Via Regnoli, l`arte di ricominciare
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Via Regnoli, l`arte di ricominciare
w0BGdwPMllakymCAC3NCeTuUYXMq4W7ZUmmBcg3sWV0= 12 FORLì MERCOLEDÌ 23. GENNAIO 2013 Via Regnoli, l’arte di ricominciare LA STRADA DEGLI ARTISTI Ecco gli artigiani che hanno scommesso sul rilancio con nuove attività ispirate alla filosofia del buon vivere N on c’è solo la mostra a cielo aperto che sarà inaugurata la prossima domenica, ma anche il lavoro appassionato degli artigiani che in questi giorni stanno per aprire o riaprire le loro botteghe. In via Regnoli la metamorfosi è già cominciata. Sotto le vecchie insegne dei negozi stanno per cominciare nuove attività tutte legate dalla filosofia del buon vivere, del riutilizzo e del riciclo, dell’arte e della bellezza come motore di sviluppo che è poi l’idea alla base del rilancio della strada. Al civico 42, il primo febbraio aprirà la “Frugale abbondanza, bottega delle stagioni” frutto della grande conoscenza dei ritmi della terra di Valeria Vignoli, faentina e di Roberto Ramina forlivese. Qui si venderà frutta e verdura solo di stagione, formaggi prodotti rispettando il naturale ciclo del latte degli animali e anche prodotti semilavorati o già pronti. “Abbiamo trovato un gruppo di persone entusiaste e con grandi idee - dicono - e questo ci ha convinto a investire qui e non altrove. La nostra filsofia sta nel nome: frugale perché di questi tempi bisogna tornare ad essere frugali e abbondanza perché la terrà dà frutti abbon- Innovativi (da sinistra) Giorgia e Francesco Fantini, Valeria Vignoli e Roberto Ramina e Letizia Cortesi danti che bisogna saper cogliere quando sono maturi. Pretendere di avere la stessa frutta e verdura tutto l’anno, magari di importazione, secondo noi è sbagliato e fa parte di questa crisi”. I prodotti verranno in parte dai campi della titolare a Sant’Andrea di Faenza e in parte da altri coltivatori italiani che coltivano con la stessa filosofia. Qualche passo più in là, al civico 34, Francesco Fantini insieme alla moglie Giorgia sta riallestendo il suo laboratorio di falegnameria che aprirà entro febbraio. “Realizziamo mobili su misura e soprattutto trasformiamo quelli vecchi in oggetti originali e d’arte secondo la filosofia dello “shabby chic” ovvero il trasandato di classe che punta proprio a rimettere in utilizzo, personalizzandoli e rendendoli pezzi unicim i mobili di legno dismessi, il legno è eterno”. Per Fantini la bottega di via Regnoli è un ritorno POPOLO DELLA LIBERTÀ Amarezza anche nel Pdl forlivese per come sono state gestite le candidature al Parlamento nelle liste dell’EmiliaRomagna, tra candidati paracadutati e esclusioni. Candidature di bandiera a parte, il territorio di Forlì-Cesena si trova la senatrice uscente Laura Bianconi quinta al Senato in una posizione che garantisce l’elezione solo in caso di ottimo risultato elettorale. Dietro di lei in lista al Senato ci sono il coordinatore provinciale Stefano Gagliardi (decimo) e il sindaco di Rocca San Casciano Rosaria Tassinari (undicesima). Gagliardi è soddisfatto a metà: “Sono contento per Rosaria, per i candidati ‘di servizio’ e anche per me: è comunque un segno di riconoscimento del nostro e del loro lavoro nei Comuni. Per le scelte fatte alla Camera e per Spuntano Tassinari e Gagliardi il quinto posto di Bianconi al Senato - precisa Gagliardi non sono assolutamente contento. Faremo di tutto per aiutare Bianconi a ottenere un rappresentante”. D’altra parte, la delusione tra gli esponenti del centrodestra forlivese, la delusione è fortissima con Michela Brambilla in pole alla Camera, animalista di ferro, in una terra dove anche i cacciatori votano, a cominciare dal consigliere regionale Luca Bartolini, esperto dello sport venatorio, assente dalle liste come