Da numerosi anni AZ procede con un lento e costante taglio degli organici senza la presentazione di alcun piano industriale
alla Rsu, così come peraltro anche gli accordi interni prevedono;
 risulta poco comprensibile come AZ abbia prima erogato premi ed oggi stia qui a dipingere rovinosi scenari con inarrestabile
declino aziendale e caduta verticale dei fatturati;
 il payback rappresenta una “tassa” da pagare per un fatturato maggiore di quello previsto, ovvero quando viene superato il
tetto delle quote concordate con il Ministero. D’altro canto se il payback deve rappresentare un elemento che pone l’azienda
in condizione di licenziare, meglio sarebbe che, in prossimità del raggiungimento del tetto previsto, la D.A. chieda alla rete di
isf di bloccare l’informazione scientifica per contenere le vendite e non superare le quote spettanti. Pertanto la lamentela
non è fondata, perché si tratterebbe di un evidente segno di benessere e non, come si vorrebbe far credere, di una
negatività economica.
 Con le stesse identiche ragioni e le medesime previsioni negative AZ avvia per la seconda volta una nuova mobilità. Vedere
la precedente soppressione della linea respiratoria con il quasi abbandono del farmaco Symbicort, salvo poi riesumarlo ed
ora sempre per il ridotto fatturato di Symbicort si riapre una nuova mobilità. Quindi si collocano in mobilità i lavoratori in
previsione di un probabile calo di fatturato di Symbicort e successivamente si riapre una nuova procedura di mobilità perché
il fatturato di Symbicort è calato.
 il governo è stato accusato di troppa disponibilità nei confronti del settore farmaceutico, atteso che è stata promessa al
governo l’assunzione di 1500 persone nell’industria farmaceutica. Di fatto però Confindustria, dopo avere applaudito il
governo, non ha effettuato rimostranze verso di esso a causa delle misure restrittive sulla farmaceutica, scaricando i
presunti effetti negativi sui lavoratori e producendo l’esatto contrario, con il licenziamento di altrettante unità lavorative. Non
ci risulta peraltro che le nuove assunzioni nel settore abbiano riassorbito lavoratori precedentemente collocati in mobilità
dalle stesse aziende. Se l’obiettivo aziendale è il rinnovo nel breve degli organici approfittando delle forti agevolazioni
economiche per le imprese previste dal jobs act, al di là della legittimità di tale scelta, si rileva che professionisti preparati,
competenti e produttivi non possono inventati da un giorno all’altro.
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Obiettivo prioritario per SLF è la salvaguardia dei posti di lavoro e la tutela dei livelli occupazionali, ma è indispensabile che
venga reso noto cosa si nasconde dietro la scelta degli esuberi - dato che a ridosso delle mobilità vengono
precedentemente effettuati taluni spostamenti di linea e di ruolo che di fatto sottraggono taluni lavoratori dalle linee che
l’azienda vorrebbe mettere in mobilità.
Stride la mancanza di un rapporto chiaro con la Rsu visto che questa ha prima diffuso comunicati tranquillizzanti ed ora,
come un fulmine a ciel sereno, deve prendere atto di improvvisi esuberi. È pertanto necessario che AstraZeneca riprenda
rapporti di maggiore collaborazione con la Rsu, condividendone problematiche produttive di interesse comune al fine di
poterle affrontare, ognuno per la sua parte, nel modo più efficace, provando a coniugare utile di impresa, garanzie
occupazionali e utilità sociale.
La D.A. risponde che:
 La Rsu, che è qui tutta presente e ascolta ciò che la D.A. afferma, è stata sempre tenuta al corrente dell’andamento
aziendale e pertanto la mobilità non è stata un fulmine a ciel sereno, ma ha ricevuto tutte le informazioni tempo per tempo.
Infatti AZ ha deciso di ricorrere alla mobilità solo pochi giorni prima di avviare la procedura e questo era noto alla Rsu, tanto
è che dal mese di settembre u.s. AZ aveva comunicato alla Rsu i rischi che si stavano correndo in funzione dello scenario
che si stava sviluppando. Alla richiesta di maggiori chiarimenti della Rsu, in data 27 ottobre u.s. c’è stato un incontro con il
presidente dove è stata descritta la gravità della situazione.
 Mobilità costruite sugli stessi motivi? L’ultima grossa mobilità è stata nel 2012. Ma oggi con la genericazione dei farmaci e le
limitazioni sui nuovi farmaci in arrivo che impediscono al MMG la prescrivibilità, AZ è costretta a collocarli in nicchie di
ridotto sviluppo commerciale.