tutti gli altri eletti nel Consiglio della Regione. Escluso anche Alessandro Rondoni, il capogruppo del Pdl in Consiglio comunale che ha con tutta probabilità lasciato il posto ad altri esponenti di Cl e ai soliti paracadutati. Di certo mentre Bologna, Modena e Rimini rischiano di essere rappresentati, Forlì Cesena rischia molto di non esserlo. E’ del tutto evidente che la lettera inviata dal coordinamento locale alla segreteria nazionale del Popolo della Libertà è rimasta lettera morta. E ora il rischio è che il popolo del centrodestra la prenda davvero male. (ma. ne.) INCONTRO PD CON DE CASTRO Più tutela al reddito degli agricoltori È stata dedicata all’Agricoltura la prima iniziativa tematica del Partito Democratico nella campagna elettorale per le elezioni politiche del 24-25 febbraio. Una serata molto partecipata, con oltre 200 tra agricoltori e rappresentanti di imprese e organizzazioni di categoria. Alla tavola rotonda sono intervenuti alcuni dei principali protagonisti del settore, come gli assessori Gianluca Bagnara (Provincia) e Tiberio Rabboni (Regione), ma soprattutto Paolo incoraggiato proprio dall’idea della via dell’arte e del buon vivere. Al civico 46 infine le luci accese sono quelle di Colofonia, bottega di restauro di opere d’arte di Letizia Cortesi, vice presidente dell’associazione Regnoli 41, artefice del progetto. “Ho partecipato al progetto e alla fine ho deciso di investirci in prima persona dopo aver studiato a Roma. Per me è un lieto ritorno a casa”. Roberta Invidia MIR Molti paracadutati e molti delusi Rondoni non arriva neanche in lista De Castro (presidente della commissione Politiche agricole dell’Unione Europea). “Una serata che abbiamo voluto per rimettere al centro del dibattito politico il tema dell’agricoltura - afferma Francesco Ulivi, responsabile agricoltura del Pd forlivese - perché non ne parla nessuno e per noi questo era, è e rimarrà un settore fondamentale per l’economia italiana e non solo”. Tra gli intervenuti anche i parlamentari Sandro Brandolini e Leana Pignedoli, il consigliere regionale Tiziano Alessandrini e il candidato alla Camera dei deputati, Marco Di Maio. “Bisogna riaccendere le luci del governo nazionale sul settore e intervenire con forza sul problema del reddito dei produttori, del tutto iniquo rispetto al prezzo col quale i prodotti finiscono sugli scaffali. E poi l’applicazione dell’articolo 62 sui tempi di pagamento, l’incentivazione alla costruzione di reti tra imprese agricole, per costruire soggetti più forti e adatti ad affrontare le sfide della competitività, in un settore che può ancora offrire opportunità occupazionali per il nostro Paese”. (Foto Rondoni) Nervegna saluta il Pdl Preferisce Samorì Antonio Nervegna ha virato definitivamente verso il Mir, il Moderati in Rivoluzione, oggi partito capitanato dall’avvocato Giampiero Samorì, prima semplice associazione di cui il forlivese è stato membro costituente nazionale. “Alle elezioni non voterò Pdl (nonostante abbia ancora la tessera, ndr) ha detto Nervegna perché non condivido le liste dei paracadutati. Se in regione eleggessimo otto-nove parlamentari solo due sarebbero dell’Emilia-Romagna. Io rimarrò nel gruppo consiliare del Pdl - ha detto l’ex consigliere regionale ieri pomeriggio in Consiglio comunale nel corso del suo intervento sul bilancio - come indipendente”. Nessuna sorpresa per Gagliardi: “Nervegna è coerente con la scelta che ha fatto da tempo di lavorare per il Mir di Samorì”. TURISMO La chiave dello sviluppo Sono ben 53 le domande pervenute alla Regione Emilia-Romagna per la riqualificazione delle strutture alberghiere, per una cifra di interventi complessiva di 108 milioni di euro. La maggior parte delle domande arrivano dalla Romagna, 28 da Rimini, 8 da Ravenna e tre da Forlì-Cesena, ma con progetti significativamente presentati da tutte le province della regione. “La forte risposta degli operatori - dice Thomas Casadei, consigliere regionale del Pd - è un segnale davvero importante: se ci sono agevolazioni fiscali e aiuti economici mirati e basati su progetti, il turismo ha voglia di accettare le sfide del futuro e mostra una chiara consapevolezza del bisogno di rinnovarsi”. “Investire risorse in un settore strategico come il turismo, potenziando il nostro straordinario patrimonio storico-culturale ed enogastronomico e favorendo la crescita del flusso dei visitatori - aggiunge significa investire anche in settori dal concreto impatto in termini occupazionali, di lavoro e impresa, nonché di valorizzazione dei territori. Il turismo, insieme alla cultura, può rappresentare il volano primario per la ripartenza dell’economia nazionale. Il numero di domande pervenute alla Regione dimostra che il turismo deve tornare al centro dell’azione del governo nazionale, per essere finalmente un comparto decisivo di un’industria di qualità, imperniata sul “ben essere” e la qualità della vita”. LEGA NORD, PD, E LISTA MONTI Pini a Roma da indagato Di Maio sicuro, Molea quasi Nessuna sorpresa per il partito della Lega Nord. Come nelle previsioni il deputato uscente Gianluca Pini, da tempo maroniano e quindi in linea con il nuovo corso del Carroccio, è stato scelto come capolista in Emilia-Romagna alla Camera, posizione che lo mette praticamente al sicuro anche in caso di risultati non entusiasmanti per la Lega. La Lega Nord lo ha scelto nonostante le inchieste aperte dalla Procura di Forlì nei suoi confronti. In un caso i magistrati hanno chiesto il rinvio a giudizio per millantato credito. Questa l’accusa formulata per la vicenda del concorso da notaio. Secondo la Procura il leghista avrebbe incassato 15mila euro da un forlivese, figlio di un notaio, al quale avrebbe promesso di impegnarsi per la sua promozione all’esame di abilitazione notarile. L’altra vicenda, per la quale la Procura ha chiuso l’indagine, è quella che riguarda i reati fiscali (l’appropria- zione indebita è decaduta). Su questa complessa inchiesta c’è uno stralcio riguardante i 400mila euro scudati da San Marino a nome del padre e depositati in una banca forlivese. L’indagine è quella relativa alla Nikenny, la società che importava caffè al ginseng dalla Malesia, sottoposta a verifiche fiscali dall’Agenzia delle Entrate. Con Gianluca Pini possono dirsi deputati in pectore anche anche Marco Di Maio, uscito vincintore alle primarie del Pd, in tredicesima posizione in lista, ma che potrà beneficiare dei voti di una terra ancora decisamente rossa per arrivare alla poltrona del Parlamento. Possibile anche l’elezione di Bruno Molea, forlivese e presidente nazionale dell’Aics, candidato al secondo posto nella lista del premier Mario Monti, Scelta Civica. Non ci sono dati utili per dire se ce la farà, ma dai sondaggi pare molto probabile. Sapro Bartolomei dell’Udc: “Chiesi dei controlli sulla società” “Neanche l’Udc ha votato la richiesta di revoca del fallimento di Sapro, anche perché io stessa ho chiesto la commissione speciale della Provincia che nell’autunno del 2011 produsse una relazione in Consiglio. Dopo la lettura dei dati contabili 2001 - 2009 la mia idea era di una gestione fallimentare (soprattutto sotto il profilo finanziario) alla quale forse si sarebbe potuto porre un parziale argine, almeno dopo la richiesta di fallimento da parte del pubblico mi- UdcMaria Grazia Bartolomei nistero nel marzo 2010 attraverso un significativo intervento degli enti locali soci e delle banche creditrici”. Lo dice Maria Grazia Bartolomei consigliere provinciale Udc. La revoca del fallimento di Sapro era stata chiesta di Piero Gallina, richiesta ritirata lo scorso lunedì.