SLF comunica che:
 Altre aziende stanno riducendo le linee specialistiche per ritornare sul MMG, invece AZ smantella la struttura dedicata al
MMG. Ciò evidenzia la necessità di un continuo ed efficace confronto in materia e la Rsu vuole essere parte attiva, per
partecipare responsabilmente alla crescita di AZ. Vi sono ad esempio numerose molecole che portano importanti fatturati e
su cui AZ non fa promozione attiva. Questo renderebbe possibili livelli occupazionali accettabili.
La D.A. afferma che:
 Per AZ i farmaci maturi sono importanti, visto che il 70% del fatturato aziendale deriva proprio da questi prodotti, pur tuttavia
AZ ritiene di non avere disponibilità di investimento su tale area per il naturale e irreversibile declino che fa parte del ciclo di
vita di tale tipologia di preparati. Per quanto attiene agli attuali prodotti in listino dichiara che AZ può tenere solo una linea
dedicata al MMG con 122 ISF + AM
 Per quanto riguarda i criteri di scelta comunica che AZ concentra la riduzione di organico su queste due linee. Diversamente
non è disponibile a firmare accordi ed applicherà i criteri di scelta previsti dalla legge.
SLF dichiara di non condividere la pregiudiziale posizione secondo cui, nel documento di avvio della procedura di mobilità AZ esclude
il ricorso alla solidarietà che, com’è noto, grava anche economicamente sui lavoratori.
La D.A. precisa che non ci può essere ricorso alla solidarietà perché gli esuberi sono strutturali e non sono previsti piani di rientro.
SLF rileva che, per come viene dipinto il quadro, verrebbe da ipotizzare che l’anno prossimo non vi sarà posto nemmeno per la linea
dei rimanenti in azienda e chiede se le recenti acquisizioni di altro personale attraverso l’acquisto di rami d’azienda aveva finalità
espansive o riduttive.
La D.A. specifica che con riferimento a BMS, trattasi della linea su vi sono speranze di crescita, però solo in ambito specialistico e
non sul MMG a causa delle limitazioni alla prescrivibilità che peraltro, a suo dire, in area diabetica esistono solo in Italia.
A questo punto, terminata l’ora a disposizione, si interrompe il confronto per dare modo a cgil, cisl, uil di effettuare il loro incontro.
Non essendoci quindi novità di rilievo che richiedano ulteriori chiarificazioni si rinvia la discussione al prossimo incontro.
Slf rimane quindi in attesa di nuova convocazione per discutere della legittimità, degli eventuali criteri di scelta e degli incentivi da
adottare al fine di ridurre, così come previsto dalla legge 223/9, il pesante impatto sociale prodotto dalla odierna apertura della
procedura di licenziamento collettivo attivato da AstraZeneca.
18/12/2015
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COMUNICATO SINDACALE Apprendiamo dalla stampa che AstraZeneca ha acquistato la linea respiratoria di Takeda (notizia del 16/12/2015) ed i prodotti inerenti il ramo d’azienda. Inoltre, il Sole 24 ore ha comunicato il 17/12/2015, ripreso dal Wall Street Journal, che AstraZeneca rileverà il 55% delle azioni della società farmaceutica Acerta Pharma, «attiva nello sviluppo di farmaci antitumorali», di cui avrebbe inoltre un’opzione sul restante 45% delle azioni per una cifra già concordata. Queste notizie ribaltano le informazioni fornite da AstraZeneca all’avvio della procedura di mobilità, che annunciavano consistenti e progressivi cali di fatturato con conseguenti diminuzioni dei livelli occupazionali a causa, soprattutto, della mancanza di nuovi prodotti e di possibile sviluppo aziendale. Invece le acquisizioni avvenute superano l’«Outlook Negativo» indicato alla pag. 4 della comunicazione inviataci da Assolombarda, prot. n° 4050–CHIM–PS/pm del 4/12/2015 – «La situazione finanziaria della Società, anche proiettando al breve‐medio termine, non è destinata a migliorare»‐ e creano, con grande sollievo per tutti, prospettive fortemente positive per l’azienda e per quanti in essa operano. SLF, alla luce di questi nuovi positivi scenari, ritiene che la procedura di licenziamento collettivo appena avviata da AstraZeneca debba essere subito ritirata, ed inviterà l’Azienda affinché ciò avvenga, giacché in modo evidente sono venuti meno i motivi addotti per accedere alle condizioni previste dalla legge 223/91. Qualora dovesse risultare necessario gestire comunque una fase transitoria, si potranno eventualmente considerare forme di cassa integrazione per un numero limitato di lavoratori e per un tempo ben definito, oppure eventuali contratti di solidarietà, al fine di permettere all’Azienda di organizzare al meglio sia l’integrazione di eventuali lavoratori provenienti da Takeda sia la commercializzazione dei numerosi farmaci facenti parte del ramo d’azienda acquistato. 19 dicembre 2015
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